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L'ATTUALE MOMENTO POLITICO*
L'esame della s ituazione europea ci fa vede re che in tutte le na:z..ioni due forze avverse si ostacola.no a vicenda : in Russia q ueste du e fone si chiauuno czarismo e rivoluzione; in Inghilterra feudalismo terriero rappresentato nella Camera Alta e costituzione liberale; in GePmanìa l'impero milita rista, buroc:ratico a c.:centratore e fa forza <lei Pa rtito Socialista; in Austria l'impero personale deg li Absburgo e Ja tendenza delle nuiona!ità a costituirsi autonome; in Francia la lotta si svolge fra la repubblica la ica e la congregazione cle ricale non ancor2 debellata; in Spagna fra l'elemento cortigianesco, parassita, pretesco della vecchia Castigl ia e ,le falangi operaie sovversive della Catalogna ; in ltalia fra la borghesia latifondista, neghittosa, politicante che trova il suo istituto ideale nella monarchia e la nuova Italia che progredisce, lavora e sente acutissimo il bisogno di nuove forme più sincere e più libere di vita nazionale. Dovunque poi baionette, cannoni, corazzate. Le nazioni civili si esauriscono in q uesti preparativi m.iddiali e il cristianesimo p acifista può dichiarare il f allimento delle sue vecchie ideologie d i fraternità univer sale.
D opo q uesto sguard o d 'in sittme, M uuolini f a una rassegnJJ d ei fmt i salienti dei 1909: sciopero generale in S vezia; (adula di Biilo w in Ger• mania; 01tr11zìo11ismo parlamentare in Austria,- (ad111a di Clemenreau e iuuessìone di Biiand , ex ..ociaJisJa, in Fran cia/ rivoluzione liberale trio n· f ant e in T 11rchia,· fine del consolato gioli ttiano in· Italia; rivolta cala· • ldna e f 11cilazione di Ferrer a Barcellona il 13 oltobre. Questo orrendo assassinio getta nell'ombra tutti gli altri avvenimenti politici. E la sfida
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·che la ch iesa h a g ittato ancora una volta al libero pensiero e alla scuola raziona.lista, sfida che falangi operaie e socialiste devono raccogliere. D opo 1p1esla rassegna1 M ussolini esamina l' llaiia aJtuale dal punto di v ista eronomùo, polit ico1 intellettuale, Fa la sl oria del comolato gio· liJJiano dur/JJo dieci an ni affermando che Giolitti è il burocratico fata. lista che vive alla giornata e ch e non affronta problemi e quando li pone lascia ai successori la cura di risolverli. Fa un paragone fra Giolilli e Sonnino. A/forma cha que11'u/1imo è condannato aJ/'impolenza. E!a· mina le cauu dello squilibrio econòmico italiano alli:Jccando le speu mi/ilari e la lisli:J civile. Dichiari:J infine rh e i socialisti, superando la crisi d 'uomini che travaglia il Partito, d evono tornare alla propaganda dei principi ideali per purificare l'ambiente infetto dall'affarismo, dai com• promessi, dal possibilismo, ·
• Riassunto della conferenza pronunciata a Forlimpopoli, nella cua dei socialisti, ìl n gennaio 1910. (Da·La Lotti: di CJam, N. 3, -22 gmnaio 1910, I).
Chiude salutando i socialùti forlimpopolni che hanno fatto della loro Splendida casa, non uno dei soliti ritrovi per perdere il tempo in vane chiaé:chiere, ma un focolare d i educa4':ione e di civiltà.
NE. L'ORA TRISTE
Quando la Morte - ospite furtivo - entra nelle nostre fam iglie a ghermirvi le prede umane, il dolore accomuna gli an imi dei superstiti; sopisce le passioni, disarma le collere, spegne gli odi dei nemici; raccoglie nella meditazione e nel silenzio coloro che dd morto furono gli intimi, i seguaci nella buona e nella mala fortuna.
Uno della nostra grande fam iglia è morto: uno che possiamo chiamare padre.
Andrea 'Costa non ha bisogno deU'elogio funebre a dosi rettoriche sapientemente combinate da letterati di professione: non è l'uomo che appartiene a tutti : Andrea Costa è nostro, è degli operai, è del social ismo ! Noi Jo chiamiamo padre, quantunque un senso di pudore ci avverta che non ne siamo degni.
Andrea Costa non appartiene ai socialisti ben pasciuti della nuova età - figli autentici del « secoletto che cristiancggia » o ai giovanetti che si curano molto del ciuffo e poco del cervello - non appartiene agli pseudo-intellettuali del positivismo accademico che guardano con un sorriso d'a.sin ilà incommen:;urabile tutti i tentativi ideali - non appartiene ai pol iticastri, ai Rabagas delle clientele elettora li e mercantili che vedono la salute operaia nella sterile formu la di una legge - non appartiene a tutti gli scettici, gli sfiduciati, i critici che si rit irano sdegnosamente sull'Aventino non appena vedono che il socialismo non assicura rendite fuse - non appartiene infine alla mandra imbedUe che ignora le grandi crisi del pensiero, semplicemente perché ha l'abitudine di non ~sare.
-Andrea Costa, primo divulgatore del socialismo in un'epoca in cui i socialisti venivano considerati delinquenti e trattati con tutti i rigori e le insidie del codice penale borghese, Andrea Costa, che ha passato parecchi anni della sua vita nelle prigioni e nell'esilio, Andrea Costa che ha conosciuto Ja privaziOfl;C', la miseri:l, Ja fa.me e non ha mai chiesto aureole compiacenti di martirio, Andrea Costa appartiene alla folla operaia che nelle associazioni economiche e ·politiche va foggiandosi
DALLA FONO.AZIONE DE (( LA LOTTA DI CLASSE », ECC l !S
Je armi delJa propria emancipazione e sente e lotta per il socialismo...
La vita di Andrea C05ta è un esempio. Non solistica.te sul ((epuscolo o piccoli censori dannati. all'impotenza: guardate l'alba e la virilità di quest'uomo.
Comprendetelo e inchinatevi!
Benito Mussolinj
Da Li Lotta di C/a.;u, N. 3, 22 gennaio 1910, I.
Constatazione
La morte di Andrea Costa non ha commosso molto la nostra cittadinanza. Questa triste constatazione non è arbitraria, fantastica. Per me il i'ermometro della commozione pubblica è l'edicola dove si vendono i giornali: ebbene i giornali mandati in più colla biografia di Costa aumenteranno la solita resa mensile,
Forlì che fu altra volta città di forti entusiasmi, rimbecillisce a perdita d'occhio fra il bailo, lo spor,t, la lettura ricostituente dell'Amore IJlusJraJo e la protezione della ma.ssoneria socialoide.
Io propongo che si cambi lo stemma cittadino: al posto dell'aquila si metta un g rande specchio e un imbecille ben pettinato che vi si rimira grattando una chitarra.
B. MUSSOLINI
Da La Letta di Classe, N. 3, 22 gennaio 19 10, I.