XIV POLITICA ORIENTALE I nostri cosiddetti intellettuali stanno cominciando in maniera molto poco sana a deviare la nostra politica estera da qualsiasi rappresentazione dei nostri interessi nazionali, in modo che possa servire le loro teorie fantastiche, e quindi io mi sento obbligato a parlare con cura particolare ai miei sostenitori di una questione molto importante della politica estera, ossia le nostre relazioni con la Russia, perché deve essere compresa da tutti, e se ne può parlare in un'opera come questa. Il dovere di una politica estera di uno Stato nazionale è assicurare l'esistenza della razza compresa in tale Stato mantenendo una proporzione sana e naturale tra i numeri e la crescita della nazione, e la dimensione e la qualità della terra in cui essa dimora. Nulla come il sufficiente spazio sulla terra assicura la libertà di esistenza ad una nazione. In questo modo, la nazione Tedesca può soltanto difendersi come Potere mondiale. Per quasi duecento anni i nostri interessi nazionali, come possono essere definite le nostre attività estere più o meno felicemente concepite, giocarono il loro ruolo nella storia del mondo. Noi stessi siamo testimoni di questo. Perché la grande battaglia delle nazioni dal 1914 al 1918 non fu altro che la lotta della Germania per la sua esistenza nel mondo, e gli venne dato il nome di Guerra Mondiale. In quel periodo la nazione Tedesca era apparentemente un Potere mondiale. Dico 'apparentemente' perché non era un vero Potere mondiale. Se la nazione Tedesca avesse mantenuto la proporzione a cui mi riferivo sopra, la Germania sarebbe stata davvero un Potere mondiale, e la Guerra avrebbe potuto finire, a parte altri fattori, a nostro favore. Oggi la Germania non è un Potere mondiale. Da un punto di vista puramente territoriale l'area del Reich Tedesco è insignificante se confrontata a quella dei cosiddetti Poteri Mondiali. L'Inghilterra non è un esempio da citare, perché la Madre Britannia non è altro che in realtà la grande capitale dell'Impero mondiale Britannico, che possiede circa un quarto della superficie del mondo come sua proprietà. Dobbiamo piuttosto guardare agli Stati giganti, come l'Unione Americana, e poi alla Cina ed alla Russia - la cui superficie, per alcune di loro è anche dieci volte quella dell'Impero Tedesco. La stessa Francia deve essere contata fra di loro. Sta costantemente aggiungendo persone di colore al suo esercito provenienti dal suo immenso Impero. Se la Francia continuerà ciò che sta facendo per trecento anni, sarà in possesso di un potente territorio annesso che va dal Reno al Congo, pieno di una razza che sta diventando continuamente sempre più imbastardita. E' qui dove la politica coloniale Francese differisce dalla precedente politica Tedesca. La nostra politica né aumentò le terre occupate dalla razza Tedesca, né fece il tentativo criminale di rinforzare l'Impero introducendo sangue nero. Gli Askari nell'Africa Orientale tedesca erano un piccolo ed esitante passo in questa direzione, ma in realtà vennero usati soltanto per la difesa della colonia stessa. 179