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P.rolungate
Gli è che nell'intervalJo ci sono stati dei fatti nuovi che hanno << pesato » grandemente sullo svolgersi degli avvenimenti.
I socialisti gridano che la p ace è un inganno, che l'"ulivo nasconde il pugnale e che in ogni caso i capi non saranno obbediti dalle masse oramai lanciate sulle strade di ogni v iolenza; d'altra parte i fascisti, con un ragionamento· analogo ed opposto, asseverano che colle trattat ive d i pace si sono i:noltiplicate le aggressioni e gli assassini. la questione merite rebbe "di esSét e approfondita, ma non è necessario ai fini della nostra argomentJZione.
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Quello che è fuori di ogni controversia, que llo che non si può nega ~e, perché è un fatto, è registrato dalla cronaca di. queste ultime settimane.
Dopò l'annuncio delle trattatiVe di pace, colla paterna p rOtczione degli c>rgani nittiani, sono usciti gli arditi .del popolo, nuova denominazione delle vecchie ·e sgominate formazioni militari rosse.
Quello che non si può negare è che da parte dei socialisti l'iniziativa non è stata accolta co"n eccessiva simpatia ; quello che non si può negare è l'oscillare dei socialisti, che una sera si atteggiano a tolstoiani e la sèra dopo affermano la loro solidarietà coi comunisti.
le resistenze alla pacificazione, specialmente dopo Sarzana, sono venute precisamente dai soc ialisti, i quali se potranno contare sulla tol- , leranza del Governo, ritorneranno senza dubbio quell.i di prima; mentre le lungaggini delJa procedura che il Corriere deplora, sono dovute ai socialisti, i q uali hanno voluto trattare sempre a base di note scritte . e per interposta persona.
Noi non abbiamo mutato di una Jinea il nostro atteggiamento. Dove le passioni non sono arroventate per ragioni d'ordine locale, i fascisti sono entrati nel nostro ordine di idee, .come è documentato dal voto quasi un anime· del Consiglio nazionale. Noi siamo ancora e sempre favorevoli ad una tregua, ad una paci/lcazione, ad un ritorno suJ terreno d elle competizioni civi li e accediamo al criterio delle stipulazioni f ra le parti e pr~cisamente al trattato di pace.
Solo i poveri di sp irito non comprendono l'enorme significazione politica che tale evento acquista ai fini d ell'avvenire fascista, Ni::in crediamo che un trattato di pace rièonduca. im!nediatamente la tranqu illità nella nazione. ! un esperimento, Un tentativo, Un gesto che neSsun partito può rifiutare, perché il rifiuto equivarrebbe àd assumersi una terribile respoflsabil ità.
~fa il trattato di pace, comunque firmato ,e da chiunque. stipulato, non basta.
Il problema, nei confronti del fascismo, rimane, ed è un problema d i disciplina interna.
Il Consiglio nazionale ha emanato da Roma delle norme specifiche : o seguirle o andarsene: È necessario seguirle, se si· vuole salvare la nazione e il fascismo. La naziòne è venuta a noi quando il nostro movi~ mento si a nnunciava come il tramonto di· una tirannia ; la nazione ·ci ripud ie rebbe quando il nostro movimento prend esse gl i as~tti di una nuov:1 tirannia. Il fascismo · di questi ultimi tempi, in talune zone, non rassomiglia affatto al primo; non è intonato ai critert che ispirarono Ja . creazione del fascismo, il quale e ra un movimento d i .difesa della nazione, non già una organizzazione puramente e semp licemente repressiva a difesa di taluni in teressi partico lari.
Il fascismo del 1919 e del 1920 era una minoranza, quasi trascu: rabile dal punto di ·vista nwnerico, ma era fortissimo e nello stesso tempo saggio. -
Il fascismo milanese , mi piace citarlci all 'onore dell'ordine del Siorno, ha neJla sua storia pagine di ·violenza, ma sempre adeguata alle circostanze; non c'è stato mai lo Jport della violenza, l'arte per l'arte, la spedizione pu nitiva coll'illusione di espugnare gli spiriti come si espugnano le città. 11 fasci smo milanese non fa d ello ·« sterminismo » , ma ~uando è n ecessario di agir~, agisce, senza ·pretendere di stravincere .
Il fascismo milanese non ha <<rovesciato», non ha << capovolt o » nessuna posizione; ma è certo che non si farà mai, nella tranqu illa consa- pevolezza d ella sua forza morale e matcriale1 capovolgere e rovesciare. Esso ·è H più vicino alla linea pura del fascismo ed è su questa linea. che - pena il suicidio -devono tornare tutti i Fasci d'Italia. .
MachiaveIJi ammonisce che « a volere che una setta o una repubblica viva lungainente, è necessario ritirarla spesso verso i1 suo principio».
Ora è urgente, è necessario ritirare il fascismo al suo principio. D omani potrebbe essere troppo tardi.
MUSSOLINI
Da 1/ Popolo d'Italia, N. 178, 27 luglio 1921, VIII.