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III - Le dinamiche narrative comuni
Dopo aver presentato i testi di memoria partigiana dell’Ossola mi sembra opportuno cercare, se esistono, le direttrici tematiche comuni nello sviluppo dei vari tessuti narrativi.
I testi ossolani presentati spaziano dalla testimonianza dell’intellettuale a quella dell’operaio, dai ricordi della giovanissima staffetta a quelli dell’ex ufficiale che diventa comandante partigiano. Si è visto quanto possa essere diverso il resoconto di un operaio comunista come Mario Manzoni da quello di un intellettuale quale Fortini, poiché ognuno ha vissuto la Resistenza con un’ottica diversa, e, di conseguenza, ha fondato la ricostruzione dei propri ricordi su una scala d’importanza gerarchica strettamente individuale. Anche considerando due testi di memoria di simile provenienza – come possono essere i racconti del già citato Manzoni o di Bruno Francia, entrambi operai di bassa estrazione sociale – si evidenziano delle differenze, che sono state notate nel corso dell’analisi. Nonostante questa diversità di origine – legata alle varianti individuali di selezione e ricostruzione narrativa del ricordo – è stato possibile individuare alcuni macrotemi di fondo che tutti i memorialisti toccano, ovviamente indugiandovi ognuno a proprio modo. Il fatto che esistano dei filoni narrativi comuni nella memorialistica partigiana ossolana non significa che ogni scritto sia puro e “scolastico” svolgimento di questi temi; ogni testo mantiene comunque le proprie peculiarità. Ma, se si vuole tentare un approccio che non si limiti all’individualità del singolo scritto, una seppur minima generalizzazione è inevitabile.
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Da questa analisi si cerca di far emergere se la memorialistica partigiana – che è un “genere” testuale non contemplato all’interno delle patrie lettere, tanto che diventa perfino improprio considerarlo un “genere” – può avere legami con la più considerata letteratura resistenziale: se può essere interpretata come un primo passo nella rielaborazione narrativa e letteraria degli eventi resistenziali – poiché ha in comune con essa alcune tematiche di fondo che gettano una luce diversa sui fatti vissuti – oppure se resta semplice cronaca spuria di momenti autobiografici, senza sapersi spingere più in là. Si deve sempre considerare che i meccanismi 293