Costruzioni 648 maggio 2011

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Casa Editrice la fiaccola srl

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Costruzioni N 648 Anno LX Maggio 2011

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Demolizione&Riciclaggio

DEMOLITORI IDRAULICI SCAVI SOTTOMARINI PER IL PORTO DI MOLFETTA

Cave&Inerti

IMPIANTI MOTOTAMBURI NELLA MINIERA DI CARBONATO DI CALCE PIÙ GRANDE D’ITALIA

Sollevamento in Cantiere

SEMOVENTI CINGOLATE LA CAPOSTIPITE DI UNA NUOVA GAMMA DI “RAGNI”

648 Anno LX Maggio 2011

NOVITÀ CONEXPO 2011- REPORT INTERMAT MIDDLE EAST 2011


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Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI 6

Notizie Eventi, prodotti, acquisizioni, curiosità e truck CARICATORE GOMMATO

14

Macchina del mese

MACCHINE &COMPONENTI IDRAULICA

20

Ridurre: la parola chiave

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO 66

Novità, attrezzature idrauliche e movimentatori industriali

Soluzioni Bosch per il domani CONEXPO 2011

26

Hyundai HL780-9

Conexpo non ha tradito chi voleva l’innovazione

ATTREZZATURE IDRAULICHE

68

DEMOLITORI IDRAULICI

70 INTERMAT MIDDLE EAST 2011

14

L’offerta si allarga MB presenta le benne vagliatrici

Motori Stage IIIB, macchine ibride di serie e trasmissioni concept

54

Notizie

Vibrazioni subacquee Indeco per il porto di Molfetta

Abu Dhabi e Dubai, chi ha il petrolio... e chi ne ha poco

70

Report da una fiera fuori dagli schemi MOTORI

60

Il Grifone vola al 6 Scania presenta già l’Euro 6

NOVITÀ E PROSPETTIVE 26 TRA LAS VEGAS ED ABU DHABI

I prodotti del futuro

54

Una fiera “sui generis”

CAVE &I NERTI 76

Notizie Inerti, marmo, normativa, vagli e impianti per massetti


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648

IMPIANTI LAVORAZIONE INERTI

80

Tutto scorre

SISTEMI PER SOLAI

102

Rulmeca nella miniera del bergamasco

Italian solai Faresin punta su alluminio, rapporto qualità-prezzo e ingegno

GUIDA ALLE CAVE D’ITALIA

86

DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it

Il mondo delle cave

COORDINAMENTO Emilia Longoni

Estratto dalla terza edizione

TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO SOLLEVAMENTOinCANTIERE ATECAP

92

Il preconfezionato scende del 26,4% in 3 anni

108 Notizie Controllo di stabilità, traguardi, stabilimenti, novità di mercato

Una produzione in calo

SEMOVENTI CINGOLATE ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

94

L’Istituto pensante

112 Il primo di una gamma Socage presenta il modello capostipide della nuova gamma di ragni MB-S

Qualità su misura e messa in opera monitorata

L’Istituto informa

80

100

Prodotti, additivi, logistica

FLOTTE&NOLEGGIO

ASSOCIAZIONI

118

Notizie Novità di prodotto, servizi e localizzazione

La resa dei conti Assobeton e Atecap puntano su qualità del prodotto, trasparenza e ammodernamento tecnologico

COLLABORATORI Paolo Bruschi, Silvio Cocco, Roberto Falsini, Federico Fornara, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it

MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it

112 Notizie

SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it

TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it

Mabo conferma la fiducia nell’Istituto

98

REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it

ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

96

DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it

MINI ESCAVATORI

122

Versatilità certificata “Certificazione antimafia” per i cantieri

Nel prossimo numero Su COSTRUZIONI di giugno pubblicheremo il WalkAroundMacchine del nuovissimo caricatore gommato L180G lanciato in anteprima mondiale da Volvo Construction Equipment al Samoter di Verona. Prima macchina della Serie G che analizziamo, la nuova “180” stupisce per le soluzioni tecniche adottate, la cura costruttiva e le prestazioni al top della categoria. Rispetto alla L180F la “G” guadagna una manciata di kW ma ben il 27 per cento di coppia motrice toccando quota 2.024 daNm a un regime motore più basso (del 40%) rispetto a prima! Inoltre sulle pale gommate della Serie G sono di serie la trasmissione Optishift con convertitore di coppia con lock up (statore a ruota libera) e la funzione reverse-by-braking (RBB) che aziona automaticamente i freni nelle inversioni di marcia. Per le Serie G la Casa svedese annuncia una riduzione di consumo carburante del 15 per cento.

AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Everprint - Via G. Rossa, 3 - Carugate (MI) ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.

Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

WWW.COSTRUZIONIWEB.COM

MAGG IO 2011

ISSN: 0010 - 9665


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INSERZIONISTI G.P.A. PERIODICI SPA II Cop.

53

IN COPERTINA

BASF CONSTRUCTION CHEMICALS ITALIA SPA

www.gpaperiodici.it

www.basf-cc.it

IHIMER SPA CANGINIBENNE SRL

11

1

www.ihimer.com

www.canginibenne.com

KOMATSU ITALIA SPA CECCANTINI & FIGLI SRL

93

IV Cop.

www.komatsuitalia.it

www.ceccantini.it

KUBOTA EUROPE SAS CHINA CONSTRUCTION MACHINERY CO. LTD.BICES 2011

18

www.kubota.fr

inserto

www-e-bices.org

CORIMAG SRL

MB SPA

I Cop.

www.mbcrusher.com

8

www.corimag.it

MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Commerciali

5

www.mercedes-benz.it/van

DIECI SRL

111 MICHELIN ITALIANA SPA III Cop.

www.dieci.com

www.michelin.it

DOOSAN ICE – EMEA

13

www.doosaninfracore.com

PROMOVE SRL

79

www.promove.it

F.A.E. SPA - TECNIFOR SPA IND.ALLOGGI PREF. inserto

VENPA SPA

www.faeterni.it

www.gruppovenpa3.it

121

Aziende citate Alimak Hek ...................................118 Alpi..............................................99 Atecap.....................................92-101 Atlas Copco ....................................67 Bellino..........................................57 Berco ...........................................11 Bobcat............................................9 Bosch Rexroth Oil Control ...................20 Canginibenne..................................57 Case ............................................28 Caterpillar .....................................32 Cava di Trezzano ..............................78 Cic .............................................122 CTE ............................................108 Daf................................................6 Demas ..........................................57 Doosan-Bobcat ................................39 Drillmec ........................................76 Ecobeton .......................................99 Euroimpianti...................................57 Faresin Building.........................57-102 Faresin Industries ............................57 Fassi ..........................................108

4 Costruzioni maggio 2011

Fiori.............................................57 G.F. Gordini....................................57 Gehl.............................................41 Genie..........................................109 Goodyear.......................................12 Gruppo Guarnieri............................119 Gruppo Idrobase ..............................77 GuppoVenpa3 ................................120 Haulotte.......................................119 Hiab ...........................................109 Holcim..........................................98 Hyundai ........................................14 I.I.C. ............................................94 Imola Gru.....................................109 Indeco ..........................................70 Italcementi.....................................99 Italmek .........................................67 Jcb ..............................................42 Kapriol ...........................................6 Kawasaki.......................................43 Kfi ...............................................98 Komatsu........................................43 Kubota ..........................................48

LA BENNA FRANTOIO MB La benna frantoio MB è un’attrezzatura idraulica che funziona sfruttando la potenza dell’escavatore con cui lavora. Disponibile in 4 modelli, consente di frantumare in loco qualsiasi tipo di materiale, di raccoglierlo, di separarlo dal materiale ferroso e di metterlo a disposizione per altri eventuali usi, abbassando i costi operativi e velocizzando i lavori in cantiere. MB: il frantoio di ultima generazione. MB S.P.A. Via Calcara, 11 36042 Breganze (VI) Tel: +39 0445 308148 Fax: +39 0445 308179 info@mbcrusher.com www.mbcrusher.com

Mabo Prefabbricati ...........................96 Magnetti........................................98 MB ..............................................68 MB Menabue.................................112 Metalgalante ..................................57 Metso ...........................................76 Nacanco ......................................118 New Holland Construction...............10-49 Oxley Commerciale .........................110 Power-Screen .................................67 Promove........................................57 Rulmeca........................................80 Scaffsystem....................................57 Scai............................................122 Scania-Doosan ................................60 Sebach ........................................119 Sigea ...........................................76 Simem..........................................99 Simex...........................................66 Socage ........................................112 Solmec .........................................66 Takeuchi........................................50 Terex ...........................................50 Terex Comedil ...............................111 Teupen ........................................118 Unicalce........................................80 Volvo CE....................................11-51



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NEWS

ATTUALITÀ&PRODOTTI

Finalmente il tavolo

www.samoter.it

S

mezzi che abbattono drasticamente le emissioni di ossido di azoto e particolato rispetto a quelle della fase I entrata in vigore nel 1996. Sviluppare macchine di questo tipo ha comportato spese enormi in ricerca e sviluppo, che mal si sposano con un mercato che nei primi tre mesi dell’anno flette di oltre il 10 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010, dopo il dimezzamento intervenuto negli anni precedenti rispetto ai livelli pre-crisi del 2007”. Tra le proposte avanzate da Unacea - che ha manifestato soddisfazione per l’approccio pragmatico e operativo espresso dal Ministero con la convocazione del tavolo - un’anagrafe delle macchine per costruzioni che permetta la mappatura del mercato e lo studio di

Soddisfatti a Verona Soddisfazione è stata espressa da Veronafiere per l’edizione 2011 del SAMOTER, e in particolare la conferma della vocazione internazionale della manifestazione. Alcuni dati significativi: 909 espositori di cui il 29 per cento esteri (da 37 paesi), con più di 98.000 visitatori (di cui il 12 per cento esteri). La ventottesima edizione è da ritenersi per l’organizzatore un vero successo, considerato il difficile periodo economico internazionale. I visitatori specializzati hanno testimoniato grande interesse per un comparto previsto in ripresa, che si è interrogato su sicurezza e sostenibilità, due importanti chiavi di lettura per il mercato.

6 Costruzioni maggio 2011

incentivi mirati; la verifica della conformità dei mezzi alle normative in materia di sicurezza e ambiente; punti premiali negli appalti per le imprese edili che investono in innovazione ed eseguono i lavori con mezzi di ultima generazione; la limitazione all’utilizzo negli appalti pubblici e nei centri urbani di macchine obsolete; la formazione dei doganieri e degli

addetti asl all’individuazione delle macchine non conformi. Il Ministero dello sviluppo economico ha deciso che nel corso delle prossime settimane tutte le proposte vengano tecnicamente approfondite in gruppi di lavoro (regolazione di mercato, domanda interna, offerta) per arrivare ad un documento condiviso di proposte d’intervento. www.unacea.org

Nuovo AD La filiale italiana di DAF Trucks Nv, DAF VEICOLI INDUSTRIALI, comunica che Paolo Starace ha assunto la carica di Amministratore Delegato a far data dal 1 Maggio 2011. Paolo Starace, in DAF dal 2000, succede a Roberto Giorgi il quale vanta oltre trent’anni di onorato servizio, gli ultimi sette dei quali alla guida dell’azienda. Starace ha una formazione economicafinanziaria conclusa con Executive Mba presso il MIP-Politecnico di Milano, e dal suo arrivo in DAF nel 2000 ha ricoperto, all’interno del gruppo Paccar, posizioni di crescente responsabilità.

www.daf.eu/it

i è svolto il 14 aprile il primo incontro del tavolo macchine per costruzioni richiesto da UNACEA e convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Presenti anche i rappresentanti del Ministero del Lavoro, Ambiente, di alcune imprese e delle altre associazioni del settore. Unacea ha illustrato il problema dello squilibrio tra la mole d’investimenti necessari a sostenere l’innovazione tecnologica sospinta dalla legislazione europea e lo scarso utilizzo sul mercato di macchine nuove, con migliori sistemi di sicurezza e antinquinamento. “Ora con le macchine che montano i nuovi motori della fase IIIb, - ha dichiarato Giampiero Biglia, direttore commerciale Italia di Cnh Construction - produciamo


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Un salone per voltare pagina n’importante iniziativa a due anni di distanza dal terremoto che il 6 aprile 2009 ha sconvolto la città de L’Aquila e i comuni limitrofi: è infatti in programma a Monticchio, in provincia de L’Aquila, da giovedì 7 a sabato 9 luglio 2011, il “Salone della Ricostruzione, dove prenderanno forma temi come il restauro, l’innovazione, la green economy”, per offrire un’occasione di confronto al mondo dell’edilizia e raccogliere idee sulle modalità di ricostruzione dei 57 comuni abruzzesi colpiti dal sisma. L’ evento è promosso dalla sezione Ance Abruzzo e dall’agenzia di comunicazione Carsa, partner organizzativo, ed è realizzato in collaborazione con BolognaFiere - Saie, Verona Fiere - Marmomacc e Samoter, Gbc Italia. Il Salone raccoglierà gli stand delle aziende appartenenti ai settori del recupero e del restauro, della nuova edificazione, delle reti e delle infrastrutture, che potranno esporre i prodotti, sistemi e tecnologie inerenti i temi della ricostruzione, dell’innovazione, del social housing e della green economy. www.salonedellaricostruzione.it

U

Cantiere in gamba I nuovi pantaloni Niger di KAPRIOL si segnalano per la grande vestibilità e l’ottima resistenza, oltre che per una grande cura dei dettagli. Realizzati interamente in cotone con grammatura 270 g/m2 e inserti in poliestere, resistono ai lavaggi e all’usura e assicurano comfort e massima libertà nei movimenti. La speciale trama con cui sono tessuti aumenta la resistenza delle cuciture alla tensione, garantendo al contempo un elevato grado di morbidezza. Hanno vita elasticizzata e sono dotati di cintura coordinata. Le triple cuciture rinforzate nelle zone sottoposte a maggiore sforzo sono studiate per garantire robustezza e lunga durata; le ginocchiere in poliuretano estraibili li rendono particolarmente confortevoli anche per lavori in appoggio sulle ginocchia. I Niger sono dotati inoltre di tre pratiche tasche, di cui la posteriore chiusa da una zip e due speciali portametro e portapenne. Disponibili in sei taglie, dalla S alla XXXL, in colore grigio con inserti neri. www.kapriol.it

27 per il futuro Giunta ormai alla sua settima edizione, la Guida alle Novità Saie è l’appuntamento annuale per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e i nuovi prodotti, sistemi e materiali per le costruzioni. La rassegna “Saie. Una vetrina sul futuro” individua ogni anno, tramite una giuria di esperti, i prodotti presentati nel corso del Salone bolognese che rappresentano le linee di sviluppo per il futuro del settore. Quest’anno la giuria ha selezionato 27 prodotti, suddivisi nelle quattro linee di tendenza: “progetto integrato”, “progetto sostenibile”, “recupero” e “velocità e facilità di montaggio in cantiere”, che verranno premiati nel corso di SAIE 2011, in programma dal 5 all’8 ottobre.

PHOTO NEWS

www.saie.it

Basta, per pietà! È evidente che si tratti di un guaio tecnico ascrivibile a chissà quale ragione e responsabilità. Ma a vedere la foto sembrerebbe quasi che l’escavatore alle spalle del dumper voglia caricargli un’altra bennata di pietre nel cassone, mentre il possente mezzo pieghi le gambe e dica “BASTA…”

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MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

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GIS 2011 27-29 maggio, Piacenza Giornate italiane del sollevamento www.fieragis.it

EDILTEK 2011 23-25 settembre, Malpensafiere Busto Arsizio (Va) Fiera dell’edilizia www.ediltek.info

SAIE 2011 5-8 ottobre 2011 Bologna 47° Salone internazionale dell’edilizia www.saie.bolognafiere.it

MADE EXPO 2011 5-8 ottobre 2011, Rho (MI) Milano Architettura Design Edilizia www.madeexpo.it

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Ok Garibaldi. Ma anche i muratori… 11 e 12 giugno 2011 a Bossico (Bg), bellissimo altopiano e balcone naturale sul lago d’Iseo, dieci squadre composte da quattro muratori ciascuna si sfideranno per aggiudicarsi il titolo di “Campioni Italiani di Muratura”, costruendo un manufatto da realizzarsi nell’arco delle due giornate, mettendo in campo abilità , competenza e precisione. La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, è nata per valorizzare una delle attività più rappresentative della realtà lavorativa bergamasca e dell’Italia intera, e visto l’anniversario per i 150 anni dell’unità d’Italia sarà l’occasione per ricordare e celebrare quanti, con le loro mani e tanta fatica, hanno contribuito e contribuiscono a costruire il nostro Paese. I manufatti saranno valutati da una giuria composta da tecnici ed ingegneri. Contestualmente alla gara sarà allestita una zona espositiva con aziende commerciali del settore e uno spazio informativo; sabato pomeriggio, infine, si svolgerà un convegno dal titolo “il recupero edilizio e la normativa europea”. www.bossico.com

L’


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ATTUALITÀ&PRODOTTI

L’Europa lontana impatto della crisi sul settore delle infrastrutture si è fatto sentire in tutta Europa, ma solo in pochi Paesi, tra cui l’Italia, si stima un calo anche per il 2011” - ha dichiarato oggi Luisa Todini, Presidente di Fiec (Federazione Industria Europea delle Costruzioni) e di Todini Costruzioni (gruppo Salini), nell’ambito della tavola rotonda “Infrastrutture, il momento di cambiare passo” tenutasi a Roma il 14 aprile e promossa da Unioncamere e dal mensile economico Capo Horn. “Come Presidente Fiec individuo, a livello europeo, tre priorità , che avrebbero effetti benefici anche per l’Italia: il varo

“L’

dei project-bond per completare le TEN-T (le grandi reti trans-europee di trasporto), il rigoroso recepimento della Direttiva sui Ritardati Pagamenti in tempi brevi da parte dei Paesi membri, infine la messa a punto di un sistema di regole condiviso che impedisca alle imprese di Paesi terzi - Cina in primis - di approfittare in modo sleale dell’apertura incondizionata del nostro mercato interno e senza condizioni di reciprocità . Anche per l’Italia - ha continuato Todini segnalerei due priorità , iniziando dallo sblocco delle opere immediatamente cantierabili: sia le grandi quali l’alta velocità

N EWS

Torino-Lione, il Terzo Valico dei Giovi, il Valico del Brennero per citarne alcune, sia le piccole, su cui tanti Comuni avrebbero i progetti già pronti ma sono incatenati dal Patto di Stabilità . Non sono ammissibili ritardi burocratici su opere strategiche già approvate e condivise da tutti e su cui i privati possono dare un apporto determinante senza aggravi per le finanze pubbliche: penso ad esempio alla Brebemi, al prolungamento della

Metro B di Roma o al Piano Carceri. In secondo luogo” è assolutamente strategico un Piano per il Sud, che permetta di colmare il gap produttivo con il Nord prima dell’avvio del federalismo fiscale. Un Piano che preveda infrastrutture e agevolazioni per investimenti in ricerca e sviluppo, detassazione degli utili reinvestiti, sostegno all’export e, naturalmente, rispetto della legalità . Infine - ha concluso il Presidente Fiec - non possiamo continuare ad impiegare quattro o cinque anni per passare dall’ideazione di un progetto all’aggiudicazione di una gara, occorrendo in media 26 firme da parte di 11 diversi enti per completare l’iter procedurale. ” www.fiec.org

A prova d’atomo Due pale compatte BOBCAT T300 a controllo remoto partecipano alle operazioni di soccorso in atto a seguito del terremoto e dello tsunami che hanno recentemente colpito il Giappone. Bobcat collabora con QinetiQ North America, un’impresa tecnologica con soluzioni innovative e su misura, contribuendo alle attività di soccorso con pale caricatrici che non richiedono la presenza dell’operatore in cabina e fornendo la formazione tecnica necessaria all’uso. Le due pale sono state equipaggiate con kit Robotic Appliqué di QinetiQ (l’operazione ha richiesto 15 minuti…) potendo essere così manovrate da remoto, fino a oltre un miglio di distanza, lavorando senza operatore in cabina in ambienti con livelli di ri-

schio molto alti per la salute. Le pale sono state allestite con sette videocamere termiche, visori notturni, microfoni, apparati radio a due vie e rilevatori di radiazioni Geiger. Queste macchine aiuteranno le squadre di soccorso giapponesi a portare a termine operazioni complesse e di importanza critica, rimanendo però a distanza di maggior sicurezza dalle radiazioni. www.bobcat.eu

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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È tornato il Grand Prix Partito alle porte di Bologna l’evento itinerante New Holland a disposizione di dealer e clienti. Protagonisti nuovi modelli, ma soprattutto prestazioni e risparmio energetico

tornato il Grand Prix NEW HOLLAND CONSTRUCTION. Prima tappa a Marzabotto, vicino a Bologna, il 16 Aprile. L’edizione 2011 darà agli operatori di tutt’Europa l’opportunità di dimostrare la propria abilità a bordo degli ultimissimi modelli del

È

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costruttore, mettendone in risalto in modo particolare efficienza e consumi. I partecipanti alle gare dovranno affrontare una serie di sfide a bordo degli ultimissimi modelli del costruttore, tra cui i nuovi caricatori gommati e gli escavatori cingolati C Series con motori Tier IV interim e tecnologia SCR (di riduzione catalitica selettiva), la nuova serie 200 di minipale compatte e le ultime terne. La tappa di Marzabotto è stata organizzata in collaborazione con il concessionario di zona Maie, e ha registrato oltre 150 presenze. I clienti hanno potuto provare le macchine in diverse aree di lavoro, una delle quali dedicate all’industria dell’estrazione, dove i nuovi modelli sono stati affiancati dai macchinari

Sandvik per le applicazioni in cava. Il Grand Prix continuerà poi in Europa, con tappe che toccheranno diverse località di Germania, Spagna, Francia e Italia nel corso dell’estate, e darà ai dealer e agli operatori del movimento terra l’opportunità di provare i nuovissimi modelli e la possibilità di conoscere i servizi offerti dal costruttore. Ogni tappa avrà un’area dedicata in cui i clienti potranno discutere le necessità legate al proprio lavoro con il team di New Holland Construction. L’evento conclusivo avrà luogo in Italia in ottobre. www.newholland.com 1

2

Le novità New Holland viste all’ultimo Samoter: i nuovi caricatori gommati della serie C (foto 1) con adozione dell’SCR e dei nuovi motori Stage IIIB (foto 2).


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IL SITO DEL MESE

ATTUALITÀ&PRODOTTI

 Velocità

 Fruibilità

 Completezza

 Grafica

 n WWW.BERCO.COM

Download

Il nuovo sito web Berco, on-line dal 1 aprile, abbandona la tradizionale funzione di vetrina per trasformarsi in un vero e proprio strumento a disposizione dei dealer e dei clienti della società, con aggiornamenti continui riguardo alle evoluzioni tecniche dei prodotti e alle novità dei mercati. Caratterizzato da una grafica chiara e lineare, da segnalare una nuova sezione dedicata alle notizie e informazioni per la stampa: News&Media, sempre aggiornata con gli ultimi avvenimenti, fiere ed altri eventi importanti per il gruppo e per i propri dealer. In questa sezione si trovano inoltre archiviati, per essere consultati e scaricati, tutti i numeri di BercoNews, giunto oramai alla sua 60° edizione. Infine ampio spazio è dedicato alla Responsabilità Sociale, evidentemente parte integrante della visione strategica di Berco.

N EWS Boss per la ripresa Pat Olney è stato nominato nuovo presidente e amministratore delegato di Volvo Construction Equipment: prende il posto di Olof Persson, e ha 17 anni di esperienza nel settore delle macchine e attrezzature per le costruzioni. Pat Olney era dal 2009 vice-presidente esecutivo di VOLVO CE, e al momento dell’insediamento ha dichiarato di essere onorato della nuova carica che arriva in un momento strategico per il mercato e per la stessa Volvo Construction Equipment: proprio quando a livello mondiale si cominciano a intravedere i segnali di una ripresa che in alcune aree si preannuncia robusta e piena di opportunità.

www.volvoce.com

Via Savio, 29/31 - 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 - Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com


ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Realismo e ripartenza nnovazioni, nuove tecnologie costruttive, rinnovabili, sicurezza, recupero del patrimonio immobiliare esistente e tutela ambientale protagonisti ad Edil2011, tenutasi a fine marzo alla

I

Fiera di Bergamo. Circa 40 mila le persone, concentrate in particolare nella giornata di domenica, che, pur in calo del 13 per cento rispetto al 2010 e nonostante il periodo congiunturale molto

difficile, hanno visitato la manifestazione promossa da ENTE FIERA PROMOBERG. Che va comunque a consuntivo con buoni numeri: 290 espositori (in aumento quelli esteri), 665 stand,

aumento del 27 per cento delle categorie merceologiche (28 rispetto alle 22 del 2010), il 25 per cento delle aziende operanti nel settore del risparmio energetico, decine di incontri specializzati, tra congressi, convegni e work shop. Il dato conferma da un lato il forte interesse verso il settore, dall’altro la qualità dell’offerta delle imprese vogliose di riscattarsi quanto prima: il mondo dell’edilizia presente alla venticinquesima edizione di Edil2011 non nasconde le difficoltà del settore dovute al perdurare della grave crisi economicofinanziaria in atto da alcuni anni, ma nello stesso tempo rinnova la sua forte volontà di ripartire, anche più forte di prima. www.fieraedile.it

Sicurezza in cartone a compiuto il suo primo passo all’inizio di aprile “Sicuri Insieme - Goodyear per l’educazione stradale”, un progetto educativo volto alla costruzione di una cultura responsabilizzante in tema di sicurezza stradale, partendo dalla convinzione che i comportamenti corretti sono il risultato di un’attitudine, una pratica mentale da condividere e sviluppare insieme. Anima del progetto è Goodhero, un cartone animato che ha come protagonista una supereroina che opera, traendo forza da una rete di alleanze, per portare a termine la sua missione: prevenire possibili situazioni di rischio sulle strade. Claudia Gerini è la voce di Goodhero ed è anche madrina dell’intero progetto. La serie è costituita da dieci puntate che saranno trasmesse da Deejay Tv, a partire da lunedì 2

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maggio 2011, tutti i giorni alle ore 14.00, alle ore 16.00 e alle ore 19.00. La validità e la natura sociale dell’intero progetto, promosso da GOODYEAR, trovano riconoscimento nel patrocinio del Ministero dell’Interno e del Ministero della Gioventù e nel coinvolgimento attivo di partner autorevoli che hanno voluto dare il proprio apporto quali: la Polizia di Stato, Cittadinanzattiva e il Centro Turistico Studentesco e Giovanile. www.goodhero.it



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M ACCHINA Preludio al IIIB Macchina con i numeri la 30 tonnellate coreana. Prestazioni, affidabilità e dotazioni esaltano. In attesa del motore emissionato al quarto step DI CRISTIAN FURINI

È

l’ultima arrivata nella gamma di pale gommate Hyundai della serie 9. Si chiama HL780-9 e sulla carta promette di essere un esempio di eccellenza per l’ingegneria di alta qualità coreana. Tra i plus che la contraddistinguono ci sono la nuova idraulica con tecnologia Load Sensing e pompa a volume variabile di ultima generazione, la trasmissione powershift completamente automatica con controllo proporzionale e la frizione multifase di cut-off. Le migliorie riguardano inoltre la maggiore fruibilità e visibilità dell’abitacolo a cui si aggiungono chicche tecniche come il sistema di pesa integrato, l’auto inversione della ventola di raffreddamento, e una

maxi benna da 6,5 metri offerta di serie. Migliorie anche all’accesso delle aree di manutenzione con l’aumento delle luci dei vani di accesso ai punti di intervento e il particolare design della ventola di raffreddamento (auto reversibile) integrata al portellone posteriore. Fa parte della dotazione standard anche il sistema di navigazione satellitare HI-Mate per la gestione remota della flotta attraverso il portale internet dedicato. Unica pecca il motore disponibile a listino unicamente allo stage IIIA. Ma c’è da credere che la nuova release allo stage IIIB non si farà attendere, con la possibilità di vedere sulla 30 tonnellate coreana persino valide soluzioni in salsa ibrida.

MOTORE CUMMINS QSM 11 Tipo

A 4 tempi, iniezione diretta con Unit Pump, Turbo intercooler con Westgate, controllo elettronico Ecm E-TVCS, EPA Tier 3/ EU Stage IIIA Potenza 260 kW 2.000 giri Coppia 1658 Nm a 1.400 Numero cilindri 6 Alesaggio - corsa 125 - 147 mm Cilindrata 10.818 cm3 Coppia nominale* 1.241 Nm Riserva di coppia* 34% Pot a coppia max* 243 kW Pme* 1,47 MPa Velocità pistone* 9,80 m/s Pme a coppia max* 1,96 MPa Rpm utilizzo* 600 giri Peso 984 kg

*Elaborazioni a cura di COSTRUZIONI

CARICATORE GOMMATO

HYUNDAI HL780-9

In attesa del IIIB Made in Usa il motore. Si tratta del Cummins Qsm11 che è però ancora patentato al Tier 3 UE stage IIIA. In attesa dell’upgrade in step ecologico la casa coreana opta per un propulsore affidabile da 10,8 litri in bancata da sei cilindri in linea e 24 valvole. Le iniezioni avvengono tramite unit pump controllate elettronicamente. Elettronica è anche la gestione dei flussi d’aria grazie al modulo Ecm che gestisce l’ingresso del carburante e il funzionamento della turbina Holset Hx55 dotata di valvola Westgate. La potenza erogata è di 257 chilowatt ad un regime di 2.000 giri al minuto e una coppia che arriva a 1675,8 Newtonmetro disponibili a 1.400 giri.


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DEL Tante regolazioni per ogni esigenza L’impianto idraulico presenta i sistemi di rilevamento carico e condivisione della portata oltre alla pompa a cilindrata variabile da 420 litri al minuto. I comandi benna sono a circuito di sollevamento e inclinazione, azionati con pressione pilota, tramite joystick. Il circuito di sollevamento ha valvola con quattro funzioni: sollevamento, arresto, abbassamento e flottante. È presente un dispositivo che consente di regolare il kick-out

Elaborazione di

automatico da orizzontale a completamente sollevato. Il circuito di inclinazione ha la valvola a tre funzioni: inclinazione all’indietro, arresto e scarico con la possibilità di regolare il posizionamento automatico della benna secondo l’angolo di carico desiderato. È inoltre stato migliorato nel sistema di raffreddamento, con una elevata resistenza a sollecitazioni termiche e vibrazioni. Il nottolino del cilindro sterzo e il collegamento benna sono realizzati in acciaio fuso rinforzato e privo di sollecitazioni.


CARICATORE GOMMATO

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DALLA 7 ALLA NUOVA 9 Modello Capacità benna Carico rib. art. Peso Pompe Portata max Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo benna Cinematismo benna Max alt perno benna Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza di trasporto

HL 780-7 5,1 m3 20.800 kg 29,3 ton Fix. 212+270 l/min Full LS Press.comp. 20,6 MPa Power Shift 4+4 34 km/h 2 lim slip 4 oil disc 29,5 x 25 3,7 m n.d. 40° 7,58 m 2Z hi lift 4,51 m 23.324 sdaN 3,45 m 9,44 m 3,80 m

HL 780-9 5,4 5,4 m m33 21.000 21.000 kg kg 30 30 ton ton Var. 420 420 l/min l/min Full LS Press.comp. 27,5 27,5 MPa MPa Power Shift 4+3 36,5 36,5 km/h km/h 2 lim slip 4 oil disc 29,5 x 25 3,7 m n.d. 40° 7,48 m 2Z hi lift 4,56 4,56 m m 23.299 daN 3,22 m 9,63 9,63 m m 3,86 3,86 m m

Fluidità alla tedesca La driveline della HL 780-9 è gestita dalla trasmissione Power Shift 4 WG 65 completamente automatica, del tipo a contralbero con funzione Soft Shift in gamma e direzione realizzata dalla Zf. È dotato di Convertitore di coppia adeguato al motore e alla trasmissione per assicurare un eccellente controllo di potenza e presenta quattro modalità automatiche (Manual / Light / Normal / Heavy) in funzione del carico di lavoro. Il cambio marcia avviene mediante attivazione valvola modulatrice a controllo proporzionale a dare una guida più agevole. I guasti al cambio vengono registrati e sono visualizzabili sul monitor grazie al sistema di autodiagnostica e cronologia allarmi. Dispone di protezione della trasmissione a bassa temperatura (con sistema automatico di preriscaldamento). In cabina sono presenti il pulsante kick-down e il selettore FNR (Avanti-Neutro-Indietro) che aumenta il comfort.

Assali La trasmissione integrale presenta asse anteriore equipaggiato con blocco differenziale idraulico (massima trazione) mentre dietro è convenzionale. Rispetto all’assale anteriore, quello posteriore è oscillante (di 26° totali) ed è presente il riduttore planetario all’estremità della ruota, che portano a 27 il rapporto di riduzione totale.

Tanta automazione La serie 9 consente di personalizzare potenza, sincronizzazione del cambio e disinnesto della frizione. Il controllo avviene tramite commutatori a rotella che comandano questi tre elementi. Sono tre le modalità di potenza: Power, per i lavori pesanti, Standard, per quelli generici, Economy per quelli leggeri. A queste si abbinano quattro modalità per il cambio di velocità: quella manuale, l’Auto-Light (Carico leggero e trasporto su lunghe distanze), l’Auto-Normal, carico generico e ritiro materiale leggero e l’Heavy Mode, carico e scarico del materiale pesante. Infine il disinnesto frizione con il Low Mode per brevi distanze e carico veloce, la Medium, carico generico, e la High per il carico in pendenza. Inoltre, si può equipaggiare la macchina con il sistema di controllo del percorso che lavora su un accumulatore-ammortizzatore in grado di attutire le sollecitazioni dei cilindri del braccio principale, per migliorare il comfort e ridurre le perdite di materiale.

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MACCHINA DEL MESE HYUNDAI HL780-9

Monitor multitasking La cabina sulla nuova serie è più grande con finestrino anteriore incurvato per la maggiore visibilità, anche grazie al vetro supplementare sulla parte inferiore della porta. All’interno regna la praticità con una migliore capacità di raffreddamento e riscaldamento e il controllo della temperatura completamente automatico. Di serie il piantone telescopico ed inclinabile e i poggiapolsi regolabili. Sono presenti diversi vani portaoggetti e la radio con lettore Mp3 con presa Usb. È inoltre presente un monitor a colori con schermo Lcd da 5,7 pollici (montato su supporto girevole) che contiene la strumentazione digitale per la temperatura olio idraulico, acqua e livello carburante. È l’interfaccia per controllare le impostazioni della posizione braccio principale e benna e per il pesare il carico. Oltre alla dignostica di motore, trasmissione ed elettronica, il monitor offre la visuale della telecamera posteriore ad attivazione automatica e quella del sistema di gestione remota Hi-Mate Gps, sviluppato da Hyundai, per l’assistenza e il supporto remoto. Il joystick guidato offre un’elevata capacità di controllo sugli accessori idraulici su cui alloggia anche il selettore Fnr (Avanti-Neutro-Indietro) per la scelta della direzione di marcia. Attenzione per i particolari anche dall’aletta parasole sopra il finestrino anteriore (optional su quello posteriore) e gli specchietti retrovisori riscaldati per velocizzare lo sbrinamento.

La ventola ad azionamento idraulico (minori consumi e rumorosità) ha sistema di reversibilità automatico per l’eliminazione dei detriti. La stessa ventola e il suo motorino elettrico sono integrati nella porta posteriore per facilitare l’accesso per la manutenzione. I gruppi refrigeranti, completamente ridisegnati, montati in parallelo e con alette deflettrici, facilitano la pulizia. Sono stati progettati con una configurazione a piastre di alluminio, e sottoposti ad estesi collaudi in termini di sollecitazioni termiche e vibrazioni per valutarne la durata a lungo termine. Il condensatore ad aria in alluminio, a montaggio dall’alto, privo di deflettori, e il compressore C/A a cilindrata variabile sono progettati per ottenere massimo raffreddamento, limitando l’assorbimento. L’accesso ai punti di manutenzione avviene a livello del suolo grazie a tutti gli indicatori posizionati a vista (indicatori del liquido refrigerante e dell’olio di trasmissione). Anche il mettere mano a filtri, raccordi di lubrificazione, fusibili, scarichi e componenti elettronici lo si può fare da terra tramite i vani ad ampia luce.

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www.hyundai.eu

Manutenzione da terra



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Conexpo 2011 A Las Vegas molte mmt con motore Stage IIIB e diverse innovazioni tecniche...

Intermat Middle East Report da una fiera del tutto diversa da quelle europee, americane e asiatiche

Motori Scania è il promo costruttore di truck a lanciare l’Euro 6 e prende accordi con Doosan

IN QUESTO NUMERO...

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MACCHINE OMPONENTI C


I DRAULICA

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RIDURRE:

la parola chiave DI DANIELA STASI

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MACCHINE&COMPONENTI CHE SIANO LE EMISSIONI, I CONSUMI O LE PERDITE ENERGETICHE, LA PRIORITÀ È LIMITARE, CONTENERE, A FAVORE DI UNA MAGGIORE EFFICIENZA. LO TESTIMONIANO CON FORZA I PRODOTTI PRESENTATI A VERONA DA BOSCH REXROTH, DAL FAN DRIVE

Vetrina online Un’iniziativa rivolta a tutti i costruttori che, in occasione della fiera veronese, hanno presentato macchine equipaggiate con componentistica Rexroth. Una vetrina per entrare in contatto con potenziali clienti e per farsi conoscere da aziende italiane e internazionali. A marzo Bosch Rexroth e Bosch Rexroth Oil Control hanno lanciato il portale dedicato al Samoter, visibile fino al prossimo settembre collegandosi al link presente sui siti www.boschrexroth.it e www.boschrexroth.it\mobilehydraulics.

IDROSTATICO AL NUOVO DISTRIBUTORE

EDC FINO ALLE GREEN VALVES

L’

obiettivo è chiaro: realizzare sistemi in grado di migliorare le prestazioni e l’efficienza delle macchine movimento terra e da cantiere, nell’ottica del raggiungimento delle finalità della normativa Tier 4 final, in vigore dal 2014. È questo l’orientamento di Bosch Rexroth, ben visibile nelle soluzioni presentate al Samoter, accomunate da plus quali una migliore funzionalità, minori consumi e il recupero di energia. Della trasmissione idrostatica a basso consumo e con emissioni ridotte abbiamo già parlato in modo approfondito nel numero di COSTRUZIONI di febbraio 2011 (“Abbasso i kW!”, pag. 70); nelle pagine seguenti, oltre ad accennare nuovamente al concetto di downsizing, illustreremo il fan drive idrostatico Rexroth, presentato in anteprima a Verona per il mercato italiano. Non è tutto: conosceremo da vicino le novità presentate da Bosch Rexroth Oil Control, la divisione che si occupa di compact hydraulics, e in particolare il nuovo distributore modulare EDC per la gestione dei movimenti simultanei. 

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I DRAULICA

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M ENO KW, PIÙ EFFICIENZA Come ben si sa, il Tier 4 final imporrà rigide limitazioni per le emissioni delle macchine operatrici azionate da motore diesel. La risposta di Bosch Rexroth è lo sviluppo del concetto di downsizing, che significa ridurre le cilindrate aumentando la densità di potenza meccanica e idraulica. Questo risultato è possibile grazie alle nuove pompe a pistoni assiali A4VG serie 40 e ai nuovi motori a pistoni assiali A6VM serie 71 che incrementano in modo considerevole l’efficienza idraulica, utilizzando l’energia disponibile in modo più efficace.

Il sistema di cui è composto il fan drive idrostatico Rexroth.

Raffreddato quanto basta Il Samoter ha tenuto a battesimo il nuovo fan drive idrostatico Rexroth, che rende indipendente la velocità della ventola da quella del motore diesel, fornendo il grado di raffreddamento richiesto: questo sistema, controllato elettronicamente e sviluppato per caricatori gommati, escavatori, gru mobili, autoribaltabili, macchine agricole e autobus, può funzionare alla massima capacità di raffreddamento anche ai bassi regimi del motore endotermico. “L’obiettivo è di raggiungere un’elevata efficienza energetica in modo da ridurre il consumo di carburante fino al cinque per cento e limitare così le emissioni dei gas di scarico”, spiega Ugo Paternuosto, responsabile settore mini escavatori e caricatori gommati Divisione Oleodinamica Mobile di Bosch Rexroth. “Il fan drive idrostatico Rexroth è equipaggiato con una centralina elettronica dotata di CAN Bus e un software ED per l’azionamento della ventola. La centralina analizza tutti i parametri di temperatura im-

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portanti per i quattro elementi che hanno bisogno di essere raffreddati: acqua, olio, aria di sovralimentazione e ricircolo gas di scarico; gestisce il sistema composto da una pompa a pistoni assiali a cilindrata variabile A10VO e il motore a ingranaggi esterni. Grazie all’elettronica, inoltre, si possono sviluppare anche altre funzioni, come l’opzione stand-still che fa rimanere immobile il rotore della ventola quando la temperatura è molto bassa: questa caratteristica, che rappresenta un vantaggio in ambienti particolarmente freddi, permette di far scaldare più velocemente il diesel. Infine grazie a una valvola dedicata si ottiene il funzionamento del fan drive in senso inverso, studiato per prevenire la perdita di efficienza dovuta al deposito della polvere e dello sporco nel radiatore: attraverso il reversing della ventola l’aria viene soffiata in direzione opposta, portando lo sporco all’esterno”.


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MACCHINE&COMPONENTI Il nuovo distributore modulare EDC.

LA SIMULTANEITÀ È UNA REALTÀ Tra le novità di Bosch Rexroth Oil Control spicca il distributore modulare EDC per la gestione di più movimenti simultanei, che permette di eseguire le operazioni di movimentazione in un tempo inferiore e con un minore dispendio di energia. L’innovazione è rappresentata dal sistema brevettato Flow Sharing LUDV, che consente di ripartire la portata e, grazie alla presenza di uno strozzatore esterno, di regolare il flusso di ciascuna bocca di erogazione. Pensato per applicazioni varie, quali piattaforme aeree, gru da camion, macchine agricole, pompe per calcestruzzo e macchine stradali, è l’evoluzione della tecnologia Flow Sharing sviluppato anni fa da Bosch Rexroth per le terne e i sollevatori telescopici. Il distributore EDC è composto da elementi modulari, ciascuno dei quali è dotato di comando elettrico on-off o proporzionale, integrato con flow sharing. La combinazione di questi elementi permette l’attivazione simultanea di diversi attuatori (motori o cilindri) distribuendo la portata in modo proporzionale alle velocità selezionate dall’operatore, indipendentemente dalle pressioni di esercizio. È importante segnalare che tutti i movimenti simultanei conservano la stessa velocità anche nel caso di saturazione del sistema. Sono allo studio anche soluzioni che abbinano l’EDC ad altri distributori Bosch Rexroth con portate superiori per offrire dei blocchi ibridi, combinazioni in grado di dare diverse portate in un unico sistema. Abbiamo chiesto a Pietro Canossini, Sales manager Compact Directional Valves di Bosch Rexroth Oil Control, qual è il riscontro sul mercato del distributore EDC: “Finora lo abbiamo presentato alla clientela-pilota e l’approccio è stato positivo: l’innovazione del flow sharing antisaturativo applicata per la prima volta a un’elettrovalvola a comando diretto (non pilotato) viene vissuta dai costruttori come un’innovazione sostanziale, capace di facilitare la gestione e il controllo dei movimenti delle utenze”.

La Green Valve.

Verdi grazie alla gravità

A Verona Bosch Rexroth Oil Control ha riproposto le Green Valves, la nuova generazione di valvole idrauliche di bilanciamento e controllo discesa che, per abbassare il braccio della macchina e il suo carico, anziché utilizzare la potenza del motore, sfruttano la forza di gravità in fase di discesa del braccio stesso. Eliminano quindi la necessità di un apporto energetico (meno di 1 kW), riducendo il consumo di carburante e le emissioni. “Lavorando all’evoluzione del progetto ini-

ziale siamo arrivati a una maggiore comprensione delle aree di applicazione di questo tipo di prodotto, su telehandler, escavatori e gru”, commenta Maurizio Bergonzini, Head of technical sales and product management Motion Control Valves di Bosch Rexroth Oil Control. “Ottimizzando il progetto, ne abbiamo capito i punti di forza maggiori: oltre ai vantaggi energetici, le Green Valves offrono una maggiore controllabilità del carico, con un movimento più rapido del braccio e un miglior controllo in fase di accensione o di arresto. Inoltre richiedendo una portata davvero contenuta, rendono disponibile una maggiore quantità di olio per le altre movimentazioni simultanee della macchina”.

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I DRAULICA

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Intervista

Alessandro Carmona Director of sales and product management Compact Hydraulics di Bosch Rexroth Oil Control

Quali sono le competenze di Bosch Rexroth Oil Control?

produzione sta seguendo la direzione del downsizing?

Ci occupiamo di compact hydraulics, una delle cinque aree di prodotto per il settore mobile di Bosch Rexroth (le altre quattro sono: pompe e motori, trasmissioni meccaniche, valvole direzionali a cursore ed elettronica e sistemi). La nostra area comprende cartucce, blocchi integrati, valvole di controllo discesa, centraline oleodinamiche e distributori direzionali bancabili, e raggruppa circa 1.200 dipendenti: il nostro head quarter è in Italia, a Nonantola, in provincia di Modena, e nell’area di Reggio Emilia e Modena abbiamo quattro gruppi di progettazione e dieci stabilimenti produttivi. Per noi è un motivo di orgoglio essere l’unica product area italiana di Bosch Rexroth. Progettiamo e produciamo soluzioni per controllare i movimenti, dal sollevamento al controllo della discesa del movimento alle funzioni di mantenimento del carico; le applicazioni spaziano quindi dal movimento terra al material handling.

Sentiamo la tendenza del dowsizing e stiamo cercando di supportarla, però il nostro supporto non si esprime necessariamente nella riduzione delle dimensioni dei componenti. Quando studiamo nuovi sistemi, il nostro obiettivo è raggiungerne l’efficienza energetica nell’applicazione, cercando soluzioni intelligenti per recuperare l’energia tramite circuiti rigenerativi e per ridurre le perdite parassite dell'intero circuito.

Quali sono i vostri plus? Noi creiamo sistemi customizzati, realizzati di volta in volta insieme al cliente in base alle esigenze della singola applicazione, per cui all’interno di Bosch Rexroth ci caratterizziamo per la flessibilità di creazione di nuove soluzioni.

Il settore dei motori va verso una riduzione delle taglie; anche la vostra

Come interagite con le altre aree di prodotto di Bosch Rexroth? In un’ottica di assoluta complementarietà: cerchiamo la migliore soluzione per la controllabilità dei movimenti ma vendiamo un sistema, quindi combiniamo e armonizziamo i nostri prodotti con quelli delle altre aree. Per i nuovi progetti le varie aree di prodotto collaborano tra loro, condividendo tecnologie e know how. Il distributore EDC ne è un esempio: abbiamo mutuato una tecnologia sviluppata anni fa da Bosch Rexroth per altre applicazioni, l’abbiamo importata su un nostro prodotto e ne abbiamo sviluppato un terzo.

Oltre ai prodotti, offrite anche servizi? Ogni area di prodotto Bosch Rexroth ha un suo specifico service, in grado di supportare il cliente dalla fase di sviluppo fino alla messa a punto.

Idraulica compatta innovativa Bosch Rexroth Oil Control nasce nel 2005, con l’acquisizione da parte di Bosch Rexroth dello storico gruppo Oil Control, sorto a Nonantola (MO) nel 1974 dall’esperienza maturata in precedenza dalla F.lli Storci. Al Samoter, oltre alle novità già illustrate, ha presentato il completamento di gamma delle valvole a cartuccia meccaniche ed elettriche, progettate per adattarsi a cavità UNF, per essere intercambiabili sul mercato e per essere impiegate in varie applicazioni del settore mobile e in-

dustriale: i riflettori erano puntati sulla nuova cartuccia di bilanciamento per portate fino a 480 litri al minuto, pensata per le macchine da perforazione. Tra i vanti di Bosch Rexroth Oil Control: la nuova linea automatizzata di montaggio e collaudo situata nello stabilimento modenese della divisione Edi System; la produzione è ora incentrata sull’automatismo, grazie a un sistema articolato ma di semplice gestione con tempi di set up prossimi allo zero.


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Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Vi invitano a partecipare a BICES 2011 nel modo più conveniente Viaggiare in gruppo riduce i costi e fa risparmiare tempo Aderisci ai pacchetti viaggio BICES 2011: + Visita manifestazione + Visita città + Visita stabilimenti di produzione Contatta l’agenzia VERTOURS, esperta nell’organizzazione di trasferte per fiere e corrispondente per BICES Tel. +39 045 9298500 - Email: aziende@vertours.com Supporto organizzativo per: volo, hotel, trasferimenti, visti, biglietti d’ingresso, tour ed escursioni.

BICES 2011

11a Fiera Internazionale dei Macchinari per le Costruzioni e Seminario Tecnico

Shift to China, Lift the Green World

L’evento MUST dell’anno dedicato ai Macchinari e alle Attrezzature per le Costruzioni e ai Veicoli

18-21 Ottobre 2011 Pechino, Cina Jiuhua International Exhibition Center, Pechino Evento in contemporanea

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Organizzatori:

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Per informazioni generali, rivolgersi a:

BICES Office: info@e-bices.org


CONEXPO 2011

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CONEXPO


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MACCHINE&COMPONENTI

non ha tradito chi voleva l’innovazione DI

CLAUDIO MARINI E LUCIA SARONNI

PRESENTATI AL CONEXPO DI LAS VEGAS NUMEROSI MODELLI CON MOTORE STAGE IIIB, MA L’INNOVAZIONE SI È SPINTA ALLE TRASMISSIONI IDROMECCANICHE, AGLI ESCAVATORI CON REGIME VARIABILE E...IL PRIMO MODELLO IBRIDO È ORMAI UNA MACCHINA VENDUTA IN GRANDE SERIE, NON PIÙ UN PROTOTIPO DA FIERA parte qualche raro Costruttore m.m.t., anche prestigioso, che è stato a guardare l’innovazione altrui (i ritardatari pare che “esploderanno” all’Intermat 2012) in molti hanno presentato modelli innovativi, oltre all’adeguamento delle motorizzazioni ecologiche Stage IIIB. Per la prima volta si è vista una trasmissione idrostatica, che diventa progressivamente meccanica con l’aumento della velocità. In alcuni casi, come quello degli escavatori a “regime variabile”, che si adegua automaticamente al carico di lavoro, l’innovazione sorprende, anche per il fatto che non viene pubblicizzata, secondo noi, adeguatamente. Una cosa è certa, prima che i venditori del movimento terra imparino quanto gli Ingegneri hanno disegnato, sui propri modelli e su quelli concorrenti, passerà del tempo, perché l’innovazione è stata sostanziale e varia. Nel frattempo, chissà che cosa dovremo udire da coloro che, meno tecnici, inventeranno ciò che sembra plausibile, anche se non sanno di che cosa parlano. È interessante il fatto che le scelte fatte dai vari costruttori, non solo sono diverse fra loro, ma a volte sono diametralmente

A

opposte. Siccome è curioso che scelte opposte abbiano entrambe risultati positivi, scopriremo tra qualche tempo chi ha sbagliato strada. Tanto per cominciare, sono al momento davvero pochi quelli che trattano con l’Urea i gas di scarico; persino quelli che si dava per certo lo facessero, alla fine hanno presentato motori senza questa complicazione. Comunque, si dice che tra tre anni tutti useranno sia l’Urea, che le post iniezioni di gasolio, abbinate ai DOC e DPF. Chissà se gli operatori hanno ben chiaro che cosa significa questo post trattamento dei gas di scarico, quanto costa e che complicazioni comporta? In alcuni stand, non si è capito quanto i nuovi modelli fossero realmente pronti per la vendita e quanto invece il costruttore li abbia presentati per non dare l’impressione di rimanere indietro o per spingere i distributori a “far fuori” gli stock che la crisi ancora affolla sui piazzali. Sta di fatto che solo i costruttori più seri e preparati offrivano documentazione e competenza adeguata per rispondere alle domande ed illustrare le proprie scelte progettuali, differenziandosi dai concorrenti più superficiali, che ancora pensano di vendere puntando solo sul prezzo stracciato.  


CONEXPO 2011

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CASE Case presenta altri due modelli Serie F: il 1021F ed il 1121F, oltre al 721F, 821F e 921F, giĂ visti al Samoter. Anche per questi modelli i motori sono Stage IIIB con trattamento dei gas di scarico tramite SCR (post iniezione di Urea) e senza la presenza di EGR (ricircolo dei gas di scarico).

Dati certi da Depliant non sono disponibili e le informazioni riguardo a motori, cambi ed assali sono preliminari ed indicative.

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La particolarità dei caricatori gommati Case 1021F e 1121F è rappresentata da una trasmissione Dana/Bosh Rexroth HVT (Hydromechanical Variable Transmission) idrostatica a bassa velocità (20% di maggior efficienza rispetto ad un convertitore di coppia e miglior controllo, con usura ridotta dei freni, soprattutto nelle inversioni di marcia ed in particolari applicazioni grazie al freno idrostatico) e progressivamente sempre più meccanica, a mano a mano che la velocità aumenta. Gli assali ZF, con gruppo frenante nel corpo centrale, si differenziano a seconda del modello per il blocco differenziale di tipo Limited Slip (45% tramite frizioni in bagno dʼolio) o con blocco totale a pulsante, situato vicino al pedale freno, sul solo assale anteriore. maggio 2011 Costruzioni 29

t t t

MACCHINE&COMPONENTI


CONEXPO 2011

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Case, per quanto riguarda il trattamento dei gas di scarico, in alternativa al sistema SCR (Selective Catalytic Reduction) con post iniezione di Urea, serbatoio aggiuntivo di

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Urea e senza EGR, monta su altri modelli l始alternativa del CEGR ovvero dell始EGR (ricircolo dei gas di scarico) esterno, raffreddato ed a controllo elettronico, con post iniezione di gasolio

e filtro DPF (Diesel Particulate Filter di tipo ceramico). Anche le scelte per i turbo non sono univoche ed in alcuni casi si trovano Turbo a geometria variabile.


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MACCHINE&COMPONENTI Case presenta anche il nuovo escavatore cingolato CX300C, le cui caratteristiche non sono al momento disponibili. Parrebbe comunque avere un motore con CEGR abbinato a filtro DOC più DPF ed un turbo a geometria variabile con controllo elettronico.

A parte le ovvie versioni dei modelli americani (ad esempio il retro “central mounted”), per terne e skid le novità ribadivano quelle presentate al Samoter in Italia.

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CONEXPO 2011

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CATERPILLAR Caterpillar lancia il D7E a trasmissione idrostatica con motore Stage IIIB. AllʼEGR esterno, raffreddato, a controllo elettronico (che riduce lʼNox senza bisogno della post iniezione di Urea) abbina i filtri DOC (reazione chimica) e PDF (ceramico con post iniezione di combustibile). La rigenerazione del DPF è automatica, ma è possibile evitarla manualmente od effettuarla volontariamente. Un dispositivo consente anche di ritardare lo spegnimento motore, anche in automatico, per dar tempo al turbo di raffreddarsi dopo un lavoro intenso, evitando rotture e grippaggi. DOZER MODELLO Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)

D7E/LGP ton kW

mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Trasmissione Marce N° Vel. (min-max/rev) km/h Sistema di sterzo Passo m Rulli d'appoggio N° Carreggiata m Suole mm Capacità lama mc Tipo lama Larghezza lama m Peso ripper ton Denti ripper N° Lungh. (no ripper) m Altezza trasporto m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l

32 Costruzioni maggio 2011

26,7 28,5 175 Caterpillar C9.3 ACERT 9,3 6 115 x 149 1700 8,44 4 conv. CR 3 electr. ext. DOC + PDF turbo after var 200 Full LS press. comp. elettr. 27,6 Electric 1+1 11,5 Hydrostatic 3,02 3,45 7 8 1,98 2,29 610 915 5,2/6,9/8,3/5,2/5,9 S/SU/U/A/LGP 3,9/3,7/4/4,5/4,5 1,95 3 5,79 3,39 n.d. 409 76


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MACCHINE&COMPONENTI ESCAVATORI CINGOLATI MODELLO

336E

349E

Dopo il 336EL, nella linea degli escavatori cingolati, Caterpillar lancia il 349E, il 320E ed il 316E (di questi ultimi due modelli i dati non sono al momento disponibili). AllʼEGR esterno, raffreddato a controllo elettronico (che riduce lʼNox senza bisogno della post iniezione di Urea) si abbinano i filtri DOC (reazione chimica) e PDF (ceramico con post iniezione di combustibile). Anche su questi modelli, la rigenerazione del DPF è automatica, ma è possibile attivarla manualmente od inibirla momentaneamente.

L L ton 36,73 50,7 ton 13,05 22,3 m s800 no benna/4,5 s900 no benna/4,5 kW 217 295 Caterpillar Caterpillar mod. C9.3 ACERT C13 ACERT Cilindrata l 9,3 12,5 Cilindri N° 6 6 Alesaggio x corsa mm 115 x 149 130 x 157 Regime di taratura rpm 1800 n.d. Velocità del pistone m/s 8,94 n.d. Valvole per cilindro N° 4 3 Distribuzione conv. Head cams Iniezione CR MEUP Fasi d'iniezione N° 4 3 EGR - Ricircolo gas di scarico electr. ext. electr. ext. Trattamento gas di scarico DOC + PDF DOC + PDF Alimentazione aria turbo after turbo after Pompe var var Portata l/min 303 + 275 2 x 385 Regolazione pompa LS LS Distributore a cassetti conv. conv. Pressione (max) Mpa 35 35/38 bst Velocità traslazione km/h n.d. - 4,9 n.d. - 4,7 Velocità rotaz. torr. rpm 9,2 8,7 Passo m 4,04 4,34 Carreggiata m 2,59 2,39 var 2,89 Braccio m M 6,5 M6,9 Penetratore m 3,9 3,9 Profondità di scavo m 8,19 8,04 Prof. plinto m 6,31 5,27 Dist. scavo a terra m 11,72 12,09 Altezza di carico m 7,5 7,59 Forza strappo daN 21118 26800 Forza penetrazione daN 14490 18400 Sbalzo post. torr. m 3,5 3,76 Largh. torretta m n.d. n.d. Larghezza cingoli m 3,29 3,0 var 3,49 Suole mm 700 600 Lungh. trasporto m 11,17 11,89 Alt. braccio/cab m 3,66/3,36 3,65/3,37 Batteria Ah n.d. n.d. Alternatore A 80 80 Serbatoio gasolio l 620 720 Sistema idraulico l 380 570

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Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca)


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CONEXPO 2011

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CATERPILLAR

Caterpillar lancia i nuovi caricatori gommati Serie K con motori Stage IIIB (dati preliminari). All始EGR esterno, raffreddato, a controllo elettronico (che riduce l始Nox senza bisogno della post iniezione di Urea) si abbinano i filtri DOC (reazione chimica) e PDF (ceramico con post iniezione di combustibile). La rigenerazione del DPF 猫 automatica, ma 猫 possibile attivarla manualmente od inibirla momentaneamente.

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Tra le nuove caratteristiche che distinguono la serie K dei caricatori Cat segnaliamo il ridisegno dei bracci a singolo Z con sensibile aumento delle forze ed aumento dellʼaltezza al perno benna (su alcuni modelli), nuove cabine con vetro curvo anteriore e pulsantiere a membrana con Led, eliminazione del volante a favore del manipolatore elettronico di sterzo (di serie su alcuni modelli), videocamera posteriore di serie. CARICATORI GOMMATI Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore

950K m3 kg ton kW

mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l

3,1 11446 19,09 157 Cat C7.1 ACERT 7,01 6 105 x 135 1900 8,55 4 conv. CR 3 electr. ext. DOC + DPF p.inj. 2 turbo after var 340 Full LS press. comp. elettr. 26,2 Power Shift 4+4 37,9 conv. 4 oil disc 23.5x25 3,35 n.d. 40 n.d. Z Parallel 4,02 16100 n.d. n.d. 3,36

314 189

962K

966K

3,3 4,2 12202 15050 20,08 23,56 165 199 Cat Cat C7.1 ACERT C9.3 ACERT 7,01 9,3 6 6 105 x 135 115 x 149 1900 1800 8,55 8,94 4 4 conv. conv. CR CR 3 4 electr. ext. electr. ext. DOC + DPF p.inj. DOC + DPF p.inj. 2 turbo after turbo after var var 340 340 Full LS Full LS press. comp. elettr. press. comp. elettr. 26,2 31 Power Shift Power Shift 4+4 4+4 37,9 37,4 conv. conv. 4 oil disc 4 oil disc 23.5x25 26.5x25 3,35 3,45 n.d. n.d. 40 37 n.d. 7,39 Z Parallel Z Parallel 4,24 4,23 16800 17300 n.d. 3,22 n.d. 8,69 3,36 3,55

314 189

381 198

972K

980K

4,8 5,3 16933 19967 25,59 30,31 215 237 Cat Cat C9.3 ACERT C13 ACERT 9,3 12,5 6 6 115 x 149 130 x 157 1800 1800 8,94 9,42 4 4 conv. Head cams CR MEUP 4 3 electr. ext. electr. ext. DOC + DPF p.inj. DOC + DPF p.inj. turbo after turbo after var var 340 460 Full LS Full LS press. comp. elettr. press. comp. elettr. 31 31 Power Shift Power Shift 4+4 4+4 36,9 36,31 conv. conv. 4 oil disc 4 oil disc 26.5x25 29.5x25 3,45 3,7 n.d. n.d. 37 38,8 7,47 n.d. Z Parallel 2Z 4,46 4,51 19600 23800 3,22 n.d. 9,22 n.d. 3,55 3,55

381 198

447 280

maggio 2011 Costruzioni 35

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MODELLO


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CONEXPO 2011

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CATERPILLAR

Lʼalimentazione dellʼaria con due turbo in serie sul Perkins 1206E70TTA o C7.1 ACERT. Su alcuni motori sono presenti valvole di controllo dei turbo che li proteggono dai fuorigiri delle giranti e parallelamente interagiscono con il sistema di iniezione, per garantire una combustione ottimizzata.

Numerosi nuovi modelli montano ora motori Common Rail (spesso in sostituzione di sistemi Unit Pump) con pressioni dʼiniezione davvero elevate, in grado di modulare lʼiniezione, frazionandola in varie fasi.

Grande cura anche nel raffreddare e non solo lubrificare opportunamente gli alberini dei turbo. Segnaliamo anche lʼauto-registrazione “idraulica” del gioco valvole su alcuni motori, per ridurre lʼimpegno manutentivo. Curati anche gli sfiati delle testate, che ora sono filtrati per via centrifuga con recupero dellʼolio in coppa. Le cinghie Polyvee di generosa larghezza, anziché trapezoidali, tenditori automatici e pompe acqua azionate da ingranaggi, anziché da cinghie, contribuiscono alla riduzione della manutenzione ed allʼaffidabilità dei motori. 36 Costruzioni maggio 2011


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MACCHINE&COMPONENTI

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Altri numerosi particolari testimoniano la qualitĂ dei nuovi motori Perkins.

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CONEXPO 2011

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CATERPILLAR

Motorizzati Stage IIIB anche i nuovi dumper articolati.

Caterpillar ha presentato anche a Conexpo i numerosi nuovi mini Serie D ed i nuovi skid giĂ esposti al Samoter di Verona. 38 Costruzioni maggio 2011


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MACCHINE&COMPONENTI DOOSAN - BOBCAT Doosan e Bobcat lanciano nuovi modelli con motore Stage IIIB: DL450, dumper Moxy MT41, DX300LC, E26, V619.

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I dati e le caratteristiche dei nuovi modelli non sono al momento disponibili.

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CONEXPO 2011

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DOOSAN - BOBCAT

I nuovi motori Doosan Stage IIIB stupiscono per la tecnologia fortemente innovativa (turbo a geometria variabile sulla turbina pompante e non sullo scarico) che tiene aperte tutte le alternative (SCR oppure DOC + DPF oppure entrambi), con peculiarità anche nei sistemi EGR con ricircolo diretto allʼaspirazione ed indiretto al filtro aria (tecnologia assolutamente unica), il tutto ovviamente controllato da un super computer del motore.

40 Costruzioni maggio 2011


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MACCHINE&COMPONENTI

G EHL Ghel ha presentato tre modelli di caricatori articolati (140, 340 e 540) motorizzati Yanmar con potenze da 17 a 35 kW e pesi operativi da 1,7 a 3,4 ton.

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CONEXPO 2011

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JCB

Jcb ha presentato due nuovi skid (dati non disponibili) che nell始arco dell始anno potrebbero arrivare anche sul mercato europeo: il 225 ed il 225T.

Jcb ha presentato anche un prototipo di terna cingolata 1CX, (dati non disponibili) ed un telescopico destinato al mercato americano: il 512-56 (dati non disponibili).

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MACCHINE&COMPONENTI KAWASAKI Kawasaki ha presentato un caricatore gommato ibrido (65Z Hybrid) che consente una riduzione del consumo di combustibile del 35%. Il motore termico aziona, attraverso un riduttore a planetari, un motore elettrico/generatore di corrente. La corrente viene immagazzinata in un condensatore, che più rapidamente delle batterie tradizionali si carica e scarica. Naturalmente è presente il recupero di energia in frenata. A parità di potenza, questa tecnica consente

dʼinstallare un motore di cilindrata inferiore (e potenza minore) a quella che sarebbe stata necessaria

per un funzionamento convenzionale che produceva potenza solo bruciando gasolio.

KOMATSU

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Komatsu presenta lʼHB215LC, il rivoluzionario escavatore ibrido, già venduto in migliaia di esemplari in Asia. In altre parole, non è un prototipo da Fiera, ma un modello in regolare vendita in varie parti del mondo, che si spera arrivi, prima o poi, anche in Europa. Oltre alla caratteristica di produzione della potenza in modo “Ibrido”, il modello si distingue per un esclusivo “Low Speed matching”, che adegua automaticamente il regime del motore al carico del ciclo di lavoro maggio 2011 Costruzioni 43


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CONEXPO 2011

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KOMATSU

Komatsu utilizza sul modello ibrido un sistema di condensatori ad elevata capacità che immagazzina e scarica elettricità in modo molto più rapido delle normali batterie. Su questo modello attualmente “in produzione” ed ormai alla seconda generazione, il motore di rotazione idraulico è stato rimpiazzato da un motore elettrico in grado di recuperare energia durante la frenata della rotazione e con rendimento energetico ben più elevato. La riduzione del consumo di combustibile è del 25%. Komatsu presenta due nuovi dozer: il D65PX Serie 17 ed il D155AX Serie 7 con motori Stage IIIB (dati non disponibili).

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ESCAVATORI CINGOLATI MODELLO Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca)

PC240-10 ton ton m kW

mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m Carreggiata m Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Dist. scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Larghezza cingoli m Suole mm Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l

PC290-10

LC NLC LC 24,63 29,4 29,9 8,2 n.d. 10,1 4,5 4,5 132 147 Komatsu Komatsu SAA6D107E2 SAA6D107E2 6,69 6,69 6 6 107 x 124 107 x 124 2000 2000 8,27 8,27 4 4 conv. conv. CR CR 3 3 electr. est. electr. est. DOC + DPF p.inj. DOC + DPF p.inj. VG turbo after VG turbo after var var 475 479 Full LS Full LS press. comp. press. comp. 37,3 37,3 3-4,1-5,5 3 - 4,1 - 5,5 11,7 10,5 3,84 4,03 2,58 2,39 2,59 M 5,85 M 5,85 3,04 3,04 6,92 6,46 6,01 5,65 10,02 9,99 7,03 7,03 17200 19800 15200 17600 2,94 2,94 2,85 2,85 3,28 2,99 3,29 700 600 700 9,88 9,86 3,18/3,06 3,21/3,18 2 x n.d. 2 x n.d. 60 60 400 400 132 tank 132 tank

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Komatsu presenta quattro nuovi escavatori Serie 10 con motori Stage IIIB: PC240, PC290, PC360 e PC490 (di questi ultimi due i dati non sono disponibili).


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CONEXPO 2011

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KOMATSU

Lʼeccezionalità di questi nuovi escavatori, oltre il considerevole aumento della forza di strappo alla benna, sta nel nuovo

“Variable Speed Matching”, un sistema che consente di adeguare in automatico il regime motore al carico

di lavoro. In sostanza gli escavatori tradizionali girano sempre al massimo, mentre i nuovi Komatsu, durante il ritorno allo scavo, il livellamento ed ogni lavoro o parte di ciclo che non impegna la massima potenza, riducono automaticamente il regime, con risparmio di combustibile, minor rumorosità ed usura dei componenti, oltre il minor riscaldamento dellʼolio idraulico. Questa ottima ed innovativa caratteristica è paradossalmente poco pubblicizzata.

Tra i vari modelli con motore Stage IIIB di Komatsu anche il nuovo dumper articolato HM300 Serie 3. 46 Costruzioni maggio 2011


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MACCHINE&COMPONENTI Completano la notevole innovazione di prodotto presentata da Komatsu al Conexpo i due nuovi caricatori gommati Serie 7: WA380-7 e WA430-7 con motori Stage IIIB e comandi elettro-proporzionali, anziché semplicemente pilotati idraulicamente (dati non disponibili).

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Anche Komatsu tratta i gas di scarico senza la post iniezione di Urea (SCR) tramite un elemento in cui sono raggruppati il DOC (Diesel Oxidation Catalyst), che sfrutta sostanze chimiche come il Palladio, il Cerio od il Platino, seguito dal DPF (Diesel Particulate Filter) nel quale può o meno essere necessaria la post iniezione di combustibile. LʼEGR (ricircolo dei gas di scarico per ridurre lʼNox) è esterno, raffreddato ed a comando elettroproporzionale gestito elettronicamente.

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CONEXPO 2011

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KOMATSU

Il turbo a geometria variabile ha la peculiarità dʼessere regolato da un semplice quanto affidabile sistema idraulico (anziché pneumatico con compressore aggiuntivo o elettroproporzionale). Lʼalberino del turbo è lubrificato e raffreddato da una circolazione d’acqua per garantirne lʼaffidabilità.

KUBOTA

Anche negli USA Kubota affiancava ai mini i primi skid cingolati. 48 Costruzioni maggio 2011


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MACCHINE&COMPONENTI N EW HOLLAND

New Holland aggiungeva agli skid e mini giĂ presentati al Samoter ulteriori modelli (dati non disponibili).

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CONEXPO 2011

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TAKEUCHI Takeuchi ha presentato il nuovo mini TB285 (dati non disponibili), apparentemente con pompa idraulica Load sensing abbinata ad un distributore a “centro chiuso�.

TEREX Terex lancia il nuovo dumper articolato TA300 con motore Scania Stage IIIB che utilizza Urea nel post trattamento dei gas di scarico (SCR) seguito da un DOC+DPF con post iniezione di gasolio. Insomma il sistema che in molti utilizzeranno per lo Stage 4.

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MACCHINE&COMPONENTI VOLVO

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Oltre ai modelli già lanciati al Samoter, Volvo presentava lʼL250G con motore Stage IIIB e braccio tradizionale A “Z” (dati non disponibili).

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CONEXPO 2011

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VOLVO

Per la posa di tubazioni Volvo presenta un insolito escavatore cingolato, il PL3005, con braccio a traliccio, che sorregge un opportuno verricello (dati non disponibili).

Nei grader, Volvo presenta il G946 Serie B, il primo modello con motore Stage IIIB (dati non disponibili).

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I NTERMAT M IDDLE EAST 2011

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Abu Dhabi e Dubai chi ha il petrolio... e chi ne ha poco!

UNA FIERA COMPLETAMENTE DIVERSA DA QUELLE

EUROPEE, AMERICANE O ASIATICHE: C’È SOLO IL COMPRATORE DI

CLAUDIO MARINI


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MACCHINE&COMPONENTI

d Abu Dhabi negli Emirati Arabi, tanto per cominciare, non c’era soltanto la Fiera dedicata al movimento terra ed edilizia, ovvero l’Intermat Middle East, ma concomitava anche la settimana “Arabian Construction Week”, formata da ben tre ulteriori appuntamenti: il Green Building (Edilizia nel rispetto dell’ecologia), il Future Building (dedicata all’innovazione architettonica ed alla Tecnologia dei materiali) ed il Civil Engineering (specifica nella Progettazione), ovviamente tutti dedicati al Middle East e, quindi, con ramificazioni ad altri paesi arabi come il Quatar e più lontani come il grande progetto espansivo Algerino. La sostanza economica su cui fonda la previsione di Business medio-orientale e caratterizzata dal confortante consuntivo del passato e da un’ulteriore espansione economica generale dell’area del 9,6 % per il quadriennio entrante ed addirittura del 12% per il Quatar. Naturalmente i dati consuntivi sono certi e quelli per il futuro potrebbero essere ottimistici, se teniamo conto di quanto sta accadendo in Africa, da pochi previsto con cambiamenti così radicali, repentini e diffusi. 

A


I NTERMAT M IDDLE EAST 2011

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In questo contesto, l’Intermat Middle East, con 20.000 m2, di cui metà all’aperto, e 500 espositori, è una fiera davvero particolare. Il primo aspetto che la caratterizza e la differente tipologia del visitatore, solo acquirente o non “generico”, ben coerente con la società dell’area. La popolazione degli emirati Arabi, infatti, pur in rapida espansione, non raggiunge i 6 milioni, di cui poco più di un quinto è autoctono e mostruosamente ricco, mentre il resto sono indiani, pachistani, bahraini e vari altri

56 Costruzioni maggio 2011

spesso asiatici. Gli abitanti complementari agli autoctoni non sono certamente ricchi (operai del settore edile ed infrastrutturale, tassisti, dipendenti del settore turistico, impiegati....pensate che il solo grattacielo Burj Khalifa di 828 m dà lavoro a migliaia di persone, che potrebbero essere almeno triplicate, se non fosse sostanzialmente vuoto e sfitto); in questo contesto, le varie imprese del movimento terra ed edilizia non organizzano certo i cosiddetti “viaggi premio” per i propri operatori, perché qui il di-

Burj Khalifa a Dubai: il grattacielo più alto del mondo (828 m).


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MACCHINE&COMPONENTI pendente lavora, sta zitto e basta; dunque, chi viene in fiera ci viene perché è un acquirente veramente interessato. Infatti, durante la Fiera precedente il 93% dei visitatori ha poi concretizzato un acquisto, entro qualche mese, e ben il 64% ha sottoscritto un contratto nei tre giorni di Fiera. A dire la verità, il fatturato non era altisonante, ma quello dei lavori in progetto sì: secondo le previsioni del Deloitte Middle East’s GCC Powers of Construction sono attesi 86 miliardi di US $ di lavori per il solo 2011 nell’area, oltre i 75 miliardi di US $, per il World Cup del 2022 nel Quatar ed altri progetti che fanno di queste cifre solo il 36% del totale costruibile. Considerando il “flop” finanziario di Dubai, ormai noto a tutti, qualcuno potrebbe ragionevolmente dubitare della concretezza economica di questa area, ma potrebbe anche ravvedersi per il seguente motivo. Dei sette Emirati Arabi (Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ras alKhaimah, Ajman, Umm alQuwain e Fujairah) solo Abu Dhabi ha una solida economia basata per il 25% sul petrolio, mentre gli altri sono più piccoli, meno popolati e con marginale gettito petrolifero, che in Dubai arriva appena al 5%. In altre pa-

Gli italiani in fiera • BELLINO • CANGINIBENNE • DEMAS • EUROIMPIANTI • FARESIN BUILDING • FARESIN INDUSTRIES • FIORI • G.F. GORDINI • METALGALANTE • PROMOVE • SCAFFSYSTEM

maggio 2011 Costruzioni 57


I NTERMAT M IDDLE EAST 2011

Abu Dhabi OK_Layout 1 11/05/11 16:02 Pagina 58

role DubaI, che ha poco petrolio, ha tentato la speculazione edilizia su grande scala, ma gli è andata male e poteva andare peggio se non fosse intervenuto l’Emiro di Abu Dhabi con 10.000 US $ di prestito per pagare gli interessi del “buco” pauroso, salito ad oltre 80 miliardi di US $ (di cui non si parla più, ma c’è ancora....) difficilmente colmabile, perché ad oggi gli edifici costruiti non danno reddito, neanche per pagare le spese, ed il loro valore pare dimezzato. Dunque, per Abu Dhabi l’economia è ben diversa, fondata per almeno un quarto sul petrolio, così forte da sostenere gli altri Emirati e crollabile solo se le fonti alternative e rinnovabili prendessero improbabilmente ed insperatamente piede, in sostituzione del petrolio, che comunque rimarrebbe la materia prima della “plastica”, ormai radicata nel nostro modo di vivere.

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In Fiera stupiva l’assenza di qualsiasi nuovo modello ed addirittura dei “grandi” come Caterpillar e Komatsu. Nel dettaglio, si constatava che l’assenza di New Holland conferma la maggior internazionalità di Case, invece presente, e visibile sulla cantieristica del territorio con le pale compatte (skid), terne ed anche qualche macchina movimento terra di maggior dimensione. Proprio per questo ci si sarebbe aspettato di vedere almeno uno dei nuovi skid Case, presentati al Samoter od a Conexpo, anche perché per questi motori e relative potenze i problemi dell’evoluzione tecnologica sono marginali. Ben diverso è il discorso per le potenze maggiori, perché, in questi paesi, l’elevata presenza di zolfo nel gasolio (differente raffinazione) bloccherebbe rapidamente il funzionamento dei motori Stage IIIB, creando gravi

problemi ai costruttori ed ai distributori di mezzo mondo. Infatti, molti costruttori sono costretti a mantenere in produzione due linee di prodotto: quelle “vecchie” con motori Stage IIIA e quelle appena lanciate o in fase di lancio con motori Stage IIIB (questi ultimi con trattamenti particolari dei gas di scarico); inoltre, i distributori che smaltivano gli eccessi di macchine di seconda mano, esportandoli in Africa od altri paesi emergenti, non potranno più farlo con le macchine Stage IIIB. C’è da considerare però, che proprio CNH, apparentemente il solo ad utilizzare in questa prima fase l’Urea nel trattamento dei gas di scarico, potrebbe bilancia-


Abu Dhabi OK_Layout 1 11/05/11 16:03 Pagina 59

MACCHINE&COMPONENTI re alcuni svantaggi non trascurabili di questo sistema, con l’apparente minor sensibilità agli eccessi di zolfo nel combustibile, rispetto ai sistemi utilizzati dalla maggioranza dei costruttori. Comunque, nella fase finale della tecnologia “antipollution” (Stage 4 o Final) e per le potenze sostanziali, si prevede che quasi tutti i costruttori aggiungeranno l’SCR (Selective Reduction Catalyst con Urea) agli attuali sistemi che più semplicemente utilizzano DOC (Diesel Oxidation Catalyst, in genere con sovrastrati di Cerio o Palladio od altre sostanze chimiche) seguito da DPF (Diesel Partuculate Filter, in genere ceramico) ed eventuali post iniezioni di gasolio, completati in molti casi da turbo a geometria variabile. Gli ormai noti EGR (Exhaust Gas Recirculation), oggi quasi tutti “esterni”, raffreddati ed a controllo elettronico, potrebbero invece ridursi di numero e risemplificare i motori, proprio perché l’Urea già si occupa di ridurre l’Ossido di Azoto senza bisogno di ridurre la temperatura di picco della combustione che gli è proporzionale. Correlata al Green Building Middle East Week, va menzionata Masdar City, vicinissima ad Abu Dhabi, una città mai vista prima, finalizzata ad emissioni “zero”. Tale città, su un’area di 6 km2, destinata a 50.000 abitanti, sarà alimentata elettricamente con energia proveniente prevalentemente dal sole (impianto a pannelli solari già costruito). Oltre il solare verranno utilizzati altri sistemi di produzione di energia: impianti geotermici e riciclo dei rifiuti per la produzione di energia. Le mura perimetrali impediranno l'ingresso di persone non gradite. Non ci saranno grattacieli e le strade saranno allineate in modo tale che gli edifici possano farsi ombra l’uno con l’altro. Le strade sono state progettate soprattutto per i pedoni: non saranno ammesse automobili convenzionali all’inter-

no di Masdar City. Tutti i mezzi di trasporto interni saranno alimentati da pannelli solari e guidati da sensori magnetici in grado di portarvi in qualunque punto della città, fermando le automobili in automatico se si dovesse incontrare un ostacolo. In fase di studio ci sono diversi progetti per l’approvigionamento di energia: uno di questi prevede l’istallazione di un anello di specchi che concentreranno la luce solare su una torre centrale, che fungerà da collettore di energia solare per azionare i generatori di corrente elettrica. Un’altra idea è quella di utilizzare fogli riflettenti per respingere il calore, idea presa dalle basi lunari. Oltre a questo, ci sarà una torre eolica di 45 metri che renderà le strade meno calde senza alcuno spreco di energia. La città di Masdar è stata concepita come un costante work-inprogress: sarà cioè costantemente aggiornata con le ultime tecnologie ecologiche per la pro-

duzione di energia, diventando una Silicon Valley delle fonti rinnovabili. L’unico impiego di elettricità da parte delle strutture cittadine sarà per gli impianti di desalinizzazione, per l’aria condizionata ed i gadget tecnologici negli edifici. Il motto è “Usa l’energia solo quando hai esaurito il design”. I punti cardine di Masdar City saranno i seguenti: • 100% di energia rinnovabile; • Zero rifiuti; • Centro di studio per le energia rinnovabili; • Edifici più “verdi” del mondo; • Esempio mondiale per l'ecosostenibilità. La città è stata progettata dallo studio di architetti inglesi Foster and Partners, ed è finanziata in gran parte dallo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Si stima che i costi totali si aggireranno tra i 15 ed i 30 miliardi di dollari. La città di Masdar vedrà il termine dei lavori di costruzione tra 5-10 anni. 

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MOTORI

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IL GRIFONE

vola al 6

Euro 6 per i sei L’Euro 6 riguarderà inizialmente i motori a sei cilindri in linea del Grifone, quelli in fascia di potenza tra 324 e 353 chilowatt (440 e 480 CV) per le gamme G ed R per tutti i tipi di applicazione, compresi gli 8x2 e 8x4 a partire dal prossimo anno. Le prestazioni sono analoghe a quelle dei motori Egr Euro 5, su cui sono basati. Pertanto viene confermato il rapporto coppia-potenza intorno a 5,2, con la coppia massima disponibile già da 1.000 giri al minuto. Le trasmissioni comprenderanno cambi manuali e Opticruise anche per il settore cava cantiere.

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MACCHINE&COMPONENTI SCANIA È IL PRIMO COSTRUTTORE

S

ono gli svedesi i primi. Scania brucia le tappe e mette a disposizione dei propri clienti fin da ora i motori Euro 6 per il settore automotive, in particolare per quello relativo ai veicoli cava cantiere. I nuovi motori sono progettati per offrire le medesime prestazioni e lo stesso consumo di carburante delle loro controparti Euro 5. È impressionante osservare (vd. Grafico nella pagina seguente) quanto l’Euro 6 riduca drasticamente le emissioni rispetto al precedente step (le emissioni di ossidi di azoto e particolato sono inferiori di circa un quinto). Tutto il lavoro di sviluppo del nuovo motore è stato eseguito internamente a Scania, anche se permane la collaborazione con Cummins per molti dei componenti già visti sui precedenti motori (iniezione Xpi). In linea di massima nei nuovi propulsori sono convogliate tutte le nuove tecnologie del Grifone sviluppate negli ultimi anni: il ricircolo dei gas di scarico, il turbocompressore a geometria variabile, il common rail a pressioni da capogiro, la riduzione catalitica selettiva e il filtro antiparticolato. 

PRONTO AD AFFRONTARE GLI STANDARD SULLE EMISSIONI EURO 6 CHE IN UE ENTRERANNO IN VIGORE IL 31 DICEMBRE 2012 PER I NUOVI MODELLI DI VEICOLI E UN ANNO DOPO PER TUTTI I NUOVI VEICOLI VENDUTI DI CRISTIAN FURINI

I KW CHE SERVONO DC13 109 440 130x160 mm 6 in linea 12,73 dm3 324 kW (440 CV)/ 1900 1,63 Mpa 10,13 m/s 2300 Nm/1.000-1.300 1.627 Nm 41% 74 241 kW 900 rpm 1.050 kg 43 litri Euro 6

www.scania.it

DC13 110 480 130x160 mm 6 in linea 12,73 dm3 353 kW (480 CV)/ 1900 17,86 MPa 10,13 m/s 2500 Nm/1.000-1.300 1.773 Nm 41% 74 262 kW 900 rpm 1.065 kg 43 litri Euro 6

Pressioni mai viste *Dati elaborati da COSTRUZIONI

Modello AxC N.cil. Cilindrata Potenza/rpm PME* Vel. pistone Coppia/rpm Coppia nom.* Riserva* % Pot. a Coppia max* Pot. a Coppia max* Arco utilizzo* Peso Capacità olio Emissioni

U NA BASE CONOSCIUTA I nuovi sei in linea si basano sull’ultima piattaforma di motori modulari di Scania nata nel 2007, con alesaggio dei cilindri da 130 millimetri. Il blocco cilindri in ghisa è invariato, essendo stato progettato fin dall’inizio per le alte pressioni di combustione (in questo caso fino a 20 MPa). La particolare struttura a scala tra blocco e coppa stabilizza la parte inferiore del motore attutendo rumore e le vibrazioni. Il rivestimento dei cilindri al plasma a basso attrito per ridurre i consumi. Sono stati utilizzati pistoni in acciaio con il cielo leggermente risagomato per ottenere un rapporto di compressione di 17,3:1. Nessuna variazione in peso rispetto all’Euro 5 sul motore. La tara del veicolo aumenta di 200 chili rispetto al predecessore per via del serbartoio, dell’impianto di AdBlue (75 litri) e delle masse radianti maggiori.

Il sistema di iniezione common-rail Xpi (iniezione ad altissima pressione) di Scania è studiato per pressioni di iniezione fino a 240 megaPascal, con valori tipici di circa 180 megaPascal durante il funzionamento normale. Gli iniettori a otto fori forniscono fino a tre impulsi di iniezione per ciclo. All’occorrenza, la post-iniezione consente di mantenere la temperatura ottimale dei gas di scarico per il funzionamento ottimale dell’Scr e per aiutare la rigenerazione del filtro antiparticolato.

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G ESTIONE IN ASPIRAZIONE La Vgt (turbina a geometria variabile) si combina con l’Egr (ricircolo dei gas di scarico) con il raffreddamento a una sola fase. Con la Vgt si incrementa sensibilmente la disponibilità di coppia in basso ed è inoltre vantaggiosa per la velocità del cambio marcia Opticruise, soprattutto in versione cantieristica. I valori dell’Egr sono leggermente più bassi rispetto all'Euro 5 (fino a 25% contro il 30%) perché i sistemi Egr ed Scr vengono equilibrati con gestione elettronica, grazie all’azione di una valvola di ingresso aria con sensore di posizione. Riducendo il flusso attraverso il motore quando questo non è in azione, si contribuisce a mantenere la temperatura ideale dell’impianto di scarico per assicurare la massima efficienza dell’Scr.

COME DIMINUISCONO LE EMISSIONI NOx (g/kWh) 5 Euro 3 4 Euro 4 3 2

Euro 5 / EEV

1 Euro 6

Particolato (g/kWh)

LA TECNICA SCANIA PER L’E URO 6

>>

IL CONSUMO IN ADBLUE DELL’EURO 6 È IL 3-4% DEL CONSUMO

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MACCHINE&COMPONENTI

Un box e 4 filtri

FILTRO ANTIPARTICOLATO INTEGRATO Tramite i due sensori nel filtro antiparticolato viene monitorato costantemente il differenziale di pressione per valutare il grado di contaminazione e, quindi, la necessità di rigenerazione. La rigenerazione avviene continuamente durante la marcia. Se il filtro dovesse comunque intasarsi, al conducente viene inviata una segnalazione nella strumentazione centrale. È predisposto un interruttore nel caso in cui sia richiesto un ciclo di rigenerazione stazionario. Il filtro antiparticolato deve essere pulito a intervalli regolari: può essere staccato dalla marmitta, che è montata su un accessorio mobile imbullonato per facilitare la sostituzione della cartuccia.

DI CARBURANTE, CONTRO IL

La marmitta integrata è un’unità coibentata compatta che contiene un catalizzatore ossidante e un filtro antiparticolato a flusso pieno, seguito da due catalizzatori paralleli Scr e un catalizzatore per eliminare i residui di ammoniaca. Inedito il sistema di dosaggio dell’AdBlue, più preciso grazie all’attivazione elettrica, collegato ad un miscelatore (brevettato da Scania) che evapora la soluzione in urea prima di entrare nei due catalizzatori Scr paralleli. Segue un catalizzatore che rimuove tutta l’ammoniaca rimasta nel flusso dei gas di scarico. Il percorso di evaporazione è estremamente breve e consente di mantenere senza sforzo la temperatura richiesta.

5-6 PER CENTO DEGLI ATTUALI EURO 5 maggio 2011 Costruzioni 63


MOTORI

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Scania infra Doosan Scania e Doosan Infracore hanno firmato un protocollo d'intesa per far sì che il costruttore svedese fornisca motori per un’ampia gamma di macchine movimento terra coreane per il mercato globale. La richiesta è quella di motori affidabili, prestazionali e soprattutto dotati di una consolidata rete di servizi post-vendita. “Uno dei punti di forza di Scania è il poter fornire motori a consumo di carburante molto contenuti ed affidabili che al contempo possano adempiere agli standard Eu Stage IIIB e Tier 4 Interim”. Lo dichiara Robert Sobocki, Vice Presidente di Scania Engines, che la risultante di questa combinazione porta ad un drastico abbassamento dei costi di esercizio per l’operatore. L’accordo con Doosan Infracore, oltre ad un incremento della produzione, darà accesso a Scania ai mercati asiatici che stanno vivendo una forte crescita per quanto riguarda il mercato delle macchine movimento terra. Tutti i motori Scania destinati ai mercati orientali saranno dotati di post-trattamento con tecnologia e AdBlue SCR per soddisfare in pieno i requisiti della normativa che entrerà in vigore entro il 2011, e rappresentano la base su cui verranno realizzati i motori per lo step “Final” nel 2014. A Södertälje (sede degli impianti Scania) si prevede che Doosan Infracore assorbirà una produzione di più di mille motori nei prossimi tre anni che si andranno a sommare a quelli forniti da Terex Corporation limitatamente al mercato nord americano, in base a quanto sancito nell’accordo commerciale svevo-statunitense lo scorso gennaio.

DC 13

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DC 9

SVEDESI PER I NORVEGESI Ma la collaborazione Scania-Doosan non è del tutto inedita. Come produttore “free”, Scania fornisce da circa 30 anni motori alla norvegese Moxy, specializzata in dumper articolati. Nel 2008 la Doosan Infracoore ha acquisito Moxy, e questo evento ha sicuramente influito sul buon esito degli accordi con il colosso Coreano. A muovere i dumper norvegesi (dall’MT 26 con vasca da 15m3 all’MT 41 che di m3 ne tiene 24) ci sono gli 8,87 da 5 cilindri e i 12,7 litri da 6 delle famiglie DC 9 e DC 13, con range di potenza tra i 228 e i 331 chilowatt e valori di coppia compresi tra 1.900 e 2.100 Newtometro a 1.000 giri.

Sistema Scr


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68 70

Attrezzature idrauliche MB presenta una nuova gamma di benne vagliatrici e la nuova BF120.4

Demolitori idraulici Un Indeco esegue gli scavi sottomarini per la costruzione di un porto commerciale

IN QUESTO NUMERO...

maggio 2011

DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R


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NEWS

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO

Un carico di stile

www.simex.it

R

telescopico o da selezione. A fare notizia è lo studio delle linee. Sulla Exp 5030 si è infatti investito sulla riprogettazione della zavorra posteriore, seguendo una tendenza di attenzione allo stile già affermata nel movimento terra, ma del tutto inedita in macchine dedite alla

Migliorie alla logistica Strategico sia dal punto di vista produttivo sia sotto il profilo logistico. Il nuovo magazzino SIMEX, inaugurato lo scorso dicembre a San Giovanni in Persiceto (BO), si sviluppa per 4.000 metri quadrati coperti, di fronte al campo prove. L’edificio,

collegato al fabbricato che ospita gli uffici e la produzione, consente di stoccare i pezzi preassemblati e semilavorati, contribuendo a migliorare anche le tempistiche delle spedizioni. Con la nuova costruzione, che presto ospiterà anche l’R&D, l’assistenza, i reparti Prototipi e Qualità, Simex conta oggi un’area di 24.000 metri quadrati.

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possibile la personalizzazione da parte dell’acquirente finale, e uno studio di grafica applicata per l’evidenziazione del marchio Solmec. Parallelamente è stata eseguita l’analisi della tipologia di utenza cui si rivolge il prodotto per stabilire il livello di intervento emozionale da applicare alla macchina. Il make-up sulla Exp 5030 è sotto gli occhi di tutti: via le linee spigolose e spazio all’arrotondamento delle linee posteriori, con l’aggiunta degli inserti neri che seguono il profilo della zavorra e inglobano i nuovi gruppi ottici. www.solmec.it

Demolire la mafia Maggio è iniziato nel nome delle demolizioni. Sull'Alpe del Nevegàl, nel bellunese, è stato abbattuto l’Hotel San Martino, sequestrato perché realizzato con fondi della mafia e trasferito al Comune di Belluno nel 2009. “Il risultato raggiunto è frutto dell’impegno sinergico di tutte le istituzioni coinvolte nel procedimento all’insegna di tre elementi fondamentali: continuità, concretezza e concertazione”, ha commentato il prefetto di Belluno, Maria Laura Simonetti. “È largamente condiviso come l’aggressione ai patrimoni mafiosi e il loro effettivo utilizzo per finalità istituzionali e sociali costituisca lo strumento più efficace di lotta alla criminalità organizzata”.

www.comune.belluno.it

innovo della gamma ma non solo. Sembra rappresentare l’inizio di un nuovo ciclo il nuovo Exp 5030 prodotto dalla SOLMEC di Rovigo. Si tratta di un caricatore gommato con braccio che garantisce raggio d’azione da 11 a 13 metri, con la possibilità di secondario da

movimentazione di materiali. Tutto il restyling è stato effettuato in collaborazione con la Scuola Italiana Design di Padova. Come basi di partenza sono state impiegate le serie 200, 300 e 400 sulle quali sono stati analizzati gli elementi di copertura sulla meccanica ponendo vincoli progettuali circa la standardizzazione dei componenti per tutti i modelli, ridisegnando così la zavorra in modo tale da poterne agevolmente modificare la larghezza senza compromettere l’estetica generale. Altri interventi hanno riguardato la cromia, per rendere


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Alta produttività n nuovo frantoio a cono. POWERSCREEN ha lanciato il 1500 Maxtrak, il modello più grande della gamma Maxtrak che comprende i più piccoli 1000, 1000SR e 1300. Concepito per imprese di grandi dimensioni, l'impianto può essere alimentato da un frantoio primario per produrre fino a 950 tonnellate all’ora. Tra i principali punti di forza: la tecnologia di frantumazione Terex Automax che protegge dal sovraccarico idraulico e offre la possibilità di regolazione idraulica del frantoio, oltre al sistema di trasmissione diretta, alla tramoggia di alimentazione completa di rilevatore di metalli e alla funzione di eliminazione del materiale contaminato. “Nel 2010 Powerscreen è passata a una nuova generazione di frantoi e vagli mobili”, spiega Patrick Brian, direttore generale vendite e marketing di Powerscreen. “Con il lancio del modello XA750, il nostro frantoio a mascella più grande, e del Warrior 2400, il più grande vaglio disponibile sul mercato, oggi siamo davvero in grado di risolvere le esigenze del settore estrattivo e dei materiali inerti. Il 1500 Maxtrak aggiunge alla nostra gamma uno dei più grandi frantoi a cono cingolati presenti sul mercato”. www.powerscreen.com

www.ecomondo.com

U

Forza costante Un modello ad hoc per le macchine di 45-65 tonnellate. Si chiama CC 4700 ed è la nuova pinza di ATLAS COPCO. “Con il modello CC 4700 rispondiamo alla tendenza verso escavatori di dimensione maggiore”, dichiara Wolfgang Hohn, product line manager strumenti di demolizione silenziosi. “E colmiamo così la lacuna formatasi tra il nostro modello CC 3300 e il modello CC 6000 presentato in occasione della fiera Bauma 2010”. La CC 4700 (forza di taglio di 198 tonnellate), caratterizzata dallo stesso design delle altre pinze idrauliche da demolizione di Atlas Copco, presenta il sistema delle due ganasce mobili azionate da due cilindri di alzata, in grado di garantire una costante forza di demolizione per l’intera fase di chiusura. La stabilità è favorita dalla combinazione di una ganascia singola e una doppia. Si precisa che le ganasce sono montate su un unico perno centrale, caratteristica che fa ridurre i tempi di sostituzione del 75 per cento rispetto alla versione con alloggiamento separato. Infine, le due ganasce taglienti possono essere montate e smontate come se fossero un unico pezzo grazie a un sistema di fissaggio e posizionamento CAPS che tiene unite le ganasce anche dopo essere state smontate. Quest’ultime possono essere così sostituite direttamente in cantiere. www.atlascopco.com

Il riciclo in mostra Appuntamento a Rimini dal 9 al 12 novembre con la 15esima edizione di Ecomondo, la rassegna fieristica dedicata all’ambiente e alla cultura del riuso. La manifestazione ospiterà tutte le filiere dell’industria ambientale, focalizzando l’attenzione sulla cultura della prevenzione, le tecnologie e il riciclo a 360 gradi. In esposizione, come di consueto, i prodotti e i servizi legati al recupero della materia e dell’energia, oltre che allo sviluppo sostenibile. I numeri dell’edizione 2010 sono più che confortanti: 65.109 visitatori, di cui 5.218 provenienti dall’estero.

Rotazione ottimizzata Al Samoter con la gamma al gran completo. ITALMEK ha presentato le sue linee di pinze, cesoie e frantumatori idraulici, tutti realizzati con Hardox e Weldox. Tra i prodotti esposti si ricordano i frantumatori rotanti IF, ideali sia per la demolizione primaria sia per quella secondaria. Tra i plus: il motoriduttore epicicloidale che ottimizza la rotazione idraulica a 360 gradi, consentendo precisione di posizionamento e assorbendo i picchi di pressione, e lo speed booster system, il cilindro che monta una speciale valvola di accelerazione per rapidi cicli di lavoro.

www.italmek.com

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ATTREZZATURE I DRAULICHE

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I PRODOTTI MB CRESCONO IN NUMERO E PER TECNOLOGIA APPLICATA. PRESENTATI IL NUOVO MODELLO DI PUNTA DELLE BENNE FRANTOIO

BF 120.4 E LA NUOVA GAMMA MB-S DI BENNE VAGLIATRICI FORMATA DA 3 MODELLI DI

MATTHIEU COLOMBO

GAMMA BENNE VAGLIANTI Modello MB-S14 Peso (kg) 1.100 Capacità (m3) 0.8 Diametro griglia (mm) 1.200 Peso dell’escavatore consigliato (ton) 10-20

MB-S18 1.850 1.9 1.600

MB-S23 3.750 3.8 2.000

20-35

da 35

L’OFFERTA

si allarga


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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO ono passati dieci anni da quando la MB di Breganze ha iniziato a produrre e vendere le rivoluzionarie benne frantoio, ossia l’attrezzatura idraulica per escavatori che si ispira per tecnologia ai tradizionali frantoi a mascelle, permettendo agli operatori degli escavatori di raccogliere il prodotto da frantumare ottenuto in cantiere e di metterlo a cumulo nel cassone di un camion o in uno scavo da colmare, ottimizzando tempi e risorse senza portare materiali in discarica. In dieci anni questo prodotto, declinato in quattro modelli, ha letteralmente conquistato il mondo e oggi MB esporta in oltre 100 Paesi; ricordiamo che, negli ultimi quattro anni, l’azienda ha aperto le filiali in Germania, Giappone, Francia e Stati Uniti. Dopo avere rinnovato il modello BF90.3 nel 2009, introducendo un design più compatto e nuove geometrie, oggi MB rinnova con le stesse linee guida anche la top di gamma BF 120.4. I tecnici della MB garantiscono che nonostante la massa invariata, la BF 120.4 è ora

S

molto più versatile, semplice nell’utilizzo e assicura una produzione superiore del 10 per cento. La grande novità in casa MB è però una nuova gamma MBS di benne vagliatrici che si può definire complementare a quelle frantoio. Ideale per la selezione del materiale naturale, sia nella fase pre che nella fase post frantumazione, le benne vaglianti MB-S consentono di abbattere fino al 60 per cento dei tempi di frantumazione. I progettisti hanno disegnato tre modelli: la MB-S14 adatta per escavatori con peso dalle 10 alle 20 ton, la MB-S18 per escavatori dalle 20 alle 35 tonnellate, è ideale per selezionare materiale naturale (fondo di fiume, residuo di cava, terra asciutta…), mentre la MB-S23, la più grande della serie e la più grande benna vagliante esistente al mondo, può essere montata da escavatori da almeno 350 quintali. Ricordiamo infine che oltre alle due gamme di prodotto MB offre anche i deferizzatori accessori alle benne frantoio e una serie di attacchi rapidi idraulici universali particolarmente compatti e leggeri.  

Fino al 60% in meno di tempi di frantumazione Le tre benne vaglianti della gamma MB-S, hanno superato severi collaudi prima di essere immesse sul mercato. I tre modelli sono ideali per: selezione primaria di materiale di scarto, da demolizione, da riempimento scavi e da bonifica di terreni sassosi; selezione dei ciottoli nei corsi d’acqua; pulizia delle spiagge e in tutti i casi in cui è necessario ottenere pezzature più sottili.

www.mbcrusher.com

GAMMA BENNE FRANTOIO Modello Benna Escavatore consigliato (Ton) Volume di carico (m3) Ingresso bocca lxh (mm) Regolazione frantoio in uscita (mm) Peso (Ton)

BF 60.1 >=8 0,50 L600xH450 >=15 <=100 1,5

BF 70.2 >=14 0,60 L700xH550 >=15 <=120 2,25

BF 90.3 >=20 0,80 L900xH510 >=15 <=120 3,5

BF 120.4 >=28 1,00 L1.200xH510 >=15 <=120 4,9


DEMOLITORI I DRAULICI

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L’HP 5000 ABF DI INDECO AL LAVORO NELLA COSTRUZIONE DEL NUOVO PORTO COMMERCIALE DI MOLFETTA.

IN PIÙ DI DUE MESI DI SCAVO SOTTOMARINO SI È DISTINTO PER L’AFFIDABILITÀ, SENZA AVER MAI BISOGNO DI UNA PARTICOLARE MANUTENZIONE DI

DANIELA STASI

Scavo in immersione

Vibrazioni

L’obiettivo dell’HP 5000 ABF, che fa parte della gamma dei martelli grandi Indeco, era effettuare l’escavo del fondale in roccia calcarea stratificata tipica della zona, per portarlo a una profondità da uno a tre metri; lo scavo, eseguito in due mesi e mezzo, misurava circa 250 metri di lunghezza e sette metri di larghezza. Una volta terminato il lavoro e raggiunta la quota di basamento, con l’ausilio di palombari, si è proceduto allo spianamento per realizzare un piano di appoggio su cui posare con una gru i massi artificiali dal peso totale di circa 30 tonnellate. Il martello impiegato è equipaggiato del kit subacqueo che, composto da un raccordo di connessione filettato, una protezione di acciaio e un tubo di collegamento a un compressore, non fa penetrare acqua nelle parti interne dell’attrezzo. Nel caso specifico, la difficoltà del lavoro era dovuta, oltre all’irregolarità del fondale, alla mancanza di visibilità del fondo stesso per via dell’intorbidamento dell’acqua causato dalle polveri e dal materiale frantumato.

SUBACQUEE


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lavori ultimati sarà la seconda opera infrastrutturale marina più grande in Italia, dopo il Mose di Venezia. Il nuovo porto commerciale di Molfetta (BA) è una costruzione colossale dal valore di circa 60 milioni di euro, dove sono al lavoro draghe capaci di raggiungere lunghezze di circa 50 metri. I lavori sono stati appaltati dal Comune di Molfetta all’Ati Molfetta New Port formata dalla mandataria Cmc - Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, specializzata in costruzioni civili e infrastrutturali, da Sidra – Società Italiana Dragaggi, specialista in lavori marittimi, e Impresa Pietro Cidonio, che si occupa di opere marittime a cassoni cellulari in cemento armato. Considerata la complessità, l’intervento è suddiviso in diverse fasi (i dettagli sono illustrati nel box “Intervento su più fronti”): nei lavori di approfondimento del fondale per la realizzazione della banchina nautica minore è stato impiegato il demolitore idraulico Indeco HP 5000 ABF da 3.000 chilogrammi, montato sull’escavatore Caterpillar 336D LN e customizzato con il colore aziendale della Sidra, il verde. La banchina, costruita su massi artificiali in calcestruzzo, si sviluppa su una lunghezza di circa 200 metri e prevede la realizzazione di uno scalo di alaggio per imbarcazioni minori.  

A

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DEMOLITORI I DRAULICI

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I NTERVENTO SU PIÙ FRONTI La costruzione del porto di Molfetta, come già accennato, è suddiviso in vari step, per ciascuno dei quali, a seconda della specificità dei singoli interventi, le tre aziende raggruppate nell’Ati hanno conferito propri mezzi e personale specializzato. Prima fase, preliminare a tutte le altre, è l’imponente bonifica (tuttora in corso) degli ordigni bellici depositati durante il secondo conflitto mondiale: basti dire che finora ne sono stati rinvenuti oltre 5.000. Al momento, oltre alla banchina nautica minore di cui abbiamo già parlato, sono stati già realizzati: il dragaggio dei materiali sciolti e lo sperone, un’opera a gettata con mezzi marittimi dalla lunghezza di 140 metri, realizzata in parte con materiale di cava e in parte con blocchi prefabbricati in calcestruzzo. Tra le opere più significative da realizzare invece menzioniamo: il dragaggio dei materiali rocciosi; il secondo braccio del molo di soprafflutto che, con una lunghezza di circa 800 metri, sarà realizzato con materiali provenienti dal dragaggio in roccia, da cava e con massi prefabbricati; la banchina di Nord Ovest, che prevede il banchinamento dell’attuale diga Salvucci e si svilupperà su una lunghezza di circa 600 metri con una profondità utile di 10,50 metri da realizzarsi con pali trivellati, una sovrastruttura con elementi prefabbricati e solette gettate in opera. Completeranno i lavori un’altra banchina, il ponte di Sud Ovest e il Centro Servizi, adibito a supporto delle attività portuali.

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OBIETTIVO POST VENDITA Con una quota di mercato del 20 per cento in Italia e una percentuale di esportazione di oltre l’80 per cento sul fatturato, Indeco si conferma una delle più importanti case costruttrici di demolitori idraulici. L’azienda, oltre a puntare sull’evoluzione costante dell’offerta e sul continuo ampliamento di gamma, crede nella customizzazione dei prodotti per applicazioni particolari (tunnelling, marittime, etc) e per soddisfare le specifiche esigenze dei clienti (personalizzazioni che poi spesso diventano nuovi prodotti, così come è accaduto nel 2008 con il top di gamma, l’HP 18000, nato su richiesta di un cliente newyorchese). Indeco inoltre investe molto nei servizi post vendita, non solo in Italia ma in tutti i Paesi dove possiede una filiale (Usa, Australia, Inghilterra) e ovunque nel mondo attraverso i suoi importatori: “Strutturiamo


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HP 5000 ABF Peso martello Peso oper. escavatore Diametro utensile Classe energia Numero colpi

3.000 kg 27-50 ton 160 mm 7.990 J 300-670 n/min

la nostra organizzazione per offrire il prodotto e il servizio insieme”, spiega Michele Vitulano, responsabile marketing e socio Indeco. “Individuiamo sempre partner in grado di seguire il post vendita, proponiamo un training tecnico continuo a tutto il nostro personale, anche ai commerciali perché per noi è fondamentale che siano più dei consulenti che dei meri venditori”. In fatto di novità, la società al Samoter ha presentato la cesoia ISS 25-40 (di cui abbiamo parlato sul numero di aprile, pag. 68) e l’IDA, il sistema di abbattimento polveri aria/acqua da installare sull’escavatore. A breve lancerà nuove cesoie, pinze per il riciclaggio e la movimentazione, benne speciali e una gamma di bracci articolati posizionatori per i frantoi.

www.indeco.it

Prestazioni evolute HP è l’acronimo di High Performance ed è la sigla che identifica la serie di demolitori idraulici di Indeco. Tra le peculiarità salienti: il CAV, Colpo Automatico Variabile, che consente al martello di riconoscere la durezza del materiale da demolire, aumentando o abbassando automaticamente la frequenza dei colpi e la loro energia e quindi ottimizzando la potenza idraulica erogata dall’attrezzo; l’impiego (per i componenti più importanti dei demolitori) di acciai speciali basso legati, realizzati su formula Indeco e prodotti per essa in esclusiva; il duplice sistema ammortizzante, uno idraulico interno e uno doppio meccanico, esterno al corpo martello, contenuto nella carcassa; il sistema di ingrassaggio centralizzato (che permette di mantenere lubrificate le parti di scorrimento anche quando il martello lavora in orizzontale) a cui si aggiunge la boccola intercambiabile quick-change che, inserita nella boccola inferiore, nell’area di scorrimento dell’utensile, limita il rumore nella zona di maggiore emissione ed elimina le operazioni di sostituzione della boccola fissa tradizionale. Infine è da menzionare l’ABF (Anti Blank Firing), la cui sigla è inserita nel nome dei nuovi martelli: si tratta del sistema anti colpi a vuoto inserito su tutti i martelli di medie e grandi dimensioni, che disattiva il ciclo di percussione del demolitore se l’utensile non poggia stabilmente sulla superficie da demolire.


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DEMOLITORI I DRAULICI

Michele Vitulano Responsabile marketing e socio Indeco

L’HP 5000 è uno dei nostri cavalli di battaglia, uno dei primi demolitori idraulici ‘intelligenti’, realizzati a partire dalla metà degli anni Ottanta. Naturalmente, come tutti gli altri modelli in gamma, nel corso del tempo ha conosciuto continue evoluzioni: la sigla è rimasta la stessa, ma ora è più pesante, più potente ed è dotato di una serie di features tecniche innovative. È un martello che ci dà tante soddisfazioni, uno dei più venduti e dei più collaudati; negli Stati Uniti è il demolitore per eccellenza per gli escavatori intorno alle 30 tonnellate. Tra i suoi plus: produttività elevata, costi di manutenzione limitati e un peso contenuto se si considera la classe di escavatori per cui è pensato.

Michele Ettorre Responsabile di produzione Sidra

Questo è il primo martello che acquistiamo; generalmente per lavori di questo tipo utilizziamo le draghe ma nel caso specifico il fondale era troppo basso, così abbiamo deciso di procedere allo scavo con un demolitore idraulico. La scelta è ricaduta su Indeco per la sua fama di azienda seria, fidata e dalla storia ormai ultradecennale. A convincerci è stato anche il buon rapporto qualità/prezzo dell’HP 5000, che negli oltre due mesi e mezzo di lavoro subacqueo ha dimostrato una grande affidabilità: il martello ha sempre funzionato benissimo, senza alcun bisogno di particolari operazioni di manutenzione.

SPECIALISTA IN LAVORI MARITTIMI Da più di 30 anni progetta ed esegue opere marittime impiegando le tecnologie specialistiche più avanzate. Sidra - Società Italiana Dragaggi, parte del gruppo multinazionale belga Deme, realizza alcuni tra i principali lavori di dragaggio in Italia, si occupa di opere per l’industria offshore nel bacino del Mediterraneo, è attiva nei Paesi del Nord Africa (in particolare in Algeria, Marocco e Tunisia) e vanta una propria filiale in Libia. Gli interventi effettuati sono molteplici: strutture portuali (dighe foranee di protezione, banchine di elevata specializzazione, colmate e piazzali completi d’impianti), opere integrate di difesa costiera e di ricostruzione di numerosi arenili e spiagge con l’apporto, negli ultimi anni, di oltre 10 milioni di metri cubi di sabbia sui litorali italiani prelevata da cave marine a profondità elevate. Si ricorda anche la gestione di progetti ambientali finalizzati al risanamento di fondali marini e lacustri, alla messa in sicurezza di siti inquinati e al trattamento di sedimenti contaminati. Tra gli ultimi progetti acquisiti: i lavori di difesa dei litorali nel comune di Ortona (CH) con l’impiego di 12.000 tonnellate di materiale roccioso, il completamento del banchinamento del lato Sud del Porto Canale di Cagliari e il dragaggio di circa 300.000 metri cubi di materiale nell’avamporto di Porto Corsini a Ravenna.

www.sidra.it


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Cave & dintorni Nel milanese, un esempio di come differenziare il busness estrattivo partendo dalla sabbia

Handling Il prezioso apporto di Rulmeca alla produttività e razionalità della miniera più grande d’Italia

IN QUESTO NUMERO...

maggio 2011

CAVE NERTI I


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NEWS

CAVA&I NERTI

L’eclettico vaglio

n Lokotrack ST3.5 di METSO ha dimostrato la sua efficienza e versatilità in un sito di riciclaggio (in presenza dunque di materiali misti provenienti

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da costruzione e demolizione) dove il vaglio mobile a due piani svedese è al lavoro processando circa 1.000 tonnellate di inerti al giorno: Reical, un’impresa

estrattiva con sede a Pollenza, a sud di Rimini, gestisce una cava che produce aggregati per calcestruzzo. Qualche anno fa la società ha ampliato le sue operazioni al riciclaggio. “Abbiamo iniziato ad utilizzare un Lokotrack ST3.5 sia nella cava che nel sito di riciclaggio. Grazie alle sue dimensioni compatte, l’unità può essere facilmente trasportata in sagoma su un rimorchio” dice Andrea Renzi, amministratore delegato della società. “La nostra prima impressione del vaglio è molto positiva,

grazie alla componentistica di qualità, al design robusto e alla facilità d’uso. La griglia vibrante opzionale, inoltre, fà sì che i prodotti finali rimangono costantemente puliti da legno, plastica e rottami, riducendo la necessità di inclinare la griglia per la pulizia. www.metso.com

L’utilità della geostatica empre più di frequente i professionisti e gli studiosi impegnati nell’analisi di dati ambientali si trovano a dover fornire indicazioni sulla relativa variabilità spaziale. Nella maggior parte dei casi, infatti, i rilievi di campagna e le misure dirette di un certo parametro sono effettuate in punti ben definiti e limitati nell’area di indagine, per cui il data set di cui si dispone è costituito da una serie di misure puntuali, in alcuni casi in numero non sufficiente a caratterizzare un’intera area. L’esigenza, dunque, di estendere l’informazione ad un settore più ampio presuppone la valutazione di tale grandezza anche nei punti non campionati durante il rilievo e richiede l’ausilio di uno strumento di stima a partire dalle misure reali. A tale riguardo la geostatistica rappresenta un approccio metodologico di grande supporto e trova ampia applicazione per l’analisi e la spazializzazione di dati di natura idrogeologica, come parametri idraulici e misure di livello piezometrico, oltre che per la caratterizzazione litologica e sedimentologica del sottosuolo. Se ne parlerà in un corso organizzato da SIGEA a Bari dal 10 al 25 giugno, in sei giornate formative da cinque ore di lezione ciascuna, per una durata complessiva di 30 ore. Per informazioni: www.sigeaweb.it

S

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www.drillmec.com

Commesse d’oro (nero) 212 milioni di dollari in Turchia, 105 milioni di dollari in Messico: sono le incredibili commesse che Drillmec si è aggiudicata negli ultimi due mesi per la fornitura e manutenzione di impianti completi della potenza di 1.500 HP per esplorazione e produzione nel settore petrolifero. Claudio Cicognani, presidente dell’azienda del gruppo Trevi, ha così commentato: “Questi nuovi contratti evidenziano ancora una volta la crescente visibilità della divisione Drillmec all’interno del mercato mondiale dell’Oil&Gas. La capacità di Drillmec di aggiudicarsi commesse per impianti convenzionali in aree geografiche nuove e diverse apre alla società nuove opportunità di sviluppo anche per la vendita futura di impianti idraulici HH”.


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Cultura trenchless Troppo scarto ue terzi di scarto: nel comprensorio marmifero di Carrara esistono 785 cave (una cava ogni tre chilometri quadrati), 662 ravaneti, una produzione di 1.400.000 tonnellate annue in blocchi a fronte 3.000.000 di tonnellate di materiale di scarto solo nel 2010: sono questi i numeri diffusi dalla rete dei comitati civici della Toscana.
Dai dati diffusi sull’estrazione del marmo a Carrara, tutte le 785 cave rasentano la soglia minima di prodotto da destinarsi a blocchi e lastre.
Numeri che hanno portato un consigliere comunale a chiedersi come sia possibile che ci sia un così elevato numero di detriti a discapito di quella famosa “massima valorizzazione dei materiali ornamentali”, punto fermo dei programmi del comune. A tal proposito il consigliere ha proposto all’amministrazione una verifica di quanto denunciato dalla rete dei comitati civici della Toscana promuovendo al più presto nuove iniziative rivolte ad una migliore valorizzazione del materiale apuano e della conservazione degli agri marmiferi. www.comune.carrara.ms.it

www.allforclean.com

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La Italian Association for Trenchless Technology, IATT, organizza la quarta edizione del Network Service Technology Days che si terrà dal 18 al 20 Maggio 2011 presso il Poligono di Telecom Italia a Valsavignone (Ar). La manifestazione, patrocinata da Regione Lombardia, con la quale l’Associazione ha sottoscritto intese operative relative all’utilizzo delle tecnologie a basso impatto ambientale, è rivolta al management pubblico e privato interessato alle problematiche realizzative, di esercizio delle infrastrutture di reti interrate e più in generale alle tematiche legate alla gestione del sottosuolo. Lo scopo della manifestazione è quella di offrire ai visitatori l’opportunità di assistere alla dimostrazione pratica dell’utilizzo delle tecnologie trenchless, di approfondire la conoscenza delle tecnologie e i materiali per la posa, riutilizzo e risanamento delle infrastrutture interrate (per telecomunicazioni, energia, acqua, fognature e gas) e infine di acquisire maggiori dettagli sugli aspetti economici, legislativi e di impatto ambientale delle tecnologie no-dig. www.iatt.it

Sito in pressione Una nuova porta d’accesso all’acqua in pressione è disponibile on line: il sito in tempo reale, tramite filmati, immagini e poche parole, accompagna ai siti e-commerce del GRUPPO IDROBASE, ovvero quattro aziende ognuna specializzata in una nicchia del mercato dell’acqua in pressione. La capofila Idrobase produce idropulitrici, Idrotech impianti di nebulizzazione, Perfect Cool impianti di climatizzazione e il Club dei Riparatori ricambi per idropulitrici. Il sito, disponibile in sei lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo), è suddiviso in sette sezioni (Idrobase group, Qualità e innovazione, Prodotti e soluzioni, Applicazioni, Sala stampa, News ed eventi, Contatti) da cui partire per l’esplorazione del mondo Idrobase.

Accordo organizzativo Nell’interesse di tutte le imprese italiane del settore, condividendo obiettivi strategicamente prioritari come il rafforzamento delle formule di rappresentanza nazionale della meccanica strumentale per il marmo e il conseguimento delle più ampie sinergie imprenditoriali, CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE e ACIMM (associazione dei costruttori italiani di macchine per marmo) hanno recentemente firmato un accordo organizzativo finalizzato ad attivare un’offerta integrata, con le opportune economie di scala, nell’attività di assistenza, consulenza, formazione e affiancamento tecnico-promozionale delle aziende italiane del comparto.

www.assomarmomacchine.it

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Dalla cava al massetto Dalla sabbia al movimento terra, dalle demolizioni alla produzione tecnologica di massetti: un esempio di come differenziare il business estrattivo

oluzione Massetti è un sistema studiato da CAVA DI TREZZANO per la posa e la messa in opera di massetti certificati a livello comunitario, che grazie all’automazione della produzione garantisce un significativo contenimento dei costi dal punto di vista della manodopera ed elevati livelli di qualità del prodotto finale. “Abbiamo messo a punto Soluzione Massetti, che vede per la prima volta

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l’informatica fare il proprio ingresso nel nostro settore dalla porta principale - ha spiegato Marco Lavatelli, amministratore delegato di Cava di Trezzano - solo sei mesi fa: il grande successo professionale rappresentato dall’acquisizione di questo importantissimo lavoro testimonia come la nostra scelta fosse indovinata e come il mercato ne abbia colto in tempi brevi la grande validità ”. Una dimostrazione è l’importante commessa acquisita dall’azienda milanese nel 2010 al Portello di Milano,

nell’ambito dell’appalto assegnato alle società edili Gilardi e Rosso di Torino, che si avvarranno di questa soluzione per la posa dei massetti: oltre mille appartamenti tra uffici e residenze private, per un totale di 120 mila metri quadrati, due milioni di euro di investimento, tempi di lavorazione sei/sette mesi. Soluzione Massetti si compone di due elementi: un silo a due camere contenente sabbia e cemento (o altro legante a ritiro controllato) e una unità mobile sulla quale sono installati la botte impastatrice per massetti, il compressore e un sistema informatico di controllo. Questo sistema consente di avere una miscela realizzata secondo una ricetta precedentemente impostata, che tiene conto in particolar modo dell’umidità presente nella sabbia. Nata all’inizio degli anni ’60, Cava di Trezzano ha oggi un fatturato di circa 10 milioni di euro che ne fa una delle più importanti realtà della provincia di Milano nella produzione di sabbia. È inoltre attiva nel settore del movimento terra e demolizioni (fornendo soluzioni integrate per lo smaltimento di terre e rocce da scavo), nel riciclo di inerti (nel 2010 è stato inaugurato il polo di Trecate, in provincia di Novara, con una superficie di 300.000 metri quadrati) e dello smaltimento di rifiuti, da cantiere e non (polo di Limbiate, nord Milano). www.cavaditrezzano.it


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CAVA&INERTI

Cavatori e riciclaggio

l dibattito sempre più attuale sul tema del riciclaggio dei rifiuti inerti derivanti da costruzione e demolizione, sia a livello dell’Unione Europea che dei singoli stati

I

membri, non vede esentarsi Anepla dall’impegno nella sua promozione: a livello nazionale con il costante confronto con gli enti pubblici interessati e le imprese del comparto

N EWS

estrattivo rappresentate, diverse delle quali sono state “pioniere” del settore; a livello europeo attraverso il confronto con le altre associazioni nazionali di categoria federate nella propria associazione di categoria: UEPG (Union Europeenne des Producteurs de Granulats), ove è stato creato un apposito gruppo di lavoro per promuovere il settore del riciclaggio in Europa. Considerato quindi che un sempre crescente numero di imprese tra soci si è attivata nel campo del riciclaggio (o è in procinto di farlo) il comitato di presidenza ha deciso di dar vita ad una

“sezione riciclaggio ed energie rinnovabili” all’interno di Anepla, per meglio valorizzare questi aspetti dell’attività delle imprese associate che ben si prestano anche a migliorare l’immagine complessiva del settore. Dopo le prime riunioni di carattere organizzativo, finalizzate sostanzialmente alla raccolta delle prime sommarie informazioni, è stato predisposto un programma di lavoro aperto ai contributi ed alle riflessioni di quanti vorranno aggiungersi strada facendo. A supporto tecnico è stato attivato un rapporto di collaborazione con l’Università di Bologna, nella persona del prof. Ernesto Antonini. www.anepla.it

www.hilti.it

[30] costruzioni febbraio 2010

costruzioni maggio 2010

[35]


I MPIANTI LAVORAZIONE INERTI

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Tutto

DI

PAOLO BRUSCHI

SCORRE

“P

anta rei”, ovvero “tutto scorre”, è una massima attribuita al filosofo greco Eraclito, a significare che se qualcosa “esiste”, lo è solo in quanto soggetto al tempo e alla sua relativa trasformazione. Nelle cave “panta rei” potrebbe essere un motto assai valido: tutto deve scorrere velocemente, il più velocemente possibile e senza intoppi: e non per ragioni filosofiche, ma semplicemente perchè ciò è sinonimo di produttività. E si sa che produttività, in questa economia globalizzata ed estremizzata, significa poi competitivi-

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CAVE&I NERTI NELLA MINIERA DI CARBONATO DI CALCIO PIÙ GRANDE D’ITALIA, RULMECA STA INTERVENENDO DAL 2006 IN UN’OPERA DI REVAMPING DI ALCUNE PARTI DEGLI IMPIANTI. PER FAR SCORRERE TUTTO, AUMENTANDO EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ

tà, e infine successo. Sarà per questo che il gruppo Unicalce, il maggior produttore nazionale del settore, nel 2006 ha iniziato ad avvalersi delle forniture Rulmeca nella splendida cava di Brembilla in provincia di Bergamo, dove si estrae carbonato di calcio in sotterraneo per

ridurre al minimo l’impatto ambientale. Le applicazioni installate, in particolare i mototamburi, sono stati apprezzati, rispetto alle motorizzazioni tradizionali, per l’efficienza, il risparmio energetico, il minor ingombro e la facilità d’ispezione: fattori importanti per applicazioni in galleria, dove ogni razionalizzazione dello spazio è preziosa, e dove l’affidabilità e la poca manutenzione degli impianti sono un importante fattore competitivo. Alla luce di questi risultati, è attivo un programma per la sostituzione di altri sistemi di trasmissione tradizionale con i mototamburi Rulmeca. 

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I MPIANTI LAVORAZIONE INERTI

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L’AZIENDA linee di assemblaggio, catene di montaggio, movimentazione colli, i componenti per sistemi d’immagazzinaggio dinamico, fino ad arrivare ai sistemi di motorizzazione alternativi al motoriduttore classico, cioè i mototamburi. Tutto ciò è potuto avvenire anche grazie alle contestuali acquisizioni di società straniere concorrenti. Nel corso degli ultimi anni l’azienda ha continuato la sua ascesa in campo internazionale, e oggi Rulmeca è un gruppo composto da dieci unità produttive e nove distributive in tutto il mondo.

Rulli Rulmeca è un’azienda di produzione rulli, mototamburi e componenti per movimentazione di materiali sfusi nata nel 1962 ad Almè, in provincia di Bergamo, fondata da Antonio Ghisalberti e diretta negli anni da Emilio Moreschi. Durante i primi anni di attività la produzione si concentra sullo sviluppo e la produzione di rulli per convogliatori a nastro di grande e media portata, per impiego in cave e miniere. Il know-how acquisito ha permesso all’azienda di crescere costantemente nel tempo e ampliare la gamma degli articoli prodotti. All’inizio degli anni ’70 alla produzione si sono aggiunti i componenti per sistemi di trasporto industriale,

www.rulmeca.it

LA FORNITURA RULMECA A B REMBILLA Oltre alla fornitura di rulli, sui nastri primari in galleria sono stati montati nel 2006 tre mototamburi 400H-M 11kW-7,5kW in sostituzione di motorizzazioni tradizionali. Sucessivamente sono stati installati su nuovi impianti due mototamburi 500H 30kW e sul nastro estrattore dall’unità di frantumazione un mototamburo 630H 30kW. I nastri trasportatori sono equipaggiati con rulli PSV 89-108-133 con asse di diametro 20 millimetri e pulitori tipo “P” e tipo “U” che risolvono con particolare efficacia il compito di pulizia dei nastri evitando incrostazioni sui rulli di ritorno e conseguenti sbandamenti dei nastri. Mototamburo

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Pulitore tipo “U”

Rullo PSV


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La frantumazione primaria La frantumazione primaria della roccia (prelevata alla montagna attraverso esplosivo) avviene grazie ad un grande frantoio a cilindri dentati controrotanti Bedeschi (foto 6), in grado di ridurre gli inerti fino ad un diametro di 30 centimetri. Nelle foto a destra le fasi di carico: un gigantesco scooptram Caterpillar si occupa di trasportare (foto 1 e 2) e scaricare (foto 3 e 4) il tout-venant alla tramoggia del frantoio Bedeschi (foto 5).

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La cava Unicalce di Brembilla Il sito è uno dei 15 stabilimenti in Italia del gruppo con produzione di calce, inerti e prodotti affini, con cava in galleria dotata di un moderno impianto di frantumazione con una produzione di circa 3.000 t/giorno. Con il carbonato di calcio lavorato vengono alimentati quattro forni che producono complessivamente 300.000 t/anno di ossido di calcio (95% sfuso e 5% in sacchi). Le applicazioni della calce sono ormai a quasi totale appannaggio dell’industria, in particolare quella siderurgica (l’ossido di calcio, ovvero la calce viva, è impiegata nella produzione di ferro agglomerato, ghisa e nell’affinazione dell’acciaio). Non a caso i grandi siti di produzione calce nel nostro paese si trovano nel bacino delle grandi aziende siderurgiche.

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www.unicalce.it 4

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MOTOTAMBURI PER NASTRI TRASPORTATORI B ULK I mototamburi Rulmeca hanno una lunga storia alle spalle che risale agli anni ’50, quando il prodotto fu sviluppato per la prima volta in Germania e in Danimarca. In seguito ad una fusione, la società tedesca Förder- und Antriebstechnik Aschersleben e la danese John Kirkegaard Maskinfabrik divennero partner del Gruppo Interroll. Dall’inizio degli anni ’90 la produzione di tutti i mototamburi Bulk Interroll fu centralizzata ad Aschersleben in Germania. Nel luglio 2003 l’unità produttiva di Aschersleben, Germania,

dove i mototamburi sono sviluppati e prodotti da quasi mezzo secolo, venne acquisita da Rulli Rulmeca, insieme all’intero ramo di aziende Bulk della Interroll. È da questa fabbrica, oggi ribattezzata Rulmeca Germany, che la tradizione di qualità ed affidabilità continua con il marchio Rulmeca. Grazie a questa lunga tradizione l’azienda di Almè può essere annoverata come specialista nella produzione di mototamburi per nastri trasportatori a livello mondiale.

COME FUNZIONANO Quando i primi mototamburi furono progettati, lo scopo era quello di produrre un sistema di motorizzazione estremamente compatto, totalmente racchiuso ed altamente efficiente, in grado di resistere alla polvere, all’acqua, all’olio, al grasso ed a sostanze aggressive. Un sistema facile da installare e virtualmente senza bisogno di manutenzione. In breve il mototamburo è un sistema di motorizzazione con motoriduttore altamente efficiente a bagno d’olio (che agisce sia come lubrificante che come refrigerante) completamente racchiuso in un tubo cilindrico in acciaio chiamato mantello. Quest’ultimo è normalmente bombato per assicurare la centratura del nastro, ed è accoppiato a testate con incorporati cuscinetti di precisione e tenute ad olio, e ruota su un asse sdoppiato. Lo statore del motore è fissato all’asse ed il cavo di alimentazione del motore passa attraverso un’estremità dell’asse eliminando la necessità di anelli di contatto o spazzole rotanti per l’alimentazione elettrica. Il rotore del motore asincrono a “gabbia di scoiattolo” è costruito in acciaio laminato e tornito secondo strette tolleranze, ed è progettato per dare una coppia di avviamento del 200 per cento per le versioni trifase. Il rotore tramite un pignone è accoppiato direttamente al riduttore, e trasmette la motorizzazione alla testata del tamburo tramite una corona dentata od ingranaggio e fornisce, con un alto rendimento, la coppia dal motore alla superficie del tamburo, con perdite per attrito minime.

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L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE Il mototamburo Rulmeca tipo 1000HD di recente sviluppo è una motorizzazione affidabile e robusta per nastri trasportatori pesanti, con una gamma di potenze da 160 a 250 kW. Ha una struttura molto compatta con alto grado di protezione, grazie al sistema di tenute ermetiche e a labirinto, che ne permette l’utilizzo in tutte le condizioni ambientali, anche più sporche, bagnate ed aggressive. È in grado di sopportare un elevato carico radiale (forti tensioni del nastro), essendo stato specificamente progettato per condizioni operative difficili, irregolari, severe ed estreme: trasportatori nel campo minerario, scavatori, messa a parco (stackers), ripresa (reclaimers), convogliatori molto pesanti di ghiaia e sabbia.


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CAVE&I NERTI MOTOTAMBURO 630H I mototamburi Bulk di diametro 630 millimetri sono progettati per condizioni operative difficili, irregolari, estreme e brutali. È molto importante scegliere il mototamburo corretto per l’applicazione, in base al calcolo della tensione del nastro T1+T2 (carico radiale). Questo non deve mai superare il massimo carico ammesso, indicato nella tabella di catalogo. Nel caso nessuno dei due tipi arrivi a fornire il massimo carico radiale T1+T2 richiesto, si deve selezionare un mototamburo di diametro superiore.

La valutazione Unicalce A Brembilla siamo stati ospiti dell’Ing. Franco Mereu, responsabile degli stabilimenti Unicalce e del Sig. Lorenzo Monferone, direttore di cava. L’Ing. Mereu ha speso parole di soddisfazione per le forniture Rulmeca, e in particolare per i mototamburi: “in una cava in sotterraneo come la nostra, quasi completamente automatizzata, i sistemi di trasmissione sono una componente fondamentale. È molto importante che siano compatti, ma soprattutto affidabili e il più possibile esenti da particolari manutenzioni, perché ogni fermo impianto è sinonimo di costo. Il mototamburo in questo senso rappresenta un’ottima soluzione, in quanto rispetto ai sistemi tradizionali è compatto, altamente efficiente, totalmente racchiuso e quindi in grado di resistere a polvere, umidità e a grasso. Il mototamburo 630H 30kW Rulmeca installato sul nastro estrattore di frantumazione si è dimostrato all’altezza del gravoso lavoro a cui è sottoposto, e ci ha convinto ad istallarne altri in diversi punti dell’impianto”.

Da sinistra: Claudio Ghezzi, responsabile vendite Italia Rulmeca, Lorenzo Monferone, direttore della cava Unicalce di Brembilla e Paolo Moreschi, responsabile di area linea mototamburi Rulmeca.

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UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE

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IL MONDO DELLE

CAVE

rosegue l’impegno di COSTRUZIONI nella recensione dei siti estrattivi italiani, quindi nella pubblicazione della guida alle Cave d’Italia, uno strumento unico destinato agli operatori del settore, che raccoglie nominativi, indirizzi e merceologie di tutta la filiera italiana. Oltre a elencare i siti estrattivi suddivisi per regione, provincia, per materiale estratto e per ragione sociale delle aziende, la terza edizione della guida mette anche in evidenza

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BARI

gli impianti per la produzione di calcestruzzo e bitume presenti nella Penisola. In questo numero pubblichiamo un estratto dei nominativi della regione Puglia. Il volume “Cave d’Italia 2010”, è stato redatto a cura della redazione di Vie&Trasporti, con la collaborazione di COSTRUZIONI. Copia della guida aggiornata e coretta con migliaia di nuove voci, si può richiedere all’indirizzo e-mail: ABBONAMENTI@FIACCOLA.IT

Altamura - Pescariello - Calcari, Inerti

Acquaviva delle Fonti - Il Quercio

Calcari, Inerti S.I.A. S.r.l. Località Girifalco - 74013 Ginosa (TA) - Tel. 099 8806813 - Fax 099 8806813

Acquaviva delle Fonti - Montevella

Calcari, Inerti Inerti & Conglomerati I.Con. S.p.a. S.P. Acquaviva-Casamassima Km 2,5 - 70021 Acquaviva delle Fonti - Tel. 080 767007 Fax 080 758281

Alberobello - Lamione - Calcari, Inerti Palmisano Vito Contrada Lamione, 2 - 70011 Alberobello - Tel. 080 4326041 Fax 080 4326041

Alberobello - Lo Prete - Calcari, Inerti F.lli Masciulli S.n.c. Contrada Lo Prete - 70011 Alberobello - Tel. 080 4323652 Fax 080 4323652

Altamura - Graviscella - Calcari, Inerti Co.Bi.Ca. S.r.l. Corso Aldo Moro, 79 - 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3101214 Fax 080 3101214

Altamura - Graviscella - Calcari, Inerti Copietra Sud Via Caduti di Via Fani, 19 70022 Altamura - Tel. 080 3101097 Fax 080 3104091

Altamura - Graviscella - Calcari, Inerti Cornacchia Rocco Via del Timo, 11 70022 Altamura - Tel. 080 3101097 Fax 080 3104091

86 Costruzioni maggio 2011

Costruzioni Dileo S.r.l. S.S. 96, Km 86+970 70022 Altamura - Tel. 080 3105380 Fax 080 3140446

Bitonto - Murgia Sallustro

Calcare da taglio Mar.Cor. S.r.l. - Via Ragazzi del 99, 11 - 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 500072 - Fax 0883 500072

Altamura - Pozzorosso-Serra Ignorante

Bitritto - Parco Nuovo - Calcari, Inerti

Altri materiali, Conglomerati

Francone S.r.l. - Strada Comunale Tresca, 84 70131 Bari - Tel. 080 5061064-349 1862673 Fax 080 5061064

N.E.S. Nuova Ecologica Sud S.r.l. Piazza San Lorenzo 23/A - 70022 Altamura

Bari - Latrofa - Calcarenite, Inerti Palella S.r.l. Via Genova, 18 - 70012 Bari

Capurso - Marrone - Calcari, Inerti Mediterraneo Costruzioni S.r.l. - Via Epifania, 14 70010 Capurso - Tel. 347 6520356

Bari - Piantate - Calcari, Inerti Ma.Fra. S.r.l. Strada Comunale Tresca, 84 - 70100 Bari Tel. 080 5057523 - Fax 080 5057523

Cassano delle Murge - Sgolgore

Calcari, Inerti De Lucia Inerti & C. S.a.s. - Via Catalani, 7/B 70022 Altamura - Tel. 338 3455977

Bari - Piantate - Calcari, Inerti Francone S.r.l. Strada Comunale Tresca, 84 70131 Bari - Tel. 080 5061064 Fax 080 5061064

Castellana Grotte - Genna - Calcari, Inerti Frallonardo S.r.l. - Via Contrada Ferrone 70017 Putignano - Tel. 080 4055365 Fax 080 4055365

Bitonto - Bosco Colaianni

Calcari, Inerti F.lli Robles S.n.c. Via G. da Durazzo, 29 - 70032 Bitonto

Gioia del Colle - Magnati - Calcari, Inerti Romano Leonardo Vito - Via G. Di Vittorio, 28 70023 Gioia del Colle - Tel. 080 3435517 Fax 338 9660638

Bitonto - Cicerale - Calcari, Inerti Eredi Robles Nicola S.a.s. Via G. Landisi - 70032 Bitonto Tel. 080 3743420 - Fax 080 3743420

Bitonto - Murgia Sallustro

Calcare da taglio Cormio Marmi S.r.l. Via Barletta Contrada Fontanelle 70059 Trani (BT) Tel. 0883 586820 - Fax 0883 586447

Giovinazzo - Parco della Volpe

Calcari, Inerti Codaedil S.r.l. - Via Piano, 2 D 70054 Giovinazzo - Tel. 080 3948753-348 7486665-328 6197857 - Fax 080 3519219


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Gravina in Puglia - Carrara di Cupa

Calcare da taglio Gravina Tufi S.r.l. - Via Livorno, 44 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3269872 Fax 080 3269872

Monopoli - Caramanna - Calcari, Inerti Italcementi S.p.a. - Via Camozzi, 124 24121 Bergamo (BG) - Tel. 035 251250 Fax 035 339158

Monopoli - Chiesa dei Morti

Calcari, Inerti

Gravina in Puglia - Castello-Vasciolella

Calcari, Inerti Andrea Mastrodonato S.r.l. - Via Tevere, 4 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3265870 Fax 080 3265870

F.lli Vincenzo & Cosimo Liuzzi S.n.c. C.da Chiesa dei Morti, 561 - 70043 Monopoli Tel. 080 9371279 - Fax 080 9371279

Calcari, Inerti

Gravina in Puglia - Castello-Vasciolella

Calcari, Inerti

Medico Leonardo & Figli S.n.c. Contrada Grotta dell’Acqua, 340/A 70043 Monopoli - Tel. 080 748465

Iurino Costantino Contrada Graviglione S.n.c. 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3257907 Fax 080 3257907

Mottola Inerti di Mottola Domenico S.n.c. Contrada Casaboli Zona A-55 - 70015 Noci Tel. 080 4972005

Argilla, Calcarenite, Inerti Edilizia Mastrodonato S.r.l. - Via Giardini, 64 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3258166 Fax 080 3258166

Inerti Sud S.r.l. S.S. 96 Modugno-Palo, Km113 70027 Palo del Colle - Tel. 080 625392 Fax 080 626531

Polignano a Mare - Macchialunga Gravina in Puglia - GrottamaralloCarrara Cupa - Calcarenite Gravina Tufi S.r.l. - Via Livorno, 44 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3269872 Fax 080 3269872

Calcari, Inerti F.lli Andresini S.r.l. Via V. C. Basile, 32 70044 Polignano a Mare - Tel. 080 4240045 Fax 080 4243315

Putignano - Ferrone - Calcari, Inerti Gravina in Puglia - GrottamaralloLamatufara - Argilla, Calcarenite Andrea Mastrodonato S.r.l. - Via Tevere, 4 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3265870 Fax 080 3265870

Calcare da taglio, Calcari, Inerti Eredi Antonio Leone S.n.c. - Via Caracciolo, 75 70033 Corato - Tel. 080 3613720 Fax 080 3613760

Calcare da taglio Perla del Sud S.r.l. Via delle Tufare, 12 - 70059 Trani (BT)

Ruvo di Puglia - Martire Parco Bove Palo del Colle - La Palma-Cenova

Calcari, Inerti Gravina in Puglia - Grottamarallo

Ruvo di Puglia - Barile - Calcare da taglio Scaringi Marmi di Scaringi & C. S.a.s. - Via Barletta Contrada Curatoio, 36 - 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 586810 - Fax 0883 588707

Ruvo di Puglia - Cavallerizza Noci - Casaboli - Calcari, Inerti

Gravina in Puglia - Graviglione Grottamarallo - Calcarenite, Inerti

Calcare da taglio Mar.Cor. S.r.l. - Via Ragazzi del 99, 11 - 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 500072 - Fax 0883 500072

Ruvo di Puglia - Belloluogo Monopoli - Grotta dell’Acqua

Edilizia Mastrodonato S.r.l. - Via Giardini, 64 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3258166 Fax 080 3258166

Ruvo di Puglia - Barile

Frallonardo S.r.l. - Via Contrada Ferrone 70017 Putignano - Tel. 080 4055365 Fax 080 4055365

Putignano - Macchia Rotonda

Calcare da taglio De Ca.M. di De Camelis Michele S.n.c. Via Barletta, 56 70059 Trani (BT) Tel. 0883 583730 - Fax 0883 588137

Ruvo di Puglia - Masseria Notar Vincenzo - Calcare da taglio Col.Ma. S.r.l. - Via Barletta, 71 S.S. 16 - 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Ruvo di Puglia - Parco dei Bovi

Calcare da taglio Gruppo Picena Marmi S.r.l. - Via Dalmazia, 8 70059 Trani (BT)

Ruvo di Puglia - Taverna Nuova di Sopra - Calcare da taglio Midimarmi S.r.l. - Via Napoli, 4/A 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 508525

Calcari, Inerti Gravina in Puglia - Murgetta

Calcari, Inerti Andrea Mastrodonato S.r.l. - Via Tevere, 4 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3265870 Fax 080 3265870

Troilo S.r.l. - Via M. Laterza, 14 70017 Putignano - Tel. 080 4913574 Fax 080 4913574

Putignano - Pezza Procaccia

Sannicandro di Bari - Galletti

Calcari, Inerti Procida Vito Nicola - S.P. 184 Cassano-Bitetto Km 4+400 CP 82 70028 Sannicandro di Bari Cell. 348 8858264 - Fax 080 5031821

Calcare da taglio Gravina in Puglia - Murgetta

Calcari, Inerti Edilizia Mastrodonato S.r.l. - Via Giardini, 64 70024 Gravina in Puglia - Tel. 080 3258166 Fax 080 3258166

Barletta Franzesco Angelo Strada Comunale Pezza Procaccia, n.c. 70017 Putignano

Ruvo di Puglia - Barile

Santeramo in Colle - Alessandrella

Calcarenite, Inerti Edilcave S.n.c. - Recinto Protospata, 2 75100 Matera (MT) - Tel. 0835 261493 Fax 0835 261493

Calcare da taglio Gravina in Puglia - Murgetta

Calcari, Inerti Mastrodonato S.r.l. - Via Sottile Meninni, 11 70024 Gravina in Puglia

Azzollini Marmi S.n.c. Via Torrente Antico Trani (BT)

Ruvo di Puglia - Barile

Calcare da taglio Grumo Appula - Torre dei Gendarmi

Calcari, Inerti Lastrabi S.r.l. - S.S. 96, km 95 - 70025 Grumo Appula - Tel. 080 602451 - Fax: 080 602451

Cormio Marmi S.r.l. - Via Barletta Contrada Fontanelle - 70059 Trani (BT) - Tel. 0883 586820 Fax 0883 586447

Ruvo di Puglia - Barile Locorotondo - Rizzi - Calcari, Inerti Tinella Leonardo Antonio C.da Rizzi, 83 70010 Locorotondo

Santeramo in Colle - Alessandriello

Calcarenite, Inerti Giampetruzzi S.r.l. C.da Lama d’Avruscio 70029 Santeramo in Colle - Tel. 080 3024102333 9896299 - Fax 080 3024102

Turi - Malantacca - Calcari, Inerti Fra.Ma. S.n.c. Via Turi, Km 1 70010 Sammichele di Bari - Tel. 080 8917631 Fax 080 8917566

Calcare da taglio E.L.Mar. S.a.s. di G. Pappalettera & C. Via Duchessa d’Andria, 181 - 70059 Trani (BT) Tel. 0883 501075 - Fax 0883 501075

maggio 2011 Costruzioni 87

PUGLIA

CAVE&I NERTI


PUGLIA

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BARLETTA ANDRIA TRANI Andria - Iazzo Nuovo - Calcare da taglio Scaringi Marmi di Scaringi & C. S.a.s. Via Barletta Contrada Curatoio, 36 - 70059 Trani Tel. 0883 586810 - Fax 0883 588707

Andria - San Francesco - Calcarenite Eco-Inerti Acquaviva S.r.l. Via Poerio, 46 70031 Andria

Andria - San Nicola La Guardia

Calcarenite F.lli Acquaviva S.n.c. Viale Goito, 67 - 70031 Andria - Tel. 0883 559359 - Fax 0883 559359

Barletta - Avvantaggio - Calcari, Inerti Buzzi Unicem S.p.a. Via Luigi Buzzi, 6 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416476 - Fax 0142 416537

Barletta - Grottone - Argilla Buzzi Unicem S.p.a. Via Luigi Buzzi, 6 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416476 - Fax 0142 416537

Barletta - Pozzelle - Calcare da taglio Col.Ma. S.r.l. Via Barletta, 71 S.S. 16 70059 Trani - Tel. 0883 586818-586855 Fax 0883 587704

Bisceglie - Belluogo - Calcare da taglio Scaringi Marmi di Scaringi & C. S.a.s. Via Barletta Contrada Curatoio, 36 - 70059 Trani Tel. 0883 586810 - Fax: 0883 588707

Bisceglie - Lamerlina - Calcare da taglio Inchingolo Francesco & C. S.n.c. - Via Barletta vic. Fontanelle, 7 - 70059 Trani Tel. 0883 587550 - Fax 0883 587550-509582

Calcari, Inerti Semfo F.lli Cifaldi S.a.s. Viale di Ponente, 218 - 71042 Cerignola (FG) Tel. 0885 429206 - Fax 0885 443042

Bisceglie - Piccolo Chiano - Calcari, Inerti So.F.I.M.E.A. S.r.l. - Via Vecchia Corato, 98 70052 Bisceglie - Tel. 080 3993811 Fax 080 3993811

Minervino Murge - Macchia del Fico

Calcare da taglio Tucci Nicola - Via Einstein,17- 70031 Andria Tel. 0883 507166 - Fax 0883 507166

Bisceglie - Piscinelle - Calcare da taglio C.E.M.I. S.r.l. - Via Barletta, 90 - 70059 Trani Tel. 0883 586821 - Fax 0883 586868

Canosa di Puglia - Azzellino - Argilla Palmitessa Inerti e Argilla S.a.s. Via Callano, 32 - 70051 Barletta Tel. 0883 331311 - Fax 0883 347927

Minervino Murge - Piana Caterina

Calcare da taglio Fionda Antonio - Via Garibaldi, 108 70031 Andria

Minervino Murge - Pietra Bianca

Calcare da taglio

Canosa di Puglia - Valle Marchesa

Azzollini Marmi S.n.c. - Via Torrente Antico 70059 Trani

Argilla G. CalĂš & C. S.r.l. Autotrasporti Via L. Dicuonzo, 13-15 - 70051 Barletta Tel. 0883 518858 - Fax 0883 518858

Minervino Murge - Tufarelle - Calcarenite Muggeo Cave S.n.c. di Muggeo Sabino & Nicola - Via Settembrini, 90 70053 Canosa di Puglia - Tel. 0883 614518

Minervino Murge - Bocca di Lupo

Calcari, Inerti Cementeria Costantinopoli S.r.l. S.S. 93, Km 76 - 85022 Barile (PZ) Tel. 0972 770768 - Fax 0972 771027

Minervino Murge - Tufarelle - Calcarenite Sil.Pi. Tufi S.r.l. - Via Kennedy, 12 70053 Canosa di Puglia

Trani - Carracca - Calcare da taglio Minervino Murge - Chiancarola

Calcare da taglio Midimarmi S.r.l. Via Napoli, 4/A 70059 Trani - Tel. 0883 508525

Col.Ma. S.r.l. - Via Barletta, 71 S.S. 16 70059 Trani - Tel. 0883 586818-586855 Fax 0883 587704

Trani - Carracca - Calcare da taglio Minervino Murge - Colle de Ruvo

Calcare da taglio Inchingolo Francesco & C. S.n.c. Via BarlettaVic. Fontanelle, 7 - 70059 Trani Tel. 0883 587550 - Fax 0883 587550

Bisceglie - Casanova - Calcare da taglio Oriental Pearl - Via Napoli 4/A - 70059 Trani

Minervino Murge - Lamione

Terlizzi Anna - Via Vecchia Bisceglie, Km 1,8 70031 Andria - Tel. 0883 594535 Fax 0883 594535

Trani - Carrara delle Monache

Calcare da taglio Minervino Murge - Iambrenghi

I.G.E.A.

Calcare da taglio Bisceglie - Chiancarelle

Trani - Casa Rossa - Calcare da taglio

Co.Mar. S.p.a.

Calcare da taglio Col.Ma. S.r.l. Via Barletta, 71 S.S. 16 - 70059 Trani - Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Minervino Murge - Iambrenghi

Calcare da taglio

Beton Bitume & Cave S.r.l. - Via Caduti di Tutte le Guerre, 7 - 70125 Bari Tel. 0883 542258 - Fax 0883 542309

Di Leo Marmi - Via Maraldo, 76 - 70031 Andria

Bisceglie - Chiancarelle

Calcare da taglio Manzi Marmi Via Barletta, 71 - 70059 Trani Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Trani - Casa Rossa - Calcare da taglio Minervino Murge - Lago Novello

Calcare da taglio Manzi Marmi - Via Barletta, 71 - 70059 Trani Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Bisceglie - Cicala - Calcari, Inerti F.lli di Pinto S.S.16, Km 770+50 70052 Bisceglie

Bisceglie - Crosta o Santa Maria di Giano - Calcare da taglio Miranda Natale - Via Palagano, 34 (Via Napoli, 46) - 70059 Trani - Cell. 346 4143661

Bisceglie - Grotte dei Zambri

Calcare da taglio Lama Marmi di Teseo Alfredo & C. S.a.s. C.da Fontanelle 4 L 70059 Trani Tel. 0883 403888 - Fax 0883 487882

88 Costruzioni maggio 2011

Minervino Murge - Lago Novello

Col.Ma. S.r.l. - Via Barletta, 71 S.S. 16 - 70059 Trani - Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Trani - Casa Rossa - Calcare da taglio D.L.F. di D’Avanzo Riccardina & C. S.r.l. Via Genova, 14 - 70031 Andria

Calcare da taglio Stivo Giovanna - Vico Vecchia Corato, 6 70059 Trani

Minervino Murge - Lama Scrofa

Trani - Casa Rossa - Calcare da taglio Pi.Emme.Pi. S.n.c. Paduos-MaselliPappalettera - Via Andria, C.da Montericco 70059 Trani

Calcare da taglio Marmi e Graniti Import-Export S.r.l. Via Papa Giovanni XXIII, 168 - 70059 Trani Tel. 0883 584720 - Fax 0883 588698

Trani - Casa Rossa - Calcari, Inerti Unical S.p.a. - Via L. Buzzi, 6 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416476 - Fax 0142 416537


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Trani - Conca d’Oro - Calcari, Inerti Palmitessa Inerti e Argilla S.a.s. Via Callano, 32 - 70051 Barletta Tel. 0883 331311 - Fax 0883 347927

Trani - Sant’Elena - Calcare da taglio Addamiano Pietro - Via Leonelli, 11 70059 Trani

Brindisi - Albanesi Trani - Sant’Elena - Calcare da taglio

Trani - Fondola - Calcare da taglio Manzi Marmi - Via Barletta, 71 - 70059 Trani Tel. 0883 586818 - Fax 0883 587704

Trani - Gesù Maria - Calcare da taglio E.L.Mar. S.a.s. di G. Pappalettera & C. Via Duchessa d’Andria, 181 - 70059 Trani Tel. 0883 501075 - Fax 0883 501075

Trani - Gesù Maria - Calcare da taglio Musicco Pietra di Trani - Via Torrente Antico, 4 70059 Trani - Tel. 0883 586324 Fax 0883 586324

Albas Estrazione Marmi di Storelli Savino & C. S.n.c. - Via Malcangi, 115 - 70059 Trani Cell. 339 6635199 - Fax 0883 506618

Calcare da taglio

Trani - Ponzomirro - Calcare da taglio Col.Ma. S.r.l. - Via Barletta, 71 S.S. 16 70059 Trani - Tel. 0883 586818-586855 Fax 0883 587704

Trani - Puro - Calcare da taglio Beton Bitume & Cave S.r.l. - Via Caduti di Tutte le Guerre, 7 - 70125 Bari - Tel. 0883 542258 Fax 0883 542309

Argilla, Calcare da taglio, Calcarenite Industrial Global Service S.r.l. - Contrada Albanesi C.P.48 72100 Brindisi Tel. 0831 550254 - Fax 0831 557057

Trani - Sant’Elena - Calcare da taglio

Brindisi - Autigno - Calcari, Inerti

E.P.A.Marmi S.a.s. di F. Pappalettera & C. - Via Monachelle Contrada Sant’Elena - 70059 Trani Tel. 0883 500374 - Fax 0883 501075

Calcestruzzi S.p.a. - Via Camozzi, 124 24121 Bergamo (BG) - Tel. 035 4167111 Fax 035 4167950

Trani - Sant’Elena-Patursi

Calcare da taglio E.P.A. Marmi S.a.s. di F. Pappalettera & C. Via Monachelle Contrada Sant’Elena - 70059 Trani Tel. 0883 500374 - Fax 0883 501075

Trani - Lama Palumbariello Madimar S.n.c. - Via Amedeo, 197 - 70059 Trani - Tel. 0883 589801 - Fax 0883 589801

BRINDISI

Trani - Santa Lucia

Calcare da taglio

Ze.I.Co.Mar S.n.c. - Via Barletta Km 756+100,154 - 70059 Trani - Tel. 0883 587141

Trani - Santa Lucia-Petrale

Calcare da taglio Scassillo Giovanni Via Amendola, 4C 70059 Trani - Tel. 0883 589736 Fax 0883 480063

Brindisi - Autigno - Calcari, Inerti

PUGLIA

CAVE&I NERTI

Sac.An. S.r.l. - Piazza Pertini, 3 72019 San Vito dei Normanni

Brindisi - Autigno - Calcari, Inerti Semes S.r.l. - Via S. Sabina, 114 72012 Carovigno - Tel. 0831 991083 Fax 0831 991084

Brindisi - Autigno - Calcari, Inerti Soc. Sviluppo Edile Immobiliare - Via E. Leuzzi, 2 Z.I. - 72023 Mesagne - Tel. 0831 774876 Fax 0831 735512

Brindisi - Belloluogo

Calcarenite, Calcari, Inerti F.I.M.A.B. S.r.l. - Via Carducci, 4 72023 Mesagne

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648

100 102

Studi di settore La difficilissima situazione della filiera del calcestruzzo delineata dalle associazioni

Casseforme La fornitura di casseforme per solai per un nuovo centro residenziale di pregio

IN QUESTO NUMERO...

maggio 2011

TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C


I N COLLABORAZIONE...

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IL PRECONFEZIONATO SCENDE DEL 26,4% IN 3 ANNI I NEL 2010

LA PRODUZIONE

DI CALCESTRUZZO È SCESA SOTTO I 100 MILIONI DI METRI CUBI E QUELLA DI PRECONFEZIONATO SOTTO I 55 MILIONI

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato via Barberini, 68 00187 Roma tel. 06 42016103 fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it www.atecap.it Informazioni sui Corsi: Concreto srl tel. 06 42011260 fax 06 42020153

92 Costruzioni maggio 2011

l lungo ciclo negativo caratterizza l’intero mercato delle costruzioni, che ha visto nel 2009 il momento peggiore dal secondo dopoguerra con un calo degli investimenti del 9,8% (-7,9% per la Contabilità Nazionale). Con il 2010 si è chiuso il sesto ciclo edilizio dal secondo dopoguerra e un altro anno di caduta, anche se più modesta, per tutti i settori delle nuove costruzioni: residenziale, non residenziale e opere del genio civile. Il 2010 e in parte il 2011 sono gli anni della “resa dei conti”: in termini occupazionali, in termini di capacità competitiva delle imprese, in termini di selezione. L’analisi dei bilanci 2009 ha mostrato una situazione molto difficile per le industrie produttrici e per i distributori di materiali. I processi di razionalizzazione e di riduzione dei costi, sulla base di una ripresa modesta, porteranno le imprese a rimanere leggere, migliorando l’efficienza. Non ci sarà quindi una ripresa dell’occupazione. Gli effetti della crisi e della contrazione della domanda hanno determinato nel 2010 un calo dell’impiego nazionale di calcestruzzo al di sotto dei 100 milioni di mc3, con un assestamento di poco al di sopra dei 98 milioni. Rispetto al 2007 la riduzione è stata intorno ai 25 milioni di m3, pari al 20,3%. Per quanto riguarda il preconfezionato, i consumi sono passati da oltre 75 milioni di m3 a 54 milioni e 380mila m3, con una perdita rispetto al 2007 di circa 21 milioni di m3 e con una contrazione produttiva del 26,4%. La produzione per impianto è scesa mediamente da quasi 30 milioni e mezzo di m3 a poco più di 20 milioni. Il calo dell’occupazione: 2.000 addetti in meno nel settore La contrazione della domanda e della produzione ha portato ad un decisivo calo nell’occupazione, che in tre anni ha registrato la perdita di 2.000 lavoratori, pari ad un -10,5% rispetto al 2007. Nel 2010 il settore ha occupato circa 16.600 dipendenti per una media di poco superiore a 6 addetti per impianto. Questa media risulta assai differenziata a seconda della localizzazione dell’impianto, così scende sotto al 6% al Nord e al Centro, mentre sale al’8,5% nel Mezzogiorno. Il numero maggiore di dipendenti, infatti, si riscontra al Sud con 7.626 addetti, pari al 45% del totale nazionale. Al Nord si concentra il 40% dell’occupazione, al Centro il 14%.

I fattori determinanti per la ripresa “La struttura imprenditoriale - secondo il parere del Presidente di ATECAP Silvio Sarno - risulta frammentata e di troppo piccole dimensioni per affrontare un mercato in cui la poca trasparenza e l’esistenza di un’elevata concorrenza sleale - in assenza di un sistema efficace dei controlli e di applicazione adeguata di sanzioni - penalizza le imprese più qualificate nei modi più diversi, dalla contraffazione al lavoro illegale, al non rispetto delle regole, alle interconnessioni con la malavita organizzata. Questioni sulle quali l’ATECAP sta concentrando la propria azione, trovando del resto piena rispondenza nelle valutazioni delle stesse imprese che, come emerge dal Rapporto 2010, individuano, quali fattori che influiranno maggiormente sui cambiamenti del mercato nei prossimi anni, l’evoluzione normativa, i processi di concentrazione aziendale, i vincoli ambientali, la capacità delle committenze di saper selezionare prodotti e forniture sulla base della rispondenza progettuale e delle caratteristiche di qualità e di qualificazione”. 


& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO

0 0 5I 2 5 5 19 0 ANN

5 O L T R E ITA’ NEL QUAL

DI ENTO M A V E L SOL

Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.

SEDE Via Poggio Bracciolini, 19/21- I-5O126 Firenze Tel. 055-683330/687637- Fax 055-6811887 E.mail- info@ceccantini.it STABILIMENTO Le Valli- I-50010 Troghi- Firenze Tel. 055-8307089

per maggiori informazioni sui cataloghi visitare il nostro sito www.ceccantini.it


L’ISTITUTO PENSANTE

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QUALITÀ SU MISURA LA RICETTA È: AETERNUM CAL, PROGETTAZIONE DEL GIUSTO MIX E DEL CONTROLLO CONTINUO DEL GETTO

E MESSA IN OPERA MONITORATA

L

a politica dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo è quella di porre sempre come obiettivo, a tutti coloro che si accingono a porre in opera un calcestruzzo garantito e prestazionale, l’Aeternum Cal, un calcestruzzo ad alte prestazioni facente parte di un sistema interamente progettato e assistito durante la fase di preparazione e di getto e controllato sotto ogni profilo.

Con queste caratteristiche, il calcestruzzo posto in opera può garantire la massima durabilità alla più severa classe di esposizione. Il controllo continuo delle fasi di getto, la scelta attenta delle materie prime, la progettazione dell’idoneo mix con l’inserimento del più appropriato Aeternum (il quale può essere anche personalizzato) significa

ALCUNE CARATTERISTICHE FISICO-MECCANICHE DI AETERNUM

Cantiere Tecnopavi Group per Leroy Merlin.

Parametri

Metodo di prova

Valori indicativi

Superficie specifica Blaine Colore

UNI EN 196/6

180 000 - 250 000 cm2/g

Limiti caratteristici di norma

Argenteo

UTILIZZANDO AETERNUM 1 CON UN CEMENTO 22,5 Parametri

Metodo di prova

Spandimento UNI 7044 Resistenze a compressione dopo stagionatura di: UNI EN 196/1 2 giorni 28 giorni

Valori indicativi

Limiti caratteristici di norma

>80%

>23,0 N/mm2 >40,0 N/mm2

>=10,0 N/mm2 >=22,5 N/mm2

UTILIZZANDO AETERNUM 1 CON UN CEMENTO 32,5 Parametri

Presidente I.I.C.

94 Costruzioni maggio 2011

Metodo di prova

Spandimento UNI 7044 Resistenze a compressione dopo stagionatura di: UNI EN 196/1 2 giorni 28 giorni

Valori indicativi

Limiti caratteristici di norma

>80%

>32,0 N/mm2 >50,0 N/mm2

>=10,0 N/mm2 >=32,5 N/mm2


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CALCESTRUZZO CON AETERNUM

>>

Impermeabilità agli agenti esterni e alle aggressioni ambientali.

I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Silvio Cocco Presidente Valeria Campioni Vice presidente

Comitato tecnico scientifico

>>

CALCESTRUZZO

Crescentino Bosco Politecnico di Torino

SENZA AETERNUM donare al manufatto finale Durabilità, Assoluta e Garantita. Il calcestruzzo che ha adottato Aeternum non ha più necessità di superfluidificante o di qualsiasi altro tipo di additivo, essendo lui stesso un complesso formulato completo per ogni tipo di calcestruzzo impegnativo, completato con un agente compensatore di ritiro, un incrementatore chimico delle resistenze e un completatore di protezione del ferro di armatura. La sperimentazione fin qui eseguita ci consente di confermare che un calcestruzzo additivato con Aeternum si presenta con una lavorabilità estrema, che si mantiene per lungo tempo, con un’assoluta assenza di bleeding e segregazione, di scorrevolezza estrema e omogeneità ineguagliabile. I manufatti presentano un faccia vista perfetto senza fori, di aspetto quasi plastificato, assolutamente impermeabile, con resistenze incrementate per oltre il 50 per cento.

UTILIZZANDO AETERNUM 1 CON UN CEMENTO 42,5 Parametri

Metodo di prova

Spandimento UNI 7044 Resistenze a compressione dopo stagionatura di: UNI EN 196/1 2 giorni 28 giorni

Valori indicativi

Limiti caratteristici di norma

Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari

I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) tel. 0362 918516 Email iic@istic.it www.istic.it

>80%

>40,0 N/mm2 >60,0 N/mm2

>=20,0 N/mm2 >=42,5 N/mm2

TEST ESEGUITI Percentuale incremento per CEM 22,5 Percentuale incremento CEM 32,5 II/B-M Percentuale incremento CEM 42,5 II/A -LL

% Incremento per CEM 22,5 1gg 2gg 28gg 57,21% 44,30% 41,44%

% Incremento CEM 32,5 II / B-M 1gg 2gg 28gg 61,16% 52,42% 41,60%

% Incremento CEM 42,5 II / A -LL 1gg 2gg 28gg 60,06% 43,76% 30,51%

maggio 2011 Costruzioni 95


L’ISTITUTO I NFORMA

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L’ORMAI PLURIENNALE COLLABORAZIONE OFFERTA DALL’I.I.C. ALL’AZIENDA DELLA FAMIGLIA FALSINI SI È ANCOR PIÙ CONSOLIDATA. ULTIMA TESTIMONIANZA COSTRUTTIVA IL CENTRO COMMERCIALE PORTA DI ROMA

MABO CONFERMA

LA FIDUCIA NELL’ISTITUTO a Mabo Prefabbricati, Azienda Leader nel mondo della prefabbricazione nazionale e internazionale con i suoi quattro stabilimenti italiani e la partecipazione nella Azienda spagnola Tecnyconta, vanta il merito di essere di essere stata una delle prime aziende italiane ad aver creduto nei servizi di consulenza e ricerca offerti dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo e di aver deciso di usufruire in maniera “completa” delle competenze dell’Istituto. La ormai pluriennale collaborazione offerta dall’I.I.C. all’azienda della famiglia Falsini si è ancor più consolidata con il fresco rinnovo del Contratto di Servizio e con l’inizio di una nuova fase di ricerca sul calcestruzzo prodotto negli stabilimenti nazionali della Mabo. Da sempre Mabo ha lo sguardo rivolto al futuro. Lo dimostra il percorso effettuato dal Gruppo in tutti questi anni… partendo dall’iniziale attività di trasporto degli inerti dei primi anni Cinquanta e passando per

L Arch. Roberto Falsini Pres. Mabo Prefabbricati.

Il Centro Commerciale Porta di Roma – (450.000 mq).

96 Costruzioni maggio 2011

la prefabbricazione in acciaio è arrivata a fornire tutte la maggiori Aziende italiane ed estere, realizzando opere di dimensioni e caratteristiche assolutamente uniche come il Centro Commerciale Porta di Roma, uno dei più grandi d’Europa. Mercato sempre più esigente Un ruolo di notevole importanza è stato ricoperto dall’I.I.C. e dai suoi Tecnici durante questo percorso sia per l’ottenimento di tutte le Certificazioni che per il mantenimento delle stesse, ma soprattutto per la ricerca delle migliori materie prime e dei migliori mix che consentissero la produzione di calcestruzzi ad altissima prestazione con l’occhio sempre rivolto alle più esigenti richieste del mercato e al costante miglioramento della qualità. L’evolversi di questa sinergia ha portato, in modo del tutto naturale, la Mabo Prefabbricati a rivolgersi in modo ancor più completo all’I.I.C. per usufruire del maggior servizio presente sul mercato.


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I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

Lo staff I.I.C.: da sinistra Silvio Cocco, Valeria Campioni, Angelo Comendulli, Sheraz Khalid, Giuseppe Esposito e Alessandro Zamboni.

Avanguardia nel sostenibile Altri notevoli passi avanti sono stati compiuti negli ultimi anni del Gruppo Mabo. L’ Azienda toscana, che fa della ricerca e dell’innovazione il suo fiore all’occhiello, nei primi anni 2000 ha iniziato a rivolgere la sua attenzione al risparmio energetico e alla sempre maggiore esigenza di rivolgersi alle “energie pulite”. Nasce così Smart House, il primo progetto di residenza a basso consumo energetico pensato per il clima delle regioni italiane. Con questo sistema la Mabo è in grado di realizzare non solo residenze, ma edifici di ogni genere, compresi quelli scolastici. Ora, dopo aver realizzato in Italia strutture per ben più di dieci milioni di metri quadri, la Mabo ha messo a punto la copertura Solar System che consente di unire ad un guscio pensato per la più elevata tenuta termica una vera e propria centrale fotovoltaica sulla copertura con caratteristiche pensate specificatamente per ogni edificio realizzato.

Ma tornando alla Prefabbricazione e alla più che consolidata collaborazione tra la Mabo Prefabbricati e l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo vanno sottolineate la sinergia e la grande professionalità dimostrata quotidianamente dai tecnici Mabo a portare, in tutti questi anni, al raggiungimento di questi notevoli risultati, ma anche e soprattutto la passione per il proprio lavoro e il desiderio di migliorare e migliorarsi. Queste peculiarità sono assolutamente comuni a tutti i componenti dello Staff I.I.C. che con il loro “know how” e la loro capacita di “problem solving” riescono a raggiungere sempre gli obiettivi prefissati. La collaborazione continua, quindi… e non solo! I laboratori mobili dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo continueranno ad essere orgogliosamente e fattivamente presenti negli Stabilimenti e nei Cantieri della Mabo Prefabbricati per il raggiungimento di nuovi e sempre più ambiziosi risultati.

Due esempi di realizzazioni con il sistema Solar System Mabo.

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NEWS

TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO

La voce che movimenta il calcestruzzo

V Strutture, azienda attiva nel mercato dei prefabbricati industriali, ha scelto per il carico dei propri manufatti in cemento armato le soluzioni Vocollect Voice implementate da KFI per ottimizzare la preparazione delle

A

spedizioni ai clienti, operazione quotidiana complicata e non esente da pericoli, che richiede il sollevamento e posizionamento con grande precisione di manufatti pesanti ed ingombranti. La soluzione è stata

dunque Vocollect Voice, la tecnologia vocale applicata all’edilizia: questo sistema in AV Strutture è utilizzato all’aperto, in un’area di stoccaggio dove vengono posizionati tutti i manufatti, ognuno con un proprio codice identificativo che lo distingue dagli altri. Sei operatori dotati di un Talkman T5 sono guidati con precisione e in assoluta sicurezza dalle istruzioni vocali ricevute dal sistema di gestione del magazzino. Interagendo con la cuffia inserita nell’elmetto di protezione, l’operatore viene così indirizzato direttamente verso il corretto manufatto da prelevare, con

Sponsor sostenibile al 4 al 6 Aprile a Villa Erba (Como) si è tenuta l’edizione 2011 dello Structural Engineering World Congress (SEWC), organizzato con lo scopo di incentivare l’interazione e il confronto tra i professionisti, in merito agli aspetti tecnici, teorici, pratici e sociali di ingegneria strutturale e progettazione architettonica. Come nei tre precedenti congressi di S. Francisco (1998), Yokohama (2002) e Bangalore (2008), quest’anno gli ingegneri e gli architetti di tutto il mondo si sono scambiati esperienze per migliorare la cooperazione in sviluppo e ricerca. Tra i temi trattati il progetto per l’attraversamento dello Stretto di Messina e il prossimo Expo milanese. L’intervento di HOLCIM, tra l’altro sponsor della manifestazione, si è focalizzato sui cambiamenti e le evoluzioni nei materiali da costruzione che richiedono oggi la capacità di agire e svilupparsi nel rispetto dei criteri di sostenibilità . www.holcim.it

D

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conseguenti e notevoli risparmi di tempo. La tecnologia vocale ha in effetti migliorato l’accuratezza nello stoccaggio dei pezzi dal 99,5 al 99,8 per cento, con una conseguente riduzione del numero di errori e un’ottimizzazione delle consegne, triplicando i viaggi dei camion e consentendo ad AV Strutture di aumentare la produzione del 20 per cento. Inoltre, grazie a Vocollect Voice gli operatori possono operare a mani libere in tutte le varie fasi della logistica e di preparazione della spedizione: in un ambiente in cui l’elemento principale è il calcestruzzo, è evidente come l’utilizzo di mani sporche per digitare su qualsiasi tastiera o scrivere con una penna risulti difficile e pericoloso. www.kfi.it

“Micropixel” di cls La MAGNETTI di Carvico (BG) ha avviato nel 2011 una collaborazione con il progettista e designer americano Ronen Joseph, da cui sono nati i nuovi blocchi in calcestruzzo da rivestimento che consentono di creare superfici di facciate assolutamente innovative. Un saggio si è vista ad aprile al “Fuorisalone” di Milano: l’installazione consisteva in un volume sulla cui superficie, attraverso l’utilizzo dei nuovi manufatti in calcestruzzo, veniva visualizzata un’immagine. I nuovi blocchi, come racconta lo stesso Ronen Joseph, si prestano così ad essere interpretati come micropixel che lasciano grande spazio alla creatività dei progettisti. www.magnettimurature.it


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Nuovo centro logistico al mese di maggio ALPI ha trasferito la filiale di Verona a San Martino Buon Albergo. L’azienda, leader nelle casseforme e nei sistemi costruttivi, offre un’ampia offerta di soluzioni destinate al mercato dell’edilizia civile e industriale. La nuova sede di Verona, con uffici e magazzino a pochi passi dall’uscita dell’autostrada A4 di Verona Est, è più localizzata e funzionale. A breve sarà potenziata dall’ampliamento del parco nolo in attesa della prossima apertura della sede di Roma (il futuro centro logistico del centro-sud con oltre 50.000 metri quadrati di area complessiva). Alpi opera in Italia attraverso una rete di quattro filiali (Verona, Milano, Roma e Bolzano) e all’estero con le filiali in Repubblica Ceca e Slovacchia. La casa madre spagnola Ulma Construccion fornisce inoltre un supporto sempre più consistente attribuendo un’importanza strategica al ruolo di Alpi nella propria strategia di rafforzamento a livello internazionale. www.alpionline.net

D

Sempre più calcestruzzo Con l’ingresso di SIMEM, azienda leder sul mercato degli impianti per preconfezionatori, cresce la componente dei macchinari per il calcestruzzo in Unacea, l’associazione italiana delle aziende di macchine e attrezzature per le costruzioni. “Il mondo è cambiato - ha dichiarato Federico Furlani, amministratore delegato di Simem - e le aziende che stanno tenendo il passo sono quelle che sanno fare dell’innovazione la loro ragione di vita. Similmente abbiamo bisogno di un’associazione di categoria agile, nemica della burocrazia, che rappresenti tutte le macchine per costruzioni facendo massa critica nel portare avanti gli interessi comuni. Abbiamo bisogno di un’associazione che abbia gli stessi valori, lo stesso profilo antropologico delle imprese e valorizzi il protagonismo e la leadership degli imprenditori. Questi sono i motivi che ci hanno spinto a puntare su Unacea.”

www.simem.it

Il suo nome è Microbond Superfici lisce, spatolate dall’effetto materico e continuo. Ambienti interni dallo stile minimal ed essenziale grazie al cemento: moderno ma allo stesso tempo etereo, impiegato nel suo stato primordiale, nel suo essere grezzo, imperfetto e pertanto così vivo. ECOBETON presenta Microbond, il primo rivestimento cementizio per interior a basso spessore. Microbond è l’essenza stessa del cemento; è la sua naturalità che incontra la mano esperta dell’artigiano che ne conferisce venature e texture. Pavimenti, pareti, soffitti e complementi d’arredo. Piani cucina, scale, bagni. Residenziale e commerciale. Una gamma di applicazioni e di colorazioni pressochè infinita. Grazie alle sue proprietà di forza, resistenza ed adesione, Microbond riveste in due millimetri cemento, calcestruzzo, acciaio, legno e compensato.

www.ecobeton.it

I confini del cemento Con i suoi materiali e il suo know-how ITALCEMENTI ha dimostrato nella sua storia di essere un buon alleato degli architetti in progetti innovativi: dalle sperimentazioni con Gio Ponti e Pier Luigi Nervi per il grattacielo Pirelli e l’Aula delle udienze pontificie, fino alla collaborazione con Richard Meier nata alla fine degli anni ’90 con la realizzazione della chiesa Dives in Misericordia di Roma, e continuata con i.lab, il nuovo centro ricerca e innovazione del Gruppo Italcementi nel parco scientifico tecnologico KilometroRosso di Bergamo. Qui è stato utilizzato per il rivestimento esterno TX Active, il cemento fotocatalitico “mangia smog”, mentre alcune pareti sono state realizzate con i.light, il cemento “trasparente” . Per un’analisi dello stato di avanzamento, i.lab è stato visitato in questi giorni dall’architetto americano, che ha sottolineato: “I.lab rappresenta l’impegno di Italcementi per la sostenibilità e l’innovazione nei materiali. Un edificio autopulente in cemento bianco fotocatalitico, punto di riferimento per una generazione futura di architetture capaci di integrare performance ambientali e duratura bellezza”. www.italcementi.it

maggio 2011 Costruzioni 99


ASSOCIAZIONI

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DI

PAOLO BRUSCHI

La resa dei

CONTI

IL CALCESTRUZZO VIVE UN PERIODO DI DIFFICOLTÀ SENZA PRECEDENTI, CON UN CROLLO DI FATTURATI E OCCUPAZIONALE DRAMMATICO. PIÙ CHE UNA CRISI, LA FINE DI UN’EPOCA? QUI ASSOBETON Nel corso dell’anno 2010 l’Associazione ha monitorato insieme alla società Clarium l’andamento del mercato, producendo trimestralmente un report in cui sono comparati i dati di produzione e di fatturato di circa 70 operatori associati rappresentativi del 75% del fatturato complessivo Assobeton. Confrontando i dati del 2010 con l’anno precedente viene rilevata una contrazione del fatturato di circa il 17%, che segue il calo del 20% del 2009 sul 2008. Le indicazioni fornite dagli operatori di settore evidenziano per il primo trimestre 2011, e in generale per il medio termine, una diffusa previsione di stagnazione (avvalorata anche dai dati in caduta del mercato immobiliare, delle costruzioni e della produzione di cemento). Da un’altra analisi confezionata sui dati di bilancio 2007-2009 su un campione di 150 imprese per delineare un quadro rappresentativo della situazione economica, patrimoniale e finanziaria, emerge come sia aumentato il numero delle società che esprimono un risultato netto negativo, passate da 44 a 78. Negli anni si rileva una drastica contrazione del valore della produzione (-22%) e soprattutto una contrazione significativa delle marginalità: l’Ebitda passa dal 7,3 per cento rispetto al valore della produzione del 2007 al 4,4% del 2009. Gli operatori del settore sono ancora mediamente ben patrimonializzati e presentano un’incidenza dei debiti finanziari rispetto al valore della produzione tutto sommato sotto controllo (42% nel 2009). Il settore, ha sostenuto il presidente Arletti, con questi numeri non può stare in piedi più di due anni prima di una ristrutturazione forzata. E le prospettive non sono esattamente rosee: una verticalizzazione del settore con grandi aziende, magari straniere, che faranno shopping di pesci piccoli.

Qualche considerazione È chiaro che la causa scatenante della difficile situazione della filiera del calcestruzzo è la crisi internazionale che ormai perdura da un paio d’anni. Come è chiaro che le crisi mettono drammaticamente a nudo problemi strutturali all’interno di settori produttivi e, più in generale, all’interno di un sistema-paese. Il mancato intervento pubblico anticiclico che diverse na-

100 Costruzioni maggio 2011

zioni hanno attuato (e che lentamente sta portando l’Europa fuori dal guado), in Italia non si è verificato; e la gravità di ciò è avvalorata dal fatto che il nostro paese ha bisogno come il pane di infrastrutture e di progetti di edilizia pubblica. Ma se analizziamo la situazione di alcuni settori produttivi, e la filiera del calcestruzzo ne è un buon esempio, non possiamo fare a meno di constatare la presenza di pro-


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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Gli studi Due associazioni di categoria della filiera del calcestruzzo hanno presentato ad aprile altrettanti studi sull’andamento del settore: Assobeton, l’associazione dei prefabbricatori, l’ha fatto con una conferenza stampa presentando a Milano i dati rilevati nel corso del 2010 sull’andamento del mercato, unitamente ed alcune tenden-

ze a breve e medio periodo e ad un’analisi economica e patrimoniale del comparto. Atecap l’ha invece fatto presentando a Roma, durante l’assemblea annuale dei preconfezionatori, lo studio del Cresme “Il mercato del calcestruzzo preconfezionato negli anni della crisi”.

QUI ATECAP “La crisi non è finita, e c’è ancora molto da fare per un settore sofferente come quello del calcestruzzo preconfezionato, che in tre anni ha perso 2.000 addetti con un calo occupazionale del 10,5% rispetto al 2007, e che ancora fatica a trovare la strada della ripresa. Sono molti gli impianti che hanno fermato la produzione e il Cresme ci dice che il consumo di calcestruzzo è sceso del 26,4%, riducendosi di oltre un quarto in tre anni. Si tratta di una riduzione eccezionale, superiore allo stesso rilevante trend negativo registrato dall’intero settore delle costruzioni in termini di investimenti. Un calo che il Cresme ha stimato in un 18% circa in tre anni”. Così il presidente di Atecap Silvio Sarno. Per il Cresme il 2010 e in parte il 2011 sono gli anni della “resa dei conti”: in termini occupazionali, di capacità competitiva delle imprese, e in termini di selezione. L’analisi dei bilanci 2009 nel settore delle costruzioni ha mostrato una situazione molto difficile per le industrie produttrici e per i distributori di materiali. I processi di razionalizzazione e di riduzione dei costi, sulla base di una ripresa modesta, porteranno le imprese a rimanere leggere, migliorando l’efficienza. Non ci sarà quindi una ripresa dell’occupazione. “La struttura imprenditoriale - ha continuato Sarno - risulta frammentata e di troppo piccole dimensioni per affrontare un mercato in cui la poca trasparenza e l’esistenza di un’elevata concorrenza sleale - in assenza di un sistema efficace dei controlli e sanzioni - penalizza le imprese più qualificate nei modi più diversi, dalla contraffazione al lavoro illegale, al non rispetto delle regole, alle interconnessioni con la malavita organizzata. Questioni sulle quali Atecap sta concentrando la propria azione, trovando del resto piena rispondenza nelle valutazioni delle stesse imprese, e ottenendo buoni risultati, ad esempio, per quanto riguarda la domanda di calcestruzzi migliori, di maggiore resistenza e consistenza. Ma complessivamente il settore sconta un ammodernamento tecnologico ancora troppo lento e un mercato caratterizzato da dinamiche di concorrenza sleale che non consentono di investire in ricerca e innovazione. Fattori che incidono negativamente e che contribuiscono a tenere ancora il settore nella morsa della crisi”.

blemi strutturali come l’insostenibile polverizzazione delle imprese, troppe e troppo piccole per reggere sul terreno della competitività. O del livello tecnologico, in generale ancora troppo carente. E che razionalizzare e ridurre i costi, e forse anche aumentare la qualità e richiamare al rispetto delle regole, non basta. E che non sarà lo stato, non saranno le centrali nuclea-

ri, non sarà il social housing e neppure la cantierizzazione delle grandi infrastrutture a risolvere alla base il problema. Certo tutto questo potrebbe aiutare, ma forse rimanderebbe solo di qualche anno la resa dei conti. Forse è il caso di ammettere che certi numeri probabilmente non torneranno più. E che se i cappelli in mano dai ministri servono, c’è anche bisogno di visioni...

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SISTEMI PER SOLAI

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Italian

SOLAI n un mercato maturo dal punto di vista tecnologico ed assai presidiato come quello delle grandi forniture di casseforme e sistemi per solai, emergere non è facile. Senza avere dati di vendite alla mano, possiamo affermare senza grossi margini di errore che quattro o cinque aziende si contendono i tre quarti del mercato mondiale. Se poi le forniture riguardano infrastrutture o cantieri di una certa complessità tecnica o di rilevanti dimensioni, ecco che il monopolio si restringe a due o tre marchi. In questo panorama c’è, però, un’azienda italiana che negli ultimi anni è riuscita a dire la sua. Si tratta di Faresin Building, nata negli anni ottanta all’interno del gruppo Faresin di Breganze. Oggi i sistemi forniti da quest’azienda sono presenti in molti cantieri italiani e internazionali. Siamo andati a vederne uno alle porte di Milano, dove per i getti dei solai è stato scelto il sistema Alufort, uno dei cavalli di battaglia dell’azienda veneta. 

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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO LEGGERO, FACILE DA MOVIMENTARE, OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO, RAPIDO DISARMO: QUESTE LE RAGIONI DEL SUCCESSO DI UN SISTEMA PER SOLAI

100% MADE IN ITALY DI

PAOLO BRUSCHI

Il sistema Alufort Il sistema in alluminio Alufort è composto da una serie di puntelli, con testa cadente, che sorreggono una struttura di pannelli in alluminio collegati tra loro mediante travi con profilo dentato. Tutti gli elementi che compongono il sistema pesano al massimo 20 chilogrammi, e permettono perciò un’agile movimentazione interamente manuale, per una maggiore velocità

e scorrevolezza. Le chiusure lungo il perimetro vengono effettuate con compensi in legno sorretti da elementi Faresin Alufort quali: testa fissa, testa combinata, staffa per testa cadente. Le compensazioni in legno attorno ai pilastri sono sorrette invece da profili per compenso. I vantaggi di Alufort si possono riassumere nell’utilizzo di un basso nu-

mero di puntelli (con un solo pannello infatti si copre una superficie di 3,375 m2), nella possibilità di reimpiegare gli elementi pannello e travi dentate già dopo alcuni giorni dal getto (ciò dipende dallo spessore della soletta e dalla consistenza del calcestruzzo) grazie alla testa cadente, e i ridotti tempi di posa in opera e disarmo.

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SISTEMI PER SOLAI

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CMB La Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (CMB), fondata nel 1910, è una delle imprese di costruzione più importanti in Italia per fatturato e capacità tecniche. Il giro di affari complessivo del 2009 è stato di circa 640 milioni di euro, con un patrimonio netto che è cresciuto fino a sfiorare i 190 milioni. CMB riveste un ruolo di rilievo nella progettazione e realizzazione di opere infrastrutturali ed edili, ma anche nelle iniziative immobiliari complesse. Alle riconosciute capacità ese-

cutive associa una predisposizione a coordinare la progettazione e le successive fasi di gestione, manutenzione ed erogazione di servizi. In questo cantiere CMB è impegnata nella costruzione delle “Residenze Giardini Milano Life”, prestigiose soluzioni abitative, immerse nella natura di un verde parco urbano comunale di 50.000 metri quadrati, in riva al lago con aree sportive attrezzate, nella migliore posizione di Segrate (frazione Redecesio) alle porte di Milano.

La costruzione delle parti strutturali La Nuova MG è un’azienda bresciana costituita nel 1969 a seguito della sempre più sentita necessità delle imprese di produzione di affidare a ditte esterne il montaggio e la manutenzione straordinaria degli impianti produttivi. Nel corso degli anni la specializzazione della società è aumentata, diversificandosi in vari settori, tra i quali quello edile e delle costruzioni con il montaggio delle carpenterie. Nel cantiere di Segrata La Nuova MG si sta occupando della costruzione delle parti strutturali per CMB.

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ALUFORT: ESTREMA LEGGEREZZA DELLE PARTI IMPIEGATE

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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO 1) Ancoraggio delle travi dentate tra i puntelli completi di testa cadente

2) Posizionamento ad incastro dei pannelli in alluminio nelle travi con profilo dentato.

3) Ancoraggio a terra dei puntelli.

4) Lo spazio tra un pannello in alluminio e l’altro sarà compensato da un profilo di chiusura in PVC per evitare la discesa del calcestruzzo al momento del getto. Il solaio ora può essere gettato in opera.

6) Nell’intradosso rimarranno, per i canonici 28 giorni della maturazione del calcestruzzo, i profili di chiusura sostenuti dalla testa cadente e dal puntello. Il solaio, dopo il disarmo, può anche rimanere a vista senza essere intonacato, in quanto i riquadri creati dai pannelli in alluminio, rendono il calcestruzzo perfettamente liscio e dalla geometria regolare.

5) Passati alcuni giorni dal getto del calcestruzzo è possibile rimuovere le travi con profilo dentato e i pannelli per procedere al successivo avanzamento. Per rimuovere la trave, basta semplicemente abbassare la “sicura” della testa cadente con un colpo di martello. Il puntello rimarrà nella sua posizione originaria, mentre la trave si abbasserà per poter essere tolta e riutilizzata.


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Intervista Daniele Biselli (a destra) con Enrico Brescianini, direttore di cantiere a Segrate

Daniele Biselli Responsabile tecnico La Nuova MG

Intervista

Perché avete scelto i sistemi per solai Faresin, e qual è il vostro grado di soddisfazione?

La scelta sulle forniture avviene sempre e prima di tutto per il rapporto qualità-prezzo. Devo dire poi che con Faresin Building abbiamo trovato un partner efficiente e presente, diverso dalle società multinazionali che, seppur altamente professionalizzate, in caso di un problema lavorano per “compartimenti stagni”. La dimensione di media azienda di Faresin, ci ha permesso invece di avere un interlocutore unico e presente per qualsiasi tipo di problema, dalle fatturazioni alle forniture di materiale, sempre risolte con professionalità ed in tempo reale. Il sistema Alufort, poi si è rivelato facile da utilizzare, leggero grazie alle strutture completamente in alluminio, e con tempi di montaggio e disarmo veramente ridotti.

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Cosa proponete di diverso dalla concorrenza?

Chiara Faresin Sales Manager Faresin Building

In questo settore non c’è molto da inventare… Di sicuro c’è che Alufort è un sistema estremamente razionale e facile da utilizzare, e poi ci siamo noi, l’azienda Faresin Building, che operiamo in questo settore con l’obiettivo di diventare veri partner dei nostri clienti, partendo dal prezzo per arrivare ad una non convenzionale disponibilità: siamo disponibili ogni giorno lavorativo dalle 8 di mattina alle 8 di sera, diamo risposte immediate dal lunedì al sabato pomeriggio, siamo flessibili e molto rapidi nelle consegne. Tutto ciò ci ha permesso in questi anni, partendo da clienti medio-piccoli, di lavorare oggi anche come subappaltatori per grandi gruppi e general contractor, in Italia e in tutto il mondo.


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Autocarrate La Oxley esporrĂ al GIS di Piacenza la prima Versalift del lotto Terna

Cingolate semoventi Abbiamo visto al lavoro il primo esemplare della nuova serie di ragni Socage

IN QUESTO NUMERO...

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SOLLEVAMENTO ANTIERE C


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NEWS

SOLLEVAMENTOinCANTIERE

Controlla la stabilità del veicolo on l’applicazione della norma tecnica armonizzata EN 12999:2011, la Direttiva Macchine 2006/42/CE impone per le gru idrauliche articolate la presenza di un sistema di controllo della stabilità del veicolo integrato al limitatore di momento per le macchine aventi una capacità di almeno 1.000 kg o un momento di sollevamento superiore a 40.000 Nm. Per soddisfare la nuova norma tecnica, garantendo la massima sicurezza degli operatori di gru idrauliche, FASSI ha sviluppato il “Fassi Stability Control”, un sistema modulare di controllo che si adatta a tutta la gamma. L’FSC di Fassi limita automaticamente il funzionamento della gru allestita su truck nel caso in cui non vi siano le condizioni di stabilità del mezzo: estensione degli stabilizzatori laterali e dei relativi martinetti d’appoggio. Questo è

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possibile grazie al sensore di prossimità dei martinetti e allo svolgitore che rileva la fuoriuscita laterale degli stabilizzatori. Il sistema è disponibile in 3 versioni: la FSC/L (low version) è studiato per le gru dotate o di limitatore di momento idraulico HO o di limitatore elettronico FX, non prevede la gestione di aree di lavoro diversificate e non fa la differenza tra area di lavoro di destra o di sinistra. La versione FSC/M (medium version) può essere installata solo con i sistemi di controllo elettronici FX500 e FX800, gestisce il riconoscimento dell’area di lavoro destra e sinistra e di due zone di lavoro (sopra cassone a portata massima e sopra cabina a portata ridotta);

www.ctelift.it

Sequani a quota 5000 Il mese scorso, presso lo stabilimento Sequani di Rivoli Veronese (VR), CTE ha consegnato la cinquemillesima macchina con marchio CTE: una ZED 20 CH, piattaforma autocarrata articolata con braccio a Z e stabilizzazione ad H. Parte di CTE Group dal 1997, Sequani fa e produce per il gruppo le autocarrate ZED e i ragni cingolati Traccess. Attualmente la serie di atutocarrate ZED conta 15 modelli che raggiungono altezze da 14 fino ai 32 metri e la serie Traccess conta invece 5 modelli di piattaforme cingolate “spider” che raggiungono altezze di lavoro fino ai 23 metri; tra queste Traccess 170 E, come elettrica, caratterizzata dalle batterie al litio.

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inoltre permette di lavorare anche con stabilizzazione parziale e asimmetrica del mezzo. Al top dell’offerta l’FSC/S (super version): anch’esso può essere installato solo su gru a controllo elettronico (FX500 o FX800), con radiocomando RCS/RCH e con stabilizzatori idraulici. Ha le stesse caratteristiche della versione media ma il suo limitatore interviene automaticamente in base alla posizione effettiva degli stabilizzatori (encoder lineari verificano se sono chiusi, parzialmente o totalmente estesi) ed è dotato di un sensore d’inclinazione che fa riferimento all’inclinazione della traversa di guida del basamento. È bene sottolineare che grazie a un

software “dinamico” le prestazioni in termini di velocità operativa e capacità di sollevamento sono sempre proporzionali alla stabilizzazione della macchina. Questa versione top è anche predisposta per “sentire” e gestire anche implementi d’allestimento come contrappesi supplementari e ulteriori stabilizzatori. www.fassigroup.com

Nuovo presidente IPAF Wayne Lawson, vicepresidente JLG e responsabile dell’Area Europa, Africa e Medio Oriente, è il nuovo presidente IPAF. La nomina è avvenuta il 14 aprile 2011 in occasione del Summit di Amsterdam. Lawson sostituisce il presidente uscente Steve Shaughnessy. Lawson, con alle spalle oltre 25 anni d’esperienza nel settore dell’accesso aereo, si è posto tre obiettivi da ottenere durante il suo mandato di presidente IPAF: ampliare la presenza globale di IPAF, avviare richieste di sviluppo di programmi di formazione nei mercati emergenti e promuovere la comunicazione tra i vertici IPAF, il Consiglio, i soci e l’industria.

www.ipaf.org/it


Genie produce a Shanghai erex AWP ha inaugurato un nuovo impianto di produzione in Cina a Changzhou, nella zona industriale di Shanghai. La nuova struttura da 24 mila metri quadrati è stata realizzata per sviluppare la produzione locale di piattaforme aeree GENIE e per fare da base ai servizi distribuzione ricambi ed assistenza per il mercato cinese. L'impianto ha già costruito un piccolo numero di Genie telescopici S-3200 e S-3800 per il mercato delle costruzioni navali e alcuni S-100, S-105, S-120 E S-125 Extra Boom. Gli uomini di Terex AWP hanno spiegato che l’obiettivo è fornire prodotti di qualità superiore, progettati e realizzati localmente, per soddisfare la domanda locale. La produzione in Cina accorcia i tempi di consegna e ridà nuova capacità produttiva a stabilimenti americani, rendendo il processo produttivo più efficace ed efficiente. La Cina - secondo la Terex AWP - è uno dei mercati che assorbirà più piattaforme nei prossimi anni. www.genieindustries.com

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www.oilsteel.com

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Azzurro bolognese La Oil&Steel di San Cesareo sul Panaro (MO), ha consegnato al noleggiatore Tagliavini quattro piattaforme autocarrate Snake 2010 Rental Edition e tre Snake 189 Smart. L’azienda bolognese, che opera da oltre 50 anni nel settore dell’autotrasporto, del noleggio autogrù e piattaforme aeree e di recente, è stata acquisita dalla Piano Lago Group di Figline Vegliaturo (CS). La consegna delle sette nuove macchine OIL&STEEL è avvenuta alla presenza di Ernesto Perri (in foto), Presidente della Tagliavini, e di Antonio Pinna, Responsabile macchine dell’azienda. Una ottava macchina sarà consegnata il prossimio giugno: si tratta di una Eagle S 4230.

Vento in poppa! argotec ha stipulato un accordo quadro a lungo termine con Siemens Wind Power A/S, uno dei fornitori leader a livello mondiale di soluzioni per i siti di energia eolica onshore, offshore e costieri. In base all'accordo, Cargotec fornirà delle gru idrauliche HIAB realizzate su misura per supportare il servizio di manutenzione delle turbine eoliche Siemens. Le gru saranno in servizio per la manutenzione dei generatori a turbina e saranno montate in uno spazio ristretto della navicella della turbina eolica. La prima gru Hiab del lotto è in fase di sviluppo in stretta collaborazione con Siemens e servirà una turbina eolica da 3.6 MW. Per ora la Cargotec ha in portafoglio ordini più di 100 unità ma secondo quanto preventivato la fornitura potrebbe raggiungere le mille unità di gru Hiab all’anno. “Questo accordo quadro - ha spiegato Unto Ahtola, Executive Vice President, Industrial & Terminal, di Cargotec - il risultato di una proficua collaborazione a lungo termine tra Cargotec e Siemens Wind Power. L’accordo non solo dimostra la competenza Cargotec e capacità di fornire soluzioni complete che rispondono alle esigenze della produzione di energia elettrica, ma mostra anche il nostro impegno al servizio l’intera industria delle energie rinnovabili”. www.hiab.it

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Una City nella ZTL La concessionaria Imola Gru ha montato una Potain MDT 218 nel centro storico di Bologna per un cantiere della Coop. Costruzioni. Nella zona a traffico limitato della città , in Piazza Minghetti, la squadra di tecnici specilizzati della IMOLA GRU ha montato la MDT 218 a 40 metri d’altezza con elementi torre da 2x2 metri e con una freccia da 60. Dato lo spazio estremamente ristretto e le grandi dimensioni dei componenti della gru il braccio è stato montato in due tempi: una prima parte includente ralla e carrello pesante 9,5 tonnellate e una seconda da 1,5 tonnellate. Il modello MDT 218 è il quarto della linea MDT City e ha meccanismi controllati mediante convertitore di frequenza di ultimissima gene-

razione, per offrire operazioni precise ed efficienti di rotazione, sollevamento e distribuzione. Nonostante le condizioni meteo avverse il montaggio è stato completato nei tempi preventivati al cliente. www.imolagru.it

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Le autocarrate americane La Oxley Commerciale è il distributore ufficiale delle piattaforme autocarrate americane Time - Versalift per tutta Italia. Al GIS di Piacenza sarà esposto in anteprima europea il modello scelto da Terna

a Time Manufacturing Company è un’azienda specializzata nella costruzione di piattaforme aeree autocarrate che ha sede a Waco, Texas, USA. Tra i leader mondiali di costruttori di piattaforme autocarrate sin dal 1965, la Time ha due divisioni: Versalift e Condor. I modelli Versalift, venduti in oltre 90.000 esemplari

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Formazione per la Terna Presso il centro Terna di Viverone si è svolto il corso di formazione ai futuri operatori della Terna, tenuto dal formatore Giovanni Mazzucco tecnico specializzato della Oxley alla presenza

dal 1965 a oggi, formano attualmente una gamma di macchine con altezze di lavoro comprese tra i 9 a 35 metri e sono sia isolate per reti elettriche cosiddette “live-line” sia per le reti “bassa tensione”. Questa divisione, che da lavoro a 400 dipendenti nello stabilimento di Waco, produce 4.000 piattaforme all’anno, distribuite in oltre 150 Paesi nel mondo. La divisione Condor, costituita con l’acquisizione della californiana Calavar nel 1991, realizza oggi a Waco piattaforme autocarrate con altezze operative 27 a 65 metri isolate AUS fino a 750KV. La cuneese OXLEY COMMERCIALE, in accordo con la Time International, che ha sede in Danimarca e si occupa di export, è il distributore esclusivo per il mercato italiano dei prodotti Versalift che rispondono alle normative ANSI e CE. Al prossimo GIS di Piacenza Oxley presenterà al mercato italiano due

dell’Ingegnere De Donà. Il corso si è completato con prove pratiche di simulazione intervento presso il campo prove su veri tralicci siti in posti impervi. Al termine sono stati assegnati i relativi attestati personalizzati.

nuovi modelli della Casa Texana: la La ET-35-LEZ montata su Renault Master e la ET 7005 allestita per la Terna su Mercedes Benz Zetros 4x4. ET-35-LEZ La Versalift ET-35-LEZ montata su furgone Renault Master da 3,5 ton di ptt (non autotelaio) è una piattaforma compatta che permette all’operatore di operare anche all’interno di strade molto strette. Essendo montata su furgone, la EZ-35-LEZ permette di trasportare al riparo carichi come gli attrezzi del mestiere. La ET-35-LEZ ha un’altezza di lavoro di 12,7 metri e uno sbraccio di 6,8 metri con portata del cesto di 200 kg. La piattaforma può funzionare sia alimentata dal motore del carro sia da un motore ausiliario silenziato. Cesta in vetroresina a richiesta. ET 7005 Si tratta di una novità assoluta per l’Europa ed è il primo di un lotto che la Oxley Commerciale fornirà alla Terna, operatore di reti per la trasmissione di energia elettrica. Allestita su Mercedes Zetros 4x4 da 18 ton dalla Versalift Danimarca, la ET 7005 è costruita negli Stati Uniti ed ha un braccio isolato 420 kV che permette 25 metri di altezza di lavoro. Una volta arrivata in Italia, la ET 7005 è stata personalizzata da Oxley per Terna, quindi collaudata come piattaforma ad uso speciale per libera circolazione. www.oxley.it


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www.dieci.com

Prima e anche di domenica a terza edizione del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, non sarà a settembre bensì questo mese. L’appuntamento con la manifestazione dedicata alle macchine ed attrezzature per il sollevamento e per i trasporti eccezionali è alla Fiera di Piacenza dal 27 al 29 Maggio 2011. Rispetto al passato, alle giornate di venerdì e sabato si aggiunge anche quella di domenica per andare in contro a coloro che lavorano anche di sabato. L’organizzazione conferma che venerdì 27 maggio alle 15, nel Centro Congressi della Fiera di Piacenza, si terrà la seconda conferenza nazionale dei trasporti eccezionali dal tema: “Unita’ amministrativa e infrastrutturale raggiunta? O l’Italia è unita solo dall’amor di patria ma troppo divisa per servizi e infrastrutture? La diversità crea problematiche rilevanti e mette a confronto. Politica, istituzioni, operatori del settore”. Segnaliamo inoltre il convegno IPAF e, sabato 28 Maggio, la prima edizione del GIS Gran Prix - gara nazionale per gruisti a cura della Formedil. www.fieragis.it

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Sua altezza CCT 331-16 Il distributore Terex Cranes per la Russia, JSC GRPM di San Pietroburgo, ha fornito alla OAO Metrostroy una gru a torre topless CTT 331-16 per il progetto federale di implemento e aggiornamento tecnologico della centrale elettrica di San Pietroburgo. La costruzione dell’impianto di nuova generazione, che sostituisce quello attivo dal 1973, ha imposto la costruzione di una nuova torre di raffreddamento larga 120 metri e alta 150 metri. “Sapevamo bene che la TEREX COMEDIL CTT 331-16 è all’altezza, per prestazioni, capacità di sollevamento e manovrabilità del cantiere per la costruzione della torre di raffreddamento di dimensioni impressionanti - ha dichiarato Andrey Chukichev della JSC GRPM. Tuttavia, abbiamo dovuto trovare una soluzione “chiavi in mano” competitiva in modo che la Metrostroy potesse vincere la gara d’appalto”. Il modello CTT 331-16 HD23 ben si adatta al sollevamento di carichi pesanti: la macchina può montare 75 metri di freccia garantendo una portata in punta di 2,9 tonnellate, mentre la capacità massima di sollevamento è di 16 tonnellate. Per il cantiere della centrale elettrica, la macchina è stata montata a 158,6 metri d’altezza. www.terex.com

ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.

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SEMOVENTI CINGOLATE

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IL PRIMO

di una gamma

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SOLLE VAMENTOI NCANTIERE FERMATA LA PRODUZIONE DEI VECCHI RAGNI, LA NUOVA PROPRIETÀ SOCAGE HA PROGETTATO EX NOVO LA NUOVA GAMMA SPJ DI PIATTAFORME CINGOLATE.

ABBIAMO VISTO AL LAVORO L’ESEMPLARE MATRICOLA UNO. ARRIVA A 15 M D’ALTEZZA UTILE E SARÀ AFFIANCATO DA MODELLI PIÙ GRANDI DI

MATTHIEU COLOMBO

SOCAGE SPJ315 Altezza operativa max Altezza max piano cesta Altezza max sbraccio orizz. Max sbraccio orizzontale Sbraccio max lavoro Rotazione torretta Cestello (lxlxh) Larghezza carro Carro a larghezza variabile Area stabilizzazione Tipo stabilizzatori Carico in cesta Peso macchina

15 m 13 m 6,5 m 6,5 m 7m 360° continui 1.400 x 700 x 1.100 mm 960 mm da 780 a 1.120 mm 3.190 x 3.224 mm Z+Z 225 kg 1.700 kg

On line: www.socage.it

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i presentiamo la prima piattaforma aerea semovente cingolata Socage di nuova generazione. Per essere precisi si tratta persino dell’esemplare di pre-serie esposto al Saie che è stato venduto dal concessionario Socage Emilia Gru all’azienda specializzata in movimentazione di carichi e persone MB Menabue di Nonantola (MO) e che oggi ha al suo attivo circa 200 ore di lavoro. Che l’esemplare immortalato in foto sia quello esposto allo scorso Saie, i più attenti lo avranno capito subito dal colore viola delle finiture (in luogo di quelle azzurre) scelto per lo show bolognese. A oggi sono oltre trenta gli esemplari “azzurri” di SPJ315 (15 metri di altezza utile di lavoro) venduti e lo sviluppo di altri modelli è già a buon punto: presto sarà presentato l’SPJ318 con altezza operativa di 18 metri a cui - lo supponiamo noi - seguirà almeno un modello da oltre 20 metri. Prima di concentrarci sul capostipite delle nuove piattaforme aeree semoventi Socage vi anticipiamo inoltre che l’azienda di Sorbara di Bomporto (MO) sta sviluppando una gamma di gru idrauliche autocarrate e che, probabilmente, il primo modello sarà allestito su un truck a due assi con ptt di 18 tonnellate. Questo giusto a sottolineare che nel modenese lavorano a pieno ritmo e che - ha confermato Fiorenzo Flisi lo scorso ottobre - hanno molti progetti di macchine nel cassetto. 

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SEMOVENTI CINGOLATE

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CONCEPITO PER L’ESTERNO, È ELETTRICO A RICHIESTA A differenza di molte macchine concorrenti, il nuovo “ragno” della Socage non è stato progettato per un utilizzo prevalente in spazi chiusi, interni, ma per lavorare all’esterno. Di serie quindi la macchina ha il motore benzina e il carro largo 960 mm per garantire la massima stabilità e sicurezza nei trasferimenti, mentre a richiesta si possono avere sia il carro stretto allargabile (da 780 a 1.120 mm) sia un motore ausiliare elettrico che funziona alimentato da una presa di corrente esterna. La versione che abbiamo seguito al lavoro nel suo ambiente d’elezione era equipaggiata di entrambe le dette opzioni e anche del radiocomando (di serie la macchina è venduta con il filocomando).

Stabilizzazione Z + Z I quattro stabilizzatori sono del tipo Z più Z, ovvero, dalla posizione estesa si richiudono piegandosi verso l’alto fino a rientrare nella sagoma del carro base. Da quanto visto in cantiere la macchina riesce a recuperare dislivelli del terreno importanti (vedi foto) e monta dei piattelli in teflon di diametro superiore alla media di categoria. Sempre per favorire una stabilizzazione sicura, nella parte anteriore della macchina, ai lati del braccio, sono montati dei supporti per le piastre in materiale composito che distribuiscono il carico degli stabilizzatori su una porzione di terreno maggiore. Una volta stabilizzata la macchina manualmente interviene un sistema che compensa, entro certi limiti, eventuali incongruenze mettendo la macchina “in bolla” (vedi foto).

225 KG DI PORTATA OVUNQUE La cesta d’alluminio della SPJ315, caratterizzata dalla base trapezioidale per favorire l’avvicinamento alle pareti, è smontabile per contenere la lunghezza di trasporto e guadagnare centimetri preziosi nei trasferimenti in spazi molto ristretti. Dato che a macchina chiusa la soglia d’accesso alla cesta resta a circa 50 centimetri da terra, la cesta include un gradino ribaltabile in alluminio per facilitare la salita a bordo. Una volta in cesta (225 kg di portata, 2 persone) si trovano il quadro comandi per la stabilizzazione, la presa elettrica per alimentare attrezzature da usare in cesta (230V) e, in un supporto integrato nella struttura, il filocomando o il radiocomando opzionale (in questo caso della Scanreco).

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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE >>

ALTEZZA DA CHIUSA 1.999 MM, LUNGHEZZA SENZA CESTA 3.895 MM CON IL JIB IN TESTA Il braccio della SPJ315 è formato da un doppio pantografo, un braccio con uno sfilo telescopico e in testa un jib articolato con 100 gradi di escursione: grazie alla cinematica studiata dai progettisti, riesce a guadagnare dieci gradi oltre l’allineamento con il braccio permettendo di “verticalizzare” in linea con il centro ralla e guadagnare la massima altezza.

Fino a 15 metri La struttura della SPJ315 permette di sbracciare in orizzontale con 2 operatori e massimo 225 chili fino a 6,5 metri assicurando aree di lavoro fino a 7 metri. L’altezza massima di sbraccio orizzontale è anch’essa di 6,5 metri, mentre l’altezza massima operativa è di 15.

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SEMOVENTI CINGOLATE

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Oltre che concessionaria e allestitrice di gru idrauliche per camion, l’Emilia Gru è da anni concessionaria delle piattaforme aeree Socage che, in seguito alla cessione alla nuova proprietà, sono state completamente rinnovate attirando l’attenzione del mercato. Il ragno da 15 metri SPJ315 che abbiamo venduto alla MB Menabue rappresenta dal mio punto di vista un vero passo avanti in termini di qualità del prodotto, affidabilità e versatilità pur restando competitivo nel prezzo. Sono certo che con i futuri modelli per altezze operative superiori conquisteremo nuovi clienti come - per esempio - i vivaisti.

La nostra azienda è specializzata nella movimentazione di carichi, soprattutto in ambito industriale. Il nostro parco conta 15 autogrù (la più grande è una Ormig elettrica da 45 ton di portata massima), da 10 fork lift e da circa 50 piattaforme aeree (fino a 23 metri di altezza) tra semoventi e autocarrate. La Socage SPJ315 è la prima piattaforma semovente cingolata che abbiamo mai acquistato. Eravamo alla ricerca di una macchina versatile e stabile per darla in noleggio a freddo senza pensieri e l’idea di “comprare modenese” ci è piaciuta. A sei mesi dall’acquisto, la macchina ha all’attivo circa 180 ore e siamo soddisfatti sia perché si “vende bene” a noleggio, sia per la funzionalità che ha dimostrato a supporto delle movimentazioni e della posa di macchinari industriali e carri ponte che effettuiamo come MB Menabue.

Alessio Nannini

Roberto Vezzelli

Daniele Martinella

Responsabile marketing Socage

Area manager Socage della Emilia Gru

Responsabile noleggio MB Menabue


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Cingolate semoventi Tre “ragni” Cte CS 170 per gli impianti della Basilica della Salute di Venezia

Mini escavatori La Scai Noleggio cala un asso grazie al “certificato antimafia”

IN QUESTO NUMERO...

maggio 2011

FLOTTE OLEGGIO N


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NEWS

FLOTTE&NOLEGGIO

Virata verso la vendita

on solo più noleggio: Nacanco diventa dealer del ragno Teupen in Italia. Le notizie sono quindi due: l'azienda bresciana distribuisce sul mercato nazionale la gamma della Casa tedesca e, così facendo, affianca all'attività di noleggio delle macchine per il sollevamento (e di vendita

www.alimakhek.com

N

Su e giù per le torri Del cantiere di Porta Nuova, a Milano, si parla spesso: è un intervento che cambierà la fisionomia di quell'area della città. Nella costruzione delle torri A, B e C (rispettivamente di 33, 22 e 11 piani), l’azienda esecutrice dei lavori, la Colombo Costruzioni, per il trasporto di persone e materiali in quota ha adottato i sistemi ALIMAK HEK: sulla torre A sono stati montati dieci ascensori modello Scando 450 14/32FC, un impianto monocabina che si muove alla velocità di 54 metri al minuto, mentre sulle torri B e C è stato posizionato il modello Scando 450 14/32DOL, con una velocità di 38 metri al minuto. Entrambi con una capacità di 1.400 chilogrammi e una larghezza della cesta interna di 3,20 metri.

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trasportate agevolmente e di essere spostate anche attraverso spazi angusti. Le applicazioni sono varie: dalle opere di manutenzione e ristrutturazione civile industriale alla cura del verde, fino agli interventi in ambienti quali cinema, teatri e centri commerciali, dove l’accesso di altre tipologie di macchine è spesso difficoltoso. I ragni Teupen sono disponibili nelle 13 sedi operative di Nacanco: la vendita è supporata da 30 venditori nelle regioni del centro e del Nord Italia. Nacanco, inoltre, ha già studiato un corposo progetto di marketing per fare conoscere al mercato una macchina apprezzata

www.assodimi.it

dell'usato) quella di rivenditore. L'accordo commerciale tra NACANCO e TEUPEN, nel dettaglio, prevede la distribuzione in esclusiva per l'Italia di 11 modelli e va a completare il rapporto già in essere con la società relativamente al noleggio della stessa tipologia di macchina, inserita nella flotta dallo scorso autunno. La gamma di piattaforme ragno Teupen proposta dall'azienda bresciana presenta altezze dai 13 ai 50 metri: si tratta di macchine che, oltre a dare la possibilità di lavorare anche in condizioni al limite della stabilità del terreno, grazie alla loro totale ripiegabilità, consentono di essere

all'estero per la sua versatilità e qualità. Sia la vendita sia il noleggio infine saranno affiancati da un completo programma di formazione tecnica per gli operatori. www.nacanco.it

Verifiche più snelle Un provvedimento finalizzato a dare attuazione pratica alla liberalizzazione delle verifiche periodiche a cui sono sottoposte le macchine il cui uso è ritenuto pericoloso, come quelle per il sollevamento. All'inizio di maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo relativo alle verifiche periodiche previsto dall’art. 13 del D. Lgs. 81/2008, il cui testo normativo è stato elaborato in collaborazione con il Comitato Tecnico di Assodimi-Assonolo. Nello specifico, il decreto regola le modalità con cui soggetti privati abilitati potranno sostituirsi agli enti pubblici titolari della funzione (Inail, Asl e Arpa) nel caso in cui questi non provvedano tempestivamente nei termini di 60 giorni per la prima verifica e di 30 giorni per le verifiche successive.


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Segnali di ripresa

Potare in sicurezza

Lo scorso aprile, ad Amsterdam, si è svolto il Summit Ipaf 2011. In occasione dell’iniziativa si è fatto il punto sul settore dell’accesso aereo, mediante indagini macroscopiche dei trend economici. La situazione sembra essere migliorata: per la maggior parte dei Paesi il 2010 ha infatti rappresentato l’anno dell’inversione di tendenza. La flessione del mercato delle piattaforme aeree, che tra il 2008 e il 2009 si era attestata intorno al 13 per cento, ha subito una battuta d’arresto e, eccezion fatta per la Spagna, il mercato ha ricominciato a crescere con un incremento del cinque per cento che, secondo le stime, dovrebbe mantenersi anche nel 2012. L’evento, durante il quale si è approfondito il discorso sicurezza, si è concluso con la il premio IAPA 2011 – International Awards for Powered Access. Tra i numerosi operatori che si sono aggiudicati il premio si annoverano anche due nomi italiani: Cte per la categoria “Prodotto dell’anno” con il modello di piattaforma autocarrata B-Lift20.13 MP, e Paf come il miglior nuovo Centro di Formazione Ipaf dell’anno. Si ricorda che la prossima edizione del Summit si svolgerà a Roma. www.ipaf.org

on un workshop dedicato e una serie di dimostrazioni pratiche Eurotecno e Formamentis hanno dimostrato il corretto utilizzo delle piattaforme aeree al settore della manutenzione professionale del verde. Le due società del GRUPPO GUARNERI, in collaborazione con Ipaf, hanno preso parte al Campionato Italiano di Tree Climbing, svoltosi ad aprile nel parco di Villa Mylius, a Varese: il tree climbing è una tecnica utilizzata in arboricoltura per operare sugli alberi, che, mediante l’arrampicata sui fusti, consente di effettuare una potatura localizzata. Eurotecno ha sponsorizzato l’evento, mentre Formamentis, che si occupa di attività di formazione, è intervenuta con un supporto formativo per far comprendere come l’utilizzo delle piattaforme aeree possa rappresentare un’alternativa alle tecniche manuali. www.gruppoguarneri.com

C

Sempre più in alto Se parlassimo di uomini potremmo addentrarci nei meandri più profondi dell’arte poetica e inneggiare alla grandezza di alcune imprese. Su queste pagine si parla di macchine, però per una volta facciamo un’eccezione alla regola ed esaltiamo l’eroica avventura del sollevatore HAULOTTE HTL 4017, immortalato in uno degli ambienti di lavoro più ostili al mondo (a uomini e macchine), la Cordigliera delle Ande. La macchina, noleggiata dalla “branch” sudamericana di Techint Engineering & Construction (società del nostrano Gruppo Techint), è al lavoro nella miniera Oro Veladero di San Juan, in Argentina, nella costruzione di un nuovo impianto di lavorazione del materiale estrattivo. L’HTL 4017, sfoderando tutte le sue qualità di motricità e stabilità, ha sfidato l’estremo e si è spinto verso l’infinito. Può bastare?

www.haulotte.it

Fresco di stampa Ad aprile è stato presentato il catalogo 2011 di SEBACH. Non solo bagni chimici, ma anche docce e cabine spogliatoio: tutte le tipologie di prodotti abbinano l’efficienza e la facilità di impiego a un look colorato e accattivante, spesso autoironico e dissacrante. Grazie alle personalizzazioni su pellicola le cabine si trasformano così in elementi di arredo urbano su cui veicolare messaggi di sensibilizzazione o di promozione. I prodotti Sebach sono ideali per cantieri (in base alle disposizioni del Testo Unico sulla Sicurezza, D. Lgs 81/08), eventi, fiere e situazioni di emergenza.

www.sebach.it

maggio 2011 Costruzioni 119


ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Ragni in basilica In vista della visita del pontefice a Venezia, la Basilica della Salute è stata sottoposta a lavori di adeguamento degli impianti elettrici e audiovisivi. Per effettuarli sono state noleggiate dal GruppoVenpa3 tre Cte CS 170 er tutto il mese di aprile tre piattaforme semoventi cingolate Cte CS 170 hanno lavorato all’interno della Basilica della Salute di Venezia. Noleggiate dal GRUPPOVENPA3, sono state impiegate per effettuare interventi di manutenzione in vista della visita pastorale di Papa Benedetto XVI a Venezia,

P

Novità sul web Non è passato molto tempo dall'ultimo restyling del sito web aziendale, ma il GruppoVenpa3 ha deciso di rinnovarlo nuovamente. E non solo nella veste grafica, anche nei contenuti. Da aprile è online la nuova versione, caratterizzata da una struttura snella e funzionale. Dall'home page è possibile accedere direttamente al motore di ricerca dei mezzi presenti nel parco nolo, suddivisi per categorie; la pagina iniziale è anche arricchita di anticipazioni sulle ultime news e sui corsi di formazione. Il catalogo noleggio è sempre suddiviso in tre macro categorie (sollevamento, movimento terra e accessori) con tabelle comparative di più facile consultazione rispetto a prima, mentre le schede prodotto, oltre alle specifiche tecniche principali del mezzo, sono arricchite di tutte le informazioni necessarie: noleggio a caldo/freddo, trasporto eccezionale, numeri telefonici per reperibilità immediata, eccetera.

120 Costruzioni maggio 2011

avvenuta i primi di maggio. I lavori sono stati appaltati dall’Ufficio Tecnico Amministrativo del Seminario Patriarcale di Venezia in collaborazione con lo Studio di Ingegneria Beltrame, alla Elettro System di Cuogo C. e C., alla Seal e alla Euphon: nel dettaglio, con l'ausilio dei tre ragni si è provveduto alla messa a norma dell’impianto elettrico, all'adeguamento dell'impianto audio-video e

all’addobbo della basilica con tendaggi ottocenteschi. Le tre macchine, una volta sbarcate in Punta della Dogana, sono state movimentate a diesel per l’accesso nella basilica, al cui interno però hanno operato in modalità elettrica: per salvaguardare la pavimentazione della chiesa, composta da tessere di marmi policromi, i ragni si sono spostati su percorsi realizzati con pannelli di legno, sui quali hanno dovuto sostare per l’intera durata delle operazioni di intervento in quota. Il noleggio, dalla consulenza alla consegna del mezzo, è stato curato da Marco Nicolardi, funzionario sollevamento Venpa: una particolare attenzione è stata dedicata all’organizzazione del trasporto e al training sull’utilizzo delle macchine, fondamentale per acquisire padronanza con i ridotti spazi di manovra. Ecco qualche numero sul ragno CS 170: con un peso di 2.050 chilogrammi e un raggio di lavoro di 7,5 metri, è in grado di lavorare fino a 17 metri di altezza (altezza calpestio 15 m) ed è dotato di un cestello (130x70x110 cm) dalla portata di 200 chilogrammi. www.gv3.it



M INI ESCAVATORI

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VERSATILITÀ

certificata DI

MATTHIEU COLOMBO

i questi tempi nel settore del noleggio di macchine e attrezzature da cantiere la concorrenza si può dire spietata e trasversale alle differenti tipologie di macchine. Le aziende di noleggio che perseguono la miope politica del prezzo più basso iniziano a non avere più l’aria per respirare (siano esse grandi o piccole), mentre le realtà che puntano a garantire un vero e proprio servizio ed hanno saputo razionalizzare in modo proporzionale alle richieste locali del mercato raccolgono i frutti. Tutto questo vale per le aziende specializzate nel noleggio di piattaforme aeree semoventi o autocarrate patente B, come per quelle che offrono le macchine movimento terra più compatte e in genere macchine che si noleggiano a breve e medio termine. “In Lombardia la domanda di macchine movimento terra a noleggio sta ricominciando a crescere e lo fa in modo differente rispetto al recente passato” - spiega Giorgio Serati, venditore Scai per le aree di Milano Ovest e Varese. “La clientela che fino pochi anni fa acquistava molto nuovo, e utilizzava il nostro servizio di macchine a noleggio per rispondere a richieste straordinarie per caratteristiche di lavoro o target di produttività elevati, oggi utilizza il noleggio per i lavori standard”. Detto in altre parole, anche nel 2011 le imprese

D

122 Costruzioni maggio 2011

puntano sulla versatilità e preferiscono mettere a budget un costo fisso come quello del noleggio piuttosto che l’acquisto di una macchina nuova. Non è il caso di fare di un erba un fascio, ma questa è la tendenza evidenziata dalle realtà che oggi hanno di che lavorare. Alla CIC, la Compagnia Italiana Costruzioni con sedi a Milano e Cassinetta di Biandronno (VA), il noleggio a freddo di macchine movimento terra standard, come il miniescavatore Hitachi Zaxis ZX52-3U della Scai che abbiamo seguito al lavoro sui piazzali del Terminal 2 di Malpensa, è diventata routine. A sua volta, però, la CIC offre in noleggio a caldo, per esempio, frese, stabilizzatrici e impianti per misto cementato. Come dire che oggi nessuna azienda del settore ritiene accettabile tenere le macchine ferme sul piazzale e che soltanto le realtà elastiche e capaci di versatilità riescono a primeggiare. 


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FLOTTE&NOLEGGIO L’IMPRESA CIC HA NOLEGGIATO DALLA SCAI DI MILANO UN MINI HITACHI ZAXIS ZX52-3U. OLTRE AL POTENZIALE PRODUTTIVO DELLA MACCHINA, PER LA SCELTA È STATA DECISIVA LA “CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA” PER ACCEDERE AI CANTIERI DELLA PEDEMONTANA


M INI ESCAVATORI

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ANTIMAFIA PER LA PEDEMONTANA Per la Compagnia Italiana Costruzioni, l’esigenza di un escavatore da circa 50 quintali di peso operativo, compatto e capace di garantire una buona profondità di scavo, è nata dai lavori di esecuzione della Pedemontana e, in particolare, dalle lavorazioni che l’impresa sta effettuando oggi sul territorio di Lozza (VA). La Scai Noleggio ha vinto la concorrenza perché in grado di fornire in tempi ristretti tutte le certificazioni e informative antimafia necessarie per accedere al cantiere. Tutti voi, infatti, sapete che per eseguire lavori pubblici è da anni necessaria la certificazione antimafia e che dallo scorso settembre vige il nuovo regolamento (Gazzetta Ufficiale n. 212 del 10.9.2010 - D.P.R. n. 150 del 2.8.2010)

Dalla Pedemontana a Malpensa

recante nuove norme relative al rilascio delle informazioni antimafia a seguito degli accessi e accertamenti nei cantieri delle imprese interessate all’esecuzione di lavori pubblici. Bene, con l’obiettivo di scongiurare anche la minima infiltrazione di stampo mafioso e per monitorare al meglio i cantieri della Autostrada Pedemontana Lombarda e delle opere connesse, dallo scorso dicembre è stato istituito un protocollo di legalità antimafia dedicato (firmato dai Prefetti di Bergamo, Como e Varese, da Autostrada Pedemontana Lombarda, Cal e Pedelombarda) e dallo scorso febbraio è anche attiva una banca dati multimediale per facilitare l’applicazione del detto protocollo da parte delle Prefetture e delle Forze dell’ordine.

>>

LO ZX 52U-3 PRIMEGGIA PER

Dopo aver lavorato alla Pedemontana per oltre un mese, in località Lozza, il miniescavatore Hitachi ZX52-3U della Scai è stato temporaneamente trasferito in un altro cantiere di rilievo della CIC: quello di riqualificazione e aggiornamento tecnico delle piste di atterraggio del Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa. COSTRUZIONI è scesa sulle piste del T2 per raccogliere la testimonianza dell’operatore a cui è stato affidato lo ZX52-3U (e che fa di tutto perché la macchina non torni in quel di Lozza) e del Direttore tecnico della CIC.

LO ZX52 SECONDO L’OPERATORE DELLA CIC Scavo di trincee e di pozzetti funzionali alla posa dei circuiti e degli elementi del sistema di guida luminosa per aeromobili AVL (Aiuti Visivi Luminosi, ndr), carico materiale su camion e opere di finitura sono gli impegni quotidiani del miniescavatore Hitachi che lavora sui piazzali del T2 di Malpensa. “In questo contesto - ci ha spiegato Giuseppe d’Alessandro, operatore per la CIC (sotto, in foto) - questo 50 quintali si è rilevato un ottimo escavatore. Tra i sui punti di forza: molto silenzioso sia dall’esterno che dall’interno cabina (i tappi per le orecchie li tengo in tasca), ha un braccio che permette di scavare profondo e scaricare oltre i quattro metri di altezza, ha una cabina (aria condizionata) di dimensioni buone in proporzione alla compattezza della torretta, è silenzioso e confortevole anche nei trasferimenti su piazzale grazie ai cingoli in gomma, il carro è largo il giusto per dare stabilità ed essere compatto, ha buona autonomia e l’attacco rapido per il cambio benna dalla cabina (Klac System)”.

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FLOTTE&NOLEGGIO SE LO AVESSIMO NOLEGGIATO NOI Del mini Hitachi abbiamo apprezzato: per motivi di sicurezza la silenziosità generale della macchina, la cabina Rops/Tops Opg (livello 1) con aria condizionata, la visibilità a 360 gradi e la stabilità (zavorra aggiuntiva di serie), mentre in termini di praticità l’attacco rapido per il cambio benna, l’autonomia garantita dal serbatoio gasolio da 70 litri, il separatore acqua per il combustibile con vasca trasparente e la protezione del cilindro sollevamento braccio.

PROFONDITÀ DI SCAVO E ALTEZZA DI CARICO

LE CERTIFICAZIONI SOA DELLA CIC La CIC è certificata SOA dal Febbraio del 2001 per le seguenti categorie di lavori: OPERE GENERALI (OG) OG1 classifica VIII Illimitata (edifici civili e industriali) OG2 classifica IV (restauro e manutenzione dei beni immobili culturali e ambientali) OG3 classifica VIII Illimitata (strade, autostrade, ponti, viadotti, aeroportuali, autodromi...) OG4 classifica IV (opere d’arte nel sottosuolo) OG6 classifica V (acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere d’irrigazione e di evacuazione) OG8 classifica III (opere fluviali di difesa, di sistemazione idraulica e bonifica) OPERE SPECIALISTICHE (OS) OS1 classifica V (lavori in terra) OS21 classifica III (opere strutturali speciali) OS22 classifica III (impianti di potabilizzazione e depurazione) OS23 classifica I (demolizione di opere) OS26 classifica V (pavimentazioni e sovrastrutture speciali)

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Giorgio Serati Venditore Scai per Milano Ovest e Varese

Leonardo Risoli

Oggi la nostra filosofia è quella di noleggiare le macchine movimento terra più adatte alle esigenze di ogni singolo cantiere. In questo caso cercavamo un modello sui cinquanta quintali di peso operativo facile da trasportare e che riuscisse a caricare anche mezzi a quattro assi. Fattore decisivo per la scelta del servizio Scai Noleggio è stata senza dubbio la disponibilità immediata della documentazione antimafia necessaria per accedere ai cantieri della Pedemontana in cui stiamo lavorando. Dopo il primo mese di lavoro, constata l’affidabilità e la produttività della macchina, abbiamo ritenuto opportuno farla lavorare anche a ritmi serrati nei cantieri per la riqualifica e l’aggiornamento tecnologico delle piste di atterraggio e rullaggio del Terminal 2 di Malpensa.

Oltre 80 anni d’esperianza La CIC, Compagnia Italiana Costruzioni, è un’impresa di costruzioni fondata nel 1929 e specializzatasi nei settori dell’edilizia civile, industriale e delle infrastrutture. L’attività spazia dalla costruzione di strade, autostrade, piste aeroportuali e piste per autodromi alla realizzazione di ponti, alla costruzione di depuratori di acque civili ed industriali, fognature e discariche ma anche alla gestione di impianti di riciclaggio di rifiuti inerti e per compost. Tra le tecnologie innovative utilizzate dalla CIC segnaliamo il sistema di pavimentazione semi-flessibile Darifalt® che coniuga i vantaggi dei conglomerati bituminosi e quelli dei conglomerati cementizi. Tra i clienti più importanti citiamo a titolo d’esempio la SEA Aeroporti Linate-Malpensa, gli autodromi di Monza e Imola, l’Anas, la società Autostrade Milano Serravalle, le Provincie di Milano e Varese e l’Amsa.

www.cicspa.it

Donata Voltini

Direttore tecnico di cantiere Direttote tecnico settore stradale Impresa CIC

Segreteria tecnica Impresa CIC

DUE MODELLI, STESSA BASE HItachi Peso operativo ton Potenza kW Motore (Marca) Modello Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Profondità di scavo m Prof. Scavo al plinto m Distanza di scavo (max) m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm L-Passo/L. carro m Rulli d’appoggio N° Larghezza sottocarro m Larghezza suole mm Sbalzo poster. torr. m Scavo disas. (sx-dx) mm Lungh. trasporto m Altezza trasporto m Lama (W-H) mm Soll.-abbas. lama mm Sbalzo lama m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l

Zaxis 48U-3 5,01 28,4 Yanmar 4TNV88 2,19 4 88 x 90 2400 7,20 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 120 conv. + no conv. 24,5 3,65 2,9 6,03 4,04 3.210 2.100 2,7 - 4,2 9 1,99/2,5 4 1,96 400 1,06 695 - 860 5,38 2,55 1.960 - 360 430 - 335 1,72 72 55 70 50

Zaxis 52U-3 5,34 28,4 Yanmar 4TNV88 2,19 4 88 x 90 2400 7,20 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 120 conv. + no conv. 24,5 3,86 3,16 6,24 4,2 3.680 2.100 2,7 - 4,2 9 1,99/2,5 4 2 400 1,08 695 - 860 5,52 2,55 2.000 - 360 430 - 335 1,72 72 55 70 50


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Costruzioni N 648 Anno LX Maggio 2011

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Demolizione&Riciclaggio

DEMOLITORI IDRAULICI SCAVI SOTTOMARINI PER IL PORTO DI MOLFETTA

Cave&Inerti

IMPIANTI MOTOTAMBURI NELLA MINIERA DI CARBONATO DI CALCE PIÙ GRANDE D’ITALIA

Sollevamento in Cantiere

SEMOVENTI CINGOLATE LA CAPOSTIPITE DI UNA NUOVA GAMMA DI “RAGNI”

648 Anno LX Maggio 2011

NOVITÀ CONEXPO 2011- REPORT INTERMAT MIDDLE EAST 2011


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