02_03_04_Sommario_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 11/03/11 16:57 Pagina 2
Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI 6
Notizie Associazioni, export, cultura
MACCHINE &COMPONENTI 42
Ibrido da brivido
ESCAVATORE CINGOLATO
Macchina del mese Mecalac 8MCR
44
FILTRI ANTIPARTICOLATO
Design... ferma polvere La proposta ceramica di Huss
46
König: una gamma made in Italy
14
60
Notizie Movimentatori plug-in e attrezzature
64
BENNE FRANTOIO
Stupisce ancora La benna MB compie 10 anni
52
46
WALK AROUND 18 MACCHINE
La off-road Map
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
CATENE DA NEVE
La maglia invernale
GAMMA CONSTRUCTION C’è un veicolo Mercedes adatto a ogni esigenza lavorativa
TRASMISSIONI La proposta ibrida americana
14
52
Midi escavatore cingolato KUBOTA KX0 19-4
CAVE &I NERTI 72
Notizie Fiere, reflui, normativa, prodotti per l’estrazione
02_03_04_Sommario_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 11/03/11 16:57 Pagina 3
646
ISSN: 0010 - 9665
PERFORAZIONE CFA
SOLLEVAMENTOinCANTIERE
Trovanti al palo Soilmec e Trevi vincono una sfida
102 Notizie 82
GUIDA ALLE CAVE D’ITALIA
Nuove gru edili, bilanci, sicurezza
Il mondo delle cave Estratto della terza edizione
PIATTAFORME AUTOCARRATE
104 Sopra a tutto
La Wumag da 100 metri della Venpa
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO 88
GRU EDILI
110 5 gru per l’ospedale Le topless FM Gru lavorano alla realizzazione di un Polo Ospedaliero
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
Cercasi professionisti del calcestruzzo Un prodotto di qualità per il settore
89
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
L’ecologica più performante Una soluzione Eco per il getto di piattaforme senza giunti
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Paolo Bruschi, Silvio Cocco, Federico Fornara, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page
FLOTTE&NOLEGGIO 118
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it
Notizie
ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it
Ponteggi, sicurezza, abbigliamento
TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it
110
122
MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
90
Notizie L’unione di legno e calcestruzzo, associazioni, certificazioni
120
FORMAZIONE
Questione di coscienza Il corso Ipaf visto dall’Avvocato Perino
CONVEGNI
94
L’ingrediente indispensabile all’impasto: la sicurezza L’iniziativa Concrete Safety al Samoter 2011
122
PONTEGGI
Vicenza a stelle e strisce Fracasso nella base Usa di Vicenza
Nel prossimo numero Sul numero di aprile vi illustreremo una ad una le nuove macchine movimento terra presentate al Samoter 2011 con i relativi dati tecnici. Vi anticipiamo che i Costruttori Case, New Holland e Volvo CE sono quelli che hanno presentato più novità. La Cgt Edilizia ha presentato tutta una gamma nuova di macchine Caterpillar compatte e immaginiamo che per lanciare quelle di categoria superiore la Casa americana attenda l’imminente ConExpo di Las Vegas. Gli altri big del settore hanno riproposto a Verona macchine recentissime ma già passate sotto la nostra lente negli speciali del Bauma 2010 e del Saie 2010. Sugli stand le prime mmt con potenza superiore ai 130 kW erogata da motorizzazioni Stage III B ma nessuna macchina ibrida. A tal proposito segnaliamo che la Scai ha presentato il prototipo di un mini escavatore elettrico plug-in battezzato VolTerra.
STAMPA Everprint - Via G. Rossa, 3 - Carugate (MI) ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
WWW.COSTRUZIONIWEB.COM
76
MARZO 2011
02_03_04_Sommario_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 11/03/11 16:57 Pagina 4
INSERZIONISTI III Cop.
BOSCH REXROTH OIL CONTROL SPA www.oilcontrol.com CANGINIBENNE SRL www.canginibenne.com CECCANTINI & FIGLI SRL www.ceccantini.it
39 9 86
CORIMAG SRL www.corimag.it
8
DIECI SRL www.dieci.com
121
F.A.E. SPA - TECNIFOR SPA IND.ALLOGGI PREF. www.faeterni.it FIERA BOLZANO SPA - Viatec 2011 www.viatec.it
KUBOTA EUROPE SAS www.kubota.fr LOMBARDINI SRL www.lombardini.it MB SPA www.mbcrusher.com MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Commerciali www.mercedes-benz.it/van
I Cop. 45 II Cop.
1
O.CUOGHI SAS www.cuoghisas.it
93
PROMOBERG PROMOZIONI BERGAMO-Edil 2011 www.fieraedile.it
62
116
PROMOVE SRL www.promove.it
74
100
SCAI SPA www.scaispa.com
69
TECNO MECCANICA SRL www.tecnomeccanica.net
12
TREVI BENNE SPA www.trevibenne.it
63
GENERAL SMONTAGGI SRL IV Cop. www.generalsmontaggi.com
VARISCO SPA www.variscospa.com
13
HYUNDAI HEAVY INDUSTRIES EUROPE N.V. www.hyundai.eu
75
VENPA SPA www.gruppovenpa3.it
115
IHIMER SPA www.ihimer.com
11
VERMEER ITALIA SRL www.vermeeritalia.it
70
5
VF VENIERI SPA www.vf-venieri.com
51
JCB SPA www.jcb.com
99
VTN EUROPE SPA www.vtneurope.com
58
KOMATSU ITALIA SPA www.komatsuitalia.it
40
FIORI SPA www.fiorigroup.com
92
G.P.A. PERIODICI SPA www.gpaperiodici.it
109
ITT WATER & WASTEWATER ITALIA SRL www.ittwww.it
4
È arrivato il nuovo miniescavatore KUBOTA KX 016-4. Si distingue per la qualità complessiva della macchina e la cura nei dettagli. Dotata di carro variabile da 990 a 1.240 mm e di bracci lama scatolati, il KX 016-4 ha un braccio dalla cinematica indovinata (cilindro di sollevamento superiore e tubazioni idrauliche interne) che gli garantisce una profondità di scavo buona: 2,25 metri. Molto buona l’accessibilità ai radiatori grazie a un cofano laterale incernierato; innovativo il cruscotto con computer di bordo che segnala gli intervalli di manutenzione (diagnostica alfanumerica) e il segnalatore sonoro per il raggiungimento del pieno di carburante. KUBOTA EUROPE SAS via Grandi 29 20068 Peschiera Borromeo Mi tel: 02.51657333 fax: 02.547113 www.kubota.it
Aziende citate 3bmeteo ..............................................................8 Alimak Hek.....................................................118 Astra-Allison ....................................................10 Atecap ...............................................................94 Atlas Copco ......................................................61 Bosch Rexroth .................................................12 Bridgestone Retread ........................................9 Calcestruzzi......................................................93 Cimolai ...........................................................104 Cmc..................................................................122 Comacchio........................................................73 Cte....................................................................103 Dana ..................................................................42 Doka Italia........................................................90 Ecobeton ...........................................................90 Faster...................................................................7 FM Gru ............................................................110 Fracasso .........................................................122 Costruzioni gennaio 2011 Geam .................................................................72 Geoplast............................................................74
IN COPERTINA
BASF CONSTRUCTION CHEMICALS ITALIA SPA www.basf-cc.it
Gerotto Federico .............................................73 Gruppo Made.................................................119 Gruppo PMP.....................................................13 Gruppo Trevi.......................................................6 Gruppo Tyrolit..................................................62 Gruppo Venpa3 .....................................104-119 Huss...................................................................44 Imer Group .......................................................90 Ipaf...................................................................120 Jcb........................................................................8 Kapriol.................................................................6 Komatsu Italia.........................................12-119 König .................................................................46 Kubota ...............................................................18 Levocell ............................................................90 Liebherr ............................................................60 Linden Comansa...........................................103 ManEco .............................................................61 MB......................................................................64 Mecalac ............................................................14
Mechanical Line Solutions.........................118 Mercedes-Benz................................................52 MMP ..................................................................64 Oil&Steel........................................................119 Omeco .................................................................9 Pmi.....................................................................61 Pontarolo Engineering...................................91 Potain..............................................................102 Rev.....................................................................72 Rulmeca............................................................73 Scai....................................................................61 Sebach ............................................................118 Sistri ..................................................................73 Smie ................................................................103 Socage ............................................................102 Soilmec.............................................................76 Still ..................................................................119 Tana ...................................................................61 TecnoAlt..........................................................104 Tensofoor..........................................................89 Terex................................................................102 Trevi...................................................................76 Venpa Sud ......................................................104 Wood Beton......................................................92
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:44 PM Pagina 6
NEWS
ATTUALITÀ&PRODOTTI
L’export ci fa produrre
www.kapriol.com
I
dell’Associazione fossero confermate, questo vorrebbe dire che dopo il dimezzamento del 2009 la produzione italiana di macchine movimento ha recuperato circa 16 punti percentuali nel 2010. Per contro, gli altri macchinari per le costruzioni hanno registrato un andamento negativo. Rilevante la quota di prodotto esportato che raggiunge nel 2010 il 65 per cento a fronte del 55 per cento del 2009. “A fronte di un mercato interno stagnante e dimezzato rispetto al 2007 - ha dichiarato Enrico Santini, presidente di Unacea - la crescita delle esportazioni verso alcune nuove economie industriali sembra alla base della ripresa degli ordini e dei volumi di produzione che ci attendimo per l’anno in
Piedi al sicuro per ore Snap S1-P è una nuova calzatura da lavoro KAPRIOL: antistatica e resistente alla perforazione, è al contempo comoda anche per usi prolungati. La tomaia in pelle pieno fiore è completata da inserti sintetici antistrappo, la fodera interna è in un tessuto morbido come il velluto. Dal punto di vista anatomico segnaliamo che il sottopiede in poliuretano è dotato di supporto per il tallone e l’arco plantare. La soletta antiperforazione High Flex in fibra sintetica polimerica, ad alta resistenza ed elevata flessibilità, assicura l’isolamento termico e garantisce la protezione totale del piede dal rischio di ferite, tagli, punture. La suola traspirante è antiscivolo, resistente agli olii e al calore per contatto fino a 300° per 60 secondi.
6 Costruzioni marzo 2011
corso. Da questo punto di vista preoccupa la crisi politica in corso in molti paesi nordafricani dove erano stati avviati numerosi lavori infrastrutturali che ci auguriamo possano continuare, senza creare drammatici contraccolpi sul mercato e sugli investimenti.” Franco Invernizzi (New Holland Construction - Fiat Industrial), vicepresidente Unacea, aggiunge che “l’attuale situazione di convalescenza del mercato europeo e italiano dovrebbe convincere definitivamente il parlamento dell’Unione ad approvare senza stravolgerla la proposta di estensione dei criteri di flessibilità per quanto riguarda la direttiva emissioni.”
Il Gruppo fa la forza
“La mission delle aziende del settore - ha dichiarato Alfonso Sciandra, responsabile vendite di Imer Group - è costruire macchine sempre più efficienti, sicure e ambientalmente compatibili.” www.unacea.org
La Drillmec del GRUPPO TREVI (di cui fa parte anche Soilmec, ndr) si è aggiudicata un contratto per la fornitura e manutenzione di tre impianti per l’estrazione petrolifera della Petroleos Mexicanos (Pemex), compagnia nazionale messicana d’esplorazione e produzione nel settore petrolifero. L’importo del contratto ammonta a oltre USD 105 milioni e prevede la consegna degli impianti entro un anno dalla firma dello stesso., “Questo contratto riveste una importanza strategica - ha sottolineato Simone Trevisani, Amministratore Delegato di Drillmec - anche per il futuro sviluppo del Gruppo nel settore Oil&Gas. Il riconoscimento da parte del leader Pemex consolida ulteriormente la nostra presenza nelle Americhe”.
www.trevispa.com
l primo giorno del Samoter di Verona l’Unione nazionale aziende Construction Equipment & Attachments ha presentato alla stampa una stima sull’andamento della produzione italiana di macchine e attrezzature da cantiere nel 2010 (non delle vendite, quindi, ma delle macchine costruite nella nostra Penisola, ndr). Secondo Unacea la produzione nazionale nel 2010 ha guadagnato complessivamente circa 5 punti percentuali di fatturato rispetto al 2009 attestandosi poco sotto i 2 miliardi di euro. Di questo volume, la quota produzione di macchine movimento terra è del 53 per cento, mentre le altre macchine da costruzione rappresentano il restante 47 per cento. Se le stime
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:44 PM Pagina 7
Ultima chiamata! anca meno di un mese al Salone Internazionale dei Macchinari per Opere Pubbliche, Edilizia e Industria Estrattiva, Smopyc che si terrà dal 5 al 9 aprile in Spagna, alla Fiera di Zaragoza. Per la manifestazione spagnola sono previsti 9 padiglioni, 100.000 metri quadrati di area espositiva interna e 200.000 metri quadrati di spazi esterni includenti dei campi prova. Circa 600 gli espositori diretti (sono escluse le imprese rappresentate) e 900 i marchi presenti a rappresentare i settori delle macchine movimento terra, delle macchine stradali, del calcestruzzo e del sollevamento. Per venire incontro agli espositori in un momento non troppo favorevole per il settore, lo Smopyc 2011 ha ridotto le tariffe di partecipazione fino al 43 per cento, cercando di abbassare altri costi accessori, come alloggio e trasporti, tramite accordi con hotel, con le ferrovie spagnole e con alcune linee aeree. Lo Smopyc 2011 ha inoltre puntato alla internazionalizzazione favorendo l’afflusso di visite da Algeria, Marocco, Brasile, Ucrania, Polonia, Russia, Cina, Angola e Messico e invitando alla partecipazione diretta i mercati strategici di Nord Africa, Asia e Sud America. www.smopyc.com
M
A faccia piana
La nuova serie di valvole a faccia piana FFH della FASTER risponde alle caratteristiche prestazionali stabilite da normativa ISO 16028. Queste valvole supportano pressioni di esercizio fino 35MPa con portate elevate e sono state sottoposte a severi test di qualità, come le prove di impulso da 1.000.000 cicli (a 133% della pressione di lavoro) e le prove di scoppio a 140 MPa. Tutte le FFH sono trattate allo Zinco-Nichel per garantire un’ottima resistenza alla corrosione e alle alte temperature.
000 – 5% 14.1.803
+51%
Uniti per contare È stato siglato al Samoter 2011 un accordo tra Ascomac Cantiermacchine, Unacoma Comamoter e Anima Ucomesa. Le tre Associazioni di categoria che rappresentano le macchine per l’edilizia, il cantiere e per il movimento terra - hanno deciso di collaborare per ottimizzare gli strumenti di misura delle vendite di macchine in Italia. La rilevazione dati sarà gestita da Cantiermacchine Ascomac, con la collaborazione di Comamoter Unacoma e Ucomesa Anima attraverso un sistema informatico già sperimentato con successo e ulteriormente migliorato, di facile e sicuro accesso per tutte le aziende. L’immissione dei dati è accessibile a tutte le aziende del settore, anche se non associate. L’obiettivo è monitorare l’andamento del settore trimestralmente unendo l’esperienza e le competenze delle diverse associazioni. Certo è che se ci fosse un registro nazionale delle mmt che facesse corrispondere a ogni numero di telaio il nome dell’impresa o società proprietaria del bene si potrebbero fare delle analisi di mercato inappellabili, introdurre un controllo tecnico delle macchine finalizzato alla sicurezza operativa, effettuare piani di rottamazione “trasparenti” basati su criteri tecnici e magari facilitare l’operato della Guardia di Finanza. www.ascomac.it www.comamoter.it www.ucomesa.it
PHOTO NEWS
www.faster.it
Macchina o terna?
Camuffata da improbabile “terna cingolata” una vettura della Edsel, la divisione della Ford Motor Company conosciuta dal pubblico americano come il più grande fallimento commerciale a stelle e strisce in confronto al quale la Fiat Duna è una favola a lieto fine. La progettazione e lo sviluppo era iniziato nel 1955 con la sigla “E-car” che indicava una “automobile sperimentale” che rappresentò un flop tecnico e commerciale!
marzo 2011 Costruzioni 7
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:44 PM Pagina 8
VIATEC 17-20 Marzo 2011, Bolzano 7a fiera specializzata sulle infrastrutture stradali
Il “meteo” su misura dei cantieri
www.fierabolzano.it
CONEXPO 22-26 Marzo 2011, Las Vegas Fiera mondiale del settore delle costruzioni www.conexpoconagg.com
EDIL 2011 24-27 marzo 2011 25a fiera specializzata sull’edilizia Fiera di Bergamo www.fieraedile.it
INTERMAT MIDDLE EAST 28-30 Marzo 2011, Abu Dhabi Fiera mondiale del settore delle costruzioni
L
www.jcb.com
www.intermat-middleeast.com
a 3bmeteo, azienda leader nel settore delle meteorologia applicata con oltre 2 milioni di utenti unici al mese sul portale www.3bmeteo.com, ha sviluppato un servizio per la gestione del rischio atmosferico nei cantieri edili. L’obiettivo è dare modo alle imprese di coordinare al meglio le squadre tecniche di lavoro e gestire il parco mezzi. Il servizio viene appositamente costruito su richiesta delle singole realtà del settore e dà accesso a una pagina internet dedicata e gestibile nelle funzioni in base alle esigenze giornaliere. Sono complementari alla pagina web, il servizio di avviso per e-mail o sms allerte e la consulenza telefonica 24 ore su 24. Le allerte principali sono costituite da fenomeni come neve e ghiaccio, precipitazioni intense, venti forti e disagi bioclimatici, mentre in dettaglio è possibile controllare il tempo e la temperatura prevista, la pioggia e il vento di intensità media.
16 inglesi per i VVFF Applicazioni particolari richiedono macchine particolari e la capacità, del costruttore e della rete distributiva, di realizzare anche le modifiche più complesse. Proprio grazie alla sua competenza, la concessionaria JCB Somi di Aprilia (LT), si è aggiudicata una gara d’appalto, indetta dal Ministero dell’Interno, per la fornitura di 16 tra miniescavatori e minipale gommate JCB al Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco. In particolare, sono stati consegnati 11 miniescavatori JCB 8035 equipaggiati con benne standard e forche prensili industriali, mentre i cinque esemplari di Robot 160 sono stati forniti completi di forche e allestimenti specifici per l’impiego negli interventi di emergenza.
8 Costruzioni marzo 2011
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:45 PM Pagina 9
IL SITO DEL MESE
ATTUALITÀ&PRODOTTI
N EWS
I pneumatici M729 e R168 anche ricostruiti
Da gennaio i pneumatici ricostruiti Qualitread M729 per asse trattivo e R168 per rimorchio sono disponibili ricostruiti con il marchio BRIDGESTONE RETREAD. Dal prossimo mese di aprile sarà poi disponibile anche il ricostruito Qualitread M729 EVO. Ricordiamo che l’M729 per applicazioni regionali garantisce un’elevata percorrenza e resistenza all’usura irregolare, mentre il disegno a base larga dell’R168 offre un’eccellente durata anche grazie all’elevato spessore del battistrada.
Velocità
Fruibilità
Completezza
Grafica
Download
n WWW.OMECO.IT Per la prima volta facciamo la recensione di una pagina web di una concessionaria di macchine movimento terra. Si tratta della Omeco di Roma, distributore per il Lazio e l’Umbria dei prodotti Case Construction Equipment. Oltre ai prodotti nuovi (link diretto alla pagina Case), il sito Omeco è un riferimento per i completissimi annunci di macchine e attrezzature usate (attenti: questa pagina crea dipendenza) e se cercate una macchina da noleggiare in zona Capitale. Fruibile e intuitivo, il sito internet della Omeco ha una grafica accattivante.
www.bridgestone.it
Via Savio, 29/31 - 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 - Fax 0547 698021 www.canginibenne.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:45 PM Pagina 10
Dieci camion con le ali Tanti sono gli Astra HD8 con trasmissioni automatiche Allison che hanno “volato” per servire il fronte di scavo delle gallerie d’accesso alle future centrali idroelettriche nel cuore delle Alpi Svizzere a costruzione della nuova stazione di pompaggio e turbinaggio di Nant de Drance, nel cantone Vallone, ha richiesto sei Astra HD8 (480 hp, 8x6, 48 tonnellate) allestiti con le trasmissioni automatiche Allison della Serie 4700. A fine anno il consorzio elvetico ha riconfermato la fiducia nel team ASTRA-ALLISON con un ordine di altri 4 veicoli, in consegna a fine aprile. Il connubio del costruttore piacentino con
L
10 Costruzioni marzo 2011
le trasmissioni americane è stato in grado di rispondere appieno alle esigenze di affidabilità, produttività e facilità di guida. Da un lato, la robustezza e la tradizione Astra nel settore dei mezzi pesanti cava-cantiere. Dall’altro, l’abbinamento al cambio automatico Allison della serie 4700R, specificamente progettato per operare nelle condizioni più difficili, assicurando comfort di guida, trasferimento continuo della potenza alle ruote e un maggior controllo del mezzo a velocità ridotta. Le trasmissioni automatiche della Serie 4700 montate sono state richieste con il rallentatore idraulico integrato, considerata la forte discesa del 12 per cento da affrontare all’uscita dalla galleria, con i veicoli spesso a
• Modello • Potenza max • Giri motore • Coppia max • Trasmissione • Rapporti marce
Astra HD8 480 hp 1900 rpm 2300 Nm Allison 4700R R - 4.80 1a 7.63 2a 3.51 3a 1.91 4a 1.41 5a 1.00 6a 0.74 7a 0.64 • Massa a terra 50.000 kg • Rapporto al ponte 4229
pieno carico. Su tutte è stato abbinato il convertitore di coppia, mentre non sono presenti frizioni a secco - tipiche dei cambi manuali ed automatizzati - sostituite dall’accoppiamento tra motore e cambio tramite il convertitore idraulico. Questo modulo elimina la manutenzione e l’usura altrimenti associate alla frizione ed assicura un superiore spunto del veicolo, un controllo preciso delle ruote con qualsiasi tipo di carico e un’accelerazione rapida e costante, per avanzare in sicurezza e senza problemi su ogni tipo di terreno. www.allisontransmission.com www.astraspa.com
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:45 PM Pagina 12
A Impatto Zero l costruttore mondiale di azionamenti e controlli elettroidraulici dei costruttori di macchine mobili BOSCH REXROTH, intensifica il proprio impegno a favore dell’ambiente aderendo al progetto Impatto Zero® dell’emittente radiofonica LifeGate, che ha come obiettivo ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica contribuendo alla creazione e tutela di foreste in crescita. Gli oltre 9.000 kg di CO2, generati dall’organizzazione del proprio stand a Samoter 2011 verranno compensati contribuendo alla creazione e alla tutela di 8.400 mq di foresta in crescita nel Parco di Veio nell’area Volusia (RM). L’adesione a Impatto Zero® rappresenta un gesto concreto e positivo di Bosch Rexroth per l’ambiente, in pieno accordo con la filosofia aziendale da sempre attenta a promuovere lo sviluppo sostenibile sviluppando tecnologie che riducono le emissioni e abbattono i consumi. www.boschrexroth.it
I
Solidarietà tra colleghi nel movimento terra Lo scorso 25 gennaio, con una cerimonia ufficiale tenutasi nella sede ad Este, KOMATSU ha devoluto un’importante somma a favore dei dipendenti colpiti dalla tragica alluvione lo scorso novembre 2010. “Komatsu - ha affermato Enrico Prandini, Managing Director Komatsu Utility Europe - ha deciso di dar vita a un’iniziativa benefica a sostegno dei collaboratori dell’azienda colpiti dall’alluvione che, a fine 2010, ha messo a dura prova l’intero Veneto e in particolare la provincia di Padova, in cui risiedono la gran parte dei nostri collaboratori. I dipendenti di Komatsu Utility Europe (stabilimento Komatsu) e di Komatsu Italia (distributore italiano del marchio), hanno in sostanza offerto un contributo in ore di lavoro e le rispettive aziende KIT e KUE hanno poi raddoppiato la somma, per un totale finale di 12.000 euro circa.” “L’importo - ha sottolineato Alberto Caletti, Ad di Komatsu Italia - è stato conferito a 3 dipendenti che hanno consegnato un’esaustiva documentazione circa i danni subiti a seguito dell’alluvione.” Fatti, non parole. www.komatsu.it
06_013_NOT_GENERALE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:45 PM Pagina 13
N EWS Trasmissioni, anche idrauliche ATTUALITÀ&PRODOTTI
ontinua la crescita della PMP nel settore dei sistemi di trasmissione per mezzi. Con più di 700 dipendenti in tutto il mondo e siti produttivi in Italia, Bosnia Erzegovina e Cina,
C
L’azienda è oggi da considerarsi tra i leader nella costruzione di sistemi di azionamento per macchine movimento terra, veicoli elettrici e attrezzature industriali concrete. Nel 2010 il
GRUPPO PMP ha fatturato 90 milioni di euro di fatturato, registrando un più 40 per cento rispetto al 2007 (pre-crisi), e per il 2011 è prevista una ulteriore crescita del 40 per cento. In termini di volumi di produzione nel 2011 saranno costruiti oltre
100.000 sistemi di trasmissione. Segnaliamo che oltre ai mercati “tradizionali” (betoniere e carrelli elevatori) PMP sta aumentando le proprie quote di mercato per ruote motrici di cingoli e unità swing per macchine edili. Nel 2010 PMP ha anche avuto un impatto enorme nel mondo delle trasmissioni idrauliche, introducendo la nuova serie di pompe e motori PMH da 90 e 110 cc per applicazioni pesanti fino a 450 bar. Nel 2011 una nuova serie di motori integrati per cingoli (serie PMH-I) sarà introdotta nel mercato globale. www.pmp-industries.com
la soluz so oluzion oluz zion ne ne nel el dr dren enaggio! enaggio! enag Da sempre Varisc ariscco offre agli operatori dell drenaggio ggio e delle insta stallazion ioni wellpoint laa più pi vasta vast asta gamma di soluzioni: pompe autoades utoadesscanti ti fino a 12” 12 vuotoassistite (anche (anc insonorizzate), inso p pom pompe so sommer gibili inn ghisa gh e alluminio ghis allu fino a 88”,, impianti wellpoint nt di nuova concezione zione conn punte filtranti filtra e tubazioni t realizz alizzatee completamentee in tecnopolimer te o.
VA ARISCO S.p.A. Terza e S Strada, 9 - Z.I. Nor ord 35129 PADOV A VA - Italy Ita - Teel. +39 049 82 94 111 - Fax Fa +39 049 82 94 373 - italia@va italia@variscosp italia@variscospa.com - www.variscospa.com
014_017_M_MESE_MECALAC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:46 PM Pagina 14
M ACCHINA L’anticonformista
ESCAVATORE C INGOLATO
MECALAC 8MCR
TRANSALPINO
La macchina cingolata concept francese che combina un escavatore compatto da 7 ton e di una pala caricatrice rapida. In attesa del lancio della serie 10 DI CRISTIAN FURINI
È
da sempre il pallino degli ingegneri Mecalac. Creare una macchina polivalente, che possa inglobare un escavatore compatto, una pala caricatrice compatta, un sollevatore, oltre a svolgere pienamente il ruolo di porta-attrezzi. In questo modo si permette l’uso di una sola macchina in cantiere a cui consegue una consistente riduzione di consumi, emissioni, rumore e soprattutto ingombri. Si chiama 8MCR il 7 tonnellate che ingloba la mission della famiglia di escavatori polivalenti del marchio francese, che già conta il 712 MC da 11,2 tonnellate e il 714 MC da 13,5. Anche l’8MCR è una macchina progettata per essere agile (velocità di traslazione di 10 km/h) e compatta grazie al girosagoma e alla possibilità di ruotare la torretta quando funziona da caricatrice, rendendo la macchina idonea a cantieri urbani e stradali.
014_017_M_MESE_MECALAC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:46 PM Pagina 15
DEL MESE Elaborazione di
Scavi di precisione La polivalenza della 8MCR riguarda in particolar modo la cinematica. In fase di scavo l’elemento principale è il posizionatore che permette apertura di 140 gradi e risulta composto da quattro parti: primo braccio, braccio intermedio con bilanciere inframezzato dallo snodo del deporte. Quest’ultimo ha snodo destra/sinistra attivato da un martinetto idraulico e un sistema che permette di conservare integralmente gli sforzi di penetrazione qualunque sia la posizione angolare dello snodo stesso. Il deporte di sinistra arriva a 1.630 millimetri, quello di destra arriva a 2.030, misure queste che consentono alla 8MCR di affrontare con estrema semplicità le opere di canalizzazione operando su qualsiasi angolo. La macchina apre trincee e asporta i materiali anche in condizioni di spazio ridotto. Da citare la funzione accoppiamento dei martinetti che combina simultaneamente i movimenti dei martinetti del bilanciere e del braccio intermedio per permettere una guida identica a quella di un escavatore con braccio monoblocco e la funzione
inversione del senso della benna permette di invertire il comando del martinetto della benna sul manipolatore destro per ritrovare il senso di manovra di una pala caricatrice. L’operatore può lavorare da 0 a 6,5 metri di distanza dalla macchina, di aprire una trincea al di là di un muro o di un guard rail grazie al deporte, di insabbiare, caricare nelle stradine e nei vicoli più stretti, nei cantieri più difficili il martinetto del primo braccio ha ammortizzatore di fine corsa.
Carico in appoggio Il carico si effettua con la benna pala (o skid), in appoggio sulla lama e la sua efficacia risulta in tal modo accresciuta grazie allo sforzo di spinta trasmesso direttamente dal telaio (con conformazione ad X e longheroni triangolari) alla benna e grazie all’asimmetria dei rulli cingolo posteriori rispetto a quelli anteriori, soluzione questa che aiuta anche a scongiurare l’uscita laterale del cingolo. Una vera pala caricatrice. In questo senso aiuta la funzione di rotazione della benna che permette di invertire il comando del martinetto della stessa sul manipolatore destro per ritrovare il verso di manovra di una pala.
marzo 2011 Costruzioni 15
014_017_M_MESE_MECALAC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:46 PM Pagina 16
NON HA CONCORRENTI Modello Peso operativo Pompe Portata Regolazione della pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Velocità di traslazione Profondità Scavo/plinto Velocità rotazione torretta Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Profondità plinto Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza di strappo Forza penetrazione Sbalzo posteriore torretta Larghezza torretta Larghezza cingoli Suole Lunghezza trasporto Altezza braccio /cabina Batteria Alternatore Serbatoio gasolio/idraulico
8MCR 6,8 ton var. 100 l/min LS conv. 28 Mpa 5-10 km/h 6.620/5.980 mm 12,4 5-10 rpm km/h n.d. n.d. n.d. n.d. 3,7 m 2,27 m 6,7 m 4,4 m 4.900 daN 2.800 daN 1,25 m n.d. 2,1 m 450 mm 4,78 m 2,6 175 Ah 55 A 60/65 175 Ahl
014_017_M_MESE_MECALAC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 5:46 PM Pagina 17
MACCHINA DEL MESE MECALAC 8MCR
Nessuna è più veloce
In previsione la “10”
Mecalac sulla 8MCR ha introdotto la tecnologia Dual Senso DriVE. Si tratta dell’unione di una doppia trasmissione idrostatica a circuito chiuso con regolazione automotive e di una pompa e un circuito idraulico dedicati a ogni cingolo. I benefici sarebbero immediati a partire da una pronta erogazione della coppia motrice, disponibile in ogni istante, efficace e precisa. In questo modo i movimenti simultanei divengono veloci e immediati. A guadagnarci è il comfort ad una velocità di traslazione massima di 10 chilometri orari che riduce considerevolmente i tempi di percorrenza fra le varie zone del cantiere.
Mecalac non si ferma all’8MCR. In occasione del Samoter 2011 è stata lanciata la nuova 10 MCR, nata sulla base della sorella più piccola: permane la struttura polivalente su cingolo, in un mix tra un escavatore compatto da 8,5 tonnellate (con equipaggiamento e motore sulla parte superiore) e una caricatrice compatta rapida, con telaio cingolato triangolare. Con velocità massima di 10 chilometri orari (generalmente è attorno ai 5 km/h) è sicuramente un plus degno di nota per chi cerca di massimizzare l’operatività concentrandola in una sola macchina flessibile e modulare.
Piccolo ma potente Uno dei punti a favore del 6,8 tonnellate francese è sicuramente il motore. Sono in pochi costruttori a montare su una macchina di questo segmento un motore turbo intercooler (di solito basta un aspirato) con la qualità e affidabilità di Cummins. Per produrre i 60 chilowatt a 2.200 è stato scelto un quattro cilindri da 3,26 litri in variante turbocompressa (esiste anche aspirato). Si tratta del B3.3 ad iniezione diretta e unit pump due valvole per cilindro, alesaggio da 95 millimetri e corsa da 115 millimetri. È il risultato di una joint venture di lunga data tra Cummins e Komatsu impiegando la piattaforma del D95 giapponese. Il quattro americano si è aggiudicato il record in fatto di massima efficienza all’interno del gruppo, aggiudicandosi il trofeo del propulsore con meno interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del gruppo Cummins.
marzo 2011 Costruzioni 17
www.mecalac.com
Metamorfosi immediata Il passaggio dalla modalità escavatore a quella pala compatta avviene semplicemente ruotando l’apposito selettore sul quadro comandi con l’adattamento che è immediato. In modalità caricatore la traslazione avviene col manipolatore e l’8MCR si guida con una sola mano in maniera molto intuitiva. L’operatore ritrova quindi i comandi normalizzati ISO di un escavatore compatto o di una pala caricatrice compatta, con tutte le funzioni raggruppate sui manipolatori. Appena saliti a bordo ci si trova in un ambiente spazioso con ampie superfici vetrate. È presente un nuovo display a colori TFT che assicura al quadro di bordo con regolazione automatica della luce: in qualunque condizione di luce l’operatore visualizza in modo chiaro e leggibile tutte le informazioni utili: modo in uso, velocità, regime motore, numero di ore, martinetto selezionato, sicurezze attivate.
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:48 PM Pagina 18
646
marzo 2011
18 Costruzioni marzo 2011
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:48 PM Pagina 19
WALKAROUNDMACCHINE di
KX019-4 Il Mini cingolato Peso operativo 1,76 ton Potenza netta 11,8 kW
WALKAROUND ACCHINE M DI
CLAUDIO MARINI
Kubota KX019-4_Layout 1 14/03/11 09:22 Pagina 20
KUBOTA KX019-4
n PARTICOLARITÀ 2
Cilindro di sollevamento “sopra” al braccio
3
Rulli a doppia flangia
5
Comando elettro-proporzionale per gli accessori
7
Sistema anti-furto di serie
17
Esclusivo sistema “sonoro” per evitare il troppo pieno durante il rifornimento del gasolio e bocchettone ad altezza ergonomica
21
19 15
6 5 2
7
1 14 16
4 13
18 10 8
20 12
11
9
20 Costruzioni marzo 2011
3
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 14/03/11 09:23 Pagina 22
n LA MAGGIOR PROFONDITÀ DI SCAVO DELLA CATEGORIA 2,58 M (era 2,38 m) n AMPIO ARCO D’AZIONE Aumenta anche la distanza di scavo a 4,12 m (era 3,91 m) e l’altezza di scarico a 2,56 m (era 2,44 m)
Nuovo disegno del supporto cilindri
n Il cilindro “sopra” al braccio evita interferenze con la lama e non è esposto a danneggiamento L’ottima stabilità della macchina deriva da più fattori ed in generale dal baricentro basso e dalla carreggiata allargabile: il punto d’incernieramento del braccio è “basso” (61 cm da terra) ed arretrato (sbalzo di soli 52 cm), mentre lo sbalzo lama di 1,08 m favorisce la stabilità longitudinale. Il nuovo contrappeso arriva a soli 43 cm da terra
Baricentro basso Incernieramento monoblocco basso ed arretrato Sbalzo lama generoso n Aumento dell’escursione della lama: - sollevamento 23 cm (era 19 cm) - abbassamento 23 cm (era 21 cm)
22 Costruzioni marzo 2011
n Cilindro “sopra” al braccio
23 CM
23 CM
1,08 M
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 23
WALKAROUNDMACCHINE di 1,1 M
Maggior altezza cabina 2,35 m
(era 2,28 m)
52 CM
Aumento di 3 cm dello sbalzo posteriore 43 CM
61 CM
Aumento dello sbalzo lama per aumentare la stabilitĂ marzo 2011 Costruzioni 23
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 14/03/11 09:23 Pagina 24
n Le fusioni evitano saldature complesse in zone sollecitate n STRUTTURE IN “FUSIONE” (AFFIDABILITÀ)
Aumento del brandeggio: a sinistra 51 cm (era 42 cm) a destra 45 cm (era 41 cm)
24 Costruzioni marzo 2011
Kubota KX019-4_Layout 1 14/03/11 09:23 Pagina 25
WALKAROUNDMACCHINE di
Le boccole nei perni del braccio e del cilindro di sollevamento riducono la manutenzione straordinaria La saldatura per “frizione” delle teste agli steli (saldatura della sezione piena per fusione, anziché una semplice saldatura della corona circolare) aumenta l’affidabilità del cilindro ed evita errori di coassialità che poi danneggiano le guarnizioni di tenuta e creano torsioni
n Saldatura per frizione delle teste alle aste dei cilindri
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 26
n UN CARRO ROBUSTO... “LUNGO” 1,59 M... n I rulli a doppia flangia, raddoppiando il punto di contatto e dimezzando la pressione specifica, riducono l’usura n Aumentano la stabilità, perché allargano ulteriormente la carreggiata
Punto d’appoggio spostato all’esterno (rispetto ai rulli con flangia centrale)
... CON RULLI A DOPPIA FLANGIA
Ruota tendicingolo in fusione (durata ed affidabilità)
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 27
WALKAROUNDMACCHINE di ... A CARREGGIATA VARIABILE n Aumento della carreggiata da 0,99 a 1,3 m
n Sezione quadrata delle strutture telescopiche per l’allargamento della carreggiata con sistema di recupero del gioco
n Bracci lama scatolati per maggiore robustezza e rigidezza strutturale marzo 2011 Costruzioni 27
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 28
n IMPIANTO IDRAULICO “CROSS SENSING”
Pompa doppia principale P1 e P2 a pistoni assiali e cilindrata variabile Pompa P3 ad ingranaggi
Pratiche prese rapide di pressione Pompa servocomandi ad ingranaggi
n Movimenti contemporanei senza sovraccaricare il motore L’impianto è alimentato a 21,6 MPa da doppia pompa principale P1 e P2, a pistoni assiali e cilindrata variabile, con regolazione convenzionale, abbinata ad un distributore a centro aperto. Una pompa ad ingranaggi, prioritaria su quella a cilindrata variabile (il sistema Cross sensing evita sovraccarichi
al motore in caso di concomitanza dei movimenti, tagliando all’occorrenza la portata della pompa principale), alimenta la rotazione torretta, il complemento di portata agli ausiliari, la lama ed il brandeggio. Una terza pompa ad ingranaggi alimenta i servocomandi Scalamento automatico della marcia sotto sforzo (autoshift)
La valvola che consente il comando della funzione supplementare ad una o due vie è facilmente accessibile sollevando il pianale della cabina
Tubazioni “protette” interne al telaio della base
Kubota KX019-4_Layout 1 14/03/11 09:24 Pagina 29
WALKAROUNDMACCHINE di n FACILE SOSTITUZIONE DELLE TUBAZIONI
Tubazione “modulare”
La connessione intermedia sul telaio evita di sostituire una tubazione più lunga, che arriva al giunto rotante in scomoda posizione Tubazioni “avvitate” alle canne dei cilindri (non saldate) semplificano l’eventuale sostituzione per danneggiamento
n Tubazioni ausiliarie protette “all’interno” del monoblocco arrivano fino al penetratore Comando a bilancino elettroproporzionale per gli accessori
L’accumulatore ad azoto consente movimenti dell’attrezzo favoriti dalla gravità con motore spento
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 30
n MANUTENZIONE AGEVOLE A “500 ORE” Punti d’intervento concentrati su un lato del motore Un utile rubinetto evita lo svuotamento delle tubazioni durante la pulizia del separatore acqua/gasolio
C
Pompa elettrica di auto-spurgo del sistema d’iniezione
D
G M
A
B
E
n 4 supporti (silent block) viscoelastici per il motore Spesso, nei Mini di piccola dimensione, si supporta il motore su “tre punti” per contenere i costi. Kubota, invece, anche in questo caso utilizza quattro supporti che prolungano la durata dei supporti stessi e contribuiscono a ridurre le vibrazioni in cabina
n Pre-camera di combustione Nei motori di cilindrata contenuta (898 cc) riduce la rumorosità (combustione in due fasi) e la vibrazione, senza controindicazioni sul consumo
30 Costruzioni marzo 2011
F
M
A
Vaschetta d’espansione refrigerante motore
B
Alternatore (40 A)
C
Separatore acqua/gasolio “trasparente”
D
Filtro gasolio
E
Filtro olio motore
F
Motorino d’avviamento Filtro aria con cartuccia di sicurezza
G
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:49 PM Pagina 31
WALKAROUNDMACCHINE di n Stacca batteria
(evita dispersioni elettriche nei fermi prolungati mantenendo carica la batteria) H
Radiatore olio idraulico
I
Radiatore refrigerante motore
L
Rabbocco olio idraulico
M
Controllo livello olio motore e rabbocco Fusibili di potenza (alternatore e motorino d’avviamento)
N
O
Batteria esente da manutenzione (45 Ah)
n Eccezionale accessibilità ai radiatori
P
Martinetto a gas (agevole apertura e blocco del cofano)
Un nuovo portello “incernierato” consente l’immediato accesso ai radiatori per una rapida pulizia. Il ventilatore, con pale aerodinamiche, “aspira” aria fresca dall’esterno, attraverso ampie griglie
P
N L
N
H
Portelli in lamiera con pratico blocco automatico O
I
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 32
n In pochi istanti si sollevano i pannelli del pianale (solo appoggiati, senza bulloni) per una rapida accessibilitĂ alle parti idrauliche
C B Indicatore ottico del livello olio idraulico B E
D
A
A
Distributore a cassetti
B
Motoriduttore di rotazione torretta e giunto rotante
C
Accumulatore ad azoto
D
Deviatore per comando funzione supplementare a una o due vie
E Serbatoio idraulico
Il tappetino ben modellato completa il rivestimento del pianale
Incastro rapido del pannello, ben bloccato, ma senza bulloni da svitare
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 33
WALKAROUNDMACCHINE di n Facile rifornimento combustibile, con esclusivo pulsante per attivare dall’esterno il cicalino che evita il troppo pieno Pulsante (dall’esterno cabina) per l’inserimento del cicalino d’allerta contro il troppo pieno (evita fuoriuscite di gasolio dal serbatoio)
Chiave unificata con quella di avviamento
Filtro a rete estraibile
Chiave per il ripristino del sistema antifurto e spegnimento del clacson, in caso di tentativo di avviamento motore non autorizzato
n Serbatoio “plastico” antiruggine e anticondensa di buona capacità
Altezza da terra 80 cm
(21 litri) Il serbatoio è rapidamente rimovibile per eventuali manutenzioni straordinarie. L’altezza del bocchettone a soli 80 cm da terra rende ergonomico il rifornimento con taniche
n Scarico dei fluidi agevolato da aperture e/o raccordato Scarico gasolio con rubinetto e dado di sicurezza
Scarico remoto refrigerante Scarico olio idraulico
Scarico olio motore
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 34
n COMFORT E GUIDA SILENZIOSA... Nuova vaschetta lavavetro integrata nel rivestimento
Finestra laterale in due parti entrambe scorrevoli
Comando dedicato per l’allargamento carreggiata
Cintura autoavvolgente Avanti-indietro sedile
Posabicchiere
Bocchette orientabili del riscaldamento ben “integrate” nel supporto del cruscotto
Presa a 12 Volt
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 35
...SOLO 75 DB(A)
Fari di lavoro e specchi retrovisori
Ottima visibilità verso l’alto
Scanalature e gocciolatoi sul tetto per evitare lo spiovo su parabrezza e vetri laterali
Plafoniera
Sospensione sedile
Appendiabiti
Ricircolo o alimentazione riscaldamento dall’esterno (di serie)
marzo 2011 Costruzioni 35
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 36
n Cruscotto con computer integrato Indicazione digitale degli intervalli manutentivi e memorizzazione delle anomalie di funzionamento
Pulsante marcia lenta-veloce su comando lama, con scalamento automatico sotto sforzo
Comando elettroproporzionale (a bilancino) per gli accessori
n Comando elettroproporzionale per gli accessori (di serie)
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 37
WALKAROUNDMACCHINE di Solo chiavi programmate (con “chip� interno) possono avviare il motore, altrimenti si attiva l’allarme
n Stivaggio del parabrezza nel sottotetto senza alcuno sforzo
(grazie a due potenti martinetti, al motorino del tergivetro sistemato sul montante e a cuscinetti di scorrimento)
Posaavambracci registrabile in altezza
Pianale con ampio spazio di calpestio e pedali di traslazione ripiegabili su se stessi
Copripedali di sicurezza utilizzabili come poggiapiedi
marzo 2011 Costruzioni 37
KUBOTA KX019-4
Kubota KX019-4_Layout 1 3/10/11 5:50 PM Pagina 38
n DETTAGLI DI QUALITÀ n Dettagli per l’affidabilità, per il valore dell’usato e la sicurezza
Rivestimento della maniglia
Guarnizioni anti-usura nel passaggio di tubazioni nei telai Copribulloni
O-ring che evitano l’ingresso di detriti negli accoppiamenti dei perni benna
Rapido sblocco dei perni benna con spinotto trattenuto da anello elastico
n Grande cura nei layout elettrici, dei circuiti idraulici, nella loro protezione e solido supporto
Finecorsa del brandeggio in gomma per evitare rumore e sollecitazioni alle strutture
Pratico innesto a baionetta per la lampada rotante
Predisposizione per il montaggio della protezione dello stelo
Scatola fusibili in posizione ben accessibile, ma protetta
©
Call the experts per un controllo assoluto.
.
briglia alla potenza
e sono dotati di nzata tecnologia Komatsu B sono frutto della più ava JHT li rtel ma i ti, cien gli strumenti effi Semplici ed a PC88MR-8 fornisce i-escavatore girosagom mid Il to. pat d’im mici rgia un‘eccezionale ene zionali servoassistiti ergono la potenza: comandi propor ciso pre e ro sicu do mo e attrezzature; il sistema necessari per sfruttarne in figurare le impostazioni dell con le qua dal luto evo nitor LCD iliarie con comandi ed a basso sforzo; un mo cisi; linee idrauliche aus enti combinati veloci e pre vim mo per atsu rtello e di Kom S idraulico CLS ente dove posizionare il ma permette di stabilire esattam ti R-8 8M PC8 Il ori. olat lo. dedicati sui manip non è nulla senza il control ilizzo. La potenza conta ma controllarne al meglio l’ut
Komatsu Italia S.p.A. komatsu_cathedral_297x210it.indd 1
· Via Atheste
Tel.: 0429 616 111 4 · 35042 Este (PD) ·
· Fax: 0429 616177 ·
www.komatsuitalia.it
Tutti i diritti riservati. Solo per uso promozionale.
rtelli JTHB: metti le
8 ed i ma Komatsu PC88MR-
10.01.2011 16:20:13
041_043_DANA_Layout 1 3/10/11 5:54 PM Pagina 41
646
42 44 46 52
Trasmissioni
La nuova soluzione ibrida dell’americana Dana si chiama Spicer TE-15HX
Filtri antiparticolato
La nuova trappola per polveri sottili in ceramica progettata dalla Huss
Catene da neve
La gamma di soluzioni per macchine operatrici della lecchese Konig
Gamma Construction
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
C’è un mezzo Mercedes adatto a ogni esigenza lavorativa in off-road
MACCHINE OMPONENTI C
TRASMISSIONI
041_043_DANA_Layout 1 3/10/11 5:54 PM Pagina 42
IBRIDO
da brivido
COMPARSA PER LA PRIMA VOLTA ALL’INTERMAT 2009, È STATA RIPROPOSTA DURANTE IL BAUMA 2010. È LA TRASMISSIONE IBRIDA A STELLE E STRISCE, ORA RIVISITATA E AGGIORNATA 42 Costruzioni marzo 2011
041_043_DANA_Layout 1 3/10/11 5:55 PM Pagina 43
MACCHINE&COMPONENTI
S
i chiama Spicer TE-15HX la trasmissione ibrida progettata da Dana specificamente per i veicoli off-highway. Anche il costruttore statunitense crede quindi nella strada delle trasmissioni ibride, presentando un prototipo di trasmissione pensato, per ora, le pale gommate appartenenti alla categoria delle 15 tonnellate. La Spicer TE-15HX è stata sviluppata in collaborazione con la Danaher ed è una vera e propria trasmissione in parallelo: un motore viene abbinato a un generatore che garantisce il recupero dell’energia elettrica durante le fasi di decelerazione; l’energia recuperata è accumulata in supercondensatori che la mettono a disposizione quando è necessaria. DI CRISTIAN FURINI
I N COSTANTE CRESCITA La trasmissione Spicer TE-15HX incorpora la flessibilità modulare progettuale della Spicer TE-15. “Il nostro scopo è quello di consentire un risparmio del 20 per cento di carburante, utilizzando il motore elettrico per assistere quello diesel” - afferma Alan Stoyell, responsabile di prodotto per Dana - “abbiamo intenzione in futuro di consentire ai nostri utenti di retrofittare le trasmissioni TE-15 senza particolari problemi in modo da garantire a tutti risparmio di carburante.” Dalla sua prima presentazione il progetto di Dana è stato migliorato impiegando un motore sincrono ad elevata potenza, dotato di magneti permanenti (PMSM) che producono una potenza di punta tre volte superiore a quella del progetto iniziale (47 kW). Il nuovo design migliorerà le prestazioni della trasmissione soprattutto quando il PMSM consentirà di usare energia elettrica per la maggior parte del ciclo operativo. Inoltre, posizionando il dispositivo elettrico nella parte posteriore della trasmissione, in modo da falangiarlo al tamburo, il sistema è così in grado di adottare un’unità più piccola in grado di funzionare ad un regime di giri più elevato con prestazioni migliori, costi di sistema più bassi ad ingombri molto più contenuti.
www.dana.com
Elettrico serve sempre La trasmissione TE-15HX è dotata di un modulo di controllo in grado di monitorare costantemente le condizioni di funzionamento della macchina, per gestire la perfetta combinazione tra motore diesel ed elettrico, ottimizzando produttività, consumi ed emissioni. Quando possibile (soprattutto in operazioni in cui il carico è basso) il sistema di controllo del TE-15HX splitta l’erogazione della potenza dal motore endotermico a quello elettrico, alimentato dai supercondensatori. In questa fase di “minimo”, viene utilizzata la potenza immagazzinata per alimentare ad esempio luci, climatizzatori e altri accessori elettrici. Per carichi operativi leggeri, il motore diesel alimenta il
veicolo mentre il modulo elettrico, tramite un inverter, funge da generatore per ricaricare le batterie. L’energia viene recuperata anche in fase di frenata e convogliata per la ricarica dei supercondensatori. Quando invece è richiesto uno sforzo supplementare in trazione, il modulo di controllo fa sì che l’energia immagazzinata nei supercondensatori venga convogliata al motore elettrico in abbinamento al diesel per fornire spinta supplementare, a dare un effetto boost. I sistemi di trasmissione che adottano supercapacitori vengono impiegati in applicazioni altamente cicliche (es. in pale gommate), mentre per altre applicazioni che consentono una maggiore durata di carica sotto carico minore, possono essere impiegate batterie convenzionali.
marzo 2011 Costruzioni 43
FILTRI ANTIPARTICOLATO
044_044_HUSS_Layout 1 3/10/11 5:55 PM Pagina 44
DESIGN...
ferma polvere LA LOTTA ALLE EMISSIONI È IN BUONA PARTE LOTTA AL PARTICOLATO. E L’EFFICIENZA DEI FILTRI PARTE ANCHE DAL LORO DESIGN
I
filtri antiparticolato a trappola in ceramica della Huss incontrano i limiti stringenti fissati dalla normativa Tier 4 interim / Eu stage 3B, in materia della efficace trattenuta delle particelle, nonché della domanda di mercato che richiede la maggiore durata di simili componenti oltre all’efficace rigenerazione applicata alle applicazioni dell’off-road. Il particolare design asimmetrico del filtro in ceramica è stato studiato per meglio trattenere la quota di incombusti quali i residui oleosi e ceneri, massimizzando la capacità di filtraggio. Alle caratteristiche del design asimmetrico sul filtro antiparticolato (DPF) e del materiale impiegato per lo stesso filtro (SiC) si aggiungono gli
44 Costruzioni marzo 2011
DI CRISTIAN FURINI
Modularità dal triangolo Le singole unità filtranti utilizzate nei nuovi filtri Huss presentano sezione triangolare che rappresenta l’unità di filtraggio base. Viene realizzata in carburo di silicio sinterizzato e promette di aumentare la superficie relativa filtrante del 14 per cento. Le singole unità sono raggruppate in blocchi più grandi che presentano forma trapezoidale e che in un secondo tempo vengono assemblate a dare la macrostruttura del filtro in grado di assumere diverse forme modulari.
www.hussgroup.com studi per la riduzione della contropressione dopo la rigenerazione del filtro, i più bassi consumi e i sistemi di prevenzione ai picchi di caduta della coppia motrice. Inoltre, grazie al burner di rigenerazione attiva del filtro si genera un aumento della temperatura dei gas di scarico che serve nei motori che lavorano con bassi carichi operativi a fasi alterne. Si raggiunge quella soglia di temperatura (550 °C) in cui avviene l’accensione e combustione delle fuliggini, al di sopra delle quali è possibile pensare a sistemi di rigenerazione passiva.
Passione. Questo è il motore.
Lombardini e Kohler, leader mondiali nella produzione di motori diesel e benzina fino a 50kW. Un successo fatto di ingranaggi, ma costruito da persone. Persone che non hanno paura di sporcarsi le mani, se questo vuol dire garantire potenza ed affidabilità nelle condizioni più estreme. Persone curiose che, non accontentandosi dei risultati, migliorano la qualità del loro prodotto, incrementando le prestazioni ed abbassando consumi e rumori. Persone che fanno qualcosa in cui credono e credono in quello che fanno, assicurando ai clienti la massima customizzazione ed un’assistenza senza risparmio. Ma soprattutto persone con la passione per il motore. Persone come te.
www.lombardinigroup.it COapr10_067_067 lombardini.indd 1
29/03/10 13.39
CATENE DA N EVE
046_050_KONIG_Layout 1 10/03/11 20:01 Pagina 46
LA MAGLIA per l’inverno LA CATENA DA NEVE È L’UNICO ALLEATO PER AFFRONTARE NEVE GHIACCIO E FANGO NEGLI IMPIEGHI PROFESSIONALI ESTREMI.
DALL’UNIMOG ALLA PALA GOMMATA TUTTA L’OFFERTA DELL’AZIENDA LEADER MADE IN ITALY DI
CRISTIAN FURINI
46 Costruzioni marzo 2011
046_050_KONIG_Layout 1 10/03/11 20:01 Pagina 47
uando si parla di catene da neve generalmente si pensa all’impiego per il settore automobilistico ad uso civile. Ma per König significa anche catene da neve da montare su macchine operatrici e macchine movimento terra. Si chiama König Professional la sezione che comprende diversi modelli catena per differenti mezzi ed esigenze di utilizzo, spesso chiamati ad operare in condizioni critiche. Impact (anche nelle varianti Plus e Super), Drs, Dr e Sutpertractor. È questa la squadra di maglie “nazionali” da neve per utilizzi intensivi e situazioni operative estreme su fondi nevosi, ghiacciati o fangosi dedicate a portattrezzi, macchine operatrici e movimento terra. Si tratta di coperture che si caratterizzano per una estrema versatilità (gli impieghi sono numerosi), affidabilità e performance (soprattutto nella velocità di montaggio) grazie alla tradizione del marchio lecchese, assicurata dalla completa integrazione del processo produttivo e dalla produzione al cento per cento made in Italy.
Q
marzo 2011 Costruzioni 47
CATENE DA N EVE
046_050_KONIG_Layout 1 10/03/11 20:01 Pagina 48
Comune denominatore: resistenza Tutti i modelli di catene della famiglia König Professional presentano elementi tecnici in comune. Sulla spalla si trova la leva di tensione, utilizzata per la chiusura della catena sul lato esterno e tramite essa è possibile regolare il livello di tensione sul pneumatico. Dal lato opposto si individua il grillo di regolazione che permette di ottenere la giusta lunghezza della stessa catena e la sua disposizione corretta sul battistrada. La speciale curvatura del gancio di chiusura laterale abbinata alla particolare sagoma dell’anello, rendono impossibile lo sganciamento della catena durante la marcia. Su catene ad uso professionale è fondamen-
tale la presenza di un rinforzo rompighiaccio: sono maglie di rinforzo che permettono una maggiore resistenza all’usura ed una maggiore tenuta di strada. Su queste sono saldate barrette antiusura per garantire una maggiore durata della catena ed una perfetta aderenza al terreno. Il battistrada è collegato alla catena laterale tramite anelli saldati che assicurano una maggiore resistenza rispetto ai tradizionali ganci ad U. Ad ulteriore garanzia di durata e performance, tutte le catene subiscono trattamenti particolari di cementazione che garantiscono un’elevata durezza dell’acciaio ed una conseguente resistanza all’usura.
Cementazione
MANUALE D’USO Le catene König Professional devono sempre essere montate, tensionate e regolate correttamente, per garantire performance. I componenti che permettono il settaggio corretto della catena sono il grillo e la leva di tensione. Agendo su questi due elementi si deve ottenere una tensione non eccessiva, poichè le catene potrebbero essere sottoposte a condizioni particolari che ne diminuirebbero l’efficacia in termini di grip, danneggiando la superficie del pneumatico oltre ad esporre le stesse catene a rischi di usura irregolare e di successiva rottura. La catena, una volta montata e tensionata definitivamente, deve rimanere morbida sul pneumatico: il massimo delle performance si ottiene con una catena che tende a cadere sul terreno anticipando il movimento della ruota.
48 Costruzioni marzo 2011
Grillo regolazione
Leva di tensione
046_050_KONIG_Layout 1 10/03/11 20:01 Pagina 49
MACCHINE&COMPONENTI Chiusura centrale
Link al battistrada
Chiusura laterale
Rinforzo rompighiaccio
Barre antiusura
SUPER I MPACT È la catena da neve più efficace per servizi invernali estremi e cantieri innevati. È stata sviluppata e costruita per l’utilizzo specifico su veicoli spazzaneve, Unimog, trattori agricoli, veicoli militari. Sono molto resistenti, per utilizzi intensivi, particolarmente consigliate per applicazioni esigenti o dove è previsto e necessario l’utilizzo prolungato su percorsi con pendenze e presenza di alta neve e ghiaccio al suolo. Queste catene sono anche impiegate con successo per utilizzi specifici in condizioni di fango estremo. Hanno un esclusivo disegno a rete della catena, che garantisce un grip ed una stabilità elevati. La struttura della catena avvolge completamente il pneumatico offrendo protezione anche sui fianchi e presenta maglie di rinforzo e barrette saldate anti-usura. La catena è interamente cementata e zincata e il battistrada è in acciaio speciale legato. Presenta filo con sezione a D da 7,00, 8,00 e 9,50 millimetri che la rende utilizzabile da entrambe le parti.
Impact Plus
DRS
La Impact Plus è una catena particolarmente consigliata per servizi invernali estremi grazie al particolare disegno a triplo rombo del battistrada che avvolge completamente anche i pneumatici di sezione allargata e garantisce grip continuo e massima affidabilità. Presenta maglie di rinforzo e barrette saldate anti-usura, che assicurano un volume di utilizzo incrementale del 100 per cento. È una catena interamente cementata e zincata con battistrada in acciaio speciale legato. Il filo con sezione a D è da 9,50 millimetri ed è utilizzabile da entrambe le parti.
Si tratta di una catena ideale per servizi invernali standard. Hanno un particolare disegno a triplo rombo del battistrada avvolge completamente anche i pneumatici di sezione allargata e garantisce grip continuo. Sono presenti maglie di rinforzo che assicurano un volume di utilizzo incrementale del 50 per cento. La catena è interamente cementata e zincata e il battistrada in acciaio speciale legato. Il filo ha sezione tonda da 10 e 11 millimetri ed è utilizzabile da entrambe le parti.
marzo 2011 Costruzioni 49
CATENE DA N EVE
046_050_KONIG_Layout 1 10/03/11 20:01 Pagina 50
IMPACT Il particolare disegno a doppio rombo del battistrada avvolge completamente il pneumatico e garantisce un grip continuo e la massima affidabilità. Sono presenti maglie di rinforzo e le barrette saldate anti-usura che assicurano un volume di utilizzo incrementale assoluto. La catena è interamente cementata e zincata e anche in questo caso il battistrada è in acciaio speciale legato. Il filo ha sezione a D da 7,00, 8,00 e 9,50 millimetri.
DR La catena Dr è pensata per servizi invernali standard. È interamente cementata e zincata in acciaio speciale legato. Il battistrada è a doppio rombo dotato di rinforzi rompighiaccio che aumentano la presa sul terreno e garantiscono una maggiore resistenza all’usura. Il disegno del battistrada della catena, che copre interamente il battistrada del pneumatico, permette di ottenere trazione, tenuta di strada e comfort di guida ottimale. Il Filo ha sezione a D da 6,40 - 7,00 - 8,00 millimetri o tonda con diametro da 10,00 millimetri. È utilizzabile da entrambe le parti per una maggiore durata.
50 Costruzioni marzo 2011
Supertractor È la catena adatta ad impieghi su trattori agricoli, veicoli municipali e mezzi speciali. Consigliata per le situazioni caratterizzate da una vasta variabilità e meno esigenti rispetto alle condizioni d’utilizzo estreme e critiche per le quali sono richiesti i modelli di catena con rinforzi e barrette antiusura. La catena ha battistrada a doppio rombo realizzato in acciaio speciale legato, completamente zincato e cementato. È un prodotto dal peso contenuto, che permette operazioni di montaggio/smontaggio facilitate grazie ad una maggiore maneggevolezza. La maglia ha filo a sezione a D da 7,00 - 8,00 e 9,50 millimetri o la maglia a filo tondo con diametro da 11 millimetri con la possibilità di usarla da ambo le parti. La catena assicura buone prestazioni in condizioni non estreme e, grazie al ridotto coefficiente di vibrazione, offre un ottimo comfort di guida.
www.konig.it
GAMMA CONSTRUCTION
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:04 PM Pagina 52
La off-road uando il gioco si fa duro, scende in campo Mercedes-Benz. Con una delle gamme dedicate a construction e dintorni oggi più vaste sul mercato. Niente meglio del Samoter in onda questo mese a Verona per analizzare la road map del costruttore tedesco nel settore dei veicoli utilizzabili in edilizia. Dal più grande al più piccolo, in testa a tutti c’è il grosso Actros B (come Baustelle, ‘cantiere’ in tedesco appunto), giunto alla release numero tre. Freschi di restyling Axor e Atego, ottimi per tutti i servizi di approvvigionamento, coprono le fasce di peso - nell’ordine - da 18 tonnellate e da 7,5 a 15. Unica nel panorama dei costruttori, la Stella offre anche veicoli per impieghi estremi, come il portattrezzi Unimog - declinato nelle sue tre famiglie - e l’indistruttibile Zetros, un mix ben riuscito per arrivare in sicurezza nelle zone più impervie del globo, grazie alla trazione integrale. Disponibile anche su Sprinter, a ruota gemellata o singola, e perfino sul piccolo Vito Mixto, ottimo per trasportare uomini e materiali là dove servono. Infine c’è Classe G Professional, la fuoristrada in abiti da lavoro.
Q
52 Costruzioni marzo 2011
MAP
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:05 PM Pagina 53
MACCHINE&COMPONENTI CAVA & CANTIERE NO PROBLEM. GRANDI O PICCOLI LAVORI, APPROVVIGIONAMENTO O INTERVENTI IN ZONE IMPOSSIBILI. PER OGNI ESIGENZA IN FUORISTRADA C’È UN VEICOLO MERCEDESBENZ CHE FA AL CASO. DAL PIÙ GRANDE AL PIÙ PICCOLO, TUTTA LA GAMMA DEL COSTRUTTORE TEDESCO UTILE NELL’EDILIZIA IN COLLABORAZIONE CON VIE&TRASPORTI
Actros Actros B è il re della cava e del cantiere. L’ultima edizione del ‘big Benz’ fuoristrada è stata lanciata nel 2009 e comprende trattori a due o tre assi e carri a due, tre o quattro assi, con trazione sul solo ponte posteriore oppure sul tandem e perfino integrale, 4 per 4 o 6 per 6. Fuori un aspetto da duro, sottolineato da una piastra di protezione in acciaio legato spessa 3 millimetri, completata da un predellino abbassabile utile per la pulizia del parabrezza. Guscio esterno con superficie rugosa antigraffio dal piglio militare per i
retrovisori esterni, mentre sui gruppi ottici si possono richiedere delle griglie di protezione amovibili in acciaio. Sotto la cabina due motori BlueTec 5 a V di 90 gradi, sei o otto cilindri. Rispettivamente da 12 e 16 litri, offerti in otto fasce di potenza - da 235 a 405 kW (da 320 a 551 Cv) - e altrettante coppie massime - da 1.650 a 2.600 Nm -, abbinabili a cinque diversi tipi di cambio 16 marce Telligent o (sui carri 6 per 4 e 8 per 4) all’automatizzato 12 rapporti PowerShift Offroad.
GAMMA CONSTRUCTION
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:05 PM Pagina 54
AXOR & ATEGO Approvvigionamento. Un lavoro dove servono camion robusti, agili e versatili. Come nuovo Axor e nuovo Atego. Rivisti l’anno scorso, con l’introduzione di un’inedita calandra a listelli larghi (anche verniciata), il volante multifunzione e un cluster strumenti dalla grafica rinnovata. In Italia, Axor è offerto in configurazione carro 4 per 2, disponibile con due motori sei cilindri in linea, da 6,4 più 7,2 litri, con potenze di 210 e 240 kW (286 e 326 Cv). Entrambi equipaggiati con un cambio manuale 9 rapporti in presa diretta munito di crawler per le partenze difficili. Motori in linea
quattro (4,3 e 4,8 litri) e sei cilindri (6,3 litri) per Atego, il carro compatto due assi - anche integrale - in tre fasce di potenza, da 130 a 175 kW (da 177 a 238 Cv).
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:06 PM Pagina 55
MACCHINE&COMPONENTI
Unimog & Zetros Dove non arriva un normale camion possono arrivare loro, Unimog e Zetros. Da oltre mezzo secolo, il primo è senza dubbio il più famoso portattrezzi del mondo, utilizzabile anche come veicolo da cantiere in combinazione a un cassone ribaltabile o a una piccola betoniera. La gamma va dal piccolo e recente U 20 (foto sopra) ai grossi U 3000, U 4000 e U 5000 (sotto a sinistra), passando per i più leggeri U 300, U 400 e U 500 (in alto a destra). Musone e trazione integrale 4 per 4 o 6 per 6 su Zetros (sotto al centro e a destra), spinto da un sei in linea 7,2 litri da 240 kW (326 Cv) con cambio manuale a 9 marce o automatico Allison a 6.
SPRINTER Trazione integrale 4 per 4 più ribaltabile trilaterale. L’ideale se il cantiere è nel centro storico, dove a malapena transitano le automobili. Sprinter si approvvigiona in cava e arriva proprio sul luogo della ristrutturazione. Anche l’integrale è offerto nelle fasce di peso da 3,5 a 5 tonnellate, ha un’altezza maggiorata rispetto alla versione stradale classica ed è disponibile con ponte posteriore a ruote singole o gemellate. Quando serve, anche in movimento (ma non oltre i 10 all’ora), basta premere un tasto in plancia per trasferire il 35 per cento della trazione sull’anteriore. Due i motori Euro 5 Egr con Fap: un quattro cilindri in linea da 2,2 litri di cilindrata cui s’affianca un V6 da 3 litri con ben 140 kW (190 Cv) di potenza. A sei marce il cambio meccanico.
marzo 2011 Costruzioni 55
STELLE DEL CONSTRUCTION
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:06 PM Pagina 56
Vito Mixto Un po’ trasporto attrezzature, un po’ shuttle per le squadre di maestranze. Così è Vito Mixto, il mini con cinque posti a sedere cui si somma un vano posteriore di carico profondo circa 1.850 millimetri, largo 1.740 - 1.200 tra i passaruota - e alto quasi 1.300 (rilievi Vie&Trasporti). Un totale di oltre 4 metri cubi di volume destinabile allo stivaggio di tutti gli utensili e del materiale minuto da portare con sé in cantiere. Perfetta la versione a trazione integrale permanente e ripartizione variabile della forza sulle ruote tramite il sistema 4Ets. Quando una delle ruote slitta, questa viene bloccata e la coppia motrice trasmessa alle ruote con trazione. Il motore scelto è il diesel quattro cilindri 2,2 litri nelle tarature da 100 e 120 kW (136 e 163 Cv).
G PROFESSIONAL La ‘piccolina’ del gruppo. Eppure ha una forza micidiale. Da più di tre decenni in servizio come classica automobile fuoristrada tutta sostanza, Classe G è disponibile pure in veste Professional da lavoro. Ha un telaio in lamiera d’acciaio spessa fino a 4 millimetri e, nella versione dotata di cassone fisso (lungo 2.570 millimetri, largo 2.030 e con sponde da 400), ha una portata di 1.560 chili. L’unico motore disponibile è il diesel sei cilindri a V 3 litri da 135 kW (184 Cv) di potenza, abbinato esclusivamente al cambio automatico pentarapporto. Integrale 4 per 4 la trazione (c’è anche una 6 per 6 militare) con bloccaggio dei singoli differenziali, centrale incluso.
56 Costruzioni marzo 2011
052_057_MERCEDES_Layout 1 3/10/11 6:06 PM Pagina 57
MACCHINE&COMPONENTI
059_062_NOT_DEMO_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:07 PM Pagina 59
646
62 64
Utensili abrasivi
Si è conclusa la Cutting Pro Competition 2011: un italiano al terzo posto
Benne frantoio
A dieci anni dal lancio la benna MB stupisce ancora e rivoluziona i cantieri
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
059_062_NOT_DEMO_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:07 PM Pagina 60
NEWS
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
L’industriale tedesca con la spina
www.comune.portoempedocle.ag.it
L
stazionari. Il motore elettrico, da 160 kW di potenza, permette di lavorare con costi notevolmente più ridotti rispetto ai gruppi motore diesel di pari potenza. Inoltre, grazie alle ridotte emissioni, ha un impatto ambientale minimo. La soluzione LIEBHERR
richiesta, offrono la giusta protezione durante gli spostamenti assicurando la continuità del flusso di energia elettrica in tutta sicurezza. www.liebherr.com
Inno alla demolizione
Giù la torre È ormai prossimo alla fine lo smantellamento dell’area ex Montedison, a Porto Empedocle, nell’agrigentino. All'inizio di marzo è stato demolito uno dei vecchi simboli della zona industriale, la torre, emblema di un’era sepolta dalla fine degli anni ‘70. Secondo quanto comunicato dall'amministrazione comunale, entro il 10 giugno si procederà all’ultima demolizione per lasciare spazio al nuovo auditorium e ai Cantieri Culturali. Si ricorda che per la riqualificazione dell’area, il Cipe ha concesso al Comune un finanziamento di oltre cinque milioni di euro.
60 Costruzioni marzo 2011
“Demolire per liberare spazio, per piantare alberi, per circolare meglio, per ricostruire meglio, per risparmiare energia, per difendere il territorio, per valorizzare il paesaggio”. Si legge così nel manifesto del progetto di architettura GE-1%, sottoscritto da cinque studi genovesi di architettura: Baukuh, Gosplan, Obr, Sp10, Una2. La proposta è quella di demolire l’un per cento degli edifici di Genova, afflitta da più di 30 anni dal declino demografico (con il 10% di case vuote), per darle una nuova fisionomia, dotarla di spazi verdi e di servizi ora mancanti. Riusciranno i cinque nel loro intento?
www.genovamenounopercento.it
a Liebherr ha presentato al Samoter il nuovo movimentatore industriale ER 934 C High Rise Elektro basato sul collaudato R 934 C industriale ed equipaggiato con una motorizzazione elettrica ad alte prestazioni per impieghi semi-
dell’elettrico plug-in (che si attacca alla presa di corrente) offre vantaggi anche in termini di manutenzione. La nuova ER 934 C da 38 tonnellate raggiunge, con la sua robusta attrezzatura industriale, uno sbraccio di 15 metri e può accatastare materiali in cumuli alti fino a 10 metri garantendo sempre la massima visibilità all’operatore tramite la cabina a parallelogramma regolabile in altezza. Il carico allo sbraccio massimo è di ben 3 tonnellate. Un notevole vantaggio offerto da un mezzo semistazionario come il nuovo ER 934 C elettrico plug-in è la mobilità garantita dal carro cingolato. La guida per cavi, e il tamburo di avvolgimento disponibile a
059_062_NOT_DEMO_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:07 PM Pagina 61
Tutto in 40 ore a sfida era particolarmente impegnativa: demolire due sezioni da 100 metri del ponte E 313 sull’autostrada A2 presso il raccordo di Lummen, in Belgio, e rimuovere gli inerti di risulta, tutto in un solo week-end. L’azienda incaricata dei lavori, la Bvba Baldewijns & Co, si è avvalsa di 45 operatori professionisti e di 12 escavatori equipaggiati di frantumatori e demolitori, tra cui un HB 3000 di ATLAS COPCO, con un peso di 3.000 chilogrammi: in 40 ore (rispetto alle 55 previste) sono stati demoliti 4.000 metri cubi di cemento, tra cui 300 tonnellate di acciaio rinforzato. Tra le altre attrezzature impiegate in cantiere si ricordano le nuove cesoie per cemento Atlas Copco CC 6000 con ganasce universali, usate per tagliare e frantumare le travi portanti del ponte, quindi le robuste barre di rinforzo: pensate per macchine da 58 a 85 tonnellate, hanno un peso di 6.500 chilogrammi e una potenza di frantumazione di 180-830 tonnellate. www.atlascopco.com
L
Made in Finland
Una collaborazione finalizzata alla distribuzione di macchine dedicate alla lavorazione dei rifiuti. È quella iniziata due anni fa tra SCAI e la finlandese TANA, attiva da oltre 35 anni nella produzione di trituratori e compattatori, oggi commercializzati in 40 Paesi in tutto il mondo. La linea di compattatori GX, suddivisa in cinque modelli, presenta un peso operativo compreso tra 26 e 52 tonnellate; la gamma dei trituratori Shark, invece, è composta da dieci modelli disponibili nelle versioni semirimorchio, cingolato, elettrico fisso e mobile su semirimorchio, con e senza convogliatore. Queste macchine sono in grado di triturare qualsiasi materiale, compresi quelli derivanti da demolizioni, a eccezione delle pietre e dei metalli di grandi dimensioni. Da menzionare, in particolare, è il modello Shark 440D (nelle foto), un trituratore su gomma allestito su semirimorchio, in grado di agevolare le operazioni di trasporto da un sito all’altro. Tra le sue peculiarità: la tramoggia aperta a favore della visuale, il gruppo di potenza completamente isolato grazie alla copertura extra e lo scivolo, che assicura l’appoggio anche di materiali di lunghe dimensioni. www.scaispa.com
Al servizio dell’ambiente
Progetta e produce macchine e attrezzature speciali per il movimento terra e per la demolizione. PMI di Cortemaggiore, in provincia di Piacenza, si definisce un “negozio di sartoria”, e realizza da 40 anni macchine e attrezzature su misura, per qualsiasi contesto applicativo. Tra i prodotti realizzati: bracci per scavo frontale, macchine speciali su navi, bracci spinati e posizionatori, bracci long reach, macchine da carico su pontoni, bracci e allestimenti da demolizione su macchine da 5 a più di 100 ton, con altezze da 8 a 56 metri.
Raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e smaltimento di rifiuti industriali liquidi e solidi, pericolosi e non pericolosi, bonifica e dismissione di aree e siti industriali, rimozione e trasformazione amianto (compatto e friabile), servizi di ingegneria ambientale. Questi alcuni degli interventi proposti da ManEco: fondata nel 2000, si rivolge sia a enti pubblici sia a società private su tutto il territorio nazionale. Tra i punti di forza: l’impiego delle più recenti tecnologie presenti sul mercato, personale specializzato e adeguatamente formato, e le certificazioni di qualità Iso 9001:2000 e Iso 14001:2004.
www.pmi-spa.com
www.maneco.it
Macchine da sartoria
marzo 2011 Costruzioni 61
059_062_NOT_DEMO_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 14/03/11 11:52 Pagina 62
Professionisti sul podio
G
Organizzazione
di cemento armato il più velocemente possibile), carotaggio (che prevede l’esecuzione di un foro in un blocco di cemento armato) e taglio manuale (l’operazione prevede che si ricavi un disco da un tubo di cemento). Dopo una gara durata tre ore, ecco salire sul podio i
vincitori: è stato incoronato campione europeo lo svedese Joakim Lenander, mentre lo svizzero Jan Läderach e, l’italiano Luigi Zamperini si sono aggiudicati rispettivamente il secondo e il terzo posto.
Gioiello di famiglia Performance che profumano di ottimismo. Tyrolit Group, parte del gruppo Swarovski, ha chiuso il 2010 con un più 28 per cento sul 2009 e un fatturato di 503 milioni di euro, che ha beneficiato della ripresa delle vendite di utensili abrasivi nel settore della meccanica. Nei segmenti di mercato relativi all’edilizia, alla pietra naturale e alla distribuzione organizzata le percentuali di crescita sono intorno al 10 per cento: il trend è stato più forte negli Stati Uniti e in Brasile, India, Cina, Medio Oriente. In Italia, dove Tyrolit ha la divisione vetro e pietra naturale, si è registrato un più 10 per cento.
Partner
Main Sponsor
giovedì - venerdì 10/19 sabato - domenica 9/19
FIERA BERGAMO
24 - 27 MARZO
Sul palco, a premiare i campioni, l’amministratore delegato del Gruppo Tyrolit, Alfonso Marra, che ha commentato: “Si tratta di tecniche che assicurano la demolizione controllata, tema di grande importanza oggi. Questo Premio vuole proprio testimoniare l’impegno nella qualità e nella innovazione di Tyrolit al servizio delle più attuali esigenze delle moderne società”. www.tyrolit.com
info: € 6 - parcheggio € 2 - WHO ZZZ ¿ HUDHGLOH LW
li ingredienti della grande competizione sportiva ci sono tutti: sano antagonismo, adrenalina, emozioni. Cutting Pro Competition 2011, la manifestazione internazionale dedicata al mondo del taglio e della perforazione del cemento promossa dal GRUPPO TYROLIT, ha riscosso un grande successo: la gara finale, svoltasi a gennaio a Innsbruck, ha visto la partecipazione di 16 atleti provenienti da 14 Paesi. Giunta alla seconda edizione, coinvolge gli operatori in tre differenti discipline: taglio a muro (l’esercizio consiste nel tagliare parte di un blocco
B ENNE FRANTOIO
064_068_MB_Layout 1 3/10/11 6:08 PM Pagina 64
A 10 ANNI DAL SUO LANCIO LA BENNA FRANTOIO DELLA MB CONTINUA A RIVOLUZIONARE I CANTIERI. È SUCCESSO A FORLÌ
Stupisce DI
MATTHIEU COLOMBO
DURANTE I LAVORI DI ALLARGAMENTO DELLA CIRCONVALLAZIONE NORD EST.
MERITO DELLE ECONOMIE CHE L’ATTREZZATURA DI BREGANZE PERMETTE
ono anni che seguiamo la benna frantoio di Breganze in cantiere. Possiamo dire di averla vista in almeno una dozzina di applicazioni differenti a cui vanno aggiunte le altrettante raccontate dagli stessi utilizzatori. Nonostante questo e nonostante la MB sia ormai conosciuta nei cinque continenti, la rivoluzionaria benna stupisce ancora anche a pochi chilometri dagli stabilimenti produttivi. È capitato a Forlì dove l’impresa MMP di Galeata, parte della consortile forlivese Transcoop, ha acquistato quella che forse è la prima benna dell’intera provincia destando la curiosità di colleghi e concorrenti. In realtà i titolari della MMP, i fratelli Mirko e Moreno Porcellini, meditavano l’ac-
S
64 Costruzioni marzo 2011
quisto da tempo per evitare di noleggiare saltuariamente frantoi mobili. A dare il giusto stimolo è stato l’evidente contenimento dei costi vivi possibili grazie alla BF 90.3 nel cantiere per l’allargamento della Strada Statale 9 da Faenza a Forlì e in particolare all’altezza della circonvallazione forlivese Nord Est. “È proprio per le economie possibili grazie alla benna - ci ha spiegato Mirko - che abbiamo ottenuto il lavoro. La utilizziamo per frantumare il materiale inerte portato in cantiere per elevare la quota del terreno a livello stabilizzato (circa 6 metri) che è di composizione molto differente: si tratta di una sabbia spessa di tufo mista a pietre calcaree e parti di pietra serena di volumetrie non in linea con il capitolato dell’Anas”.
064_068_MB_Layout 1 3/10/11 6:09 PM Pagina 65
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
ANCORA
marzo 2011 Costruzioni 65
B ENNE FRANTOIO
064_068_MB_Layout 1 3/10/11 6:09 PM Pagina 66
LA SCELTA DELLA MMP Presentata in anteprima mondiale all’Intermat 2009 di Parigi, la rinnovata benna frantoio BF90.3 è più compatta della precedente versione e vanta nuove geometrie studiate per mantenere il peso dell’attrezzatura più vicino al baricentro dell’escavatore. La “90” si può definire la macchina medio-alta della gamma composta da quattro modelli: BF 60.1, BF 70.2, la nuova 90 e la BF 120.4. La scelta tra queste quattro benne è funzionale alla classe degli escavatori che si intende utilizzare per alimentare l’attrezzatura idraulica. Per lavorare con l’Hitachi Zaxis 350-3 LCN visto in cantiere, la MMP avrebbe per esempio potuto acquistare anche una benna modello BF 120.4 ma ha preferito la BF 90.3 “new” per poterla montare anche su un escavatore con braccio posizionatore O&K RH 6.5 da 247 quintali che si può trasportare su strada in sagoma.
Fatta per lavorare duro Le mascelle sono realizzate con una lega speciale, chiamata ghisa al manganese, che vanta resistenze meccaniche molto elevate. Inoltre, il disegno simmetrico delle mascelle permette di invertire il senso di montaggio nella loro sede o la loro posizione all’interno della bocca.
064_068_MB_Layout 1 3/10/11 6:09 PM Pagina 67
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO U NA BOCCA DA 90 La nuova BF90.3 ha una geometria di bocca e mascelle ottimizzata per massimizzare la produttività. In particolare, la larghezza della bocca della benna è sempre di 900 millimetri ma l’altezza è aumentata a 510 contro i 460 della versione precedente. Inserendo da uno a cinque spessori e regolando la “molla” di sostegno della mascella mobile in appena
dieci minuti si può variare la pezzatura del materiale in uscita da 20 a 120 mm.
PRESTAZIONI DELLA BF 90.3 NEW Costruttore MB Peso operativo minimo escavatore 200 q.li Capacità 0,80 m3 Dimensioni bocca in ingresso 900 x 510 mm Larghezza 1.350 mm Lunghezza benna 2.150 mm Altezza (attacco escluso) 1.435 mm Pezzatura regolabile in uscita 15/120 mm Produzione oraria* 18/40 m3 Peso 3.500 kg * varia in base al tipo di materiale lavorato Tutta la gamma MB on line: www.mbcrusher.com
DEFERIZZATORE A RICHIESTA MB fornisce anche a richiesta un magnete con relativo supporto per benna e kit d’installazione; questo allestimento permette all’operatore di separare i materiali ferrosi dal materiale frantumato senza dover scendere mai dalla cabina. La MMP sta valutando anche l’acquisto di questo accessorio.
B ENNE FRANTOIO
064_068_MB_Layout 1 3/10/11 6:10 PM Pagina 68
Lavoro per MB da oltre due anni e devo dire che l’attenzione rivolta dalle imprese alla nostra gamma di prodotti è sempre crescente. In particolare, sono apprezzati i quattro modelli di benna frantoio perché danno un valore aggiunto sia in termini di versatilità operativa e sia di contenimento costi. A quasi dieci anni dal lancio della gamma BF capita ancora di trovare degli imprenditori italiani che non conoscono il prodotto o che non hanno mai valutato seriamente l’acquisto; per questo ancora oggi puntiamo sempre a dimostrare con prove pratiche di lavoro i vantaggi che una benna può dare in cantiere.
Marco Zanandrea
La prima benna frantoio l’abbiamo vista al lavoro due anni fa. Da allora non ho smesso di pensarci come soluzione alle nostre esigenze di frantumazione che ci portavano a noleggiare un frantoio mobile su cingoli di tanto in tanto. Il cantiere per l’allargamento della carreggiate della tangenziale Nord Est di Forlì è stato decisivo: io avevo ben in mente le prestazioni della benna e vedendo il materiale da lavorare ho intuito da subito che la benna frantoio avrebbe potuto fare guadagnare tempo e denaro sia alla MMP sia all’Ati Crono che dirige i lavori, quindi ottenere un materiale con una composizione migliore per essere compattato. In sostanza utilizziamo la BF 90.3 per ridurre la pezzatura media del materiale inerte portato in cantiere (tufo, misto a pietre calcaree e pietra serena) per elevare la quota del terreno a livello stabilizzato (di circa 6 metri). Senza benna frantoio avremmo dovuto rimuovere le pietre di volumetria non congrua una ad una, quindi conferirle in discarica; perdendo tempo e denaro. È proprio per le economie possibili grazie alla benna ha spiegato Mirko - che abbiamo ottenuto il lavoro.
Mirko Porcellini Socio della MMP
Area manager MB per Triveneto, Umbria, Marche, Abruzzo e Romagna
Moreno Porcellini Socio della MMP
071_074_NOT_CAVA_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:11 PM Pagina 71
646
74 76
Trattamento reflui
Trattamento innovativo delle acque reflue e successiva infiltrazione nel sottosuolo
Perforazione Cfa-Cap
Una scommessa vinta da Trevi e Soilmec: l’utilizzo estremo della tecnlogia Cfa-Cap
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
CAVE NERTI I
071_074_NOT_CAVA_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:12 PM Pagina 72
NEWS
CAVA&I NERTI
Il marino delle gallerie
i terrà il 13 aprile a Torino presso la Sala Consiglio di facoltà del Politecnico il convegno dal titolo “Lo sviluppo
S
delle tecnologie per il riciclo del marino delle gallerie”, organizzato da GEAM (Associazione Georisorse e Ambiente ) e
dal Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dell’Ambiente e delle Geotecnologie dello stesso ateneo. La giornata di studio e confronto vedrà una mattinata dedicata a temi come la qualificazione del materiale di partenza nell’ottica del riciclo del marino, l’influenza delle tecniche di scavo e di abbattimento sul riciclo stesso e le tecniche di trattamento dei materiali di scavo. Nel pomeriggio i temi trattati verteranno sul riciclo del
Trasmissione energetica
Cavatori in convegno
nnovazione in casa REV dal punto di vista energetico: nasce infatti una nuova versione del grande frantoio primario GCS 125, un gruppo semovente di frantumazione della classe pesante (62 tonnellate). L’innovazione Rev su questo frantoio sta nel fatto che il frantoio verrà ora dotato di sistemi di trasmissione ad alta efficienza e risparmio energetico. www.rev.it
I
72 Costruzioni marzo 2011
www.steinexpo.de
Nella cava più grande
Sono cominciati i preparativi per la prossima edizione di Steinexpo 2011 (31 agosto - 3 settembre 2011) con la firma del contratto tra gli organizzatori dell’evento tedesco e il gestore della cava di basalto più grande d’Europa, dove si terranno prove e dimostrazioni. Steinexpo è diventato negli anni un punto di incontro ricco di eventi per l’industria dei materiali da costruzione dove domanda e offerta relativa all’intero ciclo di vita intero delle materie prime, dall’estrazione, alla lavorazione, raffinazione e riciclaggio si incontreranno su una superficie espositiva netta prevista di circa 50.000 metri quadrati. Più di 2000 gli stand previsti.
marino come materiale granulare per la formazione di rilevati, sottofondi e fondazioni, per la produzione di aggregati lapidei per i conglomerati bituminosi e come aggregato per calcestruzzi. Interessante anche lo spazio dedicato alle tecniche innovative per la valutazione della potenziale reazione alcaliaggregati dei calcestruzzi ottenuti con questi inerti. Infine saranno analizzate le problematiche di sicurezza legate al processo di trattamento e recupero del marino di galleria. www.geam.org
Il 4 marzo, nel corso del Samoter a Verona, ANEPLA ha organizzato un convegno articolato in tre sessioni dedicate ai temi di maggiore attualità e futura importanza per il settore: “Le cave dinnanzi alle nuove sfide tecnologiche ed ambientali” è il titolo della prima sessione che affronterà i temi della Ricerca e Sviluppo, della biodiversità in cava e del Riciclaggio. La seconda sessione parlerà invece degli aspetti urbanistici e pianificatori connessi all’ esercizio dell’attività estrattiva. “Le cave ed il Territorio: tra vincoli ed opportunità. La terza sessione”, “Le cave e l’ Europa” , ha invece inteso avvicinare le imprese italiane del settore estrattivo all’Europa, visto che quasi nessuno dei profili dell’ attività mineraria-estrattiva è immune dai condizionamenti derivanti dalla normativa Europea , necessariamente destinata a trovare recepimento nel nostro ordinamento giuridico. www.anepla.it
071_074_NOT_CAVA_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:12 PM Pagina 73
Mototamburo estremo l nuovo mototamburo RULMECA 1000 HD è stato mostrato ai visitatori del Samoter 2011 di Verona, per la prima volta in Italia. Questo prodotto, dal diametro di 1.020 millimetri, è una motorizzazione per nastri trasportatori pesanti affidabile e robusta, con una notevole gamma di potenze (da 160 fino a 250 kW). È in grado di sopportare un alto carico radiale (forti tensioni del nastro), pur avendo una struttura molto compatta, ed è quindi specificamente pensato per trasportatori nel campo minerario, scavatori, stackers, reclaimers, convogliatori molto pesanti di ghiaia e sabbia. Il mototamburo 1000HD è progettato per sopportare condizioni operative difficili, irregolari, severe ed estreme. La struttura compatta e robusta permette ai progettisti di risparmiare materiali e costi nel progetto del trasportatore. Un alto grado di protezione, grazie al sistema di tenute ermetiche e a labirinto, ne permette l’utilizzo in tutte le condizioni ambientali, anche più sporche, bagnate ed aggressive. www.rulmeca.it
I
Facile variazione Il Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali ha diffuso il 28 febbraio una circolare che interessa gli automezzi sottoposti al tracciamento telematico SISTRI. Ricordiamo che quest’ultimo è il Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti, entrato in vigore il 14 gennaio 2010, a cui sono obbligate ad iscriversi molte delle aziende che si occupano di trasportare rifiuti speciali (propri o di terzi), fra cui quelli derivanti da attività agricole e agro-industriali, da attività di costruzione e demolizione, da alcune attività di scavo, da lavorazioni industriali e artigianali, compresi i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e depurazione delle acque reflue. Al fine di evitare inutili duplicazioni procedurali, unificando l’interlocutore dell’impresa, la circolare chiarisce alcuni aspetti relativi a quattro casi di variazione del parco automezzi: aumento dei veicoli nella flotta, eliminazione, contemporanea cancellazione di veicoli vecchi ed inserimento di nuovi, cambio del numero di targa per nuova immatricolazione o numero errato. In questi quattro casi saranno le sezioni regionali dell’Albo Gestori Ambientali a comunicare al Sistri le variazioni delle iscrizioni. Le sezioni regionali dell’Albo dovranno cioè provvedere a trasmettere in via telematica le comunicazioni di avvenuta variazione del parco autoveicoli, una volta deliberata la variazione dell’iscrizione, quando richiesta, o effettuate le opportune verifiche negli altri casi. www.sistri.it
Quattro in uno
www.gerotto.it
www. comacchio-industries.it
Piccola quando serve
In occasione dell’ultima edizione del Samoter a Verona, Comacchio ha presentato un nuovo modello di macchina che si unisce alla vasta gamma di perforatrici di piccola-media taglia prodotte dalla casa trevigiana. L’idea innovativa proposta è quella di una perforatrice “modulare”, con una centrale di potenza installata a bordo macchina quando le condizioni di spazio lo permettano, ma che può essere facilmente staccata grazie ad un sistema di leverismi, quando si opera in locali angusti, all’interno di edifici e gallerie di piccole dimensioni. Dotata di una complessa varietà di articolazioni e di un sistema telescopico di regolazione della lunghezza del mast, la MC 602 è equipaggiata con un nuovo tipo di radiocomando progettato dall’azienda stessa che gestisce la totalità delle operazioni di posizionamento e di perforazione.
Rappresentante esclusivo in Italia della tedesca Rsp, la Gerotto Federico vende escavatori a risucchio sia nuovi che usati
in tutta Italia, oltre ad offrire un’assistenza continua ai propri clienti, sviluppando anche progetti innovativi per sfruttare le notevoli potenzialità dell’aspirazione. Da questa continua ricerca è nata una macchina completa: denominata Quadra, è al tempo stesso escavatore a risucchio, lavaspyra, idrogetto e adr. La combinazione di elementi quali l’acqua e l’aria hanno permesso di ottenere un mezzo ancora più versatile e una forza aspirante senza eguali.
marzo 2011 Costruzioni 73
071_074_NOT_CAVA_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 14/03/11 11:51 Pagina 74
Innovativa percolazione a depurazione per percolazione, detta anche sub-irrigazione, è uno dei sistemi più antichi e utilizzati dall’uomo. Il suo funzionamento si basa sullo spandimento regolare, dall’alto verso il basso, delle acque reflue su un cosiddetto “letto di percolazione” formato da più strati di materiale drenante (pietrisco, materiale plastico o altro), che consente di riprodurre lo stesso ambiente microbiologico presente in natura. In un terreno naturale, anche se molto poroso e ben drenato, la quantità di aria occorrente
L
alla massa batterica che elabora e trasforma la materia organica è relativamente piccola. I sistemi a percolazione invece sono realizzati in modo da rendere possibile, mediante un razionale ed abbondante afflusso d’aria, un elevato sviluppo di microrganismi aerobi in uno spazio assai minore e in un tempo ridotto. Nella fase iniziale, che può durare da qualche settimana a qualche mese, la depurazione può non aver luogo in tutta la sua massima efficienza poiché sul materiale filtrante non si è ancora formata la pellicola biologica.
Esistono soluzioni e sistemi che permettono di ottenere un grado di depurazione ottimale anche su acque reflue provenienti da insediamenti caratterizzati da carichi idrici ad elevata discontinuità. Il sistema Drening Reflue è uno di questi e si realizza utilizzando il prodotto Drening studiato e realizzato da GEOPLAST.
Questo sistema rappresenta un’ottima soluzione per lo smaltimento dei reflui chiarificati nelle zone isolate o non raggiunte dai sistemi fognari ed è adatto per il trattamento di acque reflue urbane (acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, industriali e/o meteoriche di dilavamento) e acque reflue industriali (scaricate da edifici in cui si svolgono attività commerciali o industriali). www.geoplast.it
www.hilti.it
[30] costruzioni febbraio 2010
costruzioni maggio 2010
[35]
PERFORAZIONE CFA
076_080_solimec_Layout 1 3/10/11 6:13 PM Pagina 76
Trovanti
AL PALO
DI
PAOLO BRUSCHI
UN TERRENO DIFFICILISSIMO: INCOERENTE, DURO E CON PRESENZA DI TROVANTI DEL DIAMETRO SUPERIORE AI 500 MILLIMETRI. E UNA SCOMMESSA VINTA DA TREVI E SOILMEC: UTILIZZARE LA TECNOLOGIA DEI PALI AD ELICA CONTINUA RIVESTITI (CAP) CON DOPPIA ROTARY
S
appiamo che rispetto alla perforazione a secco, il metodo Cfa (continuous flight auger) è dalle due alle quattro volte più veloce. Trevi in questo campo è un’azienda leader e Soilmec, anch’essa parte dell’omonimo gruppo, è stato il primo costruttore al mondo a realizzare una macchina dedicata al Cfa auto montante, che possa cioè perforare appena scaricata dal ribassato. Il metodo di perforazione ad elica continua Cfa permette di eseguire pali in terreni stratificati di ghiaia, sabbia, limo, rocce argillose e morbide e strati misti, senza bisogno di rivestimento o bentonite. I pali Cfa possono essere trivellati a diverse profondità per mezzo di un’elica con tubo centrale cavo: ottenuta la profondità di progetto, si esegue il pompaggio del calcestruzzo attraverso il tubo centrale, mentre l’elica viene gradualmente estratta col terreno soprastante: si forma così una colonna di calcestruzzo fluido nel quale sarà successivamente inserita la gabbia di rinforzo. Il Cfa ha però due limiti: se il terreno è limoso, e specialmente se vi è presenza d’acqua, c’è il rischio che l’estrazione dell’elica provochi una decompressione attorno al palo. In terreni incoerenti, invece, l’altro rischio è che, in fase di getto, il cal-
76 Costruzioni marzo 2011
cestruzzo migri nel terreno con consumi sproporzionati. Per superare questi due limiti e allargare il campo d’uso del Cfa, Trevi ha pensato di utilizzare un tubo di protezione. Così è nato il Cap: cased augered pile (palo forato all’elica con protezione di tubo). Ma torniamo al metodo tradizionale: nei terreni incoerenti con ghiaie e sassi, si procede a perforare con il kelly sotto protezione di un tubo di rivestimento provvisorio, che può essere inserito nel terreno man mano che progredisce la perforazione, direttamente con la rotary della macchina. Se il terreno è invece molto difficile da penetrare, allora bisogna ricorrere ad una morsa gira tubi idraulicamente alimentata dalla macchina stessa. La produzione in tale condizione scende di circa la metà, e diventa problematica in presenza di sassi grossi e trovanti. Nel cantiere che abbiamo visitato a Merano, il terreno era proprio di quest’ultimo tipo; ma con il sistema Cfa-Cap la perforatrice idraulica SR100 di Soilmec è riuscita a trivellare pali fino a 1.200 millimetri di diametro e con profondità di oltre 20 metri: numeri eccezionali per questo tipo di tecnologia. La macchina ha lavorato al limite della tollerabilità, ma ha vinto la scommesa.
076_080_solimec_Layout 1 3/10/11 6:13 PM Pagina 77
CAVE&I NERTI SOILMEC SR-100 Potenza nominale motore Peso operativo Pull down sull’elica nominale Pull down sul tubo nominale Tiro estrazione max tubo nominale Tiro estrazione max elica nominale Capacità di perforazione in CFA senza tubo Diametro Profondità Capacità di perforazione in CAP con tubo Diametro Perforazione intubata
kW t kN kN kN kN
480 150 400 440 840 1280
mm m
1400 28,5
mm m
1200 21
www.soilmec.com
marzo 2011 Costruzioni 77
PERFORAZIONE CFA
076_080_solimec_Layout 1 3/10/11 6:13 PM Pagina 78
U N TERRENO DIFFICILE Il cantiere in cui sta operando la SR 100 è di tipo alluvionale. C’è da aggiungere, però, che in alcuni settori il terreno naturale è stato scavato e sostituito con materiale di riporto, in seguito a interventi di costruzione edile e ferroviario. La tessitura e la struttura generale del terreno di quest’area va da sabbie poco limose fino a ghiaia sabbiosa, con percentuali variabili di ciottoli e blocchi, anche con granulometrie ben maggiori di 0,5 metri. La composizione mineralogica è eterogenea, formata prevalentemente da componenti di gneiss e micascisto, subordinati graniti, anfibolite, peridotite. Tutto ciò rende il terreno, tra le altre cose, molto duro da penetrare.
IL CANTIERE DI MERANO La circonvallazione nord-ovest di Merano è un’opera molto importante per la viabilità della parte bassa della provincia autonoma di Bolzano. La futura circonvallazione attraverserà l’abitato della città prevalentemente sottoterra: inizia ad ovest nel territorio comunale di Lagundo, dove si trova il nuovo collegamento tra la strada della Val Passiria e la Mebo (rotonda semi-sotterranea). Da questo punto in poi la circonvallazione prosegue sotto i frutteti fino a giungere nei pressi della stazione. Qui è previsto l’unico accesso alla rete viaria della città di Merano e - connesso al centro di mobilità - il collegamento ad un garage sotterraneo. Dalla stazione dei treni il percorso si snoda lungo un tracciato sotterraneo, prima in materiale sciolto e poi in materiale roccioso (galleria monte S. Benedetto) fino alla zona artigianale di Tirolo ai piedi del monte Zeno. Attualmente il primo lotto che unisce lo svincolo Mebo allo svincolo della stazione è in costruzione. Esso comprende in particolare un diaframma di 300 metri lungo il fiume Adige costruito con pali secanti ed una galleria artificiale costruita a cielo aperto col metodo “cut and cover” di 500 metri circa. I pali da realizzare sono di diametri 600, 800, 1000 e 1200 millimetri con lunghezze comprese fra i 7 e 23,5 metri, per un totale di 2,6 chilometri. Trevi in quest’opera è un subappaltatore della società consortile Meran scarl, responsabile della realizzazione dell’infrastruttura il cui committente è la Provincia Autonoma di Bolzano. Il compito di Trevi è la realizzazione delle opere speciali di fondazione di grande diametro. www.trevispa.com
076_080_solimec_Layout 1 3/10/11 6:13 PM Pagina 79
CAVE&I NERTI La produttività del metodo Cfa in configurazione Cap Il problema numero uno nel settore della perforazione è rappresentato dalla tenuta della parete del foro. La perforazione dei pali non fa eccezione. Quando il terreno è argilloso, le pareti del foro sono stabili e pertanto si può perforare a secco con produzioni, posto come esempio i pali di diametro 1.000 millimetri, che possono arrivare a 100 metri di palo in dieci ore. Se le pareti del foro sono instabili a causa di strati di terreno incoerente, è necessario perforare in presenza di bentonite, che “sigilla” le pareti ed evita la penetrazione di acqua nel foro. La bentonite va benissimo con le sabbie, ma se il terreno è incoerente e permeabile (come in forte presenza di ghiaie) c’è il rischio che non rimanga nel foro e migri nel terreno; oppure che, in presenza di sassi grandi e trovanti, non riesca nemmeno a sostenere le pareti. Il Cfa è nato proprio per ovviare ai suddetti tipi di problemi: con questo metodo il rischio di cedimento delle pareti del foro è superato, in quanto il terreno viene semplicemente tagliato rimanendo sui pali dell’elica. In fase di estrazione, il terreno è poi rimpiazzato immediatamente dal calcestruzzo pompato, assicurando sempre la presenza
di materiale all’interno del foro. Benchè il Cfa sia utilizzato tradizionalmente in terreni facili come sabbie e argille, per ovvi motivi di produttività Trevi ha sempre cercato di “sfidare” terreni sempre più difficili con l’elica continua, accumulando in questo campo una grande esperienza. Era pertanto naturale provare ad affrontare la perforazione col metodo Cap in terreni incoerenti con sassi e trovanti, come il cantiere “estremo” di Merano, adeguando la punta dell’elica e la scarpa tagliante del tubo. I quattro-cinque pali di produzione giornaliera col Cap rappresentano un grande successo, e corrispondono a più del doppio della produzione possibile col metodo tradizionale.
PERFORAZIONE CFA
076_080_solimec_Layout 1 3/10/11 6:13 PM Pagina 80
A sx Francois Caillat, direttore marketing Soilmec. A dx Riccardo Bedont, direttore a Merano del cantiere Trevi.
6
8
9 7
5
4
3 2
Legenda immagine 1 Sotto carro 2 Torretta macchina base 3 Cabina 4 Argano 5 Tubo di rivestimento provvisorio 6 Antenna macchina 7 Intubatore NB: a lato dell’intubatore vi è una protuberanza laterale: si tratta di una cofanatura di protezione sotto la quale si trova un argano che collega la rotary all’intubatore, e che permette di regolare la posizione della punta dell’elica rispetto alla scarpa tagliante della base del tubo. Questa posizione può essere modificata manualmente oppure mantenuta con un dispositivo di perforazione automatico. L’argano, inoltre, permette di esercitare una spinta sull’elica e sommarsi al tiro dell’argano principale in fase di estrazione del tubo. Le spinte su elica e tubo e la posizione della punta dell’elica vanno decise in base alle difficoltà opposte dal terreno. 8 Rotary elica 9 Pulitore elica
1
10 La SR100 è dotata di Drilling Mate System (Dms), con touch-screen da 12" per il monitoraggio e controllo dei parametri operativi.
CO_PUBB_GO_CAMION_cittaeterritorio 14/03/11 10:56 Pagina 81
Anche i camion preferiscono
E R P SEM ! O T T I DR in edicola
+ La rivista dell’autotrasporto
Lo strumento per trovare l’usato
Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02/89421350 - e mail: abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE
082_083_GUIDA_CAVE OK.QXD _Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:20 PM Pagina 82
IL MONDO DELLE
CAVE
rosegue l’impegno di COSTRUZIONI nella recensione dei siti estrattivi italiani, quindi nella pubblicazione della guida alle Cave d’Italia, uno strumento unico destinato agli operatori del settore, che raccoglie nominativi, indirizzi e merceologie di tutta la filiera italiana. Oltre a elencare i siti estrattivi suddivisi per regione, provincia, per materiale estratto e per ragione sociale delle aziende, la terza edizione della guida mette anche in evidenza
P
TRENTO Ala - Cesurone - Inerti Rizzi S.a.s. di Rizzi geom. Guido & C. Loc. Brianeghe - 38065 Mori Tel. 0464 910612
Ala - Chiesurone - Inerti Cave di Pilcante S.n.c. di Manara Pio & C. Frazione Pilcante - 38061 Ala Tel. 0464 680068
Ala - Chiesurone - Inerti Chizzola S.n.c. di Chizzola Armando & C. Via Baitani, 8 - 38061 Ala Tel. 0464 680099 - Fax 0464 680109
Ala - Guastum - Inerti Cipriani Nello & C. S.n.c. Via Santa Cecilia, 16/A - 38061 Chizzola di Ala Tel. 0464 696132 - Fax 0464 696075
Ala - Neravalle - Inerti Cit S.r.l. Castellani Inerti Trasporti Via Carducci, 9 - 38061 Chizzola di Ala Tel. 0464 696437 - Fax 0464 697007
Ala - Neravalle - Inerti Marchi Mario Via Palazzine, 110/E 38014 Gardolo Tel. 0461 246793 - Fax 0461 990330
Ala - Neravalle 2 - Inerti Pasqualini Costruzioni S.r.l. - Via E. Fermi 38061 Ala - Tel. 0464 671622
82 Costruzioni marzo 2011
gli impianti per la produzione di calcestruzzo e bitume presenti nella Penisola. In questo numero pubblichiamo un estratto dei nominativi della regione Trentino Alto Adige. Il volume “Cave d’Italia 2010”, è stato redatto a cura della redazione di Vie&Trasporti, con la collaborazione di COSTRUZIONI. Copia della guida aggiornata e coretta con migliaia di nuove voci, si può richiedere all’indirizzo e-mail: ABBONAMENTI@FIACCOLA.IT
Ala - P.F. 773 C.C. Pilcante - Inerti Cave di Pilcante S.n.c. di Manara Pio & C. Frazione Pilcante TN - 38061 Ala Tel. 0464 680068
Albiano - Montegaggio-lotto 5 - Porfido Nuova L.P. Rizzol S.r.l. - Loc. Rizzol 38041 Albiano - Tel. 0461 689868
Albiano - Montegaggio-lotto 6 - Porfido Ala - Sabonè - Inerti Cave di Pilcante S.n.c. di Manara Pio & C. Frazione Pilcante - 38061 Ala Tel. 0464 680068
Porfidi Atesini Società Cooperativa Via Roma, 66 - 38041 Albiano Tel. 0461 911016
Albiano - Montegaggio-lotto 7 - Porfido Ala - Sabonè - Inerti Chizzola S.n.c. di Chizzola Armando & C. Via Baitani, 8 - 38061 Ala Tel. 0464 680099 - Fax 0464 680109
Porfidi Prà Nardot S.r.l. Via C. A. Dalla Chiesa, 18 - 38041 Albiano Tel. 0461 689044 - Fax 0461 687263
Albiano - Montegaggio-lotto 8 - Porfido Ala - Tra le Vie - Inerti Tognotti S.a.s. di Tognotti Marco & C. Via Roma, 23 - 38061 Ala - Tel. 0464 671488
Ala - Valfredda - Inerti Costruzioni Leonardi S.r.l. Loc. Valfredda, 13 38061 Ala - Tel. 0464 671114 Fax 0464 671806
Porfido Trentino S.r.l. - Loc. Possender 38041 Albiano - Tel. 0461 689600 Fax 0461 689876
Albiano - Montegaggio-lotto 9 - Porfido Avisio Porfidi S.r.l. - Loc. Rizzol - 38041 Albiano Tel. 0461 689862 - Fax 0461 689293
Albiano - Montegaggio-lotto 10 - Porfido Albiano - Montegaggio-lotto 2 - Porfido Crotte Porfidi S.a.s. - Via Verdi, 13 38041 Albiano - Tel. 0461 689388
G.V. S.r.l. - Loc. Possender - 38041 Albiano TN Tel. 0461 689843-689867 Fax: 0461 689090
Albiano - Montegaggio-lotto 11 - Porfido Albiano - Montegaggio-lotto 3 - Porfido Porfido Elit S.r.l. - Via Roma, 69 38041 Albiano - Tel. 0461 689565
Albiano - Montegaggio-lotto 4 - Porfido Porfidi Montebarco S.r.l. - Via Manzoni, 3 38041 Albiano - Tel. 0461 689824-689739
Filippi Tranquillo & F.lli S.n.c. Via Sant’Antonio, 55 - 38041 Albiano Tel. 0461 689602 - Fax 0461 687299
Albiano - Montegaggio-lotto 12 - Porfido C.U.P. S.r.l. - Via C. A. Dalla Chiesa, 18 38041 Albiano Tel. 0461 689860 Fax 0461 689515
082_083_GUIDA_CAVE OK.QXD _Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:20 PM Pagina 83
Albiano - Montegaggio-lotto 13 - Porfido
Albiano - Montegrosa-lotto 5 - Porfido
Industria Italiana Porfido S.r.l. - Via G. Pisetta, 5 38041 Albiano - Tel. 0461 689639-689822
Odorizzi Giuseppe S.r.l. - Via Sant’Antonio, 100 38041 Albiano - Tel. 0461 689652 Fax 0461 689875
Aldeno - Torricella di Aldeno - Inerti Micheli Marcello S.r.l. - Via A. Abondi, 17 38100 Trento - Tel. 0461 824157 Fax 0461 843133
Albiano - Montegaggio-lotto 14 - Porfido Soc. S.E.P.A. S.r.l. - Via Baldessari, 13 38041 Albiano - Tel. 0461 689808
Albiano - Montegaggio-lotto 15 - Porfido E.L.P.P.A. S.r.l - Loc. Montegaggio 38041 Albiano - Tel. 0461 689798 Fax 0461 689637
Albiano - Montegaggio-lotto 16 - Porfido Albianporfidi S.r.l. - Via Trento, 19 38041 Albiano - Tel. 0461 689626-689389 Fax 0461 689383
Albiano - Montegaggio-lotto 17 - Porfido Porfidi Montegaggio S.r.l. - Via Manzoni, 19 38041 Albiano - Tel. 0461 689680
Albiano - Montegrosa-lotto 6 pp.ff. 1033 1 e 1036 2 - Porfido Laite Porfidi S.r.l. - Via Roma, 75 38041 Albiano - Tel. 0461 689793-687389
Albiano - Montegorsa p.f. 1026 1
Porfido Porfidi Paganella S.r.l. - Via Sant’Antonio, 45 38041 Albiano - Tel. 0461 689702
Arco - Piscolo - Argilla Buzzi Unicem S.p.a. - Via Luigi Buzzi, 6 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416111-0464 553240 Fax 0464 520228-520720
Albiano - Piagge 2 - Porfido Cooperativa Selciatori e Posatori Strade e Cave S.c.a.r.l. - Loc. Rupe Via Trento, 114 38017 Mezzolombardo - Tel. 0461 600209 Fax 0461 606250
Albiano - Prà Nardot p.f. 2836/1 Albiano - Montegaggio-lotto 18 - Porfido Gaggio Porfidi S.r.l. - Via Verdi, 9 38041 Albiano - Tel. 0461 689806-689609 Fax 0461 692849
Arco - Patom - Inerti Scavi Chiarani S.n.c. di Pagni Liliana & C. Via Cacciatore, 8 - 38062 Arco Tel. 0464 515105-519443
Porfido G. & R. Porfido Albiano S.r.l. Località Paludi all’Acqua - 38040 Lona-Lases Tel. 0461 689335
Avio - Cunette IV - Inerti Edilsalvetti S.n.c. di Salvetti Mariano & C. Loc. Ischiaforana - 38063 Avio Tel. 0464 684878 - Fax 0464 684023
Avio - Pigon - Inerti S.E.S.I. di Tranquillini G. A. A. & C. S.n.c. Via Dante, 22 - 38065 Mori Tel. 0464 918544 - Fax 0464 913871
Baselga di Pinè - Costa - Porfido Albiano - Montegaggio-lotto 19 - Porfido Gaibotta Porfidi S.r.l. - Via Sant’Antonio, 72 38041 Albiano - Tel. 0461 246166 Fax 0461 689809
Albiano - Santa Colomba-lotto 1 - Porfido Ossana Florindo S.n.c. di Ossana Remo & C. Via Roma, 33 - 38041 Albiano Tel. 0461 689607
Paoli Marco & C. S.n.c. Via del Campogrande, 2 - 38040 Fornace Tel. 0461 849005
Baselga di Pinè - Crozzi - Porfido Albiano - Montegaggio-lotto 20 - Porfido Dossalt S.r.l. - Loc. Dossalt - 38041 Albiano Tel. 0461 689594 - Fax 0461 687200
Albiano - Santa Colomba-lotto 2 - Porfido C.A.P.A. S.r.l. - Via Roma, 47 - 38041 Albiano Tel. 0461 689614 - Fax 0461 689268
Ida Porfidi S.r.l. - Via Trote, 4 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 558419
Baselga di Pinè - Doss de l’Oselera Albiano - Montegaggio-lotto 21 - Porfido S.I.L.P.A. S.r.l. - Via Baldessari, 17/A 38041 Albiano - Tel. 0461 689653 Fax 0461 689801
Albiano - Santa Colomba-lotto 3 - Porfido Fedrizzi Bruno & C. S.n.c. - Via Verdi, 18 38041 Albiano - Tel. 0461 689040
Albiano - Santa Colomba-lotto 4 - Porfido Albiano - Montegaggio-lotto 22 - Porfido Porfidi Pianacci S.r.l. - Via Santa Colomba, 6 38041 Albiano - Tel. 0461 689682
Vianova S.r.l. - Località Possender 38041 Albiano - Tel. 0461 689600
Albiano - Santa Colomba-lotto 5 - Porfido Albiano - Montegrosa-lotto 1 - Porfido Porfidi Montegorsa S.r.l. Via C. A. Dalla Chiesa, 18 - 38041 Albiano Tel. 0461 689386
Cave Porfido Saltori Carlo & C. S.n.c. Via del Porfido, 33 - 38040 Gazzadina di Meano - Tel. 0461 990552
Porfido Mattivi Carlo S.r.l. - Frazione San Mauro 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557213
Baselga di Pinè - Doss di Costa - Porfido Duemme Porfidi S.r.l. - Frazione San Mauro 38042 Baselga di Pinè
Baselga di Pinè - Doss di Costa-lotto E
Porfido Tecnoporfidi S.r.l. - Frazione San Mauro, 26 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557326 Fax 0461 558547
Albiano - Santa Colomba-lotto 6 - Porfido Albiano - Montegrosa-lotto 2 - Porfido Veneri & Casagranda Porfidi S.r.l. Località Ronchi, 15 - 38040 Lona-Lases Tel. 0461 687494 - Fax 0461 689156
Albiano - Montegrosa-lotto 3 - Porfido Odorizzi Porfidi S.r.l. - Via Roma, 28 38041 Albiano - Tel. 0461 687700 Fax 0461 689065
Albiano - Montegrosa-lotto 4 e p.f. 1026 1 - Porfido Porfidi Paganella S.r.l. - Via Sant’Antonio, 45 38041 Albiano - Tel. 0461 689702
Gep.Co. S.r.l. - Via Soprassasso, 30 38014 Gardolo - Tel. 0461 961183
Albiano - Santa Colomba-lotto 7 - Porfido Porfido Pian Fogolar S.r.l. - Via G. Pisetta, 13 38041 Albiano - Tel. 0461 689585
Baselga di Pinè - Doss de l’Oselera
Porfido Giovannini & Avi S.n.c. di Giovannini Giulio & Co. - Frazione Tressilla, 34/1 - 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557654
Baselga di Pinè - Enterprise Porphyr Albiano - Santa Colomba-lotto 8 - Porfido Odorizzi Silvio & C. S.n.c. - Via Roma, 90 38041 Albiano
Albiano - Santa Colomba-lotto 9 - Porfido Porfidi Scalin S.r.l. - Piazza A. De Gasperi, 5 38041 Albiano - Tel. 0461 689732-689072
Porfido Enterprise Porphyr - Via Shiller, 7 39040 Salorno (BZ) - Tel. 0471 884281
Baselga di Pinè - Lastari-lotto B - Porfido Mattivi Carlo S.r.l. - Frazione San Mauro 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557213 Fax 0464 558747
Aldeno - Torricella 2 - Inerti Pasqualini Costruzioni S.r.l. - Via E. Fermi 38061 Ala - Tel. 0464 671622
marzo 2011 Costruzioni 83
TRENTINO ALTO ADIGE
CAVE&I NERTI
082_083_GUIDA_CAVE OK.QXD _Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:21 PM Pagina 84
TRENTINO
CAVE&I NERTI Baselga di Pinè - Lastari lotto 2 e Lotto A
Porfido Cooperativa Botteghi Cave Porfido Soc. Coop. Frazione San Mauro - 38042 Baselga di Pinè Tel. 0461 557243
Baselga di Pinè - Lotto 5 - Porfido Colombini Group S.r.l. - Frazione Tressilla, 88 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 538022 Fax 0461 504626
Besenello - Boschispessi - Inerti Baselga di Pinè - Lotto 6 - Porfido
Baselga di Pinè - Lastari verso San Mauro-lotto 4 - Porfido Giovannini & Avi S.n.c. di Giovannini Giulio & C. Frazione Tressilla, 34/1 - 38042 Baselga di Pinè Tel. 0461 557654
Baselga di Pinè - Le Valli-lotto F- Porfido La Gaggio Porfidi S.r.l. - Frazione Miola, 7 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557029
Baselga di Pinè - Lotto B-Parte orientale - Porfido Mattivi Porfidi S.r.l. - Via Cesare Battisti, 19 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 558102
Società Cave Porfido Tressilla di Corradini Umberto & C. S.n.c. - Frazione San Mauro, 31 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557216
Baselga di Pinè - Lotto 7 - Porfido Anesi Porfidi S.r.l. - Frazione Tressilla, 139 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557247
Porfidi Alpina S.r.l. - Via Cesare Battisti, 50 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557677
Besenello - Maccapani - Inerti Gruppo Adige Bitumi S.p.a. - Via del Teroldego,1 38016 Mezzocorona - Tel. 0461 605083 Fax 0461 608339
Beton Adige S.r.l. - Via Capitello, 1 38050 Roncegno
Besenello - Ronchi 2 - Inerti Baselga di Pinè - Lotto 10 - Porfido
Baselga di Pinè - Lotto C - Porfido Mattivi Carlo S.r.l. - Frazione San Mauro 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557213
Baselga di Pinè - P.F. 2500 - Porfido
Consorzio Estrazione Porfidi - Via Cesare Battisti, 50 - 38042 Baselga di Pinè
Bortolotti S.r.l. - Loc. Montevaccino, 18 38100 Trento - Tel. 0461 991270
Besenello - Rio Secco - Inerti Baselga di Pinè - Lotto 8 - Porfido
Sighel Aurelio S.r.l. - Frazione San Mauro, 26 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557193 Fax 0461 558571
Baselga di Pinè - Lotto 3 - Porfido
Baselga di Pinè - Spaz-lotto H - Porfido Giovannini Paolo S.r.l. - Frazione San Mauro, 32 - 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 557170
Impresa Costruzioni Strade e Scavi Marzadro G. & G. S.n.c. - Via Pineta, 33 - 38068 Rovereto Tel. 0464 431787 - Fax 0464 439458
Bocenago - Canisaga - Inerti Anesi & Moser S.r.l. - Loc. Faida, 103/5 38042 Baselga di Pinè - Tel. 0461 558241
Baselga di Pinè - Pp.ff. 887/4-888-889
Porfido Duemme Porfidi S.r.l. - Frazione San Mauro 38042 Baselga di Pinè
Cunaccia Bruno S.r.l. - Via al Molino, 14 38080 Strembo - Tel. 0465 804547 Fax 0465 806214
Bolbeno - Castellar le Val - Inerti Collizzolli Arrigo e Guido S.n.c. Via Sant’Antonio, 4 - 38079 Bolbeno Tel. 0465 321238 - Fax 0465 326020
50€ spese di spedizione escluse
Richiedi a: abbonamenti@fiaccola.it tel. 02 89421350
Disponibile anche in versione PDF
GRANDE NOVITÀ
tutti i siti per la produzione di bitume e calcestruzzo preconfezionato [84] costruzioni dicembre 2010 gennaio 2011 Costruzioni 84 Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02/89421350 - e mail fiaccola@fiaccola.it - www.fiaccola.com
085_085_CO_WEB_SITO OK_cittaeterritorio 10/03/11 20:02 Pagina 85
. . . b e w
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
0 0 5I 2 5 5 19 0 ANN
5 O L T R E ITA’ NEL QUAL
DI ENTO M A V E L SOL
Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.
SEDE Via Poggio Bracciolini, 19/21- I-5O126 Firenze Tel. 055-683330/687637- Fax 055-6811887 E.mail- info@ceccantini.it STABILIMENTO Le Valli- I-50010 Troghi- Firenze Tel. 055-8307089
per maggiori informazioni sui cataloghi visitare il nostro sito www.ceccantini.it
087_090_093_not cls_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:25 PM Pagina 87
646
93 94
Impianti betonaggio
Il primo impianto ad aver ottenuto la certificazione ISO 14001 e OHSAS 18001
Sicurezza
Quattro giorni al Samoter di Verona: la sicurezza al centro del dibattito
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C
L’ISTITUTO PENSANTE
088_089_IIC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:27 PM Pagina 88
CERCASI
PRESENTIAMO UN PRODOTTO DEDICATO A CHI VUOLE LAVORARE IN QUALITÀ E PORRE IN OPERA UN CALCESTRUZZO
PROFESSIONISTI DEL CLS
A
eternum Cal è un calcestruzzo chiavi in mano: un prodotto altamente performante che, con ridottissimi rapporti a/c e bassissima permeabilità, dona al calcestruzzo eccezionali caratteristiche di lavorabilità, scorrevolezza, omogeneità, fluidità e conseguente durabilità in ogni classe d’esposizione. Aeternum Cal è un sistema indirizzato a tutti coloro che si accingono a porre in opera un calcestruzzo garantito e prestazionale, su tutto il territorio nazionale. Utilizzare Aeternum Cal
GARANTITO E PRESTAZIONALE
I.I.C. - Istituto Italiano per il Calcestruzzo Silvio Cocco - Presidente Valeria Campioni - Vice presidente Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco - Politecnico di Torino Ezio Cadoni - SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero - Università di Genova Renzo Aicardi - Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini - Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni - Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
I.I.C. Villa Greppi - Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) tel. 0362 918516 Email iic@istic.it - www.istic.it
significa avere la “garanzia di prodotto in opera” (soprattutto per le pavimentazioni industriali). L’Istituto Italiano per il Calcestruzzo risponde con “Aeternum Cal”, un codice esecutivo e una ricetta su misura, a tutti gli utilizzatori che vorrebbero un calcestruzzo durevole rispondente a pieno alle varie richieste di mercato. Aeternum Cal è un sistema interamente progettato, interamente assistito durante la fase di preparazione e di getto e controllato sotto ogni profilo. Silvio Cocco
PER IL GETTO DI PIATTAFORME SENZA GIUNTI
I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
DA OLTRE 10.000 METRI QUADRATI. RESISTENTE
(60MPA A 28 GIORNI), ANCHE ALLE AGGRESSIONI CHIMICHE, È ASSOLUTAMENTE IMPERMEABILE
L’ECOLOGICA PIÙ performante
Da sempre le piattaforme ecologiche realizzate in calcestruzzo hanno presentato innumerevoli problemi soprattutto per quanto concerne le qualità del calcestruzzo, le sempre più innumerevoli fessurazioni e la necessità di realizzare dei giunti di dilatazione (che non sono mai a tenuta nei confronti del percolato). La Tenso Floor ha voluto mettere a punto una specifica tecnologia di postensione realizzando una “Piattaforma Ecologica Eco-Floortek” che può raggiungere i 10. 000 metri quadrati ed oltre di superficie senza la necessità di realizzare alcun tipo di giunto di costruzione né, tantomeno, di dilatazione. Per realizzare piattaforme da oltre
10.000 metri quadrati il calcestruzzo ad alte prestazioni, assolutamente impermeabile, Aeternum Cal è studiato per resistere alle aggressioni chimiche ed in particolar modo ai cloruri ed ai solfati; questo prodotto permette di ottenere resistenze alle compressioni che superano 60 MPa a 28 giorni. L’assoluta assenza dei giunti di dilatazione, l’assoluta assenza della possibilità di verificarsi di fessurazioni e le elevatissime performance dell’Aeternum Cal in termini di resistenza, fanno della nuova piattaforma EcoFloortek, la soluzione ecologica più avanzata ad oggi esistente sul mercato mondiale. www.tensoflOOoor.it
marzo 2011 Costruzioni 89
L’ISTITUTO I NFORMA
TENSO FLOOR PROPONE UNA SOLUZIONE ECO
087_090_093_not cls_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:25 PM Pagina 90
NEWS In testa alle casseforme al 1 marzo 2011 Gabriele Basile è il nuovo direttore generale di DOKA ITALIA, azienda leader nella produzione e consulenza globale per l’applicazione delle casseforme. 45 anni, laureato in ingegneria nucleare alla Sapienza di Roma con Master in Business Administration presso Sda Bocconi, Basile ha sviluppato la propria carriera con crescenti responsabilità manageriali. Il suo precedente incarico di Direttore Generale e Amministratore Delegato in Algeco Italia (azienda leader in ambienti modulari a noleggio) gli ha permesso di approfondire la conoscenza del mercato delle costruzioni e delle dinamiche del noleggio. “È stimolante - afferma Basile assumere questo incarico in un’azienda dinamica come Doka Italia. Guardando al futuro, il mio impegno sarà rivolto al consolidamento della nostra leadership sul mercato italiano, confermata dai risultati estremamente positivi del 2010, mantenendo una viva attenzione all’area dei costi, per uno sviluppo equilibrato e coerente con le sfide attuali del mercato.” Basile succede alla guida della filiale italiana del Gruppo Doka a Paolo Zumaglini, AD uscente, che assume la carica di Regional Manager Doka per i mercati del Sud Europa. www.doka.it
D
www.ansa.it
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Scacco al re
Lui è chiamato nel suo paese il “re del calcestruzzo”: al secolo Richard Lugner, 78 anni, imprenditore austriaco. Lei è Karima El Mahroug, giusto sessanta anni di meno, marocchina naturalizzata italiana, più nota nel nostro paese come Ruby Rubacuori. Due le notizie: la prima è che lui ha invitato lei, e crediamo non per un paio di sacchi di cemento, al ballo delle debuttanti dell’Opera di Vienna. La seconda è che, per sua stessa ammissione, lei non sa ballare il valzer.
Estetica industriale Restyling nella grafica e nei contenuti per il nuovo sito www.levocell.it, online dal mese di febbraio, ripensato per fornire con rapidità ed efficacia tutte le informazioni necessarie a progettisti, architetti, rivenditori, applicatori e professionisti del settore edile che scelgono di entrare in contatto con le tecnologie LEVOCELL. Completo e facile da navigare, il nuovo sito offre al visitatore un’interfaccia organizzata con una navigazione a menù che consente di consultare con semplicità tutte le aree del sito: prodotti, referenze, documentazione tecnica, news, appuntamenti, rassegna stampa.
www.levocell.it
Sostenibile imballo Il primo imballo ecosostenibile per il contenimento dei propri prodotti impermeabilizzanti per calcestruzzo Vetrofluid e Pavishield è stato commercializzato da ECOBETON. Le tradizionali taniche in plastica sono state così sostituite da questo contenitore costituito da un imballo in cartone molto resistente, dotato al suo interno di un involucro per liquidi in plastica.
90 Costruzioni marzo 2011
Quest’ultimo contiene una minore percentuale di plastica rispetto alle taniche tradizionali, è certificato per il trasporto e per il contenimento di liquidi ed è autoportante; il prodotto al suo interno viene conservato sigillato. Resistente e sicuro, l'involucro si può appiattire dopo l'uso, con un conseguente minore ingombro rispetto alle taniche e conseguenti minori emissioni di CO2. L’imballo esterno in carto-
ne è certificato per il trasporto di liquidi. La scatola è stata progettata e realizzata su misura, ha il fondo rinforzato e può essere impilata. È dotata di maniglie laterali che permettono di maneggiarla agevolmente e di un sistema che blocca il tappo dell'involucro in plastica, permettendo il versamento del prodotto in modo sicuro e senza spargimenti. www.ecobeton.it
087_090_093_not cls_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:25 PM Pagina 91
Autorevole partecipazione
Clausola ai prezzi l presidente di ASSOBETON (associazione nazionale industrie manufatti cementizi) Renzo Arletti interviene sullo spinoso problema dei rincari repentini e consistenti delle materie prime, in particolare cemento e acciaio per armature, che sta colpendo da qualche mese il comparto complicando ulteriormente la situazione congiunturale di riferimento, già molto difficile:“In questa fase di turbolenza è utopistico sperare in un assestamento nel breve-medio periodo dei livelli di prezzo delle materie prime. Per poter mantenere livelli adeguati di remunerazione dei nostri prodotti e servizi sarebbe opportuno inserire nei contratti la clausola di revisione automatica dei prezzi parametrizzati sui costi delle principali materie prime, che Assobeton rileva mensilmente”. Bisogna sottolineare che una sorta di revisione prezzi, per altro, è prevista per legge a tutela delle imprese fornitrici nell’ambito dei lavori pubblici e, nello schema-tipo di Condizioni Generali di Appalto proposto da Assobeton ai propri Associati, la clausola di revisione prezzi è prevista come condizione standard. www.assobeton.it
I
“Oggi più che mai, la decisione di partecipare a una fiera è diventata una scelta che occorre ponderare con estrema attenzione. Le risorse infatti si sono fatte estremamente limitate e quindi non possiamo più, come qualche anno fa, rischiare di disperderle in iniziative poco convincenti. Come Oru abbiamo deciso di continuare a investire nelle iniziative di comunicazione e marketing che assieme a quelle di ricerca e sviluppo (nel biennio 2009-2010 abbiamo presentato numerosi prodotti nuovi), valutando le proposte che ci vengono fatte con estrema attenzione. Proprio per questo abbiamo deciso di partecipare all’edizione 2011 di SaiePrecast, con un investimento convinto e importante in modo da dare un segnale deciso al mercato”. A parlare Paolo Salvadori, presidente di Oru, azienda di Imer Group.
www.imergroup.com
Per l’ambiente e i clienti
Eccellente calcestruzzo
È stata indetta da Aicap, associazione italiana del calcestruzzo armato e precompresso, la seconda edizione del Premio di eccellenza biennale per opere italiane realizzate in calcestruzzo strutturale, suddiviso in due categorie: edifici e opere infrastrutturali. Il premio per l’edizione 2011 sarà rilasciato in occasione delle Giornate Aicap 2011, che si svolgeranno a Padova nei giorni 19-21 maggio 2011. Le modalità di partecipazione e di giudizio sono indicate nel regolamento, scaricabile dal sito dell’associazione: le candidature dovranno pervenire alla sede Aicap entro il 15 marzo 2011.
Lunedì 14 febbraio è entrato in funzione il nuovo impianto di produzione Climablock-Kaldo, l’innovativo sistema di PONTAROLO ENGINEERING per costruire fabbricati ecosostenibili dotati di pareti e solai in cemento armato con coibentazione termica incorporata, di bassissimo consumo energetico, con manutenzioni minimali e dall’altissimo comfort. La costruzione dell’impianto ha richiesto quasi due anni per un investimento di circa cinque milioni di euro. La soddisfazione per l’azienda è stata grande: i consumi di corrente e combustibile sono risultati di circa la metà rispetto agli standard di consumo per la stessa produzione con gli impianti precedenti. Questo fatto, oltre che dare una grande risposta ambientale, dovrebbe garantire un’interessante competitività ed i primi beneficiari saranno i clienti che in questo modo potranno costruirsi case amiche dell’ambiente ad altissima qualità a prezzi sempre più bassi. www.pontarolo.com
www.associazioneaicap.it
marzo 2011 Costruzioni 91
087_090_093_not cls_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 14/03/11 11:08 Pagina 92
SU QUESTO CALCESTRUZZO PUOI METTERCI LA FIRMA.
La strana coppia al 1990 WOOD BETON, azienda del Gruppo Nulli di Iseo, è impegnata nell’industrializzazione di un sistema che vede unite le caratteristiche del legno alle capacità portanti del calcestruzzo, realizzando una serie di strutture portanti orizzontali e verticali di grande efficacia. L’azienda si è cosÏ inserita in questo filone tecnico scientifico diventando leader nel settore delle strutture miste legnocalcestruzzo tramite il sistema di connessione brevettato Wood Beton per solai di calpestio e di copertura. ll sistema si presenta sotto forma di pannelli preassemblati in stabilimento e resi monolitici tra loro in opera oppure, nel caso di scarsa accessibilità in cantiere, gettati direttamente in opera, rendendo particolarmente agevole gli interventi nei centri storici. La monoliticità tra i due materiali è ottenuta senza l’impiego di connettori metallici: è infatti il calcestruzzo stesso che, nella fase di getto della caldana, si innesta in apposite cavità (antiscorrimento) realizzate all’estradosso del travetto, pertanto lo scorrimento relativo tra la cappa di calcestruzzo e il travetto in legno è praticamente nullo. Si ottiene in questo modo un solaio dalle ottime prestazioni, ma con un peso proprio che è circa la metà di un solaio in laterocemento. Confrontato invece con un solaio classico in legno, consente notevoli riduzioni in altezza ed un’economia di materiale e di tempo d’opera di circa il 50 per cento. La composizione della struttura orizzontale è formata da travetti in legno lamellare, bilamellare o massello, posti ad interasse ed altezza variabili, in funzione della luce e del sovraccarico di progetto. Vi è poi l’interposto tra i travetti, disposto in modo da lasciare comunque libero l’estradosso degli stessi, costituito da assito in legno o da qualsiasi altro materiale idoneo. Oltre a eventuale strato di isolante con funzione termica e, vi è infine il soprastante getto di calcestruzzo collaborante, armato con rete elettrosaldata (alleggerito con argilla espansa per le coperture). www.woodbeton.it
D
Grazie dei G razie aall’alta ll’alta ttecnologia ecnologia d ei ssistemi istemi dii ccontrollo miscelazione, macchine Fiori d ontrollo e m iscelazione, llee m acchine F iori ssono ono llaa ssoluzione oluzione iideale deale p per er p produrre rodurre & -.,/44) ,.#Ĺ? .) )0/(+/ & -.,/44) ,.#Ĺ? .) )0/(+/ e iinn q qualunque ualunque ccondizione, ondizione, p permettendoti ermettendoti dii g garantire ogni d arantire o gni vvolta olta uunn rrisultato isultato eeccellente. ccellente.
BUILDING A BETTER WORLD 1 11|Ĺ?),#!,)/*| )' 111|Ĺ?),#!,)/*| )'
087_090_093_not cls_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:25 PM Pagina 93
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO
Primo per l’ambiente a Rho il primo impianto CALCESTRUZZI in Italia ad aver ottenuto la certificazione del sistema di gestione Ambiente (ISO 14001), Salute e Sicurezza (OHSAS 18001). Nato come centrale di betonaggio dedicata alle forniture di calcestruzzo di qualità per la Tav Novara Milano terminate a fine 2009, oggi è in grado di fornire al mercato i prodotti speciali e innovati tra cui gli isolanti termoacustici e i calcestruzzi “mangiasmog”, sempre più richiesti dai progettisti e dalle imprese. La struttura sorge in piena zona Expo 2015, ha una capacità
N EWS
È
produttiva giornaliera di 1.000 metri cubi di calcestruzzo e si integra con gli impianti milanesi di Arese, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese che danno lavoro complessivamente, tra personale diretto e indotto, a oltre 120 persone.
Tra gli impegni presi e gli obiettivi di miglioramento a seguito delle certificazioni sono previsti investimenti per il risparmio energetico, lo studio e la valutazione di nuovi filtri per contenere le emissioni peraltro già a livelli bassissimi, l’ottimizzazione
nell’utilizzo delle acque e soprattutto interventi di formazione continua per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro con l’obiettivo di arrivare a “Zero Infortuni”, nell’ambito di un programma più generale intrapreso dalla società in questi anni. “Il mercato del calcestruzzo è cambiato e le esigenze delle imprese costruttrici vanno verso la richiesta di soluzioni su misura”, ha dichiarato Giuseppe Falsiroli, direttore di Zona Lombardia. “Grazie a questa tripla certificazione siamo in grado di rafforzare e qualificare la nostra presenza su tutta l’area Nord Ovest di Milano, soprattutto in chiave Expo 2015. www.calcestruzzi.it
CONVEGNI
094_098_CONC_SAFETY_Layout 1 3/10/11 6:28 PM Pagina 94
L’ingrediente indispensabile all’impasto:
LA SICUREZ 94 Costruzioni marzo 2011
094_098_CONC_SAFETY_Layout 1 3/10/11 6:28 PM Pagina 95
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO QUATTRO GIORNI DI IMPEGNO DURANTE IL SAMOTER DI VERONA, IN NOME DELL’UNICO INGREDIENTE, SEPPUR IMPALPABILE, DAVVERO NECESSARIO AL CALCESTRUZZO.
IN BALLO LA SALUTE DEI LAVORATORI, E DEI CITTADINI DI
PAOLO BRUSCHI
ZA
oncrete Safety è un marchio ideato e registrato da Atecap e Veronafiere per contraddistinguere attività finalizzate a promuovere l’importanza del lavoro sicuro, non solo come condizione necessaria a tutelare la salute dei lavoratori, ma anche come strumento di qualificazione delle imprese e della produzione. Con questo nome l’associazione dei preconfezionatori e l’ente fieristico hanno dato vita, durante l’ultima edizione del Samoter di Verona, ad una serie di iniziative che hanno messo la sicurezza in materia di calcestruzzo al centro del panorama mondiale. Un’iniziativa sicuramente meritoria, in cui un tema impalpabile e apparentemente lontano dalle logiche commerciali e produttive di una fiera ha trovato la collocazione e l’attenzione che merita. Al centro di questa prima edizione una questione rilevante quale la richiesta del Pos (Piano Operativo di Sicurezza) ai fornitori di calcestruzzo e i rischi legati all’attività di consegna del calcestruzzo in cantiere. Da tempo, al fine di rendere la normativa chiara e applicabile da tutti, Atecap e Ance hanno intrapreso un percorso che ha portato all’elaborazione, e soprattutto alla recente approvazione da parte del Ministero del Lavoro, di procedure di sicurezza che spiegano in maniera dettagliata come applicare il reciproco coordinamento tra fornitore e impresa esecutrice e quali siano i rischi legati ad ogni singola fase della consegna del calcestruzzo, elencando le procedure di sicurezza che devono essere attuate per eliminarli o ridurli. Di questo importante percorso e del contenuto delle procedure di sicurezza si è parlato giovedì 3 marzo in un apposito convegno: “Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere: il lavoro della Commissione Consultiva del Ministero Lavoro, di Atecap e Ance”. Un incontro che ha consentito di approfondire i principali rischi a cui sono esposti i lavoratori delle imprese produttrici di calcestruzzo ed edili, a causa di comportamenti scorretti e di un erroneo utilizzo dei mezzi e delle attrezzature, nonché di individuare le relative soluzioni comportamentali per evitare tali rischi. In linea con questi obiettivi, sempre nell’ambito del Concrete Safety, si è tenuto sabato 5 marzo un mini-corso di formazione pratica e gratuita per operatori di autobetoniera e pompa, sul tema “Principali rischi e procedure di sicurezza”, organizzato nella convinzione che uno degli strumenti più importanti per la qualificazione delle imprese sia la formazione dei propri lavoratori: coloro i quali materialmente si trovano a realizzare la produzione e ad applicare le procedure di sicurezza sul lavoro.
C
marzo 2011 Costruzioni 95
CONVEGNI
094_098_CONC_SAFETY_Layout 1 3/10/11 6:28 PM Pagina 96
I lavori Abbiamo qui riportato alcuni estratti del convegno inaugurale “Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere: il lavoro della Commissione Consultiva del Ministero Lavoro, di Atecap e Ance”, che si è tenuto il 3 marzo nel corso della fiera Samoter.
Le procedure, infatti, come ha spiegato dettagliatamente Michele Tritto di Ance e Margherita Galli di Atecap, illustrano in maniera esaustiva come realizzare il reciproco coordinamento fra fornitore e impresa esecutrice: descrivono quali siano i rischi legati ad ogni singola fase della consegna del calcestruzzo, sia con autobetoniera che con pompa, elencando le procedure di sicurezza che devono essere attuate dal lavoratore della ditta fornitrice e da quello dell’impresa edile, per eliminare o ridurre tali rischi e adottare comportamenti rispettosi delle norme.
Il passo successivo, dunque, è mettere in atto azioni volte a favorire la reale applicazione di tali procedure, “in modo che possano trasformarsi in buone prassi - ha spiegato Giuseppe Laffi, Presidente Commissione Ambiente e Sicurezza Atecap - poiché la cultura della sicurezza è tale solo se passa attraverso il fare, e quindi attraverso la messa in pratica della teoria”. Opinione condivisa anche dagli altri partecipanti alla tavola rotonda, che ha consentito di mettere a confronto tutti gli attori coinvolti in questo processo (produttori di calcestruzzo, imprese edili, Asl e professionisti che svolgono il ruolo di coordinatori per la sicurezza).
96 Costruzioni marzo 2011
L’iter del Pos, iniziato dalla richiesta di Atecap e Ance nel 2006, che ha portato alle “linee guida” prima del D.Lgs 81/2008 e poi alle “procedure” post D.Lgs 81/2008, è stato raccontato, durante il convegno, da Michele Candreva del Ministero del Lavoro, che ha chiarito poi come “l’impresa fornitrice che segue le procedure non si configura come impresa esecutrice e non è pertanto tenuta alla redazione del Pos, che non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature, come stabilito dalla circolare ministeriale n. 4/2007 che è stata ripresa dal D.Lgs. n. 81/2008”.
094_098_CONC_SAFETY_Layout 1 3/10/11 6:28 PM Pagina 97
TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO “Ciò che serve è un reale contatto continuo con il cantiere, che permetta di ridurre quel diffusissimo scollamento tra teoria e pratica” - ha spiegato Valentino Nicolì, Coordinatore Gruppo Sicurezza Ance e Presidente Cpt Lecce . “Il percorso del Pos è stata un’occasione propizia per prestare più attenzione ai problemi sostanziali. Oggi c’è finalmente un riferimento chiaro, ma non ci si deve fermare qui: il documento va approfondito e diffuso tra i lavoratori attraverso informazione, formazione e promozione di attività specifiche in cantiere”. Ma è proprio il cantiere il luogo in cui si incontrano le prime difficoltà, come spiegherà di seguito Flavio Coato.
“Spesso, a mancare, è proprio il ‘padrone di casa’, e in un posto in cui manca il capo cantiere esperto e consapevole di ciò che accade intorno a lui, le procedure rischiano di perdere la loro valenzaha denunciato Flavio Coato dell’Asl 22 Bussolengo (VR), componente del Comitato 7 della Commissione Consultiva Permanente Ministero Lavoro. “Non bisogna lasciare il lavoratore da solo a risolvere gli imprevisti, ma accompagnarlo nello svolgimento dell’attività quotidiana. Fare cul-
tura della sicurezza significa anche fare cultura del lavoro”. Concorde anche Raffaello Tezzon, Coordinatore Segretario della Commissione Sicurezza dell’Ordine Ingegneri di Verona e Provincia, che ha sottolineato nuovamente come sia “necessaria un’opera educativa a tutti i livelli, sicuramente più difficile nei piccoli cantieri privati, meno coordinati e controllati, volta a calare queste procedure nella realtà, evitando che restino carta morta”.
marzo 2011 Costruzioni 97
CONVEGNI
094_098_CONC_SAFETY_Layout 1 3/10/11 6:29 PM Pagina 98
Così il presidente Il convegno inaugurale del Concrete Safety è stato aperto dal presidente Atecap Silvio Sarno, che ha sottolineato il lungo e impegnativo lavoro svolto in collaborazione con l’Ance volto a risolvere l’annosa questione della richiesta di Pos (Piano Operativo di Sicurezza) per le forniture di calcestruzzo in cantiere, e che ha portato all’elaborazione e all’approvazione da parte del Ministero del Lavoro delle procedure di sicurezza da adottare in fase appunto di fornitura del calcestruzzo preconfezionato. “Gli aspetti relativi alla mancata osservanza delle norme sulla sicurezza da parte degli operatori addetti alla produzione del calcestruzzo e alla consegna del calcestruzzo in cantiere compromettono la libera concorrenza a favore degli operatori scorretti. La sicurezza sul lavoro è infatti considerata da tali operatori un mero onere su cui giocare la partita concorrenziale. La conseguenza è un danno ingente non solo per la categoria dei produttori di calcestruzzo, ma soprattutto per l’intera collettività, che vede in alcuni casi pregiudicata la garanzia di sicurezza delle opere e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Dopo anni di lavoro e di perseveranza della nostra Associazione su un tema che ci sta particolarmente a cuore come quello della sicurezza, siamo giunti alla soluzione che il Pos risolverà, in maniera ci auguriamo definitiva, i dubbi interpretativi relativi alle attività di consegna di calcestruzzo in cantiere, e si tratta di una vera e propria rivoluzione per il settore del calcestruzzo. Atecap ha sempre sostenuto la non obbligatorietà del Pos - ha proseguito Sarno - avvalendosi in questo di un parere pro-veritate, non per evitare l’adempimento di una prescrizione, ma per adottare strumenti operativi più puntuali per la sicurezza dei lavoratori. Tale posizione è stata condivisa anche da Ance, con cui abbiamo iniziato questo cammino, rivolgendoci al Ministero del Lavoro per ottenere conferma della corretta interpretazione delle norme. Le procedure approvate sono vere e proprie linee guida che puntualizzano con estrema precisione i comportamenti che devono essere posti in atto, sia dagli addetti dell’impresa che fornisce calcestruzzo, sia da quelli dell’impresa di costruzione, per assicurare reali e adeguati livelli di sicurezza. Il risultato raggiunto costituisce un effettivo passo avanti nella strumentazione a disposizione dei lavoratori per tutelarne la salute e contemporaneamente il documento approvato dal Ministero raggiunge il risultato di svincolare le imprese da un mero adempimento formale (la richiesta del Pos ai fornitori), che non è mai riuscito a rappresentare un vero strumento operativo di sicurezza.
98 Costruzioni marzo 2011
A Product of Hard Work
Il vostro midi e’ il piu’ efficiente?
Il nuovo JCB 8085 ZTS è il più efficiente midi escavatore che abbiamo mai costruito. La nuova tecnologia EcoDig permette un risparmio fino al 22% di carburante, con un corrispondente calo delle emissioni di scarico. La nuova elevata coppia motore mantiene la produttività a bassi regimi, mentre un nuovo sistema idraulico riduce le perdite parassitarie, massimizza l’affidabilità e consente una più veloce manutenzione. Inoltre, la cabina al vertice della classe con bassissima rumorosità (73dB), ottima visibilità e controllo delle attrezzature in punta di dita offre un’esperienza ineguagliabile all’operatore. JCB S.p.A. Assago (MI) - Tel. +39 0248866401 Email: marketing@jcb.it
15587 - Italian 8085 Ad 210x297.indd 1
www.jcb.com
22/06/2010 11:51
%$80(&
PDU]R _ %RO]DQR &IERA SPECIALIZZATA PER LA COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI INFRASTRUTTURE STRADALI GIO SAB
9,$7(&
SOXV ! &)%2! 30%#)!,)::!4! 0%2 -!##().% %$ !442%::!452% %$),)
6)3)4!4/2) 30%#)!,)::!4)
&RQYHJQR LQWHUQD]LRQDOH
6)3)4!4/2) 3/$$)3&!44)
WWW VIATEC IT 30/.3/2
9,$ &RVWUX]$ LW LQGG
0!24.%2
101_103_not sollevamento_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:29 PM Pagina 101
646
104 110
Piattaforme aeree
La Wumag WT1000 di Venpasud alla CittĂ dello Sport di Tor Vergata
Gru edili
5 gru piacentine per il Polo Ospedaliero Unico per Acuti tra Este e Monselice
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
SOLLEVAMENTO ANTIERE C
101_103_not sollevamento_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:29 PM Pagina 102
NEWS
SOLLEVAMENTOinCANTIERE
Progettata per le infrastrutture
rriva sul mercato una nuova Potain della serie MD. Progettata espressamente per servire i grandi cantieri infrastrutturali come ponti o dighe, la neonata si chiama MD 560 B e ha le carte in regola per essere chiamata l’ammiraglia delle gru a torre MD. La portata nominale è di 550 tonnellate-metro e le versioni disponibili sono due: 25 o 40 t. I primi due esemplari del nuovo modello (versione 25 t) sono già all’opera, impegnate in un ambizioso progetto di espansione della stazione ferroviaria Atocha di Madrid (vedi foto). “Sono state sufficienti sei
A
giornate lavorative standard per scaricare 11 autocarri, preparare il terreno, montare e mettere in servizio la MD 560 B più alta”, ha dichiarato Diego Jurado, direttore vendite del rivenditore Potain per la Spagna Ibergruas. “Un risultato ottimo dato che l’accesso al sito è limitato e che il cantiere è circondato da linee elettriche, quindi ci trovavamo costretti ad effettuare numerose operazioni di sollevamento con autogrù a lungo raggio”. L’estrema facilità di montaggio è merito di alcune innovazioni: le piattaforme sul controbraccio sono identiche a quelle della POTAIN MD 485 B, i tiranti d’ancoraggio sono migliorati, la contro freccia e l’avvolgifune sono nuovi. “Questa gru condivide molte caratteristiche con la gamma MD”, ha affermato Jean-Pierre Zaffiro, responsabile globale di
www.socage.it
C’è di che brindare! La Socage ha chiuso il 2010 registrando un aumento di fatturato pari a circa il 55 per cento: da 18,5 a 28,7 milioni di Euro. In poco più di 16 mesi (dal momento del cambio di proprietà da Fassi a First Step) l’azienda ha guadagnato un largo consenso tra i maggiori noleggiatori ed utilizzatori di piattaforme aeree; e lo ha fatto in un momento in cui il mercato ristagna. L’importante risultato è stato ottenuto grazie a prodotti buoni e affidabili e alla forte presenza commerciale nazionale e sui mercati esteri. Per rispondere all’aumento degli ordinativi SOCAGE sta investendo nella ristrutturazione dei due stabilimenti produttivi in provincia di Modena; l’obiettivo è passare dalle attuali 50 piattaforme prodotte al mese a 80.
102 Costruzioni marzo 2011
prodotto per le gru a torre. “Ci siamo impegnati per facilitare e velocizzare il montaggio della gru e per renderla più produttiva in fase operativa. Abbiamo migliorato la capacità di sollevamento ed i clienti
gru grazie al controllo di frequenza. Nella versione da 25 t, la potenza di sollevamento è generata dal verricello 100 LVF 63, mentre nella versione da 40 t è presente il nuovo verricello 270 LVF 100. Il
potranno constatare un vantaggio concreto nel diagramma di carico, in particolare per il sollevamento in punta al braccio”. Il meccanismo di rotazione RVF 183 Optima+ viene fornito di serie e consente una rotazione omogenea della
modello 270 LVF 100, da 201 kW con portata di 10 t per fune, conferisce alla gru la portata massima di 40 t quando opera con il tiro di quarta. Le prestazioni di sollevamento sono in media superiori del 12% rispetto ai modelli precedenti. www.manitowoc.com
Nuova flat top a Fontanafredda
La Terex Cranes lancia sul mercato una nuova gru edile a torre senza cuspide. Il nuovo modello si chiama TEREX CTT 321 ed è prodotta negli impianti di Fontanafredda, in Italia. Secondo Angelo Cosmo, manager product marketing gru a torre del Gruppo: “La CTT 321 unisce doti come installazione semplificata, trasporto facile e poca manutenzione con ottime prestazioni”. La Casa dichiara un momento massimo di carico di 300 tm, una capacità massima di carico di 16 tonnellate e una lunghezza del braccio variabile da 30 a 75 metri con elementi da 5.
www.terex.com
Formazione e prodotto te ha iniziato il nuovo anno all’insegna dell’ottimismo, portando in mostra al Samoter i suoi cavalli di battaglia: la nuova piattaforma autocarrata B-lift 20.13 “Multipurpose” e il ragno Traccess 230. Al loro fianco l’azienda ha esposto la strategica ZED 20 C (vedi COSTRUZIONI n. 645 - febbraio 2011 a pag. 184), i sollevatori telescopici Genie GTH 2506 e GTH 4018 SR, lo scissor Genie GS 3268 RT, la gamma di ponteggi in fibra Geda per l’edilizia, e il semplice quanto efficace sollevatore Power Tower Nano. Oltre che esposizione, la manifestazione veronese è stata occasione per CTE di collaborare con Ipaf (organizzando un corso promozionale per operatori di autocarrate con rilascio di attestato PAL) e Assodimi offrendo loro delle macchine per le rispettive aree demo. Il sabato è stato il turno di Mauro Potrich (in foto), responsabile del sistema gestione, qualità e sicurezza Cte che ha affrontato il tema della manutenzione e del controllo piattaforme all’interno del seminario Ipaf “L’importanza della manutenzione ed del controllo approfondito delle strutture delle PLE”. www.ctelift.com
C
Sistema anticollisione al Charles de Gaulle I lavori di ampliamento dell’aeroporto parigino Charles de Gaulle proseguono con la realizzazione del nuovo terminal S4. Per costruire la nuova struttura lunga quasi 800 metri sono state montate in cantiere dieci gru Potain tutte dotate di sistema anticollisione. Incaricata della gestione delle interferenze tra le aree di lavoro delle gru è stata la francese SMIE: su ogni gru è stato installato un sistema di monitoraggio modello AC243, mentre per gestire la supervisone è stato scelto il sistema SGC240. Per rispondere alle elevate esigenze di sicurezza necessarie per operare all’interno di un cantiere aeroportuale, la Smie ha sviluppato un software dedicato al cantiere e che permette di trasmettere segnalazioni di anomalie e potenziale pericolo anche connettendosi a reti Gsm e internet. www.smie.com
www.lindencomansa.com
101_103_not sollevamento_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:29 PM Pagina 103
Gli spagnoli al Conexpo 2011
Il costruttore spagnolo di gru edili Linden Comansa ha scelto di partecipare al Conexpo 2011 Show di Las Vegas in collaborazione con la controllata americana Linden Comansa America. Per dare un segnale forte di presenza sul mercato americano l’azienda ha organizzato delle dimostrazioni per sottolineare le qualità dei prodotti e i vantaggi della loro gamma di macchine flat top. In fiera sarà esposta la controfreccia del modello LC 21 550 da 18 t con gruppo di rotazione e cabina.
L’esperienza non è mai abbastanza
i segnaliamo un video su Youtube per ribadire che l’esperienza nelle operazioni di sollevamento è fondamentale e che non bisogna mai sottovalutare nessun dettaglio ogni volta che si esegue un tiro. Nel caso del video di cui riportiamo il link una autogrù cinque assi viene sollevata sulla banchina di un porto per essere imbarcata ma quando arriva a circa quattro metri dal suolo il prezioso carico ruota e rovina a terra. A noi sembra che le funi non siano state fissate a dovere ma semplicemente passate attorno agli stabilizzatori parzialmente aperti. Voi cosa ne pensate? Scrivete a costruzioni@fiaccola.it http://www.youtube.com/watch?v=0KeCQLtgTO8
V
marzo 2011 Costruzioni 103
PIATTAFORME AUTOCARRATE
104_108_VENPA_Layout 1 3/10/11 6:30 PM Pagina 104
WT1000, ammiraglia di una flotta Parte integrante della rete del Gruppo Venpa 3, la Venpa Sud di Martina Franca (TA), con sedi a Bari e Lecce, ha un parco mezzi da 550 unità che include sia macchine mmt sia e soprattutto macchine da sollevamento. Si contano cento piattaforme aeree articolate semoventi, duecento piattaforme verticali (fino a 26 m), settanta sollevatori telescopici, diverse piattaforme autocarrate patente B, una piattaforma aerea autocarrata Barin AP 60/30 d’altezza utile, una 72 m dello stesso costruttore, una 62 metri B-lift, la Wumag WT1000 da 102,5 metri, due autocarrate Barin per ispezioni sottoponte (modelli: ABC110, ABC60) e due autogrù multiterreno (100 e 220 tonnellate di portata massima). Per saperne di più:
www.venpasud.it
104_108_VENPA_Layout 1 3/10/11 6:31 PM Pagina 105
SOLLEVAMENTOI NCANTIERE
SOPRA a tutto
DI
MATTHIEU COLOMBO
LA PIATTAFORMA AEREA PIÙ ALTA DEL MONDO LAVORA PER CIMOLAI ALLA CITTÀ DELLO SPORT DI TOR VERGATA PROGETTATA DA CALATRAVA. SI CHIAMA WUMAG WT1000 ED È L’AMMIRAGLIA DELLA FLOTTA VENPA SUD DEL GRUPPO VENPA 3. L’ASSISTENZA TECNICA È GARANTITA DA TECNOALT
I
n Italia ce ne sono solo due esemplari. È una piattaforma aerea autocarrata che porta il piano della cesta a 100,5 metri d’altezza e consente agli operatori di toccare i 102,5 metri. Stiamo parlando della WT1000, ovvero la top di gamma delle piattaforme Wumag del Gruppo Palfinger che è stata eletta ad ammiraglia dalla Venpa Sud di Martina Franca, parte del Gruppo Venpa 3. Acquistata per rispondere alle esigenze dei cantieri del Centro Sud Italia, ma con la garanzia di farla lavorare sempre grazie alla rete Venpa, la WT1000 è da qualche mese impegnata nel cantiere della Città dello Sport di Tor Vergata, progettata dall’architetto catalano Santiago Calatrava. “Abbiamo preso a noleggio questa piattaforma - spiega l’ing. Armando Canu, Responsabile di cantiere per Cimolai - per rispondere alle particolari esigenze costruttive della prima vela con struttura d’acciaio alta 65 metri dalla sua base ma ben 78 metri se misurata dal piano di gioco dove la Wumag può stabilizzare”.
Ispirato al Circo Massimo dell’antica Roma, il progetto di Santiago Calatrava per Città dello Sport dell’Università di Tor Vergata prevede alle estremità di un lungo viale, lungo il doppio rispetto all’antico circo romano, due strutture: da un lato la nuova Città dello Sport, e dall’altro la nuova sede del rettorato dell’Università di Tor Vergata. Il progetto del complesso sportivo si compone di due identiche “vele” con base in cemento e coperture in acciaio e metallo. La prima vela è quella del Palanuoto da 4mila posti che abbiamo visto in fase avanzata di realizzazione, mentre la seconda vela sarà per il Palasport da 15 mila posti. Le due vele saranno distanti tra loro solo 8 metri, avranno un’altezza dal livello 0 di 65 metri, ma di 78 metri dal livello “piano di gioco” dove abbiamo visto stabilizzate sia autogrù sia piattaforme.
PIATTAFORME AUTOCARRATE
104_108_VENPA_Layout 1 3/10/11 6:31 PM Pagina 106
SUA ALTEZZA WT1000 Con un’altezza di lavoro di 102,5 metri, la Wumag WT1000 è attualmente la piattaforma aerea più alta al mondo. Progettata per essere di supporto in cantieri di montaggio e manutenzione estremi per altezze operativa, come possono essere quelli di montaggio delle turbine eoliche o degli impianti industriali, questa macchina è stata allestita su un carro derivato da una autogrù multistrada per unire la libera circolazione su strada a prestazioni fuoristrada. Vediamo quali sono le caratteristiche base di questa piattaforma da primato che ha come sola concorrente la Ruthmann TTS1000 da 100,4 metri.
WUMAG WT 1000 Altezza lavoro Sbraccio orizzontale (200 kg portata in questa condizione) Altezza di scavalcamento Portata con navicella telescopica Dimensioni navicella Rotazione torretta Carro
102,5 m 36 m
58 m 600 kg 3,8 x 1,1 x 1,05m Continua Tadano Faun (derivato ATF 110), 5 assi di cui 4 sterzanti, trazione 10X8 Altezza trasferimento 3,9m Larghezza trasferimento 2,7m Lunghezza trasferimento 16,5m ptt 60 t Distribuita in Italia dalla Oxley Piattaforme
www.oxley.it
4 MACRO CONFIGURAZIONI DI STABILIZZAZIONE Il carro Tadano include anche quattro stabilizzatori. Per stabilizzare anche in spazi ristretti il Costruttore ha fatto in modo che la piattaforma lavori, controllata elettronicamente, in 4 differenti configurazioni base (in tutto sono 18 step di stabilizzazione): apertura totale degli stabilizzatori, stabilizzazione parziale da entrambi i lati, stabilizzazione totale del lato destro e parziale sul lato sinistro e viceversa. Come da normativa EN 280, su ogni lato della macchina è presente un monitor per il controllo dell’estensione e della pressione al suolo di ogni stabilizzatore.
106 Costruzioni marzo 2011
>>
PORTATA MAX CON
N
104_108_VENPA_Layout 1 3/10/11 6:31 PM Pagina 107
SOLLEVAMENTOI NCANTIERE N
NAVICELLA TELESCOPICA
600 KG
DOPPIO BRACCIO TELESCOPICO La Wumag WT1000 ha un doppio braccio telescopico articolato. Quello base ha cinque sezioni (4 sfili), mentre il secondo è un tre sezioni. Questo permette di arrivare con il piano cesta a 100,5 metri, di sbracciare in orizzontale di 36 metri e di scavalcare orizzontalmente ostacoli fino a 58 metri.
Libera circolazione su strada La piattaforma autocarrata WT1000 è allestita su un carro a cinque assi che deriva da quello della autogrù Tadano Faun ATF110 G-5: trazione 8x10, quattro assi sterzanti. La ptt ammessa del veicolo è di 60 tonnellate (12 t per asse): libera circolazione su tutte le strade europee. Il carro è alimentato da un motore turbodiesel Mercedes-Benz da 390 kW che permette alla piattaforma di raggiungere gli 85 km/h su strada. La movimentazione della piattaforma è garantita da un motore in torretta da 135 kW.
marzo 2011 Costruzioni 107
PIATTAFORME AUTOCARRATE
104_108_VENPA_Layout 1 3/10/11 6:32 PM Pagina 108
La Wumag WT1000 è la nostra punta di diamante. Il suo acquisto è stato programmato per rispondere alle esigenze di montaggio e manutenzione delle pale eoliche nel Sud Italia, ma averla operativa su un cantiere di prestigio come quello della Città dello Sport dell’Università di Tor Vergata, progettata da Calatrava, è motivo di orgoglio. Oggi Nicola il nostro Gruppo conta sei piattaforGrudina me autocarrate con Direttore commerciale altezze tra i 50 sollevamento e i 103 metri.
Gruppo Venpa 3
La Wumag WT1000 è una piattaforma molto particolare; unica direi. Su strada bisogna prenderci la mano perché alla guida ci vuole la medesima attenzione che si deve avere con una autogrù; anche in cantiere sono necessarie le stesse attenzioni perché le 12 tonnellate per asse impongono di valutare ogni transito e ogni stabilizzazione. Una volta stabilizzata “ti permette di toccare il cielo con un dito”. È una piattaforma incredibile per le prestazioni che offre e per la progressione di ogni movimento. Ovviamente per lavorare a quelle altezze il contatto radio con gli uomini in cesta è fondamentale; da terra non sempre è facile valutare la distanza dall’obiettivo.
108 Costruzioni marzo 2011
La Tecnoalt fa parte del Gruppo Venpa 3 da dodici anni, conta 300 mezzi in flotta (di cui 56 mmt della Jcb), è specializzata nella vendita, noleggio e assistenza di piattaforme aeree e ha sede a Roma; vanta filiali a Terni, Cagliari e Sassari. La piattaforma più alta della nostra flotta è l’autocarrata B-Lift 620 HR, da mesi impegnata nel cantiere di Tor Vergata assieme alla Wumag WT1000 della consociata Venpa Sud. Senza dubbio la forza del nostro Gruppo è l’efficiente network di assistenza e l’offerta di macchine tecnicamente all’avanguardia su tutto il territorio nazionale. Faccio un esempio concreto: sempre per il cantiere di Tor Vergata, la Cimolai ha richiesto ben 7 semoventi Jlg 1350. Li abbiamo forniti senza problemi guadagnando la fiducia del cliente. La presenza locale delle consociate ci permette poi di conoscere al meglio le esigenze dei cantieri, fare sopralluoghi, e diventare dei consulenti tecnici in grado di suggerire le macchine più adatte per le singole applicazioni.
Alessio Bellini Responsabile Commerciale TecnoAlt
Michele Massafra Operatore Wumag WT100 Venpa Sud Gruppo Venpa 3
È il primo cantiere in cui la BLift da 62 metri mi sembra piccola! Lavorando accanto alla Wumag…
Lorenzo Peppi Operatore B-lift 620HR TecnoAlt Gruppo Venpa 3
G RU E DILI
110_114_fm_Layout 1 3/10/11 6:34 PM Pagina 110
5 GRU
per l’ospedale DI
MATTHIEU COLOMBO
110 Costruzioni marzo 2011
110_114_fm_Layout 1 3/10/11 6:34 PM Pagina 111
SOLLEVAMENTOI NCANTIERE
L’AZIENDA ULSS 17 RISPONDE ALLE ESIGENZE DI UNA SANITÀ IN CONTINUA EVOLUZIONE CON IL NUOVO POLO OSPEDALIERO UNICO PER ACUTI. PROTAGONISTE IN CANTIERE, 5 GRU EDILI DELLA PIACENTINA FM GRU ACQUISTATE DALL’IMPRESA SACAIM
U
no dei più importanti cantieri aperti in provincia di Padova è quello per la realizzazione del nuovo “Polo Ospedaliero Unico per Acuti” dell’Azienda ULSS 17 che sorgerà su un’area di circa 250.000 metri quadrati, a Sud Ovest della località Cà Oddo di Monselice e ad Est della località Schiavonia d’Este. I lavori per la realizzazione della nuova struttura sono iniziati nel settembre 2010 per opera del Raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla capogruppo Sacaim di Venezia, dalla Gemmo Impianti di Vicenza. La consegna dei lavori è prevista entro il 2012: un obiettivo senza dubbio ambizioso ma, data la serietà con
cui i lavori sono condotti, non certo utopico. COSTRUZIONI ha visitato questo cantiere esemplare per seguire il montaggio della quinta gru edile FM Gru di proprietà della capogruppo Sacaim. Le cinque macchine sono state montate per rispondere alle esigenze del cantiere che sta realizzando le basi dei tre edifici tra loro paralleli, uniti da due ampi corridoi perpendicolari alle strutture, che andranno a comporre il nuovo polo della Bassa. L’altezza a cui sono montate le gru lascia intuire già oggi che la struttura si svilupperà prevalentemente in orizzontale. Questa soluzione è stata voluta dal gruppo di progettazione guidato dall’architetto Aymeric Zublena, noto a livello internazionale per la progettazione di importanti ospedali, per rispondere alle esigenze funzionali volute dall’azienda appaltatrice ULSS 17, ridurre i tempi di trasferimento e minimizzare l’impatto ambientale. Una grande copertura a “onda”, morbida come il profilo dei colli a Nord del cantiere, unirà le tre strutture che comporranno l’edificio valorizzando il progetto con un design moderno.
marzo 2011 Costruzioni 111
G RU E DILI
110_114_fm_Layout 1 3/10/11 6:35 PM Pagina 112
>>
SERIE TLX: ABBATTE IL TEMPO DI MONTAGGIO DEL 20% Dall’alba al tramonto A lungo le imprese hanno visto nelle gru senza cuspide - dette topless - soprattutto una scelta estetica, di moda. Oggi però molte realtà riconoscono gli effettivi vantaggi che queste macchine danno in termini di tempi di montaggio. La quarta TLX arrivata nel cantiere tra Este e Monselice, per esempio, è stata montata in una giornata (giro delle funi a terra incluso); ovviamente il tronchetto base della gru era stato affogato nel calcestruzzo giorni prima. Lo stesso costruttore FM Gru ha calcolato che rispetto ai modelli di Casa con cuspide quelli della serie TLX fanno risparmiare circa il 20 per cento del tempo di montaggio.
5 GRU PER 75.000 MQ DI FABBRICATI Data l’estensione orizzontale dell’area di cantiere in cui sorgeranno le strutture a parallelepipedo che formeranno il nuovo “Polo Ospedaliero Unico per Acuti” dell’Azienda ULSS 17, il Raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo la Sacaim di Mestre ha studiato con molta attenzione il collocamento delle gru a torre. Già proprietaria di una macchina a torre FM Gru a cuspide, la Sacaim ha acquistato quattro nuove gru topless della serie TLX. Le cinque gru sono state installate in can-
tiere dai tecnici FM Gru della società di montaggi Palmarini con sede a Lovadina di Treviso. Dopo aver montato il modello con cuspide nei primi giorni di dicembre 2010, sono state montate le quattro TLX: una prima di natale, una nell’ultima settimana dell’anno, una nella seconda settimana del nuovo anno e la quinta nella quarta settimana. Noi abbiamo seguito il montaggio di quest’ultima unità montata a 52 metri di altezza sotto gancio in una sola giornata: dall’alba al tramonto.
110_114_fm_Layout 1 3/10/11 6:35 PM Pagina 113
SOLLEVAMENTOI NCANTIERE CONCEZIONE MODULARE PRO TRASPORTO Tutte le gru topless della serie TLX sono disponibili con elementi modulari di lunghezza inferiore ai 6 metri. Nel caso del cantiere per la realizzazione del nuovo “Polo Ospedaliero Unico per Acuti”, però, la torre era composta dal tronchetto base e da elementi lunghi 11,7 metri con sezione di 2 metri per 2 metri.
LA 2675TLX IN FASE DI MONTAGGIO Sbraccio max Portata max in punta Sbraccio massimo in cantiere Portata max a 16,4 m Portata tiro in 2° Sezione torre Altezza sottogancio in cantiere
78,3 m 2.400 kg 78,3 m 16.000 kg 8.000 kg a 30,5 m 2x2 m 53,3 m
www.fmgru.it
GUARDANDO AL FUTURO Come da pianificazione di Regione Veneto e ULSS 17, la struttura disporrà di circa 450 posti letto. Il progetto del nuovo Polo Ospedaliero è stato definito in funzione della massima flessibilità e con una concezione modulare per consentire futuri svi-
luppi. Questa linea è stata perseguita scegliendo sistemi costruttivi che consentano variazioni attraverso lavorazioni a secco. Particolare attenzione è stata posta all’impatto ambientale dell’opera e all’utilizzo razionale di energia e risorse idriche.
G RU E DILI
110_114_fm_Layout 1 3/10/11 6:35 PM Pagina 114
Daniele Penzo
Mauro Magnaguagno
della Sacaim Direttore di cantiere “Polo Ospedaliero Unico per Acuti”
La prima fase di lavori è stata lo sbancamento dell’area per circa 120.000 metri cubi, quindi la realizzazione di rilevati stabilizzati per circa 95.000. In seguito abbiamo realizzato la viabilità d’accesso al cantiere e l’impianto per la pulizia dei mezzi prima della loro immissione su strada. L’operazione più impegnativa è stata quella di consolidamento del terreno: in quattro mesi abbiamo realizzato circa 3.200 pali con tecnologia FDP “full”; ossia senza asporto del terreno e senza uso di bentonite (questo ha permesso di non dover conferire rifiuti speciali in discarica). In parallelo, in base alle aree consolidate, abbiamo montato le 5 gru che serviranno il cantiere da inizio 2011 sino a fine lavori. Abbiamo infatti scelto delle configurazioni gru non molto alte ma con bracci lunghi perché fossero funzionali anche per la posa della copertura in alluminio sostenuta da una struttura d’acciaio.
Nota: ringraziamo il prof. ing. Mauro Strada e l’ing. Clemente Toniolo rispettivamente Direttore dei Lavori (professionista) e RUP Dirigente della ULSS 17 (Committente)
della Sacaim Vice direttore di cantiere “Polo Ospedaliero Unico per Acuti”
La squadra di montaggio gru edili della società di montaggi Palmarini di Treviso e la precisione della consegna delle gru da parte della FM Gru ci hanno permesso di rispettare il nostro programma di lavoro. Questo ci ha permesso di garantire gli standard di sicurezza necessari mantenendo le altre lavorazioni di cantiere lontano dalle aree liberate per il montaggio gru.
Il Polo Ospedaliero Unico per Acuti 250.000 m2 area totale intervento 370.000 m3 volume edificato 75.000 m2 superficie complessiva fabbricati 90.000 m2 di parco (con 650 nuovi alberi) 1.850 posti auto per il pubblico ed il personale 447 posti letto (1/3 in camere singole, 2/3 in doppie) 1 eliporto per il 118
Progetto1_Layout 1 06/10/09 15:21 Pagina 1
117_119_not noleggio_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:36 PM Pagina 117
646
120 122
Formazione
Ipaf ha iniziato i corsi per preposti. L’avvocato Lorenzo Perino ci spiega il perchè
Ponteggi
30.000 mq di ponteggio per la nuova base Usa a Vicenza. Fornitura by Fracasso
IN QUESTO NUMERO...
marzo 2011
FLOTTE OLEGGIO N
117_119_not noleggio_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:36 PM Pagina 118
NEWS
FLOTTE&NOLEGGIO
Les jeux sont fait l primo passo verso l’internazionalizzazione è stato compiuto. La toscana SEBACH, la principale azienda in Italia nel noleggio di bagni chimici, a febbraio ha annunciato la nascita di Sebach France, con sede a Mudaison, nei pressi di Montpellier, nel Sud della Francia. Prima con Daimont e oggi insieme alla holding Ylda Group, costituita nel 2010 con Lbo France e Ylf-Yarpa, Sebach sta così gettando le basi per il proprio sviluppo nei mercati esteri: il rafforzamento commerciale sarà ancora più marcato grazie all’inserimento nell’organico della holding Ylda Group di un amministratore delegato (il cui nome non è ancora stato comunicato) che supporterà Marta Dainelli,
Caso di successo
Ad Sebach. Si anticipa infatti che il marchio toscano sbarcherà presto in Svizzera, mentre in Romania sono già cominciate le prime contrattazioni. “Il processo di internazionalizzazione è partito ed esporteremo con orgoglio un sistema
L’unione fa la forza
Presente dal 1986, Sebach vanta una rete di oltre 80 concessionari e più di 1.000 punti noleggio. Il suo è un vero caso di successo, in grado di avere trasformato un prodotto industriale in un brand protagonista della comunicazione: l'evoluzione è iniziata nel 2006, quando Oliviero Toscani ha curato il restyling del marchio e delle cabine. I suoi bagni chimici sono oggi oggetti di arredo urbano, ben riconoscibili in cantieri, vie cittadine, festival ed eventi musicali e sportivi.
vincente, già sperimentato e cresciuto esponenzialmente in Italia”, commenta Dainelli.
Creare un terreno di confronto istituzionale dove far valere la propria voce. È questo l’obiettivo della nascita della Sezione Ponteggi Autosollevanti e Ascensori da Cantiere all’interno di Acai (Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani); presidente è stato nominato Vincenzo Andreazza, amministratore delegato di Alimak Hek. La neonata Sezione si propone di intervenire anche sull’interpretazione delle norme, in costante evoluzione soprattutto nel settore delle piattaforme di trasporto, facendosi referente delle aziende rappresentate.
118 Costruzioni marzo 2011
www.mechanicalsolutions.it
www.acaiacs.it www.alimakhek.com
I
“Sebach France è oggi realtà. Ma questo è solo il primo passo”. www.sebach.it
Flotte al sicuro Un antifurto meccanico-idraulico che agisce sui circuiti primari idraulici o pneumatici, bloccando totalmente il mezzo, senza alterarne le funzioni originali. Si chiama Mechanical Solution ed è prodotto dalla milanese Mechanical Line Solutions appositamente per escavatori, mini, pale gommate, rulli, terne, sollevatori telescopici, trattori agricoli, veicoli commerciali. Azionato da una chiave numerata e irriproducibile, realizzata in milioni di combinazioni diverse, è nato concettualmente nel 1989 ed è poi stato oggetto nel corso degli anni di numerose modifiche strutturali e di sostanziali migliorie tecniche.
117_119_not noleggio_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:36 PM Pagina 119
Noleggio per vocazione Applausi anche in Belgio. La Snake 2010 Rent Edition di OIL & STEEL (nel caso specifico montata su un Renault Maxity 130HP) ha riscosso un grande successo durante l’Het Salon, il salone belga svoltosi lo scorso gennaio. Ricordiamo in breve le caratteristiche salienti del mezzo, evoluzione della Snake 2010 Compact: prima tra tutte, la razionalizzazione dei costi di manutenzione, grazie a tubi e cavi posizionati all’interno del braccio per una maggiore protezione; la compattezza e l’ingombro ridotto ne agevolano il trasporto, tra le principali voci di costo elencate nello stato di riconsegna dei mezzi ai noleggiatori. Caratterizzata da un’altezza di lavoro di 20 metri, la Rent Edition presenta inoltre la rotazione del cestello di 90 gradi a destra più 90 gradi a sinistra, peculiarità che favorisce l’allineamento del cestello al fronte di lavoro. Da segnalare, infine, il sistema di stabilizzazione tubolare ad A con buona capacità di ripresa delle pendenze. www.oilsteel.com
Un vero multiuso Pensata per tutti i settori dove è fondamentale poter disporre della funzione di trasporto e di quella di accatastamento in contemporanea. La nuova serie RX 50 di STILL (marchio di Kion Group insieme a Linde e Om) si presta quindi per essere introdotta anche nei parchi nolo: presentata a Berlino all’inizio di marzo, è la gamma di carrelli elettrici a contrappeso a tre ruote più compatta della sua categoria. La serie RX 50, che si è già aggiudicata il premio IF-Produkt Design Award 2011, si compone di cinque modelli (RX 50-10C/10/13/15/16) con portate dai 1.000 ai 1.600 chilogrammi e altezze di sollevamento fino a 6.070 millimetri.
www.om-pimespo.es
Partnership vincente n accordo che, a distanza di quasi tre anni, continua a dare buoni risultati. A metà 2008 KOMATSU ITALIA e il GRUPPO MADE hanno stretto un’importante collaborazione per la fornitura di macchine movimento terra a noleggio, una partnership rivelatasi positiva per entrambi i protagonisti dell’accordo. “Komatsu ha Massimiliano Santi, messo a disposizione di tutte le ri- responsabile noleggio Komatsu Italia. vendite edili aderenti a Made che effettuino un servizio noleggio, il proprio parco macchine”, spiega Massimiliano Santi, responsabile noleggio Komatsu Italia. “Non solo; la nostra azienda, insieme alla nostra rete, si è impegnata a offrire ai soci Made, oltre all’indiscussa qualità del prodotto, anche tutto il know how maturato nel settore noleggio. Infine è da sottolineare che anche l’assistenza di cui beneficiano le macchine noleggiate tramite il Gruppo Made è al cento per cento assistenza Komatsu: capillare, effettuata da tecnici specializzati e sempre tempestiva”. Insomma l’accordo sta funzionando bene: a oggi sono 20 le rivendite del Gruppo Made che hanno colto quest’opportunità e altre tre partiranno a breve; si ricorda inoltre che nel 2010 le macchine Komatsu noleggiate dalle rivendite aderenti al progetto sono state oltre 80. “Il dato interessante è che il business sviluppato da queste rivendite lo scorso anno, in termini di noleggio macchine movimento terra Komatsu, si attesta attorno agli 800.000 euro”, prosegue Santi. “Questi numeri indicano che qualcosa d’importante è senz’altro iniziato”. www.komatsu.it www.gruppomade.com
U
Lavorare in sicurezza
Easy Safety è il concorso promosso dal 2004 dalla Direzione e dal Servizio di Prevenzione e Protezione di VENPA, rivolto al personale tecnico con lo scopo di incentivare il lavoro in piena sicurezza nelle officine delle varie filiali. Quest’anno è salita sul podio la filiale di Villafranca di Verona, già premiata nel 2007. La valutazione viene effettuata attraverso la compilazione di Check List che, svolte due volte nel corso dell’anno e senza preavviso, prevedono quesiti di ordine operativo, personale e sul rispetto delle comuni regole sulla sicurezza sul lavoro.
www.gruppovenpa3.it
Silvano Vantini, capo officina della filiale Venpa di Verona e Simone Condon, responsabile settore assistenza Venpa.
marzo 2011 Costruzioni 119
FORMAZIONE
120_121_ipaf_Layout 1 10/03/11 19:54 Pagina 120
Questione di
DI
DANIELA STASI
COSCIENZA
L’AVVOCATO LORENZO PERINO CI ILLUSTRA LE PECULIARITÀ DEL CORSO PER PREPOSTI, LA NUOVA INIZIATIVA FORMATIVA DI IPAF. DIRITTI E DOVERI DI UNA FIGURA FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
n corso per individuare le competenze e le responsabilità della figura del preposto, un ruolo divenuto fondamentale per la gestione della sicurezza in azienda. È il nuovo servizio formativo di Ipaf, proposto a partire dallo scorso dicembre; tenuto da Lorenzo Perino, avvocato esperto in noleggio e sicurezza sul lavoro per Lext Consulting, e da Livio Corrado, perito industriale specializzato in consulenza tecnica per Servizi Impresa, è rivolto ai formatori di Ipaf Italia, figure che ricoprono un duplice ruolo di preposto: sia nei confronti dei partecipanti ai corsi di formazione sull’uso in sicurezza delle PLE, sia all’interno dell’azienda in cui lavorano quotidianamente. Abbiamo chiesto le peculiarità del corso all’avvocato Lorenzo Perino . Può tracciare una breve introduzione sulla figura del preposto? Tale figura è stata introdotta e codificata in maniera definita dal Testo Unico sulla Sicurezza (D. Lgs. 81/2008), in pratica è stato formalizzato un ruolo di responsabilità già presente anche prima. La figura del preposto può essere individuata in tutti quei soggetti che si trovano di fatto a svolgere attività di coordinamento di altri soggetti in materia di sicurezza; dovendo immaginare una figura-tipo di preposto si può pensare a un capo officina o a un capo reparto. In sostanza il preposto è una figura che riguarda più la sostanza che la forma: per assumere questo ruolo non è necessario ricevere la nomina formale; è una carica che ci si trova a ricoprire in relazione alle mansioni svolte nel contesto lavorativo. I preposti sono soggetti che hanno responsabilità di prescrizione di sicurezza all’interno della propria azienda, fissate dal datore di lavoro, di controllo dell’applicazione pratica di queste prescri-
U
120 Costruzioni marzo 2011
zioni e hanno un esplicito dovere di intervenire nel momento in cui fosse chiaro che queste prescrizioni non vengano rispettate dai lavoratori da loro coordinati; hanno anche il dovere di attivarsi, fino ad arrivare all’interruzione della produzione, qualora ci sia un rischio di infortunio. Come è stata recepita nelle aziende l’introduzione di questa nuova figura? I soggetti che si trovano a ricoprire il ruolo di preposto generalmente anche prima avevano degli obblighi di coordinamento, di controllo e di verifica dell’operato dei lavoratori a loro sottoposti in materia di sicurezza; la formalizzazione di questi obblighi ha portato a esplicitare delle responsabilità di carattere civile e penale in capo a questi soggetti. Il grado di consapevolezza medio è piuttosto basso, come spesso accade con tutti gli obblighi che discendono da questa normativa. Quando poi si spiegano loro il tipo di attività, le modalità in cui deve essere esercitata, le modalità di controllo e le conseguenti responsabilità, comprendono che questo ruolo richiede alti livelli
120_121_ipaf_Layout 1 10/03/11 19:55 Pagina 121
www.dieci.com
Ruoli e definizioni Il corso per preposti di Ipaf si propone di inquadrare tutte le figure che lavorano all’interno di un’azienda sotto il profilo della sicurezza: vengono quindi definiti i ruoli e gli obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori in relazione alla normativa sulla sicurezza; si dà poi spazio alle prescrizioni di legge per il preposto, dagli obblighi di comportamento, di coordinamento, di verifica, di sorveglianza e di intervento in caso di pericolo ai diritti di questa nuova figura tra cui quello di formazione aggiuntiva rispetto ai lavoratori che si trova a coordinare. Terminata la parte di inquadramento normativo, si entra nel merito del ruolo del formatore Ipaf: le regole stabilite per il preposto all’interno dell’azienda vengono tradotte in relazione alle attività proprie di un formatore Ipaf, dalla verifica dell’idoneità dei luoghi dove vengono svolte le attività di formazione allo svolgimento della formazione pratica con l’utilizzo di macchine.
www.ipaf.org
di attenzione e di prudenza. Risulta fondamentale infatti l’opera di sensibilizzazione. A tal proposito, la sensibilizzazione è una delle finalità primarie dei corsi per preposti organizzati da Ipaf. Ci spiega il perché di questa nuova iniziativa? Abbiamo avuto l’idea di proporre questo corso perché chi è un formatore Ipaf nella maggioranza dei casi è un soggetto che all’interno della sua attività lavorativa si trova a ricoprire la carica di preposto. Quindi abbiamo pensato fosse utile ricordare a questi soggetti obblighi, responsabilità, doveri e diritti dei preposti proprio perché si trovano a ricoprire questa carica sotto una duplice veste. Inoltre chi ricopre questo ruolo, spesso non è consapevole delle proprie responsabilità; un corso di questo tipo fa prendere coscienza e fa capire cosa comporta l’esercizio di tale attività. Il corso per preposti di questo tipo può essere d’interesse per una società di noleggio? Sicuramente: il formatore Ipaf è molto spesso un soggetto che opera in quel contesto lavorativo e che in quel determinato contesto copre il ruolo di preposto. Il legame tra l’attività di Ipaf e il mondo del noleggio è forte: ricordiamo infatti che lo sviluppo del noleggio di PLE negli ultimi dieci anni è cresciuto notevolmente e questa è una delle ragioni per cui Ipaf (che si occupa dell’uso in sicurezza di PLE) ha riscosso molto successo. Proporrete questi corsi con una certa periodicità? Abbiamo già organizzato tre edizioni, due in Lombardia e una in Emilia Romagna. La prossima si terrà nel Centro Italia: l’obiettivo del 2011 è quello di proporre almeno sei-otto edizioni, in modo da raggiungere i formatori Ipaf interessati su tutto il territorio nazionale. Siamo convinti che il corso per preposti sia diventato di fondamentale importanza nel percorso formativo di un formatore Ipaf.
ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.
DIECI, il Partner giusto per il tuo lavoro.
THE RIGHT PARTNER FOR YOUR WORK
PONTEGGI
122_126_fracasso_Layout 1 10/03/11 19:52 Pagina 122
VICENZA
a stelle e strisce
n’area di intervento di circa 600.000 metri quadri di cui 77.000 di superficie edificabile dove sono in costruzione 25 “buildings” dalle varie destinazioni d’uso, tutti certificati Leed (The Leadership in Energy and Environmental Design). Si presenta così il cantiere denominato MFC@Dal Molin, ossia Multiple Facility Complex Dal Molin, il nuovo complesso multidisciplinare situato nel-
U
122 Costruzioni marzo 2011
l’area della base americana Dal Molin di Vicenza, dove un tempo sorgeva l’aeroporto civile Tommaso Dal Molin. Un lavoro imponente, commissionato dal Department of the Navy del Governo degli Stati Uniti d’America alla joint venture italiana Cmc-Ccc. La nuova base, che ospiterà il 173˚ Airborne Brigade Combat Team, comprende due edifici residenziali (i cosiddetti “Barracks Facility” con un’area interna di circa
122_126_fracasso_Layout 1 10/03/11 19:52 Pagina 123
OLTRE 30.000 METRI QUADRATI DI PONTEGGIO A TELAIO PREFABBRICATO PER LA REALIZZAZIONE DEL MULTIPLE
FACILITY COMPLEX DAL MOLIN, NELLA BASE USA DI VICENZA. A NOLEGGIARLI CI HA PENSATO LA DIVISIONE RENT DI FRACASSO DI
DANIELA STASI
22.000 mq, ciascuno per 608 persone), il quartiere generale, la palestra, due garage multipiano per 1.400 auto private, quattro edifici di comando, tre officine e le aree destinate ai campi sportivi (50.000 mq per due campi da baseball, un campo da rugby, sei campi da basket e quattro da tennis), oltre ad altri diversi edifici (dalla Stazione dei Vigili del Fuoco ai locali per lo stoccaggio dei rifiuti) e alla rete di sottoservizi, strade
e drenaggi; per fare comprendere la monumentalità dell’intervento, basta dire che verranno impiegati circa 50 chilometri di cavo elettrico. Le opere provvisionali allestite in cantiere sono state noleggiate dalla Divisione Rent di Fracasso: si tratta di una fornitura importante, di 33.000 metri quadrati di ponteggio a telaio prefabbricato a portale zincato. COSTRUZIONI è andata sul posto per documentare l’intervento.
marzo 2011 Costruzioni 123
PONTEGGI
122_126_fracasso_Layout 1 10/03/11 19:52 Pagina 124
PIANIFICAZIONE OTTIMALE Nell’area della base americana Dal Molin, Cmc si sta occupando di tutte le fasi, dalla progettazione ai lavori di esecuzione, fino alla finiture e agli arredi. Inoltre, al di là del cantiere MFC@Dal Molin, sta curando altri due progetti: il primo è il restauro di un edificio del 1935 (il “Building 3”), una costruzione di architettura razionalista vincolato alla Soprintendenza ai Beni architettonici di Verona che ospiterà uffici privati di diverse personalità dell’esercito statunitense; il secondo riguarda la ristrutturazione degli “Edifici Army”, tre magazzini esistenti situati all’interno della Legacy Zone, che saranno adibiti a uso uffici, aree magazzino, clinica, locali server e officina. Trattandosi di un lavoro particolarmente complesso, per ottimizzare tempi e risorse, Cmc si avvale di un prezioso strumento, mutuato dall’esperienza nei cantieri esteri: è il NAS (Network Analysis Schedule), un programma lavori monitorato giorno per giorno che consente di risolvere eventuali imprevisti. “Per lavori di questa tipologia, molto complessi, il planning è fondamentale: a prescindere dalle centinaia di persone che ci lavorano, è necessario incastrare lavorazioni differenti tra loro e forniture di migliaia di metri quadri di materiali”, spiega Francesco De Simoni, direttore tecnico cantiere Dal Molin di Cmc. “Grazie al NAS riusciamo a gestire questa complessità. In sostanza è uno strumento operativo in cui vengono riportate tutte le attività: condiviso da tutte le nostre unità operative, permette di controllare i tempi di esecuzione e di anticipare eventuali ritardi”.
Un bel profilo Quello di Vicenza è stato uno dei primi cantieri dove è stata testata la nuova tavola metallica a profilo chiuso di Fracasso, sia nella misura da 180 centimetri, sia in quella da 250. Si tratta di una tavola migliorativa rispetto alle precedenti a profilo aperto: è infatti più rigida, più maneggevole e più duratura, quindi ideale per le imprese che ne fanno un utilizzo intenso.
122_126_fracasso_Layout 1 10/03/11 19:52 Pagina 125
FLOTTE&NOLEGGIO Standard elevati Già solo per il committente (il Department of the Navy degli Usa), il cantiere vicentino si può definire particolare. Gli standard richiesti, soprattutto in materia di sicurezza, sono infatti molto elevati: si ricorda che per ogni operazione da svolgere l’amministrazione americana prevede l’attuazione sia delle norme europee, sia di quelle statunitensi con l’applicazione di quelle più restrittive. Nel dettaglio, dopo l’assegnazione della gara d’appalto a febbraio 2008 a Cmc-Ccc, si è proceduto con la bonifica ambientale e da ordigni bellici dell’intera superficie dell’ex aeroporto e in seguito con la demolizione meccanica di circa 40 edifici preesistenti, compresi due hangar (il materiale demolito ammonta a oltre 100.000 mc). I lavori di costruzione delle strutture, iniziati a giugno 2009, proseguono a un
ritmo di circa 10.000 metri cubi al mese e dovranno essere terminati entro il 2012. Al momento della nostra visita in cantiere erano presenti 85 operatori Cmc e un parco macchine composto da 23 gru edili (alcune a binario), sei sollevatori telescopici, due autogrù, una gru autocarrata, un impianto di betonaggio e uno di frantumazione, oltre a diversi mezzi movimento terra, presenti per tutta la durata dei lavori: quest’ultimi sono indispensabili perché si tratta di un’area molto umida, caratterizzata da terreno argilloso, situata su una falda acquifera e colpita anche dall’alluvione verificatasi a Vicenza lo scorso novembre. Tra l’altro durante le fasi di sbancamento, all’interno del cantiere, sono stati rinvenuti ben due siti archeologici, uno di età paleo-veneta e uno di epoca romana.
NUMERI DEGNI DI NOTA Come già anticipato, Fracasso ha fornito, con formula di noleggio a caldo, oltre 30.000 metri quadrati di ponteggio a telaio prefabbricato a portale zincato a passo da 250 e 180 centimetri (con prevalenza di 250 per agevolare la messa in opera). Notevole la presenza di accessori, tra cui le mensole per estendere le lavorazioni in facciata (sia alla struttura sia ai successivi cappotto e intonaco) e le basette regolabili fino a un metro per compensare le irregolarità del piano d’ap-
poggio. Il ponteggio noleggiato è l’NTB 1800/2500, a boccole, un sistema che con i dovuti accorgimenti e con gli accessori adeguati, permette di seguire bene i profili e la distanza dalle pareti portanti e quindi di fare lavorare gli operatori in maniera ottimale. Un sistema robusto che si presta molto bene per l’utilizzo in cantieri di nuova costruzione perché semplice da trasportare e da assemblare.
www.fracasso.it
PONTEGGI
122_126_fracasso_Layout 1 10/03/11 19:53 Pagina 126
Gian Maria Agretti Responsabile commerciale Divisione Rent di Fracasso
Ormai tutti i produttori di ponteggio offrono servizi. La reale differenza tra Fracasso e i concorrenti è rappresentata dal fatto che noi siamo in grado di proporli direttamente, senza appoggiarci a imprese terze come fanno invece i nostri competitor: in genere le società produttrici si avvalgono di un progettista esterno per far realizzare il progetto e la relazione di calcolo, di una società di montaggio per l’installazione e di una società di trasporti per la logistica. Quando tutte queste attività sono eseguite dallo stesso produttore, come nel nostro caso, tutte le fasi vengono coordinate in maniera migliore: la stessa mente che ha concepito il sistema di ponteggio è anche quella che lo disegna come vestito intorno a un determinato edificio; lo stesso ingegnere che ha fatto i calcoli per ottenere l’autorizzazione ministeriale di una determinata sezione del ponteggio è anche colui che poi esegue il calcolo dei piani di carico. In poche parole, il produttore che si occupa anche della progettazione, del trasporto, del montaggio, deve sempre giocare in modo equo per far si che il risultato finale sia ottimale, ossia che non venga utilizzato troppo materiale, ma nemmeno troppo poco, che sia una struttura efficiente e rapida ma che nel contempo garantisca la sicurezza di chi lo deve utilizzare.
Riccardo Gualtieri
Francesco De Simoni
Responsabile di produzione cantiere Dal Molin di Cmc
Direttore tecnico cantiere Dal Molin di Cmc
Collaboriamo con Fracasso da numerosi anni e il modo di operare è sempre stato molto soddisfacente: ha sempre risposto secondo le aspettative, sia in questo cantiere sia nei precedenti non abbiamo mai avuto problemi né con la fornitura del materiale, né con il montaggio, mai in ritardo. In un lavoro come questo il fattore tempo è vincente e la struttura provvisionale fa la differenza, perché se non nasce e sparisce nei momenti giusti crea problemi; qui a Vicenza abbiamo scelto Fracasso perché oltre a fornire un prodotto di qualità, garantisce un servizio efficiente, occupandosi dalla progettazione del ponteggio allo sviluppo delle relazioni di calcolo, fino alla gestione delle squadre di montaggio. Per non dimenticare lo studio dei piani di carico, che devono essere funzionali alla movimentazione e alla distribuzione dei materiali ai vari piani della struttura. Ribadisco che in questo cantiere l’aspetto della progettazione e le certificazioni in possesso dell’azienda sono importanti tanto quanto la realizzazione dell’opera; inoltre un’attenzione particolare è posta al fattore sicurezza e anche in tale ambito le risposte di Fracasso sono sempre state adeguate.
Costruttori da 110 anni Un cammino più che secolare, all’insegna del miglioramento continuo e dell’alta qualità. Le origini di Cmc risalgono al 1901, quando 35 muratori costituirono la Società anonima cooperativa fra gli operai, muratori e manuali del Comune di Ravenna; nel 1909 l’impresa si fuse poi con la Società dei Cementisti diventando quindi Cooperativa Muratori e Cementisti - Cmc di Ravenna. Attiva in Italia e all’estero, con un fatturato consolidato superiore ai 760 milioni di euro nel 2010, si occupa di costruzioni a 360 gradi (civili e infrastrutturali), conta circa 8.500
persone delle quali oltre 500 compongono l’organico fisso (tra queste ultime 373 sono soci). Il portfolio lavori è molto sostanzioso. Tra le opere più recenti si ricordano: un prestigioso hotel cinque stelle e centro commerciale a Khartoum, in Sudan, Alta Velocità tratta Milano-Bologna e il progetto Yellow River Diversion Project, un imponente progetto idraulico nella provincia cinese dello Shanxi, finalizzato a convogliare le acque prelevate dal Fiume Giallo alle città di Taiyuan e Datong.
www.cmc.coop
127_127_PUB CO_NOLEGGIO_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 3/10/11 6:37 PM Pagina 127
GUIDA AL
NOLEGGIO delle macchine e delle attrezzature edili in Italia
o i g g Ma
1 1 0 2
La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
• Versione CARTACEA • Versione interattiva ONLINE www.fiaccola.com
L’INSERIMENTO È GRATUITO Per informazioni: tel. 02 89421350 - guide@fiaccola.it Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02/89421350 - e mail abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
abbonamenti_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 11/03/11 15:16 Pagina 128
la forza del gruppo
abbonarsi conviene
OGNI MESE • Attualità & Prodotti • In sicurezza • Demolizione &
Riciclaggio • Tecnologie & Calcestruzzo • Cave & Inerti Walk Around Macchine • MMT • Componenti • Veicoli cavacantiere • Sollevamento in Cantiere • Flotte & Noleggio
ABBONAMENTO ANNUO 11 NUMERI
€ 90,00 IN OMAGGIO CON L’ABBONAMENTO • Guida MMT Linea Construction • Guida MMT Linea Compact • Guida al calcestruzzo • Guida al noleggio
www.fiaccolashop.com www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - marketing@fiaccola.it