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ENERGIA ANDAMENTO PREZZI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

COME CREARE VALORE CAVALCANDO LA TRANSIZIONE ENERGETICA Assosistema Confindustria ha organizzato al Palazzo Isimbardi di Milano, lo scorso 6 marzo, il convegno dal titolo: “Efficienza energetica e comunità energetiche. Come creare valore cavalcando la transizione energetica”. L’evento è stato l‘occasione per approfondire, insieme ad autorevoli esperti ed operatori del settore, i percorsi che l’intera filiera delle lavanderie industriali e dei produttori e distributori di DPI possono intraprendere nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Il tema è strettamente attuale, considerati i rincari di energia e gas che hanno colpito le industrie e tutti i settori economici. In apertura dei lavori, il Presidente di Assosistema Confindustria, Egidio Paoletti, ha detto: “Abbiamo deciso di coinvolgere in questo percorso di attenzione verso i temi energetici non solo le lavanderie industriali ma l’intera fi-

liera dei produttori di macchinari, produttori del tessile e prodotti chimici perché sono temi che interessano tutti noi. Sul tema energetico l’Associazione sta investendo molto per fornire al settore una risposta a quella che purtroppo è stata un’ondata di aumenti che ci ha travolto. Abbiamo avviato corsi sull’efficientamento energetico, sul ruolo dell’energy manager e sulla diagnosi energetica. Ma c’è ancora tanto che possiamo fare, la volontà è, infatti, quella di continuare a studiare e valorizzare i percorsi fin qui fatti sul tema energia per offrire proposte ed opportunità alle nostre imprese”. Dopo il Presidente Paoletti, il Direttore Generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi, ha presentato i dati del settore, l’andamento dei prezzi di energia elettrica e gas naturale e l’impatto che gli aumenti hanno avuto sulle lavanderie industriali negli ultimi quattro anni.

ENERGIA ELETTRICA

ANDAMENTO PREZZI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

PREZZI MEDI (Euro/MWh)

DIFFERENZE % TRA 2022 RISPETTO A

IMPATTO AUMENTO ENERGETICI SUL SETTORE DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI

2022

2021

2021

2020

2019

2020

2019

Incidenza media costi energetici (energia + gas naturale) su ricavi in un bilancio-tipo di una lavanderia industriale considerando ricavi bloccati al 2019. 2019

STIMA 2022

6,09%

25,58%

Utilizzando l’incidenza dei vettori energetici (costi su ricavi) stimati per il 2022 e prendendo a riferimento i dati Cerved sul turnover del comparto nello stesso anno, si stima che l’aggravio dei costi energetici rispetto al 2019 è pari a: PROSPETTO COSTI ENERGETICI E CONFRONTO TRA 2019 E 2022 Fatturato comparto (aggregato) 2019

Euro 1.705.000.000

GAS NATURALE

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A seguire, si è svolta la tavola rotunda con gli interventi di Vittorio Cossarini, Presidente AssoESCO, Marco Rossi, EGE, Energy & Sustainability manager e General Manager Etanomics Italia, Silvia Ferrari, ENEA, Sandro Bagatti, Vice Presidente Inti Rete Imprese invitato Eni Plenitude) e Marco Devetta, Sogesca.

Vittorio Cossarini è Presidente di AssoESCO, community delle aziende italiane accomunate dalla missione comune di promuovere, realizzare e facilitare il finanziamento di interventi di decarbonizzazione ed efficienza energetica al fine di ridurre l’impatto ambientale ed economico dei consumi energetici. Cossarini ha anticipato i temi della tavola rotonda, spiegando cosa sono le ESCo-Energy Service Company, società che promuovono interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica, assumono su di sé il rischio tecnico dell'iniziativa, liberano il cliente finale da ogni onere organizzativo e individuano una soluzione finanziaria alimentata dal risparmio generato. I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la ESCO ed il cliente finale con diverse tipologie di contratti. EGE, Esperti in Gestione dell’Energia, ed ESCo (Energy Service Company) sono professionisti e società certificate in grado di guidare le organizzazioni in questo complesso scenario, ad esempio, attraverso la realizzazione di contratti EPC, che, in estrema sintesi, sono contratti privati a garanzia del risultato dove la remunerazione stessa della ESCo deriva dai risultati effettivamente ottenuti. Nell’ecosistema energetico in cui viviamo stanno prendendo piede interessanti configurazioni: le CER (comunità di energia rinnovabile). Le CER rendono possibile una effettiva remunerazione dell’energia, prodotta da impianti FER e utilizzata dalla comunità, portando diversi vantaggi: economici sociali ed ambientali.

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Marco Rossi, EGE, Energy & Sustainability manager e General Manager Etanomics Italia, ha spiegato come si può intraprendere il percorso verso l’efficienza: “Tecnologie, professionalità, prassi da amalgamare tra loro per attuare effettive politiche di riduzione del consumo di energia primaria e delle emissioni già oggi esistono. La sostenibilità energetica è infatti un mosaico tecnologico, comportamentale e strutturale, di sistema quindi. La difficoltà sta nella messa a terra. L’indicazione è quella di monitorare costantemente il mercato e le soluzioni. Sottolineo, infine, la centralità della figura dell’Energy Manager: professionista che deve essere in grado di guidare le organizzazioni in questo virtuoso percorso verso l’efficienza”. Silvia Ferrari, ENEA, ha spiegato cosa è la Comunità energetica rinnovabile, CER: un soggetto giuridico autonomo (ad es. associazione, fondazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, partenariato, organizzazione senza scopo di lucro) che, agendo a proprio nome, può esercitare diritti ed essere soggetto ad obblighi. È inoltre proprietaria degli impianti di produzione o ne ha la piena disponibilità. Gli azionisti o membri che esercitano potere di controllo sono: persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), purché la partecipazione alla CER non costituisca l’attività commerciale e industriale principale, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del

terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell’elenco ISTAT. Lo statuto o l’atto costitutivo devono prevedere: come oggetto sociale prevalente quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari; una partecipazione alla comunità aperta e volontaria; che la comunità sia autonoma ed effettivamente controllata dai membri stessi, il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore; l’individuazione di un soggetto responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa. Il ruolo degli attori: consumatore (membro della CER); prosumer: consumatore e produttore (membro della CER); produttore interno (membro della CER) o esterno (non membro della CER); esterno che mette a disposizione impianti o superfici (spazi) a beneficio della CER (non membro della CER). Possono essere coinvolti soggetti esterni per installazione e manutenzione degli impianti e per gestione e monitoraggio della CER. La nuova legislazione esplicita come, lato utenti, la CER possa avere come scopo non soltanto l’autoproduzione e condivisione dell’energia prodotta dai propri impianti FER, ma possa erogare anche altri servizi, tra cui: efficienza energetica;

servizi di ricarica di veicoli elettrici; servizi di vendita al dettaglio dell’energia elettrica; servizi ancillari di rete e di flessibilità (della domanda e della produzione). Sandro Bagatti, Vice Presidente Inti Rete Imprese (invitato Eni Plenitude), ha spiegato la metodologia di lavoro basata sul project management di INTI Rete Imprese. Per ciascun cliente la prima parte della metodologia fino all’accettazione della proposta è a carico di INTI Rete Imprese. Il cliente inizia a rimborsare l’investimento a seguito della fine del contratto nelle modalità che verranno concordate insieme. Questa metodologia contrattuale, secondo le vigenti normative, non va a modificare il profilo di rischio finanziario del cliente verso gli istituti di credito e/o entità finanziare in quanto non è un finanziamento classico come il leasing. Infine, Marco Devetta, Sogesca, società di ingegneria e consulenza attiva nei settori ambiente, efficienza energetica, qualità, salute e sicurezza sul lavoro e in altri settori integrati, ha illustrato le opportunità offerte dai Fondi Europei 20212027 per l'efficienza energetica delle imprese: finanza agevolata, Fondi UE a gestione indiretta e diretta, PNRR Next Gen EU. A partire dalla pandemia di COVID abbiamo cominciato a familiarizzare anche con i fondi euro-

CI SONO MOLTE OPPORTUNITÀ PER FINANZIARE INVESTIMENTI IN EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI IN AMBITO AZIENDALE, ALCUNE PIÙ FACILI DA APPROCCIARE, ALTRE MENO. LA FINANZA AGEVOLATA NAZIONALE OFFRE GLI STRUMENTI PIÙ ACCESSIBILI, TRA CUI SPICCANO IL CONTO TERMICO, I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA O LE VARIE FORME DI CREDITO DI IMPOSTA PER LA RICERCA, LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE.


pei veicolati dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Il PNRR ha una funzione di sviluppo complessivo del sistema energetico nazionale e, per questo, si concentra soprattutto su temi e progetti strategici che spesso non sono dedicati alle singole aziende, magari di piccole o medie dimensioni. I fondi europei, tuttavia, sono organizzati in una logica di complementarietà in modo da generare opportunità per tutti i livelli di innovazione e di copertura territoriale. Ogni regione italiana ha una dotazione di fondi (detti indiretti) organizzata in piani operativi regionali (POR) che servono a programmare i temi che saranno oggetto di bandi destinati alle imprese del territorio. Tutti i POR italiani prevedono un asse dedicato all’energia: in Lombardia, ad esempio, saranno presto pubblicati bandi per l’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti produttivi delle imprese (azione 2.1.3 del POR), la produzione di energia da fonti rinnovabili (azione 2.2.1) e per il sostegno alla diffusione delle comunità energetiche. La Regione Friuli Venezia Giulia, invece, ha già pubblicato un bando simile in scadenza il 15 giugno. A seconda di dove si trova l’azienda o l’impianto produttivo è opportuno monitorare o farsi aiutare a monitorare quali sono i bandi previsti dalla Regione di riferimento. Infine, esistono i programmi europei gestiti direttamente dalla Commissione Europea o da una sua agenzia. Di solito questi programmi finanziano progetti che prevedano la partecipazione di enti che si trovano in paesi europei diversi in modo da favorire la cooperazione internazionale. Tuttavia esistono programmi come LIFE, il programma dedicato all’ambiente, che finanzia anche progetti di carattere nazionale, purché abbiano un impatto anche sulle politiche europee; oppure l’EIC accelerator che finanzia singole aziende che abbiano progetti di sviluppo altamente innovativi. In conclusione, è importante valutare l’investimento che si vuole avviare, la tipologia di costi che si vuole sostenere (macchinari, personale, formazione, consulenza esterna, etc.) e il livello di innovazione del progetto in modo da trovare lo

strumento o gli strumenti che più sono funzionali all’ottenimento di risorse finanziarie che possono avere la forma di contributo, tasso di interesse agevolato o credito di imposta.

ACCORDO ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA CON INTI RETE IMPRESE Assosistema Confindustria con INTI Rete Imprese hanno siglato un accordo per la progettazione e realizzazione di servizi di efficienza energetica, riqualificazione energetica degli edifici, impianti di produzione industriale, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, destinati ai propri soci. Il progetto, che è stato anticipato nei contenuti in occasione del convegno della scorsa edizione di Ecomondo e del convegno del 6 marzo 2023, nasce per dare un’opportunità e proposte di soluzione ai problemi legati ai rincari di energia e gas che hanno colpito le industrie associate. INTI è una rete di aziende italiane che opera nel mondo della green economy e dello sviluppo sostenibile. INTI Rete Imprese ha sottoscritto accordi di collaborazione commerciale e finanziaria con fondi di investimento italiani ed è partner tecnico di Eni Plenitude per lo sviluppo di progetti di efficienza energetica nelle varie realtà imprenditoriali e sociali del paese, attraverso lo strumento dell’Energy Performance Contract (EPC). L’EPC prevede il finanziamento diretto dei progetti in modalità project financing, seguento di criteri della finanza sostenibile ESG (Environmental, Social and Governance).

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