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2.6 Danimarca
cremazione in Francia raggiunge il 19%. Dopo il 2003, anche le città della
Riviera subiscono un incremento e raggiungono il 50% mentre cala il dato di
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Mulhouse e Parigi intorno al 20% (Davies, Mates, 2005:198-205)
2.6 Danimarca
A seguito dell’ondata di colera degli anni Cinquanta dell’Ottocento, portano, nel
1881, alla creazione dell’Associazione per la Cremazione in Danimarca seppure con un forte ostruzionismo ecclesiastico. A Frederiksberg si costruisce il primo
crematorio che diventa operativo nel 1886. I membri dell’associazione cremazionista investono una quota pro-capite particolarmente alta di 5000
corone (circa 670 euro). Ma in questo periodo la cremazione in Danimarca è
ancora illegale e rende difficile anche il trasporto di ceneri. La legittimazione
arriva nel 1893. Nel 1913 il Comune di Copenaghen acquisisce il crematorio del
cimitero di Bispebjerg che si sostituisce a quello di Nylandsvej. Solo nel 1975 la
cremazione avrà pari dignità della sepoltura. Nel 2002, i crematori sono 32 e
coprono 42.539 cremazioni, il 72,4% dei morti. (Davies: 2010, 162-164)
2.7. Germania
In Germania, agli albori non esiste una regolamentazione uniforme a livello
legale. In particolar modo c’è una scissione tra mancata accettazione dei cattolici al rito della cremazione (che rifiutano di concedere sacramenti anche a chi ne
supporta la causa e si iscrive ad una società crematoria) e presa in carico da parte
del clero protestante. Le prime città a muoversi verso l’accettazione sono i