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2.2 I primi stati cremazionisti (1876-1939

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Conclusioni

Conclusioni

la solidarietà comunitaria che garantisce la loro sicurezza. (Attali: 327). Questo

anche alla luce del diffondersi delle idee del materialismo storico di Marx e

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Engels. (Tartari, 1996:125)

2.2 I primi stati cremazionisti (1876-1939)

Sulla base del precedente paragrafo, abbiamo appreso qualcosa sia della comunità

ebraica sia degli stati che li ospitano. Vediamo ora, come, gli stati si configurano tra i

primi ad introdurre la tecnologia della cremazione tra le pratiche funerarie.

È doveroso suddividere la periodizzazione degli stati precursori segnando come

confine l’Olocausto, non soltanto per il suo valore simbolico sulla pratica della cremazione, ma anche sui suoi codici culturali intrinseci: morte ironica, morte laica e

spesso vicina ad una cultura anarchica, radical-socialista e ugualitaria spesso figlia del

progresso e dell’igiene sarà trasformata da Hitler in un fosco presagio che spesso ne rallenterà l’accettazione e la messa in opera per una sorta di repulsione psicologica dei tempi a venire. Una narrazione totalizzante che rovescia contenuti simbolici che quindi,

la letteratura di riferimento, cerca sempre di scansare.

Questa analisi introduttiva non avrà solo casi eclatanti, alcuni si riveleranno col tempo

fallimentare altri si svilupperanno. È interessante notare come la fase di creazione di

associazionismo di piccoli gruppi alla causa crematoria ha un indice temporale di

propagazione abbastanza contiguo mentre i tempi di messa in atto saranno più dilatati.

Qui, vedremo che importanti differenze saranno date dal continuum di vicinanza ad un

certo tipo di confessione religiosa: luterani e calvinisti contro cattolici e ortodossi, ma

anche di propensione organizzativa verso modelli sociali di previdenza privata o

raccolta fondi, appoggio municipalizzato o meno e ancora, la cremazione sviluppa

anche andamenti logistici interessanti fatti anche di crematori posizionati su snodi di

viabilità strategica che permette alle ceneri di viaggiare ed essere conservate altrove.

A queste variabili si aggiungono gli stress test della storia del Novecento: crisi

economiche dovute agli andamenti negativi delle guerre mondiali oltre che a conflitti

delle singole nazioni (dittature, Guerra Fredda, etc) che creano processi di divergenza

anche molto marcati. Ecco dunque una griglia con quelli che furono i primi stati a

dotarsi di associazioni per la cremazione e la legalizzazione dei crematori.

ANNO FONDAZIONE

SOCIETA’

CREMATORIA ANNO DI INAUGURAZIONE STATO

1876 1876 Italia

1874 1885 1877 1889 1880 1889 1886 1893 1886 1893 1899 1907 1874 1914 1899 1918 1875 1922 1890 1926 1927 1927 1928 1928

1937 Gran Bretagna Svizzera Francia Danimarca Germania Norvegia Olanda Cecoslovacchia Austria Finlandia Russia Romania International Cremation Federation (ICF)

Questo dato iniziale può sicuramente disattendere ciò che il senso comune

suggerirebbe e anche le statistiche degli ultimi anni collocano la pratica crematoria su

nazioni ben diverse. Confrontando i dati dell’International Cremation Statistics of The

Cremation Society Of Great Britain (2013), Colombo (2017:1) nota come attualmente

in Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovenia, Svizzera e nei dell’Europa Settentrionale come la Danimarca (ma non nei paesi scandinavi), i tassi di cremazione

sono i più alti con una percentuale di quattro quinti della popolazione, una persona su

due sceglie la cremazione invece in Olanda, Lussemburgo, Belgio e Portogallo mentre

la percentuale scende a 1 su 3 in paesi come l’Austria, la Finlandia, la Russia, la Norvegia ma anche in paesi mediterranei come la Spagna e la Francia. Tra i paesi in

cui la cremazione scende intorno al 20% sul totale dei morti scende nientemeno che

l’Italia, paese che combattivamente promosse la cremazione, insieme con la Serbia, l’Irlanda e la Romania che pure fu uno dei primi paesi ad avere un crematorio.

Come sono stati possibili tali rovesciamenti? E’ il compito a cui cercheremo di dare una risposta nel corso della nostra ricerca.

Se in Italia fu soprattutto un’élite protestante, israelita e anticlericale a volte legata alla

Massoneria ad aprire le fila del movimento cremazionista, cosa succede nella Gran

Bretagna che ha una base cristiano-protestante maggioritaria, ebrei profondamente

naturalizzati e scarso contatto con il mondo cattolico e quindi una Massoneria (di cui

ne è la culla) molto meno militante su posizioni contrarie alla Chiesa di Roma visto

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