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LA CONFERENZA AL LAVORO

CANNES, 6, notte.

Le previsioni fattemi dal marchese Della Torretta pochi n:1inutì prima che si aprisse la conferenza interalleata, si sono realizzate in pieno. Dopo i diSCorsi dei Premiers, che vi saranno trasmessi dalle Agenzie ufficiali; è stata votata, in tesi di massimà, la convocazione di una grande conferenza europea, alla quale saranno invitati tutti g li Stati alleati, gli Stati ex nemici e la Russia.

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la riunione successiva dei cinque prcsident_i del Consiglio, assistiti dai ministri degli Esteri, ha approfondito il p roblema per ciò che riguarda l'intervento russo dal punto di vista pratico e non polit ico, perché è già stato ammesso che la Russia debba interven'ire alla prossima riunione internazionale ( dico prossima, perché si terrà nel mese di febbraio). Come località si è fatto il nome di Praga, ma non è escluso che si scelga una locaJità dell'Italia settentrionale.

Un'altra Commissione di esperti è stata nominata per riferire al Consiglio supremo sul problema deIIe riparazioni in riguardo alle imminenti scadenze di gennaio e febbraio. Non è chi non veda l'eflorme importanza morale e politica d ella decisione p;esa stamane dal Consiglio supremo. li principio delJa soli da rietà economica. europea passa finalmente dallo stato.di tesi teorica a quello della pratica applicazione. ·

Uno di coloro che hanno partecipato alla riunione mi diceva che in realtà la prossima confere~za potrà essere veramerite chiamata la conferenza della pace europea, inquantoché tutti i popoli, vinti e vincitori, vi saranno rappresentati.

Quale rip"ercussione possa avere questa decisione sulla vitalità del trattato di Versailles e sull'applicazione delle sue clausole economico-. finanziarie, si vedrà in seguito. Bisogna però fino da q uesto momento affermare che non si. deve passare nei riguardi della Germania da un eccesso all'altro e cioè da un eccesso di severità ad un eccesso di generosità. la Germania deve pagare fino ai limiti de!le sue poss ibilità, altrimenti l'Intesa, che ha vinto la guerra sul terreno militare, l'avrebbe pe rduta sul terreno diplomatico.

Non v'ha dubbio che una ricost ruzione generale europea, alla quale parteciperà la G ermania, mettendo in valore- le risorse di tutti i popoli e della Germania stessa, permetterà a questa di fare fronte agli impeg ni che verranno stabiliti. fo conclusione, l a tesi che potremmo chiamare ang lo-italiana, tendente ad affermare, come condizione pregiudiziale della rinascita economica, una solidarietà economica europea, ha trionfato fino dalle prime battute del convegno di Cannes

Noi, che fino dagli albori del 1921 ci dichiarammo favorevoli a questa tesi, prendiamo atto con piacere del cammino che ha percorSo e ci auguri~o che l'Italia faccia sempre più vivamente sentire la sua azione e la sua influenza come una delle nazioni più ·popolose e ricche di avvenire del continente europeo.

L'ESPOSIZIONE DELLA SITUAZIONE GENERALE

La prima seduta ha avuto luogo al Circolo nautico alle ore 11 sotto la presidenza· di Briand. Dopo che il presidente ha augurato il benvenuto ai radunati, Lloyd George, su invito di Briand, ha esposto le sue vedl!,te sulla situazione generale economica dell'Europa, sostenendo Ja necessità di una prossima conferellza di tutti gli Stati eu ropei: L'on. Bonomi ha pronunciato un lungo discorso, col quale ha aderito alla proposta della conferenza economica. I capi delle delegazioni hanno a loro vo lta accet.tata 1a proposta, che è stata rinviata all'esame d i u n comitato che si riunirà oggi nel pomeriggio alle ore 15, 30 e che sarà composto dai presidenti del Consiglio e dai minist ri d~gli Esteri. D'altra parte è stato deciso che i ministri delle Finanze si riuniscano in ora che sarà uJteriormente fissata per esaminare il rapporto dei periti inca~icati ·dell'esame della questione delle ripa razioni. In seguito, è stata data lettu'ra delle conclusioni presentate dalla conferenza dei periti della industria e della finanza riunita durante la settimana scorsa a Parig i sotto la presidenza di Loucheur, conclusioni che concernono la rico stituzione economica dell'Europa. Il progetto è stato accolto con ··appro· vazioÒi una nimi. ·

AJJe 15,30, il Consiglio supremo h3: esaminato la dizione di .una mozione destinata a coordinare i singoli sforzi delle potenze che . in· tendono di concorrere alla ricostituzione economica e politica europea. La mozione, cui sono stati apportati vari emendamenti, è stata infine concretata in questi termini:

« Le potenze alleate, riunite in conferenza, sono unanimi nel pensiero che una conferenza di ordine economico e finanziario dovrebbe essere convocata nei primi giorn i di marzo; ad essa, tutte le potenze europee, Germania, Austria, Un· gheria, Bulgaria e Russia comprese, dovrebbero essere invitate ad inviare dei rapptesentanti. Esse hanno la ferma oPinione che i primi ministri di ciascuna nazione dovrebbero, se possibile, assistere essi stessi personalmente aÙa. detta conferenu, affinc hé le raccomandazioni dell e potenze europtt possano essere segu ite dall'azione il più presto possibiie. · U potenze alleate considerano che la ripresa del commercio internazionale euro~, così come lo sviluppo delle risorse di tutti i paesi, sia necessario per aumentare la quantità della mano d'ope,ra produttiva e per alleggeri re le sofferenze dei popoli europ ei.

« Uno sforzo comune degli Stati più potenti ! necessario per rendere al sistema europoo la sua vitalità oggi paralizzata. Questo accordo deve applicarsi alfa. soppressione di tutti gli ostacoli che impediscono ancora il commerci o; deve applicarsi anche a lla concessione di crediti importanti consentiti ai paesi più deboli affinché la cooperazione di tutti per la restaurazione della produziòne normale si verifichi. ·

« Le poten2e alleate considerano che le condizioni fondamentali indispensabili pec la rea.liu.uione di uno sforzo efficace possa.no essere definite nelle sue grandi linee come segue:

« l. Le nazioni non possono rivendicare il diritto di dettarsi mutualmente i pri ncipi secondo i qua li esse intendono org:1n izzare all 'interno i· loro· regimi di proprietà, la loro economia e il lo ro governo. Appartiene a ciascun paese di scegliere per se stesso il sistema che esso preferirà.

« 2. Non è posSibile disporre di capitali stranieri per venite i.n aiuto ad u n paese se gli stranier( che fornis cono i fondi nol'l hanno la certezza che i loro ben i e i loro di ritti saranno risp ettati e i benefici delle loro intrap rese saranno assicurati.

« 3. Q uesto sentimento di sicurezza non può essere riStabilito se le nazioni o i Governi delle na2ioni d esideranti di ottenere il credito estero non si sottoponganO liberamenlè :

« a) a riconoscere tutti i d ebiti ed obbligazioni che sono state o saranno contratte g arantite per lo Stato, pet le 'municipalità e per g li altri organismi, pubblici; e a rièonoscere ugualmente l'obbligazione di restituire, di r estau rare, o, in difetto, di indennizzare tutti g li interessi stranieri p er le perdite o i da nni che · sono stati cagionati da confi sche o da sequ estri di proprietà;

« h) stabilire un sis1ema legale e giuridico sanzionante e assiru rante l' cSecuzione imparzia le di tutti i contratti commerciali o alt ro.

« 4 Le nazioni dovranno disporre dei mezzi di scambio convenienti. In generale ddlc condizioni finanziarie o monetarie debbono esistere p er offrire al commercio d elle garanzie sufficenti.

« 5. Tutte le nazioni debbono impegna.rsi ad astenersi da ogni propaganda sovversiva delrordine o del sistema politico· stabilito negli altri paesi.

« 6. Tutti· i paesi debbono prendere in comune l'impegno di astenersi da ogni aggrtssione n ei r iguardi d egli Stati vicini. Se in attesa di assicurare le condizioni nec~sari e per lo sviluppo del commercio in Rù.ssia, il Governo russo reclama il suo riconoscimento uffi ciale, le potenze alleate non potranno accordare questo ri.conoscimento se il Governo russo non accetterà. le stipulazioni qui precedenti ».

Su tutti i punti della mozione, l'accordo . delle potenze è stato ·generale: soltanto sul quinto punto il Giappone ha fatto d elle riserve; rna siccome si intende nell'accordo di riferirsi alle sole potenze europee, il Giappone ha accettato, salvo poi a riferire al suo Governo.

Circa la prossima conferenza, i dclega~i italiani hanno chiesto che essa si · tenesse in Italia, anche per un certo riconoscimento d ella poLitica pacificatrice che è stata fatta sinora da essa. Le altre nazioni hanno riconosciuta giusta questa ragione ed è stato stabilito che la conferenza ,dovrà tenersi a Genova nella prima quindicina del mese di marzo.

Visto Io scopo della conferenza, essenzialmente economico, non si può escludere che . ad essa possa prendere parte ufficialmente a nche l'America.

La co nferenza sarà tenuta molto probabilmente n el palazzo San Giorgio a Gènova.

Riunione Degli Esperti

Domani non vi è seduta al Consiglio supremo. Domattina invece si riuniranno g li espert i per discute re a nrora la questione delle riparazioni. Nel pomerigg io, alle 15, si riu niran no di nuoVo g li esperti, insiem e ai ministri che h allno già discusso a Parigi la questione della ricostruzione russa. La d iscussione che si è fatta a Parigi quindi pOtrebbe avere la sua conclusione a Cannes.

SULLA VIA DELL'ACCORDO

Da informazioni avute d a buona fo nte, risulta che la conferenza non dwerà ancora a lungo se g li esperti ve rrarino a qualche conclusione definitiva sulla questione delle riparazioni. Il Consiglio potrà riunirsi ancora n ella g iornata di domenica. :E. certo che a Cannes non sarf d iscusso su lla questione dell 'Oriente europeo. Sulla questione delle ripacazioni, poco vi sarà ancora da d iscutere. L'Italia infatti non ha alcuna obiezione da fare, poiché h a già aderito alla linea di priocipiO.

· Vi saranno so ltanto questioni secondarie e tecnich e, ma che certamente non prolung hera nno di molto i lavori. Superate infatti le questioni di principio, oramai si marcia rapidamente verso l'accordo.

MU SSOLINI

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