GUIDA AI MUSEI DELLA GRANDE GUERRA IN TRENTINO

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Forte Campo, Luserna

nero a trovarsi al centro degli scontri più cruenti del fronte alpino. Nonostante la furia dei bombardamenti, lo schieramento austriaco riuscì a reggere l’urto dell’artiglieria e della fanteria italiane. Nemmeno l’offensiva austro-ungarica del maggio 1916, la cosiddetta Strafexpedition (per gli austro-ungarici Frühjahrsoffensive) raggiunse l’obiettivo previsto, vale a dire lo sfondamento delle linee italiane e l’avanzata nella pianura veneta. L’esercito italiano dovette tuttavia retrocedere: a partire dall’estate 1916, nel settore degli Altipiani la guerra, di fatto, era finita. 56

Oggi le fortezze austriache, sebbene gravemente danneggiate dalle operazioni di recupero dell’acciaio negli anni Trenta (eccetto Forte BelvedereGschwent, salvato dall’intervento del re d’Italia Vittorio Emanuele III), offrono un silenzioso e solenne ricordo di quella tragedia e sono meta di interessanti escursioni. Nei boschi e nei prati sono ancora riconoscibili tratti di trincee e resti di edifici che avevano funzione logistica (il Comando dei Virti, la stazione ottica di Monte Rust). I principali interventi di recupero si sono concentrati su Forte Belvedere e su Forte Campo di Luserna. Da segna-


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