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IN TEMA DI CONGRESSO FASCISTA
Una Lettera Aperta
Alla Commissione Esecutiva
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Cari amici, sebbene dimissionario e deciso a mantenere le mie. dimissioni sino al prossimo congresso, vi mando questa lettera neJla speranza che la terrete in qualche considerazione e che ci penserete sopra prir:na di fissare le decisioni irrevocabili Io vi affermo, senza inutili preamboli, che il congresso prossimo non d eve essere· convocato a Roma , ma in un"altn. città, e precisamente a Milano; e che dev'essere anticipato di qualche giorno, in modo che si chiuda il 24 ottobre, per dat agio ai fascisti italiani di recarsi a Roma per le grandi cerimonie d'ordine nazionale cui darà luogo la tumulazione sull'altare della Patria della salma del « soldato ignoto » e per evitare di far coincidere il nostro congresso con quello del Partito Socialista, che è convocato appunto in Roma.
Gli elementi e i dati di fatto che mi inducono a proporvi il camb iamento della locali~à sono i seguenti e mi sembrano fortissimi.
La Stampa
A Roma, la stampa, se non è ostile al fascismo, è certamente, in g ra n parte, frecj.da ed estranea. Eccettuata 1" Idea Nazionale e il Giornale d']Ja/ia, tutti gli altri fogli quotidiani, e sovversivi e borghesi, sono antifascisti.
La palma dell'antifascismo spetta, come ognun sa, al giornale d i Scoz'zese Cagoia. Inoltre la cronaca strettament'e politica e parlamentare, alla vigilia della ripresa dei lavori della Camera, e quella delle cerimonie in preparazione, e jJ resoconto d ell 'altro congresso riformista, assorbiranno gran parte dello spazio dei giornali romani. I quali potrebbero essere indotti - se non pec antifascismo, per necessità - a ridurre al minimo · i resoconti d ei ·nostri lavòri, mentre invece noi. abbiamo interesse che avvenga precisamente l 'opposto, perché siamo ancora troppo . poco conosciuti in Italia e fuori .
A Milano, che; come Rom a, ha il privilegio di possedere una stampa che va al di là dei confini regionali, la situazione è diversa. D i giornali recisamente antifascisti non c'è che l'A vanti.' Tutti gli a ltri, dal C orri ere a l Secolo, dalla _ Per1everanza ali1 Sera, pur avendo, talvolta, com'era nel loro diritto, criticato alcuni atteggiamenti del fascismo, non si sono mai abbandonati a quella s istematica, od iosa campag na di denigrazione in cu i si è distinta ce rta stampa della capitale. Da co~siderare anche la situazione del Popolo d'I talia, che è stato sÌnCl ad oggi l"org ano del fascismo italiano, nelle cui colonne è .co"nsegnata tutta la storià del fascismo italiano, dalle grand i alle piccole gesta. Orbene, Il Popolo d'l /dlia, col congresso· fatto a M ilano, potrebbe offrire al pubblico dei fascisti e dei non fascisti H testo stenografico o quasi delle discussioni, mentre a Roma il resoconto sa rebbe strozzato - fatalmente - dai p och i minuti d elle scarse unità telefonich e disponibili.
Quest o è detto - intendiamoci - non nell 'interesse ed ito r ia le del Popolo .d'Italia, m a nell'interesse dei congressisti e dd fascismo.
Il Congresso Socialista
.Mentre il Partito Popolare convoca Je sue assis i naz ionali a Venezia, il Partito Socialista le indice a Milano, e precisamente n_ella prima decade di ottobre. La borghesia italiana concentra g ià la sua a tte nzione s1:1Il'immincntc con gresso del PrlS, il quale si p repara ad ostentare, dopo Livorno e il r esto, la sua organizzazione, l a sua discipl ina e la sua fo rza nume rica. E n ecessario organizza re il contro-:iltare Q uesta parola ·no n va in.tcrpretata nel senso meschino e· p rovin cia le della ,concorrenza f ra l e « botteghe d' io fa<cia >> o in altro modo simig liante. Non c'è nem· meno bisogno di d ire ch e i fascisti mi lanes i non tu rbe ra nno minim a. mente lo svolg imen to dei lavori del cong resso del P111 ncll ' im med iate2Za del confronto. Certe fo rme di Jotta politica. - fo rme eccezionalisono, o sem brano, or mai tramontate a Milano. Ma nessuno pot rà me ra· vigliarsi del nostro desiderio d'i contrapporre - in un tempo im med iatamente successivo - lo spiegamento delle nostre schiere allo' spiegamento delle schiere socialiste; anche nell'intento di offrire all 'Jtalia la documehtazion e quasi plastica delle forze d ei. due .movimenti a.ntagoni· stici e d ella loro solidità.
I due cong ressi, quello socialista e quello faScista, sono i p iù atte.si dall'opinione pubblica, e ciò per r agioni che ognuno può comprend ere. N o n è d unque male che sieno tenuti a brevi g iorni. di distanza l'u no dal· l'altro e nella stessa città. · ·
Mentre l'ambi ente romano, verso là fine d i ottobre; sa rà un am· biente di eccitazione e di 'esaltazione, M ilano sarà, naturalmente, l' opposto. Ora è essenziale che i lavori d el prossimo congresso nazional e fascista si svolgano in un ambiente di calma, di . raccoglimento, di tranquillità. '.È necessario Che forze o passioni esterne non tu rbino Io svolgimento di questi lavori.
Si tratta per il fascismo di affrontare i formidabili problemi della sua esistenza futura. Si tratta d i essere o non essere. Di essere una fo rza di ricostruzione nazionale positiva o di 110n essere; cioè di rimanere un movimento, d estinato fatalmente ad es:iurirsi nella sua «negati vità » .
O si ha Ja nozione di questa alta responsabilità storica, e allo ra s i converrà con me che i I::ivori devono svolgersi in un ambiente di austero raccoglimento; o si ·vuole fore soltanto cd · esclusivamente una adunata comiziale e coreografica e d imostrativa, e allora non vale la pena di stabilire un ordine del g iorno e di fare un congresso.
La Parata
A Milano un grande corteo con il quale si dovrebbe non aprire, ma chiudere i lavori del congresso, darebbe luogo ad una dimostrii.zione di forza .imponente, perché i mille e più Fasci dell'alta Italia potrebbero intervenire al completo e ripartire nella stessa giornata, con m ezzi in g ran parte_ordinari e con uno st raordi nario risparmio di spese. N on insisto -su cons ide razioni d"ordiòe pratico e cioè che il congresso si p repara meglio quando non c' è bisogno d i spostare g li,organi direttivi ; e cioè çhe i d elegati di un congresso che può durare cinque g iorni non possono essere obbligati a dormire all'aria aperta (a Roma, specie da ll'o ttobre in poi, il p roblema deg li alloggi è.... insolubile); e cioè ch e 1a cassa del Comitato cen trale rispa r miei:à, tenendosi i l congresso a Milano, parecchie decine di miglia ia di lire.
L'ADDIO A MILANO
t;: g iusto che si tenga l'adunata nazionale a Milano, anche perché Milano de\'e rassegnarsi a cessare di essere la sede del movimento fascista italiano. La direzione del movimento deve essere portata, iffimediatamente dopo il congresso, a Roma. Nella ca.pita.le sta. acccàtrandosi, p er logica necessità, t utta ta vita palitica italiana in tutte le sue manifesta. 2ioni. _ A Roma sono le direzioni · di tutti i partiti, nessuno · escluso.
A Roma hanno po rtato le loro tende ana rchici e comunisti, i quali ultimi yi stamperanno, dal 15 corrente mese, anche un quotidiano; a Rom a de;:ve piantare le sue tende il fascismo, ·appoggia11:dosi ad un grande organo, che possa battagliare g iorno per giorno, incessanteme nte, cogli Organi avversari e specialmente col Jrust sempre più véisto e minaccioso d ella stampa nittiana 11 congresso dì Milano è il congedo d el fascismo da Milano. Congedo che n on sorprenderà n essuno - meno d i tutti i fascisti milanesi - perché è n ella logica f errea degli avvenimentiCari amici, io spero che dOpo queste considerazioni, Che trovo SU· p erfìuo svilupp are ulteriormente, prenderete la decisione Che invoco e che, così spiegata, non sorprenderà affatto e sarà accettata dalla· grande magg ioranza dei fascisti italiani.
Cordiali saluti.
MUSSOLINI
P. S. - Non ho bisogno di aggiungere -che se il , congresso verrà - malg rado la mia lettera - convocato a Roma o altrove, io farò atto di disciplina.
D a li Popolo d'Itnlia, N. 222, 16 settembre 1921, VJII.