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PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE
Le FORZE ANFIBIE del futuro Evoluzione delle Fanterie di Marina in adeguamento alla guerra marittima del XXI secolo Filippo Colucci
Premessa Con il tramonto del sistema bipolare della Guerra Fredda, l’avvento di scenari sempre più fluidi e asimmetrici ha comportato una profonda metamorfosi del quadro geopolitico e, conseguentemente, delle strategie militari. Agli inizi degli anni Novanta, infatti, il venire meno del blocco antagonista permise agli Stati Uniti
d’America di affermare una indiscussa superiorità nel controllo dei mari e, conseguentemente, di considerare questi ultimi come un ambiente operativo sicuro e privo di minacce rilevanti. In questo modo la superpotenza americana ha potuto concentrare sugli ambienti operativi prevalentemente terrestri i propri sforzi per la protezione della sicurezza internazionale.
Tenente di vascello, nato a Bari il 5 dicembre 1988. Ha frequentato l’Accademia navale con il Corso Ares (2007-12). Al termine del Corso di Abilitazione anfibia, dal 2013 ha assunto molteplici incarichi presso i comandi della Forza da sbarco. Ha frequentato l’All Arms Commando Course presso lo UK Royal Marine Commando Training Center di Exeter, UK, e l’Expeditionary Warfare School presso la US Marine Corps University di Quantico, Stati Uniti. L’articolo è ispirato alla tesi finale presentata all’84o Corso Normale di Stato Maggiore presso l’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia dal titolo: Le Forze Anfibie nella guerra marittima del XXI secolo: peculiare strumento delle Marine o duplicato delle forze di fanteria?
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Rivista Marittima Giugno 2021