Dynamon SX Per la Grande Cantieristica
Forte capacità di riduzione dell’acqua d’impasto
Ottimizzazione dei tempi di mantenimento della lavorabilità
Rapido sviluppo delle resistenze meccaniche Lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi sistemi applicativi gioca sempre più un ruolo fondamentale nelle varie fasi di progettazione delle strutture e di lavoro nel cantiere, favorendo tempi di esecuzione più rapidi contemporaneamente ad una maggiore durabilità dell’opera finale. Dynamon SX è la linea di additivi superfluidificanti per il mercato della grande cantieristica.
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Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI MINIESCAVATORE CINGOLATO
6
Copertina
MACCHINE &COMPONENTI MOTORI
44
Notizie PianoCasa2, eventi, sicurezza
La carica di Cento
68
La VM Motori e lo Stage IIIB
Il girosagoma compattissimo Ihimer
8
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO Prodotti, associazioni, acciai
ESCAVATORI IDRAULICI
46
MOVIMENTATORI
Cat 374DL e 390 DL
72
Cosa cambia nei big di Gosselies
Geometrie del futuro Il Quadrilatero Marche-Umbria
Da ferro oro Liebherr conquista gli States con affidabilità e servizi
INFRASTRUTTURE
14
Notizie
PROVATI PER VOI
58
Il trucco integrale Renault Lander 460.18 OptiTrack
ESCAVATORE CINGOLATO
20
Macchina del mese
72
Komatsu PC228USLC-8
WALK AROUND MACCHINE
82 CAVE &I NERTI 78
Notizie Attualità, normativa, prodotti
24 SKID CINGOLATO IHIMER CL45
Nel prossimo numero
Il nuovo midiescavatore cingolato Yanmar ViO80 sarà il protagonista del prossimo WalkAround Macchine. Tra i suoi punti di forza le prestazioni, la qualità costruttiva
2 Costruzioni gennaio 2011
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644
PROGETTI
82
Sostenibile ed efficiente: è l’inerte europeo Il progetto Sarma
SOLLEVAMENTOinCANTIERE 106 Notizie Cantieri, prodotti, componenti
Il mondo delle cave
FORMAZIONE
Estratto della terza edizione
108 Cultura e sicurezza Manitowoc insegna. A Niella Tanaro
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO ATECAP
94
112 Aspettando il varo Sei gru Terex-Comedil per gettare le fondamenta del Mose
La collaborazione con Veronafiere
96
COLLABORATORI Paolo Bruschi, Federico Fornara, Margherita Galli, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page
Notizie Casserforme, malte, shop on line
FLOTTE&NOLEGGIO
AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it
PREFABBRICAZIONE
98
REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it
GRU A TORRE
Sicurezza al Samoter 2011
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni
GUIDA ALLE CAVE D’ITALIA
88
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
L’autoportante High-Tech Il cantiere del Parco Scientifico e Tecnologico di Genova
118
ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it
Notizie Ponteggi, sicurezza, abbigliamento
TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it
108
112
ASSOCIAZIONI
100
Cementare l’autorevolezza Intervista al presidente di Atecap Silvio Sarno
e i consumi che rispetto al modello precedente scendono fino al 40 per cento (in modalità ECO). Presenteremo inoltre il dumper rigido Liebherr TI 274 da 290 tonnellate di portata massima che uscirà nel 2012. Proporzionalmente al T 282C il nuovo modello della gamma ha un peso operativo più contenuto grazie a un telaio innovativo e al sistema di sospensioni posteriori indipendenti. Il TI 274 e il futuro T 264 sono gli assi nella manica con cui Liebherr punta a guadagnare entro il 2014 una quota di mercato del 25-35%.
PIATTAFORME AEREE
122
Realtà in divenire L’unione fa il Gruppo Guarneri
AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Everprint - Via G. Rossa, 3 - Carugate (MI) ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.
Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
WWW.COSTRUZIONIWEB.COM
G E N NAIO 2011
ISSN: 0010 - 9665
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CANGINIBENNE SRL
11
GRUPPO MINITOP SRL
IN COPERTINA
INSERZIONISTI IV Cop.
www.minitop.it
www.canginibenne.com
CECCANTINI & FIGLI SRL
92
IHIMER SPA
www.ceccantini.it
www.ihimer.com
CGT SPA COMPAGNIA GENERALE TRATTORI
IRON PLANET III Cop.
I Cop. 13
www.ironplanet.com
www.cgt.it
KOMATSU ITALIA SPA CHINA CONSTRUCTION MACHINERY CO. LTD. Bices 2011
42
www.komatsuitalia.it
127
MAPEI SPA
www-e-bices.org
www.mapei.it
ASSOCIATION OF EQUIPMENT MANUFACTURERS (AEM) Conexpo - Con/Agg 2011 41
MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Industriali
1
5
http://truck.mercedes-benz.it/
www.conexpoconagg.com
ENTE AUTONOMO FIERE DI VERONA Samoter 2011
PROMOBERG PROMOZIONI BERGAMO - Edil 2011 www.fieraedile.it
II Cop.
www.samoter.com
G.P.A. PERIODICI SPA
10
65
www.gpaperiodici.it
SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI SRL Intermat - Middle East 2011
95
www.intermat-middleeast.com
Aziende citate Aideco ..............................................70 Allison..............................................80 Astaldi..............................................97 Atecap................................94-96-100 Bendiam ..........................................69 Caterpillar - Cgt .............................46 Cela ................................................107 Conservit .........................................72 Csp Prefabbricati...........................11 Despe ...............................................68 Edilcave.........................................104 Emilcamion.....................................12 Eureko ..............................................68 Geoplast ..........................................97 Gruppo E-Mac ..............................112 Gruppo Guarnieri.........................122
4 Costruzioni gennaio 2011
Guernaccini.....................................78 Idrotech............................................79 Ihimer...........................................6-24 Impresa Ing. E. Mantovani..........12 Iveco ...................................................8 Jcb ....................................................68 Jlg...................................................107 Komatsu...........................................20 Liebherr ...........................................72 Lojack ............................................121 Made4rent.....................................120 Manitowoc ............................106-108 Mewa .............................................119 Mi.Gra. ............................................78 Orlaco ............................................107 Peri ...................................................96
Il nuovo miniescavatore IHIMER 12VXE è sinonimo di alta efficienza, impianto idraulico evoluto e ridotto consumo di carburante. Equipaggiata con motore Yanmar 3TNM68, la macchina ha un peso operativo di 1.180 kg, vanta una profondità massima di scavo di 2.010 mm e si può trasportare anche su veicoli con ptt di 3,5 tonnellate. Il suo carro a larghezza variabile è di serie e garantisce sicurezza e stabilità operativa durante le operazioni di scavo e sollevamento, mentre la doppia velocità di traslazione (2,3/4,0 km/h) consente tresferimenti veloci in cantiere.
IHIMER SPA Loc. Cusona 53037 San Gimignano (SI) Tel. +39 0577 951201 Fax +39 0577 982400 e-mail: info@ihimer.com
Pilosio............................................118 Pm ..................................................107 Powerscreen...................................69 Renault ......................................58-78 Salvetti ..........................................118 Scai.............................................12-14 Simex ...............................................69 Ssab..............................................8-71 Tecnostrutture ................................98 Terex - Comedil ...........................112 Trexxa ............................................106 Unical.............................................104 Valagussa........................................79 Venpa.............................................119 Vezzola ..........................................104 Vm Motori .......................................44 Winkler ............................................97 Wolffkran.......................................106 World Net ......................................119
TRUCKS. LEASING & FINANZIAMENTI. SOLUZIONI PER LE FLOTTE. ASSISTENZA & RICAMBI.
Gli uomini veri non scalano le montagne, le muovono. Nuovo Actros Cantiere.
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Affidabilità, resistenza e compatibilità con diversi allestimenti fanno di Actros Cantiere un leader nel settore delle costruzioni. I nuovi elementi di protezione lo rendono ancora più robusto e capace di farsi carico anche dei lavori più impegnativi. Il nuovo cambio automatizzato Mercedes PowerShift Offroad garantisce maggiore comfort, consumi ridotti e minore usura. Oggi più che mai Actros Cantiere dimostra di essere un veicolo di cui ti puoi fidare. www.mercedes-benz.it/truck
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Copertina IL GIROSAGOMA IN NUMERI I Peso operativo 1,26 ton I Motore Yanmar 3TNM68 9,4 kW a 2.200 giri/min I Larghezza carro 0,87-1,13 m I Profondità max scavo 2,01 m
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I Altezza di carico 2,17 m I Forza di strappo 1.210 daN I Forza di penetrazione 800 daN I Velocità di traslazione 2,3 - 4 km/h
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IHIMER
12 VXE COMPATTISSIMO, IL MINI ESCAVATORE IHIMER 12VXE HA PRESTAZIONI DI CLASSE SUPERIORE. È UN VERO GIROSAGOMA, HA IL CARRO ALLARGABILE DI SERIE, SCAVA OLTRE I 2 METRI DI
er rispondere alle esigenze di cantiere, in particolare a quelle imprese specializzate in edilizia e realizzazione sottoservizi, un miniescavatore deve essere prima di tutto compatto. Poi deve stupire per le prestazioni che offre considerate le dimensioni e la potenza motore, deve essere stabile, quindi sicuro, e facilmente trasportabile da un cantiere all’altro su un veicolo commerciale patente “B”. Tutte queste doti sono proprie del miniescavatore girosagoma Ihimer 12VXE che COSTRUZIONI ha passato sotto la lente dedicando il WalkAroundMacchine pubblicato sullo scorso numero di maggio. I punti di forza di questo escavatore che ingombra come un 10 quintali ma offre le prestazioni di un 15 sono diversi. Vero girosagoma che ruota in appena 1,84 metri, il 12VXE è offerto di serie con un carro a larghezza variabile dagli 87 centimetri (il giusto per passare attraverso le porte nei cantieri residen-
P
ziali) fino ai 113 per garantire la massima stabilità a ogni angolo di rotazione della torretta. Grazie al cinematismo del braccio escavatore “disassato” per favorire la visibilità dello scavo (disegno brevettato), il mini Ihimer scava fino a due metri di profondità fa misurare una altezza di carico di 2,17 metri e vanta una forza di strappo alla benna di 1.210 daN e alla 800 daN. Ad animare la macchina è un parco e affidabile motore Yanmar Minimax da 9,4 kW di potenza. Di serie la doppia velocità di traslazione che permette di raggiungere i 4 km/h.
gennaio 2011 Costruzioni 7
www.ihimer.com
PROFONDITÀ E LA COMPONENTISTICA È DI PRIMO LIVELLO
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NEWS
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Un bagliore in fondo al tunnel
S
costruzioni complessivamente registrerà un ulteriore calo intorno al sei per cento. Mentre nel 2011, auspicando che il “Piano Casa 2” e l’ampliamento del patrimonio esistente inizino a produrre i primi effetti sul mercato residenziale, ripartirà un nuovo ciclo edilizio con una crescita comunque inferiore all’uno per cento. In caso contrario anche il 2011 avrà un andamento in perdita e l’avvio del nuovo ciclo verrà rimandato al 2012. Ciò anche come conseguenza del trend ancora negativo del
www.youtube.com/ivecoitaly
Sbarco nel video Da martedì 14 dicembre IVECO ha lanciato su YouTube la campagna Ecodaily furgone con TomTom e inaugurato il nuovo canale video dedicato al mondo Iveco. Il nuovo mezzo di comunicazione nasce con lo scopo di condividere in maniera interattiva i filmati con i propri clienti, permettendo loro di conoscere meglio il prodotti Iveco e ottenere a loro volta un flusso importante e preciso di informazioni. È la prima volta in Europa che un costruttore di veicoli commerciali ed industriali entra in partnership con la più popolare piattaforma di videosharing esistente fra i vari social network, dimostrando una innovativa propensione ad una comunicazione multimediale che amplifichi il posizionamento del proprio brand e dei suoi prodotti.
8 Costruzioni gennaio 2011
aver colpito le piccole opere e gli enti locali, registra infatti una fase di “slittamento” anche per le grandi opere sopra i 100 milioni di euro. Le attese per il 2011 dovrebbero essere produttive, ma visto quanto accaduto nel 2010, è bene avere prudenza. Il terzo fattore è rappresentato dal ritmo con cui crescerà il mercato della riqualificazione del patrimonio esistente. È da tempo ormai il principale mercato delle costruzioni. Lo scenario elaborato dal Cresme prevede per la riqualificazione un ruolo di traino nel prossimo ciclo edilizio, come avvenuto negli anni ’80 e soprattutto nella prima metà degli anni ’90. Il prossimo ciclo si caratterizzerà per il prevalere dell’aspetto tecnologico rispetto a quello estetico. E in questo scenario l’energy technology giocherà una partita rilevante. www.cresme.it
Duri e rapidi Inaugurato il nuovo magazzino di lamiera antiusura Hardox SSAB di Birsfelden, nei pressi di Basilea. La società svedese promette consegne di rapidità imbattibile: il giorno successivo all’ordine. L’assortimento del nuovo magazzino sarà concentrato soprattutto sull’Hardox 450 e 500, negli spessori da 3,2 a 80 millimetri e nelle dimensioni 2–2,5 per 4–6 metri.
www.ssab.com
e il 2009 è stato per il mercato delle costruzioni l’anno peggiore dal secondo Dopoguerra, il 2010 chiuderà con un altro sensibile calo che determinerà per il quadriennio 2007 - 2010 una perdita complessiva intorno al 20 per cento. Un nuovo ciclo per il settore potrebbe ripartire nel 2011, ma più verosimilmente bisognerà attendere il 2012. È quanto emerge dal 18° rapporto congiunturale e previsionale del mercato delle costruzioni illustrato a fine anno dal Cresme. Nel 2010 ilo mercato delle
mercato pubblico dovuto allo “slittamento” dei programmi delle grandi opere e alla contrazione della spesa degli enti locali. Più dinamica del previsto dovrebbe invece essere nel 2011 la domanda di riqualificazione residenziale. L’avvio del nuovo ciclo edilizio appare legato a tre fattori principali: il primo riguarda la capacità del “Piano Casa 2” di incidere come volano sul mercato delle nuove costruzioni residenziali, anche in sinergia con i piani di housing sociale. L’analisi della stima degli investimenti in costruzioni senza piano casa mostra come la dinamica delle costruzioni nel 2011 risulterebbe negativa. Il secondo attiene alla conferma degli impegni in termini di finanziamenti da parte dello Stato a sostegno dei programmi delle opere pubbliche. La scarsità di risorse, dopo
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Ottimo bilancio
Antibiotico per gasolio
i è chiusa il 12 novembre con un bilancio di oltre 3200 partecipanti la seconda edizione di ITN Expo - Infrastructure, Telematics & Navigation, il primo e unico evento in Europa che ha realizzato l’incontro tra infomobilità e infrastrutture intelligenti. Torino si conferma così un luogo d’eccellenza per discutere il presente e futuro di infrastrutture intelligenti, smart grid, GPS e Galileo, GIS, servizi di telematica e navigazione. Anche quest’anno ITN 2010 ha offerto ai visitatori due giornate di conferenze e workshop informativi, programmi di networking e seminari di alto contenuto, presentando nel contempo un’ampia e ricca area espositiva. Tra le novità esclusive, la conferenza annuale europea di ATA (Associazione Tecnica dell’Automobile) il 10 novembre, dal tema “Telematics for Automotive - Digital Audio Broadcasting Technology and Applications”. L’incontro aveva l’obiettivo di presentare una overview tecnica sulle capacità di tecnologie come il Digital Audio Broadcasting (DAB) di supportare lo sviluppo delle “next generation telematics”. Un’occasione imperdibile per capire come il mercato si sta orientando ed innovando. Nell’ambito di ITN 2010 ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Automobilistica, e importante partner della manifestazione, ha tenuto un workshop dedicato alle localizzazione e gestione flotte. Ulteriore importante novità esclusiva è stata la presenza in contemporanea di UCOM - Urgent & Critical Communication Technology, la prima mostra-convegno italiana dedicata ai sistemi ICT “mission critical” da utilizzare nelle situazioni di emergenza. www.itnexpo.it
S
Ponte Luna È un ponte, un edificio; è un parco. È il prolungamento della città. Per ora è un progetto dal nome “Ponte Luna”, presentato dallo studio di architettura JAJA, con sede a Copenaghen, per il concorso che prevede lo sviluppo del centro marittimo e culturale di Kaohsing, la seconda città di Taiwan. Lo studio JAJA ha proposto una soluzione che unisce da un punto di vista visivo e strutturale la città e il paesaggio naturale che si affaccia sul Fiume dell’Amore.
Dab è un potente antibatterico ad ampio spettro d’azione, studiato per prevenire e bloccare la formazione dei depositi causati dall’attività biotica dei microrganismi che proliferano nei gasoli contaminati, dovuta allo stoccaggio prolungato di carburante in stato di quiete, la presenza di acqua nel gasolio, l’uso di carburanti geodiesel, che possono poi influire negativamente sul motore. Dab di BARDAHLè un efficace biocida specificatamente formulato per la protezione completa del gasolio contro l’attacco dei batteri, funghi e alghe. La sua azione permette di prevenire e bloccare la fermentazione nella massa di liquido e di bonificare cisterne e serbatoi, senza intaccare i metalli. www.bardahl.it
Rapsodia in blu Un progetto edilizio di valore è la sintesi delle qualità di tutti i suoi componenti, dai materiali alla messa in sicurezza dei lavoratori, alla responsabilità d’impresa: questo il messaggio lanciato a Roma nella tre giorni di studio della Cte Inail. È stato questo il tema al centro del recente convegno “Rapsodia in blu, la qualità del costruito, armonia dei componenti”, organizzato dalla Consulenza tecnica per l’edilizia dell’Inail. Una tre giorni di studio che ha visto la presenza di esperti e rappresentanti di spicco di varie discipline - a partire da tre architetti di fama mondiale come Mario Botta, Paolo Portoghesi e Paolo Desideri che hanno animato con i loro interventi sulla qualità del costruito, la progettazione e riqualificazione degli spazi pubblici e la scelta dei componenti.
PHOTO NEWS
www.archdaily.com
www.inail.it
Sollevamento papere Diggerland è un parco tematico presente in Inghilterra con quattro siti, dove è possibile portare i bambini e farli divertire con vere macchine movimento terra preposte all’uso. Per iniziare non si solleveranno tonnellate di terra da cantiere: qualche papera può bastare. www.diggerland.com
gennaio 2011 Costruzioni 9
Vetrina sul mondo
BC INDIA
8-11 Febbraio, Mumbay Fiera mondiale del settore delle costruzioni
È
www.bcindia.com
SAMOTER
2-6 Marzo 2011, Verona 28° Salone internazionale macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia www.samoter.it
CONEXPO
22-26 Marzo 2011, Las Vegas Fiera mondiale del settore delle costruzioni www.conexpoconagg.com
SMOPYC
5-9 Aprile 2011, Saragozza Fiera mondiale del settore delle costruzioni www.smopyc.es
Organizzazione
ormai alle porte a Saragozza, dal 5 al 9 aprile 2011, la quindicesima edizione dello Smopyc. Dalle ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal management della fiera emerge un clima di ottimismo, supportato dai numeri che contano già oltre 600 espositori confermati da tutto il mondo e la presenza di 45 associazioni che saranno attive in diversi eventi e convegni all’interno della fiera. L’obiettivo dichiarato di Smopyc 2011 è l’impulso all’internazionalizzazione, supportato da una intensa strategia focalizzata sull’America Latina e i paesi del Maghreb, nuovi punti focali del mercato delle costruzioni. In questa ottica il 5 e 6 aprile Smopyc ha organizzato un incontro, in collaborazione della Confederazione degli imprenditori di Aragona, nell’ambito della rete europea dell’Enterprise Europe Network, a cui prenderanno parte oltre 200 compratori. Un evento in cui le aziende avranno la possibilità di aprirsi a nuovi mercati nei quali potenziare i propri prodotti. L’iniziativa è rivolta soprattutto a Brasile, Argentina, Perù e al nord Africa. www.smopyc.es
Partner
Main Sponsor
giovedì - venerdì 10/19 sabato - domenica 9/19
FIERA BERGAMO
24 - 27 MARZO
info: € 6 - parcheggio € 2 - WHO ZZZ ¿ HUDHGLOH LW
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
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IL SITO DEL MESE
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Misurare lo stress
Velocità
Fruibilità
Completezza
Grafica
Download
WWW.CSPPREF.IT CSP Prefabbricati ha recentemente rinnovato il proprio sito internet Istituzionale, sia nei contenuti che nella “web architecture”. La navigazione nelle molte sezioni che lo compongono, è facile, permettendo di entrare in modo ancora più analitico in tutte le componenti tecnico-funzionali ed applicative che distinguono i due macrosistemi sui quali si basa la produzione CSP (SMP e SMQ), con particolare spazio dedicato alle case-history. Ottimizzate e rese più chiare anche le opportunità di dialogo interattivo e i contatti con l’azienda. Il sito è ora perfettamente sinergico; altro riferimento in rete di CSP: www.cspmagazine.it, house organ e portale con uno spiccato taglio di cultura professionale e aggiornamento tecnico.
info: € 6 parcheggio € 2 WHO ZZZ ¿ HUDHGLOH LW
N EWS Esaminare le fonti di rischio da stress presenti nell’ambiente di lavoro e poi inserirle in un apposito Documento di valutazione del rischio (Dvr), contenente la programmazione delle varie fasi. Sono questi, in sintesi, gli obblighi in arrivo per le aziende a partire dal 2011. Il Ministero del Lavoro ha infatti redatto le linee guida necessarie per adempiere a quanto prescritto dal Testo Unico sulla sicurezza, tramite una circolare che recepisce le indicazioni della commissione consultiva. La valutazione dello stress lavorocorrelato va articolate in due fasi: una preliminare, necessaria, e una approfondita, da attivare soltanto nel caso in cui dalla prima valutazione emerga la presenza di elementi di rischio e le misure correttive adottate si rivelino inefficaci.
www.lavoro.gov.it
la passione per il nostro lavoro dà sempre buoni frutti
Da oltre 20 anni produciamo benne e attrezzature per il movimento terra, distribuite in tutto il mondo. La nostra tecnologia nasce dalla continua ricerca e dall’esperienza maturata ogni giorno al fianco dei nostri clienti. Per questo motivo, crediamo nel nostro lavoro e nell’innovazione.
www.canginibenne.com
Via Savio, 29/31 - 47027 Sarsina (FC) - Tel. 0547 698020 - Fax 0547 698021
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Anteprima in fiera ome distributore unico Hitachi, SCAI presenterà in occasione del prossimo Samoter le pale gommate compatte ZW. Per la prima volta in terra italiana, i modelli ZW65, ZW75 e ZW90 verranno messi in mostra nell’area espositiva che conta una superficie coperta di 3.300 metri quadrati (padiglione 6, stand C1/6 - D1/6) e in un’area esterna di 800 metri quadrati.
C
Oltre all’intera gamma Hitachi, saranno in fiera tutti i marchi che Scai rappresenta, da Gehl a Metso Minerals, da Tana a Bell. Le ZW65, ZW75 e ZW95 sono macchine comode, affidabili e di grande versatilità per ogni tipo di applicazione. Il design dinamico nasce da un’approfondita ricerca su un’intera gamma di funzioni essenziali e dalle maggiori richieste di versatilità a cui le macchine
Quadrata e basculante a nuova cassa P6 EVO di EMILCAMION ricalca il progetto S5EVO, con la particolarità che è offerta nella versione quadrata con la sponda posteriore ad apertura idrau-
L
12 Costruzioni gennaio 2011
compatte devono saper dare una risposta soddisfacente. Come tutte le pale gommate ZW di Hitachi, le ZW65, ZW75 e ZW95 si distinguono per le ottime performance di lavoro, l’eccellente comfort dell’operatore, la sicurezza della macchina e i ridotti costi d’esercizio. Lo sviluppo dei nuovi modelli vuole rispondere alle esigenze sempre più diversificate dei clienti Hitachi: le pale gommate
compatte offrono l’abbinamento del sistema di sterzo articolato e del meccanismo a Z, qualità di sicuro successo nel mercato italiano. Equipaggiate con motori potenti, sono dotate di grande forza di trazione che garantisce una mobilità eccellente. La compattezza delle dimensioni complessive delle macchine ne semplifica il trasporto e consente di lavorare in spazi angusti. www.scaispa.it
lica verso l’alto. Il sistema idraulico Dual-control gestisce l’apertura della sponda sia basculante che completamente alzata ad ala di gabbiano a completa discrezione dell’operatore, anche durante il sollevamento del ribaltabile. Sensori elettrici controllano che il sollevamento del cassone avvenga comunque solo quando la sponda posteriore è fuori dai ganci di chiusura. Nella P6 EVO è possibile integrare all'apertura ad ala di gabbiano, offerta di serie, la combinazione di apertura libro/bandiera utilizzato nella P6 Export e nella T5: tre combinazioni operative particolarmente utili ed esclusive. www.emilcamion.it
Aste Online MercoledĂŹ, 26 Gennaio
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Articoli Ispezionati e Garantiti www.ironplanet.com • 00 353 1 860 5000 Per consegnare la tua attrezzatura per la nostra prossima asta contatta Claudio Marchesi +39 3405 6110 86 or via email cmarchesi@ironplanet.com.
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I NFRASTRUTTURE
IL QUADRILATERO IN NUMERI Costo complessivo dell’opera Costo rete viaria Sviluppo rete viaria
www.quadrilaterospa.it
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2.233 milioni di euro 2.145 milioni di euro 160 km
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ATTUALITÀ&PRODOTTI Sono numerose le macchine Hitachi impegnate nel progetto Quadrilatero, l’asse viario che collegherà le Marche all’Umbria. Pale gommate ed escavatori cingolati venduti o noleggiati da Scai, che si sono dimostrati all’altezza della situazione
Geometrie del futuro ue assi trasversali che collegheranno l’Umbria all’A14 e all’Adriatico. La figura geometrica che ne risulta dà vita al progetto stesso, denominato Quadrilatero Marche-Umbria. Un piano ambizioso che finalmente “regala” all’Umbria una buona rete di infrastrutture. Realtà incaricata della realizzazione del progetto è la Quadrilatero Marche Umbria, una società pubblica di progetto, senza scopo di lucro, partecipata da diversi enti, quali l’Anas, la Regione Umbria, la Regione Marche, la Provincia di Macerata, le Camere di Commercio di Macerata, Perugia e Ancona e, infine, la Provincia di Perugia. I lavori dell’area Foligno-Muccia sono stati appaltati alla multinazionale Strabag, che per gli interventi si è affidata a una vasta rete di società locali. Considerata l’imponenza dei lavori, nei vari cantieri aperti sono al lavoro numerose tipologie di macchine: tra queste si è avvistato un grande numero di pale gommate ed escavatori cingolati Hitachi, vendute o noleggiate da Scai. Nelle pagine seguenti illustriamo le applicazioni dei mezzi giapponesi che, anche in questo caso, hanno soddisfatto le aspettative degli operatori.
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DI DANIELA STASI
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I NFRASTRUTTURE
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IL TRACCIATO
Alcune delle macchine Hitachi nel Quadrilatero 1 pala gommata ZW 180 2 pale gommate ZW 250 1 pala gommata ZW 330 2 escavatori cingolati ZX 240-3 N 1 escavatore cingolato ZX 280-3 LCN 1 escavatore cingolato ZX 350-3 LCN 1 escavatore cingolato ZX 470-3 LCN
www.scaispa.com
Una lunga storia Dalla semplice attività estrattiva praticata sin dalla fine dell’800 alla produzione su larga scala di carbonato di calcio, calce, aggregati e malte per i mercati più vari (edilizia, chimica, meccanica, concerie e alimentazione). Edilcalce di Viola Olindo & Figli, con sede a S. Eraclio di Foligno (PG), vanta lavorazioni rispettose dell’ambiente. Nella cava di proprietà (ricca di calcare massiccio, formazione di origine sedimentaria di età Liassica), per esempio, ogni attività di scavo è seguita da un riporto di terreno vegetale e da interventi di idrosemina e reimpianto per il futuro sviluppo della vegetazione. L'impianto di betonaggio (con produzione potenziale di 700 metri cubi al giorno) e quello di produzione delle malte, inoltre, danno vita a prodotti naturali, come le malte composte da grassello di calce con aggiunta di sabbie alluvionali e la calce idrata extra-ventilata. Per gli interventi del Quadrilatero, la società ha aperto un impianto a CifoCasenuove di Foligno, realizzato con le più moderne tecnologie dalla Tenomix Centro. Lì, nelle vesti di caricatore della tramoggia, è all’opera una pala gommata Hitachi ZW 180. Luigi Santarelli, direttore tecnico di Edilcalce per i lavori, ha commentato le performance della macchina: “La precedente esperienza con le pale gommate della serie ZW è stata determinante per la scelta di continuare su questa strada. Il cambio mar-
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Il gruppo Ediltevere al lavoro al Quadrilatero. Da sinistra: Pino Vaccaro, operatore, Umberto Sabato, responsabile cantiere, Enrico Sabato, operatore, Antonio Ruggeri, operatore, Emilio Vannini e Vincenzo Sabato, operatore.
Impianto ad hoc
ce della ZW 180 risulta ottimale e il circuito idraulico in parallelo permette di manovrare contemporaneamente braccio e benna. Inoltre, grazie al sistema flottante di sollevamento, la pala gommata segue le irregolarità del terreno senza impegnare eccessivamente il circuito idraulico. La manutenzione è agevolata dalla ventola di raffreddamento ad azionamento idraulico con sistema di rilevamento della temperatura, separata dal motore. Infine la notevole capacità del refrigerante del radiatore dell’olio idraulico aiuta a contenere le variazioni termiche dell’olio e a prolungare la durata del servizio dei componenti, mentre l’impianto frenante doppio in caso di guasto di una delle due linee, garantisce comunque un’ottima frenata”.
Gli inerti estratti durante le operazioni di scavo delle gallerie vengono lavorati e frantumati per ottenere materiale di varia pezzatura (5-8 mm, 12-15 mm, 15-30 mm) che viene poi riutilizzato nelle diverse costruzioni stradali del Quadrilatero, oltre che negli stabilimenti di calcestruzzo di Colabeton e Italcementi. Queste operazioni sono svolte nell’impianto installato appositamente per il progetto a Taverne di Colfiorito dalla Ediltevere di Todi (PG), dove sono al lavoro due pale gommate firmate Hitachi, la ZW 250 e la ZW 330. “Si tratta di macchine efficienti che garantiscono un’elevata produttività”, spiega Umberto Sabato, responsabile cantiere di Ediltevere. “Gli operatori ci confermano che la pala è agile negli spostamenti. Chi è alla guida è molto soddisfatto degli accorgimenti che sono stati utilizzati a favore di chi siede in cabina, come il monitor Lcd che riporta i livelli dell’olio, del carburante, la modalità di lavoro in atto e tante ulteriori informazioni. La cabina tra l’altro ha una visibilità a 360 gradi, che permette un lavoro in tutta sicurezza. Grazie alle nuove tecnologie impiegate e all’elevata qualità dell’olio originale Hitachi, inoltre, gli intervalli di cambio olio arrivano fino a 4.000 ore lavorative. L’olio motore vanta invece un intervallo di sostituzione pari a 500 ore di lavoro, agevolata da una conduttura che ne favorisce la fuoriuscita, posizionata proprio sotto al motore”.
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I NFRASTRUTTURE
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Tradizione di famiglia Un’attività iniziata nel 1946 da Luigi Metelli e proseguita poi dai tre figli Giuseppe, Domenico e Fiorella. La Metelli di Foligno, in provincia di Perugia, vanta oggi una cava di circa 30 ettari all’avanguardia per il ripopolamento boschivo, dove vengono estratti 540 milioni di chilogrammi annui di carbonato di calcio del Giurassico Inferiore privo di impurità, in parte riutilizzato nelle quattro centrali di betonaggio per la produzione e il preconfezionamento del calcestruzzo situate a Foligno, San Giacomo di Spoleto, a Pale di Foligno e a Valtopina. Ed è proprio l’impianto in località Pale a essere coinvol-
to nei lavori per il Quadrilatero: qui viene frantumato e vagliato il materiale in arrivo dalle gallerie dell’asse viario Umbria-Marche e viene prodotto il calcestruzzo da utilizzare in cantiere; la fornitura, nel complesso, richiede la lavorazione di tre milioni di metri cubi di inerte. All’interno dell’impianto è al lavoro la pala gommata ZW 250: la macchina non è l’unico modello della Casa giapponese, nella cava infatti è all’opera l’escavatore ZX 520-3. “La ZW 250 alimenta sia l’impianto di calcestruzzo sia l’impianto di frantumazione e carica gli automezzi con l’inerte pulito”, spiegano Domenico, Giuseppe e Pierluigi Metelli. “L’operatore è particolarmente soddisfatto della manovrabilità (assicurata dal joystick multifunzione) e dell’efficacia dell’antibeccheggio, che evita le perdite di materiale durante gli spostamenti con la benna piena. Il sistema TT controlla la coppia totale del motore e la pompa, per garantire l’adeguata forza di penetrazione e aumentare la velocità in base al lavoro che si sta svolgendo”.
Carico e scarico Diretta dai fratelli Maurizio e Luisella Mattioli, la Se.mo.ter di Foligno opera nell’ambito del Quadrilatero con il servizio di carico, trasporto e smaltimento delle terre e rocce in esubero provenienti dagli scavi in galleria lato Umbria. Il parco macchine dell’azienda annovera diverse macchine Hitachi, tra escavatori e pale gommate. In cantiere sono attivi uno ZX 240-3 N e uno ZX 2803 LCN, acquistato proprio per il progetto umbromarchigiano. Maurizio Mattioli è soddisfatto dei due mezzi e conferma come il rapporto produttività–costi-consumi soddisfi ogni aspettativa: “La produttività dei due escavatori Hitachi risulta maggiore grazie alla combinazione del sistema idraulico HIOS III con il motore quattro cilindri, che consente di sfruttare la pressione idraulica per aumentare la velocità degli attuatori, riducendo il consumo di carburante. Altro plus è la tecnica costruttiva con cui sono realizzate le macchine: il sottocarro è rinforzato, la traversa a X del telaio è dotata di piastre superiori e inferiori monoblocco (a differenza delle quattro piastre saldate convenzionali), le staffe del tendicingolo sono dotate di una piastra di rinforzo notevolmente ispessita, mentre la piastra di sicurezza delle maglie del cingolo è più lunga per impedire lo sganciamento delle maglie stesse. Anche il braccio presenta degli accorgimenti che favoriscono l’efficienza delle macchine:
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per esempio, nella zona di giunzione tra penetratore e benna, il lato superiore del braccio è rinforzato tramite un rivestimento termico in carburo di tungsteno per incrementare la resistenza all’usura; inoltre, grazie alle boccole HN con lubrificante solido a base di molibdeno, nei punti di giunzione tra braccio sollevamento e penetratore e nell’area del cilindro del braccio di penetrazione si ha una maggiore lubrificazione e quindi una migliore agilità nei movimenti”.
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ATTUALITÀ&PRODOTTI Dentro al tunnel Scavi in galleria, sbancamenti e scavi speciali. Questo il core business della Technoscavi di Francavilla a Mare (CH), attiva in Italia e all'estero nel settore delle grandi opere pubbliche infrastrutturali. Per quanto riguarda il Quadrilatero, la società è impegnata nel cantiere situato nella frazione Casette di Cupigliolo-Colfiorito, dove sta realizzando due gallerie per la strada a quattro corsie da Foligno a Muccia, in provincia di Macerata: il lavoro, iniziato a luglio 2009, vede oggi le gallerie scavate per circa 200 metri. “Per affrontare l’intervento abbiamo noleggiato da Scai uno ZX 470-3 LCN che, equipaggiato di un martello idraulico Atlas Copco HS 420, è impegnato all’interno della galleria nella demolizione della parete di roccia”, dichiara Stefano Lombardi, direttore dei lavori per Technoscavi. “Lo ZX 470-3 è ideale per il lavoro che sta svolgendo, sia per dimensioni sia per potenza: con un peso di 48 tonnellate, sfrutta la sua stazza per poter offrire un’eccellente stabilità e con la sua robustezza affronta anche i lavori più gravosi. Il mezzo, inoltre, ha una produttività incrementata del 14 per cento rispetto alla versione precedente; grazie alla ralla di rotazione che utilizza più sfere nel cuscinetto, è aumentata an-
che la capacità di carico. La cabina è CRES II e garantisce la massima sicurezza anche in caso di ribaltamento. Insomma, l’escavatore Hitachi ci garantisce un’elevata produttività, mentre l’ottimo rapporto con il Servizio Noleggio di Scai ci assicura piena attenzione a un lavoro continuativo senza fermi macchina”.
Costruzioni ad ampio raggio La perugina Tecnostrade è specializzata nella costruzione di strade e autostrade, acquedotti e gasdotti, oltre a movimento terra, consolidamenti rocciosi, pavimentazioni stradali e ristrutturazioni di edifici monumentali. Nei cantieri del Quadrilatero è impegnata nel completamento della direttrice Civitanova
Marche-Foligno, dove sta operando con diverse macchine, tra cui i due escavatori giapponesi ZX 240-3 N e ZX 350-3 LCN: il primo è al lavoro in località Sostino per la sistemazione della scarpata di una delle strade di accesso alle gallerie; il secondo, preso a noleggio da Scai, effettua il carico del materiale proveniente dalle gallerie di Bavareto e Serravalle in località Serravalle. “Tra le accortezze dello ZX 350-3 spicca il sistema di ricircolo del braccio penetratore”, commenta Mario Guerri, operatore Tecnostrade. “Nelle operazioni combinate di braccio penetratore e braccio principale, infatti, l’olio di mandata proveniente dal lato base del cilindro principale viene erogato al lato asta del medesimo cilindro e ciò facilita l’abbassamento del braccio, in tale operazione favorito anche dalla forza di gravità; contemporaneamente l’olio di mandata della pompa viene erogato al cilindro del penetratore per consentirne lo spostamento. Questa soluzione consente un incremento della velocità nelle operazioni combinate di circa il 15 per cento rispetto ai sistemi tradizionali”.
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MACCHINA
ESCAVATORE C INGOLATO
KOMATSU PC228USLC-8
Il tutto tondo piace al Sol Levante Si rinnova il 22 ton compatto di Komatsu per i lavori in spazi ristretti, dove serve sbraccio e piena stabilità. Ora è più ricco e confortevole
A
DI CRISTIAN FURINI
ria di rinnovamento nelle 23 tonnellate e dintorni per Komatsu. È stata di recente lanciata la nuova PC228USLC serie 8 che va a sostituire l’omonimo modello targato serie 3. Il nuovo escavatore compatto mantiene le caratteristiche vincenti del predecessore, progettato con il raggio di rotazione posteriore contenuto. Le sporgenze risultano minime sia nella parte anteriore, con il braccio che completamente ripiegato permette un raggio anteriore ridotto di 710 millimetri rispetto ad un PC210-8, che in quella posteriore dove l’ingombro risparmiato scende a più di un metro, per un diametro di volta della torreta che rimane entro i 3.990 millimetri. La novità maggiore riguarda invece l’interno cabina con l’evoluzione di tutta la parte diagnostica e di controllo della macchina e una dotazione di accessori più ricca.
Con i gradi ottimali Il PC228USLC-8 propone una nuova cabina antiribaltamento certificata Rops e Fops, realizzata con un telaio in acciaio tubolare. La porta rimane del tipo scorrevole per agevolare l’accesso in cabina in aree ristrette. L’escavatore è dotato inoltre di allarme di traslazione e di segnalazione per il funzionamento del motore al minimo una volta superati i cinque minuti. Sempre di serie, rispetto alla vecchia serie 3, il sedile riscaldato a sospensione pneumatica, dotato di schienale reclinabile. L’altezza del sedile e l’inclinazione longitudinale sono regolabili, così come la posizione operativa del bracciolo e della consolle con effetto memoria. Se sul precedente modello il controllo del clima era semi automatico, mentre sulla serie 8 è automatico puro con i controlli integrati nel monitor Tft, e presenta la funzione integrata di memoria delle condizioni di climatizzazione preferite. Sul monitor tutta la diagnostica interfacciabile grazie al sistema Emms (Equipment Management and Monitoring System) Multilingue, dotato di interruttori e tasti multifunzione (non ancora touch screen). Al fonometro i valori di rumorosità all’interno della cabina risultano molto contenuti: sono sotto i 72 deciBel, uno in meno rispetto alla vecchia macchina. La presenza del clima automatico, del filtro aria e la pressione interna positiva (60 Pa) prevengono efficacemente l’ingresso di polvere nella cabina.
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DEL MESE Elaborazione di
Rosso nel cuore Sotto il cofano del PC228USLC-8 c’è il propulsore SAA6D107E-1, frutto della partnership commerciale con Cummins. Si tratta del Qsb6.7, il sei cilindri ‘made in Usa’ da 6,68 litri in taratura da 116 chilowatt a 2.000 giri e coppia di 760 Newtonmetro a 1.500 giri al minuto. Si tratta di un propulsore sovradimensionato rispetto ad una potenza erogata che può tranquillamente essere prodotta con due cilindri in meno, come fanno i competitor per questa classe di macchine. Lo si evince dalla volocità del pistone contenuta (8,27 m/s) e dalla pme che supera di poco i 106,2 Mega Pascal indice di un monoblocco poco sollecitato e quindi parco in vibrazioni e rumore. Buoni tutti i valori che derivano dall’erogazione del momento: la riserva di coppia è del 37 per cento mentre l’arco di impiego in zona verde di soli 400 giri è un po’ ridotto. Le iniezioni del sei americano sono gestite da un common rail ad alta pressione (160 MPa) mentre sono 24 le valvole per una ottimizzazione dei flussi di aria in entrata.
In primo piano lo spaccato della turbina Holset dotata di valvola Westgate. Per il sei cilindri Cummins ha scelto la strada della semplicità ed efficienza rispetto alle raffinatezza della Vgt.
MOTORE KOMATSU SAA6D107E-1 Motore a 4 tempi, iniezione diretta, turbo Westgate raffreddato, iniezioni con unità pompa, Tier IV/ EU Stage IIIA Potenza EEC/80 Coppia Numero cilindri Alesaggio - corsa Cilindrata Coppia nominale Riserva Potenza a coppia max Pme Velocità pistone Pme a coppia max Rpm utilizzo Peso
116 kW 2.000 giri/min 760 Nm a 1.500 giri/min 6 107 - 124 mm 6.697 cm3 553 Nm 37% 127 kW 106,2 MPa 8,27 m/s 145,8 MPa 400 giri 930 kg
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Versione Peso operativo Capacità soll. 360°, Oh Variazione-Distanza Pompe Portata Regolazione della pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Velocità di traslazione Profondità scavo/plinto Velocità di traslazione Velocità rotazione torretta Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Profondità plinto Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza di strappo Forza penetrazione Sbalzo posteriore torretta Larghezza torretta Larghezza cingoli Suole Lunghezza trasporto Altezza braccio /cabina Batteria Alternatore Serbatoio gasolio/idraulico
PC228USLC-3 LC 22,6 ton 5,6 ton 4,5 m var. 2x219 l/min Full LS press.comp. 34,3-36,3 bst Mpa 3-4,1-5,5 km/h 6.620/5.980 mm 3-4,1-5,5 km/h 12,4 rpm 3,64 2,38 m M 5,7 m 2,92 m 6,62 m 5,98 m 9,7 m 7,82 14.900 daN 10.800 daN 1,68 m 2,98 m 3,08 m 600 mm 8,89 m 3,01/n.d. 2x110 Ah 60 A 320/126 l
PC228USLC-8 LC 22,7 ton 5,84 ton 4,5 m var. 2x219 l/min Full LS press.comp. 38 Mpa 3-4,1-5,5 km/h 6.620/5.980 mm 3-4,1-5,5 km/h 11 rpm 3,64 2,38 m M 5,7 m 2,92 m 6,62 m 5,98 m 9,7 m 7,82 14.900 daN 10.800 daN 1,68 m 2,98 m 3,08 m 600 mm 8,89 m 3,01/n.d. 2x120 Ah 60 A 320/126 l
Il pieno facile Il PC228USLC-8 ha di serie una pompa elettrica per il rifornimento, che mantiene rispetto al vecchio modello la funzione di autospegnimento a serbatoio pieno. Cura realizzativa anche in questo senso finalizzata ad una maggiore sicurezza: una barriera metallica attorno al tappo e delle protezioni interne dedicate, impediscono che eventuali fuoriuscite di carburante raggiungano le parti calde della macchina.
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NUOVO
COSA CAMBIA SULLA SERIE 8
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MACCHINA DEL MESE KOMATSU PC228USLC-8
Circuiti “di” serie
TELECAMERA POSTERIORE
Rotazioni senza pensieri Rispetto al vecchio modello non cambiano gli ingombri esterni. Il raggio di rotazione posteriore è ridotto a 1,68 metri: si tratta di un ingombro posteriore molto più compatto rispetto a quello dei modelli tradizionali, che consente all’operatore di non dover continuamente girarsi indietro per scongiurare possibili urti. Non solo. Il braccio anteriore ha ridotto ingombro di rotazione che non supera i 2,31 metri. Il PC228USLC-8 presenta un’escursione di sollevamento maggiore di quella del PC210-8 quindi l’ingombro del braccio, risulta notevolmente più contenuto. Sempre per evitare urti accidentali sul posteriore, il nuovo PC228 è dotato della telecamera posteriore che proietta quello che accade nel “retro torretta” sul monitor Tft. Pur non trattandosi di una assoluta novità per Komatsu, in particolar modo su macchine di questa categoria, è da sottolineare che la “cam” fa parte della dotazione di serie.
In contatto con lo spazio Il PC228ULSC-8 si allinea agli standard della Serie 8 ad inclusione de sistema di monitoraggio satellitare Komtrax. In questo modo tutti i dati relativi alla macchina sono facilmente accessibili via Internet: C’è un flusso continuo di informazioni che partono dalla macchina e arrivano alla centrale operativa Komatsu. Il proprietario d’impresa, in qualsiasi istante, può richiamare così via web tutta una serie di informazioni tra cui la posizione, le prestazioni e le esigenze di manutenzione delle proprie macchine. Il komtrax funziona inoltre da vero e proprio antifurto remoto. Se ad esempio, una macchina segnala un problema o viene azionata in un momento in cui l’attività lavorativa non è prevista, automaticamente il sistema può inviare un’e-mail di notifica al proprietario.
www.komatsu.it
KOMTRAX
Per aumentare la versatilità dell’escavatore e la semplicità d’utilizzo, sulla PC228USLC-8, sono stati installati, sempre di serie, due circuiti per attrezzature addizionali, controllati mediante levette a scorrimento situate sui joystick, che consentono un controllo preciso delle attrezzature stesse. Anche l’impianto elettro-idraulico per comandare un attacco rapido per le attrezzature è ora di serie. L’impianto idraulico è del tipo a comando elettronico CLSS (Closed Load Sensing System) assicura controllo migliore nei movimenti singoli o combinati. L’escavatorista dispone di cinque modalità operative per ottimizzare prestazioni e consumi. Vanno dalla modalità “Economy” a quella “Power”, passando per le fasi operative più specifiche: Lifting (Sollevamento), Breaker (Martello) e Attachment (Accessori).
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CL45 Lo skid cingolato Carico operativo 1150 kg Potenza netta 61,9 kW Peso 4,59 ton
WALKAROUND ACCHINE M DI
CLAUDIO MARINI
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Produttiva, di facile manutenzione e con la cabina più larga del mercato
n I PLUS DI COSTRUZIONI n Comfort e guida facile: - eccezionale ampiezza d’accesso alla guida (87,5 cm) - comandi pilotati - pianale ampio e sgombro da pedali, con scarico per pulizia rapida - ridotta trasmissione di rumore, vibrazioni e calore al posto guida
- flottante bracci di serie - doppia velocità a pulsante di serie - Kit cabina completa di vetri laterali ed aria condizionata - pulsante per il ritorno al minimo rapido n Affidabile: - motore 16 valvole con turbo protetto ed EGR raffreddato
a controllo elettronico - trasmissione “il linea” - ventilatore “soffiante” (pulizia radiatori) - due cilindri comando benna(visibilità e robustezza) - doppio filtro gasolio - tubazioni “modulari” - fari protetti
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WALKAROUNDMACCHINE di
n Prestazioni al sicuro: - impianto High Flow - buona forza di strappo - freni automatici - buon richiamo benna a terra n Manutenzione facile: - denti modulari della ruota motrice (rapida sostituzione) - buona autonomia
di lavoro, con serbatoio capiente, in materiale anticondensa e ruggine - rapido ribaltamento cabina senza sforzo - scarichi e filtri remoti e ben accessibili(filtro idraulico esterno al serbatoio) - serbatoi esterni ai montanti posteriori - batteria ben accessibile
- spia intasamento filtro aria sul cruscotto e spia dedicata ad anomalie motore - pompetta elettrica d’autospurgo aria - fusibili ben accessibili - innesto automatico sicurezze bracci e portello motore
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n CARATTERISTICHE 1
Ventilatore soffiante
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Doppia velocità a pulsante di serie
2
Radiatori in “parallelo”
3
Motore 16 valvole con turbo protetto da fuorigiri
11
Spie intasamento filtro aria e anomalie motore in cabina
19
Capace serbatoio plastico del gasolio
4
EGR elettronico raffreddato
Disponibilità di cabina con aria condizionata
20
Flottante bracci di serie
5
Filtro idraulico esterno al serbatoio
13
Comandi pilotati
21
Innesti automatici blocchi di sicurezza
6
Eccezionale larghezza del comparto operatore
14
Pianale ampio e sgombro da pedali, con scarico detriti per pulizia rapida
22
High Flow disponibile
7
Montaggio tergicristallo a traversa (non sul montante) con spatola “verticale”
15
Due cilindri comando benna
23
Trasmissione “in linea”
16
Buon richiamo benna a terra
24
Ruota motrice in due settori
8
Fari protetti
17
Buona forza di strappo
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Freni automatici
9
Pratico imbullonamento cabina con due ammortizzatori per il sollevamento
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Tubazioni modulari
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Doppio filtraggio del combustibile e spurgo aria automatico con pompetta elettrica
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Serbatoi esterni ai montanti posteriori
12
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n VANTAGGI • Guida intuitiva • Comfort di guida con ogni clima • Ampio spazio in cabina anche per le taglie forti • Accesso in cabina facile e sicuro • Rapido controllo della funzionalità della macchina • Rapido ribaltamento cabina • Robustezza strutturale • Affidabilità della trasmissione
• Motore e turbo affidabili • Rispetto delle normative anti-inquinamento a partire dal 2016 • Ridottto intasamento radiatori • Rapida sostituzione dei denti della ruota motrice • Buona autonomia di lavoro • Rapida sostituzione delle tubazioni dei cilindri
• Versatilità d’impiego con attrezzi che richiedono alta portata • Interventi rapidi sui serbatoi • Minor trasmissione di calore al posto guida • Rapido cambio marcia • Livellamento del terreno agevolato • Buona visibilità anche con cabina ed in ogni clima
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n IL POSTO GUIDA PIÙ LARGO DEL MERCATO Disponibile anche con cabina e aria condizionata
Cintura auto-avvolgente
n Il ventilatore “soffiante” raffredda il vano motore e riduce la trasmissione di calore al posto guida
Porta documenti con chiave sul tetto (zona asciutta)
pio am li e l na eda Pia za p sen
Botola per pulizia detriti
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WALKAROUNDMACCHINE di Marcia lenta/veloce
Acceleratore potenziometrico
Intasamento filtro aria
Chiave unificata Flottante bracci di serie
n Visibilità posteriore a soli 3,8 m
Pratiche maniglie d’accesso
87,5 cm
Contenuta rumorosità in cabina (86 dBA)
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IHIMER CL45
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n UN MOTORE PER IL FUTURO Predisposto per le normative del 2016
1
3
2
4
Potente motorino d’avviamento per avviamenti frequenti senza surriscaldamento
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WALKAROUNDMACCHINE di 1
Consentono maggior coppia a basso regime e migliorano la combustione sotto sforzo
4 valvole per cilindro 1 16 valvole
2
4TNV98T (3,32 l)
Turbo Charger
Speed, Load & Temp.
ECU
Intake
EGR Cooler
EGR-Valve
Exhaust
Re-circulation Inj-Nozzle
One way valve
3 Protezione turbo
Radiatore EGR
Piston
4
n CONTROLLO ELETTRONICO DELL’ERG Exhaust Gas Recirculation Vantaggi dell’EGR esterno, a controllo elettronico, con scambiatore di calore (rispetto ai sistemi con ricircolo continuo interno): - usura dimezzata delle valvole di scarico (non si aprono due volte per ciclo) - minimo stabile (non si ricircola gas nei cicli scarsi di ossigeno) - minor quantità di ricircolo
2
Turbo protetto dai fuorigiri
Elettrovalvola di controllo EGR
Un pressostato salva il turbo dai fuorigiri (affidabilità) ed uniforma la combustione eliminando i picchi di pressione dell’aria di alimentazione (parzializza i gas di scarico tramite un leverismo e un diaframma)
3
Leverismo che parzializza i gas di scarico
Motorino d’avviamento da 3 kW
GR Radiatore E
Finalità dell’EGR Il ricircolo dei gas di scarico, ormai inerti, riducendo la temperatura di combustione, limita l’emissione d’Ossido d’Azoto (NOx gas nocivo) che le è proporzionale
gennaio 2011 Costruzioni 33
IHIMER CL45
IHIMER CL45 v3.2_Layout 1 1/17/11 7:13 PM Pagina 34
n AFFIDABILE Trasmissione “in linea” (senza cinghie d’azionamento pompe)
Filtraggio “doppio” del combustibile, con prefiltro separatore acqua/gasolio trasparente (immediato riscontro impurità) dotato di saracinesca antisvuotamento condotti e rubinetto per scarico rapido delle impurità
Filtro gasolio principale
Pompa elettrica di auto-spurgo aria/innesco
Separatore acqua/gasolio
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WALKAROUNDMACCHINE di Il ventilatore soffiante riduce l’intasamento dei radiatori
Spia anti-surriscaldamento motore
Radiatore olio idraulico Radiatori in “parallelo” per maggior efficacia e pulizia agevolata
Radiatore refrigerante
L’aria di raffreddamento è prelevata pulita dal vano motore
Due cilindri comando benna (visibilità e robustezza)
Forza di strappo sopra la media (3.580 daN)
Il buon richiamo benna evita perdite di materiale durante il trasporto
31°
IHIMER CL45
IHIMER CL45 v3.2_Layout 1 1/17/11 7:14 PM Pagina 36
Filtro dedicato ai servocomandi (affidabilitĂ e precisione di guida)
Ruota tendicingolo in fusione
Il montaggio elastico dei radiatori favorisce le dilatazioni ed evita cricche indotte da vibrazione
Fanaleria anteriore e posteriore protetta sul tetto cabina
36 Costruzioni gennaio 2011
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WALKAROUNDMACCHINE di
Pratici supporti apribili
Connessioni elettriche IP69 a tenuta con solventi in pressione
Supporto con rivestimento antifrizione
Nuovo serbatoio plastico (esterno ai montanti posteriori)
Filtro estraibile Serbatoio plastico antiruggine e condensa di buona capacitĂ (91 litri, autonomia)
gennaio 2011 Costruzioni 37
IHIMER CL45
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Ribaltamento cabina rapido Spessi pannelli termo e fonoassorbenti
Due potenti martinetti eliminano ogni sforzo nel ribaltamento cabina
Ruota motrice in due settori dentati per una facile sostituzione
38 Costruzioni gennaio 2011
Ingrassatore remoto
IHIMER CL45 v3.2_Layout 1 1/17/11 7:14 PM Pagina 39
WALKAROUNDMACCHINE di n MANUTENZIONE RAPIDA E SICURA Tubazioni “modulari”
Tubazioni “avvitate” alle canne dei cilindri (non saldate) semplificano l’eventuale sostituzione per danneggiamento
L’accumulatore ad azoto consente movimenti dell’attrezzo favoriti dalla gravità con motore spento. Per lo sbloccaggio dei freni automatici di traslazione (traino) è prevista una pompa manuale
Comodo bocchettone gasolio a 1 m da terra
1m
Tenditore a vite per la cinghia dell’alternatore
Blocchi automatici per bracci e portello motore
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IHIMER CL45
WALKAROUNDMACCHINE di Scarichi e filtri remoti ben accessibili Batteria ben accessibile per connessioni d’emergenza
Filtro olio idraulico a cartuccia “esterno” al serbatoio (facile sostituzione) Separatore acqua/gasolio
Un vacuometro segnala sul cruscotto (spia) l’intasamento del filtro aria
Scarico remoto del refrigerante con rubinetto
Fusibili di potenza in scatola protetta nel vano motore
Facile accesso alle parti elettriche
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644
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Motori È arrivato il primo Stage IIIB progettato dalla VM Motori
Escavatori cingolati Presentati presso lo stabilimento di Gosselies i nuovi Cat 374 e 390
Truck-Provati per voi Con l’OptiTrack il trattore della Losanga non teme l’Offroad
IN QUESTO NUMERO...
gennaio 2011
MACCHINE OMPONENTI C
MOTORI
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La carica
DI CENTO
PER LO STAGE IIIB (TIER4 INTERIM) VM MOTORI PRENDE LE MOSSE DALLA LUNGA ESPERIENZA MATURATA NEL SETTORE DELL’AUTO E POI TRASFERITA NELLE APPLICAZIONI INDUSTRIALI DI CRISTIAN FURINI
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MACCHINE&COMPONENTI MODULARITÀ MASSIMA
La squadra al completo
Anche in VM hanno percepito che una delle sfide maggiori per le motorizzazioni future che si adegueranno ai nuovi limiti sull’emissionamento, sarà il realizzare propulsori con un layout flessibile in grado di adattarsi alle esigenze progettuali del cliente. Le nuove motorizzazioni VM saranno disponibili quindi in diverse configurazioni, personalizzabili in modo tale da stravolgere il meno possibile il disegno del box motore, con la possibilità di posizionare in più modi dpf, ad esempio. Non solo. La sfida di VM è il minor stravolgimento possibile in fatto di ingombri. Il nuovo R754IE4, ad esempio, presenta le stesse interfacce utente del predecessore D754IE3, che ne facilita l’inserimento nella macchina già sviluppata per la serie D750.
Le altre novità presentate da VM Motori troveranno probabilmente più facile impiego nel settore stazionario. È stata infatti lanciata la versione turbocompressa D753TE3.MTP, in grado di sviluppare una potenza massima di 41,2 chilowatt a 2.600 giri (56CV). Il motore è caratterizzato da un sistema di alimentazione basato su una pompa rotativa meccanica capace di mantenere uno scarto di giri da vuoto a pieno carico molto limitato, peculiarità necessaria per applicazioni tipo motopompa. Al tre cilindri si affianca il più potente R756IE3.MTP, sviluppato sul motore R756IE3 già noto agli addetti ai lavori per applicazioni su macchine mobili non stradali. Si tratta di un 4,5 litri che, con 115 chilowatt (156 CV) a 2.600 giri , diventa il più potente propulsore della gamma. A fianco di queste novità la VM mantiene l’R756EU5 e il D754TPE2.FRP. Sono particolarmente adatti a chi desidera potenza a consumi contenuti. Il 6 cilindri è un 4,5 litri da 105-120 chilowatt (143 a 163 CV) a 2.300 e 3.000 giri per 500 Newtonmetro di coppia a 1.400 giri omologato come Eev e Stage IIIB. Il D754TPE2.FRP ha invece una cilindrata minore (3,0 L); 100 CV (73,5 kW) a 3.000 giri ed è disponibile in due versioni specifiche: FRP se con sistema raffreddamento e ventilatore, F3S nel caso di applicazioni con scambiatore di calore.
D754IE3 94x107 mm 4 2,96 70 kW a 2.600 giri/min PME* 1,11 Mpa Vel. pistone 9,27 m/s Coppia/rpm 420 Nm rpm a 1.000 giri/min Nm nom.* 257 Nm Riserva* 63% %kW Nm max* 63% kW a Nm max* 44 Nm rpm utl* 1.600 giri Lunghezza 720 mm Larghezza 508 mm Altezza 736 mm Peso 257 kg Emissioni EU Stage IIIA
*Dati elaborati da COSTRUZIONI
AxC mm N.cil. dm3 Potenza/rpm
www.vmmotori.it
R754IE4 94x107 mm 4 2,96 75 kW a 2.300 giri/min 1,34 Mpa 8,20 m/s 380 Nm a 1.000 giri/min 311 Nm 22% 53% 40 Nm 1.300 giri 694 mm 602 mm 706 mm 260 kg EU Stage IIIB
NUOVO
A CONFRONTO
A
nno importante per l’azienda centese. Il 2011 coincide con il lancio della propria offensiva alle emissioni indicate dalla normativa Stage IIIB (Tier4 interim) per il comparto veicoli industriali. Tra le novità presentate quella più interessante per il settore del movimento terra è l’R754IE4, un quattro cilindri già rispondente alle norme anti-inquinamento Stage IIIB e Tier4 interim per macchine mobili non stradali che entreranno in vigore nel Gennaio 2012 per potenze superiori ai 56 chilowatt. Il tre litri made in Italy nasce dall’esperienza acquisita da VM Motori sia nel campo industriale sia nel campo automotive. Infatti sulla base dei motori della storica serie D750, già affermati per la loro versatilità ed affidabilità, sono state implementate con le più recenti tecnologie adottate per i motori automobilistici. L’R754IE4 a iniezione diretta, sovralimentato e turbo intercooler con raffreddamento ad acqua, sviluppa un potenza massima di 75 chilowatt (102 cavalli) a 2.300 giri ed una coppia di 380 Newtonmetro a 1.000 giri. Il propulsore monta il sistema common-rail Bosch, il marchio che ha realizzato anche la centralina del tipo EDC16C39 in grado di gestire iniezioni multiple con pressioni da 160 Megapascal. Il common rail combinato all’utilizzo dell’Egr e al trattamento con filtro antiparticolato Engelhard DPX, permette di raggiungere con facilità i nuovi limiti emissione (0,028 g/kW di CO, 3,023 di NOx e 0,003 di particolato). RRST
gennaio 2011 Costruzioni 45
I nuovi escavatori
CAT 374DL
PRESENTATI A GOSSELIES, IN UNO DEGLI STABILIMENTI PIÙ MODERNI ED EFFICIENTI DEL MONDO, I DUE ESCAVATORI AGGIUNGONO AL MOTORE ED ALL’IDRAULICA ECCEZIONALI DELLA PRECEDENTE SERIE MIGLIORI PRESTAZIONI DI SCAVO, ECONOMICITÀ, COMFORT E SICUREZZA, CHE SPOSTANO IL 374DL NELLA CATEGORIA SUPERIORE DEGLI 80 TON ED IL 390DL AL TOP DEL SEGMENTO DA 90 TON
DI
L 71,1 TON - ME 73,7 TON; 355 KW
CLAUDIO MARINI
CAT 374D
ESCAVATORI I DRAULICI
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Il 374DL non sostituisce solo il 365C, ma passa alla categoria superiore Maggior potenza, peso e capacità di sollevamento, con minor consumo Impianto idraulico più affidabile e con recupero d’energia idraulica Irrobustimenti al carro di maggior carreggiata estesa (+16 cm) Nuove funzionalità per la guida Miglioramenti nella sicurezza e nella manutenzione
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MACCHINE&COMPONENTI
e 390DL
I Motore con iniezione Unit Pump Meui I Idraulica Full Load sensing con comandi indipendenti dal carico I Benne con nuovo profilo e nuovi rinforzi I Maggior spessore nelle lamiere dei monoblocchi I Rinforzi nei sottocarri/torrette e sui bracci penetratori I Tendicingolo in fusione con molla di maggior escursione I Migliori tenute/bloccaggi assiali dei perni della catenaria I Cilindri idraulici maggiorati (374D) ed irrobustiti I Indicatore di consumo orario sul cruscotto con Modi di lavoro I Predisposizione per videocamere aggiuntive a quella posteriore
CAT 390D
L 89,6 TON - ME 91 TON; 390 KW Il 390DL sostituisce il 385CL (rimane il 385C Front Shovel) Maggior peso e forza di scavo Impianto idraulico più affidabile e con recupero d’energia idraulica Irrobustimenti al carro e torretta Nuove funzionalità per la guida Miglioramenti nella sicurezza e nella manutenzione gennaio 2011 Costruzioni 47
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I motori ACERT Il C15 (374DL) ed il C18 (390DL) rispettano le norme anti-inquinamento (Stage IIIA) senza l’EGR: l’iniezione multipla in tre fasi riduce la temperatura di picco della combustione, perché brucia il combustibile poco per volta e, di conseguenza, riduce l’ossido d’azoto (NOx inquinante atmosferico) che le è proporzionale, oltre il particolato (polveri fini). Inoltre, frazionando la combustione, si riducono rumorosità e vibrazioni.
CAT 374DL
ESCAVATORI I DRAULICI
355 KW + 18% Camme in testa per semplificare la registrazione del gioco valvole Iniettori-pompa con pressioni di oltre 200 MPa (+ 30 % rispetto ai Common rail). Aumentando la nebulizzazione, migliorano la combustione e riducono il consumo di combustibile 4 valvole per cilindro (migliorano la coppia a basso regime e la combustione per ridurre i consumi) Impianti elettrici con connessioni IP69 a tenuta con solventi in pressione (centralina elettronica in zona protetta del vano filtri) Serbatoio gasolio di maggior capacità (374D) da 935 l ( + 17%, maggior autonomia)
Tenditore cinghie automatico (meno manutenzione)
INessuna cinghia da tendere Per maggior affidabilità, le pompe del refrigerante e dell’olio di lubrificazione motore sono azionate da ingranaggi ed anche l’azionamento idrostatico del ventilatore non richiede cinghie. Le uniche cinghie che azionano il compressore dell’aria condizionata e l’alternatore dispongono di tenditore automatico
48 Costruzioni gennaio 2011
Testate “modulari” per minor dilatazione e miglior tenuta (affidabilità, manutenzione semplificata)
Turbo con girante in lega al titanio e sensore dei picchi di pressione per evitare fuorigiri ed uniformare la combustione (affidabilità)
I VANTAGGI DELL’ASSENZA DI UN EGR - le valvole di scarico si aprono una sola volta per ciclo (anziché due volte; minor usura nei confronti di EGR “interni continui o controllati”); - assenza di parti aggiuntive, di parti elettroniche esposte a temperature elevate, di scambiatori esposti a contaminazione da solfuri (nei confronti di EGR con ricircolo “esterno” raffreddato); - maggior semplicità (nei confronti di EGR “interni con doppia camme di scarico e/o circuito elettro-idraulico di controllo”).
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MACCHINE&COMPONENTI INIETTORE-POMPA Corpi d’acciaio, sulla testa d’ogni cilindro, contengono la pompa (azionata dalle camme) e l’iniettore (a controllo elettronico). La pressione può salire senza timori di perdite (invece possibili nei condotti che collegano gli iniettori alle pompe “esterne” tradizionali o Common rail montate sul lato del motore).
L’iniezione elettronica ad elevata pressione (oltre 200 MPa) permette d’erogare elevata potenza a basso regime, riducendo consumi ed inquinamento.
Controllo elettronico iniettore
Iniettore-pompa in un corpo unico
Pompa
Iniettore
I Ventilatore aspirante idrostatico “termoregolato” Il ventilatore, azionato idraulicamente, gira ad una velocità proporzionale al calore da smaltire. I vantaggi sono molteplici: - minor assorbimento di potenza e consumo di combustibile - minor rumorosità - rapido raggiungimento della temperatura ideale di funzionamento (ventilatore fermo a freddo)
Ventilatore elettrico per circuiti accessori
ESCAVATORI I DRAULICI
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I Idraulica “FULL” LOAD SENSING con controllo “POSITIVO”
I Riduzione dei consumi di combustibile I Precisione di guida e contemporaneità di movimento I Componentistica idraulica prodotta da Cat (affidabilità, controllo, adattamento al prodotto specifico
La regolazione Full Load sensing delle pompe principali riduce la portata al minimo quando i manipolatori sono in neutro e, a differenza delle pompe Load sensing “semplice”, taglia anche la portata alla massima pressione riducendo i trafilamenti attraverso le valvole di sfiato, il surriscaldamento dell’olio ed il consumo di combustibile.
Nuovo materiale dello stelo Bulloni maggiorati M30 (solo su 374D)
IMIGLIORAMENTI costruttivi sui CILINDRI
Disegno migliorato del fine corsa
Disegno migliorato della controflangia Disegno migliorato delle tenute Miglior finitura della superficie interna
Aumento dello spessore della canna
Disegno migliorato della cuffia
I Come si è ottenuto l’AUMENTO delle FORZE di SCAVO CAT 374DL
CAT 390DL
I Aumento della pressione idraulica a 350 MPa (come se il precedente boost fosse sempre inserito) I Aumento dell’alesaggio del cilindro penetratore da 200 mm a 210 mm (+ 5,5 %) I Aumento dell’alesaggio del cilindro benna da 180 mm a 190 mm (+ 6 %) I Allungamento biella di leva del quadrilatero benna
I Aumento della pressione idraulica a 350 MPa (come se il precedente boost fosse sempre inserito) I Allungamento biella di leva del quadrilatero benna
Allungamento biella di leva
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MACCHINE&COMPONENTI I RECUPERO DI ENERGIA IDRAULICA (riduzione del consumo combustibile - 3%, cicli di lavoro più rapidi)
Portata
Meno Gasolio
Meno Energia
Riduzione della cilindrata della pompa
Riduzione del regime motore
Con rigenerazione Elettro-valvola per la rigenerazione idraulica
Portata
Nessuna energia sciupata
Energia
Si utilizza la pressione e la quantità d’olio contenuta nei fondelli dei cilindri di sollevamento e generata dal peso del braccio (gravità) per alimentare il cilindro del penetratore (circa 400 l a 20 MPa).
Gasolio
Senza rigenerazione Energia sciupata
CAT 374DL
I Massima forza di penetrazione (ISO) 33.290 daN (+19 %) (Braccio MB, penetratore da 2,57 m, raffronto con 365C senza power boost) I Massima forza di strappo (ISO) 38.980 daN (+9 %) (benna da 4,6 m3, raggio apertura 2,25 m, raffronto con 365C senza power boost) I Coppia di rotazione 21.500 daNm (+5 %) I Portata idraulica 2 x 440 l/min (+10 %)
CAT 390DL I Massima forza di penetrazione (ISO) 35.600 daN (+9 %) (Braccio MB, penetratore da 2,92 m, raffronto con 385C senza power boost) I Massima forza di strappo (ISO) 47.100 daN (+9 %) (Braccio GP, benna da 4,6 m3, raffronto con 385C senza power boost)
gennaio 2011 Costruzioni 51
ESCAVATORI I DRAULICI
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I 25.000 ORE DI SPERIMENTAZIONE Perni di maggior diametro Piastre laterali più spesse Rinforzi interni al penetratore
Piastra d’usura di serie
Per assicurare la continuità delle saldature e prevenire concentrazione di sforzi, a ciascuna estremità di esse vengono fissate delle linguette. Eseguita la saldatura, le linguette vengono rimosse ed il cordone di saldatura terminale “molato”, per un ingresso morbido delle sollecitazioni nella struttura ed un cordone continuo.
I Locali rinforzi strutturali consentono maggiori forze di scavo (affidabilità) I Aumento delle forze fino al 20% aumento della capacità di sollevamento fino al 14% Piastre inferiori del sottocarro irrobustite per maggior protezione del giunto rotante
Nuovo rivestimento delle tubazioni e connessioni ridisegnate
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MACCHINE&COMPONENTI I TESTATI 10 PROTOTIPI NEL MONDO
Ruota tendicingolo in fusione Molla tendicingolo pi첫 lunga Pattini pi첫 spessi (solo 390DL) Maglie pi첫 robuste
Piattaforme laterali allargate
Miglior blocco assiale deI pernI Rulli di supporto rinforzati
I AUMENTO CONTRAPPESI 374DL 10960 kg (+870kg, +8,63%) 390 DL 12410 KG (+760 KG, +6,5%) 500 mm
I AUMENTO CARREGGIATA 374DL 3,41M (+16 CM, +5%)
I INDICI DI PRESTAZIONE
NUOVO POSIZIONAMENTO
3 MODI DI LAVORO
Potenza (kW)
Production index
100 390DL 385CL
85 374DL
75
75
85
100
365CL
Fuel consumption index Peso (t)
I 374DL verso 365CL - produttività + 26% m3/h - consumo combustibile + 13% - efficienza + 11% m3/l
I 390DL verso 385CL - produttività + 9% m3/h - consumo combustibile -2% - efficienza + 11% m3/l
450 400 365CL 350 Gross Power (kW)
ESCAVATORI I DRAULICI
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374DL
+ 18%
300 250 200 150 100 50
Max rpm at full load (1770 rpm)
0 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1820 1980 Engine rpm
I FARI H.I.D. ALLO XENO (disponibili) con spegnimento ritardata all’uscita dalla cabina
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Denti avanzati per miglior penetrazione e visibilitĂ nella benna
IBENNA HD Doppio raggio di curvatura Cat 374DL
Singolo raggio di curvatura
Minor angolazione dei laterali per miglior penetrazione e scavi rapidi
4 NUOVI TIPI DI BENNE
I GD Minor impatto e abrasione (per applicazioni in cui i denti durano almeno 800 ore) I HD Medio Impatto e abrasione (per scavo trincee in cui i denti durano 400/800 ore)
I SD Alto impatto e abrasione (per roccia minata in cui i denti durano 200/400 ore) I XD Estremo impatto e abrasione (per quarziti/graniti in cui i denti durano 200 ore)
I AUMENTO DIMENSIONE BENNE
I Nuove videocamere laterali (disponibili) in aggiunta a quella di serie posteriore
5m
ESCAVATORI I DRAULICI
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I SINTESI DELLE SPECIFICHE TECNICHE
CAT Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0H Variazioni/Distanza Potenza netta al volano Motore (Marca)
374DL kg ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Alesaggio cil. sollevamento mm Alesaggio cil. penetrazione mm Alesaggio cil. benna GP mm Capacità benna GP m3 Contrappeso kg Peso monoblocco kg Peso 2 cil. sollevamento kg Peso penetratore kg Velocità di traslazione km/h Tiro alla barra daN Velocità rotazione torretta rpm Coppia di rotazione torretta daNm Passo m Carreggiata m Braccio m Penetratore m Prof. scavo m Prof. plinto verticale m Distanza scavo a terra m Altezza di scarico m Forza di strappo daN Forza di penetrazione daN Sbalzo posteriore torretta m Larghezza torretta m Larghezza ai cingoli m Suole mm Lunghezza trasporto m Altezza braccio/cabina m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l Luci H.I.D. Piastre usura sul penetratore Recupero di energia idraulica Smart Boom Blocco assiale perni catenaria PPR2 Videocamera posteriore Videocamere addizionali
56 Costruzioni gennaio 2011
VERSO 365C
L LME 71,13/73,7 + 4,6 %/+ 5,8 % 22,8/22,85 medio +5,5% (fino al +12%) suole 750 mm, no benna/6 355 + 18 % Caterpillar idem C15 ACERT idem 15,2 idem 6 idem 137 x 171 idem 1800 idem 10,26 idem 4 idem Head cams idem MEUP idem 3 idem no idem turbo aftercooler idem var idem 2 x 440 + 360 + 10 % Full LS controllo positivo idem Press. comp. elettr. idem 35 29,4 (+5%) boost cont. a 35 MPa 190 idem 210 + 5,5 % 190 +6% 3,8/4,6 ME + 0,2 m3 + 5,6 % 10960 +1% (rimov.) +8,6% fisso 6730/6900 ME + 5,2 % 1400 + 4,9 % 3670/4240 (pen 3,6/2,57 m) idem n.d. - 4,1 idem 49250 + 6,6 % 6,4 idem 21480 +5% 4,71 idem 2,75 var 3,41 +16 carregg. estesa M 7,8 ME 7 eliminato ME da 6,59 m 3,6 2,57 idem 8,59 7,23 idem 7,05 3,96 idem 13,17 11,46 idem 8,41 7,07 idem 33860/38980 +5% 27930/33290 +2% 4,01 idem n.d. idem 3,4 var 4,06 idem 650 idem 13,32/12,67 idem 4,48-4,61/3,54 idem n.d. idem 75 idem 935 + 17 % 670 idem disponibili di serie di serie di serie idem di serie di serie idem predisp. di serie
390DL
VERSO 385C
Std L LME rimane il 385C Front Shovel 86,2/89,06/90,14 n.d./+ 4,29 %/+ 5 % 29,3 30,25 fino al +14 % suole 900 mm, no benna/6 390 idem Caterpillar idem C18 ACERT idem 18,1 idem 6 idem 145 x 183 idem 1800 idem 10,98 idem 4 idem Head cams idem MEUP idem 3 idem no idem turbo aftercooler idem var idem 2 x 490 +460 idem Full LS controllo positivo idem Press. comp. elettr. idem 35 26 boost cont. a 35 MPa 210 idem 220 idem 200 idem 3,9 Reach/4,6/6 + 50 %/+ 21 %/+ 15 % 12410 + 6,5 %, 9750 Reach/8310/8480 ME idem 1720 idem 5270/5170 (pen 3,4/2,92 m) idem n.d. - 4,5 idem 59000 idem 6,2 idem 26000 idem 4,6 5,12 5,12 idem 2,75 var 3,51 idem (Reach10) M 8,4 ME7,25 idem 3,4 2,92 idem 8,69 7,17 idem 6,19 4,7 idem 13,91 12,24 idem 9,09 7,98 idem (36300) 47100/47000 (+8,4%)+22,6%/+19,3% (27600) 32500/35600 + 2,3 % 4,68 + 9 cm n.d. idem 3,4 var 4,16 idem 650 idem (16,32 Reach) 14,72/13,69 idem (5,03 Reach) 5,16-4,9/3,76 idem n.d. idem 75 idem 1240 idem 995 idem disponibili di serie di serie di serie idem di serie di serie idem predisp. di serie
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MACCHINE&COMPONENTI I COMANDI ELETTRO-PROPORZIONALI Sensibilità del comando tarabile dal monitor Comandi indipendenti dal carico sull’attrezzo Consolle sospese con il sedile Tergicristallo a spatola verticale “extra-lunga”
Preselezione di pressione e portata per 11 accessori diversi
Consumo orario
Verifica dei livelli dei fluidi ed intasamento filtri dal cruscotto
I COSTRUZIONE ESEMPLARE a Gosselies in uno degli stabilimenti più moderni del mondo A Gosselies si crea cultura della produzione
Rinvenimento bracci in forno, carrelli semoventi, controlli sotto carico in linea (non a macchina finita)...
R ENAULT LANDER 460.18 OPTITRACK
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IL TRUCCO integrale DI
CRISTIAN FURINI
Cluster a prevalenza digitale
Motore idraulico della Poclain
Paraboliche bilama anteriori
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LA PROPOSTA DELLA LOSANGA PER L’APPROVVIGIONAMENTO DEI CANTIERI: UN DUE ASSI IN VERSIONE TRATTORE CON UNA TRAZIONE IDROSTATICA OPTITRACK SULL’ANTERIORE. PER CORRERE SULL’ASFALTO E NON PERDERE MOTRICITÀ NELL’OFF-ROAD OCCASIONALE O SU FONDI SCONNESSI
è una magia nella parola OptiTrack. Quella che consente ad un trattore 4x2 gommato stradale di disimpegnarsi facilmente su fondi accidentati e irregolari del cantiere o su pendenze rilevanti con fondi difficili. Il tutto senza una trazione integrale vera e propria. Il Renault Premium Lander OptiTrack, sulla base di un 4x2 “classico”, offre una trasmissione 4x4 temporanea, soltanto nel momento di vero bisogno. Si bypassano così tutti gli inconvenienti finanziari e pratici tipici della trazione integrale classica, che riguardano in particolare i consumi e le prestazioni su strada, il comfort dell’autista e l’altezza del telaio. Il principio di funzionamento dell’OptiTrack si basa su una trazione idrostatica supplementare disinseribile sull’asse anteriore, grazie a due motori idraulici integrati nei mozzi delle ruote, che garantiscono motricità piena anche sul primo asse: è così che il Premium Lander OptiTrack può andarsi ad imbrattare dove un linea normale andrebbe in panne. RST
C’
Contenuto della calandra
Comandi in plancia
COL KERAX IN FAMIGLIA Prima del Lander 4x4 OptiTrack in configurazione trattore esisteva solo il Kerax 4x4 a due assi. Rispetto ad un normale trattore a trazione integrale permanente il Lander fa risparmiare circa 490 kg in tara.
Sospensioni pneumatiche posteriori
PROVATIPERVOI
MACCHINE&COMPONENTI
R ENAULT LANDER 460.18 OPTITRACK
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Il Dxi 11 da 10,8 litri
Condotto alta pressione Pompa idraulica
Valvola
Nuovo
Serbatoio olio
Raffreddatore olio Serbatoio del kit idraulico semirimorchio ribaltabile
Nuovo Motore idraulico MFE08
I NTEGRALE CON UN SOLO DITO
Per l’Off-Road, se leggero È quanto gli serve nell’approvvigionamento del cantiere, il compito a cui il Lander, soprattutto se in configurazione trattore e semirimorchio, è chiamato. Si avvicina infatti al Premium Route (alias Strada) da cui non vuole perdere i tratti da corridore veloce stradale, mentre prende dal Kerax - il duro per cava e cantiere - l’impostazione da off-roader per superare terreni accidentati, passaggi difficili o per muoversi durante le intemperie. Sotto la cabina c’è il propulsore Dxi 11 da 339 kW (460 Cv) che si rivela una potenza adatta se c’è da rimorchiare il trail, per una massa totale a terra di 44 tonnellate.
Cabina profonda a tetto basso
60 Costruzioni gennaio 2011
Cuccetta ampia
La tecnica che sta alla base dell’OptiTrack è quella di una trazione idrostatica supplementare disinseribile su un assale, gestita da due motori idraulici integrati ai mozzi delle ruote. All’interno della cabina il sistema (progettato dalla Poclain Hydraulics) si attiva in maniera semplice ed intuitiva: basta premere il pulsante di inserimento in plancia. In contemporanea sul display appare un pittogramma ben visibile che informa sull’inserimento dell’OptiTrack. L’attivazione è possibile da fermi o in marcia e sotto sforzo, marcia inserita (marcia avanti da 1ª a 6ª oppure 1ª retromarcia) a partire dagli 0 chilometri orari ai 30 circa.
Plancia ondivaga
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L’Optidriver+ robotizzato
Serbatoi gasolio (450 l) e urea (60 l)
OPTITRACK AL MICROSCOPIO Cosa succede raggiunta la velocità di attivazione? Grazie alla presa di forza al volano viene attivata la pompa idraulica che pesca olio dal serbatoio supplementare posizionato alla sinistra del veicolo, sotto il filtro aria. L’olio in pressione è convogliato, tramite condutture a tenuta, verso un distributore che a sua volta smista il liquido, a mezzo di condotti ad alta pressione, ai due motori idraulici, uno per i due mozzi, installati sui semiassi anteriori. Il Kit idraulico comprende anche un raffreddatore dell’olio composto da un maxi-radiatore posizionato sul lato sinistro, tra il serbatoio dell’olio utilizzato del semirimorchio ribaltabile e l’asse posteriore. Grazie al sistema di raffreddamento ad alta capacità degli olii, i tempi di utilizzo effettivi di attivazione del sistema sono notevolmente aumentati. È comunque presente una protezione idraulica che disattiva l’assistenza OptiTrack nel caso in cui le temperature salgano o scendano oltre ad un certo livello (sul display centrale compare in entrambi i casi un Alert). È poi stata montata una valvola AddiFlow, indispensabile per adeguare la velocità del sistema idraulico sull’asse anteriore a quella dell’asse motore posteriore.
Interruttore OptiTrack
Pittogramma OptiTrack
La valvola ha sia funzione di sicurezza sia di regolazione della motricità. Nel caso in cui la pressione dell’olio o la coppia idraulica superino un limite prestabilito, la valvola AddiFlow taglia la pressione e limita l’intervento dell’OptiTrack. Ma è anche grazie a questa valvola che è stata resa possibile l’integrazione tra l’OptiTrack ai due cambi disponibili: lo Zf manuale e, soprattutto, l’Optidriver Plus AT 2612D a 12 rapporti avanti, le tre retromarce e la frizione automatica. Il robotizzato di derivazione Volvo infatti dialoga costantemente con l’OptiTrack (se attivato), soprattutto per quanto riguarda il mantenimento della velocità impostata. Le condizioni severe a cui una driveline di questo tipo è chiamata ad affrontare hanno richiesto un raffreddamento rinforzato dell’olio del cambio (€ 810). Per il resto il funzionamento è identico al linea, (c’è il classico selettore delle modalità e delle marce al volante). Rispetto alla versione stradale compaiono le due modalità per affrontare lo sterrato: una Off Road che favorisce la trazione sullo sconnesso consentendo cambi di marcia più rapidi e una scalatura con un rallentamento accentuato e una OnRoad che privilegia le andature su asfalto con riduzione della richiesta di carburante.
Interruttore modalità strada off/road
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PROVATIPERVOI
MACCHINE&COMPONENTI
R ENAULT LANDER 460.18 OPTITRACK
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Ribaltamento elettroidraulico
Semirimorchio Colibrì Modular 1 di Cargotrailers
Tre gradini come il Premium Route
PARLA ANCHE CON I FRENI La “collaborazione” dell’Optibrake non si ferma alla trazione. In fase di frenata il kit idraulico si adegua alle direttive dell’Optibrake, il freno motore sullo scarico che non è però combinato a quello sulle valvole (disponibile solo con il Dxi 13). In questo caso il motore idraulico sul mozzo adeguerà la coppia motrice alla riduzione della velocità, senza comunque nessun ef-
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fetto retarder. L’OptiTrack si disattiva inoltre appena premuto il pedale del freno, in maniera temporanea oltre che dai 30 ai 60 chilometri orari o dalla 6a in su. In decelerazione l’OptiTrack riprende a funzionare al di sotto dei 20 chilometri orari. La disattivazione permanente invece avviene sopra i 60 orari e dalla sesta in poi, oltre che premendo nuovamente il tasto sul cruscotto.
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MACCHINE&COMPONENTI Ripartenze in salita senza problemi
NON È UN VERO E PROPRIO INEDITO Un disimpegno del genere con un veicolo 4x2 risulterebbe difficile. Anche da l’unico competitor di Renault Truck che propone una soluzione simile. Si tratta del sistema HydroDrive di Man, con trazione anteriore idrostatica inseribile. A differenza del sistema francese che dipende da una pdp al volano, quello tedesco prevede una pompa montata sull’uscita del cambio che alimenta i motori posizionati all’interno dei mozzi ruota. Questo significa che per il suo ottimale funzionamento il veicolo deve essere in trazione e che una partenza da 0 chilometri orari in salita su fondi a scarsa aderenza rischia di rendere inefficace il sistema. In comune questi due sistemi hanno un vantaggio: portano ad un risparmio in tara che oscilla dai 400 ai 500 chilogrammi rispetto ad una 4x4 canonico, vista la mancanza del ripartitore di coppia.
Motricità à la demande Alla guida in Off Road non lascia dubbi: il sistema funziona e anche bene. Una volta attivato il sistema di assistenza alla trazione il Lander con semirimorchio non ha esitazioni su fondo sconnesso, fangoso o destrutturato, con marcia avanti o in retro. Le prestazioni assumono ancora più rilievo nella condizione più sfavorevole, ovvero la ripartenza in salita del veicolo con semirimorchio scarico su fondo sconnesso. Una volta premuti i tasti della modalità Off Road e di attivazione dell’OptiTrack basta mollare il freno a mano del trailer dando un filo di gas e il Lander si muove senza nessuna esitazione e senza slittare minimamente. E il test assume ancora più valore se si considera l’impiego di pneumatici molto poco fuoristradali (GoodYear Regional Rhs 2 315/80 R22,5 156/150).
Pompa idraulica
Serbatoio olio
Distributore idraulico
Condotti ad alta tenuta
Raffreddatore circuito
Valvola AddiFlow
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R ENAULT LANDER 460.18 OPTITRACK
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I numeri del Lander OptiTrack Motore Marca e modello Renault Dxi 11 Architettura 6 cilindri in linea Alesaggio x corsa 123 x 152 mm Cilindrata 10.837 cc Rapporto di compressione 18,3:1 Distribuzione albero a camme Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Holset con wastgate /sì Sistema d’iniezione Iniettori pompa Eui Pressione d’iniezione 2.000 bar Peso a secco 1.010 kg Capacità coppa dell’olio 36 lt Potenza 339(460)/1.800 kW(Cv)/giri Potenza specifica 31,3(40) kW(Cv)/lt Coppia 2.200/1.400 Nm/giri Coppia specifica 203,7 Nm/lt Riserva di coppia 22% Consumo specifico n.d. (g/kW-h @ giri) Inquinanti (omologazione/sistema) Euro 5E Eev/Scr
Sospensioni Anteriore: a lame paraboliche (7,1 ton), ammortizzatore telescopico fissato anteriormente all’asse e barra stabilizzatrice. Posteriore: Pneumatica a due cuscini d’aria da 13 tons. Ammortizzatori telescopici. Telecomando delle sospensioni.
Freni Freno motore allo scarico combinato ad uno sulle valvole (Optibrake) con potenza da 303 kW a 2.300 g/min); impianto frenante di servizio pneumatico a doppio circuito con dischi ventilati anteriori e posteriori e gestione elettronica con Ebs.
Elettronica
Pneumatici Assale anteriore GoodYear Regional RHS II 1: 315/80R22,5; Ponte posteriore GoodYear Regional RHS II 1: 315/80R22,5 Indice di carico e velocità sono 156/150 L per l’anteriore e 154/156 M per il posteriore.
Trasmissione Il cambio sul veicolo in prova automatizzato Optidriver+ ATO 2612 TD. Si tratta di un robottizzato con 12 rapporti avanti e 3 retro capace di funzionare in modo sequenziale e sincronizzato. L’ultima marcia è in presa diretta. Il rapporto al ponte è 3,08. Rapporto al cambio 14,94-0,78.
Telaio Sezione longheroni 1.080 mm ant e 850 mm post. Spessore 8 mm. Scarico rivolto verso il basso; Serbatoio carburante acciaio 450; Senza supporto ruota di scorta (posizionata nello sbalzo posteriore); Paraspruzzi; Serbatoio AdBlue da 60 litri.
www.renault-trucks.it
IL 3 ASSI AL RIMORCHIO Marca CargoTrailers Modello Colibrì Modilar 1 Volume 25/26 m3 Lunghezza totale 8.600 mm Larghezza esterna 2.550 mm Lunghezza interiore vasca 7.400 mm Larghezza interiore vasca 2.310 mm Altezza sponde 1.590 mm Altezza max. da terra 3.015 mm MTT omologata 38.000 kg Tara gommato 5.300 kg
www.cargotrailers.it
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Nelle maquette le dimensioni dichiarate.
Alternatore 130 A. Batterie 2x 225Ah totali.
Masse (kg) Tara con conducente Tara anteriore/ posteriore Massa totale a terra
Design C’è Bertrand Hervèa capo del reparto design di Renault Trucks.
6.998* 4.878/2.120* 18.000
* Solo telaio con accessori standard, serbatoio
gasolio da 168 litri pieno e AdBlue vuoto.
Ingombri dichiarati (mm) Lunghezza Larghezza Altezza Passo Sbalzo anteriore
6.040 2.008 3.204 3.900 1.420
Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di sterzata tra pareti*
720 2.008 1.836 15.500
*Dati elaborati da COSTRUZIONI
Le misure rilevate da COSTRUZIONI Versione cabina (mm) Global Altezza interna 1.632 Larghezza interna (utile/vetro a vetro) 2.100/2.220 Profondità (utile/max) 1.640/1.940 Altezza sul tunnel (min/max) 1.300/1.320 Larghezza tunnel (min/max) 900/900 Spessore tunnel (min/max) 320/330 Profondità retrosedile 800
Larghezza retrosedile Altezza retrosedile (sx/dx) Altezza pavimento da terra Altre misure rilevate Altezza 1° gradino Altezza 2° gradino Altezza 3° gradino Altezza porta Larghezza porta (utile/max)
2.000 824/824 900 500 340 348 1.400 650/850
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71 72
Acciai Arriva un pretemprato per utensili che vanta la durezza pi첫 elevata al mondo
Movimentatori Abbiamo visitato un sito di riciclaggio rottami ferrosi negli Stati Uniti
IN QUESTO NUMERO...
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DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
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NEWS
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
n modello da 20 tonnellate ideato appositamente per la movimentazione dei materiali, destinato quindi al comparto della raccolta e del riciclaggio dei rifiuti. Il nuovo caricatore semovente JS20MH di JCB è stato presentato in anteprima all’ultima edizione di Ecomondo ed
U
entrerà in produzione nel corso del nuovo anno, affiancando così il JS200W Wastemaster, l’escavatore gommato adattato per il settore di movimentazione dei rottami e rifiuti. La tecnica costruttiva del JS20MH si basa sul know how dell’azienda inglese nella realizzazione di escavatori
www.despe.com
Demolizioni in tv Intervento in prima serata. La demolizione del ponte sul fiume Po, effettuata da DESPE e già premiata ai Demolition Award 2010, dal 23 dicembre è approdata sul National Geographic Channel: per quattro serate è stata la protagonista del documentario dal titolo “Il ponte sul fiume Po”, per la serie “Megademolizioni”. Gli spettatori hanno assistito così alla monumentale operazione, nel corso della quale sono state demolite 1.600 tonnellate di ferro e 10.000 metri cubi di calcestruzzo armato.
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gommati ed è equipaggiato dello stesso motore (un Isuzu 4JJIX da 92 kW a 2.200 giri al minuto, raffreddato ad acqua, 4 tempi, 4 cilindri in linea, iniezione diretta, turbo) e della stessa idraulica installati sul modello JS175W. Di nuova progettazione è invece il carro, con la torretta di rotazione in posizione centrale a favore della visibilità e con prestazioni di sollevamento uniformi sull’intero arco di rotazione. Da segnalare sono anche il riduttore di rotazione per una maggiore
Scelta lungimirante Soil washing, riciclaggio e recupero materiali inerti. Sono queste le specializzazioni di EUREKO che, ubicata a Peschiera Borromeo (MI) all’interno di uno dei principali poli estrattivi della Lombardia, già negli anni ‘80 costruì un impianto per il riutilizzo di rifiuti inerti valorizzandoli nel mercato dei sottofondi stradali. A seguire, la società ha ampliato impianti ed autorizzazioni e oggi produce materiali per conglomerati cementizi con i più alti standard qualitativi.
www.eurekomilano.it
Nato per movimentare
precisione durante le operazioni di carico, la ventola di raffreddamento con possibilità di inversione del senso di rotazione e il prefiltro aria Turbo II, per un’ulteriore protezione del motore. Il nuovo caricatore Jcb, dotato di un braccio diritto di 5,7 metri e di uno sbraccio al perno di 9,5 metri, è disponibile nelle versioni con cabina rialzata fissa o sollevabile idraulicamente e presenta numerose dotazioni di serie, quali le protezioni cabina, le protezioni luci anteriori e posteriori, le strisce antinfortunistiche rosse e bianche sull’estremità posteriore e il climatizzatore. La macchina sarà personalizzabile con diverse opzioni, tra cui un avambraccio a collo d’oca da quattro metri per l’impiego di polipi o un avambraccio diritto con cinematismo da tre metri per l’utilizzo di pinze selezionatrici. www.jcb.com
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Alla conquista della Svezia n nuovo dealer in territorio svedese. Ad annunciarlo è POWERSCREEN, azienda del gruppo americano Terex specializzata nella produzione di macchine mobili per la frantumazione, la vagliatura e il lavaggio. Il nuovo distributore è Anboni, la società che, fondata nel 2003 da Anders Nilsson, ha conosciuto una continua crescita, sia nel fatturato, sia nelle quote di mercato nel settore degli impianti di betonaggio. Nilsson ha così deciso di incrementare e diversificare l’offerta inserendo nella propria gamma i vagli mobili e i frantoi mobili a mascelle, a urto e a cono firmati Powerscreen. Anboni garantirà la copertura completa del territorio svedese, sia per quanto riguarda la vendita, sia per l’assistenza tecnica. “Dopo un paio di anni non troppo prolifici in Svezia, stiamo cercando di crescere fortemente in questo mercato molto importante”, commenta Conor Hegarty, dealer manager di Powerscreen. “Con Anboni, crediamo di avere trovato il partner giusto per affrontare questa crescita e supportare le esigenze dei nostri clienti”. www.powerscreen.com
U
20 anni e non sentirli Un anno ricco di aspettative, che rappresenta un traguardo e allo stesso tempo una nuova sfida. Nel 2011 SIMEX celebrerà il ventesimo anniversario dalla fondazione. Ma non solo: l’azienda inizierà il nuovo anno partecipando a due tra i principali appuntamenti fieristici internazionali, Samoter e Conexpo, dove presenterà diverse novità. L’anno appena iniziato, inoltre, segue un periodo molto fecondo per la società di San Giovanni in Persiceto (BO), un periodo in cui ha investito molto per accrescere la sua posizione sui mercati esteri (in Europa e Oltreoceano): basti dire che Simex attualmente esporta circa il 70 per cento della propria produzione. Nel corso del 2010 il costruttore bolognese ha poi ampliato notevolmente la sua offerta con nuovi modelli di frantumatrici da escavatore con sistema a rotore (CBE) e con la TF100, la testata fresante con il sistema brevettato di trasmissione a catena. Si ricorda infine che stanno procedendo i lavori per realizzare la nuova area coperta, destinata a stock per le attrezzature, con il fine di ampliare la zona del controllo qualità e del servizio assistenza. www.simex.it
Esperienze multiformi
Mutamenti in vista
www.pi-2000.it
“Non una giornata importante, ma una giornata storica”. Con queste parole, lo scorso 15 dicembre, Nando Mismetti, sindaco di Foligno (PG), ha dato il via alla prima fase delle operazioni di demolizione dell’ex Zuccherificio cittadino: della vecchia fabbrica rimarranno la distilleria con annessa falegnameria, la palazzina liberty e la ciminiera, edifici che andranno a inserirsi in un ampio progetto di riqualificazione dell’area di matrice commerciale, residenziale, direzionale.
Fili lunghi 30 anni Fondata nel 1981, si schiera tra le principali aziende specializzate nella produzione di perle sinterizzate ed elettroposte e filo diamantato per l’estrazione e il taglio della pietra naturale e per eseguire tagli speciali e demolizioni controllate nel settore delle costruzioni. BENDIAM offre una gamma completa di perle e fili diamantati specifici per ogni tipologia di materiale lapideo (marmo, granito, pietra) o edilizio (cemento armato, laterizio, aggregato, composito).
www.benettigroup.com
Anders Nilsson di Anboni insieme a Conor Hegarty di Powerscreen.
Dalle piste aeroportuali alle escavazioni a risucchio, dai tagli e carotaggi alle demolizioni civili e industriali. PI-2000 spazia in tutti i settori edili, collezionando per lo più commesse di una certa rilevanza. Un esempio tra i più recenti è la demolizione del viadotto Foce dell’Angelo, sul lungomare di Termoli (CB), commissionata dall’Anas: l’intervento è stato realizzato con escavatori cingolati equipaggiati con bracci speciali.
www.comune.foligno.pg.it
gennaio 2011 Costruzioni 69
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Futuro da scoprire Come ogni anno, anche a fine 2010, si è svolta l’assemblea generale di Aideco. Oltre ad aver tirato le somme sul settore della decostruzione in Italia, sono state ricordate le iniziative in atto e il futuro si presenta carico di incognite. “Per svolgere questa professione occorre mettere in campo una notevole professionalità, ma tutto è inutile di fronte a fattori esogeni assolutamente al di fuori di ogni possibilità di intervento”, ha commentato nel corso dell’assemblea il presidente di Aideco, Franco Morari, riferendosi alla mancanza di garanzie per il credito e ai continui insoluti o ai na giornata di studio e di approfondimento per i professionisti del settore della decostruzione. Si presenta così l’assemblea generale di Aideco, l’Associazione Italiana Demolizione Controllata che, a novembre, ha riunito i soci a Cinisello Balsamo, nei pressi di Milano, per tirare le somme dell’anno appena concluso. Da quanto discusso, è emerso che il 2010 per la decostruzione si è rivelato un anno difficile,
della demolizione controllata rimane l’onere di non abbassare la guardia, di non smettere di perfezionarsi e di investire per un continuo progresso tecnologico e operativo”, ha proseguito Morari. “E sotto questi aspetti risulta fondamentale il supporto di Aideco, sempre più punto di riferimento per le istituzioni e per gli operatori della categoria che credono nei valori dell’etica e della qualità professionale”. Durante la giornata, inoltre, sono stati comunicati anche i dati che danno un’idea delle “dimensioni” del comparto: circa 200 imprese di cui molte
U
Franco Morari, presidente di Aideco.
Progetti in corso Oltre ad avere fatto il punto della situazione del settore, l’assemblea generale è stata anche l’occasione per ricordare i progetti attuati da Aideco, come per esempio il “Piano Operativo di Sicurezza Aideco”, i corsi di formazione specifici per le esigenze della categoria e il progetto “Formedil”. Infine si sono tenuti due interventi, rispettivamente su “Gare e Appalti”, finalizzato a fornire supporto ai soci per agevolare la ricerca delle occasioni di lavoro, e “Gestione dei costi/prezzi di vendita dei Servizi”, per colmare le lacune sulla gestione economico-organizzativa proprie delle piccole imprese.
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Esercitazioni proposte dall'Associazione.
ritardi di pagamento. Strettamente inquadrato nel mondo dell’edilizia, il settore della decostruzione ne segue le vicende da una posizione subalterna rispetto alla commessa iniziale. “Soluzionare questi aspetti per il bene dell’intero Paese spetta a chi opera nella stanza dei bottoni, agli uomini
piccole, con 1.500 addetti e un giro d’affari stimabile attorno ai 130 milioni di euro all’anno. Sotto il profilo della distribuzione geografica, le regioni del Nord occupano circa il 70 per cento degli operatori, 15 il centro e 15 il Sud e le isole. www.aideco.it
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DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO
N EWS
Duro e tenace
Toolox è l’acciaio pretemprato per utensili firmato Ssab. Immediatamente lavorabile e dotato di un'elevata tenacità, nella versione Toolox 44 vanta la durezza più elevata al mondo, di ben 45 HRC
cciaio pretemprato per la costruzione di utensili: il foglio, non dovendo essere temprato, è immediatamente lavorabile. È Toolox 44 di SSAB OXELÖSUND, differente rispetto agli acciai tradizionali per le proprietà fisiche che lo rendono pronto all'uso: non è necessario sottoporlo né a bonifica né a distensione,
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quindi vengono eliminati i principali rischi legati alla costruzione degli utensili. Il Toolox 44, con una durezza di 45 HRC, è l'acciaio per utensili più duro al mondo: lo speciale processo di tempra garantisce una durezza uniforme su tutta la sezione. L’azienda, inoltre, modificando la morfologia del metallo duro a livello della microstruttura,
Due valori di durezza Oltre al Toolox 44, sul mercato è disponibile anche il Toolox 33 con una durezza di 300 HBW, l’acciaio per utensili omogeneo a basso contenuto di leghe, ricotto a un minimo di 600 gradi: caratterizzato da una minore durezza, presenta un’ottima stabilità di forma ed è facile da lavorare.
ha realizzato un acciaio due-tre volte più tenace degli acciai di durezza simile. L’elevate durezza e tenacità rendono Toolox 44 un substrato ideale per trattamenti superficiali, come nitrurazione e PVD. Numerosi i punti di forza: presenta una buona conduttività termica (dalle prove effettuate, superiore fino al 40% rispetto ad acciai di durezza simile) e consente quindi cicli più
Nelle foto: le diverse applicazioni dell’acciaio Toolox.
Innovazioni brevettate Il brevetto Toolox si applica sia alla composizione chimica dell’acciaio, sia al processo di produzione: Ssab garantisce la durezza dell’acciaio, la sua tenacità, le caratteristiche di lavorazione e l’omogeneità in tutto il suo stato di materiale sottoposto a trattamento termico. Oltre a Toolox, l’azienda è nota per altri brevetti. Sono da ricordare: Hardox, protezioni in lamiera d’acciaio rinvenuto per applicazioni che richiedono elevata resistenza all’usura; Weldox, acciaio extra altoresistenziale che offre strutture più leggere con la medesima resistenza; Armox, protezioni in lamiera impiegate dove sono necessari livelli di sicurezza particolarmente alti.
rapidi nelle applicazioni di stampaggio a iniezione; è caratterizzato da un’elevata stabilità e libertà di movimento anche in sezioni lunghe o in presenza di grandi cavità, assicurate dal particolare processo di bonifica; permette di ottenere ottime finiture in fresatura, foratura e molatura. Infine Toolox 44 non presenta segregazione, pertanto è particolarmente indicato per l’incisione. www.ssabox.com
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MOVIMENTATORI
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IL SETTORE DEL RICICLAGGIO DEI ROTTAMI FERROSI CRESCE E PRETENDE DALLE MACCHINE E DAGLI IMPIANTI: AFFIDABILITÀ, PRODUTTIVITÀ E SICUREZZA. MA ESIGE ANCHE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA QUALIFICATO E TEMPESTIVO.
CON LA SUA FILOSOFIA LIEBHERR ‘GUADAGNA TERRENO’, ANCHE OLTRE OCEANO DI MATTHIEU COLOMBO
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Da ferro
ORO
n tutto il mondo l’attività di riciclaggio di materiali cresce. Poniamo attenzione, in particolare, al settore che tratta il ferro e alle realtà che lavorano i rottami ferrosi: negli anni le aziende attive in questa nicchia di mercato si sono sempre più specializzate nel trattare determinate categorie di prodotti e hanno investito in macchine e tecnologie che permettono di immettere nuovamente sul mercato le singole materie prime nel più breve tempo possibile. Lo scorso novembre abbiamo visitato l’impianto di riciclaggio rottami ferrosi della Conservit, un’azienda americana che dal 1974 opera ad Hagerstown, nel Maryland, e che oggi tratta 10.000 tonnellate di materiale al mese. Bill Wright, Vice presidente operativo dell’azienda, ci ha guidato nella visita all’impianto di lavorazione di rottami metallici che è alimentato da movimentatori industriali Liebherr. Sui piazzali della Conservit abbiamo visto all’opera i movimentatori gommati A 944C HD Litronic e A 954C HD Litronic, un escavatore cingolato R944C con braccio principale e dipper ridotto per allestire una cesoia di dimensioni ragguardevoli, una collaudata pala gommata L544 2plus2 con gomme piene e un escavatore cingolato R944C in versione industriale che si è divorato sotto i nostri occhi uno dei veicoli icona degli Stati Uniti: uno school bus. RRST
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MOVIMENTATORI
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U N MUST TRA GLI INDUSTRALI SU GOMMA Nel 2008 Liebherr ha introdotto nella gamma di movimentatori industriali gommati il modello A 944C HD Litronic. La Conservit lo ha scelto in versione standard (foto di sfondo), ma la macchina è anche disponibile in versione High Rise con la torretta rialzata di due metri rispetto al carro. Questo movimentatore da 58 tonnellate con motore Liebherr tur-
CONFIGURAZIONI VERSATILI Sul A 944C HD Litronic si possono allestire diverse configurazioni braccio: con il monolitico principale da 9,50 metri si possono accoppiare bilancieri da 7,3 metri o da 8,8, mentre con il braccio industriale monoblocco da 10,5 metri disponibile in alternativa si montano bilancieri da 8,8 o 9,5 metri. Come attrezzature originali Liebherr sono disponibili una gamma di benne, pinze, ganci da carico e magneti.
PER CAMBIARE PROSPETTIVA Nuova è anche l’ampia cabina Liebherr che offre maggiore spazio di movimento. Grazie alla regolazione in altezza (idraulica, a richiesta), l’operatore può scegliere direttamente il campo di visibilità ottimale durante il lavoro.
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bodiesel da 190 kW a soli 1.800 giri/min offre eccellenti capacità di carico e uno sbraccio che arriva a ben 20 metri; l’altezza operativa massima è anch’essa di 20 metri (22 nella versione High Rise). Oltre che sui quattro stabilizzatori, la macchina può lavorare supportata dai grandi pneumatici pieni da 1.500 millimetri di diametro e 520 di larghezza.
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Vario Lift Plus, prestazioni su misura L’attrezzatura dell’A 944 C HD Litronic è dotata del nuovissimo sistema Vario Lift Plus che consente l’adeguamento del cinematismo dei bracci alle condizioni d’impiego. Come gli altri movimentatori industriali Liebherr, l’A 944C HD Litronic ha il sistema di cambio rapido delle attrezzature Likufix: consente di montare e smontare in pochi secondi e direttamente dalla cabina.
DISPONIBILE ANCHE HIGH-RISE La versione High-Rise dell’A 944 C HD Litronic, progettata in particolare per la movimentazione in ambito portuale, è caratterizzata dalla sopraelevazione a torre di 2 metri installata fra carro e torretta. La macchina può così operare ad un’altezza di lavoro di 22 metri.
MOVIMENTATORI
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La Conservit è una realtà che acquista rottami ferrosi e lavora oltre 120.000 tonnellate di ferro all’anno rivendendo la materia prima di qualità; abbiamo clienti che acquistano anche dalla Cina, dal Canada o dal Sud America. Oltre alla affidabilità degli impianti di lavorazione per noi è fondamentale poterli alimentare in continuo senza imprevisti: lo facciamo con movimentatori meccanici. Esasperati dai problemi di affidabilità dati da macchine concorrenti, due anni fa abbiamo deciso di provare i movimentatori industriali della Liebherr sperando che fossero della stessa qualità della nostra pala gommata L544 2plus2 che in anni di lavoro non ci ha mai tradito. Devo dire che siamo soddisfatti delle prestazioni ma soprattutto dell’affidabilità e del servizio di assistenza che Liebherr ci garantisce 7 giorni su 7: eccezionale.
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Bill Wright VP Operations Conservit Inc.
Una divisione per gli industriali Nei primi anni Novanta Liebherr ha iniziato a progettare espressamente le prime macchine per la movimentazione industriale. Sono oltre 15 anni, che all’interno della LiebherrHydraulikbagger di Kirchdorf esiste quindi una divisione dedicata alla produzione e alla vendita di prodotti per il settore industriale che risponde alle specifiche esigenze della clientela; questo perché spesso le esigenze non coincidono con quelle delle macchine movimento terra. Oggi, le tecnologie per la movimentazione industriale rivestono un ruolo sempre più rilevante visto il crescere delle attività di riciclaggio e recupero nel mondo intero.
UNA GAMMA INDUSTRIALE UNICA Nel settore della movimentazione industriale Liebherr sta investendo da anni, come dimostrano lo stabilimento MCCtech di Rostock, specializzato in gru portuali e marittime, e lo storico stabilimento Hydraulikbagger di Kirchdorf ampliato nel 2007. L’obiettivo è quello di essere l’unica Casa al mondo in grado di offrire una gamma di macchine industriali con peso operativo da 20 tonnellate a oltre 550 tonnellate e potenze di sollevamento comprese tra 3 tonnellate a 7 metri di raggio e 34 tonnellate a 58 metri di raggio. Chi è stato allo scorso Bauma ha poi avuto modo di vedere il primo movimentatore della nuova serie ‘Liebherr Handler’ battezzato LH 120 C Litronic (135 ton di peso operativo), caratterizzato da un design innovativo e progettato per lavorare con materiali sciolti secchi.
LA PRODUZIONE DI KIRCHDORF IN PROSPETTIVA Produzione Escavatori gommati Movimentatori industriali Totale
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Anno 2002 1.150 unità 600 unità Circa 1.700 unità
Anno 2006 1.850 unità 1.150 unità Circa 3.000 unità
Anno 2012 2.300 unità 1.800 unità Circa 4.000 unità
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Progetti L’obiettivo del progetto Sarma è armonizzare regole e strategie del settore estrattivo in Europa
Mondo delle cave È uscita la nuova edizione del Vademecum delle cave italiane: ne pubblichiamo un estratto
IN QUESTO NUMERO...
gennaio 2011
CAVE NERTI I
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NEWS
CAVA&I NERTI
Losanga nel Nord-est a fine del 2010 ha portato al Nord-Est due nuovi distributori RENAULT TRUCKS: il marchio della losanga verrà infatti distribuito in due concessionari di proprietà della famiglia Arduini, nome storico dell’autotrasporto nel veronese sin dal 1965, quando nacque l’officina Arduini & Nerboldi, che divenne poi anche concessionaria, a cui se ne aggiunse un’altra a Trento nel 1984. È proprio in quest’ultima e in un’altra nuova di zecca aperta a Verona che i due fratelli Nicola e Davide Arduini hanno inaugurato i punti vendita e assistenza dedicati a Renault Trucks. Il target privilegiato di queste concessionarie è sempre stato il padroncino, a cui si aggiungono alcune flotte medio-piccole (con al massimo una cinquantina di mezzi) oltre che uno zoccolo duro di cava-cantiere. Entrambe le sedi sono dotate di officina e impiegano una cinquantina di dipendenti, a cui vanno aggiunti quindici commerciali. www.renault-trucks.it
Fango e oro In Arizona, a fianco della mitica Route 66, MATEC ha installato una nuova linea di filtropressatura per il riciclo di acque torbide, la prima di tale portata in una miniera d’oro. La filtropressa è infatti dotata di 100 piastre della dimensione di 2000 x 1500 millimetri, con una capacità produttiva fino a 25 tonnellate/ora di fanghi perfettamente asciutti e palabili. Il cliente grazie a Matec ha potuto riprendere la produzione del materiale prezioso interrotta proprio a causa dei problemi ambientali legati ai fanghi.
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Bordi telati, nastri felici La produzione di listelli e bordi di contenimento telati “Ondboard” e l’applicazione degli stessi su nastri trasportatori è stata sin dall’inizio uno dei punti di forza della ditta GUERNACCINI. Queste applicazioni sono particolarmente indicate per impianti di frantumazione e vagliatura, cementerie, fonderie, impianti siderurgici. L’Ondboard viene ottenuto da un’unica fusione fra la gomma antiusura e l’inserto tessile, formando così un corpo unico. Questo garantisce una maggiore flessibilità del bordo nella funzione di apertura, di rigidità nel contenimento del materiale e di sostegno nella fase di ritorno. I listelli a tazza, inoltre, vengono ancorati all’Ondboard tramite un preciso procedimento meccanico, evitando la fuoriuscita di materiale, grazie ad una maggiore compattezza del nastro trasportatore. Nella realizzazione dei nastri trasportatori provvisti di Ondboard la Guernaccini utilizza listelli a tazza in gomma di propria produzione. Molto interessante è il sistema dei listelli bicomponenti che permette di sostituire anche una sola parte, in particolare quella più soggetta agli sforzi e all’usura, con conseguente risparmio sui costi di manutenzione del nastro. www.guernaccini.com
Scarti preziosi Il sindaco di Minucciano (LU) Domenico Davini e il presidente del Parco delle Alpi Apuane Giuseppe Nardini hanno siglato un accordo che prevede per i prossimi 15 anni la gestione e il recupero dei ravaneti (ovvero quelle aree dove per oltre un secolo le cave di marmo hanno scaricato i residui di lavorazione) attraverso l’azienda partecipata MI.GRA. La società, specializzata nel recupero e trasformazione del carbonato di calcio, ottenuto dallo scarto del marmo, pulirà i ravaneti rivendendo al settore dell’edilizia e dell’industria chimica i prodotti trasformati. Obiettivo riconvertire l’economia locale, pur mantenendo l’indotto estrattivo.
www.granulatimigra.com
www.matecitalia.com
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Obbligo di registro Il trasporto dei propri rifiuti inerti richiede l’iscrizione al registro. Questo il principale risultato del decreto legislativo 205/2010 dello scorso dicembre, norma di ricezione nell’ordinamento italiano della direttiva quadro europea in materia di rifiuti (Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio), che comporterà nuovi adempimenti per quasi centomila imprese non toccate dalle precedenti normative. In particolare ne viene istituito l’obbligo per le imprese che trasportano i propri rifiuti non pericolosi e non hanno aderito al Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti - nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente) volontariamente. La nuova normativa prevede infatti la vidimazione e la tenuta a registro dei rifiuti trasportati anche per quelle imprese che producono rifiuti inerti, dunque non pericolosi perché derivanti da attività di costruzione e demolizione, finora erano escluse da quest’obbligo.
Four al Big Five Il Gruppo Idrobase ha partecipato per la prima volta alla Big Five di Dubai, la più importante fiera dell’industria delle costruzioni del Medio Oriente. All’evento, che si è tenuto dal 22 al 25 novembre presso i locali del Dubai World Trade Center, hanno partecipato oltre 3000 espositori dislocati su 16 padiglioni per un’area complessiva di 43.000 metri quadrati. Il Gruppo Idrobase si è presentato all’appuntamento con le quattro aziende che lo compongono, ma col ruolo di protagonista dato al marchio IDROTECH ed ai suoi impianti di nebulizzazione, tecnicamente all’avanguardia per l’abbattimento, fra l’altro, delle polveri e delle temperature, che trovano nell’impetuoso sviluppo delle costruzioni dell’area araba uno sbocco commerciale naturale, come evidenziato da Bruno Ferrarese, marketing manager del Gruppo Idrobase: “Gli impianti di nebulizzazione di Idrotech - spiega Ferrarese - sono stati studiati per un’applicazione privilegiata proprio in Medio Oriente, dove è particolarmente importante poter contare su strumenti capaci di vincere polveri e alte temperature tipiche di quelle latitudini, per assecondarne lo sviluppo. In quest’area noi vogliamo replicare il successo che stiamo registrando in altre parti del mondo facendo la giusta scelta a proposito di distributori e agenti da coinvolgere nel nostro progetto”. www.idrotech.com
Nuovo regime
www.sistri.it
Inerti da spiaggia o scopo che si prefigge di ottenere la “Associazione per il ripascimento della Spiaggia di Portinenti Onlus” è abbastanza intuitivo. Tale spiaggia si trova nell’isola di Lipari, ed è stata quasi completamente erosa dal mare. L’obiettivo dell’associazione è la ricostruzione dell’originaria spiaggia senza alcun impatto ambientale, e con una durata pluridecennale. Il progetto si basa su uno studio dell’Università di Napoli, che prende spunto da alcuni eventi naturali, e prevede la stratificazione della nuova spiaggia con inerti di grandi dimensioni alla sua base. Con questa metodologia per la spiaggia di Portinenti occorrerebbero circa 10.000 metri cubi d’inerti così disposti: scogli fino a pelo d’acqua, che costituirebbero le fondamenta della spiaggia, ghiaino e sabbia grossa sopra. La stima della spesa è intorno ai 70.000 euro. www.lipari.biz
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A partire dal primo dicembre 2010 l’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi dell’azienda VALAGUSSA di Merate passerà da regime di autorizzazione semplificata a regime di autorizzazione ordinaria, con l’entrata in vigore del Provvedimento dirigenziale 672 del 23/12/2009. Troverà dunque termine la validità della comunicazione semplificata 14 del 23/04/2003, sino ad ora utilizzata.
www.gruppovalagussa.it
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Protagonista in trasmissione Il nuovo veicolo speciale della stella allestito con la trasmissione completamente automatica Allison: minore stress e maggiore produttività sui terreni difficili o scorso settembre Mercedes-Benz ha presentato lo Zetros, un veicolo speciale adatto a molte delle applicazioni più dure nei settori più disparati: dai cantieri edili e stradali alle miniere a cielo aperto. La trasmissione ALLISON della Serie 3000 a sei velocità, disponibile a
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richiesta sullo Zetros anche con rallentatore idraulico integrato, offre un comfort di guida ai vertici del settore e un’affidabilità elevata nelle condizioni fuori-strada più estreme. Lo Zetros a quattro ruote motrici è disponibile a due assali con un carico utile di dieci tonnellate, e a tre assali con carico utile di 16 tonnellate. Tutte le versioni hanno un motore OM 926 LA Euro 5 da 7,2 litri con sei cilindri in linea, capace di erogare 240 chilowatt di potenza e una coppia massima di 1300 newton metro a 1200 e 1600 giri al minuto. I veicoli allestiti con una trasmissione completamente automatica Allison dimostrano grandi vantaggi rispetto a quelli con trasmissioni manuali o semiautomatiche in termini di spunto, prestazioni su terreni soffici, accelerazione e produttività generale. Il convertitore di coppia Allison moltiplica la coppia motore all’avvio e consente la trasmissione di potenza alle ruote in maniera dolce e graduale.
“Il convertitore, moltiplicando i rapporti e fornendo la massima coppia possibile allo spunto, permette allo Zetros di avanzare senza problemi anche in presenza di terreni irregolari o sabbiosi,” afferma Manlio Alvaro, Responsabile Marketing Europa di Allison. “Questo è fondamentale per i clienti che richiedono massima produttività o per quelli che forniscono servizi d’emergenza.” Questo componente, inoltre, non è soggetto ad usura, e fornisce una connessione continua tra il motore e la trasmissione, sostituendo la tradizionale frizione a secco utilizzata da un cambio manuale o da uno automatizzato. Nei cicli di lavoro particolarmente severi, il convertitore di coppia non solo ha un impatto estremamente positivo sulla durevolezza della trasmissione, ma il suo “effetto ammortizzatore” protegge l’intera linea di trasmissione del veicolo da usura e contraccolpi. www.allisontransmission.com
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CAVA&INERTI
Ultimi nel riciclo La legge europea fissa per il 2020 l’obiettivo del 70 per cento di riciclo dei rifiuti inerti. Per ora siamo sotto al dieci l 100 per cento in Olanda, oltre 90 per cento in Danimarca, l’80 per cento in Germania. In Italia non si arriva nemmeno al dieci per cento. Abbiamo appena snocciolato qualche dato relativo alla percentuale di rifiuti da costruzione e demolizione riciclati, ovvero la quota di macerie che opportunamente trattata diventa nuovamente inerte da costruzione. I dati raccolti ed elaborati dall’ANPAR, l’associazione che riunisce le imprese di riciclo, sono impietosi: nei paesi virtuosi questa massa enorme di rifiuti (in Europa se ne producono quasi 850 milioni di tonnellate l’anno) viene trasformata in una risorsa preziosa per costruire opere pubbliche. In Italia invece, dei 50 milioni di tonnellate di macerie che si producono ogni anno, appena cinque vengono recuperate. E bastano le immagini dell’Aquila e dei comuni devastati dal terremoto del 6 aprile 2009 per
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comprendere le conseguenze di questa arretratezza culturale, economica e politica: 21 mesi dopo il sisma, buona parte delle macerie è ancora lì, ad ingombrare strade e piazze. E a perderci, denuncia l’Anpar, sono anche le imprese che investono nella green economy e nell’ambiente. Ogni tonnellata di inerti non riciclati equivale a una tonnellata in più di sabbia, ghiaia e pietrisco da estrarre per fare rilevati stradali o calcestruzzo. Se in Italia di macerie se ne riciclano poche, siamo però al quarto posto in Europa per produzione di aggregati naturali: oltre 340 milioni di tonnellate l’anno. Un flusso enorme che alimenta circa 1.700 imprese, distribuite su oltre 2.300 siti di estrazione. Quelle che riciclano inerti associate nell’Anpar, invece, sono poche decine. E soffrono. L’ultima direttiva europea in materia di rifiuti fissa per il 2020 l’obiettivo minimo del 70 per cento di
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riciclaggio dei rifiuti inerti. E in Italia, dal 2003, esisterebbe l’obbligo, da parte delle pubbliche amministrazioni, di prevedere l’utilizzo di questi materiali in almeno il 30 per cento degli appalti. Nei quali gli inerti riciclati potrebbero sfoderare anche un’altra qualità: costano molto meno di quelli naturali (circa tre euro a tonnellata a fronte di un prezzo tra i 4,5 e i 10 euro a tonnellata di quelli vergini). Le ragioni di questa arretratezza? Una diffusa ignoranza sulle caratteristiche tecniche degli aggregati da riciclo (ormai ampiamente testati e affidabili); l’inerzia delle pubbliche amministrazioni; la concorrenza dei cavatori. Qualitativamente competitivi, convenienti dal punto di vista economico, eco-sostenibili, gli inerti da riciclo sono oro nel resto d’Europa: creano nuova economia e posti di lavoro. Ogni impianto di media grandezza incassa intorno al 1,5 milioni di euro l’anno e occupa una quindicina di persone. In momenti di crisi come questo, dunque, riciclare dovrebbe essere un obbligo. Per l’economia, e per il delicato equilibrio ambientale del nostro paese. www.anpar.it
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PROGETTI
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Sostenibile ed efficiente
È L’INERTE DI
PAOLO BRUSCHI
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l progetto è di quelli ambiziosi, visto che ha in sè l’obiettivo di contribuire a migliorare aspetti come la cultura del lavoro o l’integrazione di esperienze e pratiche tra diverse nazioni. Rigurda il settore estrattivo e del riciclo, e quindi il mondo delle cave e quello delle costruzioni. Ha preso vita a maggio 2009 grazie ad un finanziamento di quasi due milioni di euro stanziato dall’Unione Europea, e durerà trenta mesi. Il nome del progetto è Sarma (acronimo di Sustainable Aggregates Resource Management), e mira ad una gestione sostenibile delle cave di inerti, il più possibile condivisa a livello europeo, anche dal punto di vista legislativo. L’obiettivo generale, insomma, è quello di arrivare ad una gestione integrata dell’attività estrattiva , condividendo le diverse esperienze e le migliori pratiche, per abbassarne l’impatto ambientale, affrontando nel migliore dei modi il controllo delle risorse naturali non rinnovabili, anche sostenendo il riciclo dei rifiuti
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da Costruzione & Demolizione, di cui il progetto promuoverà l’uso così come previsto dalle normative europee gia esistenti. Il progetto Sarma si svolge in tutta l’area SEE (SouthEast Europe): in quest’area si cercherà di capire in quali condizioni si trova l’intera filiera della “risorsa inerte”, dall’estrazione, al trasporto, all’utilizzo, fino a giungere al riciclo del materiale edile-infrastrutturale dopo la demolizione. Il progetto tocca sia gli aspetti normativi che quelli della pianificazione, delle potenzialità, dei fabbisogni, degli impatti e delle necessarie limitazioni in un ambito di interesse che va dalla singola cava nel piccolo comune fino alle province, regioni, stati e Unione Europea. L’ambizione è quella di indicare a chi si occupa di politica e pianificazione sul tema, a qualunque livello, le strade migliori per affrontare in modo integrato la gestione sostenibile degli inerti. Responsabile per il nostro paese del progetto Sarma è la regione Emilia Romagna.
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CAVE&I NERTI UN PROGETTO FINANZIATO DALLA COMUNITÀ EUROPEA VUOLE CONTRIBUIRE AD ARMONIZZARE LE STRATEGIE E LE REGOLE IN MATERIA DI INERTI: VERSO UN’ESCAVAZIONE SOSTENIBILE E CONDIVISA
EUROPEO
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PROGETTI
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Il ruolo della Regione Emilia-Romagna La Regione Emilia-Romagna è uno dei 14 partner del progetto Sarma, tra cui figura anche la Provincia di Parma; gli altri partner, tutti dell’area sud-orientale europea, comprendono servizi geologici, università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche che si occupano di sviluppo e gestione delle attività di cava in diversi paesi tra cui Slovenia, Austria, Grecia, Ungheria, Romania, a cui si aggiungono otto membri osservatori. Si parte da una realtà europea oggi molto diversificata dal punto di vista legislativo, programmatico e di sensibilità del sistema politico-amministrativo verso questo tema. All’interno del progetto la Regione ricopre il ruolo chiave di coordinamento delle attività sull’approvvigionamento sostenibile degli aggregati e dei relativi
sistemi informativi geografici, ed è coinvolta in tutte le fasi del progetto attraverso l’attività coordinata di vari servizi della Direzione Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa. L’esperienza maturata da questi servizi (riconosciuta tra le più rilevanti su scala europea), sarà condivisa con tutti i partner di progetto al fine di ridurre le barriere allo scambio di informazioni e di sviluppare nuovi strumenti di indagine utili alla pianificazione, alla gestione sostenibile e alla progettazione delle attività di ripristino al termine delle attività estrattive. Questa attività sarà l’occasione per migliorare ulteriormente la sinergia tra i vari sistemi informativi regionali, sulla base delle necessità e delle osservazioni nate dal confronto con gli altri partner. L’esperienza maturata dalla Regione sarà condivisa anche per tutti gli aspetti legati alla pianificazione, alla gestione sostenibile, ai progetti di ripristino al termine dell’attività estrattiva. La Regione è inoltre promotrice di cinque progetti pilota, che si configurano come esperienze innovative finalizzate alla gestione sostenibile delle attività estrattive.
GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE & DEMOLIZIONE
In Europa sta divenendo sempre più importante la valutazione qualitativa e quantitativa del contributo che gli aggregati riciclati possono apportare al soddisfacimento del fabbisogno di materie prime nel settore delle costruzioni. In Italia il consumo pro capite di sabbie e ghiaie varia tra le 6 e le 11 tonnellate all’anno; 0.8 è invece la produzione di rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), di cui meno del 20 per cento viene riciclato. Occorre inoltre considerare che la nuova Direttiva 2008/98/CE sui rifiuti richiede il raggiungimento di percentuali di riciclaggio del 70 per cento entro il 2020.
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Nell’ambito del progetto Sarma, la Direzione Generale Ambiente della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il Politecnico di Torino, sta sviluppando una serie di attività finalizzate alla gestione sostenibile dei rifiuti da costruzione e demolizione, con enfasi sui processi di riciclaggio finalizzati alla produzione di aggregati riciclati di qualità, in un’ottica di miglioramento del ciclo di vita delle risorse. I rifiuti da C&D possono essere trasformati, tramite opportuni processi di valorizzazione, in materie prime secondarie, con caratte-
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CAVE&I NERTI
U N PROGETTO PILOTA: IL RECUPERO DELLA CAVA LANCA DEI FRANCESI
ristiche prestazionali confrontabili con quelle degli aggregati naturali, così come previsto dalla normativa tecnica europea sui prodotti da costruzione (marcatura CE). Tra gli obiettivi principali del progetto Sarma rientra dunque l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta e trattamento degli inerti e l’incoraggiamento di politiche legate al Sustainable Supply Mix (SSM), definibile come un approvvigionamento di risorse naturali da molteplici fonti, ossia come un insieme di aggregati naturali, scarti da attività estrattive e aggregati riciclati da rifiuti da C&D, in grado di massimizzare i benefici netti dell’approvvigionamento stesso. Nell’ambito del progetto Sarma saranno analizzati i principali aspetti energetico-ambientali che caratterizzano il processo produttivo degli aggregati da costruzione, mediante la realizzazione di analisi di ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment) di inerti sia naturali che riciclati.
Questa cava si trova in comune di Roccabianca (PR); il progetto sperimentale di recupero del sito è finanziato e validato dalla Regione, ed è una testimonianza del lungo percorso che è stato condotto per sviluppare in Emilia-Romagna una cultura del recupero ambientale dei siti di attività estrattiva che risulti nel contempo sostenibile, autoportante e plurifunzionale e che ha portato, tra l’altro, all’emanazione di linee guida per il recupero ambientale dei siti interessati dalle attività estrattive in ambito golenale di Po, quale è quello oggetto della sperimentazione. Il progetto è principalmente finalizzato alla rinaturalizzazione del sito, sviluppando tutte le possibilità di recupero in tal senso offerte dal bacino estrattivo e dal suo intorno, attraverso la creazione di un’area di elevato valore naturalistico, con ricostruzione di ambienti umidi che ripropongono l’ambiente lanchivo, ovvero di quei rami relitti di alveo fluviale occupati da acque stagnanti che si formano per abbandono di un meandro da parte della corrente, anche ai fini di un suo inserimento nella rete ecologica del Po e di una possibile connessione con i siti della Rete Natura 2000. Contemporaneamente il progetto è finalizzato anche ad un utilizzo a fini multipli dell’area, orientato quindi alla valorizzazione naturalistica ma anche a quella turistico-ricreativa ed al sostegno delle attività già esistenti in loco. Con questa azione sperimentale e dimostrativa la Regione ha inteso rendere disponibili esperienze di recupero in ambito fluviale, fondate sul conferimento ai bacini risultanti dall’attività estrattiva di prestazioni ecologiche tipiche della zona in cui sono inseriti.
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PROGETTI
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Intervista
Ubaldo Cibin Coordinatore per l’Emilia-Romagna del progetto Sarma
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Chi ha finanziato il progetto?
L’Unione Europea, che attraverso bandi periodici seleziona nuovi progetti all’interno di “programmi” che finanziano i diversi settori dell’Europa - in questo caso l’area SSE - su tematiche considerate strategiche per lo sviluppo comunitario. SSE è l’acronimo di South East Europe, un settore d’Europa che comprende tutte le nazioni balcaniche e la parte orientale dell’Italia. I singoli stati contribuiscono inoltre con una quota variabile, che per l’Italia è stata del 15 per cento. La regione Emilia Romagna ha partecipato ad uno di questi bandi, vincendolo, attraverso un consorzio transnazionale, il cui capofila è il servizio geologico sloveno. Per il progetto Sarma, che terminerà ad ottobre 2011, sono stati stanziati circa due milioni di euro, di cui circa 260.000 a disposizione della nostra regione.
U Come vengono spesi questi fondi?
Per pagare le attività e gli attori coinvolti nel progetto. Io ad esempio sono un dipendente regionale, e la quota di tempo che dedico a Sarma viene rimborsata alla regione dall’Unione Europea.
U
Quindi nessun fondo è destinato ad aziende di estrazione o riciclo inerti? Il progetto è incentrato sulla definizione delle strategie e indirizzi per la gestione sostenibile degli inerti e per la loro divulgazione: i fondi quindi non possono essere destinati concretamente a finanziare interventi su cave o cicli produttivi; Sarma va a cercare progetti, strategie ed organizzazioni virtuose, ritenuti esempi da seguire, per poi metterli a conoscenza degli altri partner e dell’Unione Europea. Ciò avviene su tre livelli differenti, dal locale al transnazionale. In una prima fase, a livello locale, vengono individuati, esaminati e divulgati i “progetti pilota”, cioè interventi nel nostro territorio già attuati o in fase di attuazione ritenuti “buone pratiche”, e quindi esempi da essere imitati. Segue una seconda fase, a livello regionale/nazionale, nella quale si analizza e si illustra come le strutture regionali o nazionali
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operano su questi temi. Infine nell’ultima fase, a livello transnazionale, si compara la situazione delle varie realtà nazionali evidenziandone eccellenze e carenze e mettendole in relazione agli indirizzi definiti dall’Unione Europea.
U
Lei crede davvero che un progetto di questa natura possa poi avere dei risvolti di carattere legislativo? Sì, e le faccio qualche esempio. In Emilia-Romagna la pianificazione dell’attività estrattiva è di competenza delle province: nel progetto Sarma è presente la Provincia di Parma che partecipa tramite il suo Servizio Pianificazione Territoriale, il quale da una parte fornisce dati, segue i progetti pilota ed elabora le raccomandazioni, mentre dall’altra fa propri i risutati inserendoli nella gestione della pianificazione presente e futura del suo territorio. Nello stesso tempo la legislazione sulle cave è di competenza delle regioni, e in questo momento in Emilia-Romagna c’è in agenda la discussione di una nuova legge sulla difesa del suolo che comprende una parte importante sulle attività estrattive. Le indicazioni che stanno emergendo da Sarma costituiranno un contributo fondamentale per i legislatori e avranno ricadute dirette sulla normativa che regolerà l’attività estrattiva nel nostro territorio. Per finire, a livello di Unione Europea, va sottolineata l’importanza di condividere tra stati vicini le informazioni sulle risorse estrattive disponibili, le limitazioni nei prelievi, le regole per il riciclo. In ogni caso il progetto rappresenta un fattore di crescita per tutti gli enti partecipanti: personalmente ho avuto la possibilità di coordinare ben cinque servizi regionali che non sempre hanno occasione di lavorare insieme e di operare su obiettivi comuni. Il progetto costituisce quindi una buona opportunità per la regione e una crescita professionale per i suoi attori coinvolti. Del resto obiettivi ambiziosi come la gestione sostenibile necessitano il coinvolgimento di diversi soggetti con approcci e punti di vista differenti, e progetti come Sarma sono sicuramente dei buoni contributi in questa direzione.
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UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE
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IL MONDO DELLE
CAVE
rosegue l’impegno di COSTRUZIONI nella recensione dei siti estrattivi italiani, quindi nella pubblicazione della guida alle Cave d’Italia, uno strumento unico destinato agli operatori del settore, che raccoglie nominativi, indirizzi e merceologie di tutta la filiera italiana. Oltre a elencare i siti estrattivi suddivisi per regione, provincia, per materiale estratto e per ragione sociale delle aziende, la terza edizione della guida mette anche in evidenza
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VICENZA Albettone - Ca’ Erizzo - Calcari SIG S.p.a. - Via Marosticana, 380 36031 Dueville - Tel. 0444 360411
Albettone - Monte Labbia - Calcari S.E.V. S.r.l. - Contrà Ponte San Michele, 9 36100 Vicenza
Alonte - Alonte - Calcari Cementeria di Monselice S.p.a. - Via A. Locatelli, 20/a - 24121 Bergamo (BG) - Tel. 035 3888511
Arcugnano - San Gottardo
Materiale da taglio Berica Pietre S.r.l. - Via Priare, 17 36020 Zovencedo - Tel. 0444 893400
Arzignano - Giaroni e Ghisa - Ghiaia Concato Romano & Figli S.n.c. Via Ghisa 45/C - 36070 Tezze di Arzignano Tel. 0444 670394
Arzignano - Poscola - Ghiaia S.A.G. S.r.l. - Via Monte Grappa, 5 36035 Marano Vicentino - Tel. 0444 796198
Asiago - Bomba Toerle - Marmi Baù Mario di Baù’ Dario & C. S.a.s. Via Patrioti, 127 - 36012 Asiago Tel. 0445 3602000
Asiago - Bruscon - Marmi Asiago Marmi S.r.l. - Contrà Conco di Sopra, 149 36062 Conco - Tel. 0424 420062
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gli impianti per la produzione di calcestruzzo e bitume presenti nella Penisola. In questo numero pubblichiamo un estratto dei nominativi della regione Veneto. Il volume “Cave d’Italia 2010”, è stato redatto a cura della redazione di Vie&Trasporti, con la collaborazione di COSTRUZIONI. Copia della guida aggiornata e coretta con migliaia di nuove voci, si può richiedere all’indirizzo e-mail: ABBONAMENTI@FIACCOLA.IT
Asiago - Busa Del Termine - Marmi So.Ve.Ca S.r.l. - Via Trento e Trieste, 20 36012 Asiago - Tel. 0424 460789
Asiago - Camponi - Marmi So.Ve.Ca. S.r.l. - Via Trento e Trieste, 20 36012 Asiago - Tel. 0424 460789
Asiago - Confini - Detriti Pesavento Silverio - Via Btg 7 Comuni 36012 Asiago - Tel. 0424 62342
Asiago - Fassa Polsen - Marmi Crestani Sebastiano Flavio & C. S.n.c. Via Bagnara, 15 - 36062 Conco Tel. 0424 700328
Asiago - Melagon Destra - Marmi Baù Alessandro & C. S.a.s. - Via Grulli, 42 36012 Sasso di Asiago - Tel. 0424 690002
Asiago - Monte Melagon - Marmi Cooperative Unite Marmi Valbella - Via Chiesa di Sasso, 13 - 36012 Asiago - Tel. 0424 690211
Asiago - Monte Melagon Est 2 - Marmi Alpi Marmi S.n.c. - Via Chiesa, 12 36012 Sasso di Asiago
Asiago - Orthal 1 - Marmi Euro Marble S.r.l. - Via Cappellari, 15/B 36062 Conco
Asiago - Roncalto - Marmi Asiago - Fassa Polsen 2 - Marmi Bagnara Marmi Due S.r.l. Via Conco di Sopra, 103 36062 Conco
Crestani Sebastiano Flavio & C. S.n.c. Via Bagnara, 15 - 36062 Conco Tel. 0424 700328
Asiago - Saline Melagon 2 - Marmi Asiago - Grabo - Marmi Marmi Conco S.r.l. - Via Mazzini, 29 36012 Asiago
Euromarmi S.r.l. - Contrà Conco di Sopra, 128 36062 Conco - Tel. 0424 65607
Asiago - Saline Melagon 4 - Marmi Asiago - Grabo 1-2 - Marmi Asiago Marmi S.a.s. - Contrà Conco di Sopra, 149 - 36062 Conco - Tel. 0424 420062
Cave Marmi Bagnara Roberto - Contrà Bagnara, 1 - 36062 Conco - Tel. 0424 700344
Asiago - Saline Melagon 4 - Marmi Asiago - Kaberlaba ex Eca - Marmi Cortese Mario & C. S.r.l. - Via Ronchi, 14/a 36062 Conco - Tel. 0424 700047
Marmi Asiaghesi & C. S.n.c. di Colpo L. & C. Via Conco di Sopra, 135 - 36062 Conco
Asiago - Sciapala - Marmi Asiago - Loemble - Marmi Marmi Colpo Luigi S.r.l. - Contrà Conco di Sopra, 135 - 36062 Conco - Tel. 0424 700135
Marmi Maffei di Bagnara Roberto & C. S.n.c. Contrà Bagnara, 1 - 36062 Conco Tel. 0424 700344
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Asiago - Toerle 2 - Marmi Baù Mario di Baù Dario & C. S.a.s. - Via Patrioti, 127 - 36012 Asiago - Tel. 0445 3602000
Caldogno - Fontana-Mazzaron - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 04 5 607951
Barbarano Vicentino - MonticelloCalcari Impresa Giulio Dott. Thiene-Thiene Costruzioni S.r.l. - Viale dell’Artigianato, 2 - 36060 Longare Tel. 0444 555045 - Fax 0444 953499
Conco - Casone di Nogara - Marmi Caldogno - Scartesini - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 045 607951
Bassano del Grappa - Ciuina - Marmi Marmi Ciuina S.r.l. - Contrà Lupati, 22 36062 Conco
Bassano del Grappa - Fagaron - Marmi Pizzato Carlo S.r.l. - Via San Michele, 21 36061 Bassano del Grappa
Bassano del Grappa - Giavarin - Marmi Marmi Vico S.a.s. - Via Monte Grappa, 8 36062 Conco
Conco - Case Fratte 2 - Marmi Prealpi Marmi S.r.l. - Via San Pio X, 38 36022 Cassola
Campolongo sul Brenta - Col di Matteo-Polo1 - Marmi Gelmini Lidio - 36062 Conco Tel. 04 24700063
Campolongo sul Brenta Col di Matteo-Polo2 - Marmi Centro Marmi Asiago S.r.l. - Contrà Conco di Sopra, 149 - 36062 Conco - Tel. 0444 20062
Marmi Colpo Luigi S.r.l. - Contrà Conco di Sopra, 135 - 36062 Conco - Tel. 0424 700135
Conco - Ex Malo - Marmi Marmi Mas S.r.l. - Via Pilastro, 60 36046 Lusiana
Conco - Frola - Marmi Edilnordica S.r.l. - Via Montegrappa, 22 36016 Thiene
Conco - La Montagnola - Marmi Crestani Sebastiano Flavio & C. S.n.c. Via Bagnara, 15 - 36062 Conco Tel. 0424 700328
Chiampo - Corati - Marmi Bassano del Grappa - Gritti - Marmi C. & C. Marmi S.r.l. - Via Contrà Lupati, 28 36062 Conco - Tel. 0424 704111
Bassano del Grappa - Gritti - Marmi I.C.M. S.r.l. - Via Carducci, 13 30100 Mestre - Venezia
Bassano del Grappa - Gritti - Marmi Zardin Ugino - Via Gomarolo, 66 36062 Conco
F.lli Negro S.n.c. di Negro Pietro & C. Via Castiglione, 6 - 36072 Chiampo Tel. 0444 688035
Chiampo - Lovara - Marmi Prudenza S.r.l. - Via Privata Marmi, 3 36072 Chiampo - Tel. 0444 623300
Chiampo - Monte Madarosa - Basalto Vaccari Anton Giulio S.p.a. Via Maglio - 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0458 64514
Pizzato Orfeo - Viale Asiago, 280 36061 Bassano del Grappa - Tel. 0424 502520
Chiampo - Muraioni - Marmi Lovato Rino - Contrà Angio - 36072 Chiampo
Chiampo - Porto - Detriti Bassano del Grappa - Rondinella
Marmi Frigo Mario Marmi S.n.c. - Via M. Lemerle, 46 36010 Canove di Roana - Tel. 0424 692027
Bassano del Grappa - Saline - Marmi Marmi Rubbio S.r.l. - Contrà Rossi, 3 36062 Conco
Bassano del Grappa - Schirati - Marmi Crestani Pietro - Via Scocca, 6 36062 Conco - Tel. 0424 707246
Bassano del Grappa - Schirati - Marmi
Conco - Menderle 2 - Marmi Marmi F.lli Colpo S.n.c. - Contrà Lupati, 22 36062 Conco
Conco - Montagnanova di Diet - Marmi Baù Alessandro & C. S.a.s. - Via Grulli, 42 36012 Sasso di Asiago - Tel. 0424 690002
Conco - Montagnanova di Diet - Marmi
Bassano del Grappa - Odego Valstivani
Marmi
Conco - Mendele - Marmi Marmi F.lli Colpo S.n.c. - Contrà Lupati, 22 36062 Conco
S.I.G. S.p.a. - Via Astico - 36066 Sandrigo Tel. 0444 360411 - Fax 0444 360413
Chiampo - Porto - Detriti Tadiello Giuseppe - Via A. Manzoni, 43 36072 Chiampo - Tel. 0444 623593
Cismon del Grappa - Primolano - Detriti Tecnoasfalti S.r.l. - Via Angelo Velo, 55 35014 Fontaniva (PD) - Tel. 049 5940088
Cogollo del Cengio - Bojadori - Ghiaia Beton Rossi S.p.a. - Via Boiadori, 9 36010 Cogollo del Cengio - Tel. 0445 320343
Marmi Montagnanova S.r.l. - Via Pilastro, 60 36046 Lusiana
Conco - Montagnanova di Diet - Marmi So.Ve.Ca. S.r.l. - Via Trento e Trieste, 20 36012 Asiago - Tel. 0424 460789
Conco - Pologni - Marmi B. & B. S.r.l. - Via Conco di Sopra, 1 36062 Conco
Conco - Val Forcella 2 - Marmi Colpo Lidio e Figli S.n.c. - Contrà Conco di Sopra, 128 - 36062 Conco - Tel. 0424 700037
Cornedo Vicentino - Corbara - Detriti Zarantonello Francesco - Piazza Cereda 36073 Cornedo Vicentino
Frello Antonio Silvano & C. S.n.c.
Cogollo del Cengio - Schiro - Detriti Breganze - Mirabella - Ghiaia F.lli Girardini S.p.a. - Via Astico 36066 Sandrigo - Tel. 0444 659111
Schiro F.lli & C. S.n.c. - Via Schiri 36010 Cogollo del Cengio - Tel. 0445 70022
Conco - Biancoia - Marmi Breganze - Mirabella - Ghiaia Vaccari Anton Giulio S.p.a. - Via Maglio - 36030 Montecchio Precalcino - Tel. 0445 864514
Consorzio Pietra dell’Altopiano Di Asiago Contrà Cortese, 5 - 36062 Rubbio di Conco
Conco - Bocchetta Xillo - Marmi Caldogno - Faresin - Argilla De.Ro.Ma. S.p.a. - Via Pasubio, 17 - 36034 Malo - Tel. 0445 595311 - Fax 0445 595322
Marmi Pozza S.n.c. - Via Brunelli, 33 36062 Conco - Tel. 0424 700284
Conco - Casa Fratte - Marmi Altopiano Marmi S.r.l. - Via Poston, 38 35010 San Pietro in Gu (PD)
Cornedo Vicentino - Grolla - Marmi Faba Marmi S.r.l. - Località Grolla 36073 Cornedo Vicentino - Tel. 0444 623161
Enego - Pianello - Detriti Valbrenta S.r.l. - Via Maccani, 6/a 38050 Castelnuovo TN
Foza - Bisbant - Marmi C. & C. Marmi S.r.l. - Via Contrà Lupati, 28 36062 Conco - Tel. 0424 704111
Foza - Futa - Marmi Col Marmi S.r.l. - Via Veneto, 24 36030 Sarcedo - Tel. 0445 360214 Fax 0445 380295
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VENETO
CAVE&I NERTI
UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE
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Foza - Valla - Marmi Euro Marble S.r.l. - Via Cappellari, 15/B 36062 Conco
Isola Vicentina - Fabbrega - Argilla
Lusiana - Bertiaga Davanti - Marmi
C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Frello Antonio Silvano S.r.l. - Via Pilastro, 66 36046 Lusiana - Tel. 0424 406286
Gallio - Battal 2 - Detriti Pesavento Silverio - Via Btg 7 Comuni 36012 Asiago
Lusiana - Bertiaga Davanti DX - Marmi Isola Vicentina - Fossanigo - Argilla Fornace S.I.L.M.A. S.p.a. - Via Roma 36030 Villaverla - Tel. 0445 52026
Grancona - Acque - Materiale da taglio Grassi Marmi S.r.l. - Via Ca’ Nova, 42 36024 Nanto - Tel. 0444 639032
Grancona - Ca’ Bertoldi
Lusiana - Bertiaga Davanti SX - Marmi Isola Vicentina - Fossanigo Nord - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Materiale da taglio Grassi Marmi S.r.l. - Via Ca’ Nova, 42 36024 Nanto - Tel. 0444 639032
Grancona - Cengelle
Bagnara Paolino S.r.l. - Via Vitarolo, 18 36046 Lusiana - Tel. 0424 406188
Marmi 2C S.r.l. - Via Scocca, 6 - 36062 Conco
Lusiana - Bertiaga di Dietro 1 - Marmi Bagnara Giuseppe - Via Bagnara, 1 36062 Conco VI
Isola Vicentina - Grendene - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Lusiana - Bertiaga di Dietro 2 - Marmi Se. Pi. S.p.a. - Via Merzo, 2 36070 San Pietro Mussolino
Materiale da taglio Berica Pietre S.r.l. - Via Priare, 17 36020 Zovencedo - Tel. 0444 893400
Grisignano di Zocco - Grisignano - Argilla De.Mo.Ter. S.r.l. - Via Pasubio, 67 36031 Dueville - Tel. 0444 594281
Isola Vicentina - Antoniazzi Ceresara
Argilla De.Ro.Ma. S.p.a. - La Capiterlina S.p.a. Fornace Silma - Via Pasubio, 17 - 36034 Malo Tel. 0445 595311 - Fax 0445 595322
Isola Vicentina - Baio 2 - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Isola Vicentina - Masieron 2 - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Lusiana - Campantile - Marmi Isola Vicentina - Meneguzzo - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Isola Vicentina - Spina - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Isola Vicentina - Ca’ Borgo - Argilla Gruppo Effe Due S.p.a. - Via Scovizze, 1 36033 Isola Vicentina
Isola Vicentina - Costa - Argilla De.Ro.Ma. S.p.a. - Fornace Centrale S.r.l. Fornace Sil - Via Pasubio, 17 - 36034 Malo Tel. 0445 595311 - Fax 0445 595322
Isola Vicentina - Cumerlato - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
De.Ro.Ma. S.p.a. - Via Pasubio, 17 36034 Malo - Tel. 04 45595311 Fax 0445 595322
Isola Vicentina - Dalla Pozza - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Longare - Ciole - Materiale da taglio Berica Pietre S.r.l. - Via Priare, 17 36020 Zovencedo - Tel. 0444 893400
Longare - Di Due - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Lusiana - Lempreche Rosso - Marmi Marmi Lusianesi di Sartori William & C. S.n.c. Via Pilastro, 43 - 36046 Lusiana
Malo - Casette - Argilla Fornaci Zanrosso S.r.l. - Via Visan, 38 36034 San Tomio di Malo - Tel. 0445 602093
Malo - Coppine 2 - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Malo - Lain - Argilla Gruppo Stabila S.p.a. - Via Capiterlina, 141 36033 Isola Vicentina - Tel. 0444 977009
Malo - Marsetti - Argilla Fornaci Zanrosso S.r.l. - Via Visan, 38 36034 Malo - Tel. 0445 602093
Longare - Volto - Calcari F.lli Thiene S.d.f. - Via Ponte di Costozza, 24 36023 Longare - Tel. 0444 555045
Cave Venete S.r.l. - Via I Maggio, 39 35030 Bastia di Rovolon (PD)
Lusiana - Bertiaga - Marmi Pizzato Rizzieri - Via Chiesa Rubbio, 365 36061 Rubbio di Bassano del Grappa Tel. 0424 709015
Lusiana - Bertiaga 5 - Marmi Bagnara Graziano & Figli S.r.l. Contrà Pologni, 16 - 36062 Conco Tel. 0424 700164
90 Costruzioni gennaio 2011
Lusiana - Lempreche - Marmi Broglio D. Ronzani G. e Pernechele S. Via Piazza, 14 - 36046 Lusiana
Lastebasse - Civetta - Detriti Beton Rossi S.p.a. - Via Caorsana, 11 29100 Piacenza (PC) - Tel. 0523 603011
Lugo di Vicenza - Fontanelle - Sabbia Isola Vicentina - Da Meda - Argilla
Bagnara Paolino S.r.l. - Via Vitarolo, 18 36046 Lusiana - Tel. 0424 406188
Isola Vicentina - Visan - Argilla La Capiterlina S.p.a. - Via Capiterlina, 141 36033 Isola Vicentina - Tel. 0444 977009
Isola Vicentina - Barco - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Lusiana - Busa della Vacca - Marmi Bagnara Roberto - Contrà Bagnara, 1 36062 Conco - Tel. 0424 700344
Malo - Piazza - Argilla C.G.A. Consorzio Gestione Argille Viale del Lavoro, 6 - 36030 Monte di Malo Tel. 0445 607951
Malo - Roenga Molinetta - Argilla De.Ro.Ma. S.p.a. - Via Pasubio, 17 36034 Malo - Tel. 0445 595311 Fax 0445 595322
Marano Vicentino - Brogiane - Ghiaia Vaccari Anton Giulio S.p.a. - Via Maglio 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0445 864514
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Marostica - Monte Gloso - Basalto Vaccari Anton Giulio S.p.a. - Via Maglio 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0445 864514
Montecchio Precalcino - Levà - Ghiaia Carta Isnardo S.p.a. - Via Levà 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0445 864444
Montecchio Precalcino - Martini - Ghiaia
Monte di Malo - Scarsi
Argilla Ferrifera
F.lli Martini S.p.a. - Via Cave 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0445 864506
Quartiero Ferdinando - Via Caussa, 29 36015 Schio - Tel. 0445 20669
Monte di Malo - Val Orcele - Calcari Rossi S.r.l. - Via Calcara, 8 36030 Monte di Malo - Tel. 0445 52957
Montecchio Maggiore - Pagliarina
Montecchio Maggiore Poscola e Montorsina
Orgiano - Orgiano - Calcari Italcementi S.p.a. - Via G. Camozzi, 124 24100 Bergamo (BG) Tel. 035 396111 Fax 035 244905
Montecchio Precalcino - Palugara
Ghiaia F.lli Rigon Giuseppe & Domenico Via Giovanni XXIII, 10 - 36030 Montecchio Precalcino - Tel. 0445 864720
Ghiaia Vaccari Anton Giulio S.p.a. - Via Maglio 36030 Montecchio Precalcino Tel. 0445 864514
Nogarole Vicentino - Bertocchi - Calcari Se.Pi. S.r.l. - Via Merzo, 2 36070 San Pietro Mussolino Tel. 0444 687700
Montecchio Precalcino - San Francesco
Pedemonte - Molino - Detriti Sipeg S.r.l. - Via Molino, 3 36040 Pedemonte (BL) - Tel. 0459 92077
Piovene Rocchette - Roncina - Detriti
VENETO
CAVE&I NERTI
Schiro F.lli & C. S.n.c. - Via Schiri 36010 Cogollo del Cengio - Tel. 0445 880136
Ghiaia Costruzioni Guarda G. S.r.l. Via Torri di Confine, 1 - 36053 Gambellara Tel. 0444 749181
Posina - Borcola - Pietrisco Sipeg S.r.l. - Via Molino, 3 36040 Pedemonte (BL) - Tel. 0459 92077
Ghiaia
Scapin Giuseppe - Via Longa, 28 36075 Montecchio Maggiore Tel. 0444 796814
Montecchio Precalcino Stazione di Villaver
Recoaro Terme - Val Retassene - Detriti
Ghiaia
E.G.I. Zanotto S.p.a. - Via Cavour, 3 36030 Povolaro di Dueville - Tel. 0444 590431
Comune Recoaro Terme c/o Municipio Via Roma - 36076 Recoaro Terme Tel. 0445 75171
Montecchio Precalcino - Cavedagnona
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Nanto - Nanto
Seganfreddo Giovanni S.p.a. - Via 29 Aprile, 9 36050 Pozzoleone - Tel. 0444 662791
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Prefabbricazione Un sistema evoluto di travi e pilastri per un parco scientifico nel genovese
Associazioni Nel suo quinto congresso Atecap si ritaglia sempre pi첫 il ruolo di avanguardia
IN QUESTO NUMERO...
gennaio 2011
TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
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PRO SICUREZZA AL
SAMOTER 2011
ATECAP E VERONAFIERE UNITE PER PROMUOVERE LA SICUREZZA SUL LAVORO CON UNA MANIFESTAZIONE INTERNA AL SAMOTER E BATTEZZATA
“CONCRETE SAFETY” ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato via Barberini, 68 00187 Roma tel. 06 42016103 fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it www.atecap.it
L’
associazione di categoria Atecap e l’ente fiera Veronafiere hanno siglato un accordo per la realizzazione di iniziative mirate a promuovere la sicurezza sul lavoro nel settore del calcestruzzo durante la prossima edizione del Samoter. L’insieme di iniziative congiunte darà vita a una manifestazione che si chiamerà Concrete Safety e sarà dedicata ad una serie di attività di carattere divulgativo e formativo rivolte ai vari livelli di lavoratori del settore del calcestruzzo, con particolare riguardo agli operatori addetti all’utilizzo delle macchine e dei mezzi per la consegna e la messa in opera del calcestruzzo, che sono quelli considerati maggiormente a rischio. Concrete Safety si svolgerà quindi all’interno della fiera Samoter 2011, che si terrà a Verona dal 2 al 6 marzo 2011. L’apertura dei lavori avverrà il 3 marzo con un convegno dedicato all’annosa questione della richiesta del POS (Piano Operativo di Sicurezza) alle imprese fornitrici di calcestruzzo, pur non rientrando queste fra i soggetti obbligati a redigerlo. In particolare il convegno illustrerà le procedure messe a punto con il Ministero del Lavoro e con l’Ance per l’applicazione della normativa sulla sicurezza e per lo scambio di informazioni fra imprese produttrici di calcestruzzo ed edili. Sabato 5 marzo vi saranno poi dei mini-corsi pratici, da svolgersi in un campo prove, in presenza dei mezzi. I corsi si focalizzeranno sulle procedure da compiere o da evitare nelle fasi più rischiose delle operazioni di fornitura. Al Concrete Safety inoltre sono legate altre iniziative: un convegno il 2 marzo organizzato con Conpaviper dedicato alle esperienze internazionali nelle pavimentazioni industriali e un seminario il 4 marzo in collaborazione con Assobeton dedicato al tema del riciclo del calcestruzzo reso e delle acque di processo dal punto di vista tecnologico e normativo. di Margherita Galli
Informazioni sui Corsi: Concreto srl tel. 06 42011260 fax 06 42020153
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NEWS
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO
Rotatoria in salsa bernese a città di Berna è impegnata nella costruzione di una rotatoria situata a dieci metri di profondità per 50 metri di diametro. La Wankdorfplatz verrà infatti trasformata in una piazza a due piani, consentendo una notevole riduzione di traffico e diventando una singolare porta d’ingresso per la capitale svizzera. PERI ha saputo fornire una soluzione completa, su misura e senza bloccare la viabilità di questo importante snodo stradale, realizzando con i suoi sistemi le massicce travi ribassate, il solaio in cemento armato e le pareti con geometria conica in calcestruzzo a vista, elaborando una soluzione su misura per il cantiere, impiegando in ampia parte componenti a noleggio e adottando un piano di
consegna just-in-time per gli elementi di cassaforma. Le unità di cassaforma per le pareti circolari, costituite da elementi del sistema a travi per pareti Vario GT 24, sono state pre-assemblate da Peri con la massima precisione dimensionale. L’abbinamento del sistema Vario GT 24 alla cassaforma a telaio per pareti Trio sul lato opposto, si è rivelato particolarmente vantaggioso sia dal punto di
vista dei tempi che di costi. La modularità dei sistemi Peri ha infatti consentito che la posizione degli ancoraggi degli elementi Vario combaciasse perfettamente con quella degli elementi Trio. Per costruire le travi ribassate in calcestruzzo precompresso, larghe 1,8 metri, è stato realizzato un piano di lavoro e di sostegno inclinato con altezza maggiore al centro della rotatoria. Il piano è
Calcestruzzo per coralli
96 Costruzioni gennaio 2011
stato realizzato con la versatile cassaforma a travi per solai Multiflex con doppie travi reticolari. Oltre alle travi ribassate incrociate dovevano essere costruite anche le quattro porzioni di solaio tra esse comprese. Dati i tempi di lavoro molto serrati previsti dal piano di costruzione, Peri ha dovuto approntare la cassaforma per l’intera superficie del solaio, pari a circa 1.400 metri quadrati. Per l’impalcatura di sostegno sono state utilizzate con successo le torri Multiprop, mentre con il sistema di cassaforma a travi per solai Multiflex è stato realizzato un impalcato piano e completamente coperto. www.peri.it
Concreto: nuovo presidente
Un enorme museo sottomarino, il più grande del mondo, è stato recentemente inaugurato nel parco marino nazionale di Cancun in Messico: 400 sculture di calcestruzzo ripercorrono i secoli, dalla cultura maya ad oggi. L’artista a capo di questo museo sommerso è Jason de Caires Taylor: “Le statue sono in calcestruzzo per facilitare l’insediamento di coralli e organismi marini, espressamente previsti nell’obiettivo dell’opera”.
www.atecap.it
www.underwatersculpture.com
L
A fine novembre ATECAP - l’Associazione che rappresenta i produttori di calcestruzzo preconfezionato in Italia - ha eletto Vitangelo Pellecchia (amministratore delegato della Beton Impianti e della Icon del Gruppo Matarrese) presidente della Concreto, la società di servizi Atecap a cui viene richiesto di attuare e gestire operativamente le tante iniziative che non possono essere, per statuto, svolte direttamente dall’Associazione. Alla Concreto è affidata tra l’altro la gestione di attività come ben noto Progetto Concrete (l’iniziativa dell’Associazione per la divulgazione sul territorio delle corrette prescrizioni del calcestruzzo), i congressi nazionali e altre manifestazioni di tipo convegnistico e fieristico.
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Casseforme in un click Fare acquisti online è ormai una consuetudine: sono sempre di più coloro i quali non trovano il tempo o l’opportunità di recarsi presso il rivenditore di fiducia. A loro si rivolge il nuovo Geoplast Store, con l’obiettivo di garantire ai consumatori lo stesso livello di servizio offerto dal rivenditore. È sufficiente accedere alla divisione di interesse, aggiungere il prodotto desiderato nel “carrello” e in pochi secondi completare l’operazione. Dubbi in fase di pre-acquisto? Necessità di maggiori informazioni? Il sito di vendita online di GEOPLAST è studiato per permettere ai clienti di avere tutte le risposte alle domande che ci si pone prima dell’acquisto. Ogni scheda prodotto è corredata da immagini chiare con un’accurata descrizione delle specifiche tecniche e mette a disposizione dei vi-
sitatori un form che permette loro di richiedere ulteriori informazioni direttamente all’azienda. Grazie ad un sistema di navigazione rapido e intuitivo è facile passare da una pagina prodotto ad un’altra spaziando fra le diverse divisioni. La procedura di acquisto è snella e rapida. Le transazioni on-line con Carta di Credito vengono effettuate direttamente sul sito dell’istituto di credito, tramite un server sicuro che adotta il sistema di protezione SSL (Secure Socket Layer). http://store.geoplast.it/
Modifiche d’acciaio alle NTC
L’aggrappo raddoppia ingrip è un prodotto WINKLER ben noto come promotore di adesione a base di resine in dispersione acquosa e inerti selezionati per la l’applicazione di impasti cementizi su superfici di qualsiasi natura: a base gesso o calce, calcestruzzo, cemento cellulare, gesso, lastre di gesso rivestito (cartongesso), mattoni, pietra, laterizi, ceramica, legno, pannelli isolanti e metalli anche ossidabili. Oggi il ponte d’aggrappo universale Wingrip si fa in due per rispondere con alte performance a tutte le esigenze di utilizzo e applicazione anche sui supporti più difficili: i due nuovi nati, privi di solventi e ad elevate prestazioni, si chiamano Wingrip Evo e Wingrip Lite. Mentre il primo è a essiccazione rapida, il secondo è studiato per applicatori che desiderano tempi di sovra copertura più lunghi. Entrambi sono di consistenza liquido-cremosa e colore bianco-grigio. Wingrip Evo e Wingrip Lite sono adatti per un’applicazione con temperature comprese fra +5 e +40 °C dopo avere verificato l’assenza di umidità nel sottofondo, che potrebbe portare alla formazione di bolle causate dalla tensione di vapore; applicati su superfici non gelate, sottoposte ai rigori della notte o in prossimità di pioggia, consentono di applicare lo strato di finitura con impasti cementizi rispettivamente dopo almeno due ore e 24 ore. www.winklerchimica.com
W
Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli si è impegnato a istituire una commissione di monitoraggio che, valutati gli aspetti inerenti alla sicurezza strutturale, proponga la rimozione delle condizioni presenti nelle Nuove Norme Tecniche che creano un deterrente all’utilizzo dell’acciaio B450A per le armature trasversali, inducendo i progettisti a non prescriverne l’uso e aggravando pesantemente la situazione già di crisi del settore. Il Ministero avrebbe chiesto a un gruppo di lavoro, istituito presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, di eseguire prove di laboratorio, sui requisiti dell’acciaio B450A. Dal momento che lo studio avrebbe prodotto esiti positivi in termini di sicurezza, il Ministero sarebbe intenzionato a nominare una commissione di monitoraggio per proporre la modifica delle NTC.
Stazioni arabe Il Gruppo Astaldi, in raggruppamento di imprese, è stato ufficialmente confermato “preferred bidder” nella gara per la realizzazione di due imponenti stazioni ferroviarie, Jeddah e Kaec, lungo la linea alta velocità La Mecca - Medina in Arabia Saudita. Il valore complessivo delle opere è di 1,24 miliardi di dollari (15 per cento in quota Astaldi). Le due stazioni si caratterizzeranno per le imponenti dimensioni: Jeddah, la stazione più grande, si estenderà su una superficie complessiva di oltre 111.000 metri quadrati, mentre Kaec avrà una superficie di circa 64.000 metri quadrati; per la loro realizzazione saranno impiegate oltre 200.000 metri cubi di calcestruzzo, più di 74.000 tonnellate di acciaio, 58 ascensori e 116 scale mobili.
www.astaldi.com
PREFABBRICAZIONE
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Autoportanza
HIGH-TECH TECNOLOGIE EVOLUTE PER INSEDIAMENTI ALTAMENTE TECNOLOGICI NEL NUOVO PARCO SCIENTIFICO VICINO A GENOVA
ino a pochi mesi fa i 44 ettari della spianata degli Erzelli, situata a Genova sui colli fra Sestri Ponente e Cornigliano, erano un deposito per circa 40.000 container vuoti. Oggi un accordo tra pubblico e privato sta vedendo in questo splendido sito la realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico (PST) degli Erzelli, un mega centro ricerche a disposizione delle numerose aziende high-tech presenti sul territorio, che potranno trasferirsi in un “incubatore gigante” appositamente creato per favorirne la crescita e lo sviluppo. Progettato da un pool di architetti, il PST di Genova sarà il più grande parco scientifico e tecnologico italiano e tra i più significativi in Europa. Tecnostrutture è
F
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stata incaricata di progettare e fornire le strutture portanti della nuova sede Ericsson, la prima azienda ad insediarsi a fine 2011 agli Erzelli. L’alta tecnologia, concetto aggregante del PST, è stata applicata anche al sistema costruttivo di tipo autoportante. Gli spazi interni sono stati progettati insieme ai futuri utilizzatori, massimizzando la superficie disponibile, nell’ottica di creare grandi open space. Il progetto prevede vaste aree senza nemmeno un pilastro, grazie alla tecnologia delle travi autoportanti REP e dei pilastri a dilatazione trasversale impedita PDTI. Per la realizzazione delle mastodontiche strutture sono impiegati 6000 metri di travi REP e 5000 metri di pilastri PDTI.
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PILASTRO PDTI Il pilastro autoportante PDTI è costituito da un tubolare in acciaio S275J/355J a dilatazione trasversale impedita con cavità interna atta ad essere riempita di calcestruzzo. Trova applicazione ottimale sia nelle costruzioni edili civili che in quelle industriali. Viene prodotto in versione mono o pluripiano con sezione: circolare, quadra o rettangolare. I vantaggi di questo pilastro si possono riassumere nella totale autoportanza di ogni elemento, in tre differenti tipologie di nodo nelle sezioni ridotte ad alte prestazioni. PDTI può essere fornito a sezione circolare con saldatura elicoidale o verticale e, qualora fosse richiesto, in versione pluripiano anche a sezione differenziata per ciascun interpiano.
Facendo un confronto con il metodo costruttivo tradizionale, spicca subito il consistente risparmio in termini di tempo e di personale. Per la posa degli elementi portanti orizzontali, ad esempio, bisogna solitamente impegnare una squadra di sei-dieci persone, che impiegano circa tre ore per ciascuna trave fra realizzazione dei casseri, orditura delle travi con
TRAVE REP C LS È il prodotto ideale per la realizzazione di strutture che richiedono elevate prestazioni in termini di sovraccarichi e/o luci, garantendo al contempo resistenza al fuoco (D.M. del 16/02/07) e totale autoportanza. Viene fornita con il basamento in cls C28/35 progettato in stabilimento, atto ad accogliere l’appoggio dei solai alveolari o a lastra, con cui trova l’abbinamento ottimale. La struttura metallica, parzialmente inglobata nel basamento, è costituita da almeno una coppia di tralicci REP Tr uniti tra loro e saldati ad appositi terminali di appoggio che a loro volta possono essere modellati per rispettare qualsiasi conformazione del pilastro. I vantaggi di questa trave sono le elevate prestazioni per strutture a grande luce e portata, la resistenza al fuoco e il suo adattarsi a solai alveolari o a lastra.
le barre d’acciaio e getto del conglomerato cementizio. Diversamente, con il sistema REP il tempo medio di posa di ogni trave è stato di cinque minuti, utilizzando solo due operai e un gruista. Oltre alla rapidità della posa, che influenza positivamente anche la gestione della sicurezza in cantiere, bisogna sottolineare l’elevato livello di finitura dei prodotti, che non richiedono ulteriori controlli e che risultano già adeguatamente presentabili sotto il profilo estetico. Si tratta di una caratteristica particolarmente importante laddove, come nei piani interrati dei parcheggi, le strutture sono a vista e non richiedono ulteriori riprese o l’esecuzione di rivestimenti per mascherare qualche difetto nell’esecuzione. R ST
L’azienda Da oltre 25 anni nel settore dei prefabbricati per l’edilizia, Tecnostrutture è un’azienda leader nella progettazione e nella produzione di soluzioni prefabbricate adatte a tutte le destinazioni d’uso: infrastrutture, ponti, sottopassi, metropolita-
ne, ospedali, ma anche edifici adibiti al terziario o civili abitazioni. È famosa soprattutto per l’implementazione del suo sistema evoluto di travi e pilastri REP.
www.teconstrutture.eu
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ASSOCIAZIONI
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CEMENTARE l’autorevolezza DI
PAOLO BRUSCHI
IN UN MOMENTO DELICATISSIMO PER IL MERCATO
ATECAP, RIUNITA NEL SUO QUINTO CONGRESSO, SI DÀ IL RUOLO DI UN SOGGETTO SEMPRE PIÙ AUTOREVOLE NEL FORMARE, INFORMARE, CRITICARE, PROPORRE
Lorenzo Bellicini di Cresme durante il 5° Congresso Atecap. A destra Roberto Formigoni.
I L VALORE DEL CONTROLLO Atecap ha affidato un apposito studio al Cresme, secondo cui il controllo sul rispetto delle norme che riguardano la realizzazione delle opere in calcestruzzo armato consentirebbe di ridurre i costi di manutenzione straordinaria degli edifici di 125 miliardi nei prossimi 25 anni.
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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO e associazioni di categoria si trovano spesso di fronte ad un bivio, che rappresenta poi una linea programmatica: da una parte puntare dritto all’inclusione numerica, che in altre parole significa assommare aziende (le quali legittimano coi loro fatturati la supremazia di rappresentanza dell’associazione, e con le loro quote associative ne rendono “felice” l’esistenza), a costo di storcere ogni tanto la bocca. Dall’altra, invece, puntare all’evoluzione di un settore, di un comparto, di un sistema (a costo di diventare un “club elitario”), attraverso strategie e visioni sempre nuove ed incalzanti, che possano poi trasformarsi in benefici per le aziende (e perchè no: per il Paese), possibilmente a lungo termine. Se la prima opzione, come abbiamo detto, punta dritto all’inclusione senza troppi “se” e “ma”, la seconda investe tutto sull’autorevolezza, cercando di escludere, oltre che le “mele marce”, anche coloro i quali trovano scorciatoie a regole e buone pratiche. Possiamo dire che Atecap rappresenti molto bene quest’ultimo tipo di approccio, ormai già da molti anni. Lo ha dimostrato chiaramente anche nell’ultimo congresso nazionale tenutosi a Milano il 18 e 19 novembre, che ha messo tra l’altro in luce l’energia del nuovo giovane presidente Silvio Sarno, il quale a pochi mesi dalla sua elezione ha saputo guadagnarsi la stima degli addetti ai lavori. Atecap riunita in congresso è stata, per capacità
L
Avanguardia Atecap ha adottato un codice etico e ha anticipato per i soci l’obbligo di certificazione FPC dal 1° gennaio 2009 (sei mesi prima rispetto alla scadenza di legge). Ha già deliberato che a partire dal 2011 i soci dovranno possedere requisiti più qualificanti come l’automazione degli impianti, non espressamente prevista dalle norme. Atecap sta elaborando un codice di comportamento per la redazione dei modelli organizzativi previsti dal decreto legislativo 231 del 2001, mettendo a punto proposte per rivedere la UNI EN 206 e avviando un processo di sensibilizzazione degli associati per l’adozione della certificazione Leed ed EPD.
di analisi dei problemi, qualità delle proposte ed anche, dobbiamo rimarcarlo, per un certo coraggio, un evento degno di nota nel mondo delle costruzioni. Il leit-motive (o meglio: il grido) del congresso è stato non a caso “Basta con la concorrenza sleale”: chi non rispetta le regole (in termini di sicurezza degli operatori e qualità del prodotto) può infatti puntare alle gare al ribasso vincendole, mettendo a repentaglio la stessa esistenza delle aziende virtuose, oltre che la sicurezza e la durabilità delle opere (e quindi l’incolumità dei cittadini). Concorrenza sleale può voler dire anche criminalità organizzata: anche su questo scottante problema Atecap non si tira indietro, aprendo un dialogo con le istituzioni e facendo precise proposte. RRST
Il presidente di Atecap Silvio Sarno con i media durante il 5° congresso dell’associazione.
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ASSOCIAZIONI
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Esortazione e pungolo alle istituzioni Sui ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione, che mette in ginocchio imprese di costruzione e fornitura, Atecap chiede a gran voce la sollecita adozione della direttiva europea sui tempi di pagamento. Si tratta di un provvedimento che altri stati europei hanno già adottato e tra questi molti sono nel gruppo di quelli considerati, forse a torto, in condizioni peggiori del nostro. Sulla progressiva contrazione delle risorse pubbliche destinate al settore delle costruzioni, la posizione di Atecap è quella di considerare le politiche di sostegno anti-crisi inefficaci se non, paradossalmente, addirittura dannose. Questo perché sembrano far parte di una strategia di governo per il settore delle costruzioni complessivamente restrittiva e non espansiva. “La politica dei tagli orizzontali non paga, perché se da un lato penalizza fortemente alcuni settori come quello delle costruzioni, capace di attivare la ripresa produttiva grazie alla sua caratteristica di moltiplicatore, dall’altro non incide significativamente sul vero problema del nostro paese, ovvero la spesa corrente.”
I CONTROLLI INTERNI ALLA FILIERA Molte sono le intese e i progetti di collaborazione realizzati da Atecap con la Pubblica Amministrazione, con le altre associazioni di categoria, con gli ordini professionali, con le università, con il mondo delle fiere. Anche attraverso il progetto Concrete, importante strumento di capillare diffusione delle informazioni per la corretta applicazione delle norme. L’Associazione ha rafforzato ulteriormente la pressione nei confronti delle Direzioni Lavori e delle imprese di costruzione, per ottenere quanto meno lo svolgimento dei controlli previsti dalle leggi su confezionamento, trasporto e consegna del calcestruzzo. Queste riguardano ad esempio i prelievi per l’accettazione del calcestruzzo, laddove accade che dal cliente venga richiesto al produttore di calcestruzzo di fornire cubetti e/o di procedere alla loro conservazione fino alla relativa rottura da parte dei laboratori autorizzati. O la lotta contro le aggiunte d’acqua, consuetudine molto pericolosa oltre che fuori dalle norme. Infine il contrasto alla tendenza dei committenti a privilegiare le offerte che si basano sui ribassi più forti, ponendo in atto tutte le forme di controllo sulla reale qualificazione degli operatori.
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L’OSSERVATORIO SUL CALCESTRUZZO È un progetto ambizioso, che sta prendendo forma in questi mesi: si tratta di un sistema integrato tra pubblico e privato, gestito da un soggetto istituzionale (il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è adoperato per renderne possibile l’attuazione), al quale contribuiscano tutte le parti coinvolte nelle fasi di produzione, utilizzo e controllo del calcestruzzo. L’Osservatorio dovrebbe evidenziare i comportamenti scorretti diffusi sul mercato (comprese le infiltrazioni malavitose), e implemetare soluzioni concrete, anche di tipo legislativo. Ma soprattutto dovrebbe promuovere l’istituzionalizzazione dei controlli sul rispetto delle norme, attraverso collaborazioni tecnico-operative e di formazione con Guardia di Finanza, Carabinieri, Capitanerie di Porto. Strumenti dell’Osservatorio saranno l’apertura di uno sportello per le imprese presso cui denunciare situazioni di non rispetto delle regole; e la realizzazione di una raccolta di informazioni sull’andamento del mercato, con la costituzione di una banca dati istituzionale come già avviene in altri settori, al fine di identificare sul mercato gli operatori qualificati e corretti. Non solo in relazione alla produzione, ma anche alla sicurezza, alla sostenibilità e ai modelli organizzativi.
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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Intervista
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Quando pochi mesi fa lei è stato eletto presidente, le confesso che qualche addetto ai lavori, non conoscendola, ha storto un po’ la bocca: la ragione è il pregiudizio ancora esistente verso l’imprenditoria del Mezzogiorno, che se poi si chiama “Irpinia” rimanda le menti al post-terremoto, e a quel pozzo di San Patrizio che è stata la Silvio Sarno, ricostruzione. Ma poi credo che lei sia riuscito con i fatti a dipanare le Presidente Atecap perplessità… Le perplessità io le capisco, visto che non sempre le aziende del Sud si caratterizzano per scelte chiare e limpide, e sappiamo bene come la filiera del calcestruzzo non sia esente da questo problema. Io cerco di essere convincente con la mia storia e con le cose che faccio. L’azienda di famiglia che oggi dirigo viene da un percorso limpido e trasparente, costruito sulla volontà di rendere identitari i valori della famiglia nell’impresa: siamo persone oneste e volevamo una’azienda onesta; di più: volevamo un’azienda organizzata, con un modello di business efficiente e fondato sulla qualità, nel rispetto delle norme e magari anticipandole. Per certi versi abbiamo anche pagato questa scelta, in termini di crescita numerica. Ma siamo orgogliosi del nostro percorso: se da un lato non abbiamo moltiplicato senza scrupoli il nostro patrimonio, dall’altro oggi un rappresentante della famiglia Sarno è, ritengo non a caso, alla presidenza di Atecap.
Qual è attualmente la situazione di chi vuol fare impresa al Sud, in questo settore? È molto difficile, anche se qualcuno con coraggio ed onestà ancora ci riesce. Ma la crisi ha colpito drammaticamente il Mezzogiorno. Che tra l’altro riceve un decimo degli investimenti statali in infrastrutture, già pochi a livello nazionale: solo il mese scorso il Cipe ha sbloccato 240 milioni di euro di investimenti per il Mezzogiorno, a fronte di 20 miliardi per il Nord. Questo fa rimanere arretrato il Sud del Paese, sia dal punto di vista delle infrastrutture, che a livello di ripresa economica. Ed è qui poi che si innesca quel meccanismo tipico del cane che si morde la coda: le aziende che non falliscono si impoveriscono, diventando facili prede (“target”) della criminalità organizzata, che investe nell’economia reale comprando aziende, e mettendo o lasciando un prestanome a condurre il business. E se l’impresa “target” è certificata, ecco che può lavorare ovunque, al Nord
come in Europa, esportando un modello di business mafioso. Certamente anche verso la Lombardia, e magari verso il goloso Expo milanese.
Come difendersi, dunque? Rimarcando una presenza. Insieme al governatore Formigoni, per esempio, abbiamo appena sottoscritto un protocollo di intesa per evitare che modelli di business criminali possano influenzare l’Expo e la sua possibile spinta propulsiva per tutto il Paese: Atecap si è resa disponibile per la verifica puntuale delle produzioni e di qualsiasi elemento nelle forniture di calcestruzzo che possa provocare allarme nella Pubblica Amministrazione. È un’ulteriore “paletto”, certamente, ma necessario per dimostrare che il nostro settore, troppo spesso additato a prescindere come terminale privilegiato della mafia, è in grado di difendersi e di mettere le mani avanti.
Due parole sull’Osservatorio. Il progetto sta andando avanti, e siamo contenti. Abbiamo trovato in Francesco Karrer, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, una persona competente e disponibile: a novembre si è svolta a Roma presso la sede del Consiglio un incontro di approfondimento, a cui moltissimi hanno risposto: associazioni, enti pubblici e privati, istituzioni, e questo già fornisce una misura della condivisione che la proposta ha ottenuto. C’è la necessità di creare uno strumento concreto in grado di favorire il dialogo fra mondo imprenditoriale e istituzioni. L’Osservatorio vuole essere in questo senso una camera di compensazione dei problemi esistenti nel settore.
Il nostro è uno dei paesi più “costruiti” d’Europa. Non pensa che per dare impulso al settore, una delle strategie più virtuose possa essere quella di un rinnovamento, piuttosto che un allargamento, del nostro partimonio edilizio e infrastrutturale? Sono totalmente d’accordo con lei. Premesso che è lungi da noi l’idea di uscire dalla crisi “cementificando”, io credo che la demolizione e ricostruzione di gran parte del patrimonio edilizio sia una enorme opportunità, e una risposta non solo alla crisi, ma ad una esigenza di innovazione del settore: gran parte del costruito tra gli anni ’40 e ’50 va demolito e ripensato secondo le nuove norme e le nuove tecnologie. Senza voler fare una gara di grattacieli, penso per esempio che nelle grandi città sia necessario costruire in altezza per liberare il territorio, lasciando spazio a più verde e più servizi per i cittadini.
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ASSOCIAZIONI
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I PREMI ATECAP 2010 Consegnati dal presidente Silvio Sarno in occasione del V Congresso Nazionale i premi Atecap 2010, rivolti a quelle aziende associate che si sono particolarmente distinte sul piano delle misure di sicurezza sul lavoro, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnologica e della comunicazione aziendale. “I premi - ha spiegato Silvio Sarno - sono la testimonianza della volontà di innalzare il livello di qualità nel nostro settore, per migliorare un mercato che troppo spesso soffre della concorrenza sleale di operatori poco corretti che contribuiscono a livellare l’offerta verso il basso, mettendo a rischio la sicurezza di chi lavora e dell’utenza finale”. I riconoscimenti, deliberati da una commissione esaminatrice composta esclusivamente da membri esterni all’associazione e appartenenti al Ministero dello Sviluppo Economico, al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, al Ministero del Lavoro, all’INAIL, all’ENEA, al GBC (Green Building Council) Italia, alla RAI e al Ministero dell’Ambiente, sono andati a: - Edilcave per le categorie sicurezza e sostenibilità ambientale - Unical per la categoria comunicazione - Vezzola per la categoria tecnologia.
Unical Unical è l’azienda del Gruppo Buzzi Unicem produttrice di calcestruzzo preconfezionato. Presente a livello internazionale, ha sede a Casale Monferrato (AL). Unical è stata premiata per il “Progetto H2NO”, nato per evitare le aggiunte d’acqua al calcestruzzo in
cantiere secondo procedure controllate e certificate (le betoniere vengono addirittura sigillate). La strategia di comunicazione del progetto prevedeva sensibilizzazione e formazione dei clienti Unical attraverso workshop e meeting sul tema.
Vezzola Vezzola è un’azienda attiva nella produzione di calcestruzzo preconfezionato, conglomerato bituminoso, estrazione e vendita di inerti, opere stradali, ed ha sede a Lonato (BS). Il premio le
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è stato conferito per l’impianto di produzione di conglomerato cementizio di Sabbio Chiese (BS), che rappresenta un caso di eccellenza dal punto di vista tecnologico, ambientale (emissioni ridotte, contesto ambientale riqualificato) e di comunicazione. Il suo funzionamento e la relativa gestione avvengono nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti. L’area in cui è stato collocato il nuovo impianto rappresenta una parte di una vecchia cava esaurita che, in accordo con l’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese, è stata trasformata e valorizzata in zona produttiva e in zona residenziale e commerciale.
Edilcave Edilcave è un’impresa di Tronzano Vercellese (VC) produttrice di calcestruzzo e fornitrice di inerti, che nel corso dell’ultimo quinquennio ha intrapreso un percorso di sviluppo riguardo tecnologia, sicurezza, ambiente e comunicazione. Dal 2005 è iniziato il rinnovamento degli impianti di produzione aggregati e calcestruzzi nell’impianto di Tronzano Vercellese. Attualmente, inoltre, Edilcave sta attuando il progetto Cava Giardino che prevede, a seguito di ogni fase di escavazione, il recupero ambientale attraverso la risagomatura, l’inerbimento e la piantumazione di alberi ad alto fusto. Altri interventi riguardano la predisposizione di un sistema geotermico per il riscaldamento-raffrescamento della nuova palazzina uffici, e sistemi per il recupero delle acque di lavaggio delle betoniere. Tutto ciò ha consentito di ottenere nel luglio 2008 la certificazione ambientale ISO 14001.
I N TEMPI NON SOSPETTI… Costruzioni è sempre alla ricerca delle eccellenze nei settori di cui si occupa, cercando di descriverle con articoli e servizi. E forse non è un caso se in questi mesi, e con un certo anticipo, avevamo già considerato “eccellenze” due iniziative imprenditoriali poi insignite dei premi Atecap: l’impianto Vezzola di Sabbio Chiese (Costruzioni N°622, Gennaio 2009, pagina 50) e l’iniziativa “H2NO” di Unical (Costruzioni N° 636, Aprile 2010, pagina 62).
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Formazione Aperto a Niella Tanaro (CN), alla Manitowoc, il centro di formazione UpCrane
Gru a torre Una flotta di Terex Comedil firmate E-Mac lavora nei cantieri del MOSE
IN QUESTO NUMERO...
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SOLLEVAMENTO ANTIERE C
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NEWS
SOLLEVAMENTOinCANTIERE delle gru a volata variabile della tedesca WOLFFKRAN per servire il cantiere. Oggi sono montate lungo la banchina Wilhelmina due modelli 355B e due modelli 224B ma entro il 2011 sarà posata una terza 224B. Le cinque Wolffkran lavoreranno in parallelo fino alla conclusione dei lavori prevista per il 2013. “Il nostro punto di forza spiega Florian Rehklau, responsabile di filiale di Monaco di Baviera della
Cinque a volata variabile a città di Rotterdam sta cambiando volto grazie a diversi progetti di sviluppo urbano mirati a ridare vita e valore al lungo fiume della città. Tra le nuove strutture progettate merita attenzione il colossale complesso multifunzionale De Rotterdam, in costruzione lungo il molo Wilhelmina sul fiume Mosa. La nuova
Wolffkran - è la fornitura di macchine affidabili ma soprattutto di soluzioni studiate per i singoli cantieri, tenendo conto dei costi di montaggio da affrontare. Per il cantiere De Rotterdam - per esempio la prima 335B è stata montata con l’aiuto di una autogrù, ma in seguito la stessa gru da 355
Una maxi fuoristrada
Piattaforma retrocabina!
Manitowoc lancia una nuova top di gamma per le autogrù fuoristrada GROVE. Si chiama RT9150, ha una portata massima pari a 135 tonnellate, un braccio telescopico da ben 60 metri che con le prolunghe tralicciate del caso arriva a una altezza massima di 95,3 metri. Tutti numeri da autogrù multistrada ma con un quadrato di stabilizzazione inferiore e prestazioni offroad superiori!
www.trigo.it
www.manitowoccranes.com
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struttura sarà composta da tre torri alte 150 metri, parallele e molto vicine tra loro e per conseguenza il cantiere per la sua costruzione è stretto, lungo e con un fronte completamente rivolto al fiume. Tali caratteristiche hanno portato l’associazione d’impresa tra la Ed. Züblin AG e la Strabag Benelux a scegliere
tonnellate/metro è servita a montare in cantiere le due modello 224B”. Una curiosità di carattere storico: il nuovo complesso multifunzionale De Rotterdam sorgerà proprio a fianco dello storico punto di partenza della linea navale America Line, che dal XIX secolo fin alla metà del XX ha trasportato migliaia di emigranti dal Vecchio Continente agli Stati Uniti. www.wolffkran.com
Per chi non si accontenta, arriva un allestimento con piattaforma aerea e cassone su carro patente B. A ideare la compatta piattaforma aerea con cesta da 200 kg di portata o due persone ripiegabile dietro la cabina di un Daily Iveco è stata la perugina Trexxa. La neonata si chiama Trigo 120 e permette un’altezza di lavoro di 12 metri e uno sbraccio massimo di 4,5. Il veicolo - per ora - è omologato come “speciale dotato di cassone per trasporto merce inerente il ciclo di lavoro”.
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Una telescopica da 21 m
Qualità ma con un occhio al prezzo L’accordo che Jlg ha fatto con Hinowa per la produzione di piattaforme aeree semoventi a ragno ha messo in ombra una novità di prodotto importante: la semovente diesel (Kubota D1105-ET03) 340AJ presentata al Saie come la “alternativa economica”. Proposta con le cofanature metalliche, ma disponibile anche con quelle plastiche in dicyclopentadiene, la JLG 340AJ è proposta con braccio a doppio pantografo con prolunga telescopica e jib in punta. L’altezza di lavoro è di 12,36 m, l’altezza di scavalcamento di 5,18 m e lo sbraccio orizzontale di 6,10. A riposo è lunga 4 m, alta 2 e larga 1,93.
www.jlg.com un anno dall’annuncio ufficiale di una nuova rotta, il costruttore di piattaforme aeree autocarrate e piattaforme antincendio CELA ha dato Paolo Troni e Andrea prova di salute presentando Antoniucci di Cela. prodotti innovativi. Tra questi segnaliamo la piattaforma autocarrata “patente B” da 21 metri di altezza operativa caratterizzata da un braccio telescopico articolato. Rispetto a una classica macchina con braccio a doppio pantografo, la nuova Cela DT21 risulta decisamente compatta in fase di trasferimento con un’altezza complessiva dell’allestimento su Renault Maxity (gemello del Nissan Cabstar) di poco più di 2 metri. Altri due dati che stupiscono sulla carta è un’altezza di scavalcamento orizzontale di ben 14 metri e uno sbraccio massimo di 9,5 metri dal centro ralla (posta nella parte posteriore del pianale); con una stabilizzazione parziale lo sbraccio laterale è di 6,5 metri. La cesta è in alluminio, ruota di 90 gradi a destra e altrettanti a sinistra e porta due persone o 200 chili. Per comprendere quanto questa macchina sia versatile e produttiva rispetto a una doppio pantografo non resta che provarla in condizioni operative. Per ora una cosa è certa: Cela ha avuto il coraggio di innovare. www.cela-it.com
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Lancio per la 95 SP La gamma di gru idrauliche articolate della PM di San Cesario sul Panaro (MO) guadagna un modello da 95 tm. Si chiama 95 SP e monta da 4 a 9 sfili; sulle versioni da 6 e 8 sfili si montano antenne a sei sfili. In configurazione massima arriva a portare 740 kg a quasi 34 metri di sbraccio. www.pm-group.eu
Vedere a 360 gradi
Anche in cantiere la visibilità è sinonimo di sicurezza. Per questo motivo la ORLACO ha sviluppato un sistema di telecamere e monitor resistenti anche alla vita da cantiere e alle macchine da sollevamento come: autogrù telescopiche, gru a torre, gru tralicciate su cingoli, gru idrauliche per camion, movimentatori, gru portuali e carri ponte porta container. Vi segnaliamo, in particolare, le telecamere che si possono montare su una autogrù. Sulla parte posteriore del carro si può montare una telecamera (anche wireless) modello RV7520 e lo stesso modello è indicato per garantire la visibilità sul lato destro dell’autogrù (si monta sopra al tetto della cabina).Oltre alle telecamere per facilitare il trasferimento su strada e l’approccio all’area di stabilizzazione in cantiere, vi sono anche modelli che possono agevolare in condizioni operative. Il WV7200, per esempio, è ideale per garantire la visibilità sui verricelli anche nelle macchine più grandi, mentre i modelli LV7010 e LV7020 si possono montare in testa al braccio telescopico per vedere il carico. www.orlaco.com
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FORMAZIONE
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MANITOWOC CRANE GROUP ITALY HA INAUGURATO A NIELLA TANARO (CN) IL CENTRO DI FORMAZIONE UPCRANE PER OPERATORI E TECNICI DI GRU EDILI E AUTOGRÙ.
I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SONO SVILUPPATI IN COLLABORAZIONE CON L’INAIL DI
MATTHIEU COLOMBO
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE
CULTURA e sicurezza
ggi in Italia poche aziende sono insensibili a elevare gli standard di sicurezza nei cantieri, ma altrettanto poche sono quelle che agiscono per contribuire a costruire e diffondere la cultura della sicurezza che - a nostro parere - si ottiene anzitutto con la formazione. Manitowoc Crane Group Italy è una tra le aziende costruttrici di macchine operatrici, nello specifico di gru edili gru cingolate e autogrù, che ha investito in un progetto per qualificare il settore delle costruzioni in Italia con percorso formativo adatto alle figure professionali che operano nei cantieri come agli ambiti industriali. Lo scorso ottobre, infatti, l’azienda del Gruppo Manitowoc ha inaugurato presso lo stabilimento di Niella Tanaro (CN) il centro di forma-
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zione “UpCrane” per operatori e tecnici di gru edili e autogrù, materialmente costituito da un’aula per la formazione teorica, un laboratorio tecnico dedicato all’elettronica e alla diagnostica delle macchine, quindi un ampio campo prove con un’area per le gru edili e una per le autogrù. L’obiettivo dello stabilimento di Niella Tanaro, l’unico del segmento Manitowoc Crane a produrre sia gru edili sia autogrù, è quello di porsi al mondo del sollevamento come partner per la formazione, come “costruttore di competenze elevate”, anche grazie alla collaborazione con l’Inail (ex Ispesl, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro, ndr) nella progettazione e gestione congiunta di percorsi indirizzati a formazione e addestramento per operatori del settore. R ST
FORMAZIONE
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IL CENTRO DI FORMAZIONE UPCRANE Per vincere questa nuova sfida e diventare un punto di riferimento per la formazione nel settore sollevamento in Italia, la Manitowoc Crane Group Italy ha investito in risorse umane, avvalendosi della collaborazione di tecnici e professionisti di pluriennale esperienza nell’ambito formativo, e ha investito per
garantire ogni strumento necessario (macchine da lavoro, area per prove pratiche, aula per lezioni teoriche, aula per la formazione di figure tecnico-diagnostiche) per fare cultura insegnando a operare nel rispetto e nella tutela delle norme di prevenzione e sicurezza.
La sicurezza è frutto del lavoro di squadra Nella foto abbiamo riunito i rappresentanti di Manitowoc Crane Group Italy che hanno presentato il centro UpCrane alla stampa nazionale. Al centro Diego Borgna (uomo alto con il completo grigio chiaro), direttore dello stabilimento Manitowoc Crane Group di Niella Tanaro (CN); alla sua sinistra, con le braccia conserte, Sabino Refoli, Export Sales & Marketing Manager di Manitowoc Crane Group Italy e uomo chiave nello sviluppo del programma di formazione UpCrane. Il primo da sinistra è invece Pier Francesco La Cara, l’uomo da contattare se desiderate avere maggiori informazioni sulle attività del centro UpCrane scrivendo all’indirizzo di posta elettronica:
upcrane@manitowoc.com
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE DIFFONDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA
PUNTO DI RIFERIMENTO
I percorsi formativi che si possono seguire al centro UpCrane sono stati sviluppati in collaborazione con l’Inail per dare agli allievi gli strumenti necessari per: utilizzare le macchine in modo idoneo e sicuro, conoscere i diritti e i doveri in relazione alle norme vigenti in materia di prevenzione e sicurezza, anche ai rischi che possono interessare persone terze (come da Decreto legislativo n.81/2008, articolo 73, comma 4 e successive modifiche e integrazioni, ndr).
L’obiettivo del centro UpCrane è quello di promuovere nel settore del sollevamento delle iniziative di formazione, addestramento e qualificazione professionale specifiche per gli operatori di gru edili e autogrù. L’ambizione degli ideatori di UpCrane è che il centro diventi un riferimento per professionalità e che arrivi a offrire formazione continua e nozioni in evoluzione per il perfezionamento professionale.
PERCORSO GRU EDILI Il corso è indicato sia per gli operatori di gru a torre sia per quelli di gru automontanti. In particolare, la formazione prevede la completa conoscenza delle regole applicabili agli apparecchi di sollevamento e al loro ambiente operativo per garantire l’utilizzo in massima sicurezza. Tra i temi affrontati in aula: preparazione e chiusura dei turni di lavoro, comunicazioni radio, segnali manuali, lettura e conoscenza dei diagrammi di carico, dispositivi di sicurezza e gestione delle situazioni di emergenza. L’area dedicata alla formazione pratica permette di affinare le tecniche di posizionamento, imbracatura, sollevamento e movimentazione dei carichi.
I marchi di Manitowoc Crane Manitowoc: gru cingolate con braccio a traliccio Potain: gru edili a rotazione sia alta sia bassa Grove: autogrù multistrada e fuoristrada National Crane: autogrù e gru articolate
www.manitowoccrane.com
Percorso autogrù Questo corso è indicato per gli operatori di autogrù multistrada, autogrù fuoristrada e gru articolate idrauliche su camion; si addice quindi agli operatori che utilizzano macchine stabilizzate dotate di braccio telescopico. In aula si affrontano i medesimi temi del percorso di formazione dedicato alle gru edili e in aggiunta si apprendono le procedure di posizionamento e stabilizzazione della macchina, di chiusura della stessa e le nozioni utili per il trasferimento sia su strada sia in cantiere. Tutte queste procedure sono poi eseguite in campo prova per migliorare l’abilità dell’operatore in condizioni di lavoro e alla guida.
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SIAMO TORNATI NELLA LAGUNA DI VENEZIA, AL CANTIERE CAVALLINO-TREPORTI. LE GRU TEREX COMEDIL FORNITE DALLA E-MAC LO SCORSO ANNO SONO RADDOPPIATE PER SUPPORTARE GLI INCALZANTI RITMI DI COSTRUZIONE DELLE BASI DEL SISTEMA
MOSE CHE PRESTO TOCCHERANNO L’ACQUA DI
MATTHIEU COLOMBO
n un periodo in cui i cantieri delle grandi opere si contano sulle dita delle mani, il MOSE merita di essere citato. Procede con ritmo la realizzazione del sistema integrato di opere per la difesa della laguna di Venezia dal Mare Adriatico formato da paratoie mobili a scomparsa durante gli eventi di alta marea. Le paratoie saranno in tutto 78, incernierate su cassoni in calcestruzzo. Nove di questi cassoni sono in corso di realizzazione nel cantiere di Cavallino-Treporti, per la bar-
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riera del canale nord della bocca di Lido, in un bacino a secco che a lavori ultimati diventerà un bacino di ricovero e transito di piccole imbarcazioni e mezzi di soccorso. In questo sito, per movimentare gli elementi costruttivi necessari alla realizzazione dei cassoni in calcestruzzo, il Gruppo E-Mac ha fornito all’impresa Ing.E.Mantovani sei gru a torre Flat Top Terex-Comedil della serie CTT. Le prime tre gru sono state montate sotto i nostri occhi nel 2009. R ST
Aspettando
IL VARO gennaio 2011 Costruzioni 113
G RU A TORRE
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Cabina Evo 1 Delle gru montate in cantiere ben cinque avevano la cabina Evo 1, lanciata nel 2004, a seguito di un attento studio tecnico che ha unito la massima visibilità sul cantiere possibile, all’ergonomia dei comandi, al design.
CAMBIO DI PROGRAMMA Le nuovissime gru Flat Top fornite dal Gruppo E-Mac in questo cantiere sono prodotte dalla Terex-Comedil a Fontanafredda (PN). Interpellato dall’impresa Ing.E.Mantovani, il Gruppo E-Mac ha suggerito in origine di utilizzare tre gru edili a noleggio pianificando una serie sequenziale di smontaggi e montaggi delle stesse per ottimizzare tempi e costi di lavorazione. In seguito, però, le esigenze di cantiere sono evolute e i tempi di lavorazione contratti: si è dovuto trovare il modo per accelerare il ritmo di co-
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struzione dei nove cassoni base da realizzare nel sito di Punta Sabbioni. Ripianificate le fasi di lavorazione, l’impresa Ing.E.Mantovani ha scelto, supportata da E-Mac, di raddoppiare il numero di gru Terex-Comedil sul cantiere noleggiandone tre ulteriori. Attualmente lavorano tre gru CTT 331 e tre CTT 231. Da notare che la gru più alta nella parte più a nord del cantiere è stata verniciata di bianco e rosso (come da normativa) per la prossimità di un’aeroporto civile.
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE GESTIONE ELETTRONICA E DIAGNOSTICA Le gru Terex-Comedil hanno un vero e proprio cervello (PLC) che gestisce e supervisiona le operazioni di sollevamento, l’azionamento e la velocità operativa degli argani con sistema Variant e Vector tramite rampe di accelerazione e decelerazioni programmate. Il computer di gestione permette inoltre all’operatore di interfacciarsi con il sistema di diagnostica direttamente dalla cabina o dal quadro comandi.
COME UN OROLOGIO SVIZZERO In termini operativi, per E-Mac la grande sfida è quella di eseguire i montaggi e gli smontaggi delle macchine in tempi minimi. Per motivi di sicurezza e per i serrati ritmi di lavoro in cantiere, infatti, la direzione lavori non può permettersi ritardo alcuno. Da qui la scelta dell’installazione su carro, utile anche per la ricollocazione delle gru sul cantiere.
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LE 6 TEREX IN CANTIERE TEREX-COMEDIL CTT 331 – 16 TS 23 Caratteristiche generali modello Sbraccio massimo 75 m Portata max in punta 2900 kg Massima 16000 kg Momento massimo 330 tm Configurazione dei 3 esemplari in cantiere Altezza 40,40 m Sbraccio 55,00 m Portata in punta 5.400 kg Portata massima 16.000 kg Zavorre di base su carro 6x6 m TEREX-COMEDIL CTT 231 – 10 TS 23 Caratteristiche generali modello Sbraccio massimo 70 m Portata max in punta 2100 kg Portata massima 10.000 kg Momento massimo XXX Configurazione dei 3 esemplari in cantiere Altezza 26,80 m Sbraccio 45,00 m Portata in punta 5.000 kg Portata massima 10.000 kg Zavorre di base su carro 6x6 m
LE BASI IN CALCESTRUZZO DELLE PARATIE MOBILI DEL
M.O.SE
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G RU A TORRE
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Giorgio Gris Area manager Italia Terex-Comedil
Luca Zanut,
Roberto Nicoletti Presidente della Nicoletti Gruppo E-Mac
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Come Gruppo E-Mac siamo un riferimento per le gru edili da oltre trent’anni. Oggi nel settore delle costruzioni offriamo vendita e assistenza per il settore movimento terra, del sollevamento, dei ponteggi e delle casseforme. Di fatto i servizi post vendita, le soluzioni e la consulenza per i cantieri, prima ancora dei prodotti che offriamo, sono il nostro asso nella manica, il valore aggiunto che ci permette di fidelizzare la clientela più esigente. Per le gru edili il supporto tecnico fornito direttamente da Terex-Comedil è una garanzia e ci permette anche di ricercare gru da dare a noleggio nel bacino europeo.
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Application engineer Terex-Comedil
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Dal punto di vista del layout tecnico di cantiere per il posizionamento delle gru questo cantiere non presentava particolari problematiche; abbiamo fornito consulenza alla E-Mac per definire e verificare i sorvoli e i collaudi delle macchine. Comunque il valore aggiunto che una Casa costruttrice può dare su un cantiere in cui lavorano più gru in concerto è sensibile, anche per individuare la combinata modello/configurazione migliore per garantire le massime prestazioni con un investimento congruo. Ogni cantiere ha poi esigenze specifiche a cui è bene andare in contro; qui a Punta Sabbioni - ad esempio - abbiamo fornito un trattamento speciale della vernice perché resistesse alla corrosione causata da umidità e salsedine.
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Partner dalle spalle larghe Il Gruppo E-Mac è formato da tre società: Dus, Sfedil e Nicoletti. Queste aziende sono radicate in tutto il triveneto: otto le sedi di vendita, assistenza e noleggio che garantiscono sul territorio la medesima offerta e i medesimi servizi. Tra i prodotti rappresentati citiamo le gru edili Terex Comedil, i telescopici Merlo, le mmt Kubota, le pale gommate compatte Gehl, le casseforme Faresin Building, gli impianti di betonaggio Sipe, i ponteggi edili Fracasso, i frantoi mobili Guidetti o i martelli idraulici Atlas Copco… L’offerta noleggio è ricca sia in termini contrattuali (solu-
zioni per clienti fedeli, di tipo ricaricabile, a lungo o breve termine, secondo utilizzo reale delle macchine…) sia come parco macchine. Citiamo a esempio: 275 gru edili, 25 sollevatori telescopici, 90 mmt, 7.100 m2 di casseforme e 47.200 m2 facciata di ponteggi. Infine, ma non per importanza, la formazione. Più volte al mese, presso il centro di formazione del Gruppo, si tengono corsi di formazione tecnica a tema; a breve anche quelli per operatori di macchine movimento terra.
www.emac-it.com
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Ponteggi Pilosio continua a investire nello sviluppo di mercati esteri. Maxi noleggio in Georgia
Piattaforme aeree Il Gruppo Guarneri si presenta: un nome nuovo con 16 anni di esperienza
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FLOTTE OLEGGIO N
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FLOTTE&NOLEGGIO Dario Roustayan, amministratore delegato di Pilosio.
Dal Friuli alla Georgia zone di lavoro a vari livelli realizzati sempre in ponteggio MP. I progetti delle impalcature sono stati studiati dall’ufficio tecnico e di progettazione dell’azienda sulla base delle specifiche esigenze dei committenti. “Competere sul mercato mondiale comporta una cura del dettaglio quasi maniacale da parte nostra, con la massima attenzione possibile rivolta soprattutto a garantire massima funzionalità e praticità per
www.discoverhongkong.com
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di oltre 400.000 euro, mentre l’importo del noleggio è di circa 60.000 euro. Nel dettaglio, l’azienda ha noleggiato alla pordenonese Cimolai le impalcature per lo svolgimento delle attività in quota composte da soppalchi mobili in ponteggio multidirezionale MP con mensole laterali a sbalzo per consentire il lavoro ai lati e con un piano centrale in tavolato di legno PL20 per permettere agli operatori di spostare agevolmente due trabattelli
Ponteggi d’altri tempi A Hong Kong, per ristrutturare i moderni grattacieli, si usano tuttora i ponteggi realizzati con canne di bambù legate tra loro con lacci di nylon: si tratta di un’antica tecnica ideata in Cina oltre un millennio fa, ora bandita nel resto del Paese per gli edifici di grandi dimensioni. Ragione di tale “sopravvivenza” sembra essere la flessibilità del bambù rispetto all’acciaio, una caratteristica che lo rende ideale contro i frequenti tifoni.
Espansione internazionale Crescere sul fronte estero è uno degli obiettivi primari di Pilosio. Oltre all’appalto georgiano si ricorda la fornitura di strutture provvisionali per altre importanti commesse: la costruzione di un impianto di depurazione delle acque ad Alessandria d’Egitto, la realizzazione di un hotel a Beirut, in Libano, un ospedale in Kuwait e un impianto di laminazione realizzato da Rizzani De Eccher, storico partner dell’azienda friulana, a Jeddah, in Arabia Saudita.
di altezze diverse. Sono di Pilosio anche le impalcature per il lavoro in quota necessario alla posa dei vetri di Permasteelisa Engineering, tra cui dei soppalchi fissi con diverse
www.salvettisrl.it
na fornitura che lascerà il segno. La friulana PILOSIO si è aggiudicata una maxicommessa in Georgia, noleggiando ponteggi e attrezzature per la costruzione del Ponte della Pace a Tbilisi: la struttura avveniristica in vetro e acciaio, progettata dall’architetto Michele De Lucchi, unirà le due sponde della città vecchia e rappresenterà il simbolo della rinascita dell’ex Stato sovietico. Il valore totale delle strutture noleggiate è
l’attività in cantiere oltre a elevatissimi standard di sicurezza”, commenta Dario Roustayan, amministratore delegato di Pilosio. www.pilosio.com
Aspira tutto Aspirazioni speciali di qualsiasi materiale. SALVETTI è attiva in vari settori, dall’edilizia (con l’aspirazione di calcinacci e materiali di resulta da demolizioni fino a 150 m di distanza e a svariate altezze) agli interventi ambientali con aspirazione di materiali solidi, liquidi, melmosi fino a 35 metri di profondità e 150 di distanza, dagli interventi in occasione di calamità naturali fino alle opere nei siti archeologici.
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Lavorare in sicurezza La qualità è un must 101 corsi effettuati, di cui 91 per operatori di piattaforme semoventi, otto di autogrù e due di sollevatori telescopici, per un totale di 408 partecipanti. Di questi, 41 si sono tenuti nella sede di Dolo (VE), 33 a Milano, 10 a Bologna, uno a Palazzolo, i restanti 16 nelle sedi dei clienti. Questo il “bilancio 2010” per il settore formazione di VENPA, che da diversi anni organizza corsi sull’utilizzo in sicurezza di mezzi per il sollevamento e macchine movimento terra. Ma non solo corsi. Lo scorso novembre il Gruppo ha partecipato alla prima edizione di “Lavoro sicuro!”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Tavolo 81 all’interno dell’Autodromo di Imola; per un’intera giornata i paddock e i box sono stati destinati alla formazione del personale con dimostrazioni ed esercitazioni pratiche. Si è trattato solo di un’anteprima: l’obiettivo è trasformare l’autodromo nel primo campo prove a livello nazionale dedicato esclusivamente all’addestramento degli operatori. Si ricorda che il calendario corsi Venpa (che utilizzano lo standard di valutazione ISO 18878) è consultabile sul sito web aziendale. www.gruppovenpa3.it
in dai suoi esordi, nel 1908, ha creato un nuovo business intorno all’idea di tessere, lavare e sostituire panni tecnici. Da allora MEWA ha dato vita a un complesso sistema di gestione di prodotti tessili per l’industria e le attività commerciali. I numeri danno un’idea concreta delle dimensioni del gruppo: 3.900 dipendenti, 41 sedi in 12 Paesi europei, 731 milioni di panni lavati all’anno, 145.000 clienti per un totale di 790.000 operatori vestiti con capi firmati Mewa e un fatturato di 426 milioni di euro nel 2009. Tutte le fasi della gestione dei prodotti si sviluppano all’insegna di un controllo totale della qualità: si ricorda che la società è stata la prima, nel 1992, a creare una gestione della qualità dei propri processi, basata sulle norme ISO 9001 e ha ottenuto - sempre prima nel settore - nel 1997 la certificazione per l’ambiente secondo le norme ISO 14001. Inoltre tutti i processi aziendali vengono sottoposti a verifiche periodiche, in un’ottica di miglioramento continuo. Non è tutto: l’intero ciclo produttivo è contraddistinto da una costante attenzione al risparmio di energia e acqua e al controllo delle acque di scarico, delle emissioni nell’aria e dei rifiuti. www.mewa.it
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Rental Area in fiera Un’intera zona dedicata al noleggio. Alla prossima edizione del Samoter, in programma alla Fiera di Verona, Assodimi e Assonolo cureranno l’allestimento della Rental Area, interna ed esterna: con 18 stand e due sale seminari (per le due associazioni organizzatrici e Unacea), sarà ubicata nel padiglione 2, mentre la parte esterna si estenderà per oltre 500 metri quadrati in prossimità dell’area demo anteriore. La sezione sarà inoltre animata da numerosi incontri, tra cui il convegno su “La distribuzione snella nei beni strumentali” e la tavola rotonda dal titolo “Il noleggio in Europa”.
www.assodimi.it
Programma su misura È un software gestionale sviluppato appositamente per il noleggio. GestiRent, ideato da WORLD NET, è una piattaforma software di semplice utilizzo e totalmente personalizzabile per tutte le società che si occupano di noleggio di veicoli e mezzi, siano MMT, automobili, veicoli commerciali o imbarcazioni. Tra i principali plus: nessun limite di mezzi movimentabili, interfacciabile con il proprio sito web, portali di noleggio e i più evoluti programmi di contabilità, multilivello con permessi di accesso, analisi finanziaria e reportistica ricavi, sicurezza dati e backup. Il software non ha bisogno di nessun tipo di installazione su PC o server aziendale ma soltanto di un accesso a internet: per accedere al programma basteranno una username e una password. Altra proposta di World Net è GestiPont, il software pensato per la gestione dei ponteggi.
www.gestirent.it
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Noleggio sempre più apprezzato È quanto emerge dalla ricerca condotta da Made4Rent, la divisione noleggio del Gruppo Made, che ha coinvolto circa 1.000 clienti delle rivendite di materiali per l’edilizia di lettura per lo sviluppo delle loro proposte e la definizione della propensione al noleggio dei clienti delle rivendite. La ricerca serviva anche per indicare le attrezzature necessarie alla fornitura di un servizio di noleggio confacente alle esigenze della clientela e per comprendere la reale soddisfazione del servizio offerto. Mediante l’analisi dei dati raccolti è emerso che il servizio Made4Rent, tra quelli proposti dalle
Formazione nero su bianco Un dettaglio del parco nolo di Made4Rent.
pprofondire la conoscenza del mercato del noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia. Era questo uno degli obiettivi della ricerca promossa da MADE4RENT, la divisione noleggio del Gruppo Made: realizzata in collaborazione con Bosch, DeWalt, Imer Group, Imola Gru, Komatsu, Maxima, Spektra, Tyrolit e Wacker Neuson, ha rappresentato la prima
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Una nuova proposta Un servizio chiavi in mano che permette ai rivenditori Made di offrire ai propri clienti un supporto progettuale, tecnico e formativo nel settore delle energie rinnovabili, oltre all’espletazione delle pratiche amministrative e normative. Si chiama Made Energia ed è la nuova proposta del Gruppo, a cui hanno già aderito una trentina di sue rivendite: l’obiettivo è agevolare l’ingresso dei magazzini edili in uno dei mercati trainanti dei prossimi anni.
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“La sicurezza in cantiere: DPI e Sistemi Anticaduta”. S’intitola così il nuovo volume della collana Guide Tecniche Made, che vuole riassumere l’attività di sensibilizzazione e formazione che il Gruppo ha iniziato diversi anni fa: un percorso a cui aderiscono i distributori aderenti che, a loro volta, organizzano per la propria clientela corsi di aggiornamento e di formazione tecnico-normativa. Il volume presenta i dispositivi da utilizzare secondo le varie categorie di rischio: dagli elmetti alle calzature, dalle cuffie agli inserti auricolari, fino ai dispositivi anticaduta individuali e quelli collettivi, come i parapetti e le reti anticaduta. Non manca una sezione sulle norme vigenti in materia di sicurezza. Come di consueto, anche questa Guida Tecnica sarà distribuita gratuitamente nei punti vendita Made.
indagine sul noleggio condotta da Gruppo Made, che ha coinvolto circa 1.000 clienti delle rivendite di materiali per l’edilizia. Tra gli altri obiettivi dell’indagine si annoverano: la progettazione di un piano di sviluppo del servizio Made4Rent su tutto il territorio nazionale, l’offerta ai produttori partner di ulteriori chiavi
rivendite edili aderenti al Gruppo, è sempre più utilizzato e apprezzato dagli operatori, soprattutto dagli artigiani e dalle piccole e medie imprese. Dai dati si evince inoltre che il mercato del noleggio, attraverso il canale della distribuzione edile, può raggiungere un fatturato di circa 70 milioni di euro. www.made4rent.com
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FLOTTE&NOLEGGIO
Storia a lieto fine
Come funziona
Nelle foto: il VTC (Vehicle Tracking Computer) di LoJack utilizzato dalle Forze dell’Ordine per ritrovare i mezzi rubati.
urto sventato con successo. Per la prima volta in Italia è stato recuperato un trattore cingolato compatto grazie a LOJACK, l’unico sistema wireless ad alta frequenza utilizzato direttamente dalle Forze dell’Ordine, ideale anche per le flotte a noleggio. In sole tre ore la Polizia Provinciale di Catania
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N EWS
ha ritrovato il mezzo e lo ha restituito al proprietario: la macchina era stata rubata a Ramacca, in provincia di Catania, alle cinque del mattino; il dispositivo LoJack installato al suo interno ha immediatamente cominciato a trasmettere gli spostamenti del mezzo portando la Polizia in un casolare abbandonato a Paternò, dove è stato ritrovato.
LoJack non è un satellitare e si differenzia dagli altri sistemi impiegati per recuperare veicoli rubati grazie a due peculiarità: la prima è la tecnologia wireless ad alta frequenza che, utilizzando le onde radio, oltrepassa barriere come garage sotterranei o container e non è rilevabile in quanto non dotata di antenne di trasmissione di segnale GPS/GSM; la seconda è la collaborazione con le Forze dell’Ordine che sono gratuitamente equipaggiate con il VTC (Vehicle Tracking Computer) per rintracciare i veicoli rubati. In caso di furto, un veicolo dotato di LoJack trasmette la sua posizione alla più vicina pattuglia delle Forze dell’Ordine equipaggiata del VTC, che può così rintracciare in tempo reale il mezzo.
“Ogni anno, in Italia, sono migliaia le denunce di furti di MMT”, dichiara Sandro Biagianti, direttore della sicurezza LoJack. “I proprietari non solo vedono andare in fumo i grossi investimenti stanziati per i mezzi ma subiscono anche le ingenti perdite economiche che derivano
dalla sospensione del lavoro. Per questo è meglio scegliere per la propria sicurezza e tranquillità un sistema efficace come LoJack, l’unico a essere utilizzato direttamente dalle Forze dell’Ordine, con una percentuale di successo del 90 per cento”. www.lojack.it
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PIATTAFORME AEREE
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UN'INSEGNA, QUATTRO SOCIETÀ. IL GRUPPO GUARNERI UNISCE IN SÉ LE SPECIALIZZAZIONI DI AZIENDE CHE POSSONO VANTARE UNA GRANDE COMPETENZA. SUO CORE BUSINESS: IL NOLEGGIO DI MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO DI
DANIELA STASI
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REALTÀ
in divenire
n nome nuovo che cela però un'esperienza di ben 16 anni nel noleggio. Il neonato Gruppo Guarneri, con la sede a Castelverde, alle porte di Cremona, e una filiale a Parma, raggruppa società che operano nel settore da lungo tempo, ciascuna con una propria specializzazione. Vuole proporsi come una sorta di “contenitore” in cui le varie realtà continuano a operare in modo autonomo e indipendente, in un’ottica di totale complementarietà. Suo core business è il noleggio di macchine per il sollevamento, anche se l’offerta è in continua evoluzione. Le società sono quat-
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tro, a cui si aggiunge la holding Serfin, file rouge dell’intero Gruppo: la capofila Eurotecno, attiva nel noleggio di mezzi per il sollevamento di persone e materiali; Silver Rent, dedicata esclusivamente al noleggio di veicoli commerciali; Master specializzata nella vendita; Formamentis, adibita alle attività di formazione sulla sicurezza. Il Gruppo è già destinato a crescere: a breve sarà lanciato sul mercato il marchio Rentforyou, sul quale non è ancora stata rivelata alcuna anticipazione. COSTRUZIONI ha intervistato il direttore commerciale, Fabio Cavagnoli, che ci ha svelato strategie, obiettivi e peculiarità del Gruppo. R ST
PIATTAFORME AEREE
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RENTAL KNOW HOW Un parco nolo di 800 macchine tra piattaforme aeree autocarrate con altezze di lavoro da 17 a 27 metri (Pagliero e Sequani), autocarrate da 35 a 75 metri (Pagliero) disponibili solo a caldo, semoventi girevoli articolate diesel dai 16 a 43 metri (Jlg, Haulotte e Genie), semoventi girevoli elettriche dai 9 ai 20 metri (Jlg e Haulotte), semoventi verticali elettriche da 8 a 20 metri (Iteco, Jlg e Haulotte), semoventi verticali diesel da 10 a 18 metri (Iteco, Jlg e Haulotte). E ancora: sollevatori telescopici fissi e girevoli fino a 25 metri (Dieci, Merlo e Jlg), autogrù da 30 a 45 tonnellate di portata (Grove e Terex) e qualche macchina movimento terra (per lo più escavatori, mini pale e rulli compattatori). È questa l’offerta di Eurotecno, a cui si aggiunge un’ampia gamma di servizi, dalla consulenza preliminare al noleggio al trasporto in cantiere, fino all’assistenza tecnica (in sede, direttamente in cantiere mediante officine mobili e, quando richiesta, prima della messa in opera della macchina noleggiata). L’azienda, certificata Iso 9001, pone grande attenzione all'ampliamento e all’aggiornamento del parco macchine: una delle acquisizioni più recenti è, per esempio, la piattaforma aerea autocarrata Multitel Pagliero J 375 che, montata su un telaio stabilizzato Volvo ad alta portata, vanta un’altezza massima di lavoro di 75 metri, uno sbraccio di 35 metri e una portata massima sul cestello di 600 chilogrammi. Tra le case history più interessanti è da menzionare la fornitura delle macchine per il sollevamento e il
conseguente servizio di assistenza all’Aemcom, azienda del Gruppo Lgh, incaricata della realizzazione e della gestione della rete in fibra ottica e della rete wireless a banda larga negli oltre 100 Comuni della provincia di Cremona: i mezzi presi a noleggio sono stati impiegati per installare antenne e impianti e per la loro manutenzione, strutture contraddistinte da altezze ragguardevoli, da una media di 30-40 a 65 metri.
Offerta mirata Noleggio di veicoli commerciali: maxi van, mini van, furgonati con e senza pedana, cassoni fissi, cassoni ribaltabili, autocarri con gru da otto quintali. A proporlo è Silver Rent, marchio creato per diversificare e ampliare l'offerta proposta da Eurotecno. Il parco, suddiviso per tipologie, allestimenti e portate, è in costante aggiornamento.
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FLOTTE&NOLEGGIO Anima commerciale Non solo noleggio. Nata nel 2002, Master è la società del Gruppo attiva nella vendita di piattaforme aeree, macchine movimento terra e veicoli commerciali (è disponibile anche un parco usato). Suo punto di forza: il servizio di assistenza e manutenzione, grazie alla competenza di tecnici costantemente aggiornati.
M ISSIONE FORMAZIONE È il brand del Gruppo Guarneri che si occupa di attività formative. Si chiama Formamentis e cura l’organizzazione di corsi sulla sicurezza sul lavoro e di formazione aziendale: nello specifico l’offerta comprende sia lezioni dedicate alle macchine per il sollevamento, alla normativa antincendio e alle nozioni di primo soccorso, sia training per gli operatori e le figure dirigenziali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La società, accreditata IPAF (International Powered Access Federation) e certificata Iso 9001, rappresenta l’evoluzione del Centro di Formazione costituito da Serfin nel 2005 col fine di istruire gli utilizzatori dei propri mezzi. Tra i suoi traguardi più recenti: il conseguimento del premio Iapa 2010 (International Awards for Powered Access), l’ambito riconoscimento internazionale con cui IPAF “incorona” il miglior centro di formazione dell’anno nel settore del sollevamento. Nel portfolio clienti spicca Metro Group, gruppo distributivo presente in 30 Paesi che ha affidato a Formamentis la gestione delle attività di formazione sull’uso in sicurezza delle piattaforme aeree per i suoi 47 magazzini italiani: più di 240 operatori, addetti alle operazioni di picking, hanno seguito corsi teorici e pratici. Non è tutto: Metro Group ha affidato al Gruppo Guarneri, per il secondo anno consecutivo, anche la revisione delle oltre 50 piattaforme aeree appartenenti alle varie sedi italiane. Si ricorda, infine, che Formamentis è in fase di accreditamento dalla Regione Lombardia.
PIATTAFORME AEREE
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Intervista
Fabio Cavagnoli Direttore commerciale Gruppo Guarneri
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Da cosa nasce l’esigenza di accorpare i vari brand sotto un unico gruppo? Come si intuisce dal nome stesso del nuovo Gruppo, il desiderio della proprietà era quello di dare vita a una struttura con un’identità unica, con il fine di raccogliere tutti i servizi offerti dalle aziende che lo compongono, ciascuna delle quali continua a mantenere la propria identità: prima che nascesse questa idea, eravamo più concentrati sul nostro core business, il noleggio, mentre ora siamo consapevoli che tutte le attività svolte dai singoli brand, hanno raggiunto un alto grado di eccellenza, per cui è necessaria un’azione organica. La convivenza in un unico Gruppo ci permette soprattutto di comunicare in modo unitario, mediante l’Ufficio Comunicazione coordinato da Sabrina Rodiani. Un altro aspetto che dà senso a questa unione è il raggruppamento delle informazioni anche dal punto di vista informatico e tecnologico: insieme alla Infracom di Brescia abbiamo ideato un gestionale ERP, realizzato ad hoc per le nostre esigenze; si tratta di un software che, oltre a consentire a ognuna delle aziende del Gruppo di accedere ai dati delle altre, copre tutte le attività, dall’amministrazione alla logistica, fino al noleggio.
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Con quali strategie promuoverete questa nuova realtà? Finora siamo sempre stati visibili nei cantieri e nei luoghi di lavoro grazie alle nostre macchine personalizzate con
i colori aziendali (giallo, blu, arancio); uno strumento semplice, poco oneroso e molto efficiente, al quale ora aggiungiamo iniziative di marketing: sfrutteremo tutte le tecnologie a nostra disposizione (sito web, social network, blog) e comunicheremo sulla stampa specializzata e locale, sia per farci conoscere direttamente dagli addetti ai lavori sia per mantenere il legame con il territorio dove siamo nati e cresciuti.
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Quello del noleggio è un settore molto concorrenziale. Cosa offrite rispetto alla concorrenza? In che modo pensate di differenziarvi? Faremo la differenza in due modi. Innanzitutto puntando su prodotti non usuali, come le autocarrate con un’altezza di lavoro da 35, 42, 60, 65 e 75 metri, disponibili esclusivamente per il noleggio a caldo: la presenza nel parco di queste macchine e la disponibilità di operatori appositamente formati, ci ha permesso di abbracciare attività di nicchia, dalla realizzazione di impianti per il wifi al settore eolico. L’altro aspetto che ci differenzia dalla concorrenza è la nostra rigidità procedurale, un’estrema sensibilità per la sicurezza e per gli aspetti legislativi e assicurativi; questo è il nostro punto di forza, una caratteristica che in passato era fonte di critiche, mentre oggi, grazie al nuovo Testo Unico sulla Sicurezza, è diventata per noi un forte vantaggio competitivo: chi ci conosce, sa che ha la possibilità di lavorare nel pieno rispetto delle regole e in modo totalmente sicuro.
Quali sono le peculiarità U del Gruppo Guarneri? La nostra filosofia si basa non solo sull'alta qualità del parco macchine, ma soprattutto sulla capacità delle persone che operano al nostro interno. In una società di servizi, quale è la nostra, il fattore umano è predominante: per noi, quindi, prestare grande attenzione alla formazione e alla crescita professionale dei nostri collaboratori è un must imprescindibile; si tratta di un percorso oneroso, spesso difficile, ma che sul lungo termine dà sicuramente ottimi risultati.
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la forza del gruppo
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