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LA STORIA DELLA FORTIFICAZIONE E GLI INGEGNERI MILITARI ITALIANI
4° - LA TECNICA MILITARE FUORI D'ITALIA NEI SECOLI XVII0 E
XVIII0
Con la metà del secolo XVII0 ebbe fine il predominio degli ingegneri militari italiani rispetto a quelli delle altre nazioni. essendochè anche presso le nazioni principali europee erano sorte scuole e tradizioni di fortificazione locale. I piccoli stati sparivano in gran parte, e la « chiamata», potrebbè dirsi, di ingegneri cos truttori divenne minore. I cui~ tori delle scienze e delle arti si specializzarono, e non si ebbero nel secolo XVI II0 , che come eccezioni i multi formi artisti del 1500, pittori, scultori, architetti, artiglieri e fortificatori nel tempo stesso. Sorsero gli eserciti permanenti e gli ingegneri militari furono ingaggiati come quelli delle altre armi; vi furono, cioè. l'« Arma>> e gli « Ufficiali del genio» e di ciò si farà argomento di studio nei capitoli seguenti. Nella teoria scolastica si sogliono raggruppare gli ingegneri esotici del secolo XVI 1° in iscuole, a seconda delle nazioni alle quali appartennero ed ove maggiormente lavorarono. Del resto, la natura del suolo e l'indole delle popolazioni ha influito sugli elementi delle opere in modo che ogni «scuola» ha caratteristiche diverse dalle altre. Tre sono le scuole che emersero nel secolo xvn°, cioè: la scuola frances e , la olandese , la tedesca. SCUOLA FRANCESE. - Sorse con Enrico IV0 , che istituì il <C Corpo degli ingegneri mili tari >> per suggerimento del Sul Iy (fine del secolo XVI 1°) ; poi la scuola si affermò con Errar de Bar le Due che scrisse il primo libro di fortificazione francese (1594); con De Ville (1596-1657); con Pagan (1604-· 1665), il vero creatore della scuola francese. Fu continuata e celebrata dal · Vauban (1633-1707), dal Cormonlaigne (16961752), dalla Scuola di Mézières (1748), dal Montalembert