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SUL PROGRAMMA DEL PARTITO*
M11JJoli11i, che dirige la disctmione, riassrmze gli argomenti lrallati e propone , he fra gli organi della direzione del Partito sia anche quello delltt stampa. Fiwt!menle lo statuto ,·ego/amento, con poche m odificazioni, 1>iene approMta al/!roumimilà, La modifica pitì importame t! quella che riguarda la costituzione delle sq11adre d 1dzio12e, secondo la quale le squadre di. combt1llimento, dopo i recenti delibera li della direzione del Partito, Ji compongono di 111/li fascisti, demandando all'ùpettorato il criterio di applicazione del principio. A questo punto, i ftucisli che JÌ trovan o agglomerati sul L1111gamo A ccie1ioli, acdamano Af11110/i11i. , Il 11osl ro Dil'ellore è co1tretto a preun(arsi rip et/lttt m euJe al b,tlcone. Dalla folla parte 1m'e11tusìtt1/Ù'a ovazione. Sì p,usa qnìndi alla diJci11sio11e per commi del progr.rmma d el Atrlito, dei quali Mmsolh1i d à letl11ra. Alla dismssione preudono parie q1Jasi tutti gli i11terve1111ti J11ggerendo 111odifiche ed aggiunte, d ov111e allo 111,dio ed all'e1perienza personale( +).
Muuolini, dando lettma del comma rig 11arda111e la quesJione del regime, afferma che nei riguardi di detta questione, il fascismo de\'e ri manere nel più assoluto agnosticismo. (L'aJJemblea ap prova all111na11imità. La diJms1io11e si fa animala JIII comma che Ira/la del problema della smola. D o po ampia dùct1uio11e eJSo 11ie11e approvato)"'*·
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• Riassunto tlclle tl id 1iarazioni fatt e a Firen ze, ·nella sede della Federazione provincia le fascis ta, il 20 dicembre 192 1, dur:in te la riun ione del cons iglio n:izional e d el p:irtito fascista. (Da Il Popolo d'lJ,,lia, N. 303, 21 dicembre 1921, VHI)
•• Terminati i lavori, Mussolini è costrctto d{ nuovo ad affacciarsi al balcone. Dopo avere inviato un saluto ai fascisti fiorentini ed ai loro compagni liberati, dice:
"N on posso 1,enrare ali'Arno u 11;:a ricordare /'onibile deliJto d el q11ale rimdJe villima. il povr:ro Berta, d eliuo ,he non p11ò non disonOt'are per sempre 1111 Partito. Sono 1ic11ro ehe voi non vi lauerele intimorÙ'e dr1l fronJe 11ni,o delle foru anti11azio11ali ,he si J etello e u rrato contro di noi.
"Noi dichiariamo che nell'ora del ,ime/Ilo non temi,,mo i 11011,i nemiei e non li , onJiamo Ripetiam o quello che mille volte abbiamo proclamdto : siamD pronJi a uendere ed agire rnl t erreno delle competizi oni d11ili. Ma u dalla parie awersa si conti,11Jaue a perseveMre nel perverso e malv.:gio siJrema delle imboscate e d egli agguaJi; 1e dalla part e avverta t i co11tù111as1e a co7:1plot1are con. XVII,
Jro qunta noJtra dorabile ltaNa; u dai n.01Jri a111,1ersari non 1i auetterà 1111 minimum di couimza nazionale, allora noi non potremo arudere ad alom criterio di tregua, ma dovremq C0'1tilluare la ballaglia fino al raggiungimento uimpleJo dei no1Jri obimh,J, rhe si ria.Jumiono in que1Je parole: la grandezza della patria, la grandezza del popolo haliano liberalo da tutti i pardJsiti, dt1 q11elli ,he 1tanno in a//u e da quelli rhe stanno in b,uso,· dai parrt1sifi rrnsi. e n eri e qualrhe 110/Ja 4/Tche trièolori. Intendiamo liberare il popolo italiano dal parassitùmo della plutomrzia che 1ta in alto e dal para.s!iJùmo e dalla demagogia che 1ta in bauo. Pentiamo al popolo italiano di doma11i, libera, pro;peroso, grande, sicPro del suo de1tino, ((nf nelle mani gli Jlr~menti per fo rgiane/o umpre migliore, pronto all'opera a1pra, dura, anonima del lavoro quotidiano e pronto anche al wpremo cimento a,uhe quando il martello delle ore 1/o rù:he balta alla g rande campana della pace comune Q11e110 è il 1101/ro credo invincibilt. Con 411e110. 1gomineremo luni i no11ri ttemùi. Vi porgo i l mio 1alNto, Viva il Fauio di Firenze! Viva Firenze fascina!". (Il discorso dell'on. Mussolini è st::ito interrotto più volte da ca lorosi appl:lusi. Qu::indo Mussolini esce da lla sala della Federazjone provinciale, si forma un corteo che Taccompagn::i fino all'hòtel Baglioni, ove egli è alloggiato).
Programma
Il Consiglio nazio nale fas cista. riunito a Firenze, ha assolto il comp ito che gli era stato assegnato dal congresso di Roma. Come gli amici ricordano, il congresso di Roma , in tema di programma, votò l'ordine del g iorno Bia nchi, secondo il quale il programma fascista prendeva le mosse dal discorso Mussol ini, i ntegrato da tutti g li a ltri discorsi di Grandi, Rocca e dalle moz ioni votate su p:uticob.ri proble mi.. Veniva affidato a l Consiglio nazionale l'incarico di riunirsi ent ro l'anno per dare al programma stesso veste dal punto di vista d ella · forma d efi nitiva. Ciò è st::i to fatto a Firenze, ·in una riunione durante la quale la trattazione del piogramma è stata rapida, alt:i, serrata, e si è conclusa nella u nanimità del voto per ,iccfamazione. Il programma del fascismo , il cui testo verrà prossimamente pubblicato su queste colonne, è una elaborazione collettiva, in quanto vi h anno recato l'ausilio deJla loro prep:u:izione polit ica e culturale e delb. loro pasS ione fascista tutti g li intervenuti a ll':i.sscmblea di Firenze. Nel p rog (amm:i. stesso viene raggiunta l'armonia fra le tesi d'ordine -generale e le questioni d'ordine conting ente; nel p rog ra mma c'è q uanto basta per 'individuare nettamente, e si potrebbe di re brutalmente, la fisio nomia del Partito N:izio nale Fascista.
Il programma è esplicito in materia d i antimonopolismo, d i antiinternazionalismo, di a ntldcmagogismo; e, dal lato ,positivo , affe rma senza me zzi termini, quale predom inante, il [attore. e dato nazione, alla qu ale t utto dev' essere subord inato. In materia finanz iaria , scola~tica, militare, le posizioni del fascismo sono recise, Quanto a lla quest ione agraria 1 c'è il voto di Rom:l, che fissa la linea di condotta. del fascismo di fronte alle formule vacue del social ismo. Vorremmo vivamente p regare tutti coloro ch e si occupano d,i fascisrrio di leggere attentamente il _programma del Partito Nazionale Fascista.
Strano a di rsi! Molti di co loro che accus:wano il fascismo di non avere u n programma, confessano candidamente - essi - di non averne alcuno. Nemmeno i comunisti ita l ia ni, i quali riconoscono:
« li comuni smo non ha creduto di dare veste di documento ufficiale alla precisa delimitazione della propria ideolog ia, nel mentre ìl problt:ma impellente era quello dl raggruppare agli effet1i della organi:zza:done e della lotta tutti gli elementi non degenerati del movimento proletario mondiale, anche se in parte fuorviati da mili; scuole e sottoscuole e dalle loro pseudo.dottrine. Né in questo suo congresso il nostro partito poteva prendersi una ini ziativa di tal genere, assorbito com'esso è da una mole di compiti che poco consentono di concentrare una parte n ecessariamente preminente delle sue forze nel campo d ella elaborazione severamente dottrinale ».
1J fascismo si è comportato esattamente nello steSso modo: primum vivere, deinde philosophari. E lasciando il latino: p rima il fascismo ha voluto affermarsi come forza e capacità di ,·ita (vivere, sapere e potere vivere è già un programma massimo!); poi, sulle basi dei principi fondamen tali che ispiravano la sua azione, il fascismo ha costruito a poco a poco l'edificio del suo programma teorico e pratico. Il quale prog ramma non può essere definito con una delle solite fra si rivelatr ici di un a i.n correggibi le poltroneria spirituale. Le parole d i destra o sinistra, di reazione ·o ri,·oluzionc, non sono nome ncla ture applicabi li al prog ramma f ascista, il quale è reazionario di f ronte alla tcsi d el Sociali smo e profondamente innovatore di front e ;1d altre tesi, Comunque il programma c'è. Non è perfetto e non poteva esserlo. Non è definitivo e non può esserlo, perché di parole defin itive nella storia degli uomini non ce ne sono. Non dev'essere nemmeno considerato come un complesso di verità intangibili, non più suscettibili di revisioni. Tutto ciò è-lontano dalla mentalità fascista. Il programm::i. fa. scista è un altro elemento della nostra individuazione politica; è un terreno pe r l'i ntesa e per l'azione di tutte Jc nostre forze; rapf>rescnta, infine, colle annesse responsabilità, la pos izione storica del fascismo nella vita ital ia na. MUSSOLINJ