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3. La vittoria attraverso il potere aereo? ... .. .............. .................... ..... .......... ....... . . »
vero responsabile della sconfitta tedesca è il Gen. Douhet. È un merito senza dubbio, ma tale ch'egli non lo prevedeva.
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Che ne pensa il signor Ambrogio 1?
LA VITTORIA ATTRAVERSO IL POTERE AEREO 2 ?
Nell'Inghilterra, pubblicato nel 1942, ebbe poco successo, ma negli Stati Uniti d'America, sotto il titolo «Victory through Air-power,, un libro di Alessandro P. De Seversky ebbe (crediamo nel 1941) la vendita di trecentomila copie in poche settimane; si disse che il suo contenuto aveva «travolto gli americani come un temporale», intensificò, se anche non le dette l'avvio, la pubblicazione di articoli pro e contro il concetto che il solo impiego dell'aviazione da bombardamento su «zone» nemiche possa dare la vittoria. Affermava De Seversky che le forze terrestri dovrebbero essere solo impiegate nel compito della occupazione e della polizia delle aree conquistate dalle forze aeree.
Noi italiani conosciamo bene l'efficacia di suggestione di tale concetto, perché esso è nato tra noi; è lo stesso del Generale Giulio Douhet e fu discusso in Italia per venticinque anni almeno; il De Seversky segue il Douhet anche in molte idee accessorie sebbene rimodernandolo; ci dispenseremo pertanto dall'istituire un parallelo tra i due scrittori.
Tra i contraddittori del De Seversky sta un ufficiale dell'esercito cecoslovacco, «addetto» presso lo Stato Maggiore Generale Francese, il capitano F.O. Miksche, ciel quale tra l'altro fu pubblicato in Inghilterra nel 1943 dall'editore Allen un libro dal titolo «Il bombardamento aereo è decisivo?» che negli Stati Uniti prese il titolo «Contro Seversky» e che noi tenteremo di recensire con una certa larghezza ma senza seguire l'Autore in tutte le sue digressioni.
INTERPRETAZIONE DEI FATTI CONCRETI. - È incredibile fino a che punto i preconcetti possano dominare le menti anche nell'osservazione
l. Abbiamo invitato il Sig. Artieri [che è lo stesso M. N.d.C.J ad inviarci un'ampia recensione del volume del lvliksche, dal quale entrambi i contraddittori hanno tratto interessanti elementi per la loro polemica (N .d. R.). 2. Siamo lieti di pubblicare in questo numero e nel successivo l'ampia recensione del Sig. Artieri al volume del cecoslovacco col. Miksche; per le discussioni sorte a proposito di questo libro, vedi Rivista Aeronautica, 1946 n. 4 p. 31 (N.d.c.). dei fatti concreti; vedansi qui due pareri del tutto opposti:
I tedeschi, secondo le opinioni di Seversky, hanno male valutato gli effetti dell'arma aerea. Essi costruirono principalmente, tipi di aerei che servirono di appoggio alle forze terrestri ossia aerei con breve raggio di azione. Furono pertanto costretti a fare le loro campagne sulla terra, come in Polonia, Francia, Paesi Bassi e Balcani, allo scopo di utilizzare i paesi conquistati come basi aeree contro il loro arcinemico, l'Inghilterra.
E altrove Seversky insiste:
«La conquista tedesca della Norvegia, dell'Olanda, del Belgio, della Francia e dei Balcani fu dettata in primo luogo dalla necessità tattica di acquistare le basi per una azione militare contro il capitale nemico e contro le sue linee vitali nel Mediterraneo».
«I Paesi Bassi, il Belgio e la Francia furono occupati per portare l'Aviazione ad un'appropriata vicinanza alle isole britanniche ed alle sue linee vitali d'oltremare ... ripetutamente Hitler fu obbligato ad occupare una nazione dopo l'altra allo scopo di portare la sua forza aerea all'adatta vicinanza di qualche obiettivo principale. Con un'Aviazione a raggio di azione più conveniente, l'occupazione di alcuni di questi paesi avrebbe potuto non essere necessaria».
Il Miksche è di tutt'altra opinione:
Hitler non ha occupato quei paesi per usarli soltanto come basi aeree. Il suo vero obbiettivo era quello di assicurare alla Germania l'egemonia su tutto il Continente come condizione base principale per lo sviluppo cli una strategia mondiale. Comunque, per assicurarsi il dominio sull'Europa egli voleva che tutti i fattori militari degni cli menzione fossero resi innocui, in particolare gli eserciti dovessero essere disarmati. Senonché questo progetto poté essere attuato solo in spazi limitati, come l'Olanda, il Belgio, la Francia e i Balcani.
L'occupazione di questi paesi fu soltanto il mezzo per un dato fine; il fatto che Hitler, attraverso queste occupazioni abbia acquisito altri importanti vantaggi, fu solamente un sottoprodotto. Ossia è accaduto che il terzo Reich, col raggiungimento dei suoi principali scopi strategici, abbia anche migliorato la sua posizione geografica in quanto ha avanzato le sue basi aeree per serrare l'Inghilterra o le più importanti linee di comunicazione inglesi.
Il Seversky ripete e sviluppa qua e là più volte il suo concetto prediletto; egli scrive:
A. MEcozzr - Scritti scelti - Voi. Il (1945- '1 970)
Un'Aviazione a largo raggio, avrebbe risparmiato ai tedeschi molte delle loro disavventure, perché con l'uso di un'aviazione di tal genere l'Inghilterra sarebbe stata battuta dall'aria.
La battaglia d'Inghilterra, che terminò con la sconfitta della Luftwaffe, non è una prova, che il bombardamento aereo non sia decisivo. È stata una deficienza di Goering sull'impiego dell'Aviazione a largo raggio che fu responsabile a sua volta della mancata sconfitta dell'Inghilterra. Seversky aggiunge che i tedeschi, con una Aviazione a largo raggio, avrebbero invece potuto attaccare con successo i più importanti obbiettivi.
Il Miksche ribatte: È difficile capire perché Seversky arguisca che un'Aviazione a largo raggio possa essere decisiva. La sconfitta delh1 Germania nella battaglia d'Inghilterra non fu dovuta a difficoltà di raggio d'azione. Un anello di basi aeree tedesche, vantaggiosamente piazzato in Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio e Francia, circondava le isole britanniche. Da esso l'attaccante poteva dominare non solo zone dell'Atlantico al cli là dell'Inghilterra stessa. La vicinanza di aeroporti tedeschi rendeva possibile un impiego molto più razionale degli apparecchi, proprio in quanto ciò rendeva possibile alla Luftwaffe di eseguire numerosi voli operativi in un solo giorno.
Andando più oltre nella sua teoria, il Seversky afferma che i tedeschi avrebbero fatto molto meglio per risparmiare a se stessi i disturbi delle loro campagne terrestri, se avessero annientato i loro avversari, inclusi presumibilmente anche gli inglesi, dalle loro basi aeree del terzo Reich, invece di condurre la guerra un miglio dopo l'altro.
RAGGIO D'AZlONE AD OGNI COSTO: I VELIVOLI CIRCUM-GLOBULARI. - Si può dire che il Seversky veda grande; i nostri teorici della guerra aerea esclusiva erano modesti al suo confronto:
Egli scrive che, la strada più facile e più rapida per vincere una guerra è quella di costruire una flotta aerea a largo raggio tale da costituire un'aviazione ,<Circum-globulare». Questa aviazione sarebbe capace di operare diretti attacchi sugli obbiettivi della Germania e del Giappone partendo dagli aeroporti degli Stati Uniti, convertendo perciò entrambi gli oceani, Atlantico e Pacifico, in due aeree che si potrebbero chiamare «terra di nessuno».
L'Aviazione a largo raggio, per sé stessa, renderebbe superflua la costruzione di grandi e costose navi da battaglia, cd infine, cosa non trnscurabile, quando fosse usata come mezzo di trasporto assicurerebbe all'Inghilterra un adeguato soccorso di viveri.
Altrove l'immaginifico De Seversky dice: «continue ondate di potenza aerea d'oltremare significheranno un bombardamento continuo a dispetto del più lungo intervallo necessario per l'avvicinamento, come il flusso di un fiume rimane inalterato ed ininterrotto anche se il suo punto di origine è mille miglia lontano».
Il Miksche considera le idee di Seversky come una utopia e aggiunge: Anche ammettendo che fosse così, per molte ragioni difficilmente si potrebbe fare questione di un continuo bombardamento.
I bombardieri stessi dovrebbero essere distribuiti su vari bersagli, nello stesso tempo e sopra una vasta zona dato che anche mille aerei non potrebbero essere dovunque nello stesso momento. Solo questo fatto già esclude la possibilità di una assoluta superiorità dell'aria. [Per avere] mille aerei sul territorio nemico, dato che vi sarebbe sulla loro rotta, dagli Stati Uniti all'Europa, una distanza di dieci o dodici ore di volo, occorrerebbero alla fine più di dieci gruppi di mille bombardieri ciascuno per dare il cambio uno dopo l'altro, a tutte le ondate. Questo cambio è di vitale necessità dato che il bombardiere diventa praticamente inutile non appena ha scaricato il suo carico di bombe.
L'attuale durata dell'attività bellica di ciascun apparecchio è solo questione di minuti. Quindi il numero dei bombardieri «Circum-globulare» dovrebbe essere di circa 10.000. Ma qui entra nel problema un ulteriore complicato fattore. Anche la migliore flotta aerea, durante operazioni prolungate non può al giorno d'oggi tenere contemporaneamente in azione più di un decimo dei suoi apparecchi. Questo è un dato dell'esperienza pratica, e tenendo conto di questo i diecimila apparecchi ascenderebbero alla cifra astronomica di 100.000.
Prosegue il Miksche: non vogliamo addentrarci ora negli aspetti economici cd industriali del problema, ma crediamo che anche in questo campo vi sarebbero dei problemi quasi insolubili. Tanto più che la questione degli aeroporti e dell'organizzazione a terra è il tallone di Achille di ogni forza aerea. Se ne deve dedurre che sotto questo aspetto le difficoltà sarebbero insuperabili anche negli Stati Uniti. Ed anche un numero di aeroplani così elevato non garantirebbe la assoluta superiorità dell'aria richiesta da Seversky. Di fatti solo una superiorità dell'aria relativa è possibile, ed essa è sempre limitata nello spazio e nel tempo; può contribuire alla decisione attuale della situazione, soltanto se venga immediatamente sfruttata. Il che
non include in nessun modo la possibilità di influire sul corso della guerra, sia pure indirettamente, con bombardamenti a largo raggio.
GLI EFFETTI DEL BOMBARDAMENTO.
- Il Miksche a questo punto invita i I lettore a esaminare un grosso impianto industriale che ricopra più di un miglio quadrato. Molti edifici sono stati eretti sul terreno della fabbrica, depositi, autorimesse, cortili di riunione, officine di montaggio, centrali di energia, ecc. Alcuni di questi edifici sono importanti, altri lo sono di meno. I bersagli realmente vitali, la distruzione dei quali arresterebbe la produzione, raramente ricoprono più del 25% di tutta la zona. Per di più quesro spazio non è concentrato ma suddiviso. Qui vi è il 2%, là il 10% e così via. E così è successo durante la grande incursione contro le officine Renault del 3 marzo 1942, e quantunque molti edifici fossero stati danneggiati la maggior parte del macchinario di produzione rimase intatto. Non appena furono ripulite le macerie essi continuarono la produzione. La distruzione di ferrovie, punti di smistamento, banchine, ecc. è un problema ancora più difficile, perché i punti nevralgici sono più piccoli ed il danno puc'J essere riparato rapidamente. Le difficoltà dei trasporti di Hitler dipendono molto meno dal risultato del nostro bombardamento che non dalla estensione delle sue linee di comunicazione su tutto l'intiero continente europeo.
Al contrario di Seversky, secondo cui i tedeschi avrebbero fatto una scelta sbagliata di bersagli vitali, il Miksche pensa che i Comandanti della Luftwaffe hanno ben capito perché bombardavano Coventry e le altre città industriali e certamente hanno fotto del loro meglio per far cadere le bombe nelle zone importanti. Cominciarono cli giorno appunto per essere sicuri della mira, ma anche così ebbero pochi colpi giusti da registrare, mentre Je loro perdite furono molto pesanti. Allora cambiarono gli attacchi diurni in incursioni notturne, nelle quali l'esattezza della mira fu ancora minore. Dovettero accontentarsi di portare la distruzione sulle zone di abitazione mentre raramente riuscivano ad ottenere più di pochi giorni cli interruzione nelle fabbriche. Il dottor Goebbels ed i giornali tedeschi assicuravano al popolo tedesco che erano stati appiccati vasti incendi proprio come ci raccontano ora i nostri giornali. I giornali tedeschi per dare una prova dell'effetto devastatore dei bombardamenti aerei presentavano al pubblico fotografie impressionanti.
Probabilmente mostrarono l'incendio di un negozietto del West End di Londra. Comunque, chi desidera imparare qualcosa in dettaglio circa i risultati del nostro bombardamento legga rapporti telegrafati dalla Germania da corrispondenti di giornali americani. Oppure anche studi gli articoli dello Schweizer Bauzeitung, il ben noto giornale industriale svizzero, il quale dice: «dovunque voi potete vedere delle case distrutte, mentre le fabbriche mostrano solo pochi danni. Le fabbriche sono immediatamente riparate dopo un attacco mentre la riparazione delle case è rimandata a dopo la guerra».
Ciò è vero anche in Inghilterra. Molte case sono state distrutte ma l'Inghilterra è ancora in piedi e va avanti.
Quelli che sono in posti dove si possono sapere le cose, dicono che un'alta percentuale delle bombe sganciate sull'Inghilterra non ha fatto danno. Di quelle che colpirono qualche obbiettivo, solo poche furono sganciate su bersagli realmente vitali. I tedeschi, sempre secondo Seversky, commisero un altro errore: mancarono di «continuità nell'azione; il procedimento dei bombardamenti fu frequentemente interrotto». Il Miksche confuta: anche qui la Luftwaffe fece del suo meglio. Il bombardamento non fu mai interrotto per ragioni sentimentali ma perché anche la più grande flotta aerea può mante1:iere in azione solo una parte dei suoi apparecchi nello stesso tempo. Voi non potete trovarvi dovunque in una sola volta. Non esiste un'assoluta superiorità dell'aria, ma solo una superiorità temporanea e locale. Tutto questo però non significa «un argomento contro il bombardamento aereo», ma solo contro un'idea esagerata della sua importanza.
A questo punto il Miksche passa a confutare alcune speciali asserzioni del De Seversky, prima di tutte la folle idea del bombardamento della Germania partendo da aeroporti americani. Seversky dice: «La combinazione di tali grossi bombardieri con potenti cacciatori provenienti dall'Inghilterra, sincronizzata in un'offensiva aerea di accerchiamento contro la Germania, mi sembra che sia l'ultima ragionevole forma di strategia». Miksche scrive: non dubito che una tale combinazione sarebbe possibile al giorno d'oggi dal punto di vista tecnico. Ma la questione cruciale è vedere in quanto tempo qualsiasi sforzo in questo senso potrebbe ottenere una chiara decisione della guerra. La risposta è negativa. Tali azioni, al livello tecnico attuale, dovrebbero avere un carattere soltanto episodico. Il loro effetto potrebbe essere
A. McCOZZI - Scritti scelti - Voi. Il (1945-1970)
imporrante rnoralrneme e politicamente, ma non potrebbe essere strategicamente decisivo per se stesso.
Seversky ignora dovunque l'enorme «handicap» col quale un attaccante a largo raggio deve combattere con un difensore a breve raggio di azione. Un esempio classico di ciò deve essere ricercato, non solo nella battaglia d'Inghilterra, ma anche nella battaglia su Malta. Anche se gli aerei a largo raggio fossero più armati, questo handicap potrebbe essere ridotto ma non sarà mai completamente soppresso. Il successo ottenuto dalle fortezze volanti nel bombardamento di Lilla non è una prova convincente del contrario, perché in quell'epoca la forza aerea tedesca era fortemente impegnata sul fronte orientale. D'altra parte non si hanno dari esatti fino ad ora sul numero dei cacciatori tedeschi che sono stati abbattuti.
Tanto più è grande la distanza che un aereo deve percorrere e canto più esso deve essere di tipo pesante. I giganteschi aerei «Circum-globulari» potrebbero difficilmente avere una mobilità cale da «serrare le distanze» contro i bersagli. Potrebbero lanciare le loro bombe da forti altezze, il che necessariamente danneggerebbe la esattezza della mira. Quindi è difficile capire come degli aerei a largo raggio potrebbero raggiungere la prima condizione posta da Seversky per ottenere una decisione dall'aria e cioè la «precisione di bombardamemo,>.
Seversky stesso ammette che anche il più forte carico di bombe può non avere un effetto decisivo se è sganciato a caso sopra una città.
Lo sforzo del personale cresce con la durata del volo. Gli aviatori che hanno preso parte ad alcune grandi azioni, come il bombardamento di Colonia e di Di.isseldorf potrebbero dire molte cose specialmente sullo sforzo di nervi di un lungo volo operativo.
Il volo dipende molto dalle condizioni del tempo. Ma le condizioni del tempo possono essere completamente diverse in America da quelle in Germania o Giappone nello stesso momento. Io non sono un meteorologo e quindi non sono in grado di sapere per quanti giorni dell'anno il tempo è ugualmente favorevole su entrambi gli emisferi, orientale ed occidentale, come sarebbe necessario per il tipo di impresa ideata da Seversky. Ed inoltre il tempo può cambiare, sia favorevolmente che sfavorevolmente, durante le dodici ore di volo. Quindi una tale impresa potrebbe essere portata avanti solo sporadicamente, il che incide su un'altra condizione di successo stabilita dallo stesso Seversky il quale parla cli «continuità di azione». ESERCITI E MARINE SONO «SECONDARI».
Seversky scrive: «un sommovimento di cervelli avverrà quando ognuno avrà facilmente riconosciuto che il potere aereo è la chiave della vittoria nella guerra moderna: mentre le forze terrestri e navali saranno indistintamente ausiliarie e con ruoli secondari». <<Noi avremo tuttavia bisogno di forze terrestri e navali per scopi ausiliari, per appoggiare le azioni e per la fatica finale dell'occupazione e della politica. Appare fin d'ora che solo il potere aereo può portare avanti una guerra offensiva contro il nemico e solo l'offensiva può vincere questa guerra. Noi possiamo assumere un'attitudine difensiva sui mari, possiamo tenere le nostre forze terrestri in giacen7.a per l'evento finale, mentre il potere aereo prende l'iniziativa e demolisce fino ad una decisione. li nostro compito è quello di tenere il nemico sia per mare che per terra con le minime forze, di conservare le nostre energie e ricchezze economiche per far massa dell'aria in un'offensiva del tutto decisiva».
Il Miksche osserva: Dopo l'esperienza pratica di tre anni di guerra è difficile gli sia sfuggito il fatto che dal 1918 la guerra è cambiata trasformandosi in una guerra di movimento.
Una spiegazione del successo di Seversky negli Stati Uniti è da ricercare nell'attuale situazione nel Pacifico. l.?altro comando giapponese ottenne infatti in pochi mesi il raggiungimento del suo primo grande obiettivo strategico. Esso riuscì a conquistare tutte quelle basi navali ed aeree dalle quali sarebbe stato possibile colpire il Giappone e formò una specie di catena di avamposti intorno al Giappone che ebbe come pilastri principali le Filippine, le Caroline, la Nuova Guinea ecc.
È interessante osservare che lo Stato Maggiore Generale tedesco nel 1940-41, non osò tentare l'invasione dell'Inghilterra quantunque la distan7.a via mare fosse inferiore a 50 miglia. Come faranno gli americani per fare la loro invasione da una distanza di 2500 miglia? Qui è il punto dove Seversky interviene con le sue forze aeree <<integrali» cd «interglobulari». Si può dire a suo credito che egli ha convinto pii:1 di 300.000 americani di una cosa che è in effetti impossibile. Ma la dottrina della guerra specialmente sul luogo di battaglia, sia esso nell'aria, sul mare o sulla terra deve corrispondere alla realtà delle cose; essa non può sforzarsi di essere il risul raro di un desiderio. I Giapponesi hanno occupato l'isola di Corregidor non per mezzo dell'aria, ma con assalti per terra e per mare sostenuti da forze aeree; e gli Americani non possono