13-01-2009
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unleaded.it
Stampa periodica
Le dure si fanno belle Chi ha detto che le belle non hanno carattere? Confortevoli, agili, resistenti, pronte a tutto. Ma soprattutto, inconfondibili in cantiere. Grazie al design innovativo e alla perfezione dei movimenti, superiamo ogni giorno i luoghi comuni. Di sicuro, non passeremo inosservate.
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Mensile di Macchine_Mezzi d’Opera_Attrezzature [Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni]
SOMMARIO INSERZIONISTI E AZIENDE
WALK AROUND MACCHINE
4
56 MIDI ESCAVATORE CINGOLATO NOTIZIARIO
Yanmar SV 100-1 di Claudio Marini
I N COPERTINA Gridflex è la cassaforma a graticcio per i solai del residenziale che dà soluzione al tema della sicurezza: evita il rischio di caduta dall’alto durante le operazioni di messa in opera del piano in quota, perché gli addetti operano dal piano sottostante. Permette inoltre di realizzare un impalcato continuo immediatamente calpestabile, senza aperture all’interno e protetto lungo i bordi: si minimizzano in tal modo i rischi di inconvenienti durante la fase di impiego. Costituito da 3 soli elementi movimentabili a mano (graticcio in alluminio, pannello di rivestimento, puntello) Gridflex garantisce, rispetto al tradizionale, una maggiore velocità di esecuzione e un incremento della produttività.
6Attualità e prodotti MACCHINE & ATTREZZATURE 12 MACCHINA DEL MESE 80 PERLINI DPT 70 BAUMA 2010 La coda del gigante Di Cristian Furini
IN DIRETTA DALLA FIERA È iniziata la selezione naturale di Claudio Marini
114 PROVATI PER VOI Daf LF 45.210 Gancio al medio olandese
DEMOLIZIONE & RICICLAGGIO
18 Attualità e prodotti 22 MARTELLI IDRAULICI A colpo sicuro di Daniela Stasi
di Cristian Furini
PERI S.p.A. Casseforme Impalcature Ingegneria Formwork Scaffolding Engineering via Pascoli, 4 20060 Basiano (MI) tel. +39 02.95078257 fax +39 02.95761914 www.peri.it
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo E mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni E costruzioni@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale
SEGRETERIA Ornella Oldani E segreteria@fiaccola.it
AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano E amministrazione@fiaccola.it
COLLABORATORI Paolo Bruschi, Federico Fornara, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Marco Nicoziani, Umberto Nartelli, Daniela Stasi
ABBONAMENTI Mariana Serci E abbonamenti@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page Novate (MI)
TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci, E marketing@fiaccola.it
MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada E slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 E ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna
Mensile - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 1 DCB Milano - Filiale di Milano Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 Everprint - via G. Rossa, 3 20061 Carugate (MI)
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[638] giugno_2010
Il Dumper articolato CAT 730 con portata nominale di 28,1 ton, capacità del cassone a colmo di 16,9 m3 e potenza netta al volano di 239 kW
SUL PROSSIMO NUMERO
TECNOLOGIE & CALCESTRUZZO
CAVE & INERTI
46 30 Attualità e prodotti IN COLLABORAZIONE CON ATECAP Eletto il nuovo 50 presidente Atecap MARTELLI IDRAULICI Selce e martello 32 di Paolo Bruschi
L’ISTITUTO PENSANTE Al via I.I.C. centro Italia
SOLLEVAMENTO IN CANTIERE
FLOTTE & NOLEGGIO
124 Attualità e prodotti 128 MINIGRÙ
134 Attualità e prodotti 138 MMT
Oh mia bela gruètina…
L’apparenza inganna
di Matthieu Colombo
di Daniela Stasi
In collaborazione con I.I.C.
34 L’ISTITUTO INFORMA Parola agli associati In collaborazione con I.I.C.
36 Attualità e Prodotti 40 POMPE AUTOCARRATE La tedesca che mancava di Matthieu Colombo
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 Prezzi di vendita abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00
É vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge
675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera ricevere, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484 E-mail: costruzioni@fiaccola.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
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I NDICE[I NSERZIONISTI]
AZIENDE C ITATE 9 40 40 56 82 134 30-37 50 48 36 19 6 56 83 81-82 22 9 134 126 114 7 84 125 89 91 19 37 92 127 125 20 125-135 20 94 96 36 99 32 18 38-46 6-46-99 101-124 101 103 136 128 124 104-124 135 105 124 106 106 83 108 12 134 114 22 40 47 47 9 108 36 109 125 128 138 110 111 127 113
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PER SAPERNE DI PIÙ IN MODO FACILE ED ECONOMICO
[638] giugno_2010
PUBBLICITÀ ARTICOLO,
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SERVIZIO[I NFORMAZIONI] Il Servizio Informazioni è a vostra disposizione per fornirvi gratuitamente ulteriori dati su pubblicità, articoli e notizie contenute sulla rivista COSTRUZIONI
PAG:
NOTIZIA A
DITTA PAG:
TITOLO
RICHIEDENTE: COGNOME
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Acreos Agostino Tripodi & Figli Agres Ammann Yanmar Astra Asystel Atecap Atlas Copco Berco Betonrossi Bobcat Bosch Rexroth Canziani Macchine Case Caterpillar Centro Ricambi Cnh Consorzio Macchine Centro Cte Daf Dana Doosan-Bobcat Dunlop Eurocomach Faresin General Smontaggi Geoplast Ghel-Mustang Giraf Track Goodyear Guidetti Haulotte Hilti Hitachi Hyundai Icmp Ihimer IIC Indeco Italcementi Jcb Jlg Komatsu Kubota Layher Levo Liden Comansa Liebherr Lojack Manitou Manitowoc Mecalac-Ahlmann Merlo New Holland Palazzani Perlini Play-Up Consulting PM Promove Putzmeister Italia Rud-Erlau Sigea Simex Takeuchi Tecnoreef Terex Terex Unic Venieri Volvo Wacker Neuson-Kramer Wolff Yanmar
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;9(=,3 76>,9 Genera corrente 230 V utilizzando il motore del tuo veicolo 230 V AC ovunque e sempre a disposizione per alimentare pompe, lampioni, frese e tutti gli utensili a bordo dei mezzi di soccorso. 3 gamme di potenza: 3,5 kW / 5,0 kW / 8,0 kW. Indipendentemente dal carico e dai giri motore, Travel Power fornisce una tensione ad onda sinusoidale pura di 230 V/50 Hz.
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006_012_NOT generale.qxp:Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 25/05/10 16:07 Pagina 6
NOTIZIE
[Attualità&Prodotti] n Più dei due terzi del tempo necessario alla costruzione di una infrastruttura trascorrono tra carte e burocrazia
n Adesione particolare L’associazione di categoria delle aziende di macchine per costruzioni Unacea, da poco nata in seno a Confindustria-Finco, ha recentemente annoverato tra le sue fila un socio “particolare”: si tratta di Saie, il salone internazionale delle costruzioni organizzato con cadenza annuale da BolognaFiere, che è entrato a far parte di Unacea come socio aggregato.
www.unacea.org
n Nuova livrea Il costruttore inglese JCB ha intrapreso un’operazione di re-branding delle proprie macchine con l’obiettivo di
trasmettere una personalità e un look più moderno. Elemento portante di questa nuova operazione, culminata al recente Bauma di Monaco con la presenza di tutte le macchine esposte nella nuova veste, è l’apposizione sulla livrea di una nuova scritta con un carattere distintivo in bianco su sfondo nero. Lo storico marchio giallo che contraddistingue l’azienda fin dai suoi esordi sarà comunque presente in piccolo all’interno della nuovo logo (sopra la “J”) e continuerà ad essere elemento identificativo su tutti i supporti promozionali. Nell’immagine il confronto tra i due marchi (in primo piano, un escavatore col logo nuovo).
www.jcb.com
[6] costruzioni giugno 2010
SE DIECI ANNI SON POCHI… econdo una denuncia-studio che [Ance] ha presentato a Roma ad un convegno sulla legalità nel mese di aprile, per portare a termine le grandi infrastrutture nel nostro paese si impiegano in media dieci anni. La causa? La burocrazia, naturalmente. Secondo Ance, che ha schedato un campione di 192 opere comprese tra i dieci e i cinquanta milioni di euro, il decennio che serve in media per arrivare al taglio del nastro passa per due terzi tra le carte, tra i veti incrociati e le dispute sulla localizzazione dell’opera. Dallo studio il ritardo inizia ancor prima di arrivare all’apertura dei cantieri. A pesare, infatti, è soprattutto la fase iniziale: tra il primo progetto embrionale ed il progetto definitivo passa oltre la metà del tempo totale, poichè qui si concentrano la conferenza dei servizi per la localizzazione, gli altri nulla osta (come la valutazione di impatto ambientale), la strutturazione dei finanziamenti. Occorre poi un altro anno per il progetto esecutivo, dunque cantierabile, e un altro per la gara d’appalto: e siamo intorno al settimo anno. Quando si apre il cantiere, insomma, il più è fatto, visto che i lavori pesano per al massimo tre anni: “tempi inaccettabili che premiano i furbi e favoriscono l’illegalità”. Per questo Ance chiederà al governo un decalogo sulla legalità: al primo posto il rispetto delle regole e un freno alle deroghe e ai poteri di emergenza, una scorciatoia che non riesce a ridurre il peso della burocrazia ma che rischia di penalizzare la trasparenza nella realizzazione delle opere. Al tempo stesso l’edilizia è pronta a mettersi in discussione chiedendo maggiori controlli verso i comportamenti scorretti dei costruttori, che non realizzano con qualità, tempi e costi certi le opere. Ultima stoccata al governo, la questione dei ritardi e dei blocchi dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. www.ance.it
S
corretto_006_012_NOT generale.qxp:Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 26/05/10 19:50 Pagina 7
MANIFESTAZIONI,
[
FIERE E CONVEGNI
n
MATRIMONIO SCACCIA-CRISI
Tempo di crisi, tempo di sinergie. Succede tra [Dana] e [Bosch Rexroth], due aziende che hanno deciso di costituire una joint venture per lo sviluppo e la produzione congiunta di trasmissioni destinate all’offhighway. La parte operativa della nuova struttura, che dovrebbe insediarsi ad Arco (Trento), ingegnerizzerà, produrrà e commercializzerà sistemi di trasmissione powersplit Hvt (Hydro-mechanical variable powersplit transmission systems) come produttore per il mercato captive. Questa tipologia di trasmissioni potrà così soddisfare la domanda di componenti ad elevata produttività, basso emissionamento e contenimento dei consumi. Dana e Bosch Rexroth forniranno il loro supporto, alla neo costituita, in termini di risorse, personale e nuovi brevetti. La joint-venture potrà avvalersi dell’esperienza di Dana nella progettazione e produzione di trasmissioni e della competenza di Bosch Rexroth nei componenti e sistemi idraulici.
www.boschrexroth.com www.dana.com
n
]
8 -10 GIUGNO, TORINO
INTERTUNNEL L’appuntamento italiano per professionisti della galleria
19-20 GIUGNO, PONTE DELLA PRIULA (TV)
GE.MI Fiera di macchine movimento terra e attrezzature per il lavoro in cava e in cantiere. www.fieragemi.it
9-11 SETTEMBRE, PIACENZA
GIS Giornate italiane del sollevamento 2a edizione www.fieragis.it
DIGA AMAZZONICA
24 - 26 SETTEMBRE 2010, BUSTO ARSIZIO
La terza diga più grande del mondo nascerà a Belo Monte in Brasile ed entrerà in funzione nel 2015. Dopo 20 anni di lotte tra gruppi ambientalisti e governo, la Prima sezione del Tribunal Regional Federal ha concesso a fine luglio il via libera definitivo del maestoso impianto che costerà 11 miliardi di dollari e dovrebbe raggiungere una produzione oraria di circa 4570 MW. La diga sarà costruita sul fiume Xingu, un affluente del Rio delle Amazzoni. Sarà la terza al mondo per dimensioni, dopo quelle delle Tre Gole sul fiume Yangtze in Cina e di Itaipu, sul fiume Paranà, al confine tra Brasile e Paraguay. L’infrastruttura andrà a colmare, una volta operativa, gran parte del deficit energetico che mette costantemente in allerta il paese e ne limita lo sviluppo.
EDILTEK Fiera dell’edilizia Materiali, servizi, tecnologie www.ediltek.info
6-9 OTTOBRE, PIACENZA
GEOFLUID 2010 18a Mostra internazionale tecnologie ed attrezzature per ricerca, estrazione e trasporto fluidi sotterranei www.geofluid.it
27-30 OTTOBRE, BOLOGNA
www.musibrasil.net
n LA CASA DANZANTE
PHOTO
SAIE 2010
L’indirizzo è Rasinovo Nabrezi 80, Praga. Ospita uffici ed un inimitabile, si dice, ristorante francese. Frank Gehry, l’architetto canadese che l’ha progettata, la battezzò “Fred & Ginger”. Per tutti però è più semplicemente Tancici Dum, la casa danzante.
46° Salone internazionale dell’edilizia www.saie.bolognafiere.it
3-6 NOVEMBRE, RIMINI
ECOMONDO 2010 14° Fiera internazionale del recupero di materia, energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
costruzioni giugno 2010 [7]
CC_CSM_per_COSTRUZIONI_A4_05_10
17-05-2010
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AFFIDATI A NOI! l’unica rivista che ti offre totale visibilità
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NOTIZIE[Attualità&Prodotti]
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IL SITO DEL MESE
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Dal 19 aprile scorso è online il nuovo sito Simex. La rinnovata impostazione è chiaramente focalizzata sulla facilità del navigatore di individuare il prodotto in risposta alla sua esigenza. Il campo di applicazione porta intuitivamente ad individuare i prodotti e le loro caratteristiche tecniche, arrivando facilmente alla scelta dell’attrezzatura più adeguata. Un sito web deve essere sempre pieno di foto, soprattutto se parliamo di macchinari e applicazioni: “Gallery” soddisfa a pieno l’esigenza. Ottime le FAQ.
www.simex.it
NUMERO DUE
A fine marzo [Cnh] ha annunciato la nomina di Henrik Starup a Vice President Construction Equipment Europe. Riportandosi direttamente a James E. McCullough, presidente e CEO di Cnh Construction Equipment Business, Starup avrà il ruolo di sviluppare e rafforzare ulteriormente il posizionamento nel mercato dei marchi Case Construction Equipment e New Holland Construction. Starup è arrivato in Cnh da Iveco, in cui ha maturato oltre 20 anni di esperienza nelle vendite, marketing e acquisiti. In particolare nell'ultimo periodo è stato General Manager per il mercato tedesco, del quale ha garantito l'esposizione e la quota di mercato in questo paese.
www.cnh.com
E45
Produttività Affidabilità Comfort Doosan Infracore Construction Equipment è l’unione di marchi di famose macchine da costruzione: Doosan, Bobcat, Ingersoll-Rand, Doosan Moxy, Montabert e Geith. Qualunque macchina compatta ti serva – una pala gommata, cingolata o a 4 ruote sterzanti, miniescavatori, sollevatori telescopici o accessori per macchine compatte – puoi sempre contare sull’eccellenza di Bobcat.
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NOTIZIE[Attualità&Prodotti] I comandi di cinque macchine da cantiere racchiusi in una postazione multimediale ed interattiva: per imparare in sicurezza e più velocemente
MOVIMENTO TERRA, IN AULA
L
a formazione degli operatori di macchine da cantiere richiede generalmente strumenti particolari e costosi. Per abbattere costi, accelerare l’apprendimento e migliorare la sicurezza, [Acreos], un’azienda francese nata nel 2007, ha progettato un’innovativa piattaforma di formazione che simula fino a cinque diverse macchine movimento terra e sollevamento: un escavatore cingolato, un caricatore gommato, un dumper articolato oltre a una gru mobile ed una a torre. La simulazione è uno strumento di formazione molto efficace: studi di settore hanno rilevato che l’allievo è meno stressato e quindi impara più rapidamente: Il simulatore, presentato recentemente al Bauma, consente agli allievi di apprendere con la massima serenità e sicurezza gli automatismi della conduzione, e di acquisire i giusti tempi di reazione. Posizionato su un sedile regolabile, l’allievo si trova inserito in un ambiente molto realistico, grazie ai comandi identici a quelli della macchina simulata. Un grande schermo ad alta definizione o un videoproiettore consentono di visualizzare il contesto operativo. Il simulatore fornisce risultati misurabili e quantificabili dei progressi ottenuti. www.acreos.eu
LAMA DOZER EFFICIENZA A TUTTI I LIVELLI Canginibenne s.r.l. via Savio, 29/31 I - 47027 Sarsina (FC) - tel. 0039 - (0) 547 - 69 80 20 - fax 0039 - (0) 547 - 69 80 21 commerciale@canginibenne.com / www.canginibenne.com
DPT 70
Mac del mese PERLINI.qxp:Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 25/05/10 16:19 Pagina 12
La coda del
GIGANTE
Due benne, ribaltamento laterale
[12] costruzioni giugno 2010
Ribaltamento posteriore
Betoniera
Mac del mese PERLINI.qxp:Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 25/05/10 16:20 Pagina 13
NOTIZIE [la_macchina_del_mese]
È
stata sicuramente una delle novità che ha più incuriosito visitatori ed operatori al Bauma 2010 a Monaco. Parliamo dell’inedito DPT 70 della Perlini il nuovo mezzo specializzato a metà strada tra un dumper rigido (il trattore è in pratica realizzato sul pianale del DP 405) ed uno articolato con il carico alloggiato su un vero semirimorchio aggancianto con ralla Jost. Per vedere qualcosa di simile bisogna cercare aziende d’oltreoceano che realizzano sistemi off road “trailer” destinati però a grosse cave o miniere e difficilmente impiegabili nei nostri impianti di dimensioni più contenute. A partire da una portata residua di 70 tonnellate il DPT 70 è stato invece pensato anche per il mercato europeo, per quelle imprese che necessitano veicoli con portate extra in ambienti di lavoro relativamente piani come fabbriche, cantieri stradali e cementerie, oppure per chi ha biogno di un veicolo poliedrico, sfruttabile con più allestimenti da impiegare in altre come attività quali deforestazione, trasporto di liquidi (si pensi al rifornimento di carburante in cave estese) o container.
IL COSTRUTTORE VERONESE LANCIA UN PROGETTO INEDITO DA SETTANTA TONNELLATE DI PORTATA E INNUMEREVOLI PERSONALIZZAZIONI ADATTE ALLE PIÙ DIVERSE APPLICAZIONI. DUMPER SÌ MA IN CONFIGURAZIONE TRATTORE E SEMIRIMORCHIO DI CRISTIAN FURINI
FA TUTTO IN CAMERA
Cisterna
Trasporti eccezionali
Il dumper DPT 70 viene spinto dal sei cilindri in linea S.60 prodotto dalla Detroit Diesel-Mtu che sviluppa una potenza di 410 chilowatt (550 CV) al regime di 2.100 giri al minuto. La cilindrata è di quasi 14 litri con quasi 30 chilowatt per ogni litro prodotto. Si tratta di un propulsore che spicca per coppia ai bassi regimi (la massima è di 2.200 Nm già pronti a 1.500 giri al minuto), valore frutto della corsa lunga (168 mm) visti anche gli 11,6 metri al secondo di velocità lineare del pistone. Buono anche l’arco di utilizzo delle curve di coppia e potenza (600 giri) a cui si aggiunge la tanta disponibilità di chilowatt quando il propulsore entra nel suo momento massimo (346 kW pari all’84 per cento della potenza disponibile). Il turbo è a geometria variabile e gli iniettori pompa a completa gestione elettronica collaborano con le quattro valvole per cilindro per l’ingresso di una maggior quantità di combustibile e proporzionalmente di aria, per la loro ottimale miscelazione. Ma ad entrare in camera ci sono anche i gas di scarico. Per raggiungere il terzo step delle emissioni, infatti, l’S60 impiega un Egr (ricircolo dei gas di scarico) con un sistema di raffreddamento ad acqua per tenere sotto controllo gli NOx. A chiudere il processo di abbattimento delle emissioni l’aftertreatment composto da un catalizzatore ossidativo e la predisposizione al filtro anti-particolato.
costruzioni giugno 2010 [13]
DPT 70
corr_Mac del mese PERLINI.qxp:Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 26/05/10 20:08 Pagina 14
Assali nostrani Anche per gli assali il brevetto è di Perlini. Vanno sotto il nome Heavy Duty e per l’assale motore del trattore presentano riduzione conica centrale (3,06 : 1), differenziale incorporato, semiassi flottanti e riduzioni epicicloidali alle ruote (5,25 : 1) La riduzione totale è di 16,06 a 1. Montato di serie c’è inoltre il controllo di trazione elettronico Asr per impedire il pattinamento delle ruote motrici soprattutto a veicolo scarico. Clonato dall’anteriore l’assale rimorchio, identico nei mozzi, nei cuscinetti, nel fissaggio cerchi e negli elementi frenanti.
AUTOMATICO ANCHE NEL BLOCCO Automatico puro il cambio. Si tratta dell’Allison H 6610 a sei marce avanti e due retro e convertitore idraulico di coppia a tre elementi del tipo TC682. È una trasmissione della serie off-highway che prevede frizioni multidisco con sistema“lock-up” (è un dispositivo che aiuta a bloccare la frizione in modo semiautomatico), oltre ai gruppi di ingranaggi planetari. I comandi sono elettronici e il blocco è predisposto per l’abbinamento al rallentatore idraulico, freno di stazionamento e presa di forza (in varie posizioni).
LE MOLLE IN CASA Le sospensioni sono un brevetto originale Perlini. La loro peculiarità sta nella corsa quasi doppia rispetto allo standard medio (245 mm l’anteriore, le posteriori da 250 mm per l’assale motore e 270 per il rimorchio), caratteristica questa che migliora la stabilità, il comfort di guida e che diminuisce le sollecitazioni su tutta la meccanica del veicolo. Anteriormente le sospensioni olopneumatiche hanno poi un disegno a forcella, tale da produrre un braccio a terra contenuto per una morbida sterzatura ed una minore usura dei pneumatici. La loro strut-
[14] costruzioni giugno 2010
tura permette il check delle guarnizioni di tenuta senza la necessità di smontare la sospensione, ma operando solo sulla camera superiore o inferiore della stessa con riduzione dei tempi e dei costi di fermo. La camera pneumatica inferiore ha un diametro sovradimensionato per consentire una bassa pressione interna (minore sollecitazione) ed una maggiore durata delle guarnizioni. Le sospensioni olopneumatiche posteriori sono ancorate al telaio ed all’assale con snodi sferici che permettono un’ampia oscillazione capace di tagliare meglio le vibrazioni.
L’interasse di montaggio è ampio e consente maggior stabilità diminuendo gli effetti rollio sullo sconnesso. Con l’elevato diametro dello stelo si aumenta l’effetto di dispersione delle torsioni a vantaggio della durata delle tenute.
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NOTIZIE [la_macchina_del_mese] SQUADRA SPECIALE ARRESTI Completa la dotazione frenante. Sull’assale anteriore sono presenti i freni a disco autoregistranti che diventano a dischi multipli in bagno d'olio sull’assale motore. Sono multipli anche per l’assale rimorchio con circolazione forzata dell'olio e sensore d'allarme. Agiscono (grazie al sistema di raffreddamento) alla stregua di un retarder: durante le discese si azionano pigiando il pedale del freno, o automaticamente con regolazione a leva. Immancabile su una macchina di queste dimensioni il freno di parcheggio, a disco (dimensione 438 x 44 mm), montato all'ingresso dell'asse motore con azionamento così come il freno di soccorso con 3trecircuiti indipendenti, in modo tale che la frenata sia assicurata anche in caso di avaria di uno o due circuiti. È presente un freno motore Jacobs che agisce sulle valvole del motore, facendo funzionare il motore come un compressore d'aria per una potenza frenante di ben 283 chilowatt a 2.000 giri al minuto.
Altoresistente nel corpo Votato alla massima resistenza il telaio di trattore e semirimorchio. Nel primo sono stati impiegati longheroni a sezione chiusa in acciaio alto limite di snervamento (Hardox 400), collegati mediante traverse tubolari con speciali giunzioni in grado di disperdere e ridurre le sollecitazioni di torsione. Per il rimorchio il telaio è del tipo Heavy duty con longheroni a sezione chiusa d'acciaio altoresistenziale. I due longheroni laterali sono connessi con traverse tubolari saldate con speciali anelli di rinforzo. Prestazioni altoresistenziali anche per le due benne chiamate a gestire 23 metri cubi di materiale ciascuna. Hanno copertura in acciaio ad alta resistenza, con longheroni rinforzati su fondo, fianchi e petto della benna e uno spessore del fondo di 12 millimetri.
DETROIT DIESEL/MTU S60 Tipo
Iniettori pompa a controllo elettronico, turbo Vgt, interrefrigerato, Egr raffreddato, 4 valvole, EPA Tier 3 / EU Stage 3A Potenza SAE J1995 410 kW a 2.100 giri Coppia 2.200 Nm a 1.500 Numero cilindri 6 Alesaggio - corsa 133 - 168 mm Cilindrata 13.997 dm3 Nm nom* 1.863 Nm Riserva* 18% kW a Nm max* 346 Pme* 17,07 bar Velocità pistone* 11,76 m/s Pme a coppia max.* 20,16 Rpm utilizzo* 600 Peso 1.273 kg * Rielaborazione COSTRUZIONI
I NUMERI DEL DPT 70 Tara con benna leggera Portata massima Massa complessiva a carico Lunghezza totale (trattore+ semirimorchio) Passo trattore Lunghezza asse motore/semirimorchio Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore semirimorchio Lunghezza totale piano di carico Lunghezza utile di ogni benna di carico Larghezza trattore Altezza massima Angolo di ribaltamento
45.000 kg 75.000 kg 115.000 kg 14.970 mm 4.100 mm 6.450 mm 2.470 mm 1.950 mm 10.100 mm 4.800 mm 4.300 mm 4.010 mm 50°
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costruzioni costruzioni dicembre giugno 2010 2008 [15]
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“ volvo financial services CAPISCe IL MIO BUSINESS E LE MIE MACCHINE.” Etienne Emmerechts, Emmerechts, Humbeek, Belgium
“Questa è un’industria difficile e competitiva, quindi è cruciale investire nelle macchine più affidabili, supportati dal migliore servizio post vendita. Lo stesso concetto vale per il giusto pacchetto finanziario. Cercavamo un partner finanziario che capisse e suportasse il nostro business e che avrebbe fatto la differenza. Con il nostro concessionario Volvo Construction Equipment e Volvo Financial Services, abbiamo creato un team che sa esattamente cosa porta vantaggio al nostro lavoro. Ci hanno proposto una soluzione integrata e flessibile che ci ha permesso di finanziare e assicurare la nostra flotta con un accordo unico. Il meglio che potessimo trovare.” Per la migliore efficienza nel lavoro e serenità finanziaria rivolgetevi al concessionario Volvo Construction Equipment più vicino. Insieme a Volvo Financial Services lavoreranno per trovare le soluzioni che faranno la vera differenza per il vostro business.
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IN QUESTO NUMERO...
giugno_2010
Frantoi Il midi-frantoio Caesar 2 da 6,5 tonnellate è destinato a dominare in cantiere. Un nome, un programma
Martelli idraulici Un modello da 4.380 chilogrammi fa parlare di sé in Costa Smeralda durante la riqualificazione di un porto
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
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NOTIZIE
[Demolizione&Riciclaggio] n Ampliata la gamma per la demolizione e il riciclaggio con l’introduzione delle cesoie per escavatori da 44 e 60 ton
n Fibre killer
OBIETTIVO FULL LINE
Ancora 32 milioni di tonnellate di materiale contenente amianto da smaltire, ben 500 chilogrammi per abitante. È quanto emerge dai recenti dati dichiarati dal Cnr: si tratta di due miliardi e mezzo di metri quadrati di coperture in eternit “nascoste”
ffrire una vera full line per la demolizione e il riciclaggio. Questa la filosofia di [Indeco] che prosegue incessantemente il processo di ampliamento della gamma: oltre ai martelli demolitori idraulici, ai frantumatori fissi e rotanti, ai compattatori, ai multifunzione e ai bracci posizionatori, si aggiungono oggi le cesoie ISS (Indeco Steel Shears), pensate per il taglio dei materiali ferrosi. Tra le caratteristiche salienti sono da segnalare l’ampia apertura della mascella, i taglienti intercambiabili, ruotabili e reversibili, il cilindro idraulico sovradimensionato in grado di fornire la forza necessaria in ogni condizione lavorativa e la rotazione idraulica continua a 360 gradi, che consente un migliore posizionamento dell’attrezzatura. Da mettere in evidenza sono inoltre la grande profondità di taglio data dalla maggiore profondità della ganascia e dai taglienti più lunghi e il sistema di regolazione del registro di taglio. L’attrezzatura è dotata anche della valvola di rigenerazione, per incrementare la velocità di apertura delle ganasce. Primo della nuova linea è il modello ISS 44/60 da 6.650 chilogrammi, lanciato in anteprima al Bauma e costruito su richiesta del mercato americano, può essere impiegato sia al posto braccio per escavatori da 44 tonnellate, sia al posto benna per escavatori da 60 tonnellate. A breve saranno realizzati gli altri modelli della linea. www.indeco.it
O
ovunque. Un numero che fa pensare. Soprattutto se si considera che i morti d’amianto continuano a crescere: 3.000 vittime ogni anno per malattie correlate all’esposizione a questo materiale, tra cui 1.200 casi di mesotelioma, una forma di cancro tuttora incurabile.
www.cnr.it
n Demolizioni in sospeso Lo scorso aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che sospende fino al 30 giugno 2011 le procedure di demolizione degli edifici abusivi destinati a prima casa nella Regione Campania: la misura riguarda immobili dichiarati non pericolanti e abitati da famiglie che non dispongono di altra dimora; il decreto fa seguito alle polemiche esplose per le demolizioni eseguite in inverno.
www.regione.campania.it
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n ISS 44/60 Peso minimo escavatore posto braccio Peso minimo escavatore posto benna Peso cesoia esclusa sella d’attacco Peso cesoia inclusa sella d’attacco Pressione max al cilindro Portata max olio al cilindro Forza max in punta Forza max alla cesoia Apertura ganascia Lunghezza coltelli
44 t 60 t 6.650 kg 7.600 kg 400 bar 400 l/min 190 t 800 t 860 mm 1.000 mm
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PARTNERSHIP
FORMATIVA Il BEST, Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, in collaborazione con [General Smontaggi], organizza il corso di aggiornamento dal titolo “Processo di demolizione nei cantieri temporanei e mobili”, rivolto ai coordinatori della sicurezza e responsabili dei lavori. Le lezioni si svolgeranno il 5, il 7, il 12 e il 14 luglio (per un totale di 16 ore) e affronteranno le tematiche relative alle novità normative, alla tecnica e alle tecnologie delle demolizioni e delle attività accessorie. Il corso si conluderà, infine, con un workshop applicativo. L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra il Politecnico di Milano e General Smontaggi. Per saperne di più telefonare allo 0223995159 oppure scrivere ad agcor01.best@polimi.it.
www.generalsmontaggi.com
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L’AMBIENTE RINGRAZIA
Si parla di vera impennata nel settore dei rifiuti. A dichiararlo sono gli organizzatori del Sep (Systems for Environmental Projects), il Salone Internazionale delle Ecotecnologie. L’edizione 2010, svoltasi dal 21 al 24 aprile alla Fiera di Padova, ha visto la presenza di più di 20.000 visitatori e la partecipazione di 600 espositori, di cui 150 hanno presentato prodotti e tecnologie legate alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti. “Numeri incoraggianti che sottolineano la forza del settore legato alla tecnologie ambientali, nonostante negli ultimi anni molti altri settori abbiano subito forti contraccolpi economici”, spiega Paolo Coin, direttore di PadovaFiere. “Il settore delle ecotecnologie è risultato in salute e a sottolinearlo sono state le tante novità presentate in occasione della 23esima edizione. Come ogni anno, il Sep si impegna non solo a valorizzare prodotti innovativi che puntino alla riduzione dell’impatto ambientale, ma anche a stimolare la ricerca, attraverso momenti di confronto tra esperti del settore”.
www.seponline.it
n Permesso di costruire
Sentenza 13492/2010 emessa dalla Corte di Cassazione, III sezione penale, depositata il 9 aprile scorso: la demolizione di un fabbricato esistente e la sua ricostruzione in posizione diversa con ampliamento deve essere considerata una nuova costruzione. È necessario pertanto un permesso per costruire. La controversia giudiziale era stata causata dalla demolizione e successiva costruzione di un edificio senza permesso di costruire, sulla base del fatto che l'intervento edilizio andava inquadrato nella categoria edilizia del restauro e risanamento conservativo.
www.cortedicassazione.it
n Comfort power È stato avviato da BOBCAT il lancio di una generazione completamente nuova di pale compatte gommate e cingolate destinate a sollecitare il mercato di riferimento. Al considerevole
miglioramento della potenza e delle prestazioni idrauliche, il nuovo tratto distintivo viene dal comfort, e in primis dalla cabina Premium, la più grande del mercato: più spaziosa, meno rumorosa, con una miglior ergonomia di bordo per un maggior comfort dell’operatore, una maggior produttività e una migliore protezione sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Ancor più degna di nota è la nuova posizione avanzata della cabina, che migliora sensibilmente la visibilità dell’operatore sia anteriormente che sui lati della macchina. Una prova? Nella foto uno skid in azione in una demolizione. Di notte.
www.bobcat.eu costruzioni giugno 2010
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
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n Con poco più di 5,5 metri di lunghezza, il midi-frantoio ferrarese da 6,5 ton impera dove gli spazi sono esigui. Radiocomando e Overbelt sono a richiesta
QUOQUE TU, INERTE
a sotto il nome Caesar 2 il top di gamma della famiglia frantoi della [Guidetti], destinati al trattamento di materiali da demolizione e inerti. Si tratta di macchine molto compatte (peso operativo 6,5 ton) ampiamente in sagoma (l’ingombro laterale è di 2 metri per poco più di 5,6 di lunghezza e 2,5 di altezza), quindi facilmente trasportabili e traslabili anche in siti poco estesi o in spazi dove gli ingombri rappresentano un problema. Standard la tramoggia di carico, con il classico alimentatore grizzly e una capacità di 1,2 metri cubi. Il frantoio a mascelle ha una buona apertura di carico
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(530x400 mm) e presenta un automatismo reversibile per una maggiore facilità di bloccaggio in caso di intasamento. Notevole la produzione: sono 50 i metri cubi orari di materiale trattato quando la macchina “marcia” a pieno regime, in funzione della qualità del substrato e della sua granulometria (regolabile in uscita da 25 a 70 mm). Nipponico il cuore: è il 4 cilindri Isuzu 4LE2 da quasi 2,2 litri ad iniezione diretta, con iniettori pompa della Bosch ma senza turbocompressore; è in grado di erogare una potenza di 35 chilowatt a un regime di
[20] costruzioni giugno 2010
2.500 giri al minuto mentre la coppia tocca i 145 Newtonmetro a 1.400 giri ed abbinato ad un radiatore di raffreddamento sovradimensionato che oltre al motore monitora le temperature dell’impianto idraulico. Tutta la macchina è comandata in traslazione e in frantumazione dal telecomando fisso con cavo, mentre in plancia le spie di diagnostica e i grossi pulsanti di arresto d’emergenza. Per chi volesse liberarsi dall’intralcio del cavo è disponibile, a richiesta, il radiocomando che, insieme all’Overbelt magnetico, rappresenta l’unico optional della macchina. www.guidettirecyclingsrl.com
n Guidetti Caesar 2 Peso Motore Produzione Dimensione frantoio Regolazione granulometrica Capacità benna di carico Lunghezza Larghezza Altezza
6.500 kg Isuzu 4LE2, 4 cilindri, potenza 35 kW a 2.500 rpm max 50 m³/h 530 x 400 mm da 25 a 70 mm 1,2 m³ 5.640 mm 2.000 mm 2.530 mm
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NOTIZIE[Demolizione&Riciclaggio] n Da giugno sono disponibili sul mercato due nuove troncatrici manuali a scoppio. Meno vibrazioni, più performance. L’innovazione prosegue
DIAMOCI UN TAGLIO!
ovità assolute, presentate in anteprima al Bauma e disponibili sul mercato a partire da giugno. Sono le troncatrici manuali a scoppio DSH 700 e DSH 900 di [Hilti], entrambe indicate per il taglio di cordoli dei marciapiedi, pietre a pavimento, condotte e tubazioni, oltre che per asfalto e materiali ferrosi. Con una potenza rispettivamente di 3,7 e 4,5 chilowatt, i due modelli presentano diversi vantaggi, come la coppia elevata e le vibrazioni ridotte al minimo. Vasta la gamma di accessori disponibili, tra cui la valigia in metallo con ruote per agevolare le operazioni di trasporto, il carrello per applicazioni di taglio a
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Modelli Capacità cubica Capacità serbatoio Potenza Diametro lama max Profondità di taglio max Peso
DSH 700 68,7 cm³ 900 cm³ 3,7 kW 350 mm 125 mm 11,5 kg
DSH 900 87 cm³ 900 cm³ 4,5 kW 400 mm 150 mm 11,9 kg
pavimento e l’olio sintetico 50 per cento ad alta performance. Le troncatrici non sono le uniche novità Hilti: nei prossimi mesi saranno lanciati altri prodotti, tra cui due nuove tagliamuri. www.hilti.it
costruzioni maggio 2010
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MARTELLI I DRAULICI
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FOTOGRAFATO IN ACQUE CRISTALLINE, IN UNA DELLE LOCALITÀ PIÙ ESCLUSIVE DELLA
COSTA SMERALDA. UN VIP IN CERCA DI VISIBILITÀ? NO, UN MARTELLO DEMOLITORE DA 4.380 CHILI IMPEGNATO A FRANTUMARE GRANITO PER IL RESTYLING DI UN PORTO TURISTICO DI
DANIELA STASI
A COLPO sicuro [22] costruzioni giugno 2010
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
oltu Quatu, tradotto dal sardo “Porto Nascosto”, è una delle mete più rinomate della Costa Smeralda, incastonata tra rocce granitiche e macchia mediterranea. In quell’angolo di paradiso, da fine gennaio a metà maggio, è stato effettuato il restyling del porto turistico costruito alla metà degli anni Ottanta: il fine era quello di creare 239 posti barca più ampi rispetto a prima, in modo da ospitare imbarcazioni da 10 a 35 metri. L’azienda esecutrice dei lavori, la P. Aul. Immobiliare di Olbia, per demolire 40 blocchi di cemento da 56 tonnellate l’uno su cui poggiavano i pontili precedenti è ricorsa all’esplosivo, mentre per frantumare una parte di fondale in granito a ridosso della costa, per poter posizionare alcuni pilastri della nuova struttura, ha impiegato il martello demolitore XP 4500 di Promove, montato su un Fiat Kobelco EX 455, posizionato su un pontone: l’attrezzatura in questa applicazione ha lavorato in immersione. Nello stesso cantiere è stata utilizzata anche per demolire una vecchia banchina sommersa in cemento armato di quaranta metri per quattro, alta 3,50. Ma l’XP 4500 non è stata l’unica attrezzatura firmata Promove ad approdare a Poltu Quatu: per eseguire la demolizione secondaria delle banchine rimosse e per separare il calcestruzzo dal ferro di armatura è stata impiegata una pinza multi-processing CP 1510 da 1.500 chilogrammi.
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MARTELLI I DRAULICI
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Ai vertici della gamma Fino al lancio dell’XP 7000, il gigante da 6.800 chilogrammi, l’XP 4500 era posizionato sul gradino più alto della gamma Promove. “È un martello che ci sta dando molte soddisfazioni, destinato ad applicazioni ad alta produttività, ideale per attività estrattiva in cava, lavori ad alta temperatura, costruzione di gallerie e strade, demolizioni di strutture in cemento armato e scavi di trincee e fondazioni”, spiega Antonio Cannaò, direttore commerciale dell’azienda pugliese. “Per le prestazioni su roccia dura si pone ai vertici anche tra i marchi più blasonati, grazie a una capacità di rottura al top del mercato”. Perché un’azienda dovrebbe scegliere un martello Promove rispetto alla concorrenza? “Per l’elevata produttività e soprattutto per l’affidabilità, fattori che giovano sull’economia della cava o dell’impresa di demolizione; i nostri prodotti infatti si fermano molto difficilmente, hanno degli intervalli di manutenzione lunghi e quindi permettono di abbassare i costi di esercizio dell’attrezzatura. A tutto ciò si affianca un supporto tecnico efficiente e una disponibilità di ricambi entro 24 ore in tutta Italia”.
ZERO COLPI A VUOTO Tra le caratteristiche salienti dei martelli della serie XP, tutti realizzati con strutture heavy-duty silenziate con ammortizzatori alla base e in testa a favore di minori vibrazioni e rumorosità, è da segnalare la valvola di regolazione dell’energia contro la frequenza dei colpi, in base al tipo di roccia da demolire: una frequenza più lenta, che però ha una maggiore energia del singolo colpo, consente di affrontare una roccia dura con maggiore capacità di rottura, al contrario una frequenza più veloce è ideale per una roccia tenera, per avanzare più rapidamente. Da evidenziare sono anche il sistema di prevenzione di colpi a vuoto, grazie al quale il martello si avvia solo quando viene premuto al suolo e si arresta appena l’operatore rilascia il comando, e la camera con azoto in pressione direttamente sulla testa della massa battente, che assorbe i colpi in eccesso.
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO KIT MIRATI
Piatto ricco I martelli demolitori sono stati i primi prodotti nati in casa Promove e tuttora ne rappresentano il core business. Negli ultimi anni l’offerta aziendale ha conosciuto una crescita importante fino ad arrivare ai 16 modelli attuali, suddivisi in due gamme distinte: quella medio-pesante, per escavatori da 9/15 tonnellate a 70/130 tonnellate, e quella leggera per macchine da 0,8/1,8 a 6/12 tonnellate.
XP 4500 Peso Peso macchina operativa consigliato Altezza con utensile std (min/max) Diametro utensile Lunghezza utile utensile std Portata (min/max) Pressione di esercizio (min/max) Numeri colpi al minuto Energia per colpo max Contropressione max
4.380 kg 45-70 ton 3.800 mm 180 mm 700 mm 275-345 l/min 170-180 bar 290-580 13.750 J 25 bar
PRODUTTIVITÀ Materiale
Carico di rottura a compressione XP 4500
Cemento non rinforzato, calcare stratificato, tufo 500 kg/cm3
Roccia media, ardesia, Roccia dura, granito disomogeneo dolomite compatta, calcare compatto 1.000 kg/cm3 1.500 kg/cm3
80-225 m3/h
50-155 m3/h
38-113 m3/h
A seconda delle specifiche applicazioni, Promove dà la possibilità di equipaggiare i martelli XP con vari kit. Per esempio l’XP 4500 visto all’opera è dotato del kit per l’impiego subacqueo, che consente di disporre di aria compressa in modo da evitare l’ingresso di acqua all’interno del martello: l’attacco del tubo per l’aria è posizionato in testata ed è pertanto protetto da urti accidentali causati dall’assenza di visibilità della parte immersa. Un’altra dotazione disponibile è il tunnel kit, per garantire la massima protezione all’attrezzatura durante gli impieghi in galleria, prevenendo così gli inconvenienti dovuti alla particolare posizione di lavoro del martello con la punta rivolta verso l’alto. Infine, è possibile montare anche il kit di abbattimento polveri con un getto di aria o acqua ad alta pressione e quello per impiego ad alte temperature, pensato per l’uso in fonderie e altiforni dove i martelli sono utilizzati per la pulizia di siviere e forni e per la rimozione di scorie.
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MARTELLI I DRAULICI
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Nel porto di Poltu Quatu l’XP 4500 è stato impiegato per due applicazioni differenti: per la demolizione di una banchina e, sott’acqua, per frantumare la roccia per poter inserire uno dei pilastri del nuovo pontile. È un martello che conosciamo già da tempo, con un’ottima produttività oraria; siamo poi soddisfatti della sua affidabilità dato che finora non ci ha mai dato problemi. Inoltre con Promove mi trovo bene perché, tramite il concessionario, è molto presente con il servizio di assistenza, veloce e sempre disponibile.
Massimo Pin Direttore tecnico P. Aul. Immobiliare
Antonio Cannaò Direttore commerciale Promove
Salvatore Piccinnu Operatore P. Aul. Immobiliare
La figura del concessionario è fondamentale nella strategia commerciale di Promove, perché tutte le nostre attrezzature necessitano di un supporto tecnico e di un’assistenza post vendita che solo la presenza del concessionario può offrire, per una questione di vicinanza al cliente e quindi di rapidità di intervento. Dal canto nostro formiamo la rete vendita mediante un programma di training tecnico e, per la risoluzione di problemi di particolare difficoltà, interveniamo direttamente: come costruttori siamo particolarmente attenti a verificare che il lavoro di installazione delle nostre attrezzature venga eseguito in maniera ottimale. Tra i progetti futuri spicca l’ampliamento del network di concessionari, soprattutto nel nord Italia; attualmente infatti siamo ben radicati al centro sud, sia per la nostra ubicazione in Puglia, sia perché nell’Italia centro meridionale il mercato dei martelli demolitori è più sviluppato, per via della conformazione del suolo e della maggiore presenza di cave.
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO Full-line per la demolizione
Sebastiano Pizzimenti
Franca Colosimo
Titolare Officina Meccanica Pizzimenti
Titolare Centro Ricambi
Il martello acquistato dalla P. Aul. Immobiliare lavora principalmente in immersione, un’applicazione che può causare problemi sia al martello stesso, sia alla macchina operatrice. Per evitare eventuali criticità, oltre ad avere montato il kit per impiego subacqueo, abbiamo effettuato diverse modifiche. Innanzitutto abbiamo ‘ritoccato’ l’impianto idraulico dell’escavatore: il martello essendo in mare, fa raffreddare infatti l’olio idraulico, causando difficoltà al lavoro; per facilitarne il riscaldamento, abbiamo creato un bypass sulla valvola termostatica, deviando la circolazione dell’olio stesso che, non andando a raffreddarsi, riesce così a raggiungere la giusta temperatura. Inoltre abbiamo montato una serie di strumenti (manometro, bulbo, relè) che permettono l’arresto automatico del martello quando la pressione dell’aria raggiunge il limite di 1,8 bar; quindi se manca l’aria, l’attrezzatura si ferma immediatamente.
B IS DI SERVIZI Sebastiano Pizzimenti insieme alla moglie Franca Colosimo ha dato vita a due aziende, una complementare all’altra: il Centro Ricambi, che, oltre a essere concessionario Promove, fornisce ricambistica e commercializza macchine e attrezzature nuove e usate dei principali marchi internazionali, e l’omonima officina meccanica, in grado di offrire assistenza post vendita.
Sul mercato delle attrezzature per la demolizione dal 1989, Promove vanta una produzione all’avanguardia con macchine ad alta automazione: tutte le fasi di realizzazione dei prodotti sono svolte nella sede di Molfetta (BA) nel rispetto di procedure conformi ai requisiti ISO 9001/2000. La società, che realizza il sessantacinque per cento del fatturato all’estero (in Europa, Messico, Stati Uniti, Africa mediterranea e Sudafrica) è oggi una full-liner e presenta quattro linee di prodotti: oltre ai martelli demolitori si annoverano le cesoie idrauliche pensate per la demolizione di strutture metalliche, i frantumatori rotanti progettati per la demolizione secondaria e la separazione del calcestruzzo dai ferri di armatura, e le pinze multi-processing, che consentono di utilizzare diversi tipi di chele per interventi di demolizione primaria, frantumazione e taglio di materiali ferrosi.
www.promove.it
TRADIZIONE DI FAMIGLIA Ha esordito a 14 anni disarmando le banchine in apnea, senza muta. Massimo Pin è entrato così nell’azienda di famiglia, la P. Aul. Immobiliare di Olbia, rilevata poi molti anni dopo; nella direzione tecnica dell’impresa oggi è affiancato dal figlio Andrea, destinato a continuare la tradizione nel settore dei lavori marittimi e nel movimento terra: la società è specializzata soprattutto nella costruzione di porti (per lo più turistici) e in demolizioni con esplosivo, sia subacquee sia terrestri. Nel corso degli anni l’azienda, che vanta un organico di 25 persone, ha realizzato numerosi porti di grande rilievo in Costa Smeralda (per citarne qualcuno: Porto Rotondo, Portisco, porto turistico Marina di Olbia, Cala Bitta, Marana, oltre a molti interventi a Porto Cervo) e ha realizzato diversi lavori in tutta la Sardegna e non solo, dalla demolizione delle banchine nel porto di Cagliari fino alla posa di massi a Pantelleria. Il parco macchine è degno di nota e spazia dai classici mezzi movimento terra a pontoni, piattaforme di perforazione, bettoline, fino ad autocarri quattro assi ed escavatori a fune.
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IN QUESTO NUMERO...
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Nuovi materiali Il luminoso padiglione italiano dell’Expo di Shangai nasconde un innovativo prodotto della ricerca
Pompe autocarrate Sei assi (quattro sterzanti), 53 tonnellate di PPT, 58 metri di braccio. Numeri da record per la tedesca che mancava
TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
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ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE ATECAP L’OBIETTIVO PRIMO È OTTENERE UN MERCATO IN CUI LA CONCORRENZA SIA DISCIPLINATA DAL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI DI LEGGE.
PER FARE QUESTO L’ASSOCIAZIONE PUNTA A COINVOLGERE DI PIÙ LA FILIERA ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato via Barberini, 68 00187 Roma tel. 06 42016103 fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it www.atecap.it Informazioni sui Corsi: Concreto srl tel. 06 42011260 fax 06 42020153
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al 26 marzo scorso Silvio Sarno, Amministratore Unico della Calcestruzzi Irpini, è il nuovo Presidente di Atecap. Il nuovo Presidente inizia la propria attività in un momento economico certamente difficile, in cui si rendono necessari cambiamenti sia dell’Associazione, che delle imprese. L’Associazione in questi anni si è molto evoluta attraverso decisioni coraggiose che mirano all’affermazione delle regole per una più mar- Silvio Sarno, presidente di Atecap cata qualificazione degli operatori e una più attenta prescrizione delle opere in funzione delle esigenze di sicurezza e stabilità. E’ importante, tuttavia, che tutti gli operatori, pubblici e privati, facciano la propria parte, perché si arrivi finalmente a un mercato in cui la concorrenza possa essere svolta in modo corretto ovvero nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni di legge. Il compito che aspetta il nuovo Presidente è pertanto sicuramente impegnativo, ma in questo lavoro sarà affiancato in primis, dagli organi direttivi di Atecap ma anche da tutti gli altri colleghi della categoria che si riconoscono e sostengono le scelte di politica associativa incentrate sui concetti di qualificazione degli operatori e di qualità del prodotto. Una sfida importante, quindi, ma correlata alla situazione in cui versa tutto il Paese e il settore delle costruzioni in particolare dove forme di concorrenza anomale continuano a sussistere (troppo spesso anche con successo) basandosi proprio sul non rispetto della legge e delle regole deontologiche dell’imprenditoria vera. Sicuramente nell’immediato futuro e forse anche nei prossimi anni la situazione di mercato non migliorerà. Per questo è necessario il massimo impegno da parte di tutti. L’Atecap deve per questo sempre più caratterizzarsi come la casa di tutti i produttori di calcestruzzo che credono nella qualificazione del settore. Solo in questo modo, infatti, si potrà restituire valore al calcestruzzo. Per raggiungere questo scopo sarà necessario cercare di coinvolgere anche quelle imprese che attualmente non sono associate all’Atecap. Nel suo discorso di insediamento il Presidente Sarno ha affermato di volersi impegnare in prima persona in questa direzione, organizzando incontri a livello territoriale e mettendo a disposizione dell’Associazione l’esperienza maturata in diciassette anni di vita associativa, in realtà come Confindustria e Ance. Questo al fine di avviare un confronto diretto dell’Atecap, in primis, con i propri associati ma anche con gli altri produttori di calcestruzzo. Gli impegni e gli obiettivi da perseguire in questo nuovo mandato associativo sono grandi, ma lo è altrettanto l’impegno e l’interesse di tutti gli associati Atecap. Alberto de Vizio, Direttore ATECAP
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L’ISTITUTO PENSANTE
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AL VIA I.I.C. ISTITUTO ITALIANO PER IL CALCESTRUZZO INIZIA L’ATTIVITÀ DELLA NUOVA SEDE DI PERUGIA MARCO NICOZIANI
Marco Nicoziani, Vice Presidente I.I.C. Centro Italia
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CENTRO ITALIA resentiamo oggi la nuova realtà che ha già iniziato il proprio lavoro: I.I.C. Centro Italia. Esso nasce, come l’istituto di Monticello Brianza, fortemente voluto da un gruppo di tecnici operanti da anni in diversi settori della filiera del calcestruzzo. Il Vice Presidente è l’ing. Marco Nicoziani, dirigente tecnico della O.M.G. di Perugia. Dalla stessa azienda, che produce e commercializza tecnologie di premescolazione per impianti di betonaggio, proviene l’ing. Luca Galletti, dirigente tecnico commerciale e oggi parte attiva nella realtà operativa del nuovo Istituto. Il nuovo I.I.C. ha sede in Perugia, precisamente nella Zona Industriale Valchieraccia a Ferriera di Torgiano, presso un capannone di nuova costruzione che si sta ancora ultimando. Sarà ospitato al piano terreno e dotato di un grande laboratorio attrezzato, di ben 300 m2 e di un furgone attrezzato come unità-laboratorio mobile. Inoltre la sede di Perugia ha a disposizione due uffici, un archivio, una sala formazione per piccole classi, attrezzata con tutti gli strumenti informatici e didattici e infine una sala riunioni. Nello stesso stabile al piano attico esiste una sala congressi che l’Istituto potrà utilizzare per l’organizzazione di convegni. Nonostante la sede sia ancora in allestimento, l’Istituto ha già avviato il proprio lavoro di consulenza presso alcune Aziende e sta organizzando la propria presentazione presso tutte le realtà operative e produttive della filiera del calcestruzzo nelle regioni del Centro Italia. La peculiarità del nuovo Istituto che abbiamo costituito vuole essere quella di coniugare le competenze specialistiche in materia di calcestruzzo, mix design, analisi di laboratorio, dell’Istituto brianzolo, con un forte apporto tecnico dal punto di vista delle macchine e degli impianti di produzione del calcestruzzo. Apporto che siamo in grado di fornire noi, essendosi il nostro gruppo operativo formato appunto in aziende del settore operanti specificamente nella progettazione e costruzione di impianti, sistemi di mescolazione e dosaggio dei prodotti, tecnologie di trasporto del calcestruzzo. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri Associati una competenza a 360°. Dal punto di vista statutario I.I.C. Centro Italia ricalca esattamente quelli che sono i principi dell’Istituto di Monticello, condividendone esattamente obiettivi e impegni nella formazione continua, nella ricerca e nella consulenza professionale. Per la ricerca abbiamo già avviato contatti con le Università di Bologna e Perugia. Per la ricerca sperimentale, ma anche per la formazione, abbiamo inoltre un progetto innovativo: la costruzione di un impianto di produzione di cls in miniatura dedicato espressamente alla sperimentazione di nuovi prodotti e processi e da utilizzare per la formazione professionale dei conduttori di centrale. I.I.C. Centro Italia è già attivo come consulente di parte in alcune perizie e sta svolgendo attività di prove su piastra e selezione dei fornitori per conto di un’azienda Associata che deve realizzare una pavimentazione industriale.
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I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Silvio Cocco Presidente Valeria Campioni Vice presidente
Comitato tecnico scientifico
In quale situazione di mercato si troverà ad operare il nuovo Istituto? Risponde l’ing. Luca Galletti. Sul nostro mercato c’è voglia di crescere. Un po’ ciò è dovuto alle richieste dei mercati di prodotti di qualità (vedi i capitolati degli Enti pubblici, in particolare ANAS, che impongono il cls premescolato per le opere pubbliche), un po’ è dovuto alle norme che in generale impongono oggi standard severi. Di conseguenza le realtà delle nostre regioni si stanno aggiornando. Capitano persino situazioni paradossalmente migliori che al Nord, come la presenza di impianti moderni ed efficienti. Questo perché essendo qui la tecnologia arrivata più tardi, sono stati fatti solo recentemente degli investimenti in macchine e tecnologie che hanno puntato ai migliori prodotti del mercato. A parte qualche caso del genere, possiamo però affermare che la situazione generale è la medesima che al Nord: c’è bisogno di innalzare la cultura tecnica del settore e di elevare la professionalità degli addetti ai lavori a tutti i livelli. Oggi il calcestruzzo deve garantire alle costruzioni requisiti prestazionali specifici e complessi. Per realizzarlo e progettarlo occorre dunque un approccio completamente differente da quello tradizionale. I produttori stessi si trovano in difficoltà perché occorre ripensare, correggere tanto le ricette con cui hanno lavorato fino ad aggi, quanto i processi di produzione. Gli stessi produttori che si dotano di nuovi impianti, come i premescolatori, devono rivedere ricette e dosaggi e ripensare tutto il processo di gestione in centrale. Occorre formare nuovi addetti. In questo ci impegneremo.
Crescentino Bosco Politecnico di Torino Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) tel. 039 9209018 Email iic@istic.it www.istic.it
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L’ISTITUTO I NFORMA
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PAROLA AGLI ASSOCIATI LA VOCE DELLA AZIENDE CHE COLLABORANO ALLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA
Istituto Italiano per il Calcestruzzo sviluppa insieme ai propri Associati la ricerca a 360° sui calcestruzzi e sulle tecnologie correlate di produzione e messa in opera. Sono sempre più numerose le realtà aziendali del settore del calcestruzzo che avviano progetti di collaborazione, ricerche sperimentali, monitoraggi sui propri impianti al fine di aumentare la qualità produttiva, certificare la propria produzione e insieme contribuire all’accrescimento della qualità e della cultura del nostro settore. Oggi prende il via un nuovo progetto di Istituto Italiano per il Calcestruzzo in collaborazione con l’Azienda associata F.lli Borgonovo. Presso la centrale di betonaggio di Verano Brianza una ricerca sperimentale vuole confrontare caratteristiche, qualità e costi del calcestruzzo confezionato in centrale con il premescolatore (l’azienda ha appena montato il nuovo impianto) rispetto a quello confezionato tradizionalmente e miscelato in autobetoniera.
DEL CALCESTRUZZO CALCESTRUZZO E PREMESCOLAZIONE. NE PARLIAMO CON LANFRANCO BORGONOVO
DI QUALITÀ
Lanfranco Borgonovo di F.lli Borgonovo
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La nostra ditta è associata a I.I.C da alcuni anni. All’istituto abbiamo affidato il controllo della qualità dei calcestruzzi che produciamo per i nostri clienti. Condividiamo pienamente gli obiettivi e il modo di lavorare di I.I.C. e siamo lieti oggi di partecipare coi nostri impianti ad una ricerca sperimentale in corso da parte dell’Istituto. Noi abbiamo infatti recentemente montato un premescolatore industriale sul nostro impianto per confezionare direttamente in centrale di betonaggio il calcestruzzo che ci viene richiesto per impieghi particolari dai nostri clienti. Si tratta di un mescolatore orizzontale a due alberi. La ricerca che prenderà presto in via sarà utile anche a noi per valutare differenze ripetto al prodotto tradizionale e mettere a punto nuove ricette, ovvero adeguare le nostre alle nuove tecnologie, per il confezionamento dei calcestruzzi richiesti oggi sui nostri mercati e con la qualità imposta dalle normative vigenti. Il nuovo progetto avrà durata di 3 mesi circa e consisterà in un monitoraggio della qualità della produzione della centrale F.lli Borgonovo di Verano Brianza. Vediamo nelle foto che l’impianto di premiscelazione ha due vie di carico: la prima arriva direttamente in autobetoniera, la seconda invece al nuovo impianto
di premescolazione. In sostanza la ricerca sperimentale andrà a paragonare due prodotti, “seguendoli” dalla produzione all’arrivo in cantiere. A parità di materie prime utilizzate per il confezionamento e a parità di processi di lavorazione svolti in centrale, i tecnici dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo che saranno presenti costantemente in centrale, andranno a osservare e monitorare la produzione di due differenti calcestruzzi: il primo “a secco” come si dice, ovvero in maniera tradizionale caricando gli aggregati
Il nuovo premescolatore presso l’impianto di Verano Brianza
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I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
opportunamente lavati e selezionati e miscelando il calcestruzzo in autobetoniera. Il secondo tipo di calcestruzzo (wet, coem si dice in gergo) verrà invece confezionato in centrale con il nuovo premescolatore. Di entrambi i calcestruzzi “seguiremo” il percorso e il destino, dalla produzione all’arrivo in cantiere, alla posa in opera e corretta maturazione. I.I.C. seguirà la ricerca grazie ad una unità laboratorio mobile opportunamente attrezzata. I.I.C. ha previsto una serie di 24 prelievi e controlli, cioè 2 volte alla settimana per 3 mesi. Per ognuno dei due tipi di calcestruzzo, realizzati coi medesimi aggregati, secondo la medesima ricetta, verranno prelevati campioni per la realizzazione di cubetti di cls per la realizzazione di tutte le prove tecniche in laboratorio: - cubetti cls a fine carico /tecnologia dry - cubetti cls a fine carico /tecnologia wet - cubetti in cls all’arrivo in cantiere /tecnologia dry
- cubetti in cls all’arrivo in cantiere/tecnologia wet - cono di Abrams a fine carico/tecnologia dry - cono di Abrams a fine carico/tecnologia wet - cono di Abrams s in cantiere/tecnologia dry - cono di Abrams in cantiere/tecnologia wet Inoltre per ogni prelievo verranno segnate con precisione tutte le tempisctiche del processo ovvero: - posizionamento e inizio carico dell’autobetoniera - fine carico della betoniera - partenza dell’autobetoniera - arrivo in cantiere - tempo di scarico La medesima procedura verrà ripetuta per le due linee di produzione: wet/dry. La ricerca si svolgerà parte in centrale di betonaggio, parte in laboratorio presso I.I.C. e parte sui cantieri di destinazione del prodotto. In laboratorio verranno realizzate tutte le prove di rottura dei cubetti per valutare e confrontare le resistenze meccaniche dei due differenti prodotti, durante il processo di asciugatura e naturalmente a maturazione, a 28 giorni. In cantiere, tramite prova di abbassamento al cono di Abrams verranno analizzate e misurate oltre alla classe di consistenza, la lavorabilità e il mantenimento della lavorabilità dei calcestruzzi. I dati ottenuti verranno confrontati, mettendo in relazione diretta i processi e le metodologie di produzione con tempi e costi rilevati. I risultati ottenuti saranno messi a disposizione degli Associati I.I.C.
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NOTIZIE
[Tecnologie&Calcestruzzo] CINQUE TERRE, 27 MODULI
n Piramide siciliana
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Svetta sulle colline siciliane di Motta d’Affermo (Me) nella “Fiumara d’arte”, il parco scultoreo più grande d’Europa, la piramide inaugurata a marzo voluta dal mecenate Antonio Presti. La struttura della piramide, un tetraedro cavo, è stata realizzata in calcestruzzo con centinaia di lastre in acciaio corten, uno speciale materiale che l’aria ossida e “dipinge” di color bruno intenso. L’opera è alta 30 metri e i tre lati di base ne misurano 22; per realizzarla ci sono voluti circa due anni e mezzo. Al tramonto i raggi del sole accendono di rosso l’acciaio e la luce penetra all’interno della scultura attraverso un taglio sullo spigolo orientato a nord-ovest. L’opera sarà accessibile all’interno solo il 21 giugno di ogni anno, in coincidenza con il solstizio d’estate.
Il modulo [Tecnoreef] è un manufatto in calcestruzzo armato prodotto senza additivi sintetici, che può essere assemblato in svariate combinazioni e permette la costituzione di strutture stabili di reef artificiale su fondali marini. È costituito da una piastra ottagonale che presenta fori a forma circolare all’interno; le pareti dei fori sono a loro volta inclinate verso l’interno. Per salvare la spiaggia di Corniglia (SP) dall’erosione, ultimamente il Parco delle Cinque Terre ha scelto di creare una diga soffolta con tripodi formati da questi moduli, che essendo di forma cava neutralizzano la corrente erosiva generata dal moto ondoso, fungendo anche da substrato adatto alla colonizzazione di organismi marini per il ripopolamento del litorale. La barriera sarà lunga 150 metri: su un fondale di sette metri saranno collocati in linea 27 moduli anti erosione.
www.siciliaonline.it
n Gestire la sicurezza In collaborazione con Atecap, ICMQ ha messo a punto delle linee guida per l’applicazione della norma OHSAS e per la creazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori negli impianti di calcestruzzo, linee che disegnano la premessa metodologica per la costruzione di un modello che consenta un’applicazione sistematica e continuativa delle procedure da parte di tutti i lavoratori. Con questo modello le aziende creano le premesse per ottenere una certificazione analoga alla ISO 9001, che comprova il corretto adempimento delle norme previste dal Testo Unico da parte dell’impresa.
www.icmq.it
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www.tecnoreef.it
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TECNOLOGIA IN MOVIMENTO
La centrale di betonaggio mobile Mobybeton di [Betonrossi] è in grado di unire a prestazioni e capacità di mix design da impianto fisso la massima facilità di trasporto, montaggio e configurazione. Grazie alla modularità e linearità dei componenti, basta una giornata lavorativa per montare l’allestimento base e avviare l’impianto. La capacità produttiva di 80/100 metri cubi di calcestruzzo all’ora è paragonabile a quello di un impianto fisso. Dagli inerti di 150 millimetri per diga allo zero slump per aereoporti e strade, fino all’SCC, la sua stazione di controllo computerizzata permette di realizzare calcestruzzi di ogni tipo e consistenza, a qualità costante e controllata. L’impianto, concepito da Simem, è inoltre dotato di un sistema di recupero e riciclaggio delle acque reflue Betonwash. Mobybeton è preassemblato in tre moduli in configurazione di trasporto: due semirimorchi da 15,6 metri e un container da nove.
www.betonrossi.it
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n Riduzione dei tempi e più sicurezza nell’esecuzione di fondazioni ventilate
n Prefabbricazione a raccolta
IL VESPAIO E LA PROLUNGA
Assobeton chiama a raccolta le aziende del comparto della prefabbricazione per il proprio congresso che si terrà il prossimo 11 giugno: “Il nostro quattordicesimo congresso - spiega il presidente Renzo Arletti - si celebra in un momento particolarmente critico della congiuntura economica. Stiamo infatti vivendo una crisi strutturale che sta segnando profondamente anche il nostro comparto e che ci impone scelte coraggiose e responsabili. Con il contributo dei relatori illustri che sarò lieto di ospitare (tra cui Paolo Buzzetti, presidente di Ance e Federcostruzioni, e Augusto Federici, presidente di Federbeton - n.d.r.), mi auguro che il mondo delle costruzioni e della prefabbricazione in particolare possa individuare nuove strade e strategie efficaci per governare la crisi.”
www.assobeton.it Sistema Modulo + Geoblock
eoblock è una prolunga regolabile da utilizzare in combinazione con Modulo e Multimodulo di [Geoplast], i casseri a perdere in polipropilene rigenerato ideali per la realizzazione di vespai areati. L’utilizzo di Geoblock consente di ridurre in modo significativo costi e tempi di realizzazione delle fondazioni perché elimina la necessità di posare anche la casseratura interna delle travi di fondazione. Con l’impiego di queste prolunghe si ottiene una fondazione monolitica ventilata, sinonimo di sicurezza e stabilità delle strutture. Il prodotto assicura la perfetta chiusura di Modulo e Multimodulo permettendo la realizzazione di cordoli perimetrali e architravi in tempi brevissimi e senza la necessità di tagliare i cupolini, e impedisce il passaggio di calcestruzzo all’interno dell’intercapedine al momento del getto: si verifica così una riduzione dei tempi di armatura molto importante rispetto ai sistemi tradizionali. Con l’utilizzo di Geoblock la soletta monolitica ottenuta ha il grande vantaggio di non fessurarsi e non generare crepe. Realizzare una fondazione ventilata in soluzione monolitica aumenta inoltre la stabilità e la capacità di portata diminuendo in maniera sensibile i rischi di danno in caso di sisma. Geoblock è un prodotto flessibile ed adattabile in ogni situazione di cantiere: è disponibile infatti nelle lunghezze da 25 a 39 centimetri, combinabile con Modulo di altezza dai 13 ai 70 centimetri. www.geoplast.it
G
n Si estende Concrete Sono stati recentemente stipulati due nuovi protocolli d’intesa da Progetto Concrete, lo strumento di supporto tecnico per la prescrizione, l’utilizzo e il controllo del calcestruzzo. Il primo con Itaca (l’istituto che ha come scopo quello
di promuovere il coordinamento tecnico tra le regioni sulle tematiche degli appalti pubblici), finalizzato ad offrire agli uffici delle regioni tutti i supporti informativi e formativi in merito alle tematiche connesse alla prescrizione, produzione, messa in opera e controllo (ed anche al prezzo) delle forniture di calcestruzzo. Il secondo con Autostrada Pedemontana, la società che si occupa della progettazione e costruzione dell’omonima infrastruttura: nell’accordo Progetto Concrete assume il ruolo di consulente della committenza per la redazione della documentazione tecnica di progetto sul calcestruzzo armato.
www.atecap.it costruzioni giugno 2010 [37]
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
NOTIZIE[Tecnologie&Calcestruzzo] n L’ultimo frutto della ricerca Italcementi è un materiale dalle caratteristiche insperate, visibile in anteprima all’Expo Universale di Shanghai
LA LUCE OLTRE IL CEMENTO
stato presentato da [Italcementi] alla Triennale di Milano i.light, il nuovo “cemento trasparente” utilizzato per la realizzazione del padiglione italiano all’Expo Universale di Shanghai inaugurato il primo maggio: sviluppato nei laboratori di Bergamo, il materiale garantisce la trasparenza miscelando secondo un’innovativa formulazione cemento e additivi, che grazie a una grande fluidità legano una matrice di resine plastiche in un pannello che unisce alla robustezza caratteristica del materiale cementizio la possibilità di far filtrare la luce dall’esterno verso l’interno, e viceversa. Grazie a questa soluzione, per la prima volta è possibile un suo utilizzo industriale. Le resine inserite in questo particolare impasto hanno delle prestazioni di trasparenza migliori delle fibre ottiche, sperimentalmente utilizzate finora in questo campo, ma soprattutto costano molto meno, consentendone dunque una potenziale applicazione su larga scala. Per quanto riguarda il padiglione, è formato da 3.774 pannelli realizzati con 189 tonnellate di i.light, che ricoprono una superficie complessiva di 1.887 m2, circa il 40 per cento del totale della struttura, creando una sequenza di luci e ombre in continua evoluzione nel corso della giornata. L’effetto trasparenza si coglie, dall’esterno, soprattutto nelle ore notturne, quando col buio i pannelli lasciano filtrare le luci interne. Stando dentro il padiglione durante le ore diurne, si ha invece la chiara percezione delle variazioni di luminosità dell’ambiente esterno. Utilizzato per la prima volta a Shanghai, per il futuro il
È
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materiale si propone come componente architettonica con funzioni diversificate e fra loro integrabili, come ad esempio l’internal lighting (tecniche di ombreggiamento/diffusione della luce). «Ogni persona è quotidianamente a contatto con il cemento. Lo sforzo della ricerca Italcementi, in cui l’azienda investe oltre 13 milioni di euro all’anno, è quello di renderlo un materiale più sostenibile e in grado di creare ambienti sani e nei quali è piacevole vivere, come nel caso di edifici “trasparenti” dove la luce diventa protagonista», ha spiegato Enrico Borgarello, Direttore Innovazione Italcementi. www.italcementi.it
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POMPE AUTOCARRATE
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TRA LE POMPE AUTOCARRATE CON TARGA ITALIANA ARRIVA UNA SECONDA TEDESCA “OVER
50 METRI”. ALLESTITA AD AICHTAL SU CARRO A 6 ASSI (4 STERZANTI) PER 53 TON DI PTT, HA UN BRACCIO DA 58 METRI D’ALTEZZA E POMPA DA 160 M3/H. ECCO IL SUO PRIMO CANTIERE
Nuova sede di RCSMediaGroup La nuova pompa autocarrata della Tripodi ha fatto i sui primi passi nel cantiere di via Rizzoli a Milano, presso la nuova sede periodici di RCSMediaGroup. A lato della torre Rcs da 80 metri d’altezza completata nel 2007, infatti, il cantiere non si è mai fermato e l’area in riva al Lambro, dove un tempo sorgevano le tipografie del Corriere della Sera volute da Angelo Rizzoli, continua a evolversi. In questo articolo potete osservare la 58 metri tedesca stabilizzata al primo livello interrato che getta il solaio da 310 metri cubi di calcestruzzo del terzo piano di una palazzina in costruzione a sud della torre.
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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO egli ultimi anni le pompe per calcestruzzo autocarrate hanno guadagnato bracci di distribuzione con altezze operative un tempo impensabili per il mercato italiano. A limitare le altezze operative - se così vogliamo dire - sono state a lungo le norme dettate dal nostro Codice della Strada che rendono laboriosa l’omologazione di autocarri con più di quattro assi limitando di conseguenza la portata totale a terra a 48 tonnellate (12 tonnellate per asse) e per conseguenza il peso degli allestimenti e nello specifico la lunghezza dei bracci di distribuzione. Ricordiamo ancora oggi quando, nell’autunno 2003, arrivò la prima autocarrata italiana con braccio di distribuzione lungo più di 50 metri. Era una Putzmeister BSF 52.20H allestita su carro quattro assi Astra e voluta dalla Triger di Buccinasco (MI). Da allora anche i due principali costruttori italiani hanno posato alcuni esemplari da 58, 62 e 65 metri ma su carri a cinque assi.
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Conscia delle esigenze del mercato di pompe autocarrate nazionali, l’ambiziosa azienda Tripodi di Agostino Tripodi & Figli, basata a Colturano (MI), specializzata nel noleggio a caldo di pompe per calcestruzzo, ha voluto allargare la propria flotta con una macchina “all’altezza”; è il caso di dirlo. La squadra di Agostino Tripodi ha scelto una Putzmeister con braccio M 58-5 RZ, pompa BSF 16H LS e allestita su carro Mercedes Actros 6460 a sei assi con i primi tre e l’ultimo sterzanti. La scelta della 58 metri tedesca è stata determinata sia dall’esperienza positiva della Tripodi con le pompe autocarrate di Aichtal (l’azienda ne ha diverse in flotta tra cui una M 46-5 RZ) sia dalla consulenza della Agres di Cavenago Brianza (MI), agente delle pompe autocarrate Putzmeister per la Lombardia sia dal rassicurante supporto tecnico della Putzmeister Italia di Rimini. Abbiamo assistito al primo cantiere della nuova ammiraglia della flotta Tripodi alle porte di Milano, in Viale Sarca, nell’area “nuova sede Rcs”.
LA TEDESCA che mancava DI
MATTHIEU COLOMBO
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POMPE AUTOCARRATE
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U NA MARCIA IN PIÙ Tra le opzioni che “fanno la differenza” segnaliamo l’EBC (Ergonic Boom Control), ossia un sistema computerizzato capace di aiutare il pompista monitorando i movimenti del braccio e inibendo quelli ritenuti inopportuni come le oscillazioni derivanti dal pompaggio. Tra le funzioni garantite dall’EBC segnaliamo: apertura e chiusura automatica del braccio, rientro del braccio automatico mantenendo il terminale alla distanza da terra impostata, comando del terminale (si comanda il terminale e il computer gestisce automaticamente i movimenti del braccio), impostazione di una altezza massima e minima di lavoro e limitazione della rotazione del braccio, compensazione delle oscillazioni del braccio al lavoro. In sostanza, l’EBC è un opzione irrinunciabile che vale la spesa supplementare.
BRACCIO M 58-5 Altezza massima Raggio d’azione lordo Raggio d’azione netto Profondità massima Altezza d’apertura Lunghezza terminale Numero sezioni Ripiegamento Tubazione
57,6 m 53,6 m 49,5 m 42,4 m 12,3 m 4m 5 Riccio-Z (RZ) DN 125/5.5
www.putzmeister.it
ONE SIDE SUPPORT
58 METRI COLLAUDATI Tra le pompe autocarrate Putzmeister, la 58 con braccio RZ a 5 elementi è seconda per dimensioni solo alla M 63-5 e alla M 70-5 su trailer, realizzata per rispondere alle esigenze del mercato americano e presentata per la prima volta in Europa allo scorso Bauma. La 58 è la pompa autocarrata tedesca più grande mai arrivata in Italia. A differenza dei modelli con bracci fino a 42 metri, che sono assemblati in Putzmeister Italia, la M 58-5 RZ è allestita negli stabilimenti tedeschi della Casa madre e monta di serie il sistema OSS (One Side Support) che permette di lavorare con la stabilizzazione parziale del carro; segnaliamo inoltre la versatile apertura a bandiera degli stabilizzatori anteriori. Un punto di forza della macchina, oltre al numero di esemplari costruiti che in questa categoria non ha pari sul mercato, è la altezza minima di apertura del braccio, contenuta in 12,3 metri se rapportata ai 58 metri di altezza braccio.
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Come tutte autocarrate della Casa con braccio di estensione superiore ai 42 metri, la M 58-5 RZ ha il dispositivo di stabilizzazione OSS che permette di lavorare in sicurezza anche con la stabilizzazione parziale (tutti gli stabilizzatori a terra ma due soli stabilizzatori estesi) della macchina, limitando il campo di azione del braccio. L’OSS viene attivato o disattivato dall’operatore tramite chiave sul quadro comando del carro.
L’ELETTRONICA OTTIMIZZA LE PRESTAZIONI
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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Il gruppo pompante Con il braccio M 58-5 ad apertura Roll-Z si possono montare tre diversi gruppi pompanti con valvola a S accomunati dalla corsa dei cilindri pari a 2.100 mm ma declinabili in differenti versioni: il BSF 16 H (160 m3/h) con canne da 230 mm di alesaggio, il BSF 16 H LS con canne da 250 mm di alesaggio (160 m3/h), scelto da Tripodi per l’elevata pressione sul calcestruzzo che offre, e il BSF 20 H (200 m3/h) con canne da 280 mm di alesaggio. La tubazione del braccio è una DN 125/5.5.
LA SCELTA DI TRIPODI Modello Portata Pressione calcestruzzo Alesaggio canne Battute al minuto Corsa pistoni
BSF 16 H LS 160 m3/h 85 bar 250 mm 26/minuto 2.100 mm
SI FA TUTTO DAL RADIO Più che un radio è un ponte di comando! Intuitivo all’uso, il radiocomando Putzmeister permette all’operatore di eseguire contemporaneamente sei movimenti del braccio con due sole leve, variare la velocità dello stesso con un comando, di regolare e monitorare la pressione sul calcestruzzo della pompa, consultare e interagire con il cervello elettronico della macchina Ergonic, quindi regolare i giri motore del carro; giusto per fare alcuni esempi. In sostanza, grazie al nuovo display lcd l’operatore ha sempre tutto sotto controllo, motore del carro incluso.
CI SONO ANCHE L’EPS E L’EOC Sulla 58 la gestione computerizzata Ergonic, che regola le funzioni di pompa e motore dell’autocarro, include di serie il sistema EPS che gestisce elettronicamente le funzioni della pompa in base alle condizioni operative reali e ottimizza i cicli di pompaggio. Grazie all’EOC – il controllo elettronico della portata inseribile da carro e radiocomando la pompa regola il proprio regime in base alla richiesta dell’operatore e assorbe dal motore del carro la sola potenza necessaria permettendo di ridurre sia l’usura delle componenti della pompa sia i consumi di carburante.
IN BASE ALLA TEMPERATURA DELL’OLIO IDRAULICO costruzioni giugno 2010 [43]
POMPE AUTOCARRATE
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POMPATI 310 M3 DI CALCESTRUZZO IN 7 ORE
Salvatore Tripodi Responsabile tecnico Tripodi (in foto con il padre Agostino)
Al brindisi per il primo cantiere della 58 metri, da sinistra: Mauro Munaretti responsabile commerciale Putzmeister per il Centro Nord Italia, Luciano d’Alcantera responsabile commerciale della Agres di Cavenago Brianza (MI), Stefano Campidelli responsabile ufficio tecnico Putzmeister Italia, Agostino Tripodi titolare della Tripodi di Colturano (MI), Rosalba Tripodi responsabile amministrazione della Tripodi e Antonio Colombo socio fondatore della Agres di Cavenago Brianza (MI), concessionaria per la Lombardia dei prodotti Putzmeister e distributrice esclusiva per l’Italia dalla gamma Putzmeister Mörtelmaschinen.
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Abbiamo in flotta quattro Putzmeister: tre autocarrate (36, 46 e 58 m) e una betonpompa (31 m). Sono macchine, quindi hanno anche dei piccoli difetti, ma sono affidabili e non possiamo lamentarci. E poi il loro valore residuo sul mercato dell’usato è ottimo. È la prima volta che lavoro con la 58, devo imparare a conoscerla; per ora mi ha stupito molto l’agilità su strada e in manovra del carro 6 assi con 4 sterzanti.
Agostino Tripodi è da anni uno dei precursori italiani nella scelta di macchine operatrici per la distribuzione del calcestruzzo e in particolare ha sempre voluto modelli con bracci di lunghezza importante (anche sovradimensionati rispetto alla media dei cantieri) per elevare al massimo la sicurezza operativa. Apprezza da anni la qualità Putzmeister e sono fiero che oggi l’ammiraglia della sua flotta sia la prima 58 di Aichtal con targa italiana.
Antonio Colombo Socio fondatore Agres
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IN QUESTO NUMERO...
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Componenti Un acronimo (ROBUSTUS) che è già un programma, per il nuovo sottocarro a boccole rotanti di Berco
Sistemi di perforazione Tecnologia “trenchless” (senza scavi in superficie) sulle anse del Po
Martelli demolitori Come due martelli demolitori hanno sostituito con successo gli esplosivi in una cava del Levante
CAVE NERTI I
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NOTIZIE [Cave&Inerti]
HOPEN HOUSE PAVESE
n Aperture a Villafranca
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Due nuove cave di ghiaia e sabbia sono in fase di apertura sul territorio veronese; siamo infatti alle ultime fasi di allestimento per le ditte che hanno ottenuto le licenze, dalle quali il comune di Villafranca incasserà 270.000 euro: l’area di Colombarotto, in direzione di Valeggio, è in realtà l’ampliamento della cava aperta nel 1998 ed esaurita nel 2003. Il sito, autorizzato lo scorso anno dalla Regione, è entrato in funzione da pochi giorni. Lo gestisce la società Angiolino Magalini di Verona. Partirà a breve anche l’attività estrattiva a Pezze Corte, vicino all’aereoporto: i mezzi della Veneto Cave, la ditta che sfrutterà l’attività, sono già al lavoro per l’approntamento del terreno. La Giunta Regionale ha autorizzato gli scavi lo scorso 16 febbraio e la delibera è entrata in vigore il mese successivo.
Da diversi anni partner [Jcb], Meta di Codevilla (PV) è una importante realtà commerciale del Nord-Ovest, insediata su un’area di 30.000 m2, di cui 12.000 di piazzale e 5.000 coperti, attiva nella vendita e noleggio di macchine nelle provincie di Pavia, Alessandria e Asti. Meta ha colto l’occasione dell’open house 2010, il tradizionale appuntamento che il dealer Jcb ha ospitato nella propria sede tra il 24 e il 25 aprile scorso, per incontrare i propri clienti e annunciare contestualmente alcune importanti novità. Fra i pezzi forti della squadra messa in campo un escavatore cingolato JS160 NC e un gommato JS 145W, una coppia di terne 3CX e 4CX, due escavatori midi 8065 RTS e il nuovo 8085 ZTS; nutrita anche la rappresentanza del segmento “compatte”, con le pale Robot 170 e 190-1110T (quest’ultima, allestita con una grande fresa Simex, a fare la parte del leone sul palco principale) e i miniescavatori 8016, 8018 e 8030 ZTS. Per il settore del sollevamento, presente una pala gommata agricola TM310 Agri e una macchina decisamente versatile come il Teletruck TLT35D 4x4, il carrello elevatore con braccio telescopico.
www.larena.it
n Ampliamento a Faule Il Comitato direttivo del Parco del Po, tratto cuneese, ha approvato recentemente il progetto definitivo di ampliamento della cava di ghiaia e sabbia Fontane nel territorio di Faule. La cava, adiacente a due anse del Po, in vent’anni si amplierà fino ad abbracciare 325.000 m2 di superficie per una profondità di 56 metri; per poi trasformarsi in lago artificiale, da cedere al parco.
www.parcodelpocn.it
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www.jcb.com
n
FOTOVOLTAICO IN CAVA
Un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica sarà realizzato a Guglia (Modena) in un’area del monte Montanara utilizzata in passato come cava. Il progetto sarà realizzato da [Italcementi], proprietaria dell’area, con un investimento di quasi 20 milioni di euro. A pieno regime l’impianto, dotato di oltre 28.000 pannelli su una superficie di oltre 20 ettari, sarà il più potente realizzato finora sul territorio provinciale, essendo in grado di produrre oltre sette milioni di chilowattora all’anno di energia elettrica (con una potenza di 6.000 chilowatt), l’equivalente del fabbisogno di oltre 2.000 famiglie. Il progetto è stato approvato dalla Giunta provinciale al termine della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) che ha stabilito la compatibilità dell’impianto dal punto di vista paesaggistico, naturalistico, sismico e storico/architettonico. www.italcementi.it
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n
CATENE NEL DERBYSHIRE
Hillhead è una grande fiera biennale della filiera delle costruzioni che si tiene a Buxton, nel Derbyshire. È l’evento di questo genere più grande del Regno Unito e uno dei più grandi al mondo per quanto riguarda il mondo delle cave. I settori produttivi che tocca sono molti: le cave, le miniere, la demolizione e il riciclaggio, le grosse infrastrutture, la movimentazione, il calcestruzzo e i conglomerati bituminosi, la pavimentazione stradale, l’ingegneria civile, la piantumazione. Quest’anno l’evento si terrà da 22 al 24 giugno, su 140.000 m2, e vi prenderanno parte circa 500 espositori provenienti da tutto il mondo. [Rud-Erlau] sarà presente a questo evento per aggiornare gli operatori del settore sulle più recenti tecnologie delle catene industriali. Dal 2007, l’azienda si è segnalata per la significaticva innovazione nella sua offerta di prodotti, in particolare sul Terraplus, la catena per aumentare la trazione dei mezzi gommati da cava, che sta conquistando grandi fette di mercato e aiutando la produttività delle miniere e delle cave di tutto il mondo. L’azienda è orgogliosa tra l’altro di aver conservato la sua corona come produttore della più grande catena di protezione pneumatici, fornendo due set completi di Plus R75S: uno è stato montato su un caricatore gommato CAT 994 che opera in un grande cava di calcare francese, e l’altro su un LeTourneau 1850 che lavora in una miniera di ferro negli Stati Uniti.
n Geologia in convegno Il 29 e 30 Aprile a Sasso di Castalda (Potenza) si sono ritrovati più di cento tecnici e scienziati del territorio (geologi, ingegneri, architetti, agronomi, archeologi, economisti) provenienti da tutta Italia, per partecipare al convegno “Il Patrimonio Geologico: una risorsa da proteggere e valorizzare”. Hanno organizzato il convegno il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università degli Studi della Basilicata, la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale) e l’Ordine dei Geologi di Basilicata. I lavori sono stati aperti dal William Wimbledon, Presidente di ProGEO (l’associazione europea per la tutela del
www.erlau.com
La preziosa collaborazione fra l’Istituto per il Commercio Estero e CarraraFiere è nata con la prima edizione di CarraraMarmotec e si rinnova rafforzandosi anche per la trentesima edizione (19-22 maggio), portando a Carrara un nutrito numero di buyer e numerose delegazioni: 48 sono i selezionatissimi buyer esteri provenienti da Arabia Saudita, Argentina, Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Qatar, Giordania, Kuwait, Libano, Messico, Polonia, Russia e Turchia che saranno in fiera nell’ambito della Convenzione ICE-Regione Toscana.
patrimonio geologico), che ha parlato della opportunità di conoscere e salvaguardare la geodiversità (risorsa necessaria come la biodiversità). Sono stati trattati tutti i temi inerenti ai siti geologici, dal problema del loro riconoscimento alla loro gestione e valorizzazione a fini scientifici, educativi, didattici e turistici. In particolare le sessioni del convegno sono state: i geositi nella pianificazione territoriale, il patrimonio geologico nelle aree protette, la geoarcheologia, gli itinerari geologici e il patrimonio geologico come risorsa economica. Tutti gli intervenuti hanno espresso la volontà di proseguire le attività nel settore, sia strettamente scientifiche che gestionali e promozionali: queste ultime dovrebbero essere indirizzate soprattutto alla diffusione dell’informazione verso la popolazione e i gestori del territorio, a livello locale e centrale. Gli atti del convegno saranno pubblicati nell’ambito della rivista “Geologia dell’Ambiente” di Sigea.
www.carraramarmotec.com
www.sigea.it
n
ICE PORTA BUYER
costruzioni giugno 2010 [47]
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Un nuovo sottocarro riduce i costi operativi e gestionali della macchina
BOCCOLE ROTANTI
A
l Bauma 2010 [Berco] ha presentato al pubblico Robustus (rotating bushing track undercarriage system), il nuovo sistema sottocarro a boccole rotanti. È noto agli operatori del settore che, durante l’intera vita di un dozer o di un loader, più del 50 per cento dei costi operativi sia relativo al sottocarro. Allungare la vita delle componenti è dunque funzionale per ridurre i costi operativi e gestionali della macchina. Il suo componente strategico è la boccola rotante: se in un sottocarro tradizionale le boccole e gli sprocket si usurano velocemente a causa del reciproco strisciamento durante la traslazione, nel sistema robustus le boccole ruotano liberamente a contatto con gli sprocket, minimizzando l’attrito e usura reciproca. La vita di boccole e sprocket viene così estesa, al punto da rendere inutile l’operazione di rotazione di perni e boccole e sostituzione dei segmenti della ruota motrice e dell’intero sottocarro. La pista delle maglie è stata allargata, aumentando così la superficie di contatto maglia/rullo e maglia/idler. L’usura delle componenti risulta così ulteriormente bilanciata e priva di irregolarità. Migliore distribuzione degli sforzi e maggiore stabilità dei giunti si traducono in una sensibile riduzione del rumore e delle vibrazioni, il che favorisce una marcia più confortevole per l’operatore e il massimo controllo della macchina durante il lavoro. Il nuovo sistema è pienamente compatibile con i telai esistenti e le componenti standard: le vecchie macchine possono essere facilmente convertite, e allo stesso modo robustus è compatibile con le nuove generazioni di sottocarri caratterizzati da sistemi a maglie parallele o a maglie simmetriche. I test sul campo condotti da Berco indicano un aumento della vita del sottocarro del 35% permettendo fino a 6.000 ore di lavoro senza interventi di manutenzione o riparazione, per una riduzione dei costi che oscilla tra il 15 e il 25 per cento. www.berco.com
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NOTIZIE[Cave&Inerti] La tecnologia “trenchless”, ovvero senza scavi in superficie, utilizzata con successo nell’attraversamento in sub-alveo del fiume Po
TOC SOTTO IL PO
N
el 2008 la [Pato] di Occhiobello (RO) ha acquisito da Terna l’appalto per l’attraversamento del fiume Po in cavo interrato (per il collegamento entra/esci alla centrale termoelettrica Iride di Moncalieri) in subalveo, per mezzo di perforazioni con tecnica T.O.C. (Trivellazione Orizzontale Controllata). Alla luce dell’insuccesso da parte di altre imprese precedenti a causa della problematica tipologia del terreno, Pato ha
ritenuto opportuno integrare i dati geologi in suo possesso facendo effettuare nuovi carotaggi, avvalendosi della collaborazione di Vermeer Italia (per quanto riguarda la scelta delle attrezzature da utilizzare e dell’approccio più corretto al lavoro) e di Baroid (per quanto riguarda le miscele bentonitiche ed i polimeri). Questi hanno riscontrato una tipologia di terreno molto abrasiva, con massiccia presenza di quarzo e di trovanti. Le nuove informazioni hanno portato a focalizzare bene il tipo di intervento e ad effettuare con successo le perforazioni, conclusesi nell’ottobre del 2009. Per queste ultime Pato ha utilizzato una macchina Vermeer D200x300 da 100 tonnellate di tiro equipaggiata con aste da dieci metri. Come testa è stato utilizzato un Mud Motor (meccanismo di perforazione utilizzato con sistemi teleguidati) da 6 pollici e 3/4 con strumenti fondo foro ad elevata resistenza all’abrasione. Successivamente sono stati utilizzati degli alesatori da roccia da 14 pollici con cinque coni a denti TCI. Il Mud Motor è stato alimentato da una pompa ad alta pressione Vermeer SA300, mentre per l’unità di miscelazione e riciclaggio fango è stata utilizzata una Vermeer R300. www.pato.it
MARTELLI I DRAULICI
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SELCE e martello
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CAVE&I NERTI I MARTELLI DEMOLITORI DELLA SERIE HB DI ATLAS COPCO SONO STATI SCELTI, DOPO UNA SERIE DI TEST COMPARITIVI, PER LA DEMOLIZIONE PRIMARIA IN UNA AFFASCINANTE E IMPEGNATIVA CAVA DEL LEVANTE LIGURE DI
PAOLO BRUSCHI
U
n fronte di cava assai ripido, che limita di molto la movimentazione e impone precise e ben pensate soluzioni logistiche. Una esposizione della parete a sud-ovest, bruciata costantemente dal sole, che specialmente nella bella stagione mette a dura prova gli operatori e le macchine. Una roccia basaltica, e quindi una delle più abrasive che Madre Natura offra per ricavare inerti: in questo contesto non molto accogliente si sono trovati ad operare i martelli idraulici Atlas Copco, dopo la decisione dell’azienda estrattiva di interrompere la demolizione mediante esplosivi, che troppi problemi tecnici e burocratici stava apportando. Cava Acquafredda è situata a Castiglione Chiavarese (GE) tra il mare e le montagne, tra Moneglia e la Val di Vara nell’Appenino Ligure. La cava è stata acquistata dall’attuale proprietà nel 2000, e dopo qualche anno è stato scelto di abbandonare gli esplosivi per intraprendere la strada dei martelli idraulici. Dopo alcuni test comparativi tra differenti marche, l’azienda si è orientata verso Atlas Copco. Motivi della scelta, oltre alle prestazioni, l’affidabilità ed il servizio, che in un mercato maturo come quello dei “martelloni” rappresentano forse le vere discriminanti.
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MARTELLI I DRAULICI
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I martelli di Cava Acquafredda A Cava Acquafredda lavorano due martelli demolitori Atlas Copco: un HB 4200 montato su un escavatore CAT 345-C ed un HB 5800 montato su un escavatore Volvo EC 700-CL. L’HB 4200 ne ha sostituito uno identico precedente, che è stato permutato quando aveva 13.000 ore di lavoro fatte in cinque anni “ed era ancora perfettamente funzionante”. I martelli HB rappresentano la nuova serie dei demolitori pesanti per impegni gravosi di Atlas Copco, presenti sul mercato dal 2007. Hanno un rapporto tra prestazioni di percussione e peso considerevolmente migliore rispetto ai predecessori e offrono quindi la possibilità di utilizzare macchine portanti più piccole, riducendo gli investimenti e il costo di gestione, se è vero che è la macchina portante a fornire la potenza idraulica necessaria, che si riflette sul consumo di carburante: maggiore è l’efficienza operativa del demolitore, minori risulteranno i consumi e quindi i costi. I martelli presentano solamente tre parti mobili: distributore, pistone e utensile. Il numero ridotto di componenti riduce il rischio di guasti. Queste macchine sono dotate di dispositivi che ne regolano l’utilizzo in funzione di produttività e durata: AutoControl è un sistema di serie che adatta automaticamente la potenza del demolitore alle condizioni di lavoro, ottimizzandone il funzionamento: frequenza massima di
DATI TECNICI Classe di escavatore (tonnellate) Peso martello (kg) Portata d’olio (l/min) Pressione di esercizio (bar) Frequenza di battuta (min -1) Lunghezza utile utensile (mm) Diametro utensile (mm)
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HB 4200 42/75 4200 250/320 160/180 270/540 820 180
HB 5800 58/100 5800 310/390 160/180 280/530 905 200
battuta per i materiali teneri e potenza massima per i materiali più duri. Nelle applicazioni di riduzione, estrazione diretta o demolizione, i vantaggi sono evidenti: aumenta la produttività e riduce le sollecitazioni in caso di percussione a vuoto. VibroSilenced è un sistema che prevede una serie di elementi elastici di attenuazione che isolano acusticamente il meccanismo di percussione dal sistema di guida esterno. In effetti, non è un caso che i demolitori Atlas Copco siano tra i più silenziosi sul mercato. Il sistema è conforme ai requisiti della Direttiva 2000/14/CE. Inoltre il sistema VibroSilenced contribuisce a ridurre il livello di vibrazioni al quale sono esposti la macchina portante e l’operatore. PowerAdapt contribuisce a prevenire il sovraccarico spegnendo l’attrezzatura per evitare fermi macchina e riparazioni costose. Poiché i demolitori idraulici possono essere utilizzati su diverse macchine portanti, sussiste il rischio di sovraccarico idraulico a causa delle impostazioni di pressione dell’olio errate. Capita su altri martelli che le valvole di scarico della pressione spurghino di continuo l’olio nel serbatoio sprecando energia, aumentando la formazione di calore e compromettendo l’efficienza dell’unità, mettendola a rischio e riducendone la redditività.
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CAVE&I NERTI La cava Cava Acquafredda si occupa di estrazione, lavorazione e commercio di sabbie, pietrischetti e pietrisco basaltici di prima qualità, ricavati da un filone di diabase nel territorio di Castiglione Chiavarese (GE). L’acquisto nel 2000 della cava da parte dell’attuale proprietà ha portato ad una riorganizzazione e razionalizzazione degli impianti e dei sistemi di estrazione, che l’ha resa competitiva su tutto il territorio nazionale e una delle più note nel Nord Italia per questo pregiato materiale. L’estrazione (frantumazione primaria e secondaria) avviene dal 2005 per mezzo di escavatori dotati di martelli demolitori. La cava dispone di due impianti di frantumazione e vagliatura con capaci-
tà complessiva di 1500 m3 giornalieri. Le pezzature partono da aggregati fini 0/4 sia asciutti che lavati, per giungere al ballast ferroviario 31,5/50 con otto granulometrie intermedie. L’inerte di natura basaltica prodotto, grazie alla sua eccellente qualità è impiegato nei più diversi settori produttivi: ferroviario: pietrisco idoneo alla costituzione della massicciata su linee ad alta velocità e percorrenza. Stradale: inerte adatto per la composizione di conglomerati bitumosi drenanti ed antiskid. Edilizio: inerti per la realizzazione di aggregati per calcestruzzo con requisiti di resistenza e perforazione.
LUBRIFICAZIONE PLUG AND PLAY ContiLube II è un sistema automatico che offre una lubrificazione ottimale dei modelli HB. Viene collegato direttamente al demolitore idraulico ed è facile da usare, impostare e monitorare. La cartuccia a vite può essere sostituita senza attrezzi in modo facile e veloce, e contiene 500 g di pasta per utensili ad alta viscosità. Il sistema è dotato di una pompa compatta e autoadescante che eroga il grasso per l’utensile solamente quando necessario, contribuendo ad ottimizzarne il consumo. Tutti i collegamenti del sistema ContiLube sono ben protetti all’interno del gruppo martello. Il sistema è completamente automatico e facilmente accessibile, senza flessibili lunghi. Il livello nella cartuccia può essere controllato in qualsiasi momento in quanto è posizionata nel campo visivo dell’operatore del demolitore.
LA MANUTENZIONE “La solidità di questi martelli è sicuramente invidiabile: sostituiamo le punte una volta alla settimana, e forse ne abbiamo rotte un paio in cinque anni di utilizzo; altre rotture non ne riscontriamo mai, anche le parti in gomma all’interno della carcassa le troviamo sempre perfette. Cambiamo noi le bussole direttamente sul posto, in circa tre ore, senza dover portare il martello in officina ma semplicemente sganciandolo dall’escavatore. Se questi martelli vengono curati e viene fatta loro tutta la poca ma costante manutenzione che richiedono, problemi non ne danno. Anche grazie ai due ottimi escavatori che utilizziamo, poi, non si surriscaldano mai, nonostante questo fronte di cava sia esposto tutto il giorno al sole con temperature che d’estate sono atroci.”
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MARTELLI I DRAULICI
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Intervista
Da quando usate in cava i martelli idraulici?
Dopo l’entrata in vigore della legge Pisanu (Legge 155, luglio 2005, n.d.r.), l’uso degli esplosivi anche a scopi produttivi è divenuta un’operazione assai più complicata e burocratizzata di quanto già non lo fosse, visto che sono ben noti i problemi che chi fa uso di questi strumenti inevitabilmente si trova ad avere. Abbiamo quindi deciso di provare a verificare se l’uso dei martelli idraulici poteva essere una soluzione.
Remo Benzi Responsabile Cava Acquafredda
Qual è stata la motivazione per la quale avete scelto Atlas Copco? L’affidabilità e la competenza di Atlas Copco è ben nota nel nostro settore, ma in ogni caso noi non siamo partiti con idee preconcette ed abbiamo effettuato una serie di test gravosi, mettendo duramente alla prova martelli di differenti marche. Io personalmente in una macchina cerco sì le prestazioni, ma soprattutto affidabilità ed assistenza, tenendo conto anche che nella nostra cava i martelli non avrebbero lavorato mai meno di dieci ore al giorno. Tanto Atlas Copco che i prodottti forniti si sono alla fine rivelati all’altezza della loro buona fama e delle nostre esigenze.
I parametri su cui avete valutato i differenti tipi di martello quali sono stati? Per quanto riguarda le prestazioni, abbiamo innanzitutto cercato di valutare quale fosse lo strumento più adatto
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a lavorare con una materia prima impegnativa: la roccia che scaviamo è infatti di tipo basaltico, molto dura ma soprattutto molto abrasiva, ed è necessario quindi valutare da un lato la velocità del martello, ma soprattutto la sua capacità di resistenza a questo tipo di materiale, visto che non sempre la velocità di esecuzione si sposa bene con la roccia dura. Anche la grandezza dello strumento va ben calcolata, perché non è necessariamente vero che le dimensioni sono direttamente proporzionali alla produttività: noi nei tratti di materiale più tenero utilizziamo il martello più piccolo e più veloce. In tutto questo contesto abbiamo verificato che il martello più competitivo fosse appunto l’Atlas Copco.
Tornando all’assistenza: perché è
così importante per questo tipo di strumenti? Sappiamo bene come in una cava i fermi macchine siano delle incognite che è necessario evitare, visto che bloccano la produzione facendone lievitare i costi. I martelloni poi necessitano di una assistenza puntuale e ancor più delicata degli escavatori. La priorità assoluta, quindi, anche maggiore delle stesse prestazioni, è quella di avere un interlocutore valido: io se ho un problema voglio alzare il telefono e trovare un’azienda che mi ascolti, che abbia l’organizzazione e la capacità di farmi risolvere il problema in tempo reale, o che in via estrema me lo risolva direttamente.
«È potente. E fa risparmiare molto Diesel.» Le pale gommate L 586 2plus2: un risparmio di carburante fino al 20 %. La pala gommata L 586 2plus2 nella versione movimentazione blocchi ha convinto il signor Giorgio Vanelli, titolare della società Aldo Vanelli Marmi di Carrara, fondata nel 1936, grazie alla sua grande economia d’esercizio: questa pala gommata impiegata nel trasporto di blocchi di marmo consuma all’incirca il 20 % in meno di carburante rispetto ai modelli simili della concorrenza. Grazie alla massima potenza di movimentazione, alla qualità di lunga durata e all’elevata disponibilità, le macchine assicurano anche a voi vantaggi decisivi, blocco dopo blocco. Giorgio Vanelli
Liebherr-EMtec Italia S.p.A. Via dell’Industria 8-12 I-24040 Lallio (BG) Tel.: (035) 69 691-00 Fax: (035) 69 691-79 www.liebherr.com
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Percorso dei cicli di carico: oltre 100 metri Consumo di carburante: ca. 25 litri / ora
Il Gruppo 6.5.2010 17:30:34
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WALKAROUND ACCHINE M Il Midi cingolato
Peso operativo 9,62 ton Potenza netta 54,7 kW
DI
CLAUDIO MARINI
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I PLUS DI COSTRUZIONI n ALLESTIMENTO STANDARD: n NUOVO BRACCIO - ATTACCO RAPIDO IDRAULICO YANMAR - 3° E 4° CIRCUITO PER ACCESSORI - VALVOLE DI BLOCCO SU SOLLEVAMENTO, PENETRAZIONE E LAMA - OCCHIELLO OMOLOGATO PER SOLLEVAMENTO
n MOTORE YANMAR TURBO
DA 54,7 KW (+21%) A CONTROLLO ELETTRONICO CON SELETTORE ECOPOWER
n LARGO 2,32 M, CON: FORZE +18%
ALTEZZA DI SCARICO +8% PLINTO VERTICALE +16% STABILITÀ SU 360° +24%
n RUOTA IN 3,44 M n RETRO TORRETTA
“SHORT RADIUS” (17CM) CON RICHIAMO BRACCI ENTRO IL “GIRO-CINGOLO”
n PASSO 3,07 M (+6%)
MONOBLOCCO E GIUNTO DI BRANDEGGIO IN FUSIONE
n RETRO TORRETTA PROTETTO
n PROTEZIONE GIUNTO
ROTANTE E FLESSIBILI SUL BRACCIO
n CICLI RAPIDI CON
RADDOPPIO DI PORTATA E MOVIMENTI SIMULTANEI
n VISIBILITÀ ECCEZIONALE
ANCHE SUL RETRO IN UNA CABINA 111X138 CM
n ESCLUSIVO SISTEMA DI
VENTILAZIONE DEL PIANALE CABINA/VANO MOTORE
n NUOVI PORTELLI VANO MOTORE
n NUOVA POMPA RIFORNIMENTO CARBURANTE
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
Il pi첫 pesante e potente Short radius (9,6 t) che ingombra come un 8 t
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YANMAR SV100-1
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NON ESISTE “SHORT RADIUS” PIÙ POTENTE MOTORE YANMAR TURBO DA 54,7 KW (+21%)
CONTROLLO ELETTRONICO DEL MOTORE “Eco” Mode
SELETTORE “ECO” PER CONSUMARE IL 26% IN MENO Nei lavori meno impegnativi, selezionando la modalità “Eco” il regime motore viene limitato elettronicamente a 1.900 g/min
AUTOPROTEZIONE DA SOVRACCARICHI Nel caso i sensori di bordo rilevino una scarsa pressione di lubrificazione dell’olio motore od una eccessiva temperatura del refrigerante, il computer del motore riduce la potenza erogata sino alla scomparsa dell’anomalia Computer motore (ECU) sistemato dietro al sedile, lontano da vibrazioni e calore (affidabilità)
[60] costruzioni giugno 2010
4 VALVOLE PER CILINDRO Consentono maggior coppia a basso regime e migliorano la combustione sotto sforzo
Ritorno al minimo automatico di serie
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CONTROLLO DELL’EGR
Turbo Charger
(Exhaust Gas Recirculation) Finalità dell’EGR Il ricircolo dei gas di scarico, ormai inerti, riducendo la temperatura di combustione, limita l’emissione d’Ossido d’Azoto (NOx gas nocivo) che le è proporzionale
ECU
Intake
EGR Cooler
Speed, Load & Temp.
Exhaust
EGR-Valve
One way valve
Inj-Nozzle
Re-circulation
Piston
TURBO PROTETTO DAI FUORIGIRI Pressostato che salva il turbo dai fuorigiri (affidabilità) ed uniforma la combustione eliminando i picchi di pressione dell’aria di alimentazione (parzializza i gas di scarico tramite un leverismo ed un diaframma)
Vantaggi dell’EGR a controllo elettronico, con scambiatore di calore (rispetto ai sistemi con ricircolo continuo interno): - usura dimezzata delle valvole di scarico (non si aprono due volte per ciclo) - minimo stabile (non si ricircola gas nei cicli scarsi di ossigeno) - minor quantità di ricircolo costruzioni giugno 2010 [61]
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NON ESISTE “SHORT RADIUS” PIÙ PESANTE Il gruppo di brandeggio ruota all’interno del cingolo
3,44 M
17 CM
UN MIDI DA 9,62 T CHE RUOTA IN MENO DI 3,5 M
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DI SERIE: VALVOLE DI BLOCCO SU SOLLEVAMENTO, PENETRAZIONE E LAMA
SOLLEVA 2.752 KG (DISTANZA 3 M, AL SUOLO, SU 360°)
SOLLEVA IL 24% IN PIÙ Rispetto ad una macchina di pari larghezza si guadagna sulla carreggiata (stabilità) grazie alla cingolatura “asimmetrica” (anziché simmetrica al centro). I bordi esterni della cingolatura resistono anche meglio agli urti (robustezza)
3,07 M
(+ 6% ) 1,87 M
costruzioni giugno 2010 [63]
YANMAR SV100-1
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PRESTAZIONI DI SCAVO SOPRA LA MEDIA
FORZA ALLA BENNA 6.850 DAN (+18%) FORZA AL PENETRATORE 4.670 DAN (+17%)
[64] costruzioni giugno 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
ALTEZZA DI SCARICO 5,15 M (+8%) PROFONDITÀ PLINTO VERTICALE 3,87 M (+16%)
5,15 M
TIRO PODEROSO 7.550 DAN (+14%)
ECCEZIONALE ESCURSIONE DELLA LAMA: 52 CM ABBASSAMENTO 42 CM SOLLEVAMENTO
costruzioni giugno 2010 [65]
YANMAR SV100-1
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STRUTTURE PIÙ ROBUSTE IN FUSIONE NUOVO MONOBLOCCO CON BASE IN FUSIONE Le strutture in fusione (rispetto a quelle in carpenteria) evitano saldature in zone molto sollecitate (affidabilità) e consentono di modellare meglio i profili
Faro in ottima posizione (non sul lato braccio): protetto e senza zone d’ombra laterali
Protezione aggiuntiva disponibile con le valvole di blocco
[66] costruzioni giugno 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
Piastra di protezione del giunto rotante di serie
NUOVO DISEGNO DELLA STRUTTURA IN FUSIONE DEL GRUPPO DI BRANDEGGIO
costruzioni giugno 2010 [67]
YANMAR SV100-1
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PROTETTA DA URTI Il contrappeso circonda l’intero perimetro della torretta proteggendola da urti. Le cofanature in lamiera sono piÚ robuste
[68] costruzioni giugno 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
IDRAULICA CHE CONSUMA POCO POMPE “VICINE” AL DISTRIBUTORE PER RIDURRE LE PERDITE DI CARICO
RADDOPPIO DI PORTATA SUL PENETRATORE E MOVIMENTI SIMULTANEI Quando la terza pompa (P3) ad ingranaggi non è utilizzata (per brandeggio o rotazione) somma la sua portata a quella di penetrazione accelerando la velocità dei movimenti Brandeggio - Raddoppio su Penetratore Minima distanza tra pompe e distributore Mot Raddoppio su Penetratore - Benna
Mot
Brandeggio - Rotazione - Penetratore
Mot
Di serie, occhiello e cinematismo benna omologati per il sollevamento
DI SERIE: - ATTACCO RAPIDO “IDRAULICO” ORIGINALE YANMAR - 3a E 4a LINEA AGGIUNTIVA PER ACCESSORI
La qualità di fabbricazione della connessione evita perdite di carico o riduzioni di flusso. L’assenza di cavità (“faccia piana”) facilita la pulizia prima della connessione
YANMAR SV100-1
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NUOVA CABINA LARGA 111 CM La nuova posizione del tergicristallo aumenta l’area tersa del 20%
M
C 8 3 1
111 CM
[70] costruzioni giugno 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di VETRO CURVO POSTERIORE
]
Il piantone è spostato nella zona “morta” dietro la testa dell’operatore
ESCLUSIVO VETRO DIAGONALE PER LA VISIBILITÀ SUL CINGOLO E LA TRE/QUARTI POSTERIORE
VISIBILITÀ A 360°
LA PORTA PER TAGLIE FORTI: ALTEZZA 151 CM LARGHEZZA UTILE
59 CM
NUOVO PARABREZZA INCLINATO E CURVO: FAVORISCE LA VISIBILITÀ VERSO L’ALTO costruzioni giugno 2010 [71]
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NUOVI MANIPOLATORI CON COMANDO ELETTRO-PROPORZIONALE PER GLI ACCESSORI Per maggior pulizia in cabina, gli utensili stanno in un box esterno
Facile pulizia del filtro aria di pressurizzazione cabina
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
costruzioni giugno 2010 [73]
YANMAR SV100-1
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VENTILAZIONE ESCLUSIVA L’UNICO ESCAVATORE CON PIANALE CABINA VENTILATO Il ventilatore del motore aspira l’aria attraverso la feritoia sotto la cabina e la soffia sui radiatori. In tal modo, le parti idrauliche ed il motore non trasmettono calore alla cabina
ARIA CONDIZIONATA DI SERIE
Doppia finestra laterale
7 BOCCHETTE DI VENTILAZIONE PARABREZZA INFERIORE SOVRAPPONIBILE
Ingrassatore nelle cerniere
LE CERNIERE DELLA PORTA NON CIGOLANO! [74] costruzioni giugno 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di SEDILE CON “DOPPIA SLITTA” E SOSPENSIONE PNEUMATICA
NUOVA PEDALIERA
Regolazione longitudinale dell’intero blocco o del sedile rispetto alle consolle
DETTAGLI PER IL COMFORT
]
YANMAR SV100-1
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MANUTENZIONE AGEVOLATA NUOVO PORTELLO LATERALE PER UN FACILE ACCESSO AI RADIATORI I radiatori non si intasano perché il ventilatore soffia verso l’esterno
COMODO ACCESSO ALLA BATTERIA PER AVVIAMENTI D’EMERGENZA Stacca batteria per evitare dispersioni elettriche durante i fermi prolungati
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
OTTIMO ACCESSO AI FILTRI DEL COMBUSTIBILE Un rubinetto evita lo svuotamento di combustibile dalle tubazioni durante la pulitura del separatore acqua/gasolio
Involucro trasparente con rubinetto sottostante per l’immediato riscontro e spurgo delle impurità
Una pompetta elettrica esegue automaticamente l’autospurgo dell’aria senza interventi manuali
TENSIONAMENTO DELLE CINGHIE SENZA FATICA E CONTORSIONI
Un tenditore a vite ben accessibile facilita la registrazione
Stop automatico per troppo pieno o tanica vuota
NUOVA POMPA ELETTRICA PER IL RIFORNIMENTO
La capacità di 115 litri consente maggiore autonomia (+ 5%)
Porta pompa del grasso
NUOVO SERBATOIO “PLASTICO” ANTIRUGGINE E ANTICONDENSA costruzioni giugno 2010 [77]
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YANMAR SV100-1
WALKAROUNDMACCHINE [di
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SCAMBIATORE DI CALORE PER L’OLIO MOTORE INTERVALLO CAMBIO OLIO A 500 ORE Grazie all’attenuazione dei picchi di temperatura, l’olio mantiene più a lungo la capacità lubrificante
PRESE RAPIDE DI PRESSIONE BEN ACCESSIBILI PER L’IMPIANTO IDRAULICO
FACILE SOSTITUZIONE DELLE TUBAZIONI Le tubazioni del braccio passano sopra al giunto di brandeggio (non all’interno) riducendo le usure, le perdite di carico e favorendo l’eventuale sostituzione
La connessione intermedia sul telaio evita di sostituire una tubazione più lunga, che arriva al giunto rotante in posizione scomoda Si ringrazia Paolo Canziani della Concessionaria Ammann Yanmar, con sede a Saronno (Va), per la collaborazione e la disponibilità
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Tutte le Macchine Movimento Terra in 2 libretti Construction Line
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Compact Line LINEA CONSTRUCTION - Caricatori Gommati - Caricatori Cingolati - Escavatori Gommati - Escavatori Cingolati - Dozer - Grader
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MACCHINE COMPATTE - Mini e Midi Escavatori Cingolati e Gommati - Pale Compatte Gommate - Pale Compatte Cingolate - Terne a Telaio Rigido e Articolato - Sollevatori Telescopici
BAUMA 2010
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È iniziata la
SELEZIONE naturale DI
CLAUDIO MARINI
LANCIATE OLTRE 155 MACCHINE MOVIMENTO TERRA, SOPRATTUTTO COMPATTE. SALGONO A 7 I COSTRUTTORI CHE HANNO PRESENTATO MODELLI “IBRIDI”. SOLUZIONI STAGE IIIB PER TUTTI I COSTRUTTORI DI MOTORI. CAUSA NUBE VULCANICA , AFFLUENZA IN CALO (-17%) ggi, si possono costruire macchine movimento terra “ibride”, che consumano fino al 50 per cento in meno: un risparmio economico enorme, che sarà contrastato dal prezzo di vendita, volutamente elevato, non per reale costo industriale, previsto addirittura inferiore all’attuale appena raggiunta l’economia di scala, ma per evitare di penalizzare l’usato tradizionale, travolgendo economicamente le reti di vendita. Il prossimo anno assisteremo al lancio di centinaia di modelli con motori Stage IIIB, nel 2014 di modelli Stage IV, però pochi Costruttori hanno disposto di denaro e capacità per includere in questo salto generazionale anche la tecnologia ibrida. Chi riesce in questo intento risparmia denaro rispetto a chi, prima sviluppa la macchina Stage IIIB, poi la Stage IV ed infine la ridisegna per trasformarla in ibrida. È poi lecito supporre che nei prossimi anni di economia in scarsa espansione, chi abitualmente acquista macchine usate cercherà di far durare il più possibile il parco tradizionale, facilitato dalla scarsità di lavori,
O
[80] costruzioni giugno 2010
per attendere l’arrivo di usati “ibridi” affidabili. Tra l’altro, le trasmissioni elettriche dovrebbero durare ben più di quelle idrostatiche o idrocinetiche, ragione per cui le macchine ibride saranno apprezzate anche per la maggior durata dei componenti oltrechè per la riduzione dei consumi e del rumore (ma chi le ripara guadagnerà meno). L’esportazione di macchine Stage IIIB di seconda mano (o nuove) verso paesi meno regolamentati sull’anti-inquinamento, sarà ostacolata dal fatto che i nuovi motori necessitano di gasolio con basso contenuto di zolfo, altrimenti si danneggiano rapidamente. Inoltre, in economia stagnante, le imprese riducono il parco macchine, comprando il nuovo, ma dando indietro un numero maggiore di macchine usate, ragione per cui lo stock di seconda mano diventa un problema troppo grosso per distributori medio-piccoli. Dunque, l’inarrestabile perdita di margine delle Reti di vendita, anche conseguenza della rapida perdita di valore dell’usato, determinata proprio dall’innovazione, sta costringendo molti
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DI
Costruttori a verticalizzarsi fino al commerciale. Coloro che già oggi vendono “in diretta” accelerano questo processo, penalizzando coloro che vorrebbero un margine di contribuzione anche nel commerciale. Naturalmente, la vendita tramite filiali non pare la più efficiente, ma una società paritetica costruttore/distributore attuale, parrebbe essere di buon senso, e consentirebbe allo stesso costruttore di "sentire" direttamente il mercato, senza passare attraverso le orecchie del distributore indipendente, a volte faziose. In sostanza, la vendita del nuovo non dà margine o genera perdita, pur di mantenere o migliorare la quota di mercato a scapito di altri. L’usato, un tempo ente sostanziale di profitto, diventa marginale o gravante. Tale fenomeno non dura a lungo per il concessionario “privato” di medio-piccolo fatturato, ma diventa una guerra di resistenza tra colossi del movimento terra, che accedono al credito di Stato o bancario più facilmente, solo perchè troppo “grossi” per fallire.
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La chiusura degli spazi aerei sul Vecchio Continente a causa della nube di cenere alimentata dal vulcano islandese Eyjafjallajokul non ha impedito soltanto ai visitatori di presenziare al Bauma ma anche ai top manager. Tra gli assenti anche Douglas R. Oberhelman,Vice Chairman e CEO Elect della Caterpillar, costretto a presentarsi alla stampa tecnica mondiale in videoconferenza da Peoria (alzandosi alle 3 del mattino). Oberhelman ha anzitutto dichiarato che “il mercato delle macchine movimento terra è tutt’ora in crisi a livello mondiale e che forse potrebbe riprendersi nel 2011. Ha sottolineato come oggi per Cat sia fondamentale trovare soluzioni di distribuzione e assistenza “locali”, ossia su misura dei mercati dei singoli Paesi, e di quanto la rete europea sia tutt’oggi strategica. Concorda poi nel dire che la gestione degli stock di macchine usate (second life) è una delle problematiche più delicate e attuali”. Al riguardo gli abbiamo domandato se crede nei distributori partecipati direttamente da Caterpillar. “Io credo - ha spiegato - in una rete fatta di dealer locali forti e assolutamente indipendenti e non ritengo opportuno fare crescere una rete mondiale partecipata dalla Casa madre. Oggi i dealer devono avere una “green vision”. Oggi Cat e la sua rete devono garantire alla clientela valori come, riduzione costi, produttività e redditività (alto valore dell’usato nel tempo), uniti ai concetti di rispetto per l’ambiente (riduzione CO2 emessi) e sostenibilità”. Al riguardo, “Cat sta investendo da anni nello sviluppo di motorizzazioni all’avanguardia anche per il livello di emissioni (motori Stage IIIB collaudati) e nella realizzazione di soluzioni innovative come la diriveline elettrica del dozer D7E”. M.C.
A TT
RE I dealer devono essere forti e indipendenti, parola di Oberhelman
Douglas R. Oberhelman Vice Chairman e CEO Elect di Caterpillar
Ritornando alle macchine ibride scopriremo, tra non molto, anche i venditori di fumo che sempre si annidano dietro le grandi innovazioni. Infatti, alcuni Costruttori “seri” parlano, espongono e addirittura già vendono macchine “ibride”, frutto di menti geniali, dopo averle sperimentate in mezzo mondo, al contrario di altri che ne venderanno poche, perchè improvvisate. In ultimo, consideriamo che tra i vantaggi della macchina ibrida, c’è anche la possibilità per il Costruttore previdente di rimandare lo stravolgimento estetico ed economico conseguente alla regolamentazione Stage IIIB/Stage IV di uno/tre anni (per le macchine di potenza compresa tra 130 kW e 190 kW circa). Infatti, la potenza ibrida richiede un motore meno potente di quello attuale (meno 40 per cento circa), ragione per cui si rimanda di uno/tre anni la rivoluzione tecnologica per rispettare le normative anti-inquinamento (si rientra in uno scaglione inferiore). Inoltre, il risparmio dovuto al motore di minor cilindrata, alla mancata aggiunta di filtri antiparticolato, catalizzatori, sistemi con Urea e di tutte le complicazioni dello Stage IIIB e del successivo Stage IV, potrebbe invece essere indirizzato verso il progetto dell’ibrido. Senza dimenticarsi infine che le macchine con motore Stage IIIA potranno essere rivendute usate nei mercati emergenti (senza problemi di eccedenze in zolfo nel gasolio) dando "ossigeno" a commercianti ed esportatori di usato e dando più tempo ai combustibili a basso tenore di zolfo per essere diffusi anche su mercati oggi ancora arretrati. costruzioni giugno 2010 [81]
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DUMPER ARTICOLATO
ASTRA Astra presenta il nuovo Dumper articolato ADT30D con sospensione anteriore ridisegnata, sospensione posteriore rinforzata e nuovo cruscotto che integra un innovativo processore oltre la videocamera posteriore
(Protagonista del Walk Around Macchine,) Costruzioni n° 636 aprile 2010 alla pagina 92
MODELLO Portata nominale Capacità cassone Peso a vuoto Peso carico Potenza Coppia max Regime coppia max Motore (Marca)
ADT30 28,16 17,6 22,57 50,73 260 165 1140 Iveco mod. Cursor 10 Cilindrata l 10,3 Cilindri N° 6 Alesaggio x corsa mm 125 x 140 Regime di taratura rpm 1900 Velocità del pistone m/s 8,87 Valvole per cilindro N° 4 Distribuzione Head cams Iniezione MEUP Fasi d'iniezione N° 3 EGR - Ricircolo gas di scarico cont. int. Alimentazione aria turbo after Pompe fix Portata l/min 248 Regolazione pompa no Distributore a cassetti aperto Pressione Mpa 18,5 Comando ribalt cassone tipo elettrico Tempo soll cassone s 13 Trasmissione Contralberi PS Lock up convertitore si/no sì Rapporto conv. coppia 2,08:1 Marce N° 6+3 Trazione 6 x 2 no Velocità traslazione km/h 46,6 Differenziali LSD Differenziale interassiale 100% Sospensioni ant. idropneumatiche Sospensioni post. quadrilatero art. Freni pneum-idro secco Potenza retarder kW 263 fr. motore Retarder tipo pneum. motore Pneumatici 23.5 x 25 Passo m 4,36 1,7 Sbalzo ass. ant/artic. m 2,82/1,21 Carreggiata m 2,36 Articolazione ° 45 ton m3 ton ton kW daNm rpm
CATERPILLAR Caterpillar lancia il 336E (sostituirà il 336D), disponibile per la vendita a partire dal 2011 (motore Stage IIIB) ed il 374D (sostituirà il 365C) con maggiori prestazioni e peso (72,6 ton). Dati non disponibili
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CNH - CASE - N EW HOLLAND Case introduce anche in Europa due Dozer già commercializzati negli Stati Uniti
ESCAVATORI GOMMATI-NEW HOLLAND MODELLO Peso (lama) Peso (lama+2st) Peso (4 stab.) Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Distanza Potenza netta Motore (Marca)
ton ton ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m m Pneumatici Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Lama (largh. x alt.) m Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m
WE150 COMPACT WE170 COMPACT WE190 15,2 17,25 18,8 15,7 17,65 19,9 n.d. 18,15 20,4 3,8 4,4 5,1 4,5 4,5 4,5 90 105 118 NH NH NH 445TA/MLH 667TA/MEC 667TA/MEB 4,5 6,7 6,7 4 6 6 104 x 132 104 x 132 104 x 132 2000 2000 2000 8,8 8,8 8,8 4 4 4 conv. conv. conv. conv. conv. conv. 1 1 1 cont. int. cont. int. cont. int. turbo after turbo after turbo after var var var 2 x125 + 80 2 x 145 + 80 2 x 154 + 110 Full LS Full LS Full LS press. comp. press. comp. press. comp. 34/37 bst 34/37 bst 34/37 bst 30 30 30 9,5 9 9,5 2,55 2,55 2,65 2,52 2,54 2,54 10.00 x 20 10.00 x 20 10.00 x 20 T T T 2,3 2,6 2,4 4,97 5,69 5,76 3,42 4,42 4,06 8,46 9,23 9,27 6,99 7,41 7,34 9620 10640 11560 6160 6540 9350 1,75 1,9 2,45 2,5 2,5 2,54 2,53 x n.d. 2,53 x n.d. 2,53 x n.d. 8,13 8,39 8,97 2,72/3,1 2,91/3,1 2,94/3,21
DOZER-CASE MODELLO Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)
1150K 1650L ton 12,64/13/13,3215,97/16,64/17 kW 88 107 Case Case mod. 667TA/EDJ 667TA/EDJ Cilindrata l 6,7 6,7 Cilindri N° 6 6 Alesaggio x corsa mm 104 x 132 104 x 132 Regime di taratura rpm 2200 2200 Velocità del pistone m/s 9,68 9,68 Valvole per cilindro N° 4 4 Distribuzione conv. conv. Iniezione CR CR Fasi d'iniezione N° 2 2 EGR - Ricircolo gas di scarico int. cont. int. cont. Alimentazione aria turbo after turbo after Pompe fix fix Portata l/min 132 132 Regolazione pompa no no Distributore a cassetti press. comp. press. comp. Pressione (max) Mpa 19,5 19,5 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° n.d. n.d. Vel. (min-max/rev) km/h 9,7/9,,7 9,7/9,,7 Sistema di sterzo Hydrostatic Hydrostatic Passo m 2,59 3,04 Rulli d'appoggio N° 7 8 Carreggiata m 1,78/1,98/1,98 1,87/2,13/2,13 Suole mm 508/508/864 558/558/864 Capacità lama mc 2,9/3,2/3,2 3,1/3,1/3,2 Tipo lama 6Way 6Way Larghezza lama m 3,05/3,35/3,35 3,2/3,4/3,4 Peso ripper ton 1,043 1,355 Denti ripper N° 3 5 Lungh. (no ripper) m 5,03 5,66 Altezza trasporto m 2,83 2,99
New Holland presenta un nuovo Mini (dati non disponibili). Sui grader Serie 7 ridisegna la cabina (prestazioni invariate). Presentati anche tre escavatori gommati
costruzioni giugno 2010 [83]
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BAUMA 2010
DOOSAN-BOBCAT ESCAVATORI CINGOLATI-DOOSAN MODELLO Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca)
DX235 DX380 DX700 LCR LC LC ton 23,7 37,9 70,1 ton n.d. 12,26 n.d. m n.d. 5 n.d. kW 125 202 345 Doosan Doosan Isuzu mod. DLo6 DL08 AH/6WG1XYSC Cilindrata l 5,89 7,64 15,68 Cilindri N° 6 6 6 Alesaggio x corsa mm 100 x 125 108 x 139 147 X 154 Regime di taratura rpm 1900 1900 1800 Velocità del pistone m/s 7,92 8,80 9,24 Valvole per cilindro N° 4 4 4 Distribuzione n.d. n.d. Head cams Iniezione CR CR CR Fasi d'iniezione N° 3 n.d. 3 EGR - Ricircolo gas di scarico n.d. n.d. electr. ext. Alimentazione aria turbo after turbo after turbo after Pompe var var var Portata l/min 2 x 220 2 x 278 2 x 436 Regolazione pompa LS LS LS Distributore a cassetti conv. conv. conv. Pressione (max) Mpa32,4-34,3 bst 34,3 31,4-34,3 bst Velocità traslazione km/h 3,1 - 5,8 2,9 - 4,8 2,8 - 4,6 Velocità rotaz. torr. rpm 11,3 9,3 7,1 Passo m 3,65 4,25 4,73 Carreggiata m 2,39 2,75 2,75 var 3,35 Braccio m M 5,7 M 6,5 M 7,7 Penetratore m 2,9 3,2 3,55 Profondità di scavo m 6,67 7,46 8,41 Prof. plinto m 5,35 5,85 8,27 Dist. scavo a terra m 9,63 10,96 12,99 Altezza di carico m 7,96 7,27 10,47 Forza strappo daN n.d. 24000 n.d. Forza penetrazione daN n.d. 17600 n.d. Sbalzo post. torr. m 1,68 3,5 4,09 Largh. torretta m 2,87 2,99 3,41 Larghezza cingoli m 2,99 3,35 3,4 var 4 Suole mm 600 600 650 Lungh. trasporto m 8,96 11,29 13,25 Alt. braccio/cab m 2,87/3,08 3,36/3,16 4,22/3,51 Batteria Ah 2 x 100 2 x 150 n.d. Alternatore A 50 50 50 Serbatoio gasolio l 320 550 900 Sistema idraulico l 230 460 790
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Doosan completa la parte alta della gamma con il DX700LC e la integra con il DX235LCR ed il DX 380LC (fuori sagoma 3 m) Doosan presenta un escavatore ibrido (schema base non disponibile) nellʼintorno dei 20 ton che presumibilmente utilizza un motore Stage IIIA sotto cofani “bassi” (non contengono gli ingombranti catalizzatori o filtri antiparticolato?). Tale macchina può, nuova o usata, lavorare ovunque nel mondo, anche dove il gasolio contiene quantità eccessive di solfuro. Questo aspetto risolve un problema incipiente delle reti commerciali europee o Nord americane che in futuro faranno fatica ad esportare gli eccessi di usato (con motori Stage IIIB) verso mercati meno regolamentati nellʼanti-inquinamento. Inoltre, la riduzione della dimensione del Diesel (legata al disegno base dellʼibrido) potrebbe consentire di inserire gli accessori antiinquinamento (filtri-catalizzatori-urea...) senza stravolgere le carrozzerie.
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MACCHINE&ATTREZZATURE SOLLEVATORI TELESCOPICI-DOOSAN MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
ton m ton m ton ton N° kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Tiro alle ruote daN Freni Pneumatici Passo m Carreg./L. pneu. m Raggio sterzo pneu. m Forza di strappo daN L. (alla piastra) m Altezza trasporto m
DT70 DT120 7 12 9,5 9,4 4 7 5,4 4,9 2 3 11,3 16,7 0-1 0-1 93 106 Iveco NEF TA Perkins F4GE0454TA 1104D-ETA 4,48 4,4 4 4 104 x 132 105 x 127 2200 2200 9,68 9,31 2 4 conv. conv. conv. CR 1 3 cont. int. no turbo after turbo after fix fix 135 160 no no press. comp. press. comp. 23 28 Hydrostatic Hydrostatic 2 2 36 28 n.d. n.d. 4 oil disc 4 oil disc 18 x 22.5 17.5/16.00 x 25 2,95 3,35 n.d,/2,36 n.d,/2,4 4,4 4,7 7500 11400 5,91 6,18 2,49 2,87
DT160 16 10,2 11 5,15 5 23,7 0-1 146 Perkins 1106D-ETA 6,6 6 105 x 127 2200 9,31 2 conv. CR 3 electr. ext. turbo after fix 170 no press. comp. 35 Hydrostatic 2 25 n.d. 4 oil disc 18 x 25 3,7 n.d,/2,5 5,5 16200 6,73 2,91
DT210 21 10,2 14,5 5,15 7 27,4 0-1 146 Perkins 1106D-ETA 6,6 6 105 x 127 2200 9,31 2 conv. CR 3 electr. ext. turbo after fix 170 no press. comp. 35 Hydrostatic 2 25 n.d. 4 oil disc 23.5 x 25 3,75 n.d,/2,71 5,53 18900 6,73 2,93
Doosan entra nei sollevatori telescopici a torretta fissa, ampliando la gamma con quattro modelli di grandi prestazioni e dimensioni
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CARICATORE GOMMATO-DOOSAN MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
DL420 4 15780 22,3 231 Cummins mod. QSM11 Cilindrata l 10,8 Cilindri N° 6 Alesaggio x corsa mm 125 x 147 Regime di taratura rpm 1700 Velocità del pistone m/s 0,83 Valvole per cilindro N° 4 Distribuzione Head cams Iniezione CR Fasi d'iniezione N° 3 EGR - Ricircolo gas di scarico electron. ext. Alimentazione aria turbo after Pompe var Portata l/min 380 Regolazione pompa LS Distributore a cassetti n.d. Pressione Mpa 25 Trasmissione Power Shift Marce N° 4+3 Velocità traslazione km/h 38 Differenziali 2 torque pr Freni 4 oil disc Pneumatici 26.5x25 Passo m 3,5 Carreggiata m 2,3 Articolazione ° 40 R. sterzo alla benna m 6,99 Cinematismo benna Z Max alt. perno b. m 4,3 Forza di strappo daN 21000 Larghezza benna m 3,27 Lunghezza max m 8,88 Altezza trasporto m 3,52 m3 kg ton kW
SKID GOMMATI-BOBCAT MODELLO Carico operativo Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)
kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Max alt. perno b. m Rib. b. max alt. ° Rich. b. a terra ° Forza di strappo daN Velocità traslazione km/h Passo m Sbalzo ant. (benna) m Sbalzo posteriore m Raggio sterzo ant. m Raggio sterzo post. m Largh. ai pneu. m Larghezza benna m Pneumatici Lunghezza max m L. senza benna m Altezza trasporto m
S70 S100 343 457 1,3 1,8 16,8 25 Kubota Kubota D1005 V1505 1 1,5 3 4 76 x 73,6 78 x 78,4 3000 3000 7,36 7,84 2 2 conv. conv. conv. indir. conv. indir. 1 1 no no natural natural fix fix 37 50 no no conv. conv. 20,7 20,7 2,4 2,63 34 43,4 22 26 845 n.d. 9,8 10,4 0,722 0,82 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,56 1,82 n.d. n.d. 0,9 1,18 0,914 1,27 23/5.70x12 27/8.50x15 2,56 2,93 1,92 2,26 1,81 1,88
S130 S150 S160/H 597 703 726 2,46 2,63 2,73 34,3 34,3 43,3 Kubota Kubota Kubota V2203MDIE2 V2203MDIE2 V2607DITE3BBC2 2,2 2,2 2,61 4 4 4 87 x 92,4 87 x 92,4 87 X 110 2800 2800 2700 8,62 8,62 9,90 2 2 2 conv. conv. conv. conv. indir. conv. indir. conv. indir. 1 1 1 no no no natural natural turbo fix fix fix 64 64 64 100 no no no conv. conv. conv. 18,3/19 22,4/23,1 22,4/23,1 2,78 2,91 2,91 40 44 44 25 25 25 1245 1422 1290 11,8 11,3 11,3 0,9 1,03 1,03 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1,76 2,17 2,17 n.d. n.d. n.d. 1,49 1,68 1,68 1,57 1,73 1,73 10.00x16.5 10.00x16.5 10.00x16.5 3,15 3,31 3,31 2,44 2,59 2,59 1,96 1,94 1,94
Doosan lancia il DL420 con benna da 4 m3 e motore Cummins QSM11 da 10.8 l (Fig.1)
Doosan pare indirizzarsi verso motori Stage IIIB con la post iniezione di gasolio e senza lʼutilizzo di Urea [86] costruzioni giugno 2010
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V2
c
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MACCHINE&ATTREZZATURE
BC2
r.
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S175/H 895 2,85/2,87 34,3 Kubota V2203MDIE2 2,2 4 87 x 92,4 2800 8,62 2 conv. conv. indir. 1 no natural fix 64/100 no conv. 22,4/23,1 3 42 25 1601 11,8 1,03 n.d. n.d. 2 n.d. 1,68 1,73 10.00x16.5 3,31 2,59 1,94
S185/H 924 2,82 43,3 Kubota V2607DITE3BBC2 2,61 4 87 x 110 2700 9,90 2 conv. conv. indir. 1 no turbo fix 64/100 no conv. 22,4/23,1 3 42 25 1601 11,8 1,03 n.d. n.d. 2 n.d. 1,68 1,73 10.00x16.5 3,31 2,59 1,94
S205/H S630/H 1009 1040 3,02 3,5/3,52 45,5 70,3/52,4 Kubota Kubota V2607DITE3BBC2 V3307DITE3 2,61 3,32 4 4 87 x 110 98 x 110 2700 2400 9,90 8,80 2 2 conv. conv. conv. indir. conv. indir. 1 1 no no turbo turbo fix fix 62/96,5 87,1/115 no no conv. conv. 22,4/23,1 27,6 3 3,07 42 n.d. 25 n.d. 1690 n.d. 11,3 11,4 1,03 1,15 n.d. n.d. n.d. n.d. 2 n.d. n.d. n.d. 1,68 n.d. 1,73 1,88 31/12x16,5 12.00x16.5 3,31 3,47 2,59 n.d. 1,94 2,06
S650/H 1282 3,78/3,8 70,3/52,4 Kubota V3307DITE3 3,32 4 98 x 110 2400 8,80 2 conv. conv. indir. 1 no turbo fix 87,1/115 no conv. 27,6 3,15 Vert lift n.d. n.d. n.d. 11,4 1,15 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1,88 12.00x16.5 3,47 n.d. 2,06
S250/H S300/H 1284 1386 3,55/3,57 3,75/3,77 54 58 Kubota Kubota V3800DIT V3800DIT 3,76 3,76 4 4 98 x 120 98 x 120 2400 2400 9,60 9,60 4 4 conv. conv. conv. indir. conv. indir. 1 1 no no turbo turbo fix fix 78,4/151 78,4/151 no no conv. conv. 22,4/23,1 22,4/23,1 3,27 Vert lift 3,27 Vert lift 41,9 41,9 30 30 n.d. n.d. 10,6-18,5 10,6-18,5 1,23 1,23 n.d. n.d. n.d. n.d. 2,14 2,14 n.d. n.d. 1,83 1,83 1,88 1,88 12.00x16.5 12.00x16.5 3,63 3,63 2,91 2,91 2,06 2,06
S330/H 1497/1542 4,17/4,19 62,5 Kubota V3800DIT 3,76 4 98 x 120 2400 9,60 4 conv. conv. indir. 1 no turbo fix 78,4/151 no conv. 22,4/23,1 3,3 Vert lift 40,2 30 n.d. 11,1-19,1 1,23 n.d. n.d. 2,19 n.d. 1,86 2,03 14.00x17.5 3,64 2,92 2,09
Bobcat rivoluziona il posizionamento dei propri Skid gommati con nuovi motori e nuovi modelli, ma attendiamo ulteriori cambiamenti che porteranno all始integrazione totale con la gamma equivalente Doosan (Fig.2) 1
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SKID CINGOLATO-BOBCAT T650/H kg 1166 ton 4,28 kW 55,4 Kubota mod. V3300DIT Cilindrata l 3,32 Cilindri N° 4 Alesaggio x corsa mm 98 x 110 Regime di taratura rpm 2400 Velocità del pistone m/s 7,39 Valvole per cilindro N° 2 Distribuzione conv. Iniezione conv. indir. Fasi d'iniezione N° 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no Alimentazione aria turbo Pompe fix Portata l/min 87,1/115,5 Regolazione pompa no Distributore a cassetti conv. Pressione Mpa 23,8/24,5 Max alt. perno b. m 3,15 Vert lift Rib. a max alt. ° n.d. Rich. a terra ° n.d. Forza di strappo daN n.d. Velocità traslazione km/h 10,6 Passo m 1,5 Rulli d'appoggio N° 3 Raggio sterzo ant. m n.d. Raggio sterzo post. m n.d. Largh. ai cing. m n.d. Larghezza benna m 1,88 Larghezza suole mm 320 Press. al suolo kPa 40 Lunghezza max m 3,47 L. senza benna m n.d. Altezza trasporto m 2,06
Bobcat rinnova anche gli skid cingolati con il T650
MODEL - MODELLO Carico operativo Peso Potenza netta Motore (Marca)
MINI CINGOLATI-BOBCAT MODELLO Peso Potenza Motore (Marca) LEGENDA I dati con fondino azzurro evidenziano modelli giro sagoma e/o con sbalzo ridotto torretta
Bobcat completa la Serie dei nuovi Mini cingolati con lʼE45 e lʼE50
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E45 4,63 30,2 Kubota mod. V2403MDIE3BBC5 Cilindrata l 2,43 Cilindri N° 4 Alesaggio x corsa mm 87 x 102,4 Regime di taratura rpm 2450 Velocità del pistone m/s 7,55 Valvole per cilindro N° 2 Distribuzione conv. Iniezione conv. indir. Fasi d'iniezione N° 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no Alimentazione aria natural Pompe var Portata l/min 99,1 Regolazione pompa LS Distributore a cassetti press. comp. Pressione Mpa 29,0 Profondità di scavo m 3,3 Prof. plinto m 2,53 Distanza di scavo m 5,8 Altezza di carico m 3,7 Forza strappo daN 2570 Forza penetrazione daN 3580 Velocità traslazione km/h 2,4 - 4,2 Velocità rotaz. torr. rpm 9,0 Passo/L. carro m n.d. Rulli d'appoggio N° 5 1,96 Largh. sottocarro m 1,96 Larghezza suole mm 400 0,98 Sbalzo poster. torr. m Scavo disas. (s-d) mm 586 - 872 Lungh. trasporto m 5,35 Altezza trasporto m 2,53 Lama (W-H) mm 1960 Soll.-abbas. lama mm 384 - 465 Sbalzo lama m n.d. ton kW
E50 4,91 35,4 Kubota V2403MDIE3BBC5 2,43 4 87 x 102,4 2450 7,55 2 conv. conv. indir. 1 no turbo var 138,5 LS press. comp. 29,0 3,52 2,81 6,06 3,92 2870 4200 3,1 - 5,0 9,0 n.d. 5 1,96 1,96 400 0,997 586 - 675 5,55 2,53 1960 385 - 465 n.d.
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MACCHINE&ATTREZZATURE Bobcat presenta quattro modelli di sollevatori telescopici con torretta girevole
SOLLEVATORI TELESCOPICI 360° - BOBCAT MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
TR35160 TR40250 TR45190 TR50210 3,5 4 4,5 5 15,7 24,5 18,7 20,5 2 1,7 3 2,5 13,35 18,41 16,4 18,1 0,30 0,20 0,50 0,40 13,1 17,3 16,4 16,9 2-2 2-3 2-3 2-3 74 106 106 106 Iveco NEF Perkins Perkins Perkins mod. F4GE04 1104DETA 1104DETA 1104DETA Cilindrata l 4,48 4,4 4,4 4,4 Cilindri N° 4 4 4 4 Alesaggio x corsa mm 104 x 132 105 x 127 105 x 127 105 x 127 Regime di taratura rpm 2300 2200 2200 2200 Velocità del pistone m/s 5,06 4,66 4,66 4,66 Valvole per cilindro N° 2 2 2 2 Distribuzione conv. conv. conv. conv. Iniezione conv CR CR CR Fasi d'iniezione N° 1 1 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico electr. ext. cont. int. electr. ext. electr. ext. Alimentazione aria turbo turbo after turbo after turbo after Pompe fix fix fix fix Portata l/min 100 135 135 135 Regolazione pompa no no no no Distributore a cassetti conv. press. comp.press. comp. press. comp. Pressione Mpa 23 23 23 23 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2 2 2 2 Velocità traslazione km/h 30 40 40 40 Tiro alle ruote daN 7300 9400 9400 9400 Freni 4 oil disc 4 oil disc 4 oil disc 4 oil disc Pneumatici 16/70x20 18x22.5 18x22.5 18x22.5 Passo m 2,95 3,25 2,95 3,25 Carreg./L. pneu. m 1,92/2,38 1,92/2,38 1,92/2,38 1,92/2,37 Raggio sterzo pneu. m 4,43 4,75 4,43 4,75 Forza di strappo daN 5700 5700 5700 5700 L. (alla piastra) m 6,53 8 6,76 7,15 Altezza trasporto m 3 3,03 3,02 3,03 ton m ton m ton ton N° kW
E UROCOMACH Sampierana presenta lʼESP100 “Multifunzione, con carreggiata variabile” (Idraulica Load sensing a centro chiuso Flow Sharing), “base” dei modelli Eurocomach ES850SB/ES900UR, un vero e proprio escavatore (non un Midi con brandeggio) caratterizzato da un forte richiamo del braccio e dal retro torretta girosagoma
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ESCAVATORI CINGOLATI MODELLO Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca)
ES850SB ton ton m kW
8,52 n.d. n.d. 46,5 Yanmar 4TNV98 3,32 4 98 x 110 2200 8,07 4 conv. conv. 1
ES900UR Offset boom 9,32 n.d. n.d. 46,5 Yanmar 4TNV98 3,32 4 98 x 110 2200 8,07 4 conv. conv. 1 no
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico no Alimentazione aria natural natural Pompe var var Portata l/min 185 185 Regolazione pompa Full LS Full LS Distributore a cassetti press. comp. press. comp. Pressione (max) Mpa 29 29 Velocità traslazione km/h 2,6 - 5,2 2,6 - 5,2 Velocità rotaz. torr. rpm 12 12 Passo m 2,27 2,27 Carreggiata m 1,87 1,87 Braccio m M n.d. M n.d. Penetratore m 1,76 1,76 Profondità di scavo m 3,8 4,22 Prof. plinto m 3,45 3,2 Dist. scavo a terra m 6,24 6,32 Altezza di carico m 5,22 5,45 Forza strappo daN 5395 5395 Forza penetrazione daN 3924 3924 Sbalzo post. torr. m 1,16 1,16 Largh. torretta m 2,26 2,26 Larghezza cingoli m 2,32 2,32 Suole mm 450 450 Lungh. trasporto m 6,29 5,84 Alt. braccio/cab m 2,5/2,56 2,46/2,56 Batteria Ah 100 100 Alternatore A 40 40 Serbatoio gasolio l 105 105
Eurocomach con lʼES850SB e lʼES900UR entra nel settore degli escavatori cingolati, per operare in spazio ristretto, con modelli di poco inferiori alle 10 ton
Eurocomach completa la parte alta della gamma con i Midi cingolati ES850ZT e con lʼES950TR (braccio triplice articolazione)
MIDI CINGOLATI MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza di scavo m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo/L. carro m Rulli d'appoggio N° Largh. sottocarro m Larghezza suole mm Sbalzo poster. torr. m Scavo disas. (s-d) mm Lungh. trasporto m Altezza trasporto m Lama (W-H) mm Soll.-abbas. lama mm Sbalzo lama m
ES.850ZA ES.950tr 8,6 9,2 46,5 46,5 Yanmar Yanmar 4TNV98 4TNV98 3,32 3,32 4 4 98 x 110 98 x 110 2200 2200 8,07 8,07 4 4 conv. conv. conv. conv. 1 1 int. cont. int. cont. natural natural var var 185 185 Full LS Full LS press. comp. press. comp. 29 29 4,27 4,57 3,5 3,75 6,85 7,43 4,66 5,54 5396 5396 3924 3924 2,6 - 5,2 2,6 - 5,2 12 12 2,27/2,88 2,27/2,88 5 5 2,32 2,32 450 450 1,16 1,16 630 - 880 630 -880 6,19 6,8 2,56 2,56 2320 - 497 2320 - 497 460 - 450 460 - 450 1,96 1,96
LEGENDA I dati con fondino azzurro evidenziano modelli giro sagoma e/o con sbalzo ridotto torretta
[90] costruzioni giugno 2010
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MACCHINE&ATTREZZATURE FARESIN SOLLEVATORI TELESCOPICI 360° MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
18.45 evo 22.45 evo 4,5 4,5 18 22 3 2 n.d. n.d. 0,4 0,4 14,5 16,5 2-3 2-3 94 94 Iveco Iveco mod. Nef Nef Cilindrata l 6,72 6,72 Cilindri N° 6 6 Alesaggio x corsa mm 104 x 132 104 x 132 Regime di taratura rpm 2400 2400 Velocità del pistone m/s 10,56 10,56 Valvole per cilindro N° 4 4 Distribuzione conv. conv. Iniezione CR CR Fasi d'iniezione N° 2 2 EGR - Ricircolo gas di scarico cont. int. cont. int. Alimentazione aria turbo after turbo after Pompe n.d. n.d. Portata l/min n.d. n.d. Regolazione pompa LS LS Distributore a cassetti press. comp. elettr. press. comp. elettr. Pressione Mpa n.d. n.d. Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2 2 Velocità traslazione km/h 40 40 Tiro alle ruote daN n.d. n.d. Freni 4 oil disc 4 oil disc Pneumatici 18x22.5 18x22.5 Passo m 2,9 2,9 Carreg./L. pneu. m 1,9/2,32 1,9/2,32 Raggio sterzo pneu. m 4 4 Forza di strappo daN n.d. n.d. L. (alla piastra) m 6,55 6,55 Altezza trasporto m 3,1 3,1 ton m ton m ton ton N° kW
SOLLEVATORE TELESCOPICO MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
13.38 3,8 13 3 8 0,5 8,9 1-2 75 Deutz mod. BF4M2012 Cilindrata l 4,04 Cilindri N° 4 Alesaggio x corsa mm 101 x 126 Regime di taratura rpm 2300 Velocità del pistone m/s 9,66 Valvole per cilindro N° 2 Distribuzione conv. Iniezione conv. Fasi d'iniezione N° 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no Alimentazione aria turbo Pompe fix Portata l/min 120 Regolazione pompa no Distributore a cassetti conv. Pressione Mpa 25 Trasmissione Hydrostatic Marce N° 2 Velocità traslazione km/h 32 Tiro alle ruote daN n.d. Freni 4 oil disc Pneumatici 405/70x20 Passo m 2,91 Carreg./L. pneu. m 1,86/2,33 Raggio sterzo pneu. m 3,9 Forza di strappo daN n.d. L. (alla piastra) m 5,91 Altezza trasporto m 2,44 ton m ton m ton ton N° kW
Faresin lancia un nuovo telescopico a torretta girevole Serie “evo” (22.45 evoluzione) ed uno a torretta fissa (13.38). Una nuova cabina “Blu Sky” equipaggerà i sollevatori Faresin costruzioni giugno 2010 [91]
BAUMA 2010
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G HEL - M USTANG
Gehl sostituisce due motori e rifinisce le prestazioni della sua gamma SKID GOMMATI - GEHL MODELLO Carico operativo Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)
kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Max alt. perno b. m Rib. b. max alt. ° Rich. b. a terra ° Forza di strappo daN Velocità traslazione km/h Passo m Sbalzo ant. (benna) m Sbalzo posteriore m Raggio sterzo ant. m Raggio sterzo post. m Largh. ai pneu. m Larghezza benna m
SL1640E SL3840E 386 476 533 1,35 1,814 17,8 26,1 Yanmar Yanmar 3TNV82A 3TNV88 1,33 1,64 3 3 82 x 84 88 x 90 2400 2500 6,72 7,50 2 2 conv. conv. conv. conv. 1 1 no no natural natural fix fix 38,2 52 no no conv. conv. 14,5 19 2,44 2,75 76 42 23 29 788 1245 8,9 9,5 0,775 0,876 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,47 1,76 1,1 1,37 0,91 1,23 0,915 1,38
Pneumatici
Lunghezza max L. senza benna Altezza trasporto
m m m
[92] costruzioni giugno 2010
5.7x12
27/8.5x15
2,58 1,91 1,9
2,9 2,26 1,79
SL4240E 669 2,1 34 Yanmar 4TNV88 2,19 4 88 x 90 2400 7,20 2 conv. conv. 1 no natural fix 58 no conv. 19 2,79 42 29 1245 8,7 0,932 n.d. n.d. 1,76 1,48 1,42 1,52
SL4640E SL5240E SL5640E SL6640 V270 SL7810E 748 816 862 930 998 1134 1179 1315 1255 1805 2,91 2,94 3,57 3,69 3,63 4,77 47,2 47,2 62,6 62,6 62,6 74 Deutz Deutz Yanmar Yanmar Yanmar Cummins TD2009L4 TD2009L4 4TNV98T 4TNV98T 4TNV98T B4.5T99C 2,3 2,3 3,32 3,32 3,32 4,5 4 4 4 4 4 4 n.d. n.d. 98 x 110 98 x 110 98 x 110 107 x 124 2500 2500 2500 2500 2500 2200 n.d. n.d. 9,17 9,17 9,17 9,09 2 2 4 4 4 conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. 1 1 1 1 1 1 no no no no no no no natural natural natural natural turbo turbo fix fix fix fix fix fix 72 114 72 114 82 139 82 139 82,3 139,7 110 155 no no no no no no conv. conv. conv. conv. conv. conv. 19 17,2 19 17,2 20,7 20 20,7 20 22,8 22,8 2,93 3,1 3,12 3,16 3,31 Vert. lift 3,61 42 40 37 37 41 38 27 27 28 28 29 28,5 2023 2023 2625 2625 2329 3711 12 19,9 12 19,9 13 19,8 13 19,8 13 -19 12 20 0,953 1,054 1,08 1,3 1,26 1,4 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1,89 1,93 2,08 2,3 2,36 2,58 1,51 1,56 1,68 1,75 1,66 2,04 1,57 1,65 1,75 1,82 1,77 2,06 1,68 1,76 1,76 1,83 1,83 2,14
10.00x16.5 10.00x16.5 12.00x16.5 12.00x16.5
2,95 2,31 1,83
3,12 2,28 1,98
3,21 2,37 2,02
3,33 2,53 2,06
14.00x17.5
n.d.
14.00x17.5
3,59 2,69 2,08
3,79 2,92 2,04
4,09 3,1 2,06
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MACCHINE&ATTREZZATURE
Mustang perfeziona la gamma con il 2044B, il 2054B ed il 2056 con motore Deutz, ritoccando le varie prestazioni SKID GOMMATI - MUSTANG MODELLO Carico operativo Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)
kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Max alt. perno b. m Rib. b. max alt. ° Rich. b. a terra ° Forza di strappo daN Velocità traslazione km/h Passo m Sbalzo ant. (benna) m Sbalzo posteriore m Raggio sterzo ant. m Raggio sterzo post. m Largh. ai pneu. m Larghezza benna m Pneumatici
Lunghezza max L. senza benna Altezza trasporto
2012 2026 387 476 533 1,35 1,81 17,8 26,1 Yanmar Yanmar 3TNV82 3TNV88 1,33 1,64 3 3 82 x 84 88 x 90 2400 2600 6,72 7,80 2 2 conv. conv. conv. conv. 1 1 no no natural natural fix fix 38,2 55 conv. conv. conv. conv. 15,5 19 2,44 2,75 76 42 23,4 29 787 1245 8,9 10,9 0,77 0,876 n.d. n.d. n.d. n.d. 1,47 1,76 1,1 1,37 0,909 1,23 0,915 1,38 5.7x12
m m m
2,58 1,9 1,9
2041 2044B 2054B 2056 614 669 658 703 748 794 862 930 2,09 2,62 2,95 3,08 34 37 37 47,2 Yanmar Yanmar Yanmar Deutz 4TNV88 4TNV88 4TNV88 TD2009L4 2,2 2,2 2,2 2,3 4 4 4 4 88 x 90 88 x 90 88 x 90 n.d. 2600 3000 3000 2500 7,80 9,00 9,00 n.d. 2 2 2 2 conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. 1 1 1 1 no no no no natural natural natural natural fix fix fix fix 62 68,1 70 106 72 114 conv. conv. no no conv. conv. conv. conv. 19 17,2 20,7 19 17,2 2,79 2,84 2,92 3,1 42 32 34 43 29 28 28 23 1245 1780 2224 1859 10,3 11,2 11,5 12 19 0,932 0,932 0,978 1,067 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 1,76 1,89 1,89 2 1,48 1,5 1,5 1,47 1,42 1,49 1,56 1,57 1,52 1,68 1,76 1,68
27/8.5x15 10/16.5x15 10/16.5x15 12.00x16.5 10/16.5x15
2,9 2,26 1,79
2,95 2,31 1,83
3,12 2,42 1,97
3,11 2,46 1,97
3,21 2,39 1,98
2076 2086 2700V 2109 998 1179 1225 1805 3,39 3,56 3,63 4,77 62,9 62,9 62,6 74 Yanmar Yanmar Yanmar Cummins 4TNV98T 4TNV98T 4TNV98T B4.5T99C 3,32 3,32 3,32 4,5 4 4 4 4 98 x 110 98 x 110 98 x 110 107 x 124 1850 2200 2500 2200 6,78 8,07 9,17 9,09 4 4 4 conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. 1 1 1 1 no no no no no turbo turbo turbo turbo fix fix fix fix 82 139 87 139 82,5/139,7 110 155 conv. conv. conv. no conv. conv. conv. conv. 20,7 20,7 n.d. 22,8 3,12 3,13 3,31 Vert. lift 3,61 41 41 41 38 26 26 28 28,5 2590 2590 n.d. 3711 12,4 18 12,4 18 19,2 12 20 1,09 1,219 1,265 1,4 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2,02 2,11 2,36 2,58 1,59 1,66 1,66 2,04 1,71 1,71 1,66 2,06 1,76 1,76 1,78 2,14 12.00x16.5
n.d.
n.d.
14.00x17.5
3,28 2,36 2,06
3,42 2,67 2,06
3,79 2,92 2,04
4,09 3,1 2,06
costruzioni giugno 2010 [93]
BAUMA 2010
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H ITACHI CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
m3 kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m
ZW65 0,7 3200 5,14 45,6 Kubota V3307DIT 3,33 4 94 x 120 2200 8,80 4 conv. conv. 2 mec. ext. turbo fix 72 no conv. 20,6 Hydrostatic 2+2 20 2 lim slip 1 drum 12.5x18 2,05 1,4 40 3,51 Z 3,19 4230 1,8 5,28 2,48
ZW75 0,85 3305 5,34 45,6 Kubota V3307DIT 3,33 4 94 x 120 2200 8,80 4 conv. conv. 2 mec. ext. turbo fix 80 no conv. 20,6 Hydrostatic 2+2 20 2 lim slip 1 drum 365/70x18 2,05 1,4 40 3,51 Z 3,2 4230 1,8 5,35 2,49
ZW95 1,05 3560 6,28 53,1 Kubota V3307DIT 3,33 4 94 x 120 2400 9,60 4 conv. conv. 2 mec. ext. turbo fix 88 no conv. 20,6 Hydrostatic 2+2 20 2 lim slip 1 drum 14.5x20 2,15 1,53 40 3,8 Z 3,39 5400 2 5,73 2,57
ZW310 4,2 16500 23,49 220 Daimler OM460LA 12,82 6 128 x 166 1800 9,96 4 Head cams MEUP n.d. n.d. turbo after var n.d. conv. conv. n.d. Power Shift 4+3 35,5 2 torque pr 4 oil disc 26.5x25 3,45 2,23 40 6,92 Z 4,39 18620 2,98 8,84 3,46
ZW330 4,4 16955 25,89 242 Cummins QSM11 10,82 6 125 x 147 1800 8,82 4 Head cams MEUP n.d. n.d. turbo after fix n.d. no conv. n.d. Power Shift 4+4 34,4 2 torque pr 4 oil disc 26.5x25 3,55 2,3 37 7,54 2 Z 4,52 24400 3,19 9,2 3,55
ZW370 4,8 19400 30,56 268 Cummins QSM15 14,95 6 137 x 169 2000 11,27 4 Head cams MEUP n.d. n.d. turbo after fix n.d. no conv. n.d. Power Shift 4+3 34,8 2 torque pr 4 oil disc 29.5x25 3,6 2,44 40 7,38 2 Z 4,49 26500 3,46 9,42 3,76
ZW550 6,6 25590 45,38 360 Cummins QSM19 18,87 6 159 x 159 1800 9,54 4 Head cams MEUP n.d. n.d. turbo after fix n.d. no conv. n.d. Power Shift 4+3 36 conv. 4 oil disc 35/65x33 4,15 2,65 40 8,48 2 Z 5,04 40100 3,77 11,3 4,17
Hitachi estende sia verso il basso che verso lʼalto la gamma dei caricatori gommati con ben 7 modelli
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MACCHINE&ATTREZZATURE MINI CINGOLATI MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
ZAXIS 14-3 ZAXIS 16-3 1,46 1,6 10,7 10,7 Yanmar Yanmar mod. 3TNV70 3TNV70 Cilindrata l 0,85 0,85 Cilindri N° 3 3 Alesaggio x corsa mm 70 x 74 70 x 74 Regime di taratura rpm 2400 2400 Velocità del pistone m/s 5,92 5,92 Valvole per cilindro N° 2 2 Distribuzione conv. conv. Iniezione conv. conv. Fasi d'iniezione N° 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no Alimentazione aria natural natural Pompe var + fix var + fix Portata l/min 2 x 16,8 + 10,8 2 x 19,2 + 12,5 Regolazione pompa conv. + no conv. + no Distributore a cassetti conv. conv. Pressione Mpa 19,1/12,3 20,6/11,3 Profondità di scavo m 2,12 2,16 Prof. plinto m 1,67 1,82 Distanza di scavo m 3,67 3,79 Altezza di carico m 2,32 2,53 Forza strappo daN 1250 1600 Forza penetrazione daN 760 1030 Velocità traslazione km/h 2,1 2,4 - 4,2 Velocità rotaz. torr. rpm 9,4 8,9 Passo/L. carro m 1,02/1,37 1,11/1,47 Rulli d'appoggio N° 3 3 Largh. sottocarro m 0,98 0,98 Larghezza suole mm 230 230 Sbalzo poster. torr. m 1,06 1,06 Scavo disas. (s-d) mm 435 - 530 360 - 565 Lungh. trasporto m 3,6 3,75 Altezza trasporto m 2,34 2,34 Lama (W-H) mm 980 - n.d. 980 - 225 Soll.-abbas. lama mm 195 - 205 195 - 205 Sbalzo lama m 0,87 0,87 ton kW
Hitachi rivoluziona la gamma dei Mini escavatori, concentrandosi sui modelli a ridotto ingombro posteriore LEGENDA I dati con fondino azzurro evidenziano modelli giro sagoma e/o con sbalzo ridotto torretta
ZAXIS 18-3 ZAXIS 27-3 ZAXIS 29U-3 ZAXIS 33U-3 ZAXIS 38U-3 1,77 2,79 3,23 3,47 3,96 10,7 19,1 19,7 21,3 21,3 Yanmar Kubota Yanmar Yanmar Yanmar 3TNV70 V1505 3TNV88 3TNV88 3TNV88 0,85 1,5 1,64 1,64 1,64 3 4 3 3 3 70 x 74 78 x 78,4 88 x 90 88 x 90 88 x 90 2400 2300 2200 2400 2400 5,92 6,01 6,60 7,20 7,20 2 2 2 2 2 conv. conv. conv. conv. conv. conv. conv. indir. conv. conv. conv. 1 1 1 1 1 no no no no no natural natural natural natural natural var + fix var + fix var + fix var + fix var + fix 32,2 + 10,4 2 x 32,2 + 18,4 2 x 35,2 + 17,6 2 x 38,4 + 25,2 2 x 38,4 + 25,2 conv. + no conv. + no conv. + no conv. + no conv. + no conv. conv. conv. conv. conv. 20,6/12,3 22,6/18,6 24,5/18,6 24,5/20,6 24,5/16,7 2,37 2,86 2,89 3,13 3,45 2,01 2,37 2,39 2,54 2,8 3,97 4,83 4,92 5,17 5,52 2,63 3,14 3,12 3,1 3,39 1600 2500 2260 2750 2750 910 1460 1340 1470 1720 2,4 - 4,2 2,8 - 4,4 2,6 - 4,5 2,9 - 4,4 2,9 - 4,4 8,9 9,4 9,1 9 9 1,21/1,57 1,53/1,96 1,49/1,95 1,65/2,1 1,65/2,1 3 3 4 4 4 1,55 1,55 1,74 0,97 var 1,28 1,47 230 300 300 300 300 0,96 0,865 0,865 1,06 1,27 400 - 490 532 - 666 605 - 700 605 - 700 605 - 700 3,79 4,54 4,28 4,56 4,78 2,38 2,39 2,5 2,5 2,5 1280 - 225 1470 - 300 1550 - 320 1550 - 355 1550 - 355 245 - 225 360 - 310 360 - 315 360 - 320 370 - 390 1,11 1,44 1,53 1,61 1,61
ZAXIS 48U-3 5,01 28,4 Yanmar 4TNV88 2,19 4 88 x 90 2400 7,20 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 120 conv. + no conv. 24,5 3,65 2,9 6,03 4,04 3210 2100 2,7 - 4,2 9 1,99/2,5 4 1,96
ZAXIS 52U-3 5,34 28,4 Yanmar 4TNV88 2,19 4 88 x 90 2400 7,20 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 120 conv. + no conv. 24,5 3,86 3,16 6,24 4,2 3680 2100 2,7 - 4,2 9 1,99/2,5 4 2
400 1,06
400 1,08
695 - 860 5,38 2,55 1960 - 360 430 - 335 1,72
695 - 860 5,52 2,55 2000 - 360 430 - 335 1,72
BAUMA 2010
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HYUNDAI MINI CINGOLATI MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
R 16-9 R 27Z-9 R55-9 1,65 2,88 5,65 12,1 17,2 41,2 Mitsubishi Mitsubishi Yanmar mod. L3E S3L2 4TNV98 Cilindrata l 0,952 1,32 3,32 Cilindri N° 3 3 4 Alesaggio x corsa mm 76 x 70 78 x 92 98 x 110 Regime di taratura rpm 2300 2300 2400 Velocità del pistone m/s 5,37 7,05 8,80 Valvole per cilindro N° 2 2 4 Distribuzione conv. conv. conv. Iniezione conv. conv. conv. Fasi d'iniezione N° 1 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no no Alimentazione aria natural natural natural Pompe fix var + fix var Portata l/min 3 x 15,7 2 x 33,6+22 2 x 55 Regolazione pompa no conv./no LS Distributore a cassetti conv. conv. conv. Pressione Mpa 18,6 20,6/17,2 21,6 Profondità di scavo m 2,35 2,61 3,82 Prof. plinto m 1,7 1,87 3,2 Distanza di scavo m 3,91 4,59 6,15 Altezza di carico m 2,31 3,02 5,78 Forza strappo daN 1440 2560 4240 Forza penetrazione daN 770 1560 3190 Velocità traslazione km/h 2,1 - 3,9 2,8 - 4 2,2 - 4 Velocità rotaz. torr. rpm 11,5 10,3 9,3 Passo/L. carro m 1,13/n.d. 1,36/n.d. 1,99/2,53 Rulli d'appoggio N° 3 3 5 Largh. sottocarro m 0,98 var 1,25 1,55 1,92 Larghezza suole mm 230 300 380 Sbalzo poster. torr. m 1,05 0,775 1,65 Scavo disas. (s-d) mm n.d. n.d. 80° - 50° Lungh. trasporto m 3,74 4,42 5,9 Altezza trasporto m 2,26 2,38 2,55 Lama (W-H) mm 1300 - 240 1470 - n.d. 1920 - 350 Soll.-abbas. lama mm 185 - 270 340 - 280 420 - 440 Sbalzo lama m n.d. n.d. n.d. ton kW
Hyundai inizia la Serie 9 nei Mini cingolati, gommati ed escavatori gommati
ESCAVATORE GOMMATO MODELLO Peso (lama) Peso (lama+2st) Peso (4 stab.) Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Dist.-Distanza Potenza netta Motore (Marca)
ton ton ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m Largh. Est. Pneu. m Pneumatici Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Lama (largh. x alt.) m Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m
R 140W-9 14,1 15,1 15,5 2,79 4,5 99 Cummins QSB6.7 6,7 6 107 x 124 1900 7,85 4 Head cams CR n.d. no Turbo after var 2 x 168 LS conv. 34,3 10 - 37 12,4 2,60 2,50 9.00 x 20 T 4,60 2,10 5,01 4,36 8,11 6,7 10200 7750 2,33 2,48 2,5 x n.d. 7,82 2,86/3,14
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MACCHINE&ATTREZZATURE CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
m3 kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m
HL740-9/TM/XTD 2,3 8300 7000 7440 12 12,6 12,3 107 Cummins QSB6.7 6,7 6 107 x124 2100 8,68 4 Head cams CR n.d. n.d. turbo after var 155 Full LS press. comp. 27,5 Power Shift 4+3 39 front lim slip 4 oil disc 20.5x25 2,9 n.d. 40 5,81 5,83 6,01 Z Par Hi lift 3,83 3,99 4,25 11036 10624 10880 2,6 2,55 2,6 7,38 7,66 7,83 3,26
HL757-9/TM/XTD 2,7 9700 8360 8520 14,5 15 15 127 Cummins QSB6.7 6,7 6 107 x124 2100 8,68 4 Head cams CR n.d. n.d. turbo after var 185 Full LS press. comp. 27,5 Power Shift 4+3 37,7 2 lim slip 4 oil disc 20.5x25 3,05 n.d. 40 6,08 6,27 6,12 Z Par Hi lift 3,92 4,01 4,31 12474 12768 12317 2,74 7,58 7,78 7,99 3,31
HL760-9/XTD 3,3 12100 10500 17,9 18,7 158 Cummins QSB6.7 6,7 6 107 x124 2100 8,68 4 Head cams CR n.d. n.d. turbo after var 233 Full LS press. comp. 27,5 Power Shift 4+3 38,1 2 lim slip 4 oil disc 23.5x25 3,3 2,16 40 6,56 6,78 Z Hi lift 4,1 4,6 15921-15519 2,9 8,1 8,66 3,45
HL770-9/XTD 4,2 15290 13440 23,1 23,85 207 Cummins QSL 8,9 6 114 x 145 2000 9,67 4 Head cams CR n.d. n.d. turbo after var 342 Full LS press. comp. 27,5 Power Shift 4+3 41 2 lim slip 4 oil disc 26.5x25 3,5 n.d. 40 6,99 7,18 Z Hi lift 4,31 4,76 21327-20984 3,1 8,7 9,17 3,56
HL780-9/XTD 5,4 21000 18500 30 30,8 257 Cummins QSM11 11 6 125 x 147 2000 9,80 4 Head cams MEUP n.d. n.d. turbo after var 420 Full LS press. comp. 27,5 Power Shift 4+3 36,5 2 lim slip 4 oil disc 29.5x25 3,7 n.d. 40 7,48 7,65 2 Z Hi lift 4,56 4,93 23299-22690 3,22 9,63 10,06 3,86
La Serie 9 dei caricatori gommati Hyundai rappresenta una svolta storica per lʼelevato contenuto tecnologico: idraulica Load sensing-Flow sharing, ventilatore reversibile, GPS (Hi-mate), Monitor LCD con videocamera posteriore... costruzioni giugno 2010 [97]
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ESCAVATORI CINGOLATI MODELLO Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ric. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo Carreggiata Braccio Penetratore Profondità di scavo Prof. plinto Dist. scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Sbalzo post. torr. Largh. torretta Larghezza cingoli Suole Lungh. trasporto Alt. braccio/cab Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico
ton ton m kW mod. l N° mm rpm m/s N°
N°
l/min
Mpa km/h rpm m m m m m m m m daN daN m m m mm m m Ah A l l
R 140-9 R 145-9 LC LCD LCM LCR LCRD 13,8 14,6 16,9 14,78 15,58 3,09 3,28 3,68 2,63 2,82 suole 600/4,5 4,5 85 85 Mitsubishi Mitsubishi D04FD-TAA D04FD-TAA 4,25 4,25 4 4 102 x 130 102 x 130 2000 2000 8,67 8,67 4 4 HEAD cams HEAD cams CR CR n.d. n.d. no no Turbo after Turbo after var var 2 x 123 2 x 130 LS LS conv. conv. 34,3-37,3 bst 34,3-37,3 bst 3,2 - 5,5 3,2 - 5,5 12 12 3 3 3,03 3,09 2 2 2,04 2 M 4,60 M 4,60 2,50 2,50 5,55 5,55 5,29 5,55 5,33 5,33 5,07 5 8,18 8,18 8,11 8,17 6,06 6,06 6,32 6,85 10200 10200 6570 6570 2,33 2,33 2,50 2,50 2,5 2,5 2,84 2,5 500 500 800 500 7,82 8,13 7,79 7,36 2,78/2,86 -2,83/3,12 2,86/2,9 2 x 100 2 x 80 50 50 270 232 210 180
R 160-9 R 180-9 LC LCD LC LCD NLC 17,55 18,55 18,35 19,35 18,3 3,94 4,22 5,01 5,28 4,18 4,5 4,5 90 90 Mitsubishi Mitsubishi D04FD-TAA D04FD-TAA 4,25 4,25 4 4 102 x 130 102 x 130 2000 2000 8,67 8,67 4 4 HEAD cams HEAD cams CR CR n.d. n.d. no no Turbo after Turbo after var var 2 x 160 2 x 160 LS LS conv. conv. 34,3-37,3 bst 34,3-37,3 bst 3,2 - 5,5 3,2 - 5,5 11,3 11,3 3,17 3,36 1,99 2,25 2,25 1,99 M 5,10 M 5,10 2,60 2,60 6,06 6,06 5,38 5,38 8,86 8,86 6,22 6,22 12360 12360 8030 8030 2,48 2,53 2,48 2,48 2,49 2,85 2,85 2,55 500 600 600 500 8,65 9,1 8,65 9,1 2,98/2,98 2,99/2,98 2 x 100 2 x 100 50 50 270 270 240 270
R 210-9 R 250-9 R 290-9 LC HW NLC LC HW NLC LC HW NLC 21,9 23,36 22,2 25,2 27,5 25,1 29,3 32,1 29,1 6,09 8,08 5,13 7,28 9,06 6,43 9,16 12,03 8,09 4,5 4,5 4,5 107 137 147 Cummins Cummins Cummins QSB6.7 QSB6.7 QSB6.7 6,7 6,7 6,7 6 6 6 107 x 124 107 x 124 107 x 124 1900 1900 1900 7,85 7,85 7,85 4 4 4 HEAD cams HEAD cams Head cams CR CR CR n.d. n.d. n.d. no no no Turbo after Turbo after Turbo after var var var 2 x 222 2 x 222 2 x 252 LS LS LS conv. conv. conv. 34,3-37,3 bst 34,3-37,3 bst 34,3-37,3 bst 3,4 - 5,3 3,3 - 5,3 3,1 - 5,2 12 12 10,2 3,65 3,83 4,03 3,83 4,03 2,39 2,79 2,00 2,58 2,79 2,38 2,60 2,87 2,39 M 5,68 M 5,85 M 6,25 2,92 3,05 3,05 6,74 6,55 6,67 7,00 6,63 7,00 7,5 7,09 7,5 6,12 5,93 6,18 6,15 5,79 6,15 6,41 6,09 6,41 9,94 9,94 9,96 10,36 10,62 10,53 10,62 6,67 6,86 6,84 6,63 7,00 6,63 7,11 7,40 7,11 14910 17550 18930 10690 11,870 13630 2,77 2,87 3,12 2,74 2,74 2,53 2,84 2,98 2,99 3,39 2,50 3,18 3,39 2,98 3,20 3,47 2,99 600 600 500 600 600 9,53 9,47 9,53 9,92 9,76 9,92 10,56 10,43 10,56 3,03-3,06/2,92-3,10 3,22-3,24/3,35 3,22/2,99 3,29-3,35/3,013,38 2 x 100 2 x 100 2 x 160 50 50 50 400 400 500 290 285 330
R 320-9 LC HW NLC 33 35,5 32,8 11,01 13,08 8,92 4,5 196 Cummins QSC 8,3 6 114 x 135 1750 7,88 4 Head cams CR n.d. no turbo after var 2 x 270 LS conv. 34,3-37,3 bst 3,3 - 5,5 9,2 4,03 2,68 2,87 2,39 M 6,45 3,2 7,37 7,10 7,37 6,36 6,08 6,36 10,94 10,53 10,82 7,24 7,40 7,11 21180 14710 3,26 2,98 3,28 3,47 2,99 600 10,98 10,91 10,98 3,38-3,36/3,09-3,39 2 x 160 50 500 330
Hyundai lancia la serie 9 su numerosi escavatori cingolati [98] costruzioni giugno 2010
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MACCHINE&ATTREZZATURE 9 NLC 32,8 8 8,92
I HIMER
JCB JCB presenta lʼevoluzione della 3CX e 4CX
Ihimer prosegue lʼintroduzione dei nuovi skid con il CL45 cingolato
ns
35
ms
er 0
TERNE A TELAIO RIGIDO
bst 5
2,39 5
SKID CINGOLATO 7,37 6,36 10,82 7,11
2,99 10,98 9-3,39 0
MODELLO Carico operativo Peso Potenza netta Motore (Marca)
kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Max alt. perno b. m Rib. a max alt. ° Rich. a terra ° Forza di strappo daN Velocità traslazione km/h Passo m Rulli d'appoggio N° Raggio sterzo ant. m Raggio sterzo post. m Largh. ai cing. m Larghezza benna m Larghezza suole mm Press. al suolo kPa Lunghezza max m L. senza benna m
CL45 1150 4,58 61,9 Yanmar 4TNV98T 3,32 4 98 x 110 2500 9,17 4 conv. conv. 1 no turbo fix 83/139 conv. conv. 20,6 3,1 35 31 3580 11 1,56 4 2,23 1,72 1,83 1,99 n.d. 31,4 3,72 2,98
MODELLO Peso (braccio std) Potenza Prof. scavo (retr.) Prof. scavo (est.) Cap. benna (4-1) Motore (Marca)
ton kW m m m3
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ric. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Inv. + c. mec. y/no Cambio Power Shift y/no Velocità traslazione km/h R. motr./ster. N° Pneumatici anteriori Pneumatici posteriori Passo m R. sterzo alla benna m Caricatore frontale: Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Retroesc. (braccio std): Altezza di scarico m Dist. Scavo (c. rotaz.) m Forza di strappo daN Forza penetrazione daN L. benna/stab. m Lunghezza max m Altezza trasporto m
3CX/SITEM. 3CX SUP/SIT/CONTR. 4CX/SITEM. 8,07 8,42 8,66 63/68,6 68,6/74,2 74,2 4,75 4,72 4,67 5,97 5,93 5,88 1 1 1 JCB JCB JCB Dieselmax 444 Dieselmax 444 Dieselmax 444 4,4 4,4 4,4 4 4 4 103 x 132 103 x 132 103 x 132 2200 2200 2200 9,68 9,68 9,68 4 4 4 conv. conv. conv. conv. conv. conv. 1 1 1 no no no nat/turbo turbo/after turbo fix fix fix 73 + 51/81 + 73 73 + 51/81 + 73 82 + 73/80 + 64 no no no conv. conv. conv. 25,1 25,1 22,7 yes/no yes/no no no/yes no/yes yes/autom 36/40 opt 36/40 opt 40 2/2 4/2 4/4 4/4 12.5x18 14.9/14x24 16.9/14x24 18.4x26 14.9/14x24 16.9/14x24 2,17 2,22 2,22 5,2 5,57 5,35
4CX SUP/SIT 8,88 74,2 5,35 6,51 1 JCB Dieselmax 444 4,4 4 103 x 132 2200 9,68 4 conv. conv. 1 no turbo fix 82 + 73/80 + 64 no conv. 22,7 no yes/autom 40 4/4 16.9/14x24 16.9/14x24 2,22 5,35
3,45 6632
3,41 6255
3,46 6255
3,46 6255
3,84 5,37 5816 3071 2,23/2,24 5,62 3,61
3,78 5,4 5816 3071 2,23/2,24 5,91 3,48
3,84 5,4 5816 3704 2,33/2,36 5,91 3,54/3,62
4,06 6,01 5551 3367 2,35/2,36 5,91 3,9
costruzioni giugno 2010 [99]
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BAUMA 2010
SOLLEVATORI TELESCOPICI
JCB presenta tre nuovi sollevatori telescopici a telaio rigido (JCB 550.80 dati non disponibili)
MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
ton m ton m ton ton N° kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Tiro alle ruote daN Freni Pneumatici Passo m Carreg./L. pneu. m Raggio sterzo pneu. m Forza di strappo daN L. (alla piastra) m Altezza trasporto m
515-40 527-58 1,5 2,7 4,04 5,8 1,5 2,7 2,53 3 0,75 1,25 3,48 5,5 0-1 0-1 36,8 74,2 Deutz JCB TD2009L4 Dieselmax 444 2,3 4,4 4 4 90 x 90 103 x 132 2500 2200 7,50 9,68 2 4 conv. conv. conv. conv. 1 1 no no natural turbo fix fix 47,6 126 no no conv. conv. 23 26 Hydrostatic Hydrostatic 2 2 20 30 n.d. n.d. 1 disc 1 disc 11.5/80x15.3 12.5/80x18 1,9 2,6 1,3/1,56 1,6/2,04 2,8 3,15 3304 n.d. 3,23 4 1,8 2
MINI ESCAVATORE MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
JCB presenta il Midi 8085 ed il TM220
LEGENDA I dati con fondino azzurro evidenziano modelli giro sagoma e/o con sbalzo ridotto torretta
[100] costruzioni giugno 2010
Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo/L. carro Rulli d'appoggio Largh. sottocarro Larghezza suole Sbalzo poster. torr. Scavo disas. (s-d) Lungh. trasporto Altezza trasporto Lama (W-H)) Soll.-abbas. lama Sbalzo lama
ton kW mod. l N° mm rpm m/s N° N°
l/min Mpa m m m m daN daN km/h rpm m N° m mm m mm m m mm mm m
8085ZTS 8,26 43 Isuzu 4LE2X 2,18 4 85 x 96 2200 7,04 4 conv. conv. 1 no natural var 170 LS conv. 30 4,19 2,67 6,89 4,58 5000 3600 3,6 - 5,5 9 2,28/2,83 5 2,3 450 1,16 800 - 950 6,06 2,83 2320 - 514 463 - 403 n.d.
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MACCHINE&ATTREZZATURE J LG SOLLEVATORI TELESCOPICI
JLG, a fianco del 2906H/L, presenta il 3507H
MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
2906H/L 3507H ton 2,9 3,5 m 5,8 6,9 ton 2,2 2,6 m 3,16 3,9 ton 1 1,35 ton 6,1 8,1 N° 0-1 0-1 kW 74,9 74,9 Deutz Deutz mod. 2012 2012 Cilindrata l 4,04 4,04 Cilindri N° 4 4 Alesaggio x corsa mm 101 x 126 101 x 126 Regime di taratura rpm 2100 2100 Velocità del pistone m/s 8,82 8,82 Valvole per cilindro N° 2 2 Distribuzione conv. conv. Iniezione CR CR Fasi d'iniezione N° 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no Alimentazione aria natural natural Pompe var var Portata l/min 102 102 Regolazione pompa LS LS Distributore a cassetti press. comp. press. comp. Pressione Mpa n.d. 21 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2 2 Velocità traslazione km/h 32 32 Tiro alle ruote daN 4900 4900 Freni n.d. oil disc n.d. oil disc Pneumatici 405/70x24 405/70x24 Passo m 2,7 2,98 Carreg./L. pneu. m 1,63/2,11 1,89/2,33 Raggio sterzo pneu. m n.d. 3,89 Forza di strappo daN 3480 5500 L. (alla piastra) m 4,48 5,02 Altezza trasporto m 2,35/2 2,45
KOMATSU Komatsu espone il primo escavatore ibrido, dopo averlo sperimentato a lungo in Asia e venduto ad una cerchia ristretta di clienti
costruzioni giugno 2010 [101]
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DOZER MODELLO Peso operativo Potenza netta Motore (Marca)
Komatsu lancia due nuovi Dozer: il D375-6 con lock up e scalamento marcia automatico, oltre il dispositivo automatico di antislittamento cingoli e la sterzata modulata con frizioni. ESCAVATORE GOMMATO MODELLO Peso (lama) Peso (lama+2st) Peso (4 stab.) Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Dist.-Distanza Potenza netta Motore (Marca)
ton ton ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m Largh. Est. Pneu. m Pneumatici Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Lama (largh. x alt.) m Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m
PW148-8 14,19 15,25 15,75 3 4,5 86 Komatsu SAA4D107E1 4,5 4 107 x 124 2200 9,09 4 conv. CR 3 no turbo after var 252 Full LS press. comp. 38 2,5 - 9 - 35 11 2,5 2,55 10.00 x 20 T 2,5 5,24 4 8,14 7,13 9300 6700 1,85 2,43 2,5 x n.d. 7,37 2,94/3,17
[102] costruzioni giugno 2010
ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Trasmissione Marce N° Vel. (min-max/rev) km/h Sistema di sterzo Passo m Rulli d'appoggio N° Carreggiata m Suole mm Capacità lama mc Tipo lama Larghezza lama m Peso ripper ton Denti ripper N° Lungh. (no ripper) m Altezza trasporto m
D65EX/WX/PX-16 21,6/22,2/21 153 Komatsu SAA6D114E-3 8,27 6 114 x 135 1950 8,78 4 conv. CR 3 electr. est. turbo after var 248 Full LS conv. 27,9 T. Convert 3+3 3,6 - 11,2/13,4 Hydrostatic 2,97 2,97 3,28 7 8 8 1,88 2,05 2,05 610 760 915 5,61/4,25/3,69 Sigm/Inp/Str. 3,41/3,87/3,97 1,77 3 5,49/5,79/5,68 3,16
D375A-6 71,64 455 Komatsu SAA6D170E-5 23,15 6 170 x 170 1800 10,20 4 conv. CR 3 electr. est. turbo after var 366 Full LS press. comp. 27,5 T. Convert 3+3 3,5/11,8/15,8 Clut.&Brakes 3,98 8 2,5 610 18,5 22 SemiU U 4,69 5,14 6,2 6,8 1 3 10,48 ripper 4,28
Komatsu presenta anche al Bauma un escavatore gommato con torretta a sbalzo posteriore contenuto
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MACCHINE&ATTREZZATURE Komatsu presenta al Bauma il prototipo del WA150PZ Serie 6 (dati non disponibili)
KUBOTA Komatsu presenta due nuovi modelli girosagoma Serie 4
LEGENDA I dati con fondino azzurro evidenziano modelli giro sagoma e/o con sbalzo ridotto torretta
MINI ESCAVATORI MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza di scavo m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo/L. carro m Rulli d'appoggio N° Largh. sottocarro m Larghezza suole mm Sbalzo poster. torr. m Scavo disas. (s-d) mm Lungh. trasporto m Altezza trasporto m Lama (W-H) mm Soll.-abbas. lama mm Sbalzo lama m
U48-4 4,77 28,8 Kubota V2607DI 2,61 4 87 x 110 2200 8,07 4 conv. conv. 2 no natural var 118,8 Full LS press. comp. 24,5 3,38 2,67 5,85 3,77 3300 2200 2,8 - 4,9 9,3 1,99/2,5 4
U55-4 5,4 33,8 Kubota V2607DI 2,61 4 87 x 110 2200 8,07 4 conv. conv. 2 no natural var + fix 2 x 56,1 + 37 Full LS/no press. comp. 27,4 3,63 2,83 6,1 4 4230 2720 2,8 - 4,9 9,3 1,99/2,5 5
1,96
1,96
400
400
0,99
1,04
625 - 815 5,33 2,55 1960 - 410 440 - 410 1,79
625 - 815 5,5 2,55 1960 - 410 440 - 410 1,79
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BAUMA 2010
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LIEBHERR Liebherr lancia lʼR9100 da 110 ton e lʼLH120C per applicazioni industriali. Nel campo dei Dumper è prevista lʼintroduzione sul mercato italiano del TA230, dopo un periodo di prova (noleggiatori)
ESCAVATORE CINGOLATO MODELLO Versione Peso operativo Cap. soll. 360°, 0h Variaz./Distanza Potenza netta Motore (Marca)
m3 ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m Carreggiata m Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Dist. scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Larghezza cingoli m Suole mm Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m Batteria Ah Alternatore A Serbatoio gasolio l Sistema idraulico l
[104] costruzioni giugno 2010
R 9100 HD / FS 6,8 110 / 114 n.d. n.d. 565 Liebherr D9512 24,24 12 V 128 x 157 1800 9,54 4 conv. CR 3 electr. est. 2 turbo after var 3 x 435 + 420 LS press. comp. 35 3,5 6 4,81 3,9 M 7,6 / FS 3,2 / 7,15 / n.d. 13 / 10,5 8,65 / 8,1 51200 / 54400 40400 / 54500 4,63 3,92 4,78 600 14,56 / 13,7 6,03-5,3 / 4,15 4 x 144 140 1585 1250
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MACCHINE&ATTREZZATURE MANITOU Manitou presenta due nuovi sollevatori telescopici a torretta fissa e tre a torretta girevole della Serie Easy con nuovi stabilizzatori
SOLLEVATORI TELESCOPICI 360° MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
MRT1440 EASY 4 13,8 2,5 11,5 0,95 12,45 2-2 74,5 Perkins mod. 1104D-E44T Cilindrata l 4,4 Cilindri N° 4 Alesaggio x corsa mm 105 x 127 Regime di taratura rpm 2200 Velocità del pistone m/s 9,31 Valvole per cilindro N° 2 Distribuzione conv. Iniezione conv. Fasi d'iniezione N° 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no Alimentazione aria turbo Pompe fix Portata l/min 115 Regolazione pompa no Distributore a cassetti press. comp. Pressione Mpa 27 Trasmissione Hydrostatic Marce N° 2 Velocità traslazione km/h 35 Tiro alle ruote daN 8600 Freni 2 fr oil disc Pneumatici 400/70x20 Passo m 2,32 Carreg./L. pneu. m 1,93/2,39 Raggio sterzo pneu. m 3,41 Forza di strappo daN n.d. L. (alla piastra) m 5,33 Altezza trasporto m 2,94 ton m ton m ton ton N° kW
MRT1640 EASY 4 15,8 2,2 13,5 0,70 13 2-2 74,5 Perkins 1104D-E44T 4,4 4 105 x 127 2200 9,31 2 conv. conv. 1 no turbo fix 115 no press. comp. 27 Hydrostatic 2 35 8600 2 fr oil disc 400/70x20 2,32 1,93/2,39 3,41 n.d. 5,8 2,94
MRT1840 EASY 4 17,9 2,7 15,1 0,40 13,3 2-3 74,5 Perkins 1104D-E44T 4,4 4 105 x 127 2200 9,31 2 conv. conv. 1 no turbo fix 115 no press. comp. 27 Hydrostatic 2 35 8600 2 fr oil disc 400/70x20 2,32 1,93/2,39 3,41 n.d. 5,51 2,94
SOLLEVATORI TELESCOPICI MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
ton m ton m ton ton N° kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Tiro alle ruote daN Freni Pneumatici Passo m Carreg./L. pneu. m Raggio sterzo pneu. m Forza di strappo daN L. (alla piastra) m Altezza trasporto m
MT625T MHT780T 2,5 8 5,85 6,8 2 5 3,4 3,7 0,8 2,75 4,71 12,8 0-1 0-1 55,4 106 Kubota Perkins V3307DITE3B 1104D-E44TA 3,33 4,4 4 4 94 x 120 105 x 127 2000 2200 8,00 9,31 4 4 conv. conv. conv. CR 2 3 mec. ext. no turbo turbo after fix var 87,9 140 no Full LS conv. press. comp. 23,5 27,5 Hydrostatic Hydrostatic 2+2 2 n.d. 35 4170 10500 4 oil disc 4 oil disc 12x16.5 18x22.5 3,27 2,67 1,49/1,81 1,99/2,44 3,31 4,3 3427 n.d. 3,89 5,22 1,92 2,52
costruzioni giugno 2010 [105]
BAUMA 2010
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M ECALAC - AHLMANN Ahlmann rinnova i motori su tre caricatori gommati e lancia un nuovo modello a quattro ruote sterzanti
CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
m3 kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ric. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m
AX700 0,7 3050 4,97 46 John Deere 4024HF295 2,44 4 86 x 105 2800 9,80 2 conv. conv. 1 no turbo fix 60 no conv. 25 Hydrostatic 2+2 20 (30 opt) 2 x 100% 1 drum 12.5 x 18 2,03 1,4 40° 3,54 Z (Parallel) 3,06 4100 1,6 5,25 2,47
AX850 0,85 3400 5,17 46 John Deere 4024HF295 2,44 4 86 x 105 2800 9,80 2 conv. conv. 1 no turbo fix 60 no conv. 25 Hydrostatic 2+2 20 (30 opt) 2 x 100% 1 drum 12.5 x 18 2,03 1,4 40° 3,54 Z (Parallel) 3,06 4100 1,85 5,3 2,47
AX1000 AF1050/1200 1 1 1,2 3690 3800 4300 5,47 5,8 6 49 48 55 John Deere Cummins 4024HF295 83.3/ST 2,44 n.d. 4 4 86 x 105 n.d. 2800 2600 9,80 n.d. 2 2 conv. conv. conv. conv. 1 1 no no turbo turbo fix fix 60 85 no no conv. conv. 25 24 Hydrostatic Hydrostatic 2+2 2+2 20 (30 opt) 20 (30/40 opt) 2 x 100% front lim slip 1 disc 1 disc 365/70 x 18 14.5x20/16/17x20 2,03 2,08 1,4 1,66 40° 4WS, 2x35° 3,54 4,06 4,27 Z (Parallel) Z (Parallel) 3,05 3,65 4300 4900 5900 1,85 1,99 5,34 6,03 6,07 2,45 2,83
M ERLO Merlo presenta un nuovo sollevatore a torretta girevole e due a torretta fissa. Tra le novità il sollevatore cingolato P25.5 e lʼMPR15/18 Platform per lavori specifici, oltre un prototipo di sollevatore ibrido
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0
SOLLEVATORI TELESCOPICI MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
t) p x20
7
0 7
P 25.6 P50.18 2,5 5 5,9 17,8 1,75 n.d. 3,3 n.d. 1 n.d. 4,5 n.d. 0-1 0-3 55 107 Kubota Iveco mod. n.d. Nef Cilindrata l n.d. 6,72 Cilindri N° 4 6 Alesaggio x corsa mm n.d. 104 x 132 Regime di taratura rpm n.d. 2400 Velocità del pistone m/s n.d. 10,56 Valvole per cilindro N° n.d. 4 Distribuzione n.d. conv. Iniezione n.d. CR Fasi d'iniezione N° n.d. 2 EGR - Ricircolo gas di scarico n.d. cont. int. Alimentazione aria turbo turbo after Pompe fix var Portata l/min 80 144 Regolazione pompa no LS Distributore a cassetti conv. conv. Pressione Mpa 21 23 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2 2 Velocità traslazione km/h 36 40 Tiro alle ruote daN n.d. n.d. Freni 4 disc 4 disc Pneumatici n.d. 17.5x25 Passo m 2,45 3,24 Carreg./L. pneu. m n.d./1,8 n.d./2,4 Raggio sterzo pneu. m 3,37 4,3 Forza di strappo daN n.d. n.d. L. (alla piastra) m 3,9 6,13 Altezza trasporto m 1,92 2,85 ton m ton m ton ton N° kW
SOLLEVATORE TELESCOPICO 360° MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
ton m ton m ton ton N° kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Tiro alle ruote daN Freni Pneumatici Passo m Carreg./L. pneu. m Raggio sterzo pneu. m Forza di strappo daN L. (alla piastra) m Altezza trasporto m
60.24MCSS 6 23,9 3,5 20,8 0,75 22 2-3 130 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 3,2 2,49 4,8 n.d. 7,22 3,1
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PALAZZANI
TAKEUCHI
Palazzani rinnova la gamma dei caricatori gommati con i nuovi PL155/165 (PL175 dati non disponibili)
Takeuchi entra nel settore degli escavatori gommati (dati provvisori) ESCAVATORE GOMMATO
CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
PL155 PL165 0,9/1 1,1 n.d. n.d. 5/5,4 5,8 n.d. 85 Yanmar Yanmar mod. 4TNV98T 4TNV98T Cilindrata l 3,32 3,32 Cilindri N° 4 4 Alesaggio x corsa mm 98 x 110 98 x 110 Regime di taratura rpm 2500 2500 Velocità del pistone m/s 9,17 9,17 Valvole per cilindro N° 4 4 Distribuzione conv. conv. Iniezione conv. conv. Fasi d'iniezione N° 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no Alimentazione aria turbo turbo Pompe fix fix Portata l/min 85 85 Regolazione pompa no no Distributore a cassetti conv. conv. Pressione Mpa 22 22 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2+2 2+2 Velocità traslazione km/h 40 40 Differenziali front lim slip/rear tp front lim slip/rear tp Freni 2 oil disc 2 oil disc Pneumatici 14.5x20 14.5x20 Passo m 2,27 2,4 Carreggiata m 1,57 1,52 Articolazione ° 40 40 R. sterzo alla benna m 4,3 4,98 Cinematismo benna Z Z Max alt. perno b. m 3,3 3,4 Forza di strappo daN 6229 6867 Larghezza benna m 1,9 2,1 Lunghezza max m 5,41 5,59 Altezza trasporto m 2,8 2,8 m3 kg ton kW
[108] costruzioni giugno 2010
MODELLO Peso (lama) Peso (lama+2st) Peso (4 stab.) Cap. soll. 360°, 0h Variazioni /Distanza Potenza netta Motore (Marca)
ton ton ton ton m kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (max) Mpa Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo m m Pneumatici Braccio m Penetratore m Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza scavo a terra m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Sbalzo post. torr. m Largh. torretta m Lama (largh. x alt.) m Lungh. trasporto m Alt. braccio/cab m
TB1160W n.d. 14,61 n.d. n.d. n.d. 95 Isuzu n.d. 3 4 n.d. 2000 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 20 10,8 2,56 2,49 n.d. T 2,57 5,56 4,97 8,7 7,58 n.d. n.d. 2,06 2,46 2,48 x 0,6 5,99 n.d./3,13
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MACCHINE&ATTREZZATURE TEREX
Terex completa la parte alta della gamma dei suoi skid cingolati con il PT100G Nei caricatori gommati articolati ha presentato il TL310 (dati non disponibili) e rinnova il TL80. Nei dumper articolati Terex presenta il TA300 e TA400. Presenta anche un Mini Twin drive ad alimentazione elettrica SKID CINGOLATO MODELLO Carico operativo Peso Potenza netta Motore (Marca)
kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Max alt. perno b. m Rib. a max alt. ° Rich. a terra ° Forza di strappo daN Velocità traslazione km/h Passo m Rulli d'appoggio N° Raggio sterzo ant. m Raggio sterzo post. m Largh. ai cing. m Larghezza benna m Larghezza suole mm Press. al suolo kPa Lunghezza max m L. senza benna m Altezza trasporto m
PT 100G 1270 5,17 74,5 Perkins 1104D-44T 4,4 4 94 x 120 2200 8,80 2 conv. conv. 1 no turbo var 76/163 HF conv. conv. 22,7/25,2 3,17 45 25 n.d. 9,7 - 16 1,8 4 n.d. n.d. 1,78 n.d. 457 31 3,78 2,98 2,17
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VOLVO Volvo lancia quattro nuovi Mini cingolati con motore Volvo, due a carreggiata fissa con pompe ad ingranaggi e due a carreggiata variabile con pompe a pistoni con cilindrata variabile, Full Load sensing e distributore a centro chiuso. Aumentati lo sbalzo lama e lʼaltezza della cabina
VENIERI
Venieri presenta due caricatori gommati, di cui un Ibrido, ed un altro prototipo di caricatore gommato ibrido (dati non disponibili) MINI CINGOLATI CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
m3 kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m
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5.63B 1,1/1,4 3850 5,8 65 Perkins 804D-33T 3,33 4 94 x 120 2400 9,60 2 conv. conv. 1 no turbo fix 86 no conv. 23 Hydrostatic 2+2 34 front lim slip 2 oil disc 16/70x20 2,28 1,6 40 4,8 Z 3,4 7200 2,1 5,34 2,8
15.63 HYBRID 3,2/4,5 12300 16,8 122+30 Perkins 1106D-E66TA 6,6 6 105 x 127 2200 9,31 4 conv. CR 2 no turbo after var/fix 195 LS/no conv. 28 Hydrostatic 3+3 40 front lim slip 4 oil disc 23.5x25 3,25 1,96 40 6,5 Z 4,12 15300 2,76 7,5 3,72
MODELLO Peso Potenza Motore (Marca)
ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Profondità di scavo m Prof. plinto m Distanza di scavo m Altezza di carico m Forza strappo daN Forza penetrazione daN Velocità traslazione km/h Velocità rotaz. torr. rpm Passo/L. carro m Rulli d'appoggio N° Largh. sottocarro m Larghezza suole mm Sbalzo poster. torr. m Scavo disas. (s-d) mm Lungh. trasporto m Altezza trasporto m Lama (W-H) mm Soll.-abbas. lama mm Sbalzo lama m
EC15C/17C EC18C/20C 1,54/1,56 1,67/1,85 11,9 11,9 Volvo Volvo D1.1DCAE4 D1.1DCAE4 1,12 1,12 3 3 76 x 82 76 x 82 2000 2000 5,47 5,47 2 2 conv. conv. conv. conv. 1 1 no no natural natural fix var 31 44 no Full LS press. comp. press. comp. 17 17/21 2,12/2,32 2,1/2,26 1,79/1,98 1,77/1,69 3,86/4,05 3,86/4,08 2,48/2,62 2,5/2,75 1290 1290/1827 800 800/1239 1,9/1,9 - 2,7 2,5 - 4,6 9,5 9,5 1,08/1,46 1,08/1,46-1,24/1,62 3 3/4 0,99 1,01 var 1,36 230 250 1,05 1,05 412 - 527 412 - 527 3,58/3,72 3,59/3,75 2,3 2,32 980 - 238/241 1336 x 248 209-190/321-294 326 - 311 0,86/1,17 1,21
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SOLLEVATORI TELESCOPICI 360° KRAMER
WACKER N EUSON-KRAMER Kramerallrad introduce quattro nuovi sollevatori telescopici riposizionado la gamma ed estendendola
MODELLO Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore (Marca)
1245 2506 3307 4009 4507 1,2 2,5 3,3 4 4,4 4,3 5,75 7,1 8,95 7,1 1,2 2 2,4 3 3,8 2,29 3,25 3,75 5,08 3,75 0,44 0,8 1 1 1,5 2,53 4,2 7,2 8,6 8,1 0-1 0-1 0-1 0-1 0-1 22 50 88 88 88 Yanmar Deutz Deutz Deutz Deutz mod. 3TNV82A TD2009L04 TCD2012L042V TCD2012L042V TCD2012L042V Cilindrata l 1,33 2,3 4,04 4,04 4,04 Cilindri N° 3 4 4 4 4 Alesaggio x corsa mm 82 x 84 90 x 90 101 x 126 101 x 126 101 x 126 Regime di taratura rpm 3000 2800 2400 2400 2400 Velocità del pistone m/s 8,40 8,40 10,08 10,08 10,08 Valvole per cilindro N° 2 2 2 2 2 Distribuzione conv. conv. conv. conv. conv. Iniezione conv. conv. conv. conv. conv. Fasi d'iniezione N° 1 1 1 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no no no no Alimentazione aria natural natural turbo after turbo after turbo after Pompe fix fix fix/var var fix/var Portata l/min 42/75 86 110/150 150 110/150 Regolazione pompa no no no/conv. conv. no/conv. Distributore a cassetti conv. conv. conv. conv. conv. Pressione Mpa 24 24 21 25 25 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2 2 2 2 2 Velocità traslazione km/h 20 20/30 20/40 20/40 20/40 Tiro alle ruote daN n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Freni front disc rear disc 2/4 oil disc 2/4 oil disc 2/4 oil disc Pneumatici 10.0/75x15.3 12.5x18 405/70x24 405/70x24 405/70x24 Passo m 1,92 2,65 2,85 3,05 2,85 Carreg./L. pneu. m 1,16/1,56 1,66/1,96 1,92/2,32 1,92/2,32 1,92/2,32 Raggio sterzo pneu. m 2,61 3,67 3,6 3,85 3,6 Forza di strappo daN n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. L. (alla piastra) m 2,92 4,05 4,76 5,59 4,76 Altezza trasporto m 1,94 1,98 2,45 2,45 2,45 ton m ton m ton ton N° kW
MINI/MIDI CINGOLATI WAKER NEUSON MODELLO Peso Potenza Motore (Marca) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotaz. torr. Passo/L. carro Rulli d'appoggio Largh. sottocarro Larghezza suole Sbalzo poster. torr. Scavo disas. (s-d) Lungh. trasporto Altezza trasporto Lama (W-H)) Soll.-abbas. lama Sbalzo lama
ton kW mod. l N° mm rpm m/s N°
N°
l/min
Mpa m m m m daN daN km/h rpm m N° m mm m mm m m mm mm m
1703 1,63 13,2 Yanmar 3TNV76 1,11 3 76 x 82 2200 6,01 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 2 x 23,9 + 19,1 conv./no conv. 20/12,5 2,18 1,49 3,77 2,54 1770 1060 2,8 - 5,6 10 n.d./1,44 3 0,99 var 1,3 230 1,16 331 - 508 3,81 2,38 1300 - 260 260 - 230 n.d.
2003 1,85 13,2 Yanmar 3TNV76 1,11 3 76 x 82 2200 6,01 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 2 x 23,9 + 19,1 conv./no conv. 20/15 2,5 1,67 4,09 2,76 1880 1220 2 - 4,1 10 n.d./1,71 4 0,99 var 1,3 250 1,16 331 - 508 3,99 2,37 1300 - 260 145 - 238 n.d.
2404 2,29 13,2 Yanmar 3TNV76 1,11 3 76 x 82 2200 6,01 2 conv. conv. 1 no natural var + fix 2 x 26,1 + 19,1 conv./no conv. 24/15 2,52 1,68 4,16 2,75 1960 1460 2,25 - 3,8 10 1,38/1,84 3 1,4 250 1,16 357 - 516 4,07 2,44 1400 - 300 350 - 320 n.d.
14504 15,3 74,9 Deutz TCD2012L04 4,04 4 101 x 126 2000 8,40 2 conv. conv. 1 no turbo after var + fix 2 x 126 + 32 LS/no conv. 34/32 5 3,1 8,3 5,7 9100 6920 3 - 5,1 11,6 n.d./3,6 7 2,49 500 2,01 640 - 850 7,72 2,78 2490 - 600 535 - 495 n.d.
Wacker Neuson rinnova la gamma con quattro nuovi Mini/Midi cingolati
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CARICATORI GOMMATI - KRAMER MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
m3 kg ton kW
mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR - Ric. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° R. sterzo alla benna m Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Larghezza benna m Lunghezza max m Altezza trasporto m
180 0,3 1200 1,86 23 Yanmar 3TNV88 1,64 3 88 x 90 2600 7,80 2 conv. conv. 1 no natural fix 20 (40 opt) no conv. 24 Hydrostatic n.d. 20 lim slip 1 disc 28/9.00x15 1,38 n.d. 4WS, 2x38 2,71 Z Parallel 2,58 1510 1,2 3,81 2,1
280 380 480 0,65 0,75 0,85 2340 3500 3500 3,3 4,3 4,75 28 45 45/58 Yanmar Deutz Deutz 4TNV88 TD2011L04W TD2011L04W 2,19 3,62 3,62 4 4 4 88 x 90 96 x 125 96 x 125 2400 2300 2300 7,20 9,58 9,58 2 2 2 conv. conv. conv. conv. indiv. pumps indiv. pumps 1 1 1 no no no natural natural natural fix fix fix 52 (65 opt) 50 70 no no no conv. conv. conv. 24 24 24 Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic n.d. n.d. n.d. 20 20 (40 opt) 20 (40 opt) lim slip lim slip lim slip 1 disc 1 disc 1 disc 12.5x18 12.5x18 12.5x20 1,75 2,02 2,02 n.d. n.d. n.d. 4WS, 2x38 4WS, 2x40 4WS, 2x40 3,4 2,9 pneus 2,9 pneus Z Parallel Parallel Parallel 3,02 3,06 3,25 2730 3180 4070 1,65 1,75 1,85 4,61 5,08 5,28 2,34 2,45 2,48
680T 0,95 3590 / 3420 5,95 56 Deutz TD2011L04W 3,62 4 96 x 125 2500 10,42 2 conv. indiv. pumps 1 no natural fix 84 no conv. 24 Hydrostatic n.d. 20 (40 opt) 100% 1 disc 14.5x20 2,15 n.d. 4WS, 2x40 3,11 pneus Telescopic 3,63/4,68 4600 1,95 6,04 2,75
580 680 780 880 0,95 1,05 1,15 1,5 3750 4100 4300 5400 4,9 5,65 6,1 8,4 58 58 58 88 Deutz Deutz Deutz Deutz TD2011L04W TD2011L04W TD2011L04W TCD2012L042V 3,62 3,62 3,62 4,04 4 4 4 4 96 x 125 96 x 125 96 x 125 101 x 126 2300 2300 2300 2400 9,58 9,58 9,58 10,08 2 2 2 2 conv. conv. conv. conv. indiv. pumps indiv. pumps indiv. pumps CR 1 1 1 1 no no no no natural natural natural turbo after fix fix fix var 70 84 84 140 no no no conv. conv. conv. conv. conv. 24 24 24 27 Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic Hydrostatic n.d. n.d. n.d. n.d. 20 (30 opt) 20 (40 opt) 20 (35 opt) 20 (35 opt) lim slip 100% 100% 100% 1 disc 1 disc 1 disc 4 oil disc 12.5x20 14.5x20 405/70x24 15.5x25 2,02 2,15 2,15 2,3 n.d. n.d. n.d. n.d. 4WS, 2x40 4WS, 2x40 4WS, 2x40 4WS, 2x35 2,9 pneus 2,95 pneus 2,95 pneus 4,75 Parallel Parallel Parallel Parallel 3,25 3,28 3,45 3,78 3940 4020 4190 6400 1,95 2,05 2,15 2,3 5,41 5,71 5,8 6,55 2,48 2,64 2,68 2,95
Kramerallrad rivede la linea dei caricatori gommati con la Serie “80” (migliori prestazioni, nuovi allestimenti e due nuovi modelli 680T e 780)
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MACCHINE&ATTREZZATURE YANMAR Yanmar presenta la Serie 6 dei caricatori gommati, con maggior potenza idraulica e forze di scavo. Per il Mini SV08-1 è disponibile anche un sistema tradizionale di carreggiata variabile
CARICATORI GOMMATI MODELLO Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore
V3-6 V4-6 0,4 0,5 1774 2334 3,29 3,86 22,6 30,1 Yanmar Yanmar mod. 3TNV88 BNKAH 4TNV88 BNKAH Cilindrata l 1,64 2,19 Cilindri N° 3 4 Alesaggio x corsa mm 88 x 90 88 x 90 Regime di taratura rpm 2500 2500 Velocità del pistone m/s 7,50 7,50 Valvole per cilindro N° 2 2 Distribuzione conv. conv. Iniezione conv. conv. Fasi d'iniezione N° 1 1 EGR - Ricircolo gas di scarico no no Alimentazione aria natural natural Pompe n.d. n.d. Portata l/min 40,5 56 Regolazione pompa n.d. n.d. Distributore a cassetti conv. conv. Pressione Mpa 20,6 20,6 Trasmissione Hydrostatic Hydrostatic Marce N° 2+2 2+2 Velocità traslazione km/h 19 19 Differenziali n.d. n.d. Freni disc oil disc oil Pneumatici 12.5/70x16 15.5/60x18 Passo m 1,75 1,9 Carreggiata m 1,18 1,24 Articolazione ° 40 40 R. sterzo alla benna m 3,58 3,87 Cinematismo benna Z Parallel Z Parallel Max alt. perno b. m 2,67 3,01 Forza di strappo daN 2400 2710 Larghezza benna m 1,57 1,69 Lunghezza max m 4,01 4,4 Altezza trasporto m 2,43 2,52 m3 kg ton kW
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CARICA E TRASPORTA CON UN SOLO OPERATORE.
SULLA SCIA DELLA RIUSCITA VERSIONE STRADALE, IL 12 TONNELLATE OLANDESE PROPONE, IN COLLABORAZIONE CON PM, UN VEICOLO “PRONTO ALL’USO” PER LA CANTIERISTICA LEGGERA DI
CRISTIAN FURINI
GANCIO al medio olandese [114] costruzioni giugno 2010
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MACCHINE&ATTREZZATURE
iventa sempre più difficile sviluppare un prodotto che ha già riscontrato consenso in tutto il mercato dei truck medi, quelli, per intenderci, che si trovano nella classe di peso tra le 7,5 e le 18 tonnellate. Una strada è quella di offrire alla clientela combinazioni autotelaio-allestimento pronte all’uso. È questo il caso della Daf che ha sancito un accordo commerciale con la PM per far allestire alla Moretto un veicolo pronto all’uso, adatto per il carico e trasporto a medio raggio nella cantieristica leggera. La gru è la PM 6.5 P, a cui è stato abbinato un cassone a ribaltamento trilaterale. Insieme hanno trovato alloggio sull’autotelaio del Daf Fa Lf 45.210 di recente restylizzato e caratterizzato da un interessante numero di nuovi “features” e dettagli. Per testare le caratteristiche dell’Lf e le prestazioni di sollevamento abbiamo condotto il veicolo attraverso spazi ristretti di un cantiere edile a Landriano (Pv) apprezzandone fin da subito le doti di manovrabilità grazie all’ottimo raggio di sterzata che nella versione con passo di 4.300 millimetri si assesta su poco più di 10 metri. Nel retrocabina, a sollevare carichi fino a 3.130 chili ci pensa la “leggera” di PM che nell’ultima edizione Plus guadagna in fluidità dei movimenti senza rinunciare a rapidità e coppia di sollevamento.
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Compatta e comoda Lo stile dell’Lf è quello clonato dai fratelli maggiori Cf e Xf. lo si percepisce appena seduti in cabina con la scelta accurata di materiali e design di comandi e quadro strumenti stile in linea con il family feeling. I 1.600 millimetri di altezza e la larghezza di 2.000 della cabina Day (quella ideale per gru autoportate) consentono di guidare in comfort ed effettuare le consegne e le attività lavorative in zone trafficate, assicurano ampi spazi all'interno per la distribuzione regionale. Aiuta anche il tunnel basso di 370 millimetri per attraversare agevolmente la cabina, o in-
stallare un sedile passeggero doppio, in caso di noleggio ad esempio. Ai lati del tunnel i sedili rivestiti con finiture goffrate per un migliore comfort di guida, che aumenta nel caso si richieda la Sleeper Cab (unica nel segmento dei leggeri) dotata di materasso di due metri di lunghezza per le soste. Gli esterni sono stati progettati con forme equilibrate e all’insegna della praticità. Si segnalano l'ampia superficie dei cristalli in favore della visibilità e il gradino a 60 centimetri da terra per saliere e scendere agevolmente dalla cabina. Paraurti e pannello fari possono essere richiesti nello stesso colore della cabina a rendere più gradevole il frontale. A bordo la somiglianza con i "fratelli maggiori" risulta più evidente, grazie agli interruttori integrati sul volante e il quadro strumenti identico a quello dell’Xf 105 con lo stesso display Lcd multifunzione. Vi compaiono i parametri vitali del truck, disponibili in 35 lingue differenti, funzione utile per chi impiega driver di diverse nazionalità.
I L ROBOT IN SCATOLA A gestire le cambiate dell’Lf normalmente c’è il cambio manuale sicuramente più adatto all’off road. In alternativa, per chi opera in cantieri poco impegnativi, si può richiedere il cambio automatizzato AsTronic Lite espressamente pensato dalla Zf per classi di veicoli medi e leggeri. Si tratta della versione 6 AS 800 a 6 marce sincronizzate (l’ultima in overdrive con rapporto di 0,78) per coppie tra 500 e 850 Newtonmetro. Alla guida lo si gestisce unicamente dal selettore posizionato sul tunnel (manca il pedale della frizione), con cui è possibile selezionare tra le altre la modalità parcheggi per gestire meglio la coppia in fase di manovra lenta. L’automatizzato tedesco è inoltre integrato con il Cruise Control il cui selettore si trova sul volante. L’Ecolite si distingue per la capacità di trasmissione della potenza con peso ridotto (111 kg) ed un maggiore carico utile trasportabile. Alla guida l’innesto delle marce è molto dolce e si caratterizza per una elevata silenziosità. Può essere dotato di un sistema di prese di forza Zf per l‘azionamento delle più diverse attrezzature.
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MACCHINE&ATTREZZATURE NON SERVE IL FILTRO La prima dote che si percepisce alla guida del Daf è l’elasticità. Merito dell’Fr152, il 6,7 litri Paccar da 152 chilowatt (210 CV) a 2.100 giri e coppia da 760 Newtometro a 1.400 giri. Il che significa disporre del 73 per cento della potenza a coppia massima (111 kW) e di 691 Newtonmetro di coppia nominale oltre ad una elasticità tale che si ripercuote positivamente sulla riduzione dei cambi di marcia. Le iniezioni di carburante sono gestite da un common rail ad alta pressione da 1.800 bar. Le inie-
zione di carburante, la loro durata e la stessa pressione vengono gestite dal modulo di controllo montato sul motore. L’induzione è gestita da un turbocompressore a geometria fissa con raffreddamento di carica abbinato ad una valvola Westgate, mentre manca qualsiasi sistema di ricircolo dei gas di scarico (Egr). Non è previsto nemmeno un filtro antiparticolato per ottemperare alle norme antinquinamento (EEV). È invece presente il sistema di diagnostica Obd2 per il controllo dei parametri Euro 5.
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MAI SOTTO PRESSIONE Molto utile la nuova funzione di monitoraggio indiretto della pressione degli pneumatici basato sul rilevamento delle diverse velocità delle ruote. Anomali valori della pressione dei pneumatici vengono rilevati ed evidenziati sul display digitale. A richiesta è disponibile un silenziatore a scatola ridotta che consente di guadagnare spazio tra i longheroni, soprattutto nelle sovrastrutture ribaltabili che, in tal modo, sfruttano la maggiore luce dal suolo tra gli assali. Entrambi i tipi di silenziatore sono dotati di convertitore catalitico e ugelli di iniezione che pescano l’AdBlue dal serbatoio da 70 litri.
U NA SOLIDA BASE Un buon telaio è la carta vincente per allestimenti di qualità. Lo sottolinea Stefano D’Incau, responsabile progetti della Moretto. L’ ottimo autotelaio Daf ha permesso di realizzare facilmente modifiche a vantaggio del carico, come lo spostamento all’esterno delle articolazioni di ribaltamento per far scivolare gli inerti più velocemente e lontano dai parafanghi, mantenendo al contempo ingombri verticali e laterali contenuti. Moretto ha poi lavorato per rinforzare la zona di ancoraggio della gru al telaio mediante l’impiego di piastre in acciaio resistente al taglio capaci di distribuire il momento di sollevamento in modo più uniforme sul telaio. Qualità anche nella struttura del cassone con l’impiego di acciaio altoresistente (Hardox 450) per il fondo e con i longheroni della cassa realizzati a sezione variabile (sono più spessi in prossimità del centro del piano di carico). In questo modo viene compensata la flessione della struttura una volta sottoposta al carico.
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SOLO DUE APPOGGI La vocazione dell’Lf in versione edilizia è sicuramente quella di cantieri medio piccoli, in cui il due assi olandese deve muoversi e operare in maniera agile. Il progetto, come specifica Francesco Mutti della concessionaria Eurocamion, in tal senso ha ottimizzato la distribuzione delle masse (soprattutto quelle di gru e cassone), studio che ha reso superfluo l’inserimento degli stabilizzatori posteriori. Sono infatti solo due i martinetti stabilizzatori rotanti e manuali della serie STD che raddoppiano solo nel caso del veicolo con massa totale a terra da 7,5 tonnellate. Un risparmio non indifferente in termini di tara ma anche in fatto di numero di azioni che deve compiere l’operatore prima di carico e scarico.
MACCHINE&ATTREZZATURE
VOLTA DA RECORD Come sul fratello più grande Cf, la serie Lf edilizia ha migliorato notevolmente le caratteristiche di guida. Le sospensioni anteriori sono paraboliche da 4,5 tonnellate e si caratterizzano per una elevata morbidezza. Uscito dalla fabbrica l’Lf monta le sospensioni posteriori paraboliche (8,5 ton). Il veicolo in prova aveva le pneumatiche sul ponte a tandem, un op-
tional questo che, in allestimenti con gru e cassone, migliora la stabilità sui trasferimenti stradali e alleggerisce la tara. Ad alta pressione lo sterzo, che garantisce a bassa velocità. Le dimensioni contenute degli sbalzi anteriore (1,27 m) e posteriore (1,1 m), mantengono il diametro di volta ridotto (10,7 m).
La gru con i plus Si chiama “Lf edilizia” l’operazione commerciale tra Daf e PM che senza nessun vincolo di esclusiva, si rivolge alla media piccola impresa con una proposta all-inclusive. Come ci spiega Pierluigi Baroni della Daf, il medio olandese esce dagli stabilimenti in versione autotelaio e viene poi portato alle officine Moretto di Fonzasco (BL), specializzata in allestimenti gru per autocarro, per l’installazione del trilaterale in acciaio prodotto dalla stessa Moretto e soprattutto della gru PM 6.5 P Plus. Si tratta di una gru leggera da 822 chilogrammi con sbraccio da quattro sfili e momento di sollevamento massimo di 5 tonnellate metro. Buono lo sbraccio oleodinamico orizzontale che tocca gli 8,4 metri e che viene azionato dall’impianto idraulico con una portata di 20 litri al minuto con pressione da 28,5 Mega Pascal. La dicitura “Plus” indica che sono stati inseriti accorgimenti tecnici delle serie più grandi, quali doppie bielle e un’idraulica tutt’altro che standard. Nella versione Basic l’impianto idraulico presenta infatti il distributore proporzionale M500 che diventa di tipo compensato Hawe nella versione Advance. Sempre nel pacchetto Plus il radiocomando multifunzione opzionabile tra i marchi Scanreco o Hetronic offerto di serie.
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I numeri del Daf Motore Marca e modello Paccar FR 152 Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa 107 x 124 mm Cilindrata 4.458 cc Rapporto di compressione 17,5:1 Distribuzione albero a camme Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) singolo, valvola wastgate /sì Sistema d’iniezione common rail Pressione d’iniezione 1.800 bar Peso a secco 374 kg Capacità coppa dell’olio 11 lt Potenza 152(207)/2.100 kW(Cv)/giri Potenza specifica 33,7(46) kW(Cv)/lt Coppia 760/1.400 Nm/giri Coppia specifica 170 Nm/lt Riserva di coppia 10% Consumo specifico n.d. (g/kW-h @ giri) Inquinanti (omologazione/sistema) Euro 5/Scr
Design C’è Bart van Lotteringenir a capo del reparto design di Daf.
Sospensioni
Elettronica
Anteriore: 2x 4,50 t, parab., F48; Posteriore: 2x 8,50 t, trapez., SR 8.20. Opzionale presente sul veicolo in prova: le pneumatiche posteriori da 8,5 ton con diue molle ad aria e altrettanti mezzi balestrini.
Alternatore 80 A, batterie 2x 125 Ah. Opzionale: Alternatore 100 A Batterie 2x175Ah
Freni
Trasmissione Il cambio sul veicolo in prova automatizzato Zf AsTronic Lite As 800. Si tratta di un robottizzato capace di funzionare in modo sequenziale e sincronizzato. L’ultima marcia è in overdrive. Il rapporto al ponte è 3,73. Rapporto al cambio 6,58-0,78. A richiesta il bloccaggio differenziale e l’Asr.
Freno motore allo scarico; Impianto frenante pneumatico a doppio circuito con dischi ventilati anteriori e posteriori. Compressore con deumidificatore ad aria calda.
Tara con conducente Tara anteriore/ posteriore Peso totale a terra
3.602 (*) 2.116/7.282 (*) 12.000
(*) Solo telaio con accessori standard, serbatoio
Passo 3,10 m / sbalzo anteriore 1,10 m /sbalzo posteriore 2,08 m; Altezza longherone 192 mm; Scarico rivolto verso il basso; Serbatoio carburante acciaio 168; Senza supporto ruota di scorta (posizionata nello sbalzo posteriore); Paraspruzzi; Serbatoio AdBlue da 70 litri.
gasolio da 168 litri pieno e AdBlue vuoto.
Ingombri dichiarati (mm)
www.daf.eu
Lunghezza Larghezza Altezza Passo Interassi (ant+post)
LA GRU PM SU DAF
Le misure rilevate da Costruzioni
www.pm-group.eu
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Assale anteriore Bridgestone R 227 1: 225/75R17.5; Ponte posteriore Bridgestone M 729 1: 225/75R17.5; Indice di carico è 129/127W, e il codice di velocità M.
Masse (kg)
Telaio
Modello 6.5 Plus versione Basic Momento max sollevamento 5 tm Sbraccio idraulico orizz 8.400 mm Sbraccio idraulico verticale 11.300 mm Sbraccio orizz con prolunghe 11.000 mm Sbraccio orizz con prolunghe 13.850 mm Angolo di rotazione 390° Coppia di rotazione 7,5 kNm Pendenza massima di lavoro 8,7% Larghezza da ripiegata 2.290 mm Profondità da ripiegata 750 mm
Pneumatici
7.660 2.226 2.700 2.700 -
Versione cabina (mm) Day cab Altezza interna 1.610 Larghezza interna (utile/vetro a vetro) 1.770/2.020 Profondità (utile/max) 1.270/1.780 Altezza sul tunnel (min/max) 1.250/1.270 Larghezza tunnel (min/max) 640/660 Spessore tunnel (min/max) 245/350 Profondità retrosedile -
Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di sterzata tra pareti*
Larghezza retrosedile Altezza retrosedile (sx/dx) Altezza pavimento da terra Altre misure rilevate Altezza 1° gradino Altezza 2° gradino Altezza porta Larghezza porta (utile/max)
1.270 2.070 1.850 1.740 13.340
1.810 -/900
600 990 1.400 640/850
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IN QUESTO NUMERO...
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Piattaforme autocarrate Lanciata al Bauma una piattaforma “patente B” che unisce i vantaggi di articolate e telescopiche.
Minigrù Sopra un tetto milanese, in un cantiere di demolizione, opera una minigrù giapponese.
SOLLEVAMENTO ANTIERE C
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NOTIZIE
[SollevamentoinCantiere] CHI OFFRE DI PIÙ?
n Realizzati su misura
n
La Jlg Industries ha in portafoglio ordini una commessa per la costruzione di 26 sollevatori la movimentazione dei motori dai velivoli dalla marina militare statunitense. La commessa dei sollevatori EIRV, progettati appositamente da JLG, ha un valore pari a circa quattro milioni di dollari. Sviluppati a partire dal progetto di sollevatori telescopici della Casa (altezza massima sollevamento 12,5 m, portata massima di 2.721 Kg), i neo arruolati sono ideali per installare e rimuovere i motori dei principali velivoli, compresi il P-3, il C-2, l’E-2 e il C-130.
Manitowoc ha completamente riprogettato ed aggiornato la cabina delle gru a torre Potain per migliorare il comfort dell’operatore e la visibilità in cantiere. La nuova cabina battezzata Ultra View è stata presentata al Bauma 2010 e punta a definire nuovi standard per la categoria, proprio come aveva fatto dieci anni fa l’ormai nota Vision. [Manitowoc] ha spiegato che una delle principali modifiche progettuali è lo spostamento del quadro di comando elettrico in uno spazio dedicato all’esterno, dietro la cabina. Il ricollocamento dei componenti elettrici ha permesso di ridurre il rumore in cabina dei contattori elettrici e dei convertitori di frequenza, quindi dato lo spazio per inserire un tavolino, un vano di raccolta dei documenti tecnici e tre spine con opzioni da 220 e 110 V. La parte anteriore della cabina Ultra View è caratterizzata da un vetro di dimensioni considerevoli che unito ai finestrini laterali scorrevoli, al parasole laterale e ai tergicristalli anteriori e laterali offrono all’operatore condizioni di massima visibilità. L'impianto di riscaldamento e l’aria condizionata sono di serie.
www.jlg.com
www.manitowoccranes.com
n A volata variabile Il costruttore spagnolo di gru edili LIDEN COMANSA ha lanciato al Bauma un nuovo modello con freccia a volata variabile battezzato LCL 190. Annunciato come il primo modello di una nuova serie è oggi disponibile in versioni da 12 o 18 tonnellate di capacità massima di sollevamento e con frecce da 30 o 60 metri di lunghezza. In configurazione standard può avere una torre da 49,5 metri di altezza.
www.lindencomansa.com
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n
OBIETTIVO EOLICO
Al Bauma Liebherr ha presentato innumerevoli novità, anche nel settore sollevamento; a stupire era senza dubbio il gancio (da solo vale un milione di euro) della futura e mastodontica gru cingolata LR13000 che sarà pronta nel 2011. Segnaliamo inoltre una nuova versione della LR 1300 SX da 300 tonnellate di portata massima, caratterizzata da un braccio principale che consente portate nettamente superiori. La nuova [Liebherr] LR 1300 SX per carichi pesanti è stata progettata per l’impiego nei montaggi di generatori eolici e per gli interventi di assistenza. Per questi ambiti d’impiego la gru è stata allestita con un carro stretto allargabile idraulicamente. Oggi per la collaudata LR 1300 sono disponibili oltre 100.000 diverse configurazioni operative.
www.liebherr.com
n
n L’alternativa giapponese
LA GAMMA
GIALLO NERA CRESCE Al debutto due nuovi sollevatori telescopici della serie HTL. In parallelo ai modelli [Haulotte] HTL40-14 e il HTL40-17, arrivano quindi i nuovi HTL 3614Pro e HTL3617Pro che alzano le forche rispettivamente a 14 e 17 metri d’altezza e hanno una capacità massima di sollevamento pari a 3,6 tonnellate. Sui nuovi modelli HTL 3614 Pro e HTL 3617 Pro è installato di serie il blocco dell’assale posteriore. Entrambi i modelli “Pro” hanno la trasmissione idrostatica che lavora in coppia con un quattro cilindri Deutz da circa 68 kW e che permette all’operatore di scegliere se lavorare in modalità lenta o veloce. L’impianto idraulico è caratterizzato dalla tecnologia “Flowsharing” che permette di eseguire più movimenti in contemporanea senza cali prestazionali. www.haulotte.it
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VALE DOPPIO
Lo scorso gennaio l’impresa Zongyuan Construction Co. ha utilizzato una [Terex] CC8800-1 Twin per posizionare il generatore di un impianto a Haiyang, nella provincia cinese di Shandong. Il carico movimentato pesava 1.046 tonnellate, era lungo circa 21 metri, largo altrettanti e profondo oltre 14 metri. Per fare il tiro la CC8800-1 Twin è stata allestita in configurazione SSL con i bracci principali da 69 metri. La crawler crane “tedesca” vanta una capacità massima di sollevamento di 3.200 tonnellate e un momento Massimo di ben 44.000 tonnellate/metro. www.terex.com
Arriverà presto sul mercato un pneumatico DUNLOP dedicato alle autogrù multistrada; si chiama ER50 e sarà prodotto nello stabilimento giapponese del costruttore nella misura 445/95/R25 177 E. Il nuovo pneumatico è stato sviluppato per supportare carichi pesanti (anche 16,5 tonnellate per asse), assecondare i trasferimenti autostradali garantendo un comportamento stabile, assicurare una buona percorrenza chilometrica (disegno non direzionale) ed essere affidabile sui lunghi percorsi. Paul Bexhill Coussens, titolare dell’omonima azienda di noleggio autogrù con sede nel Regno Unito, li ha montati sulla sua Terex Demag AC120 e si è detto favorevolmente impressionato anche nella guida con le 27 tonnellate di contrappeso supplementare a bordo (circa 16,5 ton per asse).
www.goodyear.com
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Fax +39 041 413844
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
NOTIZIE[SollevamentoinCantiere] n Arriva sul mercato una piattaforma autocarrata “patente B” che unisce i pregi dei modelli articolati e di quelli con braccio telescopico
SOLUZIONE “ALL IN ONE”
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inalmente una novità con la N maiuscola tra le piattaforme autocarrate patente B! Dopo un intero anno in cui i costruttori italiani hanno realizzato le versioni low cost delle piattaforme articolate classe 20 metri per andare in contro alle esigenze dei noleggiatori, [Cte] innova presentando al Bauma una macchina della gamma B-Lift che non si distingue solo per materiali, finiture o schemi di stabilizzazione. La nuova 20.13 MP (acronimo di Multi Purpose: multifunzionale) è di fatto una piattaforma autocarrata che unisce i pregi dei modelli con braccio telescopico e quelli dei modelli con braccio articolato con schema a pantografo; da anni cavallo di battaglia di Cte. Di fatto il
I PUNTI FORTI DELLA 20.13 MP - 20 metri d’altezza di lavoro con stabilizzatori - 13 metri d’altezza di lavoro senza stabilizzatori - sbraccia oltre ostacoli da 9 metri - rotazione tra il primo ed il secondo braccio - si stabilizza anche dal cestello - comandi proporzionali e simultanei - quadro comandi a terra con diagnostica - allestimento con ptt di 3,5 ton - si guida con patente B
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braccio è composto da un primo braccio telescopico in testa al quale si ha una articolazione, che a sua volta include una ralla, da cui parte un secondo braccio telescopico. Inoltre, la neonata può lavorare sia stabilizzata fino a una altezza utile di 20 metri sia senza stabilizzatori fino a una altezza di 13; l’operatore può anche comandare la stabilizzazione direttamente dal cestello. La nuova piattaforma aerea autocarrata da 20 metri della gamma B-Lift, ideata e forgiata negli stabilimenti di Bertinoro (FC), è stata svelata al pubblico dai due soci fondatori di Cte: il presidente Lorenzo Cipriani e il direttore commerciale Giampaolo Piovan (in foto, da sinistra).
www.ctelift.com
NOTIZIE[SollevamentoinCantiere] n
VIRTÙ CINGOLATA
Si chiama Giraf Track, arriva dal Belgio, ma il suo verde sembra proprio quello di San Defendente di Cervasca (CN). Questo anomalo sollevatore è una via di mezzo tra i prodotti LC della giapponese Maeda e le gru telescopiche cingolate Liebherr della serie LTR ed è realizzato sfruttando il sottocarro di un escavatore cingolato Caterpillar, il braccio telescopico e la cabina di un sollevatore Merlo. Vero e proprio pick and carry cingolato da cantiere, il [Giraf Track] ha una capacità massima di sollevamento di 3,8 tonnellate, uno sbraccio massimo orizzontale di 16 metri, una altezza massima raggiungibile di 17,8 metri e, con la piattaforma porta persone in testa al braccio, garantisce una altezza operativa prossima ai venti metri. Attualmente il sollevatore belga è disponibile nella versione priva di cabina GT580B o nella versione con cabina GT580-3C; entrambe si possono comandare a distanza con radiocomando. www.giraftrack.com
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TOPLESS AD ALTA QUOTA
Due gru senza cuspide della tedesca [Wolff] stanno supportando il cantiere per la realizzazione di quella che sarà una delle più avanzate ed efficienti centrali elettriche a carbone del mondo. Il nuovo impianto sorgerà a seguito della modernizzazione dell’attuale centrale di Mannheim-Neckarau, in Germania, sarà operativo entro il 2013 e richiederà un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro. Le due gru topless Wolff cranes sono entrambe modello 6.031.8s con frecce da 50 metri e arriveranno rispettivamente ad altezze sotto gancio di 125 e 138 metri. Per l’occasione le due tedesche non vestono il tradizionale rosso della Casa ma il giallo dell’impresa Züblin. www.wolffkran.com
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M INIGRÙ
UNA MINIGRÙ CINGOLATA È PROTAGONISTA IN UN CANTIERE DI DEMOLIZIONE.
INVISIBILE DALLA STRADA LAVORA SU UN TETTO MILANESE MATTHIEU COLOMBO
Oh mia bela
GRUETÌNA… el pieno centro di Milano, sotto agli occhi di una Madonnina che dall’alto del suo Duomo guarda crescere all’orizzonte la torre di Altra Sede Regione Lombardia, l’area di Porta NuovaGaribaldi e ignara attende le torri Isozaki, Hadid e Lieberskind del progetto CityLife, sta lavorando una minigrù semovente cingolata con braccio telescopico di dimensioni ultra compatte che arriva dal Giappone. Si tratta di una minigrù Unic Cranes modello URW-506 che è stata issata da una autogrù fino al tredicesimo ed ultimo piano
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dell’ex sede milanese della direzione generale Deutsche Bank di via Santa Sofia; ora trasferitasi alle porte della città, in Bicocca. A convocare la Unic in cantiere è stato Camillo Breviglieri dell’impresa appaltatrice CLS di Mirandola (MO) che, causa i limitati spazi a terra disponibili, tali da non permettere di posare una gru a torre, ha scoperto la funzionalità delle minigru sulla carta. A consigliare l’impresa modenese è stato Maurizio Ferrari , importatore esclusivo per l’Italia delle minigrù Unic con la società Levo basata a Verona.
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE DA BANCA A HOTEL DI LUSSO Il palazzo al civico 10 di via Santa Sofia a Milano è costituito da un volume orizzontale su tre livelli e da una torre a sezione rettangolare, con terrazzini a sbalzo, che porge il lato più stretto alla strada. Realizzato negli anni Sessanta nel pieno centro città, a due passi da piazza del Duomo, questo edificio è stato venduto di recente dalla Deutsche Bank a una società alberghiera nazionale, proprietaria di diverse strutture nel Nord della Penisola. Al posto della direzione generale della banca troverà quindi posto un hotel di prestigio con oltre 180 stanze e un ristorante panoramico da cui si vedrà Milano e - in giornate con condizioni meteo migliori di quella in cui abbiamo visitato il cantiere - le Alpi.
UNIC URW-506 Carico massimo 3,0 t a 3,4 m d’altezza Raggio di lavoro max. 15,52 m Lunghezza del braccio 3,93/15,71 m Altezza max del carico 16 m Motore diesel Mitsubishi da 18 kW (elettrico opzionale) Trasmissione idrostatica 2 marce Pendenza superabile 23° Peso a vuoto 4.840 kg*
www.levo.it *con l’azionamento elettrico il peso è di 4.990 kg
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B RACCIO ESAGONALE E JIB Nonostante le dimensioni le minigru della Unic si distinguono per la qualità delle materie prime utilizzate, per la cura costruttiva e per l’accessibilità delle parti meccaniche. I bracci telescopici sono tutti autocentranti a sezione esagonale ricavati da un unico foglio di acciaio altoresistenziale e saldati in continuo. Il braccio della URW-506 ha cinque sfili (sei elementi), è lungo 15,71 metri, può sfilare con il carico in punta e lavorare in negativo. In punta al braccio, inoltre, possono essere montati due ganci inclinabili e un jib monoblocco da 800 millimetri di lunghezza e 700 chili di portata, regolabile in quattro posizioni e ripiegabile.
U NA LAVORATRICE INSTANCABILE Le minigrù semoventi con braccio telescopico della Unic sono nate per rispondere ai limiti di spazio imposti dai cantieri giapponesi. La gamma composta da otto minigrù, sviluppata dai progettisti del Sol Levante, è in continua evoluzione e mira a garantire con ogni singola macchina un rapporto incredibile tra dimensioni di trasferimento e prestazioni assolute. La URW506, fino a tre anni fa al top della gamma, è oggi uno dei modelli alto di gamma (la top si chiama URW-706 e ha un braccio da 20 m) e offre prestazioni degne di nota: carico massimo di tre tonnellate a una altezza di 3,4 metri, sbraccio massimo di 15,52 metri e altezza massima del carico di sedici. Inoltre, con un blocco del gancio del “cavo di comando” opzionale, arriva a sollevare ben quattro tonnellate.
PIÙ PICCOLA DI COSÌ… In configurazione da trasferimento la URW-506 è lunga appena 4.840 millimetri, larga 1.400 e alta 2.035. Pensate che la “Entry level” URW094 è larga appena 595 millimetri!
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE TUTTO SOTTO CONTROLLO (ELETTRONICO)
Tre stabilizzazioni
Tutte le minigru della Unic hanno un’elettronica evoluta, che impone l’utilizzo in sicurezza limitando le manovre nelle condizioni di pericolo (sblocco con chiave di sicurezza); in particolare, la URW-506 ha il sistema di monitoraggio computerizzato i3000. I cinque modelli più grandi della gamma sono dotati di un indicatore di carico e di un dispositivo di limitazione dell’area di lavoro (preallarme acustico al raggiungimento dell’85% della capacità di carico) che consente all’operatore di delimitare l’area di lavoro. La postazione di comando è completa e il radiocomando “a cono” è di serie.
Tre le configurazioni di stabilizzazione. Le prestazioni massime si ottengono con un’apertura anteriore di 5.940 mm, laterale di 5.900 e posteriore di 5.720. Tutti e quattro gli stabilizzatori hanno sensori di palpazione terreno, tubazioni interne e martinetti di sfilo protetti; per i trasferimenti si chiudono in sagoma.
…ANCHE ELETTRICA Oltre che con motore diesel, a richiesta tutte le minigru Unic si possono equipaggiare con un dispositivo elettrico per lavorare in silenzio e a norma anche in ambienti chiusi o con autonomia illimitata, come sul cantiere milanese. Il motore elettrico è da 7,5 kW e la tensione necessaria è di 400V AC 50/60 Hz.
Demolire per ricostruire Data la struttura sana dell’edificio di origine e la difficoltà ad ottenere concessioni edilizie nel pieno centro di Milano, la committente dei lavori, che al momento preferisce mantenere l’anonimato, ha scelto di eseguire una demolizione controllata delle strutture interne per poi ricostruirle a piacere. La demolizione controllata interesserà anche la parte esterna della torre da cui verranno asportati con precisione chirurgica tutti i terrazzini. Per le opere di demolizione, l’impresa appaltatrice CLS ha scelto di affidarsi ai professionisti della A.T. Toptaglio
di Albese con Cassano (CO) che attualmente stanno lavorando a pieno ritmo con l’ausilio di quattro mini robot cingolati da demolizione Brokk - dotati ciascuno di pinza e martello idraulico - affiancati da minipale cingolate che movimentano le macerie prodotte e le invitano a cadere nei vani ascensore principali (svuotati). Una volta a terra le macerie vengono caricate, sempre da una minipala, in un cassone scarrabile che ogni mezz’ora è prelevato e allontanato dalla metropoli. Di fatto, oggi, il cantiere ha ingombro zero rispetto al perimetro del palazzo.
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ARGANO: OLTRE
40 M IN NEGATIVO
Ho scelto di distribuire le minigrù Unic perché mi hanno stupito per le prestazioni e la loro versatilità. Il mio obiettivo è offrire soluzioni diffondendo la cultura del sollevamento compatto e dell’utilizzo delle minigrù in sicurezza. Nel caso dell’impresa CLS, abbiamo studiato assieme a loro le esigenze operative quindi suggerito il modello URW-506. La nostra macchina ha permesso l’avvio dei lavori nei tempi di lavoro previsti nonostante l’impresa non abbia potuto montare una gru a torre sul perimetro del cantiere. Terminata la demolizione, alla minigrù non mancherà certo il lavoro dato che è già previsto l’arrivo in cantiere di un secondo esemplare.
ANCHE NOLEGGIO E FORMAZIONE Oltre ai servizi di vendita e assistenza delle mingrù, la Levo di Verona garantisce anche il noleggio delle macchine e la formazione degli operatori. Questo perché Maurizio Ferrari, che anni fa ha visto nella commercializzazione di queste gru cingolate ultracompatte un opportunità di business, ha esperienza da vendere nel settore sollevamento e ben sa quanto sia importante avere del personale professionalmente preparato per lavorare in sicurezza e quanto l’utente italiano del settore costruzioni sia restio a modificare le proprie abitudini, accogliendo nuove macchine in cantiere. Detto in altri termini, la possibilità di noleggiare le minigrù Unic ha avvicinato al prodotto giapponese molti potenziali clienti. Ne è esempio perfetto la CLS di Mirandola (MO) che dopo avere noleggiato la URW-506 dalla Levo ha deciso di acquistarne una nuova da affiancare alla macchina già in cantiere; e che ha investito in formazione (gratuita per un operatore se si acquista una macchina) facendo seguire a due uomini il corso sull’utilizzo delle minigrù organizzato dalla Levo.
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Maurizio Ferrari Titolare Levo
Salvatore Pinna
Edvin Caushai
Capo cantiere Impresa CLS
Operatore minigrù Impresa CLS
In trent’anni di lavoro non ho mai visto un cantiere con spazi operativi e di servizio così angusti. È a tutti gli effetti un cantiere in mano agli uomini e alla “minimacchine”. L’apporto della minigrù Unic è stato fino a oggi fondamentale per smantellare i locali di servizio sul tetto dell’edificio: gruppi elettrogeni di continuità, motori dell’impianto di condizionamento, motori e meccanismi degli ascensori. A breve la utilizzeremo per tenere sospeso un robot fly-demolition per demolire i terrazzi a sbalzo non fronte strada e poi servirà ad allestire i locali del ristorante panoramico dell’hotel. Per noi la minigrù è stata una vera scoperta!
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IN QUESTO NUMERO...
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Piattaforme elettriche Lo spirito di adattamento del sollevamento: si alzano i capannoni, li seguono gli scissor
MMT Vista all’opera la tuttacurve compatta ravennate: più corta, più versatile, più confortevole e sicura
FLOTTE OLEGGIO N
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NOTIZIE [Flotte&Noleggio]
n Statistiche 2009 Sono pronte le statistiche elaborate da ERA (European Rental Association) per il 2009: un estratto delle copie, in distribuzione anche alla recente convention tenutasi a Praga il 26 e 27 Maggio, è consultabile sul sito Era nel quale sono schematizzate le principali valutazioni. I soci Assodimi che desiderino acquistare la pubblicazione possono farlo al prezzo di 300 euro più le spese di spedizione, semplicemente contattando la segreteria. Per i membri Era è possibile ottenerle allo stesso prezzo acquistandole direttamente on line dal sito internet
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www.erarental.org
n Motivare il noleggio Consulenza aziendale specifica nel settore dell’edilizia: è questo il core di PLAY-UP CONSULTING, da poco nuovo socio Assodimi. Play-up utilizza un metodo operativo di propria ideazione, che si basa sulla collaborazione e valorizzazione delle persone con l’obiettivo di costruire gruppi di lavoro in team operativi efficienti, efficaci e motivati. Le principali attività sono lo studio di strategie per elaborare piani di sviluppo e/o cambiamenti strutturali in azienda e la formazione. Inoltre Play-up organizza eventi, meeting e congressi per le aziende a cui fornisce consulenza e formazione.
www.assodimi.it
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UNO PER TUTTI
Uno dei problemi endemici del nostro Mezzogiorno è sicuramente la difficoltà (che è poi una scelta) da parte delle piccole aziende di unirsi in strutture di rappresentanza più ampie (come consorzi o cooperative). Nel noleggio un buon esempio virtuoso è il [Consorzio Macchine Centro], costituito da concessionari Bobcat con presenza pluriennale nel settore: Saimar per la Toscana, MCI per il Lazio, Idio Ridolfi & Figli per Abruzzo e Molise, e D’Avino per Campania e Calabria (province di Cosenza e Crotone). Una grande rete che oltre a quattro concessionari annovera 30 officine autorizzate, dieci centri noleggio, 20 responsabili commerciali e un parco macchine con più di 300 unità. Oltre ai centri noleggio, per il rent è possibile ottenere lo stesso servizio e le stesse condizioni contrattuali direttamente col concessionario. I ricambi sono garantiti dal fatto che lo stock di ogni concessionario è a disposizione del consorzio. I centri CMC offrono anche un’ampia gamma di mezzi usati, con la possibilità di usufruire di permute e di linee di credito facilitate. www.consorziomacchinecentro.it
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APPLICATIVO DINAMICO
Dynamics Nav su piattaforma Microsoft è la soluzione gestionale ERP disegnata da [Asystel] per le piccole e medie aziende con tecnologia aperta, capace di automatizzare processi gestionali in differenti aree aziendali (specifiche soluzioni sono state sviluppate e dedicate al noleggio e al post vendita), realizzando la gestione di tutto il patrimonio informativo dell’azienda e dei partners con i quali la stessa opera. Gli applicativi Nav Rental e Work Order sono completamente integrati per rendere sempre più performante il software che negli ultimi anni è stato adottato sia da aziende con diffusione nazionale (Go Rent, Milantractor), sia da realtà medio-grandi con ambiti operativi a carattere locale (Mollo F.lli, Meta) e da startup (Nolover, Nologap, Easyrent). Per maggiori informazioni: info@navrental.it
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n Un esempio di come lo sviluppo in altezza dei magazzini ha sollecitato la progettazione di nuovi scissor elettrici
ALTEZZA, MEZZA BELLEZZA a nuova piattaforma elettrica a pantografo [Haulotte] Compact 14 è una macchina versatile, particolarmente indicata per la manutenzione di edifici e il settore della logistica. Costi di stoccaggio sempre più elevati e una generale carenza di spazi stanno infatti portando a un continuo sviluppo in altezza delle strutture destinate al magazzinaggio, e quindi all’aumento della domanda di macchine adatte all’uopo. Con la Compact 14, commercializzata dallo scorso mese di novembre, Haulotte Group è il primo costruttore full-range a proporre un modello nel segmento degli scissor elettrici compatti da quattordici metri. L’aggiunta di due metri di altezza operativa utile ai più diffusi modelli da dodici metri, inoltre, rende questa piattaforma ancora più appetibile per il mercato del noleggio. Una delle sue doti più apprezzabili è la velocità operativa. La possibilità di traslazione continua anche alla massima altezza elimina la necessità di scendere per effettuare gli eventuali spostamenti. Grazie a una larghezza di soli 1,2 metri, un’altezza di 2,5 in posizione di riposo e ai parapetti richiudibili, inoltre, la piattaforma può accedere anche agli spazi più ristretti, ed è in grado di superare pendenze fino a 23 per cento, offrendo una velocità di traslazione fino a tre km/h e una capacità di carico di 350 chilogrammi. Un’altezza da terra di tredici centimetri permette una agevole circolazione anche su pavimenti industriali non perfettamente piani. E il suo peso contenuto, pari a 3.170 chilogrammi, riduce i consumi di carburante durante le operazioni di trasporto. Un dispositivo antiribaltamento a “potholes” (minigonne) garantisce la massima sicurezza per l’utilizzatore in ogni situazione, mentre un sistema di autodiagnosi agevola l’individuazione di eventuali guasti, riducendo i tempi di fermo macchina. Compact 14 è conforme alle più recenti normative in materia di sicurezza sul lavoro, nonché ai principali standard europei (marcatura CE, EN 280) e internazionali (AS). www.haulotte.it
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n A prova di container Oltre ad essere un fornitore per concessionarie di auto e moto e per società di noleggio auto e veicoli commerciali sia a breve sia a lungo termine, LOJACK Italia propone nel settore MMT il suo sistema che si differenzia dagli antifurti già esistenti grazie a due punti di forza: da un lato la
collaudata tecnologia wireless ad alta frequenza non schermabile consente di reperire il segnale del mezzo rubato anche se nascosto in container, garage o parcheggi sotterranei, ovvero in luoghi dove non è possibile rilevare il segnale Gps/Gsm. Dall’altro, l’esclusivo rapporto di collaborazione con le Forze dell’Ordine, che ricevono il segnale del mezzo rubato direttamente dalle loro pattuglie grazie alle speciali unità “Vehicle Tracking Computer” (VTC) fornite in dotazione da LoJack per rintracciare e recuperare i veicoli rubati, consente di recuperare i mezzi in tempi brevissimi, la maggior parte entro le 24 ore dal furto. Inoltre il dispositivo LoJack per MMT è “rafforzato” rispetto alle altre unità per essere ancor più resistente contro le intemperie ed ai movimenti a cui tali macchine vengono sottoposte. L’installazione del dispositivo è semplice e non invasiva, senza alcuna interfaccia tra il proprietario ed il dispositivo installato. Nel mese di Gennaio in California le Forze dell’Ordine, seguendo il segnale di un Bobcat rubato, equipaggiato con il sistema LoJack, hanno scoperto in una tenuta di circa 60 acri 34 veicoli rubati e rimorchi, una vera e propria rimessa criminale per un valore complessivo di oltre un milione di dollari.
www.lojack.it costruzioni giugno 2010
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I Tempi di montaggio ridotti, maneggevolezza e sicurezza contraddistinguono le evoluzioni del ponteggio Allround tedesco
SEMPLICITÀ, TUTTA INTORNO
L’
espandibilità e l’usabilità del sistema Allround di [Layher] è ben nota a chi usa ponteggi. Un nuovo sistema di elementi modulari per la realizzazione di passerelle pedonali ad alta portata sino a 30 metri di luce sono stati progettati e realizzati da Layher. Le caratteristiche fondamentali di questa nuova struttura, che unisce alla semplicità e velocità di montaggio del sistema Allround le elevate caratteristiche statiche del nuovo sistema di travi modulari, sono i tempi di montaggio (grazie alle ridotte quantità di materiale e alla rapidità dei sistemi di connessione degli elementi) e la possibilità di assemblaggio a terra, a lato della sede stradale, senza la necessità di interromperne la viabilità, se non durante il sollevamento e la posa sui sostegni laterali. Gli elementi delle travi modulari, disponibili nelle usuali dimensioni Layher di 2.07 e 2.57 metri, sono provvisti di sistema di connessione a cuneo che li rende perfettamente compatibili con i componenti del sistema Allround. Il collegamento tra gli elementi della trave modulare è, invece, realizzato in modo facile e veloce con perni e coppiglie. Layher ha introdotto nella sua già vasta gamma di sistemi e soluzioni anche le torri per puntellazione e sostegno di getti. Le nuove torri realizzate con telai appositamente progettati, abbinati a pochi componenti standard del sistema di ponteggio Allround, possono raggiungere anche i 13 metri di altezza e grazie alle dimensioni di base variabili si adattano a qualsiasi esigenza di cantiere. Queste le principali caratteristiche: ogni montante delle torre è in grado di sostenere carichi sino a 6 tonnellate; i telai di puntellazione sono leggeri (massimo 18 kg), maneggevoli e simmetrici; Il personale addetto al montaggio può operare in completa sicurezza grazie alla particolare configurazione del sistema che consente di avere già il parapetto installato al momento dello sbarco sul piano più alto. Infine i rinforzi orizzontali dei telai, posizionati ogni 50 centimetri, possono essere utilizzati come gradini per salire sulla struttura. www.layher.it
GV3 gruppovenpa3
Blu e giallo:
i colori naturali del noleggio
www.gruppovenpa3.it
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L’apparenza
INGANNA l primo sguardo la pala gommata 13.63 di Venieri, top di gamma prima del recente lancio dell’ibrida 15.63, sembra più piccola di quelle dei marchi concorrenti, di pari categoria: a saltare subito all’occhio sono infatti la sua compattezza e le sue curve marcate. In questo caso la sensazione iniziale è ampiamente confermata col metro alla mano: la lunghezza complessiva con la benna standard da 2,7 metri cubi è di sette metri, cioè dai 40 agli 80 centimetri in meno rispetto ad alcuni modelli della concorrenza. Una virtù che ne consente l’impiego in spazi ristretti. COSTRUZIONI l’ha vista al lavoro a Fusignano, in provincia di Ravenna, nel deposito inerti della Grilli, realtà sorta nei primi anni Sessanta e specializzata in lavori edili e stradali: qui vengono raccolti e vagliati i materiali provenienti da demolizioni effettuati dalla Grilli stessa oppure da altre imprese del territorio, per essere poi riutilizzati o venduti a terzi. L’esemplare che abbiamo visto all’opera, impegnato nella classica operazione di movimentazione, è stato noleggiato da Venieri Noleggio, la nuova divisione dell’azienda romagnola.
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FLOTTE&NOLEGGIO CON UNA LUNGHEZZA INFERIORE ALLE PALE CONCORRENTI DELLA STESSA CATEGORIA, LA VF 13.63 HA NEL RAPPORTO TRA DIMENSIONI E PRESTAZIONI IL SUO PRINCIPALE VANTO. E SI RIVELA SICURA E VERSATILE ANCHE IN SPAZI ANGUSTI DI
DANIELA STASI
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VERSATILITÀ NEL SEGNO DELLA SICUREZZA La VF 13.63, in produzione da marzo 2008, grazie alle sue forme arrotondate e alla zavorra più in alto rispetto alla posizione tradizionale, vanta un’ottima visibilità posteriore, senza l’ausilio di alcuna telecamera. Dotata di cinematismo a Z, è equipaggiata degli assali heavy duty Dana, con riduttori finali epicicloidali su ciascuna ruota e con differenziali autobloccanti proporzionali automatici (standard su assale anteriore, opzionale su quello posteriore): quello anteriore è rigido, quello posteriore è oscillante. Sul versante sicurezza, oltre ai freni
VF 13.63 Peso operativo max Forza di strappo Capacità benna Carico di ribaltamento Altezza di scarico al perno Lunghezza Passo Luce libera Angolo di rampa
14.600 kg 12.000 kg 2,7-3,5 m³ 10.400 kg 3.950 mm 7.000 mm 2.980 mm 455 mm 33°
www.vf-venieri.com
IL MOTORE Marca e modello Perkins 1106D-E66TA Emissione EPA Tier 3 / EU Stage IIIA Potenza max 130 kW a 2.200 giri Potenza ISO/TR 14396 123 kW a 2.200 giri Cilindrata 6,6 l Alesaggio x corsa 105 x 127 mm Configurazione 6 cilindri in linea Valvole per cilindro 4 Sistema di combustione Iniezione diretta Impianto di iniezione Elettronico
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di servizio multidisco a bagno d’olio sulle quattro ruote, è da segnalare il freno di stazionamento idraulico negativo elettromagnetico nell’assale posteriore ad azionamento automatico, capace di garantire l’immobilità totale della macchina anche sulle pendenze più accentuate. La macchina vista nel ravennate è anche dotata di aggancio rapido idraulico (opzionale): l’operatore riesce così a cambiare in pochi secondi un’ampia gamma di attrezzature, dalle forche alla fresa fino alla spazzatrice, mediante comando in cabina.
FLOTTE&NOLEGGIO Comfort assicurato, guida semplificata Punto fermo di Venieri è la trasmissione idrostatica Bosch Rexroth, scelta per tutte le macchine della sua gamma: a regolazione automatica di potenza in circuito chiuso con pompa e due motori a cilindrata variabile, consente tre velocità automatiche avanti e retro (0-8, 0-17, 0-40 km/h) mediante il pratico joystick multifunzione, un unico comando in grado anche di sollevare e abbassare la benna, riempirla e svuotarla, e attivare tutte le altre attrezzature supplementari. La Casa dichiara che l’integrazione tra motore e trasmissione idrostatica, può ridurre, in base all’utilizzo, i consumi di carburante fino al trenta per cento rispetto alle pale gommate concorrenti. L’impianto idraulico è composto da due pompe: quella per il circuito anteriore è a pistoni a cilindrata variabile con valvola unloading, quella per il circuito dello sterzo è invece a ingranaggi, capace di un angolo di svolta di ottanta gradi.
TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA POTENZA Così come tutte le macchine a marchio Venieri, il motore è firmato Perkins: nel caso specifico si tratta del modello 1106D-E66TA, alimentabile anche a kerosene, carburante per aviazione e biodiesel BD20 (gasolio tagliato al 20% con biodiesel); questo propulsore vanta una tecnologia raffinata, costituita da un pool di quattro sistemi su base Acert. Innanzitutto gli iniettori pompa Heui ad attuazione idraulica e controllo elettronico che permettono iniezioni multiple (fino a un massimo di cinque) prima del punto morto superiore. È presente poi una centralina elettronica pensata per il controllo dell’aria, in grado di ottimizzare il mix con il carburante e la frequenza delle iniezioni a seconda della pressione barometrica e del carico del motore. Una parte della tecnologia è dedicata al controllo e alla gestione dell’aria e all’impiego di turbocompressori semplici postrefrigerati. Infine si segnala il disegno della camera di combustione, progettata per creare il flusso ottimale di aria e la più omogenea combustione di carburante e comburente.
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Filippo Muccinelli Venieri Direttore marketing e relazioni esterne Venieri
Mauro Liverani Dimostratore Venieri
DIVISIONE SU MISURA
Siamo fieri di essere un’azienda totalmente italiana, una delle poche del settore. Nostro vanto è l’alta qualità dei prodotti, un obiettivo che ci siamo prefissati sin dall’inizio della nostra storia, nel secondo dopoguerra. Per esempio collaudiamo tutte le nostre macchine, a differenza delle grandi società multinazionali che spesso eseguono esclusivamente collaudi a campione. Per garantire massima efficacia nei test, inoltre, gli operatori incaricati al montaggio e al collaudo vengono alternati ogni sei mesi. Infine gli alti standard qualitativi sono determinati anche dalla certificazione UNI EN ISO 9001:2008 che a breve si completerà con la certificazione ambientale ISO 14001.
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Uno degli aspetti che più caratterizzano la VF 13.63 è sicuramente l’elevata visibilità, data dalla conformazione stessa della cabina completamente vetrata, senza montanti: l’operatore riesce così ad avere una buona padronanza visiva in tutte le direzioni, soprattutto sull’attrezzatura. Grande attenzione è stata posta all’ergonomia: il sedile e il piantone dello sterzo sono regolabili, i comandi sono facilmente accessibili e intuitivi. Inoltre su questa pala, così come su tutti i modelli superiori agli 80 quintali, l’aria condizionata è di serie.
Venieri Noleggio, inaugurata lo scorso settembre, è una divisione della Venieri Commerciale, la società del gruppo che si occupa della commercializzazione delle macchine Venieri, dell’usato dei marchi più vari e dei mezzi a marchio AmmannYanmar, di cui è distributore in esclusiva per l’Emilia Romagna. Anche l’attività di noleggio, disponibile su tutto il territorio nazionale, non si limita alla gamma Venieri (minipale, miniterne, pale gommate, terne rigide e terne articolate), ma riguarda anche gli escavatori dei principali costruttori internazionali: l’assistenza è garantita dalle 110 officine autorizzate distribuite in tutta Italia, oltre a due officine mobili attrezzate. La società, infine, mette a disposizione i propri formatori per le imprese che noleggiano una macchina Venieri per la prima volta, in modo da indicarne le caratteristiche salienti a favore di un impiego sicuro e corretto.
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la forza del gruppo
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