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(PER IL SOCIALISMO FORLIVESE) •
[Nella] ;eduJa antimeridiana (+)il compagno Muuolini dkbiarò aperto il congresso ( +). Dopo la verifica dei mandali il MJluolini diede comunicazione ai congressisti di una lelJera del compagno Pietro Lega(+). L 'aSsemblea prende dJIO di qut:sla lettera e il segretario legge un ordine del giorno presrntaJo dal compagnq Savio/li (.+) [al quale] il congreuo· si associa. Il Savio/li pyesenta un altro ordine del giorno cbe riportiamo integralmente: « / rappresentanti la Federazione socialista forliv eie rùmiti a congresso per la prima 110/ta nella Casa dei socù:Jhti di B111seahio, co m latando l'en orme sao-i/icio sost enuto dai compdgni di Bussecchio per fabbricare un luogo- degno delle e1igmze di Partito, fanno voti che il cr,mpagno Turati non rifit,ti di tenere la conf erenza ~naug11rale ».
li Muuo/ini ouerva a]. St111iot1i che il congresso non può pronunciarsi in ffierito. Ciò è affare che riguarda direttamente i socialisti di Bussecchio. (L'assemblea approva).
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Dopo queJte comunicazioni si viene alla nomina del pre1idenle nella persona del compagno Utili Ernesto - ·coildiuvato d41 segretario del congreuo, l\fNuolini. Nell'aJJenza momentanea del compagno Guglielmo Monti, relatore per la gestione finanzia ria del 1909, il presidente dà la parola a M.1mo/i11i per Id relazione morale del giornale e segretariato nel primo trimestre 191 0. ·
Il Mussolini rominàa colla relazione del segretariato.
La nuova Federazione collegiale - egli dice - è sorta per opera di un Comitato provvisorio che dopo tre mesi sente il dovere di di rvi ciò che h a fatto. Questo Comitato si presenta con tranquilla coscienza davanti a voi, perché i risultati da esso ottenuti superano le più rosee previsioni. Le antiche fila si sono riannodate e la Federazione esiste ormai come organismo sicuro della sua vita a venire. Giova dire che tutti i compagni hanno risposto magnificamente all'appello, coadiuvando
• Riassunto delle relazioni e delle dichiaruioni svolte a Bussccchio (Forll), oe-lla casa dei socialisti, il 10 aprile 1$110, in occasione del primo congresso 4ella federazione collegiale socialista .forlivese al quale sono presenti i .nppresentanti di 21 sezioni fede-rate 1- (Da L, Lom, di C/,uu, N. 15, 16 aprile 19 10, l),
OPERA
MUS
SOLIN(
l'attività del Comitato ,provvisorio. Jl quale si è riunito ·puntualmente il martedì sera di ogni settimana per il d isbrigo degli affari correnti e per la trattazione di tutte ,le questioni concernenti la Federazione. Sulla mia opera di propaganda eccovi alcuni dati. Ho tenuto le seguenti conferenze: a Forll ho commemorato G iordano Bruno e la Comune di Parigi; a Bussecchio la commemorazione d i Andrea Costa; a Car_pena ho parlato sul tema Soci.Jismc e 1ociaJiiti; a Casemurate mi sono recato per appianare una vertenza incresciosa fra repubblicani e socialisti; a O spedaletto ho parlato su Anticlericalismo e socialismo; a Via Lunga su LA q11esJione sociale; al Ronco Perd,é siamo social;;ti; a S. Martino in St rada / principi del .UJcialismo ; a Vecchiazzano li do· • 116rB dei socialisti; a Villanova commemorazione di Giulio lazzad ; a ViHafranca elogio funebre; Meldola L'attuale mom~nJo poliJico; Ricò Socialismo e socialùti; Civitella commemorazione di Andrea Costa. Ho parlato fuori della Federazione a Budrio, a Castroc.i.ro e per tee volte a Forlimpopoli.
H o cercato in qucsle conferenze di -spiegare i p rincipi del socialismo e ho preferito un pubblico di socialisti al solito pubblico dei curiosi L'opera d i proselitismo è o rmai compiuta o si t rova, in ogni caso, a buon punto nella nostra regione : si t ratta ora di dare una coscienza socialista a questi inscritti al nostro Pa rtito. Non bisogna solo p reoccuparsi della « quantità » ma badare, e questo sembrami il p iù importante, alla «qualità». I concetti a i quali ho informato la m ia. propa· ganda li ho già espressi in un articolo della Lolla di Cla.,se e non "·aie la pena d i ripeterm i. Aggiungerò che ho cercato in Ogni riunione di diffondere opuscoli e giornali socialisti ed ho pcomosso sottoscrizion i pro giornale nostro: Non credo che taluno contando le mie conferenze vortà dire: sono poche! N el qual caso io debbo dichiarare che non potrei tenerne di più, Io non posso per il rispetto al mio cervello diventare un propagandista-facchino, un fonografo ambulante. D ebbo leggere un'infinità di giornali quotidiani, molte r iviste e molti libri per tenermi al corrente del movimento s~ialista e intellettuale contemporaneo e per leggere ci vuole un convenjente margine d i tempo Meglio del resto poche conferenze dense di pensiero, che un rosario di chiacchie rate a base di pistolotti, superficialità e sfuriate rettoriche. Continuerò il mio giro nelJe sezioni e non rifiuterò la mia opera orale tutte le vòlte che sarà necessario. Ma chiedo discrezione nei compagni, perché se doman i la mia propaganda mi di~toglicsse completamente dal lavoro intellettuale e mi minacciasse di « incretinimento progres• sivo 1> m i troverei costretto a porre un altro dilemma al Partito. (Sulla relazione M11110/ini ;i apre quindi la di!cuuions ed h,i la parola Medri, il quale ammette ,he il ;egrtt(lf'io 1 , bba tener;i al co"ente, ma che
DALLA FONDAZIONE DE « LA LOTTA DI CLASSE», ECC, 71 non d ebbt1 tuJta11ia traJcurare il lavoro minut o di propaganda per t111Jo qNanlQ intereua - oltre le conferenze - la vita delle sezioni B iÌo· gnerebbe che il Jcgretario compiue 11na ùpez ione per vedere, per eJ,, Je il numero dei paganti ~e qu ~te, corrùponde al numero dei realmente imcrilti).
Io non posso fare l'usciere. Se le sezioni vogJiono rendersi complici di una miserevole truffa verso la Federazione, tanto peggio per loro. Io non ci perdo nulla dal momento che non cerco né clienti, né voti, Non posso essere pronto a tutte le c hiamate, specie quando si tratta di inutili beghe personali che le sezioni stesse debbono liquidare. (Monti propone di nominare un aiuto .regretario . Medri dcfiniuc buona la proposta del M onti, mtt ina!luabile p erché mttnca il JufficienJe mttrgint finanziario e l'individuo. Magni dice che per tutt o dò che riguardtt le beghe perJonalì e altre piccole fttccende può euere lasciato incttrico aJ Comilttlo federale. La dùcuJJione i i chiude con un v oto col quale si la1cia incarico al nuovo Comilato f ed erale di esamNu:re la quutione del t1ice-ugret'11'io e il congreuo approva in linea di massima Sat1iot1i propone q uind i che il congreiso approvi con un voto di plauso l'oper(llo del Muuolini, Il congreuo approva).
[ NetlaJ seduta pomeridiana alla p residenza ii coniigliue Foschi sos1il11iJce Utili. Ha quindi la parola Mussolini che riferùce 1ul giornale La Lotta di Classe.
Il nostro giornale è sorto con un titolo che non attirava simpatie e con un programma che ne allontanava. :e sorto fra molto scetticismo di compagni e di avversari. Vivrà? Ecco la domanda che corse su molte bocche all'ini~io delle nostre "pubblicazioni. Ma lo scetticismo mal ignante ha avuto torto. La Lotta di Classe vive e vivl'à, e vive di una vita che non è penosa o incerta. Se un indice della vitalità di u n periodico d è dato dalla tiratura, la tiratura della Lona è più che confortante. Del primo numero furono tirate 1300 copie - ci mantenemmo coi successivi fra le 1200 e le 1300 - toccammo le 1500 col numero Iled ora siamo stazionari fra le 1300 e le 1400 con tendenza ad. aumentare. La resa è minima. Il nostro giornale è diffuso, anche oltre il collegio e buone rivendite sono stabilite nella Romagna Appenninica, a Forlimpopoli, a S. Mauro, a Rimini. Il giornale si è mantenuto fedele al suo programma. Ha dato ampio spai.io alla Vittt nelle uzioni e aJ Movimento delle organizzazioni economiche, ha toccato alcune questioni citta.dine di massima importanza, non ha avuto scrupoli di manifrstarsi anche in merito all'attività della D irezione centrale e alla non attività del gruppo parlamentare socialista. Molti degli articoli della Lotta furono dportati da altri periodici italiani e , stranieri. Il giornale, io lo scrivo. Lo faccio colla penna, non colle fo rbici. Il giornale ha. avuto
OPBllA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI
in queste ultime settimane un contenuto prevalentemente polem ico, ma i compagni sumo il perché e non occone insistervi. Dico solo che il siornale continuerà ad essere quale lo abbituDo ideato: piattaforma. pet tutte le discussioni, arma di polemica e di battaglia - nodo che vincola tutti i socialisti del collegio. ( Posta in diuuuione quesla relazione, ,hiede Ja parola Ghirotti del Ronco. Egli vuole che n on si meuano 1111 giornale ,orrùpondenze per feste da baUo).
Muuolini chiede che il congresso si pronunci in merito. (Dopo una breve difc11.rsione alla quale prendono parte Za°'hini1 GhirotJi, Medri ed altri ti conclude che « si pubblicheranno 1010 quegli avvisi di fute iJ clii ricat1a/o sia devoluto a scopi politic:i ». Saviotti raccomanda ai com• pagni 1111/i d i intereuarsi alle sorti del giornale abbonandosi e tro11dndo abbonali. LI r6/azio ne Munolini è quindi approvala alfunani mità) ( + ).
D opo le relazioni finanz;arie git1nge alla presid enZd ,ma proposta del r11ppresenJanJe la sezione di CttYpine//o che vu ole dJJtnentalo }() ;ti. pendio del Diretto,·e da L. 120 a 200 mensili. Il Con.tiglio federale propone 150. Muuolini:
Dichiaro come ho già. fatto in seno al Consiglio federale che rifiuto qualsiasi aumento. lo non voglio diventare un canonico deH'organina. zione socialista, né penso colla vostra retribuzione di farmi dei libretti alla Cassa del Risparmio. La nostra Federazione è troppo giovane per cacciarsi sullo stomaco un simile onere finanziario. Vi dichiaro poi che preferisco 120 lire sicure, a 150 incerte o a 200 impossibili e aggiungo che se accetto oggi 1a retribuzione che mi viene dalla modesta quota di tutti i socialisti , domani rifiuterei uno stipendio che fosse racimolato battendo a lle porte dei socialisti abbienti. Non tenete conto della proposta dì CarpineJlo e rimandate l'aumento di qui à tre mesi. Se il bell'entusiasmo continuerà, né riparleremo. (Il congre;Jo plaude alle fran· che dichiarazioni del Mt1J10/ini, ma q11,ui t11tli ;i pronunciano per l'au· mento i mmediato. Zacchini ricorda che lo 1tipendio dotJetJa 1in dal· l'inizio euere di 150 St111iotti afferma che una ricompemtt 1imile non è degna nepp11r, del Pttrtito., UtiU, Lanzoni1 Medri, Monti prendono la .. parola ;11//'argomenfo).
Muuolini insiste (E il congreJJO accetta " malinc11ore di prorogare a tre me;i il progetta.lo aumento).
Si pa.r;a q uindi a di1c11tere della In.tera e ade1ione aJ Partito centrale. Riferisce Muuolini.
Non si può neppure discutere oggi sull'opportunità o no di aderire al Partito. Bisogna aderire e aderire tutti quanti, se vogliamo che le nostre voci siano ascoltate nel prossimo congresso nazionale. 8 ne· cessario quindi munirsi della tessera. Siamo 1300 : bisogna p ren dere 1300 tessere, il di cui importo va a beneficio della propaganda nel me- ridionale Sul m ezzo per ottenere le tessere si può lasciare facoltà alle singole sezioni oppure fasciare l'incarico al Comitato federale.
Il congresso decida. (Zaahini d n idera che il ComitaJo f"deral, ordini le Jeuere , Lanzoni si o ppone. Ogni sezione ordini per il n11mero dei suoi inicritJi. Z,tnchini fa ou"vare che l'obbligatorietà della tesura - dt1.10 il prezzo - è un po' pesante dal. punto di vista finanziario. V ii/i dichiara che la Federazione n on può anticipare fondi per I'acquisto delle leJJere, Ogni sezione provveda per proprio conio).
AlJa f;,ne Jfl propoita Muuolini t1iene votato all'unanimiJJ il se• guente ordim del .giorno:
« Il congresso collegial e delibera di aderire al Partito centrale e fa obbligo a tutte le sezioni di chiedere sollecitamente la tessera per ogni inscritto. Le sezioni che dentro a l mese di maggio non si saranno poste in regola col Partito, saranno espulse dalla Federazione», [Poi Muuo/ini viene a parlare dellaJ manifestazione d el Prim<J Maggio
Dopo il nostro ·voto d'adesione al Partito; vediamo quale piattaforma la Direzione del medesimo ci offre per celebrare l'imminente festa del lavoro. Il Pa rtito ci chiama ad agitarci per il « suffragio universale » e per « l'indennità ai d;eputati ». lo vi propongo di aderire alla manifestazione pro-suffragio universale. Non già. che da questa. riforma si . possa sperare il socialismo, ma perché essa porterà nel giro delle competizioni politiche vastis~imi strati di popolo assente da ogni vita civile. Ma sono contrario all'indennità ai deputati, Nella Camera italiana attuale, pochissimi sono quelli che ne hanno bisogno. Poi il Parlamento non funLiona più dall'epoca de ll'ostruzionismo, non ci ha dato nulla, né si sa come elogiare l'ope ca di deputati che hanno na.useato il paese tutto, avanti a folle di operai che dovrebbero pagare le spese dell'indennità la. quale dev'essere - se ma i - subordinata al raggiungiment o del suffragio un iversale. (M edri ritiene che l e due agitazioni non s; posJano diJg;u ngere e eh" ad ogni modo sia logico attener.ri di d6lib1r111i della Direzione cenJrde Zanchini si dichiara scettico in quanto ai possibili ìmmediaJi riiultati dell'agitazione e si associa al Mussolini n el rigeJtare /'agitazione pro-indennità ai d t puta/Ì, Monti teme che un'itgitazione per lutti e due gli scnpi poua condMrre la Cdmera attuale a respingere il suffragio universale o a darne un 1imu!acro, salvo poi à votarsi la prebenda. B d'11aordo q11indi col Mussolini) .
M11uolini rjassume la diJcuuione nei seguenti ordini del "giorno:
« 1) 11 congresso collegiale mèntre approva la campagna pro suffragio universale delibera di porla sulla piattaforma per la manif esta:;ione del Primo Maggio ». . .
« 2) Il congresso collegiale consid~rando che l'indennità ai deputati
OPERA O~IA DI BENITO MU SSOLINI
gioverebbe data la composizione attuale della Camera esclusivamente o quasi ai rappresentanti della borghesia, rit iene inunatura un'agita• iione in questo senso e delibera. di non porla sulla piattaforma dell' im· minentc Primo Maggio ».
« 3) Il congre5SO collegiale decide di sospendere ogni deliberai.ione in merito alle modalità della giornata del Primo Maggio a Forll e lascia l'incarico al Comitato federale di ordinarla secondo le esigenze del momento».
QueJJi ordini del giorno sono approvati aJl'rmanimità E ti paSJa a diJculere il comma succeuivo: La Propaganda. Muswlini propone e - sv olge il seguente ordine del giorno: li Mussolini svolge altri concetti JU!l'ttrgomenJo e conclnde presentando il uguenle ordine del giorno:
« Il congresso collegiale invita il Comitato federale a prendere gli opportuni accordi colla Direzione del Partito per avere almeno due buoni propagandisti che tengano un ciclo di conferenze in tutto il collegio».
Su quest'ord;ne del giorno s; ;mpegna una breve dùcuuinn e alla quale prendono parte Raimondo Marzocchi, lanzoni, 11rf.onti , M edri, i l rappreunlanle d i Villanova. Si fa il nome del primo oratore: Arl Nl'O Vella de/l'Avanguardia Socialista di R oma, il quale potrebbe nello stesso tempo c.,urare i ci rcoli giovanili. Ma sugli ora/ori, i t emi, le località e l a data si decide di /a.rciare incarfro· aJ Comitato federale e l'ordine del · giorno è approvtdo a/l'unanimità.
[Indi MussoNni riferisce su] i jOcialiJJi e le praliche religiore .
La quest ione è delicata, ma conviene tuttavia affrontarla. Bisogna distinguere la «credenza individuale » dalla « pratica culturale ». La prima è insindacabile e ad essa può applicarsi la formula dei socialisti tedcsc.hi: « la rdigione è un affare privato », ma «1a pra tica culturale » si risolve in un appoggio diretto e indiretto, mediato e immediato alla ch iesa. La quale non è già oggi un a comunità di anime ccedenti. ma una gerarch ia a carattere economico, politico. La chiesa. è un ostacolo all'avvento del socialismo. I socialisti che appoggiano la chiesa ritardano la marcia del socialismo. Ciò è chi aro, E da queste p remesse è f acile ded.\lrre la condotta dei socialisti . I quali se vogliono demolire la chiesa, devono cominciare col farne a meno pe r sé e per la famiglia..
« Il congresso collegiale ritiene incompatibile la pratica della fede cattolica o altra colla coerenza socialista e delibera l'espulsione dal Part ito dei soci che seguano pcatiche religiose o le tollerino nei figli. Fa quindi obbligo preciso ·ai socialisti di evitare il matrimonio religioso, · il battesìmo dei figli e tutte le altre cerimonie culturali ».
Su q11e1t'ordine dei giorno r' i mpegna una vh1acissimt1 dilcu1sione:
Medri lo ritiene inOppor/11n o e .Pn-icoJoso. Non sarà cos] f,ui/1 applicarlo, egli dire, , turberà Ja pace di pareuhie famiglie nefle qul#i si rico rrerà per salvare le apparenze ai soliti sol/erf11gi. M onti rib4llfl magnificamente le idee del Medri. Bùogna decidersi. I socialisti non posso110 transigere in questa materia, "on pouono fr:re 11n antir/qricalismo di pttfata, n on possono if7?itare l'anticlericalismo bollegaio e opportunista della democrazia radicaloide. N elle famiglie il capo socialista deve convincersi e anche imporsi. Solo così dtlf'emo la sintesi fra le nollre idee e le nostre azioni. Zacchi11i si a.uocia e crede che resùtendo si vince. Se perderemo qualche incosciente, ne riacquisteremo col tempo. Del reslo meglio pochi e buoni, che molti e cattivi: Magni vorrebbe 1m'aggùmta d!fordine del giorno nel .senso d ' in vitar.e i soci a « togliere dalle ca;e Jult e le immagini e simboli religiosi»). ·
M1molini dichiara di accettare l'aggiunta Magni. Egli n on cq,nprend e poi i dubbi del Medri, specie qui <love l'intossicazione clerjcale è tenuissima, paragonata a quella che avvelena le terre del Bergamasco e del Meridionale. Poi le nostre sezion i si sono g ià pronunciate sulla questione. Bussecchio, Picvequinta, Dovia, Cusercoli e altre non tollerano soci praticanti la religione cattolica. E' le sezioni non ne hanno sofferto. Non si dice ai figli socialisti di costringere i propri genitori a non andare a messa, perché questa è intolleranza, ma si vuole dai padri. socialisti che non si espongano al ridicolo portando il loro amore alla balaust ra di una chiesa innan2i a un prete maligno e malignante o il l oro figlio alla fonte battesimale o facendo portare la loro carcassa al cimitero con accompagnamento di croci e di chierici. Questo si vuole · e questo si deve ottenere. (Dopo queste di,hiaraziowi, il presid,nte ch ill4e l 'i nteressante dibattilo p onendo ai voti l'ordine del giorno M1usolini, che ris11/tà approvato a grandissima maggioranza).
{Sull']argom ento: il d overe dei mezzadri socialisti, già illustrato dalla lotta di Classe, padano diversi compagni ( +). [Poi ] Mussolini riferisce [sutld] ÌJ/Ìtuzione d i una Biblioteca Socialista.
La Biblioteca - dice M,molini - è necessaria per elevare il livello, ora assai basso, dei socialisti. Avremo per ora una Biblioteca Federale, ma. poi, col tempo, ogni sezione avrà la propria biblioteca e scompariranno dai tavoli carte e vino per lasciare il posto ai giornali e ai libri. Non va rrebbe la pena di aver eretto tante Case socialiste se dovessero set"Vire solo come osterie o sale da ballo. La biblioteca può inoltre essere un cespite finanziario non trascurabile. (Dopo breve disuusione .ri appro va All'u nanimità il seguente ordine dtl giorno: « Il congresso collegial , ritenendo di mauima 11tilità /'islit11zione di ima Biblioteca SorùJisla di propagand" dà imtf!firo al nuovo Conriglrr> federtde di fond"'I~ n r/. pitJ brevt termine di tem po possibile»). '
Opera Omnia Di Benito Mussolini
Mussolini propone [poi] che rimangano [nel nuovo Comitato federale] tutti quelli di Forll che .si riunirono tutte le settimane e diedero vita all'organismo. (Si aggiungono Jei altri in rappreunlanza delle uzioni. JJ Comitato avrà come fMr iJ passalo l'incaric o di sbrigare l 'ordinario settimanale lavo ro amministrativo. Jl Comiglio federale 1i riunirà al completo q11ando 1i traJlerà di discutere 111 q11e1tioni interessanti i l Partito . Vengono nominati per Forlì: Mussolini, M edri, Monti, Ut;!i, Cagnani ( +)).
M11110/ini propone e il congre110 approva di dare incarico al nuovo Comitato federale di compi-lare un nuovo regolamento per la Federazione collegiale ( + ).
Non euendovi altre proposte il preridenle dichiara ch ùuo il Cfll· greJJo e t oglie la seduta.