Costruzioni 649 giugno 2011

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Casa Editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

198

11 1-20th

30

Macchine & Componenti

TEST CONSUMI MESSO ALLA FRUSTA IL PICK UP HILUX 3.0 D-4D DOPPIA CABINA

Cave & Inerti IMPIANTI FISSI SOLUZIONE MODERNA E RAZIONALE PER LA LAVORAZIONE INERTI

Sollevamento in cantiere

PIATTAFORME AUTOCARRATE LA 20 METRI CON DOPPIO TELESCOPICO

649 Anno LX Giugno 2011

WALK AROUND MACCHINE: CARICATORE GOMMATO VOLVO L180G



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PER TUTTI.

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IL NOLEGGIO

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Noleggio

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Il Noleggio di CGT Edilizia si è riconfermato affidabile, produttivo, conveniente e ringrazia tutti coloro che lo hanno scelto. Grazie ad una gamma di Macchine ed Attrezzature completa. Dalle Macchine Compatte Caterpillar alle Attrezzature da cantiere delle marche più prestigiose. Grazie ad una disponibilità unica nel settore. Grazie ad una Assistenza di grande qualità... il Noleggio di CGT Edilizia si è guadagnato la Vostra Fiducia in tutti i comuni d’Italia. Noleggio CGT Edilizia. Una scelta fatta con il cuore da chi lavora con la testa. CGT Edilizia. Uomini vicini al tuo lavoro. Che parlano la tua stessa lingua. CGT Edilizia SpA - 20814 Varedo (MB) - Via Montello, 13 - Tel. +39 0362.589901 - Fax +39 0362.589961 - www.cgtedilizia.it


Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI 6

Notizie Eventi, prodotti, acquisizioni, curiosità, sostenibilità MIDI ESCAVATORE

14

Macchina del mese

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO

MACCHINE &COMPONENTI PNEUMATICI

48

66

On/Off assicurato

Novità, attrezzature idrauliche, curiosità e acciai

Il nuovo Michelin per i cava cantiere SMOPYC 2011

50

JCB 8085 ZTS

56

Notizie

PALE GOMMATE

Reciclaje y Latin America Report dalla triennale spagnola

Tailor made per nuovi mercati

TEST CONSUMI

La 13.63 Plus Venieri con altezza di scarico e zavorra maggiorata conquista un biodigestore

70

Lavoro e mi faccio notare Toyota Hilux 3.0 D-4D E4

56

14

70

WALKAROUND MACCHINE

CAVE &I NERTI 76

18 Caricatore gommato VOLVO L180G

Notizie Inerti, marmo, normativa, turismo, tecniche di coltivazione


649 SOLLEVAMENTOinCANTIERE

IMPIANTI DI CAVA

80

Avanguardia razionale Un impianto lavorazione inerti modeno e razionale

106 Notizie Prospettive “energetiche”, autocarrate, omologazioni, cantieri

GUIDA ALLE CAVE D’ITALIA

85

Il mondo delle cave PIATTAFORME AUTOCARRATE

Estratto dalla terza edizione

TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO

110 Alternativa telescopica Prima testimonianza italiana di chi ha scelto l’innovativa CTE da 20 metri con doppio braccio telescopico

ATECAP

88

Siglata l’intesa con Regione Lombardia ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

L’Istituto pensante

110

Calcestruzzo ad alte prestazioni anche in Sardegna

L’Istituto informa

80

FLOTTE&NOLEGGIO 118

Notizie Novità di prodotto, rinnovamento flotte, dewatering e sicurezza MMT

122

Notizie Prodotti, Mose, mercato del nuovo

Stessa spiaggia, stesso mare Il noleggio “full service” della Varini come soluzione di produttività

IMPIANTI DI BETONAGGIO

98

REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it

IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it

TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it

Il Gruppo Beton di Savigliano (CN)

94

COORDINAMENTO Emilia Longoni

ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

92

DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it

COLLABORATORI Paolo Bruschi, Silvio Cocco, Federico Fornara, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi

Legalità negli appalti pubblici

90

DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it

Nuovo lustro alla stella Ime diversifica, riorganizza e rilancia il marchio

Nel prossimo numero Su COSTRUZIONI di luglio/agosto pubblicheremo il WalkAroundMacchine del nuovissimo mini escavatore cingolato Yanmar Vio 33 Universal presentato in anteprima mondiale allo scorso Samoter di Verona. Dall’architettura completamente ridisegnata, il nuovo mini della Casa Giapponese ha un peso operativo di 3,37 ton, è un vero girosagoma e garantisce all’operatore un livello di comfort di categoria superiore (ha la stessa cabina del fratello maggiore ViO57U). Tra i “Plus di COSTRUZIONI”: la notevole forza di strappo grazie anche al cilindro benna maggiorato, la rotazione Zerotail a 360 gradi in appena 2,5 metri di raggio, la stabilità operativa, il nuovo disegno del braccio (estremità in fusione) e del gruppo di brandeggio, il sistema idraulico di maggior capacità, il raddoppio di portata sul penetratore e movimenti simultanei... e molto altro ancora. Non perdetelo!

MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.

Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

WWW.COSTRUZIONIWEB.COM

G I UG NO 2011

ISSN: 0010 - 9665


INSERZIONISTI 104

ITALNOLO

inserto

IN COPERTINA

BF SERVIZI SRL BOLOGNA FIERE GROUP

www.italnolo.it

www.bfservizi.it

BOLOGNA FIERE SPA Saie 2011

KOMATSU ITALIA SPA 120

KUBOTA EUROPE SAS

www.saie.bolognafiere.it

CANGINIBENNE SRL

9 55

www.casece.com

CECCANTINI & FIGLI SRL

64

www.kubota.fr

MA-ESTRO SRL AUTOMAZIONE 79

www.canginibenne.com

CASE

45

www.komatsuitalia.it

89

www.ma-estro.com

MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Industriali

5

http://truck.mercedes-benz.it/

www.ceccantini.it

CGT EDILIZIA SPA

1

MICHELIN ITALIANA SPA

II Cop.

www.michelin.it

www.cgtedilizia.it

CHOCOLAT PUBBLICITÀ SRL Ediltek 2011

77

NEW HOLLAND KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY SPA 11 www.newholland.com

www.ediltek.info

CORIMAG SRL

8

PROMOVE SRL

69

www.promove.it

www.corimag.it

CTE SPA

I Cop.

TECNO MECCANICA SRL

12

www.tecnomeccanica.net

www.ctelift.com

DIECI SRL

108

VENPA SPA

121

www.gruppovenpa3.it

www.dieci.com

F.A.E. SPA - TECNIFOR SPA IND.ALLOGGI PREF. III Cop. IHIMER SPA

VOLVO C.E. ITALIA SPA

13

www.ihimer.com

46

www.volvoce.it

VTN EUROPE SPA

www.faeterni.it

B-Lift 20.13 MULTIPURPOSE: fresca di premio IAPA AWARDS 2011 (miglior prodotto dell'anno categoria autocarrate), la patente B prodotta nello stabilimento di CTE di Bertinoro (FC) nasce per irrompere nel mercato dopo anni di stasi nella possibilità di scelta tra genere articolato e telescopico. Multipurpose, cioè multifunzione: pura piattaforma telescopica (utilizzando il braccio secondario, anche senza stabilizzatori) e articolata fino a 20 m di lavoro con scavalco a circa 9 m, zero ingombro di coda in tutte le configurazioni.

IV Cop.

www.vtneurope.com

YANMAR CONSTRUCTION EQUIPMENT EUROPE S.A.S

CTE SPA Via Caproni 7 - Z.I. 38068 Rovereto (TN) Italy Tel. +39 0464 485050 Fax +39 0464 485099 marketing@ctelift.com www.ctelift.com

63

www.yanmar.fr

Aziende citate

4

Atecap ..........................................88 Atlas Copco ....................................66 Ausa ............................................54 Baioni...........................................76 Betoncem ......................................93 Betonfer ........................................93 Bosch Rexroth ..................................7 Calcestruzzi....................................96 Cams............................................52 Caterpillar .....................................53 Ceer Res Omnia .............................119 Cnh ...............................................7 Cofiloc ........................................118 Comer Industries ............................106 Comoplesa-Lebrero ..........................54 Corimag ........................................54 Cte .............................................110 Diadora Utility ..................................6 Dieci...........................................107 DugomRulli ....................................76 Costruzioni giugno 2011 Gruppo Beton..................................92

Gruppo Matarrese ............................92 Gruppo Saint-Gobain ..........................9 Hinowa .........................................53 Holcim Italia...............................78-94 I.I.C. ............................................90 ICC Conveyor ..................................54 Icmq ..............................................6 Idrobenne ......................................66 Ime..............................................98 Imer Access ...................................53 Ipaf ............................................119 Ironplanet ....................................119 Italcementi.....................................95 Italvest .........................................80 ITT Water & Wastewater Italia ...........121 Jcb.........................................14-118 Jlg .............................................107 Komplet Italia .................................52 Liebherr ........................................53 Manitowoc ....................................53 Maquiobras ....................................54

Marangoni.......................................7 MB ..............................................52 Mem ............................................80 Metalogenia ...................................54 Michelin........................................48 Nacanco ......................................119 Oil&Steel .....................................106 Palazzani .....................................108 Powerscreen...................................67 Sebhsa .........................................54 Sennebogen..................................108 Sikur...........................................119 Socage .........................................53 Soilmec ........................................52 Soilmec-Mopicsa .............................54 Ssab ............................................69 Terex ..........................................107 Toyota ..........................................56 Varini..........................................122 Venieri..........................................70 Villaga Calce ..................................94 Volkswagen....................................67 Volvo CE........................................19 VTN Europe ....................................52 Wacker Neuson ...............................53


TRUCKS. LEASING & FINANZIAMENTI. SOLUZIONI PER LE FLOTTE. ASSISTENZA & RICAMBI.

Gli uomini veri non scalano le montagne, le muovono. Nuovo Actros Cantiere.

Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

Affidabilità, resistenza e compatibilità con diversi allestimenti fanno di Actros Cantiere un leader nel settore delle costruzioni. I nuovi elementi di protezione lo rendono ancora più robusto e capace di farsi carico anche dei lavori più impegnativi. Il nuovo cambio automatizzato Mercedes PowerShift Offroad garantisce maggiore comfort, consumi ridotti e minore usura. Oggi più che mai Actros Cantiere dimostra di essere un veicolo di cui ti puoi fidare. www.mercedes-benz.it/truck


NEWS

ATTUALITÀ&PRODOTTI

l mercato delle macchine movimento terra in Italia rimane in crisi con 2.236 unità vendute nel primo trimestre ed una flessione di 14 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010. La caduta è ancora più accentuata (-38%) se si sconta l’effetto della Tremonti ter del primo semestre 2010,

No al greenwashing, cioè al costruire che è verde solo di facciata. Sì ad una certificazione seria, qualificata e rispondente alle reali prestazioni dei prodotti edili, soprattutto per quanto riguarda le strutture, componente poco considerata ma a forte valenza di sicurezza e di confort, soprattutto in una logica di sostenibilità. “Per far sì che il perseguimento di obiettivi di sostenibilità e risparmio energetico sia concreto e non solo di facciata, è necessario che il sistema industriale e produttivo si dia regole chiare, in grado di garantire ai cittadini e ai consumatori una trasparenza e una qualità certa in termini di materiali e di prodotti edilizi”. Lo ha affermato Lorenzo Orsenigo, Direttore di ICMQ, in occasione di un convegno tenutosi a Padova a maggio.

Il verde che lava

6 Costruzioni giugno 2011

della recessione”, aggiunge Franco Invernizzi (New Holland Construction Fiat Industrial), vicepresidente di Unacea. “Abbiamo bisogno di alcune misure specifiche per il comparto. Molte di queste sono a costo zero per le finanze pubbliche e potrebbero essere varate immediatamente. Pensiamo a provvedimenti di tutela dell’ambiente che migliorino anche l’efficienza e la sicurezza nei cantieri. Ad esempio un premio in punteggio negli appalti per le imprese edili che eseguono i lavori con mezzi messi in commercio da meno di tre anni; il divieto di utilizzo negli appalti pubblici di macchine più vecchie di dieci anni, o di sei anni nei centri cittadini; la verifica all’atto di inizio lavori della rispondenza delle macchine con quelle dichiarate.” www.unacea.org

Il piede ringrazia Appuntamento a Bologna all’Autopromotec 2011 per DIADORA UTILITY. Tra i molti prodotti esposti, quelli della linea di calzature antinfortunistiche STS che, al comfort e alla leggerezza, aggiunge l’esclusivo sistema TM Geox Technology per permettere al piede di respirare e di trasferire all’esterno il calore in eccesso. Il sistema si basa sulla costante pressione del piede che, mediante una camera posta sotto alla membrana, lascia traspirare più rapidamente il sudore dalla scarpa. Diadora Utility è il primo brand di calzature, abbigliamento, underwear e accessori che coniuga il gusto per le tendenze e lo stile alla tecnologica di un prodotto di massima performance nei luoghi di lavoro.

www.utilitydiadora.it

I

rapportando i primi tre mesi del 2011 all’ultimo trimestre dello scorso anno, quando le unità vendute sono state 3.633. “Ormai possiamo parlare di anomalia italiana,” afferma Enrico Santini, presidente di Unacea. “In quasi tutta Europa è iniziata la primavera con la Germania che nel primo

www.icmq.it

Mmt: anomalia italiana

trimestre fa un balzo in avanti di oltre il 100% e altri grandi mercati come la Francia e il Regno Unito che crescono rispettivamente con percentuali del 50 e del 37%. Il nostro paese invece rimane in pieno inverno. Ci salviamo solo grazie alle quote di export mondiali che sono in ripresa e contribuiscono a riattivare, purtroppo solo parzialmente, la produzione.” Tra le macchine movimento terra particolarmente accentuata è la caduta delle vendite dei mezzi di piccole dimensioni (-17% per i miniescavatori; -22% per le minipale compatte) e delle terne (-36% complessivamente), mentre le macchine stradali (rulli e vibrofinitrici) flettono del 42%. “Abbiamo bisogno di un segnale dal governo per uscire fuori dalle secche


Indiani d’Italia NH Global NV, azienda leader globale nel settore delle macchine agricole e movimento terra, ha annunciato di aver acquisito la totale proprietà di L&T Case Equipment, la joint-venture non consolidata costituita nel 1999 con Larsen & Toubro per produrre e commercializzare macchine movimento terra in India, in particolare terne e compattatori vibranti. La ragione sociale della società controllata da CNH sarà Case New Holland Construction Equipment India. La società, che ha un organico di oltre 600 dipendenti, può contare su uno stabilimento di produzione a Pithampur, nello stato del Madhya Pradesh, e su una rete di distribuzione con 56 concessionari e 144 punti vendita. Con questo investimento, CNH conferma il suo impegno per continuare ad investire nella sua gamma di prodotti a marchio Case Construction Equipment e di rafforzare la rete di vendita per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti del movimento terra a livello nazionale e per l’esportazione. www.cnh.com

I ricostruiti trentini

C

Selezione e riparazione della carcassa, scelta delle mescole e del battistrada rendono il ricostruito MARANGONI un pneumatico capace di prestazioni equivalenti ad un prodotto nuovo di primaria marca. Controllo su durata e resistenza al riscaldamento direttamente sul terreno di lavoro certificano la tenuta delle mescole in differenti condizioni, dall’utilizzo in applicazioni meno gravose fino agli impieghi più estremi. La serie Mrl ha un profilo non direzionale specificatamente disegnato per la ricostruzione delle carcasse diagonali per utilizzo nella movimentazione industriale. La speciale mescola lo rende resistente all’abrasione ed al calore rendendone l’utilizzo estremamente economico. www.marangoni.com

Prima del previsto Bosch Rexroth è tornata in crescita nel 2010 e prevede di consolidare ulteriormente questa posizione anche nel 2011. Il fornitore nel settore dell’automazione industriale e delle macchine operatrici mobili ha incrementato il proprio fatturato del 22%, portandolo a 5,1 miliardi di euro. “Bosch Rexroth ha saputo cogliere chiaramente il mutamento nei mercati come un’opportunità per rafforzare la propria crescita”, ha spiegato il dott. Karl Tragl, presidente di Bosch Rexroth nel corso della conferenza stampa annuale a Francoforte. Uno sviluppo in continua crescita anche nel 2011, tanto più che l’afflusso di ordini già nel precedente anno è quasi raddoppiato a 6 miliardi di euro circa. In questo modo, possiamo nuovamente prevedere di raggiungere i valori di picco precedenti alla crisi molto prima di quanto avremmo potuto pensare”.

PHOTO NEWS

www. boschrexroth.com

Cima coppi Come non cambiare i coppi. Di foto curiose sulla sicurezza non rispettata nei cantieri se ne vedono molte (anche se definire cantiere questo maldestro tentativo di ristrutturazione è forse un po’ troppo). Se l’argomento non fosse serissimo e con risvolti spesso tragici, verrebbe certamente voglia di sorridere. P.S. Come il nostro manovale sia finito lì in alto è un mistero.

giugno 2011 Costruzioni 7


MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

FIERA GEMI 2011 18 e 19 giugno 2011 Ponte della Priula (Tv) Mostra macchine movimento terra ed edilizia

Due ricette: lealtà e svecchiamento

www.fieragemi.it

EDILTEK 2011 23-25 settembre, Malpensafiere Busto Arsizio (Va) Fiera dell’edilizia www.ediltek.info

SAIE 2011 5-8 ottobre 2011 Bologna 47° Salone internazionale dell’edilizia www.saie.bolognafiere.it

MADE EXPO 2011 5-8 ottobre 2011, Rho (MI) Milano Architettura Design Edilizia www.madeexpo.it

8 Costruzioni giugno 2011

ono due le principali raccomandazioni del Comitato economico e sociale europeo (Cese) contenute nel documento “Macchine agricole e attrezzature per la costruzione e la movimentazione: qual è il modo migliore per uscire dalla crisi?” Secondo l’organismo che fornisce consulenza qualificata a Commissione, Consiglio e Parlamento europeo, l’importazione, la commercializzazione e l’utilizzo di mezzi non conformi rimane per l’industria europea delle macchine per costruzioni un problema molto grave che compromette la capacità delle aziende di finanziare le attività di ricerca e sviluppo, oltre che mantenere il livello di occupazione. “Le macchine non conformi hanno maggiori probabilità di provocare incidenti e spesso non soddisfano le norme ambientali imposte dall’UE. Le autorità nazionali che dovrebbero presiedere alla sorveglianza del mercato europeo, inoltre, non dispongono dei mezzi e delle risorse, mentre le normative non sempre difendono con chiarezza i prodotti conformi ai requisiti di legge, nonostante l’entrata in vigore, il 1° gennaio del 2010, di norme più severe (Regolamento CE n. 765/2008)”. Un altro punto messo in evidenza dal Cese riguarda le modalità per tutelare adeguatamente l’ambiente: “prima di prendere in considerazione l’applicazione di norme più rigide, sarebbe opportuno effettuare una valutazione di impatto a livello dell’Unione Europea, tenendo conto delle possibili conseguenze negative sulla competitività del settore e dei possibili miglioramenti marginali per tali macchine in termini concreti.” L’irrilevanza di tali miglioramenti è dovuta al fatto che la maggior parte dei mezzi obsoleti e inquinanti rimangono in circolazione. Il Comitato raccomanda che vengano realizzati provvedimenti d’incentivo allo svecchiamento del parco e che si velocizzi l’iter dell’estensione dei criteri di flessibilità sulla direttiva emissioni. Si tratta della proposta della Commissione Europea che estende fino al 2013 la flessibilità del numero di motori di fase precedente montabili sulle macchine per costruzioni. www.eesc.europa.eu

S


IL SITO DEL MESE

ATTUALITÀ&PRODOTTI

Velocità

Fruibilità

Completezza

Grafica

WWW.CLIMALIT.COM

Download

È on line il nuovo sito web lanciato da Saint-Gobain Glass, azienda del Gruppo Saint-Gobain, interamente dedicato al marchio SGG Climalit, leader europeo delle vetrate isolanti per l’edilizia e le costruzioni. Il sito è abbastanza innovativo, impostato con una grafica lineare, realizzato per offrire agli addetti ai lavori e agli utilizzatori finali informazioni dettagliate sul mondo Climalit. Grazie a quattro specifiche sezioni, sono mostrate le caratteristiche di isolamento termico e acustico delle vetrate, il processo di fabbricazione e l’elenco completo dei 61 Climalit Partners, i produttori e licenziatari del marchio Climalit in Italia. Importante notare anche lo spazio dedicato al tema della sostenibilità a cui SaintGobain Glass conferma la sua attenzione a partire dalla produzione dove vengono utilizzati elementi naturali come le sabbie e materiali di riciclo.

N EWS Opportunità oltrecortina Imag ha voluto inserire nella gamma di manifestazioni specializzate nel settore delle costruzioni la prima edizione di un evento che si svolgerà a Mosca: BUILDEX, salone di livello e standard internazionali, avrà luogo dal 3 al 6 aprile 2012 presso il comprensorio fieristico Crocus Expo International Exhibition Center. Fra gli organizzatori rinomati partner russi, quali Media Globe Mosca, che firma diversi saloni specializzati, e Crocus Expo. La manifestazione, dedicata ad un settore specifico ad alto valore aggiunto, si rivolge in primo luogo ad imprese edilizie, costruttori, architetti, studi di design, ingegneri e importatori. Target commerciale saranno dunque le corrispondenti aziende della Russia e degli stati “oltrecortina”.

www.eventseye.com

Via Savio, 29/31 - 47027 Sarsina (FC) Tel. 0547 698020 - Fax 0547 698021 commerciale@canginibenne.com www.canginibenne.com


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Il mondo dell’edilizia a Parigi Dal 7 al 12 novembre 2011 ritorna l’appuntamento con Batimat, il Salone internazionale per il settore costruzioni. Le aspettattive sono positive: a oggi è già stato prenotato circa l’80 per cento della superficie

L’invasione della capitale Batimat ha collaborato con il Comune di Parigi per creare una dinamica che facesse vivere la capitale secondo i ritmi e i colori del Salone. Come? Grazie a un programma di Percorsi Off, ossia di eventi che “invaderanno” la città. Questa collaborazione, iniziata in occasione della scorsa edizione, consentirà ai visitatori, ai parigini e ai turisti di scoprire le realizzazioni e innovazioni della città di Parigi e della sua regione.

i riconferma come il più grande salone internazionale dell’edilizia con più di 380.000 visitatori nel 2009. L’edizione 2011 di Batimat, in programma dal 7 al 12 novembre presso il quartiere fieristico di Parigi Porte de Versailles, dovrebbe riflettere la ripresa del settore. Le aspettative sono più che rosee: a oggi circa l’80 per cento della superficie è stata già prenotata da 1.200 aziende; e ancora una

S

10 Costruzioni giugno 2011

volta Italia, Germania, Belgio e Spagna saranno rappresentati in maniera significativa. Il Salone ospiterà anche una ventina di partecipazioni collettive di Paesi internazionali tra cui Marocco, Portogallo, Tunisia, Irlanda e Singapore. Nel complesso, si dovrebbe registrare oltre il 40 per cento di espositori esteri, cioè più di 900, e oltre il 16 per cento di visitatori esteri, cioè più di 60.000 persone. Nel 2011 Batimat occuperà 10 dei 12 padiglioni della fiera parigina e sarà articolato in sette spazi: Elementi Strutturali (padiglione 1), Serramenti & Serrature (padiglioni 2.2, 2.3, 3 e 7.1), Attrezzature e Utensileria (padiglioni 2.1, 4, 5.2, 5.3 e 6), Zoom Finiture d’interni ed esterni (padiglione 7.2),

Veicoli & Attrezzature (un nuovo spazio, situato nel padiglione 5.2), Servizi alle imprese (ubicato nel padiglione 4, ospiterà i luoghi riservati alle conferenze e dibattiti) e infine Informatica (padiglione 5.1). Tra i temi principali del salone spiccherà l’efficienza energetica nelle costruzioni, alla luce dell’applicazione (alla fine del 2011) della nuova normativa termica RT 2012. Non mancheranno inoltre due eventi molto attesi dagli espositori: il Concorso dell’Innovazione, finalizzato a premiare e promuovere le innovazioni tecniche nell’ambito dei numerosi settori dell’edilizia, e i Trofei del Design, con la premiazione dei produttori che lanciano nuovi prodotti, progettati in collaborazione con i designer dipendenti da aziende del settore o liberi professionisti. Basti dire che nel 2009 sono state presentate 154 innovazioni da 117 espositori e sono stati selezionati 47 prodotti; alla fine, 27 articoli sono stati premiati e valorizzati nell’ambito del salone. Ben ricco, infine, il programma delle conferenze, dal congresso degli architetti al Forum Attualità Edilizia, durante il quale enti istituzionali e operatori condivideranno i risultati delle proprie esperienze per fare il punto su tutti i temi di attualità e normativi. www.batimat.com


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KVERHMĂ ZERXEKKMĂ TIVĂ ZSM


Sostenere la sostenibilità Sabato 14 maggio, a due anni esatti dalla loro fondazione, gli STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI si sono riuniti a Roma e hanno stilato un elenco di priorità sulle quali intendono promuovere concrete iniziative e raccogliere consenso da parte delle istituzioni e della società civile: 1) Il territorio e le città sono patrimonio di tutti e come tali vanno conservati e tutelati. 2) Avere abitazioni ed edifici di qualità , a costi sostenibili e a basso impatto energetico, è un diritto di tutti e una necessità della collettività . 3) Vivere in città efficienti e dotate di servizi pensati per i cittadini è un elemento imprescindibile per la qualità della vita. 4) Senza cantieri sicuri e gestiti nel rispetto delle regole non può esistere un’edilizia di qualità e

realmente sostenibile. 5) Il settore delle costruzioni è uno dei settori portanti del Paese che deve essere sostenuto e incentivato. 6) L’obiettivo di tutta la categoria coesa e compatta è fare un salto importante di qualità che deve coinvolgere tutti. 7) In un periodo di crisi, con imprese più permeabili alla criminalità organizzata e al fenomeno del lavoro sommerso, gli strumenti di lotta all’illegalità devono essere ancora più efficaci. 8) Senza un vero programma infrastrutturale, fondamentale per lo sviluppo e la coesione del territorio, il nostro Paese non potrà essere competitivo. 9) Senza formazione e senza opportune garanzie di tutela delle professionalità non si può assicurare alcuna qualità delle opere e degli edifici realizzati. Alla luce di questi punti, gli Stati Generali si impegnano a promuovere un salto culturale per garantire la tutela e la conservazione del bello e, nello stesso tempo, avviare un programma di sviluppo infrastrutturale solidale e sostenibile, dando avvio a un progetto di città che punti a un serio programma di riqualificazione dei centri storici e delle periferie urbane che non appare più rinviabile. Lanciano un appello alle istituzioni e alla società civile perché condividano questo progetto e riescano ad avviare insieme un concreto piano di rilancio del settore coniugando sostenibilità , qualità , legalità , sicurezza e sviluppo. www.federcostruzioni.it


unleaded.it LEM1200

LEM1500

LEM1800

LEM2200

Superleggere, superflessibili. Le piattaforme aeree cingolate Serie LEM sono mezzi ideali per operare in luoghi difficilmente accessibili in altezza, adatti a interventi di manutenzione di coperture e di edifici, lavori di potatura di alberi di grandi dimensioni, interventi di pubblica illuminazione. Sono disponibili per raggiungere altezze massime di lavoro comprese tra i 12 metri e i 22 metri. Modelli all'avanguardia, operativi anche in spazi limitatissimi. a joint venture

www.ihimer.com


M ACCHINA il midi MAXI

ESCAVATORE C INGOLATO

JCB 8085 ZTS

Cresce e matura l’otto tonnellate inglese migliorando in prestazioni specifiche e di scavo rispetto al predecessore. Soddisfa anche i palati più esigenti in fatto di accessori e allestimenti disponibili DI CRISTIAN FURINI

14 Costruzioni giugno 2011


DEL MESE Elaborazione di

Crescono gli accessori di serie Entrati in cabina, si percepiscono subito i migliormenti di un abitacolo ora molto più spazioso e razionalizzato rispetto alla vecchia serie. I miglioramenti iniziano dai nuovi braccioli che assicurano un migliore accesso alla manopola dell’acceleratore elettronico e una posizione di lavoro più ergonomica. Nuovi anche i joystick a corsa corta, insieme ad una nuova leva di comando della lama dozer dotata di pulsante di selezione tra due velocità di traslazione e con una migliore posizione, per l’azionamento di precisione dei comandi. Le leve e i pedali comando traslazione sono stati ridisegnati per un azionamento più confortevole, mentre i comandi del brandeggio braccio e del circuito ausiliario sono stati raggruppati in un unico pedale basculante. Anche la dotazione è più ricca con il sistema di gestione avanzato JCB Ams (Advanced Management System) di serie. Con l’Ams si accede istantaneamente alle funzioni della macchina tramite tre modalità (Light, Standard e Heavy) oltre ad offrire diagnosi e tempi di manutenzione della macchina tramite il display Lcd di generose dimensioni. Di serie è anche compresa l’aria condizionata, il vano refrigerato, la

luce di cortesia, tre maniglie di appiglio portatazze, tendine parasole anteriore e posteriore, presa elettrica a 12 volt, appendiabiti, cristallo atermico, specchietti sinistro e destro e sistema di filtrazione aria a doppio elemento. Rimangono optional la radio, tre diverse tipologie di sedili e il circuito low flow. Il vetro anteriore apribile è dotato di un ammortizzatore a gas che garantisce un azionamento regolare al minimo lo sforzo. Per prevenire possibili danni e migliorare la visibilità della zona di scavo, la parte inferiore del parabrezza può essere fissata dietro a quella superiore prima di farle scorrere e bloccarle entrambe superiormente alla testa dell’operatore.

Tanta immagine Rappresenta il top di gamma della serie che parte da 0,95 tonnellate a salire per 15 modelli. Ecco perchè l’8085 ZTS è stata una delle prime macchine a presentare la nuova identificazione corporate del marchio JCB. La parte più visibile al nuovo design interessa i profili curvati che aiutano inoltre a migliorare la visibilità a 360 gradi, pur conservando l’aspetto famigliare che caratterizza gli altri escavatori midi e mini JCB. La macchina presenta le nuove decalcomanie JCB studiate per meglio caratterizzare il marchio del gruppo, offrendo al tempo stesso maggiore spazio disponibile per applicare le livree delle singole aziende.

Q

uando si tratta di effettuare medi lavori di scavo, in spazi ristretti o luoghi di piccole dimensioni, impiegare un escavatore midi a giro sagoma è soluzione ideale. Nella classe di peso operativo tra le 4 e le 8 tonnellate JCB, al top di gamma, offre l’ 8085 ZTS che circa un anno fa è andato a sostituire il modello di simili dimensioni 8080 ZTS con migliorie in grado di aumentare produttività , diminuire i costi di esercizio e le emissioni. In JCB hanno lavorato per offrire un incremento coppia, cercando al contempo di diminuire i consumi. Si è lavorato molto an-

che sulla cabina, ora sicuramente capace di offrire più spazio per l’operatore garantendo un perfezionamento dei comandi oltre ad una dotazione di serie molto più completa. Grosso lavoro anche sulle prestazioni operative con una particolare cura per la geometria lato scavo basata su un pianto ausiliario a doppio effetto di serie. Convince la forza di strappo alla benna e all’avambraccio utile per operare su fondi più tenaci. Sono tante le benne e le attrezzature che vengono già predisposte dagli stabilimenti di Rochester per una soluzione all-inclusive. giugno 2011 Costruzioni 15


AMPLIA LA GAMMA Modello Portata max Regolazione pompa Pressione operativa massima Prof. scavo Prof. plinto Dist. scavo Alt. carico Forza di strappo Forza di penetrazione Velocità di traslazione Velocità di rotazione torr Peso Passo/L.carro Rulli di appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo post torretta Scavo disas. (s-d) Lunghezza trasporto Altezza trasporto Lama (largh-alt) Soll.- abbass. lama Sbalzo lama

8080 ZTS 170 l/min var. 30 Mpa 4.214 mm 2.750 mm 6.840 mm 4.700 mm 5.000 daN 3.600 daN 3,6-5.5 km/h 9,5 giri/min 8.250 kg 2.280/2.830 mm 5 2.300 mm 450 mm 1.160 mm 800-950 mm 6.060 mm 2.710 mm 2.320-514 mm 463-403 mm n.d

8085 ZTS 170 l/min LS 30 Mpa 4.345 mm 2.670 mm 6.890 mm 4.580 mm 5.000 daN 3.600 daN 3,6-5,5 km/h 9 giri/min 8.025 kg 2.280/2.830 mm 5 2.300 mm 450 mm 1.160 mm 800-950 mm 6.060 mm 2.710 mm 2.320-514 mm 463-403 mm n.d.

Proporzionale anche nell’ausiliario Sicuramente interessanti sulla 8085 sono i comandi elettronici proporzionali del circuito ausiliario (optional), chicca non così sovente su macchine di questa classe. Alla stregua di un circuito principale i comandi del circuito ausiliario sono azionabili con il pollice, assicurano maggiore precisione in diverse applicazioni e con molte tipologie di attrezzatura. Si può scegliere tra un distributore a nove spole per portate idrauliche ad effetto singolo o doppio o un distributore a 10 spole per attrezzature che necessitano di un circuito aggiuntivo a bassa portata. Le macchine dotate di circuito a doppio effetto comprendono un comando con rubinetto per evitare l'azionamento accidentale di un’attrezzatura ad effetto singolo in direzione errata. A richiesta l’8085 ZTS può montare valvole di commutazione da benna a pinza sul circuito ausiliario ad alta portata per gli impieghi che richiedono una pinza sospesa o un attrezzo simile.

Tanti attrezzi a listino



649

giugno 2011

Il caricatore gommato CapacitĂ benna 4,8 m3 Peso operativo 26,6 ton Potenza netta 245 kW

DI

CLAUDIO MARINI


WALKAROUNDMACCHINE di

VOLVO

L180G

giugno 2011 Costruzioni 19


Potenza kW

800 280 260

240

220

200

180

160

140

120

100

1000

1200

1400


1800

Regime g/min 2000 2200

2000

Coppia daNm

1600

1800

1600

1400

1200

1000

LA VOGLIA DI COMPRARLA


Oggi, la miglior macchina della categoria...chi più spende meno spende! 11 17

4 16

14

VOLVO L180G

15

10

19

1

3

2 5 6

7

8

20

12

I PLUS DI COSTRUZIONI 1

8

Innovativa, con prestazioni notevoli Motore Stage IIIB (12,8l) Con coppia e potenza notevoli, al minor regime del mercato EGR esterno, raffreddato, con regolazione elettronica Iniezione con Unit pump a 250 MPa Motore e trasmissione Volvo Optishift con Lockup, poco sollecitati Riduttori nei mozzi ruota Freno di parcheggio in bagno d’olio nel cambio

9

20

La miglior idraulica del mercato Tre pompe Full Load sensing, con taglio di portata a bassa ed alta pressione, abbinate ad un nuovo distributore elettroproporzionale (niente olio in cabina) a centro chiuso, compensato in pressione, per conferire maggior spinta alle ruote, ridurre i consumi e consentire il settaggio dei fine corsa dalla cabina

11

12

13

15

Architettura intelligente e robusta Cinematismo attrezzo con sollevamento e abbassamento paralleli al terreno ed esclusivo “flot mono e bidirezionale” Passo lungo Ampia oscillazione assali (15°) e maggior luce libera da terra (61 cm) Flusso d’aria aspirato dal retro per ridurre l’intasamento dei radiatori Robusta benna da 4,8 m3


WALKAROUNDMACCHINE di PARTICOLARITÀ 2

Turbo a geometria variabile con alberino raffreddato ad acqua e protezione dal fuorigiri

3

Coppia strepitosa (202,4 daNm) al minor regime del mercato (1.000 g/min)

4

Trattamento dei gas di scarico, con DPF e post iniezione di gasolio (senza la complicazione dell’Urea)

5

6

con frenatura automatica, per non sollecitare il cambio e non muovere il piede dall’acceleratore

Convertitore di coppia con bassa conversione allo stallo (1,86:1) per una minor sollecitazione del cambio, differenziale e semiassi Convertitore con “statore libero” per ridurre i consumi (oltre il Lock up di serie) ed aumentare la velocità nel carico e trasporto a distanza

7

Esclusivo sistema di sterzo proporzionale allo sforzo, azionando uno o entrambi i cilindri

10

Recupero di energia nell’abbassamento bracci

Sistema Optishift con RBB: inversione di marcia

20

Sensori di temperatura dell’olio degli assali di serie

Senza concorrenti la più potente ed efficiente

20 18

9

13

che, con denti e tagliente in acciaio HB 500 Brinnel, pesa ben 2,94 ton 18 Nuova sistemazione dei cilindri di sterzo Nuova presa laterale del filtro aria per una eccellente visibilità posteriore 14 Guida parsimoniosa ed ergonomica Acceleratore intelligente con aumento proporzionale dello sforzo d’azionamento Nuovo stacco trasmissione selezionabile su 4 livelli Notevole potenza

19

16

dell’impianto di climatizzazione e sbrinamento Silenziosità 70/108 dBA Videocamera posteriore di serie Spatola lunga del tergivetro da 80 cm per miglior visibilità con pioggia Manutenzione semplificata con rispetto per l’ambiente e la sicurezza Nuovo profilo del cofano integrale, a sollevamento elettrico, anche con portello

17

posteriore aperto Care Track satellitare di serie Sistema diagnostico evoluto Sfiati rigorosamente protetti da gocciolamenti al suolo Scarichi remoti e con valvole ecologiche Punti d’intervento raggruppati Nuova sistemazione delle batterie nell’articolazione

giugno 2011 Costruzioni 23


VOLVO L180G

ECCEZIONALE TECNOLOGIA DEL MOTORE STAGE IIIB (SENZA POST INIEZIONE DI UREA)

Turbo a geometria variabile, per aumentare la potenza a basso regime

Un attuatore elettro-meccanico, a controllo elettronico, sposta il “collare” che riduce la sezione d’uscita dei gas. Così, anche a basso regime, si aumenta la loro velocità e, di conseguenza, quella del turbo, che incrementa la potenza specifica Collare che riduce la sezione d’uscita dei gas aumentando la loro velocità anche a basso regime. Il controllo elettronico del motore aziona il collare anche in presenza di eccessivi picchi nella pressione di alimentazione, per evitare fuoprigiri alle giranti ed uniformare la combustione L’alberino che collega le due giranti non è semplicemente lubrificato, ma è anche raffreddato da una circolazione d’acqua, (affidabilità). Inoltre, sul cruscotto compare l’avviso di attendere alcuni secondi prima di spegnere il motore, per consentire un progressivo raffreddamento del turbo (si evitano grippaggi)


WALKAROUNDMACCHINE di Iniettori-pompa a 250 MPa (+ 60% rispetto ai Common rail) aumentano la nebulizzazione, migliorano la combustione, riducono le emissioni nocive ed il consumo di combustibile -+

Il controllo elettronico dell’iniettore regola quando e quanto combustibile iniettare

Schema del sistema d’iniezione

Pompa

Iniettore Pompa a bassa pressione

La pompa del combustibile, direttamente sulla testa dell’iniettore, elimina le tubazioni ad alta pressione (tipiche dei Common rail) ed eventuali problemi di tenuta, consentendo, senza rischi, anche il raddoppio delle pressioni d’iniezione

4 valvole per cilindro migliorano la coppia a basso regime e la combustione (riduzione consumi) Le camme “in testa” semplificano la manutenzione per riprendere il “gioco valvole” Eliminati i giochi aggiuntivi dovuti alle aste intermedie

Le camicie “sostituibili” eliminano i costi di ri-alesaggio del motore

Il motore “respira” meglio a basso regime e “spinge” di più, perchè entra più aria in minor tempo e si brucia meglio il combustibile

Basta sfilarle e sostituirle con altre nuove, senza rialesare le camicie vecchie (cambiando anche i pistoni)

giugno 2011 Costruzioni 25


VOLVO L180G

Il rispetto delle normative anti-inquinamento con EGR (ricircolo dei gas di scarico) esterno, raffreddato, a controllo elettronico + DPF Funzionamento dell’EGR Il ricircolo dei gas di scarico, ormai inerti, riducendo la temperatura di combustione, limita l’emissione d’Ossido d’Azoto (NOx gas nocivo) che le è proporzionale I vantaggi del controllo elettronico Il controllo elettronico dell’EGR consente di ricircolare il gas solo nei cicli in eccesso d’ossigeno e non penalizza il regime minimo (stabile); inoltre, evita l’usura della doppia alzata delle valvole di scarico dell’EGR “continuo”. Il vantaggio del raffreddare i gas ricircolati Il raffreddamento consente di ricircolare meno gas, evitando cicli in carenza d’ossigeno

Radiatore gas/acqua dell’EGR

Il ricircolo dei gas, controllato elettronicamente, è attuato da un motorino elettrico che, aprendo un diaframma, dosa il cortocircuito dallo scarico all’aspirazione

Misuratore (Venturi) della quantità di gas ricircolata

26 Costruzioni giugno 2011


WALKAROUNDMACCHINE di Il DPF (Filtro antiparticolato) auto-rigenerante, con post iniezione di gasolio

D

E Filtro ceramico DPF

D

Vantaggi rispetto al sistema SCR con Urea:

Isolamento termico

550°-650° - nessun serbatoio conservato a 4°/25° - nessuna possibile contaminazione con tracce ferrose - nessun costo aggiuntivo di stoccaggio - nessun rifornimento aggiuntivo

G E

F

A

G

B A

B C D

E F G

Centralina a controllo elettronico per l’atomizzazione della miscela aria/gasolio Compressore a bassa pressione di grande portata per l’aria necessaria alla rigenerazione Compressore ad alta pressione con bassa portata per l’aria di atomizzazione Iniettore e candelette per l’accensione della miscela aria/gasolio Condotto che porta al DPF la maggior massa d’aria necessaria alla rigenerazione del fitro Deumidificatore dell’aria Serbatoi dell’aria per la rigenerazione

Risparmio d’energia Una frizione elettrica esclude il compressore per non sprecare energia quando non è in funzione B

C

Risparmio d’energia Una valvola cortocircuita la mandata con l’aspirazione per non assorbire energia quando il compressore non è in funzione

E


Coppia daNm

280 Potenza kW

VOLVO L180G

IL RISULTATO DI QUESTA TECNOLOGIA MOTORISTICA: NOTEVOLE COPPIA (E POTENZA) AL MINOR REGIME DEL MERCATO Maggior produzione per litro di gasolio +9% ton/litro (NEL CARICO E TRASPORTO IN PIANO) 2200

260

2000

240

1800

220 200

Coppia L180G Potenza L180G Coppia L180F Potenza L180F

1600

Coppia 2024 daNm, +27%

180 1400

160

Regime di coppia max 1050 g/min, -40%

1200

140 120

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100

800

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

Velocità lineare del pistone di soli 7,1 m/s (maggior durata ed affidabilità del motore)

Regime g/min

D

Potenza 254 kW +4,7% (elevate prestazioni) B

B

A D

Cilindrata 12,8 l +5,5% (basso sfruttamento e riserva di potenza)

B

DETTAGLI DI QUALITÀ DEL MOTORE

C

A

Filtro centrifugo sullo sfiato della testata con recupero dell’olio in coppa, per ridurre il consumo d’olio motore ed evitare gocciolamenti a terra

B

Tensionamento automatico (niente manutenzione) delle cinghie Polyvee da 3,5 cm (maggior trazione e durata delle trapezoidali)

C

Coppa profonda per garantire il pescaggio dell’olio di lubrificazione, adatta al movimento terra (non camionistico) che opera con macchina su forti pendenze

D

Bulloni con molla della testata e guarnizione coppa motore elastiche per ridurre rumorosità e vibrazioni


Centralina motore montata elasticamente per evitare vibrazioni, staccata dalla bancata e raffreddata da una circolazione di gasolio per evitare surriscaldamenti

E E

Capacità di raffreddamento sfruttata solo parzialmente dal radiatore del refrigerante di eccezionale dimensione e dalla ventola che mediamente ruota al 50% della sua massima velocità

1,21 m H

F G

F 0,86 m H Flusso d’aria aspirato dal retro (non dai lati) ed espulso lateralmente e verso l’alto, per un efficiente ingresso laminare dell’aria sui radiatori (non vorticoso tipico dei ventilatori soffianti), per ridurre l’intasamento dei radiatori che solo parzialmente ricevono la polvere alzata dai pneumatici

E

DPF “incernierato” per un comodo ribaltamento laterale che garantisce l’accesso agli organi motore sottostanti.

Il DPF è termicamente isolato ed in acciaio antiruggine

F

Ben 3 filtri dell’olio motore e due grandi filtri del gasolio concentrati su un lato

G

Ventilatore idrostatico termoregolato (per ridurre rumore e consumo di combustibile, oltre favorire il rapido raggiungimento della temperatura ottimale)


VOLVO L180G

COME SOLLECITARE POCO LA

TRASMISSIONE (AFFIDABILITÀ), RENDENDOLA EFFICIENTE (MINOR CONSUMO E CICLI RAPIDI)

Rapporto di conversione allo

stallo del convertitore eccezionalmente basso 1,856:1 (-13%) Funzionamento del convertitore di coppia: come dice la parola, aumenta la coppia riducendo il numero di giri dell’albero di uscita. Più bassa è la coppia uscente, minore è la sollecitazione degli organi a valle. Sul Volvo L180G il rapporto di conversione allo stallo è eccezionalmente basso, rispetto al modello precedente ed a tutta la concorrenza. Ciò riduce sensibilmente la sollecitazione su cambio, differenziale e semiassi. Siccome l’ultimo aumento di coppia (e riduzione dei giri) Volvo l’ottiene nei riduttori finali, posti dopo i semi assi (nei mozzi ruota), si riducono anche queste sollecitazioni. In altre parole, gli altri aumentano la coppia prima, mentre Volvo lo fa all’ultimo per sollecitare meno tutta la trasmissione di potenza. 1

Girante pompa mossa dal motore

2

Girante turbina

3

Albero scanalato che collega la turbina alla trasmissione

4

Statore

Circolazione d’olio 2

6

1

4 5 Circolazione d’olio 6

3 Girante pompa

5

6

Collegamento tra frizioni d’innesto del Lock up e la girante turbina

3

Frizioni d’innesto del Lock up 4 2

1

LOCK UP nel convertitore DI SERIE Statore “libero” nel convertitore Funzionamento del Lock up. Scavando nel banco la girante pompa, collegata al motore da un alberino, gira veloce, mentre la turbina, collegata tramite il cambio/semiassi ai pneumatici è quasi ferma. Entrambe le giranti sono immerse in olio, quindi la girante “pompa” spinge l’olio sulla “turbina” tentando di farla girare alla sua stessa velocità. Quando invece la macchina si muove velocemente in piano le due giranti girano con poca differenza di velocità. A questo punto, per evitare perdite di giri tra motore e trasmissione s’innesta la frizione del Lock up, che fa girare gli alberi delle due giranti assieme, come fossero un pezzo unico. In questa fase, si raffredda il convertitore e la macchina consuma meno combustibile

Funzionamento dello Statore “libero”. Uno statore tradizionale (fisso) prende l’olio che esce dalla turbina e lo rimanda alla pompa, indirizzandolo al meglio in funzione dell’inclinazione delle alette e dei giri motore. Quando la macchina prende velocità, prima che s’inserisca il Lock up, c’è una fase in cui si disperde parecchia energia (riscaldamento dell’olio nel convertitore) nella quale lo statore convenzionale è “fisso” in mezzo alle giranti, che invece girano veloci. Ecco che lo statore Volvo si libera e gira assieme alle giranti riducendo le perdite di carico, il surriscaldamento d’olio ed il consumo di combustibile


WALKAROUNDMACCHINE di

La potenza non

Minor sollecitazione

dissipata nel convertitore dei semiassi permette d’andare più veloci, Miglior raffreddamento anche in salita dell’olio Riduzioni finali nei mozzi ruota (non a centro assale) La pressione per abbassare l’acceleratore (potenziometrico) aumenta (sistema meccanico) oltre i 1.700 g/min, ricordando all’operatore che si sta eccedendo nel consumo

L’acceleratore intelligente

evita consumi inutili

Semiasse

OPTISHIFT con RBB (frenatura automatica nell’inversione)

Funzionamento del RBB (Reverse By Bracking). Azionando la leva al volante dell’inversione di direzione, si applicano automaticamente i freni, evitando il pattinamento delle frizioni nel cambio (durata) o lo spostamento del piede dell’operatore dall’acceleratore

giugno 2011 Costruzioni 31


VOLVO L180G

3 POMPE FULL LOAD SENSING ABBINATE AD UN DISTRIBUTORE

PRECISO A CENTRO CHIUSO, PER UN MAGGIOR “TIRO” ALLE RUOTE

La potenza non sciupata idraulicamente viene utilizzata per la spinta contro il banco o la velocità del ciclo

Il taglio di portata delle 3 pompe con manipolatori in neutro ed alla massima pressione (evita il trafilamento attraverso le valvole di massima) consente un notevole risparmio di potenza pari, nel momento di stallo, alla totale potenza installata

Tubazioni Volvo che reggono 420 MPa

Le perdite di carico sono proporzionali alle portate, non alle pressioni, quindi riducendo le prime ed aumentando le seconde si fa efficienza a parità di potenza gestita

Maggior efficienza

nell’utilizzo della potenza idraulica con prestazioni aumentate: aumento di pressione, riduzione di portata e diametro cilindro benna

Rigenerazione idraulica nell’abbassamento dei bracci

Se non si sterza non si consuma

L’olio in uscita dal fondello dei cilindri di sollevamento viene ricircolato al lato stelo, senza richiederlo alla pompa, che risparmia energia


WALKAROUNDMACCHINE di Meno giri del volante, azionando uno o due cilindri secondo lo sforzo Il serbatoio idraulico posizionato dietro la cabina ed “alto” sulle pompe (non nell’articolazione) evita cavitazioni (affidabilità)

Il circuito di sterzo ha un doppio sistema Load sensing, nella pompa prioritaria, che fornisce olio all’attrezzo quando inutilizzato dallo sterzo, e nell’attuazione dei cilindri, entrambi azionati “solo” sotto sforzo (altrimenti si aziona un solo cilindro). Tale sistema favorisce la precisione di sterzo e l’assenza di contraccolpi, pur garantendo la potenza sotto sforzo “G” Serie “F” Serie Portata

Nuova pompa di sterzo Orbitrol azionata dal volante tramite il piantone dello sterzo

Giri volante

Pompa P2 prioritaria sterzo/attrezzo: 31 MPa (era 24 MPa, +29%) 202 l/min (era 190 l/min) Pompa P3 ventola/servizi: 25 MPa (era 21 MPa, +19%) 77 l/min (era 83 l/min) Pompa P1 attrezzo: 29 MPa (era 26 MPa, +11,5%) 217 l/min (era 247 l/min)

Trasmissione Volvo

Assali Volvo

Motore Volvo

COSTRUITO “tutto” DA VOLVO

Garanzia di qualità ed ottimo accoppiamento dei componenti


VOLVO L180G

ARCHITETTURA INTELLIGENTE E STRUTTURE ROBUSTE PER PRESTAZIONI AL TOP DELLA CATEGORIA Sollevamento e abbassamento dell’attrezzo “parallelo al terreno” (ottimo per pallet e forche)

Notevole forza di strappo 22670 daN, +10% (con benna da 4,8 m3)

Ottima altezza al perno benna 4,47 m

(4,96 m con braccio lungo)

Eccezionale peso della benna con denti e tagliente (4,8 m3) 2,94 ton Robustezza e resistenza all’usura Durezza HD500 Brinnel per tagliente ed angolari (durata)


WALKAROUNDMACCHINE di

Sospensione bracci ad inserimento automatico sopra i 5 km/h di serie

Assale posteriore con incernieramento assiale (senza culla intermedia) per mantenere basso il baricentro della macchina

Nuovi fanali posteriori meglio protetti

La nuova posizione “laterale” dell’aspirazione del filtro aria elimina il “fungo” sul cofano per una miglior visibilità posteriore

Passo “lungo” 3,55 m per una ottima stabilità

giugno 2011 Costruzioni 35


Fine sterzo elastico

L1 80 F

VOLVO L180G

Nuova posizione (“alta”) dei cilindri di sterzo e rinforzi strutturali dell’articolazione

Cilindri inseriti nel modulo posteriore per aumentare la stabilità

Lamiera da 8 mm a protezione del serbatoio del gasolio

15°, 61 cm

Oscillazione assale 15° ( 61 cm) per una ottima stabilità


Nuova posizione delle batterie, protette e ben accessibili nell’articolazione Freno di parcheggio azionato a molla e rilasciato idraulicamente, protetto ed in bagno d’olio all’interno della trasmissione (esente da manutenzione)

Nuove batterie più potenti da 170 Ah (erano da 140 Ah)

Ogni perno dell’attrezzo è supportato “a sella” (da entrambe le estremità) per maggior affidabilità

55 cm Guarnizioni per evitare l’ingresso di detriti in tutti i perni dei bracci

Elevata luce da terra 55 cm (grazie ai riduttori nei mozzi ruota)


L180G Informazioni d’allerta in lingua (non con codici)

Volante inclinabile e telescopico

Ingrassatori sulle cerniere

Pulsantiera a membrana impermeabile Riscaldamento da 16 kW, AC da 7,5 kW, con portata di 9 m3/min, attraverso 13 bocchette orientabili

Blocco differenziale anteriore al 100%

COMFORT E GUIDA SILENZIOSA... Il piĂš potente impianto di climatizzazione


WALKAROUNDMACCHINE di

Comandi sospesi con il sedile Niente olio (caldo) in cabina con i comandi elettro-proporzionali e facile stacco cabina per manutenzione straordinaria

Cintura autoavvolgente

Tutte le regolazioni del sedile (riscaldato di serie)

giugno 2011 Costruzioni 39


VOLVO L180G

Due plafoniere con accensione automatica ad apertura porta

Radio

Due attaccapanni Silenziosa

Comandi elettro-proporzionali ed esclusivo ottante bracci unidirezionale, con pratiche preselezioni Tettuccio plastico isolato termicamente, con scoli per evitare lo spiovo sulle vetrate


Selezione regime di cambio marcia automatico per maggiori prestazioni o risparmio combustibile Rigenerazione DPF Scalamento automatico fino alla 1a marcia

Videocamera posteriore di serie

Monitor videocamera posteriore

Pre-selezione dal posto guida dei finecorsa ammortizzati sollevamento/ abbassamento bracci e ritorno allo scavo della benna Scaletta ben inclinata Flottante bracci tradizionale ed “unidirezionale” (esclusivo)

Inserimento sospensione bracci Presa 12 Volt per ricarica cellulare Parabrezza curvo, antiriflesso, con spatola lunga (80 cm) del tergicristallo per ottima visibilità con pioggia

Filtro esterno aria cabina di facile pulizia

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649

48 50 56

Pneumatici Nasce un nuovo francese per i cavacantiere. Longevo, affidabile si chiama X Works

Smopyc 2011 La Spagna vive un momento di stallo ma non si perde d’animo. Cronaca di una fiera

Test Consumi Abbiamo messo alla frusta il pick up Toyota Hilux 3.0 D-4D con cambio automatico

IN QUESTO NUMERO...

giugno 2011

MACCHINE OMPONENTI C


PNEUMATICI

13 R 22,5 XDY (spec. per assali motore). 13 R 22,5 XZY (tutte le posizioni).

I N DUE TAGLIE Gli X Works sono proposti in questo momento nelle misure 13 R 22.5 XZY TL 156/150 K (per un utilizzo tutte posizioni) e 13 R 22.5 XDY TL 156/150 K (per l’impiego specifico sugli assali motore). A partire da Ottobre sarà disponibile anche nella misura 315/80 R 22.5, anche in questo caso sia Front sia Drive. Questa misura, che rappresenta il volume di vendita principale nel primo equipaggiamento in Europa e in alcuni mercati a forte crescita (Turchia), registra anche un fortissimo incremento nei mercati ricambistici in Europa.

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ON/OFF assicurato DI CRISTIAN FURINI

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pneumatici destinati ad impiego misto su strade asfaltate, oltre che in cantiere o fuoristrada, sono più esposti al rischio di danni accidentali, dovuti a trappole spesso invisibili, quali solchi, ferraglie o macerie. Per queste applicazioni nasce X Works, la nuova gamma di pneumatici Michelin che rappresenta una nuova formula di servizio per il settore trucks. X Works è innanzitutto un nuovo pneumatico

48 Costruzioni giugno 2011

destinato ad impiego on/off road, dotato di una inedita struttura capace di prestazioni fuori stradistiche senza rinunciare a quelle stradali. A tutto questo Michelin aggiunge una garanzia di accidentalità che copre, per 6 mesi, tutti i pneumatici acquistati entro settembre 2011. La nuova gamma X Works è stata progettata per limitare il rischio d’immobilizzo del veicolo, agendo su carcassa, mescola, fianchi, e scultura.


MACCHINE&COMPONENTI SI CHIAMA X WORKS IL NUOVO BRAND FRANCESE PER PNEUMATICI ADATTI AD IMPIEGHI MISTI. CRESCONO IN SICUREZZA, AFFIDABILITÀ, LONGEVITÀ. E DIVENTANO PURE ECO COMPATIBILI Mescola di gomme resistente alle aggressioni.

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Fianchi rinforzati resistenza agli urti laterali.

Carcassa 13 R 22,5 Michelin X Works: elevata densità di cavi metallici.

3 tele metalliche a piena larghezza: impronta al suolo ottimale e resistenza agli urti

Elevata resistenza alle aggressioni Scultura senza angoli vivi per limitare gli strappi al battistrada.

Ridotto trattenimento di sassi nella scultura

Canali con sezione sempre Angoli di taglio che evitano gli strappi durante variabile. il superamento d’ostacoli.

Porzione centrale del battistrada più compatta.

Efficacia evacuazione d’acqua e fango

Rilievi di protezione che evitano ai corpi estranei di incunearsi nella scultura del battistrada

Resistenza innanzitutto. I nuovi pneumatici Michelin sono stati sviluppati per resistere a sollecitazioni estreme grazie a carcassa e fianchi rinforzati ed alla mescola resistente a tagli ed aggressioni. La nuova architettura della sommità favorisce l’usura regolare del pneumatico aumentandone la vita utile. Merito anche dell’impronta al suolo ottimizzata (pneumatico “Tutte Posizioni” XZY) che offre un’efficiente ripartizione dei carichi sul terreno. La parte centrale del disegno battistrada, ora più compatto (pneumatico Drive XDY), permette di diminuire l’usura, lì dove la sollecitazione si fa sentire maggiormente. Infine, la nuova carcassa a forte densità di cavi metallici che incrementa ulteriormente la durata nel tempo.

Godono di nuova vita I pneumatici 13 R 22.5 X Works sono integralmente riscolpibili e ricostruibili per un tasso pari all’88 per cento. Gli X Works Remix offrono lo stesso elevato livello di prestazioni, durata e sicurezza degli pneumatici nuovi, ad un prezzo inferiore, oltre con un risparmio di circa 50 chilogrammi di materiale per ogni pneumatico. Inoltre, come tutti gli pneumatici Autocarro l’X Works può essere riscolpito. Tale operazione ha come finalità lo sfruttamento del pieno potenziale dello pneumatico, permette di utilizzarlo nella fase in cui consuma meno carburante, ritardandone in più lo smaltimento.

In sicurezza sul bagnato La nuova struttura dei pneumatici 13 R 22.5 X Work assicura, su fondi bagnati, una efficiente evacuazione di acqua e fango. In particolare i rilievi di protezione a fondo scultura (pneumatico “Tutte Posizioni” XZY) ed i canali a sezione variabile (pneumatico “Assale Motore” XDY) favoriscono

l’autopulizia delle sculture limitando il trattenimento di pietrisco all’interno del battistrada. La carcassa dello pneumatico è progettata per sostenere in tutta sicurezza 8 tonnellate per assale in semplice e 13,4 tonnellate per assale in gemellato ad una velocità di 110 chilometri orari.

giugno 2011 Costruzioni 49


SMOPYC 2011

Attrezzature edili e di cantiere: 16, 84%

Veic e tra oli indus spor t ti: 6, riali 91%

i, mb ica i, r rvizi: t n e e pon i e s Com essor c ac 6% 11,

Sollevamento carichi e persone: 21,54%

Macchine movimento terra, attrezzature e stradali: 27,19%

Aggregati, frantumazione e calcestruzzo: 15,92%

ESPOSITORI PRESENTI

50 Costruzioni giugno 2011


DI

MATTHIEU COLOMBO

RECICLAJE Y

Latin America

SIAMO STATI ALLO SMOPYC 2011. LA SPAGNA TIENE LA TESTA ALTA MA IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI È IN DIFFICOLTÀ SU TUTTI I LIVELLI: GUADAGNA OSSIGENO CHI LAVORA CON IL SUD AMERICA E VEDE IN PROSPETTIVA IL SETTORE DEL RICICLAGGIO.

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA NON COMUNICANO I DATI DI MERCATO arola d’ordine diversificare. Per sopravvivere al momento di stallo che il mercato delle costruzioni sta vivendo anche in Spagna, le realtà del settore attive nel continente iberico non possono che cercare di fare quadrare i bilanci dando attenzione ad altri settori - come ad esempio quello agricolo, storicamente più sovvenzionato e stabile - e altri mercati, come quello del continente sudamericano, che a medio termine potrebbe rilevare la fiaccola della crescita economica dalla Cina. Lo sanno bene diverse aziende commerciali e diverse imprese spagnole che da anni hanno iniziato a tessere le fila di un rapporto con rappresentanti e imprese sudamericane e che oggi confidano nell’economia d’oltreoceano per trovare l’ossigeno necessario. Questa è la visione del mercato spagnolo che abbiamo messo a fuoco dando la parola agli esposito-

P

ri dello Smopyc 2011, la fiera triennale che si è tenuta a Saragozza dallo scorso 5 aprile al 9. In particolare, abbiamo sentito il polso delle aziende italiane presenti o rappresentate da realtà locali. Come accaduto per il Samoter 2011, anche lo Smopyc non ha raggiunto l’affluenza record dell’ultima edizione tenutasi nel 2008 ma il numero di visitatori è stato in ogni modo superiore all’edizione 2005. A porte chiuse, l’ente fiera ha dichiarato un totale di quasi 89.000 visitatori di cui poco più 10 mila provenienti dall’estero; interessante notare che nel 2008 il pubblico non spagnolo era il 10 per cento in meno e che il 60 per cento dei 1.253 marchi rappresentati era straniero alla penisola iberica. Delle oltre 750 aziende straniere presenti o rappresentate l’87 per cento era di origine europea, l’8,15 proveniva dal continente americano, il 3,5 dal continente asiatico e lo 0,77 dall’Oceania.

giugno 2011 Costruzioni 51


SMOPYC 2011

RICICLAGGIO IN SITO, NUOVA OPPORTUNITÀ “Un settore che si sta evolvendo in Spagna - ci ha spiegato Joan Company Virgili, direttore vendite del Grupo Cibsa con sede a Barcellona (rappresentante in Catalonia e Aragona dei marchi Hitachi, Eurocomach e Palazzani, Cibsa è il distributore per tutta la Spagna dei prodotti Cams per il riciclaggio e la vagliatura) - è quello del riciclaggio in cantiere dei materiali inerti, anche da demolizione. Tra le 17 comunità autonome che formano la Spagna, infatti, la Catalogna, i Paesi Baschi e Madrid hanno già interpretato al meglio (rendendo disponibili contributi per l’acquisto di macchinari) una legge nazionale che favorisce il riciclaggio dei materiali e in particolare quelli derivanti da demolizione. A mio parere - continua Virgili - le prossime comunità che potrebbero contribuire a favorire il riciclaggio sono l’Andalusia e Castilla y Leon”. Anche Miguel Jurado Cabeza della Alex Import confer-

ma questa tendenza: “Oltre alle attrezzature per la demolizione Npk, La Bounty, Erkat, Miller e Hks da settembre 2010 siamo gli importatori esclusivi per la Spagna dei prodotti della Komplet Italia di Senigallia (AN): frantumatori, vagli vibrani, nastri trasportatori, impianti di riciclaggio…” Numeri alla mano, anche Donato Gallotta della MB si dice “soddisfatto dei numeri fatti in Spagna nel 2010 con la vendita di benne frantoio e fiducioso nel 2011 grazie alla nuova gamma di benne vaglianti che permettono al cliente MB di ottenere il ciclo completo di lavorazione con un escavatore e un operatore”. Anche Roberto Potoc della RodarSa con sede a Zaragoza e importatore della linea di prodotti VTN Europe si è detto”fiducioso nella nicchia di mercato delle macchine per il riciclaggio in cantiere degli inerti”.

OGNI COMUNITÀ HA UNA SUA LEGGE In Spagna le Comunità Autonome sono state introdotte con la Costituzione del 1978 e da allora formano il Paese con 17 distinte aree: Andalusia, Aragona, Asturie, Baleari, Canarie, Cantabria, Castiglia-La Mancia, Castiglia e León, Catalogna, Comunità Valenciana, Estremadura, Galizia, La Rioja, Madrid, Murcia, Navarra e Paesi Baschi. Entro i limiti della Costituzione, alle Comunità Autonome è lasciato un ampio margine di libertà tanto che assumono le funzioni esecutive e, basandosi sulla legislazione statale di base, sviluppano una loro legislazione. Per questo motivo la Spagna sta promuovendo il riciclaggio a velocità diverse nelle varie Comunità.

PERFORAZIONE IN STAND BY Allo Smopyc abbiamo incontrato anche Marco Casadei, Direttore commerciale di Soilmec. Dal suo punto di vista: “Dopo l’ottimo 2007 in cui Soilmec ha fatturato in Spagna 10 milioni di euro conquistando il 50 per cento del mercato, la vendita del nuovo si è quasi fermata e la rete iberica vive di noleggio e assistenza. Nonostante nel 2010 il nostro fatturato in Spagna sia stato contenuto, siamo riusciti a guadagnare il 60 per cento del mercato. Grazie alla forza del Gruppo Trevi, inoltre, Soilmec continua a investire in ricerca e sviluppo come dimostra la nuova perforatrice idraulica Beli con 4 teste rotary ad alta capacità presentata a Samoter e premiata con l’argento tra le Innovazioni Tecnologiche Smopyc 2011”.


MACCHINE&COMPONENTI Poche novità movimento terra Negli scorsi due numeri della rivista vi abbiamo presentato tutte le novità di prodotto del settore macchine movimento terra esposte sia al Samoter di Verona sia alla Conexpo di Las Vegas. Per forza di cose, essendo stato lo Smopyc successivo alle due manifestazioni internazionali, le novità presentate a Saragoza sono state poche. Tra queste vi era il nuovo dumper articolato Caterpillar della Serie B modello 735B, da 29,7 tonnellate (32,7 Tons) di capacità massima di carico, motorizzato con un motore C15 ACERT Tier IIIB da 337 kW di potenza (alla Conexpo era esposto il 740B). Altra novità era l’escavatore cingolato Wacker Neuson 14504 da 15.300 kg di peso operativo con motore da 74,9 kW. Allo Smopyc erano assenti marchi di rilievo come Volvo CE, Hitachi e Bobcat-Doosan. A far la parte del leone in termini di investimento in spazi espositivi erano Caterpillar e Liebherr (presente anche con macchine da sollevamento e per il calcestruzzo) ma non era da meno la presenza di marchi importanti come Case, Jcb, la turca Hidromek, Ihimer, New Holland, Terex, Waker Neuson e Yanmar.

SOLLEVAMENTO, UN MOMENTO NON FACILE Nel settore del sollevamento la novità più grande della fiera era la nuova gru edile a torre Liebherr 85 ECB 5 FR.tronic caratterizzata da una portata massima di 5.000 kg e da una portata massima in punta alla freccia in configurazione massima da 50 metri di 1.300 kg. Sullo stand Liebherr anche l’innovativa autogrù compatta LTC 1045-3.1 a tre assi con cabina unica (guida su strada-lavoro) montata su supporto telescopico: ha una capacità massima di sollevamento di 45 tonnellate, un braccio telescopico da 36 metri che arriva con prolunghe a traliccio ai 47 metri di altezza massima. Novità di prodotto a parte, in Spagna il settore dell’elevazione carichi è alimentato soprattutto dal comparto della manutenzione e dell’industriale, mentre quello del sollevamento persone soffre della crisi del settore edilizio. Il pesante ridimensionamento dei parchi noleggio spagnoli di piattaforme aeree, che negli ultimi anni ha portato anche in Italia macchine poco sfruttate a prezzi competitivi, ha letteralmente frenato le vendite del nuovo nella penisola iberica dal 2008 al 2010. A complicare le cose per chi esporta piattaforme aeree autocarrate in alcune delle Comunità Autonome della Spagna è una nuova normativa che rende complicata l’immatricolazione di truck nuovi provenienti dall’estero; questo da una parte frena il mercato anche delle autocarrate più compatte e dall’altra premia quelle aziende che possono spedire in kit modelli a pantografo o telescopici. L’unica novità in quest’ultimo segmento è la telescopica autocarrata presentata da Imer Access (Iteco): si tratta del modello telescopico da 14 metri di altezza P14T9 a cui seguiranno altre quattro macchine con altezze operative dai 13 ai 21 metri e due modelli a braccio articolato da 19 e 23 metri. Saranno tutti modelli dalla cinematica collaudata con altezza di trasferimento su strada comprese tra i 2,8 e 3 metri. Allo Smopyc non mancavano il gruppo Manitowoc e, con presenza diretta, Socage e Hinowa.


SMOPYC 2011

VOCE FUORI DAL CORO Monica Menozzi della Corimag ci ha spiegato: “il mercato spagnolo è da sempre uno dei più attenti alla qualità degli utensili per martelli demolitori idraulici. Dopo un 2009 di stallo per noi il 2010 in Spagna è stato l’anno della ripresa e quest’anno pensiamo di consolidare e acquisire nuovi clienti grazie al nostro nuovo attacco rapido per benne e attrezzature da escavatore”.

MENO TRASPORTO, PIÙ COMPONENTI Alla fiera spagnola il settore dei veicoli industriali e dei trasporti contava meno realtà che in passato, mentre quello della componentistica per macchine e attrezzature da cantiere e di ricambi contava più attori e più superficie espositiva. Per il resto le categorie merceologiche erano presenti nelle stesse proporzioni delle scorse edizioni (vedi rappresentazione grafica in apertura servizio). Ci ha sorpreso constatare come negli stand fossero esposte e messe in vendita (e in alternativa anche proposte a noleggio) anche macchine usate con anni di vita alle spalle quali piattaforme aeree semoventi, miniescavatori e pale gommate compatte e come fossero presenti espositori specializzati nel commercio di componenti per mmt revisionati (motori, trasmissioni, pompe idrauliche).

Logistica e urbano per chi gioca in casa Il costruttore di macchine operatrici Ausa, noto in Italia per i mini dumper e per i carrelli elevatori, investe sulle macchine multiservizio per la manutenzione urbana e presenta anche un porta attrezzi elettrico da 570 kg di capacità di carico con una autonomia di 100 chilometri e batterie lithium-on che si ricaricano in 4-6 ore. Allo Smopyc è risultato evidente come gli investimenti della Casa spagnola siano stati indirizzati, piuttosto che sul settore mmt, sullo sviluppo della nuova gamma di sollevatori compatti Taurulift, caratterizzati dal nuovo sistema di trazione integrale inseribile Fullgrip, e dalla gamma di veicoli multiservizio per la manutenzione urbana e stradale. In foto la nuova spazzatrice B200H da 2.000 litri d’acqua di capacità e con un motore TDI Volkswagen Euro 5 da 75 kW.

PREMI SMOPYC 2011 ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Nuovo sviluppo macchinari - Oro: Comoplesa-Lebrero, per la cisterna per bitume isolata termicamente; - Argento: Soilmec-Mopicsa per la perforatrice idraulica Beli con 4 teste rotary ad alta capacità; - Bronzo: Sebhsa, per la pomba-robot per la proiezione di calcestruzzo, che permette di realizzare lavori altrimenti impossibili con altre macchine; Novità tra macchine, componenti e attrezzature - Oro: Inelas Poliuretanos, per il dispositivo di pulitura crivelli per impianti di vagliatura a secco (vedi foto); - Argento: Maquiobras per la piattaforma aerea di carico e scarico certificata UNE 180401:2010; - Bronzo: Metalogenia, per il sistema di denti Ripper R senza martello; Applicazioni per la gestione - menzione speciale alla ICC Conveyor, per il sistema di controllo presse di vulcanizzazione per nastri trasportatori Almexpad, che permette diversi utilizzi, compresa la gestione integrale dell’applicazione per mezzo di internet e gps.

54 Costruzioni giugno 2011


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faccio notare

CON L’ULTIMO RESTYLING DEL PICK-UP DI PUNTA I GIAPPONESI TENGONO ALTO L'INTERESSE PER LA FUORISTRADA CON SUPERFICIE DI CARICO PROPONENDO UNA NUOVA VERSIONE DI LUSSO DELLA

HILUX. ANCHE IL MOTORE RIVISTO OFFRE MAGGIORI PRESTAZIONI. I CONSUMI PERÒ... DI

Telemetria Tara veicolo (kg) 1.975 1.600

1.700

1.800

1.900

2.000

2.100

Giri @ 90 km/h 1.600 1.400

1.500

1.600

1.700

1.800

1.900

2.600

2.700

2.800

2.900

Giri @ 130 km/h 2.490 2.400

2.500

Accelerazione 0-130 km/h (secondi) 26’’,12 veloce

20’’

30’’

40’’

50’’

lento

7

6

alto

40

30

20

Consumo carburante (km/lt) 6,9 basso

9

8

Media oraria (km/h) 58,31 70 60 50 Index performance

448,3 500 490 480 470 460 450 440 430 420 410

CRISTIAN FURINI


MACCHINE&COMPONENTI er parlare di Toyota Hilux bastano i numeri. Già tre anni dopo il suo lancio (2004), sono state vendute solo nel Vecchio Continente 38.957 unità, il triplo del volume del 2005, con una quota che è cresciuta di ben 22 punti percentuali all’interno del suo segmento. A livello mondiale, la precedente generazione di Hilux, lanciata a fine 2007, è arrivata ad un totale di 1.269.799 unità. Numeri di un certo spessore che fanno capire come Toyota abbia a cuore l’evoluzione di un segmento in cui l’Hilux è tra

P

i principali attori. L’ultima release (2009) del pick-up giapponese si è indirizzata ancora di più verso i professionisti in cerca di un veicolo per trasporto misto di persone attrezzi e materiali, ma comunque attenti all’estetica. Seguendo una tendenza consolidata tra i competitors, l’Hilux non rinuncia a vezzi tipici del suv soprattutto per la versione Double cab nella motorizzazione più potente. Dotazione più ricca e completa anche grazie al cambio automatico che non fa rimpiangere leva e frizione anche in off road.

sterrato

tot. km 22,0

Buscate

177 m

Cava

km 0,0 100 m 156 m Arluno

km 13,6

Cascina Gobba

km 35,4 126 m

giugno 2011 Costruzioni 57


TOYOTA H ILUX 3.0 D-4D E4

Assetto impeccabile Nonostante la extra-cilindrata di 3 litri, Hilux di punta ha un motore a quattro cilindri che sviluppa al massimo 172 CV ed eroga un momento massimo di 360 Nm di coppia (14 in più rispetto alla versione con cambio manuale), sollecitando non poco il propulsore 1Kd-Ftv, vista la tara di quasi due tonnellate. Cronometro alla mano rileviamo lo sprint da 0 a 130 in soli 26 secondi. Non male, ma è in salita che servirebbero una manciata di Newtonmetro in più. La conducibilità su strada non presenta problemi, con lo sterzo che impressiona per la sua precisione, soprattutto per la facilità con cui si può correggere la traiettoria a velocità sostenuta e sullo sconnesso. A pieno carico l’Hilux non si scompone mai e mantiene una traiettoria pulita e senza mai imbarcarsi in curva anche se caricato al limite di portata (785 kg). Merito dell’impostazione del telaio a longheroni con giunti trasversali rinforzati che formano la piattaforma TOP (Toyota Outstanding Performance): impostato così il veicolo risulta inoltre confortevole benchè dietro siano montati un assale rigido e molle a balestra (a ben 5 fogli)

per poter consentire il massimo carico possibile. Il motore potrebbe essere inoltre meglio isolato per ridurre così le emissioni acustiche, come nella Ford Ranger, dove esso è molto più silenzioso. I consumi. Meglio andarci piano col pedale dell’acceleratore soprattutto se in fuoristrada dove, a pieno carico, non si riesce andare oltre ai 4,19 km per ogni litro (il record per ora lo detiene il Tata Xenon con 6,28, anche se con cilindrata di 2,2 litri). Meglio in autostrada dove si riescono a mantenere medie di quasi 12,9 km per litro tolto al serbatoio da 76 litri. Merito dell’ultimo rapporto in overdrive e del sistema di controllo della turbolenza del motore D-4D che ottimizza la miscela ariacarburante ai bassi regimi, aumentando la disponibilità di coppia senza bisogno di un piede pesante sull’acceleratore.

MEDIE ORARIE & CONSUMI ■ Statale ■ Off Road ■ Autostrada Km

Tempo

Velocità km/h

■ Cava (150 m slm) ■ Cava (150 m slm) 22,0 30’ 44,0 ■ Buscate (177 m slm) ■ Arluno (156 m slm) 13,6 17’ 47,8 ■ Arluno (156 m slm) ■ Milano Gobba (126 m slm) 35,4 26’ 81,6 TOTALI: 71,0 1h13’ 58,3 Diesel consumato= 12,86 litri. Tratto in cava in 4x4, su strada in 4x2 Peso durante la prova= 2,720 chilogrammi. Fabbricato in Argentina.

58 Costruzioni giugno 2011

Consumo km/l (l/100 km) 4,19 (23,86) 6,04 (16,54) 12,8 (7,76) 6,92 (14,43)


CEDE ALLO CHIC La scala dei valori costruttivi insita nel Dna dell’Hilux è quella che si aspetta che è abituato a salire su una Toyota. L’attenzione per ciò che serve viene prima di altro. Ma ecco che i gadget e la finitura giocano anche qui un ruolo fondamentale. Insomma sembra che sul nuovo Hilux quella praticità che talvolta faceva apparire l’abitacolo fin grezzo, pur se solido, non è più così preponderante. Il volante multifunzione abbinato all’allestimento SR+ (quello del veicolo in prova) guadagna, in abbinata al pomello del cambio, il rivestimento in pelle. Rispetto al vecchio Hilux il quadro strumenti ha indicatori più chiari di facile lettura. Nuovo anche il clima automatico (di serie con la motorizzazione 3.0 D-4D) che

dispone di un display digitale che permette, tramite tastierino sottostante, l’impostazione della temperatura, del livello di ventilazione ed irrorazione dell’aria. Di serie solo su questa versione la strumentazione Optitron visibile sul minidisplay a centro plancia, che regala informazioni interessanti, prime tra tutte il consumo medio e istantaneo e la percorrenza residua. C’è anche il cruise control che manca però di una interfaccia grafica digitale e si imposta, in modo poco intuitivo, basandosi sul tachimetro analogico di bordo. Tutti i modelli 3.0 D-4D Double Cab sono ora equipaggiati con sedili sportivi. A centro plancia domina il maxy display che integra il navigatore e la radio con riproduttore cd, mp3 e dotata di presa aux e usb, oltre allo slot per la memoria Sd contenente le mappe stradali.

giugno 2011 Costruzioni 59


TOYOTA H ILUX 3.0 D-4D E4

Ganci da migliorare Hilux in doppia cabina mette a disposizione una superficie di carico di 1,5 metri quadrati che si dimostra molto pratica quando si tratta di trasportare attrezzature o utensili da lavoro sporchi grazie al rivestimento sintetico robusto e antigraffio. Sei i ganci fissi per ancorare il carico che non sembrano essere però particolarmente robusti e immuni da ossidazione.

FORTE ANCHE IN APPARENZA Il bello dell’Hilux è sull’anteriore dove la nuova griglia trapezoidale risalta per il caratteristico listello in metallo grigio, che dona grinta e rimarca la robustezza pick up Toyota. Nuovo il paraurti con un’apertura più ampia che dilata tutto l’anteriore dando l’impressione di un baricentro più basso. Sui lati a farla da padrone sul look sono gli inediti cerchi in lega da 17” (di serie sulla versione Double Cab SR+. mentre le altre montano i 15”) e le cromature di specchietti e maniglie del Chrome Package che di serie comprende anche il paraurti posteriore, quest’ultimo di sola utilità estetica a nascondere quello vero, subito sotto.

PRESTAZIONI A CONFRONTO Modello

Potenza Coppia Marce Consumo Velocità Acceler. kW/Cv Nm n° km/l km/h 0-130 km/h Ford 115/156 380 5+5 5,52 61,7 30’’,13 Ranger 3.0 Tdci Ltd E4 Nissan 98/133 304 5+5 7,72 48,4 34’’,28 Np 300 2.5 Dci E4 Tata 103/140 320 5+5 9,47 46,8 32’’,24 Xenon 2.2 Dicor E4 Tata 103/140 320 5+5 9,34 48,4 32’’,34 Xenon Dle 2.2 Dicor E4 Toyota 126/171 360 5+5 6,92 58,31 26’’,12 Hilux Dle 3.0 D-4 E4 L’index performance tiene conto di consumo gasolio e media oraria. A indice maggiore corrisponde una


MACCHINE&COMPONENTI G UADA A 70 CENTIMETRI L’Hilux viene proposto con due motori a gasolio: il 2.5 D-4D e il 3.0 D-4D. Contano entrambi sulle iniezioni di un common-rail di seconda generazione, sui turbo dotati di intercooler, la cui presenza è confermata dalla maxi presa d’aria sul cofano. Entrambi i motori sono allineati alle normative Euro 4. Nessuna notizia circa il prossimo step sulle emissioni, ma crediamo si dovrà aspettare a fine anno. Il modello in prova montava il cambio automatico made in Toyota a 4 rapporti, che utilizza un software in grado di regolare le cambiate in funzione dello stile di guida e del fondo. Sull’asse posteriore agisce un differenziale Torsen provvisto di dispositivo autobloccante e di limitazione dello slittamento, mentre il differenziale a disconnessione automatica Add di Toyota, inserisce o disinserisce automaticamente la trasmissione anteriore in parallelo con il passaggio tra quattro e due ruote motrici. Quando si viaggia in 2wd limita consumi e attriti. La reattività d’innesto del 4wd è ottima ed è possibile fino agli 80 km/h, e il meccanismo sincronizzato permette di passare al 4x4 con riduttore (o viceversa) a velocità fino a 8 km/h. La distanza dal suolo è di oltre 29 centimetri, l’angolo di rampa di 23 gradi e l’angolo di scarpata rispettivamente 30 gradi davanti e 23 gradi dietro. Degna di nota è anche la profondità di guado che tocca i 70 centimetri. Migliorabile invece lo sterzo con un raggio di volta di 6,2 metri. Sono troppi e si fanno sentire nelle manovre e in parcheggio. Tutta la concorrenza fa meglio.

Peso kg 3.015

Index performance 429,6

2.880

439,7

2.970

458,8

2.950

460,6

2.720

448,3

migliore prestazione.

giugno 2011 Costruzioni 61


TOYOTA H ILUX 3.0 D-4D E4

MACCHINE&COMPONENTI I numeri dell’HILUX Motore

Design

Marca e modello 1Kd-Ftv Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa 96x103 (mm) Cilindrata 2.982 cm3 Rapporto di compressione 18,5:1 Distribuzione bialbero a camme Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Vgt/sì Sistema d’iniezione common rail Pressione d’iniezione 1.350 (bar) Peso a secco 233 (kg) Capacità coppa dell’olio 6,9 (l) Potenza 126(171)/3.600 (kW(Cv)/giri) Potenza specifica 43,44(58,96) (kW(Cv)/l) Coppia 360/1.400-3.200 (Nm/giri) Coppia specifica 146,77 (Nm/l) Riserva di coppia 124,1% Consumo specifico n.d. Inquinanti (omologazione/sistema) Euro4/Egr

L’ultima release del Toyota Hilux è arrivata in Italia nel 2009, è il risultato del lavoro condotto dal gruppo Stle Toyota capeggiato da Kaoru Hosokawa.

Trasmissione

Varie

Cambio Toyota A340F, automatico che agisce su trazione 4x4 part-time, posteriore con anteriore inseribile, differenziale ant. a disconnessione automatica rapporto al ponte 3,90, di riduzione 2,56.

Angolo di attacco Angolo di dosso Angolo di uscita Guado Pendenza superabile

Marcia 1a 2a 3a 4a Retro

Rapporto 2,80 1,53 1,00 0,75 2,39

Meteo & traffico

Potenza

Sospensioni L’asse anteriore prevede sospensioni a ponte rigido, con doppio braccio oscillante, molle elicoidali, barra stabilizzatrice. Ponte rigido, invece, per il retrotreno con molle a balestra semiellittiche a cinque fogli.

kW

Freni Misto l’impianto frenante dell’Hilux. Le ruote anteriori montano dischi ventilati, sul posteriore invece tamburi autoregistranti. rpm

Masse (kg) Tara Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra

1.975 1.095 1.515 785 2.760

Coppia Nm

30 gradi 25 gradi 26 gradi 700 mm 88 % rpm

Ingombri dichiarati (mm) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Altezza minima da terra Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore

5.255 1.835 1.810 202 3.085 855 1.160 1.540

Carreggiata posteriore Diametro di volta Lunghezza piano di carico Larghezza piano di carico Larghezza tra passaruota Altezza sponde Altezza soglia carico post.

1.540 12.600 1.520 1.515 1.100 450 850

Le misure rilevate

N.b.: tutte le prove di COSTRUZIONI sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni metereologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili.

62 Costruzioni giugno 2011

Cabina (mm)

Vano di carico (mm)

Lunghezza (utile/max) 1.630/2.020 Larghezza (utile/max) 1.455/1.550 Altezza interna (utile/max) 1.190/1.150 Larghezza porta (utile/max) 750/850 Altezza porta (utile/max) 1.030/1.070 Largh. porta post (utile/max) 849 Altezza porta post 1.050 Diametro volante 380 Altezza da terra 480

Lunghezza (utile/max) 1.510/1.570 Larghezza (utile/max) 1.500/1.580 Larghezza tra passaruota 1.080 Altezza sponde 450 Larghezza apertura posteriore 1.380 Angolo apertura sponda posteriore 90° Altezza soglia carico 865




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64 68

Frantoi Atlas Copco presenta il frantoio Powercrusher PC1. E il vaglio è integrato

Pale gommate Al biodigestore di Fusignano una 13.63 Venieri studiata ad hoc per questo impiego

IN QUESTO NUMERO...

giugno 2011

DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R


NEWS

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO

New entry nella frantumazione

I

Il PC1 • Bocca di carico • Peso totale • Dimensioni trasporto • Capacità • Potenza motore

1.070 x 750 mm 32.000 kg (L) 12.000 x (W) 2.420 x (H) 3.150 mm Fino a 220 t/h 242 kW a 2.200 giri/min

al minuto, il frantoio a martelli PC1 è facile da spostare in cantiere. Tra le peculiarità: l’ampia tramoggia di

www.idrobenne.com

alimentazione in acciaio Hardox, che permette l’impiego di pale caricatrici frontali per il carico del materiale, e il magnete elettrico permanente con nastro da 750 millimetri per la separazione del materiale ferroso. Ideale complemento al Powercrusher PC1 è il modulo di vagliatura

integrato HS1 che, grazie al piano singolo, consente di produrre due diverse granulometrie in un unico passaggio ed è disponibile

Più belle e più resistenti Un nuovo sistema di verniciatura. Da qualche mese le attrezzature IDROBENNE sono verniciate con lo speciale smalto poliuretanico bicomponente Selemix, prodotto dalla multinazionale statunitense Ppg. La vernice consente di ottenere una maggiore protezione contro la corrosione, superiore rispetto ai prodotti a base di nitro: oltre a garantire un migliore livello di finitura sotto il profilo estetico, conferisce una più elevata resistenza all’abrasione e agli agenti atmosferici. L’azienda dichiara inoltre che la formula ad adesione diretta riduce del 40 per cento il consumo di solventi e del 20 per cento quello di materiali vernicianti.

66 Costruzioni giugno 2011

L’HS1 • Numero piani • Dimensioni vaglio • Peso totale • Dimensioni trasporto • Potenza motore

1 2.360 x 1.550 mm 3.300 kg (L) 6.900 x (W) 1.970 x (H) 1.820 mm Collegato al frantoio

con trasportatore sovradimensionato o a circuito chiuso. I piedi regolabili sono a favore di una maggiore stabilità,

mentre lo screenbox è caratterizzato da aperture che agevolano l’eliminazione dei blocchi anche quando il frantumatore produce alti volumi in uscita. www.atlascopco.it

La demolizione in Italia Come sta andando il settore demolizione nel nostro Paese? A questa e ad altre domande risponderà il IV Convegno Nazionale Nad, l’Associazione Nazionale Demolitori Italiani. In programma il 23 giugno a Oleggio Castello, in provincia di Novara, verterà su “La demolizione in Italia: l’armonizzazione tra norma e tecnologia, l’impegno Nad”. Il programma è ben ricco di spunti di riflessione. Tra gli interventi segnaliamo: “I requisiti di sicurezza nelle attrezzature da demolizione” a cura di Stefano Panseri, membro della commissione tecnica Nad, Eda Technical Committee e amministratore delegato Despe, e “Sistemi di gara per l’affidamento di appalti nelle demolizioni. Alternative al massimo ribasso”, tenuto da Paolo Pettinelli, fondatore dell’omonimo studio legale e avvocato esperto in appalti pubblici.

www.nad-italia.it

ngresso trionfale nel mondo della frantumazione. ATLAS COPCO ha recentemente presentato il frantoio mobile Powercrusher PC1 con modulo di vagliatura integrato HS1. Alimentato da un motore turbo diesel Caterpillar modello CAT C9 T4 raffreddato ad acqua, con una potenza di 242 chilowatt a 2.200 giri


Sempre connessi e tecnologie, come ben si sa, offrono nuove possibilità. Ai costruttori ma anche ai clienti e ai fruitori finali. Ne è un esempio la app gratuita POWERSCREEN per iPad e iPhone (scaricabile dall’App Store iTune), con una versione per Blackberry e per il sistema operativo Android in uscita nei prossimi mesi. Con questa applicazione, l’azienda dell’Irlanda del Nord specializzata nel settore degli impianti di frantumazione, vagliatura e lavaggio, offre così alla sua clientela un modo nuovo per accedere ai suoi prodotti. “Oggi l’accesso istantaneo alle informazioni è un’esigenza comune, e questa novità di Powerscreen aiuterà i nostri clienti a sapere subito quello che a loro interessa”, commenta Patrick Brian, direttore generale vendite e marketing della società. “Con l’applicazione ufficiale di Powerscreen, i nostri clienti potranno accedere a informazioni e specifiche dei prodotti, individuare il concessionario più vicino o semplicemente sfogliare le raccolte di fotografie e video, dal cantiere o direttamente dalla poltrona del loro ufficio”. Ma non è tutto: l’azienda si è affacciata ormai da tempo anche sul web 2.0, aprendo proprie pagine su Facebook (www.facebook.com/PowerscreenOfficial), Twitter (www.twitter.com/Powerscreen) e YouTube (www.youtube.com/user/Powerscreen). www.powerscreen.com

www.volkswagen.it

L

Incredibile, ma vero Osservate con attenzione le foto: ciò che vedete non è frutto della fantasia di un grafico pubblicitario, ma pura realtà. Quattro Volkswagen Amarok, grazie alla coppia totale di 1.600 Nm (400 Nm a veicolo) generata dal motore 2.0 TDI biturbo, hanno demolito una ciminiera alta 67 metri, dal peso di circa 140 tonnellate, allentata in precedenza per rispettare gli standard di sicurezza. L’impresa, realizzata utilizzando quattro corde da 200 metri, è stata proposta come insolito test di affaticamento. Dove? A Londra, in concomitanza con il lancio britannico del modello Amarok.

Il tratto di strada in Venosta dove verrà sperimentato l’asfalto con particelle di gomme fuori uso.

Asfalto silenzioso L’obiettivo è dare una giusta protezione contro l’inquinamento acustico, in alternativa alle barriere antirumore. La Provincia autonoma di Bolzano sta sperimentando un asfalto fonoassorbente, ottenuto riciclando anche vecchi pneumatici. La tecnologia infatti consente oggi di ricavare da pneumatici fuori uso un granulato fine che, miscelato a composti bituminosi, genera un asfalto con coefficienti di aderenza superiori e minore rumorosità . Questo sistema innovativo di lotta all’inquinamento acustico, che va ad affiancarsi al metodo classico delle barriere antirumore, verrà testato nei prossimi mesi dal Servizio strade della Provincia su un tratto di 1,5 chilometri della strada statale della Venosta tra Vezzano e Coldrano, dove saranno effettuate misurazioni del traffico e dell’inquinamento acustico prima e dopo l’installazione dell’innovativa miscela. www.provincia.bz.it

Evoluzioni nella capitale Una storia con finale (per ora provvisorio) a sorpresa. Il Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma ha firmato la richiesta di abbattere il Salaria Sport Village, l'opera realizzata per i Mondiali di nuoto, avanzata dagli uffici del IV municipio, che gestisce il territorio su cui è situato il Salaria. L’ordinanza di demolizione è stata decisa all’inizio di maggio e riguarda i due nuovi manufatti realizzati tra il 2008 e il 2009, mentre non tocca gli allargamenti (anche questi non autorizzati) effettuati sulla struttura originaria. Alla base del provvedimento: la sanzione di abusivismo edilizio e la presenza di diversi vincoli ambientali e idrogeologici nell’area interessata, oltre alla convinzione della pericolosità delle due grandi strutture erette in una zona che dovrebbe servire come bacino di continenza rispetto alle piene del Tevere. Si ricoda infatti che, in quel punto, nelle ultime tre stagioni il fiume è esondato già due volte. A oggi, inoltre, i due edifici non sono mai stati utilizzati: l’attività del centro continua a effettuarsi nella struttura storica, dove nell’unica piscina restante “convivono” agonisti e dilettanti. Le istanze di demolizione potrebbero essere allargate ad altre strutture. Tutto è ancora da decidersi.

www.comune.roma.it

giugno 2011 Costruzioni 67


. . . b e w

www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com


DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO

Le auto non resistono

ltre alle applicazioni illustrate nelle foto, più attinenti ai nostri settori di riferimento, l’Hardox HiTuf di SSAB è impiegato anche nella produzione di trituratori per la demolizione delle auto. Un esempio è dato dai modelli giganti firmati dall’australiana Pacific Shredder, in grado di demolire 250 autoveicoli

O

all’ora in frammenti di metallo grandi quanto il pugno di una mano in pochi secondi e con estrema agilità. “Un trituratore per auto è costituito essenzialmente da un tamburo da 60 tonnellate con 11 dischi a cui sono fissati 12 o 16 martelli in manganese”, spiega il titolare di Pacific Shredder, Joe Beentjes. “Il rotore gira a 500 giri al minuto e i martelli demoliscono l’auto su una serie di incudini, barre e griglie. L’interno è ricoperto con lamiere antiusura che impediscono ai frammenti metallici di erodere l’intera struttura”. I componenti interni devono

N EWS

essere quindi molto robusti: come detto, la società li realizza in acciaio Hardox HiTuf. “Produciamo macchinari tecnologicamente avanzati e un prodotto di qualità come Hardox HiTuf rafforza indubbiamente la nostra reputazione”, continua Beentjes. “L’acciaio Ssab è il

migliore che abbiamo mai utilizzato per questi componenti: è la lamiera antiusura con la maggiore resistenza alla trazione al mondo”. www.ssab.com

www.hilti.it

[30] costruzioni febbraio 2010

costruzioni maggio 2010

[35]


PALE GOMMATE

TAILOR MADE per nuovi mercati UN’ALTEZZA DI SCARICO PIÙ ELEVATA E UNA ZAVORRA MAGGIORATA. SONO QUESTI ALCUNI ACCORGIMENTI STUDIATI DA VENIERI PER LA PALA 13.63 PLUS VENDUTA A UN BIODIGESTORE. NELL’OTTICA DELLA DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA DI

DANIELA STASI

i solito, in questa sezione della rivista quando parliamo di riciclaggio ci riferiamo per lo più al riciclo di inerti. In questo caso facciamo uno strappo alla regola e vi presentiamo un uso alternativo di sostanze organiche in grado di abbassare notevolmente l’impatto ambientale e di produrre energia pulita. Siamo andati a visitare l’impianto di digestione anaerobica (detto comunemente biodigestore, un impianto di produzione di energia elettrica basato sulla fermentazione delle biomasse) situato a Fusignano, in provincia di Ravenna: gestito dalla società Fusignano Bio Energy, è stato inaugurato lo scorso dicembre e produce energia elettrica pari a poco meno di un megawatt all’ora (in grado quindi di soddisfare il fabbisogno di circa 3.000 famiglie). Nell’impianto è al lavoro un mezzo che finora abbiamo sempre visto impiegato in altri usi, la pala gommata 13.63 di Venieri, customizzata appositamente per questa specifica applicazione: rispetto alla versione standard, presenta diversi accorgimenti, relativi soprattutto all’altezza di scarico. L'abbiamo vista all'opera sia con la benna a scarico rialzato da 3,5 metri cubi, sia con una spazzatrice da 2,50 metri di larghezza, dotata di serbatoio d’acqua e sistema di innaffiaggio per abbattere le polveri.

D

70 Costruzioni giugno 2011



PALE GOMMATE

Peculiarità ad hoc

C ICLI E RICICLI Il funzionamento del biodigestore si basa sul concetto di digestione anaerobica delle biomasse: si tratta di un impianto complesso nel quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas, una miscela costituita principalmente da metano e anidride carbonica. Si possono usare diverse tipologie di sostanze organiche: l’impianto di Fusignano funziona con circa 17.000 tonnellate di mais all’anno, posizionate nelle apposite trincee situate nel piazzale antistante. Vengono utilizzate le piante intere del mais, coltivate su terreni di circa 400 ettari destinati a questo uso: dopo averle trinciate, vengono prima pressate e poi coperte con teli in materiale plastico; il mais viene accumulato nelle trincee ad agosto e viene utilizzato durante tutto il corso dell’anno. Attualmente questo biodigestore produce esclusivamente energia elettrica da vendere alla rete, ma è già predisposto per produrre anche energia termica per il teleriscaldamento. Primo vantaggio di un impianto di questo tipo è certamente la riduzione dell’impatto ambientale, dovuta al ciclo continuo dell’anidride carbonica che, in seguito a fermentazione del mais, viene trasformata in metano e poi ri-tramutata in CO2 durante il processo di trasformazione in energia elettrica.

Sulla nostra rivista abbiamo già parlato della VF 13.63 (numero 638, giugno 2010, pag. 138). Ne abbiamo descritto la compattezza (sette metri di lunghezza con la benna), la buona visibilità posteriore, l’aggancio rapido idraulico, i plus della trasmissione idrostatica (a marchio Bosch Rexroth), l’impianto idraulico composto da due pompe (una per il circuito anteriore a pistoni a cilindrata variabile con valvola unloading, l’altra a ingranaggi per il circuito dello sterzo). In questa occasione focalizziamo l'attenzione sugli accorgimenti attuati per l’utilizzo nel biodigestore di Fusignano, primo tra tutti il braccio lungo. “La bocca dell’impianto, dove viene inserito il mais, è alta 5 metri, quindi il cliente per affrontare le operazioni di scarico necessitava di un braccio più lungo di quello standard”, spiega Filippo Muccinelli Venieri, direzione aziendale Venieri. “In genere la VF 13.63, omologata per la circolazione su strada, è dotata di cinematismo a Z; in questo caso abbiamo montato un braccio con cinematismo parallelo con un’altezza di scarico al perno di 4,90 metri (quello standard arriva a 3,95 metri) che, insieme alla benna, raggiunge quindi i 5,20 metri. Si tratta di una modifica specifica per le esigenze di scarico in altezza di materiale leggero. Naturalmente abbiamo dovuto ripensare i carichi di ribaltamento e abbiamo così dotato la macchina di una zavorra supplementare di 400 chilogrammi, inseribile anche in un secondo momento grazie agli alloggiamenti già predisposti. Infine questa pala, così come tutte le macchine prodotte negli ultimi mesi, vanta una rumorosità ridotta all’interno della cabina: siamo intorno ai 71-72 decibel, 10 in meno rispetto al modello standard”.

VF 13.63 Peso operativo max Motore

Forza di strappo Capacità benna Carico di ribaltamento Lunghezza Passo Luce libera Angolo di rampa

14.600 kg Perkins 1106D-E66TA, EU Stage IIIA, 130 kW a 2.200 giri 12.000 kg 2,7-3,5 m³ 10.400 kg 7.000 mm 2.980 mm 455 mm 33°

www.vf-venieri.com


DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO L’OBIETTIVO È DIVERSIFICARE L’ingresso nel mercato dei biodigestori dimostra come la Venieri stia diversificando il suo target di riferimento, investendo in mercati alternativi all’edilizia. A testimoniare questa tendenza è anche la creazione, a inizio anno, della divisione aziendale Enti Pubblici Grandi Imprese, dedicata espressamente alle gare pubbliche. “La Venieri è già introdotta nel settore delle grandi imprese però ambisce ad aumentare la sua quota di penetrazione in altre realtà concentrate soprattutto a Roma e Milano”, spiega il

dott. Filippo Muccinelli Venieri, direzione aziendale. “Vuole anche incrementare la partecipazione alle gare con gli enti pubblici e con le società a partecipazione pubblica, dai consorzi per la gestione dei rifiuti o del verde pubblico alle Province per la manuntenzione delle strade. L'utenza è trasversale, ma più di carattere industriale, non legata al mondo delle costruzioni e del movimento terra, quindi al di fuori della clientela di riferimento dei nostri venditori e concessionari”.

DIGESTIONE IN PIÙ FASI Il processo di digestione anaerobica è suddiviso in fasi ben distinte tra loro: innanzitutto il mais accatastato nelle trincee viene immesso nel digestore mediante l’impiego della pala gommata; l’immissione è regolata da un apposito modulo di carico che, ogni ora, inserisce una quantità determinata di mais. All’interno dell’impianto si trova una massa semiliquida in cui

proliferano dei batteri: questi ultimi, una volta inserito il mais, mediante metagenesi sviluppano delle reazioni che producono metano. Il biogas ottenuto viene poi raccolto all’interno di teli gasometrici, per poi essere incanalato e portato al motore da 3.264 chilowatt, collegato al generatore per la produzione di energia elettrica.


PALE GOMMATE

Filippo Muccinelli Venieri Direzione aziendale Venieri

Fabio Zannoni Responsabile del biodigestore di Fusignano

L’uso della pala all’interno dell’impianto si è rivelato fondamentale. Quando accatastiamo le piante all’interno delle trincee, nel periodo estivo, viene a crearsi un vero e proprio ‘muro’ di mais, alto circa 4,50 metri e molto compatto. Per prelevare le piante abbiamo bisogno quindi sia di potenza sia di stabilità: abbiamo deciso così di acquistare la pala Venieri per eseguire questa operazione in meno tempo. Inoltre la VF 13.63 è una macchina idrostatica e permette di consumare il 30 per cento di carburante in meno rispetto a pale/caricatori telescopici power/shift. È inoltre un mezzo versatile, che permette di svolgere diverse funzioni, dalle classiche operazioni di carico/scarico e movimentazione ai lavori di pulizia del piazzale e delle trincee, quando equipaggiata della spazzatrice.

ATTENZIONE PER L’AMBIENTE Venieri dedica molta attenzione ai servizi post-vendita. Vanta 91 officine autorizzate o convenzionate su tutto il territorio nazionale ed è in grado di reperire ricambi entro 24 o 48 ore dalla richiesta. Per i clienti che ne fanno richiesta, propone anche il servizio di reperibilità telefonica 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Altra priorità dell’azienda ravennate è l’ecosostenibilità: tutte le macchine sono ora prodotte utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili; dallo scorso dicembre la società vanta un impianto fotovoltaico di circa 500 Kw/h, posizionato sui tetti dello stabilimento, per una superficie complessiva di 20.000 metri quadrati. Nella sede, proprio davanti all’ingresso, è collocato un monitor che comunica in tempo reale le quantità di energia prodotta, potenza erogata e di anidride carbonica evitata (al momento della nostra visita pari a 130.976 kg).

74 Costruzioni giugno 2011

Questa macchina, customizzata sulle esigenze della specifica applicazione, ci apre le porte ai mercati dell’industria, del riciclaggio e dei rifiuti. Tutti mercati che necessitano di un’altezza elevata e allo stesso tempo di un’ottima forza di penetrazione e di strappo; quest’ultima è una caratteristica principale di una pala idrostatica che, oltre a svolgere il lavoro tradizionale di un caricatore gommato, può essere utilizzata anche come porta attrezzi. Oggigiorno un mezzo multifunzionale è sicuramente un vantaggio. È la prima macchina che vendiamo a un biodigestore: questo per noi è un settore nuovo, dove andremo a investire, un mercato a cui la nostra rete vendita dedicherà attenzione. Al di là dell’applicazione specifica, la customizzazione per Venieri è insita nella sua filosofia aziendale. Per noi è prioritario accontentare il cliente, per qualsiasi tipo di esigenza.


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Iniziative culturali Nuove tecniche di coltivazione e recupero per una filiera estrattiva eco-sostenibile

Impianti da cava Finalmente a pieno regime uno splendido sito estrattivo ai piedi del fiume Ticino

IN QUESTO NUMERO...

giugno 2011

CAVE NERTI I


NEWS Vita al rifiuto a quindicesima edizione di Ecomondo valorizzerà la rivoluzione ecoindustriale in atto: dal 9 al 12 novembre 2011 la manifestazione di Rimini Fiera patrocinata dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare ospiterà tutte le

L

filiere dell’industria ambientale: focus 2011 sulla cultura della prevenzione, le tecnologie e il riciclo a 360 gradi. In mostra la frontiera più innovativa delle soluzioni tecnologiche dei prodotti e dei servizi legati al recupero della materia e dell’energia, oltre che allo

Sito calcolatore stato recentemente ristrutturato ed aggiornato il sito www.dugomrulli.it. Oggi il website dell’azienda emiliana include un catalogo completo di tutti i prodotti trattati: soluzioni per movimentazione di carichi isolati, materiale alla

È

&

sviluppo sostenibile. La proposta fieristica sarà completata dalle concomitanti Key Energy, quinta fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile e Cooperambiente, quarta manifestazione dedicata all’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, a cura di LegaCoop. Nel cuore espositivo di Ecomondo, ovvero il rifiuto, una

completa rassegna delle imprese che si occupano dell’intero ciclo, dal recupero al riuso, attraverso le fasi sempre più strategiche del pretrattamento. www.ecomondo.com

Frantumare oltre-Cortina Insieme al proprio partner russo Korrus-Tech, Baioni Crushing Plants parteciperà alla 12° edizione della fiera Ctt Russia - International show of Construction Equipment and Technologies che si terrà al Crocus Expo di Mosca dal 31 maggio al 4 giugno 2011. La fiera Ctt si è guadagnata negli anni il ruolo di evento più importante del settore in Russia e nell’area exsovietica, offrendo ottime opportunità e strumenti per entrare nei mercati di riferimento. In occasione di questa manifestazione Baioni annuncerà la nuova unità mobile di frantumazione e vagliatura Unitrack che sarà ufficialmente presentata la prossima estate in occasione di un evento organizzato dallo stesso partner Korrus. www.baioni.it

rinfusa ed accessori per la movimentazione. Inoltre il sito contiene utili strumenti di calcolo per la scelta dei rulli per le rulliere folli o motorizzate. Il sistema mette in evidenza le informazioni mancanti e verifica la coerenza dei dati immessi. In funzione del tipo di rullo e delle condizioni di lavoro, calcola automaticamente il numero e la potenza delle unità di comando e il numero di rulli occorrenti verificando la correttezza delle scelte effettuate. www.dugomrulli.it

76 Costruzioni giugno 2011

www.cavebergamasche.it

Turisti per cave Si intitola “Turisti per cave” l’iniziativa promossa dal Coordinamento cave bergamasche, in collaborazione con Anepla (associazione estrattori produttori lapidei ed affini), Confindustria Bergamo e Camera di commercio di Bergamo, tenutasi sabato 28 maggio presso la Nuova Demi di Brembate. Obiettivo dell’evento, il primo di una serie in programma, è aprire le porte di una cava al grande pubblico, per far conoscere da vicino un settore, quello dell’industria estrattiva, all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e della cultura eco-sostenibile, ma troppo spesso vittima di facili pregiudizi, favorendo il dialogo tra cittadini e imprese del territorio.


Cinque giorni di marmo

Zero Light

all’otto al dodici giugno si svolgerà a Carrara “Marble Week”, un evento che segna una tappa di avvicinamento verso la fiera CarraraMarmotec 2012: un tributo alla nobile material e alla città. Cinque giorni, e cinque diversi linguaggi: il

D

linguaggio della Materia: undici blocchi di marmo che segneranno un percorso sulle strade, accompagnati da un’ampia testimonianza fotografica che riscopre i volti dei cavatori, coloro i quail permettono alla materia di diventare materiale. Il linguaggio dell’Architettura: per raccontare l’architettura con la pietra naturale attraverso tre grandi installazioni e una mostra, “Il progetto, il marmo, l’architettura” che presenta il marmo come protagonista di progetti in fase di realizzazione come il “One World Trade Centre”. In Piazza Alberica sarà presentato Zero Light,

la grande installazione metafora del percorso dell’uomo attraverso l’architettura e la luce. Il linguaggio delle Arti, con un percorso nell’arte, nella scultura e nella cultura della pietra naturale, nelle strade e nelle piazze della storia cittadina. I linguaggi del Design e della Comunicazione: percorsi affascinanti attraverso locations dove si racconterà il design come qualità espressiva e strumento di comunicazione di valori ma anche l’approccio di giovani designer e l’utilizzo del marmo nelle loro creazioni. Fondamentale in questo percorso che attraversa

One Trade Center

materialmente la città, ma che metaforicamente, vuole essere soprattutto un compendio di cultura, tradizione e futuro del marmo, è il contributo delle aziende del settore, che in questo scenario diventano soggetti attivi e paradigmatici del grande lavoro che è possibile fare a partire dalla materia pura, il marmo, rendendola duttile e complice della creatività più trasversale e contemporanea. www.carraramarmotec.it


La filiera virtuosa All’Ance di Lecco presentate le nuove tecniche di coltivazione e i nuovi metodi di recupero ambientale per un’attività estrattiva eco-sostenibile ell’ambito degli incontri di approfondimento della mostra “Scopri il Tuo territorio”, promossa dall’Assessorato al territorio della Provincia di Lecco, dall’Ordine degli architetti di Lecco e da Ance, il 20 maggio si è tenuto presso la casa dei costruttori Ance a Lecco, di fronte a un folto pubblico di operatori, amministratori e tecnici un convegno dal titolo “Cave & Recupero: la filiera

N

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virtuosa e sostenibile”. Che l’attività estrattiva sia un’esigenza per lo sviluppo del territorio l’ha sottolineato il presidente di Ance Lecco, Mario Sangiorgio: “Programmare l’uso del territorio richiama, a monte, un’idea del territorio come risorsa: ciò significa creare le condizioni perché, partendo da questa visione, se ne stabilisca un uso ‘sostenibile’ attraverso una filiera virtuosa che, partendo dall’escavazione, si chiuda con il recupero e la restituzione del territorio alla comunità. Serve sostenibilità e cultura ambientale, come già affermato. Ma senza ghiaia, sabbia, pietre, come è possibile pensare di produrre cemento, calcestruzzo e asfalto per realizzare case, strade, edifici, opere civili e industriali di cui, in ogni caso, la stessa società fa

richiesta alle nostre imprese? Una evidenza che non solo è il pane quotidiano del settore edile, ma è anche alla base di ogni intervento di sviluppo o trasformazione urbana, quand’anche non si trattasse di edificare exnovo ma di ristrutturare l’esistente, rinnovare i nostri centri urbani in linea con le nuove esigenze di risparmio energetico, riqualificare le periferie”. Ma come è possibile concretamente conciliare l’attività di escavazione con la tutela del territorio? A parlarne sono stati due esperti in materia: il prof. ing. Mauro Fornaro, del dipartimento di scienze della terra dell’Università degli Studi di Torino, e il geologo Maurizio Facchin, per 18 anni responsabile del servizio cave della Provincia di Bergamo e oggi consulente per il settore estrattivo. Al dibattito che è seguito, e al quale sono intervenute numerose autorità e rappresentanti di enti locali, ha preso parte anche l’amministratore delegato di Holcim Italia Domenico Salvadore che, ricordando il ruolo economico e sociale dell’azienda, che occupa oltre 500 persone e sviluppa un indotto di 80 milioni di euro, ha sottolineato la volontà di HOLCIM ITALIA di sviluppare un dialogo costante e convinto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti e l’impegno di mitigare l’impatto delle proprie coltivazioni adottando, come già fatto in Valle Oscura, le più moderne tecniche di scavo e recupero. www.holcim.it


fruttare i derivati delle rocce impermeabili vulcaniche per realizzare edifici in cemento armato: è l’idea del laboratorio di tecnologie dei materiali del centro Enea di Trisaia (MT) per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale. I ricercatori lucani hanno appena concluso i primi test sperimentali sull’impiego delle fibre di basalto nel calcestruzzo al posto dell’acciaio: “Le barre in acciaio e quelle contenenti fibre di basalto hanno proprietà meccaniche del tutto comparabili”, spiega Piero De Fazio, responsabile del Progetto Basalto. “Tuttavia le seconde sono superiori in termini di stabilità al calore, proprietà di isolamento termico e sonoro, durabilità e resistenza alle vibrazioni e alla corrosione”. A vantaggio dell’uso di fibre di basalto c’è poi anche un altro fattore: il basso impatto ambientale. Per lavorare questo materiale, infatti, serve molta meno energia di quella necessaria per l’acciaio, il che comporta anche una minore emissione di anidride carbonica in fase di produzione. Il basalto inoltre non comporta alcun tipo di problema in fase di smaltimento e riciclo (il calcestruzzo armato necessita invece di una separazione preliminare dell’armatura metallica dalla parte cementizia). www.trisaia.enea.it

S

N EWS Storica collocazione La prossima edizione di Marmomacc è fissata, nei padiglioni di Veronafiere, da mercoledì 21 a sabato 24 settembre 2011. La 46° edizione della più importante manifestazione mondiale per gli operatori del settore lapideo torna alla sua storica collocazione nella terza settimana di settembre, rispondendo positivamente proprio ad una esigenza degli addetti ai lavori. L’evento si colloca così in una data favorevole anche per gli operatori esteri, che possono ottimizzare la loro permanenza in Italia, svolgendosi dopo la pausa estiva e sfruttando un periodo climatico più gradevole.

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AVERE UN EFFICACE SISTEMA DI PESATURA DEGLI INERTI? DA OGGI SI PUÒ! Il sistema PFREUNDT pesa il materiale inerte che passa sul nastro trasportatore e registra il peso totale prodotto. Questo sistema di pesatura può, inoltre, interagire con l’automazione dell’impianto.

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CAVE&INERTI


I MPIANTI DI CAVA

Avanguardia

DI

PAOLO BRUSCHI

RAZIONALE A TRECATE (NO) È STATO RECENTEMENTE MESSO IN FUNZIONE UN IMPIANTO DI LAVORAZIONE INERTI MODERNISSIMO E RAZIONALE.

CI SONO VOLUTI 21 ANNI, MA NE È VALSA LA PENA… 80 Costruzioni giugno 2011


CAVE&I NERTI

C

IL PARTNER-FORNITORE: MEM Per strategia industriale Italvest ha richiesto alla MEM di Segrate un impianto sovradimensionato in ogni sua parte (che potesse lavorare a 300 t/h con ampi margini di sicurezza) e suddiviso in due linee, frantumati e naturali: dividere le due famiglie è sempre buona cosa poiché permette, in caso di manutenzioni, di averne sempre una funzionante. La cava fornisce otto prodotti per rispondere a tutte le esigenze di mercato.

i sono voluti 21 anni dalla richiesta delle prime autorizzazioni perché la cava iniziasse finalmente ad essere produttiva: inaugurato a settembre dello scorso anno, proprio in queste settimane il bellissimo impianto Italvest di Trecate (NO) ha raggiunto il pieno della sua efficienza, dopo circa tre mesi di messa a punto. Ubicato a un tiro di schioppo dal fiume Ticino, evidentemente “responsabile” della sedimentazione, questo splendido bacino alluvionale di 600.000 m2 fornisce ottimi aggregati caratterizzati da una grande pulizia (contengono al massimo il 3,5 per cento di fanghi). Il polo produttivo di Trecate è indubbiamente il fiore all’occhiello del gruppo Cava di Trezzano, con sede nell’omonimo paese a sud-ovest di Milano: una realtà imprenditoriale partita negli anni sessanta dal settore estrattivo, e che col tempo ha puntato sulla diversificazione sulla vocazione all’innovazione: tra i primi produttori di sabbia del milanese, il gruppo è attivo anche nel movimento terra, nelle demolizioni, nel riciclaggio. Punto di riferimento anche nel settore dello smaltimento dei rifiuti da costruzione e demolizione (macerie, imballaggi, legno, cartongesso, materiali misti di vario genere), Cava di Trezzano sta ampliando la propria capacità operativa anche nel nord di Milano grazie all’apertura di una nuova sede nel comune di Limbiate, che a breve entrerà a regime. L’azienda fornisce soluzioni integrate anche per lo smaltimento di terre e rocce da scavo, provvedendo al prelievo dei campioni di materiale in cantiere, alla loro analisi ed alla redazione del Piano di Scavo previsto dalla legge. Ma torniamo alla nostra cava: progettato e fornito dalla storica azienda milanese Mem, l’impianto di Trecate rappresenta anche un polo strategico per ampliare i confini operativi del gruppo e posizionarsi in modo più incisivo sul mercato piemontese. Vediamone insieme i segreti.

giugno 2011 Costruzioni 81


I MPIANTI DI CAVA

L’INIZIO DEL PROCESSO Il materiale alluvionale che viene scaricato dalle pale gommate nella tramoggia da 75 m3 (foto 1) finisce per gravità ad un alimentatore a cassetto, e poi ad un nastro trasportatore che poi alimenta un vaglio primario vibrante “Vroll” (foto 2 e 3) a tre piani da 2.100 x 6.000 mm. Foto 1

LA LINEA DI FRANTUMAZIONE Il frantoio granulatore primario a mascelle FR105, posto sotto il vaglio Vroll, riceve il materiale dal primo piano dello stesso vaglio. Dal frantoio il materiale finirà al cumulo dei frantumati, stoccato su scalatori in calcestruzzo per essere avviato alle successive operazioni di frantumazione secondaria, vagliatura, lavaggio. Nello stesso cumulo sono convogliati anche il materiale passante dal primo piano del vaglio e il trattenuto dal secondo. Al centro del cumulo vi è un alimentatore vibrante che preleva il materiale e lo carica su un nastro, il quale lo trasporta alla torre di frantumazione, composta da due mulini a martelli (foto 3 e 4): un “H7N” secondario a regolazione idraulica con rotore a 4 martelli - che frantuma 0-40, e un “H5”, terziario con rotore ovoidale a due martelli dotato di inverter - che frantuma 0-30.

Foto 2

La torre di lavaggio e vagliatura Sempre dal vaglio primario Vroll, il materiale passante dal secondo piano e il trattenuto dal terzo (tutto lo 0-30) viene convogliato alla torre di vagliatura. Quest’ultima è dotata di due linee separate (naturali e frantumati) e composta da due vagli vibranti “HO” 2.100x6.000 a due piani, dai quali la sabbia esce e va negli ADS, idrocicloni a pompa rivestiti all’interno in gomma Linatex. Infine ai piedi della torre di vagliatura la sabbia è scaricata sopra ai vibroasciugatori con piano in poliuretano, il quale drena l’ultima acqua rimasta e fa uscire la sabbia a cumulo con 15-18% di umidità.

Foto 3

I PRODOTTI Naturali Sabbia vagliata 0-2 Pisellino 3-6 Pisello 6-15 Ghiaietto 12-25

Frantumati Sabbia frantoio 0-3 Frantumato 3-6 Frantumato 6-12 Ghiaietto 12-25

82 Costruzioni giugno 2011


CAVE&I NERTI Il cervello La bresciana Sial ha progettato il software di gestione dell’impianto: attraverso le informazioni che giungono da telecamere, sonde, sensori a sonar e celle di carico mantiene costantemente monitorata la ricalibrazione delle sabbie ed i cicli delle pezzature in esubero da avviare alla frantumazione terziaria, garantendo continuità e standard del prodotto fornito; inoltre organizza automaticamente la manutenzione periodica dell’impianto.

Foto 2 Foto 3

Foto 4

LA SCELTA DEL POLIURETANO La vagliatura è assicurata da pannelli in poliuretano anziché da reti di metallo: i primi danno più affidabilità di granulometria, più durata e programmabilità di manutenzione.

CHIARIFICAZIONE TORBIDE Ai piedi della torre di vagliatura vi è un serbatoio di raccolta acque e una pompa per torbide che provvede a convogliarle, con l’aggiunta di flocculante, alla vasca per la chiarificazione da 400 m2 a ponte raschiante. Dopo essere stato omogeneizzato, il fango termina il suo ciclo in due vasche di decantazione: per ora il lagunaggio è stato preferito alla filtropressatura, sia per ragioni economiche, sia per la disponibilità di spazi idonei al processo di essicazione naturale.

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I MPIANTI DI CAVA

LEED NO PROBLEM

SOLUZIONE MASSETTI

Cava di Trezzano è allineata con le più recenti normative in materia di sviluppo sostenibile, e per questo rappresenta un punto di riferimento per tutti i cantieri che operano secondo le certificazioni Leed (Leadership in Energy and Environmental Design).

Cava di Trezzano ha presentato al Made Expo 2010 una soluzione dedicata al mondo dei sottofondi (ne abbiamo parlato nel precedente numero di COSTRUZIONI, a pag. 89): una innovazione per la realizzazione di massetti di qualità con marcatura CE. Il sistema è composto da due elementi: un silo bicamera, contenente sabbia e cemento (o legante a ritiro controllato), non premiscelati, e una unità mobile (furgone da 35 quintali di peso complessivo) sul quale sono installati permanentemente la botte impastatrice per massetti, il compressore, la logica di controllo ed una serie di attrezzature ausiliarie. Il riempimento dei sili avviene proprio nella cava di Trecate.

Il polo di Limbiate Il 2011 per Cava di Trezzano vedrà la realizzazione e la messa a regime del nuovo polo di Limbiate (MI), dove è in fase di completamento, su un’area di oltre 8.000 m2, una struttura tecnologicamente avanzata dotata di un impianto per il trattamento ed il recupero di rifiuti provenienti da costruzione & demolizione. Particolarmente innovativo sarà altresì un impianto per il recupero del cartongesso, il primo in Italia. Data la sempre crescente necessità di effettuare analisi chimico/fisiche sui rifiuti in ingresso, questa nuova sede sarà dotata di un importante laboratorio per meglio gestire le problematiche ambientali e tecniche.

84 Costruzioni giugno 2011


CAVE

rosegue l’impegno di COSTRUZIONI nella recensione dei siti estrattivi italiani, quindi nella pubblicazione della guida alle Cave d’Italia, uno strumento unico destinato agli operatori del settore, che raccoglie nominativi, indirizzi e merceologie di tutta la filiera italiana. Oltre a elencare i siti estrattivi suddivisi per regione, provincia, per materiale estratto e per ragione sociale delle aziende, la terza edizione della guida mette anche in evidenza

P

FOGGIA

gli impianti per la produzione di calcestruzzo e bitume presenti nella Penisola. In questo numero pubblichiamo un estratto dei nominativi della regione Puglia. Il volume “Cave d’Italia 2010”, è stato redatto a cura della redazione di Vie&Trasporti, con la collaborazione di COSTRUZIONI. Copia della guida aggiornata e coretta con migliaia di nuove voci, si può richiedere all’indirizzo e-mail: ABBONAMENTI@FIACCOLA.IT

Apricena - Coppacchie

Calcare da taglio

Anzano di Puglia - Gessara cava A-B

Gesso Vito Alterio Gessi S.n.c. - Contrada Stratola, 6 83031 Ariano Irpino (AV) - Tel. 0825 801211 Fax 0825 801211

Apricena - Bosco - Calcarenite Daniele Nazario - Via Vostok, 4 - 71011 Apricena

Apricena - Canale dell’Elce

Calcare da taglio Canali S.r.l. - S.S. 89 Garganica, Km 11 71011 Apricena - Tel. 0882 647668 Fax 0882 647640

Marmi San Giovanni S.r.l. - S.S. 89, Km 9,1 71011 Apricena - Tel. 0882 647610 Fax 0882 645800

Apricena - Coppacchie

Calcare da taglio Paglierino S.r.l. - S.S. 89, Km 9+100 71011 Apricena - Tel. 0882 647610 Fax 0882 645800

F.lli Nargiso S.r.l. - S.P. Apricena-Poggio Imperiale, Km 4,5 - 71011 Apricena Tel. 0882 641232 - Fax 0882 641232

Calcare da taglio Dell’erba Marmi S.r.l. - Contrada Grotte, S.P. Apricena-San Nazario, Km 4,00 71011 Apricena - Tel. 0882 642321 Fax 0882 642669

Nunzio Giuseppe - Via Vittorio Veneto, 10 71010 Poggio Imperiale

Apricena - San Sabino-Tre Fosse

Calcare da taglio Lema S.r.l. - S.S. 89 Garganica, Km 11 71011 Apricena - Tel. 0882 647668 Fax 0882 647640

Calcare da taglio Marmi San Giovanni S.r.l. - S.S. 89, Km 9,1 71011 Apricena - Tel. 0882 647610 Fax 0882 645800

Apricena - San Sabino-Tre Fosse

Calcare da taglio

Apricena - Montaguto

Calcare da taglio Pizzicoli Giovanni S.a.s. - Via Mazzini, 19 71011 Apricena - Tel. 0882 643365 Fax 0882 643583

Apricena - Casa di Campo

Calcare da taglio

Calcare da taglio Elce Marmi S.r.l. - S.P. Apricena-San Nazario, Km 4 - 71011 Apricena Tel. 0882 994742-999140 - Fax 0882 996257

Apricena - San Sabino-Tre Fosse

Apricena - Montaguto

Apricena - Canale dell’Elce

Calcare da taglio

Apricena - San Sabino-Tre Fosse

Nuova Pietra S.a.s. - Via Torremaggiore, 22 71011 Apricena - Tel. 0882 646498 Fax 0882 646498

Apricena - Vallone dell’Elce Apricena - Rodisano Calcare da taglio Marmi San Giovanni S.r.l. - S.S. 89 Km 9,1 71011 Apricena - Tel. 0882 647610 Fax 0882 645800

Calcare da taglio Passalacqua Marmi S.r.l. - Località Vallone dell’Elce - 71011 Apricena Tel. 0882 994002 - Fax 0882 994759

Apricena - Casa di Campo

Calcare da taglio Sammarco Marmi S.a.s. - Via G. Matteotti, 1/B 71011 Apricena - Tel. 0882 641057 Fax 0882 641057

Apricena - Coppa Sentinella

Calcare da taglio Lombardi Marmi S.r.l. S.S. 89 Garganica, Km 9,1 - 71011 Apricena

Apricena - Rodisano

Altri materiali, Calcare da taglio Nar. Marmi S.r.l. - S.P. Apricena-Poggio Imperiale Km 4,5 - 71011 Apricena Tel. 0882 645170 - Fax 0882 645170

Ascoli Satriano - Gubito - Altri materiali D’Antuono Armando - Via Pascone, 4 71020 Rocchetta Sant’Anton Tel. 0885 54098

Ascoli Satriano - Monterociolo

Materiale alluvionale Carrillo Gerardo - Via Garruto 26/D 71024 Candela

giugno 2011 Costruzioni 85

UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE

IL MONDO DELLE


PUGLIA

Bovino - La Lava - Calcarenite, Inerti M.T.L. S.r.l. - Contrada Pesconfreda 82020 Buonalbergo (BN ) Tel. 0824 929075 - Fax 0824 929075

Chieuti - Mucchietta

Materiale alluvionale Papa Michele - Via Montale, s.n. 71010 Chieuti Tel. 339 4628935-0882 689664

Lesina - Tre Valli - Calcare da taglio F.lli Nargiso S.r.l. - S.P. Apricena-Poggio Imperiale Km 4,5 - 71011 Apricena Tel. 0882 641232 - Fax 0882 641232

Lesina - Tre Valli - Calcare da taglio

Carpino - Monte Vernone

Calcari, Conglomerati, Inerti Basanisi S.r.l. - Via P. Pio, 117 - 71010 Carpino Tel. 0884 900203 - Fax 0884 912014

Celenza Valfortore - Masseria Vardinella

Foggia - Posta Piana

Materiale alluvionale Conglobix S.n.c. - Piazza U. Giordano, 57 (V.le degli Aviatori Km 2,80) - 71100 Foggia Tel. 0881 810056 - Fax 0881 810062

Calcari, Inerti S.A.C. S.r.l. - Via G. Leopardi, 39/A 86100 Campobasso (CB) Tel. 0874 97056 Fax 0874 319463

Cerignola - La Moschella

Chieuti - Fantine II

Materiale alluvionale Conglobix S.n.c. - Piazza U. Giordano, 57 (V.le degli Aviatori Km 2,80) - 71100 Foggia Tel. 0881 810056 - Fax 0881 810062

Foggia - Torrente Cervaro

Materiale alluvionale Di Lascia Nobile - Viale degli Aviatori Km 2,800 71100 Foggia - Tel. 0881 810056 Fax 0881 810062

Materiale alluvionale Fiorilli Maurizio (ex Impresa Fiorilli Aldo) Via Marconi, 6 - 86049 Ururi (CB)

Chieuti - Giumentareccia

Materiale alluvionale F.lli Silcem - Contrada Piana di Larino, 69 86035 Larino (IS)

Lesina - Tre Valli-Capacchioni

Calcare da taglio Foggia - Posta Rivolta

Materiale alluvionale Semfo F.lli Cifaldi S.a.s. - Viale di Ponente, 218 71042 Cerignola - Tel. 0885 429206 Fax 0885 443042

Rodisano Marmi S.r.l. - S.P. Apricena-San Nazario Km 4 - 71011 Apricena Tel. 0882 642321 - Fax 0882 642669

Lesina - Murgett - Calcare da taglio Felice Chirò Industria Marmi - S.S. 16 Km 642,050 - 71016 San Severo Tel. 0882 373071 - Fax 0882 375030

Eco Laguna Italia S.r.l. - Località Tre Valli Capacchione - 71010 Lesina

Lesina - Tre Valli-Capacchione

Calcare da taglio Passalacqua Marmi S.r.l. - Località Vallone dell’Elce - 71011 Apricena Tel. 0882 994002 Fax 0882 994759

Lesina - Tre Valli-Rodisano

Calcare da taglio Dell’Erba Franco S.P. - Apricena-San Nazario Km 4 - 71011 Apricena - Tel. 0882 642321 Fax 0882 642669

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96 98

Sicurezza sul lavoro Due anni senza infortuni. Di certo una non-notizia, ma una precisa strategia

Impianti di betonaggio La stella di Ime si toglie la polvere di dosso: un bilancio con la nuova dirigenza

IN QUESTO NUMERO...

giugno 2011

TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C


I N COLLABORAZIONE...

SIGLATA L’INTESA CON REGIONE LOMBARDIA L’ AUMENTARE ULTERIORMENTE LE GARANZIE DI LEGALITÀ NEGLI APPALTI PUBBLICI DELLA

LOMBARDIA. È QUESTO L’OBIETTIVO CHE SI PROPONE IL PROTOCOLLO DI INTESA FIRMATO LO SCORSO MESE DI MAGGIO

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Barberini, 68 - 00187 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

88 Costruzioni giugno 2011

accordo, oltre alle firme del Presidente Silvio Sarno e del Vice Presidente Stefano Vezzola, porta le sigle del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, del suo Vice Presidente Andrea Gibelli, degli Assessori regionali alla Casa Domenico Zambetti e alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo. I temi della collaborazione già in atto fra Atecap e Regione vengono ora ampliati attraverso la promozione di controlli rigorosi sulle forniture di calcestruzzo preconfezionato. “Con l’atto sottoscritto oggi - ha spiegato il Presidente Formigoni - compiamo un ulteriore salto di qualità nel controllo sulle forniture nell’ambito delle opere di competenza della Regione Lombardia, per prevenire e contrastare qualsiasi forma di infiltrazione mafiosa2. In un settore, quello del calcestruzzo, che riveste un ruolo centrale nel mondo delle costruzioni, la Regione Lombardia, oggi in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata nell'ambito degli appalti pubblici, e l’ATECAP, essa pure impegnata sul fronte della qualificazione del settore, si propongono dunque di intensificare le forme di controllo finalizzate non solo alla garanzia di durabilità e sicurezza delle opere, ma anche alla lotta alle infiltrazioni criminali. “La nostra Regione - ha proseguito il Presidente Formigoni - è oggi interessata da un grande processo di modernizzazione, che passa attraverso la realizzazione di opere pubbliche, di interventi di riqualificazione urbanistica, di potenziamento della rete infrastrutturale ed ha investito, negli ultimi anni, oltre 10 miliardi di euro per le grandi infrastrutture (ospedali, strade e autostrade). Tutto ciò rappresenta un bene per l’economia, le imprese, le famiglie; ma certo chiede il massimo di attenzione e di strumenti per contrastare i malintenzionati”. Ciò potrà realizzarsi attraverso la promozione di idonei controlli in quelle fasi più delicate per le forniture di calcestruzzo preconfezionato, ovvero quelle dedicate alla effettuazione dei controlli di accettazione del calcestruzzo e alla supervisione delle modalità di consegna dello stesso. L’accordo punta a formare il personale della Regione e degli Enti locali lombardi sulle tematiche connesse alla prescrizione, produzione, messa in opera e controllo del calcestruzzo e del calcestruzzo armato. “L’obiettivo - ha dichiarato Silvio Sarno - è quello di favorire il dialogo fra mondo imprenditoriale e istituzioni sui temi della garanzia di sicurezza delle strutture e del controllo efficace sui comportamenti dei diversi attori coinvolti. Ciò al fine di evidenziare le criticità del settore che possono influire negativamente sul mercato anche alla luce del problema delle infiltrazioni malavitose nel settore delle costruzioni”. “La mancanza di controlli - ha precisato Sarno - indebolisce il settore del calcestruzzo sia sul piano della qualità e affidabilità della produzione che su quello della legalità, minando fortemente la sicurezza degli operatori e dell’intera collettività”. Per la traduzione operativa degli obiettivi del Protocollo sarà istituito un gruppo di lavoro misto Regione Lombardia - ATECAP. Da un punto di vista più tecnico, l’ATECAP si impegna a fornire supporto nella gestione della realizzazione delle opere pubbliche attraverso una corretta redazione di capitolati d’appalto, che consenta di individuare non solo i materiali più idonei alle esigenze, ma anche di scegliere gli operatori corretti e realmente qualificati. In questo contesto la collaborazione si realizzerà anche attraverso l’azione di Progetto Concrete, l’iniziativa di diffusione della cultura del costruire in calcestruzzo e calcestruzzo armato.


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LA MESSA IN OPERA IN CANTIERE A OLBIA

AETERNUM CAL, VINCE CON LE

ANCHE IN SAR IL CALCESTRUZZO AD ALTE PRESTAZIONI PER LE PAVIMENTAZIONI INDUSTRIALI SI FA APPREZZARE PER LAVORABILITÀ, SCORREVOLEZZA, OMOGENEITÀ, FLUIDITÀ E DURABILITÀ AD OGNI CLASSE D’ESPOSIZIONE

I

l concetto Aeternum Cal sta diventando un Must per le pavimentazioni industriali: un Must per ottenere un calcestruzzo altamente performante, con ridottissimi rapporti a/c, con eccezionali caratteristiche di lavorabilità, scorrevolezza, omogeneità, fluidità e conseguente durabilità ad ogni classe d’esposizione. Aeternum Cal è infatti il sistema adottato da tempo dalla Durocem Italia, che in questi giorni ha messo in opera ad Olbia, per uno stabile della catena Eurospin, una pavimentazione industriale senza giunti. Visti i risultati conseguiti in un primo capannone realizzato a Perugia, anche la stessa Eurospin sostiene questo sistema.

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ALTE PRESTAZIONI,

DEGNA

I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Presidente Silvio Cocco Vice presidente Valeria Campioni Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco Politecnico di Torino

L’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha qualificato il calcestruzzo presso la Calcestruzzi Dau di Olbia, ne ha analizzato le materie prime e determinato il miglior mix in funzione delle caratteristiche richieste dal progetto e dalla classe d’esposizione. “Aeternum Cal”, il codice esecutivo e la ricetta su misura, per tutti gli utilizzatori che vorrebbero un calcestruzzo durevole rispondente a pieno alle varie richieste di mercato. Aeternum Cal è un sistema interamente progettato, interamente assistito durante la fase di preparazione e di getto e controllato sotto ogni profilo.

Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari

I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it

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IL SERVIZIO ASSISTENZA DELL’ISTITUTO

Presidente I.I.C.

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L’ISTITUTO I NFORMA

ANCHE IL GRUPPO BETON DI SAVIGLIANO (CN), HA SCELTO LA CONSULENZA E I SERVIZI DI I.I.C. CON L’AUSPICIO DI UNA SINERGICA COOPERAZIONE NELLA RICERCA DELLA MASSIMA QUALITÀ

ASSISTENZA E COLLABORAZIONE PER IL NUOVO OSPEDALE DI ALBA - BRA lle aziende seguite dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, si è aggiunta la Gruppo Beton di Savigliano (CN), con l’auspicio di una sinergica cooperazione di potenzialità nella formazione, nella ricerca, nello sviluppo e nella messa a punto di nuove tecnologie e nuovi prodotti altamente performanti e rispondenti alle più disparate esigenze, fornendo un servizio assistenza a 360°. Sempre con l’obiettivo di offrire la giusta soluzione ad ogni esigenza applicativa, il Gruppo Beton ha studiato in accordo con la D.L. del Gruppo Matarrese (General C. dell’intera opera), calcestruzzi appropriati, sapientemente progettati, qualificati e controllati in corso d’opera. Più precisamente:

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Per i getti massivi (in particolare negli alti basamenti dei tre blocchi dell’ospedale) nei quali sussistono problemi legati allo sviluppo delle alte temperature con conseguente rischio di fessurazioni, si è utilizzato un calcestruzzo con cemento pozzolanico a basso calore d’idratazione con un basso rapporto a/c. La necessità di avere questo calcestruzzo, con elevate caratteristiche di pozzolanicità ed

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impermeabilità, si è resa ancor più stringente dalla composizione del suolo langarolo, il cui substrato è ricco di gessi solfiferi e di acque con una salinità elevata. Questi dadi di fondazione monolitici hanno richiesto 2000 - 2500 m3/gg di calcestruzzo fornito in continuo, senza interruzioni (con l’ausilio in simultanea di 3 pompe e 15 autobetoniere), per formare un basamento totale di 50 000 m3.


I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

Per la costruzione dei locali destinati alle radiografie, sono stati progettati e messi in opera calcestruzzi schermanti baritici, di densità elevata, per la protezione nei confronti delle radiazioni ionizzanti e della radioattività. Operando con conglomerati baritici, è possibile considerare l’efficacia protettiva degli stessi con il valore della loro densità, consentendo riduzioni di spessore a parità di prestazioni schermanti. La barite è un minerale di bario, avente densità relativa > 4,3 kg/dm3.

I solai sono stati realizzati con calcestruzzo ad elevata classe di consistenza e di resistenza. Caratteristiche tecniche: classe di resistenza C 45/55, classi di consistenza a metà tra un SCC ed un S5.

“Alcune persone vedono un’impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi, la vedono com’è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante” W.Churchill

Alcuni dati dell’opera Inizio getti in calcestruzzo: gennaio 2009. Metri cubi totali di calcestruzzo consegnati ad oggi: > 100 000 m3, fornito in simultanea dalle centrali di betonaggio di Alba e Verduno. Kg totali di cemento 42,5 N IV/ A(V) > 40 000 000 kg, fornito dalla Betoncem spa, di Cairo Montenotte. Oltre 1000 prelievi eseguiti per il controllo della produzione. Kg totali di ferro destinato all’elevazione e fondazione dell’opera >10 000 000 kg, lavorato dalla Betonfer srl, di Sommariva del Bosco. Un ringraziamento particolare allo staff del Gruppo Matarrese che ha fornito tutti i dati tecnici dell’opera. Il Gruppo Industriale Matarrese di Bari, rappresenta oggi una delle più importanti realtà imprenditoriali d’Italia; sorprende positivamente la frase di W. Churchill, che apre la brochure rappresentativa del loro gruppo, che ci pregiamo illustrare.

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NEWS

TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO

Ancora recessione nche nel 2011, il mercato italiano dei macchinari per il calcestruzzo non riparte. Nel primo trimestre dell’anno, con appena 67 unità vendute, il mercato flette del 25 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Tra le linee di prodotto censite da sistema Simon di Unacea: le autobetoniere (-27%), le beton pompe (-40%), le pompe autocarrate (-10%)

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oltre a pompe carrellate, impianti e spritzbeton. Con riferimento alle vendite del quarto trimestre del 2010 il saldo rimane negativo, anche se con una percentuale più contenuta (-13%). “È tutto il mercato delle macchine per le costruzioni a rimanere in stato di crisi,” - dichiara Paolo Salvadori, presidente di Le Oru Imer Group. “Occorre uscire dall’immobilismo.

Ci aspettiamo dal governo una nuova politica che premi la sicurezza, la compatibilità ambientale e l’efficienza dei cantieri, contribuendo allo svecchiamento dei macchinari per il calcestruzzo.” “I produttori italiani di macchinari per il calcestruzzo - ha dichiarato Federico

Furlani, amministratore delegato di Simem stanno lavorando principalmente sull’export, presidiando quei mercati che possano compensare la perdita di attività in Italia dove la situazione rimane particolarmente negativa a causa del blocco dei lavori pubblici e della perdurante incertezza politica.”

Sponsor integrato La provincia di Lecco si mette in mostra e HOLCIM ITALIA ha sponsorizzato l’iniziativa di diffusione della conoscenza del territorio: dal 26 marzo al 29 maggio alla Casa dei Costruttori Ance di Lecco si è tenuto l’evento “Scopri il tuo territorio: la provincia di Lecco si mette in mostra”, con l’obiettivo di favorire una lettura a 360 gradi di quest’area lariana a partire dal Piano territoriale di coordinamento provinciale attualmente in vigore e dal Database topografico, innovativa cartografia tecnica in formato digitale che sostituirà le attuali cartografie numeriche. La decisione di Holcim di sponsorizzare quest’evento è stata dettata dal fatto che l’attività produttiva della multinazionale è fortemente integrata nel territorio di lecchese. Per tutta la durata della mostra sono stati proposti incontri per approfondire il tema della pianificazione territoriale e degli aspetti legati al suo rapporto con i processi di sviluppo economico e sociale. www.holcim.it

Aggiornamento pref iconfermato anche quest’anno da parte di Assobeton l’impegno sul fronte dell’aggiornamento con l’organizzazione, da maggio a fine anno, di un ciclo di seminari tecnici relativi a ruoli e responsabilità connessi alle norme armonizzate ed al D.M. 14/01/2008. La prima tappa 2011 ha toccato la città di Perugia il 5 maggio: l’evento è stato organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Perugia e in collaborazione con la Confindustria cittadina, che ha ospitato i lavori presso la propria sede. Si è dibattuto sull’inquadramento legislativo della marcatura CE dei materiali, dei prodotti da costruzione, dell’acciaio per armature, dei prodotti prefabbricati strutturali e non, e delle responsabilità che si presentano dalla prescrizione di manufatti prefabbricati ai controlli di accettazione in cantiere. Per gli altri appuntamenti visitare il sito associativo. www.assobeton.it

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Calce in bici Vestirà i colori di VILLAGA CALCE il prossimo campionato mondiale di Mountain Bike Orienteering. La competizione, in programma in provincia di Vicenza dal 20 al 27 agosto prossimo, vedrà come sponsor l’azienda vicentina, oggi leader nazionale tra i produttori di calce e premiscelati per l’edilizia, che ha accolto con entusiasmo l’opportunità di supportare l’iniziativa per la forte compatibilità con gli scopi della stessa: la valorizzazione del contesto e il rispetto dell’ambiente. Villaga è infatti presente nel mercato di riferimento con una completa gamma di prodotti biologici, certificati dal massimo ente certificatore per la bioedilizia: Anab-Icea. Si legge in una nota aziendale: “In sintonia con lo spirito dei mountain bikers, animati dal desiderio di stare a contatto con la natura e di scoprire quanto essa offre nel suo insieme, Villaga Calce da sempre investe grande parte delle sue risorse in innovazione tecnologica per offrire una gamma di prodotti caratterizzati da alti standard qualitativi ed etici e basso impatto ambientale.” www.villagacalce.it


Il Mose prende forma l conto alla rovescia è partito: a maggio del prossimo anno verranno immersi nella laguna i cassoni di calcestruzzo in cui si agganciano le settantasette paratoie mobili che formano il sistema Mose. Trentacinque blocchi cavi al loro interno e grandi ognuno quanto un condominio di cinque piani, saranno affondati in prossimità delle tre bocche di porto che dal mare permettono l’accesso alla laguna di Venezia. “L’avanzamento dei lavori, che procedono di pari passo alle tre bocche di Malamocco, Treporti e Chioggia, è pari al 60 per cento in termini di spesa su costo e al 90 per cento quanto all’impronta sul territorio”, spiega l’architetto Flavia Faccioli del Consorzio Venezia Nuova in occasione del sopralluogo del sindaco

I

Giorgio Orsoni e dell’intera giunta veneziana ai cantieri del Mose. I lavori dunque procedono di pari passo, ma i metodi scelti per l’affondamento dei cassoni sarà diverso per ogni bocca di porto: a Treporti e a Chioggia i diciassette cassoni (otto a Chioggia e nove a Treporti) sono stati costruiti all’interno di una conca naturale, e quando saranno ultimati i lavori i

tecnici allagheranno la cavità per permettere ai cassoni (che al loro interno sono vuoti) di galleggiare e di essere così trasportati nelle rispettive sedi. Al Lido però questa operazione non è stata possibile, quindi il Consorzio ha fatto ricorso a un brevetto della Roll Royce che ha costruito ottantaquattro trenini capaci di trasportare i blocchi di calcestruzzo del peso di ventitremila

www.rinnovabili.it

Cemento creativo Un nuovo cemento per liberare la creatività di prefabbricatori, designer e progettisti: Effix Design è il più recente prodotto messo a punto dalla ricerca Italcementi per soddisfare le nuove frontiere del mondo dell’architettura e del design. Si tratta di una malta ad elevate prestazioni meccaniche ed estetiche studiata per la realizzazione di elementi in cemento non strutturali, come arredo da interno e da esterno o l’arredo urbano.L’innovativo prodotto è di facile impiego: viene venduto come premiscelato secco pronto all’uso e necessita della sola aggiunta di acqua. A partire dalla base bianca, con l’aggiunta di pigmenti di origine minerale, si ottiene una vasta gamma di colorazioni.

tonnellate. A cassoni ultimati, i carrelli della Roll Royce ne solleveranno uno per uno per portarli alle piattaforme che poi saranno trascinate fino alle bocche di porto da due enormi catamarani costruiti per l’occasione. Il costo dell’intero complesso del Mose è di 5,6 miliardi di euro, di cui 4 miliardi e 670 mila euro riguardano il recupero delle coste, il sistema dei cassoni e quello delle paratie. Il sistema che dovrebbe essere pronto per il 2014 probabilmente sarà operativo solo un anno dopo. Al di là dei finanziamenti che non sono ancora stati completamente stanziati (è in vista un nuovo accordo per un’ulteriore tranche di pagamento), la posa dei cassoni sarà soggetta alle condizioni climatiche e potrà essere effettuata solo durante la primavera e parte dell’estate. www.consorziovenezianuova.com

Calcestruzzo on the road Un gruppo di ingegneri della Purdue University (Indiana) sta valutando il reimpiego del calcestruzzo riciclato nella pavimentazione stradale: nello stato americano l’attuale manto della rete viaria è realizzato dalla miscelazione del cemento con acqua, sabbia e aggregati vergini. “Alcune zone dell’Indiana possiedono numerose cave di calcare situate in prossimità dei cantieri ”, ha spiegato il responsabile del progetto. “Ma in altri luoghi è più difficile reperirli, e visto che trasportare inerti su lunghe distanze è antieconomico, meglio pensare a riciclare il vecchio calcestruzzo”. Pare che i risultati assicurino buoni standard di resistenza alla rottura dovuta dai cicli di gelo e disgelo a cui le strade sono esposte durante l’inverno, e ottimi standard di assorbimento dell’acqua e per i prodotti chimici di sbrinamento.

www.italcementi.it

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

2-0: Un buon risultato Dovrebbe essere la regola, non una notizia. Ma l’assenza di infortuni va sottolineata quando evidenzia una strategia precisa e a lungo termine

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i è celebrata il 28 aprile in tutto il mondo la giornata mondiale della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. CALCESTRUZZI ha voluto accompagnare questa scadenza con un dato importante: gli impianti della Campania hanno raggiunto due anni senza alcun tipo di

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Provincia di Napoli, l’ammodernamento dell’autostrada A3 (tratto Pontecagnano - Salerno) e le banchine del Porto di Pozzuoli. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno dedicato da Calcestruzzi al tema della sicurezza, soprattutto attraverso il progetto “Zero Infortuni” lanciato dalla società in tutti gli

infortunio. L’azienda bergamasca è presente in Campania con sette impianti produttivi, di cui tre nella provincia di Napoli e quattro nella provincia di Salerno, che danno lavoro a un centinaio di persone tra dipendenti diretti e indotto. L’azienda ha fornito calcestruzzo per tutte le più importanti opere realizzate nella Regione in questi ultimi anni tra cui la Metropolitana di Napoli, il collettore fognario in

impianti produttivi in Italia e che affianca quanto già si sta facendo in tema di sicurezza in conformità alle normative vigenti. Negli impianti della Campania, come nelle altre centrali di produzione del calcestruzzo, il continuo confronto con il personale è l’elemento chiave per portare all’identificazione e alla prevenzione di condizioni e atti pericolosi, con la conseguente e tempestiva messa in atto di azioni correttive. “L’animatore

della sicurezza”, gli audit, la realizzazione di procedure di lavoro sicure e l’analisi degli infortuni sono, poi, alcuni tra i principali strumenti posti in essere con questo progetto. “Zero Infortuni” si inserisce nella politica generale di Italcementi Group - a cui Calcestruzzi appartiene - per lo “Sviluppo Sostenibile”. Proprio in questi giorni è stata diffusa a tutti i dipendenti la nuova “politica della sicurezza”, nella quale viene ribadito che la tutela dei lavoratori è un valore fondamentale da integrare in tutte le attività e che ciascun individuo è responsabile del proprio comportamento, che deve essere orientato alla sicurezza nel lavoro quotidiano. A questo proposito il Gruppo Italcementi si è impegnato in questi anni a redigere e aggiornare un proprio “Manuale di gestione della sicurezza”, a definire le “Regole d’oro” diffuse in tutti gli impianti produttivi che illustrano i principi fondamentali salva-vita, a predisporre uno standard comune d’eccellenza per i dispositivi di protezione individuale e per i lavori in quota. Tutti gli standard hanno una diretta applicabilità sui lavoratori dipendenti e su ogni persona che opera o semplicemente abbia accesso ai siti del Gruppo. A questi programmi si affiancano numerose iniziative di formazione sul campo per tutte le attività a rischio rilevante. www.calcestruzzi.it


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I MPIANTI DI B ETONAGGIO

Nuovo lustro alla

STELLA

DI

PAOLO BRUSCHI

SIAMO STATI OSPITI DELLA DIRIGENZA IME, CON CUI ABBIAMO PARLATO DI RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE, RECENTI ACQUISIZIONI E DIVERSIFICAZIONE. E DI UN INTERESSANTE IMPIANTO MOBILE… er spiegare ciò che il marchio Ime ha rappresentato negli ultimi decenni nel settore del betonaggio made in Italy basterebbe snocciolare un dato: oltre 4.000 impianti prodotti e consegnati in Italia e nel mondo dal 1961, anno della fondazione aziendale. Per capire invece ciò che il marchio modenese è e sarà nel prossimo futuro, siamo stati al quartier generale di Campogalliano

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(MO) a colloquio col patron Adolfo Gozzi e col sales manager Carlo Beneventi, rientrato (dopo una breve pausa) nell’azienda per la quale aveva lavorato più di 30 anni. A loro abbiamo inoltre chiesto di mostrarci uno dei prodotti di punta della gamma Ime per una nicchia di mercato in continua evoluzione e crescita: quella degli impianti mobili. Oggi l’azienda di Campogalliano dispone di una produzione completa nel settore del be-


TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO

tonaggio: impianti fissi e mobili, per carico diretto o con premescolatore, per preconfezionatori e prefabbricatori. Ime è nota anche per la produzione di mescolatori, di impianti per misti cementati e per il settore stradale. Adolfo Gozzi nel 2009 ha rilevato l’azienda con l’obiettivo di farne luccicare sempre più la stella che contraddistingue il suo logo, accrescendone la presenza sui mercati ed espandendone il raggio d’azione anche in nuovi settori produttivi (riciclaggio degli scarti di asfalto, recupero ecologico dei residui di calcestruzzo derivati dal lavaggio delle autobetoniere, recupero delle acque di lavaggio, inertizzazione di materiali speciali). Ime Travel, qui presentato, è un nuovo progetto di impianto mobile, pensato in primo

luogo per essere una risposta alle esigenze sempre più pressanti di mobilità su ruota e qualità del calcestruzzo che il mercato richiede: la produzione con premescolatore è infatti diventata oggi una prerogativa anche nei cantieri di rapida costruzione, dove servono attrezzature in grado di coniugare una rapidissima installazione con opere di preparazione minimali, assicurando al contempo una importante produzione, magari in ciclo totalmente automatizzato. A queste esigenze, Ime ha voluto rispondere con una centrale a mobilità totale, che racchiude in sé qualità dei componenti, completa trasportabilità su strada, automazione globale del processo produttivo e manutentabilità dei suoi componenti nel tempo.

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avel Imetr

I MPIANTI DI B ETONAGGIO

4/100 Centrale di dosaggio e betonaggio serie Imetravel 4/100 Questo progetto, allargato ad altri modelli di veloce istallazione, vuole essere all’avanguardia della tecnica in fatto di mobilità operativa, intesa come necessità di adottare soluzioni itineranti da collocare in cantieri di grandi opere in cui sia richiesta velocità di montaggio, rimozione e spostamento su strada, assenza di importanti opere di fondazione e preparazione cantiere (le tramogge aggregati possono essere alimentate con pale meccaniche operanti su

rampe provvisorie) e non ultima una qualità del calcestruzzo premescolato gestita con un affidabile processo totalmente automatizzato. La trasportabilità è assicurata su tutta la rete viaria europea. Il montaggio in cantiere richiede non più di 48 ore. Elevata è la produttività oraria di calcestruzzo premescolato: fino a 100 m3/h. Tutti i collegamenti elettrici, idrici e pneumatici sono precablati in stabilimento.

TRASPORTO Il trasporto è costituito da un gruppo trailer su due assi, ognuno con due ruote e quattro pneumatici tipo 385/65 R 22,5. Ralla di aggancio alla motrice. Dimensioni di trasporto: lunghezza 18.700 mm. Larghezza 3.170 mm. Altezza 4.300 mm.

Dosaggio leganti e acqua La tramoggia per dosaggio leganti è corredata di vibratore da 200 kg, ad attacco fisso e chiusura tramite valvola a farfalla con comando elettropneumatico. Il sistema di dosaggio dispone di con tre celle di carico a trazione. Filtro con capacità 2 m2 con pulizia ad aria compressa (da posizionare sullo sfiato del dosatore cemento). Anche per l’acqua vi è una tramoggia di dosaggio sempre a cella di carico, con bocca di scarico a comando elettropneumatico. L’impianto è dotato anche di un dosatore automatico per additivi liquidi.

AUTOMAZIONE Apparecchiatura hardware e software composta da Pc con monitor a colori lcd 17 pollici e stampante alfanumerica per bolle e dati. Memorizza e lancia oltre 10.000 formule. Il software è in grado di organizzare una centrale con premescolatore. Gestisce totalmente la produzione, il magazzino, le scorte e il riordino prodotti, le bolle e le anagrafiche, memorizza lo storico allarmi, fornisce i dati dei carichi effettuati. Raffigura in modo grafico animato a colori il funzionamento della centrale. Organizza il programma di lavoro in modo dinamico con una o più consegne (incarichi, bolle precompilate, sequenze operative, precedenze). È dotato di funzioni manuale, semiautomatico e automatico tramite tastiera, mouse e video del pc. Controllo delle operazioni eseguite assicurato mediante pulsanti elettromeccanici.


TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Gruppo inerti: stoccaggio, dosaggio, estrazione ne del deflusso dalla tramoggia pesatrice avviene attraverso l’apertura regolabile di serrandine e coppi utili per diminuire il peso gravante sul nastro estrattore laterale, con tappeto in gomma antistrappo. Il sistema è completo di strumentazione e di due sonde per rilevamento umidità contenuta negli aggregati con tecnologia a microonde, le quali in modo continuo controllano la percentuale di acqua presente negli inerti per correggerne il dosaggio finale. Il gruppo inerti è formato da una tramoggia di stoccaggio da 40 m3 divisa in quattro scomparti e quattro zone di estrazione aggregati, dotata di vibratore elettrico da 200 kg. Il si-

stema di dosaggio dispone di quattro celle di carico del tipo a trazione. Quattro cilindri pneumatici assicurano un corretto dosaggio “velocelento” degli aggregati. La regolazio-

MESCOLAZIONE Il trasporto degli aggregati al mixer avviene tramite nastro inclinato a listelli in gomma, largo 1000 mm. La mescolazione è assicurata da un mixer Ime con tecnologia Twin Shaft, in grado di fornire 3 m3 di calce-

struzzo reso vibrato. Il miscelatore è sovradimensionato nella parte riduttori (la macchina adotta i gruppi del miscelatore di taglia maggiore), allungando la vita e l’affidabilità della macchina stessa (il cuore della centrale di betonaggio). La tecnologia di mescolazione avviene tramite la rotazione contrapposta e sincronizzata degli alberi orizzontali che garantiscono velocità di produzione (30 secondi per ciclo) e omogeneità del calcestruzzo prodotto.

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avel Imetr

I MPIANTI DI B ETONAGGIO

4/100 Gruppo stoccaggio leganti A richiesta Ime fornisce due silos di tipo telescopico da 43 m3, 60 tonnellate e diametro cilindro da 2.500 mm, ognuno completo di tubi di carico-scarico, boccaporto di ispezione, valvola di scarico, parapetto di sommità zincato a caldo, valvola di sovrapressione, filtro silotop da 24 m3, indicatori di livello minimomassimo. Il sistema di fluidificazione è composto da ugelli, anello di distribuzione aria, cassetta di distribuzione contenente filtro, riduttore di pressione, elettrovalvola. L’alimetazione dei leganti è assicurata da due coclee estrattrici dal diametro di 273 mm, lunghezza 14.000 mm con portata massima di 80 ton/h.

MANUTENZIONE, COMODITÀ E SICUREZZA Ime dà molta importanza nella costruzione dei suoi impianti alla facilità di ispezione e manutenzione: ha evitato per esempio di racchiudere gli organi in movimento (nastri trasportatori, bilance elettroniche, mixer...) all’interno di cofanature: belle a vedersi, ma estremamente limitative e penalizzanti nei momenti di manutenzione periodica. L’impianto è dotato di una comoda cabina mono-

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blocco avente dimensioni 2.300 x 1.500 x 2.100 mm, ben illuminata e coibentata, che ospita un quadro elettromeccanico ispezionabile dal fronte attraverso le portelle anteriori con apertura a maniglia provvista di serratura con blocco porta. L’impianto è dotato anche di un gruppo di continuità per protezione strumenti, plc ed elettronica di tipo on-line completo di batterie ricaricabili, con funzione di stabilizzatore, condizionatore di linea e filtro antidisturbo di rete, in grado di controllare, correggere e filtrare continuamente, instantaneamente ed automaticamente le fluttuazioni che normalmente si verificano nella rete elettrica, oltre a fornire energia in condizioni di black-out.


TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO Intervista

Nel 2009 ha rilevato l’azienda: qual è il bilancio di questi due anni e quali sono gli obiettivi suoi e del suo staff?

Adolfo Gozzi Titolare di Ime

Considerando l’andamento del mercato negli ultimi due anni, i risultati ottenuti sono a dir poco straordinari: basti pensare che nel 2010 abbiamo prodotto 20 centrali. L’impegno profuso da tutte le maestranze è stato eccezionale. Abbiamo riportato il brand Ime ai livelli che gli spettano, e cioè quelli di un’azienda leader nel settore. Oggi possiamo guardare con grande serenità al futuro disponendo di un team di persone altamente qualificato e motivato, per conquistare il mercato sia nazionale che estero: quest’anno siamo in linea per superare quota 30 unità.

Ultimamente è rientrato Carlo Beneventi all’interno della vostra organizzazione commerciale: quali le novità in questo senso?

Carlo Beneventi Sales Manager di Ime

Il rientro di Carlo Beneventi, figura di alta professionalità, assai conosciuta e presente sul mercato da molti anni, unitamente al rientro del responsabile ufficio tecnico Daniele Meccugni, rappresentano la nostra concreta volontà di ampliare il reparto commerciale già altamente qualificato di cui fanno parte, tra gli altri, Marco Torelli e Luigi Chiechi. Sono convinto che la coesione del nostro gruppo sia alla base di ogni progetto di successo presente e futuro: la figura di Carlo Beneventi vedrà la sua opera nella ricostruzione della rete di vendita nazionale e del marketing.

Come vi differenziate dalla concorrenza e quali sono oggi i vostri prodotti di punta?

Un gruppo snello e professionalmente qualificato ha sicuramente i numeri per emergere in un mercato così selettivo nei confronti di aziende che in questo momento sono fatalmente penalizzate dalla contrazione dei mercati. Ime oggi dispone di una gamma di prodotti completa, che copre ogni scenario produttivo (dal calcestruzzo preconfezionato alle grandi opere, alla prefabbricazione ed alle nuove applicazioni in campo ecologico e nel rispetto dell’ambiente) e una propensione tipicamente emiliana nel comprendere e seguire passo-passo le reali esigenze della clientela attraverso rapporti tecnico-commerciali di alto livello professionale. Tutto ciò rappresenta a mio avviso il maggiore plus che Ime oggi mette in campo. Modularità e trasportabilità (Ime Travel ne è un concreto esempio), compattezza (la Serie Mini Travel) ed una particolare attenzione a tutti gli aspetti manutentivi delle nostre centrali fanno sì che si possa parlare non semplicemente di impianto, ma di vera e propria macchina di betonaggio costruita su misura per le esigenze del cliente, in linea con le normative di sicurezza, le problematiche sismiche e le produttività che oggi caratterizzano la domanda (con progettazione certificata ISO 9001). In un’ottica di sviluppo Ime ha recentemente acquisito Euromix, azienda molto conosciuta sui mercati esteri, che produce impianti di piccola taglia, diventando di fatto l’unica azienda italiana ad avere una gamma completa di prodotti da offrire ai nostri clienti e partner sul mercato nazionale ed estero. Tutto merito della professionalità dei nostri reparti tecnico e commerciale, attenti in questi anni a recepire le esigenze del mercato e capaci di trasformare le stesse in centrali a misura di cliente, sia esso italiano o estero.

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SOLLEVAMENTO ANTIERE C


NEWS

SOLLEVAMENTOinCANTIERE

Lo stop tedesco al nucleare fattore Fukushima el giorno di chiusura del numero della rivista è arrivata sulle nostre scrivanie una notizia che, al netto delle questioni di merito, cambierà gli equilibri della produzione energetica in Germania e forse in Europa. Il ministro dell’Ambiente tedesco Norbert Roettgen ha dichiarato che: il governo tedesco ha messo a punto un piano di dismissione degli impianti nucleari che permetterà al Paese di non dipendere più da questo tipo di energia già dal 2022. Attualmente l’energia nucleare fornisce alla Germania il 22 per cento del fabbisogno energetico; nei prossimi dieci anni sarà quindi necessario investire in eolico, fotovoltaico, biomassa e altre energie rinnovabili. Verrebbe quindi da dire che chi lavora in questo settore può

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dormire sonni tranquilli per qualche anno come, d’altronde, le aziende di bonifica che hanno esperienza nella dismissione delle pertinenze degli impianti nucleari e nella messa in sicurezza degli impianti chiusi. Secondo gli esperti di settore (fonte Ansa) l’addio al nucleare costerà alla Germania 40 miliardi di euro. Dei 17 impianti chiusi dopo il disastro di Fukushima, 8

non saranno più riattivati: in particolare le sette centrali più anziane chiuse in seguito alla moratoria di tre mesi annunciata dalla Merkel in seguito al disastro di Fukushima non verranno riaperte ed a queste si aggiunge la centrale di Kruemmel già ferma dal 2009. L’ultimo reattore nucleare sarà spento entro il 2021, mentre dal 2021 al 2022 tre reattori saranno tenuti in stand-by, pronti all’uso per

www.comerindustries.com

Dalle macchine alle “pale” Nota nel nostro settore per tutte le componenti meccaniche atte alla rotazione e alla trasmissione del moto, la COMER INDUSTRIES si è guadagnata un avamposto anche nel settore dell’energia eolica progettando e costruendo riduttori per rotazione ed inclinazione delle pale (Pitch drive), finalizzati all’ottimizzazione del rendimento della turbina in relazione alla velocità del vento, e da riduttori per l’orientamento della turbina stessa (Yaw drive) in funzione della direzione del vento. I centri di design e manufacturing sono dislocati in Italia, a Reggio Emilia e a Matera (dove è in corso il raddoppio dell’area produttiva), e in Cina, a Shaoxing, per rispondere in modo completo alle esigenze dei clienti ed offrire un servizio completo per impianti on-shore e off-shore.

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scongiurare il terrore dei blackout. Dopo il 2022 resterà un solo reattore per le emergenze. Difficile prevedere oggi quale sarà la fonte energetica rinnovabile che si avvantaggerà sulle altre in conseguenza a questo storico cambio di rotta del governo tedesco, ma siamo certi che possono brindare alla decisione del governo tedesco le aziende specializzate nella costruzione di componenti per pale eoliche, quelle equipaggiate per il montaggio delle stesse e i costruttori di autogrù, gru cingolate e piattaforme aeree.

24 mesi a tasso zero La promozione “finanziamenti su misura” proposta da OIL&STEEL è stata prorogata fino alla fine del 2011. Per altri sei mesi è quindi possibile acquistare una nuova piattaforma aerea Oil&Steel delle gamme Octopussy, Snake, Scorpion, Eagle e Eagle S (in foto) e ottenere un finanziamento in 24 mesi a tasso zero senza anticipo, uno a 36 mesi con tasso agevolato, oppure studiare assieme a un consulente della Casa costruttrice un Leasing personalizzato. Per maggiori informazioni visitate il loro sito web.

www.oilsteel.com


Una TC 2800-1 su carro!

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lavorare con un’area di stabilizzazione di 14 metri su 14 metri. Inutile dire che, come le crawler crane più classiche, la TC 2800-1 può montare bracci di diverse configurazioni: in configurazione massima monta fino a 180 metri di tralicciato tra braccio principale e secondario, ma è possibile anche lavorare - per esempio con il solo braccio base da

Sicuri in cabina La produzione Dieci è orientata soprattutto verso i sollevatori telescopici e la Casa offre una gamma di 110 modelli, sviluppata su 30 telai. Oltre che su prestazioni e produttività , il Centro Ricerche & Sviluppo di DIECI è da sempre attento a progettare macchine sicure e confortevoli. Al riguardo, il costruttore ha introdotto una nuova linea di cabine che risponde a due specifiche normative europee per la sicurezza: la UNI EN ISO 12117-2:2008 (ROPS, Roll Over Protective Structures), che definisce la resistenza delle strutture delle cabine e la UNI EN ISO 3449:2009 (FOPS, Falling Object Protective Structures), che definisce il grado di resistenza della cabina in caso di caduta di oggetti dall’alto. La riprogettazione delle cabine ha permesso di elevare ulteriormente il grado delle finiture, l’ergonomia e il confort. www.dieci.com

www.jlg.com

a Terex TC 2800-1 da 600 tonnellate di capacità massima di sollevamento con braccio a traliccio, montata carro multistrada a otto assi, è un vero esempio di versatilità “imponente”. Unica macchina di questo tipo in Casa TEREX, l’ibrida TC 2800-1 ha un carro che su strada misura 17.95 metri ma che include il sistema X-type che le permette di

138 metri. Rispetto a una gru telescopica con prolunghe tralicciate, la macchina offre prestazioni superiori e rispetto a una crawler si allestisce più velocemente in cantiere e si trasferisce su strada con un numero di carri inferiore. La TC 2800-1 può circolare su strada nel limite delle 12 tonnellate con l’intera torretta ma, ovviamente, smontando i bracci tralicciati, il superlift e tutte le zavorre. Progettata per lavorare nel settore petrolchimico, nel montaggio di turbine eoliche (ha un kit dedicato) e per la costruzione di infrastrutture, la mastodontica Terex è stata utilizzata dalla società inglese Ainscough Crane Hire per posare dieci gruppi di climatizzazione per il futuro Westfield Shopping

Mall (East London): ha elevato 10 tonnellate fino a un raggio di 128,5 metri. La TC 2800-1 della Ainscough Crane Hire è stata assemblata in cantiere in tre giorni con 72 metri di braccio principale più 72 metri di secondo braccio montato a 15° d’inclinazione e un contrappeso da 160 tonnellate; il set-up comprendeva anche un albero superlift di 30 metri con contrappeso ulteriore da 300 tonnellate. www.terex.com

45 metri di semovente Tra le nuove piattaforme presentate da JLG alla Conexpo di Las Vegas segnaliamo il modello 1500SJ della gamma Ultra Boom. Si tratta di una semovente con braccio telescopico e jib articolato che permette altezze operative fino a ben 45,7 metri e ha uno sbraccio orizzontale massimo di 24,38 metri. Presentata da Jlg come la “più grande piattaforma aerea semovente a braccio telescopico sul mercato” la 1500SJ è anche caratterizzata da un carro tuttoterreno che le premette di affrontare anche i cantieri più impegnativi. La 1500SJ offre una doppia portata, da 450/230 kg, le classiche tre modalità di sterzata e controlli elettronici che permettono di lavorare sempre in sicurezza. La macchina ha un peso operativo di 21.773 kg ed è motorizzata con un motore 4 cilindri della Deutz (modello TD2011L04) da 55.9 kW.

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www.dieci.com

Un ragno sul palco na piattaforma aerea semovente cingolata “ragno” TZX 225, prodotta dalla Palazzani Industrie di Brescia, è recentemente entrata in servizio presso la New World Symphony Orchestral Academy di Miami (USA). Utilizzato soprattutto per la regolazione e la manutenzione delle luci di sala e per la pulizia, il TZX 225 è stato scelto perché con 2.500 kg di peso e 22,50 m di altezza operativa, offre un ottimo rapporto peso/prestazioni. Compatto e leggero, questo ragno permette di lavorare in spazi estremamente stretti e su superfici delicate che richiedono una pressione al suolo ridotta come il palco dell’auditorium in questione; a tale proposito sottolineiamo come il TZX 225 sia caratterizzato da cingoli molto ampi. Ideale per operare anche in ambienti chiusi, il TZX 225 ha un motore elettrico alimentato da speciali batterie che garantiscono una buona autonomia. La stabilizzazione del “225” è variabile con livellamento automatico, i suoi bracci sono in alluminio e il carico massimo in cesta è di 200 chili (due persone). www.palazzani.it

U ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.

DIECI, il Partner giusto per il tuo lavoro.

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Tonnellate a noleggio Per i lavori di costruzione della nuova sede della Hans-Dieter Buhl, un costruttore di mobili tedesco di Essen, l’impresa Rekers della Bassa Sassonia, che conta 700 dipendenti, ha fornito tutti gli elementi prefabbricati di calcestruzzo e la loro messa in opera noleggiando dalla Bracht Franz Kran-Vermietung due gru cingolate SENNEBOGEN. Sono state noleggiate una Sennebogen 5500 da 180 t di capacità di sollevamento e una 4400 da 140 tonnellate. Le 2 macchine sono state utilizzate per sollevare e posizionare i blocchi di calcestruzzo (25 ton di peso l’uno). Nel complesso, in questo cantiere le due tralicciate su cingolo Sennebogen, hanno sollevato blocchi per un totale di 9.700 tonnellate. “Abbiamo apprezzato la grande affidabilità e la facilità d’uso delle Sennebogen prese a noleggio” - ha dichiarato Jü rgen Laumann, direttore tecnico della Rekers. www.sennebogen.com


Anche i camion preferiscono

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PIATTAFORME AUTOCARRATE

ALTERNATIVA telescopica

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SOLLE VAMENTOI NCANTIERE AD UN ANNO DALLA SUA PRESENTAZIONE AL BAUMA, LA RIVOLUZIONARIA AUTOCARRATA DA 20 METRI B-LIFT 20.13 MP È STATA ELETTA PRODOTTO DELL’ANNO AGLI IAPA AWARDS, HA CONQUISTATO IL MERCATO TEDESCO E SI FA APPREZZARE IN ITALIA. PAROLA DELLA SMT NOLEGGI DI

MATTHIEU COLOMBO

I

n redazione abbiamo ancora lucido in mente il momento in cui la B-Lift 20.13 MP è stata letteralmente svelata in anteprima mondiale al Bauma 2010 di Monaco. È passato più di un anno, ma ricordiamo che la macchina ci ha stupito sin da chiusa e favorevolmente impressionato all’apertura del braccio. Abbiamo subito intuito che la B-Lift 20.13 MP presentava soluzioni rivoluzionarie che si sarebbero potute giudicare solo in condizioni reali di lavoro e che solo il mercato avrebbe valutato con il tempo. Ad oltre dodici mesi dal lancio, a cui sono seguite presentazioni dedicate ai singoli mercati d’Europa e la recente premiazione quale “prodotto dell’anno” (vedi box), siamo andati a Torino, con l’area manager CTE Davide Bernacchia, per stringere la mano a uno dei primi clienti italiani che ne ha acquistato un esemplare: la SMT Noleggi di Avigliana (TO).

L’autocarrata dell’anno Agli IAPA Awards 2011, tenutisi ad Amsterdam, la B-Lift 20.13 Multipurpose di CTE è stata premiata come Product of the Year nella categoria dei veicoli allestiti. L’autocarrata della CTE concorreva con altre tre macchine. La giuria era composta da Roger Bowden della Niftylift (UK), Gerhard Hillebrand di Ipaf Italia, Murray Pollok di Access International, Steve Shaughnessy presidente Ipaf e dal presidente e fondatore di Sunstate Equipment (US) Mike Watts.

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PIATTAFORME AUTOCARRATE

LE PECULIARITĂ€ DELLA 20.13 MP Doppio braccio telescopico 19,8 m di altezza operativa con stabilizzatori Utilizzo del secondo braccio telescopico senza stabilizzatori

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ALTEZZA MASSIMA SU STRADA 2.729 MM

LUNGHEZZA CON CESTA SU NISSAN CABSTAR 6.665 MM


SOLLEVAMENTOI NCANTIERE

LA B-LIFT 20.13 MP IN NUMERI Altezza operativa max Altezza max piano cesta Altezza max sbraccio orizz. Sbraccio max Largh. stabilizzazione in sagoma Largh. stabilizzazione “one side” Largh. max stabilizzazione front Largh. max stabilizzazione post Velocità max vento se al lavoro Carico in cesta

Rotazione “alta”: 540° tra primo e secondo braccio

19,8 m 17,8 m 8,9 m 9,3 m 2.100 mm 2.533 mm 3.067 mm 3.094 mm 12,5 km/h 2 persone e 200 kg

www.ctelift.com

Altezza superabile con sbraccio orizzontale 8.900 mm

Allestimento su mezzi da 3,5 ton di ppt - si guida con patente B Nessun ingombro negativo

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PIATTAFORME AUTOCARRATE

LA 20.13 MP NEL DETTAGLIO Versatilità produttiva

DUE PERSONE E 200 CHILI

La nuova autocarrata CTE B-Lift si riconosce a prima vista per il nuovo doppio braccio telescopico progettato per unire le caratteristiche operative dei modelli con cinematismo a pantografo e quelle delle macchine con singolo braccio telescopico. Costruita negli storici stabilimenti Bizzocchi di Bertinoro (FC), la nuova B-Lift si posiziona nell’agguerrita fascia di mercato delle 20 metri, ma si distingue dalle concorrenti per il cinematismo del braccio che offre nuovi parametri di versatilità e per le configurazioni di lavoro con e senza stabilizzatori.

A piattaforma chiusa si sale in cesta dalla parte anteriore e tramite gradini ben dimensionati, accessibili e con trattamento antiscivolo. La cesta della 20.13 MP è in alluminio; omologata per una portata massima di 200 chili (due persone) in tutta l’area di lavoro. Rispetto alla pre-serie la postazione in cesta è più intuitiva ma le funzionalità dei comandi elettroproporzionali sono le medesime: movimenti di braccio e cesta, stabilizzazione macchina, avvio e arresto motore. La presa elettrica integrata da 220 Volt è di serie. Il cestello ruota di 90 gradi sia a destra sia a sinistra.

COMANDI DA TERRA Come avrete capito la B-Lift 20.13 MP è una macchina per intenditori ma “chi la vuole noleggiare non deve temere - ci ha spiegato la SMT Noleggi - perché basta una breve formazione ai clienti e la macchina si rivela intuitiva, affidabile e sicura”. A tal proposito segnaliamo che i comandi della piattaforma da terra sono sul lato destro del carro, protetti sotto al pianale, come d’altronde i comandi degli stabilizzatori e una presa elettrica di servizio. Tra le novità introdotte dalla 20.13 MP segnaliamo il sistema di diagnostica integrato nel nuovo pannello di controllo (codici alfanumerici) che permette di individuare eventuali problemi da remoto.

Con o senza stabilizzatori La versatilità della B-Lift 20.13 MP è si data dal nuovo braccio, ma anche dalla possibilità di lavorare sia su gomma sia stabilizzata in sagoma, con gli stabilizzatori estesi solo da un lato o alla massima apertura. Gli stabilizzatori possono essere controllati sia dal carro sia direttamente dalla cesta.

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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE

DOPPIO BRACCIO TELESCOPICO “PULITO” Il braccio della nuova B-Lift è caratterizzato da due sezioni telescopiche. Il braccio base, per resistere a carichi torsionali elevati, è a sezione ottagonale con uno sfilo idraulico. Il secondo braccio, caratterizzato dalla sezione rettangolare, ha invece due sfili. I due bracci sono tra loro uniti da un giunto innovativo che include una ralla e permette la rotazione della seconda parte del braccio di ben 540 gradi. Punto a favore di questa concezione è anche l’estrema pulizia della struttura dato che tubazioni idrauliche e cavi elettrici sono all’interno dei bracci.

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PIATTAFORME AUTOCARRATE

Davide Pittatore Responsabile noleggio SMT Noleggi

Patrizia Ruffino

Romano Suppo

Luca Marietta

Amministrazione SMT Noleggi

Socio Gruppo San Marco

Amministratore SMT Noleggi socio Gruppo San Marco

PARTE DEL GRUPPO SAN MARCO La società SMT Noleggi è parte del Gruppo San Marco, una realtà torinese, costituita dai soci Luca Marietta, Romano Suppo e Davide Regalo, che si è specializzata nella vendita e nel noleggio di macchine ed attrezzature per l’edilizia come: betoniere, betoniere fuoristrada, macchine e attrezzature da compattazione e demolizione, gruppi elettrogeni, mezzi di sollevamento, piattaforme aeree semoventi e autocarrate, ponteggi e macchine movimento terra. Il Gruppo è formato dalla divisione vendita con le realtà San Marco Torino e San Marco Cirié (fondata nel 1971) e dalla divisione noleggio formata da: GMR Noleggi, Nolopont e SMT Noleggi. Quest’ultima, attiva dal 2000 con sede ad Avigliana (TO), offre consulenza e macchine a noleggio servendo Torino e l’Est della Provincia. Il solo parco della SMT conta migliaia di metri quadrati di ponteggi e oltre cento macchine tra piattaforme aeree semoventi e autocarrate, mmt, gru automontanti, sollevatori telescopici, camion, carrelloni, moduli da cantiere a attrezzature elettriche varie.

In un momento di mercato che definirei ancora “non facile” la SMT Noleggi si sta evolvendo servendo soprattutto i cantieri edili per la costruzione, quelli per le ristrutturazioni e clienti stagionali come i vivaisti. La nostra ricetta non è quella suicida del “prezzo più basso” praticata da alcuni concorrenti, bensì quella della qualità del servizio garantita tramite una consulenza dedicata, estrema serietà e puntualità. Operando soprattutto in Val di Susa, Canavese e prima cintura di Torino possiamo dire di conoscere il 90 per cento dei clienti e di poterci così tutelare da potenziali insoluti. Per garantire tutto questo è necessario proporre sempre macchine e attrezzature d’avanguardia e in perfetto stato d’uso e manutenzione”. “Dopo averla vista al Bauma dello scorso anno, abbiamo scelto di acquistare dalla CTE la piattaforma autocarrata B-Lift 20.13 MP perché convinti che potesse essere una valida alternativa a noleggio rispetto alle classiche versioni a doppio pantografo che tutti hanno. Il mercato ci sta dando ragione: in due mesi la macchina ha lavorato in media 5 giorni su 7 ed è stata pagata il dieci per cento in più di una 20 metri a doppio pantografo.

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Dewatering Itt Water & Wastewater investe nel noleggio con l’apertura del nuovo centro di Saonara

MMT Dumper ed escavatori Volvo in spiaggia a Bibione. Autore del noleggio è la veneta Varini

IN QUESTO NUMERO...

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FLOTTE OLEGGIO N


NEWS

FLOTTE&NOLEGGIO

Investimento british style

www.cofiloc.com

U

concessionario Jcb Gunn. “Si tratta di un importante investimento che consente alla nostra flotta di micro e mini escavatori di diventare una delle più moderne del settore”, commenta Richard Pedersen, direttore della divisione Tool Hire di Jewson. “Siamo impegnati a offrire ai nostri clienti le macchine più potenti e all’avanguardia disponibili sul mercato e questo investimento rispetta questa promessa. Abbiamo scelto le macchine Jcb dopo un’approfondita ricerca tra un certo numero di fornitori. Utilizziamo i mini e micro escavatori e compattatori Jcb da alcuni

Il rinnovamento continua Un’operazione di rinnovo pianificata nel 2010 che sta portando alla rigenerazione della flotta. COFILOC ha deciso di integrare il proprio parco con 250 nuovi mezzi, di cui 150 sono già stati consegnati nei primi mesi del 2011 e sono quindi disponibili nei centri noleggio della società. Si tratta di sollevatori telescopici, escavatori, rulli, piattaforme aeree e autocarri, prodotti dai principali costruttori mondiali e tutti a ridotte emissioni. Tra questi si annoverano, per esempio, i due nuovi midi-escavatori Yanmar, l’SV 100-1 e il VIO 80, con motori che rispondono alle normative EC Stage 3-A, cabine più ampie e migliorie alla forza di scavo.

118 Costruzioni giugno 2011

anni e questi sono diventati preziosi punti fermi della nostra flotta”. Dal canto suo Yvette Henshall-Bell, il direttore vendite Jcb per Regno Unito e Irlanda, ha www.assodimi.it

n ordine di 5,5 milioni di sterline per l’acquisto di oltre 450 macchine JCB. È questo l’investimento per l’attività di noleggio attrezzature affrontato da Tool Hire, la divisione noleggio di Jewson di Binley, Coventry, che con più di 480 filiali, è il principale fornitore inglese di legname e materiali edili sostenibili. La flotta acquistata è composta da 300 mini escavatori Jcb 8014, 100 micro escavatori Jcb 8008 e 53 rulli vibranti tandem VMT160-80. L’azienda ha anche comprato 200 mini dumper Thwaites per un valore di altri 2,2 milioni di sterline. Si precisa che sia le macchine Jcb sia quelle prodotte da Thwaites saranno fornite dal

dichiarato: “Per ottenere risultati commerciali importanti come questo non basta produrre prodotti di livello mondiale, occorre infatti anche offrire un servizio di assistenza di livello mondiale, grazie alla più capillare rete di concessionari del Regno Unito”. www.jcb.com

La sicurezza in aula “Noleggio e Sicurezza. Guida operativa tecnica e legale per l’imprenditore del noleggio all’applicazione degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro”. Questo il titolo del corso di formazione promosso da Assodimi, in programma a Roma il 22 giugno. Tenuto dall’avvocato Lorenzo Perino di Lext Consulting, specializzato nella consulenza alla piccola e media impresa, e Livio Corrado, consulente tecnico del Tribunale di Brescia, il corso è stato aggiornato alla luce del nuovo decreto sulla liberalizzazione delle verifiche periodiche e si propone di analizzare le prescrizioni normative obbligatorie in materia di sicurezza; è anche finalizzato a fornire soluzioni operative applicabili direttamente in azienda. I contenuti tratteranno sia aspetti di carattere tecnico, sia la materia legale.


Più sicurezza sulle PLAC obiettivo è migliorare la sicurezza nel settore delle piattaforme autosollevanti su colonne. Allo scorso Summit Ipaf di Amsterdam è stato siglato un importante accordo tra Ipaf e la Sezione Ponteggi Autosollevanti e Ascensori da Cantiere di Acai, l’associazione che riunisce i costruttori in acciaio italiani. Quello delle PLAC, piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne, è un segmento di mercato in cui Ipaf sta investendo da qualche Vincenzo Andreazza, anno promuovendo la cultura della presidente della sicurezza. Anche in Acai questa ti- Sezione Ponteggi Autosollevanti pologia di attrezzatura, non più assie Ascensori milabile a un ponteggio ma sempre da cantiere di Acai, e Tim più a una PLE (e quindi soggetta ai Whiteman, chief regolamenti di una macchina per il executive officer & managing sollevamento di persone), richiededirector di Ipaf. va un’attenzione particolare, tanto da avvertire la necessità di creare un’apposita sezione dedicata. L’accordo prevede una confluenza di informazioni reciproche nei rispettivi ambiti di attività e l’attivazione di iniziative e progetti di comune interesse. “I produttori di ponteggi autosollevanti a pignone e cremagliera guardano con fiducia alla collaborazione con Ipaf, un partner che, forte di storia, cultura, professionalità e impegno coltivati da anni a livello internazionale, non potrà che trasferire questi valori all’intero nostro settore, al servizio della sicurezza”, commenta Vincenzo Andreazza, presidente della Sezione Ponteggi Autosollevanti e Ascensori da cantiere di Acai. www.ipaf.org www.acaiacs.it

L’ 50 piattaforme a Forlì Installazione degli impianti e realizzazione degli allestimenti negli spazi interni. Queste due le mansioni primarie affidate alle oltre 50 piattaforme aeree noleggiate da NACANCO per la costruzione del centro commerciale Punta di Ferro a Forlì , inaugurato lo scorso aprile e realizzato da Coopsette. Tra le macchine più utilizzate, le piattaforme a pantografo elettriche, quelle a braccio articolato diesel e quelle a braccio telescopico diesel, come quella da 41 metri utilizzata sotto la grande cupola in vetro e acciaio, simbolo del nuovo complesso. Nel dettaglio, le piattaforme fornite da Nacanco sono state impiegate per la posa e la finitura delle strutture metalliche e in vetro della cupola, realizzata dalla Saiv di Vecchiazzano (FC), per l’installazione dell’impiantistica civile e industriale di servizio, il cui progetto e realizzazione sono stati affidati alla F.lli Franchini di Rimini, e per la verniciatura esterna della struttura, cui ha provveduto la Donelli Eos di Ravenna. www.nacanco.it

Asta sul web a Imola Tra i più importanti centri emiliani specializzati in noleggio e vendita di gru edili, macchine movimento terra e sollevatori telescopici, CEER RES OMNIA è stata protagonista, lo scorso 18 maggio, di una vendita online gestita da IRONPLANET, durante la quale sono stati venduti più di 150 articoli. L’iniziativa ha fatto seguito alla 18esima Open House Ceer Res Omnia, tenutasi dal 13 al 15 maggio: nel corso della tre giorni sono stati esposti, presentati e testati tutti i prodotti poi offerti all’asta online. Tra i macchinari venduti: gru fuoristrada, retroescavatori, generatori, demolitori idraulici, elevatori, miniescavatori, gru automontanti, pale caricatrici, gru a torre, sollevatori telescopici ed escavatori rotanti.

www.ironplanet.com www.ceer.it

Online o offline? Due programmi di logistica pensati per le imprese che devono gestire flotte di MMT al lavoro nei cantieri di tutta Italia o che necessitano di monitorarne costantemente le ore di lavoro, le soste o i percorsi. Si chiamano Flash Web e Flash Control e sono entrambi proposti da Sikur. Flash Web consente di gestire le flotte direttamente online: il cliente, con una normale connessione Internet, si collega al sito di SIKUR e, tramite una password, può accedere al programma di logistica e gestione della propria flotta aziendale; ogni apparato installato registra i movimenti della flotta aziendale a intervalli di tempo preimpostati e scelti dal cliente (le posizioni, le soste, i tragitti, i tempi di lavoro, i percorsi, le distanze percorse, i consumi) e li invia, in connessione GPRS, al server di Sikur. Flash Control invece permette la gestione delle flotte mediante un software di logistica installato presso la sede del cliente: quest’ultimo si collega così a ogni mezzo e può scaricare i dati registrati dall’antifurto satellitare installato sul mezzo. Sia il primo, sia il secondo, infine, consentono di monitorare le manutenzioni dei mezzi delle flotte in forma automatica, senza ricorrere a sopralluoghi in cantiere.

www.sikur.it

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Graphic based on drawings by Wilkinson Eyre

ICCX Europe

LA PIÙ GRANDE ESPOSIZIONE EUROPEA DEDICATA ALLA FILIERA DEL CALCESTRUZZO ATECAP aderente a FEDERBETON e la Consulta per il Calcestruzzo sono a SAIE 2011

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FLOTTE&NOLEGGIO

Potenziato il noleggio elevato livello tecnologico delle sue attrezzature e la capacità di operare in collaborazione con la propria clientela. Queste caratteristiche fanno di ITT WATER & WASTEWATER ITALIA uno dei protagonisti principali nel settore della movimentazione e del trattamento delle acque. Proprio con l’obiettivo di potenziare e ottimizzare ulteriormente i servizi offerti, nel 2011 è stata interamente razionalizzata la rete dei centri di assistenza diretti e le strutture destinate al noleggio. Il programma di

L’

N EWS

potenziamento è stato completato con l’apertura del centro di Saonara (PD): la struttura integra in un’unica sede polifunzionale il Centro Service di Padova, con il centro Noleggio Dewatering e la filiale di Padova. La nuova unità operativa è stata dotata di tutte le attrezzature e gli accessori necessari Una vista del Centro Service. La vicinanza con il Centro Dewatering per offrire il più agevola la risoluzione di eventuali criticità. tempestivo servizio qualsiasi intervento di di assistenza e noleggio in noleggio, si è ora arricchito tutta l’area di competenza: delle attrezzature e delle l’ampio parco del Centro macchine Godwin Pumps, Dewatering, disponibile per

La nuova sede di Saonara di Itt Water & Wastewater Italia in cui si affiancano la filiale, il Centro Service e il Centro Dewatering.

marchio specializzato nella produzione di pompe con motorizzazione diesel ed elettrica, recentemente acquisito da Itt Water & Wastewater. Ma non è tutto: nella struttura di Saonara si trova anche un centro formazione finalizzato all’organizzazione di corsi tecnici teorico-pratici. www.flygt.it


MMT

STESSA SPIAGGIA, stesso mare DI

DANIELA STASI


FLOTTE&NOLEGGIO COSTRUZIONI È ANDATA A VEDERE L’INTERVENTO DI RIPRISTINO DELLA SPIAGGIA DI BIBIONE: AL LAVORO DUE ESCAVATORI E TRE DUMPER SVEDESI NOLEGGIATI DALLA VENETA VARINI

giugno inoltrato e le spiagge sono operative ormai da tempo. Noi di COSTRUZIONI abbiamo giocato in anticipo e siamo andati al mare fuori stagione, i primi giorni di aprile: ci siamo recati a Bibione, nel comune di San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia, per vedere i lavori di ripristino della spiaggia, estesa per 11 chilometri, la seconda in Italia per numero di presenze (circa sei milioni

È

nel 2009). Da quattro anni la Bibione Spiagge (società a partecipazione pubblica che cura l’arenile del Comune) affida l’intera operazione alla F.lli Bozzer che, per eseguire i lavori, ricorre ai servizi di noleggio offerti da Varini: nello specifico, in circa un mese e mezzo di attività, sono stati impiegati due escavatori e tre dumper articolati, tutti firmati Volvo Construction Equipment, movimentando circa 60.000 metri cubi di sabbia.


MMT

SCAVO E LIVELLAMENTO I lavori di ripristino della spiaggia di Bibione vengono svolti ogni anno dalla F.lli Bozzer durante le basse maree precedenti all’inizio della stagione estiva. In sostanza, nell’area al confine con il comune di Caorle, si esegue lo scavo del fondale direttamente in mare, dove la sabbia si accumula durante l’inverno a causa di un problema di erosione dell’arenile. Il materiale raccolto viene fatto prima asciugare, per poi essere steso lungo la costa e livellato con strumenti laser.

L’OFF-HIGHWAY FA LA DIFFERENZA Le macchine Volvo prese a noleggio nel complesso sono cinque: due escavatori, un EC 210B NLC e un EC 210C NL, e tre dumper articolati, due A30D e un A30E che hanno lavorato per tutta la durata dell’intervento. Per quanto concerne gli escavatori, gli operatori della F.lli Bozzer ne apprezzano soprattutto la semplicità d’uso e la buona progressione nei comandi; la

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scelta dei dumper articolati invece si è rivelata fondamentale proprio per il tipo di terreno affrontato: queste macchine sono infatti ideali per lavorare su terreni cedevoli, come le spiagge; in tal caso, sono le prestazioni fuoristrada a garantire un’alta produttività, consentendo di movimentare volumi importanti in modo agevole e rapido.


Offerta in espansione Nata nel 1982 come officina dedicata alle macchine movimento terra, nel corso degli anni Varini è stata capace di evolversi allargando continuamente la propria offerta, unendo all’assistenza anche la vendita dell’usato e il noleggio. La svolta decisiva risale al 2005, quando l’azienda firma un importante accordo di collaborazione con Volvo Ce, di cui Varini diventa centro assistenza autorizzato e centro noleggio. Tra le più recenti novità si ricordano l’attività di vendita di macchine Volvo nuove e l’inaugurazione nel 2010 della filiale di Maserada sul Piave (TV) che, equipaggiata di officina e magazzino ricambi, va ad aggiungersi alla sede di Veggiano (PD).

www.varini.it

PRONTO INTERVENTO Il parco nolo Varini offre la gamma di macchine movimento terra di Volvo Construction Equipment a partire dai 140 quintali. La flotta comprende anche una vasta offerta di attrezzature, dai martelli demolitori alle benne ad alto ribaltamento. Per quan-

to riguarda i servizi, invece, come già anticipato, l’assistenza è nel DNA dell’azienda veneta: oltre a essere dotata di due ampie officine presso le sedi aziendali, la società è in grado di garantire anche il pronto intervento in cantiere con unità mobili ben attrezzate. Non solo assistenza: l’azienda sta investendo molto anche nella formazione e, oltre a organizzare brevi training sull’utilizzo dei mezzi noleggiati, ha in progetto per il futuro corsi veri e propri sull’utilizzo in sicurezza delle macchine movimento terra, suddivisi in teoria e pratica.

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MMT

Da sinistra: Franco Loschi, funzionario commerciale di Volvo Construction Equipment, Simone, Stefano ed Egidio Bozzer insieme a un loro operatore e ai due commerciali di Varini, Paolo Barbesin e Stefano Poletto.

Rapporto duraturo Da quando è stata incaricata del ripristino annuale dell’arenile di Bibione, la F.lli Bozzer si affida a Varini per il noleggio dei mezzi necessari a svolgere il lavoro. “Ricorriamo al noleggio perché utilizziamo dumper articolati ed escavatori da circa 22 tonnellate solo per questa specifica applicazione”, commenta Stefano Bozzer, socio titolare dell’azienda. “Sono quattro anni che ci appoggiamo a Varini e ci siamo sempre trovati bene sia con le macchine Volvo, sia per la qualità del servizio offerto: sono disponibili con i mezzi di cui necessitiamo e l’assistenza è davvero tempestiva”.

PROFESSIONALITÀ FAMILIARE Dal movimento terra ai lavori agricoli. È questo il raggio d’azione della F.lli Bozzer, sorta 50 anni fa e tramandata di generazione in generazione tra i membri della famiglia Bozzer: con sede a Cesarolo, frazione di San Michele al Tagliamento, è attualmente gestita da Egidio insieme ai nipoti Stefano e Simone. Attiva principalmente in provincia di Venezia, vanta un parco di circa 20 macchine, tra escavatori, terne, trattori e automezzi.

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Vocazione per il nolo lungo Il pacchetto full service di Varini è comprensivo di tutto, dall’assistenza alla manutenzione ordinaria, fino all’assicurazione contro furto e incendio. “Puntiamo a un servizio di qualità, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza: l’apertura della nuova filiale di Maserada sul Piave è dettata proprio dalla volontà di servire meglio i clienti di quella zona”, spiegano all’unisono i due funzionari commerciali di Varini, Stefano Stefano Poletto Poletto e Paolo Paolo Barbesin. “Nostro punto di forza sono i noleggi a Barbesin lungo termine, nei quali a predominare è certamente la qualità: in questa tipologia di contratti, il cliente è molto interessato al servizio, nel noleggio a breve termine invece a farla da padrone è spesso il prezzo. Per il nolo lungo, il cliente cerca più un partner che un mero fornitore di servizi. Ribadiamo, qualità e sicurezza per noi sono fondamentali, e la sicurezza è una priorità assoluta anche per Volvo, ben visibile in ogni sua macchina”.


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L’evento MUST dell’anno dedicato ai Macchinari e alle Attrezzature per le Costruzioni e ai Veicoli

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Per informazioni generali, rivolgersi a:

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