Bezzecca, Colle Ossario di Santo Stefano
L’esercito italiano iniziò l’avanzata in Valle di Ledro nel giugno 1915 e nell’ottobre di quello stesso anno, dopo la presa del Monte Palone, conquistò Pregasina, il Monte Nodic e tutto il versante sud del ledrense, compreso Tiarno, Concei ed il Monte Vies. Nel settore del Monte Baldo, l’esercito austro-ungarico decise di ritirarsi dalla troppo esposta cima del Monte Altissimo e si trincerò a Doss Casina e a Malga Zures. Il 24 ottobre 1915 gli italiani occuparono la posizione di Doss Casina con un’azione cui partecipò il Battaglione Volontari Ciclisti Automobilisti nel quale erano arruolati Marinetti, Sant’Elia, Boccioni ed altri tra i più noti esponenti del movimento futurista italiano. La Chiesa Ossario di Bezzecca è stata recentemente restaurata dalla Soprin36
tendenza ai Beni Architettonici. Nei pressi sono visitabili le trincee italiane e le gallerie annesse del Colle di S. Stefano e le trincee risistemate di Dromaé. Nel settore dell’Alto Garda l’escursionista può salire il Monte Brione e vedere i resti dei numerosi forti austroungarici; il Forte superiore di Nago è stato ristrutturato ed è oggi visitabile (parzialmente utilizzato come spazio espositivo); le trincee del Bosco Caproni sopra Massone di Arco sono state recentemente ripristinate. È stato realizzato un intervento di recupero delle strutture militari “Busa dei capitani”, in località Maza ad Arco, dove erano posizionate due lapidi raffiguranti l’Imperatore Francesco Giuseppe e l’Arciduca Carlo. Sono in corso lavori di pulizia di tratti della prima linea