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RIVISTA
MARITTIMA MENSILE DELLA MARINA MILITARE DAL 1868
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* RIVISTA MARITTIMA *
OTTOBRE 2017 - Anno CL
OTTOBRE 2017
All’interno: FOCUS SU REGIONAL SEAPOWER SYMPOSIUM DI VENEZIA
La geopolitica del Mediterraneo e oltre Pietro Batacchi
La «Marittimizzazione dei conflitti» e i rischi della Sicurezza Marittima Ferdinando Sanfelice di Monteforte
Interessi, tendenze e prospettive delle Marine militari Michele Cosentino 9
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MARITTIMA MENSILE DELLA MARINA MILITARE DAL 1868
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RIVISTA
MARITTIMA MENSILE DELLA MARINA MILITARE DAL 1868
OTTOBRE 2017 - anno CL
REGISTRAZIONE TRIBUNALE CIVILE DI ROMA N. 267 31 LUGLIO 1948
Chiuso in redazione il 27 ottobre 2017.
CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ AUTORIZZATA RODORIGO EDITORE VIA POGGIO MOIANO, 34/D 00199 - ROMA Tel. 06 66166539 Fax. 06 66149416 pubblicità@rodorigoeditore.it
Fotolito e Stampa STR PRESS S.r.l. PIAZZA COLA DI RIENZO, 85 00192 ROMA Tel. 06 36004142 Fax 06 36790133 info@essetr.it
La collaborazione alla Rivista è aperta a tutti. Il pensiero e le idee riportate negli articoli sono di diretta responsabilità degli Autori e non riflettono il pensiero ufficiale della Forza Armata. Rimaniamo a disposizione dei titolari dei copyright che non siamo riusciti a raggiungere. Gli elaborati non dovranno superare la lunghezza di 12 cartelle e dovranno pervenire in duplice copia dattiloscritta e su supporto informatico (qualsiasi sistema di videoscrittura). Gli interessati possono chiedere alla Direzione le relative norme di dettaglio oppure acquisirle direttamente dal sito Marina all’indirizzo http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/editoria/marivista/Pagine/Normeperlacollaborazione.aspx. È vietata la riproduzione anche parziale, senza autorizzazione, del contenuto della Rivista. Rivista Marittima Ottobre 2017
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Editoriale
rovenienti da tutto il mondo le delegazioni delle Marine militari si sono date appuntamento a Venezia dal 17 al 20 di ottobre per il Regional Seapower Symposium a dimostrazione della sempre più chiara vocazione globale del tradizionale appuntamento veneziano, tanto da far apparire quell’iniziale parola «Regional» che accompagna il nome dell’evento sin dalla sua prima edizione sempre più riduttiva rispetto alla dimensione internazionale che ha assunto tale manifestazione. Le Nazioni partecipanti hanno infatti raggiunto il numero di 50 che, unito alle 13 organizzazioni internazionali presenti, rappresenta il numero più alto di partecipanti da quando, nel 1996, ha avuto luogo la prima edizione, in linea con un trend che negli anni ha visto sia allargarsi la partecipazione delle Marine militari sia parallelamente accrescere l’interesse che suscita tale evento. In particolare, in questa edizione, le delegazioni sono giunte da tutti i continenti, Oceania compresa, con la presenza, oltre alle europee, di tutte le principali Marine mondiali dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Cina all’India, dall’Iran al Canada, dal Brasile alla Nigeria. Le adesioni sempre più numerose e le differenti provenienze indicano, dunque, non solo l’esistenza delle condizioni affinché la cooperazione navale e marittima prenda forma in maniera sempre più estesa su basi bilaterali e multilaterali in tutti i campi della sfera marittima, ma anche la forte e sentita interdipendenza economica e politica a livello globale da parte di tutte le Nazioni toccate dal mare. E a testimonianza di ciò nell’ambito dell’evento, per la prima volta, si è tenuta anche una riunione informale dei Capi delle Marine dei paesi del G7 — Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti — oltre al 2o Adrion meeting, nel quadro dell’iniziativa Ionico-Adriatica, che si propone di incrementare la cooperazione marittima tra le Marine dell’area. Scambi di idee e diverse prospettive di partecipanti anche lontani geograficamente hanno arricchito dunque oltremodo l’interessante dibattito del convegno che si prefigge di analizzare le Marine moderne oltre i propri ruoli tradizionali sempre al fine di garantire stabilità e sicurezza in mare e dal mare — «Navies beyond traditional roles: crewing efforts to project stability and security from the sea» — e che Rivista Marittima ha cercato di anticipare già dallo scorso numero con articoli dedicati, quali possibili ulteriori spunti per la discussione. Da quanto detto non ci deve pertanto stupire il fatto che anche in questo numero gli autori degli articoli dedicati al Simposio tendano tutti a espandere la propria analisi dal livello regionale del Mediterraneo e del Mar Nero a un teatro che va anche oltre il concetto geopolitico degli anni Novanta del cosiddetto Mediterraneo Allargato. Analisi complete che, pur affrontando nell’ambito marittimo tematiche diverse, spostano infatti i limiti geopolitici di riferimento (limiti che di fatto sono svaniti/evaporati, spinti dalla liquidità dei mari e degli oceani) oltre il Mediterraneo, in funzione degli interessi economico-strategici del nostro Paese e della forte e dinamica interdipendenza globale: l’Ammiraglio Sanfelice di Monteforte approfondisce gli attuali rischi della sicurezza marittima, l’Ammiraglio Caffio, alla luce del diritto internazionale, esamina la governance degli spazi marittimi e l’Ammiraglio Cosentino descrive le tendenze e le prospettive delle Marine militari nell’immediato futuro. Il tutto nell’ambito dell’attuale situazione geopolitica internazionale, analizzata preliminarmente a cura del dottor Batacchi, direttore della Rivista RID, periodico specializzato del settore difesa, a cui proprio l’accresciuta importanza dell’evento veneziano ha stimolato l’interesse portandolo a realizzare, per la prima volta, con una proficua e stretta collaborazione col nostro periodico, uno «speciale» completamente dedicato all’evento e uscito in allegato al suo numero ordinario di questo mese di ottobre. Stefano Romano
Rivista Marittima Ottobre 2017
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Sommario PRIMO PIANO
8 La geopolitica del Mediterraneo e oltre
SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE
Pietro Batacchi
56 Donne a bordo intorno al mondo
16 La «Marittimizzazione dei conflitti» e i rischi della
Vezio Vascotto
Ferdinando Sanfelice di Monteforte
Mario Veronesi
Sicurezza Marittima
26 La governance degli spazi marittimi nel «Grande Mediterraneo» Fabio Caffio
PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE
63 Il Comandante Belloni, un gran Pavese!
STORIA E CULTURA MILITARE
70 Le Marine preunitarie contro i pirati barbareschi Massimo de Leonardis
75 Prima di Lawrence
36
Claudio Rizza
Michele Cosentino
Pier Paolo Ramoino
Interessi, tendenze e prospettive delle Marine militari
84 Gli incidenti nel canale di Corfù nel 1946
46 Il terminale di rigassificazione del gas naturale off-shore Adriatic LNG di Rovigo
Claudio Boccalatte
RUBRICHE
89 Osservatorio internazionale 100 Marine militari 109 Marine mercantili 112 Scienza e tecnica 119 Storie di mare 121 Che cosa scrivono gli altri 126 Recensioni e segnalazioni Rivista Marittima Ottobre 2017
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RIVISTA
MARITTIMA
Mensile della Marina dal 1868
EDITORE
Ministero della Difesa DIREZIONE E REDAZIONE Via Taormina, 4 - 00135 Roma Tel.: 06 3680 7248-54 Telefax: 06 3680 7249 Internet: www.marina.difesa.it/conosciamoci/ editoria/marivista/Pagine/default.aspx e-mail redazione: rivistamarittima@marina.difesa.it
DIRETTORE RESPONSABILE
Capitano di vascello Stefano Romano
XI Regional Seapower Symposium, Sala Squadratori dell’Arsenale di Venezia, foto di gruppo dei rappresentanti delle Marine Militari partecipanti. A questo numero hanno collaborato
Dottor Pietro Batacchi CAPO REDATTORE
Ammiraglio di squadra (aus) Ferdinando
Capitano di fregata Giovanni Melle
Sanfelice di Monteforte
REDAZIONE E UFFICI
Raffaella Angelino Giorgio Carosella Gianlorenzo Pesola
Ammiraglio Ispettore (ris) Fabio Caffio Contrammiraglio (ris) Michele Cosentino Contrammiraglio (arq) Claudio Boccalatte Ammiraglio di squadra (ris) Vezio Vascotto Dottor Mario Veronesi Professor Massimo de Leonardis
Massimo De Rosa Gaetano Alessi Gaetano Lanzo UFFICIO ABBONAMENTI E SERVIZIO CLIENTI
Carmelo Sciortino Giovanni Bontade Tel.: 06 3680 7251-48 e-mail abbonamenti: rivista.abbonamenti@marina.difesa.it SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
Tel.: 06 3680 7254 Codice fiscale: 80234970582 Partita IVA: 02135411003 6
Capitano di fregata Claudio Rizza Contrammiraglio (ris) Pier Paolo Ramoino Dottor Enrico Magnani Dottor Rodolfo Bastianelli Dottor Luca Peruzzi Contrammiraglio Pietro Verna Tenente di vascello Eugenio Tatulli Dottor Mario Romeo Contrammiraglio (ris) Ezio Ferrante Ammiraglio Ispettore Capo (ca) Renato Ferraro Dottoressa Adriana Ricca Ammiraglio Ispettore Capo (ca) Luigi Romani Rivista Marittima Ottobre 2017
FOCUS SU: SIMPOSIO DI VENEZIA PRIMO PIANO
Foto di gruppo dei rappresentanti delle Marine Militari partecipanti all’XI Regional Seapower Symposium di Venezia, nel quale sono stati trattati i temi della sicurezza e cooperazione marittima nello scenario internazionale.
La geopolitica del Mediterraneo e oltre Pietro Batacchi (*)
L’
attuale quadro internazionale sta subendo un processo di profonda trasformazione. Il crollo dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda hanno lasciato il posto a un assetto tuttora di difficile definizione in quanto molto complesso e incardinato su più piani di conflittualità. Se, difatti, un attore molto più forte e potente degli altri indubbiamente c’è, gli Stati Uniti, la sua egemonia non sembra però essere più solida come apparso nel quindicennio abbondante dopo il crollo dell’ex impero sovietico. Il continuo impegno bellico nei teatri, testimoniato dagli oltre 150 miliardi di dollari l’anno spesi ininterrottamente per 10 anni per finanziare le operazioni all’estero, unitamente alla crisi economica, che ha costretto Washington a pesanti tagli al bilancio del Pentagono, hanno usurato l’America, e con essa alcuni degli alleati più esposti, a cominciare dal Regno Unito.
In particolare, gli Stati Uniti sono stati costretti a ricorrere al Budget Control Act del 2011, promulgato per riportare sotto controllo l’enorme deficit federale, e alla cosiddetta sequestration che ha imposto a tutte le agenzie federali, Pentagono compreso, tagli lineari di spesa. Di fatto, la politica di difesa e sicurezza americana si è dovuta confrontare con questo vincolo per almeno 5 anni, con pesanti ripercussioni anche sulla prontezza e l’ammodernamento dello strumento militare, laddove un’inversione si è registrata solo con l’ultimo bilancio di Obama e, ancor di più, con il primo bilancio di Trump. Il Regno Unito, dal canto suo, ha dovuto tagliare in maniera significativa gli organici del British Army e alcuni importanti programmi di procurement, e per un decennio ha perso lo strumento della portaerei. Un fatto senza precedenti, manifestatosi in tutta evidenza durante la Guerra di Libia del 2011, che ha reso
(*) Direttore responsabile di Rivista Italiana Difesa (RID). Collabora con Informazioni della Difesa, Rivista Militare e numerosi quotidiani. Da anni è collaboratore della Rivista Marittima.
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FOCUS SU: SIMPOSIO DI VENEZIA PRIMO PIANO
La «Marittimizzazione dei conflitti» e i rischi della Sicurezza Marittima Ferdinando Sanfelice di Monteforte (*)
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utti sanno, almeno in teoria, che l’importanza del mare è dovuta, innanzitutto, al suo ruolo quale mezzo per il commercio internazionale di grandi quantità di merci. Tuttavia, solo coloro che operano in questo ambito sanno, che il commercio marittimo non è solo una questione di scambio di beni ma racchiude qualcosa di più elevato e più ampio, vale a dire ciò che viene definito da Braudel «la grande circolazione» (1) che non può essere sottovalutata da nessuna civiltà. Oltre al trasporto di beni materiali, infatti, il commercio è un modo per mettere in comunicazione popoli e civiltà molto distanti tra loro in modo da creare, in caso positivo, potenziali sinergie fra culture, in un processo proficuo di scambi tra le parti, ma anche, in caso negativo, tensioni e scontri.
Naturalmente, poiché il mondo non vive solo di cultura, il commercio marittimo è un’attività che richiama massima attenzione a livello governativo, essendo fondamentale per la vita di molti paesi sia costieri che continentali. Infatti, è opportuno osservare che alcuni suoi aspetti richiedono un’attenzione continua da parte di strateghi e responsabili politici, che hanno il compito di tutelarlo e di assicurarsi che comporti sempre un positivo ritorno per il proprio paese. Come infatti diceva Mahan, «il commercio segue le vie più vantaggiose. Il mare, o l’acqua, è il grande mezzo di circolazione stabilito dalla natura, così come la moneta è stata sviluppata dall’uomo per lo scambio dei beni. Cambiando il flusso di ognuno di essi, rispettivamente nella direzione o nell’ammontare, si modificano le relazioni politiche e industriali del genere umano» (2).
(*) Ammiraglio di squadra della riserva, è stato ammesso in Accademia Navale nellÊottobre 1962. Conclusa la carriera come Rappresentante Militare Italiano alla NATO e alla EU nel luglio 2008, insegna Studi Strategici allÊUniversità Cattolica di Milano e allÊUniversità di Trieste (Polo di Gorizia). ˚ membro dellÊAcadémie de Marine e della giuria del Premio di strategia Amiral Daveluy ed è consulente dellÊEuropean Defence Agency. Autore di numerosi libri e saggi di argomento strategico e militare tra cui Strategy and Peace, I Savoia e il Mare e tra gli ultimi Guerra e Mare oltre a numerosi saggi di storia e di strategia per riviste italiane, americane e francesi, nonché sulla Marina dellÊOrdine di Malta per il Centro Studi Melitensi.
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FOCUS SU: SIMPOSIO DI VENEZIA PRIMO PIANO
La governance degli spazi marittimi nel «Grande Mediterraneo»
Operazione Atalanta 2017: Nave FASAN in esercitazione passex con un’unità militare indiana.
Fabio Caffio (*)
Il regime generale degli spazi marittimi L’alto mare è ancora, in tempo di pace, il luogo di elezione dell’attività delle Marine dedicata al mantenimento della legalità dei traffici marittimi internazionali. Questo ruolo si è affermato nei secoli, così da far parte del diritto internazionale consuetudinario come riflesso nella Convenzione delle NU del Diritto del Mare del 1982 (UNCLOS). Esso è alla base della dottrina delle Maritime Security Operations (MSO) la quale si fonda, oltre che sull’UNCLOS, sulla Carta delle NU e in particolare su specifiche risoluzioni del Consiglio di sicurezza che autorizzino attività coercitive, quali Naval Embargo. L’alto mare non è più, tuttavia, secondo la vigente disciplina dell’UNCLOS, l’unico spazio marittimo esistente al di là delle acque territoriali. La giurisdizione funzionale degli Stati costieri sulla colonna d’acqua si
è infatti estesa gradualmente alle 200 mg. relativamente a prevenzione e repressione delle violazioni su contrabbando, immigrazione irregolare, tutela beni archeologici, pesca illegale e inquinamento. La zona contigua e archeologica, unitamente alla zona economica esclusiva (ZEE), costituiscono dunque la struttura portante dell’odierna governance degli spazi marittimi. Sul fondo e sottofondo marino si è invece affermata da tempo la nozione di piattaforma continentale, area che appartiene a uno Stato senza alcuna espressa proclamazione e su cui questo esercita diritti sovrani per l’esplorazione e lo sfruttamento delle risorse minerali e delle altre risorse non viventi. ZEE e piattaforma continentale sono concettualmente separate, ma i loro limiti coincidono nel momento in cui venga istituita una ZEE, a meno che venga diversamente stabilito. Un reticolo di linee di confine marittimo divide
(*) Ammiraglio Ispettore (CM) in riserva, Presidente Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli ONLUS, esperto di diritto internazionale marittimo, autore di numerosi articoli e pubblicazioni di settore, tra cui il „Glossario di Diritto del Mare‰, ripubblicato recentemente a dicembre 2016 (IV edizione).
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FOCUS SU: SIMPOSIO DI VENEZIA PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE La portaerei CAVOUR impegnata in manovre cinematiche con le unità della Squadra Navale.
Interessi, tendenze e prospettive delle Marine militari Analisi in un teatro marittimo sempre più espanso definibile «Grande Mediterraneo Allargato» Michele Cosentino (*)
L
a globalizzazione ormai inarrestabile, la massima valorizzazione dei traffici marittimi e l’affermazione consolidata del «blue century» enfatizzano sempre più l’importanza delle forze navali, soprattutto in quei teatri marittimi dove conflitti più o meno palesi, crisi perpetue e instabilità endemiche obbligano a una rivisitazione dei compiti a esse attribuite. Crocevia fra popoli, culture, civiltà, interessi politici e traffici marittimi, il Mediterraneo e le sue estensione verso tutti i punti cardinali è uno dei teatri maggiormente influenzati da questi fenomeni e dalla predetta rivisitazione discende in primo luogo la definizione di
requisiti operativi e tecnici necessari a modellare la struttura e la consistenza delle forze navali. L’analisi delle tendenze in atto e le prospettive di sviluppo per le Marine interessate si concentrano perciò su quello che accade — o che potrebbe accadere — nelle varie categorie di unità navali militari di superficie e subacquee, senza tuttavia scendere troppo in dettagli tipologici e tecnici; pertanto, sono state prese in esame portaerei, naviglio anfibio (per il legame che può esistere con le prime), sottomarini, e unità maggiori e minori combattenti. L’analisi è stata inoltre «circoscritta» ai teatri marittimi in cui esistono per molte Nazioni si-
(*) Contrammiraglio in ausiliaria, ha completato lÊAccademia Navale nel 1978 e si è laureato in Ingegneria Navale e Meccanica presso lÊUniversità di Napoli. Dal 1987 collabora con la Rivista Marittima e con diverse case editrici italiane e straniere ed è autore di numerosi libri, saggi e articoli.
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PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE
Il terminale di rigassificazione del gas naturale Adriatic LNG di Rovigo, ubicato in mare Adriatico su di un fondale di 29 metri (per g.c. Adriatic LNG).
Il terminale di rigassificazione del gas naturale off-shore Adriatic LNG di Rovigo Claudio Boccalatte (*) (*) Contrammiraglio del Genio Navale, dopo aver ricoperto lÊincarico di Direttore del CISAM di Pisa è attualmente nella posizione di aspettativa per riduzione di quadri. Entra nellÊAccademia Navale di Livorno nel 1975 e consegue con lode la Laurea in Ingegneria Navale e Meccanica presso lÊUniversità degli Studi di Genova. Collabora con varie riviste, e in particolare con la Rivista Marittima dal 1992; dal 2006 cura la Rubrica Scienza e Tecnica. ˚ Fellow della Royal Institution of Naval Architects e Presidente della Sezione della Spezia dellÊATENA (Associazione di Tecnica Navale).
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SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE
Donne a bordo intorno al mondo
Vezio Vascotto (*)
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onostante questo preciso monito, frutto della saggezza di Vecchi Marinai, la presenza del gentil sesso a bordo di navi militari (oltre che su aeromobili e satelliti…) è ormai da tempo acquisita; anche nella nostra Marina anche l’ultima frontiera subacquea è stata recentemente varcata, con soddisfa-
«Donne, fuoco, vento e mare, son pericoli da evitare…» zione di tutti, settimanali di moda compresi (1). Cogliendo l’occasione di questo evento sembra opportuno sottolineare che sono state molte le donne che hanno affrontato e ancora percorrono disinvoltamente, per non dire spavaldamente, i Sette Mari; qui racconteremo solo le vicende di alcune pioniere, che hanno solcato gli Oceani per motivi e con esiti assai diversi.
Doña Isabel de Barreto, l’Ammiraglia (Almiranta)
Le sommergibiliste della Marina Militare (Fonte: iodonna.it).
Dopo la scoperta delle Isole Filippine da parte di Magellano, che vi morì, e la conquista del Messico e del Perù a opera di Hernan Cortés e di Francisco Pizarro, il Grande Oceano Pacifico divenne un «lago spagnolo», le cui sponde racchiudevano meraviglie ancora nascoste, oggetto di incerte ipotesi e di ingenue fantasie: dov’era la misteriosa terra australis, necessaria per riequilibrare la massa delle terre dell’emisfero boreale?
(*) Ammiraglio di Squadra (ris), ha lasciato il servizio nel 1996 dopo aver ricoperto vari incarichi su navi di superficie e sommergibili, in destinazioni nazionali, NATO ed estere (Addetto Navale in Francia) e il Comando di COMSUBIN, della 1a Divisione Navale e dellÊIstituto di Guerra Marittima (oggi ISSM). Ha eseguito ricerche e saggi di carattere strategico e storico per varie istituzioni e su pubblicazioni specializzate. Collabora con la Rivista Marittima dal 1979.
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SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE
1945, isola di S. Andrea (Venezia) il terzo da sinistra in divisa è il comandante Crabb, Belloni è il quinto sempre da sinistra (Fonte: wikipedia.it).
Il Comandante Belloni, un gran Pavese! Angelo Belloni, ufficiale di Marina, sommergibilista, progettista, sperimentatore di innovative apparecchiature navali. Direttore dei corsi della scuola sommozzatori e consulente tecnico della Regia Marina. Un uomo estroverso e geniale che ha dedicato gran parte della sua vita allo sviluppo dei mezzi subacquei. Fu soprattutto uno di quegli straordinari personaggi che, condussero una vita densa di eventi e di avventure. Pubblicò dal 1904 al 1948 un notevole numero di articoli sulla Rivista Marittima, organo d’informazione tecnicoscientifica della Marina Militare fin dal 1868.
Mario Veronesi (*)
A
ngelo Belloni nasce a Pavia il 4 marzo 1882 da Cesare e Aurelia Rossi della Volta. Frequenta le scuole elementari a Pavia e gli studi superiori al Liceo Beccaria di Milano, quindi, attratto dal mare nel 1899 presenta domanda d’ammissione all’Accademia Navale di Livorno, ma viene
scartato alla visita medica per deficienza toracica. Deciso a entrare in Accademia, tornò a Pavia e si iscrisse all’Università al primo anno di matematica, guadagnandosi anche un posto di alunno al prestigioso Collegio Ghislieri fondato da papa Pio V (1504-1572), la cui figura è legata alla costituzione della Lega
(*) Pavese classe 1949, è docente allÊUNITRE di Pavia. Collabora con i mensili Marinai dÊItalia, Lega Navale e Rivista Militare, con il quotidiano La Provincia Pavese, e il settimanale Il Ticino di Pavia. Vincitore del premio giornalistico ÿCronache di Storia 2011Ÿ, con lÊarticolo Dalla crisi delle città marinare italiane agli imperi mercantili. Ultimi libri pubblicati: ÿSamurai sul Pacifico, la Marina imperiale giapponese dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale - Dagli Zar ai SovietŸ, ÿLa Marina russa dal 1600 al 1939Ÿ ˚ collaboratore della Rivista Marittima dal 2005. NellÊanno in corso ha vinto il Premio Marincovich con lÊarticolo dal titolo ÿUn mare di RumŸ pubblicato sulla Rivista Marittima nel mese di settembre 2016.
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STORIA CULTURA MILITARE 9 maggio 1814. Vittorio Emanuele I entra nel porto di Genova (Torino, Palazzo Reale).
Le Marine preunitarie contro i pirati barbareschi
Le operazioni di contrasto delle Marine dei Regni di Sardegna e delle Due Sicilie all’inizio del secolo XIX
Massimo de Leonardis (*)
Le Marine militari degli Stati preunitari alla Restaurazione In un precedente articolo (1) si è descritto come all’epoca della Restaurazione del 1815 fu affrontato e risolto il problema delle scorrerie dei pirati (o corsari) barbareschi (2), che infestavano le acque e le coste del Mediterraneo, partendo dalle reggenze di Algeri, Tripoli e Tunisi, di fatto autonome dall’Impero ottomano (3). Si è visto che il «concerto europeo» cercò senza riuscirvi di organizzare spedizioni collettive, lasciando quindi l’iniziativa alle singole Potenze, da sole o in coalizione.
Anche la Marina Militare e i Marines degli Stati Uniti intervennero in Africa Settentrionale contro i pirati barbareschi, combattendo due guerre, nel 18011805 e nel 1815-1816. L’inno dei Marines, il cui testo risale al XIX secolo, inizia appunto con il verso: «From the halls of Montezuma to the shores of Tripoli» (4). Qui si vuole però ricordare in particolare le imprese delle Marine militari del Regno di Sardegna e del Regno delle Due Sicilie. Questi erano i due maggiori Stati indipendenti nell’assetto della penisola italiana stabilito dal Congresso
(*) Professore Ordinario di Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionali e Docente di Storia dei trattati e politica internazionale nellÊUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dal 2005 è Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche. Presidente della International Commission of Military History, 2015-2020. Membro del Comitato Consultivo dellÊUfficio Storico della Marina Militare.
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STORIA E CULTURA MILITARE
Prima di Lawrence La missione segreta della Regia Marina per il controllo del Mar Rosso nella guerra Italo-Turca Claudio Rizza (*)
«Q
ueste istruzioni riguardano solo la parte politica della sua missione, e ne rimane esclusa la parte militare e navale che vi sarà subordinata e legata solo per quel tanto che potrà, a suo giudizio, contribuire al buon risultato finale della missione stessa. Inoltre devo pregare la S.V. di procedere di buon accordo col colonnello Rubiolo, che è stato e continuerà a rimanere investito della cosa per tutto quanto si riattacca alla sua qualità di comandante delle
Mappa della penisola arabica a inizio del XX secolo (Fonte: lahistoriaconmapas.com).
truppe in Eritrea e di facente funzioni di Governatore della colonia stessa, doppia qualità che gli dà modo di poter esercitare una indiscussa influenza sulle persone, dimoranti nella colonia, cui fosse necessario ricorrere, e di assicurarne la discreta cooperazione. Scopo principale della sua missione è di mantenere, e qualora, come si ha ragione di credere, fosse momentaneamente sopita la ribellione dei precitati due capi, di fomentarne il rinnovamento» (1).
(*) Ufficiale di Marina del Corpo di Stato Maggiore e laureato in Scienze Marittime e Navali e in Scienze Politiche. Ha ricoperto vari incarichi, a bordo e a terra, tutti inerenti la propria specializzazione di ÿDirettore del TiroŸ e di Comando a bordo. Attualmente ricopre lÊincarico di Capo Sezione Archivi presso lÊUfficio Storico della Marina Militare. Collabora, oltre che con la Rivista Marittima, anche con il mensile Storia Militare.
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STORIA E CULTURA MILITARE L’HMS SAUMAREZ con i danni subiti a causa di una mina posata dall’Albania nell’area del Canale Medri dello stretto di Corfù nel Mediterraneo. L’unità è a rimorchio dell’HMS VOLAGE, che subirà un destino simile solo due ore dopo (Fonte: collezione IWM - A 31207).
Gli incidenti nel Canale di Corfù nel 1946 Pier Paolo Ramoino (*)
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el quarantennio della cosiddetta Guerra Fredda gli episodi in cui sono protagoniste le Forze Navali sono abbastanza pochi, ma alcuni come quelli trattati in questo articolo hanno avuto un forte impatto internazionale e possono ancor oggi considerarsi dei precedenti importanti nel campo del Diritto Marittimo. Dopo la conclusione delle operazioni belliche in Mediterraneo nel 1945, la Royal Navy vi manteneva una flotta consistente basata in prevalenza nell’arsenale di Malta e impiegata, in accordo con le decisioni britanniche di politica estera, soprattutto per scoraggiare l’immigrazione ebraica in Palestina. In questo quadro era importante pattugliare le coste europee da dove provenivano le imbarcazioni di vario tipo dirette verso il Levante, il controllo degli stretti poteva por-
tare a buoni risultati. Lo stretto tra l’isola greca di Corfù e la costa albanese era certamente un’area interessante per la Gran Bretagna, che si stava molto impegnando per la stabilizzazione della Grecia e che era certamente interessata al cambiamento di regime avvenuto in Albania divenuta una dittatura comunista (1). I rapporti tra Londra e Tirana si erano fatti molto tesi da quando nell’Agosto del ‘46 il primo ministro greco Tsaldaris aveva detto alla Conferenza di Pace di Parigi di considerare il Regno Ellenico in stato di guerra con l’Albania per il costante appoggio militare dato da questa ai ribelli comunisti e i molti incidenti di confine occorsi. Logicamente gli Inglesi appoggiavano fortemente i Greci anche con consistenti aiuti economici e militari. Inoltre i rapporti diplomatici tra i due Stati, pur ripresi sulla carta, mancavano di rap-
(*) Contrammiraglio in riserva, è Vice Presidente del Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali dellÊUniversità di Firenze, docente di Studi Strategici presso lÊAccademia Navale di Livorno e cultore della materia presso la Cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali dellÊUniversità Cattolica del S. Cuore a Milano. Dal 6 dicembre 1996 al 31 agosto 1999 ha comandato, con il grado di Contrammiraglio, lÊIstituto di Guerra Marittima.
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Rivista Marittima Ottobre 2017
RUBRICHE
Osservatorio internazionale Settembre 2017 Echi di crisi in Africa orientale La crisi diplomatica che oppone Qatar a Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti ed Egitto sta scuotendo anche le nazioni dell’Africa orientale, ...
approvato pacchetti di vendita di armi del valore di oltre 3,8 miliardi di dollari al Bahrain, compresi velivoli F-16, pacchetti di ...
Due passi in avanti L’ONU estende la missione in Somalia L’ultimo giorno di agosto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha esteso la sua autorizzazione alla missione dell’Unione Africana in ...
Mosca prosegue inarrestabile, sembra, la sua penetrazione nel Mediterraneo orientale. La Russia sta per fornire quasi 50 velivoli da combattimento MiG-29 «Fulcrum» all’Egitto. ...
Sanzioni come bombe
Primo volo del Phenix per la Francia
Nonostante i confusi tentativi di mediazione da parte di molti Paesi, l’Arabia Saudita ha detto che manterrà la pressione sul Qatar fino a quando le sue ...
Il 7 settembre, il primo Airbus A-330 cisterna/trasporto per le forze aree francesi ha svolto il volo inaugurale. Il velivolo, denominato Phenix, è il ...
Una guerra oramai vinta?
Un’abdicazione pericolosa
Gli occidentali sembrano non credere più alla possibilità di una vittoria in Siria dei gruppi «ribelli» che cercano di abbattere Bashar Al-Assad. Questo è quanto dichiara l’ex ambasciatore americano ...
La notizia ricorrente dell’abdicazione del Re Salman dell’Arabia Saudita in favore del figlio Mohammed bin Salman (ora entrato a pieno titolo nella prima linea della successione dinastica) ...
La forza militare congiunta del G5 Sahel prende forma
Una grande (?) riforma
Il 9 settembre, il presidente del Mali Ibrahim Boubacar Keïta (conosciuto come IBK) ha presieduto l’inaugurazione del comando integrato del G5 Sahel contro i ...
Nel quadro di una politica volta a rafforzare le Forze Armate, il Ministero della Difesa indiano, in consultazione con i vertici militari, ha deciso di riformare l’Esercito ... Enrico Magnani
Fake news buone e cattive e primi commenti sulla «Zapad 17» In tempi di post-verità, il can can mediatico sulla esercitazione «Zapad 17», iniziatasi e conclusasi nel mese di settembre, è una buona occasione di riflessione. Per giorni e settimane, ...
Un altro mega contratto Il 10 settembre, il Dipartimento di Stato americano ha
FOCUS: Il quadro dopo le ultime elezioni politiche tedesche Tenutesi il 24 Settembre, le elezioni per il rinnovo del Bundestag hanno profondamente modificato e reso decisamente più instabile il quadro politico tedesco. Di conseguenza, la formazione di una maggioranza appare un compito non agevole. Difatti sia la ... Rodolfo Bastianelli
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RUBRICHE
Marine militari BANGLADESH Due nuovi velivoli da pattugliamento
INTERNAZIONALE Al via i nuovi moduli addestrativi per il personale libico
BRASILE Vola il primo «Super Lynx» modernizzato
Summit franco-italiano 2017: sviluppi comuni nel settore navale
CANADA La RCN presenta il nuovo rifornitore «ad interim» CINA Entra in servizio la prima unità rifornitrice «Tipo 901» In servizio il missile antinave «YJ-18»
ITALIA Missione di supporto alla Guardia Costiera Libica Addio all’Atlantic e benvenuto al P-72A Ultimo ammaina bandiera per nave Aliseo (F 574)
CIPRO Varato OPV in Israele
RUSSIA Impostazione di chiglia gemellare
EGITTO Consegnata la corvetta El Fateh (971)
SINGAPORE Varata la quinta unità tipo LMV
GERMANIA Assegnato il contratto per 5 nuove corvette GRAN BRETAGNA Primi lanci per il sistema missilistico «Sea Ceptor» INDIA Consegnato il primo missile LRSAM indiano
STATI UNITI Consegnata l’unità anfibia Portland (LPD 27) … … Battesimo della LHA Tripoli (LHA 7) Assegnato il contratto per l’SSBN Columbia Luca Peruzzi
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Marine mercantili Pesca del tonno rosso: la Corte di Giustizia respinge il ricorso delle imprese ittiche italiane Il regolamento (CE) n.530/2008 che istituisce misure di emergenza per quanto riguarda le tonniere con reti a circuizione dedite alla pesca del tonno rosso (Thunnus tynnus) nell’Oceano Atlantico, a est di 45° di longitudine O, e nel Mar Mediterraneo ha il solo lo scopo di preservare lo stock di tonno rosso e non di tu-
telare l’attività economica di determinate flotte rispetto alle altre UE. Con l’enunciazione di questo principio, la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) (1) ha confermato la pronuncia con la quale il Tribunale dell’Unione europea del 27 aprile 2016 UE aveva negato ad alcune imprese da pesca italiane la richiesta di risarcimento dei danni subiti nella campagna di... Pietro Verna
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Marine mercantili
Come rendere le visite a bordo sempre più trasparenti ed efficaci
Soccorso dei Vigli del fuoco sul Costa Concordia: fu vera gloria?
Due nuove idee per migliorare la qualità delle ispezioni sul tavolo del settimo Workshop for PSC MoU/Agreement Secretaries and Database Managers, che si è svolto dal 24 al 26 ottobre nella sede dell’International Maritime Organization di Londra. A presentarle, allo scopo di implementare il ...
La risposta del Tribunale amministrativo regionale per la Toscana (sentenza n. 1069/2017) è stata affermativa, impegnando di conseguenza l’Amministrazione a riconsiderare i fatti nella loro interezza. Era accaduto, nel concreto, che la ... Eugenio Tatulli
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Scienza e tecnica LA CONFERMA DELL’ESISTENZA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI Il 2016 è stato l’anno della prima conferma sperimentale dell’esistenza delle onde gravitazionali; questa scoperta, anche se attribuita a scienziati statunitensi, ha visto un forte coinvolgimento di centri di ricerca europei e in particolare italiani. L’esistenza delle onde gravitazionali è stata ipotizzata da Albert Einstein ... Claudio Boccalatte
Ubicazione degli strumenti per la detezione delle onde gravitazionali esistenti, in costruzione e in progetto. Il sito italiano VIRGO è indicato come in costruzione in quanto sono in corso le modifiche per aumentarne la sensibilità. (Fonte: Caltech/MIT/LIGO Lab).
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Storie di mare IL 66o CORSO AUCD ALLA «151 MIGLIA» Nell’apprendere la notizia della scomparsa dell’amico Guido Marchini ho trattenuto a stento la commozione. Brillante marinaio, scrittore, pilota sportivo, esploratore e artista a tutto tondo, Guido era deceduto il 16 novembre 2016 in una sperduta località dell’Australia.Con lui veniva a mancare uno ... Mario Romeo
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Si issano a riva le insegne del corso (Foto autore).
Rivista Marittima Ottobre 2017
C he cosa scrivono gli altri «Genova, Regina dei mari»
«Mare di Latte»
«1917: L’Inutile Strage» «Il Grande Arazzo del Mondo»
MEDIOEVO. UN PASSATO DA RISCOPRIRE, N. 246, LUGLIO 2017
NODO DI GORDIO, n. 14, Maggio-Settembre 2017
Ezio Ferrante
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Recensioni e segnalazioni Eugenio Giannini
Lucio Militano
LÊultima scialuppa
La Marina Mercantile delle Due Sicilie
La verità sullÊAndrea Doria
Editoriale Il Giglio Napoli 2016, Pagg. 80, Euro 10,00
Mursia Milano 2017 (III ed.), Pagg. 193, Euro 15,00 Simon Sebag Montefiore
I Romanov 1613-1918
Mondadori Milano 2017, Pagg. 966, Euro 40,00 Rivista Marittima Ottobre 2017
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OTTOBRE 2017 - Anno CL
OTTOBRE 2017
All’interno: FOCUS SU REGIONAL SEAPOWER SYMPOSIUM DI VENEZIA
La geopolitica del Mediterraneo e oltre Pietro Batacchi
La «Marittimizzazione dei conflitti» e i rischi della Sicurezza Marittima Ferdinando Sanfelice di Monteforte
Interessi, tendenze e prospettive delle Marine militari Michele Cosentino 9