Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Casa editrice la fiaccola srl
60 1952 - 2 012
Macchine&Componenti
MMT A INTERMAT IL NUOVO ESCAVATORE KOMATSU HB215LC-1 HYBRID
Cava&Calcestruzzo
SOLUZIONI COSTRUTTIVE FRAPPA PER IMPIANTI BIOGAS
Flotte&Noleggio
PIATTAFORME AEREE UNA SQUADRA HAULOTTE PER LA NUVOLA DI ROMA
657 Anno LXI Marzo 2012
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&ONDATO NEL DA 'IUSEPPE 3ARONNI
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI 6
Notizie Mercato, eventi, associazioni, motori, escavatori e molto altro SOCIAL NETWORK
16
Ne parliamo su... Facebook
MACCHINE &COMPONENTI 46
18
Iniezioni col filtro I nuovi Yanmar TNV
COMPATTAZIONE
64
USATO
48
MMT
66
MMT Anteprima delle novità Intermat di Jcb
WALKAROUND 20 MACCHINE
L’ibrido arriva in Europa Il nuovo escavatore ibrido Komatsu e il dumper articolato HM300 Serie 3
Il nuovo scacciacrisi
13
La piastra agli ordini! Nuova piastra Wacker Neuson da 7 t
Online per ridurre lo stock IronPlanet e la concessionaria Ceer
52
Gamma al completo Volvo CE lancia sul mercato europeo una gamma di skid e molto altro...
MOTORI
La nostra fan page IL NOSTRO ANNIVERSARIO COSTRUZIONI compie 60 anni Il mensile sempre “in cantiere”
MMT
58
52 Liebherr A918 Compact Litronic
58 DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO 74
Notizie Martelli idraulici, pinze, associazioni, martelli demolitori, sentenze, attualità
Segui questo logo! TI SEGNALA I COLLEGAMENTI CON IL MONDO WEB
e
nte
ima on lin pr
DECOSTRUZIONE
80
AUTOBETONIERE AUTOCARICANTI
Tanta carne al fuoco
100
Numerosi i progetti di Aideco
La Carmix di Metalgalante al lavoro
CAVE&CALCESTRUZZO
SOLUZIONI COSTRUTTIVE
106
88
Contro le infiltrazioni malavitose
FLOTTE&NOLEGGIO
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
112
L’Istituto pensante
L’Istituto informa
Notizie
PIATTAFORME AEREE
A Dubai tra i big del cemento
116
In alto sulle nuvole Una flotta di Haulotte per la costruzione del Nuovo Centro Congressi di Roma
Notizie Accordi, acquisizioni, prodotti, miscelatori, anniversari, abbattimento polveri
122 PROVATI perVOI
INTERVISTA
Evoluzione della filiera Davide Cipolla, AD di Cifa
DUMPER ARTICOLATI
122
IMPIANTI CALCESTRUZZO
98
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni
Un mobile da produzione 3
Nuovo modello Liebherr da 110 m /h
COLLABORATORI Silvio Cocco, Federico Fornara, Claudio Marini, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it
98 94
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it
Gru a volata variabile, fatturati, semoventi cingolate, luci da cantiere, sollevatori
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
92
MARZO 2012
REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it
L’antimafia entra nell’Osservatorio
Per una scuola professionalizzante
90
In 30 giorni dal grigio al verde Frappa per gli impianti biogas
ATECAP
86
Calcestruzzo just in time
)33. 0010 - 9665
657
Post generazione I sudafricani Bell scelgono l’urea per abbattere le emissioni e rientrare nei parametri Stage IIIB
Nel prossimo numero Il mese prossimo una delle macchine protagoniste su COSTRUZIONI sarà il nuovo escavatore cingolato Volvo EC300D, modello da 300 quintali che va a sostituire il modello EC290C. Rispetto al modello Serie C, il nuovo escavatore VOLVO CE si evolve garantendo una efficienza superiore, emissioni allo scarico in linea con la normativa Stage IIIB e un livello di comfort superiore. Sotto al suo cofano, il nuovo motore sei cilindri Volvo D8H tarato a 169 kW a 1.800 giri/minuto con una coppia massima di 1.139 Nm a 1.350 giri/minuto. La macchina permette all’operatore di scegliere tra 5 modalità di lavoro ma la novità più grande è la funzione Eco. Dietro a questo termine si cela infatti un impianto idraulico a centro aperto ma controllato elettronicamente per ottenere grandi prestazioni, controllabilità elevata e consumi di carburante inferiori.
MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.
Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
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la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
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CANGINIBENNE SRL
KOMATSU ITALIA SPA
IN COPERTINA
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LIEBHERR INTERNATIONAL DEUTSCHLAND GMBH 105 www.liebherr.com
CECCANTINI & FIGLI SRL
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Aziende citate
4 Costruzioni marzo 2012
13
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Aideco....................80 Ascorel...................92 Atlas Copco .............76 Bell......................122 Bellino ...................14 Berco .....................15 Bosh ......................78 Case ......................10 Ceer Res Omnia ........48
115
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TREVI BENNE SPA 7
97
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JCB SPA
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Cifa .......................94 Cte Lift..................113 Ecco ......................14 Frappa Edilizia ........106 Haulotte ................116 Hilti.......................75 Honda......................9 Huss ......................15 Hydrokit..................92
I sollevatori telescopici Merlo Panoramic devono il loro nome alla impareggiabile visibilità che garantiscono all’operatore. È dal 1987 che il concetto Panoramic vive una evoluzione continua e rimane fonte di ispirazione per gli altri costruttori. Il posizionamento laterale del motore (ottima accessibilità) e l’incernieramento basso del braccio telescopico sono caratteristiche fondamentali per garantire la massima visibilità. La traslazione laterale del braccio, il correttore di inclinazione trasversale, gli stabilizzatori idraulici e molte altre soluzioni tecniche esclusive definiscono una nuova idea di forza in azione. La gamma di sollevatori Panoramic con stabilizzatori idraulici offre modelli con portate fino a 4.000 kg ed altezze di lavoro di 17 metri. MERLO sPA Via Nazionale, 9 12020 S. Defendente di Cervasca (CN) Tel. 0171 614111 Fax 0171 684101 info@merlo.com www.merlo.com
Iron Planet ..............48 Jcb....................6 - 54 Komatsu .................66 La Leonessa ............14 Lameter..................14 Laterlite..................93 Liebherr ........8 - 20 - 98 Lorev .....................93 Manitou ...................7 Mantovanibenne........74 Mercedes Benz .........93 Metalgalante ..........100
Mintor ....................15 New Holland...........114 Olmark ...................15 Piusi......................15 Putzmeister .............92 Rulmeca .................93 Scai................11 - 122 Socage .................112 Terex....................112 Volvo .....................58 Wacker Neuson .........64 Yanmar........7 - 46 - 113
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NEWS
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Forti fuori. Meno dentro
L’
soprattutto di un export forte, seppur penalizzato dalla crisi economica a livello mondiale. Nell’analisi delle singole voci, il fatturato viene considerato in aumento dal 40% delle aziende, stabile dal 36%, in diminuzione dal 24%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, si registra un
Cambio al vertice Marco Bersellini, Amministratore Delegato di JCB, ha assunto la carica di Presidente di Cantiermacchine, per il rinnovo ai vertici di Ascomac e delle Unioni di categoria che la Federazione Nazionale Commercio Macchine riunisce. “Accetto questo importante incarico con entusiasmo - ha commentato Bersellini - in un periodo delicato per il settore. È una sfida impegnativa ma credo sia necessario promuovere uno sviluppo sostenibile del settore focalizzandoci su ambiente, efficienza energetica, sicurezza e formazione. Per cogliere queste opportunità è necessario unire le energie del nostro settore che, tramite il lavoro dell’Associazione, potrà far sentire la propria voce”.
^^^ QJI JVT
6 Costruzioni marzo 2012
miglioramento per il 39% degli intervistati, un peggioramento per il 33%, una stabilità per il 28% e spicca in particolare il forte aumento dell’export (+48%). Per quanto concerne la situazione degli ordini rispetto al terzo trimestre 2011, la distribuzione delle risposte fra aumento, stabilità e diminuzione appare pressoché uniformemente ripartita: ordinativi in espansione per il 37%, stabili per il 34%, in contrazione per il 29%. Le previsioni per il primo trimestre 2012 sono in generale all’insegna di una prudente stabilità: più del 50% degli intervistati ritiene che il fatturato non subirà variazioni sia relativamente al precedente periodo sia rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Si restringe quindi la quota di aziende
7/6;6 5,>:
indagine congiunturale relativa al quarto trimestre 2011 elaborata dall’Ufficio Studi di Anima (che vede Sandro Bonomi come presidente in carica) su un panel di circa quattrocento aziende, ha evidenziato ancora una sostanziale tenuta, merito
che prospettano un’espansione del fatturato, rispettivamente il 28% in confronto al terzo trimestre, il 26% rispetto al quarto trimestre 2010. Per quanto concerne l’occupazione, il 79% delle aziende non rilevano variazioni sia nel quarto trimestre sia nelle previsioni del primo 2012. Esiguo invece il margine di miglioramento per le assunzioni (11%) e altrettanto limitata la percentuale delle perdite di occupazione (12%). L’indice di fiducia, che nonostante la crisi in atto aveva fatto registrare un’espansione fino all’estate 2011 per il prossimo periodo risulta in flessione anche in considerazione del previsto ulteriore peggioramento dell’andamento interno. In definitiva sostanziale ottimismo per l’export. Molto meno per il comparto interno. ^^^ HUPTH P[
Il nonno “TeNNico” Sono ovunque. La città ne è piena. E sono sempre di più. Sono gli anziani che stazionano ai bordi dei cantieri e che vi fanno ormai parte in maniera viscerale, quasi quanto una betoniera, un martello pneumatico. Cadono in ipnosi davanti ai lavori stradali di qualsiasi tipo, amano le “ruspe”, le gru, i cingolati in generale, e i “camios” che eseguono manovre di parcheggio difficoltose. Ma soprattutto dispensano perle di saggezza ingegneristica a chi lavora dall’alba. Generalmente infastidendo.
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Joint a stelle e strisce uova alleanza strategica tra Manitou Group e <$10$5. L’accordo prevede la commercializzazione, sul mercato nordamericano, di una linea di escavatori compatti con marchio Gehl e Mustang, ma prodotti da Yanmar. Con
N
questa nuova linea di escavatori forniti dal costruttore giapponese, 0$1,728 punta a soddisfare le esigenze dei propri clienti per un prodotto prestazionale e con tenuta nel valore dell’usato. Inoltre, Yanmar lancerà sul mercato nordamericano una gamma di pale gommate
N EWS
compatte e cingolate progettate e prodotte negli Stati Uniti dalla divisione macchine compatte Manitou. “Crediamo che il mercato sia pronto ad abbracciare la qualità e il valore che i nostri prodotti hanno da offrire”, ha dichiarato Ted Bregar, presidente, Yanmar America. “Manitou è entusiasta di questa alleanza che migliora le nostre opportunità e offre più prodotti e servizi ai nostri rivenditori e clienti ha dichiarato Daniel Miller, Presidente e CEO di Manitou Americas. “Sino a oggi Yanmar è stato per noi un fornitore chiave, e questo nuovo
rapporto rafforza la partnership a lungo termine”. Questo annuncio conclude definitivamente il rapporto di distribuzione che Manitou aveva dal 1999 con Wacker Neuson per la distribuzione di mini escavatori e pale compatte in America, anche se il gruppo francese garantirà assistenza e ricambi. ^^^ THUP[V\ NYV\W JVT
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ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.
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Grafica
WWW.SAFEWORKLINE.IT Safe Work Line cambia la veste grafica del sito e rinnova il logo, il cui restyling ha previsto la scelta di un caschetto da lavoro giallo che spicca su altri attrezzi da cantiere. Alla parte grafica è stato aggiunto il pay off “La sicurezza prima di tutto” che identifica la mission del sito Safe Work Line. Il sito si presenta graficamente in modo molto semplice e lineare per facilitare la navigazione. L’elenco dei prodotti è messo in evidenza a sinistra della pagina con i diversi settori merceologici. Interessanti i box dedicati ai Bestseller, ossia ai migliori prodotti venduti durante il mese, e alle novità. Al centro dell’homepage è posizionata, sempre in evidenza, la promozione in corso.
Eredi al trono a continuità nella discendenza. I soci del gruppo /,(%+(55 hanno trasferito ai loro figli quote delle azioni della holding di riferimento del gruppo, da loro detenute. In questo contesto saranno anche trasferiti alla nuova generazione incarichi e responsabilità, in maniera tale che in futuro singole divisioni, gestite attualmente da Isolde Liebherr o dal Dr. h.c. Willi Liebherr, saranno guidate insieme ad un rappresentante della terza generazione. Per il momento, assumeranno gradualmente incarichi gestionali e direttivi. Così facendo verranno creati i presupposti per una futura direzione. ^^^ SPOLILYY JV
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Da sinistra: Patricia Rüf, Stéfanie Wohlfarth, Sophie Albrecht, Jan Liebherr.
THE RIGHT PARTNER FOR YOUR WORK
Tre anni senza pensieri ncora piĂš tutelati. +21'$ ha annunciato che i motori delle serie GX e GVX , sia per uso professionale che per uso privato, immessi sul mercato a far data dal 1° Gennaio 2012, godranno di una garanzia di tre anni. I nuovi termini di copertura riguarderanno dodici modelli per la famiglia GX (100/120/160/200/240/270/340/390/440/630/660/690) e sette per la famiglia GXV (160/340/390/530/630/660/690). Tutti i rimanenti modelli non menzionati, conserveranno le precedenti condizioni. Lâ&#x20AC;&#x2122;estensione di garanzia sarĂ valida nei ventisette Paesi dellâ&#x20AC;&#x2122;Unione Europea e in Croazia, Islanda, Norvegia, Svizzera, Russia, Ucraina e Turchia. I contenuti inerenti alle condizioni e le esclusioni di copertura resteranno invece invariate rispetto alle attuali. O[[W! LUNPULZ OVUKH JVT
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*6:;9<09, THYaV )HYP )PLUUHSL PU[LYUHaPVUHSL KLSSÂťLKPSPaPH WWW COSTRUIRE EDILLEVANTE IT
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ATTUALITĂ&#x20AC;&PRODOTTI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Più rete al Nord
el 2012, anno in cui Case CE festeggia i suoi 170 anni di attività, la rete Italia si evolve nel Nord del Paese, affidandosi all’esperienza e
N
alla tradizione nel movimento terra della Axeco di Volpiano (To). Tre le regioni affidate alla nuova concessionaria: Piemonte, Liguria e Valle
LA SEMPLICITÀ
d’Aosta. A disposizione, una struttura di 9.000 m2, 3.000 dei quali coperti, che ospitano gli uffici commerciali, un grande magazzino ricambi e
un’officina efficiente e ben attrezzata, dove lavora uno staff tecnico altamente qualificato. Un’officina mobile e due auto attrezzate sono disponibili per garantire interventi tempestivi in cantiere. La scelta di &$6( &( è dettata dal desiderio di poter offrire sul territorio l’intera gamma di macchine movimento terra: dalle più compatte agli escavatori più pesanti, come il CX800 che vediamo in foto. ^^^ JHZLJL JVT
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Le nostre piattaforme sono progettate secondo un fondamentale principio: la semplicità. Facili da usare e mantenere; sicure e affidabili, conservano il loro valore nel tempo. Se questa non è innovazione.
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Silenzio! Si scava o scorso mese l’escavatore elettrico Volterra, realizzato da Scai, è stato presentato al pubblico al centro Umbriafiere di Bastia Umbra, in occasione dell’evento Expo Emergenze. Durante l’evento è stato segnalato tra i dieci migliori prodotti contraddistinti, nel panorama nazionale ed internazionale, per qualità e funzionalità in materia di sicurezza ed emergenza. La manifestazione Expo Emergenze è l’esposizione nazionale biennale sicurezza ed emergenza. Volterra è il contributo di 6&$, nell’ottica della protezione ambientale, tema altamente attuale: il primo mini elettrico presentato in Italia, un 22 qli completamente elettrico, a zero emissioni gassose e un basso impatto sonoro, utile per lavorare in cantieri “sensibili” dove si richiede il massimo rispetto dell’ambiente e dell’uomo, come ad esempio in galleria, vicino ad ospedali, asili o nei centri abitati. Una propulsione che attinge esclusivamente dalle batterie, non dipendente da cavi, che non necessita della manutenzione dei motori endotermici. ^^^ NY\WWVZJHP P[
L
ZE22U Volterra 0ESO 0OTENZA 4ENSIONE BATTERIE ,UNGHEZZA PENETRATORE STANDARD 3BRACCIO MASSIMO 0ROFONDITÌ MASSIMA DI SCAVO !LTEZZA MASSIMA DI TAGLIO !LTEZZA MASSIMA DI SCARICO ,ARGHEZZA PATTINI ,ARGHEZZA SOTTOCARRO ,ARGHEZZA BENNA STANDARD ,UNGHEZZA DI TRASPORTO !LTEZZA DI TRASPORTO !LTEZZA SUPERIORE DA TERRA VANO BATTERIE ,ARGHEZZA DI TRASPORTO
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La Lombardia incentiva il DPF Stanziati 2 milioni di euro di contributo a fondo perduto per l’installazione di filtri antiparticolato su macchine operatrici di imprese con sede nella regione, potenza oltre i 37 kW e anno di costruzione successivo al 1990 ell’ambito delle politiche per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico, e in particolare al contenimento sotto i valori limite del particolato in atmosfera (imposti dalla normativa europea),
N In alto, un filtro antiparticolato della svizzera HUG Engineering.
CO.FE.ME. installa filtri HUG Engineering Nell’ambito della progettazione e produzione di filtri antiparticolato e del trattamento catalitico dei gas di scarico, la svizzera HUG Engineering è da considerarsi tra i leader mondiali con oltre 25 anni d’esperienza alle spalle. I filtri per macchine movimento terra sono stati sviluppati da HUG negli anni Novanta per tutelare la salute degli operatori nei cantieri in galleria e da circa 6 anni sono utilizzati in Svizzera per abbattere le emissioni anche nei cantieri a cielo aperto. Per questi motivi la CO.FE.ME. di Arluno (MI) ha scelto di installare filtri HUG (omologati in Italia) sulle macchine movimento terra dei propri clienti. A sua volta specializzata nella progettazione e produzione di dispositivi antinquinamento e silenziamento per l’intero settore nautico, degli impianti di cogenerazione e di mmt, CO.FE.ME. lavora con ogni tipo di macchina ma ha una collaborazione consolidata con il distributore Caterpillar CGT. Per conoscere meglio i prodotti HUG visitate il sito internet: www.hug-eng.ch
12 Costruzioni marzo 2012
Regione Lombardia ha deciso di riconoscere contributi per l’installazione di dispositivi di abbattimento del particolato dei gas di scarico su mezzi d’opera a motore ad accensione spontanea (diesel) di proprietà di imprese lombarde. È stato pubblicato un bando (ai sensi della d.G.R. 30 novembre 2011, n. 2604) che disciplina termini e procedure per la presentazione delle domande e la conseguente erogazione di contributi a fondo perduto per l’installazione di efficaci dispositivi antiparticolato. Possono richiedere il contributo le imprese individuali o societarie aventi sede legale o operativa in Lombardia (il dettaglio dei Comuni nel bando) con mezzi d’opera
diesel di proprietà con potenza maggiore di 37 kW e anno di costruzione successivo al 1990. Sono ammessi a contributo l’acquisto con relativa installazione di dispositivi antiparticolato omologati secondo il decreto del Ministero dei Trasporti n. 39 del 25 gennaio 2008. Ogni impresa può richiedere fino ad un massimo di cinque contributi (uno per macchina). L’entità del contributo è pari al 75% dei costi del dispositivo e relativa installazione. Vi è però un tetto massimo di 4.000 euro per macchine con potenza tra i 37 e i 75 kW, di 4.500 euro per potenze tra 75 e 130 kW e 5.000 euro per potenze superiori. Le richieste dovranno essere indirizzate all’Automobile Club Milano che ha istituito un apposito sportello telefonico informativo (www.acimi.it dalle 9 alle 12, 027745282). ^^^ YLNPVUL SVTIHYKPH P[
Aspettando il Bauma auma, il Salone Internazionale di Macchine per Edilizia, Materiali da Costruzione e Industria Estrattiva, si terrà dal 15 al 21 aprile 2013 nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera. Con una superficie espositiva di 555.000 metri quadrati, Bauma è in assoluto la manifestazione fieristica del settore costruzioni più grande del mondo. Alla scorsa edizione hanno partecipato complessivamente 3.256 espositori da 53 Paesi e più di 420.000 visitatori provenienti da oltre 200 nazioni. Tutti questi dati sono monitorati dalla società di analisi economica Ernst & Young AG per conto della FKM (Freiwilligen Kontrolle von Messe). Come “Paese partner” del Bauma 2013 è stata scelta l’Indonesia; questo Paese ha un enorme potenziale per l’industria mondiale delle costruzioni, dei materiali da costruzione e delle macchine per edilizia. In collaborazione con l’ente fieristico di Monaco di Baviera, Messe München, l’associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti (VDMA) si è fatta promotrice del concetto di Paese partner, introdotto a partire dal 2001 e confermato anche per il 2013, con numerosi vantaggi. Oltre all’Indonesia Forum, sarà anche allestita una “Indonesia Business Lounge” a cura della VDMA, dove espositori e visitatori di Bauma potranno scambiarsi opinioni e impressioni sul Paese partner e discutere di progetti concreti. L’organizzazione fieristica tedesca evidenzia che: il Pil dell’Indonesia aumenta costantemente da anni, con un incremento del 6,2 percento nel solo 2011. Contestualmente, l’industria edilizia ha registrato una crescita reale superiore alla media: di circa il 7 percento nel 2010. Entro il 2025 il governo indonesiano investirà 465 miliardi di dollari nello sviluppo di infrastrutture, nell’estrazione di petrolio, carbone, gas e nel processo di “elettrificazione” del Paese. Entro il 2014 dovrebbero essere realizzati progetti per un valore di 160 miliardi. Il numero di imprese di costruzioni cresce costantemente e il 60 percento dell’attività edilizia è concentrato sull’isola di Java. ^^^ IH\TH KL
B
Uno sguardo alle novità di prodotto e alle principali soluzioni per la meccanica industriale
6ALVOLE
Più precise di così.. La valvola UCH prodotta dalla BELLINO è del tipo a regolazione per diversi campi applicativi. La peculiarità costruttiva della gabbia multifori, bloccata tra corpo e cappello, permette di guidare l’otturatore a pistone lungo tutta la sua corsa, per ottenere una fine regolazione. La foratura, è pensata per consentire una riduzione dei fenomeni dannosi derivanti dall’alta velocità del fluido (erosione, cavitazione, livello sonoro). Il progetto consente l’autocentraggio tra l’otturatore e la gabbia, per ridurre i giochi derivanti dalle tolleranze di lavorazione.
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,AMPEGGIANTI
Segnali plug&play È prodotta dalla (&&2 la serie 5585 Led Reflex (Classe 1) di lampeggianti che offre una soluzione di segnalazione compatta e potente e dotata di flessibilità di montaggio, sia in maniera permanente che asportabile, quest’ultima sotto vuoto o a magnete. Funziona con correnti da 12 a 24 V ed impiega Led ad alta intensità oltre ad un sistema riflettente per massimizzare la produzione di luce. Sono disponibili diciotto modelli adattabili a qualsiasi tipo di macchina movimento terra. I modelli permanenti possono essere sincronizzati per operare con più luci simultaneamente.
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2ALLE
Rock & Ralla La gamma delle ralle prodotte da /D /HRQHVVD sono un prodotto storico dell’azienda e disponibile in numerose versioni e dimensioni, per le più svariate condizioni di carico. Vengono fornite, se richieste, in versione verniciata. Sono applicate in numerosi campi industriali, dove è presente una rotazione tra parti di macchine, anche in applicazioni come per irrigatori, carri agricoli, carrelli aeroportuali e, soprattutto, dumper. Sono disponibili in cinque modelli, in funzione del carico assiale: quelle della serie L presentano carico assiale da 1.000 kg, quelle della serie N con carico da 4.500 kg. Le fasce da 6.500 e da 10.000 kg sono infine coperte rispettivamente dalla serie P e dalla serie T.
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14 Costruzioni marzo 2012
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
MACCHINE...A PEZZI
"ENNE
Di benne in meglio La benna rinforzata della LAMETER, è progettata e costruita per scavo, carico materiali, anche abrasivi. È disponibile con denti imbullonati o con salvataglienti in acciaio o in materiale plastico L’azienda, certificata ISO9001 in tutto il processo, affianca la conoscenza delle problematiche relative allo scavo, movimentazione e carico di diversi materiali, ad un ufficio tecnico che disegna con sistema Proengineer, per realizzare strutture robuste e durevoli, ma mantenendo tara ridotta aumentando così la forza ed il carico utile della macchina.
ATTUALITÀ&PRODOTTI
N EWS
4APPI OLEODINAMICI
Sa il tappo Dal 1962 MINTOR è all’avanguardia nel campo della produzione di tappi ed indicatori di livello metallici, con molte possibilità di applicazione nei vari settori della meccanica ed oleodinamica. Nella gamma prodotti è disponibile il tappo di riempimento con attacco filettato. È realizzato in acciaio cromato e dotato di sfiato aria. Il filtro aria contenuto nel tappo è disponibile in versione a 10 microns o a 40 microns.
JJJ @<AGBE 6B@ %ROGAZIONE GASOLIO
!DATTATORI
Regina d’adattatori La OLMARK, specializzata nella produzione di adattatori oleodinamici, realizza tre classi principali di prodotto: la RQ, per gli adattatori BSP-metrico di collegamento parallelo, la RA di collegamento a multidiramazione, mentre la classe RJ riguarda adattatori UNF-JIC di collegamento parallelo o a multidiramazione. Sono prodotti anche in acciaio inox, e conformi agli standard ISO, BSP, JIC, ORFS, SAE, DIN.
JJJ C<HF< 6B@
Pit stop in cava L’Hose Reel è il sistema “all in one” di 3LXVL che prevede un gruppo erogatore con arrotolatore e 15 m di tubo con pistola automatica, che consentono di erogare fino a 45 l/min di portata con alimentazione a corrente continua. L’arrotolatore, le due pompe DC e la pistola automatica sono integrati in una robusta struttura di supporto. Comprende inoltre le protezioni laterali di sicurezza, i bracci regolabili con fermatubo di fine corsa. Facile da installare, versatile, compatto, necessario per completare serbatoi mobili o fissi. A richiesta la centralina di controllo con il contalitri digitale con funzionamento a turbina.
JJJ B?@4E> 6B@ &ILTRI ANTIPARTICOLATO
La forza del Sic Si chiama MD il sistema di +XVV integrato nel circuito dei gas di scarico. La ceramica high-teach contenente Sic sintetizzato in fase liquida riesce a filtrare fino al 99,9% del particolato. Mentre il veicolo è in movimento, la rigenerazione attiva del filtro è garantita da una post iniezione diesel esterna al motore, che funziona in modo affidabile anche a temperature molto basse dei gas di scarico.
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3ERRAGGIO
Giro di vite Nella sigla DMC (Dispositivo Moltiplicatore di Coppia) si nasconde uno strumento specifico pensato dalla BERCO per avvitare e svitare bulloni di grosse dimensioni, ad esempio quelli che fissano i settori delle ruote motrici o le suole dei cingoli e in tutti quei casi ove sia necessario sviluppare coppie elevate, in spazi limitati, ma soprattutto quando sono impossibili da ottenere con la sola forza diretta dell’operatore. Permette anche, se usato con una chiave dinamometrica, di calcolare l’esatta coppia in uscita e quindi quella di serraggio del bullone.
JJJ 58E6B 6B@ marzo 2012 Costruzioni 15
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Vieni a farci visita sulla pagina COSTRUZIONI e diventa nostro fan! Ecco il riepilogo dei contenuti pubblicati online nell’ultimo mese
Ne parliamo su
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16 Costruzioni marzo 2012
Casa Editrice | Home |
…e sul web Numerosi i contenuti inseriti sul sito www.costruzioniweb.com. Imperdibile la sezione speciale dedicata al 60esimo anniversario della nostra rivista (consultabile cliccando sul logo dedicato direttamente nell’home page)
Selezionati per voi
Una raccolta degli album consultabili su Facebook
Le copertine dei Walkaround degli ultimi 4 anni, sfogliabili completamente collegandosi al nostro sito web.
Le pubblicità storiche pubblicate nell’arco dei 60 anni della nostra rivista.
Chi ci segue La fotografia dei nostri “followers”
marzo 2012 Costruzioni 17
ANNIVERSARIO
A LUGLIO UN NUMERO SPECIALE PER
&%34%'')! 1952
1962
1972
er celebrare i primi 60 anni di pubblicazione di COSTRUZIONI, il numero di luglio 2012 uscirà in versione speciale, dedicato a protagonisti, aziende, imprese, costruttori e macchine che hanno edificato l’Italia dal secondo dopoguerra ad oggi. Con lo speciale, COSTRUZIONI metterà in evidenza realtà imprenditoriali che si sono distinte nei principali settori: macchine movimento terra, trasporto materiali, estrazione, trattamento inerti, demolizione, bonifica, riciclaggio, sollevamento carichi, sollevamento persone e noleggio di macchine operatrici. Il numero speciale della rivista, dal forte valore aggiunto, avrà una tiratura maggiorata per garantire una diffusione su tutto il territorio nazionale. RST
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PER RESTARE AGGIORNATI SUL NUMERO SPECIALE PER I 60 ANNI
www.costruzio
1952 2012
60 CELEBRARE SEI DECENNI DI ATTIVITÀ
60 ANNI 1982
1992
2002
2012
COSTRUZIONI è la prima rivista in Italia dedicata alle macchine, attrezzature e tecnologie per il cantiere. Fondata nel 1952, pubblicata bimestralmente per i primi 8 anni e mensilmente dal 1960, la nostra testata ha seguito sul campo e raccontato all’Italia, negli anni, la meccanizzazione di piccoli e grandi cantieri, l’affinarsi delle tecniche nel settore estrattivo e l’evoluzione dei lavori di bonifica, demolizione e riciclaggio. Oggi, a 60 anni dalla stampa del primo numero, COSTRUZIONI è un punto di riferimento per l’intero settore della macchine e attrezzature da cantiere. Fate un salto nel passato guardando le copertine dei primi numeri della rivista sul nostro sito internet…
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novembre 2011 Costruzioni 19
657
MARZO
Peso operativo 17,8 ton (con lama) Peso operativo 18,9 ton (con lama e 2 stabilizzatori) Potenza netta 110 kW
WALKAROUND ACCHINE M DI
CLAUDIO MARINI
WALKAROUNDMACCHINE di
A 918COMPACT
LIEBHERR A918 COMPACT
9
11
2 1
14
8
10 13 4
12 6 5
3 7
I PLUS DI COSTRUZIONI 1
2
3
Basso consumo del 4 cilindri Liebherr common rail Stage IIIB (4,6 l) EGR esterno, raffreddato, con regolazione elettronica. Potente impianto elettrico con due batterie da 135 Ah ed alternatore da 110 A.
Componentistica fabbricata da Liebherr Parti elettroniche, cilindri, ralla, motore idraulico
22 Costruzioni marzo 2012
e termico (ottimo accoppiamento e qualitĂ ). 4
5
6
Forza di rotazione (4.700 DaNm) e di trazione al top di categoria. Blocco automatico e sicuro della torretta. Assali robusti (32 ton di carico massimo per assale) con freni a lamelle in bagno dâ&#x20AC;&#x2122;olio nei mozzi (blocco senza giochi). Cambio power shift
7
Telai lama/stabilizzatori saldati per maggior robustezza.
8
Idraulica evoluta, ma semplice, con monopompa Load sensing (minor consumo), abbinata ad un distributore a centro chiuso, compensato, per movimenti contemporanei indipendenti dal carico e dai giri motore. Guida ergonomica e sicura
WALKAROUNDMACCHINE di ma eventuale disponibilità del DPF, per lavori in galleria o quando richiesto.
PARTICOLARITÀ A Macchina “compatta” non solo sul retro, ma anche nel richiamo braccio, in grado di ruotare di 360° in 4,35 m. B Motore termico laterale (anziché posteriore) per una maggior compattezza posteriore, accessibilità ai radiatori da entrambi i lati, tubazioni più corte con minor distanza tra i componenti idraulici, assistibilità da terra. C Contrappeso “in fusione” per aumentarne l’efficacia (densità specifica e forma). D Particolare protezione della trasmissione all’interno del telaio del sottocarro. E Perno che unisce il 1° braccio al braccio posizionatore “indipendente” dai perni dei cilindri di sollevamento (miglior ripartizione degli sforzi). F Rispetto delle normative Stage IIIB con semplice filtro DOC (senza rigenerazione e post iniezione di gasolio o urea),
Valvole di blocco (di serie) in caso di rottura delle tubazioni di attrezzatura, lama e stabilizzatori. 10 Il vetro del tetto è blindato e gli altri vetri sono stratificati. Consolle sospese con il sedile. Climatizzatore con pre-selezione della temperatura e delle “zone” (testa, corpo, piedi). Pratico visore laterale. Silenziosità 72/100 dBA. Robusto supporto a pantografo del tergivetro
P Saracinesca principale idraulica per interventi d’emergenza o sul campo.
G Monitor 7” touchscreen, anche per la videocamera posteriore (trasmissione diretta digitale), con visione totale o parziale.
A
4,35 M
H Parabrezza inferiore apribile parzialmente e sovrapponibile per lo stivaggio nel sottotetto.
I I Likufix, esclusivo attacco rapido idraulico con innesto automatico di tubazioni idrauliche e connessioni elettriche (cambio accessori da cabina). L Serbatoio gasolio di eccezionale capacità: 330 l. M Radiatori tiltabili ed accessibili dai due lati (facilità di pulizia). Ventilatore reversibile disponibile a richiesta.
E
L C
N F
M
B
G H
P D
N Impianto automatico di lubrificazione perni (di serie), protetto all’interno della cofanatura. O Terzo scalino per l’accesso in cabina, rimovibile, con supporti elastici.
con azionamento dall’alto per una miglior visibilità sullo scavo
9
Manutenzione ottimale 11
Sistema diagnostico evoluto con trasmissione dati satellitare LiDAT Plus (di serie). Filtro cabina accessibile dall’esterno. Sfiati protetti da gocciolamenti al suolo. Scarichi con valvole ecologiche (con tappo di sicurezza a vite)
ed indicatore magnetico d’impurità ferrose nel serbatoio. 12 Grande cassetta utensili con serratura sul lato sinistro (seconda cassetta sul lato destro a richiesta) 13 Particolare verniciatura del contrappeso con microgranuli di legno (miglior resistenza all’usura e facile ritocco). 14 Cofano laterale di facile apertura/chiusura.
marzo 2012 Costruzioni 23
O
LIEBHERR A918 COMPACT
Architettura intelligente... A
B
Motore laterale (compattezza posteriore, accessibilità ai radiatori da entrambi i lati, tubazioni corte con minor distanza tra i componenti idraulici e manutenzione da terra). Incernieramenti indipendenti bracci-sollevamento (affidabilità e maggior richiamo del braccio, mantenendo elevata la forza di sollevamento).
A
L’incernieramento del braccio base al posizionatore 1 su un perno “indipendente” da quelli dei cilindri di sollevamento 2 , consente di ripartire gli sforzi su tre perni, anziché su uno solo (affidabilità). 2
B
1
2 Il supporto a “sella” dei perni, ne riduce ulteriormente la sollecitazione.
24 Costruzioni marzo 2012
WALKAROUNDMACCHINE di
marzo 2012 Costruzioni 25
LIEBHERR A918 COMPACT
...compatta, ma stabile C D E F
Zavorra compatta, ma in fusione ad alta densità Arretramento della ralla Arretramento dell’incernieramento del braccio sulla torretta Sottocarro “pesante” (baricentro basso) che protegge il cambio, con assali robusti e telai stabilizzatori saldati
C
F
26 Costruzioni marzo 2012
E
D
1,1 m L’arretramento della ralla( D ) verso l’assale posteriore favorisce la stabilità frontale, mentre l’arretramento dell’incernieramento del monoblocco sulla torretta ( E ) favorisce la stabilità su 360°.
4,35 m
Costruzioni 27
LIEBHERR A918 COMPACT
MOTORE LIEBHERR STAGE IIIB SEMPLICEMENTE CON EGR E CATALIZZATORE OSSIDANTE DOC EGR
Centralina elettronica del motore progettata e fabbricata da Liebherr.
Il basamento del motore è realizzato in collaborazione con Man.
4 cilindri, 4.6 litri, Common rail, tarato a 1.800 giri/min, con bassa velocità del pistone (7,5 m/s) per consumare meno EGR a controllo elettronico Valvola a controllo elettronico che regola quando e quanto ricircolare i gas di scarico all’aspirazione.
28 Costruzioni marzo 2012
Finalità dell’EGR: Il ricircolo dei gas di scarico, ormai inerti, riducendo la temperatura di combustione, limita l’emissione d’Ossido d’Azoto (NOx gas nocivo) che le è proporzionale. Vantaggi dell’EGR a controllo elettronico, con ricircolo esterno raffreddato (rispetto ai sistemi con ricircolo continuo, interno e non raffreddato): - usura dimezzata delle valvole di scarico (non si aprono due volte per ciclo) - minimo stabile (non ricircola gas nei cicli scarsi di ossigeno) - minor quantità di ricircolo (in quanto il gas è raffreddato).
WALKAROUNDMACCHINE Il filtro DOC è inserito nel vano superiore della zavorra.
La centralina elettronica del motore, è montata su tasselli elastici (vibrazioni ridotte), staccata dalla bancata (trasmissione di calore ridotta) e raffreddata da una circolazione di gasolio.
Diaframma (interno) che parzializza i gas di scarico
A richiesta, è disponibile il DPF (Diesel Particulate Filter), in un unico involucro con il DOC di serie, e il sistama di post-iniezione di gasolio. Velocità del turbo controllata. Turbo più affidabile, combustione migliore. Un pressostato rileva eventuali picchi di pressione nell’aria pompata dal turbo e, tramite un leverismo che chiude un diaframma, parzializza i gas di scarico che lo azionano, evitando fuorigiri alle giranti ed uniformando la combustione.
Leverismo Pressostato
Ricircolo dell’aria filtrata all’aspirazione
Un filtro a coalescenza (successione di reti a maglia crescente che fa aumentare la goccia d’olio finché cade per gravità o centrifugazione nel fondello di recupero). Minor consumo d’olio motore ed eliminazione del gocciolamento al suolo.
Recupero dell’olio in coppa
Sfiato del motore
marzo 2012 Costruzioni 29
LIEBHERR A918 COMPACT
MOTORE A LATO TORRETTA: - accessibilitĂ ai radiatori da entrambi i lati - serbatoio gasolio da 330 litri, (autonomia di lavoro) - minor distanza tra serbatoio, pompe distributore con tubazioni piĂš corte e minori perdite di carico (minor consumo e riscaldamento) - agevole manutenzione da terra
Filtro olio motore.
Raro bullone sul filtro gasolio che agevola lo svitamento con chiave esagonale.
Filtro principale e separatore acqua gasolio con fondello trasparente e spurgo rapido.
WALKAROUNDMACCHINE di La velocità del ventilatore idrostatico è regolata elettronicamente per ridurre rumore e consumi, oltre che raggiungere rapidamente la temperatura ottimale di funzionamento.
A
Telaio dei radiatori “tiltabile” per facilitare la pulizia.
Autoprotezione da sovraccarichi
A
Nel caso di una scarsa pressione di lubrificazione dell’olio motore od una eccessiva temperatura del refrigerante, il computer del motore riduce la potenza sino alla scomparsa dell’anomalia. Il motore laterale, libera spazio sulla torretta per un capiente serbatoio da 330 l di gasolio (autonomia di lavoro).
Eccellente layout idraulico con serbatoio 1 , pompa 2 e distributore 3 vicini, per tubazioni più corte (minori perdite di carico, consumo combustibile e surriscaldamento d’olio).
3
2
Serbatoio gasolio
1 Serbatoio idraulico Esclusivo accesso agevolato ai radiatori da entrambi i lati.
Scarico con valvola ecologica di ritenuta del refrigerante.
Scarico con valvola ecologica di ritenuta dell’olio motore.
Tenditore “automatico” della cinghia Polyvee dell’alternatore e pompa acqua.
LIEBHERR A918 COMPACT
SOTTOCARRO “PESANTE” (BARICENTRO BASSO)
CHE PROTEGGE IL CAMBIO, CON ASSALI ROBUSTI E TELAI STABILIZZATORI SALDATI
Scatola cambio protetta Il cambio rimane protetto dal telaio del sottocarro.
Assali robusti con carico da 32 ton ciascuno Cilindri di sterzo “alti” e protetti sopra l’assale.
Cambio power shift Per cambiare marcia senza doversi fermare.
Freni nei mozzi ruota Per eliminare i giochi della trasmissione (rispetto al freno unico sul cambio).
Telai degli stabilizzatori e lama “saldati” (robustezza)
Protezione degli steli dei cilindri lama a richiesta 32 Costruzioni marzo 2012
WALKAROUNDMACCHINE di OLIO SU RICHIESTA SENZA SPRECHI E GUIDA PRECISA La portata si riduce al minimo con manipolatori in neutro o macchina ferma.
Attacchi rapidi antigoccia per gli accessori
Monopompa con regolazione load sensing
Pompa per i servocomandi
Monopompa attrezzo e trasmissione
(di serie)
Pompa per il ventilatore idrostatico
Distributore a centro chiuso, compensato in pressione, per movimenti simultanei indipendenti dal carico e dai giri motore
Accumulatore per movimenti favoriti dalla gravità a motore spento.
Valvole di sicurezza anticaduta bracci, cedimento lama e stabilizzatori (di serie)
Saracinesca “principale” dell’impianto per emergenze o interventi sul campo
LIEBHERR A918 COMPACT
Videocamera posteriore a schermo intero.
Videocamera posteriore a schermo parziale.
Selezione temperatura e zone del clima automatico (di serie).
Indicatori analogici.
CABINA ESCLUSIVA con monitor touchscreen da 7â&#x20AC;? Avviamento e arresto motore a pulsante.
A richiesta: comando elettro-proporzionale per accessori.
Pulsantiera retroilluminata con LED a membrana impermeabile per utilizzo con guanti.
Cintura a due punti autoavvolgente.
Colonna sterzo inclinabile
Parabrezza ad apertura parziale e sovrapponibile Apertura parziale per ventilare e disappannare con pioggia.
Sovrapposizione per...
...stivaggio nel sottotetto
Consolle sospese con il sedile
Consumo orario o totale.
Le consolle sono sospese assieme al sedile per non trasmettere vibrazioni ai manipolatori. Le consolle hanno regolazione indipendente dal sedile.
Vetro del tetto blindato (con tendina).
Parapioggia e fari alogeni di serie.
2a tendina parasole autoavvolgente.
Finestrini scorrevoli sulla porta.
DETTAGLI PER
IL COMFORT
Vani porta oggetti.
Vano posacellulare vicino alla presa 12 Volt per la ricarica.
Consolle sinistra con presa 12 Volt.
Numerosi diffusori
Regolazione lombare
Sedile riscaldato di serie
Plafoniera ad accensione automatica
LIEBHERR A918 COMPACT
IMPIANTO ELETTRICO POTENTE E BEN CURATO Alternatore 110 A e batterie 135 Ah di notevole potenza
Grande cura nei layout elettrici
Maglia termorestringente di protezione. Supporto dedicato, robusto e plastificato antifrizione.
Connessioni elettriche IP69 a tenuta con solventi in pressione
Completa dotazione di fari con Led posteriori
WALKAROUNDMACCHINE di LA QUALITÀ DEI COMPONENTI Ralla e motoriduttori Liebherr per un’elevata coppia di rotazione: 4.700 DaNm
Freno a lamelle incorporato nel motoriduttore per il blocco torretta in traslazione senza perno manuale.
Componenti elettronici progettati e fabbricati da Liebherr Videocamera con segnale digitale (anziché analogico).
Cilindri idraulici fabbricati da Liebherr, con saldatura per frizione delle teste alle aste dei cilindri La saldatura per “frizione” delle teste agli steli (saldatura della sezione piena per fusione, anziché una semplice saldatura della corona circolare) aumenta l’affidabilità del cilindro ed evita errori di coassialità, che poi danneggiano le guarnizioni di tenuta e creano torsioni.
marzo 2012 Costruzioni 37
LIEBHERR A918 COMPACT
DETTAGLI PER LA QUALITÀ, LA SICUREZZA E...
Terzo scalino (per rendere la salita più ergonomica). Montaggio elastico (antiurto) ed eventualmente rimovibile.
Speciale verniciatura con microgranuli legnosi per meglio resistere all’abrasione e rendere meno visibili i ritocchi parziali.
Ingrassatore automatico “protetto” all’interno del portello, per evitare atti di vandalismo.
Filtro idraulico con pratica maniglia per l’estrazione ed asta interna calamitata per l’immediato riscontro di residui ferrosi.
Visore laterale di serie.
Robusti portelli in Diciclopentadiene “bistrato” antiruggine, resistente al calore ed agli urti.
Pannelli fonoassorbenti fissati con borchie (non solo incollati).
Protezioni antifrizione delle tubazioni e layout curato.
WALKAROUNDMACCHINE di ...IL VALORE DELL’USATO
Marmitta in acciaio antiruggine.
Copertura antisdrucciolo della piattaforma di servizio.
Ingrassatori sulle robuste cerniere della porta cabina.
Box aggiuntivo sotto la piattaforma di servizio.
Ampio box per utensili di prima necessità sul lato sinistro e...
...sul lato destro (a richiesta).
L’apertura del cofano motore, dei portelli e la loro ritenuta “automatica” è favorita da martinetti e cinghia autoavvolgente.
marzo 2012 Costruzioni 39
MANUTENZIONE AGEVOLATA
Collegamento dati satellitare LiDAT (di serie) e trasmissione dati Gsm Ingrassaggio automatico (di serie)
I tempi dâ&#x20AC;&#x2122;ingrassaggio sono programmabili dal monitor
Memorizzazione di portata e pressione per 10 accessori
40 Costruzioni marzo 2012
WALKAROUNDMACCHINE di ATTACCO RAPIDO LIKUFIX PER ATTREZZO E TUBAZIONI Liebherr produce attacchi completamente idraulici dal 1983
Versatilità dell’attacco: consente di scambiare attrezzi tra modelli di differente dimensione delle tubazioni Opportune molle evitano la forzatura nell’innesto
Guida d’accoppiamento
Lettore del Chip (opzionale) Boccola
Sicurezza dell’accoppiamento - Sensori di posizione L’accoppiamento è garantito da sensori di posizione del perno, anziché dalla semplice pressione d’innesto - Controllo visivo L’accoppiamento con perno orizzontale (non verticale) consente all’operatore di verificare l’uscita laterale del perno dal posto guida - Sequenza di tre pressioni sulle pulsantiere 1 - 2 - 3
Innesti idraulici a faccia piana antigoccia e di facile pulizia
2 Il Likufix 33 consente l’interscambio di attrezzi dall’A309 al A/R 900. Il Likufix 48 consente l’interscambio di attrezzi dall’A312 al R 934.
1
Durata dell’accoppiamento Boccole sostituibili consentono di recuperare i giochi del perno orizzontale, dopo numerose ore di lavoro, con spesa contenuta (500 À). Attacchi meccanici protetti da urti.
3
Automatismo dell’accoppiamento L’accoppiatore individua l’accessorio Liebherr, legge il “Chip” che regola in automatico i parametri di funzionamento e monitorizza dati e caratteristiche.
Predisposizione dell’accoppiamento Contatti elettrici integrati nell’accoppiatore consentono di trasmettere agli accessori anche funzioni elettriche (3° circuito).
Accoppiamento universale La piastra universale Liebherr consente di accoppiare attrezzi di altre Marche con una semplice foratura di adattamento.
marzo 2012 Costruzioni 41
LIEBHERR A918 COMPACT
DETTAGLI CHE FACILITANO LA MANUTENZIONE
Ingrassatori in posizione accessibile e protetta.
Piastre copri teste per evitarne l’usura.
Scatola fusibili in posizione accessibile e protetta.
Sul fianco della cabina si distingue il filtro aria della cabina accessibile dall’esterno. Più a destra, la piattaforma di servizio apribile nasconde uno spazio per riporre utensili, la chiave stacca batterie e le batterie stesse.
Rabbocco liquido tergivetro esterno alla cabina.
Scarico dei fluidi rigorosamente con valvola di ritenuta ecologica
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Benati - 3.16 - 2002 - 2500 h 16 T - Midi escavatore, ore 2500 circa, braccio 3 pezzi. - 017358318 (Cuneo) Case - cx 160 - 2003 - 1500 h 16 T - 33500 € - 0119637766 (Torino) Case - CX 160B - 2008 - 1900 h 18,6 T - 0545.53488 (Ravenna) Caterpillar - 215CLC - 1988 - 20 T - GOOD OVERALL CONDITIONS. 059 95 60 41 (Modena) Caterpillar - 219 - 1990 - 5210 h - 21 T - Impianto martello, vernice originale, carro al 70% - 017358318 (Cuneo) Caterpillar - 229 D - 2012 - 1 h 22 T - 3888715420 (Ogliastra) Caterpillar - 307 B - 2012 - 2300 h - 37 T - 3888715420 (Ogliastra)
Caterpillar - 938F - 1996 12350 h - 0119328241 (Torino)
Caterpillar - D 6 D - 2012 - 1 h 3888715420 (Ogliastra)
-
Caterpillar - 938GII - 2005 4000 h - 059 95 60 41 (Modena)
PMI - 818RS - 1992 - 15000 € 0425601933 (Rovigo)
Atlas - 1804 - 2001 - 7168 h 72000 € - 0292364378 (Milano)
Caterpillar - 938 G S - 2000 4800 h - 017358318 (Cuneo)
BULLDOZER Caterpillar - Big ONE - 1983 10 h - 0421 71075 (Venezia)
Caterpillar - 938G - 2002 11207 h - Macchina in ottime condizioni. - 082797236 (Avellino)
O&K - MH4 A2 - 1977 - 5000 € 342 1556237 (Brescia)
Poclain - 81P - 1987 - 10000 € 0941 560114 (Messina)
Caterpillar - 938 G - 2002 6400 h - 40000 € - Macchina in buone condizioni - 0444 1456479 (Rovigo)
TRASPORTO Caterpillar - D4E - 1989 - 9000 h 22500 € - 0835628207 (Matera)
Benfra - BFM 215 - 2001 - 2200 h - 8000 € - NO MAIL SOLO CONTATTI TELEFONICI. - 0523759372 (Piacenza)
Caterpillar - D5 - 1989 - CATERPILLAR D5 40 3 X, cambio AGR con lama - 345 2854990 (Rimini)
Caterpillar - 914G - 2007 - 2001 h - 45500 € - 0292364378 (Milano)
Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)
Caterpillar - 914G - 2006 - 9459 h - 42500 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 916 - 1988 - 6174 h - 18000 € - 0161 951 81 (Vercelli) Caterpillar - 922 B - 1974 - 4500 € - 0498842128 (Padova) Caterpillar - 924 G - 2006 - 1 h 3888715420 (Ogliastra) Caterpillar - 924GZ - 2006 3730 h - 39000 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 928 F - 1995 - 7859 h - 28500 € - 0365 597038 (Brescia) Caterpillar - 930H - 2008 - 580 h 74000 € - 011.6989125 (Torino)
Astra - 305F - Autocarro - 1982 - 6x4 - 189613 Km - Nessuno 11000 € - -0121321661 (Torino) Astra - BM201MT - 2 benne - 1989 - 4x4 - 32000 Km - 14 T - Nessuno 22000 € - 0141994227 (Asti) Astra - HD 64.34 - Betoniera 1995 - 6x4 - 7214 Km - Nessuno - 12500 € - -0121321661 (Torino) Astra - HD6. 304M - Betoniera 1988 - 6x4 - 160000 Km - 33 T Nessuno - 017358318 (Cuneo) Astra - HD8-8444 - Benna - 2009 NC - 20000 Km - Nessuno - 72000 € - 0292364378 (Milano)
MB Diffusion, società editrice dei siti www.machineryzone.com e www.agriaffaires.com Tél : 0033.1.60.87.11.60 - Fax : 0033.1.60.87.17.61 - Email : contact-it@machineryzone.com
-
1980
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Caterpillar - D6M LGP - 1999 5500 h - 59000 € - 011.6989125 (Torino) Caterpillar - D6N - 2009 - 2332 h - 0292364378 (Milano) Caterpillar - D6N - 2010 - 1716 h - 187500 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - d7e - 1970 - 6500 h 12000 € - -3284770804 (Pisa) Caterpillar - D8H - 1990 2854990 (Rimini) Caterpillar - D8H 0564616753 (Grosseto)
345
1968
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Fiat - AD 14 - 1980 - 19000 € 335244289 (Padova)
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Con un solo braccio facciamo quello che altri non riescono a fare con due
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JCB è sempre stata una società innovativa, dall’invenzione della terna e del telescopico, alla minipala con monobraccio e porta laterale. Oggi JCB presenta una gamma completamente nuova di minipale con 17 modelli. L’esclusivo design con mono braccio PowerBoom permette di avere la porta laterale di ingresso per una sicurezza, visibilità e comfort senza rivali. Macchine eccezionali grazie alla facile manutenzione data dalla cabina ribaltabile e grazie ai motori JCB Dieselmax potenti e dai bassi consumi. Per maggiori informazioni visita www.jcbvision.com/it o www.jcb.com JCB S.p.A. - Tel: +39 0248866401 - Email: jcb.italia@jcb.com
IL MEGLIO IN
MANUTENZIONE 24% migliori nella valutazione SAE
657
46 48 52 58 68
Motori A Intermat la gamma completa di motori Yanmar serie TNV omologati Stage IIIB
Usato Collaborazione costruttiva tra la casa d’aste online IronPlanet e Ceer Res Omnia
MMT Jcb ha presentato in Spagna i nuovi modelli che saranno protagonisti all’Intermat 2012
MMT Volvo CE lancia sul mercato europeo una gamma di skid. In parallelo molte altre novità
IN QUESTO NUMERO...
MARZO
MMT Il primo escavatore ibrido in vendita in Europa è Komatsu. Pronto il dumper HM300 Serie 3
MACCHINE OMPONENTI C
MOTORI
Iniezioni Il Dpf autorigenerante
La pompa per il common rail
Dimensioni compatte e pesi tra gli 88 e 275 kg
Ben visibile la scatola delle punterie
Il lato “caldo” del motore con l’Egr
46 Costruzioni marzo 2012
MACCHINE&COMPONENTI
COL FILTRO PER IL IV STEP YANMAR MASSIMIZZA IL PROCESSO DI COMBUSTIONE CON COMMON RAIL ED EGR. MA NON RINUNCIA AL FAP
DI CRISTIAN FURINI
i concretizza l’EPA Tier 4 ed EU Stage IIIB anche per Yanmar Europe che ha definito l’ultima generazione di motori industriali raffreddati ad acqua, basata sostanzialmente sulla sua serie TNV. Dieci i nuovi modelli introdotti, un mix di tre e quattro cilindri diesel, iniezione diretta e indiretta e che coprono il range tra 10 e 56 kW. Sopra i 19 kW, le tecnologie impiegate da Yanmar per conformarsi alla normativa hanno contemplato il common rail gestito da centralina ECU, l’Egr raffreddato ad acqua, una
S
nuova valvola di aspirazione a farfalla e il filtro antiparticolato (Fap), caratterizzato da differenti pattern di rigenerazione, selezionati in base al periodo di funzionamento e le condizioni di carico. Nuovo anche il sistema elettronico di diagnostica SA-D (SmartAssistDirect) utile per delineare i tempi di manutenzione e servizio. È disponibile anche in versione ad accesso remoto, chiamata SA-R (SmartAssist-Remote), in grado di segnalare, in tempo reale, lo stato del motore e suggerire interventi tecnici a breve termine. RRST
IL TIER 4 SOTTO I 19 KW MODELLO Emissioni Combustione Aspirazione Sistema iniezione Egr Cilindri Alesaggio (mm) Corsa (mm) Cilindrata (l) Pot. max. kW@giri/min Peso a secco (kg)
3TNM74F
I gemelli diversi
3TNV74F 3TNV80F Tier4 Final iniezione indiretta (IDI) aspirazione naturale meccanica
3TNV88F iniezione diretta (ID)
3 74 77 0.993
3 74 77 0.993
3 80 84 1.267
meccanica a gestione elettronica Egr non raffreddato 3 88 90 1.642
17,8/3.600 88
13,7/3.000 103
17,8/3.000 117
18,2/2.400 152
N/A
L’elenco completo dei nuovi motori Epa Tier4 EU Stage IIIB comprende propulsori ad iniezione indiretta delle serie 3TNM74F, 3TNV74F e 3TNV80F, il 3TNV88F (quest’ultimo ad iniezione diretta) per la gamma al di sotto dei 19 kW, mentre i 3TNV88C, 3TNV86CT, 4TNV88C, 4TNV86CT, 4TNV98C e 4TNV98CT per le tarature sopra i 19 kW. Quattro di questi nuovi motori Tier4 (3TNV80F, 3TNV88C, 3TNV86CT e 4TNV98C) verranno presentati in occasione del prossimo Intermat.
...E TRA I 19 E I 56 KW MODELLO Emissioni Sistema combustione Aspirazione Sistema iniezione Egr Cilindri Alesaggio (mm) Corsa (mm) Cilindrata (l) Pot. max. kW@giri/min Post trattamento Peso a secco (Kg)
3TNV88C
3TNV86CT Tier4
aspirato
turbo
3 88 90 1.642
3 86 90 1.568
27,5/3.000
32,4/3.000
170
175
4TNV88C
4TNV86CT
iniezione diretta (ID) aspirato turbo Common Rail Egr raffreddato 4 4 88 86 90 90 2.190 2.091 35,5/3,000 44,0/3.000 filtro antiparticolato (Fap) 205 210
4TNV98C Tier4 StageIIIB
4TNV98CT
aspirato
turbo
4 98 110 3.319
4 98 110 3.319
51,7/2.500
53,7/2.500
270
275
www.yanmaritaly.it
marzo 2012 Costruzioni 47
USATO
ONLINE per ridurre lo stock DI
ANTONIO FARGAS
NEL 2010 LA CONCESSIONARIA CEER RES OMNIA DI IMOLA AVEVA BISOGNO DI UNA SOLUZIONE PER SMALTIRE IL SUO STOCK DI MACCHINE USATE. CON IRONPLANET HA TROVATO UN METODO SERIO, A TUTELA DELLA PROPRIA PROFESSIONALITÀ 48 Costruzioni marzo 2012
MACCHINE&COMPONENTI La concessionaria protagonista Ceer Res Omnia, con sede a Imola (BO), è una concessionaria specializzata nella vendita e assistenza di macchine e attrezzature da cantiere e nel noleggio delle stesse. Tra i vari marchi distribuiti segnaliamo Caterpillar, Potain-Manitowoc, Merlo, Atlas Copco, Harsco e Fracasso.
www.ceer.it
causa della crisi economica, e in particolare della mancanza di continuità nei lavori di movimento terra, costruzioni ed edilizia, la concessionaria Ceer Res Omnia di Imola si è trovata ad affrontare una difficile sfida nel corso del 2010. Complice l’inadempienza dei pagamenti da parte di alcuni clienti. Beatrice Bassi, direttore commerciale della concessionaria, spiega: “Dopo settembre 2008 la difficoltà di molti clienti nel rispettare i termini di pagamento è aumentata notevolmente. Purtroppo le nostre leggi non offrono adeguate protezioni ai creditori, mentre per i debitori è troppo semplice sfuggire agli obblighi finanziari o rinviare i pagamenti”. “Per questo motivo, in molti casi, ci siamo trovati costretti a riacquistare macchine vendute da noi”.
A
“Il momento più difficile è arrivato a gennaio 2010, quando lo stock di macchine e attrezzature soggette a svalutazione sul piazzale ha raggiunto livelli mai visti. In quel momento - precisa Bassi - abbiamo cercato un modo per smaltire l’eccesso, ma con una soluzione che ci permettesse di mantenere la fiducia delle imprese e la continuità dei rapporti di collaborazione. Non è un caso se i clienti ci conoscono da anni come realtà affidabile, trasparente e che offre solo prodotti di qualità garantiti almeno 12 mesi.” “Per noi la soluzione delle aste online organizzate da IronPlanet è stata innovativa e risolutiva. Dopo un primo contatto avvenuto con questa realtà nel marzo 2010, oggi abbiamo in essere una collaborazione costante”. R ST marzo 2012 Costruzioni 49
USATO
UNA VETRINA SUL MONDO SENZA SPOSTARE LE MACCHINE Negli ultimi anni il calo della domanda di lavori di movimento terra, edilizia e costruzioni in genere ha portato a una contrazione del mercato di macchine e attrezzature da cantiere sia nuove sia usate. Non solo, la presenza di imprese esposte finanziariamente ha contribuito anche a reimmettere sul mercato macchine con poche ore di lavoro all’attivo. Per diversi concessionari la gestione dell’usato è diventato un problema, se non gestito aprendo le porte a clienti di tutto il mondo. Per fare questo, una delle soluzioni più semplici e poco rischiose è organizzare una vendita all’asta. La Ceer Res Omnia ha scelto questa strada affidandosi a IronPlanet, realtà specializzata nelle aste online di macchine e attrezzature da cantiere. Il direttore commerciale della concessionaria, Beatrice Bassi, ha incontrato per la prima volta i consulenti di IronPlanet nel marzo 2010 ed è rimasta positivamente colpita dal metodo di lavoro dell’azienda e dall’ottima assistenza ricevuta.
“Gli uomini di IronPlanet - commenta Bassi - ci hanno spiegato con chiarezza che puntavano a una soluzione proficua per entrambe le parti e si sono dimostrati molto abili nel marketing. L’innovativo formato delle aste online di IronPlanet mi è piaciuto per via della capacità di soddisfare le nostre esigenze: raggiungere un ampio mercato, offrendo un servizio facile da usare. Inoltre abbiamo considerato che l’enorme visibilità offerta da questo sistema è impossibile da ottenere con aste a livello nazionale. E che con il metodo “tutto online” di IronPlanet si vende evitando spese di trasporto per raggiungere uno spazio espositivo, che farebbero aumentare i prezzi di vendita”. “L’intesa con questa casa d’aste - precisa Beatrice Bassi - è stata tale che siamo riusciti a organizzare un’asta dedicata solo allo smaltimento del nostro stock: è stato meraviglioso. Oggi il rapporto di collaborazione con questa realtà, nonostante non ci siano più emergenze da gestire, continua”.
IronClad Assurance: ogni macchina è ispezionata da esperti “Sin dalla sua nascita, l’obiettivo di Ceer Res Omnia è sempre stato offrire ai clienti un servizio di qualità basato su efficienza, manutenzione, flessibilità, disponibilità e una gamma di prodotti completa. Ma anche di mantenere un rapporto di fiducia con la clientela guadagnato con l’onestà e la trasparenza” - precisa Beatrice Bassi. “Il metodo di lavoro di IronPlanet, che ha consentito alla nostra azienda di conservare la sua etica basata sulla correttezza, è stato per noi fondamentale”. Al riguardo precisiamo come lo speciale marchio di garanzia IronClad Assurance, che compare accanto ai prodotti vi-
sualizzati online, informi i clienti che uno degli esperti ispettori IronPlanet ha ispezionato l’articolo in vendita e redatto un report in modo obiettivo e cosciente. L’ispezione consiste in un esame specifico per ogni tipologia di macchina (vedi sequenza di immagini qui sopra). Nel corso dell’analisi di ogni articolo messo all’asta, gli ispettori scattano foto eseguono misure e, quando opportuno, raccolgono campioni di olio e fluidi che poi vengono analizzati. I risultati di ogni ispezione possono essere visualizzati online su www.ironplanet.com prima di fare un’offerta per qualsiasi articolo.
U NA PARTNERSHIP CON BUONE PROSPETTIVE La partnership tra Ceer Res Omnia e IronPlanet promette di durare a lungo. Dopo la prima asta del 2010, infatti, la concessionaria di Imola e IronPlanet ne hanno organizzata una anche nel 2011. “Per la riduzione degli stock consiglio fortemente IronPlanet - dichiara Beatrice
50 Costruzioni marzo 2012
Bassi - perché offre una soluzione vantaggiosa sia per il venditore sia per l’acquirente, senza compromessi in termini di efficienza, affidabilità e trasparenza. Il futuro è on-line e Ceer vuole farne parte senza rinunciare ai suoi valori tradizionali”.
MACCHINE&COMPONENTI Il piazzale della Ceer Res Omnia di Imola (BO) durante il 18° open house della concessionaria organizzato nel maggio 2011. Nella foto (da sinistra), Vincenzo Bassi, amministratore della concessionaria, Andrea Bondi, responsabile dell’amministrazione comunale di Imola, e Beatrice Bassi, direttore commerciale di Ceer Res Omnia.
La scommessa IronPlanet sul mercato europeo “IronPlanet ha iniziato a operare in Europa nel 2009. Oggi possiamo dire - dichiara Tom Cornell, managing director di IronPlanet Europa - che l’apertura al mercato del Vecchio Continente si è rivelata una tappa significativa nella nostra strategia di crescita internazionale. Tanto che per noi il 2010 è stato un anno da record”. “Il mercato europeo non poteva acco- Nella foto, il managing director di IronPlanet Europa Tom Cornell. Il grafico (sopra) glierci meglio. rappresenta il valore mondiale delle vendite L’entusiasmo del alle aste IronPlanet che nel 2010 ha raggiunto mercato che ab- la quota record di circa 500 milioni di euro. biamo riscontrato e la partecipazione alle nostre aste online confermano che il settore delle macchine da costruzione riconosce nel nostro sistema un valore aggiunto rispetto alle aste tradizionali. Gli europei hanno subito capito che il nostro obiettivo è dare uno strumento affidabile per comprare e vendere a prezzi redditizi attrezzature e macchine industriali”.
“Buona parte del nostro successo - precisa Cornell - è dovuto alla serietà con cui sono eseguiti i nostri rapporti di ispezione che, tramite il marchio IronClad Assurance, offrono ai nostri clienti la conoscenza delle reali condizioni di ogni macchina venduta”.
marzo 2012 Costruzioni 51
MMT
TANTE NOVITÀ, INTERESSANTI PER IL MERCATO ITALIANO, PRESENTATE ALL’EVENTO ORGANIZZATO DA JCB IN TERRA IBERICA. SVELIAMO ALCUNI
Leverismo a Z parallelo
DEGLI INEDITI CHE VERRANNO
Cofano motore inclinato
PRESENTATI ALL’INTERMAT 2012 DI
CRISTIAN FURINI
Sistema antibeccheggio
Pala gommata Motore Potenza Capacità soll. benna Capacità benna Peso operativo Pneumatici
Il Cummins da 8,9 l
Jcb 457 Cummins 6CT 8.3-C(Stage IIIB) 186 kW a 1.800 giri/min 6,5 t 3,3 m3 19.300 kg 23,5x25
I L TOP DEI CARICATORI INGLESI SI RINNOVA
Angolazione accentuata benna
Accesso agevole in cabina
La 457 rappresenta il top di gamma dei caricatori gommati Jcb e il modello 456. Il motore Cummins da 8,9 litri eroga 186 kW, con un aumento della potenza del 16% rispetto al precedente modello. A geometria variabile il turbo che sposa common rail e filtro antiparticolato in grado di soddisfare la normativa Stage IIIB. La macchina prevede una modalità ECO, selezionabile dall’operatore, che gestisce la potenza erogata dal motore per le applicazioni più leggere. Il cambio Zf è a 4 velocità, opzionale a 5 con blocco del convertitore. Sulla 457 c’è anche un sistema che, quando l’operatore tiene premuto il pedale del freno, stacca la trasmissione fornendo tutta la potenza motore all’idraulica. In cabina, un nuovo monitor Lcd a colori e il quadro strumenti che dà la possibilità di accedere alla diagnostica della macchina (consumi, cicli di lavoro, operatività).
MACCHINE&COMPONENTI
IL NUOVO
scacciacrisi
ovità all’insegna della tutela dei consumi e della produttività per Jcb. La miniera d’argento di La Manga, nella Spagna meridionale, è stata il palcoscenico in cui Jcb ha mostrato molte delle novità che nel mese di aprile verranno ufficialmente lanciate in occasione dell’Intermat 2012. Tra le diverse novità presentate dalla Casa inglese: il nuovo caricatore gommato 457 con motore confor-
N
me alla normativa Stage IIIB, il nuovo mini escavatore 8026 CTS da 2,7 t che va ad affiancare l’8025 ZTS, oltre alle due minipale gommate 135C, 155C e alla cingolata 150T, tutte con monobraccio Powerboom a sollevamento radiale. Un inedito assoluto anche nella famiglia dei movimentatori telescopici che si arricchisce con l’introduzione del nuovo 550-80 ad alta portata. R ST marzo 2012 Costruzioni 53
550-80 Jcb Dieselmax 4.4 (Tier 4i) 97 / 108 kW a 2.200 g/min 6,5 t 140l/min 5.1-10.2 m3 8,1 m 5,1 t
www.costruzioniweb.com rima on li ep
ne
nt
MMT
Movimentatore telescopico Motore Pot.max Forza di strappo benna Portata idraulica Capacità benna Altezza sollevamento Capacità sollevamento
Porta grandi fardelli Il 550-80 è il telescopico Jcb con la portata più elevata della gamma: 5,1 tonnellate. È stato progettato per la movimentazione di materiali voluminosi in applicazioni gravose come le operazioni di carico con la benna o i lavori in settori come quelli del trattamento dei rifiuti o del riciclaggio dei metalli. A tal proposito segnaliamo che il 550-80 è disponibile anche nell’allestimento Wastemaster, con potenza del Dieselmax che da 108 Kw scende a 97 kW. La macchina monta una trasmissione Powershift, l'impianto idraulico a portata variabile da 140 l/min e tubazioni ad alta portata per tempi ciclo rapidi ed efficienza sul circuito ausiliario. Con un’altezza di sollevamento di 8,1 m e una portata massima di 5 t, il 550-80 è stato progettato per rispondere alla domanda di una macchina con prestazioni di sollevamento elevate anche in condizioni di sbraccio accentuato.
Tanta ritenzione Il 550-80 ha di serie servocomandi proporzionali a ridotto sforzo di azionamento delle leve e, a richiesta, sistema antibeccheggio. Progettato nell’ottica delle operazioni di carico, con elevati angoli di richiamo e di scarico benna, rispettivamente di 46° e 34°, assicura ritenzione dei materiali e capacità di accatastamento.
Diametro di volta ridotto
Portata max di 5,1t
Lo sfilo del braccio del 550-80WM utilizza un design con estremità monolitica per ottimizzarne l’integrità strutturale ed incorpora anche il leverismo a Z per la benna. Questo sistema offre una forza di strappo di 6.400 daN (50% in più rispetto al 541 Wastemaster). Il profilo ribassato del braccio aumenta sensibilmente la visibilità.
Motore Dieselmax da 97 kW
MACCHINE&COMPONENTI Massima visibilità
Nuovo design sottocarro
Miniescavatore Motore Potenza Forza di strappo Prof. scavo Capacità benna Peso operativo Vel. trasferimento
Scava a 2,58 m
Il 3 cilindri da 18 kW
8026 CTS Perkins 403C.15 (Tier 4i) 18 kW a 2.200 giri/min 2.400 daN 2.58 m 5.1-10.2 m3 2,7 t 2,6 - 4,7 km/h
Più stabile e flessibile La torretta dell’8026 CTS è stata abbassata di 35 mm per una maggiore stabilità, mentre la macchina si avvale di un carro inedito che presenta un design più aperto con montanti inclinati, per evitare l’accumulo di corpi estranei all’interno dei telai dei cingoli. L’introduzione di un rullo superiore e i cingoli a passo corto contribuiscono a migliorare la qualità di guida per l’operatore e ad innalzare dell’11% la velocità di trasferimento, ora di 5 km/h, a tutto vantaggio della produttività. L’operatore ha a disposizione un più agevole accesso in cabina con più spazio per le gambe e 50 mm in più di corsa del sedile per un maggiore comfort. I nuovi vani portaoggetti e l’aria condizionata (opzionale) migliorano ulteriormente il benessere in cabina. A richiesta sono disponibili i comandi ausiliari elettroproporzionali e il circuito opzionale di commutazione da benna a pinza, in modo da aumentare la versatilità e la compatibilità con una vasta gamma di attrezzature.
PIÙ COMPATTO. PIÙ FORTE L’8026 CTS da 2,7 t amplia la gamma di mini Jcb e si affianca all’8025 ZTS zero tail per offrire ai clienti della categoria 23 ton una soluzione dal design compatto con maggiori capacità di scavo. Questo modello utilizza braccio e avambraccio appositamente studiati per offrire prestazioni di scavo e sollevamento superiori a quelle della concorrenza. La maggiore efficienza consente all’8026 CTS di utilizzare la stessa famiglia di motori dell’8025 ZTS, con una coppia simile, ma una potenza nominale inferiore, permettendo così un guadagno del 14% in termini di efficienza. Ha influito positivamente in tal senso l’introduzione di inediti motori di traslazione con funzione di Kickdown automatico. Inoltre l’impianto idraulico presenta ora un sistema di esclusione totale dei comandi che interviene quando si solleva il bracciolo sinistro, migliorando la sicurezza in cantiere.
marzo 2012 Costruzioni 55
MMT
Capacità operativa 650 kg
Velocità max di 12,5 km/h
Braccio singolo
E FFICIENTI E PROTETTE
Massima affidabilità
A La Manga Jcb ha annunciato che il suo sofisticato sistema telematico LiveLink, verrà installato di serie sull'80% dei suoi prodotti destinati al mercato europeo. Il LiveLink fornisce un collegamento telematico con le macchine Jcb, offrendo ai clienti informazioni in tempo reale, relative all’ubicazione della macchina, con segnalazioni di eventuali inosservanze delle limitazioni geografiche e orarie previste per l'uso delle macchine. Se la macchina viene prelevata, il cliente riceve immediatamente una serie di “allarmi” tramite e-mail. Le segnalazioni relative all’uso delle macchine fuori dagli orari autorizzati possono essere inviate anche tramite sms. Inoltre il LiveLink controlla l’efficienza della macchina e le ore di funzionamento, oltre alle prestazioni della stessa.
Le nuove Jcb 135, 155 e 150T sono state progettate per garantire produttività e consumi contenuti. Inoltre, le esigenze di manutenzione ridotte, il minor numero di punti di ingrassaggio (rispetto a modelli a due bracci) e la cabina ribaltabile per un migliore accesso ai componenti, puntano ad abbattere i costi di gestione ordinari. La visibilità è sicuramente elevata grazie all'unico braccio di sollevamento, che si traduce anche in minori rischi e accesso facilitato in cabina. Le macchine sono dotate di serie di giunti ORFS con tenute frontali con O-ring su tutti i raccordi idraulici, per preservare l’olio idraulico dalle impurità e aumentare l’affidabilità dei mezzi.
Il Perkins da 2,2 l
Pochi punti di ingrassaggio
MACCHINE&COMPONENTI Porta laterale
Pale gommate compatte Capacità operativa Peso operativo Carico di ribaltamento Potenza motore Velocità massima di traslazione
JCB 135 612 kg 2.752 kg 1.355 kg 35,7 kW 12 km/h
JCB 155 703 kg 2.844 kg 1.406 kg 44,7 kW 12/18,5 km/h
JCB 150T 680 kg 3.022 kg 1.966 kg 44,7 kW 10/12,5 km/h
ACCESSO INEDITO La doppia velocità di trasferimento disponibile sulla minipala gommata 155 e sulla versione cingolata 150T migliora la produttività di entrambi i mezzi. La funzione controllo della velocità (Creep Speed), di serie su tutti i modelli, consente all'operatore di controllare meglio la velocità di traslazione anche alla massima potenza, soprattutto quando serve l'azionamento di attrezzi ad alta portata, quali frese e scavatrincee. Abbinate a questa classe di macchine, 30 famiglie di attrezzature idrauliche dedicate. L’operatore può accedere in cabina da una porta sul lato della macchina (e non frontale) che si può aprire completamente per facilitare l’entrata e l’uscita dal mezzo.
Cluster di nuovo design
Le macchine di nuova generazione hanno una cabina più grande, rispetto alla vecchia serie, del 46%. La cabina è inoltre sigillata e pressurizzata garantendo un elevato comfort nelle applicazioni in ambienti polverosi. L'aria condizionata è disponibile a richiesta sui modelli 155 e 150T. Grosso lavoro è stato fatto sull’isolamento acustico e sul comfort; di serie il sedile con sospensione meccanica e su richiesta il sedile con sospensione pneumatica. È disponibile in optional anche il sistema antibeccheggio (denominato SRS), utile per ridurre ulteriormente la trasmissione degli urti sulla spina dorsale dell’operatore e migliorare la ritenzione del materiale per le operazioni di carico e trasporto.
Accessibilità meccanica
MMT
Sopra, la foto evidenzia come gli steer loader Volvo CE abbiano un braccio asimmetrico per il sollevamento attrezzatura. Questo permette di avere un accesso alla cabina tramite una convenzionale portiera. Nella foto grande il modello MC115C, top di gamma dei gommati.
GAMMA 58 Costruzioni marzo 2012
MACCHINE&COMPONENTI IL COSTRUTTORE SVEDESE AMPLIA L’OFFERTA SUL MERCATO EUROPEO INTRODUCENDO UNA GAMMA DI SKID STEER LOADER GOMMATI E CINGOLATI.
ALL’INTERMAT DI PARIGI SARANNO PRESENTATI ANCHE NUOVI CARICATORI GOMMATI ED ESCAVATORI SIA CINGOLATI SIA GOMMATI CON MOTORI STAGE IIIB DI
MATTHIEU COLOMBO
rima on li ep
ne
nt
www.costruzioniweb.com
al completo marzo 2012 Costruzioni 59
MMT
V
olvo Construction Equipment allarga la sua offerta lanciando per la prima volta in Europa una nuova gamma di skid steer loader. Il costruttore svedese ha anticipato che alla fiera Intermat 2012 saranno presentati in anteprima mondiale sette nuovi modelli tra versioni gommate e cingolate. In particolare, 4 modelli gommati di cui due con cinematismo dei bracci vertical lift e 3 modelli cingolati, tutti vertical lift. I gommati si chiameranno MC60C, MC70C, MC95C e MC115C (quest’ultimo già esposto alla ConExpo 2011 nella versione per il mercato americano) con relativo carico operativo di 610, 700, 860 e 1.180 kg e con una rispettiva potenza netta dei motori di 36, 45, 45 e 55 kW. I modelli cingolati saranno gli MCT85C, MCT145C e MCT125C con rispettivi carichi operativi di 860,
SKID GOMMATI Modello Movimento braccio Potenza lorda Carico operativo Modello Movimento braccio Potenza lorda Carico operativo
MC60C Radial 36 kW 610 kg MC95C Vertical 45 kW 860 kg
60 Costruzioni marzo 2012
1.180 e 1.450 kg a fronte di potenze motore nette di 45, 55 e 69 kW. I nuovi skid Volvo CE saranno caratterizzati dal singolo braccio di sollevamento dell’attrezzatura in posizione asimmetrica sul lato destro delle macchine. Tale soluzione, comune soltanto ai nuovi modelli Jcb (prodotti in joint venture con Volvo a Savannah, Georgia, USA), permette agli operatori di accedere alla cabina ROPS/FOPS da una comoda e sicura portiera sul lato sinistro. Il tetto della cabina è caratterizzato da un vetro di sicurezza che assicura massima visibilità dell’attrezzatura in posizione alta, come per esempio durante il carico di un camion. Da notare anche l’accessibilità meccanica garantita dalla cabina ribaltabile anteriormente e dal vano motore posteriore accessibile grazie ai radiatori incernierati. R ST
SKID CINGOLATI MC70C Radial 45 kW 700 kg MC115C Vertical 55 kW 1.180 kg
Modello Movimento braccio Potenza lorda Carico operativo Modello Movimento braccio Potenza lorda Carico operativo
MCT85C Vertical 45 kW 860 kg MCT145C Vertical 69 kW 1.450 kg
MCT125C Vertical 55 kW 1.180 kg
I grossi escavatori short radius di Volvo diventano Serie D A Intermat Volvo continuerà il rinnovo della gamma di escavatori cingolati introducendo nuovi modelli della serie D. Tra questi saranno esposti in anteprima assoluta i due modelli ECR, con torretta short radius, da 145 e 235 quintali. Le due nuove macchine progettate per lavorare con grandi prestazioni in spazi ristretti, si chiamano Volvo ECR145D ECR235D e sono l’evoluzione degli omonimi modelli della Serie C. Sotto al loro cofano motore troviamo rispettivamente un D4H 4 cilindri turbodiesel Stage IIIB da 85 kW di potenza massima a 2.000 giri al minuto e un D6H 6 cilindri turbodiesel da 128 kW di potenza massima a 1.800 giri al minuto.
Come sugli altri Volvo Serie D con peso operativo tra i 140 e i 300 quintali, il sistema idraulico a controllo elettronico permette di ottenere grandi prestazioni, controllabilità elevata e di contenere i consumi di carburante. Grazie alla nuova gestione elettronica, il costruttore ha introdotto la nuova funzione “Eco”, selezionabile dall’operatore, che permette di risparmiare carburante mantenendo la produttività invariata. Entrambe le macchine sono disponibili con braccio posizionatore o monoblocco e, a richiesta, con lama dozer. Il Volvo ECR145D è largo 2,69 m, mentre l’ECR235D 3,09 m.
A Intermat anche i 4 nuovi escavatori gommati Serie D Volvo Construction Equipment ha completamente rinnovato anche la sua gamma di escavatori gommati EW, ora Serie D. Quattro i nuovi modelli con peso operativo da 144 a 222 quintali, prodotti in Germania a Konz: EW140D, EW160D, EW180D ed EW210D. Per aumentare la versatilità e multifunzionalità delle macchine e contenere le emissioni allo scarico entro i termini di legge, il costruttore ha lavorato su motore, cabina, impianto idraulico, carro, braccio e puntato anche a ridurre la manutenzione ordinaria. Segnaliamo l’impianto idraulico definito “intelligente” che permette di fare economie di carburante e aumentare l’efficienza produttiva. Meritano attenzione anche la cabina più ampia, confortevole, con climatizzatore automatico e caratterizzata dal nuovo monitor a colori (collegato anche alla telecamera posteriore) e le motorizzazioni omologate Stage IIIB. Le macchine montano tutte motori Volvo,
ma l’ EW140D ha un 4 cilindri turbodiesel D4H da 105 kW a 2.000 giri al minuto, mentre i modelli EW160D, EW180D ed EW210D montano il 6 cilindri D6H: tarato 115 kW a 1.900 giri al minuto per il 160 e a 129 kW a 2.000 giri al minuto per i modelli più grandi. Su tutti i modelli è disponibile sia il braccio posizionatore sia il monoblocco.
MMT
ARRIVANO LE ATTESE L60G, L70G E L90G In fiera, a Parigi, saranno presentate anche tre nuove pale gommate Serie G di classe media, con peso operativo compreso tra le 11 e le 15 tonnellate e capacità benna di riferimento di 2,1, 2,3 e 2,5 m3. In sostanza, le nuove macchine sostituiscono gli omonimi modelli della Serie F e si chiamano L60G, L70G e L90G. Le tre nuove Volvo sono tutte motorizzate Stage IIIB con la medesima uni-
tà sei cilindri turbodiesel D6H, ma tarata a tre livelli diversi di potenza (120, 126 e 129 kW, vedi tabella a lato) e con archi di coppia specifici. Per rispettare le normative sulle emissioni il nuovo motore associa all’iniezione common rail ad alta pressione, il sistema Egr di ricircolo raffreddato dei gas di scarico, un catalizzatore ossidante e un filtro antiparticolato. La trasmissione è di tipo power shift. Tutti e tre i modelli hanno l’ormai consolidato sistema bracci TPL brevettato da Volvo che associa l’elevata forza di strappo alla possibilità di sollevamento carichi in parallelo al terreno. Per la L90G Volvo dichiara una capacità di sollevamento cresciuta del 23% e una forza di strappo superiore del 19% rispetto alla L90F.
SERIE G ANCHE LE PICCOLE “GRANDI” L45G E L50G Sono pronti al lancio anche i modelli L45G e L50G che sostituiscono le apprezzate L45F e L50F. Questi due caricatori gommati compatti da 8,6 e 9,4 t di peso operativo e 1,4 e 1,5 m3 di capacità benna sono i più grandi Volvo con trasmissione idrostatica disponibili. Come sulla macchine di taglia superiore, il costruttore ha rivisto l’estetica, migliorato il comfort per l’operatore e omologato il motore alle normative Stage IIIB. Quest’ultimo è per entrambi i modelli un nuovo quattro cilindri turbodiesel D4H da 4 litri di cilindrata (sulle Serie F era un D5D da 4,7 litri) con iniezione common rail, ricircolo raffreddato dei gas di scarico Egr e filtro antiparticolato. Per la L45G sono dichiarati 73 kW netti a
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1.450 giri al minuto, mentre per la L50G 85 kW allo stesso regime. Come per le L60G, L70G e L90G, punto di forza di questi modelli è anche il braccio parallel TPL brevettato dalla Casa.
MACCHINE&COMPONENTI I NUOVI CARICATORI GOMMATI Modello Motore Regime potenza massima Potenza netta Forza di strappo Carico di ribaltamento alla max sterzatura Benne Peso operativo
L60G D6H 1.400-1.800 giri/min 120 kW 82,9 kN* 7.440 kg*
L70G D6H 1.400-1.700 giri/min 126 kW 95,3 kN** 8.460 kg**
L90G D6H 1.400-1.700 giri/min 129 kW 141,3 kN*** 9.530 kg***
1,6-5,0 m3 11,0-13,6 t
1,8-6,4 m3 12,7-15,5 t
2,2-7,0 m3 14,5-17,3 t
* Benna da 2,1 m3 (attacco diretto) e pneumatici 20.5R25 L3 ** Benna da 2,3 m3 (attacco diretto) e pneumatici 20.5R25 L3 *** Benna da 2,5 m3 (attacco diretto) e pneumatici 20.5R25 L3
marzo 2012 Costruzioni 63
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a sempre l’Intermat rappresenta un appuntamento fondamentale per Wacker Neuson, che, anche per l’edizione 2012, la vedrà presente con un’ampia gamma di prodotti inediti. Si sottolinea in particolare la DPU 130, una piastra vibrante con la potenza di un rullo da 7 t, candidata al Premio Innovazione Industria Tedesca. Con una forza centrifuga di 130 kN diventa la piastra vibrante più potente presente sul mercato ed è in grado di sostituire sen-
D
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za sforzo qualsiasi rullo di pari massa operativa. Più facile da trasportare rispetto ai compattatori tradizionali, rappresenta la scelta ideale se si deve cambiare spesso il luogo di impiego. Il comando avviene esclusivamente attraverso il telecomando a infrarossi: in questo modo l’operatore non subisce rumore, emissioni allo scarico, polvere o vibrazioni. Presenti la funzione di avviamento automatico e il sensore di prossimità per arrestarla se troppo vicina all’operatore. R ST
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Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellente trattività, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata del pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.
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Lâ&#x20AC;&#x2122;IBRIDO arriva in Europa
A destra uno dei primi esemplari del nuovo escavatore cingolato Komatsu HB215LC-1 Hybrid. Ă&#x2C6; stato fotografato in Germania, dove il modello ha fatto registrare le prime ore di lavoro in Europa.
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MACCHINE&COMPONENTI KOMATSU, DOPO ANNI DI SPERIMENTAZIONI SUL MERCATO ASIATICO E QUELLO STATUNITENSE, HA DECISO DI COMMERCIALIZZARE UN ESCAVATORE IBRIDO ANCHE IN EUROPA.
TRA LE NOVITÀ CHE SARANNO PRESENTATE A PARIGI, SEGNALIAMO IL NUOVO DUMPER ARTICOLATO HM 300 DI
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MMT
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L’escavatore cingolato da 210 quintali Komatsu HB215LC-1 è una macchina ibrida di seconda generazione. Sostituisce infatti il modello PC200-8 Hybrid da qualche anno commercializzato in alcuni mercati extra europei. Attualmente sono 900 i PC200-8 Hybrid al lavoro tra Giappone, Cina e Stati
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Uniti e grazie ai dati rilevati dal sistema Komtrax di serie, il costruttore può garantire che hanno totalizzato più di un milione di ore di lavoro. Il nuovo HB215LC-1 Hybrid è stato quindi sviluppato sulle basi di una tecnologia collaudata. Rispetto a un escavatore cingolato tradizionale Komatsu da 210 quintali, l’HB215LC-1 Hybrid offre pari potenza e prestazioni, ma riduce al contempo i consumi di carburante e l’impatto ambientale. In applicazioni di scavo tradizionali, ossia in cui si scava e si utilizza la rotazione della torretta per caricare un camion, Komatsu dichiara che la tecnologia ibrida consente di risparmiare fino al 25% di carburante e di ridurre di un quarto le emissioni medie di CO2.
MACCHINE&COMPONENTI Recupera energia dalla rotazione Il sistema ibrido del nuovo HB215LC-1 Hybrid è costituito da un motore elettrico di rotazione Komatsu che funziona anche da generatore di corrente, dal nuovo condensatore Komatsu Ultra Capacitor (in foto, nella parte bassa) e da un motore 4 cilindri turbodiesel da 104 kW. Per spiegare in poche parole come funziona possiamo dire che l’energia cinetica della frenatura torretta generata nelle rotazioni viene trasformata in energia elettrica, che attraverso un inver-
ter viene canalizzata e immagazzinata nel supercondensatore. L’energia catturata viene quindi rilasciata, anche istantaneamente, per aiutare il motore quando il carico di lavoro lo richiede. L’energia elettrica recuperata non viene quindi immagazzinata in classiche batterie come avviene su alcune autovetture ibride, ma nel suddetto condensatore che permette di riutilizzarla già dal ciclo di lavoro successivo.
LA TESTIMONIANZA G ESTECO Di recente siamo stati in Inghilterra, agli stabilimenti Komatsu di Newcastle, per vedere i nuovi escavatori Komatsu Serie 10, presto oggetto di un nostro articolo. In quell’occasione Giancarlo Luci (sotto in foto), consigliere delegato di Gesteco, ha provato anche il nuovo HB215LC-1 Hybrid. Abbiamo colto l’occasione per raccogliere una testimonianza a caldo: “È una macchina che mi interessa molto per il contenimento di consumo carburante. L’ho provata pochi minuti ma lavora bene e la rotazione è rapida ma anche molto progressiva. Proprio durante la rotazione si sente il regime motore che cala e poi che riprende non appena si aziona il braccio. In realtà la variazione del regime motore non si avverte lavorando, si tratta di abituare solo l’orecchio. Spero che venga realizzata anche una versione con carro stretto da massimo 2,55 m per facilitare il trasporto su strada in Italia”.
Giancarlo Luci, consigliere delegato di Gesteco.
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A INTERMAT ANCHE GLI ESCAVATORI SERIE 10
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MMT PIÙ PORTATA E MOTORE STAGE IIIB PER L’HM300 SERIE 3 All’Intermat di Parigi sarà anche esposta la versione Serie 3 del dumper articolato Komatsu HM300. La macchina è stata rivista per omologarla alle normative Stage IIIB sulle emissioni allo scarico, ma la casa costruttrice ne ha approfittato per introdurre un nuovo sistema di controllo trazione TCS, elevare il carico utile a 28 t (0,7 t in più rispetto al Serie 2) aumentando al contempo anche il peso lordo complessivo di 810 kg arrivando a 52.230 kg totali. Nonostante sotto al cofano motore trovi sempre posto il collaudato blocco motore precedente, è corretto parlare di
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nuovo propulsore dato il numero di componenti nuovi introdotti. Il suo nome in codice è SAA6D125E-6 ed è un motore che eroga 248 kW di potenza netta a 2.000 giri al minuto. Novità assoluta è il nuovo turbocompressore KVGT che varia la sua geometria tramite un sistema idraulico. Per contenere le emissioni, l’SAA6D125E-6 ha un sistema Egr raffreddato esternamente e un sistema di trattamento dei gas di scarico composto da un modulo DOC ed uno DPF.
U NA CABINA IN SITE AUTOMOTIVE
Controllo trazione su ruote indipendenti L’HM300-3 è equipaggiato con un nuovo sistema di controllo della trazione Komatsu (KTCS) che gestisce automaticamente una trazione ottimale. In sostanza dei sensori di velocità sulle singole ruote traenti rilevano eventuali slittamenti dei pneumatici e il sistema inserisce automaticamente il blocco degli assali o, se lo slittamento è elevato, azionano i freni indipendenti delle singole ruote. Il KTCS lavora quindi in concerto con la trasmissione completamente automatica K ATOMiCS con sistema Optimum Modulation, che attenua il passaggio dei cambi marcia gestendo elettronicamente la coppia motrice per garantire continuità di trazione ed elevare il comfort dell’operatore. La trasmissione seleziona il rapporto ideale in funzione del regime motore e della velocità del mezzo permettendo di accelerare progressivamente e affrontare pendenze con una andatura costante per lavorare sempre in sicurezza.
La cabina dell’HM300-3 ( ROPS / FOPS Livello 2) è stata ridisegnata. L’accesso con porta ad apertura contro vento è funzionale e sicuro, mentre l’ambiente trasmette una sensazione di qualità superiore grazie a nuovi materiali e al design del cluster. Ora l’operatore ha di fronte a sé un cruscotto analogico/digitale degno di un quattro assi che circola su strada e, sulla destra, sotto una seconda palpebra parasole, ha un monitor lcd a colori da 7” tramite cui gestire le funzioni del dumper, visualizzare lo storico del consumo carburante, controllare lo stato del filtro antiparticolato e verificare il numero di ore mancanti al cambio dei singoli filtri e dei singoli liquidi. Il monitor è collegato alla telecamera posteriore di serie che si attiva in retromarcia.
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Martelli idraulici Atlas Copco porterà a Intermat il nuovo HB 4100. Meno peso, più efficienza
Decostruzione Numerose le novità di Aideco per l’anno in corso, a partire dalla nuova presidenza
IN QUESTO NUMERO...
MARZO
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
NEWS
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
Leggerezza efficiente
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Paesaggio tutelato Interventi in difesa della costa. Sono stati respinti i ricorsi alle ordinanze di demolizione emesse dall’amministrazione comunale di Ardea, in provincia di Roma, per le costruzioni realizzate abusivamente sul Lungomare degli Ardeatini. Il Tar non ha accolto le opposizioni dei privati e ha consentito così al Comune di riprendere gli interventi, stimati in circa 20 demolizioni (che vanno ad aggiungersi alle 50 unità abitative già abbattute in precedenza). Dalle sentenze emerge la priorità della tutela paesaggistica: il valore del paesaggio è considerato “saldamente ancorato alla memoria collettiva”.
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applicata sugli attuatori idraulici, i progettisti sono riusciti a non inserire all’interno dell’attrezzatura linee ad alta pressione esterne, a favore quindi di una maggiore sicurezza e di un’elevata affidabilità. Altro plus della CRH440, la rotazione libera a 360 gradi, che pertanto permette di non richiedere la presenza dell’impianto di rotazione sul mini escavatore; segnaliamo che come optional può essere fornita anche con rotazione idraulica a 360 gradi. La flessibilità è un altro punto di forza: possono essere applicate infatti differenti tipologie di punte intercambiabili o allargatori opzionali per adattarsi ad ogni tipologia di demolizione e l’azienda può fornire anche speciali filtri per l’impianto del mini escavatore, per
assicurare un’alta efficienza in ogni condizione di lavoro. Questa attrezzatura, insieme ad alcune novità di prodotto e ai bestseller della gamma, saranno messe in bella mostra nello stand di Mantovanibenne a Intermat. Per informazioni visitare il sito: ^^^ THU[V]HUPILUUL P[
Demolitori europei a Berlino Si avvicina il consueto appuntamento con la convention annuale dell’Eda, European Demolition Association, l’associazione europea dei demolitori. In programma dal 14 al 16 giugno 2012 a Berlino, verterà sul tema “Il nostro mercato” e sarà finalizzata a condividere le esperienze dei differenti Paesi. Il meeting avrà inizio con i workshop della commissione tecnica suddivisi nelle varie aree di interesse (Educazione & Formazione, Salute & Sicurezza, Promozione); nei giorni successivi si entrerà nel vivo dell’assemblea generale con una ricca serie di interventi, seminari e visite in cantiere, per toccare con mano la realtà del Paese ospitante.
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a un peso di 290 kg, un’apertura di 440 mm, sprigiona alle punte una forza di 440 kN e può essere applicata a
escavatori da 3 a 6 t. Il suo nome è CRH440 ed è una delle ultime pinze nate in casa 0$1729$1,%(11(. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, questa pinza dà la possibilità all’operatore di ottenere prestazioni che sarebbero proprie di pinze di taglia superiore. Questo traguardo è stato reso possibile grazie al lavoro di progettazione svolto dal reparto R&D dell’azienda di Mirandola (MO) che ha consentito di elaborare un nuovo concetto di moltiplicatore di pressione interno ai cilindri: ricordiamo che questa soluzione tecnica ha ricevuto un premio per l’innovazione durante l’ultima edizione del Samoter e una nomination al Demolition Summit 2011. Grazie a questa tecnologia
Heavy work na grande novità per +,/7,, alla quale è approdata dopo approfondite ricerche tra i clienti. L’azienda è giunta a sviluppare e produrre un martello elettropneumatico pensato per gli impieghi più gravosi, sia su cemento sia su asfalto. Stiamo parlando del TE3000-AVR, caratterizzato da un peso di 30 kg e da una potenza di demolizione esplosiva di 68 Joule, effettivi e misurati in punta allo scalpello, così come hanno comunicato dall’azienda. Tra i suoi tratti salienti spicca il motore a induzione magnetica (senza carboncini), in grado di diminuire drasticamente gli interventi di manutenzione del demolitore, riducendo al minimo il fermo macchina e quindi incrementando la produttività. Grande attenzione è stata posta anche alle manopole
U
dell’attrezzo che, dotate del sistema Hilti AVR (Active Vibration Reduction), limitano in modo sostanziale il livello di vibrazioni, garantendo quindi un utilizzo prolungato dell’attrezzo durante l’arco di tutta la giornata. Da segnalare è anche il cavo di alimentazione rinforzato, che dispone di attacco rapido per ridurre le perdite di tempo e per agevolare la sostituzione del cavo stesso in caso di danneggiamento. Al suo interno il demolitore presenta tre camere separate, ciascuna a bagno di grasso per motore, ingranaggi e scalpello, in modo da isolare i vari componenti e garantirne il massimo delle prestazioni. Il TE3000-AVR dà anche la possibilità di montare scalpelli da 28 mm.
Tra gli altri suoi principali punti di forza, infine: la facilità di trasporto, assicurata dallo specifico carrello, venduto in abbinamento, che agevola gli spostamenti nei vari cantieri e che si dimostra molto utile soprattutto negli interventi di demolizione pesante.
Il TE3000-AVR non è l’unica recente novità di Hilti: il Gruppo, in occasione del 60esimo anniversario di Hilti Italia, ha presentato la terza generazione del martello combinato TE 60-ATCAVR, con una potenza di 1.300 W e una battuta in percussione di 7,3 J. ^^^ OPS[P P[
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Intertunnel Torino dal 27 al 29 Marzo stand 1324 marzo 2012 Costruzioni 75
ATTUALITĂ&#x20AC; & PRODOTTI
Forma e sostanza Riflettori parigini puntati sul nuovo martello demolitore idraulico di Atlas Copco. PiĂš leggero del predecessore, è dotato di tutti i sistemi e delle tecnologie dei fratelli di taglia maggiore. In primo piano efficienza e sicurezza, in linea con la filosofia costruttiva del marchio svedese ono numerose le novitĂ che $7/$6 &23&2 presenterĂ ad aprile, a Parigi, in occasione dellâ&#x20AC;&#x2122;Intermat. Tra le tante ricordiamo il nuovo martello idraulico HB 4100 che, rispetto al suo predecessore, vanta una massa minore e una
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HB 4100 s 0ESO OPERATIVO ESCAVATORE s 0ESO MARTELLO s 0ORTATA OLIO s 0RESSIONE DI ESERCIZIO s .UMERO COLPI AL MINUTO s $IAMETRO UTENSILE s ,UNGHEZZA UTENSILE
Il nuovo HB 4100 è dotato di tutti i dispositivi che in genere equipaggiano i modelli di dimensioni superiori. Nelle foto la versione HB 4100 DP, DustProtector, con un dispositivo contro la penetrazione di polvere nella parte bassa del martello.
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T KG L MIN BAR MM MM
maggiore efficienza. â&#x20AC;&#x153;Sia in termini di prestazioni sia di efficienza, il miglioramento rispetto al modello precedente è notevoleâ&#x20AC;?, spiega Gordon Hambach, Product Line Manager di Atlas Copco per i martelli demolitori idraulici. â&#x20AC;&#x153;Con questo nuovo prodotto siamo stati
in grado di raggiungere incrementi a due cifre percentualiâ&#x20AC;?. La massa inferiore consente allâ&#x20AC;&#x2122;operatore di impiegare questo martello anche su un escavatore di dimensioni piĂš limitate. Tra i suoi principali plus: un sistema di protezione
dei collegamenti idraulici, a garanzia di una maggiore longevitĂ , e il sistema VibroSilenced, che riduce sia le vibrazioni, sia il rumore, a vantaggio del comfort dellâ&#x20AC;&#x2122;operatore. Si ricordano anche il PowerAdapt, che fa arrestare il martello in caso di sovraccarico idraulico, e lâ&#x20AC;&#x2122;AutoControl, per la regolazione di frequenza ed energia del colpo in base alla durezza del materiale da demolire. ^^^ H[SHZJVWJV P[
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i chiama Cià ch'el fèm Works of heart, made by hands, ed è una sperimentazione didattica nata dalla collaborazione con Naba, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, e promossa da %26&+ (/( 7 752 87(16,/, e Zanotta in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano 2012. Una selezione di studenti del Biennio Specialistico in Design di Naba hanno l'opportunità di confrontarsi con un'esperienza progettuale completa, affrontando tutti gli step attraverso cui un concept prende forma. Gli studenti lavoreranno a una prima fase di elaborazione dei progetti, seguita dalla realizzazione dei prototipi degli elementi e complementi d'arredo ideati, che verranno prodotti presso i laboratori dell'Accademia, utilizzando gli elettroutensili messi a disposizione da Bosch. ^^^ IVZJO WYVMLZZPVUHS P[
A febbraio la direzione urbanistica del Comune di Firenze ha firmato un'ordinanza che intima alla società Pitti Immagine di demolire, tra marzo 2012 e marzo 2014, le “strutture temporanee” della Fortezza da Basso. Si tratta dei quattro padiglioni che nel corso degli anni hanno avuto “autorizzazioni provvisorie” (scadute più volte). L'ordinanza è stata notificata anche a Firenze Fiere, la società che gestisce gli spazi espositivi della Fortezza. Con questo atto l’amministrazione comunale “ordina alla società Pitti Immagine di provvedere, a proprie spese, alla rimozione dei quattro edifici precari e al ripristino dei luoghi”. Nello specifico dovranno essere demoliti: entro il prossimo 31 marzo il padiglione di Ronda, entro il 31 luglio il padiglione Ghiaia, entro il 31 marzo 2014 il padiglione Rastriglia e quello adibito a reception. Si ricorda infine che nell’ordinanza si precisa che la Fortezza da Basso, di proprietà del Comune di Firenze, della Provincia e della Regione, è interessata da un “Piano di recupero, il quale presuppone l'eliminazione di tutti i volumi non legittimi”.
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AL FUOCO AIDECO PROSEGUE IL PERCORSO VERSO IL RICONOSCIMENTO DELLA CATEGORIA DEI DECOSTRUTTORI.
NUMEROSI I PROGETTI CHE BOLLONO IN PENTOLA... DI
DANIELA STASI
anno nuovo per Aideco (Associazione Italiana Demolizione Controllata) si è aperto all’insegna delle novità. Innanzitutto, un nuovo presidente, Roberto Lamperti, da molti anni in prima fila nell’organizzazione delle attività associative. Il principio cardine dell’Associazione rimane il medesimo: raccogliere le migliori aziende operanti nel settore della decostruzione, attuare con loro iniziative che migliorino la cultura tecnica e gestionale e dimostrare la maturità per diventare “categoria”. Lo statuto esistente verrà quindi affinato al fine di restringere (un poco) le maglie d'ingresso, garantire la professionalità di chi poi utilizzerà il marchio d'associazione e coinvolgere maggiormente gli iscritti ai corsi e ai seminari organizzati. Proseguiranno inoltre le iniziative volte a diffondere la conoscenza delle tecniche di decostruzione. “Dopo diversi anni di attività, Aideco sta diventando il riferimento per chi opera nel settore nei confronti degli enti pubblici, dei professionisti, delle grandi imprese”, spiega Lamperti. “Ritengo che solo mantenendo alto il livello qualitativo si rimarrà credibili”. Nelle pagine successive: l’intervista al presidente, i corsi di formazione in programma e i progetti di consulenza in fase di definizione. RST
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DECOSTRUZIONE
WORK IN PROGRESS Sul numero di settembre della nostra rivista (pag. 98) avevamo parlato del progetto di formazione sviluppato da Aideco attraverso il circuito Formedil. Ricordiamo che al momento è in fase di preparazione il materiale didattico occorrente per la valutazione degli operatori del settore, un passaggio fondamentale per definire una “standardizzazione” della logistica necessaria alla esecuzione delle prove pratiche, dei testi di formazione per i futuri valutatori, dei criteri di valutazione, per mettere in condizione di parziale autonomia le Scuole Edili territoriali. “Ribadisco che la fondamentale importanza del progetto è data dal fatto che una ‘regolarizzazione’ degli operatori del settore è il primo fondamentale passaggio per giungere progressivamente al riconoscimento della categoria a livello istituzionale e per legittimare una professionalità che ritengo innegabile”, precisa il neo presidente Roberto Lamperti.
Formazione continua Un altro progetto in programma è il seminario sul fissaggio delle macchine da decostruzione (carotatrici a cavalletto, tagliamuri a disco e a filo) che, prima di poter essere azionate, necessitano di essere fissate in modo sicuro. Si tratta di un'operazione eseguita migliaia di volte in un anno da ogni decostruttore che, talvolta, è inconsapevole della sua importanza in termini di sicurezza: è facile intuire infatti che un fissaggio mal fatto (per scarsa qualità dei materiali o per posa scorretta) può comportare il distacco della macchina mentre lavora, con gravi rischi per gli operatori. Da qui la necessità di redigere un breve vademecum con le nozioni fondamentali per chi effettua fissaggi meccanici o chimici: poche pagine in cui si parla della natura dei materiali edili, della natura dei carichi, dei principi di funzionamento, delle tipologie di rottura, delle caratteristiche geometriche di posa, della messa in opera. Ultimato il documento sarà organizzato il seminario, con la consulenza di G&B Fissaggi. Per info sul progetto:
www.aideco.it
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO L’ESPERTO RISPONDE Aideco, anche sotto la direzione di Roberto Lamperti, continuerà a fornire supporto ai propri soci sulla contrattualistica. Sui contratti, infatti, nel settore, nascono le situazioni di maggior contenzioso. Per chi opera nella decostruzione esistono due passaggi importanti ai fini contrattuali: le prescrizioni da allegare ai preventivi, cui (soprattutto per modesti interventi) segue conferma d'ordine senza formale contratto standard; la presa visione e la successiva accettazione di voluminosi contratti di subappalto in caso di cantieri pubblici o comunque di grande entità. In entrambi i casi sussistono aspetti di fondamentale importanza da definirsi prima dell’inizio dei lavori, aspetti che è bene conoscere prima di incappare in situazioni poco piacevoli. Insomma, solo con l'aiuto di un professionista si possono evidenziare le condizioni di rischio da neutralizzare con la stesura di clausole ad hoc o con la richiesta di revisione di quelle esistenti. Aideco ha quindi individuato un esperto nella gestione contrattuale di appalti pubblici e privati nell'edilizia che si attiverà per realizzare un modello di contratto, oltre a segnalare una serie di osservazioni sui “trabocchetti” più comunemente rintracciabili nei contratti di subappalto standard.
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DECOSTRUZIONE
Intervista
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Può scattarci una fotografia dell’attuale settore della decostruzione in Italia?
Nel 2010, grazie al contributo delle maggiori industrie produttrici di macchine e utensili professionali da decostruzione, si è fatto un censimento delle imprese operanti specificamente nel settore con i seguenti risultati: circa 200 aziende per circa 1.500 addetti. A livello territoriale le regioni del Nord occupano circa il Roberto 70% degli operatori, 15% il centro e 15% Sud e Isole. Infine il numero medio di operatori/azienda è di 4-6 unità Lamperti 0RESIDENTE DI !IDECO con rare eccezioni che superano i 15 dipendenti: le impressionanti velocità esecutive (quindi la continua necessità di nuovi cantieri) e la limitata domanda dei mercati territoriali dissuadono l’Imprenditore ad assumere e formare nuovo personale; Aideco promuove con forza il dialogo e l’aggregazione tra operatori che, pur se “piccoli”, comprendono figure professionali di altissimo livello, così da potere affrontare anche i grandi appalti a livello nazionale. Preciso comunque che i dati forniti sono derivati da una stima fatta dai Soci Industria, unici in grado di fare una qualche quantificazione. Molte aziende tra l’altro si occupano di decostruzione come attività di Nelle foto, sopra e sotto, alcuni supporto o comunque non come “core business” e gli momenti salienti operatori del settore sono inquadrati come generici opedi interventi di decostruzione. rai edili con i livelli previsti dal C.C.N.L. dell’Edilizia.
Quali svolte pensa di apportare all’Associazione? Quali le priorità da perseguire? Nessuna svolta in particolare; solo continuare con tenacia il lavoro iniziato con il presidente uscente, Franco Morari, cui va il merito di avere indirizzato l’Associazione sul cammino della formazione, sull’accrescimento tecnico e umano degli operatori. La sfida è impegnativa perché, contrariamente alla logica, in periodi di difficoltà economica, gli imprenditori sottovalutano l’importanza del “fare gruppo” forse perché troppo impegnati a tenere il timone della
propria azienda in un periodo di forti burrasche… Il programma quindi riguarda i progetti di formazione su Formedil e sul fissaggio delle macchine, la consulenza contrattualistica, la ricerca di nuovi associati seriamente motivati, la diffusione continua e capillare delle tecnologie di decostruzione. Ci teniamo anche a comunicare che in Italia esiste una piccola ma tenace Associazione che vuole rappresentare le eccellenze del settore.
Secondo lei il settore della decostruzione in Italia di cosa necessita per essere riconosciuto a livello formale? Cosa serve? Grande tenacia e perseveranza! Anche se i nostri “numeri” sono relativamente piccoli, è evidente che la decostruzione rappresenta una attività complementare e sempre più presente nei cantieri, che richiede necessariamente di professionalità e competenze maggiori rispetto a quelle del personale comunemente inquadrato nel C.C.N.L. dell’Edilizia. Il primo passo è quindi stato (e sarà) quello di “creare” a livello istituzionale la figura dell'“operatore specializzato in decostruzione di manufatti edili"; successivamente si analizzeranno con cura tutti gli indicatori (da quelli economici a quelli legati all’aspetto previdenziale, infortunistico, etc...) così da poter dimostrare alle istituzioni competenti la necessità di una differenziazione nel comparto e, quindi, la nascita della categoria.
I principali progetti futuri? Nell’immediato verrà diffuso un sintetico ma efficace depliant ove si cerca di chiarire la differenza tra demolizione e decostruzione e di illustrare le varie tecniche di intervento; si migliorerà e sfrutterà maggiormente il sito internet. Tramite un “mailing dedicato” si contatterà il maggior numero di professionisti nell’edilizia per informarli sull’esistenza dell’Associazione, di uno specifico listino prezzi e di uno specifico P.O.S. Il consiglio direttivo, infine, sarà sempre a disposizione dei soci per aiutarli a risolvere questioni legate allo svolgimento della attività di decostruzione, o a organizzare corsi e seminari ad hoc. Un’ipotesi di lavoro potrebbe essere l’approfondimento in merito alla importante questione del “lavoro usurante” con tutte le implicazioni del caso.
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Intervista L’Ad di Cifa commenta le ultime acquisizioni di settore e guarda al futuro della filiera
Impianti mobili Liebherr presenterà a Intermat un impianto da 100 m3/h ideale per grandi cantieri
Autobetoniera Abbiamo seguito in cantiere la autocaricante Carmix 2.5TT prodotta dalla Metalgalante
Soluzioni costruttive
IN QUESTO NUMERO...
MARZO
L’innovativo sistema Frappa per la costruzione di impianti biogas. Semplice e veloce
CAVE
ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
L’ANTIMAFIA ENTRA NELL’OSSERVATORIO
SI APRE UNA NUOVA COLLABORAZIONE PER COMBATTERE LE INFILTRAZIONI MALAVITOSE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI E FAVORIRE LA CONCORRENZA LEALE
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Barberini, 68 - 00187 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
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a Direzione Nazionale Antimafia è entrata a far parte dell’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato. È questa una delle principali novità emerse dalla riunione che si è tenuta il 20 febbraio al Consiglio Superiore dei lavori pubblici (CSLLPP). “, /SSERVATORIO IN PIENA FASE OPERATIVA STA ASSUMENDO UN RUOLO FONDA MENTALE NEL PERSEGUIRE L OBIETTIVO DI UNA SEMPRE MAGGIORE SICUREZZA DE GLI EDIFICI SOPRATTUTTO ATTRAVERSO UN SISTEMA DI CONTROLLI EFFICACE NEL QUALE SONO COINVOLTI AUTOREVOLI ATTORI ISTITUZIONALI TRA CUI LA 'UARDIA DI &INANZA E D ORA IN POI LA $IREZIONE .AZIONALE !NTIMAFIA”. Lo ha dichiarato il presidente del CSLLPP, Francesco Karrer, che ha ricordato “L INTENTO DI QUESTO ORGANO INTERISTITUZIONALE DI GARANTIRE UN SOSTANZIALE CONTRIBUTO AL TEMA DELLA LEGALITÌ PER COMBATTERE LE INFILTRAZIONI MALAVITOSE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI”. Un ulteriore passo avanti dunque dopo l’avvio del Protocollo d’Intesa che l’Atecap (Associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato) e il CSLLPP hanno stipulato con la Guardia di Finanza. Una collaborazione che è diventata concreta e che pone al centro la priorità dei controlli sulle forniture di calcestruzzo. “, !TECAP TIENE MOLTO AL COINVOLGIMENTO DELLE AUTORITÌ DI PUBBLICA SICU REZZA E STA METTENDO IN CAMPO TUTTI GLI STRUMENTI TECNICI E FORMATIVI PER RENDERE IL PIá EFFICACE POSSIBILE IL LORO OPERATO”, ha sottolineato il presidente Silvio Sarno. “)L NOSTRO INTENTO GENERALE INFATTI Ò QUELLO DI SCONFIGGE RE TUTTE LE FORME DI CONCORRENZA ANOMALA SIA PER LA SICUREZZA DEI CITTADI NI SIA PER SALVAGUARDARE LE VERE IMPRESE CHE RAPPRESENTIAMO”. Il Procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia, Alberto Cisterna, nel corso della riunione, ha evidenziato la necessità di concordare un protocollo operativo che consenta anche di definire al più presto le fattispecie di reati che scaturiscono dai comportamenti scorretti degli operatori nel settore del calcestruzzo, auspicando la verifica dell’attuale quadro sanzionatorio, così da individuare i relativi provvedimenti amministrativi e penali e creare un circuito di rapida circolazione delle informazioni. In questo contesto il Consiglio Superiore dei lavori pubblici ha anche fornito elementi di valutazione in merito all’interrogazione parlamentare che l’11 luglio scorso hanno presentato i deputati Turco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci e Zamparutti al Ministero della Giustizia e a quello delle Infrastrutture, i quali hanno chiesto un parere tecnico proprio al CSLLPP. Lo scopo dell’interrogazione è quello di avere maggiori conoscenze sull'utilizzo di calcestruzzo non in regola con le norme. “Gli organismi abilitati dal Servizio Tecnico Centrale e deputati al rilascio della certificazione per la produzione del calcestruzzo sono 27”, scrive il Consiglio Superiore dei lavori pubblici nell’informativa, aggiungendo che gli impianti di produzione del calcestruzzo certificati da tali organismi e attualmente attivi sul territorio nazionale sono 2.789. Enti che, contattati singolarmente, hanno comunicato che dal 2005 ad oggi hanno proceduto a revoca o sospensione di 592 certificati. Il Paese dispone oggi di un corpus normativo, nel settore delle costruzioni, estremamente completo ed efficace, il problema dunque non è della legge ma della sua applicazione, soprattutto per quanto concerne il sistema dei controlli.
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QUESTO Lâ&#x20AC;&#x2122;IMPEGNO CONCRETO DELLâ&#x20AC;&#x2122;IIC h1UANDO IL SAGGIO INDICA LA ,UNA SOLO LO STOLTO GUARDA IL DITOx v Istituto Italiano per il Calcestruzzo, con il coinvolgimento e lâ&#x20AC;&#x2122;impegno di sempre nei confronti della formazione nelle scuole, dedica parte del suo tempo per lâ&#x20AC;&#x2122;approfondimento sulle tecnologie del calcestruzzo negli Istituti Tecnici secondari. Per incrementare il livello qualitativo del mondo delle costruzioni, con la possibilitĂ di perseguire una crescita professionale in linea con lo sviluppo tecnologico, una soluzione è stata certamente quella di cominciare a cambiare dalle proprie piĂš o meno piccole realtĂ e modificare soprattutto lâ&#x20AC;&#x2122;approccio tra scuola e mondo del lavoro.
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Silvio Cocco Presidente I.I.C.
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Per proseguire questa nostra politica e questo nostro percorso informativo, stiamo organizzando per il giorno 15 marzo c.a., in collaborazione con l’Istituto Mapelli di Monza, un convegno di studio sulla possibilità di favorire un più rapido inserimento dei giovani in questo mondo sempre più alla ricerca di nuove professionalità. La scuola offre infatti agli studenti un’ampia preparazione di base che dovrebbe però essere integrata da parallele esperienze pratiche di lavoro sul campo. L’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha collaudato da tempo, ormai 8 anni, un corso di specializzazione in “Tecnologo del Calcestruzzo”, tenuto durante le ore scolastiche in più Istituti Tecnici per Geometri, che ha consentito di dare agli studenti diplomati una specializzazione utile per l'inserimento occupazionale nel campo delle costruzioni. Questi risultati hanno sollecitato anche altre società del settore a promuovere, in parallelo con i programmi scolastici, la tenuta di corsi specialistici, proponendo iniziative concrete per la realizzazione di un programma integrato tra scuola ed attività specialistica d’impresa. A questo convegno parteciperanno esponenti politici come l’Onorevole Valentina Aprea e l’Onorevole Alessia Mosca, particolarmente impegnate in tematiche quali cultura, scienza e istruzione, nonché nelle riforme nel mondo del lavoro; sarà inoltre presente un’importante rappresentanza del mondo del lavoro: - Omg - Controls - Durocem - Teknopavi - Holcim Calcestruzzi - Holcim Cementi - Cave Rocca - Casiraghi Calcestruzzi - Borgonovo Calcestruzzi - Marcantonini - Teknachem - Tensofloor - Pentachem
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Presidente Silvio Cocco Vice presidente Valeria Campioni Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco Politecnico di Torino Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
Al convegno sarà presente un’importante rappresentanza del Comitato dei Professori e dei Genitori, particolarmente attento a ogni possibile positivo sbocco per i loro ragazzi. marzo 2012 Costruzioni 89
L’ISTITUTO I NFORMA
TRIONFO DEL CEMENTO
A DUBAI L’IIC AL CONVEGNO
INTERNAZIONALE SUL CEMENTO, UN EVENTO A CUI HANNO PRESO PARTE I PIÙ IMPORTANTI PRODUTTORI DI AFRICA E MEDIO ORIENTE
Istituto Italiano per il Calcestruzzo è stato invitato al Convegno Internazionale sul Cemento, tenutosi a Dubai dal 12 al 15 febbraio. Un convegno nel quale hanno partecipato i più importanti produttori di cemento dell’Africa e del Medio Oriente e, in questa occasione, l’IIC è stato ospite di un grandissimo Gruppo saudita, che
L’
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opera in questo settore. Durante la conferenza, più esponenti dei continenti sopra citati hanno evidenziato la globale richiesta di cemento e quindi, la naturale crescita sia in campo tecnologico e qualitativo, sia quantitativo di queste aree. Una speciale attenzione alle novità tecniche settoriali, ai miglioramenti delle prestazioni di tutta
I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
l’impiantistica con uno sguardo attento ed importante agli aspetti economici. Fulcro di tutti i discorsi era infatti la salvaguardia dell’ambiente e l’impiego di materiali di recupero provenienti da altri processi industriali.
In tale conferenza si sono confrontate le più eterogenee realtà e le più disparate problematiche in un unico interesse globale, quello di adottare la migliore tecnologia disponibile sul mercato mondiale del cemento.
Le formule indicate a pagina 80 sul dicembre 2011 di COSTRUZIONI (nell’articolo dal titolo “Durabilità, se ne parla da sempre…”) sono da intendersi come segue: Prima reazione: 2 (3CaO.SiO2) + 6H20 => 3CaO.2SiO2.3H2O + 3Ca (OH)2 Semplificata 2 C3S + 6 H => C3S2H3 + 3CH Seconda reazione: 2 (2CaO.SiO2) + 4H20 => 3CaO.2SiO2.3H2O + Ca (OH)2 Semplificata 2 C2S + 4 H => C3S2H3 + CH
NEWS
Cave&CALCESTRUZZO
Conquiste sempre più “concrete” ufficiale. 6$1<, in cordata con la Private Equity società CITIC Advisors PE (Hong Kong) Limited in qualità di azionista di minoranza, ha acquisito il 100% di 387=0(,67(5. La chiusura definitiva della transazione (ufficializzata il 30 Gennaio 2012) è in questi giorni soggetta all'approvazione delle autorità competenti, ma non non sussisterebbero motivi per cui l’accordo non vada a buon fine. Se fino allo scorso luglio la “notizia” era che Sany aveva inaugurato un suo stabilimento in Germania (e già il settore del calcestruzzo era rimasto scioccato da un investimento di circa 120 milioni di euro), oggi ci si
È
È il peso che ci guadagna Si chiama MC 382 ed è un sistema di pesatura della ASCOREL pensato per pale gommate. Seduto al posto di guida, l’operatore può controllare il peso del materiale caricato in benna nello stesso momento in cui viene sollevato. È stato progettato principalmente per agevolare l’esecuzione di accurati carichi su camion, in modo da velocizzare le operazioni di riempimento della vasca. Può anche essere programmato per memorizzare in maniera personalizzata dieci carichi parziali (camion, clienti o prodotti). L'MC 382 può anche essere calibrato per un massimo di tre attrezzature, in modo da poter passare senza problemi dalla benna alle forche senza alcun problema. L’interfaccia è composta da un Lcd monocromatico in cui vengono segnalati il peso target preimpostato e quello parziale caricato sull’autocarro. La selezione delle funzioni avviene dal tastierino sottostante che comprende anche un tasto per la stampa del report su cartaceo.
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parte Sany metterà sul piatto la solidità finanziaria e dall’altro Putzmeister le tecnologie avanzate e una rete commerciale e di assistenza mondiale. Liang Wengen, Presidente e fondatore di Sany, ha dichiarato: “La fusione Putzmeister-Sany creerà un leader di mercato nuovo e globale per pompe per calcestruzzo. Putzmeister resterà come un marchio indipendente con la propria
gestione all'interno del gruppo Sany. Siamo lieti di lavorare la gestione Putzmeister”. Sembra inoltre che Norbert Scheuch continuerà a ricoprire la carica di CEO di Putzmeister ed entrerà a far parte del consiglio esecutivo di Sany. Questa acquisizione segue quella di Zoomlion su Cifa, e quella di Liugong su HSW. ^^^ W\[aTLPZ[LY JVT
Il gigante respira meglio Sarà presentato in anteprima all’Intermat il kit, prodotto dalla HYDROKIT, di abbattimento delle polveri, da installare direttamente su macchine di grosse dimensioni, in particolar modo dumper. Il sistema funziona come un normale nebulizzatore che viene montato sull’anteriore dei veicoli e agisce impedendo il sollevamento del pulviscolo causato dal successivo contatto con i pneumatici. Viene così assicurata una migliore visibilità durante la marcia, un minor intasamento dei filtri motore e la riduzione delle polveri sospese. Sul veicolo in foto (Caterpillar 772) il sistema è composto da dieci nebulizzatori, collegati ad un serbatoio che è integrato all’interno della vasca del dumper a mezzo di un distributore a lato cabina e da una pompa da 500l/min che nebulizza da 0,36 a 0,4 l/m2 d’acqua al suolo.
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trova davanti a una vera e propria rivoluzione. Le aziende preferiscono sorvolare sui dettagli finanziari, ma secondo le agenzie Sany ha speso qualcosa come 700 milioni di euro. L’acquisizione da parte del leader cinese nel settore delle pompe per calcestruzzo, di uno dei costruttori più apprezzati nel mondo, genera una realtà assoluta a livello globale nel settore. Da una
CAVA&CALCESTRUZZO
50 anni da leader 1HO 5XOPHFD WD JOLD LO WUDJXDUGR LP SRUWDQWH GHL VXRL DQQL GL DWWLYLWj /ÂśD]LHQGD q QDWD QHO GDOOD YRORQWj H GDOOR VSLULWR LPSUHQGLWRULDOH GL $QWRQLR *KLVDOEHUWL 'XUDQWH L SULPL DQQL GL DW WLYLWj OD SURGX]LRQH HUD FRQFHQWUDWD VXOOD IDEEUL FD]LRQH GL UXOOL SHU FRQYRJOLDWRUL D QDVWUR GL JUDQ GH H PHGLD SRUWDWD SHU LPSLHJR LQ FDYH H PLQLHUH $OOÂśLQL]LR GHJOL DQQLÂś KD LQL]LDWR D SURGXUUH FRP SRQHQWL SHU L VLVWHPL GL WUDVSRUWR LQGXVWULDOH OLQHH GL DVVHPEODJJLR FDWHQH GL PRQWDJJLR H PRYLPHQ WD]LRQH GL FROOL XQLWDUL DQFKH JUD]LH DOOD FROODER UD]LRQH FRQ LO *UXSSR ,QWHUUROO &RQ LO WHPSR D TXHVWH JDPPH VL VRQR DIILDQFDWL DQ FKH L VLVWHPL GL PRWRUL]]D]LRQH FRPH L PRWRWDPEX UL H L FRPSRQHQWL SHU VLVWHPL GL PDJD]]LQDJJLR GL QDPLFR 1HJOL DQQL Âś OH SULPH DFTXLVL]LRQL GL VRFLHWj VWUDQLHUH FRQFRUUHQWL 1HO 5XOPHFD KD FRVWLWXLWR XQ JUXSSR OHDGHU PRQGLDOH GL D]LHQ GH H FROODERUDWRUL GD TXHVWÂśDQQR FDSLWDQDWR GDOOD QXRYD VHGH FHQWUDOH GHOOD +ROGLQJ ^^^ Y\STLJH P[
N EWS
High lander dei premiscelati un additivo che raddoppia la durata delle formulazioni lâ&#x20AC;&#x2122;ultima novitĂ di /$7(5/,7(. A partire dallo scorso febbraio, i prodotti premiscelati di Laterlite realizzati da quella data avranno una durata doppia, rispetto al passato. Lâ&#x20AC;&#x2122;azienda ha infatti provveduto a un importante aggiornamento dei suoi impianti produttivi per favorire il dosaggio del Cem Protector, un additivo che porta la scadenza del prodotto da 6 a 12 mesi. Si tratta di unâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa pensata sia per il settore della distribuzione edile che per gli utilizzatori, che raddoppia sia i tempi di stoccaggio di magazzini edili e di rivenditori. ^^^ SLJH P[
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Miscelatori sartoriali una gamma completa che soddisfa ogni esigenza produttiva quella dei mescolatori /25(9. La realizzazione di questi sistemi ha raggiunto unâ&#x20AC;&#x2122;estrema personalizzabilitĂ , grazie al fatto che il costruttore ha impostato i propri processi produttivi sulla flessibilitĂ di processo e su una gamma di complementi e accessori che ne consentono la massima adattabilitĂ ad ogni realtĂ dâ&#x20AC;&#x2122;impresa. Lorev ha potenziato il servizio di assistenza tecnica e servizio ricambi, forniti da unâ&#x20AC;&#x2122;efficace e tempestiva rete dâ&#x20AC;&#x2122;intervento per ridurre al minimo i rischi di fermo macchina. Inoltre il sistema di teleassistenza permette la connessione remota da parte tecnici Lorev al sistema individuale per intervento diretto. ^^^ SVYL] JVT
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La Stella sullâ&#x20AC;&#x2122;Oriente 6L q GHFLVDPHQWH UDIIRU]DWD OD SDUWQHUVKLS WUD 0HUFHGHV %HQ] 7UXFNV H LO FRVWUXWWRUH FL QHVH =RRPOLRQ +HDY\ ,Q GX VWU\ ,Q SDUWLFRODUH LO PHVH VFRUVR TXDQGR OH GXH VRFLHWj KDQQR VLJODWR XQD OHWWHUD GL LQWHQWL SHU OD FRQVHJQD GL EHQ DXWRWHODL 0HUFHGHV %HQ] GHOOD JDPPD VWUDGDOH $FWURV H /D FDVD FLQHVH ULFHYHUj L YHLFROL DGDWWDWL SHU OÂśDOOHVWLPHQWR GL DX WRSRPSH SHU FDOFHVWUX]]R HQWUR LO ,O JUXSSR WHGHVFR GLYLHQH FRVu OHDGHU WUD L FRPSHWLWRU HX URSHL QHO VHJPHQWR GHOOÂśLPSRUW LQ &LQD H ID GHO 3DHVH LO SURSULR VHVWR PHUFDWR SHU YROXPH GL YHQGLWH GL WUXFN /D ORJLFD q DQFKH TXHOOD GL XQD SHQHWUD]LRQH GL OXQJR WHU PLQH YLVWR FKH OD &LQD VWD DWWXDOPHQWH SLDQLILFDQGR GL LQYHVWLUH FLUFD GL Âź QHOOD FRVWUX]LRQH GL LQIUDVWUXWWXUH XUEDQH H GL HVSDQVLRQH WUD LO H LO ^^^ TLYJLKLZ ILUa P[
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ATTUALITĂ&#x20AC; & PRODOTTI
Evoluzione della ďŹ liera In pochi anni il comparto dei costruttori di macchine per il trasporto e la messa in opera del calcestruzzo ha cambiato volto. Lâ&#x20AC;&#x2122;Ad di Cifa, parte del gruppo a base cinese Zoomlion, condivide con noi la sua visione
Sopra una pompa autocarrata Cifa K62H Carbotech al lavoro con il braccio da 62 m in 6 sezioni totalmente estese.
è grande movimento nel mondo delle macchine per il calcestruzzo. Ă&#x2C6; di queste settimane la notizia della fusione tra Putzmeister e Sany, mentre fonti non ufficiali prospettano la possibilitĂ di unâ&#x20AC;&#x2122;operazione simile tra Schwing e Xcmg.
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$EELDPR FKLHVWR D 'DYLGH &LSROOD DPPLQLVWUDWRUH GHOHJDWR GL &LID D FRVD q GRYXWR TXHVWR VSULQW GL IXVLRQL H DFTXLVL]LRQL LQWHUQH DO FRPSDUWR ( TXDOL GLQDPLFKH GL PHUFDWR SRUUj LQ HVVHUH" â&#x20AC;&#x153;Il mercato dei macchinari per il calcestruzzo sta vivendo una situazione senza precedenti. Il recente shopping cinese in Europa (Putzmeister acquisita da Sany, le voci su un possibile investimento della cinese
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Xcmg nel gruppo Schwing) rende evidente una cosa molto semplice: il mercato nel giro di 4/5 anni - è cambiato in maniera radicale con uno slittamento repentino ad Oriente, in termini di volumi e di profittabilitĂ . I principali player cinesi del settore dopo avere vissuto anni di crescite continue a doppia cifra sul mercato interno e lanciato negli anni scorsi degli investimenti diretti in Europa e nel mondo stanno investendo le enormi risorse economiche accumulate per acquisire i propri concorrenti, accelerando drasticamente lâ&#x20AC;&#x2122;internazionalizzazione dei propri mercati, per essere pronti al futuro. Acquisire un concorrente è di certo la via piĂš veloce per conquistare quote di mercato fuori dalla Cina
oltre che reti di vendita, un marchio affermato, produzioni avviate e localizzate e tecnologia. Tutto questo ha un effetto diretto nella ridefinizione dei rapporti di forza tra concorrenti, anche nel vecchio continente. Il mercato europeo permane asfittico, e la domanda si va fortemente polarizzando e premia da un lato lâ&#x20AC;&#x2122;innovazione e la qualitĂ , dallâ&#x20AC;&#x2122;altro il fattore prezzoâ&#x20AC;?. ( LO JUXSSR =RRPOLRQ GHO TXDOH ID SDUWH &LID FRPH VL PXRYH LQ TXHVWR FRQWHVWR" â&#x20AC;&#x153;A differenza delle operazioni piĂš recenti concluse dai nostri concorrenti, lâ&#x20AC;&#x2122;acquisizione di Cifa da parte di Zoomlion non è stata dettata dalla contingenza economica ma da una
CAVE&CALCESTRUZZO visione piĂš lungimirante, strategica, che oggi si dimostra in tutta la sua validitĂ , tanto da essere seguita da altri. Ă&#x2C6; avvenuta quasi 4 anni fa, quando i volumi del mercato europeo erano su ben altri livelli. A distanza di pochi mesi dalla nostra acquisizione, il mercato è crollato ma il processo di integrazione tra culture e le visioni manageriali (con tutti gli elementi di complessitĂ immaginabili) è proseguito senza sosta. Oggi però Cifa e Zoomlion sono giĂ pronte ad affrontare la competizione secondo una logica di double brand nel settore dei macchinari per il calcestruzzo. Per Zoomlion, inoltre, gli scorsi anni sono stati essenziali per pianificare la strategia europea - e le relative azioni - sia per il settore del sollevamento (gru a torre e mobili), sia negli altri comparti industrialiâ&#x20AC;?. 4XDOL WHQGHQ]H VRQR LQ DWWR QHO PHUFDWR HXURSHR H QHO EDFLQR PHGLWHUUDQHR GHOOH PDFFKLQH SHU LO FDOFHVWUX]]R" ( TXDOL OH DUHH GL H[SRUW SL LQWHUHVVDQWL D OLYHOOR PRQGLDOH" â&#x20AC;&#x153;La crisi del credito ha messo in forte difficoltĂ clienti e fornitori, e lâ&#x20AC;&#x2122;effetto si è scaricato sul mercato dei macchinari per costruzione. La scarsa liquiditĂ ha determinato pochi investimenti in attrezzature e scoraggiato la sostituzione del parco circolante obsoleto. Il trend non è stato però omogeneo in tutte le aree. Nei Paesi del Sud Europa e dellâ&#x20AC;&#x2122;Est Europa il mercato ha continuato a contrarsi, mentre nellâ&#x20AC;&#x2122;Europa
Centrale e Settentrionale ha fatto segnare una ripresa sin dal 2010. Questo scenario negativo è stato in principio (fino al 2010) parzialmente bilanciato da dinamiche molto positive nei Paesi del Nord Africa e del Vicino Oriente, dove Turchia e Arabia Saudita sono stati tra i mercati piĂš floridi. Oggi a livello mondiale, oltre ai Paesi asiatici (non solo Cina e India, ma anche Indonesia, Thailandia e Malaysia), i trend piĂš incoraggianti giungono dalla Russia e dallâ&#x20AC;&#x2122;Africa Sub-sahariana, mentre dal Nord America giungono timidi segnali di ripresaâ&#x20AC;?. *XDUGDQGR DO VROR PHUFDWR ,WDOLD FL VRQR DUHH JHRJUDILFKH SL SURPHWWHQWL GL DOWUH" â&#x20AC;&#x153;In Italia abbiamo vissuto anni molto difficili, ma speriamo di voltare pagina giĂ dal 2012. Lâ&#x20AC;&#x2122;adesione al sistema statistico SIMON, gestito dallâ&#x20AC;&#x2122;associazione Unacea, ci dĂ trimestralmente una visione complessiva sugli andamenti di mercato a livello regionale per ciascuna linea di prodotto. Le Regioni del centro Italia sono quelle in cui il calo si è avvertito maggiormente. In prospettiva, però, le Regioni centrosettentrionali sono quelle in cui si concentrano la maggior parte dei progetti infrastrutturali, dalle autostrade venete e lombarde alle linee per lâ&#x20AC;&#x2122;alta velocitĂ ferroviaria, passando per le metropolitane di Roma e opere come il Quadrilatero o la Variante di Valico. Con il posticipo del progetto del Ponte sullo Stretto, a Sud restano
N EWS
programmati solo alcuni piccoli-medi progetti infrastrutturaliâ&#x20AC;?. 3HU TXDQWR ULJXDUGD OH DWWLYLWj WHFQLFKH TXDOL VRQR L WHPL G DWWXDOLWj FKH VWD DIIURQWDQGR LO YRVWUR VHWWRUH" 4XDOL VRQR D VXR JLXGL]LR L YHUVDQWL VXL TXDOL VL HYROYHUDQQR L YDUL SURGRWWL" â&#x20AC;&#x153;Dal punto di vista tecnico, il settore delle costruzioni, e in particolare quello delle macchine per calcestruzzo, è in continua e rapida evoluzione. Vi sono prodotti che hanno ancora un elevato contenuto di evoluzione tecnologica e non sembrano aver raggiunto caratteristiche di maturitĂ o di fine evoluzione, tantâ&#x20AC;&#x2122;è vero che ogni anno assistiamo al lancio di nuovi prodotti con contenuti innovativi. Lo sviluppo di nuovi prodotti punterĂ a ridurre i pesi complessivi delle macchine, ad esempio con lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo di materiali ad alto contenuto tecnologico, con lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo di raggiungere performance impensabili fino a pochi anni fa. Un altro filone molto importante che ha ancora uno spazio evolutivo nelle macchine per il calcestruzzo è lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo spinto dei controlli elettronici, al fine di rendere lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo delle macchine piĂš efficiente ma soprattutto molto piĂš sicuro. Infine, assai importante, è lo sviluppo di macchine cosiddette â&#x20AC;&#x153;verdiâ&#x20AC;?, attraverso lo studio e lâ&#x20AC;&#x2122;applicazione di tecnologie per il risparmio energetico e di attenzione per lâ&#x20AC;&#x2122;ambiente, che riducano lâ&#x20AC;&#x2122;impatto di emissioni sonore e di emissioni inquinantiâ&#x20AC;?.
Davide Cipolla, amministratore delegato di Cifa.
Allâ&#x20AC;&#x2122;Ermco 2012 Segnaliamo che Cifa sarĂ presente, come sponsor principale, al convegno dellâ&#x20AC;&#x2122;Ermco (Associazione europea di produttori di calcestruzzo) in programma a Verona dal 20 al 22 giugno 2012. Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www.ermco.eu
marzo 2012 Costruzioni 95
ATTUALITĂ&#x20AC; & PRODOTTI Sopra una pompa autocarrata Zoomlion con braccio in 4 sezioni allestita su Man.
Al classico spritz beton Cifa si affiancherĂ presto un nuovo modello compatto.
96 Costruzioni marzo 2012
'RSR 6LPHP H ,PHU *URXS DQFKH &LID H 7XUERVRO KDQQR VFHOWR GL DGHULUH DOOÂśDVVRFLD]LRQH 8QDFHD DXPHQWDQGR LQ HVVD LO SHVR GHO FRPSDUWR GHL PDFFKLQDUL SHU LO FDOFHVWUX]]R 4XDOL HOHPHQWL GHO SURJHWWR 8QDFHD YL KDQQR FRQYLQWR D IDUH TXHVWR SDVVR" â&#x20AC;&#x153;Anzitutto sottolineo che ci sono molte aziende del comparto calcestruzzo in Italia che collaborano fattivamente con Unacea per la raccolta delle statistiche di settore, pur non essendo ancora iscritte. Cifa ha deciso di aderire allâ&#x20AC;&#x2122;associazione perchĂŠ avvertiva la necessitĂ di una rappresentanza specifica del comparto macchine per calcestruzzo, nel quadro di una unitaria delle macchine per costruzioni. Oggi abbiamo bisogno di unâ&#x20AC;&#x2122;associazione che sappia, da un lato, stimolare e, dallâ&#x20AC;&#x2122;altro, reagire agli impulsi aziendali in tempo reale. E che lo faccia con un approccio pragmatico, per far sentire la voce del comparto in Italia come in Europa. Abbiamo visto nascere e crescere Unacea e ne abbiamo apprezzato gli sforzi operativi sul versante del networking con le istituzioni e con i vari interlocutori del settoreâ&#x20AC;?. 4XDOL VRQR OH SURSRVWH FKH FRPH D]LHQGH GL PDFFKLQH SHU LO FDOFHVWUX]]R SRUWDWH DYDQWL QHL FRQIURQWL GHO JRYHUQR" â&#x20AC;&#x153;Negli scorsi mesi, ci sono giĂ stati degli incontri in cui lâ&#x20AC;&#x2122;associazione ha avanzato delle proposte al Ministero dello Sviluppo economico. Innanzitutto puntiamo al riconoscimento di agevolazioni (sotto forma di
sistemi premiali o di sgravi fiscali) per le aziende che acquistano macchinari piĂš evoluti in termini di qualitĂ e sicurezza, come impianti di betonaggio muniti di mescolatore, autobetoniere munite di sistemi di sicurezza o macchine in presa di forza o con altri sistemi di potenza, che hanno emissioni piĂš contenute rispetto a quelle che utilizzano motori ausiliari. E premi assicurativi rilevanti per quegli utilizzatori che effettuano periodicamente dei controlli sulle pompe. Unacea chiede anche lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione di unâ&#x20AC;&#x2122;anagrafe per tutte le macchine da costruzione: nellâ&#x20AC;&#x2122;attuale parco circolante vi sono ancora mezzi costruiti con tecnologie obsolete e altamente inquinanti, non conformi alle normative in fatto di sicurezza e ambiente. Lâ&#x20AC;&#x2122;anagrafe permetterebbe una conoscenza dettagliata delle anomalie, e quindi una maggiore riconoscibilitĂ delle politiche di incentivo/disincentivo da attuare a tutela delle case produttrici, degli operatori e della salute dei cittadini in generale. Un altro tema molto importante da non trascurare e di cui si parla da anni è lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione di una sorta di â&#x20AC;&#x2DC;patentinoâ&#x20AC;&#x2122; per lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo delle macchine per calcestruzzo che consenta, previa formazione specifica agli utilizzatori, di raggiungere standard di sicurezza superiori. Speriamo di riprendere al piĂš presto il filo del dialogo con il Governo per portare avanti le nostre istanze e raggiungere risultati concretiâ&#x20AC;?.
&RPH VL q FKLXVR LO SHU &LID H SHU =RRPOLRQ H TXDOL VRQR L SURVVLPL RELHWWLYL D]LHQGDOL FKH YL VLHWH SRVWL" â&#x20AC;&#x153;Il 2011 si è chiuso per Cifa in modo molto positivo. Registriamo un incremento di fatturato, trainato essenzialmente dallâ&#x20AC;&#x2122;export. Anche il gruppo Zoomlion ha raggiunto performance di riguardo, mantenendo le proprie quote in Cina e registrando un notevole aumento di fatturato anche nelle altre aree del mondo. Sono ormai diversi anni che il gruppo incrementa il fatturato di oltre il 50% allâ&#x20AC;&#x2122;anno; prova ne sia il fatto che, lo scorso anno, il gruppo Zoomlion è entrato nella top list delle 10 aziende di macchinari per costruzione piĂš importanti al mondo. Tra i prossimi obiettivi câ&#x20AC;&#x2122;è quello di proporre prodotti (sia a brand Cifa, sia a brand Zoomlion) sempre piĂš adeguati alle esigenze dei singoli mercati e di aumentare il portafoglio di prodotti e servizi (finanziari e di assistenza post-vendita) da offrire ai clienti. Allâ&#x20AC;&#x2122;ormai prossima fiera Intermat 2012 che si terrĂ ad aprile a Parigi, presenteremo delle novitĂ sostanziali: uno spritzbeton compatto per le piccole gallerie, una gamma di mescolatori per impianti di betonaggio fissi e mobili, passando per delle nuove versioni di autobetoniere e betonpompe. Senza dimenticare le pompe della gamma Carbotech, sempre piĂš popolari e apprezzate nei Paesi Europeiâ&#x20AC;?.
I MPIANTI CALCESTRUZZO
LIEBHERR PRESENTA MOBILMIX 2.5 IL NUOVO IMPIANTO DI BETONAGGIO MOBILE DA 110 M³ ORA, DEDICATO A GRANDI CANTIERI COME GLI AEROPORTUALI E AUTOSTRADALI DI
MATTHIEU COLOMBO
ll’Intermat 2012 di Parigi, Liebherr presenta il nuovo impianto di betonaggio Mobilmix 2.5. Si tratta di un impianto mobile che arriva a una produzione massima di 110 m³ di calcestruzzo all'ora e concepito con un sistema a container per favorire un montaggio semplice e sicuro. I moduli container sono già pronti per essere innestati affinché l’installazione dell‘intero impianto avvenga nel giro di pochi giorni. Ogni container include dei sostegni in acciaio studiati per non rendere necessaria la realizzazione di fondamenta in calcestruzzo. Una volta montati, i moduli a container costituiscono una copertura completa che serva da riparo per le intemperie. Il miscelatore integrato a doppio albero DW 2.5 è stato sviluppato sfruttando la grande esperienza che Liebherr ha nella costruzione di sistemi di miscelazione. Data la capacità produttiva, che può essere raddoppiata con l’adozione di un impianto gemello, il nuovo Mobilmix 2.5 è destinato a servire cantieri importanti come quelli aeroportuali e autostradali o per la realizzazione di ponti e gallerie. RRST
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98 Costruzioni marzo 2012
CAVE&CALCESTRUZZO
UN MOBILE da produzione PERSONALIZZABILE, ANCHE DOPPIO Il nuovo Mobilmix 2.5 può essere utilizzato anche come doppio impianto con un rendimento che arriva così a circa 220 m³/h. In questo caso, il comando avviene da una postazione unica e i sistemi di miscelamento funzionano in alternanza. Inoltre, per il Mobilmix 2.5 sono a catalogo diversi optional. L’impianto può essere ampliato, ad esempio, con bilance per additivi, sistema di pulizia ad alta pressione per il mescolatore, sistemi di filtraggio polvere e serbatoi dell’acqua.
U N IMPIANTO MOBILE DA 30 M3/ORA Nel 2011 Liebherr ha anche presentato la nuova centrale di betonaggio compatta Mobilmix 0.5 che arriva a produrre fino a 30 metri cubi orari. Progettato per essere trasferito in poco tempo da un cantiere all’altro, l’impianto Mobilmix si trasporta premontato e precablato in due container standard. Per scaricare e posizionare i due container che formano la centrale dai camion non è neccessaria nessuna gru. Ogni unità, infatti, ha un sistema di sollevamento autonomo.
marzo 2012 Costruzioni 99
È LA SCELTA PERFETTA PER CHI CERCA UN ALL TERRAIN PER PRODURRE CALCESTRUZZO IN LOCO, TAGLIANDO I GAP DELL’APPROVVIGIONAMENTO Benna in posizione di carico e serranda posteriore chiusa
CON LA BETONIERA TRADIZIONALE DI
CRISTIAN FURINI
L’operatore la guida come una pala gommata Apertura della serranda e carico inerti nel tamburo
L’operatore effettua il carico del cemento
Riempimento del doppio serbatoio d’acqua
100 Costruzioni marzo 2012
on tutte le imprese edili hanno convenienza a far giungere in cantiere grandi quantità di calcestruzzo a mezzo di betoniera. Ma per queste stesse realtà la quantità prodotta in loco da piccole betoniere stazionarie potrebbe risultare insufficiente a coprire il fabbisogno o inadeguata alla modalità di gettata. La soluzione può essere rappresentata da una vera centrale di betonaggio su gomma, autocaricante e progettata per poter produrre e trasportare quasi ovunque (grazie alla trazione integrale) il calcestruz-
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CAVE&CALCESTRUZZO
Calcestruzzo
JUST IN TIME
UN RISPARMIO NOTEVOLE
zo e di gettarlo direttamente in opera. È stata la direzione intrapresa dell’impresa di scavi e demolizioni Zerbato Luciano & C di Salgareda (Tv) impiegata, a Ponte di Piave, nelle opere di urbanizzazione della zona industriale relativa al piano di lottizzazione PN 13. Lì, per la realizzazione di cordonate e fondamenti a fianco strada in calcestruzzo, è stata impiegata l’autobetoniera autocaricante fuoristrada Carmix 2.5 TT, prodotta dalla Metalgalante che ha assolto ad un compito fondamentale: produrre calcestruzzo quando serve.RRST
Miscelare calcestruzzo di alta qualità a basso costo ovunque sia necessario. È questo il movente che quattro anni fa ha convinto Luciano Zerbato ad acquistare una Carmix 2.5TT, macchina che ha già all’attivo 1.000 ore di lavoro. Grazie al progetto dell’azienda Veneta l’impresa dispone di una autobetoniera in grado di si autoalimentarsi, produrre, trasportare e scaricare oltre 80 m3 di calcestruzzo al giorno, impiegando un solo operatore. Come ci racconta il signor Zerbato “Con la Carmix abbiamo ridotto notevolmente i costi di produzione del calcestruzzo. Il materiale viene prodotto nella quantità desiderata (circa 30 m3 al giorno). Per lavori medio piccoli o di finitura questo aspetto elimina pesantemente gli sprechi, anche di tempo, e razionalizza il cantiere che diventa indipendente dalle consegne della autobetoniera classica. Il nostro operatore con pochi gesti scarica il materiale attorno ai quattro lati della macchina ad oltre 2 metri di altezza, senza alcuna manovra. Non solo. L’omologazione della Carmix a macchina operatrice ci consente di spostarla anche su strada, a pieno carico, fattore questo che ci consente di impiegarla anche nei cantieri urbani”.
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Capacità betoniera/resa impasto Motore Potenza Trasmissione Velocità lavoro/trasferimento Impianto oleodinamico Capacità pala frontale Serbatoi acqua/olio/gasolio Pendenza superabile Freni Pneumatici Raggio di volta int./est. Peso operativo
I L CARICO SOTT’0CCHIO 3.450 l/2,5 m3 Perkins 1104 D-44T 63 kW a 2.200 giri/min Idrostatica Bosch, 4x4 9-25 km/h Tre circuiti indipendenti 400 l 2x270/105/80 l 30% Dischi a bagno d’olio 12,5/20 PR 1.500/3.500 mm 6.100 Kg
www.carmix.com
Punto di forza della Carmix è la pala idraulica articolata da 400 l che permette di caricare gli inerti con assoluta precisione. Aiuta la cabina anteriore lato pala (i competitor la montano dietro il tamburo con la benna che si carica in retro) per assicurare una perfetta visibilità e una velocità di carico maggiore. La pala è inoltre collegata al telaio della macchina (e non a quello del tamburo), il che consente di trasferirle tutta la spinta di trazione. La lama interna alla benna permette di rompere i sacchi di cemento evitando perdite, mentre lo sportello stagno retro benna rimane chiuso per caricarla a raso e lo si riapre (idraulicamente) quando si carica il tamburo. Dalla benna tutto il materiale fluisce facilmente nella betoniera. In questo modo vengono ridotti i tempi ciclo di caricamento e quindi i consumi.
IL PESO DELLA QUALITÀ b.com ioniwe z u r t s o www.c nte
Le funzioni principali di pala e tamburo vengono comandate da un joystick servo-comandato (Joymix). Una volta all’interno del tamburo (da 3.450 l per 2,5 m3), inerti e cemento si impastano grazie all’acqua pompata dai due serbatoi da 270 l ciascuno. La qualità dell’impasto (e dunque del calcestruzzo) è assicurata dalle doppie eliche di mescolazione da 4 mm e di tipo “T” (nuovo modello). A richiesta è disponibile un sistema di pesatura di controllo a celle di carico (Load Cells) con display in cabina dotato di stampante che permette di monitorare sia la fase di carico che quella di scarico, andando a misurare il peso del contenuto della botte per tenere sotto controllo la percentuale di acqua (certificazione della qualità del calcestruzzo). Il sistema consente inoltre di aumentare la velocità di carico: quando si raggiunge il peso voluto di materiale caricato nel tamburo è sufficiente chiudere la serranda della benna.
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AUTOBETONIERA AUTOCARICANTE
CARMIX 2.5 TT
TUTTI I CANTIERI SONO POSSIBILI Le quattro ruote motrici permanenti hanno trasmissione idrostatica automatica Bosch-Rexroth, del tipo a pompa e motore a portata variabile collegati ai differenziali tramite cambio a 2 velocità (lavoro e trasferimento). Questo permette alle autocaricanti Metalgalante di superare, a pieno carico, pendenze di oltre il 30%. La massima manovrabilità invece è prerogativa delle tre tipologie di sterzata (granchio, parallelo o primo asse)
Il 4 cilindri Perkins trasversale
Serranda aperta per lo scarico
degli assali Dana Spicer, con differenziali e freni a disco multipli a bagno d’olio per garantire le massime prestazioni anche a condizioni operative critiche. Così assettata, la macchina è in grado di coprire agevolmente aree con un’estensione di 200 metri lineari lavorando, come nel cantiere di Ponte di Piave, in combinazione con un escavatore che prepara la canalina, per una produttività di quattro cicli completi per ogni ora.
La manichetta per riempire i due serbatoi d’acqua
CAVE&CALCESTRUZZO Stabile e bilanciata Altro plus della gamma Carmix (disponibile anche con tamburi da 1, 3,5 o 5,5 m3 ) è la betoniera girevole di 300° che scarica il calcestruzzo sui quattro lati della macchina ad un’altezza di due metri. La flessibilità è quindi massima e la Carmix si può impiegare in tutti quei cantieri (specie gli urbani) in cui ci sono difficoltà a girare il veicolo in spazi ridotti o in quelli stradali, in cui la macchina deve adeguarsi all’andamento della linea viaria. Non solo. La caratteristica disposizione anteriore di cabina e pala e quella del motore (posteriore trasversale) garantiscono un’elevata stabilità di tutta la macchina, in qualsiasi posizione si trovi il tamburo (ha il baricentro tra i due assali) e in qualsiasi pendenza si trovi ad operare.
Il baricentro della macchina è molto basso perchè la cabina è montata anteriormente alle ruote anteriori e non sopra le stesse, inoltre non necessita alcun tipo di rotazione, tanto che la sagoma della macchina non varia in fase operativa. Da sottolineare che tutti i circuiti idraulici (pompa trasmissione, pompa trasmissione bicchiere e pompe ad ingranaggi per pala e ribaltamenti) sono separati per diminuire i rischi di eventuali rotture. Per la gestione dell’acqua sono invece due le pompe: una centrifuga a bassa pressione per il riempimento dei due serbatoi e una di alta pressione a 90 bar, connessa ad una lancia per mezzo 5 m di tubazione e destinata al lavaggio e alla pulizia macchina.
Sopra, la fase di lavaggio del tamburo con lo scarico dell’acqua.
La benna collegata al telaio macchina
Gli assali Dana Spicer
Serranda benna chiusa durante il carico
AUTOBETONIERA AUTOCARICANTE
La gamma Carmix è stata di recente restilizzata. Il cambiamento più evidente è la scomparsa del ribaltamento del bicchiere in scarico, grazie alla nuova struttura interna del tamburo con doppia elica di mescolazione. Lo scarico avviene per inversione del senso di rotazione.
Sopra, da sinistra, Simone Bascelli della Metalgalante, Luciano Zerbato (titolare) e Alessandro Zanotto (operatore).
È LA NUMERO QUATTRO
In alto, da sinistra, il nuovo tamburo a doppia elica, e la serranda benna. Sopra, da sinistra, il sistema di pesatura Load Cell (con stampante) e il contalitri acqua per il tamburo.
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L’impresa Zerbato Luciano di Salgareda (TV) è specializzata in urbanizzazioni, opere acquedottistiche e fognature. Lo staff aziendale è composto da undici dipendenti. Il parco macchine è completo, senza la necessità di ricorrere al noleggio. Ne è una dimostrazione la Carmix 2.5TT, acquistata dall’azienda quattro anni fa. Nella cronostoria dell’impresa si tratta della quarta autobetoniera autocaricante fuoristrada di altri marchi concorrenti. Tra le caratteristiche che ha apprezzato il signor Zerbato c’è la compattezza e maneggevolezza data dal passo corto, la stabilità, le prestazioni di impasto e la bassa richiesta di manutenzione anche grazie al ridotto numero di punti di ingrassaggio.
„È potente. E fa risparmiare molto Diesel.“ Le pale gommate L 550: un risparmio di carburante fino a 10 litri. La pala gommata L 550 nella versione galleria ha convinto la ditta Toto S.p.A. a Chieti Scalo grazie alla sua grande economia d’esercizio: questa pala gommata, impiegata persino nelle condizioni di lavoro più gravose, consuma fino a 10 litri/ ora in meno di carburante rispetto ai modelli simili della concorrenza. Grazie alla massima potenza di movimentazione, alla qualità di lunga durata e all’elevata disponibilità, le macchine assicurano anche a voi vantaggi decisivi, tonnellata dopo tonnellata.
Mario di Pietro
Prestazione di movimentazione: 300-400 tonnellate/ora Percorso dei cicli di carico: circa 20 metri Consumo di carburante: 13-15 litri/ora ostro ate il n
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na diversificazione delle attività che ha superato le aspettative più rosee. Frappa Edilizia, con sede a Camino al Tagliamento (UD), in breve tempo è diventata punto di riferimento per la costruzione delle centrali a biogas e partner di alcune delle aziende più note del settore. Punto di forza dell’azienda è la creazione di un sistema innovativo di realizzazione degli impianti, chiamato Smart Energy, un servizio semplice e veloce fornito a coloro che hanno intenzione di costruire centrali per la produzione di energia elettrica derivante dalla fermentazione di biomasse. Con questo sistema sono già stati realizzati, per vari clienti, 12 impianti da 1 MW in tutto il Nord Italia, cinque nel solo 2011. Con le nuove centrali il fatturato di Frappa relativo a quest'ambito è cresciuto del 50% nel giro di due anni. Nel 2011 il business del biogas ha rappresentato il 25% del volume d'affari complessivo, circa 4 milioni di euro, contro il 20% del 2010. RRST
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SOLUZIONI COSTRUTTIVE
A TENUTA STAGNA Il primo step per la realizzazione di un impianto a biogas riguarda la costruzione dei manufatti che compongono l’impianto stesso: digestori, prevasca, sistema di alimentazione della biomassa, basamento adibito a sorreggere il motore che produce la corrente elettrica, vasche di stoccaggio, vasca di separazione e silos. I problemi principali riguardano proprio questa fase per-
ché tutte le strutture devono essere costruite con tipologie di calcestruzzo armato speciale in grado di garantire una resistenza all’aggressione chimica delle sostanze contenute all’interno della biomassa e dei gas che si generano. Anche le dimensioni sono soggette a tolleranze costruttive rigide, per ospitare sofisticati apparati tecnologici a garanzia della tenuta stagna.
Pronto in 30 giorni: già fatto!? Proprio per risolvere le problematiche costruttive descritte, Frappa Edilizia ha sviluppato Smart Energy, un proprio sistema di realizzazione di vasche circolari e rettangolari che consente di completare le opere civili di un impianto da 1 MW in 30 giorni lavorativi, con precisione millimetrica e riducendo al minimo l’errore umano con la logica del cantiere industrializzato. Gli strumenti impiegati sono facilmente trasportabili, mentre per garantire la durabilità dei manufatti, i tecnici dell’azienda hanno eseguito studi e sperimentazioni, con i maggiori esperti italiani, per trovare il calcestruzzo con il mix design ideale e attuare il controllo qualitativo dei materiali.
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La soluzione di Frappa prevede attrezzature home made studiate e realizzate in autonomia, che permettono di realizzare vasche di diversi diametri ed altezze senza dovere ogni volta sostituire parti o acquistarne di nuove. Inoltre i componenti vengono installati in modo semplice e senza errori che possano alterare la geometria delle vasche. Da ricordare anche che Smart Energy abbina gli aspetti operativi con la sicurezza: la tecnica utilizzata prevede infatti l’uso di un sistema di ponteggio realizzato ad hoc, conforme alle operazioni a elevate altezze e alla forma circolare delle vasche.
CAVE&CALCESTRUZZO
SOLUZIONE CUSTOM MADE Per andare più nello specifico, segnaliamo che Smart Energy prevede l’impiego di casseri armo-metallici (a marchio Pilosio, ndr) con speciali accessori di raccordo al fine di poter realizzare vasche di qualsiasi diametro (anche oltre i 40 metri) e di altezze che finora hanno raggiunto i 18 metri. L’armatura di rinforzo delle strutture in calcestruzzo è stata sviluppata con un sistema personalizzato di reti metalliche, le cui dimensioni derivano dal calcolo strutturale del progettista: le reti sono realizzate in ferriera in una catena di produzione dedicata e sviluppata dallo studio tecnico di Frappa Edilizia.
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SOLUZIONI COSTRUTTIVE
CONTINUA EVOLUZIONE Fondata nel 1972 da Giuseppe Frappa, nel corso degli anni Frappa Edilizia si è trasformata da impresa artigiana a gruppo aziendale con un fatturato di circa 13 milioni di euro (dato previsionale 2011), una copertura territoriale in tutto il Nord Italia e 65 addetti tra dipendenti e collaboratori. Il suo campo d’azione spazia nell’edilizia a tutto tondo: residenziale, commerciale, industriale e pubblica, oltre alla costruzione di impianti sportivi e al presidio nel mercato delle energie rinnovabili.
I L FUTURO È GREEN La foto a destra immortala i lavori di costruzione dell’ultimo impianto biogas da 1 MW, realizzato in collaborazione con la bavarese Schmack Biogas a Belgioioso, in provincia di Pavia. Per il futuro il committente prevede la realizzazione di altri impianti, con particolare attenzione a quelli più contenuti (350 – 500 kW) in grado di inserirsi in un contesto ancora più green e di grande interesse per le piccolemedie aziende agricole: un impianto di dimensioni ridotte, infatti, verrebbe alimentato interamente con le colture dell’azienda agricola, senza la necessità di reperire la bio-
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massa da terzi. Si andrebbe inoltre a sfruttare anche il calore prodotto dalla combustione del biogas, impiegandolo all’interno dell’azienda agricola o nelle infrastrutture di altri contesti limitrofi.
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Sollevatori telescopici New Holland allarga lâ&#x20AC;&#x2122;offerta lanciando un modello ultra compatto da 6 m e 2,5 t
Piattaforme aeree Le telescopiche Haulotte al lavoro per il Nuovo Centro Congressi di Roma
IN QUESTO NUMERO...
MARZO
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FLOTTE&NOLEGGIO
Gru sopra la City er costruire il grattacielo The Shard progettato dallâ&#x20AC;&#x2122;architetto italiano Renzo Piano, la Mace Construction Ltd. ha scelto otto gru 7(5(; noleggiate dal distributore Select Plant Hire. Quando sarĂ ultimato, il The Shard dominerĂ lâ&#x20AC;&#x2122;intera cittĂ di Londra con la sua altezza di ben 310 m. Proviamo a darvi unâ&#x20AC;&#x2122;idea delle dimensioni della costruzione con qualche numero: la superficie calpestabile complessiva interna sarĂ di 920.000 metri quadrati, i piani 87 e le persone che potranno accedervi circa 7.000. Allâ&#x20AC;&#x2122;interno del The Shard sono a oggi previsti: un hotel a cinque stelle, diversi bar, ristoranti, sale di proiezione, appartamenti di lusso e uffici. La costruzione di quello che sarĂ il grattacielo piĂš alto dâ&#x20AC;&#x2122;Europa rientra nel progetto di riqualificazione
A sinistra, svetta una Terex CTL180-16 la cui ralla raggiungerĂ i 317 m dâ&#x20AC;&#x2122;altezza. In basso, una CTL400-24 ancorata con sistema high-rise.
P
del quartiere London Bridge, sulle sponde del fiume Tamigi, a pochi passi dalla Tate Modern Gallery. â&#x20AC;&#x153;Noi crediamo che il successo dei progetti piĂš impegnativi di oggi sia
basato sullâ&#x20AC;&#x2122;equilibrio tra i prodotti di qualitĂ come i nostri, la consulenza tecnica e il lavoro in sinergia con i clientiâ&#x20AC;? ha dichiarato Martina Moritsch (figlia del noto Ferruccio), Managing Director del reparto Gru a Torre di Terex Cranes. Lo Shard è effettivamente un esempio perfetto di come i disegni complessi dellâ&#x20AC;&#x2122;architettura moderna creino nella clientela la necessitĂ di trovare soluzioni su misura e una
consulenza tecnica di elevato profilo. Riepiloghiamo le otto gru Terex con braccio a volata variabile noleggiate e gestite dalla Select Plant Hire per questo cantiere: CTL140-8, CTL180-16, quattro CTL 260-18, due CTL400-24. Fondata nel 1985, la Select Plant Hire fa parte del gruppo Laing Oâ&#x20AC;&#x2122;Rourke, una delle piĂš grandi societĂ di noleggio del Regno Unito. ^^^ [LYL_ JVT
Un 2011 da record e prospettive sudamericane $QFKH QHO LO IDWWXUDWR GHOOD 6RFDJH KD IDWWR VHJQDUH XQ DXPHQWR 1R QRVWDQWH LO SHULRGR QRQ VLD GHL PLJOLR UL LO FRVWUXWWRUH GL SLDWWDIRUPH DHUHH GL 6RUEDUD 02 KD FKLXVR OR VFRU VR DQQR UDJJLXQJHQGR L PLOLR QL GL (XUR GL IDWWXUDWR 0HULWR GHOOÂśDWWHQWD SROLWLFD FRPPHU FLDOH VXO WHUULWRULR LWDOLDQR FRPH VX TXHOOR LQWHUQD]LRQDOH GHO UDSSRUWR TXDOLWj SUH]]R GHL SURGRWWL H GHOOR VYLOXSSR GHOOD UHWH GL YHQGLWD H DVVL VWHQ]D ,O UHFRUG GL IDWWXUDWR VHJXH OÂśDXPHQWR GL IDWWXUDWR UHJL VWUDWR QHO TXDQGR 6RFDJH
112 Costruzioni marzo 2012
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PiĂš luce sui cantieri a gamma Light Boy â&#x20AC;&#x153;Powered by <$10$5â&#x20AC;? è composta di 5 torri farro compatte, manovrabili, molto stabili e facili da utilizzare. I modelli ELB103BS, ELB103BH ed ELB103BW sono equipaggiati con palloni di illuminazione autogonfianti. Il tessuto dell'involucro diffonde una luce forte, prodotta da una lampada HTI (Metal Halide) da 1.000 W. Queste lampade sono molto potenti, hanno una lunga durata di vita e resistono meglio alle vibrazioni rispetto alle alogene. I modelli ELB43SD ed ELB113BD sono equipaggiati di serie con un carrello mobile con rotelle (per facilitare il trasporto) sul quale si monta un generatore. Tutti e 5 richiedono poco spazio: possono essere posizionati al di fuori delle zone di lavoro, in particolare per i cantieri piccoli, e la loro concezione compatta permette il trasporto su strada con un solo veicolo. ^^^ `HUTHY MY
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Una telescopica cingolata!
ZED 20 C PRESTAZIONI: altezza 20m ¡ sbraccio 9,2m ¡ portata 200kg
CARATTERISTICHE E VANTAGGI: t Massima compattezza altezza tot 2,50m t Nessun ingombro di coda t Lavoro in parete grazie alla â&#x20AC;&#x153;verticalitĂ assolutaâ&#x20AC;? con un solo comando t Nessun danno nei movimenti tutti i componenti sono interni al braccio, massima sicurezza t Isolamento fino a 5.000 v con cestello termoplastico composito
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SOLLEVATORI TELESCOPICI
FORMATO
compatto
Lo spazio non manca Nonostante le dimensioni della macchina, la cabina è comoda, facilmente accessibile, caratterizzata da un’ampia superficie vetrata che fornisce all’operatore una visibilità ottimale anche sul carico sollevato e omologata ROPSFOPS (griglia superiore). Ben leggibile il cruscotto di ispirazione automotive con il pulsante d’emergenza a portata di mano, ergonomici i comandi e ben regolabili il sedile e la colonna dello sterzo inclinabile. I tergicristalli anteriore e posteriore sono a doppo pantografo.
Il nuovo telescopico New Holland LM625 ha i suoi punti di forza nella versatilità e nelle dimensioni compatte. Alto meno di 2 m e largo 1,8 m, ha un raggio di sterzata di 3,4 m e la trazione idrostatica.
DI
MATTHIEU COLOMBO
SI CHIAMA LM625, ARRIVA A 5,78 METRI D’ALTEZZA E PORTA FINO A 2,5 TONNELLATE arà presentato all’Intermat di Parigi il nuovo sollevatore telescopico LM625, largo appena 1,8 metri e con un’altezza del corpo macchina inferiore ai 2 metri. Di peso operativo pari a 4.800 kg, questo nuovo New Holland solleva fino a 2,5 tonnellate e porta le forche ad una altezza massima di 5,78 m. Date le sue dimensioni minime e il raggio di rotazione ridotto di appena 3,4 m, l’LM625 è un vero asso nella manica per servire i cantieri edili.
S
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New Holland LM625 Capacità di sollevamento max Altezza di sollevamento max Peso operativo Raggio di sterzata Altezza alla cabina Larghezza totale
2,5 ton 5,78 m 4.800 kg 3,4 m 1.910 mm 1.800 mm
www.newholland.com
Grazie al motore da 51 KW (che diventano 62 kW in versione turbo), alla trasmissione idrostatica, al differenziale anteriore autobloccante e al comando proporzionale del braccio, il nuovo LM625 unisce produttività e versatilità operativa. Punti di forza della macchina sono la stabilità garantita dal baricentro basso e dalla curata distribuzione e la visibilità che ha l’operatore sul cantiere. La gamma di sollevatori telescopici New Holland conta ora 8 modelli. R ST
UNA FLOTTA DI PIATTAFORME TELESCOPICHE HAULOTTE AL LAVORO PER IL NUOVO CENTRO CONGRESSI DI ROMA. TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELL’INNOVAZIONE DI
116 Costruzioni marzo 2012
DANIELA STASI
n
sulle nuvole
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PIATTAFORME AEREE
IN ALTO
FLOTTE&NOLEGGIO
PIATTAFORME AEREE
considerato all’unanimità uno dei progetti architettonici più significativi degli ultimi anni, firmato dall’architetto Massimiliano Fuksas e commissionato dalla società Eur. Stiamo parlando della “Nuvola”, ossia il Nuovo Centro Congressi Eur in costruzione a Roma, una struttura in acciaio avvolta da una membrana in fibra di vetro di 15.000 mq, contenuta in una teca in vetro e acciaio in grado di ospitare un auditorium di 1.800 mq, oltre a una nutrita serie di sale riunioni. Come si può immaginare, le originali caratteristiche dell’intervento presuppongono soluzioni costruttive complesse, con la conseguente discesa in campo di macchine e attrezzature tecnologicamente avanzate. Tra i mezzi attivi in cantiere sono ben visibili, per esempio, le piattaforme aeree Haulotte, impiegate per l’assemblaggio dei pannelli in vetro adibiti a racchiudere la struttura della teca. L’azienda esecutrice dei lavori, la Società Italiana per Condotte d’Acqua, le ha prese a noleggio da Sas Group che, con più di 30 anni di esperienza, è una delle principali realtà nazionali nel sollevamento. RRST
È
118 Costruzioni marzo febbraio 2012 2012
STEP BY STEP In un intervento come quello romano risulta fondamentale una scrupolosa organizzazione del cantiere, per coordinare le varie fasi. Vediamo gli step principali: innanzitutto lo sbancamento dell’area interessata dai lavori fino a una quota di -13 m dal piano di campagna, seguito dalla realizzazione lungo tutto il perimetro dei diaframmi di contenimento di autorimesse e locali tecnici, e dal getto delle fondazioni in calcestruzzo ad alta resistenza in spessori variabili fra i 120 e i 150 cm. La costruzione della teca ha previsto la realizzazione delle colonne di sostegno (in appoggio alle pile in calcestruzzo localizzate lungo il perimetro) e il montaggio delle travi del telaio; la copertura è stata realizzata a terra in due sezioni distinte, ciascuna varata poi con argani fino a comporre la struttura finale. Per l’assemblaggio delle strutture metalliche dell’auditorium è stata invece impiegata una tecnica derivata da quelle utilizzate per il varo degli impalcati di ponti, con martinetti idraulici che posizionano le travi di sostegno in acciaio da completare successivamente con gli orizzontamenti.
FLOTTE&NOLEGGIO Montaggio delicato Ultima fase del progetto, il montaggio delle facciate vetrate sospese impiegate per l’involucro della Teca. Un passaggio delicato, eseguito come già accennato con numerose piattaforme aeree Haulotte. Tra i modelli di punta: la H43TPX, semovente a braccio telescopico con un’altezza di lavoro di 43 m (altezza del piano di calpestio di 42 m). Le fasi di assemblaggio delle lastre vetrate sono state gestite in modo ottimale grazie all’elevata portata del cestello (450 kg) e allo sbraccio laterale massimo di 20 m, che permette di raggiungere anche le parti meno accessibili. Inoltre i comandi proporzionali e simultanei garantiscono docilità nei movimenti, consentendo di operare con precisione e sicurezza in contesti in cui gli spazi di manovra sono ridotti.
marzo 2012 Costruzioni 119
PIATTAFORME AEREE
STABILE E SICURA Secondo quanto dichiarato dal costruttore francese, la H43TPX è la piattaforma telescopica con la maggiore altezza di lavoro sul mercato. Tra i suoi punti di forza si annoverano il jib da 2,2 m, utile soprattutto per avvicinarsi all’area di lavoro o operare in posizione sospesa, il controllo continuo dello sbraccio e
H43TPX Altezza di lavoro Sbraccio laterale max Lunghezza jib Portata max cestello Velocità di traslazione Pendenza max Lunghezza (fase trasporto) Larghezza Peso
www.haulotte.it
120 Costruzioni marzo 2012
43 m 20 m 2,2 m 450 kg 5 km/h 40% 12,3 m 2,53 m 20.580 kg
l’elevata stabilità su ogni tipologia di terreno, grazie alla presenza del blocco idraulico differenziale (per un’altezza da terra di 38 cm). Da segnalare anche la sicurezza nelle operazioni di traslazione (pendenza massima raggiungibile del 40%) basata sulle quattro ruote motrici e direttrici e su assi estensibili e oscillanti.
FLOTTE&NOLEGGIO
Spazi sospesi Un’opera architettonica dai numeri importanti, a partire dall’investimento di circa 230 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di più edifici, per una superficie totale di oltre 30.000 mq: una parte interrata, con l’autorimessa, le sale auditorium/polivalenti, le sale meeting; uno spazio passante che mette in comunicazione gli accessi al Centro Congressi su viale Colombo e su viale Shakespeare e i servizi annessi; la cosiddetta teca, che ospiterà l’auditorium da
1.800 posti e i relativi servizi; un albergo da 441 stanze, in costruzione su un lato del parallelepipedo in acciaio principale. Nel dettaglio, la teca, costituita da telai posti a interasse di 33 m l’uno dall’altro con una luce di campata di 66 m e 39 m di altezza, contiene la “nuvola”, l’organismo centrale che ha dato nome al progetto, al cui interno è ubicato l’auditorium racchiuso in uno spazio flottante da una membrana in fibra di vetro trasparente.
marzo 2012 Costruzioni 121
DUMPER ARTICOLATI
Scr vs Egr Tutto il pacchetto macchina è stato progettato per risparmiare carburante: sia i motori Mercedes Benz Scr, sia il peso ottimizzato dei mezzi, contribuiscono sensibilmente all’ottenimento di questo risultato. Un sistema Scr può ridurre l’NOx prodotto fino al 90% e concorrere al taglio del PM con un fattore compreso tra il 35% e il 50%. Allo stesso tempo incide su una maggior conversione di carburante in potenza utilizzabile. Questo è un vantaggio significativo rispetto a
quei competitor che invece adottano l’Egr, che reimmette in camera, previo raffreddamento, parte dei gas di scarico, dove la combustione abbatte gli NOx. Questo sistema produce un’elevata quantità di ceneri che aumentano la frequenza di manutenzione del motore e che richiedono presenza di un filtro antiparticolato per trattenere il PM prodotto, oltre ad un sistema di rigenerazione del filtro stesso (burner) che consuma altro carburante.
Motore
Serbatoio AdBlue Pompa Convertitore catalitico
R
isale al 2002 il lancio della “D-series”, la gamma di dumper articolati Bell che in 10 anni è stata costantemente migliorata per rispondere ad una sempre maggiore richiesta di prestazioni, minori costi e affidabilità. Attualmente con il lancio della generazione Mark 7, i modelli B40D, B45D e, in particolar modo per il mercato italiano, il B30D sono stati equipaggiati con nuovi motori per fornire una maggiore potenza e un miglior comfort dando al contempo risposta ai requisiti normativi in materia di emissioni. Il Bell B30D è stato equipaggiato con un motore da 240 kW di derivazione Mercedes Benz che, grazie alla tecnologia BlueTec (detta Bell Blu@dvantage) basata sulla catalisi reduttiva dell’Scr, risulta conforme alle normative europee Stage IIIB. Incoraggianti i risultati: test eseguiti negli stabilimenti sudafricani Bell con le nuove motorizzazioni, metterebbero in luce come le nuove macchine motorizzate Stage IIIB/ Tier 4 consumino il 15% in meno rispetto ai modelli equivalenti motorizzati Stage IIIA/ Tier 3. A differenza dei motori che impiegano il ricircolo dei gas di scarico (Egr), i propulsori adottati da Bell non producono particolato, ma soprattutto NOx. Ecco perché dispongono di un solo sistema di post trattamento dei gas di scarico che inietta una soluzione a base d'acqua ed urea a valle del collettore, senza necessitare di nessun altro filtraggio (Fap). RRST
122 Costruzioni marzo novembre 2012 2011
B30D
Anche se nell’automotive è in uso da anni per il settore Mmt è una quasi novità. Parliamo del sistema Scr per il posttrattamento dei gas di scarico. Serve un serbatoio per l’AdBlue (urea), un catalizzatore dedicato, un iniettore regolato da un dosatore posizionato al collettore di scarico che determina la corretta quantità di urea da iniettare. L’NOx (da abbattere), grazie all’urea, viene convertito in azoto e vapore acqueo.
PROVATI PERVOI
POST generazione DI
CRISTIAN FURINI
...QUELLA DEL TRATTAMENTO A VALLE IN SALSA SCR. IL COSTRUTTORE SUDAFRICANO SI FA TROVARE PRONTO ALL’APPUNTAMENTO CON LO STAGE IIIB TIER IV INTERIM, ADOTTANDO A MAN BASSA LE INIEZIONI DI UREA PER I PROPRI DUMPER ARTICOLATI DI ULTIMA GENERAZIONE B40D
B50D
DUMPER ARTICOLATI
Sul display il controllo della pressione degli pneumatici.
Più potenza controllata Un grosso lavoro effettuato sulla nuova serie Mk7 è la maggior velocità nel compiere più cicli per ora di lavoro grazie alla sua velocità di traslazione aumentata. In più, il regime di rotazione motore è stato ridotto grazie ad un’ottimizzazione effettuata sull'intero sistema della trasmissione. Gli ADT Bell hanno un design pensato per contenere la tara. Questo aspetto, abbinato alla trasmissione (ZF automatica a sei marce) con il convertitore di coppia in modalità “lock-up”, consente al dumper di muoversi più velocemente e ad un più basso consumo di carburante, con accentuate prestazioni di avanzamento su rampa in tutti i rapporti del cambio. La potenza netta è stata aumentata grazie ai motori Mercedes Benz che dialogano con la driveline ottimizzata per un più ridotto trascinamento; risultato questo, ottenuto grazie all’introduzione dei nuovi dischi freno in bagno d’olio autoprodotti (WDB), incorporato anche nei modelli B40D, B45D e B50D. I freni WDB contribuiscono a un ottimizzazione dei consumi dell’ordine di 1,5 kW per freni.
124 Costruzioni marzo 2012
La postazione di guida con il cluster centrale e a destra la pulsantiera multifunzione
SENSORI DI GUARDIA Veramente completa la dotazione della cabina Deluxe con una spiccata vocazione verso tutti i dispositivi per aumentare la sicurezza di bordo e la facilità di utilizzo, come i sensori di inclinazione e di rollio che non permettono l’azionamento del cassone se il dumper è in posizione pericolosa, o l’opzione di pesatura a bordo che permette all’operatore di avere informazioni in tempo reale sulla portata residua mentre la macchina viene caricata. Presente anche la modalità ‘limp home’ (efficienza ridotta), utile se la macchina è significativamente sovraccarica. Di serie la funzione di avvio senza chiavi, quella di identità del conducente e i codici di accesso che assicurano un utilizzo autorizzato. Le telecamere per la retromarcia sono disponibili in prima consegna o integrabili successivamente.
PROVATI PERVOI Tanti arresti
Sopra, da sinistra il livello di AdBlue può essere controllato dal display in cabina. È inoltre possibile monitorare questo valore tramite il sistema satellitare Fleetm@tic (optional). Di seguito, scorrendo sui sottomenù del display, la pagina dedicata all’impostazione della velocità nel cruise control.
Sotto, sempre da sinistra il cuore dei Bell è marchiato Mercedes Benz con l’Om926 La, l’Om501 La e l’Om502 La, a seconda dei modelli. In futuro Bell fornirà l'urea con il nome di BlueBell da impiegarsi nei mezzi equipaggiati con tecnologia Blu@dvantage. I consumi attuali stimati di urea oscillano attorno al 5% dei litri di gasolio bruciati.
A prova di errore umano anche il sistema frenante, con quello di parcheggio che frena automaticamente quando si è in folle ed è dotato di sistema di sicurezza che impedisce di mettere in folle durante la marcia. Il rilascio del freno di parcheggio, dipendente dalla coppia, è arricchito della funzione antiarretramento ed assicura di non scivolare indietro nelle scarpate. Il veicolo è stato dotato del sistema che consente a retarder e freno motore di frenare automaticamente quando si solleva il piede dall’acceleratore. La potenza del rallentatore può essere semplicemente regolata dal pannello degli interruttori assicurando pieno controllo per tutte le condizioni. I comandi di massima velocità selezionabili sia dall’operatore che in remoto da un qualsiasi punto del cantiere, permettono di decelerare automaticamente e attivano il retarder contro l’eccesso di velocità.
LE ULTIME RELEASE DI BELL Modello Serie Peso operativo (t) Potenza Netta (kW) Motore Cilindrata (l) Cilindri Regime di taratura (rpm) Marce (n) Velocità (km/h) Freni Pneumatici Raggio di sterzatura (mm) Passo (mm) Carreggiata (mm) Lunghezza di trasporto (mm) Larghezza di trasporto (mm) Altezza di trasporto (mm) Altezza di carico (mm) Portata massima (kg)
B30D Mark 7 18 198 Mercedes Benz Om926 La 7,2 6 1.600 6+1 (retro) 8-13-22 31-44-53-8 (retro) lamellari 6x23.5R25, radiali 4.122 (interno) 4.177 (1°-2°) 1.670 (2°-3°) 2.385 9.545 2.700 3.425 2.737 27.300
B40D Mark 7 28,85 315 Mercedes Benz Om501 La 11,95 6 1.800 6+1 (retro) 7.4-15.7-22.8 34.8-45.6-52-6.3 (retro) lamellari 6x29.5R25, radiali 4.984 (interno) 4.471 (1°-2°) 1.950 (2°-3°) 2.606 10.485 3.357 3.792 3.190 37.000
B50D Mark 7 36,15 380 Mercedes Benz Om502 La 15,93 8 1.800 6+1 (retro) 6.9-14.6-21.27 32.4-42.4-48.2-5.7 (retro) lamellari 6x875/65 R29, radiali 4.721 4.471 (1°-2°) 1.950 (2°-3°) 3.010 10.833 3.900 4.089 3.300 45.400
www.scaispa.com marzo 2012 Costruzioni 125
DUMPER ARTICOLATI Tutto in auto Tanti i dettagli volti a garantire la sicurezza a veicolo spento o in moto, come il corrimano esterno che può essere installato per fornire un appiglio all’operatore durante le operazioni di controllo del motore o, ancora, il suono automatico del clacson all’avvio o nel passaggio tra la marcia e la retromarcia. In optional invece il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici che assicura al conducente di avere informazioni in tempo reale sul loro stato, anche in funzione della temperatura, e l’impianto di ingrassaggio integralmente automatico.
M USO CORTO E PESO PIUMA La capacità di carico a colmo varia da 18 a 34 m3
L’architettura dei dumper Bell prende le distanze da quella dei competitor presenti sul mercato. L’ingombro in lunghezza è mediamente più contenuto, con un interasse che, riducendosi, consente manovrabilità maggiore e un diametro di volta inferiore. Ciò è possibile anche grazie all’impiego di motori con cilindrate leggermente più piccole (downsizing) che possono essere stipati più a ridosso dello snodo centrale. Questo va a vantaggio di un box motore più contenuto e di uno spostamento delle masse radiali in posizione più arretrata che si traduce in un miglior angolo d’attacco. Ottimo il rapporto peso-potenza anche grazie al lavoro svolto per la riduzione della tara che migliora il galleggiamento e la motricità.
In principio fu l’agricolo Inizia del dopoguerra Bell la propria attività in ambito industriale e specifico per attrezzature destinate all’agricoltura. Nel corso degli anni Bell ha ampliato sempre di più i propri campi di applicazione. Nel 1985, la società sudafricana ha lanciato i primi ATD (Articulated Truck Dumpers) introducendo la “ASeries” con l’entry model B25 6x4. La gamma dumper si è rapidamente estesa, con la presentazione, due anni dopo, del B30 e, dopo altri due anni, dei B18 e B40. L’ultima release di gamma, presentata nel 2000, è la DSeries che conta sei veicoli con
capacità a raso del cassone tra i 14 e i 28 m3. Si parte infatti dal B18D (carico utile di 18.000 kg) fino ad arrivare al top di gamma B50D (con carico utile superiore ai 45.000 kg), inclusa una doppia versione del B25 disponibile sia a larghezza standard che “narrow”, ovvero in sagoma. Con la dicitura Mark VII la Dseries arriva al settimo step evolutivo in seguito all’avvento dello Stage IIIB/Tier IV Interim, perfettamente recepito grazie al supporto tecnologico di Mercedes-Benz, partner storico del costruttore sudafricano.
Unico indizio dell’Scr è il bocchettone sul lato destro
Il B30D ribalta in 12 secondi a 70°
126 Costruzioni marzo 2012
la forza del gruppo
abbonarsi conviene
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NOLEGGIO delle macchine e delle attrezzature edili in Italia
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La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
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