Rivista Marittima Aprile 2017

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MARITTIMA RIVISTA

APRILE 2017

SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. ART. 1 COMMA 1 N°46 DEL 27/02/04) - PERIODICO MENSILE 6,00 €

MENSILE DELLA MARINA MILITARE DAL 1868

All’interno: PRIMO PIANO

La risposta italiana alle crisi internazionali

Paolo Casardi

L’Europa e la tutela militare degli Stati Uniti Ferdinando Sanfelice di Monteforte

La scoperta dell’America nella cartografia dell’epoca

SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE

Piero Carpani



RIVISTA

MARITTIMA MENSILE DELLA MARINA MILITARE DAL 1868

APRILE 2017 - anno CL

REGISTRAZIONE TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N. 267 31 LUGLIO 1948

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ AUTORIZZATA RODORIGO EDITORE VIA POGGIO MOIANO, 34/D 00199 - ROMA Tel. 06 66166539 Fax. 06 66149416 pubblicità@rodorigoeditore.it

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D

Editoriale

a qualche mese la Rivista Marittima seguendo la campagna navale che ha portato Nave Carabiniere, fregata di nuova generazione della Classe FREMM, in Australia e nel sud est asiatico sta cogliendo l’opportunità di approfondire aspetti storici e geopolitici delle aree visitate dalla nave in questo lungo viaggio, conoscere meglio le Marine dei paesi toccati e con cui l’unità navale ha cooperato e analizzare gli aspetti marittimi dei principali Stati della regione. E proprio ora che la fregata italiana, lasciato il sud est asiatico, è già approdata in Oman nella penisola arabica, area anch’essa strategicamente importante per gli interessi nazionali, per poi far visita a Marine nazionali del golfo e quindi rientrare in Italia, un’altra nave italiana si appresta a compiere una impegnativa ma allo stesso tempo affascinante campagna navale che porterà la nostra bandiera in mari lontani. Nave Amerigo Vespucci, Nave Scuola e Unità più anziana in servizio della Marina Militare, è infatti appena partita per una campagna d’istruzione della durata di cinque mesi, che la porterà a toccare i porti degli Stati Uniti d’America e del Canada e a rappresentare in queste regioni l’Italia, il made in Italy e la nostra Forza Armata, in un vero e proprio connubio di tradizione e innovazione. E come per Nave Carabiniere, gioiello della tecnologia italiana, il nostro periodico accompagnerà la «Signora dei mari», gioiello della tradizione velica, con articoli dedicati alle aree visitate lungo il percorso del suo viaggio. Già da questo numero volgiamo dunque il nostro sguardo sia a oriente che a occidente: ripercorriamo quindi le rotte che i primi esploratori del Nuovo Mondo compirono alla fine del ‘400 e agli inizi del ‘500 attraverso la cartografia dell’epoca nell’articolo dell’ammiraglio Carpani dove incontriamo un Amerigo Vespucci, in questo caso nelle vesti di cartografo, e contemporaneamente, grazie all’articolo del professor Gabriele relativo al viaggio della corvetta Magenta in Estremo Oriente andiamo a esaminare la particolare attività politica e diplomatica dell’allora neonata Marina Militare italiana con la stipula dei primi trattati con Cina e Giappone da parte del Regno d’Italia. Al pari dei viaggi del passato dove la marittimità ha rappresentato una risorsa fondamentale per la crescita commerciale, economica e tecnologica delle Nazioni, le campagne navali di nave Carabiniere e nave Vespucci riflettono una visione internazionale e globale che tratteggia questo inizio di millennio come «secolo blu» e dove la «crescita blu» sarà un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese e dei Paesi europei in generale, a fronte anche di una situazione internazionale sempre più complicata e in continua evoluzione. I temi trattati negli articoli di Primo Piano ci riportano infatti in Italia e in Europa: l’interessante articolo dell’ambasciatore Casardi esamina le crisi internazionali in atto evidenziando la particolare posizione di responsabilità che avrà il nostro Paese in politica estera tra il 2017 e il 2018 nell’ambito delle varie organizzazioni internazionali di cui fa parte e che ha avuto già un preludio a Roma a fine marzo scorso in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, atti fondamentali per la nascita dell’Unione Europea; l’ammiraglio Sanfelice di Monteforte analizza invece lo sviluppo delle relazioni tra Europa e Stati Uniti nel campo della difesa e le necessità di una difesa comune europea alla luce delle sfide che siamo chiamati ad affrontare e di uno scenario internazionale in continua evoluzione come ben evidenziato nel successivo contributo dell’ammiraglio Cosentino sulla rinnovata e sempre più ampia presenza della Marina russa in Mediterraneo. È con piacere infine che questo mese viene presentato in allegato al fascicolo ordinario un nuovo supplemento alla Rivista, a soli pochi numeri dal precedente, dando dunque continuità a questa prassi tanto cara ai nostri più affezionati lettori: trattasi in questa occasione della nuova edizione del supplemento «Andar per mare» dell’ammiraglio Buchet, un volume di ben 256 pagg. che presenta la disciplina della Nautica da Diporto completamente aggiornata rispetto alla precedente edizione che risaliva ormai all’agosto del 2009, comprensiva di tutte le nuove disposizioni di legge concernenti la nautica da diporto emanate nel periodo e sintetizzate tra l’altro nella relativa Rubrica interna a questo numero; un volume che si rivelerà un prezioso ausilio per tutti i diportisti e gli appassionati di nautica in generale. Stefano Romano Rivista Marittima Aprile 2017

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Sommario PRIMO PIANO

8 La risposta italiana alle crisi internazionali Paolo Casardi

14 L’Europa e la tutela militare degli Stati uniti Ferdinando Sanfelice di Monteforte

20 La Marina Russa in Mediterraneo

SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE

50 La scoperta dell’America nella cartografia dell’epoca Piero Carpani

Michele Cosentino

STORIA E CULTURA MILITARE

65 1866: una corvetta italiana in Estremo Oriente Mariano Gabriele

PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE

29 «Noi siamo la Marina» Anita Fiaschetti

71 La guerra degli opposti mezzi d’assalto italiani e inglesi nel 1943 Enrico Cernuschi

81 Admiral’s revolt Mario Romeo

RUBRICHE

Alessandro Ranieri

87 Osservatorio internazionale 100 Marine militari 109 Marine mercantili 116 Nautica da diporto 120 Che cosa scrivono gli altri 125 Recensioni e segnalazioni

liquefatto per la propulsione navale

Andar per mare

34 La sovranità condivisa delle acque storiche: il caso dell’area Azov-Kerch

39 Il 2017, anno cruciale per l’impiego del gas naturale Claudio Boccalatte

Rivista Marittima Aprile 2017

SUPPLEMENTO

La disciplina della nautica da diporto

edizione aprile 2017 di Stéphan Jules Buchet

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RIVISTA

MARITTIMA

Mensile della Marina dal 1868

EDITORE

Ministero della Difesa DIREZIONE E REDAZIONE Via Taormina, 4 - 00135 Roma Tel.: 06 3680 7248-54 Telefax: 06 3680 7249 Internet: www.marina.difesa.it/conosciamoci/ editoria/marivista/Pagine/default.aspx e-mail redazione: rivistamarittima@marina.difesa.it DIRETTORE RESPONSABILE

Capitano di Vascello Stefano Romano CAPO REDATTORE

Capitano di Fregata Giovanni Melle REDAZIONE E UFFICI

Giorgio Carosella Gianlorenzo Pesola Gaetano Lanzo UFFICIO ABBONAMENTI E SERVIZIO CLIENTI

Carmelo Sciortino Giovanni Bontade

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Decollo AV-8B da nave CAVOUR (Foto Sestini). A questo numero hanno collaborato

Ambasciatore Paolo Casardi Ammiraglio di squadra (aus) Ferdinando Sanfelice di Monteforte Contrammiraglio (ris) Michele Cosentino Dottoressa Anita Fiaschetti Dottor Alessandro Ranieri Contrammiraglio Claudio Boccalatte Contrammiraglio (ris) Piero Carpani Professor Mariano Gabriele Dottor Enrico Cernuschi Dottor Mario Romeo Dottor Enrico Magnani Dottor Renato Giocondo Contrammiraglio Pietro Verna Tenente di vascello Eugenio Tatulli Capitano di vascello (aus) Francesco Chiappetta Contrammiraglio (aus) Stephan Jules Buchet Contrammiraglio (ris) Ezio Ferrante Capitano di fregata Leonardo Merlini Ammiraglio Ispettore Capo (ca) Renato Ferraro Rivista Marittima Aprile 2017



PRIMO PIANO

La risposta italiana alle crisi internazionali Paolo Casardi (*)

(*) Laureato, cum laude, in Scienze Politiche presso lÊUniversità La Sapienza di Roma nel 1972. Ha iniziato la Carriera diplomatica nel 1974 (Cerimoniale Diplomatico e alla Direzione Generale Affari Economici - Unione Europea). Inizialmente assegnato allÊAmbasciata a Parigi, quale Secondo e quindi Primo Segretario di Legazione per gli Affari Politici, ha successivamente ricoperto numerosi incarichi alla Farnesina tra i quali Primo Segretario Commerciale e Vice Capo Missione a Maputo (Mozambico); Capo della Segreteria Particolare del Sottosegretario di Stato; Direttore degli Affari Politici presso il Segretariato dellÊUEO a Londra; Primo Consigliere alla Rappresentanza Permanente dÊItalia presso lÊONU New York. Promosso Ministro Plenipotenziario nel 2001 è Capo Gabinetto del Ministro per gli Italiani nel Mondo, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal 2005 è Ambasciatore dÊItalia a Santiago del Cile. Nel 2009 rientra nella capitale, quale Responsabile della UAMA, lÊUnità di controllo delle esportazioni del materiale dÊarmamento e infine Ispettore Generale della Farnesina e degli Uffici allÊestero. A gennaio del 2012 viene elevato al grado di Ambasciatore. Il primo luglio del 2014 ha lasciato il servizio attivo. Da allora è socio del Circolo di Studi Diplomatici, di cui è stato recentemente eletto Vice Presidente. 8

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PRIMO PIANO

L’Europa e la tutela militare degli Stati Uniti

Ferdinando Sanfelice di Monteforte (*)

Un assetto mondiale in evoluzione

Il mondo, contrariamente ai nostri desideri, gira per conto proprio, e ci sorprende spesso con eventi, in ambito internazionale, che ci colgono di sorpresa e ci possono portare spesso a reagire, di primo acchito, in modo irrazionale. Questo non è solo vero per noi Italiani, ma accade di frequente anche in altre Nazioni europee. In effetti, dovremmo prendere con calma ciò che accade e preoccuparci di analizzare le tendenze dell’evoluzione dei rapporti tra le potenze mondiali; solo dopo sarà possibile vedere le conseguenze per noi, ricordandoci che spesso noi Europei abbiamo limitate, se non nulle, capacità di influenzare gli eventi. Come disse,

tempo fa, infatti, l’On. Bonino, l’Europa è «un gigante economico, un nano politico e un verme militare» (1). L’assenza di due dei tre principali strumenti di potere, una politica condivisa e una forza «rispettabile» — per usare l’espressione cara a Jomini (2) — è infatti dovuta alla scarsa compattezza dell’Europa, che le impedisce di far valere il proprio peso negli affari internazionali, non solo in quelli vicini, ma anche in quelli lontani che ci colpiscono direttamente, nell’attuale mondo interdipendente e globalizzato. Questo è ancora più vero, da quando è stata annunciata la Brexit, che potrebbe privare l’Europa di una significativa parte del proprio strumento militare. Dipenderà dal livello di collaborazione che sarà con-

(*) Ammiraglio di squadra della riserva, è stato ammesso in Accademia Navale nellÊottobre 1962. Conclusa la carriera come Rappresentante Militare Italiano alla NATO e alla EU nel luglio 2008, insegna Studi Strategici allÊUniversità Cattolica di Milano e allÊUniversità di Trieste (Polo di Gorizia). ˚ membro dellÊAcadémie de Marine e della giuria del Premio di strategia Amiral Daveluy ed è consulente dellÊEuropean Defence Agency. Ha pubblicato i libri Strategy and Peace, I Savoia e il Mare e La Strategia oltre a numerosi saggi di storia e di strategia per riviste italiane, americane e francesi, nonché sulla Marina dellÊOrdine di Malta per il Centro Studi Melitensi. 14

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PRIMO PIANO Il reparto di volo imbarcato sulla portaerei KUZNETSOV operante al largo della Siria comprendeva 14 velivoli multiruolo e almeno 10 elicotteri di vario tipo (Fonte: Sputniknews).

La Marina Russa in Mediterraneo ** (

)

Michele Cosentino (*)

(**) Nota dellÊautore: al momento della stesura dellÊarticolo non era ancora avvenuto lÊattacco missilistico statunitense contro installazioni militari siriane sferrato allÊalba del 7 aprile dai cacciatorpediniere Porter e Ross. LÊoperazione rappresenta pertanto una decisiva inversione di tendenza rispetto allÊatteggiamento della precedente amministrazione statunitense nei confronti del regime siriano, nonchè un chiaro segnale di una presenza più concreta di Washington nella regione mediterranea.

L

a stampa quotidiana ha dato il dovuto risalto alle operazioni militari condotte dalla portaerei russa Admiral Kuznetsov, in azione per alcuni mesi al largo delle coste siriane. Un’analisi di questo evento dà lo spunto per una serie di riflessioni e valutazioni su un impegno e una presenza militare di Mosca nelle acque mediterranee sicuramente in crescendo da qualche anno a questa parte, nel più ampio quadro di una politica militare molto attiva e assertiva che s’inquadra nel conseguimento di precisi obiettivi politici e strategici formulati dal Cremlino.

La portaerei Kuznetsov all’opera …

Lo scorso 9 febbraio, il comandante in capo della Marina russa ammiraglio di squadra Vladimir Korolev ha celebrato il ritorno in patria del gruppo navale che ha operato nel Mediterraneo orientale. Oltre che dalla portaerei Kuznetsov, il gruppo navale era formato dal Piotr Veliky (Pietro il Grande) — classificato come incrociatore da battaglia e che per l’occasione ha svolto il ruolo di nave ammiraglia e per la difesa aerea di zona —, dai cacciatorpediniere antisommergibili Severomorsk e Admiral Kulakov, dall’unità da supporto logi-

(*) Contrammiraglio in ausiliaria, ha completato lÊAccademia Navale nel 1978 e si è laureato in Ingegneria Navale e Meccanica presso lÊUniversità di Napoli. Dal 1987 collabora con la Rivista Marittima e con diverse case editrici italiane e straniere ed è autore di numerosi libri, saggi e articoli. 20

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PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE

«Noi siamo la Marina»

Un progetto innovativo di comunicazione sociale per la Marina Militare

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Anita Fiaschetti (*)

ell’operatività e nella formalità tipiche delle Forze Armate non sempre si dà il giusto rilievo alla comunicazione: quest’ultima appare come qualcosa di aleatorio rispetto a quelle che sono le finalità e le priorità che bisogna perseguire. Eppure, se ci pensiamo, tutto ciò che ci circonda, comunica. Basta dire che la comunicazione ha una funzione sociale costitutiva fondamentale: fa sì che soggetti diversi e quindi identità diverse possano condividere, attraverso il linguaggio, lo stesso messaggio. La comunicazione è una questione identitaria: è lo strumento di condivisione di progetti e valori. È attraverso di essa che i soggetti interagiscono. Proprio perché comunicare è importante e farlo bene ancora di più, con questo articolo, per la prima volta, si vuole proporre una campagna di comunicazione sociale appli-

cata a una Forza Armata, in questo caso alla Marina Militare. Il progetto «Noi siamo la Marina», esposto nel dettaglio nella tesi conseguita dall’autrice nel Master in Comunicazione Sociale presso l’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata», nasce proprio dal legame tra identità e comunicazione. Un progetto innovativo che ha come obiettivo quello di mostrare il volto umano della Marina Militare, raccontando le storie di chi ogni giorno con passione, dedizione e coraggio opera nella Forza Armata un tempo anche definita «Grande Silenziosa». Un lavoro volto a far conoscere da vicino le attività che da anni la Forza Armata svolge nel sociale sensibilizzando così ancor di più l’opinione pubblica, la stessa che anche nel Rapporto Eurispes 2017 definisce, la Marina Militare come la più apprezzata delle Forze Armate.

(*) Laurea Magistrale in Sociologia allÊUniversità degli Studi di Roma ÿLa SapienzaŸ e Master in Comunicazione Sociale presso lÊUniversità degli Studi di Roma ÿTor VergataŸ. Da anni nellÊambito della comunicazione non profit come addetta stampa e social media. Attualmente è impiegata come ufficio stampa in CBM Italia Onlus, ONG impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. Collabora con la testata giornalistica Difesa Online. Rivista Marittima Aprile 2017

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PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE

La sovranità condivisa delle acque storiche: il caso dell’area Azov-Kerch

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Alessandro Ranieri (*)

e «acque storiche condivise» sono quegli spazi marini sottoposti al regime giuridico delle acque interne in deroga alle ordinarie norme di diritto internazionale del mare e in virtù di titoli storici posseduti da due o più Stati costieri. Si tratta, dunque, di una speciale categoria del più ampio genere delle acque storiche; tuttavia, in base al diritto internazionale la loro esistenza è controversa. Parte della dottrina osserva che il regime giuridico di acque interne presuppone l’esercizio esclusivo dei poteri di governo e dunque nega la possibilità che più Stati vantino titoli storici sul medesimo spazio marino (1); altra parte, invece, ritiene che la formazione e il mantenimento di quei titoli prescinda da tali circostanze e che nulla impedisca di qualificare come acque storiche quelle por-

zioni di mare le cui coste appartengono al territorio di due o più Stati (2). A rendere ancora attuale il riferito contrasto di opinioni è l’impossibilità di risolverlo facendo leva sul dato normativo poiché, come noto, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (d’ora in avanti UNCLOS) non disciplina le acque storiche. A nostro avviso, però, nonostante il silenzio degli accordi di codificazione e la tautologica definizione di acque storiche fornita dalla Corte internazionale di giustizia (3), ci sono elementi sufficienti per prendere posizione in favore dell’esistenza delle acque storiche condivise. In tal senso depone, anzitutto, la ratio stessa dell’istituto delle acque storiche che, riteniamo, è quella di consentire agli Stati costieri di sottoporre al regime di acque

(*) Dottore di ricerca in Diritto internazionale e dellÊUnione europea presso lÊUniversità degli studi di Bari, dallÊanno accademico 2010-2011 è cultore della materia in Diritto internazionale e in Diritto internazionale del mare nei corsi giuridici del Dipartimento Jonico e nel Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze e gestione delle attività marittime della stessa Università. Dal febbraio 2015 è docente aggiunto di Diritto dellÊUnione europea presso la legione allievi della Guardia di Finanza con sede a Bari. Ha svolto attività di docenza nellÊambito degli Short Master in Safety e Security in mare organizzati dallÊUniversità degli studi di Bari e dalla legione allievi della Guardia di Finanza. ˚ autore di diversi articoli scientifici riguardanti tematiche di diritto internazionale del mare. 34

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PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE

Il 2017, anno cruciale per l’impiego del gas naturale liquefatto per la propulsione navale

S

Claudio Boccalatte (*)

u questa Rivista è recentemente apparso un articolo (1) dedicato al terminal di rigassificazione di Panigaglia, nel comune di Portovenere, presso La Spezia, al cui interno si accennava ai possibili sviluppi legati all’impiego del gas naturale per la propulsione delle navi. Vogliamo ora fare un punto di situazione su quanto sta avvenendo nel mondo e in Ita-

(La foto della testata) - Il terminal di rigassificazione off-shore «Adriatic LNG» al largo di Rovigo, a circa 15 km dalla costa, è collegato alla rete di distribuzione nazionale tramite un metanodotto. Appoggiato sul fondo marino a una profondità di circa 29 metri, è una piattaforma lunga complessivamente 375 metri e larga 115. Il ponte principale è a 18 metri sopra il livello del mare. Il terminale off-shore è costituito da una struttura in cemento armato (Gravity Based Structure - GBS) che ospita due serbatoi per il gas naturale liquefatto (GNL), ed è entrato in esercizio nel 2009; nell’immagine la fase di rifornimento da una nave metaniera. (dal sito di Adriatic LNG).

lia, individuando in particolare le criticità che sono già state superate o devono ancora esserlo.

(*) Contrammiraglio del Genio Navale è attualmente Direttore del CISAM (Centro Interforze Studi e Applicazioni Militari) di Pisa. Entra nellÊAccademia Navale di Livorno nel 1975 e nel 1982 consegue con lode la Laurea in Ingegneria Navale e Meccanica presso lÊUniversità degli Studi di Genova. Presta poi servizio presso diverse unità navali ed Enti a terra della Marina Militare Italiana e presso Uffici di Programma internazionali a Londra e Parigi. Collabora con la Rivista Marittima dal 1992 e dal 2006 cura la Rubrica Scienza e Tecnica. ˚ Fellow della Royal Institution of Naval Architects e Presidente della Sezione della Spezia dellÊATENA (Associazione di Tecnica Navale). Rivista Marittima Aprile 2017

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SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE

La scoperta dell’America nella cartografia dell’epoca

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Piero Carpani (*)

a storia della scoperta dell’America ha preso vigore alla fine del 1800 quando, in occasione del IV centenario dall’avvenimento, la comunità italo-americana degli Stati Uniti ha cercato, nella celebrazione del «Columbus day», un’occasione di riscatto dalle difficoltà dell’emigrazione. Quell’occasione ha favorito anche la ripresa degli studi che hanno portato sia ad approfondire le conoscenze dei fatti che alla scoperta di nuovi documenti e al consolidarsi di notizie non sempre corrette. Alla base c’erano gli scritti del passato e le loro traduzioni ma l’ottica dell’osservazione presumeva di poter interpretare, sulla base delle conoscenze più moderne, anche quello che non era chiaro e, a volte, quest’atteggiamento ha portato a liquidare come fallaci le affermazioni incomprese o in apparente contrasto con i dati più recenti.

Gli Autori dei dati utilizzati per disegnare il planisfero del Waldseemüller sono Claudio Tolomeo e Amerigo Vespucci. I loro ritratti campeggiano vicino agli emisferi di riferimento (Fonte: museogalileo.it).

I riferimenti nautici e quelli geografici, dove spesso erano lacunose la conoscenza e la pratica di quelle scienze, hanno dato adito a tesi concluse con l’addebito di errori a carico degli antichi navigatori: per esempio le lettere del Vespucci, o meglio le copie di quelle lettere, con alcuni vocaboli mal compresi o male tradotti hanno fatto tacciare di falso il Navigatore. Scrive Vespucci nella lettera concernente il suo secondo viaggio: «… una notte, e precisamente la notte del 23 agosto 1499, c’è stata la congiunzione della Luna con Marte che secondo l’Almanacco avrebbe dovuto aver luogo verso le 23,30 – 24,00, allora io ho riscontrato che la Luna, quando è sorta dal nostro orizzonte, un’ora e mezzo dopo il tramonto, aveva sor-

(*) Autore di La più bella del mondo e Artica II, su Amerigo Vespucci, il navigatore, ha pubblicato il libro In rotta per le Americhe, lettura ragionata degli scritti attribuiti al fiorentino, vari articoli per il ÿComitato Amerigo Vespucci a casa suaŸ di Firenze e due articoli per la Rivista Marittima (Aprile 2015, Gennaio 2016). 50

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STORIA E CULTURA MILITARE La corvetta MAGENTA all’ormeggio nel porto di Napoli (Fonte: USMM).

1866: una corvetta italiana in Estremo Oriente

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La Marina come strumento di politica e i primi trattati del Regno d’Italia con Cina e Giappone

Mariano Gabriele (*)

l Regno di Sardegna aveva regolari rapporti diplomatici con gli Stati europei, con gli Stati Uniti e con i Paesi dell’America latina verso cui si era diretta l’emigrazione ligure nei primi decenni del secolo. Con l’avvento del Regno d’Italia la protezione si estese a tutti i soggetti di origine italiana e la Regia Marina guarnì con continuità la stazione del Plata. Ma nella nuova dimensione unitaria i rapporti esteri del Regno d’Italia non potevano limitarsi a quelli che erano stati sufficienti per lo Stato regionale: diverse erano le esigenze, diverse le ambizioni. Nella nuova realtà anche l’Estremo Oriente, dove fino ad allora Torino si era appoggiata alla rete diplomatica francese, entrava nel rag-

gio di un interesse diretto, reso più urgente dalla crisi dell’ industria serica in Piemonte e in Lombardia, dove i bachi erano stati colpiti da un morbo talmente grave che se ne temeva la scomparsa; si era tentato senza successo di sostituirli con semi importati dai Balcani, dalla Persia e dall’Australia, ma l’esperienza aveva dimostrato che solo ceppi provenienti dalla Cina e dal Giappone erano abbastanza resistenti per acclimatarsi nell’Italia settentrionale. Nel 1862 si progettò di inviare una unità della Regia Marina a circumnavigare il globo (1) — come la fregata austriaca Novara che tra il 1857 e il 1859 aveva condotto con grande risonanza una spedizione scientifica

(*) Ha insegnato per 30 anni Storia Contemporanea e Storia e Politica Navale nellÊUniversità di Roma. Autore di 30 volumi e 120 saggi e pubblicazioni, ha ricevuto 5 premi scientifici in Italia e allÊestero e 2 giornalistici. Consulente storico dello Stato Maggiore della Marina, è attualmente copresidente della Commissione storica italo-tedesca e presidente onorario della Società Italiana di Storia Militare. Rivista Marittima Aprile 2017

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STORIA E CULTURA MILITARE Il previsto attacco combinato della X Flottiglia MAS contro Gibilterra del 2 ottobre 1943 (Fonte: Disegno di Franco Harrauer, Collezione Enrico Cernuschi).

La guerra degli opposti mezzi d’assalto italiani e inglesi nel 1943

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Enrico Cernuschi (*)

ualche mese fa è apparso, su queste pagine, un articolo dedicato ad alcuni progetti inediti della X Flottiglia MAS messi allo studio nel 1942 (1). Dato l’interesse riscosso da quell’argomento, appare opportuno completare, in questa sede, il quadro dell’anno 1943, salvo rimandare a una futura occasione un altro aspetto, anch’esso mai pubblicato prima, dell’ancora oggi poco o punto conosciuta, ma clamorosa, attività svolta con successo degli incursori italiani nel corso del 1943 a favore dell’opera dei decrittatori del Regio Esercito attivi a Forte Braschi.

Un deserto e due eremiti

Lo sbarco anglo-americano nel Nordafrica francese dell’8 novembre 1942 fu protetto, come è noto, da una squadra da battaglia composta da 4 navi di linea (Nelson, Rodney, Renown e Duke of York) e 3 portaerei veloci (Formidable, Victorious e Furious). In quell’occasione i Britannici e, in seguito, i loro epigoni, non mancarono di sottolineare l’assenza delle Forze Navali da Battaglia italiane. Si trattava di una reazione comprensibile, dato l’eccellente sfruttamento propagandistico che Mussolini in persona aveva diretto su scala mondiale (a partire dall’America Latina) in seguito alla vittoria navale conseguita dalla VII Divisione dell’am-

(*) Laureato in giurisprudenza, lavora come funzionario di una delle maggiori banche italiane. Studioso di storia navale ha dato alle stampe, nel corso di venticinque anni, altrettanti volumi e oltre 500 articoli pubblicati in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia dalle più importanti riviste del settore. Tra i libri più recenti ÿGran paveseŸ (Premio Marincovich 2012), ÿULTRA - La fine di un mitoŸ, ÿBlack PhoenixŸ (con Vincent P. OÊHara), ÿNavi e QuattriniŸ (2013), ÿBattaglie sconosciuteŸ (2014), ÿMalta 1940-1943Ÿ (2015), ÿQuando tuonano i grossi calibriŸ e ÿGli italiani dell'Invincibile ArmataŸ (2016). Rivista Marittima Aprile 2017

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STORIA E CULTURA MILITARE

La superportaerei UNITED STATES nella fase iniziale di realizzazione (Fonte: en.wikipedia.org).

Admiral’s revolt

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La politica di difesa statunitense al termine della Seconda guerra mondiale

Mario Romeo (*) opo la fine della Seconda guerra mondiale l’amministrazione Truman si propose di ridimensionare il bilancio della difesa e, con esso, anche il bilancio dell’US Navy. La superiorità della Marina americana era semplicemente schiacciante e l’unica minaccia era rappresentata dalla consistenza della flotta sottomarina sovietica; la più numerosa al mondo, ma non per questo in grado di giustificare il mantenimento

di una flotta così imponente e onerosa. Nel 1947, i massicci tagli operati al bilancio militare, ridussero i fondi disponibili per la difesa da 45 miliardi di dollari a 14 in un solo anno (1) e la cosa non mancò di suscitare attriti circa la loro suddivisione tra le tre forze armate (2). La riduzione colpì pesantemente l’US Navy e negli ambienti della Marina si concretizzò il sospettò che l’US

(*) Nato a Bari nel 1950. Entra allÊAccademia Navale di Livorno e nel 1973 è nominato Ufficiale della Marina Militare. Congedatosi dalla FA, nel 1978, consegue la Laurea in Scienze Politiche, specializzandosi nel ramo economico internazionale. Collaboratore di diverse testate tra cui la Rivista Marittima nonché autore di saggi tra cui: 8 Settembre 1943 - La Dignità Tradita, Laterza Bari, 2004; La guerra fredda sui mari, Gruppo Editoriale lÊEspresso SpA, 2015, nonché svariati articoli di storia e strategia navale. Rivista Marittima Aprile 2017

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Osservatorio internazionale RUBRICHE

Marzo 2017

Progetto di una NATO araba, ma ...

L’Egitto dissotterra il progetto di una NATO araba. Il presidente al-Sisi intende presentare la sua idea al prossimo vertice della Lega Araba, in programma il 29 marzo, in Giordania ...

Un braccio lungo

Sembra che l’Arabia Saudita continui a premunirsi da ogni possibile rischio e aumenta le precauzioni. In questa ottica è utile ricordare che la Guardia Nazionale Saudita, un esercito bis di assoluta fedeltà ...

Regalo di anniversario

I regali di anniversario, si sa, hanno (o dovrebbero avere) un significato particolare e la consegna di un lotto di 6 Mig-29 («Fulcrum») dalla Russia alla Serbia, proprio in occasione del 18o anniversario ...

Un accordo, due vincitori e uno sconfitto

L’incontro di Antalya, che per la prima volta nella storia ha visto seduti allo stesso tavolo i vertici militari di Stati Uniti, Turchia e Russia ha portato a risultati operativi e politici di grande rilevanza ...

La «piccola Sparta» cerca nuovi spazi

Gli EAU, chiamati da esperti statunitensi la «piccola Sparta», per il suo ipertrofico apparato militare (è in intensi contatti con la Russia per acquistare un numero, sinora imprecisato di Su-35 ...

Una nuova crisi nei Balcani

Il blocco istituzionale nella FYROM/Macedonia, in essere da tempo, sta arrivando (o tornando) alla sua vera origine, che risale alle guerre balcaniche del XIX secolo, quando la componente albanese ...

Un altro passo

L’UE ha approvato la costituzione di un nuovo comando

designato per le operazioni militari congiunte all’estero. Alcuni Stati membri sono stati molto scettici del piano, dicendo che mina l’importanza della NATO ...

Si cambia, piano

Il 13 marzo il Segretario-Generale della NATO Jens Stoltenberg ha pubblicato la relazione annuale dell’organizzazione. Pur con molte difficoltà e incertezze, il 2016 dimostra che l’Alleanza ...

Ampliamento in Siria

Il consolidamento della situazione in Siria, sta permettendo alla Russia di avviare un altro passo nel programma di rafforzamento della sua presenza nel Mediterraneo ...

Tempi difficili

Poco dopo l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, funzionari e dirigenti del Dipartimento di Stato hanno informato la dirigenza del Palazzo di Vetro e colleghi di paesi-chiave ...

Lo ricompro

In mezzo alla pesante minaccia russa, la Svezia sembra aver avuto un ripensamento sulla vendita nel 2000 di una base di sottomarini, posta sull’isola di Gotland ... Enrico Magnani

FOCUS: Vigilia elettorale francese

Più di un paese è in bilico, e in prima linea fra quelli in bilico troviamo la Francia che rimane un Paese fra i più interessanti, tra i più affascinanti, ma che oggi si trova in incerto equilibrio tra le certezze del passato ... Renato Giocondo

continua a leggere ... Rivista Marittima Marzo 2017


Marine militari RUBRICHE

AUSTRALIA Elicotteri dell’Esercito a bordo di unità anfibie BELGIO Completata la consegna degli NH-90

CAMERUN Cessione di un pattugliatore d’altura

CANADA Ritiro dal servizio dell’ultimo cacciatorpediniere COREA DEL SUD Partecipazione all’Operazione Atalanta

EGITTO Prove in mare per la prima corvetta «Gowind» GIAPPONE Possibile test del primo missile supersonico … ingresso in linea del sottomarino Sekiryu antinave … … e consegna del Kaga

GRAN BRETAGNA Rischi per l’approntamento della Queen Elizabeth Ritiro dal servizio dei missili «Sea Skua» La portaelicotteri Ocean in vendita

INDIA Ritiro dal servizio della portaerei Viraat

IRLANDA Impostazione del quarto pattugliatore d’altura classe «Samuel Beckett»

ISRAELE Addestramento per gli equipaggi delle nuove corvette Rivista Marittima Marzo 2017

ITALIA Dall’«Ocean Explorer» per il Carabiniere … … al varo del Martinengo

MESSICO In servizio nuovi modelli di elicotteri

NATO Conclusa l’esercitazione «Dynamic Manta» 2017 PERU’ Consegna di una nuova unità oceanografica REPUBBLICA POPOLARE CINESE Incremento dei reparti anfibi Varo della portaerei Shandong

RUSSIA Problemi con gli elicotteri d’attacco imbarcati

Batterie missilistiche costiere sulle isole Kurili Varo del Kazan

SPAGNA Varo del pattugliatore d’altura Audaz

Ingresso in servizio del secondo sistema «Scan Eagle»

STATI UNITI Ultimate le prove del Montgomery TAIWAN Cessione di fregate

TURCHIA Consegna della nave da sbarco Bayraktar

VIETNAM In servizio i due sottomarini classe «Kilo Improved» Michele Cosentino

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Marine mercantili RUBRICHE

Programma nazionale della pesca 2017-2019

Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 63 del 16 marzo 2017 è entrato in vigore il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ... Contenuti del Programma

Fatti salvi gli obiettivi stabiliti dal regolamento UE 1380/2013 relativo alla politica comune della pesca ...

Punto fermo della Corte di Cassazione a tutela del fondo e del sottofondo marino

Anche il fondo e il sottofondo marini devono essere ritenuti come rientranti fra le cose destinate a pubblica utilità, ai sensi e per gli effetti del reato di danneggiamento aggravato, ... Orientamento della Cassazione La pronuncia, espressa nei termini sopra indicati, si allinea al consolidato indirizzo giurisprudenziale della Corte di Cassazione,...

Nautica da

Pietro Verna

GNL (Gas Naturale Liquefatto) e comunicazione nei finanziamenti dell’Esecutivo

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha recentemente decretato il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione previsto dalla legge n. 183/1987 ...

Airgun e ricerca in mare

Il ritardo nel suo invio al Parlamento aveva addirittura spinto l’on. Ermete Realacci a presentare, a inizio anno, un’interrogazione scritta alla competente Commissione della Camera dei deputati.... Eugenio Tatulli

Canale di Panama e Canale di Suez: un breve confronto

Nel mese di febbraio 2017 si è registrato un nuovo record (1) per il Canale di Panama (2). Si tratta del tonnellaggio giornaliero transitato nel mese pari a circa 1,18 milioni di tonnellate...

RUBRICHE

ANDAR PER MARE - 2017

Francesco Chiappetta

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diporto

Con il prossimo numero di Aprile 2017 sarà pubblicato il supplemento «ANDAR PER MARE - La Disciplina della Nautica da Diporto». La nuova edizione si è resa necessaria in quanto dall’ultima edizione (aggiornata al marzo 2009) sono state emanate nuove norme e disposizioni contenute in sette leggi, un decreto legislativo, cinque decreti ministeriali e sette circolari che hanno interessato la nautica da diporto....

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Stéphan Jules Buchet Rivista Marittima Marzo 2017


C he cosa scrivono gli altri

«Quei folli Eroi della Decima MAS»

«Le Tre Torri»

CONOSCERE LA STORIA, DICEMBRE 2016

NODO DI GORDIO. RIVISTA DI

GEOPOLITICA ED ECONOMIA INTERNAZIONALE, A. VI, N. 13. GENNAIOAPRILE 2017

«Il Triangolo possibile»

«Sommergibili e Sottomarini italiani 19452016»

LIMES. RIVISTA ITALIANA DI GEOPOLITICA, N.

STORIA MILITARE DOSSIER, A. V-VI, NN. 28-29, NOVEMBRE-DICEMBRE 2016 · GENNAIO 2017

1/2017

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Ezio Ferrante

Recensioni e segnalazioni RUBRICHE

Marco Firrao

Adriana Mango

Bruno Musso

La Storia della Querina nelle tavole del maestro Franco Fortunato

Memorie di un sopravvissuto allÊaffondamento della corazzata ÿRomaŸ 9 settembre 1943

Il cuore in porto Storia di baccàn e camalli, di navi e armatori

Il Mare Libreria Internazionale, 2016, Pagg. 64, Euro 70,00

Antonio Dellisanti Editore, Massafra (TA), 2016, Pagg. 194, € 18,00

Mursia, 2016, Pagg. 250, Euro 16,00

continua a leggere ... Rivista Marittima Gennaio 2017


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