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IL FASCISMO E MARIO MISSJROLI

Nella Biblio teca di studi sociali, di retta da Rodolfo Mondolfo, è uscito il primo voli.ime della co llezione dedicata al « Fascismo » : Il Fascismo e la crùì italiana, di Mario Missiroli. Bisogna parlare d j questo libro, breve ma succoso, obiettivo in certe pagin~ ed ingiusto in altre, che rappr~senta, in ogni modo, il p iù vivo sforzo di comprensione che sia stato tentato del movimento fascista. Lò riconosce il Missiroli nel suo esordio: il fascismo è un movimento complesso ; con flui scono nel suo fiume tanti ·fatto ri e tanti elementi di vario ordine e natura; giudicarlo e << manda rlo » con una frase, come h anno fa tto per troppo tempo i socialisti, è rid icolo. N el fascismo c'è un ·elemento mistico-guerriero, che il Missiroli afferra, quando riconosce nell'esaltazione della vittoria .un dato fond ame.ntale del fasci smo. '

Questo aspetto mistico-guerrie ro del f ascismo - che s i attua in riti e cerimonie singolari - è il p iù simpatico, in quanto d enota, pu r negli eventuali eccessi, u n fondo d i vitalità della razza. C'è un altro elemento nel fascismo : l' elemento politico, che trae le sue forze da quei « mcdi ceti >>, la cui fu nzione nella crisi italiana è arutamente individuata ed illust rata da l Missiroli. Ci sono anco ra elementi . di ordine materiale. Come nel 19 19 molti borghesi acq uistarono la tesse ra d el Pm, q uasi p er « assicur:mi » contro il bolscevismo; cosl, fenomeno inevitab ile, tal un i g ruppi « l"eazionari » - n el senso g retto d el ·t ermine - ha n no « sp':cu lato » sul fasc ismo, spccialmentè nelle zone dove più dura aveva imperato la tiran nia del P11s1 e dove, quin d i, p iù irrefrenabi le si è scatenata la ri volta fascista. C'è ancora un elemento nel fasciS"'!O, d' ordine «persona le>> , sul quale non è discreto, da parte mia, indug iare in ~uesto momento, Questo è il fascisrrio, JJ p repondcrare dell 'uno o dell'altro elemento colora regionalmente i1 fascismo. Alcuni rilievi cri tici tendiamo avanzare contro il Missi roli . Non è storicamente vero che lo sviluppo del fascismo sia _ avvenuto a bolscevismo debellato e ch e il fascismo non abbia fotto n ulla contro il b olscevismo imperante. rr Missiroli dimentica la giornata del 1 5 aprile 19 19, dimentica cioè l'inizio clamo roso d ella d isfatta estremista, quando, in pien~ sciopero generale, u n p ugno di g iovani stroncava nel sangue un a immensa e minacciosissima dimostrazione sovversiva, incendi ava e dist ruggeva l' Avanti.', senza che d ai duecentomila proletari che popolavano Milano partisse un solo gèmito d i protesta. Quella g iorn~la fu un vero to11rnant d'histoire.' Fu il primo colpo di spillo a lla vescica dell'inconsistente rivoluzionarismo d el Pus! Per ciò che riguarda l'occupaz ione d elle fabbrich e, l'atteggiamento del fascismo è consegnato in voti, che il Missiroli, prima di avventare giud izi, a,·rebbe .dovuto diligentemente consultare.

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La verità è che il fasci smo urbano, la cui storia va dal principio del 1919 alla fine del 1920, fu sempre in grado - mun;to com'erad i fronteggiare ogni tentativo di sommossa cittadina. Poi venne il fasc ismo ch e chiameremo «rurale». N ell ' indagine e nel giudizio su q uesto fascismo, possiamo convenire col Missiroli. · Ma è troppo presto affermare che il fascismo rucale sboccherà in un movimento ciecamente conservatore. Il Missiroli, che inorridisce d i fronte ad episodi di violenza consumati dai fa scisti ferrar esi, perché non ricord a la strage del Castello Estense?' Perché non ricorda che i l fascismo ferrarese h a avu!o undici morti, tutt i quant i co)piti a tradimento?

Altro rili evo contro il libro di Missiro li: l'esaltazione, ad ogni pag ina, di _Nitti. Per quanto le « opinioni » di Missiroli siano mutevolissime, q uesto suo atteggiamento un po' troppo smaccatamente nittiano va sottolineato; e non intendiamo qui di ripetere contro il Missirol i i motivi della nostra polemica ant inittiana, :B fuor i di dubbio, però, che il Missiroli dimostra di aver compreso il fascismo quando afferma « che il movimento fascista contiene in sé i motivi necessari e suffi.ccnti per una vita autonoma e che esso sarebbe sorto e s i sarebbe dif. fuso in _ t utti i modi , a p rescindere dall' esistenza del massimalismo e · d ello stesso socialismo»; e quando, verso la fine del s uo pamphlet , avanza Ja probabilità che « le classi reazionarie, le qua li· spera rono mediante il fasci smo di fe rma re il corso normale della vita, provino una amara delusione».

Noi ci ripromett iamo d i riportare su queste colonnè l'ul timo ca- . pitolo del libro, nel qua le l'Autore ac~cnn a alle possibilità fuhue del movimento fascista.

Riassumendo, rioi consigliamò i fa scisti di leggere attentamente que· sto libro del Missiroli, ricordando che il Missiroli non è un fasc ista," ma uno studioso critico del movimen to fascista. ·

Attorno al nostro movimento è un vasto fermentare d i studi e di indagini. Il « facilonismo » di certi avversari; che credevano di spacciare il fascismo con due frasi, e l.:1 p recipitazione di certi altri avversari, che ad ogni stormir di fronde ci cantavan le esequie, sta cedendo il posto ad una valutazione meno superficia le, meno settaria, e meno b alorda del nostro movimento. 11 quale attraversa oggi una crisi, ch e è di trapasso e di svi luppo. Può d arsi che la soluzione si a anch e quella cui accenna il .MissiroJi neHa fine del suo scritto; certo la « reazione » antiproletaria del fascismo sta per cessare, o è cessata, o cesserà, in ogni modo, poiché non è pensabile la grandezza pol itica e morale d ' Italia se le vaste masse c~e lavo rano non vengono sempre più intimamente inserite nella ·storia e nella vita deila nazione Si vedrà attraverso _quale processo, quali trasformazioni di istituti e di dottrine, ma la premessa _ è indistruttibile. MUSSOLINI

Da 1/ Popolo d'Italia, N. 224, 18 ~ettembre 1921, V III

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