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La Veloce passa con Garibaldi
facco d'armi non furono nemmeno la decima parte del numero accertato dal Marryacc è da osservare che nella testimonianza del Panzavecchia è forse dato ritrovare l'origine di una curiosa leggenda locale: quella raccolta dal Figlioli, sulla base di una relazione manoscritta contemporanea redatta dal sacerdote Pellegrino, che calcolava appunto in trecento i marsalesi unitisi ai garibaldini, mentre è accertaco che essi non superarono la trentina O 5> _ Quanto alle eruppe regolari del generale Landi ed ai volontari di Garibaldi, se le cifre riportate dal Marryatt sono eccessive, tuttavia la proporzione delle forze (poco meno di tre a uno), concorda approssimativamente con i risultaci delle più recenti ricerche.
Il seguito del racconto riproduce con sufficiente esattezza le fasi del combattimento:
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«I napoletani iniziarono il loro attacco contro i piemontesi, che cadevano in gran numero, come se fossero morti, ma invece avanzavano strisciando ml ventre s11 per il pendio del colte, e q11ando erano abbastanza vicini saltavano in piedi, sparavano con i loro fttcili e caricavano a corpo a corpo con Ùt baionetta. Dall'allrv lato gli 11omi11i al comando del <~oppola avevano rft!!J!,iurtto am-h 'eSJi La sommità del colle e gli sforzi rittniti delle dtte parti ributtavano alla rinfiJ.w i napoletani girì dall'altura, infliggendo loro ttn(t gran q11anlità di perdite nella discesa. Quelli tuttavia occupavano tm'altr-a posizione, ma ne veniv,u10 .rloft_giati con la perdita di due cannoni0 6l: allora essi buttavano i fucili. si fi,Cttavano wn la faccia a terra e domandavano q1,1.artiere, ma il loro comandante < 1 ì ), sverf!,Of!,nandoli riusciva a rianima,·li. La giornata terminò con i napoletani in fuga a ,·ercare asilo in Calatafimi, e con le forze di Garibaldi cadute addormentate sul terreno conquistato al nemico». Il rapporto del Marryatt sulla battaglia si conclude con la notizia che Garihaldi ha oltrepassato Calatafimi, inseguendo le truppe del Landi, le quali nella loro precipitosa ritirata sono state attaccare dalle popolazioni. l 'ufficiale acclude le copie di due manifesti diffusi dai garibaldini, di un ordine del giorno e della traduzione del messaggio del Landi al Viceré: si tratta del famoso dispaccio che comincia: «Soccorso, pronto soccorso!» e che, dice il Marryatt «parla più chiaramente di qualunque rapporto io possa fare».
(l 5) A GRATI, 1 Mii/e, cit., pag. 2 l3. ( 16) Uno solo, in realtì1. ( 17) L'originale porta: • Their Generai•: sembra che il comandante Marryarr fosse persuaso che il comando dei borbonici durante la battagli., fosse staro renuro personalmente dal generale Landi e non invece, come fu, <lai valoroso maggiore Sforza, l'unico ufficiale regio a cui rutti gli storici, e i garibaldini stessi, ahhiano reso omaggio.