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Fausta e Adelio Fiore

successiva alla nostra, si siano gettati alle spalle insieme agli orrori anche i profondi insegnamenti scaturiti da tutto il periodo bellico […].311

In sostanza, Carassi sente di avere una colpa personale nei confronti dei valori resistenziali. Se oggi sono oggetto di strumentalizzazioni e storpiature, è anche colpa di chi, come lui, non ha saputo contribuire alla formazione di un’immagine solida e condivisa del periodo resistenziale. Si era convinti che l’autorità insita nell’idea stessa della guerra di Liberazione bastasse, da sola, a descriverne il valore e a mantenerne vivo il ricordo.

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Fausta e Adelio Fiore

Altro esempio simile al testo di Carassi è Memorie di un ribelle, di Fausta e Adelio Fiore.312

Persona comune, senza velleità artistico-letterarie, Adelio Fiore racconta le sue memorie partigiane in un testo che assume la semplice struttura dell’intervista; la moglie, Fausta, veste i panni dell’intervistatrice, quando in realtà anch’essa ha vissuto le stesse esperienze del marito. Si tratta, quindi, di un testo di memoria a più mani. E a più voci: oltre ad Adelio, nel capitolo Memorie a confronto compaiono anche altri intervistati. Questo indica che, a distanza di anni, si cercano riscontri esterni a sostegno dei propri ricordi personali. Il testo segue la scansione domanda-risposta, per una prima parte. La seconda sezione vede una narrazione più lineare, in cui però narratrice è sempre Fausta: il marito compare come terza persona protagonista dei fatti. In alcuni punti, però Adelio prende direttamente la parola. Non si vuole indagare a fondo l’articolazione di questo testo: quel che interessa ora è individuare i motivi che hanno spinto alla scrittura i due coniugi, estranei al mondo della cultura. Nella conclusione della narrazione, Adelio sottolinea di aver scritto le proprie memorie perché

La Resistenza deve continuare a praticarsi in forma costante, progressiva, sino alla piena e duratura affermazione della democrazia effettiva e dei suoi obiettivi, e ogni volta che questi siano minacciati. Questa mia profonda convinzione desidero consegnare ai giovani ai quali non potrò parlare personalmente come ho fatto spesso nelle aule

311 Ivi, p. 12. 312 Nato a Foligno nel 1920, Adelio Fiore è stato partigiano garibaldino sull’Appennino umbro e in Romagna. Dopo la Liberazione ritorna a Foligno, dove esercita la professione di geometra.

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