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ALLA VIGILIA DELLA RIUN IONE

CANNI:S, 5.

Ambiente Climatico

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Oggi, vigilià della apertura della conferenza interalleata, la città presenta un aspetto di maggiore animazione: g ruppi di curiosi' e di fotog rafi stazionano davanti al <e Carlton hòtel », ~ove h anno preso alloggio le d elegazioni, per assistere all'uscita e all' eÒhata· dei capi d i Governo:

Era inevitabile che dopo la conferenza di Sanremo la sede di un'altra conferenza fosse portata nella città che può chiamarsi la perla ·d elJa riva francese del M editerraneo; ma io mi d omando se queste stazioni climatiche con tanta gloria di luce, di sole, di mare e di Verde siano le più indicate per permette re di affrontare con fa necessaria gravità spirituale i problemi formidabili del riassettO europeo Queste citt_à sono in realtà assai lonta ne, non solo topograficamente, ma anche spiritualmente dai centri dove il dramma del dopoguerra assume i suoi asp etti più caratteristici, più angosciosi ed impressionanti. ·

Nel centinaio di alberghi ch e formano il nucleo essenziale di questa piccola città; che o.on arriva a quarantamila abitanti, si aggir'a u na folla di ricchi, di gaudenti, in maggioranza e norme ing lesi ed america ni , ·faci lita.ti dal cambio alto d ella loro va luta. Anche qui il contrasto fra nazioni plutocratiche e nazioni pro_letarie si appalesa nel fatto che la totalità dei client i di questi troppo sontuosi alberghi sono anglosassoni, men.tre il personale è tutto italiano.

I Problem I Da Affron Tare

Nulla di definitivo si sa ancora circa il piano dei _ lavori d ella conferenza. Si afferma che il problema delle riparazioni verrà affrontato . solo nella parte che r iguarda il -dovuto pagamento de1le prossime quote da parte della Germania e che iÌ problema g lobale non verrà affrontatò pe r oc.in mettere in gioco e in pericolo !"edificio imponente, ma p ericolante, del t rattato di Versailles. probabiJe che un ac(ordo di mas- si~a sia già intervenuto tra , Francia ed Inghilterra; al quale accordo sarebbe dato da parte della conferenza una specie di sanzione ufficiale e p ubblica.

Il problema della ricostruzione economica russa e in generale del mondo europeo verrà affrontato in un secondo tempo della c0nferenza.

Corre voce (e l'annunziato arrivo di Gunaris pare confermarlo) che un terzo comma posto all'ordine del giorno di q~esta laboriosa conferenza sarebbe costituito dall'esame degli ingarbugliati problemi del Mediterraneo ,orientale.

La stampa francese, che, tra parentesi, dà molto spazio agli incidenti di Sebenico, è piuttosto pessimista circa i risultati della conferenzà, anche per il fatt? eh~ l'America non interviene direttamente

Come è possibile - si domanda j~ Mati n di oggi - ricostruire Ja Russia e la regione del sud-est europeo senza l'aiuto diretto d el continente più . ricco; che è l'America?

La rappresentanza dellà stampa diventa sempre più numerosa. Si annunzia per domani, giorno iniziale della conferenza, u na iJluminazìone generale della città per festeggiare gli ospiti.

Stamane è giunta la delegazione francese delle finanze, la delegazione belga, quella giapponese e anche u na parte di queJla italiana. La delegazione francese era condotta dal sig nor Doumer, ministro deJJe Finanze; la delegazione belga era condotta dal presidente del Consiglio Theunis e comprendeva anche i mi nistri Jaspar, Delacroix e loro esperti. I giapponesi erano g uidati dal barone Ishj i, ambasciatore del Giappone a. Parigi, e d al signor H ajashi, ambasciator~ a Londra. La deleg azione italian a _aveva a capo il ministro delle Terre liberate, Raine ri, e il marchese Salvago-Raggi, delegato italiano ·alla Commissiofle delle riparaz ioni .

La Questione Pr1n Cipale

L'on Bonomi, che ' ho abbordato nell'at rio del « Car1ton hotel » e che era iò compagnia dell'on. Raineri, mi ha riferito che ieri sera, appena arrivato, ebbe un colloquio di mezz' ora con Briand, · Immediatamente dopo, l'on. Bonomi si è recato da Lloyd G eorge per un colloquio che è dui-ato oltre u·n·ora.

In questi due colloqui si sono deliberat e le questioni che stanno all'ordine del giorno della conferenza e ·cioè riparazioni e ricostruzione del paesi dell' Oriente europeo.

Come prevedevo, jJ problema delle riparazioni non sarà affrontato nel suo complesso totale : sembra che la conferenza limiterà i suoi lavori all'esame della situazione quale si è determinata in seguito al ,i_.

fiuto d ella Germania di far fronte alle prossime scadenze. Questo smentiscC', però, u n 'agenzia parlamentare socialista tedesca, secondo la quale a Cannes sarebbe discusso tutto il problema delle riparazioni e non solo le scadenze di gennaio e di febbraio. .

La somma che la Germania dovrebbe pagare alla scadenza del 15, gennaio corrente sarebbe stata ·fissata a Londra in cinquecento mil ioni di marchi oro, più altre prestazioni in natura. Sembra che la G ermania, malgrado le dichiarazioni del suo Governo, finirà per ~edere. Ma se cosi non fosse, che cosa accadrà? Che cosa pensa di far e la conferenza?

Quali misure sarebbero prese contro la Germania che manca ai suoi impegni? Secondo l'on. Bonomi, fa giornata di domani sarà puramente inaugurale. e si limiterà ad esaminare Ja· situazione g~nerale, la quale situazione è intanto vagliata negli scambi di vedute che avveng ono continuamente fra i diversi ministri alleati. ·

Ho chiesto all'on. Bonomi che cosa toccherà all'Italia, dato che la Germania si decida a pagare i cinquec~nto milioni di rqarchi oro. L;on. Bonomi mi ha risposto con un Sorriso che equivale ad lungo discorso. le questi~ni dell'Oriente europeo non saranno affrontate in questa conferenza, malgrado 1'3.rrivo di Gunaris. Ne riparleran nO i ministri degli esteri a Parigi.

Il Consorzio Economico Finanziario

Sul va lore del Consorzio economico Jinanziario di cui sì sono get· tate le bas i nel recente convegno di Parigi, mi ha fatto alcune dichiarazioni l'on. Raineri. Da esse ri sulta che il valore d el Consorzio, a parte le sue possibilità future di sviluppo, è soprattutto morale, in~ quantoché la partecipazione dei paesi neutrali e nemici insieme a quelli alleati a detto Consorzio, è il primo tentativo serio di realizza re una solidarietà di o rd ine economico neJl a vita europea.

Alle ore 14 è giunto il marchese Della Torretta, accompagnato dal comm. Giannini e da altri funzionari d ella Consulta. Nei pressi della stazione era alquanta folla si1eniiosa.

Da IJ Popolo d'/ftflia, N 5, 6 gennaio 1922, IX.

Le Dichiarazioni Del Marchese Della Torretta

CANNES, 6, notte.

Stamane, Prima che .si iniziassero i lavori dell:\.. conferenza, il mar. chese Della Torretta mi ha gentilmente ricevuto nel salone annesso a l suo appaètamento al « Carlton ». Sono autorizzato a riassumervi le dichiarazioni che egli mi ha fatto.

LA LINEA DI CONDOITA DELL' ITALIA

Il nostro ministro degli Esteri ha cominciato con l'affermare che l'attuale è una d elle conferenze più importa nti che si siano tenute 6n q ui, ·perché affronta il grave problema generale nel quale rientrano le prossime scadenze per il pagamento delle indennità d a parte della Germania.

L' Italia segue una linea di condotta improntata ad· uno spirito di equità verso tutti ed è disposta, pur di accelerare il ritorno al riassetto europeo, ~d accettare dei sacrifici che siano proporzionali. L'atteggia• mento dell'Ing hilterra è noto ; quello della Francia non si irrigidisce più su posizioni d i intra~sigenza assoluta. In quanto all 'America, essa interviene alla conferenza col solito inviato in fun zione di osservatore. t! evidente che l'atmosfera in cui si riunisce questa conferenza è a ffatto diversa da t utte le precedenti, Qua nto ai problemi dell'Oriente europeo, essi saranno trattati in una seconda conferenza, che avrà luogo a Parig i.

Il Mediterraneo Orientale E I Nostri Interessi

Il marchèse Della Torretta aveva proposto di e;auri re la discussione a Cannes anche su questo problema, ma i francesi debbono rien trare a Parigi, par~, p er ragioni di o r~ine pa rlamentare. N on si può parlare di riassetto del 1'-iediterraneo orientale senza che prima si ·sia add ivenuti alla pace fra i greci e i turchi di Kemal Pascià.

Quanto all'accordo tripartito, destiOato a garanti re le possibilità di una espansione italiana, naturalmente economica, in talune zone del- ' l'Anatolia, esso esiste tuttora; e, mi ha d etto testualmente il marchese Della Torretta, bisogna difenderlo, se necessario, anche coi denti. Non è improbabile che il problema di Smirne sia girato concedendo la sovranità morale della città e della regione alla Turchia ed escogitando un sistema di effettive. garanzie. per le popolazioni che non sono turche,

L' ADRIATICO

Circa la situazione nell'Adriatico, il marchese Della Torretta mi ha dichiarato che gli incidenti di Sebenic~ non haonò peggiorato i rapporti fra Roma e Belgrado. Una tensione fra j dUe. Governi non esiste cosl come fa cred ere gran parte della stampa francese. Esiste u n incidente1 che si vonebbe fosse - ma non sa rà purtroppo. - l'ultimo della serie. e che sarà liquidato in maniera che si p otrebbe dire semplicemente amministrativa. Quanto alie cora22ate italiane accorse in Dalmazia, bisogna intendersi. Finché la situazione non sia· chiarita, alcune navi da guerra it aliane stazioneranno di fronte ai porti di ·Sebenico e di Spalato. In questi giorni ne erano state mandate alcune altr~ d i rinforzo in vista d i possibili complicazioni a danno degli dementi italiani dalmatici; ma poiché la situazione accenna a tornare normale, tal i navi o sono state richiamate o saranno richiamate in breve.

In og~i modo, lo sgombro_ de!Ia terza Zona dalmati(a · non potra avyenire se prima d a parte jugoslava non s:aanno state a pplicate tutt~ le clausole che a protezione degli elementi ìtaliani di D almazia sono state stipulate nel t rattato di Rapallo

LE INTESE DELL'EUROPA CENTRALE

In s·cguito, avendo io accennato alla situazione che va formandosi nei paesi dell 'ex impero absburgico, il marchese Della Torretta mi ha dichiarato che tale movimento era inevitabile; che deve <!SSeie vigilato attentamente, ma non ha ancora caratteri tali che possanÒ dest are serie preoccupazioni per la nazione italiana. Sta di fatto che nessuno degli Stati usciti dallo sfacelo dell'imp.erò degli Absbufgo può assurgere ad una completa autonomia sia politica che economica. Specialmente la interdipende nza degli interessi economici si fa più vivamen te sentire'.

L'Austria non può vivere da sola, ragione per cui Vie n na cerca di

383 appaggiarsi a Praga. Questo riavvicinamento non lascia e non può lascia re naturalmente indifferenti ·gli slavi del sud· ed è anche naturale che, liquidato, col t rattato d i Venezia, il dissidio .del Burgenland, anche Budapest cerchi di riconciliarsi con Vienna. Si potrebbe dire che una confederazione danubiana stia fat icosamente elaborandosi. Ma è in questo momento fantastico affermare che essa sarà necessariamente diretta contro l'llalia.

I RAPPORTI CON LE NAZIONI DELL' INTESA

Riportato il discorso su lla conferenza di Cannes, il marchese Della Torretta ha dichiarato çhe i rapporti con l'Inghilterra sono cord ialiss imi; altrettanto cordiali sono con la Francia.

A conclusione del collciquio, ho rivolto due formali domande al marchese Della Torretta. . .

- La G erman ia ha consegnato all ' Itali a la quantità di carbone prevista dal trattato di Versailles e cioè quattordici milioni circa di tonnellate di carbone, totale di quanto era stato stabilito per gli anni 1919, '20 e '21 del trattato di Versailles?

Il marchese D ella Torretta ha risposto :

-I quantitativi di carbone Sono stati regolarmente consegnati; qualche ritardo c' è stato, ma non è dipeso da cattfra volontà tedesca, sibbene da insufficenza d i trasporti.

Seconda . domanda :

- E~iste uri vostro dissidio in tema dì politica estera con l'on. Bonomi?

Questa domanda si riferiva ad una corrispondenza inglese pubblicata sul Atemtggero , i n cui si 3ccenoava chiaramente a quest~ dissid io.

Il ma rchese Della Torretta mi ha p regato a questo punto di riprodurre testualmente e letteralmente la sua dichiarazione :

- N essun dissidio esiste fra l'on. Bonomi e me, ma esiste invece la più ·perfetta identità di vedute, suffragata dalla più cordiale collaborazione. La nota del Me11aggero può essere chiamata un delitto di lesa patria, commesso e da chi ha ispirato quella nota e da chi l'ha scritta e dal giornale che l'ha ·ospitata. Pa rlare di . dissidio fra ministri italiani alla vigilia della conferenza di Cannes è una mala azione, ag- . gravata dal fatto che tali dissidi Sono semplicemente insussistenti. Il richiamo che fa il M emrggero al signor Fass, funzionario della Te· soreria britannica, è destituito di ogni base. Il signor Fass è venuto a Roma per ascoltare la nostra opinione in mate ri a · di riparazioni e non si è parlato affatto del Consorzio: economico europeo. E quindi ridicolo affermare che io sarei contrario a· detta costituzione. Sono invece favorevolissimo perché ritengo che una solidarietà economica euro• pea esista e che si .d ebba fare il possibi le per la sua realizzaz ione pratìca, onde alleviare nel più breve tempo possibile le sofferenze· morali e materiali che le popolazioni subiscono da oramai ·otto anni L' Italia darà tutto il suo appoggio politico ed economico a tale ini_ziativa, perché ciò significa non solo applicare dei principi di gi ustizia, ma salvag ~cdare anche e. soprattutto g li interessi di uria nazione p roletaria come è la nazione italiana.

Su a1tre dichfarazioni che il marchese Della Torretta mi ha fatto nella mia qualità di deputato, .sono tenuto a mantenet e ·un certo riserbo.

Le Delegazioni Si Recano Al Convegno

Mancavano pochi mi nuti all'ora stabilita per l'apertu ra della confe renza quando mi sono congedato dal nostro ministro 'deg]i Esteri.

Poche centinaia di persone erano schierate lungo il breve percorso che separa il << Carlton hòtel » dal .Circolo nautico e tenevano un contegno ~iscreto e tranquillo. Nessun applauso a nessuna delegazione.

Il p ubblico era composto di curiosi, in prevalenza piccolo-borghesi. Cerano molte batterie d i fotografi. Giornata meravigliosa di sole e tepida come in primavera avanzata. Era stato disposto attorno all'edificio un notevole servizio di polizia, disimpegnato da gendarmi e da . agenti in borghese. _ Niente truppa. .

11 primo ad a rrivare è stato Briand alle 10,40; egli è g iunto a piedi e aveva l'aria meno stanca di quella dei giorni scorsi. Era vestito di n ero con cappello duro. Lo accompagnavano Loucheur e D oumer. Ai piedi della scalinata che porta a l salone . d ella conferenza, stato ricevuto ed ossequi~to dal prefetto Be rnard d el Dipartimento delle Alp i marittime e da altri funz ionari . Alle 10,55 arriva una p rima automobile inglese : dentro c'è lord Curzon; in una secònda gjunge Lloyd Georg e, fresco, sorrjdente, qua ntunque un po' ingrassato, accompagnato da sir Robert HOrne. Verso le 11, arriva anche l' automobile della delegazione italiana: ne scendono i tre . ministri Bonomi, D ella Torretta e Raineri. A piedi arriva quindi il colonnel1o H arvey , ambasciatore americano a Parig i, che prende parte alla conferenza come osservatore : alto, faccia glabra, occhialuto, cappel lo a staio e redingote. Saluta brevemente e scompare per lo scalone. Immediatamente dopo arriva a piedi la d elegazione giapponese: il barone Jshji, basso, tarchiato, ca· pelli g rigi, faccia incartapecorita, sguardo freddo e impass ibile, saluta appena, scopre ndosi ed entra . Con lui è il barone Hajashi, . amba- sciatore a Londra. Ultima ad arrivare è la delegazione belga, in automobile, composta di Theunis e Jaspar.

Sono le 11. Le delegazioni sono state di una puntualità assoluta. 1 giornafjsti che salgono alla rispettabile cifra di centosessanta, venuti da tutte le parti del mondo, dopo avere assistito agli arrivi, si precipitano nella sontuosa sala che. a destra dell'edificio è stata messa a disposizione della stampa.

MUSSOUNJ

Da Il Pop olo d'ltalid, N. 6, 7 g'°nnaio 1922, JX.

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