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LA FUSIONE DELLE SINISTRE

Si annuncia da Roma un fausto evento d'ordint parlamentare:· avvenuta la -fusione delle cosiddette sinistre in una sola _sinistra, iJ cui nome non sembra ancora deciso. C'erano · una volta, fra il Centro popolare e l'Estrema socialista, ben d ue democrazie: una di esse ch iamavasi liberale, l'altra sociale, Quest'ultima è una fatica particolare dell'on Gasparotto. In che si differenziassero queste due d emocraz ie, sa rebbe stcaordinariamente difficile stabilire ed è altrettanto diffici le stabilire quanto abbiano in comune.

• Mi sapete dire perché ci siano dei liberali democratici e dei democratici liberali? Sottigliezze di bizantini! Ce n'è voluto del tempo e della buona volontà per realizzar(! la fusione d elle sinistre, almeno sulla carta di un concordato programmatico. Un programma? L'Avanti/ sbofonchia che « a parlare di fusioni di programmi politici è tempo perduto, visto e considerato che non ne hanno ~é l'una, né l'alt ra». Meno male; non sono soltanto i fascisti in difetto di un programma.

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Il nuovo blocco può raccogliere dai 150 a i 160 deputati. Tutt\ gli ex-ministri ci sono dentro : da Giolirt i ad Orlando, non escluso Nitti. L'avvenimento h:1 questa genesi. Giova ricordare che le democraziespecie quelle italiane - sono massoniche e anticlericali. Le d emocrazie di Montecitorio mal sopportano che i popolari abbianò ben tre ministri e mezia dozzina d i sottosegretari. Le 'democrazie non tollerano tanta invadenza. Dal giorno in cui Rodinò fu ministro di Grazia e .Giustizia, l'elemento masson ico .dominante fra le demoCrazie decise d'impegnare battaglia. I conati per la fusione .cominciarono allora. Oggi soltanto sembrano arrivat i a buon punto.

L'evento avrà immediate ripercussioni d'ordine ministeriale? E _improbabile. I · democratici sOno già rappresentati nel Gabinetto Bonomi egregiamente, se non abbondantemente: democratici sociali o liberali sono il Gasparotto, il Beneduce, il Giuffrida, lo stesso Bonomi. Un ministero" senza popolari non è pensabile, sino a qu:indo i socialisti staranno sul l'Aventino. Non ci risulta che la democrazia senza nome voglia indirizzarsi a destra . Ora, la d emocrazia antìclericale, se vuole governare, deve acconciarsi alla mezzadria col Partito Popo lare, il quale bada al sodo, e « non dice mai no». Un senso di d ementàre pudore co nsi- glia alla demoèrazia pur mo' nata di non avventurarsi immediatamente ù1 una crisi di Go.verno. 11 gio~o sarebbe trÒppo presto scoperto. Si at• tenderà il momento opportuno. .

Per ciò che riguarda il paese, la fusione del1e s inistre lascerà tutto ·al punto di prima.. Può dispiacere a qualcuno, ma noi torniamo a ripetere che si tratta di capitani senza soldati. Masse elettorali, si; masse dì partito, no. La democrazia non è un partito in Italia. Manca d i Una organizzazione.

In questo biennio, democrazia e ..liberalismo si sono molto giovati del fascismo. Domani no·n più. La lotta intransigente del fas cismo avrà per naturale conseguenza la riduzione e Ja scomparsa delle forzt puramente elettorali democratiche e liberJ li. Sintomi non man cano. I risultati di talune elezioni amministrativC informino.

Forse, stringendosi in blocco, democratici e liberali h anno obbedito ari un segreto, naturale istinto di conservazione, stimolati, esasperati da lla non transitoria fiumana d el fascismo.

Da // Pa pa/o d'lrafia, N. 284, 27 novembre 1921 , Vili

Il Buon Cadavere

D ate· un cadavere, un buon cadavere .all'immondo giornale del Pus ed esso ci ballerà intorno la più sv"ergognata e macabra delle tarantelle. Davanti alla pagina dd l'Avanlì! ded icata domenica sco rsa al fatto di Trieste, ci si domanda se sarà mai possibile - domani o dopo - scendere con siffatte canaglie sul terrèno d elle competizioni civìli. Dalla prima parola all'ultima, tlltta la p rosa di qud giornale è intessuta di menzogne malvagie e ridicole.

Menzogna<GOè l'insurrezione dei tipografi italiani: questa famosa insu rrezione è.scoppiata dopo ben quatlro giorni' di eccitamento a freddo. Le masse . tipografiche hanno obbedito id un ordine venuto assai tard i per opera deg li elementi pussisti imperanti nelle organizzazioni. Se il moto di protesta fosse sfato passionale, spontaneo, sarebbe stato irrefrenabile e gli elementi dirigenti a vrebbero impartito l'ordine _ di sciopero fin da venerdl. Lo Sciopero non è stato spont:ineo ed è st~to completamente inutile. Questo sciopero non ha mcnomamcnte danneggiato la compagine del fascismo; ha invece danneggiato la classe tipografica italiana, ·ta q uale avrebbe meglio provveduto devolvendo il ·salario della g iornata di sciopero alle famig lie d elJe vittime. Le quali vittime si riducono.... ad una sola : il Milller.

M enzogna è l'ordine del giorno del Comitnto ccntr_ale dei tipog rafi, che parla di due g iovi nezze spezzate; menzogna spudorata que lla d e ll'A vimJi !, che per tutta una pagina parla di due morti, ment re il Gira1di, dato per ucciso, è ferito leggermente e guarirà. Menzogna che il Fascio Triestino sia in qualche modo responsabile dell'avvenimento, che ha invece esplicitamente deplorato. Ma quali conquiste crede di potere rea li2~1re, quali obiettivi crede di potere conseguire il foglio _ del ·p,u con 1a sua nefanda opera_di provocazione? G~lvanizzare, col diversivo antifascista, le masse operaie ital iane che sul terreno di classe passano di disfatta in disfatta? Tentare una controffensiva ? Poverino!

Ci fa molto schifo è4 altrettanta pietà. I socialisti milanesi, noi sappiamo quanti sono. Li abbiamo Co ntati uno pec uno: son 1413, d i· vis i in quattro frazioni. I socialisti in tutta Italia saranno sl e no ottantamila. N essui:10 di costoro pensa rea lmente di ven ire a fracassafsi le coma battendo contro l'inespugnabile bastione del fascismo. E, del resto, provinò!

Ma quale d ifferenza fra la lo ro e 1a nost ra mentalità! N el giorno stesso in cui. cadeva ucciso il tipografo Miiller, a Castel San Pietro vèn iva trucidato, nellà maniera più cannibalesca, il calzolaio vente nne Remo Ravag li a. Ma noi non abbiamo dedicato una pag ina all'avvenimento ! Noi non mangiamo sui morti !

Questo triste mestiere lo lasciamo agli organi di un partito che- gente affin e a lui, come i comu niSti, chiama << cadave re in stato di avanzata putrefazione ».

Non la speculazio ne sui morti che può .dare vita al Pus. Glielo abbiamo dimostrato; glielo dimostreremo ancora e sempre!

Da li Popola d' /Jalia, N. 285, 30 novembre 192 1, VIII.

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