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MARCELLO SOLERI

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di Giuseppe Cacciaguerra

di Ciccillo Cacace

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“La libertà politica è una vana lustra se non accompagnata dalla libertà dal bisogno, dalla libertà dalla fame, dalla libertà sociale”.

“Carneade! Chi era costui?”. La celebre domanda di don Abbondio potrebbe, a malincuore ma realisti- ra di Marcello Soleri (1882-1945).

A porsi il quesito, per di più, non sarebbe solo un semplice curato di - pieno del termine, così come un eroico combattente nella Grande moltissimi settori, dall’economiane del Paese. Peraltro, non scese del suo comportamento – onesto, schietto e cristallino – vanno indi-- re per la Patria, rettitudine, tota-Provarono a corromperlo in tutti quell’incarico, vero e proprio tiroci-mento divenne allievo di Giovanni Giolitti, che ne percepì subito le vi-dere il testimone dell’area del liberalismo. Allo scoppio della I Guerrase anch’essa in campo, non perse volontario, quantunque Onorevonon ricorse al cosiddetto Modulo -

Soleri è stato avvolto dalla nebbia dell’oblio. Immeritatamente.

Per la cronaca, costui, interven-in prima linea. Alle “penne nere”a caso da Ministro della Guerra,addensarono su Roma, volle ave-d’assedio, di cui si riteneva immisui monti e in trincea, tenne un comportamento esemplare; primo

- riori di comandare di persona an-- nemico, ma non solo. Soleri, nelle sue “Memorie”, ricorda un episodio (nel corso della “decima spallata”).-

– continuava a sparare sulla detta amico, non riuscendoci altri, Solerinon si perse d’animo: “Generale,si all’ospedale di Cividale in visita,sciato impunita una tale risposta”,-

- sapeva di dover compiere un preciso dovere, ma altresì pensava di dare un esempio. Per sua stessa circuivano, nel settore che vede-

Fu costretto a scelte impopolari, ma necessarie come talune ama- pane. Si pensi che il pane costava re (…) eliminare qualsiasi diversa

- alpini”.

Camera, il 28 novembre 1918, su Caporetto per denunciare la mandel soldato da parte dei comandi:pio di arrivismo che veniva dall’al- scamenti non potessero sradicarsi, che i turni di riposo per le trup-- sero alla scelta del suo nome sono - adamantina, divenuta proverbia- visti sconti del 20% da applicarsi-

Ivanoe Bonomi, sotto quello di Lu- accessi alla Capitale, stradali e- verso Roma. Il decreto per lo stato

27 sul 28 ottobre e terminato alle sei di mattina con lo scopo di “im- cruccio scolpito in testa: “Ho due - di un prossimo movimento insur-

Memorabili le sue invettive che ca, un tempo squallido e vuoto”. Si pletamente avulso dalla vita pub-ventato anch’esso totalitario”. Solo il suo nuovo nome: Santi Massimocon il Primo Ministero Bonomi, che lo volle al Tesoro. Tanto per camSuo il compito di rimettere in sesto dove aveva lasciato da Commissa- re. Un vero e proprio testamento spirituale: “Una sola cosa vi dico ed è che tutti noi dobbiamo avere che tutti noi vorremmo essere nulla perché ritorni ad essere tutto, Marcello Soleri si spense. Con lui

Bibliografia

Brosio M., Commemorazione di Marcello Soleri, con parole introduttive di Luigi Einaudi, Mario Fano ed Ivanoe Bonomi

Collino Pansa R , Marcello Soleri , Gar-

MemoriePer

Marcello Soleri, Milano 1945 , I tasca-

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