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[PER IL SOCIALISMO FORLIVESE] *

( +) Preiiede Utili ErneJ/O, Il primo comma all'ordine del giorno è il rendiconto amminùtrativo della Federazione che i compagni vedono in altra parie del giornale ( + ).

Il M1111olini1 commentanda le cifre, fa ri/evlh'e a/J'asumblea la scarsità dei proventi della quarta pagina e della rivendita Incita i compagni ad alimentare la sottoscrizione e a suptrare la somma raccolta nel 1910 ( +).

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JJ segretario della Federazione fa quindi la Jua relazione morale. Parla d, ll'op"a di propaganda orale da lui compiuta in que.rti ultimi mesi e quanlo ai giornale Ji rimelle ail'arti.olo pubh/i(aJo fra l ' anno vecchio e iJ nuovo.

la bandiera - dice MuJJolini - che voi mi a,·ete consegnata un anno fa ,. è ancora immacolata. Così continuerà. (L'a.Jiemb/ea approva con una prol11ngata 11cd11mazione l'opera del D i,ellore e l'indirizzo del giornale),

Zanchini Antonio propone un aumento di 20 lire mensili all'a1t11al.e stipend i o del Direttore.

,M11s10Jini si dichiara recisament e ronJrario e motiva la 111a ripulsa con considerazioni d'o rdine amministrativo (Medri proponi la 101pensit1a, ma l 'asstmbiea rigetl'1 la sorpemiva e approt1a l'aumento ).

[S111/' Jorganizzazione economica, M.Nssolini prnenta e svolge il seg11enle ardi.ne del giorno:

« Il convegno collegiale obbliga i figli di famiglia socialista che hanno i capi-famiglia inscritti nella Lega gialla, a d ichiarare pubblicamente ch'essi intendono rimanere nella vecchia Camera del lavoro che non è confessionale poiché raccoglie uomini di tutte le fedi e di tutti i Pa rtiti. Il figlio di famiglia socialista che non vorrà dichiararsi in tal senso, verrà espulso dal Partito ».

• Riassunto delle relazioni e delle dichiarazioni svolte a Forll, negli uffici dc LA Lolla di Cl,me, il 22 gennaio 19ll, durante il conv~o collegiale provinciale della federazione socialista forlivese. (Da La Lolla di Clam , N. 56, 28 ,~io 1911, li) ·

S11 'jfJeJJ'ordine ·deJ giorno J'impeg n4 ·fJna vivace ed ua"ricnJe diJCIIJJÌone. Ca.sadei di Busse((hio propone che it ComitaJo federale spieghi con Nmi circolare a t11tte te iezioni le moliwzzioni ~- la portata di quesl'ordin, del giorno. L!auemblea approva all'11nanimità l'ordine del giorno M11ssolini coti'aggiuntu Candii.

Dof!o tma hrnie relazione del segretario federale [sul/'agiJarione polilica.] .( + ), Mussolini riferiJçe sul caraJtere e gli !Copi delta s,uola dei p,opagandiJJi.

Essa si propone di abilitare i compagni operai più intelligenti e studiosi ad esporre in pubblico le nostre teorie e a sosterlerle contro gli avversari. La scuola durerà parecchi mesi. Materie d'insegnament o saranno: 1) Geografia politica; 2) Storia politica del secolo XIX; 3) Economia politica elementare; 4) Storia dei sistemi socialisti; ') Teorica e pratica socialista. Le lezioni avranno luogo . tutti i mercoledl e i sabato a cominciare dal mercoledl prossimo 1 febbraio. Tutti ì compagni volonterosi possono inscriversi. (Il congreuo plaude ali' inizialiva e app rova) ( + ).

ANDREA COSTA*

( +) lmpouibile riaw,mere in questo breve spazio la m irabil e sinles; JJo,ita, che ìi Mus.rolinì tratteggiò e fert rivivere, d ell' I n ternazionale, dai suoi alhori sino al giorno che si giume per essa al socialismo. A quel socialismo, che solo fra tutti i partiti, ci condu rrà alla rivoluzione socia!~, alla radicale trasformazione del vecchio organismo borg hese che fatalmente dovrà disgreg.irsi e dissolversi, per cedere il post o al nuovo stato che si prepara e si evolve e g ià incalza : al p roletari ato. Questo avverrà quando la. borghesia, che oggi [regna] ancora, con la. fotta e col denaro, avrà compiuta la sua ·pa rabola, la sua t raiettoria, compiuto il suo ciclo storico, dal giorno che essa s~rse dalle ruine del clero e della nobiltà. Frattanto noi, in attesa che questo evolvt:r.;i si mat uri e si compia, dobbiamo, con la propaganda, con l'azione lenta e quotidianà, affrettl.r_e il giorno auspicato e invocato.« Avanti! » dunque, come ammoniva Andrea Costa, che aveva segnato questo comando e questo grido nella sua bandiera gloriosa di battaglia. Quella band iera che il proletar iato internazionale isserà vittorioso sulle ruine della odierna borghesia, il g iòrno in cui questo gigante secolare sarà esaurito, consumato, ridotto all'impotenza, e il leoncello fulvo , che oggi attende paziente e vig ile, avrà ·temprati i muscoli per sl~nciar3i, pieno 4,i ardire, nel pub· blico arengo, che gli fu semp re conteso.

"' Riassunto dt l dhcorso ptoounciato a Meldola, nel teauo comunale, U pomeriggio del 22 gennaio l 911. (Da La lc1t1J di CJ1J1u, N. '.'.i7, 4 febbraio 19 11, Il)

Ma dite un po'. egregi colleghi della Fronda, mi prendete in g iro o fate sul serio? Voi mi trovate «pugnace». Leggete e riportate i miei articoli. Ciò è «enorme>>. Spero che non mi crederete « una fiera sitibonda di sangue repubblicano». Il « cappello» che fate al mio articolo* è irto di contraddizioni. Ce l'avete col nostro « materialismo ventricolare» ma soggiungete che volete: « pane per i ventri e per !'intelligenze» e allora siamo d'accordo. In , •eriti anche il )abaco del vostro idealismo, o repubblicani lombardi, è ormai unto e bisunto dal prosaico lardo del baslou. · li vostro atteggiamento n elle ultime eleziol)i amministrative di Milano, certifica che anche voi non siete alieni da flessioni di spina dorsale, da contatti eterogenei, pur di avere il successo, l'immediato successo Eppure, voi repubblicani idealisti, avreste dovuto scindervi dal blocchetto democratico e piantare sopra una delle piattaforme elettorali la vostra bandiera, il vostro programma, la vostra repubblica! E il gesto sarebbe stato bello, signifu:ativo, morale, Che importa il numero dei voti? la bellezza, la f~r:za, la cultura, la gioia che furono sino a ieri mo- nopolio di caste, siano domaa.i patrimonio di tutti. gli esser i umani. Ricordate H eine, nel secondo Kap111 del suo DeulHhland:

« Eravamo dodici repubblicani a Parigi nel 1789 », <lice Camilla Desmoulins, eppure quattro anni dopo - fu una pallida alba del gen~ na io - la Repubblica trionfante consegnava alla ghigliottina la testa dell'ultimo capetingio....

Ma voi, monopolizzatori dell' idealùmo, vi siete confusi con gli uom~ni dell'affare, con quei mercanti bugiardi che Platone dichia rava esiziali alla repubblica, con uomini che hanno l'ideale nel portafoglio. E dove finisce il vostro idealism<>? Ah no! Non lo sapete.

E vi prego di non confondermi _coi sudditi del marincttiano Roi Bombanre. Io sono forse più idealista di voi. Quello che pèrseguo è un ideale di rinascenza pagana che rivendichi i diritti della carne mortificata da venti secoli di rinuncia cristiana.

• La Fronda, settimanale repubblicano di Milano, N. ,, 28 gennaio 1911, II, riporta l'articolo di Benito Mussolini: Il f//lmt t l'alfabeto.

« Quaggiù, cresce pane Per tutti i figli degli uomini e rose e mitti e bellme e piacer.i e piselli, piselli dolci per tutti ».

L'idea lismo che deprime la carne e rinnega la vita, noi lo lasciamo ai pazzi della· Tebaide.

« LA DIFESA >>

Nino Pinchetti ci dirige dalle colonne della Dif esa un suo sermone. Grazie! Ma coi sermoni non si fa polemica. Il Pinchetti non smentisce ciò che abbia.mo detto sull'attuale gioventù universitaria, solo cerca giustificare l'assenteismo. Non ci riesce, però. Lo studen:te universita~io italiano non è più «!'eterno ribelle ». 2 inutile acca tastare delle frasi. L'anima goliardica è morta. n stata uccisa dalla sig nora « professione» .che avvelena, già dal liceo, il futuro universitario. N uovi eroismi irredentistici ? Eh! caro Pinchetti, l'irredentismo batte oggi alle g randi porte d ella storia: l'irredentismo che tolga l'uomo allo sfruttamento dell'uomo. E a questo irredentismo i :figli di papà r iluttano .... Non cos1 una volta. AIJora uscirono dalle Università gli irredentisti della plebe: Gori, Costa, M erlino, Ca.fiero. Quale differenza tra allora e oggi ! E quanto melanconica 1a vostra constatazione!

Atiorno A Marx

Dopo quattordici mesi di polemiche che rimbecilliscono, I'uJtima che abbiamo avùto col P. R. sul concentramento deUa r icchezza e sulla teoria della mise ria·· crescente, ·si è svolta serena, se p ur, qua e là, constellata dalle inevitabili puntarelle sarcastiche. VaHebbe la pena di continuare, ma o rmai ogni discussione è accademica e oziosa. Chi legge il P. R. non ricorda più l'artkolo precedente della Lotla di Classe e viceversa. La polemica perde quindi - attrave rso questi lunghi intervalli settimanali durante i quali il foglio va a finire.... dove tutti sanno - ogni sua efficacia pedagogica. Noi proponiamo una cosa: polemizzare s_opra

· un solo giorna le che nello stesso numero accolga botta e risposta.

Offriamo quindi le nostre colonne all'articolista del Pensiero R o· m11g110/o e gli proponiamo anche il soggetto della pol.em.ica: la teoritt mmxiJ111 dtl d,1nminismo ttonomico. Solo cosl la. polemica può avere una qualche utilità e non ridursi a una specie · di masturbazione intellettuale che diverte 8Ii autori degli artico~i e nessun altro.

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