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ENERGIA ENERGIA & GAS METANO

INTERVISTA A ENRICO BELLETTI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SINERGIA CONSULTING E BUYENERGY.IT ◗ In qualità di esperto del mercato energetico come valuta l’attuale contesto? Il prezzo dell’energia e del gas metano subisce costanti oscillazioni tanto da far percepire oggi una forte vicinanza tra il mercato energetico e quello finanziario. Nell’arco di una stessa giornata si può assistere infatti a variazioni del 5-10% a causa di driver isterici che sottostanno a questi due vettori energetici. ◗ Quali sono i driver che influenzano l’andamento di energia e gas? Il principale driver del mercato energetico, come noto ai più, è sicuramente il prezzo del petrolio con tutti i condizionamenti geopolitici internazionali che lo influenzano. Recentemente si può pensare alla Libia, al Venezuela e ai dazi di Trump. Oltre a questo, però, non bisogna dimenticare i certificati ETS (sistema di scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra concepito con l’obiettivo di indurre le

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grandi imprese europee – tra cui i grandi produttori elettrici – ad inquinare di meno ndr) che in forte rialzo dall’anno scorso spingono i prezzi elettrici e conseguentemente di gas (con cui in Italia si produce il 40% dell’energia elettrica nazionale). Su di loro oggi assistiamo ad una forte speculazione addirittura di edge found tanto che l’ultima impennata di questi certificati sembra essere legata al caso Brexit. Un’altra variabile da tenere in considerazione è il cambio €/$ visto che il petrolio è quotato in $ ma la “bolletta” italiana viene pagata in €. L’andamento del rapporto €/$ rappresenta quindi un importante driver: più perde terreno l’euro e più sarà cara la nostra bolletta! Nel 2019, secondo gli analisti di OCBC Bank, il cambio euro dollaro continuerà a perdere terreno influenzato anche dal rallentamento economico dell’Eurozona. ◗ Come può una lavanderia industriale sostenere meno costi nel comparto energia e gas?

LAVANDERIE INDUSTRIALI Come prima cosa bisogna ottenere una riduzione dei costi scegliendo il timing migliore per effettuare l’acquisto, ma non basta. Bisogna suscitare l’interesse di molti fornitori energetici, visto che in Italia ce ne sono più di 300, in modo da svolgere una gara il più competitiva possibile ed ottenere le tariffe più vantaggiose! Anche lo strumento da utilizzare è importante: oggi i maggiori fornitori preferiscono strumenti di procurement trasparenti, meglio se online. ◗ Come si controlla che le tariffe proposte dai fornitori energetici siano corrette? I contratti di fornitura sono lo strumento di maggior tutela del cliente: quanto contenuto in essi assume la forza di «legge». È quindi essenziale analizzare ogni singola clausola contrattuale prima di procedere alla sottoscrizione, ma oggi la complessità e il continuo mutamento della normativa settoriale rendono, per un’azienda, sempre più complesso il controllo. Problematico è anche il fatto che ogni fornitore ha il proprio metodo di fatturazione e aggrega le voci di costo secondo la propria interpretazione delle delibere. Gare tempestive e trasparenti e i controlli per verificare la massima coerenza tra quanto stabilito durante la competizione e quanto poi effettivamente fatturato sono uno dei modi per ridurre i costi ma non di certo gli unici. ◗ Quali sono allora gli altri modi per ridurre i costi? Ridurre i consumi! Con un sistema di negoziazione ottimale si può ridurre il costo del kWh o del mc consumato ottenendo risparmi importanti che però non supereranno il 10-15% della “bolletta energetica”; se invece si elimina direttamente il kWh o il mc si elimina direttamente il 100% della loro spesa: si eliminano, infatti, non solo la componente energia (30-40% della bolletta) ma anche trasporto, distribuzione, accise…

Il processo che porta a questo obiettivo deve essere basato su un metodo organizzato ed organico: il percorso parte dalla misurazione dei consumi, passando alla redazione della diagnosi energetica, ai relativi interventi e alla successiva misurazione. Monitorare le proprie linee di produzione attraverso l’installazione di misuratori che in real time raccolgono i dati di consumo è di fondamentale importanza per individuare le inefficienze energetiche anche attraverso i confronti con i benchmark di mercato. Attraverso l’analisi dei consumi registrati si stabilisce in che modo l’energia viene utilizzata e quali sono le cause degli sprechi individuando interventi di miglioramento e questo lo si fa con la redazione di una diagnosi energetica. Con essa infatti vengono valutati gli interventi di efficientamento non solo dal punto di vista tecnico ma anche economico individuando precisamente il breakeven period dell’investimento specifico ad hoc per ogni azienda. Il recupero calore dalle centrali compressore o dagli essiccatoi e mangani a vapore; l’installazione di proporzionati impianti fotovoltaici o cogenerativi sono solo alcuni degli interventi che porterebbero una lavanderia industriale a fare saving sui consumi. Attraverso la diagnosi ogni intervento viene analizzato in virtù delle reali caratteristiche aziendali. Il legislatore ha capito il vantaggio che può portare questo strumento tanto che oggi si può approfittare a livello regionale di incentivi per quanto riguarda la redazione di diagnosi energetiche e i relativi interventi; a livello nazionale invece attraverso il meccanismo di Certificati Bianchi. ◗ Esistono altri incentivi ad hoc che le lavanderie industriali non si devono far scappare? In Italia le aziende con consumi superiori ad 1 milione di kWh possono rientrare nella classificazione delle aziende energivore garantendosi l’ottenimento di sgravi nella fattura energetica pari mediamente al 25% sul totale annuo. Questa possibilità però non è stata concessa alle lavanderie industriali che, seppur con consumi molto elevati, non hanno i codici Ateco (manifatturieri ed estrattivi) elencati nel decreto, necessari per vedersi riconosciuto questo beneficio. Fino a quando i legislatori non apriranno le maglie anche alle lavanderie industriali, purtroppo, l’unico modo per spendere meno è attraverso la riduzione dei consumi e dei costi della materia prima.

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