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ANTOLOGIA REPUBBLICANA DELL'ANNQ 1909....

Nell"ultimo nume ro della Romagna Socialùta sono riportate le d ichiarazioni fatte al congresso di Cesena tenutosi nel settembre del 1909 da alcuni influenti repubblicani a proposito del possesso delle macch ine trebbiatrici. Il repubblicano Ungania di Faen7A dichiarava:

« I macchinisti e braccianti sono i veri lavoratori delle trebbiatrici : a loro deve toccarne il pomsso •·

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L' on. Ubaldo Comandini, direttore de la Ragione, affermava: o T eoricamente io sono del parere che non si possa sostenere che le macchine d evono e:,sere solo dei contadini e noo dei braccianti e macchinisti, ma, se ma.i, devesi avtte una decisione perfettamente contraria ».

E cioè, aggiungiamo noi, che le macchine devono essere di chi le fa funzionare.

L'attuale segretario della Fratellanza cont ad ini del Fo rlivese, Ar· mando Casalini, dichiarava allora, come un qualunque socialista pri· mordiate, che: c,; le macch ine debbono appattencrc ai braccianti macchinisti e paglierini con la esclusione dei contadini, poiché chi compie l'opera di trebbillluta sono i primi e non i secondi »

Questa dichiarazione è tolta dal resoconto del congresso pubblicato sulla Ragione.

Armando 0 Casalini nel settembre del 1909 era contrario ai meu.adri in fatto di trebbiatrici e ragionava come ragioniamo noi. Dopo 6 mesi appena - attraverso le letture dei sempre ineffabili accademici Samog· g ia e Graziadei, due socialistoidi degni a,ppcna .del gruppo parla.men· tare socialista - Armando Casalini è •passato con anni e bagaglio alla tesi diametralmente opposta. Come si spiega questo fatto? N el 1909 il Ca~lini redamava l'« esclusione» dei contadini; oggi. vuole quella dei braccianti.

Eppure le condizioni materiali che hanno originato la grave contesa., non sono punto mod_i.6.cate. Gli è che l'elemento politico, la passione di parte è venut~ a intorbidare la questione d' indole economica. Ormai bisogna sostenere a qualunque costo la tesi repubblicana, magari rimangiandosi le dichiarazioni di pochi mesi fa. Non si pùò spiegare altrimt"nti la differenza profonda tra il Casalini attuale segretario delle Frate1Ianze meu:adriche e il Casalini del congresso repubblicano di Cesena, D ifferenza che noi mettiamo in vista affinché si constati che la nostra tesi è anche qt1ella che i repubblicani sostengono tutte l e volte che non sono vincolati a deliberazioni politiche e p ossono ragionare, non sempli<:emente obbedire.

La Caduta

Dopo cento giorni precisi di governo, l'on. Sonnino è caduto. Anzi è fuggito, ~nza neppure affrontare il voto sulle convenzioni muittime. La mandra giolittiana che aveva adottato il sistema della « benigna diffidenza » .minacciò di rovesciarsi compatta sul ministero e la sola minaccia bastò. Il coraggiosissimo Sonnino è scomparso ancora una volta dalla scena governamentale. E con Jui sono scomparse tutte le più o meno sociali forme che avevano incomindato a commuovere ed entusiasma.re anche parecch i ingenui del nostro campo. Lur.z.atti scriverà un Jibro; Sonnip.o ritornerà. al suo banco di deputato, senza .spc=ranze ora che egli ha documentato troppo visibilmente la sua impotenza; gli altri minori sonniniani non saranno d 'ora innanzi che trascurabili unità nelle vicende parlamentari. Giolitti - che è rima.sto nell'ombra e durante i cento giorni del secondo infelice esperimento sonniniano è stato il « direttore spirituale » del governo e .della maggioranza parlamentare - G iolitti non ritornerà al potere, ma vi manderà i suoi. Si fa il nome del preside nte della Camera, I'òn. Marcora. Ma la crisi continua e non è pos• sibile di trarre oroscopi. Quello che si può afferma.re francamente come una sacrosanta verità è che « il Parlamento italiano non funziona», e ·che l'Italia è sgovcmata da 2 50 deputati analfabeti e canotti degni gregari di Giolitti, che davant i al Parlamento italiano rappresentante solo le classi parassitarie e affaristiche sta il supremo d ilemma : o rinnovarsi o morire!

Da La Lotta ài Cla.1s,, N. 12, 26 marzo 19 10, 1.

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