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IL BLOCCO POPOLARESCO AL NOSTRO CONSIGLIO PROVINCIALE

Non mi dolgo e non mi pento di aver scritto il mio articolo sul socialismo degli avvocati. Non mi dolgo, né mi pento di ave r affermato che g li avvocati tendono, consciamente o no, a portare nella politica la loro immoralità p rofess ionale. L'indecente blocco popolaresco fucinato nel nostro Consiglio provinciale, coll'aiuto di avvocat i che s i d icono socialisti, è una conferma delle mie dich iarazioni che non furono scritte col « mal di testa ».

Q uattro sono i consiglieri p rovinciali che si « dicono» socialisti : due ins<ritt~ al Partito e due no.

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L'avv. Ciro Mancini è membro della sezione socialista di Cattolica cd è stato _ e letto coi voti di tutti quanti gli elettori. Difatti la s. s. di Cattolica non arriva ai 20 inscritti e l'avv.. M ancini ha riportato ben 200 voti.

L'avv. Gino G iommi appartiene a lla sezione di Cesena L'avv Bonavita non fa parte della sezione for livese. Il prof. L icurgo Cappdli çhe s i vuol far p assare pe[ socialista fu eletto a Mercat o Saraceno, non dai socialisti che· si asten nero ma dai democratici in genere.

Q uesti quattro consigl ieri che si « dico no » socialisti non han potuto o saputo resistere alle lusinghe della Sirena (l'on. Comandini) e son caduti nel Mar Morto del blocco.

Il minestrone è compl eto. Anche nella distribuzione delle carich e, C'è stato qualche posticino p er coloro ch e si dicono socialisti e, proprio in questo momento,· han fatto da sgabello all'on. Comandini, al quale ben s'aclclice la carica di presidente del Consiglio provinciale. 11 comw memoratore inspirato di Fortis (olà> coerenza repubblicana, copriti la faccia!) doveva raccoglierne l'eredità politica....

11 commentatore che diventà il successore. Ciò è conforme al corso dei pianeti1 direbbe Wallenstein mani dell'elezione Campano:ui, dovevano proprio i consiglieri provinciali socialisti del Forlivese compromette re il Pa rtito entrando nel blòcco popolaresco presieduto dal Comandini?

Ma ché il signor Comandini si.a. salito grazie ai voti dei socialist i, questa ci sta. sullo stomaco. Ment re dura l'aspra contesa ag raria nella qua]e i r epubblicani e La Ragione dall' on Comandìn i diretta hanno vitupento continuamente socialismo e socialisti di Romagna ali'indo:.

Ma noi siamo ingenui, ponendoci queste domande Gò che è avvenuto doveva avvenire.

Ci sia concessa una volta tanto questa affermazione fatalistica. Gli avvocati sono sempre e dovunque avvocati. Non hanno scrupoli. Per loro, la coerenza e il rispetto alle delibere del Partito non esistono. Sono superiori alla disciplina.

I.a Joro politica sporca si riassume in questa parola: arrivare. Se a ciò giova il socialismo, si dichiarano socialisti; se occorre la repubblica, diventano repubblicani; se bisogna baciar la pantofola al papa, fila no in Vaticano.

Mettete insieme quaranta avvocati satolli e li vedrete solidarizzare formando il blocco.

Sono troppo affini n ella mentalità, nelle abitudini, nella eloquenu. Se si azzuffano in tribunale lo fanno per 1a fabb rica dell'appetito; se si beccano di fuori gli è per divertire la galle ria. Manca in loro la sincerità e ciò è un effetto della professione, E voi, carissimi amici socialisti, continuate, malgrado tutto, a farv i turlupinare dagli avvocati. :8 cosl.

Bestie, fino alla santità, come dicono in Russia.

b. m .

[PER IL SOCIALISMO fORLIVESEJ *

( +) AIJe 9,30 j/ noJlro Direttore dichiara apert o il congre110 ( +).

Ass11me la presidenza Guglielmo Saviotii ( +).

M uuolini t,ropone e i l congreJJO approva di mandare due telegrammi: uno d'adesione al comizio di Roma, un altro di solidatietà colla Ca.mera del lavoro di Bari.

Essendo aJierr/4 il Medri quale relaJore 111/11ttndamento amministrativo, ;i decide di poiporre la 111a relazione rimandandola al pomeriggio e la parola tocca al M 11ssolini q11ale relato re 1uli'andamento morale del giornale e della Peder~ione. Egli, per il giornale, comincia daJ/'u/Jimo congreuo collegiate. Parla delle polemiche s ostenute, d ell'indirizzo genmJe, della tiratura no/evo/men/e aumentala e dello sconcio boicottaggio di molti tipografi fo rlivesi che hanno obbligato il giornale a tra1portarsi a CdJtrocaro. Dà 1piegaz.ioni - a bare di documenti - sulle cause del mancato ingrandimento e il congresso p4ò constatare che dette cause sono completamente indipendenti dalla volontà della red.u:ione e del Comitato fe derale. Chiede infine che il congresso si pronunci chiaramente sull'indirizzo politico del·giornale. (// presidente apre la diw111ione. Zanchini Antonio osserva che le ostiliJà dei nostri avversari di IN/li I colori contro La Lotta di Classe ci provano ch'u1a è sulla direttiva 1odalista. Propone quindi al congresso « l'ap provazione piena d ell' indirizzo d,I giornale e un voto di plauro e d'incoraggiamento al Direllore ». Senza che neuun altro prenda la parola, il congresso approva entusiaJticamenle ali'unanimità). ·

Mxuolini rin grazia e promelle di migl iorare ancora di più il giornale per renderlo arma pronta all'attacco e alfa difesa nelle prossime grandi battaglie economiche che si combatteranno nella nostra iegione.

Il pre1idente dà la parola di. compagno Mu110Jini 1u/ c;,omma relazione segretariato. ·

• Riassunto delle .relazioni e delle dichiuuioni svolte a Bussccchio, n ella casa dei socialisti, il 14 agosto 1910, in occasione del secondo congièsso della federui.one collegillle socialista fodivese a l quale sono presenti « in grandissima maggioranza le sezioni federate». (Da Li Lotta di Ciane, N 33, 20 agosto 1910, I).

Egli comincia col ricordare le conferenze che daJ/'11/timo congreuo j ede,.ale ha l enutQ nei Jeg11e11Ji luoghi e sui stgNenJi Je ,ni: Forlim popoli: La questione delle macchine - Via l.Jmga: Il socialismo - For/1 dalla fraz ione rivoluzionaria - che pubblicheremo prossimame nte n ei giornale - e ad essa dichiara di associarsi p efJonalmenle. (Su quesla cirroiaf6 J'impegna ima vivaciJ;ima discuJJione ( +)).

Cr,urroli: li significato Jet Primo Maggio Terra del Sole : I socia· listi chi sono e che cosa vogliono - Predappiu: Movimento operaio e socialismo - Do via: La questione sociale e i socialisti - Capocol/e: I principf del socialismo - Meldola: Blocchi e Partito SocialistaV oltre: Noi e gli altri Partiti - Bmucchio; Socialismo e ReligioneForlì: Contro la Repubblica Argentina.

Il Segretario federale ;i è recato i11oltre a Meldola per u n'assemblea elettora le, a Mandriole pei funerali di Taroni Domen ico, a Rotta e Castiglione per vertenze personali.

Parla quind; delle parsa/e elezioni amminùlrdlÌve.

Pe r quelle prov inciali del 3 lug lio nel mandamento di Forlì, fu mandato analogo referendum a tutte le sezioni inte ressate, ma per la mancanza di preparazione, per il momento critico, venne decisa e praticata l'astensione. A M eldola i socialisti inaugurarono o meglio ripresero 1a buona vecchia tattica dell'assoluta intransigenza con brillanti risultati. Due socialisti con lusinghiere votazioni conquistarono la minoranza, portando la nostra affermazione in un consiglio totalmente form ato da de-ricali e di queJli neri, A Teodorano e a Fiumana invece i socialisti si unirono coi repubblicani per il blocco, senza essere autorizzati dalla Federazione. Questi casi dovranno essere discussi: primo per obbligo di sincerità polit ica, poi perché la Federazione abbia d'ora in poi omogeneità assoluta d'indirizzo.

Prima d i ,hiudere, il Segretario ricorda ehe Case di socialisti sono comp iute a Bussecchio, Castiglione, Carpena, Roncadello, Villafranca, Villanova. Constala i progressi incessanti del nostro movimento che superate le prime incertezze s'avvia ad essere uno dei p iù forti di t utta Italia. (Dopo breve discuJsio ne la relazione d el Segretario è approvata e si comincia a Jisc11lere sui blocchi popolari di Fiumana e T eodor-an o ( + )).

Sulla diretliva p oliJica della Federazione chiede la parola Muno/ini, il quale legge prima di 11'110 la circolare mandata alle sezioni del P.S.I.

Sulla preparazione elettorale riferiscono M1molini, Medri, SatJioJti e di11er1i compagni. ( +) , D11/ciJ in fundo! E il congreuo, quanlunque Jiano già suonate l e sei pomeridiane, si fa a que.sto punto attenti.ssimo. Med,i prnenla un eUlborAJiuimo progeuo tecnh·o a base di cifre per /'impianto di una tipografi" .socialùla ( +). li progeflo, dice M edri, è dunque ,1th1abili ssimo,

· DALLA FONDAZ[ONE DE « LA LO'IIA DI ci.ASSE », ECC. 163 ma o,,on-, che il nottro Direttore ci auicuri almeno un altro biennio di permanenza fra noi. Altrimenti, ,ondude il Medri, io sleJJo rilirerò il mio progeno. .

Mussolini rileva J'importanui e la necenità deJ/a tipografia soàa.-

/isJa, Quanto al resJare o meno, ritorda al çongresso ch'egli s'è impegnalo sino all'estate del 1911. Quando p oi sarà rerJo l'impianto dd la Jipografia, darà una rùposta dejin#iva (il congreuo acclama queste dichiarazioni e si paua a disc11lere il progetto).

Dopo Al Blocco In Consiglio Provinciale

L' avv. Giommi ci manda la seguente lettera in r isposta a l nostro commento sul blocco popolaresco al Consiglio provincia.le. la pubblichiamo, quantunque sia lunga come la quaresima, per debito d'imparzialità e poi perché H Giommi stesso dà ·alla sua epistola l'intonazione di un ve ro e proprio t estamento politico. Tutto ciò che eg li argomenta a difesa del suo operato ci convince ben p oco. Noi vogliamo metterci una volta tanto a discutere sul terreno deJla politica provinciale per dimost rare al Giom mi l'assurdità della sua condotta. Se la grande maggioranza dell'Amministrazione provinciale fosse democratica - sinceramente democratica - si comprenderebbe l'adesione di socialisti favorevoli dottrinalmente al blocco. Ma si tratta di venti popolari contro venti moderati. Queste cifre p rovano che il blocco ha scarse probabilità d i utile fun. zionamento.

1 socialisti quindi invece di accodarsi ai repubblia.ni per fare il gioco dell'on. Comandini, dovevano ritirarsi in uno « splendido isolamento» eh! in tal modo sarebbero rimasti i veri arbitri deJla situazione. Due ipotesi p(?tevano allora verificarsi: o l'amministrazione moderata e i socialisti avrebbero potuto combatterla e sospingerla all'uione, magari alleandosi caso per caso coi r epubblicani, o lo sciog limento del Consiglio prqvinciale.

Perché_ temere quest' ultima misura? Siamo o non siamo « elezio.. nisti »? Non solo per le ragioni di politica generale è stata infelice la còndotta dei consigHeri provinciali socialisti, ma anche per ragioni di ordine particolare.

Essi potevano servir meglio il Partito rimanendo contro gli uni' e contro gli altri, contro i moderati e contro i repubblicani, all'opposi.zione. Non è forse equivoca l'attuale situazione dei paJtiti nel ·nostro Con~iglio provjnciale? Mi dimostri il contrario, se può, l'avv. Giommi.

Egli crede di aver salvato col suo voto molte cose.

Ne dubito. Di tutte le riforme ch'egli elenca, nessuna ha fatto appa-· rizione nel discorso inaugurale del Comandini.

DALLA FONDAZIONE DE LA LOTTA Dl CLASSE », ECC, 165

E per ottenerle - pei:: favorire gli « elettori » - ·non valeva meglio 1'opposi.2:ione che un blocco còsì pietosamente stitico?

Gli « affari » ecco l:i parola colla quale il Giom·mi adorna la sua lettera. Gli « affari » degli elettori.

E per questi « affari » vada al diavolo ogni scrupolo di coerenza politica. Questa pratica noi aspramente disapproviamo. ·

Il Giommi ricorda i1 suo quasi ast~nsionista discorso al congresso coHegiale di Forlimpopoli e 1a delibera della sezione di Cesena.. Erano 27 socialisti, dice il Giommi. Ma che importa? La disciplina è la disci. plina e deve valere per tutti. Tanto per gli umili gregari del Partito, come per gli avvocati. Coloro che vogliono fare quanto a loro pare e piace non possono rimanere nei partiti dove le minoranze devono ubbidire alle maggioranze. .

La conclusione è che Giommi e gli altri hanno fatto il gioco dell'on, Comandini il quale consoliderà la sua posizione elettorale. Non dubitate. Comandini che ha saputo commemorare un monarchico inorto, saprà accontentare :mche i monarchici vivi

Jn tutte le questioni, egli è «accomodante». La sua tattica è di non disgustare nessuno.

· Molte altre cose dovremmo osservare al Giommi, ma i nostri lettori giudicheranno per quello che in realtà vale la lettera che qui sotto pub· blichiamo.

Da ultimo non creda il Giommi che io ce l'abbia personalmente cogli avvocati. No. Non tanto le persone, quanto la classe e Ia sua funzione mi sono antipatiche. Se oggi il Partito Socialista è diventato quelli enorme baraonda elettorale che tùtti conosciamo, gran parte della responsabilità. dev'essere rigettata sugli avvocati socialisti che «sempre» hanno dimostrato la loro strafottenza dei compagni dopo averne mendicato i voti, e sempre hanno dato scandalosi esempi di «girellismo» politico.

Vedi Ferri, l'avvocato più «avvocato» della terza Italia.... e dietro a lui « in fitta schiera » tutti g li altri....

b. m.

P. S - Ho tolto dalla lettera d el Giommi alcune frasi in.giuriosc a me dirette, ma, che non mi toccano

Le ho tolte per non dover replicare con. altre frasi del genere e perdere tempo in. sciocchi personalism i, mentr-& gravi problemi · s'affacciano e chiedono una soluzione. T anto più che io non ho indicato al disprezzo dei socialisti la persona del Giommi, ma ho semplicemente · commentata Ja sua con dotta equivoca in occasione del blocco provinciale.

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