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LE LINEE PROGRAMMATICHE DEL PARTITO FASCISTA
C Hiarimenti
Questo che segue non è u n programma, nel senso che. la" tradizione assegna a q uesta paroJa. Non si è dato fondo a ll'u niverso elencando gli i n nu merevoli problemi che ci sta nno dinnanzi, dall'ordinamento d elle colonie all'ordinamento, puta caso, degli asi li infant ili, colle relative innumerevoli soluzi9ni. Si tratta d i grandi li nee : le l inee fondamentali dell'edificio. 11 resto si comprende; il dettaglio viene da sé. Per questa redazione si è tenuto conto di ciò che fu via via pubblicato su questo giornale; di ciò che è rimasto vitale nei vecchi postulati e di quel che Ja dura esperienza ci h a insegnato in questi due anni di 'battaglie. QUeste li nee programmatiche non hanno ancora crisma ufficiale. La Commissione ad hor non ha creduto di approva rle, perché manca qualche cosa. Un programma, fosse compiuto d::il Pad reterno, non sarà mai completo, non sarà ma i definitivo. Una piccola Jacun::i ci sarà sempre da colma re.. .. D etto ciò, io credo fermamente che queste linee siano più che sufficenti ad individuare il Partito Fascista. O so dire che in certi punti sono t roppo analitic he L' esord io è sopra.ttutto importante perché tende a stabilire le nostre posizion i mentali e politiche di fro nte ai co ncetti di nazio ne, di Stato, di umani tà. Da q1:1esti concetti discen de logicamente tutta l'azione politica e p ratìca del fascismo .
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PRINCIPI FONDAMENTALI
La IOdetà nttzion11/e.
Il Partito Fascista Italiano considera la particolare società onde risulta composto lo Stato nuionale ·non g ià come la semplice ·somma degli individui viventi in un determinato territorio, in un determinato periodo di tempo, ma come un organismo comprendente l a serie inde6nita delle generazioni che fu. cono, che sono e che saranno, e di cui gli individ ui sono gli element i transeunti. In base a questa concezione dell a società nazionale, il Pa rtito Fascista Italiano deswne l'impèrativo categorico che i singoli e i gruppi (categorie e classi) subordinino i loro interessi a.i superiori inleres~i dell'orga.nis!llo nazionale e ritiene che tanto sia possibile conseguire solo attuverso il riconoscimento d elle autorità delle gerarchie e ·della ditfertnz.iazione degli organi e delle fwuioni. In conseguenza ·di quanto sop~, il Partito Fascista Jtaliano afferma che nell'à.ttuale momento ~torico la forma di organizzuione sociale dominante nd mondo è la società nazionale e che legge essenziale nella vita del mondo non è la unificazione delle varie società in una sola, immensa, vaga e indefinibile società, I' « umanità», come crOOono le diverse dottrine internazionalistiche, ma la fecond a e augurabile pacifica concorrenza tra le varie società nazionali.
Lo Simo,
Definito il concetto. fascista di « società nazionale l>, il Partito Fasci sta Italiano assegna allo Stato nazionale il compito specifico di dedicare la somma dell e sue attività al rinvigorimento. .1110 sviluppo, alla espansione della nazione italiana per il ragg iungimento dei suoi g randi fin.i storici e mondiali ; raggiungimento da cui dipendono e in cui si legittimano le fortune dei singoli individui e delle singole class i; e pertanto esso ha il dovere di combattere, senu indulgenze fu nes te, tutte Je cause di dìsgregaiione i nteriore e di far rispettare i prin. cipi della solidarietà nazionale
Perché tali fini supremi sicno raggiunti, il fascismo pensa che lo Stato debba g radualmente, ma necessariamente, rinuncia.re ad ogni funzi one monopo· listic.a d'ordine economico, per limitarsi ad esercitare le sue funzioni d'ordine politico-g iuridico, il che significa d'ordine «morale».
Poli1ic4 interna.
Jn materia di politica. interna, il fascism o propugna:
I . Ll. restaurazione dell'autorità d ello Stato nazionale, vale a dire dello Stato che non assista indifferente allo· scatenarsi e al prepotere delle forze che attentino o comunque minaccino dì. indebolire materialmente e spiritualmente la comp agine, ma si~ geloso custode e difensore e p ropagatore della. tradizione nazionale, del sentimento naz.iona!e, della vo lo ntà nazionale, capace di impor~e a tutti i costi la sua autorità.
2. La difesa dell' ultima guerra nazionale, la valorizzazione della vittor ia, la tutela degli ex-combattenti e dei mutilati, per i quali deve affermarsì in modo indubbio e tangibile l a gratitudine della p atria col realizzare le seguenti prov· videnze: a) collocamento obbligatorio dei mut ilati e invalidi nelle amministra.zioni pubbliche e private; b) ·estensione delle eccezioni proposte circa il licenziamento dei mutilati ed invalidi avventizi nelle pubbliche amministrazioni, anche agli ex-combattenti di trincea;
,) miglioramenti immediati delle pensioni per i tubercolotici e per gli inabili assoluti a qualsiasi lavoro, fermi restando gli impegni assunti dal cessato Parla.mento della riforma genera.le del regime pensioni entro il 19 21; d) est:"sione di rutte le disposi?ioni di Jegge sulle p ensioni ali.e provincie annesse; e) sanzionamcnto del diritto ·dei combattenti alla preferenza, a. p arità di merito, nei pubblici concorsi e pieno riconoscimento del servizio militare 12. · XVII. prestato ai fini dell'avan:zammto di carriera e pusaggio in ruolo nelle a.mmi. nistrazioni d ello Stato; ·
/) estensiooe della poliua e . soUedta consegna di essa a tutti · i com· battenti e possibilità della sua valorizza:zione; · g) provvidenze speciali a fa\'ore dei sottuffi.da.li smobilitati; h) intensificazione della campagna per la boni.fica umana dei malarici ed estensione delle assistenze economiche e morali a tutti i minorati di guerra.
3. L'agnosticismo più spregiudicato circa il problema del regime, che i fascisti subord inano agli interessi morali e materiali della nazione intera nella sua realtà e nel suo divenire storico; agnosticismo che lascia aperti gli shocchi per tutti 'i mutamenti che in questo campo risultassero necessari, sia nel caso che un istituto politico si d imostrasse indegno o incapace di adempire al suo ufficio, sia in quello che la salvaguardia dagli interessi nazionali dettasse l'opportunità di un mutamento del regime., •
4 I.a limitazione delle funzioni e dei poteri attualmente attribuiti a.I Paclamento e la istituzione dei Consig li nazionali tecnici, con funzioni legislative, limit atamente al loro dominio. · Di c(!mpete,nza del Parlamento .i problemi che riguardano ri ndividuo come cittadino dello Stato e lo Stato come organo di realizza.z..ione e di tutela dei supremi interessi nazionali; di competenza dei Con• sigli tècnici nazionali i problemi che si riferiscono alle varie forme di attività degli individui nella loro qualità di produttori. E p ertanto ogni cittadino maggiorenne dispo rrà di un voto politico p~ la elezione dei deputati al Parlamento e di un voto quale produttore per la. elezìone del Consiglio tecnico nazionale.
5. Una organizzazione militare proporzionata alle necessità attuali ed eventuali in una nazione in continuo sviluppo qual'è l'Italia,
6. Il diritto alla rappresentanza politica, · in seno alla madre patria, . dei dieci milioni di italiani residenti all'estero.
11 faHiJmo di fronle ai problemi dell'uonom;a.
Jl fascismo. di fronte ai progetti socialistici di ricostruzione e. base di economia pregiudizialmente collettivistica, si pone sul terreno della rea ltà storica e na z.ionale, che non consente un t ipo unico di economia e si d ichiara tendenzialmente favo rC'\'ole a. quelle forme - siano esse individualistiche o di qualche .altro tipo - che garan tiscano il massimo di produzione e il massimo di benessere.
Il fascismo propugna un regime, che, spronando le iniziative e l e energie individuali - c he formano il fattore più r,ossente ed o peroso della p roduzione economica - favorisca l'accrescimento· della ricchezza nazionale, con rinuncia assoluta a tutto il farraginoso, costoso e antieconomfro macchinario delle statizzazioni, socializzazioni, municipalizzazioni
Il fascismo appoggerà quindi ogni iniziativa <:he tenden\ ad un miglioramento dell'assetto produttivo, avente lo scopo di eliminare ogni forma di parassitismo indi viduale e di categoria. · · li fasciSmo agirà:
1. PercM sia sancita una effettiva responsabilità di ordine pubblico dei singoli e delle associazioni nei casi di inadempienza dei patti d i lavoro liberamente conclusi.
2. Perché venga ristabilita e regolata la responsabilità civile degli addetti alle pubbliche amministrazioni p ér qualsiasi loro negligenza o impèrizia in confronto dei danneggiati.
3. Puché sia abrogata ogni disposizione fiscale, demagogica e dannosa alreconomia nazionale, e perché in tema di impostè sui redditi venga esonerala · qu_el la parte d i essa che sia: stata trasfotmata in capitale tecnico o strnm entale:
4. Perché venga imposta la pubblicità dei redditi imponibili e l' accer tamento dei valori successori al fine di rendere possi bile ed effettivo un controllo sugli obblighi finanziari di tutti i cittadini "Yeiso lo Stato,
,. Perché !'eventuale intervento statale, che si rendesse assolutamente necesnrio per proteggere alcuni ra~i dell'industria agricola e manifatturiera d à una troppo pericolosa concorrenza estera, sia tale d a. stimolare le energie produttive del p aese, non già da assicurare un parassitario sfruttamento da parte di gruppi plutocratici d ell'economia nazionale.
6 Petché siano disciplinale le incomposte lotte degli interessi di categorie e classi, e quindi riconoscimento giuridico delle organizzazioni operaie e padronali .
7. Perché si a sancito il divieto di sciopero nei servizi pubblici, con contempor~nea istituzi<?ne di tribunali ar~it'?li, c~mposti dj U;!:Ja rappresentanza del potere ese,cutivo, di una r appresentanzi della categoria operaia e impiegatizia in conRitto e di u na rappre$entanu. del pubblico.
In mal~da sindacale.
In tesi di p rincipio, il fascismo esprimé la sua simpatia e il proposito di aiuta.re quei gruppi di minoranza elci proletariato che· sanno armonizzare la difesa dei loro legittimi interessi di classe cogli interC'Ssi generali della nazione. Convinto che non ! possibile grandezza nazionale con masse lavoratrici abbrutite e riottose, il fascismo si propone di agitare i seguenti postulati a favore delle classi lavoratrici e impiegatistiche: l. La promulgazione di una legge_ dello Stato che sancisca per tutti .i lavoratori la g iornata 4 legale» delle otto ore.
2. Una legislazione sociale aggiornata alle necessità odierne, specie per ciò che riguarda gli infortuni, l'invalidit3 e la vecchiaia dei lavoratori, sia· agricoli che ìndustriali o impiegatizi
3. Una rappresentanu dei lavoratori nel funzionamento delle in!,lustrie, Jjmitatamenle per ciò che tiguarda il personale, non la gestione delle aziende .
4. L'affi.d.t.mento ad organizzazioni operaie che sieno moralmente degne e tecn icamente preparate della gestione di .ind ust rie o di servizi pubblici.
5. La diffusione della piccola proprietà in quelle zone e per quelle coltivazioni che produttivamente l o consentano
6. L' istituzione di scuole tecniche e professionali che aumentino le capacità p rod uttive degli ope.ai e dei contadini.
A uti smo religione."
N ella politica religiosa ed ecclesiastica, il fascismo esige il rispetto p iù assoluto per tutte le fedi relig iose; piena libertà alla Chiesa cattolica nell'esercizio d el suo ministero spirituale; solu2.lone del dissidio con la Santa Sede; conservazione e rafforzamento della autorità d ello Stato per tutto ciò che concerne eventuali inframmetten?e del clero nella vita civile,
In materia di polilita mtra
Il fascismo non crede alla vitalità . e ai principi che ispirano la cosiddetta Società delle nazioni. In questa Società, le nazioni non sono affatto su di un piede di eguaglianza. !:. una specie di santa a lleanza delle nazioni plutocratich e del gruppo franco.anglo-sassone per garantirsi - malgrado inevitabili urti di interessi -lo sfru ttamento della massima parte del mondo.
Il fasc ismo non crede alle interriazionali rosse, che muoiono, si riproducono, si moltiplicano, tornano a morire Si tratta d i costruzioni artificia li e forma listiche, che raccolgono piccole minoranze in confronto ·alle masse di popolazioni, c he, vivendo, muovendosi e progredendo, finiscono per determi nare queg li spostamenti di interessi davanti ai quali vanno a pe-zzi le costruzioni internazionalistiche di prima, seconda, terza maniera. ·
Il fascismo non crede alla immediata possibilità del disarmo univer sale e quind i si rifiuta d i aderire ad Una propaganda che tenda a q uesto scopo.
Il fascismo pensa che l'Italia debba fare, nell·attuale periodo storico, una po litica europea di equilibr io e di conciliazione fra le diverse potenze.
Da quèste premesse generali, consegue che il fascismo chiede: •
1. Che. i t rattati di pace siano riveduti e modificati in quelle parti che si sono palesate inapplicabili o la cui forzata applicazione possa essere fonte d i odi formiélabili e fonte di nuove guerre.
2. Una pol itica che annetta economicamente Fiume all'Italia e tuteli cost antemente g li i taliani re-sidenti nell e terre dalmate sacr ificate d al trattato di Rapallo.
3. lo svincolamento graduale de11·1ta1ia dal gruppo d elle nazioni p lutocratiche occidentali a ttraverso lo. sviluppo delle nostre fotze p roduttive interne.
4 11 riavvicinamento alle nazioni nemiche (Austria. Germ:m ia, Bulgaria, T urchia, Ungheria), ma con atteggiamento di dignità e tenendo fermo alle necessità supreme , d ei nostri confini ·settentriona~i ed orientali, entro i qu.a!i le minoranze allogene dovranno essere trattate con un r egime di giustizia, ma senza indulgenze e compromissioni.
~ . Creazio ne ed intens.ificazione di relazioni amiche,.•oli con tutti i popoli dell°O riente, n on esclusi quelli govi-mati dai Sovièu e del Sud-Oriente europeo.
6. Rivi-ndicazione, nei riguardi coloniali, dei diritti e d elle necessità delle nazioni.
7 Svecchiamento e rinnovamento di tutte le nostre rappresentanze diplomatiche con elementi usciti da facoltà speciali universitarie e idonei per altre q ualità personali.
8. Valorizzazione delle color:lie italiane del M editerraneo e di oltre At lantico con istituzioni _economiche e cul turali e con rapide comu nicazion i.
D a // Popolo d'I1alia, N . 241, S otto~re 1921, VIII.