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CURIOSITÀ

La croce nel ghiaccio

Molti anni fa, un amico iscritto a.I CA.I. durante un'escursione sul ghiacciaio della Presanella, intravide inglobato sotto uno seraCO sottile, tra.sparente, questo crocefisso che recuperò con pochi colpi di picozza. Quando me lo mostrò, non nascosi un brivido di commozione . Cosa poteva raccontare quell'inconsueto , umile cimelio realizzato alla meglio? Le guancette un po ' rozze, rifatte con comuni pezzetti di legno d'abete, sono tenute da due comunissime viti a legno Forse qualche cappellano aveva salvato solo un pezzo di croce del suo altarino portatile distrutto. E forse, un ignoto soldato, con il crocefisso e con quel che aveva trovato in trincea, gli aveva arrangiato quella croce perché potesse dir Messa Come poi s ia finito nel ghiacciaio resta un mis tero.

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La '91 sul "Malfatti"

Vecchia, brutta immagine ingiallita di un fascicolo trovato in un mercatino, scampato sulla carta povera usata per pubblicazioni popolari per lo più a fascicoli, dopo la fine della guerra ' I 5-18: mostra un a ardito in posa "lindo e pinco", con divi sa sc irata, corazza ed elmo Farina, mos ch e tto a tracolla, giberne sul venere, nella destra un "cagliafili Malfatti" munito di baione tta ' 91.

Il taglio dei reticolari avveniva per lo pit1 di notte e il lungo manico serviva a t e n ere decentrato il sodato rispetto a punto di raglio sul quale le sentinelle austriache avrebbero subito sparato udendo il tipico suono secco del filo tranciato.

La baionetta era una flebile, ipotetica, speranza di difesa in caso di incontro con una pattuglia nemica. Quasi una specie di a muleto scaramantico.

IBaionette monumentali Sul lungomare di Marina di Pietra.santa, in Versilia, in una piazza adorna di fiori, cespugli, alberi compare un monumento originale, inconfondibile: su un semplice basa.memo a scalino posa un simbolico muro di pietra che reca anteriormente una semplice lapide: "Marina di Pietra.santa ai suoi caduti". La scritta, cambiato il nome della località, è ripetuta su non so quanti monumenti ai caduti in cittadine, paesi e paesini in tucca l'lcalia. Ma questo, sobrio e a suo modo solenne, di candido marmo delle incombenti Apuane, si differenzia dai vari pilastri, colonne, basamenti più o meno ornati, cimati di bronzei braceri, stelle raggiare, corone d'alloro o al ero

Avvolto dal verde, appare fiancheggiaco da due ali dritte, rigide; ma basta spostarsi verso i lati per accorgersi che sono le lame di due sti li zzate ma riconoscibili baionette '9 1. Ricavate nello stesso candido marmo apuano, sono un simbolo molto più "vero", più vicino a chi cadde impugnando l'eterno, fedele, ingiustamente vilipeso, "fucile '91.

Ma non cercacelo più in quella piazza: forse qualcuno ha pensato che tale "memento mori" potesse disturbare i bagnanti e l'ha fatto spostare meno in vista, nella piazza successiva, verso monte. Tra i banchi del mercato del sabato!

La Vetterli e lo spartito

Sembra una strana baionetta ispirata alla Vetterli; in realtà è un leggio appartenuto a qualche banda musicale cittadina, Associazione sportiva, di mutuo soccorso, pubblica assistenza o di guardie municipali .

Il manico è vuoto, in lamiera d'ottone, e racchiude gli elementi (oggi purtroppo in gran parte perduti) snodati e ad incastro che componevano il leggio per lo spartito; la "lama" era composta da ere "zampe" pieghevoli su se stesse che, aperte, costituivano il treppiede, a dire il vero non molto stabile.

Fodero in cuoio nero con cappa e punta le in ottone del t ipo d'ordinanza, comp lero di casca. Non vi compare alcun marchio, lettera, o altro segn o che possa dare ind icazioni di proven ienza anche solo in ipotesi .

PUGNALE-BAIONETTA-RICORDO

Si tratta di una versione ridotta della baionetta per fucile 91: quando un ufficiale di Stato Maggiore riceve una nuova destinazio ne riceve in dono un piccolo pugnale riproducente appunto una baionetta p er fucile '91 in scala ridotta, con parti metalliche cromate e con incassato nelle guancette il fregio in metallo dorato della Scuola di Guerra: un'aquila ad ali spiegate circondata da fronde di quercia e di alloro.

Di questo pugnale-ricordo esiste anche una versione costituita da un supporto rettangolare, di cuoio, su l quale sono fissate due fascette encro le quali v iene inserita la lama. In questo caso il fregio della Scuola di Guerra è applicato sulla fascetta superiore. Sono previsti anche astucci in legno rivestiti internamente in velluto.

La baionetta viene prodotta su apposita commessa dallo S.M.A.L. (S tabilim ento Militare Armamento Leggero Terni) ed a seconda della destinazione reca incisa la seguente sericea : Il Capo di Scaco Maggiore dell'Esercito Italiano (seguita dalla riproduzione della fìrma autografa dello stesso).

La '91 sul tavolo

I..:idea della baionetta '91 "omaggio" prodotta a Terni è stata ripresa in campo civile in alcune occasioni.

Un primo gruppo apparve qualche decennio fa ed altre ne seguirono in diverse dimensioni e materiali come oggecco ricordo o pubblicitario . l purtroppo scomparsi "Ar migeri del Piave" in occasione del loro Trent ennale ne fecero realizzare 200 numerate, in astuccio , con certificato di garanzia, guancette in legno, lama con inciso "Circolo Culturale Armigeri del Piave-1973-2003 ".

Le lame, infatti, si prestano ad accogliere mocci o dediche . Ne fu commissionato un numero imprecisaco, versione spillo (35 mm ca), per una fes ta di un Circolo Ufficiali o di una Scuola Mil i tare.

La più piccola de ll e tre in foto è stampata in un solo pezzo in ottone argenraco; sul tallone è riportaco , a destra , l'elmo da dragoni con cimiero dorato e fascia nera; su lla lama la scritta "6° Milimarche 26-28./8/99"; a sinistra "A.P.T. Civitanova Marche".

I rre esemplari misurano rispetti vamente 255-240-160 mm.

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