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Amleto Ballarini, L’antidannunzio a Fiume - Riccardo Zanella, Trieste, Italo Svevo

Premessa

successivi alla chiusura del consolato nel 1922. Il consolato infatti fu chiuso a fine 1922 dopo che l’indipendenza dello Stato Libero fu troncata con un colpo di stato fascista. La diplomazia tedesca continuò ad occuparsi di Fiume per mano delle proprie ambasciate di Roma, Parigi e Londra, della legazione di Belgrado e del consolato di Trieste, fino all’effettiva annessione della città al Regno d’Italia nel 1924. Sui rapporti nel detto periodo tra la Germania e lo Stato Libero di Fiume non si sapeva nulla, poco sulla Venezia Giulia; il materiale è inedito e non è stato mai utilizzato in precedenza 2 .

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Su Fiume dopo la Prima guerra mondiale molto è stato scritto 3. La Fiume dannunziana è stata studiata dai più noti storici italiani 4 e da alcuni autori stranieri 5, per non menzionare la sterminata produzione memorialistica dei contemporanei 6. Gli studi sul periodo zanelliano, invece, scarseggiano: il fondamentale lavoro di Danilo Massagrande, apparso nel 1982, resta un riferimento imprescindibile 7. Per un profilo biografico dello Zanella la mo-

2 Un’eccezione importante è il lavoro di Kurt H. Berger, Der Hafen von Fiume. Phil. Diss.,

Köln, 1936, poi pubblicato con lo stesso titolo per i tipi della Bottrop i.W., Postberg, Köln 1936, però l’autore non cita i rapporti dei consoli tedeschi Hoffmann (Fiume) e Toepke (Trieste) che costituiscono la sua fonte principale di dati e interpretazioni forse per la natura confidenziale degli stessi a cui egli, evidentemente, ebbe accesso. 3 Sulla situazione a Fiume durante la dissoluzione dell’impero austroungarico si vedano p. es. i contributi di Attilio DePoli, XXX ottobre 1918, in «Fiume. Rivista di studi fiumani», 3-4 (1958), pp. 99-219; iD., Fiume e il patto di Londra, in «Fiume. Rivista di studi fiumani», 1-2 (1959), pp. 1-63; iD., Le basi storiche del diritto di Fiume all’autodecisione, in «Fiume.

Rivista di studi fiumani», 1-2 (1960), pp. 36-66. 4 Paolo alatri, Nitti, D’Annunzio e la questione adriatica (1919-1920), Milano, Feltrinelli, 1959. Renzo De felice, Una lettera di D’Annunzio al Grande Oriente da Fiume nel 1919, in «Fiume. Rivista di studi fiumani», 3-4 (1965), pp. 188-189; iD., Il partito comunista di

Fiume e il partito comunista d’Italia alla vigilia degli accordi italo-jugoslavi di Roma del gennaio 1924, in «Fiume. Rivista di studi fiumani», 1-2 (1967), pp. 85-90; iD. Mussolini I - Il rivoluzionario, Torino, Einaudi, 1965; iD., Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo nel carteggio De Ambris – D’Annunzio (1919 – 1922), Padova, Morcelliana, 1966; iD., La

Carta del Carnaro nei testi di Alceste De Ambris e Gabriele D’Annunzio, Bologna, Il Mulino, 1973. Tra le opere apparse recentemente si segnala il volume curato da Raoul PuPo e

Fabio toDero, Fiume, D’Annunzio e la crisi dello Stato liberale in Italia, Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste 2010 (Quaderni di Qualestoria, 25). 5 �.N.�.N. macDonalD, A Political Escapade. The Story of Fiume and D’Annunzio, London, John

Murray, 1921; Michael A. leDeen, The First Duce. D’Annunzio at Fiume, Baltimore and

London, The Johns Hopkins University Press, 1977. 6 Tra questa segnaliamo: Edoardo susmel, La Città di passione. Fiume negli anni 1914-1920,

Treves, Milano 1921. L’autore era impiegato come propagandista per conto del Consiglio

Nazionale Italiano e scriveva presso la «Vedetta d’Italia», quotidiano annessionista la cui redazione fu istituita presso il locale ufficio Informazioni Territori Occupati (ITO) del Regio esercito. L’opera, assai partigiana, è comunque fonte di dati e notizie altrimenti irreperibili.

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