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COVER DI LAURA LEPRI

REPORT TAVOLA ROTONDA AD ECOMONDO IL 27 OTTOBRE 2021, AD ECOMONDO, ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA HA ORGANIZZATO LA TAVOLA ROTONDA “LA FILIERA GREEN DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI. IL CONTRIBUTO AMBIENTALE DEI FORNITORI DI TESSILI, MACCHINARI E DETERGENTI”, CON LA COLLABORAZIONE DEGLI SPONSOR: KANNEGIESSER, JENSEN, GASTALDI, CHRISTEYNS CHE SONO INTERVENUTI COME RELATORI E DI MONTANARI E NUOVA FOLATI CHE HANNO COMUNQUE SUPPORTATO L’INIZIATIVA.

Egidio Paoletti, Presidente di Assosistema Confindustria ha aperto i lavori della tavola rotonda. “Torniamo quest’anno ad Ecomondo dopo l’ultima edizione del 2019 e dopo oltre un anno e mezzo in cui, a causa della pandemia del Covid-19, la nostra economia e le nostre vite hanno vissuto un periodo di grande difficoltà, così come il resto del mondo.

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Il Covid ha indubbiamente colpito duramente il nostro settore ma il nostro servizio non si è fermato, anzi, ha saputo gestire ed affiancare in primis la gestione dell’emergenza sanitaria ed è stato pronto poi al momento della ripartenza e della ripresa di un settore strategico per la nostra economia, quale quello turistico. Nel fare ciò, le aziende del settore hanno sempre puntato sulla sostenibilità ambientale dei propri prodotti e servizi e sulla garanzia della loro qualità e sicurezza igienica. Il settore di Assosistema Confindustria rappresenta l’applicazione pratica della transizione green e dell’attuazione delle linee d’indirizzo del PNRR come quella sul riutilizzabile del tessile, sulla sostenibilità ambientale per il turismo, sulla riduzione dei rifiuti e sull’incentivo all’economia circolare. Il nostro settore, con le aziende che svolgono il servizio di noleggio e sanificazione dei tessili per le strutture sanitarie, è stato tra i primi a rientrare nel provvedimento normativo dei CAM, Criteri ambientali minimi, che ha segnato un passaggio molto im-

portante in quanto consentirà una competizione sul mercato fondata sull’impatto ambientale dei processi industriali e sui requisiti virtuosi degli operatori interessati ad accedere agli appalti pubblici. Il nostro settore è stato, inoltre, tra i primi a ricevere il marchio Made Green in Italy, rilasciato dal Ministero della Transizione ecologica, ovvero il primo a far misurare l’impronta ambientale del servizio e non del prodotto. In questo modo, possiamo misurare e avere un quadro preciso della sostenibilità ambientale del servizio. Il settore di Assosistema Confindustria, quindi, ha fatto un notevole passo in avanti, entrando a pieno titolo tra le imprese più virtuose da un punto di vista ambientale e orientando sempre di più le proprie politiche industriali verso una competizione green. Oggi siamo qui ad Ecomondo, che rappresenta la più importante manifestazione italiana sul tema dell’ambiente, proprio per portare la testimonianza virtuosa non solo delle lavanderie industriali ma anche di tutta la sua filiera, da sempre attenta alla sostenibilità (sotto più punti di vista: non solo ambientale, ma anche tecnologica, occupazionale, sociale, economica) da considerarsi insieme un esempio di “industria del riutilizzabile” e di responsabilità d’impresa. I concetti di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale vanno, infatti, di pari passo. Le aziende per ritenere sostenibili i propri prodotti e servizi orientano le proprie scelte verso un monitoraggio dei fornitori etico, ambientale e sociale, condividendone i medesimi principi di sostenibilità. I benefici di questo tipo di approccio interessano tutte le aziende che fanno parte della filiera in quanto consentono loro di interagire economicamente con le altre aziende, ma consentono anche di essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibili prefissati dall’UE e con le aspettative dei clienti finali, sempre più orientati ed attenti al consumo responsabile. Prima di chiudere il mio saluto iniziale ritengo necessario evidenziare che oggi più che mai la transizione industriale ecologica andrà a sommarsi inevitabilmente con l’aumento dei prezzi di tutte le materie prime, in particolar modo dell’energia da fonte fossile e del gas passando per il cotone e per la chimica. Credo che anche al di fuori di Ecomondo sia necessario che la filiera risponda a questo im-

previsto e repentino cambiamento che stiamo riscontrando valutando anche l’arco temporale in cui presumibilmente questa bolla dei prezzi tornerà ai valori pre-Covid. Tutto ciò porta noi lavanderie industriali a prendere una strada che ritengo, almeno da questi primi segnali, ci spinga verso una revisione necessaria del prezzo”.

La tavola rotonda, moderata da Matteo Nevi, Segretario Generale di Assosistema Confindustria, ha ricordato l’impegno dell’Associazione in tema di sostenibilità ambientale con l’introduzione dei CAM tessili e lavanolo, della certificazione Made Green in Italy e l’importanza della filiera nella sfera degli acquisti verdi della pubblica amministrazione: “Auspichiamo che il sistema di acquisti delle stazioni appaltanti cambi. Abbiamo visto dall’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente che il 50% delle asl intervistate ha riscontrato difficoltà nell’applicazione del CAM e il 60% non investe in formazione nel tema dei criteri ambientali minimi per il proprio personale. Per quanto riguarda il monouso, basti pensare che le 38.000 tonnellate di monouso entrato in Italia principalmente dalla Cina graveranno sulla gestione dei rifiuti e sulla spesa della collettività per il loro smaltimento. Una scelta alternativa c’è: quella di investire sull’industria del riutilizzabile, a maggior ragione se consideriamo che nel primo semestre del 2021 semestre abbiamo importato più prodotti monouso che nel primo semestre del 2020”.

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