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[PER I CADUTI DI MODENA] *

Muuolini, dal balcone del Fairio, part1to a lutto, accenna a parlare. In tm solenne Jilenzio, im posto da Ire sq11i/li di tromba, M1u10lini rosJ comincia:

La manifestaz ione od ierna non aveva alcun bisogno di un' append ice oratoria, Essa è stata, dì per se ste!sa, eloquentissima. Ed ha d imostrato a ch i ciancia d i crisi fascista che il fascismo non fu ma i così viv'o e vig ile come oggi. Quando la ca ~ca gli si serra intor.no per tentare di spezzarlo, esso si erge più forte e più vivo. Questo perché non è esawita la sùa fede e perché non finiti sono i suoi compiti nella vita e nella storia italiana.

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E la cittadinanza milanese, ·dalla . vostra manifestazione ordinata, austera, disciplinata e soprattutto da llo slancio del vostro entusiasmo, avrà compreso tutta la purezza, il . disìnteresse, la nobiltà della nostra fede.

Nel lanciare il nostro « alaià ! » funebre ai morti di M oden a, a tt.itt i i n ost ri morti, a tutti i nostri eroi, a tutti i nostri martiri, deve uscire da noi un giur.:1mento solenne, imprescrittibile: daremo tutta la no~tra volontà, il n ostro coraggio, le nostre forze, il nostro sangue per-

• Riassunto del discorso pronunciato a Mil ano, dal balcone della sede del Fas<io di ·Combattimento, 5ito in via Mon'te di Pietà 24, la mattina del 2 ottobre 1921, durante una mani festazione fascista di cordoglio e d i protesta per i caduti nel i;onAitto di Modena.

11 pomeriggio del 27 settembre 1921, Mussolini aveva partecipato ad una riunione d ei membri della commissione esecutiva dd Fascio Milanese di Combattimento, dei comandanti delle squadre f asci ste milanesi. e di due membri della federazione provinciale. In questa occasione, Mussolini aveva fatto alcune d ichiarazioni, delle quali ecco il riassunto.

« Benito Mussolini comunicò che il Comitato Centrale allo scopo di dare una « o nazionale alla protesta dei Fasci, aveva nella mattinata deliberato che le rnan ifestnioni austere e dignitose avessero luogo contemporaneamente ·e ne aveva fissata la data al 2 ottobre.· Propose quindi che per quel g iorno, a rendere più signifiC"l.tiva la manifestazione di Milano, fossero invitati a parteciparvi t utti i Pasci della provincia. . ' ché la patrja sia rispettata, libera e grande. (Dall'im mensa moltil11dine, che gremi.Ùe compatta la contrada, sale, f ormidabile, pOssente, .;o/enne l'« a noi!>> urlato da mille e mille voci). la manifestazione di ogg i - egli dice - non s'incide a caratteri indelebili solo nell'animo nostro, ma à.nche nell'animo generoso di questo po polo milanese, che finalmente impara a conoscerci e comincia ad a marci. Esso sa ormai che noi non siamo i sicari di nessuna bar· ghesia o ì gia nnizzeri di interessi privati. Ma che siamo invece u na avanguardia composta di soldati intrepidi e disinteressat i, la cui f ede supera le esistenze degli individui, va al di là dclJe nostre vite : la fede nelJa gr.:tndezza della no5tra ltalia.

« Il convegno approvò la .proposta Muuolini e deliberò inoltre d'inviare ai funerali delle vittime una numerosa rappresentanza e una gèande corOOa » ( D a li Popolo d'Italù,, N n 232, 236, 28 settembre, 3 ottobre 1921, VIII).

M11110/ini prosegue in11itando i fascisti a sciogliersi senza dar luogo ad inc!dent ~ e ienza provocare 111cceuive dimòs/razioni.

M usJolini conclude inviando rm « alalà l » ai caduJi ed ai Ju perstiti. (A l quale fa ero, con ,m g rido possent e1 · t ulltt l 'immensa f olla . Poi, al Juono e al cant o di « Giovinezza >> , la maua dei fa.scisti ord inatamente si sàog lie Jenza dar lu og o ad incid enti, m entre l e 1q11adre e le· rappresentanze rientram1 ordinate alle rùpettive sedi).

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