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IL CONTRADDITORIO DI VOLTRE

(L'No111Q roHo). - Accolti con grande simpatia dal t>iù grosso proprietario del luogo, il sig. Bissi ....:.. di cui il figlio faceva or non è molto arrestare 18 po. veri diavoli di Cusercoli rei di aver fakfa.to un po' di erba nei suoi campialcuni repubblicani di Cusercoli si recarono mercoledl ~orso• con musica e bandiere a Voltre ptr spiegare - rome disse J'outorc che p rc-sentò i l conferenziere ufficiale - « il programma sociale del srande profeta Giuseppe Mai:zini ». L"oratore ufficiale sig. Armando Casalini cominciò col fare l'elogio della repubblica svizzera, delle sue li~rtà politiche, delle paghe dei suoi maestri e della sua nazio~ armata. Pauò quindi a pub.re delle s~ improduttive; diue che i repubblicani non volevano l'esercito p ermanente, ma la nnione a rmata, cioè che ogni cittadino aYcsse in casa « lo schioppo pet accorrere a difrnJere la p atria dallo straniero.... (testuale). Passò quindi a parlare della religione e disse che bisognava inchinarsi davanti alla vecchierdla che dice la pteghiera o al bambino che va a compiere la prima comunione.

Disse poi che Mazzini - « in un senso molto largo » - poteva dirsi un socialista Qui cominciarono le prime interruzioni da parte di un gruppo di anarchici.

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Il U.salini continuò in termini molto vaghi per non fa.re ti della facile erurlizionc:. a parlare di Mazzini.

Concluse - fra l'indifferenza generale, scaru.mente appia.udito - seru:a. aYcr detto nulla sulla lo tta di classe e la proprietà priY11ta. Chie)ta ed. ottenuta la parola, quantunque il Casalini si fosse opposto per concederla, d ietro autoriz zu.ione del delegato di P. S., andò alla tribuna il compagno Mussolini. la conferenza poverissima e sconclusionata del Casalini non si pmtava a un vero contudditorio, poiché il Casalini si era ben guardato dalra ttaC(ue - neppure con una sola fra se - il Partito Socialista. Il Mussolini quindi altaC(Ò. All'e logio delle repubbliche attuali egli iispose citando per la SYizzera l'estradizione di Wassiliefi, le espulsioni dei rivoluzionari, lo strozz.amento dello sciopero di le fucilate d i Airolo. Disse che anche in questa repubblica la riazione armata interveniva a fayore del capitale, contro il proletariato Per la Francia ricordò le periodiche fucilazioni alle compagnie di disciplina, la polizia russa stabilita a Parigi, gli eccidi degli scioperanti, l'infame coodaMa di Hervé. ln Francia il -proletariato antirepubblicano e si prepara ad esaurire la r epubblica. Delle r epubbliche americane ricordò - fra gli applausi scrosciantil'impiccag ione dei martiri di Chica8o e l'odierna r eazione argentina.

"Ebbe a questo proposito parole di simpatia per !'.ignoto lanciatore di bomba nel teatro Colon di Buenos Ayres.

In che differiscono dunque queste repubbliche dagli a ltri governi? Pone

• 29 giugno 19l0.

DALLA FONDAZIONE DE « LA LOTIA D[ CLASSE », ECC. 1)7

nelle _ libtttà politiche? Sino al 1904 «a proibito in Psao.c.ia lo spiegamento delle bandiere rosse ed 088i è proibito ij canto dell'fo1ern,f%fon.J,. Al 1° Masgjo ouo fu permesso un rortr.:o di famislic operaie. li suffragio univcrulc? Lo h.. l'Austria che è un impero, lo avd l'Italia mona.rchica. La lesislazione sociale? Di fronte a lla truffa franc~c delle pensioni operai.e, la monarchia iogJe5e ba realizzato ben altre riforme.

La nazione armata? Ma la Sviucra t ende a fusi un esercito permanente cd ha aumentato le spese militari. Così dicasi della Francia. Per abolire Je spese improduttive - siano r.:rn:· pc-r la nazione armata ò per gli csc-rciti permanentinon bisogna costruire cannoni e fucili e corazzate. E i repubblicani di Romagna non·fanno diminuire ma.aumentare le spese improduttive. Per proieggere il loro crumiraggio la monarchia italiana getta nel baratro 60.000 li.re quotidiane, La patria? Mt'ntre i .repubblicani la vog liono d ifendere e cosi dichiararono nel loro ultimo rongrt'Sso nazionale, noi la superiamo e la neghiamo. Il proletariato non ha patrie cd il borghese neppure. Noi in ca.so di guerra invece di correre alle frontiere susciteremo J'insurreziont' all'interno.

I repubblicani vogliono un patto nazionale, noi vogliamo un patto interna• zionale. li proletariato non dl'Ve più versare il suo sangue p!C'Zio.so io olocausto al Moloch patriottico. La bandiera nationale è per noi uno straccio da piantase nel letame

Due pattie sole ci sono nel mondo : quella degli sfruttati e l'altra degli sfruttatori. Sul socialismo di Mazzini è lecito discutere. « In !lenso molto largo • ogni grande ~nsatore è stato o ha avuto qualche pagina socialista. la grandezza. di Mazzini non sta nel suo socialismo ma nella sua filosofa. Del resto perché i mazziniani d"Jtalia non compiono per Mazzini quel travaglio d'tse~i e di commento che i socialisti hanno fatto per Mine? Perché le pubblicazioni erudite del Rensi nella Crilùa Sodai, .oon han no avuto seguito?

Il nostro compagno ricordò Mazzini e la Comune, gli iniz.i. dell' l.atemazionale e !"opuscolo di Ba.kunin - qui fn:qut.'fltcmente interrotto dal pubblico rt'pubblicano. - Disse che la religione era l'oppio del popolo e che la formula socialista vuole: « N~ Dio, né padrone».

Esaminò il contegno del Partito Rl'pubblicano in Romagna. A qut'Sto punto il nostro rompasno fu interrotto anche dal delegato di P. S., mentre le apo. strofi dt>i repubblicani s'incrociavano più violente che mai Dim che l'unica nazione dove ci sia ~n forte Partito Repubblicano, la nù:ione piil anrtrata del mondo. Aggiunse che i.l Pastito Repubblicano spa&nolo non ave.a saitto la pagina p iù bella della sua storia d urante l'agitazione pro Ferrei.

Concluse invitando l'oratore a discutere sulla questione economica, poiché la differenza tra i vari governi è apparente non sostanziale. Sulle classi, il loro conflitto e il modo di combattere il capitale bisogna discutere davanti a fo lle curve da secoli sotto al giogo padronale, non di forme politiche. Il nostro com· pagno terminò con queste pato!e : t< I blocchi della conserva:done e quelli della rivoluzione van già formandosi: da una parte preti, agrari, monarchici, repub~ blicani. che Vogliono conservare la propriet! privata ; dall'altra i socialisti e aoac• chici cht' vogliono e preparano l 'espropriazione della borght'Sia •- Uoo scroscio d"applausi salutò queste parole. Il Cu.alini sall di nuovo alla tribuna e rivelò ancora una volta la sua totale miseria d'argomenti· attaccandosi ai soliti pusona· Jismi dei deputati socialisti, di Luuatti e soci. Fu interrotto da socia listi e da aru.rchici, Chiuso il comizio il corteo socialista si ricompose e si sciolse dopo alcune palaie del Mussolini che raccomandò ai compagni la calma e la tollc· rama nella ·piazza di Cusercoli.

OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI ,

L'impteisione e l'entusiasmo dei compagni non si dcscri,~no A Voltrc sorger.i fra poco una sezione socialista. Già 10 compagni giMani sono pronti e il resto verrà.

Allo sccitto del corrispondente faccio seguire alcune note personali. Prima di tutto mi compiaccio della cresciuta educazione - politica s ia negli amici come negli avversari. Ci sono state - è vero - interruzioni, proteste, apostrofi, qualche insolenza, ma tutto ciò si spiega in un contradditorio. Nessuna violenza personale, invece. La frase che ha. suscitato le maggiori grida è stata cjuella in cui h o accennato · a Ferrer. Val la pena di spiegarla. Che tutti i partiti politici spagnoli - eccettuati gli anarchici - si siano disinteressati d i Ferrer è ormai indubbio. Il comilato d"agitazione pro Ferrer sorse a Parigi, non a Madcid . Il Partito Repubblicano Spagnolo che d ispone di un'immensa forza elettorale, nos::i ha fatto nulla per salvare Ferrer. 1 gesuiti di Spagna, Alfonso e Maura, h anno potuto compiere l'orrendo assassinio, fra. l'indifferenza generale del popolo spagnolo. · Ferrcr è caduto isolato e si capisce. Egli negava tutte le ideologie politiche, tutte le patrie e perseguiva. un idea le suo di educazione libertaria. V'è di p iù Luigi Campolonghi in un articolo pubblicato sulla. Vitd narrava di una sua intervista avuta nel Carcel M ede/o con un avvocato repubblicano capo del Partito in Barcellona. Chiestogli un giudizio su Ferrer - l'avvocato laconicamente· rispondeva: « Ferrer ha saputo morire!».

Come! E non aveva forse saputo anche vivere?

Se Maura è caduto più che all'opera dei repubblicani spagnoli -i quali sognano and1e loro una repubblica che viene attraverso il parlamento ·e non mediante l'insurrezione di popolo - se M aura è caduto lo si deve all' indignazione del mondo civile, Questo non si smentisce. "P. sto ria e storia di ieri.

Sensibilita

Ciò che ho detto a Volt re e ciò che ho scritto sul giorna le a proposito dell'attentato di Buenos Ayres ha suscitato una certa impressione fra alcuni compagni ed ha· fatto vibrare le delicatissime co rde della loro sensibilità.. N on varrebbe certo la pena di rilevare il caso, se non ne porgesse lo spunto a qualche consìderaiione d'ordine gen~rale.

Ammetto senza discussione che le ~mbe non possono costituire - in tempi normalì - un mezzo d 'azione socialista. Ma quando un governo, repubblicano o monarchico, o imperiale o borbonico, imbavaglia e vi getta fuori della legge e dell'umanità, oh allora non bisogna imprecare alla violenza che risponde alla violenza, anche se fa qualche vittima innocente.

là trovo che molti socialisti si commuovono con troppa frequenza per le disgrazie della borg hesia, e rimangono impassibili per quelle del proletariato.

T anto è vero che ci ·siam6 abituati agli eccidi proletari Una volta si protestava, oggi non p iù.

Si trova «naturale» che la pellaccia del p roletariato serva da bersaglio ai Centa.uri e soci.

Ma qua ndo si tratta d ì quakhe fottuto borg hese che va repentinamente al diavolo, quando si tratta della pelle fine e profumata delle damine aristocratiche molti socialisti spremono le loro riserve dl liquido lacrimale, Diventano pietosi davanti alla tragedia borghese, mentre i borghesi non sono stati né diventeranno mai p ietosi dàvanti alla tragedia proletaria....·

Al capitalista premono p iù le membra di una macchina ch e quelle di un operaio.

Lo speculatore gioca sulle sventure delle collettività umane, né gl' Utlporta Se le sue gesta semineranno di vittime la strada.

La legge non ha pietà del miserabile caduto· nell'abisso della mi• seria, ma gli getta alt' inc:,..nto gli ultimi str.tcd.

Thiers non ha avuto pietà dei comunisti,. Bava-Beccaris h a spazzato colla mitraglia le v ie di Milano, Alfonso di Spagna non si è commosso pc-r Ferre r

Ma qualche ~ialista invece si commuove per la vittima del teatro C.o16n di Buenos Ayres Oh non temete!

I lTabajadores de las Pampa.r noll si trovavano certo presenti ·a quella serata di gala.

Il morto non è un proletario.

Questa unilaterale sensibilità di molti socialisti; è prodotta da re. sidui di cristianesimo ancor vivi nelle anime. 1s il cristianesimo che ci ha dato q uesto pietismo morboso da femminette isteriche.

Il socialismo invece è una cosa rude, aspra, fatta di contrasti e di violenze.

Il socialismo è una guerra, E nella guerra guai ai pietosi! Saranno vinti.

Le Panzane E Il Resto

Dalla tribuna improvvisata di Voltre il socialista predappiese ha detto delle panzane, secondo i repubblicani. Ma se l'estradizione di Wassilieff, la con<lanna di Hervé, le impiccagioni d i Chicago, l:a. reazione argentina sono panzane - alJora tutta la storia è una .... panzana.

Del resto non appena l'occasion e si p resenli e quanùo i repubblicani lo vogliano ripeterò sulla piana di Forll ciò che ho detto a Voltre.

Non tollero il bavaglio quan do so di dire la verità .

Mi batterete, ma mi ascolte rete !

Da la Ù)lttJ dì ClaIJe, N. 27, 9 luglio 1910, J.

b, m.

L'uomo roJJo di Cusercol ì - couispondente del nostro giornaleci manda una lunga rettifica a tutte le insulsaggini e falsità comparse nell'ultimo numero del Pensiero R omttgnol o a proposito d el contradditorio di Voltre. Pubblicheremmo integralmente se valesse la pena di perdere dello spazio per ribattere le sol e menzogne. Òopo quanto abbiamo scritto nell'ultimo numero di qu"esto g iornale ci sentiamo dispensati dal rispondere anche all'accusa di «fuga>> d a\•anti a Wl Casa.lin i, di cu i il d iscorso q ualora fosse s/ enografaJo fa rebbe ridere anche i paracarri delle strade.

L'uom o rouo ci avverte inoltre che i quindici repubblicani di Voltre sono nella t esta del corrisp ondente del Pensiero Romagnolo mentre i socialisti stanno invece costituendo la loro sezione che aderirà fra poco alla Federazione collegiale nostra.

Commercialismo

Una volta tanto ci troviamo pienamente d'accordo col Pen1iero R omagnolo nel· riprovare l'on. Canepa, la corsa ciclistica da Jui indetta pro-giornale Lavoro, la lettera da lui. scritta al re per ottenere un premio, tutto questo insieme di commerdalismo sportivo e cortigiano che ci fa schifo. Ma il Pe_nsiero .Romagnolo non generalizzi troppo. Perché allora noi gli rinfresch eremo la memoria, ricordandogli l'on. Pansin i - deputato repubblicano di Molfetta _ - ch e, con lettere oggi di dominio pubblico, invocava dal governo le torpediniere per onorare il santo patrono del collegio. Se il Pensiero R omagnolo non accetta la responsabilità per quanto succede in Puglia, noi la respingiamo per quanto succede nel nostro campo in Liguria, Siamo intesi.

Ancora La Grande Truffa

Il PenJiero Romagnolo rispondendo al nostro trafile!to in ~rito alle pensioni operaie francesi, ci grida che al fondo per le medesime contribuirà anche lo stato con 170 milion i. Ma diteci ìU1 po' : Dove li cava questi 170 milioni lo Sta~o? Fotse dalle casse di S. Pietro? M a non sono denari spremuti - mediante le tasse - a quei nove milioni di lavoratori che gioiranno a 65 anni della munifica p ensione governatjva? La pensione di 100 lire annue è tratta completamente - centesimo per centesimo - dal lavoro attivo dei produttori, E questi hanno rasione di qualificarla « una grande truffa».

Per La Morale

Luu.atti è vecchio ed è ebreo. Nessuna mera.viglia quindi s'egli è agitato da preoccupazioni d 'ordine morale Ll sua ultima circolare antipomografica serve poco a rialzare le azioni della morale. pubblica e privata spaventosamente in ribasro, giova molto ai preti che han bisogno di colpire e stroncare le pubblicazioni illustrate nocive agli interessi del cieco. la prima conseguenza della circolare lu.zzattiana è stato il sequestro della Gio:;ane Italia, la. battagliera rivista milanese diretn da U. Notari. Altrove si sono sequestrate cartoline di nudi artistici tolti dalle tele esposte legalmente nei musei e nelle pinacoteche. Questo eccesso di zelo puritano sarà di· breve durata, la morale non si salva col sequestro di cartoline e di libri osceni. Come sempre i nostri legi• slatori si preocrupano degli effetti, ma t rascurano le cause e il male che essi voglion gu~rire si rinnova.

Le Nostre Soddisfazioni

Un ignoto amico ci manda il fascicolo 14 della rivista LiberiJsimQ dove troviamo un articolo firmato il fratello di Calcante sul blocco. Anche noi, nel numero del nostro g iornale uscito il 4 giugno, ci siamo occupati dcliii questione e siamo lieti di trovare nell'articolo delta rivista romana pubblicato al 20 giugno g ran parte delJe nostre jdee e delle nostre <.:onsiderazioni anti-bloccarde. Noi dicemmo che il blocco si formava quasi sempte sotto la spinta della Massoneria e Liberinima conferma, Dicemmo che l'« anticlericalismo» costituiva la piattaforma dei blocchi popolari e LiberisJima è a questo proposito ancora più espii- _ cita di noi, giungendo a dire che « l'anticlericalismo sembra una trovata ingegnosa della borghesia conservatrice, per trastullare con esso socialisti e repubblicani » Altri punti di contatto fra le nostre idee e quelle dello scrittore di liberiuima potremmo rilevare, ma vi rinunciffll.o per non ripeterci _e perdere spazio. L'ignoto amico che ci ha mandato l'importante rivista romana ci ha procurato una grata soddisfazione.

I Corvi Umani

La Libertà di Ravenna non si occupa più di Zirardini. Incrudelire sui caduti è ingeneroso. L'opera di Maramaldo è sempre vile e ripugnante, Ma l'omuncolo che imperversa nel locale organo repubblicano scriveva nell'ultimo numero del suo giornale che 2.irardini ha trescato coi padroni dell'Agraria. No, microbo velenoso.

Chi ha trescato coll'Agraria è il Gulmanelli e lui solo. Prendete nota di quanto scrive Pietro Emiliani nel numero 24 del1'Apostolt110 Ma2ziniano di lesi a proposito di Zirardini.

4( Pu UD ttanello? Un tradimento? · Certo una pagina spor(a, più sporca per chi procu:ava le lire 1000 che per chi le riceveva. Nel caso specifico (ioten-

DALLA PONDAZCON~ DE « LA LOTTA DI CLASSE», ECC. 145 diamo nel caso specifico) chi ritinva le lire 1000 può invocare attmuanti. attenuanti che non può assolutame:cte domandare chi versava le lire 1000 z;. rudini è un venduto? N o, Un delicato, uno sciagurato che sta scontando ora le sue indelicatezze. n caduto da indelicato, da sciagurato. Un venduto? N o, cento volte no • ·

Cosl scrive il mazziniano Pietro Emiliani sull'organo nazionale dd mazziniani. Quale differenza tra le sue parole umane e il grido dei corvi nostrani in cerca di caclav~ri !

L 'ULTIMA

Pietro Emiliani sempre nell'ultimo numero dell'Apo1tol a10 M az ziniano scrive queste parole sintomatiche:

« La condotta,· il contegno dei repubblicani è di pieno godimento all'autor ità tutoria e la sh .mpa r~Àzionaria ~ppro va l"opera repubblicana Siete dei b1avi r~ ubblicani diceva giorni sono un Ufficiale di P.S..... in ogni caso ci si:ll110 noi I).

2 certo: se non bastano i Browning repubblicani, ci saranno i fucili della monarchia.

D a L1 Lo1ttt di ClttJ1e, N. 27, 9 luglio 1910, I•.

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