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OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI

Esso aspira all'onore s upremo del g~vcrno dei paese; a restaurare il concetto ·etìco che i Governi debbono amministrare la cosa pubblica, non già .nel l'interesse dei partiti e delle clientele, ma nel supremo ioterC"Sse della nazione lJ fascismo 'non crede alla vitalità e ai p rincipi che ispirano la cosidd etta Società delle nazioni, inquantoché non t utte le nazioni vi sono rappresentate e quelle che lo sono nOn vi si trovano su di un piede d i eguaglianza.

Va restaurato it prestigio dell o Stato nazionale e cioè dello Stato che non assista indifferente a llo scatenarsi e al prepotere delle ·forze che attentino o comunque minaccino d i indebolirne materiaJmente e spirìtualmet1 te la compagine, ma sia geloso custode e difensore e propag atore della tradizione n azionale, del sentimento na:donale, della volontà nazionale.

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La libertà del cittadino trova un .duplice limite: nella libertà delle altre persone g iuridiche e nel diritto sovra.no della nazione a vivere e a svi lupparsi.

Lo Stato d f'Ve favorir e lo sviluppo della nazione, non monopolizzando, ma pwmovendo ogni opera intesa al progresso etico, intellettuale, religioso, artistico, g iuridico, sociale, e<onomi(O, fisiologico della collettiviti n azionale, C,rpiJ,r/di di politica mera.

L"Jtalia r iaffermi il diritto alla sua completa unità stori(a·e geografica, anche li dove non ancora raggiunta ; adempia fa sua ·fun zione di baluardo della civiltà latina nel Mediterra neo; affermi sui p opoli di nazionalità d iversa annessi alr ltalia saldo e stabile l'imperio della sua legge; d ia va lida tutela agli itali ani all'C$tero cui deve essere conferito diritto di rappresentanza politica .

· JI fascismo non crede alla vitaliti ed alla efficenza delle Internazionali rosse, bianche o di altro colore, perché si tratta di costruzioni artificia li e forma listiche, le quali raccolgono piccole minoranze di individ ui, più o meno convinti in confronto delle vaste masse delle popolazioni che vivendo, progredendo o regredendo, finiscono per determinare queg li sJ)Ostamenti di interessi davanti -ai q uali tutte le c'ostruzioni internazionalistiche sono destinate a cadere, come la recente eS~r ienza storica documenta. · li Partito Nazionale Fascista si dichiara favo;evole ad una politica di amichevoli rapporti con tutti i popoli d ell'Oriente vicino e lontano

· L'espansione ;:ommerciale, l'i nfluenza politica dei trattati internazionali vanno riveduti e modificati in quelle parti che si sono palesate inapplicabili e quindi r egÒlate se<ondo le esigenze dell'economia naziona le e mondiale.

Lo Stato d eve valorizzare le· col onie italiane del Mediterraneo e d'oltre Oceano, con istituzioni economiche, culturali e con rapide comunicazioni.

La difesa e lt? sviluppo dell'Italia all' estero vanno affidate ad un Eserci to e ad una Marina adeguati alle necessità d ella sua politi(a e all'efficenza delle altre nazioni, e ad organi dipl omatici compresi della loro funzione e fomiti di cultun; di animo e di mezzi sì da esprimere nel simbolo e nella sostanza la grandezza dell'Italia di fronte al mondo.

Capi14/di di politica finanziaria e di riro1truzi one d el paeu,

Il Partito Nazionale Fascista agirà:

1. Perché sia sancita un'effettiva responsabilità dei singoli e delle corporazioni nei casi di inadempienza dei patti di l avoro liberame-nte conclusi.

2. Pttché venga stabilita e regolata l a responsabilità civile degli addCtti alle pubbliche amministrazioni e degli amministratori per qualsiasi lor o negligenza in confronto dei danneggiati.

?. Perché . venga imposta la pubblicità sui redditi imponibili e l'accer'tamento dei valori successori al fine di l'ttldere possibile un controllo sugli obblighi finanzia ri di tutti i cittadini vuso lo Stato.

·

4. Perché r eventuale intervento statale, che si rendesse ·assolutamente necessario per proteggere taluni r ami delrindustria ag ricola e manifatturiera d a una troppo pericolosa concorrenza estera, sia tale da stimolare le energie produttive del paese, non già da assicurar e un parassitario sfruttamento da p:ute di g ruppi p)utocratici dell'econo mia nazionale.

Saranno obiettivi immediati del Partito N azionale Fascista :

1. Il risanamento dei bilanci dello Stato e degli enti pubblici l ocali, anche · mn:liante rigorose economie in t utti g li _organismi parassitari e pletorici e nelle spese non strettamente richieste dal bene degli amministrati o da necessità di ordine generale.

2. li decentramento amministra tivo p er semplificare i servizi: e per facilitare Jo sfollamento della .burocrazia; pur mantenendo r opposizicine recisa ad ogni regionalismo politico

3. La rigida tutela del d ena ro dCl contribuenti, sopprimendo ogni' sussidio a favore di consoiz.i, cooperative, industrie incapad di vita propria e non indispensabi li alla nazione, clientele e simi li, da parte dello Stato o altri enti pubblici.

4. I.a semplificazione dell'organismo tributario e la distribuzione dei trib uti secondo u n criterio di proporzionalità, senza partigianierie pro o contro questa o· quella ca tegoria di cittadini e non secondo concetti di progress ività spogliatrice.

5. L'opposizione alla demagogia finanzi aria e tributaria che scoraggi le iniziative o isterilisca le fonti del risparmio e della produzione nazionale.

6 . La cessazione della politica di lavori pubblici abbo rracci ati, concessi per motivi elettorali e anche per pretesi motivi di ordine pubblico o comunque non redditizi per la loro stessa distribuzione saltuaria e a spizzico.

7. I.a forÌnazio ne d i u n piano organico di lavori ·pubblici secondo le nuove necessità economiche, tecniche, militari della naz.ione, piano che si proponia principalmente di : a) completare e riorganizzare la r ete ferrovi aria ita.[iana, ri unendo m~ glio le regioni redente alle ~inee de lla penisola, nonché alle comunicazioni interne della penisola stessa, specie q uelle longitudinali dal sud al nord attraverso l'Appennino; h) accelerare, nel limite del possibile, l'elettri ficazione delle ferrovie ed in genere lo sfruttamento delle forze idriche sistemando i bacini montani anche a favore dell'industria e dell'agdcoJtura; r) sistemare ed estendere l e ret i stradali specie nel Menoglom o, ove ciò rappresen ta una necessità Pregiudiziale alla risoluzione di innumete'Voli p robl emi économid e sociali; · · a) istituire e intensificare le comunicazioni marittime con la Penisola da un lato con le isole e la sponda orientale ad riatica e le nostre colonie mediterranee dalraltro, nonch~ fra il nord e il sud della Penisola stessa, sia q uale au$ilio alla rete ferroviaria, sia p er incoraggiare gli italiani alla navigaziooe; e) ·concentrare le spese e gli sforzi in pochi porti dei tre ma.ci, dotandoli di tutto l' attrezzamento moderno; f) lottare e resis tere contro i particolarismi locali, ·c he, in mat~ia s~ cialmente di lavori pubblici, sono causa di dispersione di sforzi e ostacolo alle grandi opere di interesse nazionale lo Stato riconosce la funzione sociale della proprietà,- Ja quale_ è iusieme un diritto e un do'vere. Essa è la forma di amministrazione che la societi. ha storica.mente delegato agli individui per l'illcremento del patèi~onio stesse· li Partito Naziona le Fascista propugM un regime c-he spronando le i niziative e le C'nergie individuali (le quali formano il fattore più posSC'l'lte ed operoso della produzione economica) favorisca l'accrescimento della riccht"'Zza nazionale con rinuncia assoluta a tutto il farraginoso, costoSo e-d ·antieconomico macchinario delle statizzazioni, socializzazioni , municipalizzazioni, ecc. Il Partito Nazionale Fascista appoggerà quindi ogci iniziativa che tenderà ad un miglioramento dell'assetto produttivo, avente lo scopo di eliminare ogni forma d i paras~itismo individuale o di categoria.

8. Restituzione all'industria privata delle aziende industriali alla cui ge. s1ione lo Stato si è dimostrato inadatto; specialmente i telefoni e le ferrovie, in. coraggiando la concorrenza fra le grandi linee e dhtinguendo queste ultime dalle linee locali eserdbili con metodi diversi.

9. Rinunzia al monopolio delle Poste e dei T elegrafi , in modo che l'iniziativa privai.a possa integrare ed eventualmente s~tituire il servizic- di Stato. Caphaldi di politica 10ciale.

11 Partito Nazionale Fascista di fronte ai progetti socialistici di r icostr.uzione a base di economia pregiudizialmente collettivistica, si pone sul terreno della realtà storica e nazionale che non consente un tipo unico d i economia agricola o ind ustriale e si dichiara favorevole a .quelle forme - sia.no esse individ ualistiche o di qualsiasi altro tipo - che garantiscono il massimo di produzione e il massimo di benessere.

Il Partito Nazionale Fascista agi rà:

<1) perché sieno disciplinate le incomposte lotte degli intttessi di categoria e dì classi, e quindi riconoscimento giurid ico con conseguenti responsabilità delle o rganizzazioni operaie e padronali; · b) perché sia sancito e fatto osservare, sempre e comunque, il divieto di sciopero nei servi:i p ubblici con contemporanea istituzione di tribunali arbitrali, composti di una rappresentanza del potere esecutivo, di una rapp resentanza della categoria operaia o impiegatizia in conflitto e di una rapprese-ntanza del pubblico che paga.

Politi.a srolastfra.

La scuola d eve avere per scopo generale la formazion e di persone capaci di garantire il progresso economico e storico delJa nazione; di elevare il livello morale e culturale dr-Ila massa e di sviluppare da tutte le classi g li elementi migliori per assicurare il rinnovamento continuo dei ceti dirigenti.

A tale scopo urgono i seguenti provvedimenti:

1. Intensificazione della lotta contro l'analfabetismo, costruendo scuole e strade di accesso e prendendo d'autorità, p~r opera detlO Stato, tutti i p rovved imenti che risultassero necessari.

2. Estensione dell'istruiione obbligatoria fino alla sesta classe elementa,e inclusa nei comuni in grado di provvedere alle scuole necessarie e per tutti coloro che dopo !"esame di maturità. non seguano la via della scuola media; istruzione · obbligatoria fino alla quarta elementare inclusa in tutti g li altri comuni.

3. Carattere .rigorosamente nazionale alla scuola elementare in modo che es,a prepari anche nel fisico e nel moraJe i futuri soldati d'Ita lia; per ciò rigido controllo dello Stato sui ·programmi, sulla scelta dei maestri, sull'opera. loro, specie nei comuni dominati da partiti antinazionali.

4. Scuola media e universitaria libera, salvo il controllo dello Stato sui prograrru:ni e lo spirito d 'insegnamento e salvo il dovere dello Stato di provvedere esso all'istruzione premilitare, diretta a facilitare la formazione degli ufficiali.

5. Scuola normale informata ai medesimi criteri esposti per la scuola a cu i i futuri insegnanti. sono destinati; perciò a carattere rigòrosamente nazionale anche degli istituti da cui escono gli i nsegnanti elementari. ·

6: Scuole professionali, industriali e agrarie istituite con piano organico utilizzando il contributo finanziario e· d'esperienza degli industriali e degli agricoltori, allo scopo di elevare la capacità produttiva della nazione e di cr eare la eluse media di tecnici fra gli esecutori e i direttori della produzione. A tale scopo lo Stato dovrà integratt e coordinare le iniziative private, sostituendole ove mancano.

7. Carattere prevalentemente classico d elle scuole medie inferiori e su~: riori; riforma ed unificazione di quelle inferiori in modo che tutti gli studenti studino il latino e che il france se non sia più l'unica lingua sussidia ria a quell a italiana; scegliere e adattare invece la lingua sussidiaria secondo le necessità delle singole regioni, specie quelle di front iera .

8 Unificazione di tutte le beneficenze scolastiche, borse di stud io e simili, in un istituto controllato e integrato dallo Stato, il quale scelga fin dalle classi elementari gli alunni più intelligenti e volenterosi e assicuri la loro istruzione superiore, imponendosi, se occorra, all'egoismo dei genitori e provvedendo con un congruo sussidio nei casi in cui fosse necessario.

9. Trattamento economico e morale dei maestri e dei professori; nonché degli ufficiali di esercito, quali educatori militari della nazione, tale da assicurare ad essi la tutela della propria dig nità. e i mezzi per accrescere la propria cultura, e da ispi rare ad ess.i ed al pubblico la coscienza dell'importanza nazionale della. loro missione.

La giustizia.

Vanno intensamen te promru;si i mezzi p reventivi e terapeutici della delin. quenza (riformatoii, scuole per i traviati, manicomi criminali, ecc.). La pena, mezzO di difesa d"ella società nazionale lesa nel diritto, deve adempiere normalmente· la funzione intimidatrice ed emendatr ice ; i sistemi penitenziari vanno, in considerazione della seconda funzione, igienicamente migliorati e socialmente pt"tfezionati (sviluppo de l lavoro carcera rio).

Vanno abolite le magistrature speciali. li Partito Nazionale Fascista si di- ' chiara favorevole alla revisione del Codice penale militare. La procedura deve essere spedita. ·

I.A di fna na.zi<male.

Ogni cittadino ha l'obbligo del servizio militare. L' eser cito si deve avviare verso la fOl"ma della nazione umata, in cui ogni forza individuale, collettiva, economica, industriale ed agricola sia compiutamente inquadrata al 6.ne supremo della difesa degli interessi nazionali.

All'uopo, il Partito N azionale Fascista propugna l'immediato ordinamento di un esercito, che, in fo rmazione ro~pleta e perfetta, da una parte, sorvegli, vigile scolta, le conquistate frontiere, ·e, dall'altra, tenga preparat i in paese, addestrati e inq uadrati, g li spiriti, gli uomini ed i mn :z.i che la nazione sa esprimere, n elle sue infinite risorse, nell'ora del p ericolo e della g loria.

Agli stessi fini l'esercito, in concorso colla scuola e con le o rga nizzazioni sportive, deve d are fi n dai p rimi anni al corpo e allo spirito del cittadino l'attitudine e J'ed ucarione al combattimento e al sacrificio per Ja patria. (Istruzione p remilitare). · li fa scismo in atto è un organismo:

Organizzazione.

.a) politico; b) economico;

,) di combattimento.

Nel campo t,olitico accoglie senza settarietà quanti sinceramente sol:toscri- · vòno i suoi principi e ubbidiscono ~Ila sua disciplina ; stimola e valoriz.z.:i gli ingeg ni , particolari riunen doli secondo l e attitudini in grupp i d i competenza; p:t.r· tecipa intensament e e costantemente .t ogni maniCestazione d ella vita politica attuando in via contingente q uanto può essere p raticamente accolto d all a sua · do ttrina e riaffermandone il contenuto integra le.

N el campo economico promuove la co st ituztone delle corpora zioni profess ionali, siano schiettamente fasci ste, si ano autonome, a seconda delle esigenze di t empo e luogo, p urché informate sostanzialmente e non formalmen te alla pregiud izìale nazionale per la qua le la nazione è al di so pra delle classi.

Nel· campo d elforganizzazione di combattimento il P artito Naziona le Fascista forma un tutto unico (olle sue squadre, M ilizia volon taria a l servi zio dello Stato na:i:ionil le, fo rza viva in cui l'idea fascista si incarna e con cui si difende.

STATIJTO-REGOLAMENTO GENERALE

Unee generali.

Il Partito Nazionale Fascista è una milizia volonta ria p osta al s~i zio d ella n azione. Esso svolge la sua attività poggiando su questi tre cardini: o rdine, discip lina, g erarchia.

L"orgatuzznione del Pa rtito N azionale Fascista, pe r !"attuazione delle fi na lità che si p ropone, a mente del p rogramma nel cui am bito dovrà :svolgere la sua azione, è cost ituita: a) da organi dirigenti; b) da Fasci (se zioni d el Partito);

,) da Gruppi di competenza; ti) d1 Squadre di co mbattimento; e) da FederaziÒn i. provinciali;

/) da D elegazioni regionali; g) da un Gruppo parlamentare; h) da una Stampa quotidiana e settimanale che illustra e sostiene le idee e le campagne del Partito.

Organi dirigenti,

Gli orgahi d irigenti il Partito Nazionale Fascista sono i seg uen t i : a) il Cons ig lio nazionale ; b) il Comita to centrale; e) h. Direzio ne; àj Ja Segreteria generale.

Comiglio nazionale,

I. Il Consiglio nazionale del Partito è composto dai membri dd Comitato centrale e dal segretari politici provinciali.

2 Il Consiglio nazionale rappresenta, nel suo complesso, l'organo di controllo dell'opera dell'organizzazione narionalo:" dei Fasci. ·

3. Il Consiglio nazionale si riunisre" normalmente ogni sei mesi e straordinariamente tutte le volte eh<:" la D irezione dcl Partito lo riterrà opportuno.

C o mil12tf/ ,:entrale,

1. Il Comitato centrale è composto di tanti rappresentanti quante sono le regioni d'Italia, più i componenti la Direzione del Partito.

2.: I membri del Comitato centrale sono eletti dal congresso nazionale e dura.no in ca rica da un congresso all'altro ( Il congi-esso naziooale, salvo contra rie disposizio ni del Comitato ceotrafo o su rich iesta di almeno d ue ter zi dei fascisti regolarmente iscritti, si raduna nOrmalmente una vo ha ogni· due anni).

3. In a1so di dimissioni o di impl)Ssibilità di funzionamento, spctta ·a.i Fasci Celle singole regioni il nominare un nuovo rappresentante.

4. li Comitato centrale rappresmta l'organo dirigente il Partito, quale espressione diretta della volontà degli o rganizzati, j quali, eleggendolo, delegano l!_d esso tutti i poteri nell'ambito delle direttive e degli scopi determinati dalle deliberazioni del congresso.

Al Comitato centrale conseguentemente è devoluto: a) di dèterminare l'azione e di "Yigilare sull'indirizzo politico e amministrativo delle sezioni; h) di stabilire, d'accordo con i rappresentanti del Partito eletti a cariche pubb liche e ·specie col Gruppo parlame ntare, le direttive riferentisi all'a tteggiamento, all"azione dei rappresentanti·fo pa.rola; e) di prendere tutte le misure disciplinari necessarie sia verw i propri m~mbri, sia verso gli altri organi dipendenti in gcnc,c; d} di conferire ai propri membri, sia isolatamente che costituendoli in commissioni, mandati generali e s peciali pe, il piU rapido svolgi mento ad esso atUibuito .

~- I delegati regionali nel Comita to centrale fanno parte di diritto, con voto deliberativo, dei Direttori: delle Federazioni provinciali comprese nelle rispettive regioni e hanno, in linea di massima, normale incarico di collegamento e di sorve-glianza sulle Federazioni in parola,

6. Il Comitato centrale è l'unico o rgano competente ad emanare nuove norme che tendano ad illtegrare meglio l'i ndirizzo politico segnato dal collgr e!so e ad a pportare, nella· pratica attuazione di. quanto dal congresso deliberato, quelle cvMtuali modificazioni c~ alla stregua dei fatti si addimostrassero opportune

7 . Il Comitato centrale si ri unisu normalmente ogni tre mesi e straordinariamente tutte le volte che almeno due terzi dei suoi membri e I.a Direiione del Partito lo ritenessero necessario La località d el convegno sarà stabilita dì volta in volta. ' .

· 8. lt" Comitato centrale si serve, per il sollecito espletamento del proprio mandato, della Direzione del Partito e della Segretèria generale.

DireziMe d el Pa-rtito.

1. La Dire-z.ione del Putito è composta di u!ldici membri e di essa fa parte di d iritto il segretario generale

2, I membri della Direzione·del Partito sono elctti dal congresso nazionale, fanno parte del Comitato centrale, durano in carica da un congresso all'altro.

3. La Direzione del Partito deve costantemente vigilare s ul funzionamento dell'organizzazione ed ha l'obbligo di imporre agli organizzat i la str etta. osservanza deJl'indi.rizzo politico segnato n elle sue linee generali d al congresso e nelle line,e particolari d al Comitato centrale; ad essa quind i sono devoluti, senza re• strizione alcuna, tutti i poteri del Comitato Centrale, eccezion fatta per guanto rifleue l'emanazione di nuove norme d'indirizzo politico che flon siano quelle segnate dal Comitato centrale, salvo casi speciali di riconosciuta urgenza, ricorr endo i quali dovrà immediatamente convocare il Comitato centrale per la ratifica delle norme sancite.

4 La D.irezione amministra, insieme col segretario amm inistrativo, il patrimollio del Partito.

~. La Direzione si riunisce normalmente una volta al mese e straordinariamente tutte le volte che almeno d ue terzi dei suoi membri o i l segretario generale lo ritenessero opportuno.

Segreuria gen erale.

1.- La Segreteria g enerale è costituita da un segretario generale, da :a.Imeno due ·vicesegretari p olitici, da un segretario amministrativo e dagli impiegati ausiliari direttamente dipendenti.

2. Il Segreta.rio generale è nominato, dietr~ designazione della Direzione del Partito, d al Comitato centrale. Nominato il segretario generale, i l Comitato centrale procederà, dietro designazione della Direzione del Partito, e d ' accordo col segretario generale, ali~ altre nomine. Gli impiegati ausi liari dipendenti saranno · nominati, udito il parere del segretario generale, dalla D irezione del Partito.

3. La retribuzione di tutti gli impiegati è fissata dal la Direzione del Partito.

4 JJ segretario· generale è alla diretta dipendenza del Comitato centrale e della Direzione del P artito; vi&"ila, quale emanazione diretta degli organi di rigenti, su tutto il movimento nazionale; organizza i l lavoro di propaganda; si mantiene in continuo contatto con i componenti la Oì rezfone del Partito e il Comitato centrale; dà le direttive ai delegati regionali e ai segretari provinciali e sezionaJi; proporle alla Direzione del Partito la ·eventuale nomina d i propagandisti e lll istituzione di speciali commissioni di studio; responsabile delfordine e della disciplina di tutto il personale.

'.5. Il segretar io generale prende parte con voto deliberativo a tutte le sedute del Comitalo centrale e della Direzione del P artito e assiste con voto consultivo alle sedute d el G ruppo parlamentare.

6. 11 segretario amministrativo è alla diretta diJ)endenza della Direzione del Partito; sorveglia e dirige la raccolta dei fondi ed assegna all'uopo le modalità e le diret tive.

7 Il segretario amministrativo partecipa con voto deliberativo alle sedutè della Direzi one del Partito in cui si tratterà di questioni d i ordirle fi nanziarioarnministralivo e assisterà con v~o consultivo a tutte le altre adunanze a cui venà invitato.

S~ndaci revisori dei ronti, l. E istituito un collegio di sindaci revisori dei conti. Esso composto di tre membri che il Com itato centrale eleggerà nel proprio seno.

2 Il collegio dei siridaci revisori d ei cOnti ha l'obbligo di con trollare ogni semestre famministrazionc e la contabilità del Partito, presentando la rel azione alla D irezione e al Comitato centrale.

· Faui.

1. In quelle località dove i fascisti raggiungono almeno il numero di venti può costituirsi un Fascio (sezione del Partito Nazionale Fascista).

2, N elle localitii. ove il nùmero di .venti non potrà essere raggiunto, si costituiranno delle sottosezioni direttamente dipendenti dag li organi d irigenti il Fascio più vicino,

3, Ogni Fascio avrà un gagliardetto di combattimento.

4. l Fasci sono diretti da un Direttorio e da un segretario politico.

),. I Diretto ri dei singoli Fasci, integrati dal Si!'gretario politico, costituiscono gli organi dirigenti i Fasci.

6, I Direttori di ciascun Fascio dovranno seguire i nderogabi lmente le linee politiche e amministrative tracciate d agli organi dirigenti il Partito, verso i qua li sono legati da vincoli di assoluta disciplina.

7, -Ogni Fascio, all'atto della sua cos1ituzione, dovrà dir ettamente fa rne notifica alla Segreteria generale di!'l Partito e al segretario della Federazione provinciale nel cui ambito è compreso, con la comunicazione dei nomi dei membri componenti il Direttorio e del segretar io politico.

8. Ogni Fascio dovrà richiedere all a propria Federazione provinciale tante !essere quanti sono i suoi iscritti, foviando anticìpatamente il relalivo importo. La tessera per il 1922' sarà· ceduta d alla Segreteria generale del Par tito al le Federazioni provinciali al prezzo dì Jirl!' una e il nuovo di stintivo per il 19Ù al prezzo di lire una e cinquanta,

9. Le sezioni di ciascuna provincia dovranno costituirsi in Federazione proVincia le allo scopo d i coo rdinare tutte le forze e g li elementi fasci~ti delle rispett ive zone.

Gruppi di ,ompetenz«.

1. I singoli Fasci dovranno tenere un elenco nom inativo d i tutti i soci, che, p er essere operai qualificati o . professionisti o comunque per la loro posizione, mestiere o cultura, abbiano una speciale pratica in materia di servizi pubblici o · in questioni concernenti Jà vita economica ed amministrativa della nazione, della · provincia e del comune. D etto elenco sarà t rasmesso alle Federazioni provi nciali, ai delegati regionali ed alla Direz ione del Partito.

2. Gli addetti ai servizi pubblici più importanti (ferrovie, tramvie· urbane e interurbane, poste, tl!'legrafi e telefoni , gu, elettricità, acqua potabile, med icina e farmacia, siano esse esercitate da enti p ubblici o da privati), nonch~ i competenti operai e professionisti, c-he potessero all"uopo coadiuvare gli addett i medesimj, dovranno organizzarsi in « gruppi tecnici » nel seno d 'ogni singolo Fascio, qualo ra il Direttorio del Fascio ritenga il loro numero adeguato alle necessità locali. In caso d iverso, i g ruppi tecn ici non sufficcnti!'m~nte numerosi dovranno fondersi in un gr uppo provinciale d ipendente dalla Federazione provinciale per quanto riguarda la loro organìzzazionl!'. La stessa disposh::ione si applica 11i gruppi di professionisti e di « competenti » non suscettibili d i essere utilizzati in Stt· vizi pubblici, ma ai quaH p ossa venir demàndato lo st udio delle speciali questioni di cui il Fascio si dovesse occupare, nella sua vita l ocale e nazion ale.

; Q ualora g li apparten~ti ad una p rofess ione o ad un mestie re nel. seno di un Fascio sìeno abbastanza numeros i, · eisi potranno organi zzarsi in gruppi professiona li, secondo le decisioni del Fascio locale e senza pregiudizio né delle disposizioni precedenti, né del funzionam ento dei Sindacati nazionali a cui gli prganinati nei d etti gruppi professionali p05Sano apparteneie.

4. L'impiego dei gruppi tecnici nei servizi pubblici in accordo con le Sq uadre d i combattimento destinate a pro:egge rli, come pure l'incarico di s tudi da affid are ai gruppi di competenti, sar:l. deciso dal Direttorio d el Fascio locale, dall a Federazione p rovinciale e dalla Direzione del Parti to, secondo che i sel"Viiì e gli studi riguardano il comune, la provincia e lo Stato. ti però in facoltà della Direzione del Partito, dei, delegati regionali e delle Federazion i provi nciali di chiedere ai singoli Fasci l'ausilio dei loro gruppi tecnici e di competenti anche fu ori della loro sede, qualora le circostanze generali lo rendessero necessario.

Squadre di rombattimenJo

1. Ogni Fascio ha l'obbligo di costituire d elle Squadre di combattimento :i.Jl'unico scopo d i arginare le violenze degli avversari e di essere in grado. di accotrere, a richiesta d egli o rgani dirigenti, in d ifesa· dei suprem i interessi della nazione.

2. A lle Squadre di combattimento appartengono t utti i fascisti Sa rà compito dell'Ispettorato generale delle Squadre impartire gli ordini opportun i per l'utilizzazione mig liore di tutti gli elementi. Ogni Squadra si raccogli e sotto una « fiamma ».

3. Og ni Squad ra di combattimento el egge nd suo · seno, d'accor do col Direttorio del Fascio, un comandante.

4. O ve le Squadre sia no parecchie, i comandanti desig neranno a l Di retto rio del Fascio (org ano competente per la. nom'ina uffici ale) un comandante gen~rale.

~- Le Squadre d ipendono politicamente dal Direttorio di ciascun Fascio e disciplinarmente dal proprio comandante, il quale, a su a volta, agli ordini del comandante genesale. .

6. T u tte le Squadre di combattimento doVuni'lo conforma rsi Ìlgli ordini che saran no emanati da U'lspettorato generale costituito presso la. Segreteria ge- . nerale del Partito

7 Le Squadre fo rmano un tutto inscind ibi le con i Fasci e però dovrarlno essere sconfessate le eventuali . tendenze alla costituzione di gruppi autonomi o alla sovrapposiz!one di poteri.

Frderaz;o.ni provinciali.

1. Le Federazioni provinciali sono costituite da tutti i Fasci compresi nell'ambito della prnvincia e regolarmente iscritti al Partito Nazionale Fascista.

2. Le Federazioni provinciali vivono col contributo dei Fasci che ne fanno parte.

3. li coogrtsso provinciale sarà tenuto almeno una volta all'anno e straord inariamente quando lo richi edano due terzi dei F'asci iscritti o se convocato 'd 'autorità d agli organi dirigenti t ario politico dovranno avere residenza n ella provincia da almeno sei mesi, salvo d eroga accordata dalla Segreteria gener ale del Partito per il segretario politico

4. Ultima to l'ordine del giorno d el cong resso, si p rocederà alla nomina del Direttorio pro-Yinciale e del segretario politico, secondo le norme segnat e nello statuto delle Federazioni p rovinciali. Sia i componenti' il Direttorio, sia il segre.

Il delegato regionale presso il Comitato centrale fa parte di diritto del Direttorio provinciale.' ·

). Il Direttorio provi nciale ha ven o i Fasci della provincia la vigilinza sullo svolgimento dell"azione politìca e amministrativa dei singoli Fasci, nonché tutti i poteri disciplinari inerenti agli organi dirigenti, nei limiti del la . circoscrizione p rovinciale ·

6. Il segretario provinciale dovrà ioviare mensilmènte alla Segreteria generale del Partito e al delegato regionale in seno al Comitato centrale una relazione sulfopera svolta durante il mtse; dovra inoltre tenersi a disposizione degli organi dirigenti e dei membri delegati tutte le volte che ne sarà avvertito.

D elegazioni regionali,

1. I segrdari provinciali, i nsieme col d elegato regionale presso il Comitato centrale, hanno 1a facoltà di convocare, in caso di bisogno, i si ngoli segretari delle Federazioni provinciali della regione.

Gru ppo parlamentare.

1. Il Gruppo parlamentare fa!cisla costituisce la diretta rappr esentanza pol itica in senò alla Camera dei deputati.

·

2. I rapporti fra il Gruppo padamentare e gli organi dirigenti il Part ito sono i seguenti : a) il presidente del Direttori o del Gruppo parlamentare partecipa di diritto, con voto consultivo, alle adunanze d el Comitato centrale e della D irezione del Partito; · h) il segretario generale del P artito parte<:ipa di diritto, con voto consultivo, all e adunanze del Gru ppo parlamentare e del D irettorio; e) è di competenza del GruÌ,po p arlamentare fasc ista, udito il parere della D irezione del Pa rtito, stabilite il proprio atteggiameilto nei confronti delle situazion i politiche patlame-ntari;· · ti) è di competenza , del Comit;1·10 cent rale, udito i l parere del Gruppo pa rla mentare, decidere intorno ad ogni eventua le proposta di par tecipazione del G ruppo al potere (in caso affermt1.tivo, i nomi saranno designati dal G ruppo pa rlamenta re) ; t ") tutti i deputati iscritti a l G ruppo parlamentare f ascista hanno il dovere d i dedica re, fuori della propria ci rcoscrizione: elettorale, a lmeno u na do· menica al mese per la propaganda nel paese. A tale- scopo; essi, ad ogni principio di mese, comunicheranno·alla Segre teria generale del Partito la dome nica prescelta e la Seg reteria generale del P àrtito disporr a di conseguenza.

3. La scelta dei r:andida'ti fascisti è di competenza d elle rispettive circoscri- . zioni elettora li, previa. approvazione d ei nomi dei singoli designati da parte della Direzione ·del Partito: I candidati d ovranno essere ugolarmente iscritti al Partito da alm eno un anno.

Schema Di Statuto Per I Fasci

Come per le Federazioni, lo sc hema di statuto di cui in appresso intende dare u na dirett ivi solo nelle questioni di concetto sostanziale e nelle norme disciplinari J singoli Fase~ hanno facoltà di adattarlo alle situazioni ioéaii ·

Co1Jituzion~.

Articolo 1. :t costituito il Fascio di... aderente al Partito Nazi onale Fa- , scista di cui accetta il programma, gli statuti, Ja discipliria. (Ogni nuovo Fascio, all'atto della costitu zione, dovrà· d irettamente darne notifica alla Seg rete ria generale del Partito, al segretario della Federazione provinciale nel cui ambito è compreso e al delegato iegionale presso il Comitato centrale con la comunicazion e dei nomi dei membri componenti il Direttorio e i l sc-gr.etariato p olitico. La sua assemblea costitutiva dovrà essere presenziata da u n delegato rappresentante gli organi dirigenti o la FedC"razione provinciale).

Articolo 2. Il Fascio è org ani:uato per competenza e per fo rze. Le competenze fanno capo ai gruppi di competema. Le forze fanno capo alle Squadre di combattimento

Articolo 3. Possono far parte dei Fasci ·tutti i. cittad ini italia ni di ottima moralità che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e no n siano iscritti ad altro Partito Il candidato deve fare regolare domanda d i ammissione al Di rettor io del Fascio. La domanda dovrà essere controfi rmata da due soci presentatori. Al D irettorio è riservata la decisione se ammetterlo o no. Ogni fa scista deve iscriversi nel Fascio di quella località dove abitualmente risiede. li fas cis ta però, anche portandosi fuori d ella prop ria residenza, ha il dovere di esplicare fa. propria attività fascista ovunque si r echi

Organi dirigenti.

Articolo 4. Il Fascio esplica la suà azione politica esclusivamente per mezzo delle assembl ee genera li, del Direttorio e del segretario politico

Articolo ~. Le assemblee generali del F:i.sdo sono ordinarie e straordinarie . Le :memblec- gene rali ordinarie si tengono due volte l'anno: in maggio e in dicembre Le assemblee generali straordinarie saranno convocate q uando i l Direttorio lo ritenga opportuno o se richieste da almeno due terzi dei soci.

· Articolo 6. Ciascun gruppo di conlpetenz:a può sollecitare la convocazione di. una assemblea ge nerale straÒrdinaria presso il Direttorio, quàndo ritenga urgente di trattare un argom ento del quale sia stato investito .

Articolo 7, La sezione del Fascio, dove lo r itenga opportuno, nominerà nel proprio seno un ufficio d i presidenza delle assemblee; in caso diverso il p residente sarà nominato di volta in volta dall'assemblea.

A rticolo 8. L' assemblea generale, oltre alla trattazione degli argomenti politici : a) disrule e approva il bilancio annuale sulla relazione dei sindaci; b) ·oQmina il Direttorio con il sistema della votazione a scheda segretà. a) alla nomina e all'esonero del ·segretario politico, nomina ed e,;onero da sottoporre alla ratifica dell'assemblea generale dei soci; b) alla nomina ed al licenziame nto deg li a ltri impiegati dipendenti ; r) a convocare ·le assemblee fissandone l'ordine del giorno; a) a compila re le relazioni politica e fin anziaria, servendosi, per quest' ultima, dell'opera dei sindaci; e) a convocare e presiedere i gruppi di· competenza dei quali stimola e coordina l'attività; f) a p rovvedere, in genere, all'incremento e alla difesa del F.~.scio e d cli~ sue funzioni.

Articolo 9. Il Direttorio sarà in carica un anno dalla nomina e sarà composto di. ... membri. Al Direttorio compete l'onore e la fespon sab ilità di guidare l'azione politica del Fascio d i cui è l'organo esecutivo, uni formandosi ai deliberati della Direzione d el Partito e della Federa.zinne provinciale. Il Direttorio provvede inoltre: .

Articolo 10. li Direttorio ha il diritto di espellere, . sia p er indegnità che per ind isciplina, quei soci che venissero meno ai loro doveri di fascisti. L'~ entuale espulsi one dovrà essere pronunciata a maggioranza assoluta dei componenti il Direttorio medesimo. L"esp ulso avrà il diritto di ricorrere, entro otto giorni dalla notifica dell'espulsione, al Direttorio della. Federazione provinciale Il Direttorio della Federazione provinciale potrà. d elibera.re o direttamente o nominando un'apposita commissione d'frtchiesta, il cui rc5poo50 non dovfà farsi atten.dere oltre un mese. L'espulso ha il diritto di appellarsi, in ultima istanza, alla Direzione del Partito . Comunque, durante il periodo di appellò, il socio contro il quale il Diuttorio abbia p ro nunciata l'espulsione non avrà il diritto di p artecipare all'attività fascista (I nomi dei soci espulsi e le motivazioni debbono dì d overe essere tra5messi, per il · tramite delle Federazioni provinciali, alla Segreteria generale del Partito, che ne curerà la pubblicazione). '

Articolo 11. Contrmporaneamente al Direttorio dovranno essere eletti i sindaci revisori dei conti Ad essi è d ovuto il controllo delramministrazione del Fascio, d ella compilaziorie della relazione firianziaria e del bilancio ad ogni fine di semesue.

Articolo 12. J soci possono rivolgere·domande a voce o per iscritto al Di - · rettorio li Direttorio si riserva di rispond!!'re direttamente all'interrog:utte o in sede di assemblea generale dei soci. In quest'ultimo caso la domanda sarà segnata all"ordi ne del giomo dopo le comunicazioni.

Articolo 13, Il segretario po li tico è l'esecutore dei deliberati del D irettorio, alle cui adunanze p rende parte con voto deliberativo; organizza la propaganda; si tiene a contatto coi Direttori dei F asci viciniori; corrisponde con la Federazione provinciale e con g li organi dirigenti dei Partito ; agi5ce in nome del Direttorio nei casi urgenti in cui non sia possibile riunire il Dirrltorio stesso; sorveglia gli impiegati e tutto l'andamento in genere del Fascio. li segretario politico redige mensilmente una relazione sull'andamento del Fascio e, dopo averla sottop osta all'approvazione del Di ret torio, · la trasmette alla Federazione p rovinciale, al delegato regionale presso il Com itato centrale e alla Segreteria generale d el Partito.

·· Gruppi di competenza.

Articolo 14. Ogni Fascio istituirà tanti G ruppi di competenza quante saranno le forme di attività che sarà in grado di svolgere. Ogni socio d_el Fa.scio" dovrà possibilmente iscriversi almeno ad un gruppo di com~enza.

Articolo 15. J Gruppi di compet:enza hanno lo scopo di raggruppare le intelligenze e le capacità fasciste a seconda d elle attitudini e dei valori Spl'Cializzati, in modo da rendere possibile lo studio di qualsiasi problema politico-economicosociale che interessi la nazione, la regione, la p rovincia o il r:omune, garantendo appunto · con la sicurezza della competenza un minimo di valore i;- di successo pratico allo studio stesso Dalla conoscenza reciproca dei componenti i Gruppi di competenza, germineranno automaticamente le indicazioni degli elementi mi· gliori perticolarmente adattì ad assumere funzi oni di dirigenti o d i coadiutori nelle infinite manifestazioni dell'attività fascista, cosicché il risultato finale dei Gruppi di competenza sarà quell o di una p roficua selezione sia nel campo delle idee, sia in quello degli uomini che le idee stesse dovranno applicare su l terreno della pratica.,

Articolo 16. Ogni Gruppo nominerà nel proprio seno un Consiglio eset:utivo. I Gruppi tratteranno per propria iniziativa o per inca rico del Direttcirio le questioni dì loro sp eciale competenza, riferendone ·poi per il tramite del loro Consiglio al Direttorio. Quando i problemi trattati, per la. loro importanza, saranno posti alrordine del- g iorno di una assemblea generale del Fascio, il Gruppo nominerà un relatore, e, in caso d i controversia, due relatori: uno per la maggioranzà ed uno per la minoranza,

Articolo 17. Nessuna questione per la · quale sia istituito il Gruppo di competenza può essere iscritta all'ordine del giorno di una assemblea· generale se prima il relativo Gruppo non abbia provveduto allo studio e alla nomina del relatore.

Articolo 18. Le assemblee dC'I Giuppo saranno convocate dal Consiglio del Gruppo stesso. L'invito potrà essere esteso anche ai simpati 22a nti fascisti.

Sq1urdre Jj comb,utimt ntrJ.

Articolo 19. Sono costituite, alle dirette dipendenze del Direttorio politico d el Fascio, Squadre d i cOmbattimento, all ' unico scopo di argin:i.re le violenze ·degli avversari e di essere in g rado di accorrere, a richiesta degli. organi dirigenti, in difesa dei supremi interessi della nazione.

Articolo 20. Ogni fascista ha il suo posto di disciplina nelle Squ:ldre di combattimento, le quali assumeranno la denominazione romana di « Squad re di principi » e « Squadre di triari ». I comandi di Squadra ut ili2zeranno gli elementi a seconda del rnigliÒr i mpieg o di attività e dl opere che ciascun fascista può .offrire, tenendo presente che le « Squadre di principi l> v.1nno formate dalle for2e più combattive. Le « Squad re di triari » sono la riserva attiva dell'azione fascista.

Articolo 21. Ogni Scj uadra si raccoglie .sotto una « .fiamma di combattimento». ( Il Comando generale delle Squadre ha sede presso la Segieteria generale del Partito ed emanerà entro il prossimo gennaio lo statuto regolamento tipo per l'organizzazione e _ la disciplina delle Squ.ldre)

Gruppi f emminili,

Per l'iscrizione delle donne al PartitÒ Nazi on ale Fasdsca valgono le stesse norme che J>('C g li uomini.

Le iscritte ai Fasci vengono raggruppate in seno ai Fasci stessi con i criteri che regolano i_ Gruppi di competenza. Qualora jJ numero delle iSC'ritte sia rilevante, l e d onr:1.e potranno e~!'re riunite a parte in Gruppi femminili M avranno diritto ad un i,roprio Direttorio, è, ove sia possibile, anche ad una ·propria sede.

Le n orme che in tal caso regoleranno i Gruppi femminili dovranno essere, in via di massima, quelle stesse stabilite per i Fasci.

Il Direttorio del Gruppo f emm inile è alla dipendenza del Fascio, del quale fa parte integrante; e quest'ultimo, per conseguenia, · avr à ampio diritto di controllo.

J Gruppi f~minili possono avere· un proprio gagliardetto e funzioneranno · per la propaganda, beneficenza, assistenza ed a ltre mansioni con l'~ lusione di ogni qualsiasi azione politica che devoluta soltanto ai Fasci. ·

I limiti di età per entrare a far parte dei Gruppi è di st'did anni. Le am- missioni ed eventuali espulsioni sono <li comprlenza del . Direttorio dei Gruppi stessi. Le interessate potranno appellarsi, entro i termini prescritti, direttamente al Direttorio della Federazione provinciale, e in ultima istanza, alla Direz.ione del Partito.

· Gruppi universitari, Nelle città sedi universitarie, i Fasci locali potranno costituire Gruppi fa• .scisti Wliversitari.

Av//fnguardie giOvanili fauùt e, Possono essere costituite prr:sw ogni singolo Fascio e sotto il controllo dei locali Direttori le Avanguardie giovanili fasciste. Età dai quindici ai diciotto anni. La Direzione del Partito si riserva di pubblicare prossimamente il relativo stahilo regolamento.

SCHEMA DI STATUTO PER . LE FEDERAZIONI PROVINCIALI

Lo schema di statuto di cui in appresso itltenùe dare u na direttiva· sol~ nelle questioni di concetto sostanziale e nelle norme disciplinari. Le singole Federazioni hanno facoltà di adattare alle esigenze locali tutte quelle Parti che seg9a no le modalità e lo sviluppo dei concetti fondamentali; potranno cioè ampliarne e precisarne i dettagli. le eventuali aggiunte o modifiche di un qualche rili evo dovranno essere sottopoSte all'approvazione della Direzione del Partito.

Articolo l. Quale organo intermedio fra la Direzione del Partito e i singoli Fasci, è istituita in ogni p rovincia la FederaUone ·provinciale del Partito Na. zionale Fascista, a cui è affidato i l compito di disciplinare, con trollare e cootdi· nare l'azione politica dei Fasci. Essa è costituita di obbligo da tutti i Fasci Com- · presi nella circoscrizione provinci.1le, regolarmente iscritti al Partito; e dipende direttamente. dalla Direzione del Partito, di cui deve interpretare il pensiero, seguendone i deliberati, con stretta disciplina i n tutto lo svolgimento della suà attività.

Articolo 2. La Federazione provinciale vive del contributo dei Fasci che· ne fanno parte e degli altri cespiti di entrata realizz.1bili secondo g li studi e le iniz.iative della Sc-greteria generale amministrativa del Partito d'accordo con le locali Commissioni di finanza.

Articolo 3. I.a Federaz.ione provinciale esplica la sua azione per mezzo dei seguenti organi: a) il congresso provinciale; b) il Direttorio provinciale; e) il segretario politico provinciale; d) la Commissione di finanza provinciale.

Arlicolo 4. Il congresso provinciale sarà tenuto almeno una volta all'.anno e straordinariamente quando lo richiedano due terzi dei Fasci iscritti o se convocato d 'autorità da{ili organi dirigenti. Ai congressi provinciali, i singoli Fasci saranno rappresentati come segue:

Sino a cento iscritti: rappresentanti. N. 1 da cento a duecentocinquanta · » 2" da. duecentocinquanta a quattrocento » da quattrocento a seicento » 4 oltre i seicento » 5

Articolo ~. U ltimato l'ordine del giorno del congresso, si procederà alla nomina del Direttorio provinciale e del segretario politico della Federazione, Sia i componenti del Direttorio provinciale, sia il segretario politico dovranno a\·ere residenza nella. provincia da almeno sei mesi, salvo deroga 3Ccordata dalla Segrc-teria gene1ale del Partito per il segretario politicò.

Articolo 6. Il Direttorio provinciale sarà composto da.... membri, a seconda delle esig"enze locali. Esso· ha verso i Fasci della provincia la vigilanza sullo svolgimento dell'attività di ogni ·singolo Fascio, nonch~ tutt i ì poteri d isciplinari inerenti agli organi dirigenti, sempre nei limiti della circoscrizione provinciale. Del Direttorio provinciale fanno parte di diritto, con voto deliberativo, il segre• tario politico provinciale e il delegato .regionale presso il Comitato centraJe. Ne fanno parte, con voto consultivo, i .rapp.resentanti delle organizzazioni dei lavo• ratori addetti a.i pubblici servizi alla dipendenza della Direzione del Partito Na. zionale Fascista. ·

Articolo 7. Il segretario politico provinciale è eletto dal Direttorio provinciale. Il segretario traduce in atto il pensiero e i deliberati del Direttorio; cura il coHegamcnlo con i Fasci della provincia; corrisponde con la Segreteria generale 9el Partito. Sorveglia e dirige· il personale addetto all.1 Segreteria provinciale. Il segretaJio dovrà inoltre inviare mensilmente alla Seg:teteria generale del Partito e al delegato regfonale presso il Comitato centrale una relazione su ll'op era svolta du.rante il mese. Dovrà. tenersi a disposizione degli organi d irigenti e dei membri delegati tutte le volte eh~ ne sarà avvertito

Articolo 8. La Commissione di finanza è composta da un numero·. dispari di membri, da fissarsi dal congresso provinciale al quale ne è d evoluta Ja nomina. Non possono farne parte i membri del Direttorio. La Commissione di finanza elegge nel suo seno un presidente, il quale prenderà tutti gli accord i preventivi necessari col segretario generale amministrativo del Partilo per l'orga· nìzzazione del fina nziamento della Federazione.

Articolo 9 . La Commissione di .finanza provvede ad amministrare il patrimonio della Fedttazione con. un rigoroso sistema di contabilità. Compila i bi Jand e li sottopone alla approvaz.ione degli organi superiori; dà le d irettive ai singoli' Fasci per la loro contabilità, in modo che tutti seg:uaoo il 'criterio unico; sorveglia e controlla mediante ispezioni ranrlnmehto contabile dei Fasci della provincia; si 'tiene in cOntinuo cont:ltto col Direttorio provinciale.

Articolo 10. t in facoltà dei Direttori provinciali di costituire, servendosi di eleIIlenti specialiZlati, uffici tecnici Per lo stud io dei p roblemi d i particola re interesse per il fascismo. Detti uffici Jwizioneranno secondo le direttive del Direttorio provinciale e costituiranno altrettanti organi con.sultivi del D irettorio s tesso.

Da li Popolo d'Jtalid, N. 308, 27 dicembre 192 1, V]JJ.

Origin:tli di un pezzo della rubrica Tiro a .segno ( 28 dicembr e 19 21)

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