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L’Opera Campana dei Caduti
L’Opera Campana dei Caduti1
Attività della Reggenza In ordine alla rottura della Campana dei Caduti avvenuta il 30.8.1960, al collocamento della nuova Campana sul Colle di Miravalle avvenuto il 6.11.1965 e successiva inaugurazione del 28.5.1966.
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30 agosto 1960 - La Reggenza dell’Opera dirama il comunicato stampa annunciante l’irreparabile incrinatura che ha reso muta “Maria Dolens”e la decisione di provvedere alla sua rifusione 16 settembre 1960 - Riunione della Reggenza dell’Opera. Viene attentamente esaminata la situazione venutasi a creare dopo la rottura del Sacro monumentale bronzo e, riprendendo quello che fu il desiderio del suo fondatore, don Antonio Rossaro, si accenna anche alla sua deinitiva nuova sede. 2 ottobre 1960 – Promossa dalla Reggenza, presso la sede del Comune, ha luogo la riunione di autorità ed esponenti della città. Il Reggente dà lettura di una dettagliata relazione concernente le prime iniziative intraprese onde risolvere al più presto il grave problema. I presenti affrontano sia il problema della rifusione della Campana e quello conseguente della nuova sede. La riunione ha termine dopo che i convenuti hanno dato incarico alla Reggenza di costituire un Comitato Esecutivo di afiancamento, altamente rappresentativo. 5.10.1960 - Riunione della Reggenza che provvede alla costituzione del Comitato Esecutivo che risulta così composto: - Padre Eusebio Iori Reggente dell’Opera e Presidente del Comitato Esecutivo - Avv. Dott. Alberto Pinalli Vice Reggente dell’Oprera – libero professionista - Cav. Uff. Rag. Enrico Menotti Tesoriere dell’Opera –Impiegato. - dott. ing. Gino Martini Consigliere dell’Opera-ex Vice Sindaco di Rovereto - Presidente Museo civico di Rovereto - Dott. arch. Virginio Grillo Consigliere dell’Opera- Ispettore Onorario della Soprintendenza delle Belle arti- libero professionista - sign. Francesco Colombo consigliere dell’Opera-artigiano - comm. Cesare Tomasini Consigliere dell’Opera- commerciante - Dott. avv. Nino Ferrari Consigliere dell’Opera-Legionario Trentino-Libero professionista. - Dott. prof. Alberto Bertolini Consigliere dell’Opera – Direttore Didattico. - Comm. Prof.Remo Albertini Presidente del Consiglio Regionale Trentino Alto Adige. - Dott. arch. Luciano Baldessari libero professionista. - Comm. Rag. Francesco Barozzi Presidente Ass. Naz. del Fante, sezione di Rovereto - Sig. Guido Benedetti
1 AFCCR., Corrispondenza con il comune di Rovereto dall’anno 1960 all’anno 1972.
Assessore Provinciale alla P.I. - Dott. Riccardo Bini Industriale - Dott. avv. Sandro Canestrini Consigliere Regionale Trentino Alto Adige - Comm.rag. Amedeo Costa Vice Presidente sez. C.A.I. Industriale - Cav. Uff. dott. Renzo Gasperi Assessore comunale di Rovereto -libero professionista - Dott. Cesare Ghedina Consigliere Comunale di Rovereto - Dott. Luciano Girardi Segretario Ente Comunale di Assistenza di Rovereto - Cav. Uff. Angelo Lazzeri Presidente Artigiani Trentini – artigiano - Dott. Ruggero de Probizer Assessore Comunale di Rovereto. - Mons. Giuseppe Quaresima Arciprete Decano di Rovereto - Dott. prof. Valerio Ravagni professore - Sig.a Amalia Ravagni Presidente Ass.Naz.Famiglie Caduti e Dispersi in guerra-sez. di Rovereto - Gr. Uff. Vittorio Rocchetti membro della Giunta della Conindustria italiana per la Regione Trentino Alto Adige-industriale. - Sig. Giuseppe Ruele industriale - Cav. rag. Dario Secchi Direttore della Cassa di Risparmio di Rovereto - Sen. Dott. Giovanni Spagnolli Senatore della Repubblica - Dott. Maurizio Monti Sindaco di Rovereto - Dott. arch. Marco Tiella consigliere comunale di Rovereto-libero professionista - Dott. prof. Ferruccio Trentini Assessore Comunale di Rovereto- presidente delll’Istituto Tecnico”Fontana” di Rovereto - On. Dott. Giuseppe Veronesi deputato al Parlamento - Dott. Gino Zanini libero professionista
8 ottobre 1960 - La Reggenza delibera di informare della avvenuta rottura della Campana, della sua necessaria e sollecita rifusione e conseguente realizzazione della nuova sede, le maggiori autorità nazionali, regionali, provinciali e comunali, nonché tutte le direzioni centrali delle associazioni nazionali combattentistiche e di arma.
11 ottobre 1960 - Il Reggente dell’Opera ha un incontro con il Ministro per il Turismo, on. Alberto Folchi, e lo intrattiene sui gravi problemi dell’Opera.
25 ottobre 1960 – Il Reggente dell’Opera è ricevuto in udienza privata da Sua Santità Giovanni XXIII. In tale solenne circostanza presenta al Santo Padre un’artistica riproduzione della monumentale Campana dei Caduti, con la preghiera di poter avere un augusto autografo da incidere sulla rinnovata “Maria Dolens” e l’augusto morale appoggio di Sua Santità per le iniziative della Opera.
27 ottobre 1960 – La Segreteria di Stato Vaticano invia alla Reggenza dell’opera l’augusto autografo del Santo Padre perché venga riprodotto sul manto della nuova “Maria Dolens”. Esso dice: “In pace hominum ordinata concordia et tranquilla libertas
26 novembre 1960 – Si riunisce il Comitato Esecutivo.Dopo ampia e approfondita discussione delibera: a) tutti i presenti si dichiarano d’accordo sulla necessità di una sollecita rifusione del Sacro bronzo b) circa il problema del trasferimento della Campana dal bastione di Malipiero del Castello di Rovereto ad altra sede idonea, pur nell’ambito del Comune di Rovereto, la maggioranza dei convenuti si esprime favorevolmente; c) il Presidente del Museo della Guerra ed il presidente dell’Azienda Autonoma per il Turismo sono chiamati a far parte del Comitato Esecutivo. - Riunione della Reggenza che prende atto, con vivo rammarico, della polemica campagna di stampa intrapresa dalla Presidenza del Museo della Guerra, dopo la deliberazione adottata dal Comitato Esecutivo dell’Opera circa il trasferimento della Campana dal Castello. La Reggenza decidere di non scendere sul terreno della polemica e di non rispondere a nessun articolo apparso sulla stampa locale. Tutte le illazioni e interrogazioni sorte sulla stampa, avranno esauriente risposta nella prossima seduta del Comitato Esecutivo.
9 marzo 1961 – Riunione della Reggenza. Il Reggente dà lettura della relazione che ha predisposto per la prossima riunione del Comitato Esecutivo. La relazione è approvata ad unanimità dalla Reggenza.
20 marzo 1961 – Si riunisce, presso il Comune, il Comitato Esecutivo. Il Reggente dà lettura della sua relazione, in precedenza distribuita a tutti i membri del Comitato. Dopo ampia discussione alla quale hanno preso parte tutti i convenuti, il Comitato Esecutivo, ad unanimità di voti, delibera: a) la stipulazione del contratto con la fonderia Capanni di Castelnuovo Nei Monti, per la rifusione della Campana dei Caduti alle condizioni esposte nella relazione del Reggente b) la nomina di una Commissione tecnica afinché studi in tutti i suoi aspetti, la sede che dovrà essere scelta per la nuova Campana dei Caduti
21 aprile 1961 – Hanno inizio i laboriosi e dificili preparativi, a cura del 1° Reggimento Genio di stanza a Trento, per la rimozione – dal bastione Malipiero – della monumentale Campana dei Caduti.
8 maggio 1961 – Il Congresso nazionale dei Lions Club d’Italia, riunito ad Alghero, delibera che la ricostruzione della gloriosa Campana dei Caduti di Rovereto avvenga a cura di tutti i lions italiani.
20 maggio 1961 – Ha inizio il pellegrinaggio organizzato per il trasferimento di “Maria Dolens” alla fonderia Capanni di Castelnuovo Ne’ Monti (R.E.), attraverso le città di: Bolzano-Trento-Bassano-Vicenza-Verona-Brescia-Bergamo-Milano-Torino- Piacenza-Modena-Bologna-Parma e Reggio Emilia dove si giunge il 31 maggio. In tutte le suddette città la Campana dei Caduti ha avuto calorose manifestazionu di affetto da parte di autorità e popolo.
21 giugno 1961 – Si Riunisce il Comitato tecnico per l’esame e la scelta della zona idonea, dove dovrà essere eretto il nuovo monumento per il Sacro bronzo.
29 giugno1961 – Seconda riunione del Comitato Tecnico nominato per la scelta della zona per la nuova sede di “Maria Dolens”.
16 settembre 1961 – Riunione congiunta della Reggenza e del Comitato tecnico.
17 novembre 1961 – Riunione della Reggenza che ascolta ed approva, ad unanimità, la relazione che il Reggente ha approntato per la riunione del Comitato Esecutivo.
20 novembre 1961 – Convocazione del Comitato Esecutivo. Alla riunione è anche presente il Soprintendente ai Monumenti, prof. Nicolò Rasmo. Il Reggente legge la sua relazione, al termine della quale si apre una lunga Discussione nella quale interloquiscono, in modo particolare, il Sindaco, l’arch. Luciano Baldessari, che presenta la relazione sui lavori del Comitato tecnico, il presidente del Museo della Guerra ed, inine, il Soprintendente alle belle arti che ha, tra l’altro, dichiarato: “Qualora le Reggenza decide di portare altrove la Campana, la Sovrintendenza prende atto della decisione e non ha altro da dire”. Al termine della discussione il Sindaco pone ai voti un suo ordine de giorno che dice: “Udita la relazione del Reggente dell’Opera; -ascoltata la relazione del Signor Sindaco; -sentito il parere della Commissione tecnica; -preso atto delle opinioni manifestate da quasi tutti gli intervenuti e delle perplessità sorte in città e portate in assemblea,circa la sede da dare al nuovo sacro bronzo; -considerato che l’unico organo competente e responsabile dell’Opera Campana dei Caduti è la Reggenza; -mentre ringrazia vivamente Padre Eusebio Jori per l’opera disinteressata e preziosa ino ad ora concessa; -auspica che lo stesso receda dal suo atteggiamento di disinteressarsi circa il problema della soluzione riguardante la nuova sede da dare al Sacro bronzo, approva l’operato del Reggente e del Consiglio di Reggenza e ne riconferma appieno la incondizionata iducia D e l i b e r a: di dare incarico ai signori architetti Luciano Baldessari, Marco Tiella e Carlo Keller, con l’assistenza dell’ing. Gino Martini di predisporre un abbozzo di progetto per raccogliere degnamente la nuova “Maria Dolens” e, escluso il bastione di Malipiero ed il Castello, ne indica la posizione con preferenza nelle vicinanze del Castello stesso o nella zona dell’Ossario di Castel Dante”. L’ordine del giorno ha raccolto 17 voti favorevoli e 3 astensioni.
24 novembre 1961 – Si riunisce nuovamente il Comitato Esecutivo che ratiica l’ordine del giorno posto in votazione nella precedente seduta. A predisporre l’abbozzo di progetto per la nuova sede sono chiamati anche gli architetti Mario Kiniger e Renzo Aste.
27 novembre 1961 – Con lettera-raccomandata datata 23.11.1961, la Soprintendenza ai Monumenti di Trento comunica che: “Qualora si intenda rimuovere la Campana dalla sua attuale sede per collocarla in altra sede, questo Uficio non potrà che prenderne atto, pur rappresentando in’ora che è contrario alla erezione di un nuovo monumento nell’ambito del complesso monumentale del Castello”.
2 febbraio 1962 – Il Consiglio Comunale di Rovereto – al quale si era rivolta la Presidenza del Museo della Guerra con un nuovo pressante invito afinchè accogliesse il suo punto di vista, vota il seguente ordine del giorno: “Ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale di Rovereto nella riunione del 2 febbraio 1962, ad unanimità dei consiglieri presenti e votanti. Il Consiglio Comunale, esaminata la situazione creatasi per la sistemazione della monumentale Campana del Caduti; considerato che la sua quasi quarantennale permanenza sul Castello di Rovereto ha creato e potenziato, con il Museo della Guerra un complesso rappresentativo di grande suggestione ed attrazione; fa voti che la Reggenza dell’Opera studi la possibilità di una sistemazione della Campana nella zona del Castello; prenda atto dell’encomiabile opera ino ad ora svolta dal Reggente per la rifusione del Sacro bronzo e gli esprime il proprio vivo ringraziamento”.
29 marzo 1962 – Riunione del Consiglio di Reggenza che procede alla nomina dei componenti la Giuria che dovrà esaminare gli elaborati per la nuova sede della Campana dei Caduti.
28 aprile 1962 – Prima riunione della Giuria nominata per l’esame dei progetti di massima presentati per la nuova sede della Campana dei Caduti. Data l’assenza di un componente la Giuria, la riunione è rinviata al 5 maggio p.v.
5 maggio 1962 – Seconda riunione della Giuria che, dopo attento esame, dichiare vincitore del concorso per la nuova sede di “Maria Dolens”, il progetto dell’arch. Mario Kiniger.
5 maggio 1962 – Riunione della Reggenza (subito dopo la seduta della Giuria) che adotta la seguente delibera: “La Reggenza preso atto del verdetto della Giuria sui due progetti presentati al concorso, delibera ad unanimità di voti, - di approvare il progetto “M.D.67” soluzione A dell’arch. Mario Kiniger, mentre si riserva di scegliere l’ubicazione nella zona Madonna del Monte-Miravalle”. Decide di rendere edotto di quanto sopra il Comitato Esecutivo nella sua ultima riunione issata per il 7 maggio p.v. 7 maggio 1962 – Riunione del Comitato Esecutivo. Il Reggente dà lettura della sua relazione dopo la quale la seduta è tolta.
7 giugno 1962 – Riunione della Reggenza che delibera, ad unanimità di voti, l’acquisto del terreno, nella zona di Miravalle, dove sorgerà la nuova sede della Campana dei Caduti.
7 giugno 1962 – La Reggenza trasmette al Comune regolare richiesta per l’approvazione di una strada panoramica di accesso alla zona dove verrà ubicata la sede della Campana dei Caduti.
23 ottobre 1962 – Il Consiglio Comunale, con voti favorevoli 14, 2 contrari e 3 astensioni, approva la costruzione della strada di accesso alla zona dove verrà ubicata la sede della Campana.
15 marzo 1963 – Riunione del Consiglio Comunale nel corso del quale è discusso l’ordine del giorno presentato dallo assessore dott. Valeriano Rovereto. Il Consiglio Comunale sentite le dichiarazioni di voto fatte dai consiglieri capigruppo: con voti favorevoli 7 – con voti contrari 15 – astenuti 6, delibera di respingere la proposta di ordine del giorno 22. febbraio 1963 dell’assessore Malossini.
4 maggio 1963 – La commissione Comunale per l’elaborazione del nuovo piano regolatore generale della città di Rovereto ha approvato la zona dove sorgerà la nuova sede della Campana dei Caduti.
13 maggio 1963 – Si riunisce la Reggenza che delibera, tra l’altro, di iniziare le pratiche per l’allacciamento stradale alla zona di Miravalle, la cui spesa dovrebbe essere inanziata dalla Provincia Autonoma di Trento. 17 gennaio 1964 – La stampa locale pubblica la relazione del Sindaco al bilancio di previsione per il 1964. Nei riguardi delle vicende della Campana, il Sindaco così si esprime: “la soluzione da dare al problema è ormai chiaramente delineata e la Reggenza dell’Opera sta adoperandosi in proposito”.
27 gennaio 1964 – Riunione della Reggenza dell’Opera che, in relazione al bando di concorso nazionale per la nuova sede della monumentale Campana dei Caduti, procede alla composizione della giuria che sarà presieduta dal Sindaco di Rovereto.
9 marzo 1964 – Si riunisce la Reggenza dell’Opera che ascolta una relazione del Presidente della Commissione giudicatrice del bando di concorso nazionale per la progettazione di un monumento per la Campana dei Caduti.
19 marzo 1964 – La stampa locale informa che il comitato tecnico provinciale nella sua ultima seduta, ha approvato una serie di progetti di lavori fra i quali “… il primo lotto della variante della strada sinistra Leno a monte dell’abitato delle Porte ino alla località Miravalle.
3 aprile 1964 – Si riunisce il Consiglio Comunale per l’inizio della discussione sul nuovo piano regolatore generale della città. E’ intervenuto nella discussione l’assessore dott. Malossini il quale ha chiesto che venisse votata una sua proposta tendente a far togliere dal piano la zona (Castel Dante-Miravalle) nella quale è prevista la futura sede della monumentale Campana dei Caduti. La proposta è stata respinta.
13 aprile 1964 – Viene approvato dal Consiglio Comunale il nuovo piano regolatore della città, con la zona dove è prevista la realizzazione della futura sede della Campana dei Caduti (Castel Dante-Miravalle).
15 maggio 1964 – Si riunisce la Reggenza dell’Opera, presenti il Sindaco, l’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione, Guido Benedetti, e il presidente del museo della Guerra, dott. Renzo Gasperi. Sono affrontati i
problemi di maggior attualità: il concorso di II grado per un monumento alla Campana dei Caduti che ha visto vincitore il progetto dello arch. Luciano Baldessari; la prossima realizzazione del tronco stradale per collegare la zona di Miravalle ed inine i lavori, ormai bene avviati, per la rifusione della Campana dei Caduti. 18 maggio 1964 - Il Comune restituisce, muniti di visto di approvazione, i disegni relativi al progetto di massima per la costruzione del monumento alla Campana dei Caduti e rilascia la licenza di fabbricazione.
30 luglio 1964 – Muore l’avv. Alberto Pinalli per molti anni benemerito vice Reggente dell’Opera.
1 ottobre 1964 – A Castelnuovo de’ Monti, presso la fonderia Capanni, presenti la Reggenza dell’Opera, il Sindaco di Rovereto, ed altre autorità viene rifusa la monumentale Campana dei Caduti: sarà la più grande campana del mondo che suoni a distesa!
29 novembre 1964 – Si riunisce a Bologna il Consiglio dei Governatori dei cinque distretti italiani del Lyons Club, il quale ribadisce, fra le altre iniziative, il totale inanziamento della spesa per la nuova Campana de Caduti.
15 gennaio 1965 – Nella relazione che accompagna il bilancio preventivo straordinario per il 1965 è detto che “il Comune contribuirà, con la somma di lire quindici milioni alla costruzione del monumento per la Campana dei Caduti. Il Sindaco e quindi la Giunta si augurano infatti che entro il corrente anno la polemica sul “sacro bronzo” venga deinitivamente a cadere e che essendo avvenuta ormai la rifusione, la monumentale Campana possa inalmente venire installata nel luogo prescelto dalla Reggenza”. 23 gennaio 1965 - Il Consiglio Comunale approva il bilancio straordinario per il 1965 ed il programma di lavoro quadriennale. Il consigliere Chocchetti aveva chiesto, in un suo intervento – iume, che il Consiglio Comunale votasse una mozione con la quale decideva la costituzione di una commissione d’inchiesta che avrebbe dovuto deinire le competenze della Reggenza e pertanto la liceità delle sue decisioni in ordine al trasferimento del Sacro Bronzo. La mozione presentata dal prof. Chiocchetti è stata respinta con 17 voti contrari, 8 favorevoli e 3 astenuti.
9 febbraio 1965 – Si riunisce la Reggenza che prende atto della felice riuscita della nuova “Maria Dolens”; del contributo di 15 milioni stanziato dal Comune nel programma straordinario per il corrente anno in favore dell’Opera; dell’imminente inizio dei lavori per allacciamento stradale alla zona Miravalle, lavori che saranno inanziati dalla Provincia Autonoma di Trento.
25 febbraio 1965 – La Reggenza dell’Opera, il Sindaco con la Giunta Comunale, autorità provinciali e molte altre personalità, visitano la rinnovata Campana dei Caduti presso la fonderia dell’ing. Capanni. E’ la più grande campana del mondo che suoni a distesa: pesa quintali 226; è alta metri 3,40; ha un diametro di metri 3,20. Il ceppo avrà un peso di circa 100 quintali.
25 febbraio 1965 – Il Sindaco ha fatto pubblicare un manifesto annunciante la felice riuscita del nuovo sacro bronzo.
27 marzo 1965 – A cura del prof. Valentino Chiocchetti - che ne diverrà il presidente – del dott. Livio Fiorio, del dott. Valeriano Malossini ed altre persone, viene costituito il“Comitato di riconoscenza a don Rossaro” con inalità che logicamente non possono essere che di ostacolo alla legittima azione della Reggenza, in qui svolta in pieno accordo con le autorità. 1 giugno 1965 – Riunione della Reggenza dell’Opera la quale dirama alla stampa il seguente comunicato: “La Reggenza dell’Opera della Campana dei Caduti in Rovereto riunita in seduta ordinaria il 1 giugno c.a. ad ore 17, presenti i componenti la Reggenza, il Signor Sindaco di Rovereto ed il presidente del Museo Storico della Guerra, precisa: - che l’attuale Reggenza è stata nominata dall’ideatore del sacro bronzo, don Antonio Rossaro e per sua espressa volontà i Consiglieri da lui così incaricati, rimangono tali “vita natural durante”;
- che l’ideatore di “Maria Dolens” ha quindi afidato a detta Reggenza, nelle persone isiche da lui investite, il compito di tutelare gli interessi e gli sviluppi dell’Opera stessa; - che la Magna Charta del 1948 è l’unico documento attendibile, ideale e di valore affettivo ed espressione concreta del fondatore e non esprime nessuna particolare preferenza per la sede della Campana; - che il Sovrano Militare Ordine di Malta ha concesso all’Opera il suo “ambito patronato che tutto si compendia in un onoriico e simbolico incarico perfettamente conforme agli statuti e alle tradizioni dell’Ordine”; - che la Reggenza – pur sovrana in ogni sua decisione – non appena si è presentato il problema della rifusione si è voluto afiancare da un comitato cittadino, altamente qualiicato e rappresentativo, le cui deliberazioni – democraticamente adottate – hanno ampiamente convalidato ed indirizzato l’opera della Reggenza, sia per quanto riguarda la rifusione del sacro monumentale bronzo, sia per quanto riguarda la scelta della nuova sede; - che i valori di carattere spirituale e ideale (Ossario di Castel Dante e Zona Sacra) e motivi tecnici escludono una ricollocazione del monumentale bronzo sul bastione di Malipiero, tenuto anche presente che il fondatore della nuova “Maria Dolens” non concederebbe le richieste garanzie di durata; nonostante eventuali, ipotetiche ed impossibili manomissioni ed alterazioni delle strutture del Castello; - che il Consiglio Comunale ed altri consessi cittadini minori – compresi i parenti del compianto fondatore – dibattendo nei vari tempi i temi della rifusione e della ricollocazione, hanno apertamente approvato l’operato della Reggenza, peraltro ica erede degli ideali di don Rossaro. Tutto ciò premesso: La Reggenza, il Signor Sindaco, a nome della Giunta e suo personale ed il presidente del Museo della Guerra, consapevoli del lavoro in qui svolto dal Reggente, gli esprimono il plauso incondizionato e l’appoggio più sincero per la sua instancabile, proicua e generosa attività. La Reggenza, constatato che nonostante dificoltà e remore, nonché indebite ed ingrate interferenze, grazie all’appoggio dei Lyons Club d’Italia e degli altri enti pubblici si è giunti alla felicissima rifusione della Campana (la più grande del mondo che suoni a distesa), all’acquisto del terreno su cui sorgerà il monumento, alla approvazione da parte delle autorità competenti sia della zona che del monumento che in essa verrà eretto, all’apertura della strada di accesso al colle di Miravalle; considerato che è in corso il riconoscimento della zona sacra e che con l’acquisizione dei beni patrimoniali, l’Opera della Campana dei Caduti sarà riconosciuta in Ente Morale. Invita i roveretani che hanno a cuore il buon nome della loro città e sono sinceramente preoccupati a realizzare il grande sogno di don Antonio Rossaro ad unirsi agli sforzi che sta compiendo la Reggenza, insieme con gli organi più qualiicati espressi dalla cittadinanza per far riudire, nel più breve tempo possibile, i rintocchi di “Maria Dolens”.”
8 agosto 1965 – I giornali locali pubblicano un comunicato della Giunta Comunale di Rovereto con la proposta di creare la zona sacra, comprendente l’Ossario di Castel Dante, la Campana dei Caduti e la strada degli artiglieri.
31 agosto 1965 – Il giornale “Alto Adige” nella tribuna aperta sull’argomento del giorno (istituzione zona sacra proposta dalla Giunta Comunale) riporta una lettera del Colonnello Mario Ceola, ex direttore del Museo Storico della Guerra di Rovereto, che, in risposta ad una lettera non irmata, pubblicata nello stesso giornale in merito al problema della zona sacra, così conclude: “Non mi degno di rispondere all’anonimo che coglie l’occasione della vostra frase per sputare veleno sull’ubicazione della Campana. Solo gli domando: cosa e quanto hai dato a tutte le nostre istituzioni cittadine? Conosci bene la storia della Campana? Sai che io, proprio io, in pieno accordo con don Rossaro si voleva metterla a Castel Dante, quale sede naturale e che solo ragioni inanziarie ce lo impedirono? 14 settembre 1965 – Riunione della Reggenza che prende atto, con vivo compiacimento, dell’avvio della pratica con la richiesta della benedizione, in piazza S. Pietro, a Roma, della nuova “Maria Dolens” da parte di Sua Santità Paolo VI. Lo storico avvenimento dovrebbe aver luogo verso la ine di ottobre e così la Campana dei Caduti sarà a Rovereto nei primi giorni di novembre. La Reggenza quindi provvede alla nomina dell’ing. Gino Martini a Vice Reggente, in sostituzione del defunto avv. Alberto Pinalli. Quindi decide di portare da 9 a 12 i componenti la stessa e sono chiamati a farne parte i signori: dott. Ruggero de Probizer
dott. Maurizio Monti, dott. Renzo Gasperi,c av. Bruno Bini. Inine viene data lettura dello schema di statuto per la erezione della“Fondazione Opera Campana dei Caduti”.
7 ottobre 1965 – I giornali locali pubblicano un messaggio pastorale di S.E. Mons. Alessandro Maria Gottardi, Arcivescovo Metropolita di Trento, in cui comunica alla Diocesi la notizia che Sua Santità Papa Paolo VI benedirà la monumentale Campana dei Caduti il 31 ottobre 1965 in Piazza S. Pietro.
5 ottobre 1965 – Si riunisce, al completo, la Reggenza dell’Opera. Portando a felice compimento quello che fu uno dei desideri dell’ideatore della Campana, don Antonio Rossaro, che nella riunione della Reggenza del 20 maggio 1934 (libro dei verbali pag.6) “prospettava un duplice piano su cui dovrebbe convergere il lavoro del Consiglio e precisamente: 1. L’erezione dell’Opera in Ente morale, la Reggenza - presente il notaio dott. Rolando Munari – provvede alla irma dell’atto costitutivo della“Fondazione Opera Campana de Caduti” e del relativo Statuto. Ciò per poter chiedere alle superiori autorità il riconoscimento giuridico della stessa.
24 ottobre 1965 – A Castelnuovo ne’ Monti, presenti autorità religiose, civili e militari, i rappresentanti del Comune di Rovereto e la Reggenza dell’Opera, ha luogo la solenne cerimonia della partenza del sacro bronzo per Roma.
28 ottobre 1965 – Si riunisce il Consiglio Comunale. In apertura della seduta il Sindaco dà comunicazione uficiale del ritorno di“Maria Dolens” a Rovereto per la sera del 3 novembre ad ore 20,30. 30 ottobre 1965 – Arrivo in piazza S. Pietro della monumentale Campana dei Caduti.
30 ottobre 1965 – Alle ore 20 Sua Santità Papa Paolo VI riceve in udienza privata la Reggenza dell’Opera e le autorità convenute a Roma per lo storico avvenimento della Benedizione del Sacro bronzo. Presenti S.E. l’Arcivescovo Metropolito di Trento, Mons. Alessandro Maria Gottardi, il Ministro di Stato per la Marina Mercantile sen. Dott. Giovanni Spagnolli; S.E. il Commissario del Governo nella Regione Trentino-Alto Adige, dott.Giulio Bianchi di Lavagna, il sindaco di Rovereto con la Giunta Comunale ed altre personalità.
31 ottobre 1965 – Alle ore 12 in piazza S. Pietro, gremita di folla, tra la quale un migliaio di cittadini di Rovereto, il Santo Padre dal balcone del Suo studio privato, dopo brevi e commosse parole illustranti l’alto signiicato spirituale di “Maria Dolens”, benedice la nuova Campana dei Caduti. La Rai-Tv e la stampa nazionale dedicano ampi servizi allo storico avvenimento.
2 novembre 1965 – “L’Osservatore Romano” pubblica in prima pagina, con la cronaca e la fotograia della cerimonia della benedizione papale di “Maria Dolens”, il testo integrale del discorso che il Santo Padre ha rivolto ai componenti la missione speciale che ha accompagnato a Roma il Sacro Bronzo. 3. 11. 1965 – Presenti oltre ventimila persone, in una serata indimenticabile, la monumentale Campana dei Caduti è trionfalmente accolta a Rovereto.
4 novembre 1965 – “Maria Dolens” è esposta in piazza Rosmini all’ammirazione di migliaia di persone che le 5 novembre 1965 - Alle ore 9 il traino che trasporta la Campana dei Caduti muove da piazza Rosmini al Colle di Miravalle. Causa la rottura del traino, la Campana dei Caduti rimane bloccata al bivio per Castel Dante –Miravalle.
6 novembre 1965 – “Maria Dolens”, salutata dall’applauso della folla, riprende il suo viaggio verso il Colle di Miravalle dove giunge verso il tramonto.
7 novembre 1965 – Oltre 10 mila persone visitano la Campana dei Caduti sul Colle di Miravalle.
3 dicembre 1965 – I giornali locali riportano il testo integrale della risposta del Presidente della Giunta Provinciale, avv. Bruno Kessler, all’interrogazione presentata dal consigliere prof. Corsini sulle vicende della Campana dei Caduti. Il Presidente della Giunta ha “auspicato che a Rovereto cessi al più presto quella
diatriba indecorosa e fonte di disdoro che non fa bene a nessuno e che, anzi, rischia di distruggere i valori morali della iniziativa”.
28 maggio 1966 – Inaugurazione solenne della monumentale Campana dei Caduti. Presente il rappresentante uficiale del Governo Italiano, on. Santoro – sottosegretario alla difesa – il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, sen. Giovanni Spagnolli, i rappresentanti diplomatici di: Cuba-Polonia-Romania-Ruanda-Ungheria- Uruguay-Cecoslovacchia-Francia-Germania-Israele-Messico-Pakistan-Stati Uniti di America-autorità civili, militari e religiose ed oltre cinquemila persone, rappresentanti di quattro riti celebrano funzioni religose. Il sottosegretario on. Santero tiene il discorso uficiale. 29 maggio 1966 – Oltre 6 mila ex combattenti, provenienti da tutte le province dell’Italia settentrionale, visitano il Sacro monumentale bronzo. La Rai-Tv e la stampa nazionale riportano con ampi servizi la cerimonia dell’inaugurazione solenne della Campana dei Caduti nella sua nuova sede di Miravalle.
31 dicembre 1966 -– Oltre 100.000.= persone hanno reso dovuto omaggio nel coso del 1966 a “Maria Dolens”, a Miravalle, esprimendo vivo compiacimento per la nuova sede alla quale si può facilmente e comodamente accedere.