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[ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO NAZIONALE FASCISTA]*
M11110/ini esamina !et 1ituazione del fascismo dopo le giornat e di . Roma. Constata l'imboirata JOcia/.cagoiana e 11n cerio risveglio dei partiti antinazionali. · ·
Afferma la. ~eceuiJà di un· organo fascista a Roma. fa amina l a que1tione sindacale delucidando l' importanza de/t'organizzazione degli add elli aile comunhazioni.
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Des;dera che la direzion e del Partito liquidi t ulle l e qNeJtio n i personali. Si manifesta f avo revole al tra.1porto a Roma della direzion~ del Partito1 la qual e dovrebbe avere a Jlla disposizione un 01'gan& quotidiano. Ritiene utile sopprimere grari parte dei 1el/imanali, valendo;i, ove è pou ibile, d ella stampa amica. ·
Propone la norizina di tre propagandiJti: per l'Italia 1etlentrionale1 centrale e meridionale**.
• Riassunto delle dichiarazioni fatte a Milano, nella sede del Partito Econ omico sita in piazza del Duomo 2, la sera de l 19 novembre 192 1, d urante la riunione plenaria della. d irezione e del comitato centrale del Partito Nà?.ion ale Fascista e della vecchia commissione esecutiva del movimento fascista. (Da 11 Popolo d' Italia, N. 278, 20 novembre 192 1, VIII)
•• Seguono dichiaruioni di Marsich e De Stefani.
Indi « Mussolini afferma che la questione che riguarda talune zone fa sciste, venga affrontata e risolta. Propone inchieste che appurino i fatti In quanto alle squadre, non vorrebbe la suddivisione tra fascisti e squadristi, Ola un tutto armonico e diSciplinato. "Pa.uÙ/4 e 1q1utdrista si debbono idinti/frar,". Propone poi di lanciare un manifesto agli italia'ni e la convocazione d·un congresso delle organi:uazioni sindacali fasciste o aderenti a l fasdsmo. " Qlinto rongreno dovrebbe decidere se il Parlito d ebba far 1ue le organizzazioni o se esse i nVf'ct non debb11no ·por/are esp/id111mente una eJi<hetta fauista ". t; d 'accordo con De Stcfani per qua{lto rig uarda l'attività parlamentare ».
Quando si passa a discutere sull:i. sede della segreteria e su ll·organo del partito, « Mussolini insiste per la fondaz ione d'un organo ufficiale del fascismo ed accenna a questioni di ordine pratico t! contrario all'edizione romana del Popolo, ·
« Goo~ Elke che ! già stato affrontato il problema pec la fondu.ione i~
Bologna di un quotidia no fascista, con un iniziale, 'lusinghiero s u<:cesso. Il progetto è tuttora in stato di attu11.Zione.
« Mussolini di<:e o.he deve essere risolta in un primo tempo la questione del quotidiano a Roma».
Sul problema d ell'.org anizzazione sindacale e della disdplina interna, « viène approvato al l'unanimità il seguente or dine d el giorno Mussolini:
« "l i Comitato ,enlrale d el Partilo N azionale PaJCÌJta invita i Pa,d di tlitta Italia a d edicarsi col maJiimo fervort! all'"ope rtt di organizzazione tindaca/1! e cooperativa, , on pa.rticolt:We f"iguardo agli addetti alle ro municazioni" ».
Jndi si approva a ll'unanimità anche il seguente o rdine del g iorno:·
« Il Comitato centrale del Partito N azion ale Fascista, i n seguito alla denuncia formale del t rattato di paci ficaz ione, i nvita tutti" i Fasci a controllare le azioni d ei singoli iscritti e ad impedire Sesti di violenza <:he non rappresentino un caso di legittima difesa o la necessiti di rintuzzare colla m assima energia attacchi degli avversari o attent ati a lla vita de lla nazione».
D opo che l'adunata ha nomin.l.tO Mi<:hele Bianchi seg reta.rio generale del Partito, « Musso lini propone che a vicesegrelario a.mministràtivo ve nga riconre rmato Mar inelli ( +)».(Da Il Popolo d' ltalia., -N. 278, 20 novembre 19 21, VIH)."
Poche lince di commento ai primi lavori dei nuovi organi d irettivi del Partito Nazionale Fascista. Anzitutto ci compiacciamo per la scelta di Michele Bianchi a seg reta rio generale politico. 11 Bianchi non è soltanto un fascista dal nascere del fascismo, ma ha coperto cariche di responsabilità nel fascismo milanese ed è uomo di vasta cultura e di soda preparazionè politica. D ei ·voti, i più importanti sono due: quello che riguarda l'organizzazione s indacale e l'altro che concerne il denunciato trattato di pacificazione. Circa i1 primo, sarà indetto un congresso fra tutti i nostri organizzatori. Per il secondo, parla chiaro l'ord ine. del giorno. Tufti i· fascisti _dal primo all'ultimo devono prenderne atto ed agire in consèguenza. L'ordine del giorno fissa chiaramente i confini della violenza che dev'essere di legittima difesa. Certi gesti inconsiderati - come quello oramai troppo noto della imposizione di to., gliersi il cappello davanti ai gagliardetti - non devono essere più compiuti. Altre manifestaziQni piccine di intolleranza devono assolutamente cessare. Costringere degli estranei a gridare « Viva l'Italia! » o ad ina lberare il tricolore, significa fare del leninismo a rovescio. L'uomo che voi costringete a gridare << Viva l'Jtalia ! » sarà un antipatriotta ' per tutta Ja vita, Queste ·cose sono state dette ce nto volte su queste .colonne, ma non è inutile ripeterle. le prime decisioni del nuovo Par- , tito sorlo ta li da sègna re una chiara Jinea d'azione. Tocca ora ai fa. scisti di tutta Italia seguire con fervìdo sp irito di disciplina ~e decisioni dei capi, i quali obbediscono ad un duplice amore: la. nazione e il fascismo.
Da Il P~polo d'Italia, N. 278, 20 novembre 1921, VIII (,).