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[SULLA PACIFICAZIONE TRA FASCISTI E SOCIALISTI] *
Mantengo l'ordine del gìorno che ho presentato ieri sera al Comitato esecutivo e non accetto l'ordine del giorno Marsich per molte ragioni : prima di tutto perché è troppo lungo, poi perché affastella tiella stesso testo una quantità d'argomenti disparati.. Vi si parla di classi o di caste politiche da demolire, mentre invece l'argomento in discussione è scmpliceme·nte limitato ai rapporti fra noi e il socialismo italiano. Bisogna assolutamente rendersi conto che una differenza esiste fra partitì politici ed organizzazioni economiche , Quelli. di voi che ~nno seguito l'organo ufficioso della Confederazione del lavoro (Battaglie Sìndacalr), avranno notato che l'atteggiamento dei confederali di fronte al f~nomeno del fascismo non.è stato cos) idiota, né cosl infame come l'llt-
"' .A Mi lano, nella sede del Partito economico sita in piazza del Duomo 2, la mattina del 12 luglio 1921, hanno inizio i !avori del consiglio nazionale d ei Fasci Itali:ini di Combattimento. Sull'uione svolta dal Gruppo parlamentare fascista, Mussolini dièe: (( I/ Gruppo plllTlamenlttre faJchttt, ucondo me, nella su azione pnrlttment.Nt!, ha agito bt!1le: ha defe,uuralo Misiano, scatenando le ,iurue tJ anthe la deplorazh>ne di tanti paM1twmi costituziqnali e di mo/Ji 4/i ni a noi (come Colaian,Ti), p,rch, 1.1edtvano NI euo ,l'elello del popolo! Poi la cad1Jta di S/orz,z r,o,, ; SlaJa o ptra dtgli e!em,rrfi incerti ed oJCillanti nel p aeu, ma è Slafa opera dell'mtauo combinato dell.a Dutra nta.ion.:le. Il G r!ippo fa.uilta · h a daJo prova di una dis.reta '1ltivi1J. Ora, se noi d i11enliamo il centro di ,Qd. t,lila:done di alrre forze, po,remo'fllf'e qMlche rorca,· ma se noi stiamo fermi in uno splendido ed onanisTi.o isolam enlo, non so rosa potremo fare di 111i/e: al pane».
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Nella seduta pomeridiana, si inizia la d iscussione dell'argomento riguardante le trattative di pacificazione tra fascisti e socialisti. Parla per primo !'on. Giovanni Giuriati, compilatore di un progetto di i,acificazione assieme all'on. Acerbo, Sf'gue Mussolini, che fa le dichiaruioni seguenti: teggiamento dell'organo del Partito Pussista. I Buozzi, i Colombino, i Baldesl ed altri , hanno cercato di comprendere il fascismo ed hanno affermato che gran parte di fascisti italiani erano corSi al fascismo per motivi idealistici. La d ifferenziaziOne si impone anche per altre ragioni.
«" Alomi rhiarimenJi, Lo ubema dell'a.cordo di masiima J.trebbe Jlato dCctll1tto da Julll perchi era u,: t1ua,do pliJJonùo, ideale, Solamente, l'on. GiurilJJi rieDrdn'à r"he io ho stmpre parlah> di , ondizioni dtl tJggiungere e cùù: impeg,ro di non mellere bandiere r,me agli edifi(i p1tbbliri,· ;mpegno di non fare più agi. 1azioni n,i roll, gi insimguì,ra:i; impeg,ro dt1. />tl-f'te dei sr,daJisti di appot,gillf'ci nell'tvrntKale q11e11fone d ei depuJ<IIÌ souo 1''1à preurifla e si mili, perch é fo ,di,re del iiorno 110n aveva · clautole. Per cui f auordo è 1ttt10 bombardaJo d~ giornali del/a c11pi1ale ro m, una roJa giJ faJJa, il che rhpondeva a indiurezioni tiornaJ;.
Noi non possiamo prescindere da queste masse di lavoratori. Fino ·ad ora le abbiamo curate con riÌiledi energici. Ma grande e sottile medico è colui che sa adattare le medicine al corso della malattia. . Ognuno di noi può constatare che lo stato d'anim<? delle m~sse ope· raie è fondamentalmente diverso da quello di due anni fa. Penso che • oggi si possa cambiare la medicina e sia da andare· verso queste masse opera ie per convincerle della fallacia di tutte le dottrine social iste.
D ' altra· parte queste trattative di pace sono· interrotte perché sono intervenuti altr i fatti a turbare il corso delle cose. Gli uomin i che ci hanno chiesto tale pace, il Partito che ci ha ch iesto la pace, è un Par· tito che per yenti anni ha dominato la vita · itali ana, che ha centoven· tidue d eputati, amministra migliaia di com uni e possiede moltissime organizzazioni economiche.
Questo Partito, che è stato la minaccia, il ricatto p er ·decine di anni dello Stato e della borghesia, era disposto a scendere a patti con quell'odiato fascismo , che, in un primo tempo, ha ignorato1 in un se. condo tempo, ha diffamato, in un terzo tempo, riconosceva come vitto-
JJiche e nienle ailro, Ora mi pare che le dichiarazioni de/l'on. GiuriaJi sùtno abbas1a11za esaurienti per que/Jo che riguarda la faccmda dei prelimin#i. Per conio mio retli/i.o un mio errore: io credevo che finizialilla f osu partila JaJ /'.()n, Z,miboni, mentre pare che sia partita da El/ero Prego quindi P,ue/la di dare !mura delf ordine del giorno fhe abbiam o fOnforda10 e sul quale 11trrà orientala la diJc11JJiont ".
« Pasel la d à Jeuuu del seguente ordine J el giorno, che venne votato all.j unani mità dalla Commissione esecutiva del Com itato centrale J ei Fasci:
«" Il Consiglio nazi onal e dei Fasci ltaliani di Combattimento, dopo ampia discussione e p resa visione dei voti emessi dai singoli Fasci in merito alla even. tuale pacificazione, rievocate le ultim~ manifesta'ZÌoni politiche e gli · atroci misfatti compiuti a danno dei fascisti, proprio quando il paese auspicava alla fin e delle lotte civili, pur dichiarandosi disposto a disarmare se gli avversa.ri Jea(. mentt e completàmente disarmino a loro volta, ritiene intempestivo, nel momento attuale, qualsiasi accordo coi partiti n emici cd ostili; rioso, per il solo fatto che si metteva al tavolo a discutere sulla resa E voi" considerate che queste cose. siano tali da sputarci sopra? Se ? possibile di togli erci una parte di nemici~ non è forse il caso di andare incontro ad essi con l'anima sgombra di preconcetti? Ma il fatto che i soèìalisti verrebbero a trattare la pace con noi non scaverebbe più profondo ·H solco fra socialisti e comunisti ed anarchici? O noi o non contiamo il numero dei nemici, o noi dobbiamo seguire una tattica, che è quella dì dividere i nemici pet · batterli e per separarli.
«" reputa tuttavi a ne<:essario distinguere le organizzazioni economiche dei lavoratori dai partiti cosiddetti sovversivi, ed invita i singoli Fasci, là dove la situazione lo consenta, ad accedere ad accordi d'ordine locale coi rappresentanti delle organizzaiioni operaie, salvò la ratiflca degli organi dirigenti dei Fasci" ».
Dopo che Pasel la ha illustrato l'ordine del giorno, parlano Pcrrone,. Farinacci., Bottai, Marsich ( che presenta un ordine d el giorno), Scarpa, Agostini, Bastia.nini., Polverelli, Bresciani, De Vecchi, Padovani, Mastro mattei, Indi. Mussolini prommcia il discorso qui riportato, (Da I/ Popolo d'I1ali11, N. 166, B luglio l 92 l , VIII).
C'è un equivoco. Si crede che il trattato significhi la fine della lotta contro il Partito Socialista ed i socialisti. No! Domani noi continueremo a combattere. il Partito Socialista ma solamente noi sposteiemo questa lotta dal piano delle violenze sanguinose ed incendiarie ad un altro piano Qi propaganda,.. di ~ontraddittori, di comizi, ecc. O noi abbiamo la convinzione che siamo i portatori di una verità, e allora dobbiamo essere anche pronti a scendere su altri terreni di lottJj o noi nma:rremo sempre sul terreno d elJa violenza, e a,Uora sarà palese che in noi non c'è nesSuna verità e che noi rappresentiamo. un fenomeno puramente negativo. Ora io stesso, che, per ragioni nazionali e, soprattutto, umane, er<? proclive ad accedere su questo terreno, oggi sono contrario. Ma notate però. che il PartitO Socialista, malgrado la sua partecipazio ne al comizio di Roma, non ha negato ogni possibilità d i pace col fascismo; non c'è un atto, n"on c'è un articolo del Partito Socialist a che dica : non vogliamo la pace a nessun costo. Quando ci fosse questo, allora la situazione sarebbe chiarità, · Purtroppo v i. sono altri fatti ed altri elementi ed altri indizi . che ci pongono nella condizione . di soprassed ere in questo ·momento alle · trattative, E questi fatti sono : la creo.zione degli arditi di Cagoia, il comizio romano, la recrudescenza d ei delitti comunisti. Ma da questo a chiudere t utte le po rte, a dire .che non faremo ma i la pace, che continuèremo ·1a battaglia, la guerra all'infinito, ci eone molto. Ecco perché io ritengo che questo ordine del g iorno sia eminentemente realistico e risponda alle condizioni peculiari del momento.· Perché in questo . ordine del giorno, mentre ci. dichi~riamo pronti a disarmare, riteniamo intempestivo neJ· momento attuale qualsiasi acco rdo coi partiti antinaziona li. Nel momento attuale; perché se, p er esempio, domani i soci alisti, che sono un Partito che sarebbe opportuno distaccare dal fronte unico di" tutti g li altri partiti, venissero a noi, q uesto ordine del giorno non chiude tutte le porte, ma anzi apre uno spiraglio. Perché se la guerra continuasse, sarebbe una guerra in grande stile e sarebbe la. fine dell'Ital ia.. B necessa ri o . aprire, quando occorra, una. porta, distinguèndo fra i partiti . politici . (ch e sono composti di politicanti ·Speculatori) e le masse operaie ( che si compo ngo no di ingenu i, d i convinti, di dub- biosi, di incerti e di gente che non ha nessuna . idea). Ora, se non distingueremo fra questa massa, noi avremo un blocco unico contro di noi . Se . noi. continueremo a distruggere le Camere del lavoro sen~a una precisa ragione, susciteremo l'odio, perché offenderemo una larga cerchia di interess i materiali e morali. Sarebbe gcande evento se si potesse stipulare ·un accordo locale, sia pure con la Confederazione del lavoro; sarebbe bene, dicevo, cercare di sep·arare la Confederazione dal gruppo dei partiti sovversivi, poiché la forza reale è .la Confederazione. Gli altri sono i quadri, gli ufficiali, i g enerali che hanno le forze in quanto hanno le leghe; ma quando domani le leghe, le cooperative, .le federazioni andassero verso l'autonomia, noi avremmo una formidabile posizione nella vita nazionale. Se continueremo a combattere contro le leghe operaie e le Camere del lavoro, costringeremo i confederati ad accostarsi ai partiti polit ici. Tutto questo dovete riflettere pr~ma di prendere una decisione che sia assoluta. Non è detto che dobbiamo smobilitare; continueremo ad ·a".ere . le nostre squadre, le perfezione"remo, ma daremo un'altra direzione a queste energie potentissime. Se il fascismo farà questo, ha dinnanzi a sé una strada maestra da percorrere; ma se il fascismo si imbottiglia neJla pregiudiziale antifascista, noi probabilmente domani ci troveremo in una situazione di crisi spirituale e materiale, mentre oggi siamo i vincitori*.
• Dopo lunga discussione, yiene messo in votuione l'ordine del giorno proposto dalla commissione esecutiva del comitato centrale, L"ordine del giorno viene approvato all'unanimità, meno un astenuto: Achill(l Staràce, rappreu-ntante dei Fasci della Venezia Trideotina.