2 minute read
La breve vita del Ministero dell’Italia occupata
nebbiosa prospettiva del tempo, ricordare a noi stessi e specialmente ricordare agli stranieri e ancor più agli italiani, ai troppi italiani facilmente dimentichi o male informati, quale fu la guerra che il popolo italiano condusse contro il suo duplice nemico, ricordare le lacrime e il sangue, le vittime e gli eroi, che hanno pagato e conquistato la nostra vittoria.115
Dopo aver velocemente tracciato il percorso di nascita del movimento partigiano, riconosciuto il contributo popolare, femminile e l’indispensabile aiuto alleato, l’esortazione conclusiva è interessante poiché mette in luce i temi su cui le prime memorie si soffermeranno:
Advertisement
Venga il poeta, ma sia un padre, e sappia dire il compianto per questi ragazzi assassinati che avevano ancor bisogno della carezza della mamma, per questi giovani massacrati di botte che non fiatarono, per quel biondino gentile come una signorina impiccato con un gancio al mento, per quegli operai, studenti, ingegneri, generali, per quei nostri compagni che sono andati al martirio ed alla fucilazione con l’animo dei martiri cristiani. Dica il compianto per le mogli e per le madri che non hanno una tomba su cui piangere. Dica anche dell’inguaribile angoscia di noi che trascinammo i giovani a morire […] Tragga dalla lenta sommersione dell’oblio i semplici eroismi dei popolani […]. Se quest’ora incerta nasconde, come vogliamo, l’alba di un nuovo risorgimento, aggiungano gli storici di domani ai mille di Marsala, combattenti del primo risorgimento, i centomila della guerra partigiana, pionieri del secondo.116
In queste parole sono presenti tutti gli elementi chiave che saranno recuperati dalle prime memorie: celebrazione dei caduti, del loro sacrificio, elogio degli eroi, grandi e piccoli, che non si sono sottratti al pericolo della morte in nome della Patria; il tutto accompagnato da uno stile pesantemente retorico, come si vedrà.
La breve vita del Ministero dell’Italia occupata
Anche il neonato governo di unità nazionale si prodiga per incentivare la produzione di una letteratura e una storiografia resistenziale: nasce infatti il Ministero dell’Italia occupata, con il compito di curare la raccolta e l’edizione dei documenti relativi alla Resistenza, siano essi fonti storiche oppure testimonianze dei protagonisti.117 Dopo alcune pubblicazioni, l’iniziativa si esaurisce subito, e il
115 FERRUCCIO PARRI, L’Italia partigiana, in anche l’Italia ha vinto, cit., p. 9. 116 Ivi, pp. 18-20. 117 Di seguito sono riportati alcuni esempi di pubblicazioni a cura del Ministero dell’Italia occupata. Per la memorialistica ricordo ANGIOLO GRACCI, Brigata Sinigaglia, Roma, Ministero dell’Italia occupata, 1945. Per le fonti storiche segnalo la raccolta dei Documenti, 14 opuscoli che 60