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Mar z o Versol'Italia •

1) Si iniz ia il mese con le sue no te caratteristiche, vento, acqua e freddo. Trovo finalmente un l ib ro di mio gradimen t o, le ' 1 Confessioni" di Sant' Agostino.

2) Un morto per dissenteria. (87) Riscosso lo stipe n dio e p aga ta la mensa con le soli te proteste di noialtri subalterni, che inutilmente ci battiamo affinché la nosh·a quota mensa sia proporzionale a 1 grado e allo stipendio. Attu almen te la quota è di 100 kr. mensili, e n on riteniamo gius to né equanime che nelle speciali condizioni in cui ci troviamo de tta quota non si.a differenziata fra coloro ch e percepiscono 150-180 kr. mensil i e quelli che ne percep iscono 300 e più. La "subalternaglia" è sta t a in minoranza!

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3) Men tr e eseg u o la visita mattinale, m i trasportano in reparto un nos t ro prigioniero ago ni zzante, giu nt o insieme ad a lt ri la s t essa not t e da Gorizia, dove si t rovava a lavora re . C hi ssà quanto avrà soff er t o quel disgraziato in così lw1go e disastroso viaggio!

Alcun i compagni mi r ifer iscono che molti nostri soldati furono lasciati i n ques t a ci t tà e nei pressi per i lavori alla ferrovia e per il recupero dell'ingen te mater iale bell ico abbandonato nella nostra ri t irata.

È per loro una vita dura e b estiale, insufficie n te il vit t o, i mmane il lavoro che viene eseguito con qualsiasi te m po, mal riparati da i rigori invernali e dalla p ioggia, invis i al la popolazione l oca le, co m pos t a qu asi tu t ta di sloveni, dopo c h e gli

"irredenti italiani" furono confinati n e i campi del!' Austria o della Mo ravia . Il terrore di questi prigionieri era sop rattutto il bastone che ricevevano su di loro non appena davano segni di stanchez za! Mi è stato detto da fonte autorevole che degli 800 prigionieri che lì erano rimasti per i lavori, soltanto un'ottantina sono attualmente presenti. Gli altri sono tutti morti o ricoverati in ospedali.

L'infelice muore dopo poche ore, se nza aver ripreso conoscenza. Un a l tro morto per enterite. (89)

Cartolina di Metella 1 , rispondo con una lettera, assicurandola che cercherò di riconciliarmi con la musica classica se avrò la ventura di ascoltarla ai concerti del campo, dei quali le do ragguagli. Al 1° reparto uffi cia li programma di va rietà con "surroga ti " di "sciantose"! 2

4) Pioggia continua. L'autop sia de l solda to morto ieri ha rivelato una tubercolos i polmonare con caverne.

Due morti per t.b.c. polmonare e per enterite. (91)

C oncerto all'ospedale, ne approfitto per pregare il Direttore di includere nel progr am ma, quando a lui piacerà, della musica di. Beethoven e di Bach. Mi assicura che sono già alle prove per la sinfo nia Eroica e per la Pastorale che da tempo gli ufficiali austriaci desideravano ascoltare.

5) Pioggia ad intervalli con raffiche di vento. Ne app rofitto per fare una passeggiata da solo, giacché quasi nessuno dei miei colleghi esce con il maltempo, mentre a me piace ritrovarmi solo accompagnato dal soldato di scorta che cambia di volta in volta. Così oggi ve ne è uno della Transilvania, che geograf icamente appar tie ne alla Romania. Mi riesce di scambiare qualche parola e non senza meraviglia mi accorgo che la lingua romena ha una notevole assomiglianza con l'italiano, di cui semb ra un diaJetto. È un muratore di circa 55 anni, e con orgoglio mi dice che da "permanente" ha visto l'imperatore Franz Josef a Vienna! Avrei voluto domandargli se lui, romeno, avrebbe preferito ritornare sotto la monarchia romen a, ma la sua devozione ed entusiasm o per il defunto imperatore mi fecero comprendere che nel suo an imo non esistevano complicati probl e mi di irredentis m o.

Mi sono così sp into fino a Rodinger dorf, ritornando ben bagnato, mentre il romeno a suo modo si lamentava dell'acqua presa, che gli impediva di arrotolare e accendere le sigarette.

1 CG, FCl, Cecilia Bonazzi, car tolina p.g., 9 Febbraio 1918, " Ca rissim o, a nche oggi le invio il mio saluto cd il mio ri co rdo affettuoso unito al ln s peranza di sape rla in buon.i sal ute. Spiace mi so lo di non poter ricevere s uoi sc ritti, mentre io giorno per giorno s pero sempre di ricevern e. O' [sic] ri cevuto finalmente rispos ta da papà suo una bella lettera, ed ora quindi sono più contenta. presto le im·ierò un pacchetto con iJ pane. Saluti si nceri, aff.ma Cecilia.

2 Figura professionale dei caffe -dm11/a11t, derivata dalla s torp iatura napoletana del termine francese chn 11t e11se - "can tante" .

6) Una carto l ina di Delia, dello scorso mese, mi informa che già da tempo sono stato abbonato a l pane, domandandomi se lo ricevo3 Rispondo melanc onicamente di n o ! Scrivo anche a Ri cc a rdo.

Altro " b efhel" dal coma ndo. Si devono sgombrare tre b aracche dell'Isolier per essere adibite a ricovero di soldati austriaci affe tti da tubercolosi polmonare . Come se non fossero sufficie nti le malatti e che infieriscono in questo campo, per giunta in mezzo ai prigionieri vi accolgono anche i tubercolotici!

Che sia una sin istra rappresaglia A us t riaca ? Seco nd o lo C h efartz l'lm p er ial Gove rn o si sarebb e l amen tato con il no s tro che, a loro dire, manda i prigionieri a ustri ac i in z one malariche.

7) Freddo e nevischio . U n mort o per enterit e . (92)

Il Lager è i n allarme! Il Comando è in agitazione e preoccupato per la rocambolesca fuga di alcuni ufficiali prigionieri! Ques ta notte, infatti, due capitani ed un so ttotenente, ricoverati in ospedale, sono riusciti a d eva dere dal ca mpo!

A nessun risultato hanno a pport a to l e lunghe e laboriose indagini, né tantomeno gli snervanti interrogatori e le be n m ani fes te minacce. Per il momento tutta la faccenda si è limitata ad inviare al "grnppo" gli infermieri italiani e al 1° reparto ufficiali il ca pitano medico Manfre di , capo repar to, in attesa di ulteriore punizione, giacché ri tengon o ch e tanto l'ufficial e che gli inf e rmieri a bbi ano agevo lato la fuga Sul posto hanno portato anche un ca n e po li zio tto , ma l'ast uzia italiana ne ha sventa to l'indagine, avendo g i à fa tto bruci are dello zolfo nei dintorni del reparto .

Le discussioni, i commenti in mezzo a noi so no stati infiniti, culminando animatamente alla mens a con varie proposte. Due sono s ta te le "mozioni" presentate Una dal capita no Sco lari, che sos teneva che per solidarie tà verso il colle ga Manfredi avremmo dovuto abbandonare l'ospedale e tornare ai reparti L'altra, più moderata, è stata presentata dal ca pitano Qu agliarello, che per la sua età e indiscusso valore professionale go de d ella stima d i tutti. Questi sostiene che domani una n ostra commissione s i dovrebbe recare dal comandante d el campo onde conoscere se su ssis tono prove rig u ardo alla colpevolezza del collega. Se questa fosse stata accertata in modo indubitabile ci s aremmo astenuti, a malincuore, da q u alsiasi agitazione, mentre se le prove fossero insufficient i o mancassero d e l tutto, avremmo abbandonato il nostro serv iz io.

3 CG, FCl, De lia Giannotti, car tolina p .g ., 6 Febbraio 1918, Carissimo Dino, si sono ri cevut i i due te legrammi, q ue ll o del 29 e que llo che inv iasti a me, ti ringraz io tanto tan to e non puoi comp rend e re il piacere che mi h a fa t to il tuo pensiero così gentile. Con molto ci ta rd o ci g iun gono le cartoline che ma n mano c i h ai scritto. l fra telli tutti ben e, ti ricordano se mpre e ti scrivon o . lo s tudio il piano assai e vado in o ltre alla Croce Rossa - Ufficio per i Prigion ie ri d i g u erra -s iamo tutte signore m olto volenterose pe r esse r v i utili. Ricevi i pacch i che t'inv iamo ed iJ pane da lla C roce Rossa? Papà nel Gennaio ti ha fat to un te leg ramma con ri s posta pagata, speriamo tu l'abbia r icev uto . Papà ha scritto alla Buce ll i. Mamm ina - Papà ti baciano affettuos amen te . Tanti bacioni for ti forti dalla tua sore llin a, De lia" .

Messe ai voti queste due mozioni, la seconda è s tata ap pro vata a larghissima maggioranza.

Tra me, però, penso che mai il Comando, anche se fosse il vero, acconsentirebbe a dire che il cap itano Manfredi non ha alcuna responsabi lità nelle avvenute fughe . Ritengo pure che, qualsiasi possa essere la risposta del Comando, se pur si degnerà di comunicarla, la situazione rimarrà come prima, giacché nessuno, egoisticamente, ha interesse a tornare nei reparti e a privarsi delle piccole agevolazioni di cui godiamo noi medici.

Nei pr ecedenti anni vari furono i tentativi di fuga, sia da parte degli ufficiali che dei so l dati. Esis teva ed esiste tutt'ora un'inafferrabil e "co ngrega" tra i prigionier i, che in modo sorprenden te e con mezzi assai primitivi fabbrica falsi timbri e documenti del tutto simili a quelli del Comando. Con tali documenti falsificati (licenze e permessi per lo più) e anche senza l'aiuto di questi, le fughe avven ivano durante le passeggiate e durante i lavori fuori dal campo. L'obiettivo era raggiungere il confine sv izzero.

Spesso travestiti da militari austriaci, muniti di false licenze per località del Trentino e di Tri es te, dove si parli la lin gua italiana, in molti ha nno tentato ingenuamente di raggiungere lo scopo, e fino ad oggi nessuno era riuscito a portare a termine l a temeraria impresa.

Quando i fuggitivi venivano riacciuffati, se erano ufficiali venivano assegnati a speciali campi di punizione, privati del "soldo", dei p acchi e d ella corrispondenza, fino a che non avessero espiato la loro pena.

Invece per i so ldati rei di questo crimine la pmuzione era ben peggiore. Considerato che per i militari semplici era più facile tentare l'avventura allorché si trovavano impiegati nei lavori fuori dal campo, oltre a l confino nel campo di punizione veniva inflitt a l a pena del "palo", di cui con tanto raccapriccio si parlò in Italia. Questa pena era applicata anche per al tre infrazioni discip l inari, e so lo alla morte dell'Imperatore Apostolico Francesco Giuseppe venne bandita, si cr e d e per merito delle giuste ed energiche proteste del nostro Governo .

Tale disumana punizione consisteva nel legare il reo ad un palo, a polsi unHi e a gambe penzoloni . Il disgraziato non tardava a perd ere conoscenza per via del grande dolore, ma pr onto era il "bo ia " a rianimarlo con acqua fresca. Il supplizio durava "ad libitum" del Comandante. A ciò si aggiunga che il fugg iasco doveva anche rifond ere le spese sostenute per la sua cat tur a!

8)Un morto per meningite da tubercolosi . (93)

Il comandante del campo riceverà domani una nostra delegazione della quale fanno parte anche Scolari e Quagliarello.

Ricevo da casa un vaglia di 166,45 Corone. Festeggio l'evento cucinandomi in camera per la prima vol ta un'abbondantissima e gus to sissima pastasciutta, di cui ero sempre in trepidazio n e per la giusta cottura!

Metella ha avu to la sua rivincita. Al concerto beethovenia n o al 1° gruppo ho ascolta t o a t tentamente e con animo ben disposto le due sinfonie, l'Eroica e la Pastorale . La prima mi h a turbato, la seconda mi h a commosso . Lo scriverò nella prossima lettera.

In verità, per innata indifferenza, non avevo mai par t ecipato ad u n concer t o, men t re ero assiduo all'o p era, alla prosa e sopratt u tto a l caffè -chantant [sic] e alle opere t te.

So l tanto un a vo lta, e per motivi se n timentali, mi feci promotore di un concer t o a Montep u lc ia n o . Ero s tu de nte del 5 ° a nn o di me d ici n a, ed a quell'epoca facevano ritorno in patria i reduci della guerra italo-turca di Libia, e dovunque s i costit u ivano com itati per ve nire in soccorso di tanti combatten t i che ritornando alle loro case non trovavano né da guadagnare n é come impiegars i .

In quel periodo nu trivo una forte simpatia ben contraccambiata per un'insegnan t e di un Is ti t uto femminile di Mont epulciano, la q u ale, o ltre alle do ti professionali, possedeva anche quella di una buona voce di soprano e, pur non avendo ma i col t iva t o ques t a sua dote canora, era risaputo della sua pass i one per il canto. Così non persi tempo e m i mis i a capo d i un comitato cittadino ed organizzai un concerto vocale e strumental e a favore dei red u ci polizi ani . Non m i fu difficire pe rsua d ere la "ca n tante" a partecipare a quest'opera benefica, sebbene pe r lei fo sse la p rim a vo l ta ch e si esib iva in pu b b lico.

Otte n uta dal Comune una stanza dell'ex corte di assise, lì iniziammo le p rove e d opo ave rl a fastosa m e nt e a dd o b bata si gi u nse alla grande serata. Proprio due giorni prima fui costre tto a letto da u n'angina follicolare 4 e febbre che m i fece temere fino aJl'u l timo di non poter par t ecipare al concerto che tanto mi stava a cuore Seb bene non comp le t amente sfebbrato, e cont ro il parere dei miei genitori, non volli rinunciare e così potei assistere al debutto della "canora signorina" .

Il programma musicale era quello che per gli eleme n ti poteva offrire la piazza, n on fu rono t ralascia t i pezzi ad effetto, così, ol t re a "Tripoli b e l s u ol d'amore" 5 , furono eseguiti "Poeta e contadino" 6 , "Si j'eta i Ro i" 7 e "Cavalleria leggera" 8 , che des t ò grande entu si asmo. Il con ce r to raggiunse i l suo c u lm in e

4 Una forma di tonsill ite.

5 Si veda nota 65, p. 79.

6 Ouverture d i Franz von Suppè (1819-1895), composito re austriaco di origine dalmata, che dive nn e par tico larmente famoso per le sue numerose operette, oltre ch e per un vasto repertorio di musiche di scena, come appLmto il Dich ler und Bnuer, "Poeta e contadino". Cfr. K. G;,~zL, T/J e Encyclopedin of Musicnl Theatre, New York, Schirmer l:3ooks, 2001.

7 Opern comica in tre at ti del francese Adolphe Adam (1803-1856) C' rappresentata per la prima vo lta a Par ig i nel 1852 allo rch é l'orchestra suonò il va lzer della "Vedova Allegra" 9 che furoreggiava in tutto il mondo, di c u i fu richi esto a gra n voce un bis.

8 Operet ta difranz von Su ppè (1819-1895),con pro tagonisti alcuni militari, iron izzava sull'eserc ito . L'opera, r appresenta ta per la prima volta nel 1866, p oco dopo la disfatta austriaca di Sadowa (3 lu g lio 1866), fu rapidame nte to lta dalle scene per in tervento della censura austriaca . Cfr. K. G ANZL, The Encyclopedia of Mu sical T/J m/re, New York, Sch irmcr Books, 2001 .

Le diverse e secuzioni musica l i furono intercala te dal concerto vocale e, non poco emoziona t a, essa ca n tò "Vissi d'arte, v issi d ' amore" IO, "La serenata d i Tos elli" 11 , "Mi chiamano Mimì'' 12 e per u ltimo "Vorrei bac i are i t u oi capelli" 13

Chiamata più v olte alla ribal ta, dopo aver concess o alcuni bis, volle esse re scherzosa e f uori programma cantò 'J\mor di pas to re ll o" - con il noto motivo " la campana fa d indon d an e il gallo chicchir ichì" 14 - e anche "Ciribiribin" 15

Il co ncerto conobbe un s uccesso insp erato a n ch e per il notevole co ncorso del pub b lico, m a quan do dovetti porgere un mazz o di fiori alla can ta nte m i s entii u n po' agghiaccia to, perché sebb en e fosse n ota in ci t tà l a no s tra simpa t ia, mi sembrava o ra di compiere u n gesto temerario che in un ambien te pet tego lo come Mon tepulcia n o poteva com pro m e t tere se non l ' onore, la reputa zi one de ll ' inseg n an te, specie agli occh i di non poche madri che avevano fig lie da maritare.

Nel porgerle i fiori ella si accorse dell'imbara zz o e poiché nella sala continuavano gli app lausi a l ei di re t t i, sicura ch e ques ti av rebbero coperto la sua voce mi disse: «Si faccia animo, non s t ia lì impala t o! ». Eravamo ancora allo stato del " lei", che poco dopo si trasformò ne ll 'ambi to d e l " tu" .

Le "co up de foudre" 16 per en trambi non durò a lu ngo ed io l o accanto nai ins ieme ad a ltri in un m io speciale reparto.

9 -10) Nuvo l o e fre d do. Un morto per polmonite . (95)

Ripensando a quanto s crissi ieri s u lla mi a in di fferenza per i co n ce r ti, me ne v iene in men te ora un'altra, quella cioè che non h o mai av u to i n cli n azione alcuna per lo sport. Scade n tissimo in ginna s ti ca, ce le b re sc h iappa nel gioco del tamb u rello, mi dilet tavo solta n to co n pass ione della bicicletta e del fucile .

9 Operetta in tre atti del co mpo sito re aus tri aco Franz Le h ar (1870-1948). L' operetta conobbe un successo senza precedenti. Rappresentata p er la prima vo ita a Vie nn a il 30 Dicembre 1905, rimase in sce na per o ltre quat troce nt o rappresentazioni. Tradotta in ita liano d a Ferdinand o Fon ta n a, d ebut tò in Italia a Milano nel 1 907 e rim ase in scena per ben c in quecento rap presentaz ion i. L'oper etta con ob be la stessa in cred ibil e fortuna in Francia ed in Inghilte rr a. K. G ii.. ;--JZL, Tlte Encyc/oped in of Musicnl Theatre, New York, Sch irm er Books, 2001 1°

Ce lebre aria della Toscn di Giacomo Puccini.

11 Romanza d el fi ore n tino Enric o Tosellì (1883- 19 2 6)

12 Celebre aria della Boheme di Giacomo Pucci n i

13 Roma n za co mp os ta d a Martino Sta ni slao Gas taldon ( 1861-1939), intitolata in realtà Musica Proibitn , venne conosciuta con il titolo "vorrei ba c iare i tuoi ca p elli n eri" p er il ri tornello che recita : Vorrei baciare i tuoi capelli neri I le labbrn tue e gli occhi t11oi severi I Vorrei mori r con le angel di Dio I O be/In im,nmoratn tesor mio .

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• Canzone p opo lare, meglio conosciuta con le prime p a rol e d el tito lo, c he so n o que ll e riportate dall'a u tore nel testo .

15 Canzo n e scritta d a l fime ntin oCarlo Tioc het (1863 -19 12) in tedesco, vem1e poi tradot ta in varie lingue europee

16 "Co lpo di fulm in e" .

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