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PAROLE E FATTI
L'ordine del giorno che in tema di pacificazione è stato votato all'unanimità dal Consiglio nazionale dei Fasci Italiani di Combatti• merito, non ha bisogno di lunghe postille illustrative. La discussione Che l'ha preceduto, attraverso le sfumature dei punti di .vista individuali, che hanno sboccato nell'unanimità del voto, offre ai nostri avversari, ai nostri nemici ed ;l pubblico in genere, il documento che caratterizza il nostro stato d'animo e la nost ra direttiva politica.
Abbiamo dato il testo stenografico della discussione, perché possiamo permetterci il lusso di giocare a carte scoperte e non abbiamo nulla da oascondere.
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Non sappiamo se i nostri avversari avranno il coraggio d.i fare altrettanto. La pubblicità che_' volutamente abbiamo dato alla diS<us· sione, deve servire a precisare le posizioni e le responsa6ilità. L'ordine del giorno votato ha precisamente questa sigll.ificazione: il fascismo, alieno da ogni pregiudiziale, non è irretito dalla pregiudiziale anti· pacifista; è quindi disposto, in tesi di massima, a trattative ed accordi. In secondo luogo, il fascismo, dati gli avverlimenti delle scorse set· timane, trova intempestiva ogni trattativa di pacificazione coi partiti sovversivi,· per cui se ne riparlerà a migliore stagione; e, nelJ'attesa, i fascisti tutti devono rimanere pronti, inquadrati e disciplinati. In terzo :luogo, il Consiglio naz ionale dei Fasci ha autorizzato· i singoli Fasci a stabilire, dove sia possibile, accordi di natura loca le colle orga· niziazioni operaie, in modo da rispettarle, quando non risultino di. rettamente implicate nei misfatti dei pa rtiti.
Quali ulteriori sviluppi possono derivare dall'ordine del_ giorno VO· tato dal Consigl io nazionale, è d ifficile dire in questo momento. In talune località, si sono già stipulati accordi sul terreno delle organizza · zioni sindacali, e può darsi che si generalizzino. La Confederazione Generale del Lavoro ed i Sindacati pos~ono benissimo scindersi dai partiti cosiddetti sovversivi, e ci guadagneranno materialmente e moral· mente. Ad ogni modo, il . fascismo non fu mai cosl granitica.mente omogeneo come nel momento attuale. I Fasci costi'tuiti e regolarmente funzionanti si avvicinano ai duemila, con un totale di soci, quasi tutti giovani, imponentissimo. Ogni giorno il telegrafo ci annuncia nuove costituzioni di g·cuppi fascisti. Ogni centro fascista di una cert a importanza dispone di un sc~timanale, che è, quasi dovunque, il più diffwo dei ·giornali locali. Si sono costituite e si costituiscono le Fede· razioni provinciali, destinate a rendere ancora più compatto e disciplinato il movimento.
Questo «raffinamento», squisitamente politico, della nos tra organizzazione, non è disgiunto dall'altra preparazione d'ord ine materiale, che procede dovunque attivissima e può contare sull'illìmìtato spi rito di sacrificio dei nostri gregari. Così stando le cose, e sta nno realmente così, tutti i fronti unici antifascisti, tutte le creazioni spurie' di arditi rossi, che già furono sgominate da noi nel 1919, quando eravamo un manipolo, ci lasciano assolutamente indifferenti. 11 (atto che si è costituito il fronte unico il· più esteso po~sibile contro di noi, è la più chiara documentazione della nostra potenza. Questa assurda coaliz ione si chiama Comitato di difesa, perché sarebbe temerario votars i al massacro in qualsiasi azione offensiva contro dì noi. Al l' infuori delJa imboscata · vjg ]iacca, n essun'altra a zione è possibile contro di noi, data la formazione « leggera » e « mobilissima >> delle nost re unità di combattimento.
In conclusione, l'ordine del giorno votato dai Fasci, su proposta di chi traccia queste linee, impone ai nostri avversari un severo esame ~i coscienza. Essi, non nOi, devono scegliere!
MUS S OLINI
Il Pqpolo d'ltalid, N. 167, 14 luglio 1921, VJIJ.
Posizioni
A Roma si discute ancora una volta di p ace. L'on. B~nom/ ha deciso d i riannodare le trattative, che avevano subito - non per causa fascista - un pericoloso tempo d 'arresto. I segretari politici del fa. sc isma italiano hanno accolto l'invito del presidente del Consiglio e si sono recati immediatamente alla capitale, dove saranno raggiunti d a altri dirigenti del fasci smo. ·
.B tempo, anzi è nècessario, mentre si riparla di ·pacificazione, riprospettare g li avvenimenti di queste ultime settimane, per p recisa re su chi ricadano certe responsabilità. Non su noi. E documenti~mo.
Si iniziano trattative per un accordo. I giornali ne parlano e pubblica no anche sch emi di trattati. Tutta la stampa saluta con entusiasmo l'avvenimento auspicato. Su queste colonne, chi scrive, indirizza vigorosamente il fascismo italiano verso le nuove direttive. Ma l'A vanti.I tace. . Non un rigo. Neppure p er la cronaca, Soltanto dopo alcuni giorni, esce l'Avanli! coll'ordine del giorno votato dalla direzione del Partito, e con un grave errore nel testo, che capovolge il senso delle parole. Strana combinazione! L'errore di stampa, p er quanto curioso e g rave, è il meno: ecco il comizio d i Roma, con esibizione dei neoarditi zossi~ ecco una collana di fezod assassini, pezpetrati in danno dei fascisti in tutta ltalia i ecco i giornali del nittismo riprendere la campagna diffamatoria contro il fascismo, takhé alla settimana in cui p:uve dischiudersi l'o rizzonte, segue una settimana di nuove violenze e di nuovo sangue. Assistiamo a una gonfiatura ridicola degli episod i di Viterbo. Adesso si riconosce che i fascisti umbri - i troppo e tanto diffa mati fascisti dell'Umbria! - voleva no la pace colla popolaziÒne viterbese. Ma la cagnara di certa stampa ha già provocato stati d'animo antifascisti. Vengono _ i fatti di Treviso. Anche qui, gonfiamento ed esagerazione. Quanti pedadoghi sul pulpito a farci la predica! Nessuno ricorda la turpe campagna di calunni e antifasciste, che ha pro· vocato la (~rmida.bile spedizione pÙnitiva ! 11 ·fatto stesso che i fa. scisti colpiscono a destra e a sinistra, è la riprova manifesta d el loro alto, e si potrebbe dire ingenuo , idealismo! Il fatto ch'cssi non si cu rano nemmeno d' informa re il loro g iornale, è Ja prova di una spe· ciale e complessa mentalità, che non si spiega colle tavole dei vecchi partiti, che esoibita dai quadri dei vecchi partiti.
_ Comunque il !atto documentato che rim ane è i l seguente:- tutte le possibilità di pacificazione sono state disperse dalle gesta compiute da parte dei pactiti antifascisti precisamente nella sett imana successiva all'inizio delie trattative. Coll'aggravante di alcuni giornali borghesi (Cagoia !), che sembrano nati . apposta per esasperare la contes~.
Riusciranno i nuovi approcci? 11 voto del Consiglio nazionale fascista apre q ualche porta. Attendiamo, e, nell'attesa, i fascist i di tutta Italia diano prova della massima disciplina.
Mussolini
Da li Popolo d'ltali.~, N. 169, 16 luglio 192 1, VIII.