Costruzioni 687 gennaio febbraio 2015

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Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Macchine&Componenti MINIESCAVATORI IL PRECURSORE DEI VOLVO ECR SERIE D È UN 2,5 T

Cave&Calcestruzzo PALI CFA

PROVA DI PRODUTTIVITÀ PER LA CASAGRANDE B175 DELLA SERIE XP

ProvatiPerVoi DAKAR 2015

I PRIMI TRE POSTI VANNO AI KAMAZ MOTORIZZATI LIEBHERR

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anno LXIV 1_2_febbraio 2015

WALKAROUND MIDIESCAVATORE CASE CX80C MSR


30 BRAND DIVENTANO UNO: MASTER BUILDERS SOLUTIONS


PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE

Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Prodotti

Attualità 6

&Componenti

Macchine

Notizie Dealer meeting, motori, logistica, componenti elettronici, truck, fiere, pneumatici, reti vendita

USATO

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PNEUMATICI

42

L’asta delle meraviglie L’ultimo round 2014 di Ritchie ha attirato oltre 1.500 partecipanti. Noi eravamo presenti

Innovazione trimescola Un nuovo pneumatico superelastico sviluppato da Ecomega Europe

DRIVELINE VAN

INTERMAT 2015

14

Capitale del construction

45

Una trasmissione risparmiosa Le ultime novità firmate Dana

Il nuovo Mercedes Vito è anche 4x4

Tutti pronti per l’Intermat 2015. La grande novità di quest’edizione è il primo World of Concrete Europe

MOVIMENTO TERRA SISTEMI DI RISCALDAMENTO

46 ANNIVERSARI

18

Officina mobile inarrestabile

55

Una donna al comando

Calore del gasolio I nuovi riscaldatori a combustibile della tedesca Eberspächer

Traguardo dei 20 anni per la sede italiana di Layher. Parola alla memoria storica Teresa Maietta

WALKAROUND

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La strada delle soluzioni L’Expo 2015 vista dai cantieri infrastrutturali della nuova SP46 Rho-Monza. Cronaca dal Lotto 3

50 NEL PROSSIMO NUMERO

Il protagonista è il midiescavatore cingolato Case CX80C MSR

24

La qualità dei sollevatori telescopici Magni ci è subito parsa evidente, così come l’attenzione per il comfort dell’operatore. Ma sino ad oggi avevamo visto solo macchine statiche. Abbiamo seguito in cantiere il modello rotativo RTH 5.23, uno dei tre Magni che il noleggiatore Novital ha introdotto nella sua flotta di noleggio. La nuova macchina è al lavoro sull’esclusivo palcoscenico del Lotto “Urban Expo”. Il cliente, molto soddisfatto del rotativo, è la cooperativa CMB Carpi.


687

62

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

&Calcestruzzo

MINIESCAVATORI

Cave

Buona la prima! Le serie D dei girosagoma Volvo ha come modello faro il nuovo Volvo ECR25D. Qualità e design

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

84

Le tracce di un pioniere

La filiera chiamata a convegno per analizzare tutti gli aspetti del processo realizzativo ideale

Minitop compie 20 anni e guarda al futuro con grinta

ATECAP

CINGOLI IN GOMMA

68

90

&

Riciclaggio 74

Demolizione

Notizie Attrezzature idrauliche, App, premiazioni, cesoie, movimentatori, pneumatici

92

82

SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it

Notizie

Farsi carico della produttività Il Cat Production Measurement per le pale gommate della Serie M

ATTREZZATURE IDRAULICHE

Made in France PALI CFA

Infornata di novità per Intermat

76

96

Iniezione di fiducia

AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) ottoadv@tin.it

Notizie

Protagonisti dietro le quinte Il settore dei carrelli elevatori e della movimentazione merci rialza la testa SOLLEVATORI TELESCOPICI

Tre nuovi sette metri Abbiamo visto in anteprima tre nuovi modelli Liebherr. La gamma si amplia verso il basso PIATTAFORME AEREE

116 La nuova pala gommata Volvo L120H è protagonista del nostro prossimo WalkAround. L’abbiamo passata alla lente. Si tratta di una macchina che mette a frutto l’esperienza Volvo fatta con la Serie G, che ha introdotto grandi evoluzioni. Con la H si rasenta la perfezione. La qualità percepita è elevata. Viene introdotta l’urea, ma il Dpf non ha più bisogno di rigenerazioni attive se non eseguite dall’assistenza. Per la prima volta è disponibile con OptiShift.

TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it

&Noleggio

LOGISTICA

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AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it

MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it

Trasporti eccezionali, curiosità piattaforme aeree, sollevatori telescopici, gru idrauliche

106

COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page

La Casagrande B175 della Serie XP al polo logistico di Belfiore (VR)

Sollevamento 102

COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it

Attenzione ad aspetti tecnici e politici cari a progettisti e imprese

SISTEMI DI PESATURA

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DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it

Made in Concrete 2015

Il tempo ritrovato La demolizione della Galleria del Tonale è firmata Vitali

DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it

REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it

Intonaci, isolanti, celebrazioni, strumentazioni, punte da perforazione, cantieri

INFRASTRUTTURE

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Post-tensione, la qualità è diventata grande

1_2 FE B B RAIO 2015

Natura di affidabilità Una delle prime CTE ZED 20.2 Easy è andata alla società di noleggio Casari. L’abbiamo toccata con mano

Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini

perVoi

Provati

DAKAR 2015

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Podio russo potenza teutonica Dopo oltre 8.000 km di gara fra Argentina, Cile e Bolivia, la Kamaz conquista l’intero podio

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

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IN COPERTINA

PARTNER

II Cop

Fase di posa di una pavimentazione industriale in post-tensione con in evidenza i trefoli in acciaio dell’armatura. Quest’anno ricorre il decennale della prima esperienza italiana di questo genere di applicazione (magazzino merci Tenax, 2005) che consente la realizzazione di pavimenti senza giunti, perfettamente planari e “a prova” di fessurazioni o imbarcamenti. I.I.C. ha messo la “best practice” al centro di un seminario tecnico, alla presenza tra l’altro di alcune committenze, che ha sancito i vantaggi della tecnica e ne ha illustrato ulteriori potenzialità in ambito costruttivo. I.I.C. - Tekna Chem Srl via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) Tel: +39 0362 918311 iic@istic.it - info@teknachem.it www.istic.it - www.teknachem.it

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Aziende citate Alliance Tire Group ..........12 Bkt Tires Inc ..................11 Blink Marine....................7 Bosch Elettroutensili professionali..................74 Casagrande ..................96 Case Construction ..........24 Caterpillar - Cgt ........57 - 94 Cofiloc........................105 Cte ....................102 - 116 Dana ..........................55 Dassault Systemes ..........93 Dmo..............................7

Doosan Equipment ............7 Eberspächer ..................46 Ecomega Europe ............42 Edilteco ........................92 Fassi..........................103 Genie ........................104 Gruppo Mollo................104 Haulotte ......................102 Hitachi ........................12 Holcim ........................92 Hydac Italia ....................8 IIC ..............................84 Iveco..........................122

Jcb ..............................9 Kimera ........................92 Layher ........................18 Liebherr EMtec..............110 Linde Material Holding Italia................103 Liugong Metso Construction Equipment ....................75 Mahindra ......................10 Mammoet Italy..............105 Man ..........................122 Mb ..............................75 Mercedes - Benz Italia ......................11 - 45 Merlo ....................10 - 43 Minitop ........................68 Montabert ....................82

Om Still ................13 - 106 Pfc2000 ........................74 Ritchie Bros ..................50 Sermac ........................60 Sigea ..........................74 Socage ......................104 Tekna Chem ..................84 Tensofloor ....................84 Terex Minerals Processing Systems ........75 Toyota ........................102 Trimble ..........................6 VariGlide ......................55 Vitali ..........................76 Volvo CE Italia ............6 - 62 Wacker Neuson ..............13 Wirtgen Group ................13


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NEWS

&Prodotti

Attualità

ercato lento ma in crescita. Nel 2014 sono state vendute in Italia 6.786 macchine per costruzioni, con una crescita dell’11% rispetto a quanto rilevato nel 2013. Nel dettaglio, le vendite di macchine movimento terra sono state 6.670 (+11%) e

www.trimble.com

M

116 macchine stradali (+12%). “I risultati conclusivi del 2014 danno ragione a chi come Unacea aveva espresso cautela rispetto agli avventati entusiasmi emersi all’inizio dell’anno scorso”, dichiara Paolo Venturi, presidente di Unacea. “Il +20% del

Progetti più precisi e rapidi Nuova versione del Trimble Quantm. La società ha da poco lanciato sul mercato il sistema per l’allineamento per lavori stradali e ferroviari completamente rinnovato. La versione 8 della tecnologia sviluppata da TRIMBLE continua a fornire una modalità di planning completa e intuitiva, con miglioramenti che offrono ai progettisti un passaggio più fluido e diretto dalla progettazione al design con una maggiore integrità dei dati. È stato infatti notevolmente agevolato il trasferimento dei dati tra il Quantm e il software OpenRoads di Bentley, a favore di un migliore flusso di lavoro. Inoltre, nuove funzioni permettono di conservare gli intenti della progettazione originaria.

6 Costruzioni febbraio 2015

primo trimestre, infatti, si è praticamente dimezzato. Quello che rimane è la perdita di oltre l’80% sui livelli di vendita del 2007 in un orizzonte generale in cui si esita ancora a mettere in campo misure necessarie per il Paese, per l'occupazione e per

Nuova guida Stefano Tacchinardi è il nuovo amministratore delegato di Volvo CE Italia. Nel settore dal 1992 come funzionario commerciale per un’azienda concorrente, Tacchinardi è entrato nel Gruppo Volvo (Mecalac, Pel-Job) nel 1996 come responsabile vendite e in VOLVO CE ITALIA nel 2005 come direttore commerciale macchine compatte per passare al ruolo di direttore commerciale macchine medie-grandi dimensioni nel 2007; nel 2012 è entrato in Same Deutz-Fahr come direttore vendite Italia per poi diventare general manager della filiale italiana.

www.volvoce.com

Crescita alla moviola

l’industria: in primo luogo, un grande piano per contrastare il dissesto idrogeologico del Paese, per salvare vite umane e creare nuovi lavori utili alla collettività; in secondo luogo, un programma pluriannuale di sostituzione del parco obsoleto con prodotti e accessori di nuova generazione”. Nei primi dieci mesi dell’anno, secondo gli ultimi dati Istat elaborati da Unacea, l’export di macchine per costruzioni ha registrato vendite per 1.522 milioni di euro, con un calo del 4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le importazioni, con un valore di oltre 432 milioni di euro, crescono invece del 23%. La bilancia commerciale si mantiene positiva di oltre 1.522 milioni di euro, registrando tuttavia una contrazione del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. www.unacea.org


Più forza ai dealer n’atmosfera di condivisione, quella che si respirava alla prima edizione del Doosan Dealer Forum 2015, svoltosi a gennaio a Eindhoven (Olanda), a cui hanno preso parte oltre 70 concessionari provenienti da 31 Paesi. Organizzata da DOOSAN INFRACORE CONSTRUCTION EQUIPMENT, era dedicata alle macchine heavy (dumper, escavatori gommati e cingolati, pale gommate). Ad aprire l’evento, Scott Park, presidente e ceo per l’area Emea, e Giuliano Parodi, vice presidente e direttore per lo sviluppo

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marketing e rete commerciale, che hanno delineato la strategia di lungo termine come global provider con la quale Doosan si propone alla sua rete di concessionari e clienti. A Eindhoven, i direttori di gamma hanno presentato la nuova

generazione di modelli “-5” con emissioni Stage IV. In evidenza anche il pacchetto di servizi offerti. Nel corso dell’Awards Dinner che ha concluso il Forum, numerosi dealer di Francia, Germania, UK, Polonia e Olanda hanno ricevuto un ambito

riconoscimento del loro successo di vendite: una targa è stata conferita anche all’italiana Dmo, concessionaria Doosan per Lombardia, EmiliaRomagna e Veneto (nella foto a sinistra, Gabriele Silvagni, ad di Dmo). www.doosanequipment.eu

Comandi semplici amma in continua espansione. Si chiama Keybox ed è l’ultimo nato in casa Blink Marine, pensato specificamente per l’automotive e la nautica. Di cosa si tratta? È un dispositivo che, collegato alle utenze (luci, motori elettrici, bracci meccanici, ecc...), permette di utilizzare le pulsantiere di controllo BLINK MARINE delle serie Powerkey e Powerkey Pro per comandare le utenze stesse. Keybox è dotato di 13 contatti, ai quali è possibile collegare qualsiasi dispositivo elettrico. Può essere anche collegato a una o più pulsantiera Blink Marine. Infine, grazie alla sua interfaccia Can Bus, il dispositivo può essere utilizzato anche come sistema complesso e non solo come controller. Rispetta gli standard IP 67. www.blinkmarine.com

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febbraio 2015 Costruzioni 7


18-21 marzo, Milano Fiera di architettura, design ed edilizia

Velocità

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Fruibilità

TRANSPOTEC 2015

Completezza

16-19 aprile, Verona Salone dei trasporti e della logistica

Grafica

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Download

INTERMAT 2015 20-25 aprile, Parigi Salone internazionale di macchine e attrezzature da cantiere www.intermatconstruction.com

CTT 2015 2-6 giugno, Mosca Fiera internazionale delle macchine, attrezzature e tecnologie per le costruzioni www.ctt-moscow.com

WWW.HYDAC.COM Prodotti per applicazioni idrauliche, tecnologie di controllo elettronico, tecnologia dei solenoidi, sensori di controllo, sensori per i fluidi. Questa l’offerta di Hydac Italia, messa bene in mostra nel sito web aziendale. Poche le pagine ma esaustive. Nella sezione “prodotti” è possibile trovare un lungo elenco di tutti i componenti proposti, ciascuno corredato di brochure scaricabili. Da segnalare anche le voci “Download”, con una ricca letteratura di settore e software per diverse applicazioni, e “Assistenza”, con pacchetti ad hoc dei clienti.

Tutti a Monaco!

en 251.200 visitatori, oltre 16.000 in più rispetto al 2013. È record per il Bau, Salone Internazionale di Architettura, Materiali e Sistemi, che per la prima volta nella sua storia cinquantennale ha

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8 Costruzioni febbraio 2015

collezionato questi numeri. Sono aumentate le presenze dalla Germania, ma l’incremento più significativo è dovuto ai visitatori stranieri: dall’estero sono giunti circa 72.000 operatori, in crescita del 20%. “Con queste cifre da

record Bau si è affermata ormai come fiera leader anche al di fuori dell’Unione Europea, come dimostra il forte incremento di visitatori da Paesi come Turchia, Cina o Arabia Saudita”, commenta il direttore del Salone, Reinhard Pfeiffer.

Gli incrementi più significativi si sono registrati da Cina (2.083 visitatori contro 1.091 nel 2013) e Corea del Sud (da 525 a 912). L’Italia si è attestata al secondo posto: con 5.388 visitatori, ha registrato un nuovo record, in crescita del 12% rispetto alla passata edizione, e ha fatto scivolare la Svizzera al terzo posto (4.929). Anche i Paesi europei tradizionalmente più forti come Austria (al primo posto con 11.923 visitatori), Belgio (1.330), Paesi Bassi (1.450), Slovenia (2.362), Polonia (2.578), Repubblica Ceca (2.381) e Gran Bretagna (1.536) hanno registrato incrementi significativi. La prossima edizione si terrà dal 16 al 21 gennaio 2017. www.bau-muenchen.com

IL SITO DEL MESE

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

ATTUALITÀ & PRODOTTI

MADE EXPO 2015


Attualità&Prodotti

NEWS

Motori... Azione! na delle più grandi forniture di motori della sua storia. Ad aggiudicarsela, Jcb che si è assicurato con Terex un contratto annuale del valore di circa 4,5 milioni di sterline (circa 6 milioni di euro). In base all’accordo, il Gruppo inglese fornirà a Terex Gb motori destinati a equipaggiare i dumper dell’azienda prodotti nella fabbrica di Coventry: l’operazione permetterà a JCB di tagliare con un risultato straordinario il traguardo dei dieci anni nell’attività di produzione di motori, che a oggi ha toccato quota 350.000

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unità (i motori Jcb equipaggiano oltre il 70% delle macchine del brand). I motori forniti a Terex, prodotti da Jcb Power Systems di Foston, nella contea Derbyshire, saranno i nuovi Ecomax da 55kW Stage3B/Tier 4 Final, che equipaggeranno inizialmente due modelli della gamma di dumper Terex: il TA6 e il TA6S. “Questo accordo rappresenta una pietra miliare per Jcb Power Systems”, ha dichiarato Graeme Macdonald, ceo Jcb. “Si tratta infatti di uno dei più importanti contratti di fornitura motori nella storia della società, e

testimonia l’affidabilità e l’efficienza che il motore Jcb Ecomax offre agli utilizzatori”. Ricordiamo che Jcb Power Systems sta

riscuotendo un crescente successo come fornitore di motori ad altri costruttori a livello mondiale. www.jcb.it


ATTUALITÀ & PRODOTTI

È oro... Chapeau! orona d’alloro a Parigi. Il Sistema Merlo Transversal Stability System (MTSS) è stato premiato con la medaglia d’oro all’Intermat Innovation Award 2015 nella categoria “Engineering & Systems”. Risultato della costante attenzione da parte di MERLO per la ricerca e sviluppo (ogni anno l’8% del fatturato viene investito in questo segmento), la nuova tecnologia integra la gestione della stabilità longitudinale con quella laterale: a seconda della posizione geometrica del braccio, del carico sollevato e dell’attrezzatura utilizzata, il sistema informa l’operatore del limite di sicurezza di funzionamento e calcola le condizioni operative longitudinali e trasversali in cui il sollevatore telescopico può funzionare senza che la sua stabilità sia compromessa. Quando si raggiunge tale soglia, gli indicatori in cabina (semaforo e display) e il cicalino danno l’allarme di sicurezza. www.merlo.com

C

Festa per i 5 milioni A pochi mesi dalla produzione del 100millesimo XUV500, il gruppo Mahindra ha festeggiato quella del suo 5milionesimo veicolo, un Thar 4x4 uscito dallo stabilimento di Kandivali, nei pressi di Mumbai, in India. Ricordiamo che la quota dei quattro milioni era stata raggiunta da MAHINDRA solo nel 2012: un dato che rende ancora più significativo il risultato conseguito. L’impegno combinato dei cinque stabilimenti Chakan, Nasik, Haridwar, Zaheerabad, Kandivali e della fabbrica motori di Igatpuri ha consentito al gruppo Mahindra di produrre un altro milione di autoveicoli in circa un paio di anni. www.mahindra.it


Dall’India agli Usa

4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

Sempre più forte negli Usa. L’apertura di una sede commerciale dedicata al segmento OTR, l’ingresso di due nuove figure nel team manageriale e due magazzini all’avanguardia per lo stoccaggio dei prodotti, uno nel Sud Carolina sulla costa atlantica e l’altro in California: questi i traguardi raggiunti di recente da BKT TIRES INC, una delle società americane del gruppo Balkrishna Industries Limited. Adrian Leu, in qualità di senior manager nell’ambito dei Field Technical Services, e Siri Speegle, OTR marketing manager, rappresentano i due recenti ingressi nella governance. www.bkt-tires.com

Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º

Una stella per strada n ordine di 47 veicoli per la manutenzione stradale in dotazione all’Anas. Se l’è aggiudicato il Settore Veicoli Speciali di MERCEDESBENZ ITALIA. Entrano così a far parte della flotta 23 autocarri 4x2 con lama sgombraneve, 22 autocarri 4x4 con lama sgombraneve e due autocarri 4x4 con lama sgombraneve e spargisale, suddivisi tra 24 Unimog e 23 Arocs 1830 4x2. Tra gli Unimog figurano due U318 compatti, con passo di 3.000 mm, e ventidue U427 con trazione integrale 4x4. Con questa fornitura salgono a più di 200 i veicoli forniti all’Anas da Mercedes-Benz Italia. www.mercedes-benz.it

U

Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

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PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco

Più valore all’Europa Team europeo rafforzato con un cambio di poltrone. ALLIANCE TIRE GROUP (Atg), specializzata nella progettazione e nella produzione di pneumatici OHT (Off Highway Tyres), ha nominato Peter Baur come nuovo presidente Europa. Forte dell’esperienza collezionata in 29 anni come executive member of the board of directors & ceo di Ede International Zurigo, come coo, vice presidente esecutivo vendite e marketing (Germania e Lussemburgo) della Rexel Germania, come member of the management board per Hilti Germania, Peter Baur svilupperà ulteriormente la rete di vendita, la base clienti, nonchè le relazioni con i partner OE. www.atgtire.com

Verso la Romania

Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco

uovo dealer in Romania per Hitachi Construction Machinery Europe. Si chiama Utirom Invest ed è situato alla periferia di Bucarest con una sede di 4.000 m2 tra officina, magazzino e uffici. La società distribuirà una vasta gamma di macchine HITACHI, compresi gli escavatori Zaxis-5, le pale gommate ZW-5, i dumper rigidi e le gru Hitachi-Sumitomo. Guidata dal direttore generale Claudiu Barbulescu, la società conta 11 dipendenti e prevede di espandere il proprio personale nel corso dell’anno. “Il nostro obiettivo iniziale è quello di fidelizzare i clienti Hitachi tramite il nostro servizio post-vendita”, spiega Barbulescu. “Il team dedicato all’assistenza è tra i migliori presenti sul mercato e rappresenta oltre l’80% del nostro personale”. Il settore delle costruzioni in Romania è destinato a crescere per via degli ingenti investimenti da parte del governo. www.hcme.com

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srl

amministrazione@sinetix.it


Cooperazione internazionale orze unite per il mercato internazionale. Wacker Neuson e Wirtgen Group hanno siglato un accordo per la collaborazione strategica nel settore dei rulli per la costipazione del suolo e dell’asfalto. A partire da febbraio WACKER NEUSON acquisterà rulli dallo stabilimento tedesco Hamm di Tirschenreuth e li commercializzerà tramite la rete di distribuzione Wacker Neuson esistente in Germania, Austria e Svizzera; in futuro la gamma sarà distribuita anche a livello mondiale. Hamm, società di WIRTGEN GROUP, produce rulli da oltre 100 anni e il suo portfolio prodotti comprende rulli monotamburo, rulli tandem e rulli statici. www.wackerneuson.com www.wirtgen-group.com

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Buona (di)gestione Sostenibilità ambientale, ergonomia e sicurezza. Queste le caratteristiche che hanno spinto Mast-Jägermeister a ordinare ben 21 carrelli elevatori Om Still, di cui dieci elettrici, sette commissionatori verticali e quattro transpallet. Grazie alle dimensioni compatte e alle peculiarità tecniche, i mezzi OM STILL si adattano alle esigenze di movimentazione del cliente e ottimizzano i consumi. Per ragioni di sicurezza Jägermeister ha scelto di limitare la velocità di guida delle macchine, mentre per garantire agli addetti migliori condizioni di lavoro il sedile è stato dotato di ammortizzatori pneumatici e di riscaldamento integrato, a favore di un migliore comfort. www.om-still.it


I NTERMAT 2015

CAPITALE

del construction

DI LUCIA SARONNI

L’APPUNTAMENTO CON INTERMAT 2015 È DAL 20 AL 25 APRILE AL PARCO DELLE ESPOSIZIONI DI PARIS NORD VILLEPINTE. AL DEBUTTO, IL WORLD OF CONCRETE EUROPE E PERCORSI DI VISITA TEMATICI PER ORIENTARSI TRA I 1.300 ESPOSITORI DI MATTHIEU COLOMBO

li attentati che a gennaio hanno sconvolto Parigi, la Francia e il mondo intero, rallenteranno l’economia francese e la capitale del Paese? A nostro parere no. Allo stesso modo, il successo di Intermat non sarà influenzato dai tragici eventi. In compenso, per il mese di aprile dobbiamo aspettarci una Ville Lumière dal clima teso e soggetta a controlli di sicurezza eccezionali. La decima edizione di Intermat si terrà, come consuetudine, negli spazi espositivi di Paris Nord Villepinte dal 20 al 25 aprile 2015. Come per l’edizione 2012, l’organizzazione prevede circa 1.300 espositori di cui il 70% non francesi e segnala come alcuni marchi storici abbiano scelto di non partecipare favorendo la crescita degli spazi prenotati dai diretti concorrenti. Da parte loro, i grandi espositori cinesi hanno ridi-

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mensionato gli spazi occupati facendo segnare un’inversione di tendenza rispetto alle ultime quattro edizioni. I visitatori attesi sono 200.000. Di questi, il 30% risiede al di fuori della Francia. La superficie espositiva prevista è confermata in 375.000 m2 dei quali 30.000 m2 di area dimostrativa Paris Démo. Rispetto al passato, i padiglioni 3 e 4 saranno chiusi, ma sarà aperto il più grande padiglione 7 con l’idea di favorire la visita degli spazi. Inoltre, per il 2015, saranno evidenziate tre tematiche trasversali: riciclaggio, valorizzazione dei materiali e demolizione. La grande novità è l’accordo di collaborazione che la fiera francese ha firmato con Hanley Wood, ideatore del World of Concrete di Las Vegas. Il prossimo aprile, in seno a Intermat, avrà luogo la prima edizione del World of Concrete Europe, manifestazione dedicata al settore del calcestruzzo. RRST


Attualità&Prodotti

NEWS

EN ATTENDANT L’EXPO... 2020 La capacità del salone Intermat di accogliere visitatori provenienti da regioni geografiche appartenenti al GCC (Consiglio di Cooperazione del Golfo), dove l’edilizia è molto attiva, si rafforza ad ogni edizione. In particolare dal 2011, con l’organizzazione della fiera in veste Middle-East. Inoltre la posizione del salone è storicamente affermata nei paesi dell’Africa in cui i direttori dei lavori, i committenti e gli imprenditori francofoni cercano nuove soluzioni per i propri progetti di infrastrutture e costruzioni. L’organizzazione sottolinea come siano numerosi gli osservatori che attendono di vedere una crescita sostenuta del mercato edile del Medio Oriente, in particolare grazie all’esposizione universale del 2020 a Dubai ed ai grandissimi progetti delle nuove città in Arabia Saudita ed ai lavori in Qatar per la Coppa del Mondo di calcio nel 2022.

INTERMAT 2015 IN PILLOLE • Esposizione internazionale Attrezzature e tecnologie per le industrie dell’edilizia e dei materiali • Date/Orari Dal 20 al 25 aprile 2015 - dalle ore 9.00 alle ore 18.00 • Periodicità Triennale • Luogo Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte - Francia • Superficie espositiva 375.000 m2 • Specificità Un parco prova esterno dedicato alle dimostrazioni di 30.000 m2 • Espositori e settori 1.300 espositori nel 2015 (nel 2012 il 64% erano internazionali, da 37 Paesi) macchine movimento terra, componenti/attrezzature, sollevamento merci e persone, calcestruzzo, ponteggi, casseforme, perforazione, macchine stradali, miniere e cave/trattamento dei materiali/riciclaggio, trasporto • Visitatori 200.000 visitatori del settore attesi nel 2015 (nell’edizione 2012 il 34% dei visitatori era di provenienza internazionale: 148 nazionalità registrate). Profilo: direzioni lavori, imprese edili, committenti lavori pubblici locali, studi di progettazione e architettura, geometri, distributori e noleggiatori di attrezzature, professionisti del sollevamento, importatori di materiali, imprenditori del settore estrattivo (cave e miniere), organismi finanziari e società di servizi • Sito Internet paris.intermatconstruction.com

In apertura, una veduta aerea dei 375.000 m2 di spazio espositivo. Sopra, in piccolo, un dettaglio dell’Area Démo da 30.000 m2.

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I NTERMAT 2015

GLI ESPOSITORI DEL

3R Schnell Adler Technologies Arcen B.T. Innovation Beton Stone Consulting Bhs Sonthofen Bibko Bikotronic Bon Tool Company Boton Merlet Carmix - Metalgalante Cedima Cifa Clean Water Box Cm Regero Industries Colle Command Alkon Cst Dalcom Diam Industries Diatom Dustcontrol Eirich Emci Enarco Eurobend

France France France Germany France France France France USA France Italy France Italy France France Italy USA Italy Italy France France Germany Germany France Spain Greece

Euromecc Evg F3B Moulds Fiori Group Frumecar Geroquip Magic Screed Gocmaksan Grace Guerton Holcim Htc Husqvarna Construction Products Hydronix Hydrostop Imer France I-Theses James Instruments Janser Kcp Heavy Industries Kti Plersch Kältetechnik Kuraray Europe Leyde Leyco Maderas Goiriz Mapei Marshalltown - Bmc Diff. Mbk Maschinenbau Mecbo Mcf Systems Meka Concrete Plants Mep Metaline Mix

Italy Austria France Italy Spain Canada Turkey France France France France France UK France France Belgium USA France Korea Germany Germany Germany Spain France France Germany Germany Italy Turkey Italy Germany Italy

Nota: elenco espositori provvisorio a novembre 2014

IL CALCESTRUZZO DI LAS VEGAS Le aziende costruttrici di macchine e attrezzature per la produzione e la messa in opera di calcestruzzo sono da sempre tra le protagoniste di Intermat. Quest’anno, però, l’organizzazione della fiera ha voluto raggruppare l’intera filiera sotto all’effige World of Concrete che negli Stati Uniti è un vero e proprio riferimento con la biennale di Las Vegas. Oltre alla parte espositiva, il WOC Europe prevede un programma di conferenze didattiche, di veri e propri workshop formativi e di dimostrazioni che completeranno l’offerta delle soluzioni. La manifestazione sarà supportata dal gruppo Lafarge-Holcim e dalle associazioni di categoria nazionali.

Oru Ozbekoglu Pedax Pemat Pl2M Progress Group Promadis Putzmeister Quadra Ratec Rheinmix Nisbau Rocchi Rsai Saint Gobain Seva Sami Schwing-Stetter Secatol Sicoma Sika Sima Skako Somas Teka France Tekla Titan Tyrolit Usurtec Valme Vollert Walter Geraetebau Wam Weckenmann Anlagen. Zircon

France Turkey Germany France France Italy France France France Germany France Italy France France Italy France France Italy France Spain France France France France Turkey France France Italy Germany Germany France Germany USA


Attualità&Prodotti

NEWS

HALL

HALL

ORIENTARSI A INTERMAT 2015 Nella mappa si notano i padiglioni dismessi in grigio, mentre il numero 7 che apre le porte per la prima volta alle macchine da cantiere.

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LINK AL NUOVO SITO INTERMAT

N UOVA DISPOSIZIONE E MERCEOLOGIA

NETWORKING OTTIMIZZATO Il sito internet di Intermat è stato completamente rinnovato e ora è composto dalle sezioni Paris e Middle East, quindi dalla nuova pagina dedicata al Blog della manifestazione che include anche una finestra Twitter. Sono disponibili le versioni mobile e le App per Android e Apple.

Una superficie espositiva totale di 375.000 m² accoglierà espositori e visitatori in 4 padiglioni, 3 zone espositive esterne e un’importante area dimostrativa. Tra i grandi espositori presenti segnaliamo Komatsu e Volvo CE perché hanno incrementato la superficie espositiva. In parallelo è confermata la presenza di Caterpillar, Cnh, Haulotte, Hitachi, Hyundai, Jlg, Liebherr, Manitou, Mecalac, Merlo, Putzmeister e Sandvik. Al via una nuova suddivisione merceologica: miniere e cave; World of Concrete Europe; costruzioni e cantieri; sollevamento e movimentazione; perforazione e consolidamento; movimento terra & grandi opere; edilizia e manutenzione delle infrastrutture stradali; mezzi per trasporto materiali; attrezzature e componenti; ambiente, demolizione e riciclaggio; topografia, ingegneria, automatismi e nuove tecnologie; servizi e comunicazione.

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ANNIVERSARI

UNA DONNA al comando

L’

anno nuovo è ormai iniziato, come sempre a ritmo sostenuto, carico di progetti e aspettative. Ogni volta è come iniziare daccapo, mettendo punti più o meno definitivi e lasciando alle spalle le attese dell’anno precedente. Non è così per tutti. Il 2014, infatti, rimarrà scolpito a lungo nella storia della sede italiana di Layher, per le celebrazioni del 20esimo anniversario dalla fondazione (il 2015 invece rimarrà scolpito per i 70 anni del marchio Layher, fondato nel lontano 1945): 20 anni di duro lavoro, per far conoscere i vantaggi di un prodotto di elevata qualità inizialmente sconosciuto nel nostro Paese, ma anche di grandi soddisfazioni: basti dire che oggi Layher Italia conta 18 dipendenti e tre strutture (i dettagli nel box “Step by step”). Abbiamo intervistato il direttore vendite Teresa Maietta, che sin dall’inizio ha accompagnato l’azienda in un crescente sviluppo, contribuendo a far conoscere il nome di Layher nel nostro mercato. Con passione, dedizione e autorevolezza. RRST

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NEWS

NEL 2014 LA SEDE ITALIANA DI LAYHER HA CELEBRATO I SUOI PRIMI 20 ANNI. ABBIAMO INTERVISTATO IL DIRETTORE VENDITE TERESA MAIETTA, IN AZIENDA SIN DAGLI INIZI DI DANIELA STASI

Nelle immagini diversi scorci della sede italiana di Layher, a Sommacampagna, nel veronese: nella foto di sfondo l’area dedicata a show room, a destra una veduta della sede dall’esterno.

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Attualità&Prodotti


ANNIVERSARI

Teresa Maietta

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Direttore vendite Layher Italia

c

20 anni di Layher Italia significano 20 anni di Teresa Maietta nelle fila dell’azienda. Ci racconti il suo percorso professionale

Sono arrivata in Layher in modo del tutto inusuale. Grazie alla mia conoscenza della lingua tedesca: per i primi 12 anni di vita, infatti, ho vissuto in Germania, per poi tornare in Italia insieme alla mia famiglia. Dopo il diploma, ho prima lavorato in un ufficio contabile, poi sono diventata assistente del responsabile commerciale della sede italiana in un’azienda tedesca. Per la prima volta ho conosciuto il mondo delle vendite, un mondo che mi è piaciuto subito, soprattutto per il fatto

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che sia necessario instaurare con i propri clienti un rapporto di fiducia reciproca, che va al di là della mera vendita in sé. In seguito, in modo del tutto inaspettato, la mia vita professionale è radicalmente cambiata: ho letto un annuncio di lavoro in cui Layher cercava un “tuttofare” per la nascente sede italiana, ad Affi, nel veronese, un’assistente all’allora direttore generale che dovesse occuparsi di tutto, dalla contabilità alla gestione clienti e via dicendo. Ho accettato la sfida. Dopo un periodo di training nella sede centrale in Germania, dove ho avuto modo di conoscere i dettagli dei prodotti sotto il profilo tecnico, mi sono subito buttata nel nuovo lavoro, cercando di imparare il più possibile, giorno dopo giorno. All’inizio eravamo solo in due, i sistemi non erano informatizzati e tutte le mie energie venivano spese per la gestione dell’ufficio. Poi, dopo l’acquisto del primo computer, sono riuscita a rendere più efficiente l’organizzazione della sede, a snellire i tempi di gestione della contabilità e a iniziare a occuparmi delle vendite.


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Attualità&Prodotti

Quali sono state le maggiori difficoltà e quali le principali soddisfazioni? Gli inizi sono stati davvero duri. Non solo ero una donna in un settore dominato da uomini, ma in Italia praticamente nessuno conosceva i sistemi Layher. La difficoltà principale è stata proprio quella di cambiare la mentalità degli addetti ai lavori, facendo capire loro i vantaggi dei nostri prodotti, sia in termini di risparmio di tempo nelle operazioni di montaggio, sia per la qualità e la sicurezza: all’inizio era difficilissimo, c’era molta diffidenza ed era arduo entrare in dinamiche commerciali consolidate da tempo. Pian piano, con umiltà e grande passione per il prodotto e per il marchio, sono riuscita a trasmettere i valori dell’azienda, incrementando il portfolio e accumulando risultati positivi. La soddisfazione principale è stata quella di fidelizzare numerosi clienti partendo da zero, di aver conquistato

la loro fiducia grazie a una costante applicazione per essere tecnicamente competente. Sono più che soddisfatta di avere ricevuto riconoscimenti semplicemente grazie all’impegno e a una vera fede nella qualità del prodotto.

Lei è innanzitutto una madre. Come fa a conciliare lavoro e famiglia? Ho due figli e ammetto che non è semplice. Tutt’altro. Sicuramente ho una buona capacità organizzativa, ma devo ringraziare molto la famiglia Layher che ha sempre creduto in me, fino al punto di farmi gestire in totale autonomia tempi e modalità operative quando sono nati entrambi i miei figli. Questa è stata una grande opportunità, non così scontata nel nostro Paese, a cui si è aggiunto un grande aiuto da parte di mio marito. Alle giovani donne che desiderano intraprendere una carriera professionale consiglio di seguire fino in fondo le proprie ambizioni e di avere sempre voglia di imparare.

c

Per me è stato un passaggio entusiasmante, che mi ha regalato tante emozioni, fino alla nomina di direttore vendite nel 2007.

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ANNIVERSARI

STEP BY STEP Da quando è stata fondata, nel 1994 ad Affi, in provincia di Verona, la sede italiana di Layher ha riscosso una crescente e continua attenzione da parte del mercato. Il segreto? L’introduzione di prodotti innovativi di elevata qualità e ancora poco conosciuti in Italia, e un’attenta attività di assistenza tecnica e commerciale. Nel 2005 l’azienda ha deciso di affidarsi a TUV Italia per la certificazione e la verifica periodica di un Sistema Qualità che migliorasse continuamente i prodotti e i servizi offerti, nonché i processi che li generano. Altra tappa fondamentale per la sede italiana, nel 2007, la variazione della ragione sociale da srl a spa e il trasferimento a Sommacampagna (VR), in una posizione logisticamente strategica per la vicinanza all’autostrada A4: la nuova struttura è dotata di un ampio magazzino interno ed esterno e di spazi pensati per ospitare corsi rivolti ai clienti. Non è tutto: nel 2011 è stata inaugurata una nuova sede logistica in Sicilia, ad Augusta (SR), e nel 2012 un’altra a Trofarello (TO) con l’obiettivo di essere più presente sul territorio con disponibilità di materiale e con l’assistenza tecnica.

www.layher.it

. 70 ANNI DI LAYHEOR OV GUARDA IL NU E! VIDEO AZIENDAL

Album di famiglia: i primi 70 anni di storia Fondata da Wilhelm Layher nel 1945 a Eibensbach, nei pressi di Stoccarda, come azienda produttrice di attrezzature in legno per l’agricoltura, nel corso del tempo Layher ha virato la sua specializzazione verso l’acciaio, producendo prima scale, poi trabattelli fino ad arrivare ai ponteggi (il primo risale al 1962). Il successo ha costantemente premiato l’azienda che oggi conta 1.500 dipendenti, di cui 1.000 in Germania e 500 nel mondo, distribuiti tra la sede centrale, tuttora a Eibensbach, 30 centri di distribuzione in Germania e 36 sussidiarie inter-

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nazionali. Sebbene la società sia diventata un colosso, la proprietà è ancora oggi della famiglia Layher, che continua a investire in risorse umane e strutture nei cinque continenti e che ha voluto mantenere concentrata la produzione industriale nella sede originaria: l’attività produttiva è caratterizzata da processi altamente tecnologici e soggetta a severi controlli sulle materie prime, sul semilavorato e sul prodotto finito (conformi alla norma DIN EN ISO 9001:2000 e ai rigidi requisiti della normativa tedesca).


NEWS

CAROSELLO DI INNOVAZIONI tuito da elementi caratterizzati da peso e spessore inferiori ma con una portata più elevata rispetto al collaudato Allround, grazie all’impiego di uno speciale acciaio ad alta resistenza sviluppato dagli ingegneri Layher in collaborazione con i fornitori di acciaio. Da evidenziare la nuova connessione a cuneo, per una maggiore capacità di trasferimento dei carichi e delle forze, e l’innovativo corrente che, grazie alla funzione AutoLock, permette di velocizzare i tempi di motaggio e incrementare la sicurezza.

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Come detto, il primo ponteggio di facciata in acciaio firmato Layher risale al 1962. Da lì in poi è stato un susseguirsi di innovazioni: nel 1965 il sistema di ponteggio Blitz in acciaio e alluminio, nel 1974 il multidirezionale Allround, anch’esso in acciaio e alluminio, che ha introdotto sul mercato l’ingegnosa tecnica di connessione con cuneo. Han fatto seguito poi una serie di altri prodotti (dalle coperture a palchi e tribune per il settore eventi) fino all’ultimo nato (nelle foto), il sistema Lightweight: compatibile con tutti i ponteggi Layher, è costi-

Da sinistra: la sede centrale di Layher a Eibensbach, dove si lavorano gli elementi in acciaio; uno degli stabilimenti produttivi tedeschi in cui si lavora l’alluminio; il nuovo centro clienti sempre a Eibensbach.

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Attualità&Prodotti


Peso operativo 9 ton Motore Isuzu AP-4LE2X Potenza netta 41,2 kW


DI

MATTHIEU COLOMBO

CX80C MSR

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WALKAROUND


I PLUS

di

Midiescavatore progettato e costruito 1 esattamente come macchina di categoria superiore. Esiste anche con braccio fisso. Nuovo motore Isuzu turbo Stage IIIB 2 con la cilindrata più contenuta della categoria. Velocità media del pistone molto bassa (affidabilità) e consumi in calo del 5% rispetto al vecchio CX80. Contenimento delle emissioni senza 3 bisogno di filtro antiparticolato, ma con common rail di ultima generazione, Egr raffreddato e modulo DOC a doppio stadio. Sistema di spegnimento automatico 4 del motore e auto idle di serie. Prestazioni in crescita. Cicli di lavoro 5 del 7% più rapidi, capacità di sollevamento superiore del 14%. Intervalli di manutenzione lunghi 6 abbattono il costo vivo per ora di lavoro. Diagnostica a monitor. Monitor d’interfaccia operatore-macchina 7 di dimensioni ben superiori alla media con retrocamera hi-res integrata di serie. Cabina ROPS con griglia FOPS II di serie. 8 È la stessa del CX145C SR. Aumenta il volume interno (7%) e lo spazio gambe. Potente impianto elettrico da 24 V 9 con doppia batteria da 64 Ah. Braccio con blocco di brandeggio sempre in sagoma e avambraccio corto opzionale. 10 Monoblocco con elementi in fusione.

HA TUTTO


DI UN GRANDE

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Non è un classico midi girosagoma o short radius da 8 t. Con il penetratore standard da 2.190 mm e i cingoli ferro-gomma opzionali la macchina pesa 9 tonnellate. Il CX80C MSR è concepito come i grandi escavatori


CASE CX80C MSR

Lungo o corto

Raggio di rotazione frontale minimo 3.030 mm con bilanciere standard da 2.190 mm 2.790 con bilanciere corto da 1.690 mm

Sbalzo posteriore torretta 1.680 mm

In cantiere il Case da 9 t dà fastidio a modelli di peso ben superiore. Con l’avambraccio corto opzionale da 1.690 mm riduce il raggio di rotazione di 270 mm e le prestazioni sono garantite nei contesti operativi più angusti

Sbalzo 520 mm

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Carreggiata 1.870 mm

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Larghezza massima 2.320 mm


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Filomuro senza pensieri

©C ostr uzio ni

Blocco di brandeggio in sagoma

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LA VISIBILITÀ È SICUREZZA La grande superficie vetrata della cabina e ben 4 specchietti retrovisori non lasciano spazio ad angoli morti. In Italia è di serie anche la telecamera posteriore integrata.

Cilindro a sinistra, sempre in vista

PRESTAZIONI

• FORZA MAX DI STRAPPO

5.690 daN

Lo sbalzo posteriore massimo della torretta è di 520 mm, ma in termini di prestazioni filomuro il CX80C MSR non espone mai il blocco di brandeggio che resta sempre in sagoma così come il suo cilindro d’azionamento

• FORZA MAX DI PENETRAZIONE 3.950 Mpa • CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO* 3.030 KG *Nota: a 3 m con braccio standard, lama bassa, 360°

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CASE CX80C MSR

Recupero vapori olio motore

Azionamento wastegate

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Efficienza compatta

2

COMMON RAIL L’Isuzu 4LE2X ha l’iniezione ad alta pressione a controllo elettronico, mutuata dai collaudati motori 4JJ1 e 6JJ1, che arriva a picchi di 180 MPa. Nebulizza il solo carburante necessario in ogni cilindro.

3

CONSUMO IN CALO DEL 5% Confrontato al precedente CX80, il nuovo Serie C MSR consuma meno caburante.

Chiocciola girante calda ben protetta METTE IL TURBO Il vecchio CX80 montava il motore Isuzu aspirato CC4JG1 da 3,06 litri di cilindrata. Il nuovo motore ha un turbo a geometria fissa con valvola wastegate per evitare picchi di pressione che porterebbero a fuorigiri della girante.

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GRANDE AFFIDABILITÀ Oltre alla cilindrata, cala il consumo, calano i giri a cui è ottenuta la potenza massima e cala anche la velocità lineare del pistone fino a soli 6,4 m/s. È una della più basse della categoria.

Scarico olio motore ecologico (rilascio progressivo a vite)

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1

© Costruzioni

Il motore è Isuzu come sul vecchio CX80 Wastegate a controllo meccanico e la potenza massima, di 41,2 kW a 2.000 giri/min, è simile, ma grazie al turbo e all’iniezione common rail di ultima generazione, la cilindrata cala del 28%


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WALKAROUND Camino estrattore allo scarico

Paratia tagliafuoco tra vano motore e idraulica

Doppio DOC in serie

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TEMPERATURE MODERATE L’assenza di filtro antiparticolato e delle relative rigenerazioni (passive o attive) non alza le temperature nel vano motore.

Nessun filtro IL PARTICOLATO CALA DEL 93% L’estrema efficienza termodinamica del motore, l’iniezione CR d’ultima generazione e un doppio modulo DOC in serie abbattono le emissioni al livello Stage IIIB/Tier 4 final.

Carburante ad alta pressione

Scambiatore Egr

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Valvola Egr controllata da Ecu

Ricircolo gas raffreddato per abbattere gli NOx

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Controllo elettronico iniezione

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L’Auto Idle di serie riporta il regime motore al minimo se i manipolatori restano inattivi per 5 secondi. Appena si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente. Di serie anche il sistema di spegnimento automatico del motore dopo 5 minuti (regolabile) che riduce i costi di manutenzione perché non conteggia come operativi i tempi con il motore al minimo. Entrambi i sistemi sono disattivabili e riducono il consumo.

© Costruzioni

SPEGNIMENTO AUTOMATICO E AUTO IDLE

EGR A CONTROLLO ELETTRONICO

CONTROLLO ELETTRONICO Il nuovo sistema common rail permette molteplici iniezioni per fase e controlla in modo indipendente la quantità di gasolio iniettata in ogni cilindro.

Sul nuovo Isuzu 4LE2X il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite ECU, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario.

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CASE CX80C MSR

Radiatori montati con supporti elastici

Condensatore del climatizzatore

Intercooler aria-aria del turbo

Radiatore refrigerante

Radiatore olio idraulico

Radiatore gasolio: -più efficienza -longevità degli iniettori

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Modulari e verticali

Griglie protettive sfilabili

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La disposizione dei radiatori principali è verticale. I moduli sono montati con supporti elastici e in parallelo, ben distanziati tra loro. Grande affidabilità e manutenzione semplice

CONCEZIONE ESEMPLARE I radiatori dell’olio idraulico e del refrigerante, così come lo scambiatore di calore del turbo, sono disposti in verticale, tra loro separati e fissati al telaio perimetrale con supporti elastici. I corpi radianti non sono costretti durante le dilatazioni termiche e non rischiano cricche. Si possono anche sostituire singolarmente.

© Costruzioni

TERMODINAMICA La disposizione verticale asseconda la circolazione naturale dei fluidi nei radiatori dovuta alla differenza di temperatura e densità. In sostanza, viene sfruttata la proprietà del liquido caldo in quanto più leggero rispetto a quello freddo.

NO AGLI INTASAMENTI La griglia di protezione superiore, guidata da rotaie, si sfila in orizzontale. Quella inferiore si estrae verso l’alto. Una soluzione semplice e veloce.


Pompa rifornimento con blocco automatico di serie

Pre filtro gasolio con separatore acqua, segnale in cabina e pompa elettrica

Filtro gasolio

Filtro olio pilotaggi

Distributore a centro aperto

© Costruzioni

Filtro remoto olio motore (500 ore)

Vaschetta lavavetri esterna alla cabina

L’olio dura 5.000 ore

Distributore a centro aperto con spole controllate in pressione

PORTATA IDRAULICA CRESCIUTA DEL 9%

Solenoidi di controllo © Costruzioni

Rispetto al CX80 precedente la portata arriva ora a 148 litri al minuto. Una doppia pompa parallela Kawasaki a portata variabile è flangiata al motore e garantisce le prestazioni di lavoro. In serie è montata la P3, una pompa a ingranaggi per il controllo lama.

© Costruzioni

P1 P3 P2 Solenoidi di controllo © Costruzioni

idraulica e il contenimento dei consumi di carburante sono possibili grazie a una nuova gestione elettronica che calibra il carico delle pompe in base all’effettivo utilizzo della macchina. La velocità operativa massima è cresciuta del 7% rispetto al modello precedente.

Maxi filtro dell’olio (cambio ogni 2.000 ore)

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GESTIONE ACCURATA L’efficienza

Filtro olio pilotaggi

TANTE ORE, CALANO I COSTI Il serbatoio dell’olio idraulico è in metallo con due camere verticali comunicanti. In una di esse c’è un maxi filtro, da sostituire ogni 2.000 ore. Con l’olio idraulico long life di serie si arriva anche al traguardo delle 5.000 ore operative di vita.


Il monitor lcd ha dimensioni ben superiori alla media. Il software di gestione è intuitivo e dà accesso a dati diagnostici. Tre le modalità di lavoro disponibili

1

AUTO MODE Si regola il regime da 1.000

2

HEAVY MODE Il regime sale a 1.900 giri/min per l’ottimale equilibrio tra prestazioni e consumi in applicazioni normali.

3

SPEED PRIORITY MODE È la modalità per applicazioni gravose. Il regime si stabilizza a 2.000 giri/min e si ottiene la massima potenza.

© Costruzioni

a 1.800 giri/min e l’elettronica gestisce la mappatura in conseguenza. È possibile avere la massima pressione idraulica a un regime contenuto ottenendo estrema precisione operativa.

ioni struz © Co

© Costruzioni

© Costruzioni

CASE CX80C MSR

Interfaccia eccellente

LA SICUREZZA È DI SERIE Nonostante la torretta sia ultracompatta, il Case CX80C MSR monta di serie la retrocamera. L’immagine si visualizza nel monitor di controllo in cabina.

3 MODALITÀ DI LAVORO Accanto alla chiave d’accensione c’è il selettore delle modalità operative. È di tipo rotativo e nella prima parte funziona come acceleratore potenziometrico.

RISPETTO AL CX80

• CICLI DI LAVORO FINO AL

7% PIÙ VELOCI

• CONSUMO CARBURANTE INFERIORE FINO AL

5%


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WALKAROUND Il monitor è un lcd a colori da 7 pollici e i dati sono sempre ben leggibili, anche in presenza di sole. Nella schermata di base sono sempre indicate le ore operative e il consumo istantaneo.

Al centro della schermata generica si ha il livello serbatoio carburante. Ai lati, la temperatura di motore e olio idraulico. In verde l’indicatore del preriscaldamento attivo.

L’immagine della retrocamera può essere visualizzata: a tutto schermo, a schermo intero con cornice dati (sopra) e in dimensione ancora più ridotta. L’operatore ha libera scelta.

Al centro del monitor la chiara segnalazione pop-up per l’auto idle e l’Idle Shut Down inseriti. I due sistemi possono essere attivati in modo indipendente l’uno dall’altro.

Con lo spegnimento automatico del motore inserito non si evita solo sprechi di carburante ma si evitano ore operative con il motore che gira al minimo.

Il ritorno al minimo di 1.200 giri/min dopo appena 5 secondi a manipolatori inattivi contiene i consumi, ma anche le emissioni acustiche calano. Funzione utile anche per gli ambienti urbani.

Le indicazioni che agevolano la manutenzione occupano ben tre pagine del sistema. Sono segnalati il limite per la sostituzione e le ore mancanti per ogni intervento.

L’olio idraulico long life dura ben 5.000 ore. Un’intera pagina del sistema segnala i filtri da cambiare a intervalli intermedi: da quello principale fino a quelli di ritorno e aspirazione.

È possibile scegliere la gestione di tre attrezzature: benna, pinza o martello. La luminosità del monitor è regolabile distintamente per il giorno e per la notte. L’indicatore di consumo è disattivabile.

Fusibili dietro al sedile con schema intuitivo

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Centraline di idraulica e motore montate all’interno della cabina

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IMPIANTO ELETTRICO POTENZIATO DA 24 V

• L’UNICO DELLA CATEGORIA CON DOPPIA BATTERIA

(2X64 AH) E POTENTE CIRCUITO DA 24 V • POTENTE MOTORE D’AVVIAMENTO DA 2,2 KW AZIONATO A 24 V • CONNESSIONI RESISTENTI AL LAVAGGIO IN PRESSIONE

IP67

Presa diagnostica ben accessibile da seduti

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Uscita di sicurezza

IN CABINA

Climatizzatore da 13.490 BTU/h e 8 bocchette

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La pressione acustica in cabina è in linea con la media di categoria.

Braccioli a inclinazione variabile

Larga 990 mm Alta 1.560 mm Profonda 1.420 mm

Trimmer proporzionale delle linee ausialiarie

OLEO VISCOSE La cabina del CX80C MSR è appoggiata su 4 sospensioni che smorzano le vibrazioni con elementi in gomma e olio siliconico.

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1 presa 12V 1 presa 24 V

Doppie slitte per regolazione separata consolle e sedile

Comfort da grande

UN VERO CLIMA Non si tratta di un impianto di aria condizionata ma di un sistema di climatizzazione che mantiene la temperatura impostata in automatico. I comandi sono antipolvere e si puliscono con un colpo di spugna.

CABINA PRESSURIZZATA

+11% di spazio rispetto al CX80

Prefiltro aerazione accessibile dall’esterno

La cabina è realizzata con l’attenzione al minimo dettaglio. Gli accoppiamenti perfetti dei lamierati ottenuti per stampa, i cristalli incollati con tecnologia automotive e l’impianto di aerazione/climatizzazione (con filtro interno e prefiltro) migliorano la qualità di vita a bordo. © Costruzioni

© Costruzioni

CASE CX80C MSR

73 dB(A)


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WALKAROUND

di serie ©C ost ruz ion i

Griglia FOPS leve l II

di sicurezza dal lunotto posteriore). La griglia superiore FOPS II è di serie come sui Case più grandi. A richiesta la protezione anteriore OPG II e la griglia anteriore OPG I (nella foto sotto, a destra).

© Costruzioni

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SICURA A DOVERE La cabina del CX80C è certificata ROPS. Rispetto al modello precedente il volume interno è superiore del 7% e la superficie vetrata è aumentata per garantire la massima visibilità (uscita

© Costruzioni

© Costruzioni

Cielo a scomparsa con guide in alluminio

Case CX80C MSR

QUALITÀ COSTRUTTIVA La qualità globale è elevata, come si nota da dettagli come la porta stampata (allineamento nel tempo) e i cristalli incollati con tecnica automotive. Verniciatura esemplare, anche delle parti non visibili dall’esterno.

CABINA IDENTICA AL CX145C SR! Il fatto che la cabina del nuovo 80 Case sia la stessa del fratello maggiore 145 la dice lunga sulle dimensioni interne. Nella foto a sinistra si nota come il braccio montato sul blocco di brandeggio dia la massima visibilità all’operatore.

Case CX145C SR

© Costruzioni

© Costruzioni

RADIO CON USB E SD L’allestimento di serie include l’impianto audio compatibile mp3. È possibile inserie SD card e i lettori esterni si possono collegare via Usb.


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Grande forza di sollevamento NUOVI MATERIALI E EASY MAINTENANCE SYSTEM Rispetto al CX80 i bracci, con penetratore corto o lungo, hanno le stesse geometrie, ma sono evoluti per tecniche costruttive e materiali impiegati. Le estremità del braccio hanno parti in robusta fusione (sotto i dettagli). Tutte le boccole EMS E sono in bronzo con inserti in grafite e questo allunga gli intervalli di ingrassaggio a 1.000 ore. Solo la boccola della benna va ingrassata ogni 250 ore. PARTI IN FUSIONE

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38 Costruzioni febbraio 2015

© Costruzioni

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*Nota: a 3 m con braccio standard, lama bassa, 360°.

© Costr uzioni

L’allestimento Italia prevede di serie il penetratore da 2.190 mm, ma è disponibile anche quello da 1.690 mm. In entrambi i casi la forza di sollevamento sale del 14%*

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CASE CX80C MSR

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PINZA/MARTELLO DI SERIE Il CX80C ha una doppia linea idraulica ausiliaria con controllo proporzionale con trimmer sul joystick. A richiesta è disponibile una linea a bassa pressione per comandare la rotazione di accessori idraulici come cesoie e frantumatori. SALDATI PER FRIZIONE L’unione tra asta dei cilindri e boccole è ottenuta con saldatura per frizione. L’allineamento è perfetto e questo scongiura nel tempo eventuali trafilamenti di olio.


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Il Case CX80C MSR è caratterizzato dal braccio con brandeggio. Il fratello CX75C SR ha invece il braccio fisso ed è anche disponibile con cinematica deporté.

6 diverse configurazioni short radius, ma lo sbalzo massimo oltre i cingoli è contenuto in 520 mm. Come gli altri due modelli, monta sia l’avambraccio standard da 2.190 mm sia quello “corto” da 1.690 mm. Il peso operativo è di 9 t.

CX75C SR MONO È come se fosse un CX80C, ma con il braccio fisso. Rispetto all’80 è più leggero di 690 kg e la torretta, identica, è montata più avanti sul carro di 390 mm. Diventa quindi uno short radius con uno sbalzo oltre ai cingoli di soli 130 mm. CX75C SR OFFSET È esattamente come il modello monobraccio, ma il braccio è in tre pezzi con deportè laterale. È ideale per lo scavo di trincee semplicemente traslando e non riposizionando la macchina.

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Co str uz ion i

450 MM DAVVERO SPECIALI La macchina protagonista del servizio non monta i classici cingoli in acciaio di serie. Quelli che vedete sono pattini d’acciaio con copertura in gomma vulcanizzata per formare un elemento unico. Uniscono il rigore dell’acciaio al comfort e all’attenzione per le superfici calpestate della gomma. Inoltre si possono sostituire i singoli pattini.

1.990 mm di sbalzo lama da centro ralla Cilindro lama ben protetto

Disponibili cingoli in acciaio da 600 mm con lama dozer maggiorata © Costruzioni

CX80C MSR Ha il braccio con brandeggio. Non è uno


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Peso Potenza Motore Isuzu Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico

9 ton 41,2 kW AP-4LE2X 2,18 l 4 85 X 96 mm 2.000 giri/min 6,40 m/s 4 convenzionale CR multi electr est DOC turbo aftercooler var + fix 2 x 74 + 35,4 l/min LS neg o c conv 29,4/22,6 MPa 4.180/4.670 mm n.d. mm 7.090/7.560 mm 4.530/4.850 mm 5.690 daN 3.950 daN 3,3 - 5,1 km/h 10,4 giri/min 2.210/2.840 mm 5 2.320 mm 450 mm 1.680 mm n.d. mm 6.680/6.730 mm 2.850 mm 2.320 - 450 mm 440 - 280 mm n.d. 2 x 54 Ah 50 A 120 l 96,3/n.d. l

www.casece.com

Decisamente attento ai costi SITEWATCH DISPONIBILE Con il sistema di trasmissione dati SiteWatch di base è possibile monitorare a distanza la macchina (tramite Pc o tablet) fornendo informazioni su prestazioni, consumo carburante, diagnostica, manutenzione e costi operativi. Scegliendo il pacchetto ProCare Case (3 anni o 4.000 ore) è incluso servizio telematico SiteWatch, la manutenzione programmata e la garanzia estesa Protection Plan Premier.

INTERVALLI DA GRANDE ESCAVATORE Gli intervalli di manutenzione del CX80C MSR sono tipici di escavatori di taglia superiore. Questo contiene i costi vivi di manutenzione. Va poi sottolineato che la conformità allo Stage IIIB/Tier 4 final è ottenuta con doppio DOC in serie e senza filtro antiparticolato. Un pensiero in meno per l’operatore e un costo di manutenzione (sostituzione DPF) in meno.

• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 5.000 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO FILTRO PILOTAGGI 1.000 ore • INGRASSAGGIO BRACCIO 1.000 ore CONFRONTA ONFRONTA II MIDIESCAVATORI MIDIESCAVATORI DELLA DELLA GAMMA GAMMA CASE ASE

Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità: l’Impresa Milesi Geom. Sergio e le concessionarie Case Construction Equipment CMO Maren con sede a Treviolo (BG), Iveco Orecchia di Torino.

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CASE CX80C MSR

Case CX80C MSR in numeri


&

Macchine Componenti trasmissioni

aste

Movimento terra pneumatici

CFA rulli compattatori

42 46 50 56 62 68

M

attrezzature

M

motori

M

assali

M

Consolidamento

M

Perforazione

M

idraulica

Rops Fops

Ricambi

micropali

Sicurezza

Pneumatici Il nuovo pneumatico superelastico sviluppato da Ecomega Europe

Riscaldamento Mettiamo a fuoco i riscaldatori a combustibile della tedesca Eberspächer

Vendite all’asta Oltre 1.500 partecipanti registrati per 2.000 lotti. L’ultima Ritchie del 2014

Movimento terra Cronaca di uno sbancamento funzionale alla nuova SP46 Rho-Monza per l’Expo 2015

Miniescavatori Il primo della specie dei nuovi compact radius svedesi si chiama ECR25D

Cingoli in gomma Minitop taglia il traguardo dei 20 anni di attività facendo segnare diversi primati


PNEUMATICI

INNOVAZIONE trimescola

ECOMEGA EUROPE HA SVILUPPATO UN NUOVO PNEUMATICO SUPERELASTICO UNENDO COMFORT, STABILITÀ E ROBUSTEZZA. LO HA PRESENTATO IN ANTEPRIMA A ECOMONDO DI MATTHIEU COLOMBO

el segmento dei pneumatici industriali ci si trova raramente davanti a un prodotto innovativo. Spesso basta che cambino le misure o il design del battistrada per parlare di nuovo pneumatico. Il Super HD della Ecomega, presentato nella misura 15.50-25/12.0 Solid, merita di essere definito innovativo. Totalmente ideato e sviluppato in Italia da Ecomega Europe, il nuovo Otr è un superelastico trimescola senza camera d’aria che unisce massima sicurezza operativa, comfort elevato, stabilità e longevità. Caratteristiche evidenti del nuovo Super HD sono i fianchi con incavi studiati per garantire la deformazione necessaria, il battistrada con la parte centrale quasi priva di incisioni per migliorare la distribuzione del carico a terra e le spalle con profilo marcato per garantire la massima trazione. ST

N

42 Costruzioni febbraio 2015


&Componenti

Macchine

Il nuovo pneumatico Ecomega è stato presentato alla fiera Ecomondo, montato su un nuovo Merlo TF45.11.

Il Super HD ha debuttato nella misura 15.50-25/12.0 Solid sviluppata per sollevatori telescopici.


PNEUMATICI

1 2 3

NATO PER IMPIEGHI GRAVOSI Il Super HD è adatto a impieghi light come heavy. Le applicazioni possibili del nuovo nato spaziano dall’uso negli impianti di biogas al lavoro in siti di riciclaggio del ferro passando per le acciaierie o le cartiere. Tre le mescole impiegate: la più dura è quella utilizzata per il battistrada 1 studiato per

ECOMONDO Ecomega Europe ha scelto di presentare il nuovo pneumatico a Ecomondo, equipaggiando un sollevatore Merlo TF45.11 T-CS, perché il Super HD è ideale per garantire la produttività dei siti di riciclaggio scongiurando definitivamente forature.

resistere nel tempo a usura e tagli. La mescola più morbida ed elastica 2 è quella interna al pneumatico e arriva fino al fianco esterno. Una terza mescola 3 è utilizzata per la parte del pneumatico a contatto con il cerchio. Questa concezione debutta in misura 15.5025/12.0 Solid ma in futuro la gamma crescerà.

NIENTE CAMERA D’ARIA Il disegno del battistrada con pochi vuoti serve come corazza per proteggere l’anima piena di questo pneumatico.

MERLO E SACCON GOMME Tra le due aziende non vi sono accordi di natura tecnica o commerciale. Semplicemente, il costruttore cuneese ha scelto il Super HD quale pneumatico resistente, confortevole che esalta la stabilità della macchina.


&Componenti

Macchine

Officina mobile

DI MAURO ARMELLONI

INARRESTABILE PER LA PRIMA VOLTA IL VITO È SIA A TRAZIONE POSTERIORE SIA ANTERIORE. NON POTEVA MANCARE LA VERSIONE 4X4 er garantire l’assistenza con officine mobili in ogni condizione meteo e su ogni terreno, la trazione 4x4 può fare la differenza. Se poi, questa è associata all’affidabilità Mercedes, i meccanici non hanno più scuse per arrivare in ritardo e non risolvere i fermo macchina. Da oggi Vito 4x4 è offerto in versione 119 BlueTEC con il propulsore più potente da 2,15 l itri, 140 kW e 440 Nm di coppia massima. Questa unità è un Euro 6 BlueTEC con Scr ed è abbinata di serie al cambio automatico (convertitore di coppia) 7G-Tronic Plus. Il consumo dichiarato in ciclo combinato è 6,4 litri per 100 km. La versione 4x4 è disponibile con carrozzeria Furgone, Mixto e Tourer e nelle versioni Compact, Long ed Extralong. Si parte da 33.414 euro più iva, ma nei prossimi mesi saranno lanciate delle motorizzazioni meno potenti, da 100 e 120 kW. ST

P

Per ora il Vito 4x4 è disponibile solo il motore top di gamma Mercedes Om 651 da 2,15 litri di cilindrata tarato a 140 kW di potenza massima e abbinato alla trasmissione automatica 7G Tronic Plus. La coppia massima erogata è di ben 440 Nm.

A sinistra, lo schema della trazione 4x4 con gli organi mobili evidenziati in arancione. La catena cinematica del nuovo Vito 4x4 è stata progettata in modo tale che il van a trazione integrale risulti compatto ed alto appena 1.910 mm. Stabilità di marcia ed efficacia frenante sono garantite anche dall’ESP adattivo e il controllo di trazione di ogni singola ruota 4ETS.

Costruzioni 45


SISTEMI DI RISCALDAMENTO

CALORE dal gasolio STOP AI TEMPI MORTI, MENO USURA DEL MOTORE, RISPARMIO DI CARBURANTE E COMFORT CLIMATICO DI ALTO LIVELLO PER GLI OPERATORI. A GARANTIRE TUTTO CIÒ CI PENSANO I RISCALDATORI A COMBUSTIBILE DELLA TEDESCA EBERSPÄCHER DI DANIELA STASI

46 Costruzioni febbraio 2015


&Componenti

Macchine

Da sinistra, i riscaldatori ad acqua Hydronic D5 e Hydronic M8 Biodiesel di Eberspächer. Entrambi preriscaldano sia l’abitacolo sia il motore. La gamma Hydronic presenta potenze termiche che vanno dai 4 ai 35 kW.

ulle mmt impiegate nei Paesi freddi sono ormai uno standard, alle nostre latitudini invece si stanno facendo conoscere ora. I sistemi di riscaldamento a gasolio Eberspächer presentano infatti molteplici vantaggi: innanzitutto il comfort termico per il benessere dell’operatore, e poi anche l’incremento di efficienza e di produttività grazie all’azzeramento dei tempi morti a inizio giornata e al cambio turno e all’eliminazione del picco di usura che si manifesta in corrispondenza di un avviamento a freddo, con una sensibile riduzione delle manutenzioni. Caratterizzato da un ingombro compatto, il riscaldatore produce e diffonde calore in modo indipendente dal motore, prelevando il gasolio dal serbatoio del veicolo con minimi consumi elettrici per i quali sono sufficienti le normali batterie di bor-

S

do. Eberspächer propone due versioni: Airtronic (ad aria) e Hydronic (ad acqua) con potenze termiche dai 4 ai 35 kW, pensate sia per forniture di primo impianto sia per installazioni aftermarket. La soluzione Hydronic è la più completa e permette di aggiungere alla funzione di riscaldamento cabina e parabrezza anche quella di preriscaldamento del motore e di eventuali serbatoi di olio idraulico. È anche possibile temporizzare l’accensione e lo spegnimento, attivare il riscaldatore a distanza attraverso un radiocomando o mediante smartphone tramite un’app dedicata, per far trovare all’operatore la cabina già calda, i vetri sbrinati e il motore in temperatura. I consumi e le emissioni sono ben inferiori rispetto alla pratica, vietata in molti Paesi, di lasciare girare il motore al minimo dei giri. ST

febbraio 2015 Costruzioni 47


SISTEMI DI RISCALDAMENTO

Vendita e assistenza nel Belpaese Della versione ad acqua Hydronic, abbiamo già fatto cenno nella pagina precedente. Quella ad aria, Airtronic (nella foto), è la soluzione più immediata per il comfort dell’abitacolo, grazie alla semplicità di installazione e alla rapidità di riscaldamento. Come tutti i riscaldatori Eberspächer può essere temporizzata o comandata a distanza e grazie al basso consumo di energia elettrica e di gasolio (la versione da 2 kW utilizza in media circa 0,2 l/h) è la più adatta per tempi di funzionamento particolarmente lunghi anche a motore spento. La filiale italiana del gruppo tedesco Eberspächer ha sede a Borgosatollo (BS) e si occupa della distribuzione e dell’assistenza dei sistemi di riscaldamento Airtronic e Hydronic, ma si propone soprattutto come partner di sviluppo per i costruttori e per gli allestitori italiani di qualsiasi tipo di veicolo, con il quale realizzare applicazioni su misura per gli impieghi più vari: non solo mmt ma anche veicoli industriali e commerciali, barche e camper.

www.eberspaecher.it

cessionarie locali a installare il riscaldatore in aftermarket: è Direttore generale quella che in gergo viene filiale italiana chiamata ‘winterizzazione’, Eberspaecher una specie di adattamento della macchina all’ambiente in cui sarà utilizzata che viene operato Sulle macchine movimento sul posto da chi lo conosce meglio. terra che operano in mercati Recentemente però ci siamo confreddi, soprattutto del nord Europa e frontati con diversi produttori italiani, della Russia, i nostri riscaldatori sono che sono l’interlocutore naturale praticamente uno standard. della nostra filiale, e ci siamo resi Noi stessi abbiamo impiegato qualconto che l’inserimento del riscalche tempo per rendercene conto, datore tra gli optional di primo imperché spesso le macchine vengono pianto rappresenta per entrambi acquistate in un allestimento stanun’opportunità interessante sotto dard e sono gli importatori e le con-

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48 Costruzioni febbraio 2015

molti aspetti: prima di tutto quello economico, visto che fatturato e margine dell’installatore vengono riportati nel perimetro dell’azienda, ma anche quello del marketing, consentendo di rivolgersi al cliente con un’offerta personalizzata sulle sue esigenze, e della qualità, perché permette di tenere sotto controllo l’intero processo eliminando il rischio di installazioni effettuate da terzi. L’approccio sta funzionando bene, e il trend di crescita delle nostre vendite nel segmento costruzioni lo conferma.

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Lorenzo Covini


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BULLDOZER Caterpillar - D 5 H - 1988 - 4000 h - 335 5745887 (Piacenza) Caterpillar - D11 - 1999 - 2500 h - 2500 ore dopo revisione, ripper 345 2854990 (Rimini) Caterpillar - D4 - 1975 - CATERPILLAR D4 CRAWLER DOZER ANNO 1975 - 030 9973500 (Brescia) Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)

-

1980

-

Caterpillar - D6D - 1988 - 10954 h - 0547663742 (Forlì-Cesena)

Fiat Allis - FA200 - 1988 - 32000 € - 054654208 (Ravenna)

Caterpillar - 924 G - 2001 4300 h - 0717451441 (Ancona)

Fiat-Hitachi - D180DSD - 2002 - 4680 h - CON RIPPER 071 7925040 (Ancona)

Caterpillar - 924 G - 2006 3888715420 (Ogliastra)

Fiat-Hitachi - FD 175 1T - 2006 7800 h - 335 5745887 (Piacenza) Komatsu - D41P.6 - 1998 7500 h - 46000 € - /(0)426/949611 (Rovigo) Komatsu - D85-A - 1983 - 3200 h - -3409952695 (Prato) Liebherr - 734 XL - 2008 - 3800 h - 030 9973500 (Brescia) Liebherr - PR 724 XL - 2005 5313 h - DOZER CINGOLATO IN BUONO STATO - 0545/62129 (Ravenna)

Caterpillar - D6K - 2009 - 2921 h - 105500 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - D7R - 2000 - 13500 h - 90000 € - 0161 966 391 (Biella) Caterpillar - D8 - 1999 - 3500 h 017358318 (Cuneo) Caterpillar - D8R - 1985 - 3900 h - Carro nuovo, macchina in buone condizioni - -0382 466929 - 5 linee (Pavia) Caterpillar - D8T - 2007 966 391 (Biella)

0161

Caterpillar - 938G - 1999 - 8800 h - 059 95 60 41 (Modena) Caterpillar - 938G-II - 2008 6299 h - 67000 € - bucket capacity 2.5 3 m3 - High lift version - -0630310820 (Roma)

Atlas - 1104 - 2001 - 5641 h 27500 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) Bertani - GS1000 - 1995 - 2011 h - 0365 597038 (Brescia) Case - 888P - 1993 - 5300 h 19000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)

Caterpillar - 950H - 2011 - 3870 h - 125000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - M 316 CVA - 2005 3500 h - 017358318 (Cuneo)

PALE

Caterpillar - 950H - 2010 - 4500 h - 105000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - M313D - 2009 3789 h - 88000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 950H - 2009 - 0376 689300 (Mantova) Caterpillar - 962 G - 2002 8631 h - 0425452000 (Rovigo) Caterpillar - 962 H - 2007 2840 h - 030 9973500 (Brescia)

Caterpillar - 918F - 1994 10000 h - 20000 € - 334 36 79 624 (Brescia)

Caterpillar - M316C - 2005 9782 h - 49900 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - M318D MH - 2011 2387 h - 165000 € - 0292364378 (Milano)

Case - 321 D - 2002 - 2900 h 3396473432 (Lecco)

Caterpillar - 918 F - 1996 - 3360 h - 33000 € - -3493062255 (Napoli)

Caterpillar - M315 - 1998 8265 h - 27800 € - 069349701 (Reggio Emilia)

Caterpillar - M316D - 2011 3054 h - 123000 € - 0292364378 (Milano)

Benati - 5.25 - 1992 - 5000 h 13000 € - 054654208 (Ravenna)

Caterpillar - 914G - 1999 - 5200 h - 20000 € - 0717451441 (Ancona)

COMMER-

Caterpillar - 928 G - 2005 3300 h - 3489349523 (Brescia)

Liebherr - PR732 BL - 2003 3100 h - 035373795 (Bergamo)

Caterpillar - D6N LGP - 2003 9207 h - 75000 € - LAMA ORIENTABILE PAD - 0171 40 12 25 (Cuneo)

CIALI

Caterpillar - 924HZ - 2009 6335 h - 0376 689300 (Mantova)

Case - WX95 - 2007 - 1831 h 53000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)

Caterpillar - D6N - 2010 - 4709 h - 175500 € - 0292364378 (Milano)

VEICOLI

Caterpillar - 924H - 2011 - 902 h - 0545/62129 (Ravenna)

Caterpillar - 950 - 2001 - 11806 h - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - D6N - 2008 - 3409 h - 152000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - D6RXL III - 2007 7000 h - 059 95 60 41 (Modena)

ESCAVATORI

Caterpillar - 962G - 2000 18875 h - 30000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - M322D MH - 2010 4030 h - 146500 € - 0292364378 (Milano)

-

Fiat Allis - FE 18 R - 1990 - 3397182098 (Brescia)

Caterpillar - 962G II - 2003 0733 818037 (Macerata)

Fiat-Hitachi - EX135W - 2002 10904 h - 22500 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 962G - 2003 11405 h - 082797236 (Avellino)

www.machineryzone.it Tel : 0033.1.60.87.11.60 – Email : contact-it@machineryzone.com

Caron - Dreiseitenkipper - NC NC - 3000 € - 0471 066980 (Bolzano) Citroën - BERLINGO - 2007 164010 Km - NC - NC - 4000 € 062252462 (Roma) Citroën - Nemo Diesel - 2008 - 197852 Km - NC - NC - 0733 656763 (Macerata) Daewoo - Truck Plus 1.9D - 2000 - 100000 Km - Pick-up - 4x2 0761435386 (Viterbo) Effedi - TSHT35CB - 2005 - Altri NC - 0365 597038 (Brescia) Faam - JOLLY ELETTRICO - 2002 Benna - NC - 5500 € - 0883 541937 (Barletta-Andria-Trani) Fiat - ¿RULQR PMHW FY 2009 - 101000 Km - NC - NC ¼ ),$7 ¿RULQR PMHW FY - 0818183937 (Napoli) Fiat - 500 C FURGONCINO - 1960 - 75000 Km - Furgone con tetto rigido - 4x2 - 888 € - 3357447688 (Reggio Emilia) Fiat - Daily - 2005 - 200000 Km - Furgone con tetto rigido - 4x2 -0759420296 (Perugia) Fiat - doblò - 2007 - 130000 Km - Furgone con tetto rigido - NC 3800 € - 0331331929 (Varese) Fiat - GREOR PWJ HXUR FY - 2007 - 112000 Km - Furgone con tetto rigido - NC - 4800 € 0331331929 (Varese)


© Costruzioni © Costruzioni

L’asta che si è teniuta giovedi 4 dicembre nella sede Ritchie Bros. di Caorso, ha preso avvio di buon’ora, alle ore 8,30 del mattino. Nei due giorni precedenti, il pubblico ha avuto la possibilità di visionare il parco macchine disponibile e di registrarsi all’asta per la partecipazione diretta all’asta. Come stabilito anche in altri eventi organizzati da Ritchie Bros, oltre alla partecipazione in sede, ai clienti è stata riservata l’opportunità di concorrere all’acquisto online, in tempo reale, oppure tramite un’offerta delegata. Sul sito internet del gruppo (www.rbauction.it ), è stata pubblicata la lista delle macchine in vendita completata dalle schede tecniche e dalle informazioni disponibili su provenienza e omologazione.

59.000 Dozer New Holland D150 2007 (lama 6 vie).

71.000

© Costruzioni

USATO

AL COMPLETO!

50 Costruzioni febbraio 2015

Pala gommat a Volvo L150G 20 (climatizz., 11 retrocamera) .


&Componenti

L’ASTA

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Macchine

delle meraviglie ltre 1.500 partecipanti registrati, più di 200 aziende con le proprie macchine e attrezzature in vendita, un totale di 2.000 lotti con la più ampia scelta possibile tra pale gommate, escavatori, sollevatori telescopici, motolivellatrici, autocarri, trattori di vario genere. La Ritchie Bros. di Caorso, lo scorso 4 dicembre, si può dire che il botto di fine anno l’abbia innescato anzitempo, con un successo internazionale (69 i paesi stranieri presenti) che ha premiato l’ultima grande asta dell’anno appena trascorso. Dall’edilizia all’agricoltura, dal sollevamento al trasporto fino ai lavori stradali. ogni applicazione è stata compresa nella disponibilità di mezzi offerti e venduti ai migliori offerenti senza prezzo minimo. E Ritchie Bros. testimonia ancora una volta la profonda competenza nella lettura di un mercato che pur si muove. Guardando oltre la crisi. ST

O

DI ALBERTO FINOTTO

PREMIATI DA UN RECORD DI PUBBLICO (ANCHE ONLINE) GLI AUCTIONEERS DI CAORSO CONFERMANO IL MOMENTO D’ORO DELL’USATO febbraio 2015 Costruzioni 51


© Costruzioni

© Costruzioni

USATO La vetrina delle (grandi) occasioni Tra i macchinari in vendita all’asta Ritchie Bros. del 4 dicembre scorso, hanno calamitato l’attenzione del pubblico alcuni “pezzi pregiati” di notevole interesse. Menzioniamo almeno tre pale Hitachi LX290E mai usate, un escavatore gommato Caterpillar M316D 4x4 del 2012 e otto trattori stradali Man TGX18.480 4x2 del 2008. In evidenza inoltre più di 30 esca-

24.000 © Costruzioni

Pala gommata Caterpillar IT14G 2008

82.000

© Costruzioni

© Costruzioni

Escavatore Volvo EC360CNL 2010 (doppio imp. idraulico)

40.000 © Costruzioni

Renault Kerax 450DXI 2009 (8x4, sosp. a balestra).

52 Costruzioni febbraio 2015

vatori cingolati, 26 pale gommate, oltre 40 sollevatori telescopici, bulldozer. Notevole interesse anche sul versante agricolo, con un’offerta di trattori molto apprezzata. L’impegno di Ritchie Bros. nel settore delle macchine per l’agricoltura è stato inaugurato a livello europeo sei mesi fa e la risposta (molto favorevole) del pubblico non si è fatta attendere.


&Componenti

Macchine

13.500

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19.500 Komatsu

© Costruzioni

Motorgrader Fiat Allis FG85A 1998 (ripper/dozer).

Nissan Cabstar 35.10 2205 (PLE Isoli 18 ,5 m).

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14.000

Miniesc. PC35MR-2 2007 (imp. idr. lama + una benna).

Limousine Ford Lincoln Town Car 1997

4.500 €

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USATO 6.00pe0r articolato

58.000

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Dozer Komatsu D65EX15 2009 (ripper singolo, 2 pistoni).

Dum x6). Volvo A20 (6

Un fatturato di 11.900.000 euro per una sola asta rende bene l’idea del successo finale che ha riguardato l’evento del 4 dicembre a Caorso. Il bilancio Ritchie Bros. dell’Italia nel 2014, si aggira sui 55.000.000 di euro, in 5+1 aste (si aggiunge quella di Frosinone ad aprile). Un bilancio “robusto”, in linea con le aspettative durante un anno davvero difficile per il mercato italiano e del Sud Europa.

U N FATTURATO GLOBALE DA 4,2 MILIARDI

54 Costruzioni febbraio 2015

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dal cambio vantaggioso euro/dollaro). Il fenomeno delle vendite online, poi, ha fatto registrare un nuovo record, con il 31,8% dei beni d’asta venduto via Internet. Ritchie Bros. a livello mondiale ha chiuso il 2014 con un fatturato di 4,2 miliardi di dollari, e di questo risultato complessivo ben il 42% va attribuito proprio all’incremento delle vendite online. © Costruzioni

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Le flotte di noleggio (in rinnovamento o in riduzione) hanno fornito molta carne al fuoco dell’asta di Caorso del 4 dicembre. La disponibilità di macchine recenti o comunque di buona qualità ha costituito la base del notevolissimo riscontro ottenuto da Ritchie Bros. da parte di compratori provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti (favoriti, nel secondo caso,


&Componenti

Macchine

Una trasmissione

DI MAURO ARMELLONI

RISPARMIOSA VARIGLIDE E RICERCA IBRIDA

ESPONGONO I PRIMI RISULTATI DI GRANDE REDDITIVITÀ SUI MOTORI DI PALE E SOLLEVATORI TELESCOPICI

riscontri notevoli realizzati sul mercato dalla tecnologia VariGlide forniscono diversi motivi di interesse al pubblico specializzato che interverrà a Intermat, negli spazi riservati ai costruttori di sistemi di trasmissione. Protagonista nella luce di VariGLide è il marchio Dana che porterà tutte le referenze lusinghiere di un sistema di nuova concezione, rivoluzionario nella sua dinamica a planetari e variazione continua (CVP). Il Vari Glide verrà illustrato a Intermat nei termini di resa specifica durante i test di valutazione funzionale e nei risultati dinanometrici ottenuti su un carrello elevatore di 2,2 t. Le simulazioni hanno tradotto i vantaggi di VariGlide evidenziando economie di carburante oltre il 20% durante le sessioni di lavoro, con ritorni di investimento in un periodo inferiore ai 18 mesi. ST

I

Economia ibrida Pronto al’implementazione OEM grazie alla buona riuscita delle prove dinamiche su macchine movimento terra e industriali, il programma idraulico-ibrido Spicer PowerBoost di Dana ha superato brillantemente condizioni di impiego reale: un test di oltre 1.000 ore su una pala caricatrice da 16 t e di 500 ore su un sollevatore telescopico da 83 kW di potenza-motore. Ottima resa propulsiva e risparmi di carburante nell’ordine del 20-25%, il sistema è ideale per motori di media potenza che in questo modo non necessitano di manutenzione legata al sistema antiparticolato.

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DECISIVA CHE NON AMMETTE ALCUN MARGINE DI ERRORE DI ALBERTO FINOTTO

LA STRADA delle soluzioni

Per la realizzazione della nuova SP46 sono stati assegnati tre lotti di lavori. Attualmente solo il terzo lotto, quello conclusivo che si interseca con la SS233 Varesina, è in via di completamento. I mezzi d'opera e le squadre di addetti sono al lavoro quotidianamente per assicurare il collegamento viabilistico con l'area di EXPO 2015 entro la fine di aprile.

56 Costruzioni febbraio 2015

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MOVIMENTO TERRA

UN CANTIERE CHE PROCEDE RAPIDAMENTE IN VISTA DELLA SCADENZA DI EXPO 2015 CON TERNE, ESCAVATORI, POMPE AUTOCARRATE E AUTOGRÙ IN PIENA EFFICIENZA. PER UNA SFIDA


&Componenti

ria nuova a nord-ovest. Aria di vittoria contro il tempo e gli imprevisti, con un cantiere viabilistico di Expo 2015 che si muove finalmente senza ritardi e incertezze. Stiamo parlando del terzo lotto che riguarda la nuova Rho-Monza (SP46) per un tracciato autostradale dallo sviluppo complessivo di 2,45 km nell’area a nord di Milano. La direttrice attraversa i comuni di Bollate, Baranzate, Novate Milanese e Milano e ovunque i lavori procedono senza sosta. A Bollate osserviamo, in prossimità di via Piave (principale ingresso al centro dalla SP46), lo sviluppo dei due grandi sottopassaggi che porteranno l’arteria bollatese sotto la stessa SP46, per congiungersi al proseguimento di via Di Vittorio nel comune di Novate Milanese. Questo nodo viabilistico costituirà anche l’uscita e l’ingresso da Bollate sulla nuova Rho-Monza. Il punto più complicato del lotto comunque si trova più a nord ed è senza dubbio l’incrocio tra la nuova Rho-Monza e la statale Varesina. A uno sguardo generale l’animo degli addetti ai lavori non può che rasserenarsi: il sottopassaggio è quasi completato e il traguardo del lotto 3 Rho-Monza, una delle strade maestre per Expo 2015, finalmente non è più un miraggio. ST

© Costruzioni

A

CHI È DI SCENA La terna Caterpillar 432F Premier si muove come un gladiatore nell’arena del Cantiere n. 2 che riguarda il terzo lotto della SP46 Rho-Monza (in carico ad Autostrade per l’Italia). Questo segmento dell’opera presenta una superficie totale di circa 35.000 m2 divisa tra il cantiere operativo (5.000 m2), la caratterizzazione delle terre (13.000 m2) e l’area di stoccaggio (17.000 m2). La macchina Cat, omologata per la circolazione stradale, può raggiungere una velocità di trasferimento di 40 km/h e risulta ideale per realizzare con versatilità tutta una serie di lavorazioni che prevedono compiti di scavo e di movimentazione della terra. Nella foto a sinistra, in cantiere a Baranzate, il ricevitore Topcon HiPer V GNSS a doppia frequenza con tecnologia Vanguard e antenna di precisione.

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Macchine


© Costruzioni © Costruzioni

Le sessioni di lavoro nel Cantiere n. 2 procedono con regolarità quotidiana, finalmente senza interruzioni dopo mesi di maltempo che hanno condizionato sensibilmente la tabella di marcia delle opere. Le squadre di addetti dimostrano tutta la loro esperienza e preparazione con la riscoperta della terna come macchina multifunzione per i lavori più impegnativi. La terna 432F Premier di Caterpillar, nello specifico, è un autentico strumento heavy duty, con la dotazione di un retroescavatore dal telaio scorrevole sulla macchina, equipaggiato con dispositivi di bloccaggio esterni; una soluzione che consente di intervenire rapidamente in fase di manutenzione senza smontare il retroescavatore. La terna 432F inoltre è dotata di un dispositivo brevettato Cat di ammortizzazione e rotazione Cat che conferisce una velocità notevole alle operazioni di scavo in trincea grazie all’oscillazione contenuta del braccio durante la fase di ritorno.

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MOVIMENTO TERRA

U NA MACCHINA DI AFFIDABILITÀ

58 Costruzioni febbraio 2015


&Componenti

Macchine Testa di ponte per Expo 2015

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Il territorio del Nord Milano, in cui si colloca il progetto di potenziamento e riqualificazione della SP46, è caratterizzato da una densa urbanizzazione quasi senza soluzione di continuità, delimitata dalle strade statali “radiali” Varesina e Comasina, dalle linee ferroviarie Nord, Milano-Asso e MilanoVarese, dalle autostrade dei Laghi (A8) e Milano-Venezia (A4) e infine dalla recente SP46 Rho-Monza, unica infrastruttura non autostradale dall’andamento trasversale. Il piano di riqualificazione, diviso in tre lotti, è in fase avanzata attualmente solo per il lotto 3 (che si sviluppa a nord dell’abitato di Baranzate), tratto nodale di accesso all’area Expo.

Il punto nevralgico del lotto 3: l’intersezione, nel territorio di Baranzate, con l’ex-SS233 Varesina. Le interferenze con i corsi d’acqua presenti e con i tracciati stradali sono state risolte con la sopraelevazione del nuovo tracciato autostradale della SP46 . Tra Varesina e Rho-Monza non è previsto alcuno svincolo: sarà la nuova viabilità, in corso di realizzazione, a consentire lo scavalco della bretella autostradale della SP46. Oggi il cantiere, nonostante l’effettiva complessità delle opere previste, sta progredendo rapidamente. Il sottopassaggio dell’ex-SS233 è quasi completato e la nuova viabilità è in fase di realizzazione.

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CANTIERI SENZA SOSTE

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Presenza costante nei cantieri stradali di Expo 2015, quella delle pompe autocarrate Sermac impiegate in modo diffuso per i getti di calcestruzzo nelle varie opere di raccordo viario lungo l’SP46 Rho-Monza. Si tratta di modelli dotati di braccio a cinque sezioni (oltre i 20 m, con ripiegamento a Z o RZ) implementati con gruppi pompanti della serie S8 che prevede una valvola di distribuzione ad “S” e un sistema autocompensante dell’anello di usura.

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La difficoltà di continuare le lavorazioni che riguardano i cantieri stradali (Rho-Monza compresa) durante i sei mesi di Expo 2015 è ancora oggetto di riflessione per i responsabili delle varie opere ancora aperte. Tuttavia, le prime ipotesi per il lotto 3 della SP46 vanno nella direzione di non interrompere i lavori in corso, escludendo dalla cantierizzazione solo le aree che coinvolgono la viabilità principale di accesso al sito espositivo. Nei sei mesi di Expo 2015 si dovrebbe quindi procedere alla tombatura della “vecchia” Rho-Monza per il tratto di Baranzate realizzando al posto del tracciato originario un grande parco pubblico.


SVOLTA VIABILISTICA

© Costruzioni

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Sopraelevate e sovrappassi caratterizzano il panorama degli interventi nel lotto 3 della nuova SP46 Rho-Monza. In corrispondenza del Cantiere n. 2, a Bollate, è imminente l’apertura di una bretella provvisoria che passerà all’interno di uno dei due ponti di scavalco deviando il traffico diretto dall’arteria cittadina di via Piave alla Rho-Monza (e in uscita dalla stessa Rho-Monza). Dal momento di apertura della bretella di deviazione, si cominceranno a realizzare gli svincoli tra la Rho-Monza e le vie Piave e Di Vittorio (quest’ultima nel comune di Novate Milanese). La RhoMonza si trasformerà, grazie a questi lavori, da strada provinciale in tangenziale vera e propria, portando a quattro corsie di marcia anche il tratto mancante dell'anello-tangenziali di Milano, quello appunto a Nord, compreso tra i comuni di Bollate e Baranzate.

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M INIESCAVATORI L’ECR25D È UN MODELLO CHIAVE DELLA GAMMA ECR.

SVILUPPATO IN FRANCIA PER I MERCATI EUROPEI, PUNTA A UNA CLIENTELA

ECR25D è il primo modello della nuova generazione dei miniescavatori Volvo CE compact radius progettati e prodotti a Belley (Francia). La macchina, con le sue prestazioni e l’accattivante design, rispecchia prima di tutto l’evoluzione che l’ex stabilimento Pel Job ha subito negli ultimi cinque anni, poi il lavoro fatto dalla nuova squadra di giovani progettisti. Questo 2,49 t di peso operativo racchiude, in piccolo, molti dei punti di forza evidenziati nel nostro WalkAround dell’ECR50D (vedi Costruzioni 679, aprile 2014, pag 28). Una caratteristica su tutte l’esclusivo impianto idraulico flow sharing con filtro sui circuiti di ritorno brevettati. ST

L’

ESIGENTE DI MATTHIEU COLOMBO

BUONA la prima!

62 Costruzioni febbraio 2015


&Componenti

Macchine

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M INIESCAVATORI IL COMPATTO PIÙ PICCOLO DI SEMPRE Prima del lancio dell’ECR25D, il miniescavatore Volvo più piccolo con raggio di rotazione posteriore della torretta ridotto era l’ECR28. Ora la gamma degli ECR è composta dai mini 25D, 38 e 50D e dai midi 58D e 88D. Rispetto al precedente ECR28, il nuovo modello con braccio standard mantiene una cinematica molto simile nelle quote, ma le forze di strappo e penetrazione sono au-

64 Costruzioni febbraio 2015

mentate rispettivamente del 3 e del 18%, mentre la potenza motore è cresciuta del 15%. Il tutto a fronte di un peso operativo più contenuto che senza dubbio ne facilita il trasporto su strada. In alternativa all’avambraccio standard da 1.050 mm è disponibile quello lungo da 1.350 mm associato al contrappeso addizionale da 100 kg e 75 mm supplementari di sbalzo posteriore.


&Componenti

Macchine

FILOMURO Per definizione un miniescavatore ha il braccio incernierato su un gruppo di brandeggio, realizzato in fusione, che permette di eseguire il cosiddetto scavo filomuro. Il Volvo ECR25D si distingue dalla massa per il cilindro d’azionamento del brandeggio montato a sinistra del braccio. Le geometrie di scavo disassato sono in linea con le macchine concorrenti, ma questa disposizione permette all’operatore di avere sempre sotto agli occhi lo stelo.

U N’IDRAULICA ESCLUSIVA Per essere un miniescavatore compact radius, l’ECR25D assicura una accessibilità meccanica buona. Le cofanature sono in fibra composita e tutte removibili, ma già sollevando il cofano si trovano a portata di mano il filtro dell’aria, il maxi filtro del gasolio con a lato la vaschetta con filtro che permette lo spurgo dell’acqua (reinnesco gasolio

elettrico) e il filtro dell’olio idraulico trasparente. Quest’ultimo è un’esclusiva Volvo ed ha la peculiarità sia di filtrare tutte le linee idrauliche di ritorno sia di servire come indicatore visivo del livello. L’impianto idraulico ha una sola pompa a portata variabile e un distributore a centro chiuso load sensing flow sharing.

febbraio 2015 Costruzioni 65


M INIESCAVATORI Il nuovo Volvo ECR25D Peso ton 2,49 Potenza kW 15,6 Motore Volvo D1.1A Cilindrata litri 1,12 Cilindri n° 3 Alesaggio x corsa mm 78 x 78,4 Regime di taratura rpm 2.400 Velocità del pistone m/s 6,27 Valvole per cilindro n° 2 Distribuzione conv Iniezione diretta Fasi d'iniezione n° 1 EGR no Trattamento gas di scarico no Alimentazione aria natural Pompe var Portata l/min 67 Regolazione pompa LS neg Distributore a cassetti c c press comp Pressione Mpa 25 Profondità di scavo mm 2.460 Prof. plinto mm 1.830 Distanza di scavo mm 4.480 Altezza di carico mm 2.780 Forza strappo daN 2026 Forza penetrazione daN 1728 Velocità traslazione km/h 2,5 - 4,5 Velocità rotaz. torr. rpm 9,4 Passo/L. carro mm 1.440/1.910 Rulli d'appoggio n° 3 Largh. sottocarro mm 1.500 Larghezza suole mm 250 Sbalzo poster. torr. mm 750 Scavo disas. (s-d) mm 496 - 784 Lungh. trasporto mm 3.920 Altezza trasporto mm 2.540 Lama (W-H)) mm 1.550 - 322 Soll.-abbas. lama mm 401 - 422 Sbalzo lama mm 1.360 Batteria Ah 1 x 64 Alternatore A 40 Serbatoio gasolio l 28 Sistema/serbatoio idraulico l 33/15

Anche lungo e con doppia linea Come anticipato, oltre all’avambraccio da 1.050, è disponibile la versione da 300 mm supplementari che viene fornita assieme al modulo di zavorra aggiuntivo da 100 kg. Tra gli altri allestimenti a richiesta, segnaliamo la seconda linea idraulica ausiliaria, parallela a quella singola offerta di serie, e il circuito a doppio effetto. È poi disponibile il kit di sollevamento che include valvole idrauliche anticaduta di sicurezza. A chi lavora in ambienti urbani, consigliamo poi di scegliere l’olio idraulico biodegradabile (Volvo consiglia il Panolin) che in caso di perdite non danneggia i rivestimenti stradali.

Tra gli allestimenti di serie, segnaliamo il faro di lavoro alogeno orientabile con protezione saldata al braccio. Appena sotto il faro si nota la protezione integrale dello stelo del martinetto di sollevamento braccio.

Lo spazio per i piedi in cabina non manca. Rispetto alle macchine concorrenti, il Volvo si distingue per l’assenza di tappeti in gomma soggetti ad usura. Il piano è in acciaio e può essere lavato con acqua corrente. Di qualità elevata il profilo antiscivolo in alluminio.


È TUTTO CABINA La cabina dell’ECR25D è pensata per operatori di stazza importante. Osservando la torretta di lato (foto a sinistra) l’ECR25D sembra essere “tutto cabina”. Analizzando i comandi idraulici si ritrova il caratteristico controllo del brandeggio elettroidraulico che si aziona tramite trimmer posto in testa al manipolatore. Questo permette all’operatore di ruotare la torretta richiamando in contemporanea il brandeggio. In quanto a sicurezza, il piccolo Volvo non si fa mancare nessuna certificazione: FOPS, TOPS, ROPS e OPG1. Presenti anche le spie che segnalano l’intasamento di filtro aria e filtro idraulico, mentre eventuali condizioni di allerta, come il surriscaldamento motore o il calo della pressione dell’olio, sono segnalate anche con segali acustici.

DISPONIBILE ANCHE IL MONITORAGGIO A DISTANZA Se per i modelli maggiori della gamma ECR (ECR58D ed ECR88D) è disponibile il sistema CareTrack con funzioni di auto-diagnosi, monitoraggio dei consumi di carburante e segnalazione delle manutenzioni necessarie, per l’ECR25D e

l’ECR50D è disponibile un CareTrack più semplice (il motore non è a controllo elettronico) che include le funzionalità gps geo-fence e geo-tracking, monitorando lo stato di accensione e spegnimento del motore e fornendo un rapporto orario.

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C INGOLI IN GOMMA

LE TRACCE di un pioniere

LA PRIMA AZIENDA ITALIANA DEL SETTORE A ESPLORARE LE POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IN CINA, LA PRIMA A CREARE UN SISTEMA DI DISTRIBUZIONE CHE CONSEGNA IN 48 ORE IN OGNI PARTE DEL MONDO. LA PRIMA OGGI ANCHE SUL WEB DI ALBERTO FINOTTO

a forza è nella “ rete”, nel circuito virtuoso di un’azienda che ha organizzato le sue dinamiche produttive e commerciali come un orologio svizzero. Quello di Minitop è un meccanismo infallibile e i vent’anni di salute imprenditoriale (che cadono proprio in questo 2015) ne testimoniano la posizione in alta classifica tra gli specialisti dei cingoli in gomma. Una produzione (in Cina) controllata e certificata qualitativamente, uno staff commerciale multilingue che segue la commercializzazione worldwide della gamma e (per citare un termine impiegato da Giampiero Giacomino, titolare dell’azienda di Bricherasio) una strategia “virtuosamente disomogenea” della distribuzione. Sono questi i veri pilastri del successo, i punti di congiunzione dell’avanzata inarrestabile che porta i cingoli in gomma Minitop dalla Germania al Portogallo, dalla Libia alla Scandinavia, passando dal Baltico per valicare i confini dell’Est fino a Mosca e scendere giù, verso la Turchia e poi in Libia. Senza fermarsi, mai. ST

L

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&Componenti

Macchine

Il quartier generale del gruppo Minitop, a Bricherasio (TO), ha il suo cuore strategico nella notevole disponibilità a stock del magazzino cingoli (oltre 10.000 pezzi in casa, in pronta consegna) per un range di applicazioni da 15 kg a 2.000 kg e un core business incentrato soprattutto sul mercato delle macchine Utility. La flessibilità produttiva di Minitop consente all’azienda di realizzare anche serie produttive dedicate oppure prototipi specifici di cingoli in gomma per piccoli ordinativi. Ogni giorno da Bricherasio partono oltre 30 t di prodotti destinati alla rete distributiva mondiale del Gruppo.

I L MURO DI GOMMA... DELLA QUALITÀ! La qualità dei cingoli in gomma Minitop è il frutto di una scommessa vinta sul fronte dell’internazionalizzazione. Il titolare Giampiero Giacomino, molti anni fa, ha individuato in Cina una struttura produttiva d’eccellenza, concordando per la fornitura diversi standard qualitativi sottoposti regolarmente ad analisi di processo (come le prove di calcolo della tensione). L’adozione dell’intelaiatura interna in acciaio continuo, senza giunzione, e di gomma naturale (in percentuale dell’80%) lavorata in modo da ottenerne il più alto grado di resistenza all’abrasione, testimoniano l’attenzione precipua di Minitop al controllo di produzione più rigoroso e tecnologicamente avanzato. Attualmente il marchio di Bricherasio vanta una quota minima di merce contestata inferiore allo 0,3%.


C INGOLI IN GOMMA

CONSEGNA VELOCE Alla richiesta di una fornitura urgente da parte del cliente, è possibile rispondere entro tre ore? Certo che è possibile, se il sistema di servizio adottato è quello messo a punto in modo scientifico da Minitop. Con la merce già predisposta al carico sui camion secondo un’organizzazione logistica indefettibile, l’attesa del cingolo di ricambio in cantiere è ridotta al minimo. Il costo del trasporto poi è sostenuto completamente da Minitop, senza addebiti per chi riceve la merce. Gli spedizionieri più qualificati e specializzati in rapida consegna costituiscono la scelta privilegiata dal gruppo di Bricherasio per cicli scaglionati di carico che attualmente riescono a soddisfare ogni ordine intercontinentale nel giro di 24-48 ore.

I cingoli Minitop sono prodotti in Cina. La gamma comprende oltre 350 misure diverse per ogni tipologia di macchina operatrice compatta.

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&Componenti

Macchine

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I nostri concorrenti si chiedono come diavolo facciamo a spedire in 48 ore i nostri cingoli fino al nord della Polonia…! Tutto passa per la disponibilità a magazzino che dev’essere la più ampia possibile. Questa disponibilità serve per seguire passo passo l’economia di gestione del cantiere (sempre imprevedibile, a ogni latitudine, complice la mancata programmazione degli approvvigionamenti indotta dalla crisi). Bisogna saper rispondere in modo reattivo all’emergenza. La nostra fliera, sotto questo profilo, è un’autentica macchina da guerra e oggi possiamo vantare una ‘leadernet’ europea che va da Mosca a Reykjavik, da Stoccolma a Gibilterra, da Malta a Tripoli, da Istanbul a Sofia. Vorrei aggiungere anche il fatto che Minitop non è schiava delle economie di scala tipiche delle forniture OEM. Quindi, nessuna linea di prezzo dedicata ai costruttori: applichiamo gli stessi listini adottati dai nostri rivenditori con la .disponibilità di merce a scaffale.

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Giampiero Giacomino, titolare di Minitop

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C INGOLI IN GOMMA NOVITÀ WEB PER IL VENTENNALE Il rinnovamento tecnico del sito Internet di Minitop (www.minitop.it) è una delle novità che contraddistingueranno la ricorrenza dei 20 anni per l’azienda di Bricherasio (l’anno ufficiale di fondazione è il 1995). Minitop già nel 2000 è stata una delle realtà imprenditoriali che ha precorso i tempi nella promozione del prodotto-cingolo online. Attualmente, il numero di contatti allo “storico” sito Minitop rende merito all’intuizione di Giampiero Giacomino sulle potenzialità del mezzo informatico. Un’efficacia di consultazione sempre maggiore, completezza di contenuti e, naturalmente, un fresco restyling di immagine sono alcune delle novità previste a breve per il nuovo dominio web del gruppo torinese.

TAKEUCHI, UNA PASSIONE Il fatturato del gruppo Minitop, con il core business aziendale incentrato sulla produzione e sul commercio di cingoli in gomma, comprende tuttavia anche altri segmenti di attività. Dall’esperienza ultratrentennale del titolare Giampiero Giacomino deriva l’impegno di Minitop nella vendita e nel noleggio di macchine operatrici per il movimento terra e il sollevamento cantieristico. In primo piano, dal 2000, il sodalizio con il marchio Takeuchi in accordo con Midi Equipment (distributore ufficiale

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del marchio giapponese in Italia). La dedizione di Minitop alla qualità Takeuchi ha portato nei cantieri delle province di Torino, di Cuneo e di parte della Liguria (ambito commerciale dell’azienda piemontese) oltre 350 macchine. Il servizio di noleggio, invece, si svolge esclusivamente nelle zone adiacenti al territorio dove hanno sede gli headquarters Minitop. La flotta attuale comprende, tra l’altro, oltre alle macchine della gamma Takeuchi (escavatori da 0,8 a 14 t e minipale), i marchi Dieci e Hinowa.


&

Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

76

82

Infrastrutture La demolizione di una galleria nel progetto Pedemontana Lombarda porta la firma di Vitali

Attrezzature idrauliche Tante le novitĂ che Montabert presenterĂ al prossimo Intermat


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

Sguardo oltreconfine

A

africano, nel campo delle bonifiche ambientali e nel riciclo dei rifiuti e della realizzazione di cave e miniere, ma sta vagliando progetti anche nel campo delle demolizioni speciali industriali e dei lavori stradali. PFC2000, attiva dall’inizio degli anni Novanta nella

Appuntamento fisso dal 1998 Informare e aggiornare i partecipanti, con un approccio pratico/applicativo. Queste le finalità del corso di aggiornamento professionale “La bonifica dei siti inquinati”, promosso da Sigea, Società Italiana di Geologia Ambientale, in programma dal 25 al 27 marzo a Roma. Dopo un’introduzione sulla normativa nazionale, saranno evidenziati gli aspetti relativi alla bonifica/messa in sicurezza d'emergenza dei siti sia a livello regionale che nazionale (SIN), illustrando con casi di studio le esperienze dei docenti in diversi contesti. Il corso, che si svolge ogni anno dal 1998, è tenuto da esperti appartenenti ai seguenti enti pubblici e privati: Istituto Superiore di Sanità, Università di Milano, Arpa Lazio, Università La Sapienza Roma Dipartimento Chimica, Inail, Ispra, Irsa, Invitalia Attività Produttive, Golder Associates, Earthwork Professionisti Associati.

www.sigeaweb.it

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italiane sono apprezzate per la precisione e la qualità”, commenta Fabrizio Perletti, amministratore delegato di PFC2000. “Per una realtà come la nostra è fondamentale la possibilità di fare sistema con altre imprese italiane o europee, per offrire ai clienti un servizio completo, in linea con le loro esigenze e le loro aspettative”. www.pfc2000.com

Elisir di lunga vita Capacità, autonomia e maggiore durata. Si presentano con queste caratteristiche le nuove batterie da 6,0 Ah e 2,5 Ah, lanciate sul mercato dalla divisione Bosch Elettroutensili Professionali. Quelle da 2,5 Ah per utensili professionali da 10,8 Volt vantano il 25% di durata in più rispetto alle batterie da 2,0 Ah finora impiegate; quelle da 6,0 Ah per utensili da 18 Volt garantiscono il 20% di capacità in più rispetto a quelle da 5,0 Ah; se si considerano le batterie da 4,0 Ah, invece, l'autonomia è superiore del 50%.

www.bosch.it

ll’estero per realizzare opere di ragguardevole complessità. PFC2000, società con sede a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo, punta sempre di più ai mercati internazionali. L’azienda è infatti attualmente impegnata in alcuni Paesi del continente

realizzazione di strade e opere edili, successivamente si è specializzata in demolizioni e scavi e ha poi ampliato la propria attività in diversi segmenti di mercato, come la gestione di cave e miniere e la vendita di materiali inerti, le bonifiche ambientali, la gestione e il riciclo dei rifiuti, il trasporto di inerti e di rifiuti pericolosi e non: con un organico di 40 addetti, il Gruppo ha al suo attivo ruoli importanti nelle realizzazioni delle recenti infrastrutture BreBeMi Tem - Alta Velocità. “L’elevato livello di specializzazione professionale che abbiamo raggiunto, soprattutto nel campo delle demolizioni speciali, nel riciclo dei rifiuti e nelle bonifiche ambientali, fa sì che la nostra realtà sia oggi in grado di accettare incarichi in diversi Paesi esteri, dove le tecnologie


Inizio d’anno col bis ue nuovi modelli di benne frantoio in casa MB, che vanno a completare la già ampia gamma. Si tratta della BF 80.3 e della BF 135.8. La prima, per escavatori oltre le 18.5 t di peso, è compatta e raggiunge una produttività di 34 m3/ora. Per escavatori di peso superiore alle 43 t, la BF 135.8 inve-

D Cina oriented rimi prototipi di impianti mobili di frantumazione e vagliatura, progettati appositamente per il mercato cinese. Li ha presentati LiuGong Metso Construction Equipment alla più recente edizione del Bauma China 2014. Nel dettaglio, erano in bella mostra un frantoio cingolato a mascelle e un un vaglio cingolato, entrambi pensati per varie aplicazioni: dalle cave ai lavori stradali fino al riciclaggio di inerti di risulta da demolizione. La joint venture LiuGong-Metso combina il know-how di Metso nel segmento della frantumazione e della vagliatura con la capacità produttiva e la rete di commercializzazione in Cina di LiuGong. www.metso.com

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ce vanta una produttività di ben 75 m3/ora, una capacità di circa 1,60 m3 e un peso complessivo di 7,50 t. Come per tutti gli altri modelli di benne frantoio MB, anche le nuove nate sono titolari del brevetto a mascella a movimenti multipli. Ogni singola parte della benna, infine, è progettata per semplificare qualsiasi intervento di manutenzione e ridurre al minimo le operazioni in cantiere. www.mbcrusher.com

Novità al vaglio umenta notevolmente la produttività e consente applicazioni generalmente non possibili con un impianto tradizionale. Terex Minerals Processing Systems ha allargato la sua serie CR con il nuovo impianto di vagliatura portatile Cedarapids CRS620S, in grado di gestire maggiori carichi. Tra le principali peculiarità: il vaglio LJ-TSV in attesa di brevetto, la cui pendenza può essere regolata idraulicamente con incrementi dai 2,5 ai 7,5 gradi, e l’apertura del vaglio stesso fino a 152 mm. Il trasporto è facilitato grazie alle dimensioni compatte. www.terex.com

A

L’Italia va forte! Il settore del biogas sta conoscendo un periodo di costante sviluppo, soprattutto nel nostro Paese. L’Italia infatti è il terzo produttore al mondo, dopo Germania e Cina. A testimonianza di ciò, segnaliamo che per febbraio, a Rimini, è stata indetta la prima edizione di Biogas Italy, l’evento promosso dal Cib, Consorzio Italiano Biogas, interamente dedicato alla digestione anaerobica. Insomma, nuovi mercati crescono e si fortificano. www.consorziobiogas.it

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I NFRASTRUTTURE

Il tempo

RITROVATO DI

DANIELA STASI

VITALI HA FIRMATO LA DEMOLIZIONE DELLA GALLERIA TONALE SULLA TRATTA B1 DELLA TANTO ATTESA PEDEMONTANA LOMBARDA. PAROLA CHIAVE: I TEMPI STRETTI. A VOI I DETTAGLI DELL’INTERVENTO 76 Costruzioni febbraio 2015


&Demolizione

Riciclaggio

Nella foto di sfondo, uno dei mezzi di Vitali mentre “aggredisce” la Galleria Tonale. Nelle immagini in sequenza le varie fasi dell’intervento. In particolare, nella seconda foto sopra, il drone utilizzato dall’azienda bergamasca per monitorare il lavoro mediante vedute aeree ad alta risoluzione.

LEGGI L’ARTICO LO SULL’INAUG URAZIONE DELLA PED EMONTANA SU LESTRAD E WEB!

a Pedemontana Lombarda è una delle opere autostradali più complesse e attese dal territorio. Dopo l’inaugurazione a fine gennaio dei primi 20 km, i lavori proseguono a ritmo sostenuto. Protagonista di queste pagine è la strategica Tratta B1, 7,5 km da Lomazzo (CO) a Lentate sul Seveso (MB) comprensivi dello svincolo con la SP ex SS 35 Milano-Meda, i cui lavori sono realizzati dal raggruppamento di imprese con a capo Strabag, e la cui inaugurazione è prevista nei prossimi mesi. In particolare abbiamo seguito la demolizione della preesistente Galleria Tonale, resasi necessaria per la successiva costruzione della nuova Galleria Copreno (i dettagli nel box “E dopo la demolizione...). L’abbattimento è stato realizzato dalla divisione Demolizioni Speciali di Vitali: fattore chiave dell’intervento, i tempi ristretti, indispensabili per il rispetto del cronoprogramma dell’intera opera, vitale anche per l’imminente Expo 2015. RST

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I NFRASTRUTTURE

PRELIMINARI FONDAMENTALI Come anticipato, la bergamasca Vitali ha collaborato con la capofila Strabag per la demolizione della galleria artificiale Tonale a doppia corsia per ogni senso di marcia (situata sulla super strada MilanoMeda SS 35 in località Lentate sul Seveso). L’intervento, svoltosi tra novembre e dicembre 2014, è stato ultimato in 16 giorni lavorativi (per l’abbattimento della galleria fuori terra, a esclusione della demolizione delle fondazioni), durante i quali sono stati demoliti circa 50.000 m3 (vuoto per pieno) di calcestruzzo: nei giorni successivi l’azienda ha proceduto con la deferrizzazione e col

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carico del materiale di risulta. Fase preliminare all’abbattimento, la deviazione del traffico veicolare su un bivio provvisorio realizzato appositamente, in modo da non interrompere la viabilità. Prima di dare via alla demolizione sono state eseguite anche opere di contenimento, come paratie (provvisorie e definitive), per sostenere i terreni circostanti dove si trovano delle abitazioni, e altre attività propedeutiche come la disalimentazione dell’impianto di illuminazione e dell’impianto di sollevamento delle acque di piattaforma e la rimozione dei corpi illuminanti.

www.vitalispa.it


&Demolizione

Riciclaggio DALL’ALTO VERSO IL BASSO La demolizione è stata suddivisa in diverse macro fasi. Qui di seguito ripercorriamo le principali: si è iniziato con le operazioni di scavo per l’alleggerimento del materiale vegetale presente sulla copertura della galleria, procedendo per fronti di avanzamento; si è poi continuato con lo sbancamento ai lati della galleria, operando per stadi di avanzamento paralleli su entrambi i lati, in modo che le strutture della galleria stes-

sa non subissero spinte asimmetriche da parte del terreno circostante; si è proceduto poi con l’abbattimento vero e proprio, dall’alto verso il basso, su una singola canna per volta, quindi demolizione dell’impalcato e in seguito delle pareti; fase conclusiva, la demolizione delle opere di fondazione. Il materiale di risulta, è stato lavorato a terra, prima di essere caricato su autocarri per il conferimento in discarica.

La flotta in campo Per effettuare l’intervento Vitali ha schierato una corposa flotta di mezzi da demolizione: un Case CX800 Demolition attrezzato con pinza demolitrice da 120 q, tre da 500 q con frantumatori idraulici da 40 q, uno da 400 q con martello demolitore da 55 q e, infine, uno da 200 q equipaggiato di benna caricatrice impiegato per le operazioni di movimentazione materiale. In particolare, il Case CX800 Demolition, ammiraglia meccanica dell’azienda bergamasca (ben visibile nelle foto sotto, rinominato ED1200 e brandizzato con livrea bianca), è stato realizzato su misura per Vitali dall’azienda inglese Kocurek: grazie al carro allargabile idraulicamente la macchina si trasporta facilmente e passa dal carrellone alla configurazione massima in sole due ore. I lettori più attenti ricorderanno di averlo visto immortalato più volte sulle pagine della nostra rivista, equipaggiato di braccio telescopico Ultra High Reach che, grazie ai due sfili estesi, arriva a un’altezza al perno di ben 50 m.

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Responsabile tecnico del cantiere per Vitali

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Peculiarità principale dell’intervento di demolizione della Galleria Tonale lungo la Tratta B1 dell’Autostrada Pedemontana Lombarda è stata la questione tempo: dovevamo portare a compimento il lavoro il più velocemente possibile al fine di consentire a Strabag di ricostruire la nuova galleria. Abbiamo optato così per mezzi di un certo livello, come il Case CX 800 da 1.200 quintali. Per velocizzare l’intervento, inoltre, abbiamo proceduto con l’abbattimento di una canna alla volta, in modo da dare la possibilità a Strabag di iniziare le attività di scavo. Perché abbiamo deciso per una demolizione meccanica? Sia per le caratteristiche strutturali della galleria, sia per limitare al massimo le vibrazioni, il rumore e le polveri: nelle vicinanze della vecchia galleria, in direzione Como, sono presenti delle abitazioni e non ci sarebbe stata la possibilità di eseguire il lavoro con cariche esplosive.

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I NFRASTRUTTURE

Alessandro Cortinovis

I DENTIKIT DELLA TRATTA B1 • CONCEDENTE CAL - Concessioni Autostradali Lombarde • CONCESSIONARIO APL - Autostrada Pedemontana Lombarda • RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Enrico Arini • DIRETTORE DEI LAVORI Ing. Francesco Domanico • IMPRESA PRINCIPALE Strabag • REFERENTE DELL'APPALTATORE Rocco La Capra • DIRETTORE TECNICO Andrea Marzi • RESPONSABILE DI CANTIERE Andrea Marzi

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&Demolizione

Riciclaggio

E DOPO LA DEMOLIZIONE... Strabag è una società europea che opera in tutto il mondo nel settore delle costruzioni. La sede principale è a Vienna ma in Italia è presente da molti anni e attualmente sta operando su alcuni progetti di interesse nazionale. “Strabag sta eseguendo i lavori di costruzione della Tratta B1 della Autostrada Pedemontana Lombarda, compreso lo svincolo di Lomazzo, aperto al traffico il 26 gennaio 2015”, spiega Andrea Marzi, responsabile di cantiere per Strabag. “Il progetto della Tratta B1 prevede di realizzare anche il collegamento all’attuale superstrada MilanoMeda attraverso la costruzione di una galleria artificiale denominata Galleria Copreno. Per far ciò, dopo la demolizione della preesistente Galleria Tonale, si è proceduto alla costruzione della nuova galleria a doppia canna (luce netta da 17 metri/cad) lunga 170 metri. È stato messo a punto un sistema di prefabbricazione che ha permesso di eseguire il montaggio delle strutture in un solo mese di lavoro nonostante fossimo in pieno inverno”.

Nella foto in alto, la Galleria Copreno immortalata in fase di montaggio. Nell’immagine in basso lo svincolo di Lomazzo dopo l’inaugurazione.

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ATTREZZATURE IDRAULICHE

MONTABERT HA DECISO DI GIOCARE IN CASA E AL SALONE PARIGINO MOSTRERÀ DIVERSE NOVITÀ DI

DANIELA STASI

Made

IN FRANCE er il 2015 Montabert ha scelto Intermat per il lancio dei suoi nuovi prodotti. Innanzitutto è da segnalare il sistema antisismico BRV, premiato con l’ambito riconoscimento “Intermat 2015 innovation awards”. Si tratta di un dispositivo elettronico brevettato e interamente progettato dai tecnici Montabert, che consente di migliorare la sicurezza ambientale mediante la regolazione della potenza del martello in base alle vibrazioni generate. Utilizzando sensori posti in aree particolarmente sensibili (binari della ferrovia, edifici a rischio caduta, ecc...), il sistema è pensato per temperare la potenza dell’attrezzatura sulla base delle indicazioni fornite dalla società committente. La tecnologia BRV consente quindi di ottimizzare il rapporto tra sicurezza e produttività. ST

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Da blu a verde Il Salone parigino sarà anche l’occasione per la società francese di presentare la gamma Blue Line, che va ad aggiungersi alla già consolidata offerta. La Blue Line vuole assestarsi nel mercato di attrezzature idrauliche di fascia bassa: prodotti nello stabilimento Montabert di Saint Priest, nella regione del Rodano-Alpi, i martelli di questa linea saranno realizzati con il medesimo livello di qualità degli altri prodotti del marchio e porteranno la tradizionale livrea verde dell’azienda.

www.montabert.com

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IL POLIVALENTE Altra novità a marchio Montabert in mostra a Parigi sarà il perforatore idraulico polivalente HC95 (nella foto), con cui la società francese ha intenzione di rinforzare la propria posizione in questo specifico mercato. Progettato per ridurre le operazioni di manutenzione, è disponibile in tre versioni: HC95 LA, concepito per sostituire un altro perforatore già installato sulla macchina; HC95 LM, pensato appositamente per le miniere e per i lavori di perforazione in sotterranea; e infine HC95 LQ, per le cave e le attività di perforazione in superficie.


&

Cave Calcestruzzo Alleggeriti

Riqualificazione

Pompe autocarrate

Messa in opera

Martelli demolitori Casseforme

Marmo

Additivi

Coltivazione Estrazione Slump

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Vagli

Cementi Sicurezza

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Sistemi di pesatura Il Cat Production Measurement con anteprima sul carico per regolazioni in corso d’opera

Pali CFA La potenza della B175 XP Casagrande in elica continua per un getto contemporaneo


L’Istituto pensante

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Post-tensione, la qualità

è diventata grande Il primo pavimento posteso italiano ha toccato il traguardo dei dieci anni di esercizio, ma sembra sia stato posato ieri. È partito da questa “best practice” - per delineare un approccio al costruire che mette al centro la massima cura di tutti gli aspetti del processo realizzativo - un seminario organizzato a febbraio dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo DI

FABRIZIO APOSTOLO

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a prima volta non si scorda mai. Soprattutto quando i risultati sono lì a testimoniare, esattamente dieci anni dopo, la bontà di “quella” scelta costruttiva. Stiamo parlando di pavimentazioni industriali in calcestruzzo armato realizzate con la tecnica della post-tensione, ovvero, ma ci ritorneremo più in profondità, senza giunti e, contestualmente, senza rischi di fessurazioni o imbarcamenti, i cui benefici sono stati ricordati nell’ambito di un se-

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minario che l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha organizzato presso la propria sede di Renate Brianza (Monza) lo scorso 19 febbraio, dal titolo: “Il primo pavimento posteso italiano compie 10 anni”. Nonché da un sottotitolo che ci porta nel vivo delle grandi questioni, tecniche ma anche economiche, dell’odierno costruire: “Puntare sulla qualità per superare la crisi”. La primogenitura di casa nostra, per dovere di cronaca, risale al 2005 e riguarda la realizzazione di circa 7mila metri quadrati di pavimento in post-tensione dei magazzini merci della Tenax, primaria azienda del settore recinzioni, geostintetici e geogriglie, a Viganò (Lecco) da parte di un pool di imprese coordinate dal “neonato” (2004) Istituto Italiano per il Calcestruzzo. Un caso da manuale, su cui spenderemo qualche parola di più alla fine di questo articolo, che ha aperto la strada a molteplici applicazioni sancendo di fatto la trasformazione della tecnica della post-tensione da “sperimentazione” a “certezza” innovativa. Ma il seminario di Renate, organizzato dall’I.I.C. in collaborazione con Tekna Chem e Tensofloor, non si è occupato soltanto di accendere i riflettori sulle “fondamenta” dell’industria contemporanea, ma ha anche scattato una fotografia su quello che è e che può ancora essere il risul-

I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it

1. Il primo pavimento posteso italiano a Viganò, Lecco, posato nel magazzino merci Tenax nel 2005. 2. Un momento del seminario del 19 febbraio che ha fatto il punto sulla tecnica della posttensione. 3. Targa dell’Aula “Quinto Cocco” inaugurata nel novembre 2014.

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6 4. Un caso costruttivo da manuale: lo stabilimento Melinda a Cunevo (Trento). 5. Pavimento posteso in esecuzione nella nuova ala del complesso di Renate, sede I.I.C. 6. Giro d’Italia in posttensione: esecuzione a Marcianise (Caserta). 7. Fasi esecutive distinte a Pastorano (sempre Caserta).

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tato finale. Ovvero siti produttivi basati su pavimenti postesi monolitici che contribuiscono a supportare la fondazione di pareti in calcestruzzo armato sormontate da coperture in materiale leggero quale il legno lamellare. Una “fotografia” che può ricordare un’altra best practice in materia di pavimenti postesi curata esattamente otto anni dopo quella di Tenax: nel 2013 a Cunevo, Val di Non, Trento, a “casa” del Consozio Melinda che porta sulle nostre tavole le omonime e notissime mele. IL METODO E GLI ATTORI Il seminario del 19 febbraio, però, non è stato soltanto un’occasione per riepilogare le buone pratiche della tecnica degli ultimi due lustri, ma si è rivelato anche e soprattutto un momento di alta specializzazione e formazione per il settore, fondato su un approccio definito: quello della qualità. Sui singoli, specifici contenuti dei contributi proposti avremo modo di soffermarci in successive occasioni di comunicazione sulle pagine di COSTRUZIONI dedicate all’I.I.C. In questa sede riteniamo utile, piuttosto, concentrarci su quell’idea qualitativa che il “laboratorio” presieduto da Silvio Cocco coltiva praticamente dalla sua fondazione e che, proprio nei pavimenti postesi, ha conosciuto una sua

86 Costruzioni febbraio 2015

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esemplificazione significativa. Le date, del resto, ci aiutano a rendere più nitida questa prospettiva e a fare da cornice alle considerazioni che seguiranno. L’Istituto nasce nel 2004 come ente indipendente senza scopo di lucro con l’obiettivo di creare un ponte tra ricerca, controlli e formazione nel campo del miglioramento dei calcestruzzi e, pertanto, del nostro panorama costruttivo complessivo. Un anno più tardi, nel 2005, viene realizzato, come abbiamo ricordato, il primo pavimento industriale posteso. Dopo due anni, la ricerca I.I.C. vede affiorare i suoi primi decisivi risultati: nasce Aeternum, il compound di additivi in grado di migliorare performance e durabilità delle strutture in calcestruzzo, le cui virtù vengono sempre più apprezzate sia in Italia sia all’estero in campo pubblico così come privato (tra le best pratice: importanti opere pubbliche in Algeria e la manutenzione straordinaria del canale Villoresi per l’Expo 2015). Intanto, si intensifica l’attività formativa che conosce una tappa recente nell’inaugurazione dell’Aula “Quinto Cocco”, a Renate, a fine 2014 (è stata anche la sede del seminario del 19 febbraio). Infine, a gennaio 2015 prende avvio la produzione di malte speciali per restuari e ripristini di strutture in calcestruzzo presso la sede Tekna


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

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Chem, sempre a Renate, resa possibile grazie alla realizzazione di un impianto robotizzato di ultima generazione. Il “motore”, nonché filo conduttore, di questo percorso? Proprio quella cultura della qualità a cui accennavamo e che può essere descritta come sintesi di fattori quali ricerca, progetto, prodotto e, in ogni passaggio, controlli accurati. “Considero incongruente - nota Silvio Cocco, presidente I.I.C., con lui il vicepresidente Valeria Campioni - parlare di una ‘gamma’ della qualità, quasi fosse possibile distinguerne delle gradazioni. Dal mio punto di vista, si può invece parlare di ‘qualità’ o di ‘non-qualità’. Nel primo caso, tutta la filiera delle costruzioni deve essere concentrata e coordinata verso il perseguimento dell’obiettivo dell’opera realizzata a regola d’arte, un approccio che, tra l’altro, può rivelarsi come una decisiva risorsa anti-crisi. Purtroppo, però, e questo si vede per esempio nel degrado che accomuna diverse opere pubbliche, oggi la corsa al continuo ribasso conduce a una non-qualità, deleteria per tutti”. Un tentativo di spezzare il circolo vizioso della “non qualità” è arrivato proprio dalle voci del seminario di Renate, che hanno documentato le singole tappe di un percorso la cui sommatoria conduce proprio verso l’obiettivo della qualità: il progetto

9b 8. Pavimento posteso realizzato a Paitone (Brescia). 9. Interno ed esterno del centro logistico di Carisio (Vercelli).

(con l’intervento dell’ingegner Filiberto Finzi), la tecnica (ovvero la post-tensione come base di un nuovo processo costruttivo, ne ha parlato l’ingegner Fabrizio Doni), il prodotto (la dottoressa Valeria Campioni: “Quali calcestruzzi per opere evolute e durevoli”), la tecnologia (leggi: gli impianti di produzione e i benefici dell’impiego del mescolatore, ne ha parlato l’ingegner Marco Nicoziani). Come accennato, ritorneremo a occuparci di questi aspetti su un prossimo numero di COSTRUZIONI. POST-TENSIONE ESEMPLARE Le basi del nostro sistema industriale, letteralmente intese, e insieme quelle del nostro accostarci al costruire, naturalmente opere sicure e che durino egregiamente nel tempo. Proprio la storia della post-tensione italiana, come già accennato, esemplifica bene questo schema. Varrà la pena ricordare, a questo punto, in cosa consiste e come si è evoluta la tecnica, per concludere con qualche parola in più sul caso da cui tutto ebbe origine, quello dello stabilimento lecchese della Tenax (A Renate c’era anche il suo dirigente Umberto Sirtori). Iniziamo col dire che oggi il know how per la posta di pavimenti in post-tensione è detenuto da

febbraio 2015 Costruzioni 87


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Tensofloor, azienda associata I.I.C., che li propone con il marchio Floortek. L’aspetto produttivo è invece curato da un’altra associata, Tekna Chem, e si traduce nell’impiego di calcestruzzi additivati con Aeternum, per esempio nella versione Pav o Cal, soluzioni con elevate resistenze e compressione, flessione e alle più alte classi di esposizione, nonché assolutamente impermeabili. L’attività specifica dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, infine, consiste nel coordinamento serrato tra le varie fasi di ricerca, sviluppo, progetto, produzione e soprattutto controlli, in laboratorio e cantiere (dal trasporto al getto). Qualche numero: Tensofloor ha eseguito oltre 600mila m2 di pavimentazione in post-tensione in Italia e all’estero. Tra gli ultimi lavori in corso: quelli di una nuova ala del polo di Renate che Costruzioni ha potuto visitare in anteprima. Ma passiamo alla tecnica, che, in sintesi, si basa sulla posa in opera di un sistema di cavi di tesatura di lunghezza corrispondente a quella del pavimento da gettare. Le strutture verticali, come per esempio i pilastri, non rappresentano un problema per la posa dei cavi, la cui posizione precisa, così come il loro dimensionamento, avviene nel dettaglio. La tesatura viene realizzata progressivamente, per fasi successive, fino a rendere l’intera piastra solidale e costitituire così un pavimento monolitico continuo, con planarità perfetta. Il risultato finale è una pavimentazione senza giunti e senza pericolo di fessurazione

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della lastra, imbarcamento e danneggiamenti da cicli di carico. Dal punto di vista delle quantità, le normative anticendio prescrivono di non superare i 10mila metri quadrati di superficie, anche se la tecnica consente agevolmente pose molto più ampie. “Una perfetta planarità - nota ancora Silvio Cocco - garantisce anche uniformità di trasmissione in apparati tecnologicamente sempre più sofisticati, quindi un vantaggio squisitamente operativo e non solo manutentivo. Anche in questo l’esperienza di Tenax, che ha optato per questa pavimentazione per un sito con una forte componente sensoristica, è stata anticipatrice”. Ecco allora i casi dello stabilimento Melinda (2013) e, andando a ritroso, siti produttivi a Marcianise (Caserta, 2015), Pastorano (Caserta, 2014), Cassina de’ Pecchi (Milano, 2011), Paitone (Brescia, 2010), i due poli logistici di Carisio (Vercelli) e Oppeano (Verona), considerando entrambi quasi 180mila m2 di pavimento (2007), e molti altri. Tutti “figli” di quella prima esperienza del 2005, 7mila m2 ancora oggi impeccabili dopo dieci anni di esercizio. Allora l’azienda arrivava da un’esperienza negativa, in materia di pavimentazioni industriali, ed era alla ricerca di una soluzione che garantisse qualità e durabilità. Cercata, trovata. Senza ancora un precedente italiano, ma con alle spalle esperienze estere positive e un approccio di cultura tecnica solida e seria.

10. Ancora un’immagine dell’intervento pioniere di Viganò (Lecco) del 2005. 11. Durabilità garantita anche grazie all’innovazione nei calcestruzzi: resi più lavorabili e allo stesso tempo impermeabili. 11


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I N COLLABORAZIONE...

MADE IN CONCRETE 2015 il calcestruzzo è protagonista LA CULTURA DEL COSTRUIRE LEGATA A UN PRODOTTO D’ECCEZIONE SARÀ AL CENTRO DELL’EVENTO ORGANIZZATO NELL’AMBITO DELLA FIERA MADE EXPO

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

90 Costruzioni febbraio 2015

Dal 18 al 21 marzo prossimi il polo Fiera Milano di Rho ospita l’evento MADE in concrete (all’interno dell’ampia cornice di MADE expo), iniziativa organizzata da Atecap interamente deil bello del calcestruzzo dicata al calcestruzzo e al calcestruzzo armato. nel costruire italiano Il tema di questa edizione sarà quello della belFiera Milano Rho 18 - 21 marzo 2015 lezza del costruire legata alle opere in calcestruzzo realizzate in Italia. Giunta alla sua terza edizione MADE in concrete è un’importante opportunità di confronto con gli operatori pubblici e privati dell’industria delle costruzioni che si articola in un ricco calendario di eventi, workshop, seminari e presentazioni, con l’intervento di esperti di settore e addetti ai lavori. “Attraverso MADE in concrete – spiega il presidente Silvio Sarno - l’Atecap si rivolge ai progettisti, alle imprese, ai direttori dei lavori e ai committenti per raccontare il calcestruzzo con le sue caratteristiche e le sue potenzialità. Vogliamo metterne in luce i vantaggi economici, sociali e ambientali e soprattutto valorizzare e promuovere una cultura del prodotto e del costruire in calcestruzzo, il materiale da costruzione più utilizzato al mondo e alla base di un’edilizia sostenibile e di qualità”. A MADE in concrete - per il quale, ad oggi, hanno rinnovato il proprio patrocinio, anche per questa edizione, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e Legambiente - si parlerà di questioni tecniche e politiche. I temi cardine della manifestazione saranno infatti quelli dell’utilizzo di aggregati provenienti da riciclo e da riuso nelle infrastrutture stradali, le opportunità per il settore delle costruzioni in calcestruzzo offerte dalla revisione delle Norme tecniche per le costruzioni, le best practice nei cantieri e nella gestione dei rifiuti C&D, il calcestruzzo in galleria, gli scenari futuri di mercato (con la presentazione del Rapporto Atecap 2015), le nuove prospettive per le città con gli edifici alti in calcestruzzo. Per conoscere il programma delle iniziative di MADE in concrete e per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web dell’Associazione www.atecap.it o chiedere di ricevere la newsletter di MADE in concrete scrivendo ad atecap@atecap.it.


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NEWS

&Calcestruzzo

Cave

Firma in... calce!

La beton-mobile vola in Olanda Il prototipo dell'impianto mobile di betonaggio più compatto della gamma Kimera, il nuovo modello Small, è stato consegnato all'impresa J. van den Brom & Zn BV di Nijkerk, nel nord dei Paesi Bassi. La macchina, equipaggiata con un motore ausiliario Perkins e dotata di un sistema di stabilizzazione indipendente, valorizza una flotta aziendale già costituita da altri impianti di betonaggio mobili. Il modello Small di KIMERA ha conquistato il favore del cliente internazionale per i sistemi di pesatura che assicurano notevole precisione e accuratezza durante il ciclo di produzione.

dell’impressionante grattacielo alto 175 m. Il pompaggio del calcestruzzo si è svolto a basso calore di idratazione in C 32/40, con uno slump assimilabile a quello di un SCC. Questo prodotto è

www.edilteco.it

portato 7.600 m3 di calcestruzzo alla struttura di fondazione della torre Hadid, nel nuovo quartiere City Life di Milano. In buona sostanza, meno di un week end per consolidare la piastra di fondazione

www.kimera.net

L’

impresa si è svolta nel corso di un’unica, impressionante sessione. Dal 5 al 7 dicembre scorsi, l’imponente getto realizzato in meno di 48 ore, senza interruzioni, ha

stato realizzato appositamente per contrastare il rischio di fessurazione che caratterizza i getti imponenti delle platee di fondazione molto spesse. Il mix design prevede 340 kg/m3 di cemento pozzolanico 32.5R IV/A cemento che per le sue caratteristiche di pozzolanicità permette appunto di tenere sotto controllo il calore d’idratazione che causa le già menzionate fessurazioni. Il cemento viene fornito dall’ unità produttiva HOLCIM di Merone mentre il calcestruzzo deriva principalmente dall’impianto Holcim di Novate Milanese, dotato di un innovativo sistema di carico con premescolatore (wet). Infine gli aggregati provengono da diverse cave, tra cui va citato almeno il nuovissimo impianto di Pioltello, al suo esordio in un lavoro di grande portata. www.holcim.com

Nuovo “cappotto” termoisolante L’isolamento eco-friendly esiste, eccome! Ne è da sempre convinta EDILTECO, l’azienda di San Felice sul Panaro (MO) specializzata nella produzione di malte alleggerite termoisolanti. Ecap, innovativo pannello per soffitti e pareti esterne e interne, ha costituito la soluzione ideale per coibentare un edificio storico di Torino, consentendo l’eliminazione di ponti termici e la protezione delle facciate dalla acque meteoriche. Grazie al frontespizio a cappotto realizzato con i pannelli Ecap la temperatura interna dei locali è aumentata di quattro gradi, scongiurando la dispersione di calore e favorendo il contenimento dei costi energetici.


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U

reattività dell'azienda alle variazioni delle prestazioni operative, all'insorgenza di nuove opportunità di business e al cambiamento delle condizioni di mercato. www.3ds.com

le aziende a ottimizzare lo sviluppo e la gestione delle miniere. Le nuove esperienze di DASSAULT SYSTÈMES consentono oggi di offrire all’intero comparto una maggiore agilità e flessibilità nella pianificazione delle attività, nella progettazione e nella produzione, contribuendo a un cambiamento tecnologico che procede rapidamente. Vediamo i programmi in sintesi. Lean Mine Construction rende disponibili su un’unica piattaforma tutti gli applicativi e le conoscenze

febbraio 2015 Costruzioni 93


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er l’efficienza economica delle pale gommate serie M di Caterpillar la dedica puntuale è costituita dal Cat Production Measurement. Questo sistema è deputato al controllo del carico utile effettuato dai wheel loader di gamma media e contempla funzioni avanzate di pesatura. Consente all’operatore, ad esempio, di regolare rapidamente il carico prima di lasciare il cumulo di stoccaggio e, in virtù della funzione inedita Transfer-On-Weigh può fornire un’anteprima sul peso del materiale (più il carico utile complessivo dell’autocarro simultaneamente alla pesatura della benna). Il Low-Lift-Weighing invece stima il peso del materiale ad altezza ridotta di sollevamento (velocizzando ad esempio il carico in tramoggia). Infine, grazie alla funzione Tip-Off, l’operatore può regolare il carico in corrispondenza dell’autocarro o della tramoggia, visualizzando gli stessi pesi regolati in tempo reale. RRST

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TOUCH SCREEN... DI PESO! Il Cat Production Measurement consente all'operatore un accesso facile alle informazioni dal display multifunzione con touch screen montato di serie sul-

la pala gommata. La telecamera posteriore della macchina condivide lo stesso display quando la pala gommata è in retromarcia. Si possono consultare i dati del carico utile, in aggiunta alle metriche di produttività e di efficienza del combustibile grazie al monitoraggio dei progetti in 3D con VisionLink. Una rendicontazione esaustiva aiuta i manager a gestire rapidamente la movimentazione di materiali, valutare le prestazioni della flotta e dell'operatore e prendere decisioni tempestive per soddisfare gli obiettivi di produzione e ottimizzare l’efficienza in cantiere.

febbraio 2015 Costruzioni 95


PALI C FA

INIEZIONE di fiducia L’HA FORNITA SENZ’ALTRO CASAGRANDE CON LA NUOVA LINEA DI PERFORATRICI AD ALTO CONTENUTO TECHNO. IN CAMPO IL MODELLO B175 XP DURANTE UN CONSOLIDAMENTO DA RECORD DI ALBERTO FINOTTO

otenza, tecnologia, velocità esecutiva e continuità irreprensibile in corso d’opera per uno dei più grandi cantieri logistici del nord-est. Tutto questo l’abbiamo osservato in primo piano, mettendoci di fronte alla B175 XP di Casagrande, una delle perforatrici dell’ultima generazione XP Series frutto della ricerca d’avanguardia seguita dal costruttore di Fontanafredda (PN). Questa macchina da fondazione potente e compatta è stata equipaggiata per una palificazione CFA (Continous Flight Auger) adottata nell’edificazione dell’impres-

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96 Costruzioni febbraio 2015

sionante polo logistico Maxi Di-Famila di Belfiore (VR). La tecnica prevede lo scavo del palo tramite l’infissione di un’elica continua assemblata sul tubo centrale cavo. Al termine dello scavo, l’estrazione dell’elica viene effettuata contemporaneamente al getto del calcestruzzo pompato dall’interno dell’elica stessa. I pali, infine, vengono armati per tutta la loro lunghezza con gabbie inserite nel calcestruzzo fresco. Un’applicazione dove il campione Casagrande dimostra la più notevole redditività a tempo di record. RST


&Calcestruzzo

Cave

85.000 M2 IN PLATEA Per il polo logistico Maxi Di di Belfiore, nelle opere di fondazione è stata adottata una palificazione per plinti allo scopo di sostenere le strutture di un capannone da circa 80.000 m2 per lo stoccaggio delle merci (15.000 m2 dei quali dedicati a celle frigorifere), ai quali sono stati aggiunti i 6.000 m2 del magazzino automatizzato. Il diametro dei pali misura 600 mm (a una pro-

fondità di 17,20 m), e il pompaggio ha fornito 5 m3 circa di cemento per ogni palo. Con la perforatrice B175 XP la produttività media ha raggiunto i 10-15 pali al giorno. La sequenza di lavorazione ha previsto innanzitutto la trivellazione dei pali in CFA. Successivamente sono stati costruiti i plinti-bicchieri in opera ed è stata effettuata la posa finale del prefabbricato.


PALI C FA

POTENZA E CONTROLLO La XP Series rappresenta la linea di prodotto più avanzata della Divisione Fondazioni di Casagrande, soprattutto in termini di elettronica dedicata. Per le macchine di questa linea è stato sviluppato il sistema di controllo SPM (Smart Power Management) che permette una gestione intelligente della potenza-motore. Sorvegliando i flussi di potenza istantanei, l’SPM conferisce in tempo reale tutta la propulsione disponibile alle funzioni di lavoro. Fornire maggiore potenza alla rotary significa ottenere il numero di giri più elevato a parità di coppia e il surplus di potenza all’argano produce più velocità a parità di tiro. Si possono dedurre, quindi, i notevoli vantaggi riferiti a una produttività che riduce sensibilmente i tempi di lavoro.

Gli impianti idraulici delle perforatrici XP Series adottano la tecnologia d’avanguardia FLS (Full Load Sensing). Attraverso una retroazione tra pompe e distributori, questo modulo funzionale porta in pressione istantaneamente solo la quantità di olio che serve all’applicazione. In questo modo si può gestire la richiesta di potenza stessa riducendone le dissipazioni, per un risparmio medio di carburante (calcolato su un ciclo di lavoro teorico) fino al 25% in più rispetto ai normali impianti.

La zavorra, collocata in modo studiato, bilancia adeguatamente la B175 XP secondo i più stringenti standard di stabilità e sicurezza durante la lavorazione. Telaio e zavorra sono costruiti con acciai altoresistenziali di ultima generazione.

98 Costruzioni febbraio 2015


&Calcestruzzo

Cave Cattedrale logistica Il polo logistico appaltato da Maxi Di all’impresa di costruzioni Poledil (Gruppo Poloni) trova il suo punto nevralgico nel magazzino automatizzato da 6.000 m2. La struttura prevede 12.000 posti pallet sviluppati per un’altezza di 30 m della torre automatica che sarà gestita da 12 robot. Solo per la struttura del magazzino automatizzato, sono stati trivellati ben 400 pali, con una platea di circa 70 cm in testa ai pali stessi. Complessivamente, tra capannone e magazzino automatizzato (per un totale d’area di oltre 85.000 m2) sono stati realizzati 2.000 pali con tecnologia CFA. Gli operai specializzati dedicati all’opera (ancora in corso) sono 30. Tra le imprese subappaltatrici coinvolte va menzionata almeno l’SCS (Società Costruzioni Specializzate) di Trambileno (TN), esecutrice delle opere di fondazione e proprietaria della B175 XP. Il parco macchine dell’azienda è costituito esclusivamente da modelli Casagrande.

B175 XP IN CIFRE Dati tecnici Motore diesel (Tier 4 Final) Cummins QSB 6.7 Aftercooler Potenza 194 kW Carro (larghezza variabile) 2.500-3.700 mm Argano principale (tiro nominale 1° strato) 160 kN Argano ausiliario (tiro nominale 1° strato) 70 kN Rotary idraulica (coppia) 160 kNm Peso dell’attrezzatura 42,5 t Prestazioni di scavo Elica continua CFA Pali Diaframmi KRC Profondità max. 23 m 57 m 30 m Diametro max. 900 mm 1.500 mm Spessore 2.500 x 800 mm

febbraio 2015 Costruzioni 99


PALI C FA Da sinistra, Camillo Zanoli, responsabile di cantiere a Belfiore, insieme a due operatori delle opere di fondazione nel polo logistico Maxi Di-Famila. “La strumentazione elettronica implementata sulla B175 XP è fondamentale per un lavoro rapido ed efficace – commenta Giancarlo Miola della SCS Calcolare la profondità, i metri cubi di cemento, i colpi della pompa, i litri di mandata, la velocità di risalita dell’elica fornisce un quadro utile e preciso della lavorazione in corso”. L’opzione di download dei parametri di lavoro della B175 XP favorisce le operazioni di post processing e l’immediata valutazione complessiva del lavoro eseguito.

L’ARMATURA

PERFETTA

Durante la realizzazione del palo CFA, la strumentazione elettronica della perforatrice controlla costantemente le fasi di costituzione del manufatto e le attrezzature possono essere collegate a un registratore di dati che fornisca nome del progetto, numero del palo, data, tempo di costruzione e diametro. Al termine dell’iniezione di calcestruzzo si procede all’inserimento dell’armatura che normalmente ha una lunghezza variabile dai 6 ai 13 m. Le armature sono costituite da sei o più barre di acciaio per un diametro non inferiore ai 20 mm. Le staffe, del diametro minimo di 8 mm, vengono assemblate e saldate alle barre longitudinali ogni 200 mm per formare una gabbia rigida.

100 Costruzioni febbraio 2015


Sollevamento Noleggio

&

Assicurazioni

Cesoie

Piattaforme

Garanzie Contratti

Martelli demolitori

Gru

Flotte

Autogr첫 Casseforme

Idraulica Ponteggi Generatori

Tecnologia

Movimento terra Servizi

Sicurezza

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106

116

Eventi e fiere 30 anni di successo nel sollevamento. A Intermat il compleanno di Haulotte

Logistica Dal mercato, la prima ripresa nel 2014 per carrelli e trattori rivela prospettive e protagonisti

Piattaforme aeree La ZED 20.2 Easy in mostra rivela tutti i vantaggi di impiego per il noleggiatore specializzato


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

Ritorno a Parigi, 30 anni dopo

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l’occasione per presentare i miglioramenti apportati dai progettisti haulotte alla gamma di bracci per grandi altezze, ora caratterizzati dalla sigla “RTJ PRO”. I modelli HA32, HA41 e HT43 RTJ PRO dispongono di caratteristiche costruttive e funzionali di livello superiore, come la nuova generazione di ceste modulari che includono la protezione della scatola di controllo superiore e un vassoio portautensili in plastica a elevata resistenza, oltre al celebrato dispositivo di sicurezza secondario Haulotte ACTIV’Shield Bar (montato di serie sui modelli commercializzati in Europa). La recente

piattaforma fuoristrada a braccio telescopico HT23 RTJ invece costituirà il top di gamma riservato agli utilizzatori più esigenti in termini di prestazioni “ad alta quota”. A Parigi HAULOTTE Group ha previsto anche un’anteprima mondiale sulla nuova gamma di sollevatori telescopici HTL con motorizzazione Tier 4 Final. Non solo nuovi motori: la gamma di sollevatori telescopici HTL testimonia oggi i numerosi miglioramenti tecnici ed ergonomici, che permettono di soddisfare ancora meglio le aspettative di una clientela di fascia alta alla ricerca di versatilità e performance irreprensibili. www.haulotte.com

Alto profilo

Il servizio è vicino L’officina Il Service di Rovereto (TN) si è avvicinata al suo partner principe. In via Caproni, a breve distanza dalla sede CTE, l’azienda dedicata all’assistenza delle piattaforme aeree del marchio trentino ha aperto, 30 anni dopo la sua fondazione, il nuovo quartier generale per la manutenzione e riparazione di piattaforme aeree semoventi verticali e articolate, PLE autocarrate, sollevatori telescopici, elevatori per traslochi. In un’area di 500 m2, oggi l’attività del Service può ospitare fino a sette mezzi in assistenza per un ciclo di intervento sempre più rapido ed efficiente. Le province di competenza dell’officina autorizzata CTE sono: Trento, Bolzano, Verona, Brescia, Mantova.

www.ctelift.com

102 Costruzioni febbraio 2015

L’iF Design Award 2015 ha conferito a Toyota Material Handling tre prestigiosi riconoscimenti in categorie di prodotto differenziate. I componenti della giuria hanno valutato con favore la concezione progettuale tutta europea del transpallet elettrico BT Levio Serie P e del carrello elevatore Traigo 80. Il terzo vincitore, il Tonero da 3,5-8 t, invece, è stato sviluppato presso il Toyota Design Center in Giappone. La cerimonia di consegna degli iF Design Awards si è tenuta il 27 febbraio scorso negli spazi del BMW Welt di Monaco di Baviera. I carrelli premiati saranno quindi esposti al Salone dell’ iF Design ad Amburgo, dal 18 giugno al 20 settembre prossimi.

www.toyota-forklifts.it

ompiere 30 anni e non sentirli. Potrebbe essere questo lo slogan di Haulotte che compie la ricorrenza proprio in occasione dell’Intermat 2015 a Parigi, presentando alcune novità che confermano la freschezza tecnologica delle idee progettuali proposte dalla casa francese. A partire dalla nuova piattaforma articolata HA20RTJ dal design elegante a 20 m operativi, dove ogni dettaglio serve a ottimizzare le prestazioni secondo tre obiettivi essenziali: massimizzare la produttività, ridirre i costi di esercizio e garantire massima sicurezza agli operatori. Intermat sarà anche


Futuro resort per la gru

l sollevamento portuale può servire a elevare il livello del turismo europeo di fascia alta? La domanda non vi appaia troppo bizzarra, dal momento che la storica gru 13 del molo che si affaccia sul fiume Ij di Amsterdam è

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stata restaurata per accogliere tre lussuosissime suite dalla vista mozzafiato arredate da un pool di grandi designer. Il progetto del Faralda Crane Hotel ha richiesto tre anni di lavoro e un investimento di 843mila euro ma alla fine il risultato

Pneumodinamica n manipolatore di pneumatici da 5.8 ton abbinato a una gru FASSI F660RA.2.22 allestita su un camion Mercedes Benz Actros 4144 8x4 chassis rappresenta una delle applicazioni-novità di rilievo in ambito internazionale per il costruttore di Albino (BG). La gru è stata implementata in questa versione per la flotta Scribante Construction (Pty) Ltd che lavora con l’ausilio di macchine movimento terra heavy duty al servizio di due compagnie minerarie nell'area Middelburg/Emalahleni a Mpumalanga in Sudafrica. www.fassi.com

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stupefacente ha ripagato appieno lo sforzo finanziario e creativo (corroborato d’ora in poi dalla disponibilità delle camere al prezzo vertiginoso di 434 euro a notte). L'audace progetto del Faralda Crane Hotel è

nato dall'idea dell'imprenditore Edwin Kornmann Rudi e ha già fatto il suo ingresso tra gli hotel più rilevanti e ambiti della metropoli olandese. Tra le dotazioni della gruresort, anche uno studio televisivo all’avanguardia comletamente attrezzato per manifestazioni e grandi eventi multimediali.

Valori certificati on il conseguimento della Certificazione ISO 14001, si concretizza per Linde Material Handling Italia un ulteriore passo importante verso un sistema di gestione aziendale che integra scelte imprenditoriali e sviluppo sostenibile. La filiale italiana di Linde ha completato la tripla certificazione dei propri sistemi di gestione, assicurandosi una solida opportunità per la partecipazione a gare e appalti con aziende primarie e pubblica amministrazione, secondo canoni che vanno oltre i requisiti previsti dalla normativa. www.linde-mh.it

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febbraio 2015 Costruzioni 103


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Articolate da premio

a manifestazione organizzata da KHL Group costituisce un appuntamento tra i più prestigiosi nell’ambito delle occasioni di riconoscimento per l’eccellenza dei prodotti di sollevamento e movimentazione in quota. L’ALH (Access, Lift & Handlers) Conference &

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Awards, a cui hanno partecipato oltre 200 industriali del settore, si è tenuta l'11 novembre scorso negli spazi dell’Hotel Biltmore di Miami, ha proclamato vincitore SOCAGE nella categoria degli allestimenti autocarrati. L’azienda di Sorbara di Bomporto (MO)

ha partecipato al concorso presentando la sua gamma di piattaforme aeree installabili su camion con un’altezza di lavoro di 37 m, includendo due modelli pensati in particolare per il settore delle insegne pubblicitarie, una PLE da 22 m e una da 28 m entrambe con jib e argano

per una capacità di carico di 600 kg. La schiera di tutti i modelli presentati da Socage ha incluso quindi una DA392 (28 m, doppio articolata; una 105DJ e una 120DJ, rispettivamente da 32 m e 37 m, doppio articolate con jib; una 72TW e una 94TW, la prima da 22 m e la seconda da 28 m, moduli telescopici con jib e argano per capacità di carico di 600 kg (300 kg cestello + 300 kg jib e argano). Tutti questi modelli possono essere installati utilmente su autocarro da 11 t. ww.socage.it

Vertici di design nche Alessi SpA, azienda di punta tra le fabbriche del design Italiano a livello internazionale, si avvale del supporto di una piattaforma semovente verticale tra le più apprezzate della gamma GENIE, la GS-2632. I tre stabilimenti dell’azienda (produzione e logistica) insediati a Omegna e Gravellona Toce (VB) hanno a disposizione per ogni necessità di intervento urgente la semovente verticale Genie che si è rivelata nel tempo, nel corso di numerose applicazioni, una macchina ideale per eseguire lavori di manutenzione ordinaria, come la sostituzione di lampade o la riparazione di piccoli impianti elettrici collocati ad altezze raggiungibili solo con l’ausilio delle opportune piattaforme di lavoro elevabili, secondo dinamiche di particolare flessibilità coniugayta a dimensioni operative contenute. www.ctelift.com

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Fedeltà nel noleggio o scorso 7 febbraio si è tenuto il quinto Meeting annuale del Gruppo Mollo presso il Palazzo Mostre e Congressi di Piazza Medford ad Alba (CN). Durante l’incontro l’azienda ha illustrato ai propri collaboratori i risultati dell’attività del gruppo raggiunti nel 2014 e ha presentato le nuove strategie per il futuro, tra cui l’apertura di nuovi centri noleggio. Al termine dell’incontro sono stati premiati i dipendenti Mollo con 10, 15, 20 e 25 anni di fedeltà lavorativa. www.mollofratelli.com

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104 Costruzioni febbraio 2015


Sollevamento&Noleggio

NEWS

Una flotta a tutto campo lavori che hanno trasformato l’isola di Sacca Sessola, nella Laguna di Venezia, in un esclusivo resort del gruppo alberghiero JW Marriot si sono conclusi proprio alla vigilia dell’apertura in grande stile del complesso turistico, prevista per il 16 marzo. La struttura presenta 266 camere e suites, un centro wellness e diverse piscine, risultato dell’intervento di riqualificazione degli edifici esistenti. L’isola – di natura artificiale – per due secoli è stata sede di ospedali. Fin dai primi giorni dell’apertura dei lavori le macchine

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COFILOC sono state impegnate nei diversi cantieri, a seconda della tipologia d’intervento. Tra le prime, un escavatore Hitachi ZX 240 serie 5,

mentre in questo periodo sono quotidianamente all’opera una piattaforma JLG 450J, un ragno cingolato Hinowa Lightlift 14.72 IIIS, un sollevatore telescopico Merlo P28.8L Plus, un Roto 45.21 e 8

torri faro Yanmar Light Boy lb446h-1. Si tratta, quindi, di quello che potremmo definire un “noleggio globale” che mette in luce la capacità

dell’azienda trevigiana di fornire un servizio efficiente e diversificato a misura delle esigenze del cliente. www.cofiloc.com

Impresa sulla torre di varo on un intervento in più fasi, Mammoet Italy ha portato a termine il trasporto e l’installazione del nuovo basket nella torre di varo per la posa di tubature sottomarine (JLT, J-Lay Tower), che verrà imbarcato sulla nave semisommergibile per lavori offshore Saipem 7000. Il basket è stato realizzato dalla Fratelli Righini per un implementazione della torre di varo che colloca la Saipem 7000 ai massimi livelli mondiali per le operazioni di posa a grandi profondità. MAMMOET ITALY ha svolto il lavoro

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affidatole dalla Nuovo Arsenale Cartubi, responsabile della commessa per l’aggiornamento della JLT, in più fasi. Il primo step è consistito nel trasporto del basket completo dallo stabilimento Fratelli Righini sino al cantiere temporaneo all’interno del terminal SAPIR, utilizzando carrelli idraulici semoventi modulari SPMT per un totale di 32 assi, azionati da due Power Pack Unit. In cantiere, il basket è stato sollevato e collocato su un sistema di skidding montato sopra i carrelli. Quindi è stato agganciato con degli strand

jacks montati su un ulteriore sistema di skidding. In seguito il basket è stato sollevato con gli strand jacks, traslato completamente all’interno della torre e poi agganciato

ai suoi perni.L’intervento rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’expertise Mammoet nei lavori più complessi di heavy lifting. www.mammoet.com

febbraio 2015 Costruzioni 105


LOGISTICA

LE PIÙ RECENTI NOVITÀ DI PRODOTTO E LE TENDENZE NEL SETTORE LOGISTICA E MOVIMENTAZIONE MATERIALI.

DOPO LA RIPRESA DEGLI ORDINI REGISTRATA NEL 2014, LE PROSPETTIVE DI MERCATO PER QUEST’ANNO DI

GIOVANNI GASLINI

PROTAGONISTI dietro le quinte

e attrezzature per la movimentazione dei materiali sono in continua evoluzione. Sia dal punto di vista tecnologico, in termini di miglioramento dell’efficienza, dell’affidabilità, della sicurezza e della riduzione dei consumi, sia sotto il profilo della specializzazione per coprire tutti i settori d’impiego, inclusi quelli di nicchia. Il mercato ha registrato lo scorso anno un crescente interesse da parte degli operatori logistici per i cosiddetti trainatori o trattori, che movimentano le merci orizzontalmente, riducendo al minimo il trasferimento (e i rischi) dei carichi sospesi. RST

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106 Costruzioni febbraio 2015


&Noleggio

Sollevamento

STABILIZZAZIONE DEL CARICO Per l’intralogistica delle aziende manifatturiere, OM Still ha introdotto il trattore elettrico multifunzione Kanvan, che unisce alla capacità di traino dei rimorchi quella di sollevamento dei colli (fino a 1,8 metri d’altezza). Al Kanvan e agli altri modelli già in gamma - Cx-T e R07/08 - si aggiungeranno quest’anno i nuovi rimorchiatori elettrici - Ltx20 e Ltx70/80, presentati all’edizione 2014 del Cemat, la fiera della logistica di Hannover. Altre recenti novità di OM Still sono i carrelli Rx 70 Hybrid a recupero energetico in frenata e i retrattili Fm-X, con portate da 1 a 2,5 tonnellate. Grazie al dispositivo di stabilizzazione del carico Als, gli Fm-X sono in grado di sollevare colli di 1.000 chili fino a 13 metri d’altezza.

In apertura, l’Rx 70 Hybrid a recupero energetico di OM Still. In alto, due retrattili della serie Fm-X.

febbraio 2015 Costruzioni 107


LOGISTICA

PIÙ RICHIESTA PER I RIMORCHI MODULARI Linde Material Handling, brand del gruppo Kion insieme a Still, OM Still, Fenwick, Baoli e Voltas, ha recentemente introdotto sul mercato due sistemi per l’approvvigionamento delle linee di produzione mediante rimorchi modulari trainati da un trattorino elettrico, il Logistic Train e il Factory Train. Il primo è adatto soprattutto alla movimentazione dei componenti su pavimentazioni regolari, in ragione del ridotto diametro delle ruote dei rimorchi (200-250 mm), mentre il secondo può operare anche all’esterno dei capannoni grazie alla gommatura elastica. Un’altra novità di Linde è rappresentata dai carrelli frontali elettrici della serie E60 - E80. La gamma comprende quattro modelli, con portate da 6 a 8 tonnellate. I due motori di trazione trifase a corrente alternata da 11 kW sono integrati nell’assale anteriore. Le due unità di sollevamento - sempre a corrente alternata - hanno, invece, una potenza di 21 kW ciascuna. L’impianto frenante, costituito da freni lamellari immersi in bagno dolio ed esenti da manutenzione, permette il recupero energetico. Linde presenta inoltre una nuova serie di trattori elettrici allargando l’offerta oltre le 6 t di capacità di traino introducendo il modello W08 da 7 t (più una portata di 800 kg) e il modello P80 da 8 t. Sotto, i nuovi tratori P60 - P80, adatti al traino di rimorchi modulari all’interno di stabilimenti e aree industriali esterne. In basso il carrello C 60.

Meno emissioni, più efficienza I carrelli a trazione idrostatica delle Serie 3s, 4s e 5s di Jungheinrich sono stati di recente rinnovati. Al centro dell’attenzione il motore diesel Volkswagen con sistema d’iniezione common rail, conforme alla normativa antinquinamento Stage IIIB, che permette una riduzione dei consumi di gasolio dell’8%. La seconda novità di prodotto di Jungheinrich è rappresentata dal transpallet a timone elettrico Ere C20. Si tratta di un modello dotato di un montante di sollevamento supplementare con una portata fino a 700 chili. Questa soluzione permette di innalzare i pallet oltre il montante di base standard, integrato nel vano batterie. Dall’alto: il carrello Jungheinrich a trazione idrostatica con motore diesel Dfg 425s e il transpallet elettrico Ere C20.

Il settore delle attrezzature per la movimentazione dei materiali in Italia, anch’esso investito dalla crisi economica, è andato incontro a profonde trasformazioni sia dal punto di vista delle strategie commerciali sia per offerta di prodotto. Loreno Leri, Head of Marketing and Intralogistic Systems OM Still, ci spiega il suo punto di vista

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Qual è la situazione del mercato e quali sono le prospettive per il 2015?

“Gli investimenti in macchinari e sistemi logistici riflettono lo stato di salute del settore industriale. Mentre Germania e Francia hanno già recuperato il terreno perduto, in Italia siamo ancora lontani dalle 45 mila macchine vendute nel 2007. Lo scorso anno il mercato ha fatto registrare un incremento del 20 per cento rispetto al 2013, attestandosi sulle 30

108 Costruzioni febbraio 2015


&Noleggio

Sollevamento

ORA LA RIPRESA SI SENTE GOMMA SU GOMMA Hyster ha recentemente presentato due carrelli destinati a settori d’impiego molto specializzati. Si tratta dei H16Xm-H18Xm per la movimentazione dei prodotti siderurgici e degli X8Xm-X32Xm, pensati il trasporto e il posizionamento dei pneumatici delle macchine movimento terra di grandi dimensioni (come le pale gommate) o quelli dei dumper da miniera.

In alto, da sinistra, un carrello Hyster con attrezzatura idraulica per movimentare dei pneumatici di grandi dimensioni e un X16Xm-12 per applicazioni nell’industria siderurgica.

mila unità commercializzate. Comprendono circa 18 mila macchine da magazzino, 2 mila frontali termici e quasi 10 mila frontali elettrici. Per il 2015 prevediamo una crescita moderata del comparto”.

Quali sono i trend di mercato, in termini di prodotto e soluzioni logistiche? “Gli utilizzatori chiedono efficienza, riduzione dei consumi, assistenza e flessibilità. Flessibilità significa formule di noleggio a breve o a lungo termine, che sono le soluzioni preferite da circa il 60% della clientela. Per migliorare il service OM Still ha coinvolto le filiali (6 in Italia) e i concessionari (55 in tutto) e 700 tecnici specializzati. Per incrementare l’efficienza del prodotto occorre investire in ricerca e sviluppo, come abbiamo fatto con il nuovo retrattile Fm-X e con il programma Blue-Q. Il primo utilizza un sistema di stabilizzazione che riduce le oscillazioni del montante, abbattendo così tempi di movimentazione. Con il Blue-Q, invece, si ottengono risparmi d’energia del 10-20%. Dal punto di vista dei trend emergenti, c’è un crescente interesse per i trainatori o trattori, che movimentano le merci orizzontalmente, evitando così i carichi sospesi. Nel 2015 ne lanceremo due nuovi modelli, Ltx 20 e Ltx70/80”.

La contrazione dell’economia mondiale, iniziata nell’ultimo trimestre del 2008, si è fatta sentire anche nel comparto dei carrelli elevatori. Che, rispetto ai livelli pre-crisi del 2007, ha fatto registrare un calo marcato degli ordinativi in tutti i paesi europei. Il minimo assoluto è stato toccato a cavallo fra il 2009 e il 2010, quando i volumi hanno subito una flessione anche del 60% (è il caso della Spagna), in confronto al 2007. Diminuzioni importanti, anche se meno accentuate rispetto al mercato iberico, si sono avute in Italia, Francia, Inghilterra e Germania.Questi due ultimi paesi hanno, però, mostrato una buona ripresa lo scorso anno, riportandosi al di sopra dei volumi pre-crisi. In Italia, malgrado il risveglio del mercato nel 2014, rimane ancora molta strada da percorrere per tornare ai fasti del passato.

IL 2014 NEL MONDO Aree geografiche Europa Occidentale Europa Orientale Nord America Sud America Cina Mondo

1° trim. 2014/2013 +10,3 -6,9 +14,2 -18,4 +17,7 +9,7

2° trim. 2014/2013 +14,0 +9,5 +2,3 -11,3 +12,6 +8,9

3° trim. 2014/2013 +13,7 +5,3 +1,2 +3,3 +6,7 +6,4

GLI ULTIMI 7 ANNI IN EUROPA

Note: dati si riferiscono alle vendite per unità di carrelli Source: WITS/FEM

febbraio 2015 Costruzioni 109

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sette metri

DI MATTHIEU COLOMBO

IL TEMPIO DELL’IDROSTATICA

© Costruzioni

SOLLEVATORI TELESCOPICI

TRE NUOVI

Quello di Telfs, Austria, è uno dei sette siti produttivi della Liebherr EMtec. Le macchine qui progettate e prodotte sono gli apripista ad azionamento idrostatico, le pale cingolate, le posatubi, alcune delle macchine speciali per l’industria estrattiva e i sollevatori telescopici. Con le nuove macchine da 7 metri, la gamma passa da 4 a 7 modelli, tutti con trasmissione idrostatica. La linea di produzione dei sollevatori si sviluppa in cinque fasi e produce macchine su ordinazione.


&Noleggio

Sollevamento

LA GAMMA DEI “MADE IN TELFS” SI ALLARGA VERSO IL BASSO. ORA DAI 13 M D’ALTEZZA UTILE SI PASSA AI 10 M, QUINDI AI 7 M. QUESTI IN VERSIONE DA 3,2, 3,6 E 4,1 T DI PORTATA MASSIMA ono macchine completamente nuove. Non hanno nulla in comune con i modelli maggiori se non ruote, pneumatici e gruppi ottici. Stiamo parlando dei tre nuovi sollevatori telescopici da 7 m che lo stabilimento Liebherr di Tels, Austria, ha sviluppato per rispondere alle esigenze dell’edilizia pesante e del settore noleggio. Li abbiamo visti in anteprima assoluta lo scorso ottobre. Ora il modello d’attacco della gamma è il TL 432-7 da 3,2 t di portata massima che arriva a sollevare 2,8 t a 6,93 m d’altezza. Questa macchina ha un passo di 2.700 mm. Sulle stesse basi tecniche e meccaniche, ma con un passo allungato di 150 mm, sono realizzati anche il TL 436-7, da 3,6 t di portata massima, e il TL 441-7 da 4,1 t di portata massima. Entrambi sollevano fino a 2,5 t di carico a 6,93 m d’altezza. I punti di forza dei nuovi modelli sono la struttura robusta, la trasmissione idrostatica, il comfort per l’operatore, la facilità d’utilizzo e i costi di manutenzione contenuti. ST

© Costruzioni

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TUTTI NUOVI I tre Liebherr da 7 m d’altezza operativa alle forche nascono da un progetto nuovo e si differenziano dai modelli già in gamma per passoe carreggiata. La trasmissione è idrostatica e le 3 classiche modalità di sterzata garantiscono la massima agilità in cantiere.


Motore trasversale Stage IIIB e senza filtro

© Costruzioni

Sotto al cofano, in posizione trasversale, trova spazio il quattro cilindri Deutz TCD 3.6 turbo common rail (180 MPa) Stage IIIB con egr esterno raffreddato e catalizzatore ossidante (Doc). Il motore, totalmente a controllo elettronico, eroga una potenza massima di 74 kW a 2.300 giri/min e una coppia massima di 410 Nm a 1.600 giri/min. A richiesta, Liebherr offre anche una versione del TCD3.6 potenziata a 90 kW. In entrambi i casi, l’assenza di filtro antiparticolato allo scarico non dà pensieri in termini di manutenzione. Segnaliamo inoltre il cambio olio motore pianificato a ben 500 ore grazie ad uno scambiatore di calore dedicato e solidale alla bancata. I consumi e le emissioni acustiche sono contenute anche grazie alla ventola di raffreddamento radiatori idrostatica termocontrollata.

© Costruzioni

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Il nuovo telaio è stato disegnato per garantire un punto d’incernieramento basso del braccio telescopico (buona visibilità a destra) preservando al contempo una luce a terra di ben 410 mm. L’obiettivo dei progettisti era di garantire una grande stabilità operativa, grazie ad un baricentro basso, senza rinunciare alle doti fuoristrada che un mezzo da cantiere deve avere. Oltre che elevare gli standard di sicurezza passiva, la stabilità dei 3 nuovi Liebherr da 7 m permette di ottenere in modo semplice prestazioni elevate. Questo, per i noleggiatori, è molto importante.

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SOLLEVATORI TELESCOPICI

PRODUTTIVITÀ ALLA PORTATA DI TUTTI


CABINA PANORAMICA vetrata con parabrezza curvo e privo di traversa, per favorire la vista del carico, sia la visibilità laterale a destra. Intuitivo e robusto, il comando joistick con interruttore di cambio senso di marcia integrato. I fari per la circolazione sono alogeni, mentre quelli di lavoro sono a led.

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Oltre che per ottenere prestazioni elevate e accessibili, i progettisti hanno lavorato per elevare gli standard di comfort e sicurezza dell’operatore. La cabina certificata Rops Fops è ampia, con fondo piatto e di facile accesso. Dal posto di guida si apprezza sia l’ampia superficie

CONTROLLA MA NON “LIMITA” Eventuali condizioni di sovraccarico sono segnalate in tempo reale all’operatore con segnali ottici e acustici. I Liebherr da 7 m hanno inoltre un limitatore del momento di carico (nella foto a destra il sensore montato sull’assale posteriore) che rallenta la velocità operativa del braccio all’avvicinarsi al massimo carico nominale. In questo modo si può ottenere il massimo in tutta sicurezza.


Come per le pale gommate, la combinazione tra trasmissione idrostatica e motore diesel contiene i consumi di carburante più in condizioni operative con frequenti cambi di marcia che nei lunghi trasferimenti. L’idraulica scelta di Liebherr permette di lavorare con forza, rapidità e fa la differenza in termini di produttività nei brevi cicli di lavoro dove risaltano doti di fluidità e

precisione. In sostanza, i nuovi 7 m mantengono i punti di forza dei modelli da 10 e 13 m disponibili nelle versioni da 4,1 e 5 t di portata massima. La filosofia, quindi, non cambia, ma la grande novità è nella motorizzazione di cilindrata inferiore, con emissioni più contenute e, lo sottolineiamo, montata trasversalmente grazie alle dimensioni compatte.

I  tre nuovi Liebherr in numeri Modelli Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore Deutz Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Tiro alle ruote Freni Pneumatici Passo Carreg./L. pneu. Raggio sterzo pneu. Forza di strappo L. (alla piastra) Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

ton m ton m ton ton N° kW l N° mm rpm m/s N°

l/min

Mpa N° km/h daN

mm mm mm daN mm mm Ah A l l

TL 432-7 3,2 6,93 2,8 4,1 1,1 7,06 0-1 74 TCD3.6 3,6 4 98 x 120 2.600 7,80 2 conv. CR 1 electr ext DOC turbo fix 106 n.d. n.d. 24 Hydrostatic 1 25 n.d. 2 fr. Oil disc 405/70-24 2.700 1.920/2.340 3.750 nd 4.780 2.440 1 x 145 95 120 130/96

114 Costruzioni febbraio 2015

TL 436-7 3,6 6,93 2,5 4 1,15 6,88 0-1 74 TCD3.6 3,6 4 98 x 120 2.600 7,80 2 conv. CR 1 electr ext DOC turbo fix 106 n.d. n.d. 24 Hydrostatic 1 25 n.d. 2 fr. Oil disc 405/70-24 2.800 1.920/2.340 3.850 nd 4.780 2.440 1 x 145 95 120 130/96

TL 441-7 4,1 6,93 2,5 4 1,2 7,25 0-1 74 TCD3.6 3,6 4 98 x 120 2.600 7,80 2 conv. CR 1 electr ext DOC turbo fix 106 n.d. n.d. 24 Hydrostatic 1 25 n.d. 2 fr. Oil disc 405/70-24 2.800 1.920/2.340 3.850 nd 4.780 2.440 1 x 145 95 120 130/96

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SOLLEVATORI TELESCOPICI

L’IDROSTATICA SI ISPIRA A QUELLA DEI FRATELLI MAGGIORI

Coppa dell’olio profonda, potenza idrostatica inesauribile e freno di stazionamento automatico permettono di affrontare in sicurezza pendenze elevate anche agli operatori poco esperti (noleggio).


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Sollevamento

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Il serbatoio del gasolio è montato nella posizione più bassa possibile e il bocchettone (appena sotto la cabina, con chiave) è ad apena 600 mm da terra. Più in alto si vede il tappo di rabbocco dell’olio idraulico, anch'esso in posizione molto accessibile.

Tutti i telescopici Liebherr sono progettati sviluppati e prodotti nellostabilimento austriaco di Telfs in Austria. Nella foto sopra si nota anche il numero di telaio punzonato su una parte molto visibile del telaio.

Metro alla mano, i modelli da 7 m segnano una altezza misurata alla cabina superiore di 45 mm rispetto ai 10 e 13 m. Tuttavia, si resta ben al di sotto dell’altezza di riferimento per l’accessibilità ai cantieri di 2,5 m con 2.440 mm. Nella foto sopra un passaggio da 2,5 m.

febbraio 2015 Costruzioni 115

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Gli assali Comer Industries sono stati appositamente perfezionati per i nuovi modelli Liebherr. L’assale anteriore è fornito di serie con il blocco del differenziale al 45% e l’assale posteriore oscilla di 11°. Notevole la luce a terra garantita nel punto più basso dell’asse aneriore.

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2,5 m


PIATTAFORME AEREE

LA MACCHINA PIÙ APPREZZATA DAL NOLEGGIATORE HA SEMPRE LE STESSE QUALITÀ: È DOCILE E FEDELE NEGLI ANNI. A MISURA DI UN CLIENTE CHE, IN QUOTA, VUOLE SEMPRE... VITA FACILE! DI

ALBERTO FINOTTO

NATURA

di affidabilità 116 Costruzioni febbraio 2015


&Noleggio © Costruzioni

Sollevamento

e consideriamo la stabilizzazione ad “A” e i 200 kg di portata standard, senza cella di carico, la ZED 20.2 Easy di CTE potrebbe apparirci, a una prima impressione, solo come la versione economica della piattaforma autocarrata gemella da 20 m ZED 20.2 H. Invece non è così. Il successo che questo modello riscontra ogni giorno tra lattonieri, pittori murali, manutentori e potatori del verde urbano, operatori nell’assistenza e nel

S

montaggio di segnaletica stradale, ci parla dell’affidabilità moderna di un modello già conforme alla normativa EN 280:2013 in vigore proprio da questo mese. A questo aggiungiamo i comandi elettroidraulici proporzionali intuitivi, i 20 m di altezza, i 9 m di sbraccio e... ogni ovvietà ce la lasciamo alle spalle! La sovrastruttura in acciaio Docol SSAB di 2 mm, garantisce inoltre notevole stabilità all’operatore in virtù della sezione più ampia del braccio. RST

febbraio 2015 Costruzioni 117


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Anche i classici possono essere rinnovati con la più notevole efficacia. Così la struttura a “Z” della ZED 20.2 Easy trova il suo punto di forza attuale nell’impiego dell’acciaio Docol. Con questa implementazione fondamentale il pantografo del braccio, insieme alla torretta girevole, allo sfilo telescopico e al nuovo cesto in alluminio, compongono un sistema aereo che conferisce il maggior risparmio di peso possibile alla piattaforma, consentendo di poter aggiungere diversi optional di allestimento all’autocarro (ad esempio, i più moderni impianti di aria condizionata) senza eccedere le 3,5 t a carico totale, con pieno di carburante e conducente alla guida.

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La versatilità di allestimento della ZED 20.2 Easy presenta anche l’opzione di una portata massima a 300 kg di portata con cella di carico. Senza cella di carico e con il cesto in alluminio, la portata standard della macchina è di 200 kg, mentre con cella di carico e cesto VTR la capacità si eleva ai 250 kg. Sul piazzale dell’impresa Casari di Riva del Garda (TN) abbiamo potuto rilevare le altre differenze rispetto al modello ZED 20.2 H: la stabilizzazione della Easy è ad A+A, la larghezza massima del mezzo in transito è di 2.100 mm, mentre la rotazione torretta è di 340° per lato. Da CTE sono imminenti altri nuovi modelli concepiti per le piattaforme patente B che nel passaggio dai parametri di emissione Euro 5 alla fase Euro 6 incrementeranno il peso della PTT.

118 Costruzioni febbraio 2015

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OPTIONAL DI CAPACITÀ

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PIATTAFORME AEREE

Braccio leggero con il Docol


&Noleggio

Š Costruzioni

Š Costruzioni

Sollevamento

febbraio 2015 Costruzioni 119


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PIATTAFORME AEREE

La realtà economica di Casari a Riva del Garda (TN) è sorta come attività commerciale nel 1972, distribuendo ferramenta e utensileria per le imprese del territorio. Poi, a partire dagli anni Ottanta, l’azienda ha esteso la vendita a diverse tipologie di macchine per l’edilizia e le manutenzioni. In seguito Casari ha aggiunto il servizio di noleggio che attualmente può contare su una flotta di 100 unità, con modelli e attrezzature di vario genere. Nella foto (da sinistra), i titolari della società: Roberto Casari, insieme ai cugini Raffaello e Lara.

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120 Costruzioni febbraio 2015

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Tra i dettagli di rilievo che si possono osservare nella dotazione della ZED 20.2 Easy, vanno segnalate il nuovo display nella cabina dell’autocarro e le luci di segnalazione degli stabilizzatori nei comandi a terra (certificate, in accordo con la nuova normativa EN 280:2013). Il cestello con base e parapetto in alluminio (della misura di 1.400 x 700 x 1.100 mm) offre una rotazione di 65°+65° a destra e a sinistra, per una capacità (come già detto, senza cella di carico) fino a 200 kg. Ulteriore dettaglio, la piattaforma ZED 20.2 Easy presenta un sensore di appoggio contact-less del braccio. I comandi della macchina sono elettroidraulici proporzionali da terra e dal cestello.

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DOTAZIONE “PLUS”


Tra le serie Dieci dedicate all’edilizia, un posto d’onore a Intermat è riservato all’Apollo 25.6, il telescopico compatto per eccellenza, con caratteristiche di estrema versatilità e maneggevolezza. Si tratta di un autentico mini sollevatore in grado di adattarsi agli spazi angusti e agli ambiti di lavoro più diversificati.

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Sollevamento

IL MITO a Parigi LE LIVREE PORTANO I NOMI DELLA MITOLOGIA CLASSICA

na direttrice internazionale che approda Oltralpe con una schiera telescopica di peso, interessante, ricca di tecnologia. Quello del nuovo Hercules 190.10 è il profilo heavy duty prescelto da Dieci come biglietto da visita per una fiera parigina che propone soluzioni sempre attuali al settore delle cave e delle miniere. Oltre 10 m d’altezza per una portata massima di 19 t, motore FPT da 129 kw di potenza, trasmissione idrostatica, terzo differenziale centrale (con facoltà di blocco) le credenziali offerte da una macchina destinata all’impiego proficuo in condizioni limite e con utili risparmi di gestione. RST

U

MA I SOLLEVATORI FISSI DELLA SCHIERA DI MONTECCHIO EMILIA SONO IL FUTURO DI

ALBERTO FINOTTO

ALI SOLLEVATE A 30 M Nella serie ammiraglia di Dieci, il Pegasus 40.30 (rotazione continua a 360°, altezza massima di sollevamento a 29,9 m. portata massima di 4 t) è la seconda novità Intermat. In forza del propulsore diesel 4 cilindri FTP turbo aftercooler (Tier 4 Final) da 129 Kw, raggiunge velocità fino a 40 km/h. La trasmissione è idrostatica a controllo elettronico, con quattro modalità di guida (Eco Drive, Normal, Eco Work e Creep, con cui l’operatore fissa un numero costante di giri motore e premendo sull’acceleratore determina la velocità di avanzamento).

febbraio 2015 Costruzioni 121


DAKAR 2015

PODIO RUSSO potenza teutonica

DOPO OLTRE 8.000 KM DI GARA FRA ARGENTINA, CILE E BOLIVIA, IL PODIO È TUTTO PER I KAMAZ CON MOTORE LIEBHERR. NELLA TOP TEN DUE IVECO DEL TEAM DE ROOY, DUE MAN, UN TATRA E UN MAZ DI

GIANENRICO GRIFFINI

Sullo sfondo un salto del vincitore Ayrat Mardeev con il Kamaz 507. Sotto, alcune prodezze dei compagni di squadra Eduard Nicolaev (502) e Andrey Karginov (500).


Provatiper Voi a Dakar 2015 in Sudamerica, il rally più duro e famoso al mondo, si è chiusa con un risultato che i pronostici della vigilia davano come molto probabile, quello della vittoria del Kamaz Master Team di Chelny. Ma le proporzioni del successo dei russi del Tatarstan hanno dell’incredibile. Lo squadrone della Kamaz oltre al camion del vincitore Ayrat Mardeev è riuscito, infatti, a piazzare altri due veicoli al secondo e al terzo posto - il 502 di Eduard Nicolaev e il 500 di Andrey Karginov, vincitore della Dakar 2014 - con distacchi oscillanti fra il 13 e i 51 minuti. Il tutto, dopo una corsa di oltre 8 mila chilometri con quasi 3.800 chilometri di prove speciali e tappe maratona con pernottamento in bivacchi isolati, senza il supporto diretto del team d’assistenza. Il risultato dello squadrone russo è ancora più rilevate poiché è stato ottenuto con i nuovi motori V8 Liebherr da 16,2 litri da oltre 1.000 Cv e 4.500 Newtonmetro di coppia, provati in gara per la prima volta alla Dakar dello scorso anno. RST

L

CUORE MADE IN BULLE Se cambieranno i regolamenti, come previsto per le cilindrate massime dei motori a partire dall’edizione 2016 della Dakar, bisognerà fare di necessità virtù. Così la Kamaz ha scelto di giocare d’anticipo, abbandonando i 18 litri dei propri camion da rally a favore dei nuovi motori Liebherr D9508 A7 a 8 cilindri a V da 16,2 litri di cilindrata, quindi congrui al futuro limite massimo di 16,5 litri imposto dalle normative. In realtà i D9508 erano già stati utilizzati su alcuni truck russi nel 2014 per testarne l’affidabilità in condizioni d’utilizzo estreme. Ogni prova è stata superata. I propulsori, costruiti nello stabilimento svizzero di Bulle, hanno una potenza massima di 1.047 Cv, con una coppia di picco di 4.500 Nm!

febbraio 2015 Costruzioni 123


DAKAR 2015

È RIUSCITO A TENERE IL PASSO L’unico a reggere il ritmo degli specialisti della Kamaz è stato Ales Loprais su Man 2251, che si è piazzato al quarto posto, a quasi due ore distacco dal vincitore. Il driver ceco, dopo sette Dakar alla guida di un Tatra (l’ultima al volante del cabina arretrata, battezzato Queen 69), è passato lo scorso ottobre al team Instaforex-Eurol-Veka-Man. Una decisione, questa, dettata dall’impossibilità di modificare per tempo il Queen 69 in funzione degli standard tecnici della Fia, la Federazione internazionale dell’automobile, che sovraintende anche ai rally.

L’Man (523) guidato dal pilota belga Rotsaert in un tratto desertico. Ma è stato Ales Loprais del team Instaforex Eurol-Veka-Man (503) a condurre “il Leone” al quarto posto.

124 Costruzioni febbraio 2015


L’Iveco Trakker Evolution II (509) di Vila Roca. Lo spagnolo del team Iveco-De Rooy-Petronas si è classificato al tredicesimo posto.

Il Renault Trucks da rally (513) del pilota olandese Martin Van Den Brink, classificatosi al diciassettesimo posto in classifica generale. Appartiene al team Mammoet Rally Sport. Il Tatra (515) di Artur Adavichus del team Astana. E’, insieme all’Iveco Powerstar, uno dei pochi veicoli a cabina arretrata presenti alla Dakar. L’abitacolo dietro l’asse diminuisce le sollecitazioni trasmesse al pilota durante la gara.

Maledetto differenziale Decisamente meno fortunata l’avventura del team De Rooy Iveco Petronas, che ha visto il capitano e driver di punta, nonché favorito alla vittoria finale, l’olandese Gerard De Rooy attardato di quasi sette ore sul traguardo di Buenos Aires a causa della rottura del differenziale del suo Iveco Powerstar nel corso della quarta tappa da Chilecito a Copiapò. Malgrado l’immediata assistenza prestata sul campo dal compagno di squadra, lo spagnolo Pep Vila su Iveco Trakker Evolution II, il campione olandese non è più riuscito a recuperare il ritardo accumulato. In ogni caso, il team Iveco-De Rooy-Petronas è riuscito a piazzare due veicoli nella top ten finale a Buenos Aires. Oltre a De Rooy, classificatosi al nono posto, si è distinto l’altro olandese, Hans Stacey, sempre su Iveco Powerstar equipaggiato con motore Cursor 13 da oltre 900 Cavalli, che è si è aggiudicato la sesta posizione a due ore e mezza dal vincitore Mardeev. Stacey, che si è preso la soddisfazione di battere proprio il russo Mardeev nella tappa finale da Rosario a Buenos Aires, ha conquistato altri tre successi parziali nella prima, undicesima e dodicesima frazione della Dakar.

febbraio 2015 Costruzioni 125


DAKAR 2015

TAGLIO DEL TRAGUARDO A BUENOS AIRES Classifica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Numero 507 502 500 503 520 504 506 508 501 535

Equipaggio (Nazionalità) Mardeev (Rus) - Belyaev (Rus) - Svistunov (Rus) Nikolaev (Rus) - Yakovlev (Rus) - Akhmadeev (Rus) Karginov (Rus) - Mokeev (Rus) - Leonov (Rus) Loprais (Cze) - Marco Alcayna (Esp) - Van Der Vaet (Bel) Sotnikov (Rus) - Devyatkin (Rus) - Aferin (Rus) Stacey (Nld) - Bruynkens (Bel) - Der Kinderen (Nld) Kolomy (Cze) - Kilian (Cze) - Kilian (Cze) Van Vliet (Nld) - Pronk (Nld) - Klein (Deu) De Rooy (Nld) - Rodewald (Pol) - Damen (Bel) Vasilevski (Blr) - Kazlouski (Blr) - Zaparoshchanka (Blr)

Costruttore Kamaz Kamaz Kamaz Man Kamaz Iveco Tatra Man Iveco Maz

LA VITTORIA ERA ANNUNCIATA La tripletta del Kamaz Master Team e le 8 vittorie di tappa alla Dakar 2015 non nascono dal caso. E’ un successo costruito con disponibilità economiche, capacità tecniche, metodo e determinazione, sotto la guida arcigna del leggendario team leader, Vladimir Chagin. Che rimane il pilota più blasonato del rally, avendone vinti sette in carriera. Oltre a saper sfruttare le innovazioni - è il caso del motore Liebherr da 16,2 litri - la Kamaz sa far crescere piloti e meccanici. Che sono tutti di Chelny, città industriale mille chilometri a sud-est di Mosca, come il vincitore Ayrat Mardeev. Il pilota russo, appena ventottenne, è figlio d’arte. Ha iniziato a seguire il padre Ilgizar come meccanico nel 2009. Si è messo al volante nel 2012 e quest’anno ha superato tutti.

I MECCANICI HANNO FATTO I VERI MIRACOLI Non sono saliti sul podio insieme agli equipaggi dei truck in gara ma sono stati, come nelle precedenti edizioni della Dakar, gli artefici di veri e propri miracoli in gara e, soprattutto, durante i bivacchi. Sono i meccanici e gli addetti manutenzione che, lavorando di notte alla luce dei gruppi elettrogeni o in condizioni climatiche proibitive, hanno assicurato l’efficienza dei veicoli, permettendo a 43 camion su 67 iscritti al rally sudamericano di tagliare il traguardo finale di Buenos Aires. Ne sa qualcosa Gerard De Rooy, al cui Powerstar è stato sostituito a tempo di recordo il ponte, dopo una rottura durante la quarta tappa. Come se non bastasse la durezza della gara, lunga oltre 8.000 km, l’edizione di quest’anno della Dakar ha rein-

trodotto, anche per i truck, le tappe maratona di due giorni durante le quali gli equipaggi hanno dovuto pernottare in bivacchi isolati, cavandosela senza il supporto delle squadre d’assistenza. Le procedure d’intervento ai bivacchi prevedono un check completo dei camion. I controlli preliminari riguardano i pneumatici e l’efficienza del sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio di bordo. Poi, il cinematismo dello sterzo, l’idroguida, gli ammortizzatori, i filtri e i livelli del lubrificante del motore, cambio e assali. Anche i turbocompressori sono oggetto di attenti check, poiché le elevate pressioni di sovralimentazione stressano le guarnizioni, i raccordi e gli attuatori.


Provatiper Voi

Il vincitore della Dakar 2015, Ayrat Mardeev del Kamaz Master Team, festeggiato dagli altri componenti della squadra. A sinistra, la premiazione dell’intero equipaggio al traguardo.

febbraio 2015 Costruzioni 127


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