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INVITO Al FASCISTI

Pei giorni 10, 11, 12, 13, 14 corrente è inde tto a Milano il congresso nazionale del Partito Socialista. Il congresso sarà preceduto da u n corteo organizzato per domani, domenica.

I fascisti milanesi sono invitati ad astenersi da qualsiasi manifestazione che possa essere sfruttata dai nostri avversaci per dipingerci quali ·provocatori d i disordini. Le squadre si tengano raccolte nelle proprie sedi e ove i sociaJisti dove5sero comunque straripare provvederanno gli organi responsabili del fa. scisma a ordinate le azioni del ca.so.

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Il seg retario pol i~ico

Per quan to il ma nifesto con cui si an nuncia dà ll'Avant;J la manifestaz ione di domani sia alquanto provocatorio, perché si parla di « bombe fasci ste » a Milano, dove d i bombe i fascisti non ne h anno gettate da parecchio tempo, pure noi vogliamo sottolineare il comunicato della commissione esecutiva _ del Fascio, per richiamare i fascisti all'osservanza d egli ordini. Questo richiamo è, . in fondo, superfluo. I fas cisti milanesi non disturbano, ID?. non tolleranO di essere disturba~i. Non pretendono di aver « capovolto » l'universo, ma non saran no mai capovolti. ·come domenica scorsa, anch e la giornata d i domani trascorrerà senza incidenti. I fascisti, in alcun modo, non. ne p rovoch eranno.

Da Il Pop.,/o d'llalia, N. 241, 8 ottobre 1921, VIII.

Verso Il Partito

La Paura Dei Nomi

Il fascismo, o rrieglio quella parte di fascismo che pretende di fare della politica, dimostrerà dunque dopo avere avuto ·in dispregi"o sommo le no mi.nolùgie e i nominalismi ed aver avuto il coraggio di chiamarsi rivoluzionario e reazionario, democratico e d · aristocratico .d imost rerà dunque di essere schiavo di folle ter rore davanti Ìl una parola: « partito >>? Siamo davanti a u na p"arola diabolica che non bisogna im• piegare ? Siete p regati , cari contraddittori, . di non riportarvi al 1919, poiché il confronto mancherebbe di ~gni qualsiasi serietà. Nel 1919, i1 fascismo si riduceva ad un pugno, veramente un pugno, d i uomini di tutti _i pa rtiti : c'erano socialisti, repubblicani, anarchici, sindacalisti, democratici. In queste condizion i, il fascismo, raccogliendo uomini d i tutti . i partiti, non poteva essere che un antipartito -:B di un'evidenza cristallina. Ma in questi due anni di tempestose battaglie è accaduto nel fascismo ui:t fenomeno di esodo di taluni elementi, un fenom eno d i entrata, quasi invasioné, di alte~ C'è stato un travag lio formidabile di selezione in mezzo a noi. G li avvenimenti precipitavano a poco a poco Je situa. zioni. Avendo il fa scismo, sin da l 1919, preso netta posizione contro la politica estera ri nunciataria, ci fu un p rimo esodo: quello dei demo· cratici wiJsoniani. Successivamente, avendo il fascismo osteggiato taluni scioperi politici di f errovieri e imp iegati statali, se ne andarono dalle nost re file tutti gli elementi che non avev~no potuto bruciare i ponti dietro il loro passato di sovversivi più o meno estremi. Naturalmente gli elementi che si perdevano da una p arte, si riguadagnavano dall'altra. Non si può affermare che questo travaglio di chiarificuione sia compiuto, metitre è in corso la crisi provocata dal trattato di Roma; ma è certo che oggi il vecchio conglomerato del 19 19 è scomparso e il fascismo è venuto via via as·sumendo una sua precisa e inconfondibile individualità. Rendersi co nto di questo processo, che h a avuto conse· gucnze nell'organiz~zione interna dei Fasci (si sono costituite ovunque le Fed erazioni provindali1 si ·sono ovunque elaborati deg li statuti, si sono diffusi j distintivi, ecc., ecc.), significa convi ncersi che il pa rtito è g ià un fatto compiuto, forse g ià troppo compiut o e che è puerile ostinarsi a negare questa vivente realtà.

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