Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
VENDITE AL PALO
AL MERCATO SERVE UN TURBO Macchine&Attrezzature MOTORI STAGE IV, SVELATE TUTTE LE STRADE PER RAGGIUNGERLO
Demolizione&Riciclaggio ATTREZZATURE E IMPIANTI MOBILI LE NOVITÀ SELEZIONATE AL BAUMA
Cave&Calcestruzzo CONTROLLO CONSUMI LA SOLUZIONE MA-ESTRO SCELTA DA DEL DEBBIO
671 Anno LXII Giugno 2013
WALKAROUND MINIESCAVATORE CINGOLATO YANMAR SV26
PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE
Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.
L’Arocs. Una nuova forza nel cantiere.
Un marchio della Daimler AG
Scoprite la forza pura del nuovo Arocs: motore potente e una catena cinematica innovativa, per affrontare con sicurezza anche i percorsi più impegnativi. La robusta struttura del telaio di nuova concezione permette di trasportare facilmente anche i carichi più elevati. Venite a scoprirlo presso il vostro concessionario Mercedes-Benz di fiducia e all’indirizzo www.mercedes-benz.it/nuovo-arocs
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI 6
MACCHINE &COMPONENTI 44
Inizia il giro Final Passiamo in rassegna le novità presentate al Bauma per il settore construction
VENDITE ALL’ASTA
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POWERTRAIN
STRATEGIE
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Evoluzione in atto L’emisfero Construction di Fiat Industrial si libera degli accordi commerciali con Kobelco. Diamo la parola a Mario Gasparri
Underground Malta Il nuovo sistema di drenaggio dell’isola di Malta scavato con una fresa puntuale Sandvik
MOTORI
Notizie Accordi, sollevamento persone, distribuzione, autogrù, sicurezza, componenti, gru idrauliche, miniescavatori, perforazione
22
FRESE
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La trasmissione... in onda Le soluzioni per il mercato free proposte dal costruttore Oerlikon Graziano al Bauma
Affari nel paese dei balocchi Continua il successo delle aste Ritchie Bros. a Caorso (PC) e gli italiani presenti aumentano
44
22
62 Nel prossimo numero
WALKAROUND
La prova consumi del TATA XENON 2.2 VTT DICOR DLE ormai disponibile con motore Euro 5. Corre come un treno soprattutto in fuoristrada. E non consuma nemmeno tanto. Dalla sua il telaio a longheroni che garantisce la massima robustezza nell’uso gravoso in fuoristrada e il propulsore 2,2 litri diesel in versione Euro 5 150 Cv. Lo Xenon è disponibile in variante passo corto a due posti e passo lungo a cinque posti, con possibilità di montare anche una carenatura per il cassone posteriore.
Il nuovo miniescavatore Yanmar SV26
24
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Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web
CARICATORI GOMMATI
Orange evolution
CAVE&CALCESTRUZZO
Arrivano sul mercato le prime due pale Hitachi della Serie 5. Sono la ZW220-5 e la ZW250-5
88
72
Notizie Attualità, impianti di riciclaggio, comunicazione, frantoi, cesoie, bonifiche, escavatori
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
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Questione di dettagli
L’istituto pensante Abbiamo seguito in cava un gruppo di studenti guidato dall’IIC per capire come nasce il calcestruzzo
ATTREZZATURE IDRAULICHE
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Made in concrete 2013 È in fase di preparazione il secondo evento organizzato dall’Associazione con Made Expo. Dal 2 al 5 ottobre
90
94
Notizie
Facciamo una panoramica delle novità per la demolizione e il riciclaggio viste al Bauma
Mercato del marmo, fibre, eventi, macchine, cemento, additivi, betoniere fuoristrada
IMPIANTI MOBILI
CONTROLLO E AUTOMAZIONE
Recycling futurista
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L’efficienza è nel controllo Il Gruppo Del Debbio gestisce il carburante con tecnologia Ma-estro
Una selezione dei modelli di vagli e frantoi anticipatori del prossimo futuro
98
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas, Claudio Marini IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci, Carmen Napoli marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it
76 CARICATORI GOMMATI
104
Carico molto scarico poco La nuova pala Komatsu WA500-7 con motore Stage IIIB
FLOTTE&NOLEGGIO 108
Notizie Piattaforme aeree, vendite, tecnologie, comunicazione MMT
112 Vi presenteremo la demolizione effettuata nel cuore di Milano da VITALI. Sebbene l’intervento in sé non fosse particolarmente complesso, il contesto urbano in cui era ubicato, ha posto due obiettivi principali: la rapidità di esecuzione e la scelta di una metodologia demolitiva chirurgica con l’adozione di alcuni accorgimenti tecnici che hanno permesso di ridurre al minimo gli impatti del lavoro sulla viabilità delle aree circostanti. Protagonisti dell’intervento: due escavatori cingolati, uno da 50 t con braccio da 26 m e l’altro da 20 t.
G I UG NO 2013 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
ATECAP
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
671
Soluzioni compatte Le nuove macchine del Gruppo Wacker Neuson adatte al rent
PROVATI perVOI MERCEDES BENZ ATEGO
116
Il medio di peso La Stella completa la gamma construction con i medi da 6,5 a 16 t VOLVO FMX
122
Di bene in meglio Il cava di Volvo rinnova il look sotto al cofano ha nuove motorizzazioni
Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
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la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
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Nel primo trimestre del 2013 la vendita di macchine operatrici è calata di un terzo rispetto al 2012 (vedi pag 6). A rivista pressoché in stampa arrivano due buone notizie. La prima è la proroga sino a fine anno delle detrazioni per la riqualificazione energetica portandole dal 55 al 65% e del 50% per le ristrutturazioni. La seconda è il Decreto del Fare e in particolare la norma “sblocca cantieri”. Circa 3 miliardi di euro per piccole, medie e grandi opere. E la norma sblocca-cantieri garantisce sia l’avvio di nuovi sia la continuità di quelli in corso come: Pedemontana Veneta, Tangenziale Est Esterna di Milano, quadrilatero Umbria Marche, metropolitana Linea 4 a Milano, e Linea C di Roma.
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Aziende citate Allu...........................78 Atlas Copco .................78 Bersy.........................19 Bini ............................6 Bonfiglioli ...................10 Brigade Electronics .........9 Bosch ........................18 Casagrande .................17 Cat............................45 Clf ............................11 Clark Europe ..............108 Cnh .......................14-22 Cofiloc .....................108 Comer Industries...........19 Cte........................6-110 Cummins ....................45 Deutz.........................48
IN COPERTINA
INSERZIONISTI
Doosan ......................95 Effer ..........................13 Faster ........................18 Federal Mogul Corporation.........12 Fibre Net ....................94 Fpt............................49 Franzoi.......................73 Genesis......................78 Guidetti Recycling .........72 Hatz ..........................47 Hitachi - Scae ..............66 Honda........................47 Idrobase Group.............18 Indeco .......................79 Ipaf ...........................13 Italcementi..................97
Italmek ......................73 Jcb ......................49-108 John Deere..................45 Keestrack....................84 Kabelschlepp ...............19 Komatsu ...................104 Kubota .......................46 Lamatassina ................19 Locatelli Crane ..............8 Lombardini .................45 Ma-Estro.....................98 Mantovanibenne ...........79 Mb............................79 Mercedes - Benz..........116 Metalgalante ...............96 Mtu ...........................47 Nord Drivesystems ........19 Npk ...........................80 Oerlikon Graziano..........50 Peri .........................109 Perkins ......................45
Piazza Italia.................72 Powerscreen................84 Promove.....................80 Rammer .....................80 Remu ........................85 Rexroth ......................16 Ritchie Bros.................63 Sandvik ..................56-85 Scania .......................48 Simex ........................81 Socage .....................109 Sany Group ...................9 Stanley ......................18 Terex Cranes .................7 Trevi Benne .................81 Unieco .......................11 Volvo CE ...............75-122 Volvo Penta .................46 VTN...........................81 Wacker Neuson ...........112 Yanmar ..................24-49
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L’innovativo design del braccio singolo delle minipale multifunzione Volvo Serie C assicura una visibilità e performance lavorativa superiore. L’accesso laterale alla cabina garantisce la massima sicurezza. La manutenzione è più sicura e semplice e non necessita la presenza di uno secondo operatore. Contattate il vostro Concessionario di zona per chiedere una demo.
NEWS
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Ancora nubi a inizio anno
Sollevati dal Natale È stata da poco consegnata una piattaforma aerea telescopica B-Lift 201 CTE alla compagnia SRE Engenharia e Construções Ltda di Brasilia (Brasile), grazie alla collaborazione con il dealer brasiliano IMAP. L’azienda si occupa di costruzione e manutenzione di illuminazione pubblica e luminarie di Natale. Attualmente la compagnia è responsabile di 148.000 punti luce lungo il Brasile e Brasilia è una delle città con la maggior quantità di luci pubbliche al mondo. La B-Lift 201 raggiunge 20 m di altezza di lavoro, 9 m di sbraccio e una portata di 200 kg.
6 Costruzioni giugno 2013
terne si riducono del 70%, quelle dei mini escavatori si riducono del 34,3%; solo le vendite dei sollevatori telescopici si riducono di valori più contenuti (-7,5%). È in questo settore che si registrano, per alcune tipologie di macchine, anche significativi dati di crescita.
www.binigru.it
S
2013 il settore delle costruzioni ha vissuto un momento in cui ha perso più di un terzo delle vendite del 2012 (-35,9%). Il calo è stato generalizzato, ma con dinamiche diverse tra le varie tipologie: per le macchine movimento terra tradizionali la contrazione è del 43,1%; le vendite di
www.ctelift.com
ono molti gli indicatori che ci dicono che nel primo trimestre del 2013 le cose sono andate male per il settore delle costruzioni, ma certo uno dei dati più evidenti riguarda l’andamento delle Mmt, reale indicatore delle fasi iniziali del ciclo edilizio. Nel primo trimestre del
Va però ricordato che già nel 2012 la vendita di macchine per il movimento terra si era ridotto del 31,5% rispetto al 2011, e che, dal 2012 al 2008, il calo del mercato era stato del 69,5%. L’analisi delle importazioni racconta la difficoltà della situazione che la domanda interna delle costruzioni sta vivendo in Italia. Qui il calo è stato del 55,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche per quanto riguarda le esportazioni, prosegue con gennaio 2013 il trend di frenata, registrata già negli ultimi due mesi del 2012. Nel periodo novembre - dicembre 2012, infatti, si era registrato un calo del 19,5%, a fronte di un dato annuale 2012 su 2011 positivo del +5,9%. Il mese di gennaio 2013, con circa 143 milioni di macchine esportate, mostra una contrazione più contenuta rispetto a quella dell’ultimo bimestre 2012 con un meno 2,8%. www.cresme.it
Gru con la “tele” Iniziano le consegne delle prime piattaforme Cela DT 30 da parte del dealer bolognese BINI. È una piattaforma di lavoro aereo con doppio braccio telescopico e comandi elettroidraulici proporzionali compensati con flow sharing. L’altezza massima di lavoro è di 30 m e lo sbraccio massimo di 16. Tra le caratteristiche da segnalare quella per cui le macchine, in optional, possono usufruire della teleassistenza tramite il nuovo sistema CRSS. In fase operativa da segnalare anche che la stabilizzazione è automatica così come la chiusura automatica. Il tutto è montato su Nissan Atleon 56.15 Euro 5, con massa totale a terra di 6 t.
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Lancio in quota
N EWS
Edizione 2013 del Bauma memorabile per Terex Cranes. Record di visitatori allo stand e tante novità per un significativo balzo in avanti del brand, soprattutto nella capacità di adattarsi meglio al riassestamento del mercato. Di seguito alcune delle novità di rilievo che migliorano la gamma, sfruttando il processo di innovazione guidato dal cliente finale
Sopra, la nuova gru fuoristrada Quadstar 1075L prodotta a Crespelano (BO), che solleva oltre 60 t. A destra, la gru multistrada Explorer 5800 e subito sotto, la gru cingolata Superlift 3800. In basso, le torri di trasferimento Terex e le torri HD 45 che consentono alla gru a torre CTT 361 di superare i 100 m.
in dal suo ingresso in Terex Cranes lo scorso gennaio, in qualità di presidente, Tim Ford, ha annunciato diversi cambiamenti organizzativi mirati a potenziare l’esperienza aziendale per operare con maggiore celerità e produrre risultati crescenti a favore del business di clienti e distributori. Tante anche le novità di prodotto, presentate in
S
anteprima al Bauma 2013. Prima fra tutte la nuova gru multistrada Explorer 5800. Progettata per rispondere configurazioni di carico per assale da 9,1 a 16,5 t. Ha un interasse di 2,44 m, cinque assi con una classe di portata di 220 t. Con un momento massimo di carico di 660 t/metro e capacità di sollevamento di 15 t in configurazione telescopica vanta il più potente diagramma di sollevamento nella propria classe di portata su tutto il raggio d’azione. A Monaco è stata lanciata anche la gru cingolata TEREX Superlift 3800 con capacità di sollevamento massima di 650 t, un raggio da 5 a 12 m e il sistema di protezione anticaduta di Terex Cranes, vincitore del premio per la
sicurezza ESTA 2012. Da segnalare anche la nuova gru fuoristrada gommata Quadstar 1075L, che è stata progettata per rispondere alle esigenze delle imprese che richiedono attrezzature di sollevamento oltre 60 t e la nuova gru a torre Flat Top CTT 361 con una lunghezza di braccio massima di 75 m e una portata massima di 3,4 t in punta. ^^^ [LYL_ JVT
giugno 2013 Costruzioni 7
20-22 Settembre Malpensa (VA) Fiera dell’edilizia, materiali, tecniche e tecnologie
Velocità
Fruibilità
www.ediltek.info
Completezza
MARMOMACC 25-28 settembre Verona Fiera internazionale di marmo, design e tecnologia www.marmomacc.it
MADE EXPO 2013 2-5 ottobre Milano Fiera di architettura, design, edilizia www.madeexpo.it
TRUCKEMOTION 11-13 ottobre Autodromo Monza Manifestazione rivolta al mondo dei veicoli da trasporto e lavoro
Grafica
WWW.LOCATELLICRANE.EU
Download
Semplice e funzionale il sito di Locatelli Crane, nella cui home page si è preferito dare spazio alla possibilità di accedere direttamente a tutte le linee di prodotto. Nella finestra relativa ai modelli prodotti si accede alle tre linee produttive del “nuovo” (autogru fuoristrada, city crane e veicoli speciali) oltre ad una sezione dedicata all’usato. Per ogni macchina è disponibile una scheda informativa sintetica, il download integrale della bochure e un video dimostrativo che consente di osservare la gru all’opera. Utilissima la sezione relativa alla richiesta di pezzi di ricambio. Disponibile, (ma ormai è un must) l’icona che consente di splittare tutti i testi in inglese.
www.truckemotion.it
SAIE 2013 16-19 ottobre Bologna Salone internazionale dell’edilizia
A tutto incentivo
www.saie.bolognafiere.it
BATIMAT 2013 4-8 novembre Parigi Salone internazionale delle costruzioni www.batimat.com
CONEXPO CON-AGG 2014 4 - 8 marzo Las Vegas Salone internazionale delle macchine per le costruzioni www.conexpoconagg.com
SMOPYC 2014 1-5 aprile Saragozza Fiera internazionale delle costruzioni www.smopyc.es
8 Costruzioni giugno 2013
iformare, integrare, stabilizzare e coordinare gli attuali incentivi del 50-55% con altre misure fiscali e strumenti finanziari per promuovere lavoro, occupazione e città/territorio sostenibili. La riconferma delle misure per ristrutturazione edilizia e risparmio energetico, presentata dal Governo con il D.L. n. 63/2013, rappresentano un passo necessario, se non obbligato, per mantenere in qualche modo l’occupazione in un settore, quello edilizio, gravemente colpito in termini occupazionali dalla crisi economica. www.ascomac.it
R
IL SITO DEL MESE
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
EDILTEK 2013
N EWS
Sirena non ammalia li allarmi tonali sono stati introdotti in Europa negli anni ‘70. All’epoca rappresentavano un grande passo avanti in termini di sicurezza; ma con il tempo hanno rivelato una serie di problemi, particolarmente in relazione al loro impatto ambientale, ma anche in termini di sicurezza. BRIGADE ELECTRONICS ha preso l’importante decisione di sostituire gradualmente gli allarmi tonali con
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un’alternativa più sicura, che non sia fonte di inquinamento acustico: gli allarmi a suono bianco (bbs-tek) Sono una nuova generazione di allarmi di retromarcia sicuri e capaci di non contribuire all’inquinamento acustico. Il suono a banda larga (o suono bianco) si dissipa velocemente e ciò lo rende udibile soltanto nella zona di pericolo. Esso produce inoltre il tipico suono “ssh ssh” che risulta meno
fastidioso all’orecchio Grazie a queste due caratteristiche, l’allarme viene preso sul serio e si previene la desensibilizzazione dei lavoratori, che altrimenti finirebbero per ignorarlo.
Questi allarmi utilizzano frequenze a banda larga. che consentono a chi ascolta di localizzare immediatamente la fonte del suono ed evitare il veicolo in moto. ^^^ IYPNHKL LSLJ[YVUPJZ JV \R
Alla russia con furore A CTT di Mosca avvenuto dal 4 al 6 Giugno 2013 Palfinger Sany ha lanciato i suoi primi due modelli di autogru al mercato russo, con capacità di sollevamento di 25 e 50 tonnellate. Negli stand i visitatori hanno quindi potuto toccare con mano la nuova QY25C. A livello di piazzamento sul nuovo mercato la strategia di Palfinger Sany appare chiara. A differenza di altri produttori cinesi il gruppo si impegna ad adattare processi produttivi e standard qualitativi alle esigenze locali. In altre parole i manager responsabili della qualità di Palfinger hanno seguito la produzione a Changsha, al fine di garantire gli elevati standard richiesti dal mercato russo. Sany, dal canto suo ha invece fatto leva sull’esperienza nella produzione di più di 12.000 autogru negli ultimi anni. Le autogru soddisfano i requisiti Euro 4 e tutti i modelli sono in grado di operare da più 40 gradi fino a meno 25 come standard. ^^^ ZHU`NYV\W JVT
Una fiera su misura a 14a edizione della Fiera dell’Edilizia in programma dal 20 al 22 settembre a Malpensa Fiere, si propone sia come un importante momento di aggregazione per le imprese del territorio, sia come momento di incontro e condivisione per trovare soluzioni per superare la crisi e predisporre nuovi strumenti, modelli e strategie competitive, anche con nuovi progetti all’avanguardia e che diventano un supporto concreto alle aziende ed ai professionisti del comparto edile. Un padiglione intero sarà dedicato al motore dell’edilizia: macchine operatrici per trasporto, movimento terra, pavimentazione stradale, sollevamento. E poi benne, mini escavatori, pale e gru idrauliche. Ma anche camion ed autocarri, trattori, rimorchi e ribaltabili nuovi ed usati per il cantiere o la cava. ^^^ LKPS[LR PUMV
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giugno 2013 Costruzioni 9
ATTUALITÀ & PRODOTTI
A sinistra, in grande il riduttore 726C, a destra dall’alto il 722C, il 724C. Fanno tutti parte della gamma Bonfiglioli Trasmital dedicata a macchine di grandi dimensioni.
Eppur lo muovono La sezione Trasmital dell’azienda bolognese si fa “grande” e lancia una nuova serie di riduttori integralmente pensati per consentire la traslazione di macchine cingolate di elevate dimensioni, nel mining o nella cantieristica pesante el settore delle grandi macchine mining due sono i requisiti fondamentali di eccellenza richiesti: prestazione e affidabilità. Le grandi macchine destinate a miniera o all’industria dell’estrazione, quelle che in pratica lavorano a ciclo continuo, non possono permettersi fermi macchina, soprattutto se derivanti da problemi a livello di componentistica. Per questo, progettare componenti chiave in questo ambito richiede sforzi importanti in termini di scelte tecnologiche e un certo grado di innovazione. Sono queste le caratteristiche che hanno guidato BONFIGLIOLI TRASMITAL nello sviluppo di tre nuove taglie di riduttori per la
N
10 Costruzioni giugno 2013
traslazione di macchine cingolate sia in ambito mining che in ambito gru e perforatrici, tutte di grandi dimensioni. Bonfiglioli Trasmital presenta tre tipologie di prodotti - 722C, 724C, 726C - che sfruttano l’esperienza decennale del gruppo applicata a questo genere di “taglie”. In particolare il 722C è adatto per escavatori tra 120 a 150 t di massa totale a terra e per gru e macchine da perforazione da 180 a 230 t, garantendo una coppia massima fino a 330.000 Nm. Il 724C invece è studiato specificatamente per gru e macchine da perforazione di grandi dimensioni (fino a 300 t) e dove sviluppa una coppia massima fino a 450.000 Nm. Chiude la gamma il 726C,
studiato per la traslazione di escavatori fino a 350 t e per gru e macchine da perforazione fino a 400 t, con una coppia massima erogata pari a 625.000 Nm. Fausto Carboni, GM di Bonfiglioli Trasmital, commenta: “L’ampliamento della gamma di quella che è la nostra serie storica, ovvero la 7C, ci ha immediatamente aperto le porte verso un settore che vogliamo continuare a sviluppare e su cui desideriamo investire per essere sempre più un punto di riferimento per i nostri clienti. Questo contiamo sia solo l’inizio per lo sviluppo di soluzioni dedicate al mercato del mining, mercato che rientra sicuramente nella nostra strategia di sviluppo”. ^^^ IVUMPNSPVSP JVT
Vanno come treni in dall’avvio dei primi cantieri, alla base dei lavori ferroviari sulla linea Alta VelocitàAlta Capacità Milano-Bologna c’è stato il gruppo CLF di Bologna. “È un impegno iniziato nel 2002 - spiega il direttore generale di CLF Enrico Peola - che ha visto coinvolte tutte le società del gruppo CLF con uomini e tecnologie (anche 200 tecnici contemporaneamente nei periodi di massima attività dei cantieri) e che ha portato al consolidamento di tecnologie operative basate su alte professionalità e sull’utilizzo di macchinari, in molti casi progettati espressamente per rispondere alle
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Da Sinistra Nicolini Giuseppe (Consigliere Delegato CLF), Peola Enrico (Direttore Generale CLF), Montermini Ubert (Direttore divisione Italia CLF) e Monacelli Walter (Direttore Tecnico Capo Commessa).
esigenze della nuova linea e delle opere collegate. Il monte lavori totale dall’avvio dell’opera all’inaugurazione delle stazioni di Bologna e Reggio Emilia, supera i 100 milioni di euro e apre la strada a nuove commesse su linee ad Alta Velocità all’estero. Il general contractor emiliano è già al lavoro in Algeria e partecipa a gare di standing internazionale”. CLF tra i tanti lavori della commessa ha costruito complessivamente 420 km di binari e le traversine posate, alla fine dell’opera, sono diventate quasi 800mila. Ben 56mila t di rotaie sono state unite da 9.000 saldature elettriche a scintillio e poggiano su 1.300.000 m3 di pietrisco ferroviario. L’impresa ha messo in campo due cantieri di costruzione ad alta produzione, dotati delle attrezzature più moderne, davvero all’avanguardia, in grado di posare complessivamente 2.500 m di binario ogni giorno. ^^^ \UPLJV P[ ^^^ JSMZWH P[
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Sospesi ma tranquilli Sono 128 i cuscinetti basati sulla tecnologia a marchio DEVA di Federal-Mogul per l’Hardanger Fjord Bridge in Norvegia, uno dei ponti sospesi più lunghi del mondo. E grazie alla loro composizione unica viene risolto il problema del brinneling
pecialista nella produzione di cuscinetti senza manutenzione, FEDERAL-MOGUL CORPORATION ha fornito i propri componenti per uno dei ponti sospesi più lunghi al mondo. In via di completamento nel 2013, l’Hardanger Fjord Bridge, nel sud ovest della Norvegia, sarà una delle opere sospese più grandi al mondo, con 1.310 m di
S
campata tra i piloni. Un totale di 128 cuscinetti sferici lisci che utilizzano tecnologia autolubrificante Federal-Mogul a marchio DEVA accolgono i piccoli ma essenziali movimenti che avranno luogo sotto carico tra la carreggiata e i suoi cavi di supporto. I tradizionali cuscinetti a rotolamento erano inadatti per i movimenti prolungati, benché minimi, del ponte in presenza di carichi elevati costanti e avrebbero sofferto di un fenomeno di cedimento superficiale (brinneling). Il materiale di scorrimento autolubrificante e dalle pareti sottili di Federal-Mogul, il deva.bm, elimina il problema offrendo una superficie più grande per sostenere il carico, garantendo una durata operativa pari a quella del ponte senza necessità di riparazione o
sostituzione. Il ponte ospita 120 cuscinetti sferici lisci con un diametro dell’asse di 160 mm e altri 8 con diametro dell’asse di 300 mm, utilizzati per i principali cavi di fissaggio adiacenti alle due torri del ponte. Le testine sferiche sono realizzate in acciaio inossidabile, all’interno del quale è montato a pressione un cuscinetto liscio realizzato in deva.bm: un cuscinetto a scorrimento a basso attrito che consiste di un dorso in acciaio inossidabile o bronzo, con uno strato superficiale a base di deva.metal. Questo strato di materiale e realizzato tramite sinterizzazione. Praticamente è una lega ad alta densità, rivestita da uno strato di lubrificante solido, quale grafite o PTFE. L’alloggiamento del cuscinetto forma un anello sferico composto da due parti, anch’esso ricoperto di deva.bm, così come le ralle reggispinta. I cuscinetti funzionano a secco alle basse velocità di scorrimento e resistono temperature basse e corrosione. ^^^ MLKLYHSTVN\S JVT
N EWS La rotazione che salva la luce L’ultima novità Effer è il sistema di rotazione della gru 955. Questo tipo di rotazione utilizza due motoriduttori in alternativa al motore unico standard. Il vantaggio del nuovo impianto di rotazione della gru è la riduzione del gioco, già molto piccolo, e una precisione ancor più affidabile. Infatti, grazie a un nuovo sistema di bilanciamento delle pressioni, durante la fase di fermata del movimento, tutti i giochi meccanici vengono recuperati permettendo movimenti precisi, particolarmente utili in tutti i casi in cui il carico sollevato è fragile e il suo posizionamento richiede un grado di precisione supplementare. Molto utile, ad esempio, per la movimentazione di vetri e finestre come il recupero avvenuto con successo, grazie ad una EFFER 655, di un lampadario storico di inestimabile valore, nella zona terremotata in provincia di Ferrara. ^^^ LMMLY JVT
SEMPRE ROBUSTO. SEMPRE AFFIDABILE. SEMPRE PRONTO. bobcat.eu/it/ E26
Con un escava tore compatto E26 puoi oper in sicurezza e co are in condizion mfort. Progettat i difficoltose e o per essere fac spazi ristretti, la leggendaria p ilmente traspor roduttività Bob tato a rimorch cat facendoti far io, l’E26 offre e più velocem ente qualsiasi lavoro.
^^^ PWHM VYN
Aero business
Norty Turner, CEO della società di noleggio Riwal, parlerà del noleggio dei mezzi mobili per l'accesso aereo negli USA e in Europa e della loro importanza per il mercato asiatico, durante la Conferenza Asiatica organizzata da IPAF il 2 agosto 2013 al Centro fieristico di Singapore. La Conferenza asiatica 07(- si svolgerà per un'intera giornata e porterà sul palco relatori internazionali provenienti dal settore dei mezzi mobili per l’accesso aereo, che condivideranno le loro esperienze su come migliorare la sicurezza e la produttività delle macchine, includendo anche case studies di produttori, noleggiatori e utilizzatori finali. La conferenza è indirizzata alle imprese, alle società di noleggio che vogliono aprirsi a nuovi mercati e a tutti coloro che progettano di fare un vero e proprio new business con le piattaforme aeree. L’evento si terrà in concomitanza con la prima esposizione asiatica IPAF sulle piattaforme, dal 31 luglio al 2 agosto, nel centro fieristico di Singapore.
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Attività inedita per Case nel torinese. Un mini CX18B per la manutenzione del manto erboso di un prestigioso campo da golf
Ferro diciotto
Lavoro “di fino” per i due Case, in particolar modo per il CX18B sul green. Lo scorso settembre, infatti, il Royal Park I Roveri è stato il primo Club del nostro Paese a ottenere il titolo di Leading Golf Course of Italy, posizionandosi al primo posto sia in Italia che nell’Europa continentale.
14 Costruzioni giugno 2013
ue addetti al verde fuori dal comune. Un miniescavatore e una terna Case sono da tempo al lavoro sul campo da golf Royal Park “I Roveri” di Fiano (TO). La terna Case è
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in forze da diversi anni ed addetta alla manutenzione straordinaria del Golf Club. Ad affiancarla, un miniescavatore Case CX18B, costruito nello stabilimento di San Mauro Torinese. Due le applicazioni principali: la movimentazione del terreno prima della posa delle zolle e la pulizia dei fiumi presenti nei 180 ettari della tenuta. Il miniescavatore Case CX18B, è stato scelto per la sua versatilità: ha la carreggiata variabile (con un sistema di bloccaggio che evita i danni e la perdita di parti quando i cingoli vengono retratti), e si è rivelato perfetto anche per operatori saltuari e anche non professionali, grazie alla semplicità di utilizzo e alla manovrabilità. Le macchine Case della Serie 2 da 1,5 t sono dotate di due pompe a pistoni a portata variabile e alta efficienza, per erogare la potenza solo
quando necessario (minori consumi). Il CX18B è inoltre dotato di una pompa a ingranaggi che alimenta i circuiti di rotazione e brandeggio, al fine di assicurare velocità elevate e tempi di ciclo ulteriormente ridotti. Il selettore delle due velocità di traslazione è integrato nella leva di comando del cingolo di destra, per semplificare il cambio marcia in movimento e velocizzare la risposta ai cambiamenti del terreno. Inoltre, la nuova cabina ne permette l’utilizzo anche in inverno con impianto di riscaldamento di serie al sedile sospeso rivestito in tessuto. Un compito importante, su un Course di grande prestigio. Nel 2013, infatti, i Roveri si sono confermati per il quinto anno consecutivo. ^^^ JUO JVT
- VERONA
Takeuchi® Risultati eccezionali, si raggiungono solo con molta forza o semplice ingegno. A volte con entrambi.
Una nuova rete commerciale di professionisti formata da 30 Concessionari Ufficiali a vostra disposizione che conoscono le esigenze delle aziende, sono in grado di offrirvi informazioni tecniche e consigli adeguati per scegliere il macchinario adatto alla vostra impresa. La vasta gamma di escavatori da 8 a 160 q. copre qualsiasi soluzione di cantiere. Presso tutti i concessionari Takeuchi® è possibile trovare un’ampia gamma disponibile di ricambi originali. La rinomata qualità ed affidabilità degli escavatori Takeuchi® rende il prodotto perfetto per l’impresa moderna. MIDI EQUIPMENT SPA | Via Pacinotti 19 - 37135 Verona (Italy) - T +39 045 8230542 - F +39 045 8206070 - info@midiequipment.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
IEC 62061 e ISO 13849. Il nuovo joystick 4THEC5 SIL2 di REXROTH è un componente chiave per le nuove macchine operatrici e offre una soluzione unica. Questo componente risponde alla certificazione SIL2/PL d e include le funzioni secondarie della manopola. Si tratta di un’unità plug & play, perché il modulo elettronico gestisce i segnali provenienti dal joystick e fornisce l’interfaccia con la macchina tramite un unico connettore a 4 pin. Grazie alle caratteristiche di SIL2
comandati da un joystick. Il joystick 4THEC5 SIL2 è compatto e robusto ed è stato validato per 5 milioni di cicli. È adatto a un’ampia varietà di applicazioni avanzate, in particolare per le macchine da costruzione e sollevamento. È compatibile con i protocolli BODAS, CANOpen e J1939 e può essere utilizzato in abbinamento alla preesistente gamma Rexroth di manopole multifunzionali, per ottenere qualsiasi configurazione HMI un
Far leva... sulla qualità La tecnologia degli azionamenti e dei controlli di Bosch Rexroth che muove macchine e impianti di qualsiasi dimensione, ha recepito in pieno i nuovi standard per la sicurezza delle macchine. Ecco la nuova generazione di joystick elettronici Rexroth certificati SIL2 a quando la Direttiva Macchine Europea 2006/42/EC è entrata in vigore il 29 dicembre 2009, i costruttori devono valutare il rischio derivante dal loro prodotto. Una misura importante per la riduzione del rischio è la sicurezza funzionale basata sugli standard armonizzati
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e Performance Level d, il joystick supporta i costruttori di macchine operatrici che si affacciano alla valutazione del livello di sicurezza dei loro prodotti per conseguire la certificazione alla conformità europea. Questo livello di sicurezza si applica a tutti i controlli
Standard di sicurezza e Direttiva Macchine I sistemi di controllo relativi alla sicurezza possono essere valutati sugli standard di functional safety come la EN ISO 138491 e l’IEC 62061, al fine di adempiere pienamente le richieste contenute nella Direttiva Macchine europea (2006/42/EC) in relazione all’assemblaggio e commercio di macchinari entro l’Unione Europea. L’EN ISO 13849-1 si riferisce agli aspetti di sicurezza relativi ai controlli e a tutti i tipi di macchinari che utilizzano la tecnologia meccanica, idraulica, pneumatica ed elettrica. La performance di sicurezza è misurata dal Performance Level (PL). L’IEC 62061 si applica all’uso di sistemi di controllo elettrici, elettronici e all’elettronica programmabile (E/E/PE), e analizza l’intero ciclo di vita del prodotto. La performance di sicurezza è valutata dal Safety Integrity Level (SIL).
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costruttore voglia conseguire. Per assicurare la massima affidabilità, il joystick 4THEC5 SIL2 incorpora la tecnologia dei sensori senza contatto. L’architettura interna al prodotto presenta un controllo incrociato di tutto il flusso dei dati. Per ogni elemento di controllo due sensori di posizione mandano segnali separati ai microcontroller, che controllano la consistenza dell’informazione utilizzando un software appositamente sviluppato da Bosch Rexroth. Questa architettura ridondante assicura che i segnali sul bus siano assolutamente sicuri, così come definito dagli standard applicati. ^^^ IVZJOYL_YV[O P[
Tutti i Bauma l Bauma, Casagrande ha presentato le sue ultime “evoluzioni” e ha confermato il suo ruolo tra i primi player mondiali tra i produttori di macchine per l’ingegneria geotecnica. Alla 30° edizione della fiera (appuntamento mai mancato da Casagrande), l’azienda ha presentato le nuove B450XP e V16/10. Ciò che rende CASAGRANDE un “top player” non è soltanto la tecnologia avanzata e la vasta gamma di macchine, ormai in grado di offrire soluzioni personalizzate per ogni esigenza nell’ambito dell’ingegneria geotecnica: i clienti del gruppo contano su una storia lunga 50 anni di esperienza, conoscenza ed efficacia. Casagrande è stata fondata nel 1963: il 2013 è dunque un anno ricco di significato ed importanza per l’azienda di Fontanafredda. Le ultime novità presentate al Bauma hanno consentito a al gruppo di rafforzare le relazioni commerciali esistenti e di crearne di nuove. Sin dall’inizio della sua storia, l’innovazione tecnologica e l’attenzione alle specifiche richieste dei clienti sono stati parte del brand del produttore italiano di macchine per fondazioni. ^^^ JHZHNYHUKLNYV\W JVT
A
Un’idea in testa È stata implementata la gamma delle torce della linea FatMax di Stanley con un nuovissimo modello: la torcia a luce frontale. È regolabile e rotante e permette ai professionisti di svolgere comodamente e con sicurezza il proprio lavoro. È durevole e robusta, resistente alla polvere ed infrangibile, ha ben 8 ore di autonomia. Dotata di un interruttore di accensione rotante evita attivazioni indesiderate ed è confortevole da indossare grazie alla fascetta antiscivolo. Inoltre, è stata dotata di tecnologia LED 80 Lumens, il che la rende più efficiente da un punto di vista energetico e garantisce una minore dispersione di calore.
Innesti rapidi
Polvere? Non più Gli innesti rapidi della serie faccia piana FHV prodotti dalla Faster sono stati studiati per le applicazioni dove, per ragioni di sicurezza o di tutela dell’ambiente, è necessario evitare dispersioni di fluido durante le fasi di connessione e disconnessione. Caratterizzati da un’estrema facilità di pulizia, sono il prodotto ideale per applicazioni in ambienti polverosi ed in presenza di sporco. La conformità alle normative ISO 16028 e HTMA ne garantisce l’intercambiabilità a livello mondiale. I test effettuati dalla Faster indicano accoppiamenti nettamente superiori rispetto al tradizionale impiego degli accoppiatori a vite.
www.faster.it
Torce
www.stanley.it
Uno sguardo alle novità di prodotto e alle principali soluzioni per la meccanica industriale
www.idrobasegroup.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
MACCHINE... A PEZZI
Idropulitrici
Nata Libera Libera è l’idropulitrice che fa parte della nuova gamma ad acqua fredda di Idrobase Group. Come tutte le idropulitrici con il marchio Idrobase, Libera presenta la pompa a vista, comoda soprattutto per le manutenzioni e impianto elettrico semplificato. Robustezza, longevità e semplicità di utilizzo contraddistinguono quindi questa nuova gamma di idropulitrici, risultato dell’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia e orgogliosa rappresentazione del made in Italy nel mondo. È consigliata per utilizzi gravosi e continuativi, ideale, per esempio, per effettuare idrosabbiatura. Ha telaio tubolare, una pompa industriale da 1.450 giri/min e trasmissione pompa-motore diretta.
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Inclinometri
Incline alla qualità Si espande la gamma di inclinometri Bosch con il GIM 60L Professional. Il nuovo strumento è dotato di raggio laser integrato che permette di trasferire pendenze fino a 30 m di distanza. La guida in alluminio dell’inclinometro, lunga 60 cm e dotata di display digitale e bolla integrata, può essere messa in piano anche su superfici irregolari, grazie alla presenza di piedini di appoggio retraibile e le cinghie di sostegno consentono di fissarlo al supporto.
h.i t c s o b . w w w
Legatrici
Lega a tutto tondino È stato presentato da Lamatassina, alla fiera BAU di Monaco di Baviera di inizio anno, il GRAF System che si propone come l’unico sistema di aggancio del ferro tondino che rende le legature fino a dieci volte più rapide rispetto ai sistemi tradizionali. Il sistema è composto da una pistola graffatrice e dalle inedite e brevettate graffe in policarbonato, ancora più dure e resistenti che garantiscono un fissaggio ottimale dei ferri tondini. Tra i vantaggi c’è una maggior tenuta a minimi costi, un ingente risparmio in termini di tempo, oltre ad una maggiore sicurezza in cantiere.
Sistemi Scr
Getti in marmitta Bersy ha lanciato il nuovo sistema BYNOX, un Scr in grado di garantire la massima riduzione degli NOx emessi dai motori a combustione interna. Il sistema di Bersy prevede l’utilizzo di AdBlue che viene dosato grazie a particolari iniettori comandati da una centralina elettronica. Speciali supporti catalitici, posti nel cuore del sistema, permettono la reazione chimica di riduzione degli ossidi d’Azoto. Il modulo BYNOX può essere applicato su tutti i motori diesel, anche quelli di vecchia generazione, indipendentemente dalla cilindrata.
Catene portacavi
Fanno ordine
Riduttori
I sistemi Kabelschlepp Totaltrax di catene portacavi con cavi installati, hanno tempi di installazione ridotti grazie ai sistemi Totaltrax turn-key. Sono composti da catene protettive che permettono di isolare i cablaggi dall’esterno. Con un ampio range di materiali impiegati (acciaio, poliammide o materiali ibridi) e innumerevoli accessori, Kabelschlepp offre soluzioni individuali, utilizzando componenti adatti ad ogni specifica condizione operativa e ambientale, con risposte garantite. La gamma è inoltre in linea con le specifiche Siemens Indramat.
Elisir di durata Realizzati in cinque taglie, con coppia massima di 427 Nm, i riduttori senza fine serie SMI di Nord Drivesystems presentano una robusta cassa monoblocco in alluminio pressofuso permanente, con una superficie particolarmente liscia che impedisce l’accumulo di sporcizia e facilita le operazioni di pulizia e di lavaggio. Grazie alla concezione modulare, sono facilmente configurabili in base alle esigenze applicative. Nuovi cuscinetti d’uscita, più grandi, permettono ai progettisti di scegliere diametri dell’albero maggiori rispetto alle serie precedenti, assicurando, al contempo, una durata notevolmente prolungata.
Assali
And the winner is ... Tra i prodotti di punta rivolti al mercato delle macchine da costruzione presentati da Comer Industries al Bauma di Monaco di Baviera, spicca la serie di assali di nuova generazione S-128, che ha ottenuto una Nomination nella categoria
Design del Bauma Innovation Award. L’assale S-128 offre la combinazione di prestazioni di coppia, frenatura ed efficienza
www.nord.com
schlepp.it
www.lamatassina.it
www.kabel
N EWS
www.bersy.com
ATTUALITÀ&PRODOTTI
più alte della categoria. In versione rigida e sterzante, è adatto a equipaggiare macchine operatrici di mtt fino a 11 t e potenza di trazione installata fino a 66 kW. Due S-128 sono stati montati sulla nuova betoniera semovente Argo 2000, frutto della collaborazione con Fiori Group e la joint venture Ajax Fiori Engineering India.
www.comerindustries.com giugno 2013 Costruzioni 19
®
Vieni a farci visita sulla pagina COSTRUZIONI e diventa nostro fan! Ecco il riepilogo dei contenuti pubblicati online nell’ultimo mese
Ne parliamo su
FACEBOOK… I vostri preferiti Le foto e gli argomenti proposti dalla redazione che più hanno destato l’attenzione dei nostri “seguaci”
L’attualità riscontra interesse tra i nostri follower: dalle ultime novità di prodotto alle interviste ai big player, fino agli eventi più strettamente di mercato come le aste online dedicate al movimento terra.
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Casa Editrice la fiaccola | Home |
…e sul web Sarà presto online la Guida al Noleggio 2013, visualizzabile nel menù a sinistra sull’homepage del nostro sito web www.costruzioniweb.com: sarà presente in versione sfogliabile, così come le edizioni precedenti. La Guida rappresenta un efficace manuale di pronta consultazione che riporta i noleggiatori italiani (divisi per regione e per tipologia dei prodotti offerti) e gli altri attori principali del mondo noleggio.
Selezionati per Voi Una raccolta degli album consultabili su Facebook
La collezione di album si arricchisce di quello dedicato ai WalkAround pubblicati nel corso del 2013. Ricordiamo che sempre su FB è possibile visualizzare le copertine di tutti i WalkAround degli ultimi anni.
Sondiamo i vostri pareri Proponiamo sondaggi per sapere come la pensate. Seguiteci e diteci la vostra!
giugno 2013 Costruzioni 21
M
STRATEGIE
Evoluzione in atto L’emisfero Construction di Fiat Industrial si libera dai vincoli commerciali dell’accordo Kobelco. Il marchio New Holland approda così a nuovi mercati passato un anno da quando abbiamo intervistato Mario Gasparri, da poco nominato presidente di CNH Construction Equipment. In quella sede il neo presidente, che in precedenza ricopriva la medesima posizione in CNH International, aveva sottolineato l’intento di rendere più globale l’emisfero Construction di Fiat Industrial per compensare la cronica flessione di alcuni mercati. Da allora Mario Gasparri è stato anche nominato, a gennaio 2013, Head of CNH Construction Equipment business per l’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Lo scorso aprile, in occasione del Bauma 2013, abbiamo incontrato
È
Mario Gasparri, presidente di CNH Construction Equipment.
CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT La gamma di macchine movimento terra “arancioni” è apprezzata nel mondo intero. Secondo Gasparri questo brand ha un potenziale ancora inespresso sul mercato italiano. In Cina e India CNH ha deciso di commercializzare solo i prodotti del brand Case.
nuovamente Gasparri che ci ha spiegato la sua visione del mercato globale, gli estremi dell’accordo con Kobelco e le future vie di sviluppo dei marchi Case e New Holland. Tutti i costruttori di macchine movimento terra adeguano la rete alle
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potenzialità dei mercati. Quali sono le sue considerazioni dopo un anno da presidente? Guardando al mercato globale, penso che la nostra rete di concessionari abbia buoni margini per aumentare l’efficienza adattandosi maggiormente alle esigenze dei singoli territori. La situazione più delicata è senza dubbio quella europea. Ci sono mercati come quello spagnolo che sono letteralmente scomparsi. Per la Francia prevediamo un calo delle vendite compreso tra il 5 e il 10%. Una flessione è prevista anche per Inghilterra e Germania. La Russia non è un mercato stabile ma il settore estrattivo è una sicurezza. Gli unici mercati in crescita sono quelli
scandinavi e alcuni mercati africani (area Maghreb e Sud Africa). Per quanto riguarda il mercato italiano, sappiamo tutti che sta vivendo un momento difficile. Quale sarà il futuro della distribuzione in Italia? Il marchio New Holland ha un riscontro in linea con le nostre aspettative in Italia, mentre il brand Case ha senza dubbio delle potenzialità inespresse. A mio parere, la futura rete di distribuzione italiana è fatta di grandi dealer indipendenti con la forza di mantenere una flotta efficiente di macchine a noleggio. Dato l’avanzamento discontinuo dei grandi lavori e delle costruzioni, sono infatti convinto che nel futuro a medio termine aumenterà il numero di imprese che sceglierà il noleggio di macchine movimento terra. Il marchio New Holland sta guadagnando terreno negli Stati Uniti con le macchine compatte, mentre in Sud America state costruendo il secondo stabilimento. Come risponde il mercato? Nel Nord America abbiamo una copertura del territorio ormai completa e il mercato
ATTUALITÀ&PRODOTTI
è in ripresa. Stiamo lavorando per avere una presenza più omogenea ma i segnali positivi non mancano. Durante la crisi avevamo acquisito due importanti dealer con problemi di bilancio, ma in seguito queste società sono state cedute al concessionario più grosso che abbiamo, con sede in California. In America Latina i lavori non mancano. Per rispondere alle esigenze di realtà costruttive sempre più strutturate, stiamo modificando la nostra rete per coprire il territorio con un numero inferiore di dealer, ma più presenti sul territorio (assistenza e noleggio). Un esempio su tutti può essere il Brasile, un mercato in cui noi guadagniamo sempre più quote e siamo presenti con 7 dealer e 30 outlets per Case e 12 dealer e 51 outlets per New Holland. Veniamo al continente asiatico e alle nuove opportunità del nuovo accordo con Kobelco. Il continente asiatico è quello dove il potenziale di crescita è più elevato. Dal primo gennaio 2013 una nuova fase di cooperazione definisce l’accordo tra CNH Global e Kobelco CM, terminando i diritti di esclusività territoriale e permettendo a New Holland di gestire direttamente i mercati di Asia/Pacifico. Questo, da una parte ci permette di continuare a utilizzare i
progetti degli escavatori già industrializzati senza limiti temporali e dall’altra apre al brand New Holland le porte a tutti i mercati del mondo e, in particolare, a quelli asiatici. Per ora in Cina e India abbiamo scelto di continuare a commercializzare esclusivamente la gamma Case perché apprezzata. Con New Holland pensiamo di conquistare gli altri mercati e sviluppare quello australiano. State lavorando per stringere accordi con altri costruttori per lo sviluppo di escavatori o pensate di sviluppare la futura generazione internamente? L’evoluzione dell’accordo di coproduzione con Kobelco Construction Machinery, ci porta oggi a valutare a valutare diverse opzioni, facendo leva sulle diverse risorse disponibili offerte da Fiat Industrial. È troppo presto per parlarne, preferisco non anticipare nulla. Oggi gli escavatori New Holland sono prodotti a San Mauro, Calhoun (Georgia, USA) e Belo Horizonte (Brasile). Gli attuali modelli Short Radius con marchio New Holland saranno ancora prodotti da Kobelco per almeno 5 anni (Kobelco si è inoltre impegnata per fornire i ricambi di queste macchine per almeno 10 anni). Gli escavatori Case sono sempre di matrice Sumitomo. I prossimi investimenti
N EWS
industriali sono previsti per il preannunciato nuovo stabilimento brasiliano di Belo Horizonte e per una nuova struttura produttiva in India.
NEW HOLLAND CONSTRUCTION Negli ultimi anni, la gamma di macchine “gialle” si è completamente rinnovata. Con il ridefinirsi dell’accordo con Kobelco, da gennaio 2013 i prodotti New Holland possono essere commercializzati anche nel continente asiatico.
Oggi la qualità dei carburanti restringe l’utilizzo delle macchine più moderne in Asia e Africa. Dove saranno raffinati prima i carburanti a basso tenore di zolfo? A mio parere il primo Paese potrebbe essere l’India, seguito dalla Cina, quindi dal continente africano e dall’Australia dove, sembre incredibile, ancora oggi non vige nessuna limitazione normativa sulle emissioni. CNH ha una finanziaria captive. È un asso nella manica anche di questi tempi? Purtroppo il problema per molti clienti è l’accesso al credito. Gli istituti tendono a fare di un’erba un fascio e non sono propensi a supportare il settore delle costruzioni in genere. Con CNH Capital, noi puntiamo ad assicurare costi di finanziamento contenuti sia per i clienti sia per i dealer. Oggi più che mai può essere d’aiuto lavorare con interlocutori che conoscono il valore delle macchine e l’importanza strategica di sviluppare servizi d’assistenza e noleggio.
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Peso operativo Potenza netta Forza di strappo
2.665 kg 17,4 kW 2.453 daN
WALKAROUND DI
MATTHIEU COLOMBO
Š Costruzioni
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YANMAR SV26 Š Costruzioni
GIUSTO EQUILIBRIO TRA PRESTAZIONI E DIMENSIONI
Il miniescavatore Yanmar ha diverse frecce da portare al suo arco. Rispetto al B25V cresce per potenza e prestazioni. Ideale da trasportare entro le 3,5 di ptt
WALKAROUND
I PLUS
di
Motore costruito dalla stessa Yanmar, 1 affidabile, senza Dpf, che consuma meno di 4 litri ora di gasolio e con cambio olio portato a 500 ore. Forza di strappo di 2.453 daN (+24% 2 rispetto al B25V) e pressione idraulica portata a 20,6 Mpa (+10%). Nuovo braccio e richiamo benna 3 maggiore portano la profondità di scavo al plinto a 2.250 mm (+42%). Peso reale di 2,66 t, ideale per 4 trasportare l’SV26 su strada con veicolo commerciale o rimorchio. Velocità operativa aumentata (nuova 5 taratura dell’idraulica Vipps) e velocità di traslazione al top della categoria. Più forza di strappo, ma sbalzo 6 posteriore torretta diminuito di 170 mm. Zavorra aggiuntiva (100 kg) disponibile. Motorino d’avviamento potente (2,2 kW) 7 in rapporto alla cilindrata del motore e impianto elettrico ben dimensionato. Cabina spaziosa con accesso 8 migliorato e nuovo monitor Lcd utile come interfaccia diagnostica. Autonomia praticamente infinita con 9 un serbatoio da 39 litri di capacità (+35%) e consumi di 4 litri ora. Nuovo disegno della lama che permette 10 escursioni superiori sia verso l’alto (+15%) sia verso il basso (+13%).
YANMAR SV26
Potente il giusto Il nuovo Yanmar SV26 sostituisce il noto B25V. Tra i due modelli, il motore rimane lo stesso 3TNV82A di comprovata affidabilità. La potenza sale del 15% arrivando a 17,4 kW netti. Stare sotto la soglia dei 18 kW permette di utilizzare motori Stage IIIA, senza filtro antiparticolato o ricircolo dei gas di scarico
1
MOTORE SENZA DPF Nelle macchine movimento terra
2
CONSUMI SOTTO I 4 LITRI/ORA Yanmar dichiara per
3
CAMBIO OLIO A 500 ORE L’intervallo di cambio olio motore raddoppia grazie a superfici radianti proporzionate e disposte in modo che lo stesso olio non superi mai i 110° di temperatura d’esercizio.
più compatte i motori Yanmar sono tra i più diffusi. In questo caso si tratta di un 3 cilindri aspirato da 1,33 litri con iniezione diretta. l’SV26 un consumo di carburante inferiore ai 4 l/h. Con l’opzione del ritorno automatico (Auto Idle) al regime minimo, i consumi calano ulteriormente.
Iniezione gasolio diretta
Vasca compensazione refrigerante con ricircolo dei vapori
Serbatoio olio idraulico plastico
© Costruzioni
Rabbocco e controllo livello olio motore ben accessibili Chiusura del cofano registrabile
28 Costruzioni giugno 2013
io idraulico Scambiatore ol
Serbatoio gasolio plastico: leggero e anticorrosione
Radiatore liquido di raffreddamento
Scarico refrigerante con valvola ecologica
© Costruzioni
ni uzio ostr ©C
Cinghia di fissaggio serbatoio
Temperature sotto controllo
Ventola di raffreddamento con protezione
© Costruzioni
lato dello scambiato re olio idra ulico
© Costruzioni
RAFFREDDA DI PIÙ I nuovi radiatori maggiorati sono raffreddati da una ventola plastica soffiante (6 pale) che aspira dalla parte anteriore della torretta. L’olio motore non supera mai i 110°C, mentre liquido di raffreddamento e olio idraulico non superano mai i 95° di temperatura d’esercizio. Questo allunga la vita potenziale delle componenti del circuito idraulico e delle attrezzature utilizzate.
PER CONSUMARE ANCORA MENO Tra gli equipaggiamenti opzionali, l’Auto Idle riporta il regime motore al minimo se i manipolatori restano inattivi per 4 secondi. Appena si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente. Questo accorgimento permette di ridurre i consumi di carburante. giugno marzo 2013 Costruzioni 29
© Costruzioni
YANMAR SV26
ASPIRAZIONE VANO MOTORE CON LABIRINTO A sinistra del blocco di brandeggio del braccio si trova una griglia d’aspirazione aria. Il flusso d’aria fresca aspirato dalla ventola dei radiatori passa prima dal distributore idraulico per poi attraversare l’intero vano motore.
La grande novità è nell’architettura dell’impianto idraulico con pompe e distributore molto vicini al serbatoio. Rispetto al B25V, la pressione idraulica aumenta del 10% arrivando a 20,6 Mpa. La velocità nei movimenti aumenta e di pari passo la produttività. La forza di strappo cresce del 24% P3
Aria fresca
© Costruzioni
© Costruzioni
S
Serbatoio plastico dell’olio idraulico posto sopra le pompe (no cavitazioni)
P2 S
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Braccio e penetratore
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Motore
Penetratore e benna Motore
COMPONENTI VICINI, PIÙ EFFICIENZA Il serbatoio dell’olio idraulico non è più in metallo ma in plastica (nessuna corrosione e condensa) e la sua posizione è ora nella parte sinistra della torretta, molto vicino alle pompe. Questo diminuisce la lunghezza delle tubazioni e riduce le perdite di carico.
© Costruzioni
30 Costruzioni giugno 2013
Motore
© Costruzioni
ABITABILITÀ E PULIZIA Rispetto alla macchina di generazione precedente, lo spazio per le gambe è aumentato e i poggiapiedi sono parte del tappeto in gomma. Questo è integrale e con i bordi rialzati per estrarre facilmente lo sporco dalla cabina. Sotto al tappeto, la botola (nel tondo) d’accesso a distributore idraulico e motore di rotazione.
Braccio, rotazione e penetratore
IDRAULICA VIPPS CON POMPE IN SERIE Le pompe P1 e P2 sono a portata variabile, mentre la P3 è a ingranaggi. Quando la P3 non è utilizzata per la lama o rotazione, la sua portata si somma alla P2 per dare più velocità allo scavo. La gestione VIpps garantisce movimenti progressivi e simultanei.
by
WALKAROUND
PUNTI DI FORZA
• FORZA DI STRAPPO 2.453 daN • PRESSIONE IDRAULICA 20,6 Mpa
ATTENZIONE AI CONSUMI L’impianto idraulico dell’SV26 è costituito da tre pompe idrauliche calettate in serie sul motore e un distributore a centro aperto. Due pompe a doppio pistone sono a cilindrata variabile (portata massima di 33,7 l/min ciascuna), mentre la terza è ad ingranaggi, quindi con portata fissa (22,5 l/min). L’esclusivo Vipps (riquadro in verde) non fa girare l’olio “a vuoto” ed aumenta la produttività. © Costruzioni
© Costruzioni
L’idraulica che fa risparmiare
IL MOTORE DI ROTAZIONE è montato in parallelo al distributore in posizione accessibile ma protetta. La velocità di rotazione torretta è di 9,9 giri al minuto, valore superiore alla media di categoria. Si tratta di un componente della Kayaba costruito in Giappone.
D
Il distributore a centro aperto è poco distante dalle pompe, in un vano ben accessibile
giugno 2013 Costruzioni 31
YANMAR SV26
Prima le prestazioni Raggio di rotazione frontale minimo (brandeggio) 1.600 mm
Sbalzo posteriore torretta 1.160 mm
La gamma SV di miniescavatori Yanmar è caratterizzata da macchine con torretta tradizionale. Queste sono alternative alle macchine ViO della gamma girosagoma. Chi sceglie una SV cerca il miglior rapporto tra prestazioni e peso operativo. Rispetto al vecchio B25V, l’SV26 ha piÚ forza di sollevamento e uno sbalzo posteriore torretta inferiore di ben 170 mm 32 Costruzioni giugno 2013
Sbalzo posteriore 410 mm
170 mm in meno del B25V
Larghezza massima 1.500 mm
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WALKAROUND
ANCORA PIÙ VELOCE Con le nuove tarature dell’idraulica Vipps i movimenti di braccio, penetratore e rotazione sono rapidi e simultanei. La maggiore produttività dell’SV26 è anche merito di una velocità di traslazione cresciuta a 2,9 km/h in prima (+16%) ed a 4,9 km/h in seconda marcia (+10%). LAVORA IN UNA CARREGGIATA Come anticipato, chi sceglie l’SV26 non cerca un girosagoma. È importante sapere che con richiamo e brandeggio del braccio la macchina lavora anche nei limiti di una strada locale urbana da 2.750 mm.
È disponibile una zavorra supplementare da 100 kg
Carreggiata maggiorata a 1.250 mm (suole 250)
Più forza di trazione
© Costruzioni
2.568 DAN MISURATI ALLA BARRA I cingoli in gomma dell’SV26 sono di tipo tradizionale con disegno asimmetrico e rispetto al B25V la carreggiata è aumentata di 40 mm. Per rispondere alle esigenze della clientela del B25V, la forza di trazione alla barra è aumentata. Pass o 1.5 90 m m
1°-2,9 Km/h V
ELOC E 2°-4,9 Km/h
335 mm (+15%)
Escursio ne lama aumenta ta
© Costruzioni
350 mm (+13%)
giugno 2013 Costruzioni 33
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La profondità massima di scavo è sempre di 2.600 mm ma quella al plinto cresce di 670 mm e l’altezza di scarico di 140 mm. Il layout idraulico è ordinato. Protezioni integrali per i martinetti
PROFONDITÀ AL PLINTO I bracci dei miniescavatori
Protezione
©
© Costruzioni
i ion uz str Co
Yanmar si distinguono per la qualità costruttiva. stelo e cilindro integrale Il 75% delle saldature sono robotizzate, piede e testa rinforzata del boomerang sono in fusione. Rispetto al vecchio di serie modello B25V il braccio conserva la notevole apertura, ma nuove geometrie e il richiamo benna fanno guadagnare il 42% di profondità di scavo al plinto Kit protezione a richiesta arrivando ai vertici di categoria con 2.250 mm.
© Costruzioni
YANMAR SV26
Braccio esemplare
NULLA È LASCIATO AL CASO Che l’SV26 sia fatto per durare nel tempo lo si capisce anche dalla cura costruttiva. Qui sotto si nota come ogni tubazione idraulica del braccio e dei circuiti ausiliari abbia un alloggiamento preciso e sia protetta da maglie metalliche. Le tubazioni dei martinetti sono tutte coperte da foderi antiscoppio.
Protezione stelo e cilindro integrale rinforzata di serie
© Costruzion i
by
WALKAROUND
FARO IN LINEA CON LO SCAVO Come sugli altri miniescavatori Yanmar, il braccio dell’SV26 include un faro di lavoro nella parte centrale del boomerang. Si tratta di uno dei primi fari a Led della categoria.
Portata regolabile SI PUÒ BLOCCARE LA PORTATA IDEALE Grazie a un pulsante posto sul manipolatore di destra, una volta regolata la portata corretta per l’attrezzatura montata, la si può bloccare.
© Costruzioni
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di serie include una linea idraulica ausiliaria a portata regolabile che include una “mezza linea” supplementare per l’utilizzo di attrezzi con doppia alimentazione idraulica. A richiesta, per questa linea, si può avere il comando dell’attrezzo proporzionale (trimmer su manipolatore). Una seconda linea ausiliaria a portata regolabile è disponibile.
© Costruzioni
CIRCUITI IDRAULICI AUSILIARI L’allestimento
CONCEZIONE ESEMPLARE Il blocco del brandeggio in fusione è stato completamente rivisto. Rispetto al B25V (foto nel tondo) il passo in avanti è notevole. Ora tutte le tubazioni idrauliche sono ben protette.
era Com’
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75° di brandeggio a destra, 47° a sinistra
A) ( B d 7 7
in versione tettuccio e in versione cabina, rispettivamente con sedile in skai INA IN CAB e tessuto. L’abitabilità della cabina è notevole per un mini da 2,6 t. L’ergonomia è migliorata con manipolatori Rexroth, Pulsante sedile ampio con sospensione regolabile seconda marcia su leva lama e appoggia polsi ad altezza variabile. La pressione acustica è di 77 dB(A) e la cabina è sospesa su supporti elastici.
schienale alto
Consolle monitor lcd
Tre diffusori orientabili a 360°
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migliore accessibilità
Spazio e visibilità La cabina è migliorata in termini di sicurezza, accessibilità, qualità delle finiture, ergonomia e comfort. La struttura rinforzata è montata su supporti elastici
Uno dei quattro supporti elastici della cabina
36 Costruzioni giugno 2013
© Costru zioni
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ROPS, FOPS 1 E TOPS La cabina e la versione tettuccio dell’SV26 sono conformi agli standard ISO. Rispondono quindi alle omologazioni ROPS (protezione in caso di ribaltamento della macchina), FOPS 1 (protezione contro la caduta di oggetti dall’alto) e TOPS (protezione contro il rovesciamento laterale). © Costruzioni
YANMAR SV26
poggiatesta di serie
TO
SOLTAN
CABINA DA GRANDE L’SV26 è disponibile
PARABREZZA A SCOMPARSA Il cristallo anteriore è suddiviso in proporzione 70/30. La porzione più grande include il tergicristallo (contatto nel tondo) e si apre facilmente.
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Cristalli incollati (no guarnizioni)
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Plafoniera attiva - predisposizione radio con impianto
Porta documenti
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Sedile con sospensione meccanica regolabile
3 specchi retrovisori
DURANO DI PIÙ E CONSUMANO DI MENO L’allestimento dell’SV26 include un faro a led integrato nel braccio di serie. È inoltre disponibile il kit segnalazione che include il girofaro arancione, due fari a led frontali ed un faro a led posteriore. I fari a led assorbono meno energia e durano più ore dei classici alogeni.
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Vetro destro sdoppiato e scorrevole
Porta bicchiere
Cambio PTO
L’ATTACCO RAPIDO IDRAULICO
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è disponibile. In questo caso, in cabina viene montato il comando elettronico con blocco dell’attrezzo e consenso di sicurezza per lo sblocco. Nelle foto di questo servizio la macchina monta una particolare benna tiltabile della gamma accessori originale.
giugno 2013 Costruzioni 37
YANMAR SV26
HA BUONA MEMORIA La novità più evidente
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in cabina è il nuovo monitor Lcd integrato in una consolle che parte dal manipolatore destro. Grazie a questa nuova interfaccia, l’operatore ha sotto controllo le scadenze di tutti gli intervalli di manutenzione (conto alla rovescia dalle ore operative), la temperatura del refrigerante motore, il livello carburante e può visualizzare le ore in cui la macchina ha lavorato in ogni giorno dell’anno, suddivise tra mattino e sera. È molto interessante per i noleggiatori.
COMANDI ROBUSTI E SEMPLICI Sulla consolle di destra ci sono i comandi di fari, girofaro, tergiscristallo con lavavetro, riscaldamento, selezione Pto e attivazione Auto Idle.
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Tutto sotto controllo
38 Costruzioni giugno 2013
NON SCORDA NULLA Da sinistra in senso orario: il calendario per selezionare la giornata d’interesse, il dettaglio del giorno di lavoro. Seguono gli intervalli per ogni manutenzione con (sotto) le ore operative memorizzate in base alle singole icone. La schermata di impostazione lingua, ora e segnale retromarcia. A chiudere il livello carburante.
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Pompa ingrassaggio in sede dedicata
Filtro del gasolio trasparente con rubinetto di spurgo e pompa elettrica di reinnesco
Perché un braccio di un escavatore mantenga le sue caratteristiche e prestazioni con il crescere delle ore operative è essenziale un regolare ingrassaggio. Per questo, Yanmar ha messo in posizione protetta i molteplici punti d’igrassaggio e ideato un alloggio dedicato alla pompa manuale di generose dimensioni.
CHIAVE UNICA La chiave d’accensione è la stessa che apre la porta della cabina, il cofano posteriore (motore) e quello laterale (serbatoio gasolio). © Costruzioni
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FATTO PER DURARE NEL TEMPO
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Rifornimento (sotto chiave) a 1.150 mm da terra
Dettagli che contano © Costruzioni
Batteria ben accessibile e staccabatteria sotto chiave
L’SV26 non teme i frequenti avviamenti e i climi più rigidi grazie a un motorino d’avviamento da ben 2,2 kW di potenza per un motore da 1,3 litri. Anche l’alternatore (40A) è ben dimensionato e la batteria è da 56Ah. Gli impianti sono IP67, resistenti al lavaggio con solventi.
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Vano fusibili sotto sedile e cablaggi identificati da colore
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ALTERNATORE DA BEN 40A L’alternatore è trascinato dalla cinghia dei servizi con tensione regolabile a vite (foto sopra). È montato tra radiatori, motore, cabina e serbatoio gasolio ma l’accessibilità resta buona.
AVVIAMENTO POTENTE
giugno 2013 Costruzioni 39
Peso Potenza Motore Yanmar Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR - Ricircolo gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abbasamento lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico
2,66 t 17,4 kW 3TNV82ABPBVA 1,33 l 3 82 x 84 mm 2.400 giri/min 6,72 m/s 2 conv conv dir 1 no no natural var + fix 2x33,7+ 22,5 l/min convenzionale centro aperto 20,6 Mpa 2.600 mm 2.250 mm 4.510 mm 2.840 mm 2.453 daN 1.472 daN 2,9 - 4,9 km/h 9,9 giri/min 1.590/2.030 mm 3 1.500 mm 250 mm 1.160 mm 735 - 470 mm 4.275 mm 2.435 mm 1.500 - 228 mm 335 - 350 mm 1.380 mm 1 x 56 Ah 40 A 39 l 39/n d l
www.yanmar.eu
Garanzia a piacere INTERVALLI PROLUNGATI
Grazie alla potenza motore inferiore ai 18 kW, l’SV26 può essere omologato Stage IIIA (no Dpf e relativi costi). Grazie ai radiatori maggiorati che mantengono le temperature dei liquidi più basse rispetto al passato, l’intervallo del cambio olio motore passa dalle 250 alle 500 ore e le prestazioni dell’olio idraulico sono garantite 1.000 ore. Alla garanzia standard di 1 anno si possono aggiungere le garanzie integrali Plus (2° anno e 2.000 ore, 2° e 3° anno e 3.000 ore, 2°, 3° e 4° anno e 3.500 ore) o i pacchetti Plus dedicati alla catena cinematica (3 anni o 3.000 ore, 3° e 4° anno e 3.500 ore). © Costruzioni
YANMAR SV26
© Costruzioni
Il mini Yanmar SV26 in numeri
• CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore GUARDA IL SITO DEDICATO ALLE MACCHINE YANMAR
Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità la concessionaria Yanmar Commercial System con sede a Montichiari (BS) e la Cava Lorenzoni di Lonato (BS).
Più di
*Agriaffaires + MachineryZone ** Fonte Xiti, gennaio 2012
Più di
235 000*
7,6 milioni*
Liebherr - L576 2008 7 000 h
Caterpillar - 330D LN 2007 8 533 h
Hitachi - ZX 280LCNM-3 2007 4 283 h - 28 t
Cifa - AUTOBETONIERA 1999
Soilmec - model G
Vögele - S 1600 1993 8 900 h
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44 50 56 62 66
Motori Passiamo in rassegna le novità presentate a Bauma per il construction
Powertrain Il leader dei sistemi per il mercato free, presenta le gamme per il settore
Frese Il nuovo sistema di drenaggio dell’isola di Malta scavato da una Sandvik MT520
Vendite all’asta Cosa avremmo acquistato alla vendita Ritchie Bros. dello scorso 9 maggio
IN QUESTO NUMERO...
giugno 2013
Caricatori gommati Come cambiano le nuove pale gommate Hitachi ZW220-5 e ZW250-5
MACCHINE OMPONENTI C
MOTORI
DI CRISTIAN FURINI
TUTTI PRONTI. AL BAUMA 2013 I MOTORISTI DEL CONSTRUCTION HANNO SVELATO LA LORO FILOSOFIA PER IL 4° STEP DELLE EMISSIONI IN VIGORE DAL 2014 onto alla rovescia in sei soli mesi. È quanto manca all’inizio della prossima fase di normative internazionali, volte a ridefinire i livelli sulle emissioni dei motori diesel off road. La normativa Stage IV 97/68EC e Tier 4 Final, abbasserà la quantità di particolato e ossidi d’azoto (NOx) di un ulteriore 80% rispetto alla fase Interim del 2011, portando, di fatto, le emissioni dei due agenti a livelli prossimi allo zero. Molteplici le strade per raggiungere questo obbiettivo. Lo si è visto al Bauma 2013 di Monaco, dove tutti gli attori nel panorama motoristico mondiale hanno presentato soluzioni differenziate per raggiungere lo stage “Final” e rispondere in maniera efficace allo sfortunato paradosso che da sempre attanaglia gli ingegneri meccanici: ogni volta l’NOx diminuisce, il PM aumenta, mentre se i livelli di PM vengono abbassati, livelli di NOx salgono. Tante le varianti di pre e post trattamento, proposte in maniera modulare, anche all’interno delle stesse gamme, anche se due di fatto sono le strade percorse dai costruttori: c’è chi ha configurato la combustione per produrre pochi NOx e molto particolato con la necessità di adottare un Fap (e relativo rigeneratore) e chi ha invece seguito l’approccio inverso, ricorrendo alle iniezioni di urea dell’Scr, in alcuni casi abbinandovi l’Egr raffreddato. ST
C
© Costruzioni
Inizia il giro
FINAL 44 Costruzioni giugno 2013
MACCHINE&COMPONENTI John Deere Power System ha lanciato il nuovo PowerTechTM PWL da 4,5 l, che soddisferà le normative Tier 4 Final/ Eu Stage IV senza Fap (grazie all’ottimizzazione del sistema di combustione). Coprirà tarature da 63 kW a 104 kW per integrare la gamma tra 36 kW e 448 kW. È equipaggiato con un sistema di controllo integrato delle emissioni costituito da Scr, Doc ed Egr.
Al Bauma Cummins ha lanciato il nuovo 6 cilindri da 12 litri QSM12, disponibile in potenze da 335 a 512 Cv (250382 kW). Rispetto al predecessore QSM11 è un propulsore più compatto del 30%. Grazie a un efficace trattamento dell’aria che conta su un turbo con wastegate viene eliminata la necessità dell’Egr. Per il post trattamento impiega Scr e Dpf.
© Costruzioni
C UMMINS: IL 12 SENZA IL RICIRCOLO
PERKINS: FILTRI COMODI Perkins ha presentato l’854F-E34TA progettato per soddisfare gli standard sulle emissioni EU Stage IV e U.S EPA Tier 4 Final su potenze sopra i 56 kW (75 Cv). Il nuovo 4 cilindri da 3,4 litri presenta Scr separato da Doc per offrire una maggiore flessibilità di montaggio nel vano motore. Il risparmio di spazio è ulteriormente migliorato grazie all’assenza del Dpf, resa possibile dall’introduzione delle 4 valvole e del common rail a 1.800 bar. Le prestazioni del modello 854F-E34TA sono state portate a 90 kW (121 Cv) con una coppia massima di 460 Nm, grazie al turbo a stadio singolo con valvola di scarico intelligente.
CAT: COL DPF SENZA FIAMMA © Costruzioni
© Costruzioni
John Deere: la gamma in basso
È rappresentata dal C7.1 la piattaforma comune Cat che soddisferà la normativa “Final” sulle emissioni e andrà a sostituire il C6.6. Il 7,1 litri a 6 cilindri con potenze da 116 kW a 225 kW ha turbo in configurazione singola o doppia. Impiega l’Scr basato sul Def (la soluzione liquida ureica iniettata al collettore). È dotato di un Dpf a rigenerazione passiva (senza bruciatore).
© Costruzioni
LOMBARDINI: SONO 80 Continuano i festeggiamenti per gli 80 anni della casa di Reggio: il gruppo KohlerLombardini al Bauma mostra sia la gamma di monocilindrici raffreddati ad aria, con il nuovo KD15-440 da 8 kW e 441 litri. Presente anche la gamma KDI con common rail da 2.000 bar, Egr a gestione elettronica e senza l’impiego di Fap o Scr. Tre le famiglie con cilindrate da 1,9, 2,5 e 3,4 litri.
giugno 2013 Costruzioni 45
MOTORI
VOLVO PENTA: STOP COME AL SEMAFORO
Per lo Stage Final del 2014 Volvo Penta impiegherà la strada dell’Scr abbinato ad un Egr “alleggerito”, soluzione che consentirebbe di evitare il Dpf. Verrà inoltre introdotta la tecnologia Start/Stop per spegnere il motore quando lasciato al minimo. La soluzione consentirebbe un risparmio in carburante pari al 5% grazie allo spegnimento automatico del motore dopo 5-10 secondi di minimo. Il motore si riavvia immediatamente una volta che il conducente attiva qualsiasi dei comandi della macchina.
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© Costruzioni
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46 Costruzioni giugno 2013
Kubota, a Monaco, ha presentato tutta la gamma di motori con emissioni ancora più ridotte e rispondenti alla classe antinquinamento sotto i 37 kW, ossia rispondenti alla direttiva EPA Tier 4. Esposto anche il propulsore da 2,6 l a 4 valvole dotato di Fap, che è in grado di soddisfare i severi requisiti imposti dall’Ordinanza Svizzera circa i particolati. La nuova gamma di motori impiega inoltre Egr e le 4 valvole per cilindro.
© Costruzioni
KUBOTA: PIACE ANCHE IN SVIZZERA
MACCHINE&COMPONENTI
HATZ: TUTTO NUOVO SENZA DPF Si chiama serie H la nuova famiglia di 4 cilindri con common rail raffreddati a liquido Hatz. Il motore 2.0 l è dotato di common rail Bosch per pressioni di iniezione superiori a 1.800 bar: in combinazione con il sistema di combustione ottimizzata, evita l’impiego del Dpf. La potenza massima è di 75 Cv (56 kW), i consumi ridotti e la manutenzione a 500 ore.
© Costruzioni
MTU ha esposto l’6R 1500. Si tratta di un 6 cilindri della serie 1500, che offre livelli di potenza tra 400-460 kW. Soddisfa i limiti EU Stage IV con l’ausilio dell’Egr abbinato all’impiego della catalisi reduttiva (Scr), ma senza alcun filtro antiparticolato. Le nuove serie MTU 1000, 1100, 1300 e 1500 coprono un range tra 100 e 460 kW e sono state progettate per l’utilizzo in agricoltura silvicoltura, oltre che nel construction, soprattutto per quanto concerne applicazioni specializzate di grosse dimensioni (dumper, escavatori e grandi pale oltre ai veicoli minerari sotterranei).
© Costruzioni
MTU: fumano senza filtro
HONDA: PESTELLI AL TOP Honda ha ampliato la propria gamma di motori da pestelli, grazie al modello GXR120. La cilindrata del nuovo motore è stata aumentata fino a 121 cm³, elevando la potenza del motore a 2,6 kW. Ha configurazione OHC, con l’albero motore a camme posizionato nella testata del cilindro al di sopra della camera.
giugno 2013 Costruzioni 47
© Costruzioni
In esposizione presso lo stand Deutz il sistema modulare DVERT di abbattimento delle emissioni, compatibile con diverse configurazioni di motore. Nella sua configurazione base è composto da un Diesel Oxidation Catalyst (Doc) per i motori inferiori ai 4 l (TCD 2.9 e TCD 3.6) a cui può essere abbinato un Dpf nel caso di mercati restrittivi. Sopra i 56 kW, il TCD 3.6. È dotato di Doc + Scr per conformarsi alle emissioni Livello IV. Se necessario il Dpf va a rimpiazzare il Doc. I motori TCD 6.1 e 7.8 da 4-8 l sono invece dotati di serie di Dpf e Scr. Infine i motori TCD 12.0/16.0 adottano unicamente la soluzione su base urea impiegando due Scr in serie, ma senza il bisogno di Dpf o Egr.
Scania: esperienza dai camion I motori industriali Scania sono pronti per la fase Stage IV e Tier 4 Final. Il tutto con la sola tecnologia Egr e Scr e senza alcun filtro antiparticolato, anche grazie all’esperienza maturata nel settore automotive. Un’installazione indolore poiché Scania impiegherà gli stessi ingombri previsti per i vecchi stage 3A. Il consumo di urea si aggirerà attorno al 5% del consumo di carburante. © Costruzioni
MOTORI
DEUTZ: LE USA TUTTE
JCB: NON CEDONO AL DPF
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Al Bauma Jcb ha annunciato la propria strategia relativa ai motori Tier 4 Final: sono stati rimappati i motori Ecomax, che ora superano i 55 kW (74 Cv), e verrà utilizzato l’Scr incorporato in un’unica marmitta di scarico, in grado di offrire le stesse dimensioni complessive compatte per i progettisti di macchine. I consumi di urea si aggireranno attorno al 2-3% del gasolio bruciato.
YANMAR: OK COL CARB
FPT: PER GLI ITALIANI SOLO UREA I motori delle serie NEF e Cursor della FPT, sono stati tutti equipaggiati con tecnologia HI-eSCR, ed esposti nello stand di FPT Industrial. Il motore a 4 cilindri N45, il sei cilindri N67, i Cursor 9 e 13 hanno in comune un design votato alla compattezza. Ad aiutare il post trattamento l’accresciuta efficienza della combustione la più elevata pme ed i picchi di pressione fino a 2.200 bar del Common Rail. Assenti Egr e Dpf.
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Al Bauma Yanmar si è fregiata del record come primo costruttore ad ottenere la certificazione CARB (dall’Ente California Air Resources Board) su tutta la gamma tra 19-56 kW. Sono stati esposti i modelli 3TNV80F, 4TNV88C, 4TNV86CT e 4TNV98C. Presentato inoltre un nuovo sistema di diagnostica su controllo elettronico, denominato SA-D, abbreviazione di SmartAssistDirect.
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MACCHINE&COMPONENTI
POWERTRAIN
La trasmissione
IN ONDA... DI CRISTIAN FURINI
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...SUI CANALI DEL BAUMA 2013. IL LEADER DEI SISTEMI POWERTRAIN PER IL MERCATO FREE PRESENTA LE GAMME PENSATE PER CONQUISTARE IL SETTORE COSTRUZIONI 50 Costruzioni giugno 2013
MACCHINE&COMPONENTI
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“Più di 20 milioni di sincronizzatori prodotti all’anno per trattori agricoli, macchine movimento terra, autovetture e camion. Siamo leader mondiali con una gamma di prodotti completa da 62 a 170 mm di diametro, che comprende soluzioni a singolo, doppio e triplo cono”. Parole di Salvi G.Piazza, Head of Gear and Drive Solutions di Oerlikon Graziano che aggiunge: “La nostra esperienza ci rende anche esperti nel customizzare le frizioni Power - Shift a seconda delle singole esigenze del cliente finale”.
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A destra, sincronizzatori delle Shifting Solutions, l’assale posteriore GA progettato come soluzione completa e un tram drive.
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CAMBIATE SU MISURA
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otore, cambio e poi Oerlikon Graziano. Ogni macchina che per operare deve variare la velocità necessita di un tool specifico. La gamma di tutti i sistemi powertrain prodotti da Oerlikon Graziano prende il nome di Shifting Solutions. Si tratta di nuove soluzioni per la trasmissione del moto, esposte durante lo scorso Bauma, che combinano l’esperienza di design, ingegneria e produzione della società già leader nel settore agricolo e automotive e che ora si è concentrata sulla presenza crescente nel settore off-highway. Dai sincronizzatori alle frizioni, veri e propri pool tecnologici, prodotti in Italia e India, che permettono di realizzare cambiate di velocità sotto coppia. L’esperienza di Oerlikon Graziano in questo ambito produttivo nasce soprattutto nel settore agricolo, dove i sistemi della Casa torinese permettono il funzionamento, a regime del motore diesel (2.000 giri al minuto) mantenendo al contempo basse velocità di traslazione, quelle necessarie, ad esempio, per aratura, semina o mietitura. E a giovarne sono soprattutto comfort (variazioni di velocità rapide e senza impuntamenti), consumi ed emissioni, poichè il motore, grazie alle Shifting Solutions, opera nel regime “verde”, quello della curva di consumi specifici più bassi. ST
giugno 2013 Costruzioni 51
Ma come un elemento inserito nella driveline può abbattere i costi? I nuovi sincronizzatori Oerlikon consentono di tagliare i consumi di carburante in due modi: ottimizzando il cambio marcia - al fine di ridurre al minimo l’interruzione di coppia - e riducendo drasticamente il verificarsi di coppie passive nella trasmissione. I nuovi sincronizzatori combinano lunga durata ed elevate prestazioni dei tradizionali sincronizzatori Long Life Oerlikon Graziano con un inedito sistema di attivazione delle prestazioni ed efficienza, riducendo i costi di esercizio.
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I L SINCRO -RISPARMIO
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POWERTRAIN
Un cambio al risparmio
“Il risparmio di carburante è in primo luogo divenuto una sfida a livello mondiale per tutti i costruttori OEM del mercato agricolo e veicoli off-highway”, ha sottolineato Salvi G.Piazza. “Il target per i nuovi veicoli industriali è attualmente il risparmio di carburante nell’ordine del 20-30% rispetto alle precedenti generazioni. I nostri nuovi sincronizzatori offrono un concreto miglioramento del taglio dei consumi, in linea con la prossima generazione di trasmissioni per veicoli impiegati nel settore construction”. Una delle ultime release Oerlikon di chiama Servo Sincronizzatore, ed è stata concepita appositamente per le trasmissioni off-highway: utilizza appositi dispositivi interni che garantiscono un effetto auto-energizzante e permettono di incrementare l’efficienza, particolarmente in tutte quelle applicazioni che presentano
52 Costruzioni giugno 2013
elevate coppie passive. La performance di cambiata è migliore rispetto a una soluzione singolo cono; è comparabile a un doppio cono ma con costi più bassi, a parità di ingombri. Altri vantaggi sono i potenziali saving nel sistema di comando, che risulta meno sollecitato, con un minore rumore durante la cambiata e una riduzione dei pesi. Oerlikon Graziano produce circa un milione di sincronizzatori all’anno per trattori agricoli, macchine movimento terra, autovetture e camion. L’azienda, anche in occasione dei recenti appuntamenti fieristici, ha esposto la sua gamma di prodotti che comprende soluzioni a cono singolo, doppio e triplo, nonché la sua gamma di sincronizzatori in carbonio, per aumentare l’affidabilità e la durata delle trasmissioni per il mercato costruzioni e agricolo.
MACCHINE&COMPONENTI DIMMI CHE TRASMISSIONE SEI
A destra, dall’alto, uno Shuttle Drive, un Compact Drive CR 31 con accanto uno Swing Drive e un Torque-Hub, la final drive unit che garantisce l’erogazione di coppia e lunga durata, necessaria per applicazioni off-highway.
© Costruzioni
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Al Bauma di Monaco il gruppo torinese era inoltre presente con il brand Oerlikon Fairfield, leader mondiale nella fornitura di ingranaggi e sistemi di trasmissione per i produttori del settore off-highway e costruzioni industriali di tutto il mondo. Si tratta di una realtà con oltre 90 anni di esperienza e know-how tale per cui la società oggi può dirsi in grado di spaziare dalla progettazione, allo sviluppo e produzione di ingranaggi studiati sulle specifiche esigenze del cliente, di gruppi di trasmissione o di riduttori epicicloidali. Un altro marchio è il Torque Hub, ormai noto in tutto il mondo perchè sinonimo di grande affidabilità, progettazione personalizzata e accurata per le applicazioni più specifiche. Tra gli ultimi arrivati i riduttori Torque-Hub CT65, CT90 e CT130 che garantiscono coppie massime in uscita di 65.000 Nm, 90.000 Nm o 130.000 Nm e una scelta di rapporti di riduzione che copre un range da 70:1 fino a 147:1. Queste soluzioni estendono la gamma di riduttori, prodotti da Oerlikon Fairfield e disponibili sul mercato. La copertura è integrale e su applicazioni “importanti” quali quelle relative a maxi escavatori, trivellatrici, gru o applicazioni off-highway per la miniera o l’estrazione.
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POWERTRAIN
Sopra, esempi di elementi base (corone, pignoni di precisione) Oerlikon Graziano. A destra, un gruppo frizione PowerShift, che verrà montato su una macchina movimento terra.
FILOSOFIA CLONATA DALL’AGRI
CAMBIATE... DI LIVELLO
Come già detto il leitmotiv di Oerlikon è riuscire a conquistare il mercato Mmt, esattamente come è successo con l’agricolo. Il gruppo piemontese dispone di prodotti per la gamma Small Machines (dalle mini macchine alle terne) e quelle per la Large Machines (grandi macchine da cantiere, cava o miniera). Molti sono le forniture per grossi marchi (ad esempio Jcb o Caterpillar) anche per quanto concerne i gruppi frizione Power Shift, che utilizzano le tecnologie di produzione più avanzate, tra cui la saldatura a fascio elettronico: questi gruppi sono montati su tutte le trasmissioni prodotte dall’azienda, che è in grado sviluppare linee di prodotto integrali in base alle specifiche richieste dell’Oem. Da citare, infine, anche alcuni componenti inediti tra cui una trasmissione Power Shift con doppia frizione per funzione powershuttle e una frizione singola con un dispositivo frenante di sicurezza integrato per Pto. La sequenza di cambiata è gestita integralmente dal cambio sottopotenza, che permette la variazione del rapporto in soluzione di continuità e senza interruzioni di coppia.
Una novità anche per il settore dei lavori stradali. Al Bauma Oerlikon ha presentato in anteprima la nuova famiglia di assali del tipo GA strettamente pensata per l’impiego su livellatrici, appositamente progettati come una soluzione completa e “ready to use”. I freni a disco in bagno d’olio sono montati su ogni mozzo della ruota, per una maggiore capacità di frenata e un miglior raffreddamento, oltre a soddisfare tutte le regolamentazioni di sicurezza. Offrono un pacchetto completo pronto da installare su macchine livellatrici. Il portfolio di assali Oerlikon Graziano per macchine livellatrici vanta cinque diversi modelli, per soddisfare tutte le possibili esigenze dei produttori ed è in grado di soddisfare i requisiti di motolivellatrici da 7,8 a 20,5 tonnellate di peso operativo. Tutti i modelli sono in produzione da diversi anni per i principali produttori leader nel settore, a garanzia di ottime prestazioni e grande affidabilità.
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. . . b e w
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl
FRESE
Underground
MALTA
IN COLLABORAZIONE CON
GIOVANNI DE MATTIA*
LA FRESA PUNTUALE MT520, IMPEGNATA NELLE OPERAZIONI DI SCAVO DELLE INFRASTRUTTURE INTERRATE PER IL NUOVO SISTEMA DI DRENAGGIO DELL’ISOLA
* Manager Surface Drilling & Tunneling Construction Sandvik Italia
on 1.500 abitanti per km², Malta è il Paese più densamente popolato d'Europa. Arcipelago del Mar Mediterraneo formato da tre isole principali, Malta, Gozo e Comino, vanta un clima mite, con brevi inverni umidi e lunghe estati calde e asciutte. Tuttavia, negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti i temporali con piogge torrenziali, una volta assidui solo tra settembre e gennaio. In un territorio dotato di un sistema di drenaggio delle acque meteoriche insufficiente, le precipi-
C
tazioni intense hanno iniziato a generare inondazioni (ad alto rischio per la popolazione e causa di danni collaterali come l’inquinamento dei porti e delle zone costiere). La soluzione al problema? Il National Flood Relief Project, ossia la realizzazione di nuove infrastrutture di drenaggio in galleria. Per effettuare gli scavi in sotterranea, la BM Tunnel (unione d’imprese tra l’Italiana MDM Costruzioni Generali e la maltese Bonnici Group), ha impiegato la fresa puntuale Sandvik MT520. RRST
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FRESE
N ULLA LASCIATO AL CASO Il National Flood Relief Project ha coinvolto i tre bacini idrografici di Birkirkara-Msida, Gzira e Marsa, con superfici rispettivamente di 11,8, 2 e 47,6 km2. Preliminarmente è stata esaminata l’intera rete stradale, per stabilire la direzione del flusso idraulico, per comprendere il comportamento idrico durante gli eventi di piena e per determinare quindi le caratteristiche e le posizioni delle infrastrutture di drenaggio da realizzare. Considerata l’elevata densità abitativa e la conseguente totale mancanza di spazio sulla superficie, si è stabilito che l’unica soluzione possibile per la raccolta e il trasporto di acqua fosse rappresentata da strutture interrate: la rete di drenaggio sarà costituita da un tunnel principale che va da Lija a Ta'Xbiex con una diramazione a Sud da Attard e al bacino Marsa, un’altra diramazione per il bacino di Gzira e alcune corte diramazioni a Msida (c’è un solo punto di scarico in mare a Ta'Xbiex). Le nuove opere di convogliamento delle acque sono gallerie realizzate in tre sezioni tipiche di cui la più grande misura una larghezza
massima di 6,30 m e un’altezza massima di 5 m: le gallerie saranno scavate in roccia calcarea e rivestite con calcestruzzo proiettato. Infine per convogliare le acque meteoriche è stato progettato un sistema di grate, tubi e caditoie, mentre per garantire la qualità delle acque raccolte sono state progettate vasche di decantazione e separatori di olii.
Nata per lavorare in sotterranea Per garantire la maggiore produttività possibile e il minimo impatto ambientale nello scavo delle gallerie di drenaggio, come già anticipato, BM Tunnel ha optato per la fresa puntuale Sandvik MT520: dotata di sistema di navigazione e controllo della profilatura di scavo e di motore diesel integrato che consente gli spostamenti anche in mancanza di corrente elettrica, vanta una potenza installata di 537 kW di cui 315 dedicati all’alimentazione della sola testa fresante. Date le caratteristiche geomeccaniche del calcare di Malta, per incrementare le produzioni di scavo l’impresa ha scelto di utilizzare la testa fresante in linea. I numeri comunicati da Sandvik parlano da soli: precedenti lavori di scavo in sotterraneo a Malta eseguiti nella Globicerina con frese puntuali avevano dato risultati nell’ordine dei 13 m3 banco per ora di lavoro; con la MT520 invece si raggiungono i 100 m3 banco di calcare fresato per ora di lavoro. In sezioni da circa 46 m2, l’avanzamento medio per turno di lavoro (8 ore) è di 20-22 m lineari di galleria scavata.
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MACCHINE&COMPONENTI Nelle foto a lato, dall’alto, l’imbocco della galleria e la fresa puntuale MT520 Sandvik al fronte.
Transformer da scavo Ultima nata in casa Sandvik, la MT520 è prodotta tenendo conto dell’esperienza progettuale precedente e delle richieste dei clienti finalizzate ad aumentare la produttività dei propri cantieri. Con un peso operativo di circa 100 t, è una macchina “Real transformer”, ossia concepita in modo modulare e in grado di adattarsi a diverse sezioni di scavo e tipologia di roccia: con la testa fresante posta in linea con il braccio di scavo può scavare rocce tenere con UCS (resistenza a compressione semplice della roccia intatta) fino a 40 MPa, mentre con la doppia testa fresante posta traversalmente al braccio può lavorare rocce compatte fino a UCS 100 MPa; nell’arco di un turno di lavoro, sostituendo riduttore e testa fresante, è quindi possibile passare da una fresa da roccia dura a una per roccia tenera e viceversa. Inoltre grazie al braccio telescopico con una corsa da 1.200 mm, la MT520 può scavare gallerie con sezioni fino a 78 m2, ma con un modulo per lo scavo di sezioni allargate può arrivare fino a 88 m2. Anche il sistema di caricamento del materiale fresato è adattabile alle specifiche esigenze: la fresa è equipaggiata infatti di un trasportatore a doppia catena con una capacità di smarino di 400 m3/ora, a cui, nella parte posteriore, può essere aggiunto un nastro brandeggiabile (nella foto sotto).
FRESE
LA SUPERFRESA DEL FUTURO Lo studio di progettazione Sandvik è sempre in movimento e sta già pensando alle future possibili modifiche da apportare alla MT520. Il prossimo passo, come ha dichiarato l’azienda stessa, sarà quello di equipaggiare la macchina con nuovi moduli in grado di incrementare il tempo di presenza della fresa al fronte di lavoro, rendendola capace di effettuare anche altre operazioni, come scavare sezioni variabili, smarinare, bullonare, posare reti e centine, eseguire spritz-beton. Il tutto senza mai spostarsi dal fronte di scavo.
MONITORAGGIO GLOBALE DALLA CABINA Così come la sorella maggiore MT720, anche la MT520 ha la possibilità di operare con il “Roadheader Guidance System” che, sviluppato in collaborazione con Geodata, introduce per le frese puntuali il concetto di navigazione già presente su altre macchine destinate allo scavo in galleria, come i Jumbo da perforazione della serie DT e DTi. Mediante l’integrazione tra i sensori installati sulla fresa e il software applicativo, tale sistema consente di gestire dal monitor in cabina (nella foto a lato) sia l’allineamento della galleria ai dati di progetto sia il controllo del profilo di scavo. Risultato? L’incremento di produttività del cantiere quantificabile nell’eliminazione del sottoscavo e, in caso di sovrascavo, nel risparmio nel consumo di spritz-beton e calcestruzzo.
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Nella foto di sfondo la MT520 con testa fresante in linea pronta per andare in galleria.
MACCHINE&COMPONENTI PRELIMINARI FONDAMENTALI La capacità produttiva di una fresa è strettamente legata alle caratteristiche della roccia da scavare (durezza, composizione, disposizione delle stratificazioni, tenacità, vetrosità, tenore di abrasività). Punto di partenza per la progettazione di una nuova fresa è quindi l’analisi tecnica delle condizioni geologiche attraverso lo studio di campioni di roccia prelevati in situ ed eseguite nel laboratorio allestito nello stabilimento produttivo Sandvik di Zeltweg, in Austria. L’osservazione e l’elaborazione dei dati rilevati permette l’aggiornamento delle curve di produzione per le unità fresanti, come per esempio quella studiata per definire il limite di utilizzo delle varie tipologie di teste fresanti utilizzabili con il modello MT720.
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DI
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VENDITE ALL’ASTA
DA QUANDO È INIZIATA LA CRISI, LE CASE D’ASTE LAVORANO BENE. LO FANNO GRAZIE AI FALLIMENTI, MA SALVANO ANCHE LE IMPRESE O RIDANNO LORO FIATO. OGGI, CHI PUÒ, COMPRA LOW COST
MATTHIEU COLOMBO
Affari nel paese dei
BALOCCHI 62 Costruzioni giugno 2013
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Nella foto grande un battitore d’aste Ritchie Bros. durante l’ultima asta tenutasi nella sede di Caorso (PC) lo scorso 9 maggio. Sopra a destra, il vice presidente vendite del Sud Europa Nicola Nicelli, nella squadra Ritchie Bros.
XL illar D6T . 8: Caterp ore Lotto 12 con sole 1.697 . a 8 del 200 a di origine Itali Macchin
60.000 €
D con illar 323 007. 2: Caterp l2 Lotto 20 griglia FOGS de , . carro SA di lavoro 7.744 Ore
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6 A30D 6x n o 3: Volvo Lotto 12 n 10.000 ore, n e. o ion 6c z 0 la 0 o 2 c l ir e c d to per la omologa
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€ 160.000
77.500 €
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L35B Pro a 0: Volvo m Lotto 11 n 2.964 ore, cli . o ture 8c a 0 z 0 z 2 re l e tt a d o rapido e attacc
S
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32.000 €
ono passati oltre tre anni dall’inaugurazione della sede Ritchie Bros. di Caorso (PC), pietra miliare per il mercato dei macchinari usati in Italia. L’ultima asta senza riserve Ritchie Bros. “italiana” si è tenuta lo scorso 9 maggio. Oltre 1.070 gli articoli venduti al miglior offerente senza prezzo minimo e senza riserva. Sulla passerella si sono seguite macchine agricole, movimento terra, autobetoniere, pompe autocarrate e autocarri. Rispetto alle edizioni passate, in cui la maggioranza degli acquirenti (presenti o via web) erano stranieri, a maggio oltre 50 compratori su 100 sono stati italiani. Segno che le imprese hanno la necessità di rinnovare o differenziare il loro parco macchine e che lo fanno con grande attenzione alle spese. D’altro canto ci sono anche gli italiani che vogliono vendere rapidamente e apprezzano il metodo dell’asta, come spiega Valerio Dittadi dell’impresa Idea: “È la prima volta che ci appoggiamo a Ritchie Bros. Abbiamo venduto due dumper Volvo (foto grande) e due escavatori Hyundai con risultati in linea con le nostre aspettative. Ho apprezzato la professionalità, la trasparenza e la rapidità della vendita, che ci permette di pianificare subito nuovi investimenti”. Detto in altri termini, l’asta piace agli italiani e si possono fare buoni affari. L’importante è conoscere il valore di mercato reale per non fare offerte un poco alte. Abbiamo visto anche quello. R ST
• Ritchie Bros. seleziona dalla propria banca dati i clienti potenziali per l’asta, invia loro l’invito e una presentazione del sito internet dove il parco asta viene costantemente aggiornato; • qualche giorno prima dell’asta, i venditori portano i macchinari sul sito “Ritchie” dove i potenziali acquirenti possono esaminarli fino al giorno precedente la vendita; • il giorno dell’asta i partecipanti assistono alla sfilata dei lotti in ordine numerico progressivo; • per ogni lotto il banditore annuncia il numero, offre una base d’asta, quindi abbassa il prezzo finché qualcuno non comincia le offerte e lo aumenta sino all’offerta più alta. Maggiori dettagli online su www.rbauction.it
La prossima asta a Caorso (PC) è in programma giovedi 11 Luglio 2013
rrata a autoca 009 2 4: Pomp Lotto 31 NITH 5Z41 del km). 0 ZE 0 c a .0 (8 rm s e o S tr edes Ac su Merc
94 Finlay 6 10 0 7: Terex Lotto 56 su 3 livelli del 2 E). ck del C ra rt ia e p p o c u S oto 65 ore (f con 1.0
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€ 125.000
€ 165.000
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VENDITE ALL’ASTA
COME FUNZIONA UN’ASTA RITCHIE
MACCHINE&COMPONENTI 25 SU 100 COMPRANO ONLINE
LE REGOLE BASE
A partire dal 2002 Ritchie Bros. Auctioneers ha organizzato il servizio via internet «rbauctionBid-Live», che permette ai clienti del mondo intero di partecipare e fare offerte in tempo reale. Oggi circa il 25% delle vendite è concluso via internet ma il 90% di questi acquirenti ha visto prima la macchina in loco o ha un uomo presente in platea.
• Ogni asta è senza prezzo di riserva. Ogni articolo è venduto il giorno dell’asta al miglior offerente. • I proprietari non possono rilanciare sul loro stesso materiale. • Il servizio Ritchie Bros. verifica la documentazione dei mezzi prima della vendita (materiale libero da obbligazioni e finanziamenti). • Chi intende acquistare deve eseguire un deposito di garanzia (assegno).
6.000 €
EURO 5
m 280 ult Midlu 3: Rena assone e gru 5 3 o tt o c L n 2007 co oli P15000L. DXI del Bonfigli idraulica
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41.000 €
del iera Cifa co e 2: beton Lotto 32 6 h) su carro Iv ). .38 9.143 km 2010 (4 (2 4 x 8 450 Trakker
32.000 €
62.000 €
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o 130E urocarg : Iveco E n cassone 9 4 3 o tt o Lo 1992 c rale. 4x2 del ile trilate ribaltab
Lotto 331: M 8x4 del 20 ercedes Actros 41 44 08 con va sca Andre e 51.243 oli km percor si.
EURO 5
CARICATORI GOMMATI
prima vista non è semplice riconoscere le pale gommate Hitachi di nuova generazione, ma questo non vuol dire che non si siano evolute sostanzialmente. I primi due modelli che vanno a sostituire le versioni Serie 3 sono la ZW220-5 e la ZW250-5 con capacità benna rispettiva di 3,3 e 3,6 m3. Analizzandoli attentamente si notano i cofani posteriori ridisegnati per dare spazio a superfici radianti maggiori necessarie per raffreddare i nuovi motori Stage IIIB, ma anche per garantire la stessa visibilità posteriore di prima. Tecnicamente la differenza più rilevante è nel comparto powertrain. Prima le ZW220-3 e ZW250-3 condividevano motore e trasmissione, ma ora le carte in tavola sono cambiate. A fronte di una ricetta comune per contenere le emissioni allo scarico, agevolata dalla turbina a geometria variabile e ottenuta con egr raffreddato e modulo Doc più Dpf, ora i due 6 cilindri sono di costruttori diversi. Sulla ZW250-5 è stato confermato un Isuzu da 7,79 litri, mentre per la ZW220-5 si è puntato sul calo di cilindrata, con un Cummins QSB da 6,7 litri d’ultima generazione. RRST
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MACCHINE&COMPONENTI
DI
MATTHIEU COLOMBO
DOPO IL DEBUTTO DELLA ZW250-5, AL BAUMA È ARRIVATA LA NUOVA ZW220-5. I 2 MODELLI NON CONDIVIDONO PIÙ MOTORE E TRASMISSIONE
ORANGE
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Si possono riassumere così le promesse scritte nero su bianco dal Costruttore. Per raggiungere l’obbiettivo si è lavorato sul gruppo motore-trasmissione, su un nuovo sistema di stacco automatico della frizione e sul circuito idraulico che favorisce i movimenti contemporanei di benna e braccio in fase di carico e che in fase di scarico dà priorità alla benna. Anche la gestione elettronica è stata rivista e semplificata. In luogo delle precedenti quattro modalità di lavoro, le nuove ZW danno più spazio all’automazione consentendo di poter scegliere tra due modalità, corrispondenti a mappature motore diverse e a conseguenti gestioni idrauliche. Oltre alla modalità standard, si può infatti scegliere la modalità P, come power, caratterizzata da un regime motore massimo superiore. Inoltre, il cruscotto integra un display Eco che indica il consumo istantaneo. Degno di nota il sistema di spegnimento automatico del motore per inattività, disponibile a richiesta.
Nuovo monitor lcd a colori, più spazio per le gambe e comfort
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Chi sale a bordo delle due nuove pale Hitachi e conosce i modelli Serie 3 non si sente perso. I cambiamenti sono nel cruscotto e nello spazio alle spalle dell’operatore caratterizzato da una nuova suddivisione degli scomparti (confermato quello refrigerato) che permette di arretrare di più con il sedile, favorendo gli operatori di taglia più grande. Per dare ulteriore spazio alle gambe degli operatori è stato ridisegnato il piantone dello sterzo che
Da sinistra in senso orario: la cabina con pianale a fondo piatto, il cruscotto ergonomico, il joystick di controllo attrezzo e il caratteristico sedile blu. Seguono la chiave d’accensione e i comandi del clima, il monitor a colori con schermata di regolazione posizione attrezzo e la schermata a marcia avanti inserita. Restano analogici: livello carburante e temperatura acqua motore.
resta inclinabile, snodato e telescopico. All’interno di un cruscotto in stile automotive, è stato inserito un nuovo monitor con il quale si tiene sotto controllo tutta la macchina, incluse le molteplici informazioni di manutenzione e diagnostica. Tra le indicazioni: marcia inserita, ventola reversibile, ore operative, ride control, temperatura olio trasmissione, pressione olio motore, livello intasamento Dpf, intasamento filtro aria, marcia inserita e cintura di sicurezza allacciata.
TELECAMERA INTEGRATA Sul mercato esistono ancora delle pale gommate che non hanno la telecamera posteriore di serie. A nostro parere per questo tipo di macchine dovrebbe essere obbligatoria per legge. Pare evidente che Hitachi la pensi allo stesso modo visto che sulle nuove Serie 5 la telecamera è integrata e protetta al meglio e che l’immagine trasmessa è visualizzata proprio al centro del cruscotto, sul nuovo monitor a colori.
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CARICATORI GOMMATI
PIÙ PRODUTTIVITÀ E 10% DI GASOLIO IN MENO
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MACCHINE&COMPONENTI VISIBILITÀ E ACCESSO SICURO Molti degli infortuni sul lavoro in cava come in cantiere sono dovuti a caduta degli operatori. Da questo punto di vista la scaletta d’accesso alla cabina della ZW220-5 è di realizzazione esemplare. È inclinata, ha corrimano ben posizionato, permette di aprire la porta quando si è sul primo gradino. Buona la visibilità sulle ruote anteriori, come sulle Serie 3.
ASSEMBLATE IN EUROPA Entrambi i nuovi modelli Serie 5 vengono ultimati sulle linee di produzione degli stabilimenti Hitachi Construction Machinery Europe di Amsterdam, in Olanda.
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CARICATORI GOMMATI
SFOGLIA TUTTE LE NUOVE MMT DEL BAUMA 2013
Le nuove Serie 5 Hitachi Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Tratt. gas scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno b. Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico
m3 kg ton kW l N° mm rpm m/s N°
N°
l/min
Mpa N° km/h
m m ° m m daN m m m Ah A l l
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ZW220-5 3,3 13.240 17,74 145 Cummins QSB6.7 6,69 6 107 x 124 1.900 7,85 4 Head cams CR 3 electr ext DOC + DPF p inj VG turbo after var 275 nd c c press comp el 27,4 Power Shift 5+3 36 2 torque pr 4 oil disc 23.5x25 3,3 2,16 37 6,95 Z 4,08 15.400 2,91 8,41 3,37 2xnd nd 255 n d/114
ZW250-5 3,6 14.530 20,25 181 Isuzu AH6HK1X 7,79 6 115 x 125 2.000 8,33 4 Head cams CR 3 electr ext DOC + DPF p inj VG turbo after var 275 nd c c press comp el 29,4 Power Shift 4+3 34,7 2 torque pr 4 oil disc 23.5x25 3,35 2,2 37 7,15 Z 4,19 16.300 2,98 8,67 3,4 2xnd nd 340 n d/114
R EVERSIBILE DI SERIE Sia sulla ZW220-5 sia sulla ZW250-5 la ventola di raffreddamento è idrostatica: si può quindi invertirne il senso di rotazione per pulire le superfici radianti. Entrambe le macchine avviano la controrotazione in automatico per 1 minuto ogni 30 di lavoro. Per rispondere alle esigenze di chi utilizza queste pale in ambienti particolarmente polverosi, Hitachi propone a richiesta, su entrambi i modelli, un radiatore opzionale con alette a passo ampio, disegnate per prevenire la formazione di occlusioni. L’accessibilità meccanica è invece garantita dai cofani laterali, con apertura ad ali di gabbiano che forniscono una luce ampia per l’accesso a tutti i controlli giornalieri utili.
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Attrezzature idrauliche Panoramica delle novitĂ per la demolizione e il riciclaggio viste al Bauma
Impianti mobili Ciò che ci ha colpito dei nuovi vagli e dei nuovi frantoi presentati in suolo tedesco
IN QUESTO NUMERO...
giugno 2013
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
NEWS
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
ll’inizio di giugno le pagine dei principali quotidiani nazionali italiani hanno dedicato ampia attenzione a un fatto di cronaca che ha riportato alla ribalta un tema purtroppo non nuovo per il settore movimento terra, ossia la stretta (e frequente) relazione tra questo
www.guidettirecyclingsrl.com
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segmento di mercato e la malavita (nel caso specifico si parla del coinvolgimento della 'ndrangheta con la gestione del movimento terra nell’hinterland milanese). In seguito a intercettazioni iniziate già anni prima, gli inquirenti hanno scoperto un costante e corposo flusso di automezzi carichi di terra da
bonificare che, però, sui documenti di viaggio compariva come terreno già bonificato e di peso inferiore rispetto a quanto realmente trasportato. In tal modo il volume si dimezzava (il costo per smaltire terra inquinata è di circa 35 euro/t) ma si trasformava la terra inquinata in terreno da riempimento (per cui bastano 5 euro/t). Il resto era tutto di guadagnato. Chiaro, poi, che i subbappalti nei cantieri si ottenevano per intercessione del capo cosca. Questo è quanto riportato dal gip Andrea Ghinetti nelle 43 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta “Fly hole” condotta dal Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri e coordinata dal pm Alessandra Dolci. Nell’inchiesta sono finite anche le note del Centro Dia di Milano che certificano i rapporti tra le aziende coinvolte e i clan mafiosi in
C’è sempre una prima volta Sbarco in Giappone. Guidetti ha partecipato per la prima volta alla manifestazione fieristica N-EXPO 2013, svoltasi lo scorso maggio a Tokyo. L’azienda di Renazzo (FE) specializzata in sistemi di riciclaggio ha esposto i suoi più recenti modelli nello stand del suo nuovo distributore, la società Morita, marchio già noto nel settore come produttore di presse e cesoie. La partnership tra le due realtà si è rivelata un successo e ha permesso di accogliere centinaia di visite nel corso dell'esposizione e concludere la vendita della linea esposta (PMG-N 600 più sincro 530) già durante il primo giorno di fiera. Una decina di altri impianti dovrebbero essere consegnati entro la fine dell’anno, incrementando così notevolmente la presenza dell’azienda italiana nel mercato nipponico.
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L’appeal del demolitore Il mercato dell’abbigliamento (se non quello specialistico o antinfortunistico) è ben lontano dal settore della demolizione. Piazza Italia, brand italiano specializzato in linee giovanili, ha scelto tra i vari protagonisti della campagna primavera-estate anche un operatore alle prese con un martello demolitore. I tempi stanno cambiando?
www.piazzaitalia.it
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Cronaca cronica
relazione pure ad appalti per Expo e nei lavori per la Brebemi. Per comprendere la dimensione del traffico di scorie nel sottosuolo milanese, basti dire che ci sono 8.000 tonnellate di rifiuti speciali e di materiali di risulta da demolizione sepolti nelle cave. La nostra rivista non affronta mai queste tematiche, decisamente fuori tema rispetto ai propri contenuti editoriali. Le ragioni che questa volta ci hanno spinto a parlarne sono due: primo, la volontà di ribadire quanto questi fatti siano dannosi per l’intero settore e ne rendano ancora più difficile il risorgimento (soprattutto in un periodo come questo); secondo, il desiderio di non cadere nella facile tentazione di fare di un erba un fascio: occuparsi di movimento terra pulito in Italia è certamente complesso, ma ci sono numerosi imprenditori che quotidianamente si prodigano per stare fuori da queste dinamiche sporche. Fonte: www.ansa.it
N EWS Made in Italy, british style DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO
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delle strutture di carpenteria metallica. Oltre alle caratteristiche costruttive proprie del modello, Mark Bryan, managing director di J Bryan Victoria, ne mette in risalto il design: “Il profilo decisamente snello, consente all’operatore di avere un’ottima visibilità sia in fase di demolizione aerea sia a terra, il che va a favore di una maggiore sicurezza e produttività,
Due evergreen Monaco, la società di Scorzè (VE) FRANZOI si è presentata con due dei suoi modelli più noti, il frantoio mobile FPR1006 (nella foto in alto a sinistra) e il trituratore TRI1611 (in alto a destra). L’FPR1006, nel dettaglio, con peso di 31.000 kg e una capacità della
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per noi sono gli aspetti prioritari di ogni intervento”. Sul canale YouTube di Italmek è possibile vedere l’attrezzatura all’opera e sentire l’intera intervista (in inglese). Ricordiamo che la cesoia IC45 è idonea pe escavatori da 28 a 40 t e ha un peso di 4.900 kg. Tra i plus: il grosso motoriduttore epicicloidale che permette precisione di
posizionamento e assorbe i picchi di pressione, e lo Speed booster system, un potente cilindro che monta una speciale valvola di accelerazione, per garantire rapidi cicli di lavoro. www.italmek.com
bloccare il ciclo di lavoro. Le dimensioni compatte unite alla possibilità di una doppia velocità di traslazione (lenta e veloce) rendono le operazioni di movimentazione e trasporto semplici e veloci. Il TRI1611, macchina pensata per il riciclaggio di inerti di risulta da demolizioni, è costituito da un trituratore composto da due alberi controrotanti a lame (la velocità di
rotazione degli alberi varia da 2 a 13 rpm). In grado di garantire elevate produzioni con materiali terrosi, argillosi, bagnati, bituminosi o ricchi di ferro e legno, la macchina permette di ottenere la granulometria desiderata in uscita, grazie alla possibilità di registrare la distanza tra gli assi. Altre caratteristiche da evidenziare sono: l’elevata capacità di presa garantita da una superficie di lavoro di 1.600x1.000 mm, la rumorosità limitata e la velocità di traslazione di 4 km/h. L’impianto è dotato di una gestione totalmente elettronica: una centralina di controllo dialoga con la centralina motore tramite linea Can-Bus e trasmette i dati a un display. www.franzoisrl.com
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na cesoia italiana testimonial di una case history di successo. Il modello IC45 di ITALMEK è approdato su suolo britannico, a Liverpool, ed è stato impiegato dall’azienda J Bryan Victoria per la demolizione di un ex stabilimento produttivo. Montata su un escavatore con braccio lungo, è stata utilizzata per lo smontaggio
tramoggia di 3,5 m3, vanta un sistema idraulico a controllo elettronico di apertura e chiusura delle mascelle che, nei casi in cui nella camera di frantumazione entri un pezzo di materiale non frantumabile, consente di intervenire per farlo defluire in automatico dalla camera senza
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Una sfida? Un’opportunità Un convegno per approfondire il tema del recupero delle aree dismesse. Si è svolto a Milano e ha coinvolto istituzioni, comunità scientifica, mondo associativo e imprenditoriale. I numeri confermano che si tratta di una questione attuale: in Italia esistono oltre 15.000 siti industriali abbandonati ifiuti 2013: riqualificazione aree dismesse e rischio sito”. Questo il titolo del convegno svoltosi a giugno a Palazzo Isimbardi a Milano, organizzato da MGP Cultura, Immagine e Comunicazione, con il sostegno di AUMA Italiana, Ecoman, Mecoris, MWH Global e Unirecuperi, e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Provincia di Milano. Il recupero delle aree dismesse, la loro bonifica e le problematiche ambientali
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Nuovi orizzonti per il futuro La semplificazione legislativa è il primo passo verso l’avviamento dei progetti di riqualificazione delle aree dismesse. “L’entrata in vigore del D.M. Ambiente n° 161/12 ha aperto delle prospettive interessanti per il settore del decommissioning, chiarendo le modalità con cui è possibile considerare le terre e rocce da scavo, provenienti da siti contaminati, alla stregua di sottoprodotti”, ha spiegato
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connesse al trattamento dei materiali da scavo sono un tema sempre più attuale anche in Italia: basti dire che in tutto il Paese esistono oltre 15.000 siti industriali abbandonati. Nella prima parte del convegno, al quale hanno preso parte esponenti delle istituzioni, della comunità scientifica, del mondo associativo e industriale, si è dibattuto sulle principali novità legislative del settore rifiuti, con la presentazione del riavvio del Sistema SISTRI per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi
Stefano Susani, amministratore delegato MWH in Italia. “Questo apre la strada, come suggerito dall’ordinamento comunitario, a una gestione più razionale delle risorse naturali. Come MWH, porteremo al convegno un esempio della nostra esperienza internazionale, che coniuga in maniera intelligente obiettivi di tutela ambientale in un’area protetta, con un progetto residenziale che conserva degli elementi di archeologia industriale”.
(previsto dal prossimo 1 ottobre) e del DM 161/2012 sul trattamento delle terre e rocce da scavo e dei materiali provenienti da siti contaminati. Si è anche parlato delle novità nella gestione rifiuti, in seguito all’estensione della 231/01 e del recente DM 22/2013, relativo alla disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto per determinate tipologie di combustibili solidi secondari. Dalla teoria alla pratica: la seconda parte dell’incontro è stata dedicata alle best practice del settore, con la presentazione di progetti realizzati in Italia e all’estero nel settore della bonifica e della riqualificazione aree industriali dismesse, in particolare prestando attenzione alla valutazione ambientale strategica e alla pianificazione urbanistica e del territorio. www.mgpcomunicazione.it
DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO
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$A SINISTRA IL NUOVO ESCAVATORE DA DEMOLIZIONE 6OLVO #% %# $(2 CON BRACCIO EXTRA LUNGO AL LAVORO CON LA CABINA INCLINATA ALLA MASSINA ANGOLAZIONE 3EGUONO IL CARRO ($ IL TELAIO DEL SOTTOCARRO ALLARGABILE IDRAULICAMENTE DA ENTRAMBI I LATI E LA GRIGLIA ANTERIORE CON LA NUOVA APERTURA A LIBRO PER FAVORIRE L USCITA NELLE EMERGENZE
questa gamma sono state presentate quest’anno e sulla carta sembrano avere tutte le carte in regola per unire produttività , affidabilità , sicurezza e facilità di trasporto. Nel dettaglio, il EC380DHR ha uno sbraccio di 21 m, l’EC480DHR di 27 metri,
Non è certo un caso se uno dei gruppi del settore piĂš grandi d’Europa ha scelto il nuovo EC480DHR per allargare la sua flotta di macchine da demolizione. “Abbiamo giĂ macchine movimento terra Volvo - ci ha spiegato Kimmo Palomäki, direttore della divisione Heavy
La scelta della ďŹ nlandese Delete Al Bauma Volvo CE ha presentato una nuova gamma di escavatori da demolizione con braccio extra lungo. I nuovi modelli si chiamano EC380DHR, EC480DHR ed EC700CHR. Sullo stand era esposto l’EC480DHR venduto al Gruppo Delete, una delle aziende leader nel Nord Europa 3OTTO LA SQUADRA $ELETE IN VISITA AL "AUMA CHE POSA DAVANTI ALLA LORO NUOVA MACCHINA )N BASSO +IMMO 0ALOMĂ‹KI DIRETTORE DELLA DIVISIONE (EAVY $EMOLITION DELLA $ELETE
fumata la collaborazione con l’italiana PMI, Volvo ha sviluppato una gamma di escavatori da demolizione progettandoli internamente in base alle indicazioni raccolte sul campo a livello mondiale. Le prime tre macchine di
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mentre il top di gamma EC700CHR arriva a 32 m. Tutte le macchine da demo Volvo possono montare equipaggiamenti a sbraccio elevato (HR) e la configurazione standard braccio-avambraccio (la Delete ha scelto un secondo braccio in tre pezzi).
100 milioni di fatturato all’anno Delete Group è una società finlandese in rapida crescita. Tra le sue specializzazioni: servizi ambientali, bonifiche industriali, riciclaggio, gestione rifiuti, demolizioni pesanti e, infine, costruzioni. Il Gruppo ha 20 sedi tra Finlandia, Svezia e Litania, opera nel mondo, ma è soprattutto attivo in Finlandia, in Svezia e nei Paesi Baltici. Forte di circa 650 dipendenti, la Delete ha quasi raggiunto i 100 milioni di fatturato nel 2012.
Demolitiom della Delete ma questa è la prima da demolizione che acquistiamo. Il nuovo 480 è piaciuto ai nostri operatori e il nostro Gruppo è già molto soddisfatto del servizio d’assistenza offerto dalla Casa�. www.volvoce.it
L’azienda lavora con processi di qualità certificati e risponde ai seguenti standard normativi: ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Delete è di proprietà del fondo finlandese di private equity Intera Partners. Gli investitori che stanno dietro Intera Partner includono imprese di assicurazione pensioni finlandesi come Keva, Ilmarinen, il Fondo Pensione di Stato, e aziende pensionistiche di Svezia e Norvegia.
www.delete.ďŹ
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UNA PANORAMICA DELLE NOVITÀ PER LA DEMOLIZIONE E IL RICICLAGGIO VISTE AL BAUMA. COMUNE DENOMINATORE: L’ATTENZIONE AL PARTICOLARE FA SEMPRE PIÙ LA DIFFERENZA he la fiera di Monaco sia stata generosa di novità lo abbiamo già annunciato con forza sul numero scorso con la presentazione di ben 290 nuove macchine movimento terra (COSTRUZIONI 670, pagina 40). In queste pagine ribadiamo il concetto presentandovi le nuove attrezzature idrauliche per i settori della demolizione e del riciclaggio che più hanno colpito la nostra attenzione.
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ATTREZZATURE IDRAULICHE
QUESTIONE
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Pur nelle differenze sostanziali tra un brand e l’altro, abbiamo scovato un sottile fil rouge: l’attenzione sempre più marcata al particolare, che può essere una caratteristica costruttiva o un materiale innovativo. Le aziende, insomma, sia italiane sia estere, lanciano attrezzature sempre più performanti, produttive e rapide. E meno impattanti per l’operatività e le funzionalità della macchina operatrice. RST
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DANIELA STASI
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
di dettagli
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L’azienda finlandese, distribuita in Italia da Rammit, ha colto l’occasione per presentare la nuova serie di benne vagliatrici DL, pensate per macchine compatte: escavatori dalle 4 alle 12 t e pale gommate, caricatori telescopici, trattori o terne dalle 2 alle 8 t (nelle immagini dall’alto i modelli DL 2-12/25 e DL 2-17/25). Peculiarità è il “top screen”, un sistema di vagliatura progettato da Allu che prevede una rete a maglia rettangolare (che determina la pezzatura finale) e dei martelli speciali per la vagliatura. Tra i plus di tale sistema: la struttura anti-intasamento garantisce un’elevata produttività anche con materiali umidi; la rete di cui è costituito supporta la maggior parte del peso del materiale, lasciando un minor carico ai tamburi e ai cuscinetti; le parti di usura (martelli e rete) sono intercambiabili.
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www.allu.net - www.rammit.com
ATLAS COPCO: IL TRASFORMISTA Tra le numerose novità presentate al Bauma da Atlas Copco segnaliamo la MS/Mobile Shear, una nuova variante di ganascia in grado di trasformare le pinze combinate CC 3300 in cesoie mobili (foto in alto a sinistra). Un perno centrale principale supporta stabilmente le ganasce e permette di ridurre del 75% il tempo necessario per effettuare il cambio ganasce rispetto a quelle con supporti separati; entrambe le ganasce possono essere montate e rimosse come un'unità unica grazie al sistema CAPS (Coupling and Positioning System), che le tiene insieme entrambe anche una volta smontate. Altra novità il picconatore idraulico portatile LH 8E (foto in alto a destra), a vibrazioni ridotte e con un peso di soli 9,5 kg. Tra i suoi punti di forza, il sistema HAPS (Hand and Arm Protection System) che riduce l’esposizione dell’operatore agli effetti delle vibrazioni e la grande impugnatura a D (a vibrazioni ridotte) che ne agevola la manovrabilità. L’LH 8E lavora con un sistema idraulico standard per un flusso di 20 l/m ed è progettato per operare con qualsiasi centralina Atlas Copco.
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www.atlascopco.it
La statunitense Genesis Attachments ha lanciato le nuove cesoie mobili XT, disponibili in due modelli, GXT 555 da 5.960 kg e GXT 665 da 6.690 kg, per escavatori da 20 a 30 t. Ridotte in lunghezza, le nuove cesoie presentano un centro di gravità più vicino alla macchina operatrice. Da mettere in evidenza anche la punta im-
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G ENESIS: CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE
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ATTREZZATURE IDRAULICHE
Allu: vagliatura al top
bullonata che incapsula l’estremità della mascella superiore riducendone così l’usura.
www.genesis-europe.com
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO MANTOVANIBENNE: AQUILA GIGANTE
Indeco: la produttività al primo posto L’azienda pugliese è sbarcata in Germania con diverse novità, tra cui la cesoia ISS 10/20 (nella prima foto) e il braccio posizionatore IBS (nella foto più in basso). La ISS 10/20 da 1.800 kg, per escavatori da 10 t (posto braccio; 20 t posto benna), presenta un’elevata forza di taglio grazie al duplice sistema di incisione, ai quattro coltelli in acciai speciali reversibili e intercambiabili, al doppio sistema guida dei coltelli e al sistema di regolazione del registro di taglio. Vanta inoltre gli stessi plus di tutte le cesoie Indeco, dalla valvola di rigenerazione al sistema di pivotaggio fino al cilindro idraulico grande e potente. Il braccio posizionatore IBS, prodotto già da tempo da Indeco Nord America e Indeco Australia, è realizzato su misura in base alle richieste del cliente e in genere è impiegato per la riduzione di massi di grandi dimensioni.
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www.indeco.it
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Nello stand dell’azienda di Mirandola (MO) campeggiava in bella vista una gigantografia che ritraeva la nuova cesoia all’opera. Si chiama SH2000 Eagle II, è lunga 6 m, ha un peso di 21.000 kg ed è pensata per escavatori da 170-200 t (posto benna) e da 110-150 t (posto braccio). L’apertura è di 1.200 mm. Come ha affermato l’azienda stessa, “L’attrezzatura avrebbe potuto chiamarsi 21-05-2012 richiamando l’attenzione sul terribile terremoto dello scorso maggio: la cesoia SH2000 Eagle II infatti è stata progettata e prodotta subito dopo l’evento sismico”.
Protagoniste dello stand dell’azienda di Breganze (VI), oltre ai modelli già conosciuti, le due novità presentate in anteprima: la benna vagliante MB-S10 (nella prima foto qui a lato) e la benna frantoio MBC50 (nella seconda foto). Partiamo dalla MB-S10: è la più piccola della gamma, adatta per midi escavatori dalle 4 alle 8 t, con un peso di 445 kg e una capacità di 0,6 m3. Anche la benna frantoio MB-C50 è la più piccola della sua gamma, progettata per midi dalle 4 alle 8 t: con un volume di carico di di 0,25 m3, ha un peso di 750 kg e una bocca di ingresso larga 550 mm e alta 280 mm. La MB-C50 è certificata, così come l’intera serie MB, titolare del brevetto del doppio movimento a mascella.
www.mbcrusher.com
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MB: LARGO AI PICCOLI
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www.mantovanibenne.com
Sono due le novità presentate dal marchio giapponese, distribuito in Italia da Vimatek. Innanzitutto il martello idraulico PH-2 della nuova serie compatta PH, che va a sostituire la più che collaudata serie GH. Il PH-2 (prima foto), con un peso di 236 kg, è pensato per escavatori da 2,7 a 4,5 t ed è equipaggiato di serie con l’“easy to switch”, il sistema anti-martellamento a vuoto. Altra novità è la pinza S-13XC (seconda foto) che, con un peso di 1.380 kg, è adatta per escavatori da 10 a 15 t. Tra i plus: il cilindro protetto dal telaio, il sistema di serraggio con il booster automatico quando si incontra una forte resistenza, e la bassa richiesta d’olio durante l’impiego che assicura tutte le restanti funzioni dell’escavatore.
L’azienda pugliese ha scelto il Bauma per presentare il penultimo, in fatto di dimensioni, della gamma leggera di martelli demolitori. Si tratta dell’XP 101, adatto per escavatori da 1 a 2,5 t. Con un peso di 100 kg, presenta un funzionamento a combinazione di olio/gas e una carcassa chiusa a favore di una maggiore silenziosità. Il modello è disponibile anche nella versione PB, ossia con carcassa a due fiancate con attacco diretto sul braccio dell’escavatore con perni e boccole.
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www.npkce.com
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Promove: peso leggero
www.promove.it
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RAMMER: FRUTTO DELL’ESPERIENZA Rammer, brand del Gruppo Sandvik, Construction distribuito in Italia da Rammit, si è presentato a Monaco con diverse novità, tutte in bella mostra nello stand. Sul versante della Rammer Large Range, in particolare, ha presentato il modello 5011, per escavatori con un peso da 43 a 80 t. Le nuove funzionalità adottate per questo nuovo modello sono già state testate da Rammer sui modelli 3288 e 4099. Con il peso di 4.750 kg, s’inserisce nella gamma tra il modello 4099 e il 7013.
www.rammer.com
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ATTREZZATURE IDRAULICHE
NPK: GAMMA IN CRESCITA
VTN: inno alla versatilità
La nuova benna vagliatrice VSE 40 (nella foto a sinistra), lanciata da Simex, è in grado di allontanare e avvicinare i tamburi idraulicamente, consentendo di variare la pezzatura del materiale in continuo in tutte le misure comprese tra 0-15 a 0-45, senza interrompere le operazioni di vagliatura tra una bennata e l'altra. La VSE 40 è dotata inoltre di elementi di forma romboidale che, ruotando con velocità tangenziali diverse, creano una movimentazione del materiale tale da permette il trattamento di un volume maggiore. Altra novità presentata a Monaco da Simex riguarda i denti per le benne frantumatrici CBE (foto sopra): gli utensili sono composti da una parte in acciaio Hardox 450 e da un elemento a cuneo realizzato con tecnologia KenCast di Kennametal, che invece utilizza uno speciale rivestimento con granuli al carburo di tungsteno. Entrambi sono a favore di una maggiore tenacità e resistenza all'usura.
Dal Veneto con due sostanziali novità. VTN Europe al Bauma ha presentato la nuova cesoia CI 3000 (tra le due foto sotto, quella in alto) da 2.860 kg per escavatori da 28-38 t. Tra le caratteristiche principali: il nuovo cilindro che, montato in posizione rovesciata, garantisce la protezione totale dello stelo; il nuovo gruppo di rotazione continua a 360 gradi con motore idraulico “on the top”; la valvola di velocizzazione, per ridurre i tempi di ciclo; il kit di registro ganascia, per ridurre i giochi; il coltello a 4 angoli di taglio. Secondo nuovo prodotto lanciato in anteprima è il multiutility brevettato CK16, con la possibilità di cambiare in automatico ben quattro tipologie diverse di mascelle.
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SIMEX: PEZZATURA VARIABILE E CONTINUA
www.vtneurope.it
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www.simex.it
TREVI BENNE: POTENZA MOLTIPLICATA Oltre alla monumentale benna T.100 HDVX Hitachi EX 3600 da 22 m3 di capacità, Trevi Benne in occasione del Bauma ha presentato la Premium Line, la nuova gamma di attrezzature da demolizione dotata del dispositivo moltiplicatore di potenza Impact Booster (esposto in una teca, come è ben visibile nella foto a destra). Risultato di mesi di ricerca e progettazione, test su banco e centinaia di ore di collaudo in cantiere, è un dispositivo idraulico integrato che consente di moltiplicare la pressione di esercizio dell’escavatore
(pre-tarata a 250 bar) raggiungendo i 750 bar; l’Impact Booster si attiva in automatico quando la pressione della macchina operatrice non è più sufficiente a frantumare il materiale. La Premium Line si compone della pinza demolitrice primaria HC 23P (foto a sinistra) da 2.400 kg per escavatori da 23 a 34 t e del frantumatore multi kit MK 23P (foto in alto a destra) da 1.505 kg, per escavatori da 24 a 38 t.
www.trevibenne.it
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
m zioniweb.co www.costru ima on lin pr
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I MPIANTI MOBILI
RECYCLING
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO DANIELA STASI
futurista PER
ALLA FIERA DI MONACO NON SONO MANCATE NOVITÀ IL SETTORE RICICLAGGIO. ECCOVI UNA SELEZIONE DEI MODELLI DI VAGLI E FRANTOI ANTICIPATORI DEL PROSSIMO FUTURO a tematica del riciclaggio è particolarmente attuale. Le normative in materia di impatto ambientale si fanno sempre più severe a livello internazionale (seppure con le dovute differenze da uno stato al-
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l’altro). Chiaramente il mercato sta al passo coi tempi, a volte anticipandone le tendenze, altre seguendone le evoluzioni. Così al Bauma la presenza di costruttori di impianti mobili per la frantumazione e il riciclaggio è sempre più marcata. E nell’anno delle novità per tutti i segmenti rappresentati (dal movimento terra al sollevamento), non potevano che esserci numerosi nuovi modelli anche per questo specifico settore. Quella che vi presentiamo in queste pagine non ha la pretesa di essere una rassegna esaustiva, è solo un saggio di ciò che pensiamo sia una buona anticipazione del prossimo futuro. RST
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Tutti i modelli esposti nello stand Keestrack sono novità. Riassumerli in poche righe è impossibile, vi diamo semplicemente un assaggio di alcuni dei nuovi modelli. Iniziamo da Stacker (prima foto a destra, dall’alto), il nastro di rilancio semovente da 12.000 kg con una pezzatura di alimentazione fino a 200 mm; la portata è in funzione dell’angolo di lavoro (a 16° fino a 400 t/h, a 18° fino a 350 t/h, a 22° fino a 300 t/h). Altra novità è il vaglio cingolato Novum Eco-Drive (seconda foto) che può essere alimentato sia dal motore diesel e dal proprio generatore, sia da una fonte di energia esterna. Con pezzatura massima di alimentazione di 800 mm, Novum produce tre frazioni di materiali con una capacità di 300 t/h. E ancora, in bella vista il frantoio a urto compatto Destroyer 1011 (terza foto) con un peso di 25.000 kg (di 29.700 kg con nastro deferizzatore, vaglio di ricircolo e nastro di ricircolo) e una capacità di 200 t/h.
www.keestrack.com
Powerscreen: evoluzioni costanti Il marchio dell’Irlanda del Nord, parte del Gruppo Terex, si è presentato a Monaco con diversi nuovi prodotti. Sul fronte frantoi mobili a urto, segnaliamo l’XH320X (nella prima foto). Il modello integra un prevaglio idraulico indipendente che migliora la rimozione dei fini e limita l'usura della camera. È dotato anche di un nastro laterale con sistema di ripiegamento idraulico e altezza di scarico di 3,7 m. La tramoggia ha una capacità maggiore grazie all'aggiunta di prolunghe, anch'esse ripiegabili idraulicamente. Sul versante vagli, invece, è stato presentato il Warrior 1400X (foto più in basso) che, grazie al ridotto regime di marcia e all'idraulica migliorata, garantisce un consumo di carburante inferiore del 15% rispetto al predecessore Warrior 1400. Tra le peculiarità: l'inclinazione del vaglio aumentata del 50% (da 4 a 6 gradi) e la capacità di stoccaggio incrementata del 25% su tutti i trasportatori; inoltre, grazie all'opzione di sollevamento del telaio e al nastro laterale telescopico, la capacità di stoccaggio di materiali fini e intermedi è più che raddoppiata rispetto al Warrior 1400.
www.powerscreen.com/it
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I MPIANTI MOBILI
KEESTRACK: ECO-SVOLTA
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO R EMU: COMPATTO E VERSATILE L’azienda finlandese ha presentato al Bauma il suo nuovo Combi E8, l’impianto mobile di vagliatura con sistema anti-intasamento, progettato sia per la preparazione del terreno sia per la lavorazione di materiali di risulta. Di dimensioni compatte (in fase di trasporto: 2,95 m di altezza, 8,1 m di lunghezza), è dotato di nastri trasportatori richiudibili per agevolare gli spostamenti. Con una capacità di 300 m³/h, è equipaggiato di un motore Caterpillar C4.4 da 61 kW, facilmente accessibile per la manutenzione.
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www.remu.fi
Sandvik: semplicità a portata di vaglio Lo stand Sandvik pullulava di novità, per il settore riciclaggio segnaliamo, tra le altre, il nuovo vaglio mobile QE341, evoluzione del più che collaudato QE340. Rispetto al suo predecessore presenta il 50% in più della capacità di stoccaggio, grazie a maggiori altezze di scarico e a nastri trasportatori più lunghi. Anche la tramoggia vanta una capacità maggiorata del 20%. Nella progettazione i tecnici Sandvik hanno prestato attenzione alla facilità di manutenzione, con accessi agevolati ai punti service, e alla possibilità di spostare la macchina con facilità da un punto all’altro del cantiere o della cava. Tra le principali migliorie, il nuovo sistema di controllo elettrico che incorpora una serie di funzioni per migliorare sia l'efficacia operativa sia la sicurezza: il sistema ha colorati pulsanti numerici e un display che permette all'operatore di controllare completamente il processo.
© Costruzioni
www.sandvik.com
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CR TWIN LOCK REVERSIBILE
L’ attacco rapido CR TWIN LOCK brevettato Cangini è un attacco REVERSIBILE, quindi consente l’utilizzo delle attrezzature per scavo frontale. Particolarmente adatto per esecuzione di scavi da effettuare sotto tubazioni, plinti, sottofondazioni, etc. La sua struttura particolarmente robusta lo rende adatto per lavori gravosi. Disponibile in versione semi-automatica e in versione idraulica
www.canginibenne.com
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Controllo e automazione La Del Debbio ha scelto il sistema Fuel Q-Control per monitorare i consumi
Caricatori gommati Presentiamo la nuova pala gommata WA500-7 dalla vocazione ecosostenibile
IN QUESTO NUMERO...
giugno 2013
CAVE
ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
MADE IN
CONCRETE 2013 DAL 2 AL 5 OTTOBRE “MADE IN CONCRETE”
SI APRE AGLI OPERATORI DI FILIERA CON EVENTI E NOVITÀ VOLTE A PROMUOVERE LA CULTURA E I VANTAGGI DEL CALCESTRUZZO
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
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opo il successo della prima edizione, si rafforza la collaborazione di Atecap con Made expo attraverso “Made in concrete”, il progetto ideato da Atecap interamente dedicato al calcestruzzo e al calcestruzzo armato, ovvero al “concrete” utilizzando la traduzione inglese del termine. Nel 2013 “Made in concrete” offrirà nuove opportunità di confronto con gli operatori pubblici e privati dell’industria delle costruzioni, volte a valorizzare e promuovere la “cultura del calcestruzzo” intesa come conoscenza dei vantaggi e delle caratteristiche strutturali e tecniche, di sicurezza, estetiche, architettoniche e di sostenibilità del materiale da costruzioni che indiscutibilmente è utilizzato per la costruzione della stragrande maggioranza degli edifici. Questo risulta ancor più significativo se inquadrato nell’ambito della crisi in atto che ha colpito i driver fondamentali dell’industria del calcestruzzo, ovvero gli investimenti in opere pubbliche e, per quanto concerne il comparto del mercato privato, le nuove costruzioni abitative. Una crisi senza precedenti, che in sei anni ha visto un calo della produzione di calcestruzzo preconfezionato di circa il 45%, ma che allo stesso tempo può rappresentare un’opportunità a vantaggio delle imprese più qualificate, più flessibili e innovative sotto il profilo della produzione e dell'applicazione del prodotto calcestruzzo. A fronte del riconoscimento che il calcestruzzo fatto bene sia un materiale durevole, sicuro e antisismico nonché espressione di un mercato legale e trasparente, è meno noto, ad esempio, che sia un isolante termico, che non rilascia sostanze nocive alla salute o che sia ecosostenibile, ossia a basso impatto ambientale perché ottenuto a partire da materiali riciclabili e con un “fine vita” piuttosto lungo. O ancora che, in quanto “pietra fusa”, consente al progettista di creare strutture solide e allo stesso tempo affascinanti, originali e ricche di design. Ecco perché da quest’anno “Made in concrete” si aprirà a tutti gli operatori di filiera per rappresentare efficacemente tutte le caratteristiche del calcestruzzo attraverso un percorso tematico visivamente incisivo ed esempi concreti delle diverse applicazioni e proprietà: si alterneranno, in un ricco calendario, eventi, workshop, seminari e presentazioni con l’intervento di relatori esperti che offriranno nuove opportunità di confronto per il pubblico e gli addetti ai lavori con l’obiettivo di dare giusto valore al calcestruzzo. Il Presidente di Atecap Silvio Sarno, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Made expo, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti della proficua collaborazione con Made expo in quanto rappresenta una vetrina importante. Il settore dell’edilizia e delle costruzioni sta vivendo una fase di grave stagnazione e in tale contesto congiunturale risulta indispensabile promuovere e diffondere una cultura del prodotto e del costruire in calcestruzzo basata su una diffusa e specifica conoscenza delle sue caratteristiche tecniche e della sua applicazione nel rispetto e in conformità alle regole che presiedono a una corretta progettazione”.
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& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
EDE a Poggio Bracciolini, 19/21- I-5O126 Firenze el. 055-683330/687637- Fax 055-6811887 mail- info@ceccantini.it
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Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.
per maggiori informazioni sui cataloghi visitare il nostro sito
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DI UN ISTITUTO MILANESE ALLA SCOPERTA DI COME NASCE IL CALCESTRUZZO
A SCUOLA
di esperienza
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Nelle foto i vari scorci della cava di Bisentrate, dove gli studenti dell’Istituto Cattaneo di Milano hanno avuto modo di toccare con mano tutte le fasi di produzione del calcestruzzo.
tour per toccare con mano l’efficacia dell’iniziativa. Di seguito illustreremo le tappe principali, spiegate ai ragazzi in modo dettagliato da Carlo Vago, direttore tecnico della cava, e da Silvio Cocco, presidente IIC. Operazioni vista lago Dopo il laboratorio qualità, dove vengono analizzati i provini in calcestruzzo ed effettuate le prove sugli aggregati (vagliatura, controllo pulizia dell’inerte; le analisi più sofisticate vengono invece realizzate nel laboratorio dell’impresa situato a Monza), il gruppo ha raggiunto uno dei due © Costruzioni
ullo scorso numero (pag. 112) abbiamo fatto cenno alla conclusione del primo ciclo di formazione professionale del corso triennale Tecnologo del Calcestruzzo, organizzato dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo presso l’Istituto tecnico scientifico Cattaneo di Milano. Come già anticipato, il corso è terminato con un’interessante e approfondita visita alla cava di Bisentrate (frazione di Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano), di proprietà dell’azienda Cave Rocca. COSTRUZIONI è scesa in campo e ha seguito gli studenti durante il
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L’ISTITUTO PENSANTE
COSTRUZIONI ACCOMPAGNA GLI STUDENTI
1° tappa © Costruzioni
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
Silvio Cocco Presidente I.I.C.
2° tappa
Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.
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Angelo Comendulli Geometra
3° tappa
Khalid Sheraz Geometra
Giuseppe Esposito Geometra
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Gennaro Di Biccari Ingegnere
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Corrado Tomassini Collaboratore
Tommaso Banfi Architetto
I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
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La professionalità s’impara sul campo
92 Costruzioni giugno 2013
Il corso di Tecnologo del Calcestruzzo, oltre a consentire agli studenti di passare dalla teoria alla pratica e di osservare da vicino il ciclo produttivo spiegato sui libri di scuola, permette loro di acquisire una professionalità poi spendibile nel mondo del lavoro e di avere la possibilità già a 19 anni, al termine degli studi, di poter contare su una specializzazione appetibile. “Da diversi anni l’IIC, tramite i suoi soci, ha creato un fondo per sostenere il corso per poter poi disporre di un bacino di persone specializzate a cui poter attingere alla fine del percorso scolastico”, ha spiegato Silvio Cocco (nella foto, a sinistra, insieme a Carlo Vago) rivolgendosi ai ragazzi durante il tour in cava.
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L’ISTITUTO PENSANTE
4° tappa
laghi formatisi in loco in seguito al processo di escavazione (foto prima tappa; si tratta del lago di formazione più recente), dove è all’opera l’impianto di estrazione costituito da una draga a benna mordente Redinger dalla capacità di carico 3-4 m3 (al momento della nostra visita stava lavorando a una profondità di 27 m). Il materiale estratto, il cosiddetto “mistone” (insieme di inerti e terra), dopo una prima pre-vagliatura, viene trasportato su nastrI fino all’impianto di selezione. Il tour è proseguito poi verso il primo lago (foto seconda tappa), dove viene effettuata l’attività di itticoltura: nelle vasche posizionate all’interno del lago, vengono allevate trote salmonate destinate sia alla vendita a ristoranti e pescherie, sia agli impianti di pesca sportiva. Tale attività risulta di fondamentale importanza anche per il continuo monitoraggio dello stato di salute delle acque. Intorno al lago inoltre sorge un’area dove sono state effettuate opere di recupero ambientale che, tra l’altro, hanno dato vita a un vivaio di oltre 10.000 piante. Da segnalare anche la ristrutturazione conservativa di un’antica cascina (foto terza tappa), situata all’interno della cava stessa, oggi adibita a sede di un ordi-
I partner I.I.C.
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Istituto Italiano per il Calcestruzzo
5° tappa ne religioso: l’intervento, di carattere strutturale, è stato effettuato con l’impiego di tecnologie di nuova generazione in grado di garantire risparmio energetico e un basso impatto ambientale. Nel cuore della centrale Tappa successiva, le tramogge contenenti ciascuna una classe di aggregato (sabbia, pietrisco, ghiaia) che viene prelevato nel quantitativo stabilito e poi portato alla centrale di betonaggio (foto quarta tappa); quest’ultima è costituita da un doppio impianto, uno tradizionale e uno dotato di premescolatore. Nel corso della visita sono state illustrate in maniera particolareggiata le differenze tra le due tipologie di impianto, riassumibili nelle operazioni di mescolazione delle materie prime del calcestruzzo
(aggregati, acqua, cemento, additivi), che nel primo caso avvengono direttamente nell’autobetoniera, mentre nel secondo sono effettuate in modo preparatorio nell’impianto stesso prima di passare all’autobetoniera. Ultima sosta proposta alla scolaresca è stata la cabina di manovra dell’impianto di betonaggio, dove Silvio Cocco ha descritto ogni singola fase della produzione del calcestruzzo e dove gli studenti hanno avuto modo di osservare in una reale situazione lavorativa (ben lontana quindi dalle classiche simulazioni proposte a scuola) tutti gli strumenti operativi che intervengono in tale ciclo produttivo: sia i comandi per pilotare l’impianto manualmente, sia quelli digitali che consentono una totale automazione dell’intera centrale.
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NEWS
Cave&CALCESTRUZZO
L’estero lo vuole italiano
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prodotti finiti e semilavorati contribuisce con 1 miliardo e 405 milioni di euro (+10,9%), mentre quello di materiale grezzo copre i restanti 356 milioni di euro (+5%). In leggera flessione le importazioni, pari a 401
Malta nella rete In ambito di consolidamenti per l’edilizia nasce Fibre Build il sistema in materiale composito F.R.P. (Fiber Reinforced Polymer) che l’azienda friulana Fibre Net ha ideato e sviluppato per il rinforzo strutturale degli edifici esistenti. Utilizzato nell’ambito di interventi conservativi, nei restauri e nei miglioramenti sismici dei fabbricati. Questo innovativo prodotto, oltre ad assicurare caratteristiche di sicurezza degli edifici, contribuisce a migliorare anche la qualità di vita all’interno di qualsiasi ambiente abitativo o lavorativo. Le caratteristiche principali sono legate alla resistenza meccanica, alla corrosione, quella ai raggi UV oltre a una nulla conducibilità termica. La “rete” aderisce perfettamente alla malta ed è riciclabile al 100%.
milioni di euro (-5,3%). È questo il consuntivo 2012 del comparto nazionale elaborato su base Istat dall’Osservatorio di Marmomacc. Il marmo tricolore, quindi, ribadisce la propria leadership all’estero, in particolare nel settore dei lavorati e semilavorati. Per il prodotto finito made in Italy le maggiori soddisfazioni arrivano da oltre Oceano e dalla penisola arabica, con aumenti percentuali a doppia cifra. Nel 2012, le esportazioni negli Stati Uniti crescono del 28%, sfiorando i 280 milioni di euro, quelle verso il Canada del 25,9% con 52,6 milioni di euro, mentre in Arabia Saudita toccano i 103,3 milioni di euro (+70%). Tra i continenti, il mercato di riferimento resta sempre quello europeo, con 632,1 milioni di euro di
A Milano per Verona www.fibrenet.it
ontinua la corsa dei marmi e dei graniti italiani nel mondo: nel 2012 le esportazioni chiudono in crescita sull’anno precedente del 9,7%, raggiungendo il valore di 1 miliardo e 761 milioni di euro. L’export di
ordinativi, stabili a +0,4 per cento. Il bacino del Mediterraneo, invece, mostra interessanti prospettive: le esportazioni verso i paesi del Nord Africa fanno segnare un +11%, con 35,6 milioni di euro totali: qui il Marocco fa la parte del leone con 24,9 milioni di euro (0,7%); bene anche l’Egitto con 2,8 milioni di euro (+59,3%). Passando all’Est Europa, il 2012 vede un leggero calo generale dell’export italiano di marmi e graniti, con 124,8 milioni di euro (2,4%). In controtendenza il mercato russo, in crescita dell’8,5%, con 46,6 milioni di euro. Segnali positivi anche dall’Asia, con la Cina che passa da un controvalore di 21,1 a 25,3 milioni di euro (+19,9%). Per quanto riguarda le importazioni di prodotto grezzo, il 2012 conferma il calo della domanda interna dovuto alla crisi economica e dell’edilizia. www.istat.it
Lo scorso 11 giugno alla Triennale di Milano si è svolta la conferenza stampa di presentazione della 48° edizione di Marmomacc. Tra gli interventi salienti, quello del Presidente di Veronafiere Ettore Riello (“Una fiera come Marmomacc diventa fondamentale per lo sviluppo estero del business”), quello del Direttore Generale Giovanni Mantovani (“Con Marmomacc in the World presidiamo le aree di maggior interesse come USA, Arabia Saudita, India, Nord Africa e Brasile”) e di Philippe Daverio (“Formazione, informazione e tecnologia sono le chiavi per lo sviluppo di questo comparto di cui Marmomacc è termometro per interpretare le tendenze”).
www.marmomacc.it
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CAVE&CALCESTRUZZO
Il... ben d’Africa
na flotta di otto dumper articolati DOOSAN MT41 è impegnata nei lavori di costruzione della diga sul fiume Chemususu, nella Rift Valley, 250 km a Nord Est di Nairobi, la capitale del Kenya. La realizzazione di quest’opera rientra in un più ampio progetto per la costruzione di dighe
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finanziato con forti investimenti dal governo keniota per migliorare l’accesso della popolazione all’acqua potabile. Una volta completata, la diga fornirà una capacità di 11 miliardi di metri cubi di acqua. I dumper Doosan MT41 sono utilizzati dall'impresa Frabo & Co Ltd per portare le rocce a
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N EWS
valle lungo le ripide discese da una vicina cava e trasportarle poi su al cantiere della diga. Diversi milioni di tonnellate di roccia devono essere estratti dai fianchi della cava e trasportati dai dumper Doosan per formare la gigantesca parete della diga che sarà alta 60 m. Booker Mbugua,
PRODOTTO FINALE
160 x 80 x 40 € 1.150,160 x 40 x 80 € 990,160 x 40 x 40 € 940,-
P I N Z A G R U € 1.850,-
amministratore delegato di Frabo & Co Ltd, ha descritto in questo modo il lavoro svolto per la sua impresa dai dumper Doosan MT41: “I dumper Doosan sono le macchine più adatte per questo lavoro. Nella stagione delle piogge, le strade polverose si trasformano in superfici scivolose e rese viscose dal fango. Il carrello posteriore tandem consente ai dumper Doosan di affrontare qualunque pendenza senza alcuna difficoltà”. Mbunga descrive inoltre come la ralla collocata anteriormente dei dumper Doosan assicuri stabilità, riduca l’usura dei pneumatici e permetta di fare a meno del blocco differenziale. www.doosanequipment.eu
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Make up per il calcestruzzo È la soluzione ottimale per chi deve produrre calcestruzzo in loco, tagliando i costi dell’approvvigionamento con betoniera classica. La betoniera fuoristrada Carmix si presenta con un design gradevole e una cabina completamente rinnovata dentro e fuori on tutte le imprese costruttrici hanno convenienza a far giungere in cantiere enormi quantità di calcestruzzo. Metalgalante da tempo produce delle vere e proprie centrali di betonaggio su gomma, autocaricanti e pensate per poter portare cls quasi ovunque (grazie alla trazione integrale), per poi scaricarlo esattamente dove serve. Al Bauma di Monaco METALGALANTE ha
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le principali funzioni. La capacità del tamburo effettiva è di 3,5m3. Nell’autotelaio la trasmissione idrostatica Bosh Rexroth attivata dal motore Perkins 1104 D-44 Ta da 111 Cv. Il funzionamento della nuova RLG35 non cambia. Con la la pala idraulica articolata Carmix carica gli inerti. La lama all’interno della benna permette di rompere i sacchi di cemento evitando perdite. Dalla
presentato un prototipo di Carmix del tutto nuovo. Si tratta del concept RLG35 che si caratterizza per linee moderne e filanti che sembra vogliano distaccarsi rispetto a quelle essenziali e spartane dell’attuale gamma. Le novità sono anche all’interno cabina top comfort, con visibilità a 360° e clima, oltre al joystick che controlla tutte
benna tutto il materiale fluisce nella betoniera. Una volta all’interno della betoniera, inerti e cemento si impastano perfettamente grazie all’acqua pompata dai 2 serbatoi. La qualità dell’impasto e dunque del calcestruzzo è assicurata dalle doppie eliche di mescolazione da 4 mm del tipo T. Le 4 ruote motrici con trasmissione idrostatica
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automatica e la distribuzione dei pesi permettono di superare a pieno carico pendenze di oltre il 30%. Con la betoniera girevole di 300 gradi, l’operatore scarica il calcestruzzo sui 4 lati della macchina ad un’altezza di 2 m. E tutto questo ciclo (a seconda del modello) impiega circa da 10 a 15 minuti. www.carmix.com
Sopra il clue della nuova RLG35 è l’abitacolo completamente ridisegnato. Ora è molto più confortevole, ampio e meglio isolato dall’esterno. Tutti i comandi sono posizionati in modo razionale e alla destra del sedile viene posizionato il joystick che comanda le principali funzioni operative.
CAVE&CALCESTRUZZO
Il ciclo del cemento resso il comune di Calusco d’Adda (BG), ad inizio mese, è stata inaugurata la nuova pista ciclabile realizzata da Italcementi per conto dello stesso comune, utilizzando i.idroDRAIN, il nuovo cemento drenante in grado di restituire in modo naturale la pioggia al terreno, senza interrompere il ciclo naturale dell’acqua. Al taglio del nastro sono intervenuti il direttore della cementeria ITALCEMENTI (ubicata nel medesimo comune) Giovanni Bottinelli, il sindaco Roberto Colleoni e il Presidente del Team MTB TX Active Bianchi Felice Gimondi. La nuova
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pista ciclabile segue un percorso completamente separato dalla viabilità ordinaria, evitando così il traffico urbano, e si sviluppa all’interno dell’area di proprietà Italcementi. Gli oltre settecento metri del
percorso, a cui si aggiungeranno ulteriori 600 metri in futuro, sono accessibili da tre punti distinti delle vie pubbliche. L’intero tracciato è stato completato con l’installazione dell’apposita segnaletica orizzontale e
verticale e con il collegamento dell’impianto di illuminazione pubblica. Sono state inoltre piantumate circa 200 piante di piccolo e medio sviluppo e, in alcuni tratti, sono state inserite barriere protettive in legno e ulteriori elementi di arredo urbano, a valorizzazione e sicurezza della pista ciclabile, che si snoda lungo un’area verde di circa11.700 mq. www.italcementi.it
è nel controllo
PRATICO, INTELLIGENTE E SEMPLICE. IL GRUPPO TOSCANO DEL DEBBIO HA SCELTO IL SISTEMA FUEL Q-CONTROL DI MA-ESTRO PER MONITORARE I CONSUMI DEL PROPRIO PARCO MACCHINE DI
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CONTROLLO E AUTOMAZIONE
L’EFFICIENZA
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MATTHIEU COLOMBO
CAVE&CALCESTRUZZO ul mercato le tecnologie per il monitoraggio dei consumi di un parco macchine non mancano. E non mancano nemmeno quelle dedicate al nostro settore, quello delle cave e dei cantieri. Dopo anni di esperimenti e valutazioni, l’azienda Del Debbio di Lucca è forse arrivata alla pace dei sensi grazie alla soluzione ideata, progettata e sviluppata dalla Ma-estro, azienda di Rovereto (TN) fondata da un cavatore che ha saputo fare della sua filosofia di controllo e automazione un lavoro. Ma-estro propone molteplici soluzioni modulari e integrabili l’una con l’altra. Quella ideata per monitorare i flussi di carburante in impianti di rifornimento fissi o mobili è anzitutto di veloce installazione e di semplice utilizzo. In particolare, è impossibile fare
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un uso scorretto del sistema o raggirarlo e proprio per questo i dati rilevati sono quanto mai reali e affidabili. Dal punto di vista degli utilizzatori è perfino più semplice che prelevare ad un bancomat dato che non è necessaria nessuna tessera. E per conseguenza nessuna “card” può andare persa, essere passata di mano o deve essere realizzata per autorizzare nuovi collaboratori. D’altro canto, chi gestisce il carburante è avvisato dal sistema nel caso si verifichino prelievi anomali per orario, quantità per macchina, periodicità, incongruenza dei dati inseriti. Il Fuel Q-Control permette di gestire le riserve di carburante come fosse un conto corrente tramite home banking. Il resto sembra preistoria. RRST
Per gestire le vostre riserve di carburante con il Fuel Q-Control della Ma-estro è sufficiente installare un’interfaccia su ogni serbatoio fisso e mobile della vostra rete. Ogni modulo aggiornerà il sistema via internet con connessione via cavo o gsm. A destra il pannello studiato per i serbatoi mobili (qui privato del coperchio di protezione) caratterizzato dai due pulsanti (accensione sistema) con sopra l’evoluto e intuitivo monitor touch screen.
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AL FISSO NON SERVONO SCHEDE
La Del Debbio ha dotato tutti i suoi serbatoi carburante di interfaccia Fuel QControl. Stiamo parlando di 4 pompe fisse e 8 mobili. Due fisse sono nella sede principale di Lucca e corrispondono ad un unico serbatoio da 35.000 litri (foto a lato), mentre le altre due, da 25.000 litri capacità ciascuna, sono presso un impianto di conglomerato bituminoso e presso il centro R.O.S.E. (recupero omogeneizzato scarti edilizia). Le quattro pompe fisse alimentano (in modalità travaso e non rifornimento) otto serbatoi mobili che riforniscono le macchine in cantiere. Per fare gasolio, basta digitare il proprio identificativo (o selezionalrlo dall’elenco a video), un codice segreto di sblocco, la targa o il modello del veicolo, quindi il chilometraggio del veicolo o le ore operative totalizzate dalla macchina. Il sistema permette di autorizzare ogni operatore su più macchine o, al contrario, di limitare l’accesso al rifornimento. Alla Del Debbio, per esempio, i 100 dipendenti sono registrati ma di loro solo 30 possono rifornire le circa 60 macchine operatrici inserite a sistema. © Costruzioni
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CONTROLLO E AUTOMAZIONE
Prima di adottare il Fuel Q-Control, la Del Debbio aveva un sistema che controllava solo l’erogazione dei serbatoi fissi attivabili con carte di rifornimento magnetiche. I travasi da fisso a mobile non erano registrati ed era impossibile non solo quantificare il consumo di una macchina ma anche quello di un dato cantiere. Inoltre, una persona dell’amministrazione dedicava in media mezza giornata a settimana per la verifica delle bolle carburante delle pompe mobili (2 giorni al mese). Il Fuel Q-Control ha eliminato totalmente il lavoro di supervisione e segnala in automatico (parametri impostabili e modificabili) eventuali anomalie da verificare. Con Ma-estro, tutto il database consumi è custodito online (regolare backup di sicurezza) e consultabile in ogni momento con pc, tablet o smartphone tramite i browser internet più diffusi (Explorer, Safari, Firefox...).
Nella sequenza da sinistra: schermata d’inserimento nominativo, inserimento codice personale di sblocco, schermata riassuntiva dei dati con contalitri, erogatore in grande e livello carburante residuo nel serbatoio.
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CAVE&CALCESTRUZZO © Costruzioni
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Il controllo che mancava
brazioni e cali di tensione e che si spegne o accende rapidamente. Sotto al monitor touch screen con grafica identica a quelli delle pompe fisse, si trovano il pulsante bianco per testare l’alimentazione (prima foto in alto a sinistra) e quello blu per l’accensione. Dopo un momento di inattività il sistema si spegne in automatico per preservare la batteria del veicolo. Infine è bene specificare che grazie alla modalità “travaso” del sistema, i litri immessi nei serbatoi mobili da quelli fissi non risultano erogati ma spostati in altro serbatoio che li erogherà. Ora per Del Debbio tutto risulta tracciabile e trasparente.
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Come anticipato, il precedente metodo di rifornimento non permetteva di scorporare le quantità erogate dalle unità mobili di rifornimento. Questo, per un’azienda che ha oltre 60 macchine operatrici e 8 pompe mobili, iniziava a rappresentare una “zona d’ombra” che non era più possibile sottovalutare. Ora, con la soluzione Ma-estro, ogni serbatoio mobile è gestito elettronicamente da un sistema che trasmette i dati rilevati in tempo reale tramite rete gsm/gprs. A lato di ogni serbatoio su camion è stato montato un pannello che include uno specifico computer compatto, resistente a vi-
POMPA ALL’IMPIANTO DI RICICLAGGIO
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All’impianto Del Debbio per il recupero degli scarti provenienti da cantiere, è installata una pompa fissa con serbatoio da 25.000 litri e sistema Fuel Q-Control. Grazie a questa unità è stato segnalato il consumo anomalo di un camion. Ad una verifica più attenta è emerso che quel veicolo aveva un problema al sistema d’iniezione che è stato risolto prima che creasse danni gravi. Questo esempio fa capire quali sono le potenzialità della tecnologia Ma-estro.
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Oliviero Del Debbio
Marco Spadoni
Amministratore Del Debbio
Responsabile officina e magazzino Del Debbio
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In un momento come questo, le imprese devono affrontare nuove sfide per rimanere competitive su un mercato dalle marginalità sempre più ridotte. Negli anni ci siamo distinti per le scelte lungimiranti e attente all’ambiente, la qualità del nostro operato e la professionalità. Questi elementi sono alla base della nostra attuale stabilità. Ovviamente anche noi siamo estremamente attenti al controllo dei costi ed a ottimizzare il lavoro dei nostri 100 dipendenti. Un altro punto di forza è la versatilità. Qualche anno fa la produzione di conglomerati era molto più importante (oggi 30% del fatturato). Oggi un settore di rilievo a cui ci siamo dedicati è quello della regimazione delle acque e della gestione delle risorse idriche sul nostro territorio (50%). Seguono i lavori stradali e di sottoservizi, quelli di movimento terra e, infine, di demolizione.
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DA TRASPORTATORI A IMPRENDITORI Le origini del Gruppo Del Debbio risalgono al 1967 con la nascita della società Mario Del Debbio per fusione delle aziende individuali di scavi e trasporto dei fratelli Giovanni, Mario e Fernando e dei cugini Renzo e Olivo. Oggi, a 50 anni di distanza, il Gruppo è sì un’azienda a conduzione familiare ma gestita con chiara visione imprenditoriale. L’attività è iniziata, nella frazione di Marlia, con un impianto di trasformazione inerti provenienti da escavazioni nell’alveo del fiume Serchio. In seguito si è allargata al settore stradale (produzione di conglomerati) e delle infrastrutture, quindi all’edilizia civile ed industriale e alle grandi opere. Nel 1995, il Gruppo ha realizzato il primo impianto per riciclaggio di materiali inerti della Toscana e ha avviato la produzione del conglomerato “natura” (alternativa a basso impatto ambientale e paesaggistico). Dagli anni Settanta l’azienda controlla il Centro Commerciale Valfreddana, che commercializza materiali edili. Dal 2002 Del Debbio ha un sistema di gestione della qualità UNI EN ISO 9001, dal 2008 un sistema di responsabilità sociale SA8000, dal 2010 uno di gestione ambientale conforme UNI EN ISO 14001 e nel 2011 ha conseguito la certificazione OHSAS 18001.
102 Costruzioni giugno 2013
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CONTROLLO E AUTOMAZIONE
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Negli anni abbiamo utilizzato diverse soluzioni per la gestione del carburante, fino ad arrivare a un controllo misto con schede carburate sulle pompe fisse e bolle cartacee per le pompe mobili. Dopo aver analizzato le soluzioni offerte dal mercato, abbiamo scelto il Fuel QControl. Prima di utilizzarlo ero un poco prevenuto, ma dopo 6 mesi di utilizzo mi posso dire senza dubbio soddisfatto. Il sistema Ma-estro è semplice, intuitivo, comprensibile da tutti gli operatori che si sentono responsabilizzati e ci fa risparmiare del tempo. Consumiamo circa 60.000 litri di gasolio al mese ed avere tutti i movimenti tracciati in tempo reale fa risparmiare due giorni di lavoro al mese di una persona. Non solo, il sistema rileva le erogazioni anomale di carburante (non congrue con la media consumi del singolo mezzo) e invia segnalazioni molto utili. In questo modo non siamo più controllori, ma verifichiamo i controlli fatti solo quando necessario. Non posso dire che questo faccia risparmiare carburante perché non abbiamo dati precedenti affidabili, ma per noi i benefici sono evidenti.
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CAVE&CALCESTRUZZO Nella foto, da sinistra, Marco Spadoni, responsabile officina e magazzino Del Debbio, Denise Fasanelli, responsabile marketing Ma-estro, e il fondatore della Ma-estro, Giorgio Manara.
MAINTENANCE Q-CONTROL Questo software Ma-estro è studiato per gestire tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie di veicoli, macchine operatrici e attrezzature, evitando imprevisti fermo macchina. Il sistema può essere impostato per avvisare il singolo utente o il gestore tramite messaggi sui monitor d’interfaccia Q-Control e con e-mail e sms. Nell’avviso è possibile includere una dettagliata descrizione per compiere l’intervento. Per chi sceglie il Fuel Q-Control oggetto di quest’articolo, il Maintenance Q-Control è un utile complemento.
Nata per il controllo I lettori più attenti conoscono bene Ma-estro per i sistemi di automazione degli impianti di trattamento inerti che abbiamo descritto più volte (ricordiamo l’articolo dedicato alla soluzione adottata da Concave - Costruzioni numero 653 a pag 92). Si tratta di un’azienda di Trento, nata per soddisfare un problema comune a molti imprenditori del nostro settore: conoscere con precisione i costi e la produzione reale. Giorgio Manara, fondatore e titolare di Ma-estro, viene da una famiglia di cavatori che ancora oggi gestisce impianti di produzione di inerti a Pilcante di Ala (TN); da qui l’idea e la necessità di creare un sistema funzionale per il monitoraggio e l’ottimizzazione della propria attività con l’obiettivo di ridurre i consumi abbattere gli sprechi e conoscere con precisione il costo per tonnellata prodotta. Avviata nel 2006, ma già forte della ventennale esperienza del fondatore, l’azienda è quindi specializzata nella razionalizzazione dell’attività attraverso soluzioni integrate e di semplice utilizzo. Il principio base è uno solo: per essere in grado di ridurre i costi è prima necessario conoscerli e valutarli per agire. E in un secondo momento si lavora per evitare gli sprechi.
TRANSPORT Q-CONTROL Questo modulo Ma-estro permette di gestire trasporto e logistica della produzione monitorando i veicoli tramite il riconoscimento della loro targa e l’acquisizione dei dati, per esempio di una pesa. Il sistema riconosce automaticamente i mezzi e ne identifica la tara effettiva, permettendo di gestire i flussi di materiale in ingresso ed uscita da un sito, memorizzando l’esatta quantità caricata e scaricata. Con questa interfaccia Ma-estro è possibile semplificare il lavoro e snellire le operazioni amministrative anche in fase di fatturazione, grazie all’emissione automatica dei documenti di trasporto.
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CARICATORI GOMMATI
Carico molto Komatsu WA500-7 Capacità benna m3 5,6 Carico rib. art. kg 24.580 Peso ton 34,75 Potenza kW 263 Motore Komatsu SAA6D140E6 Cilindrata l 15,24 Cilindri n° 6 Alesaggio x corsa mm 140 x 165 Regime di taratura rpm 1.900 Velocità del pistone m/s 10,45 Valvole per cilindro n° 4 Distribuzione conv Iniezione conv CR Fasi d'iniezione n° 3 EGR no electr esterno Tratt. gas di scarico DOC + DPF p inj Alimentazione aria VG turbo after Pompe portata variabile Portata l/min 320 + 120 Regolazione pompa LS neg Distributore a cassetti c c press comp Pressione Mpa 34,3/24,5 Trasmissione Power Shift Marce n° 4+4 Velocità traslazione km/h 35,5 Differenziali conv Freni 4 oil disc Pneumatici 29,5 x 25 Passo m 3,78 Carreggiata m 2,4 Articolazione ° 40 R. sterzo alla benna m 7,22 Cinematismo benna Z Max alt. perno b. m 4,76 Forza di strappo daN 24.500 Larghezza benna m 3,4 Lunghezza max m 9,91 Altezza trasporto m 3,78 Batteria Ah 2 x 160 Alternatore A 90 Serbatoio gasolio l 473 Sistema idraulico l 337/n.d.
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IDRAULICA AL TOP La nuova WA500-7 ha una potenza di 266 kW ed un peso operativo di 35.700 kg. Diventa quindi la macchina ideale per le applicazioni più impegnative, soprattutto legate alla movimentazione in cava. La nuova Komatsu è in grado di svolgere i lavori più gravosi, grazie ad un’elevata forza di trazione e all’impianto idraulico Load Sensing a centro chiuso (CLSS) che permette di azionare le attrezzature di lavoro con maggiore precisione e consente la movimentazione contemporanea di tutte le funzioni idrauliche (braccio, benna o eventuali accessori). La nuova WA500-7 è inoltre dotata di pompe a portata variabile, sia sull’impianto idraulico che sull’impianto di sterzo, per fornire solo la quantità d’olio richiesta, contribuendo, tra l’altro, a ridurre in maniera considerevole il consumo di carburante.
CAVE&CALCESTRUZZO
SCARICO POCO onferma la propria anima green Komatsu, con le nuove pale gommate della serie 7, caratterizzate dal motore di ultima generazione – certificato in base alle normative EU Stage IIIB ed EPA Tier 4 Interim – in grado di garantire ridotte emissioni di NOx e PM. Il post trattamento è affidato ad un filtro antiparticolato (KDPF – Komatsu Diesel Particulate Filter) ad alta efficienza che cattura più del 90% di
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particolato. Questo motore non assicura solo una sensibile riduzione dell’impatto ambientale, ma anche prestazioni sensibilmente migliorate in termini di produttività e bassi consumi (questi ultimi inferiori del 10% rispetto agli stessi modelli della serie precedente). Grazie al rodato sistema di gestione del motore SmartLoader Logic, la coppia del motore è automaticamente e costantemente ottimizzata in modo da ottenere sempre il minor consumo di carburante in tutte le situazioni senza compromettere la produttività. RRST
DI
CRISTIAN FURINI
LA NUOVA PALA GOMMATA WA500 SERIE 7 DALLA VOCAZIONE ECOSOSTENIBILE. RIDOTTE LE EMISSIONI DI NOX E PM ANCHE GRAZIE AL FILTRO ANTIPARTICOLATO giugno 2013 Costruzioni 105
SFOGLIA TUTTE
CARICATORI GOMMATI
LE NUOVE MMT DEL BAUMA 2013
Tutto sotto controllo... satellitare La WA500-7 adotta la cabina pressurizzata Space CAB. Al suo interno segnaliamo: un monitor 7 pollici LCD TFT a colori di ultima generazione (personalizzabile e con 25 lingue selezionabili, consente un’ampia gamma di funzioni ed informazioni operative), il movimento della consolle integrata al sedile con sospensione automatica e le leve a controllo elettronico proporzionale EPC (ideali per le applicazioni di movimento terra, garantiscono estrema semplicità nella gestione delle attrezzature). Conforme alle normative di sicurezza ROPS/FOPS, la
Space CAB vanta un livello sonoro interno eccezionalmente basso: 68dB(A). Di serie il sistema satellitare Komtrax, qui installato con funzioni aggiuntive, per una gestione sempre migliore della macchina. Grazie a questo rinnovato dispositivo sono disponibili report molto utili sul consumo di carburante nonché sulle ore e le tipologie di utilizzo. Inoltre, il sistema offre informazioni sulla rigenerazione del filtro KDPF, con l’obiettivo di mantenere la macchina nelle migliori condizioni operative.
MANUTENZIONE COL FILTRO La nuova Komatsu si fa apprezzare sul campo per altezza e sbraccio di scarico, che velocizzano il lavoro: il caricatore frontale arriva infatti ad un’altezza di 3.265 mm al perno benna e di uno sbraccio di 1.545 mm. Di serie l’antibeccheggio che riduce gli impatti sul braccio principale quando la macchina trasla con il carico e riduce le perdite in traslazione. Per la manutenzione è disponibile la formula Komatsu Care, che garantisce, quattro tagliandi gratuiti (olio, filtri e analisi olii compresi) a 500-1.000-1.500-2.000 ore entro tre anni, da effettuare presso officine e centri autorizzati Komatsu. Con Komatsu Care, il cliente può beneficiare della fornitura gratuita del filtro antiparticolato a 4.500 ore (max) e 9.000 (max) entro 5 anni.
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Si sta comodi e isolati nella Space CAB della nuova WA500-7. Tutti i comandi sono posizionati in maniera razionale, facile da raggiungere. Alla destra del piantone il maxi monitor, interfaccia di funzioni operative e diagnostica.
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Piattaforme autocarrate La ZED 20.2 HV sta riscuotendo un gran successo sin dal suo lancio in anteprima al Bauma
Mmt Le novità Wacker Neuson per il cantiere più adatte all’universo noleggio
IN QUESTO NUMERO...
giugno 2013
FLOTTE NOLEGGIO
NEWS
FLOTTE&NOLEGGIO
Shopping in grande stile Alan Blake, Ceo di JCB, immortalato accanto a una delle maccchine acquistate dal noleggiatore inglese A-Plant.
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JCB, ma anche nel mercato del noleggio nel Regno Unito”. Questo il commento di Alan Blake, Ceo JCB, in seguito all’ordine effettuato dal noleggiatore A-Plant per la fornitura di 800 macchine, un accordo del valore di oltre 27 milioni di sterline (più di 31 milioni di euro). La flotta acquistata, che va a incrementare notevolmente il già nutrito
Apertura al mondo verde Ampliare l’offerta diversificando le proposte. È questa la parola d’ordine per Cofiloc che ha introdotto nel suo parco nolo le fresaceppi professionali: si tratta di attrezzature che, insieme alle pinze per legnami, ai trinciatutto, ai trinciaerba e trincia arbusti, completano la linea dedicata a chi cura la manutenzione di giardini, parchi, foreste e boschi. Le fresaceppi, in particolare, sono destinate alle imprese che si occupano della rimozione dei ceppi da strade, parcheggi o aree verdi. L’attrezzatura, che si aggancia all’escavatore mediante attacco rapido, fresa qualsiasi tipo di diametro fino a 50 cm di profondità.
Il carrello è social www.cofiloc.com
uesto è il più grande ordinativo dell’anno effettuato da un cliente nel Regno Unito, e siamo veramente soddisfatti che A-Plant abbia acquisito un numero così significativo di macchine. Si tratta di una grande dimostrazione di fiducia non solo nella qualità, affidabilità ed efficienza dei prodotti
parco macchine del gruppo di noleggio britannico, comprende micro, mini e midi escavatori e 240 movimentatori telescopici: il nuovo contratto fa seguito all’ordine di 550 macchine già effettuato da A-Plant nel 2012, portando così a 7.500 il numero di mezzi acquistati in 25 anni di partnership commerciale con JCB. Tutte le macchine ordinate saranno realizzate negli stabilimenti inglesi di JCB e la consegna ha avuto inizio a maggio tramite il concessionario Greenshields e proseguirà gradualmente anche nei prossimi mesi. “A-Plant si impegna ad offrire ai propri clienti le più nuove, produttive, innovative ed efficienti
macchine sul mercato, e questo ordine risponde a questo impegno”, ha commentato Andrew Winlow, direttore acquisti e gestione flotta di A-Plant. “I movimentatori telescopici alimentati dall’innovativo motore JCB Ecomax Tier 4i, in particolare, offrono grandi benefici sia alla nostra azienda che ai nostri clienti: questi ultimi utilizzeranno meno carburante e A-Plant non dovrà sostenere le spese di manutenzione dei filtri antiparticolato diesel e dell’additivo Ad-Blue”. Tra le macchine ordinate, al di là dei già menzionati telescopici di nuova generazione, si annoverano i nuovi mini JCB 8016 e 8018 che, entrati in produzione dopo il lancio al Bauma, rispetto alle versioni precedenti, vantano più di 30 migliorie, tra cui un aumento dell’11% della profondità di scavo. www.jcb.it
Dalla storia al futuro. Clarke Europe, la società che realizzò il primo carrello VAI SU elevatore, è entrata nel cerchio di FACEBOOK aziende che utilizzano il più grande social network del mondo con più di un miliardo di utenti per fini commerciali. La pagina ufficiale Facebook di CLARK EUROPE è stata lanciata qualche mese fa e sta riscuotendo un crescente riscontro. Sulla fanpage aziendale vengono puntualmente fornite informazioni generali sulla società e anche le ultime notizie dal settore della movimentazione dei materiali. La società considera Facebook uno strumento valido e popolare per accrescere la propria visibilità, aumentare la consapevolezza del marchio, migliorare il rapporto con i clienti esistenti e costruire nuove relazioni con quelli potenziali. “Abbiamo fatto questo passo per mantenere costantemente aggiornati i nostri clienti e affrontare nuovi target”, spiega Rolf Eiten, direttore vendite e marketing di Clark Europe.
www.clarkmheu.com
Salto verso il digitale fiera di Monaco non è stata un’occasione solo per presentare nuovi prodotti. PERI, per esempio, ha posto l’accento anche sui servizi, a cui ha dedicato un’ampia area del suo stand. Si tratta di una gamma di proposte a supporto di tutti i processi relativi alle casseforme e impalcature. Tra le novità, il portale online myPeri in grado di offrire ai clienti informazioni tecniche complete e specifici dati di progetto sui cantieri e i progetti Peri (costantemente aggiornati). Con un semplice click si può così accedere a vari rendiconti e a un quadro dettagliato dei materiali
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disponibili e dei flussi di materiale. La panoramica di cantiere mostra anche il valore del materiale a noleggio di progetti in corso, suddiviso per tipologie di prodotto, a favore di una maggiore trasparenza dei costi per la direzione lavori. Al Bauma, Peri ha presentato un’altra soluzione innovativa, l’App del Manuale, complemento digitale della versione cartacea, valido esempio di come informazioni di prodotto diventino applicazioni con un
Il nome dice tutto veva già assaporato il sapore del record con la prima doppia articolata 24 m patente B, così Socage ci ha preso gusto e ci ha riprovato. A Monaco ha presentato in anteprima assoluta la 28 m, la Forste 28D. Iniziamo dal
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nome, totalmente nuovo rispetto ai modelli precedenti e anticipatore per quelli successivi. La macchina si chiama infatti Forste 28D, in cui “Forste” richiama la nuova linea dedicata all’associazione onlus che
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concreto valore aggiunto per l'attività quotidiana in cantiere. L’app infatti consente di conoscere in modo rapido e intuitivo informazioni di prodotto; contiene anche
tutti i dati necessari per la selezione dell’attrezzatura e dei servizi più idonei. L’App del Manuale rappresenta quindi un autentico strumento di lavoro sempre disponibile: propone immagini e anche materiale video integrativo, oltre a modelli in 3D dei sistemi Peri selezionati. www.peri.it
Socage ha deciso di sponsorizzare, “28” riguarda i metri raggiunti dalla piattaforma e “D” richiama il concetto di “doppia articolata”. Grazie all’esperienza accumulata nello sviluppo della DA328 (doppia articolata allestita su autocarri da 5,6 t, con 28 m di altezza e 16 m di sbraccio con 225 kg di portata) e all’impiego di nuovi software, l’azienda è riuscita a concepire la Forste 28D, unica nel suo genere perché può essere noleggiata senza l’operatore e guidata con la patente B, pertanto non soggetta a limiti di circolazione: capace di un’altezza massima di 28 m e di uno sbraccio di 14 m,
vanta una portata massima di 300 kg ed è allestita con comandi elettroidraulici. Le dimensioni limitate in fase di marcia le consentono di essere utilizzata soprattutto nei centri urbani: l’allestimento infatti rientra nei 6.690 mm di lunghezza e nei 2.100 mm di larghezza. Essendo allestita su un autotelaio da 3,5 t, presenta un minore impatto ambientale. È infine dotata di un sistema di stabilizzazione a traverse estensibili idraulicamente, sia anteriormente sia posteriormente, caratteristica tecnica che permette all’operatore di scegliere in quale configurazione stabilizzare la macchina. www.socage.it
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Golosa per i noleggiatori La nuova autocarrata patente B ZED 20.2 HV ha riscosso successo sin dal lancio. Oltre a essere stata candidata per gli IAPA Awards, è stata oggetto di acquisto prima e dopo la fiera tedesca. In particolare nei giorni del Bauma, due unità sono state vendute a un noleggiatore tedesco n successo dietro l’altro. A collezionarli è la ZED 20.2 HV di CTE che non solo è stata candidata nella shortlist degli IAPA Awards come miglior prodotto autocarrato dell’anno ma è anche stata oggetto di acquisto sin dal suo lancio. Infatti, in seguito all’ordine della prima unità avvenuto nei giorni precedenti al Bauma a nome della società svizzera Maltech (come si può evincere dalle immagini l’unità venduta era proprio quella esposta alla manifestazione fieristica), altri due esemplari del medesimo modello sono stati venduti nei giorni di esposizione a un noto noleggiatore tedesco (che al momento della comunicazione alla stampa da parte di CTE preferiva non rivelare l’identità). Ricapitoliamo qui di seguito le caratteristiche principali della ZED 20.2 HV, contraddistinta da un’altezza operativa di 20 m. Innanzitutto il .2 nel nome sta ad indicare l’evoluzione avvenuta nel nuovo design ottagonale del braccio, costruito con un nuovo materiale, l'acciaio Docol 1200 M ad alta resistenza, per ottenere un ottimale rapporto tra prestazioni e peso dell’allestimento. Questa sostanziale miglioria apportata al braccio telescopico e a quello a
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pantografo, ha consentito di ottenere una sezione maggiore e un’ulteriore rigidità nel braccio stesso, senza sorpassare il peso totale consentito: infatti con un allestimento su veicoli da 3,5 t l’azienda è stata in grado di arrivare a uno sbraccio di lavoro di 9,2 m e a una portata in cesta di 300 kg (con limitatore di momento, senza cella di carico); si tratta di una peculiarità che consente l’utilizzo della macchina con ampio margine di portata. Altra novità, la stabilizzazione “V”, ossia variabile, alternativa a quella standard, che permette di scegliere tra 4
aree di stabilizzazione: in sagoma, estesa, ridotta a destra, ridotta a sinistra. www.ctelift.com
Passaggio a Est Due giornate di dimostrazioni live per 350 clienti provenienti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Romania, Slovenia, Croazia e Serbia. Si può riassumere così l’open day organizzato a maggio dal dealer ceco di CTE Statech a Dolní Beøkovice (nei pressi di Praga), gestito in collaborazione con il dealer polacco Kob Crane. Oltre ad aver presentato le autocarrate articolate ZED, le autocarrate telescopiche e Multipurpose B-LIFT e le semoventi Genie, è stato lanciato il nuovo logo aziendale utilizzato da luglio 2013.
M MT
Nella foto di sfondo il nuovo EZ17 Zero Tail. Nella sequenza, dall’alto: il sollevatore, telescopico TH412, ancora l’EZ17 immortalato da un’altra prospettiva, il mini 803 equipaggiato del Dual Power e, nell’ultimo scatto, il TH625.
NUMEROSE E SOSTANZIOSE LE NOVITÀ PRESENTATE A MONACO DA WACKER NEUSON. PENSATE PER LE APPLICAZIONI PIÙ VARIE, DAL MOVIMENTO TERRA AL SOLLEVAMENTO, SI PRESTANO A ENTRARE NEL MONDO NOLO DI
DANIELA STASI
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FLOTTE&NOLEGGIO
Soluzioni
COMPATTE no stand gremito di novità. In occasione del Bauma Wacker Neuson ha presentato numerosi nuovi prodotti per i settori più vari, dal movimento terra al sollevamento, passando per lo stradale. Tra i protagonisti spiccava il miniescavatore 803 (il più piccolo della gamma con una larghezza di 700 mm), il primo dell’azienda con dual power (doppia alimentazione): in alternativa al motore diesel è possibile collegare il Power Unit (HPU), un gruppo elettro-idraulico con alimentazione di rete attivabile mediante la pratica soluzione “Plug & Play”; in tal modo l'escavatore lavora a emissioni zero, ed è quindi ideale per alcune applicazioni, per esempio i lavori di demolizione in ambienti chiusi (tra l’altro grazie alla sua potenza di raffreddamento, il gruppo dà la possibilità alla macchina di operare fino alla temperatura di 45°). La nuova doppia alimentazione, disponibile come optional anche per altri mini, è fruibile pure a noleggio. Altra novità presentata a Monaco, l’EZ17 Zero Tail, che, disponibile da giugno, completa la serie Zero Tail nella classe da 1 a 2 t. Tra i plus: l'impianto idraulico Load-Sensing, il tettuccio smontabile per facilitare le operazioni di trasporto, i pannelli laterali amovibili in modo semplice e il cofano motore ad apertura totale per un’agevole manutenzione. Infine ricordiamo i nuovi sollevatori telescopici compatti, il TH412 e il TH625, di cui abbiamo dato tutti i dati tecnici sul numero scorso, nello speciale Bauma (pag. 98). ST
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M MT
È PROPRIO UN PALLONE! Novità anche nel settore dell’illuminazione. Sono due i nuovi prodotti: il pallone luminoso LBS 80M e la torre faro LTN 6LV. Il primo, che sostituisce il modello precedente LB 1, presenta un’altezza pari a 5 m, quindi rispetta la direttiva per la sicurezza in cantiere: è possibile tendere il pallone in modo semplice grazie a un meccanismo di tensionamento e un blocco a fune unica. L’interruttore posto sul regolatore di corrente consente di attivare e disattivare il pallone, mentre un interruttore termico di sicurezza integrato è a favore di una maggiore protezione dell’apparecchio stesso. La stabilità è garantita da un solido treppiede e da un supporto regolabile in altezza che, in combinazione a una livella, permette di compensare le irregolarità del terreno. La nuova torre faro LTN 6LV rappresenta una versione evoluta della collaudata LTN 6L: la V indica la struttura dell'asta telescopica, per trasportare la torre stessa mantenendo l’asta in posizione verticale (essendo di dimensioni molto compatte, la posizione orizzontale non si rende necessaria). Altra miglioria apportata: la possibilità di estrarre e ritrarre l’asta semplicemente tramite un pulsante.
THE DESIGN WINNER IS…
Martin Anders, responsabile sviluppo pale gommate Kramer-Werke, Martin Eppinger, amministratore delegato di Kramer-Werke e Gert Reichetseder, amministratore delegato di Wacker Neuson Linz, durante il conferimento del premio Universal Design lo scorso febbraio a Monaco.
Un riconoscimento importante per il team addetto alla progettazione di Wacker Neuson. Nel dettaglio, all'escavatore compatto ET20 (nella foto) e alla pala gommata compatta 650 Kramer Allrad è stato con-
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ferito sia il premio Zwei iF Product Design Award 2013 per la categoria veicoli speciali, sia l’Universal Design Award 2013. Quest’ultimo inoltre è stato conferito anche al minidumper cingolato DT12. Il design della pala 650 è stato premiato per la linea pronunciata, per lo slancio della copertura che prosegue nella cabina, per i parafanghi particolarmente voluminosi e per la vista posteriore della macchina, dominata da una griglia del radiatore a forma di V; da segnalare anche i paraurti in ghisa con viti di fissaggio non visibili e sollevati verso gli angoli per ottenere una pendenza massima. L’escavatore ET20 presenta invece il telaio della cabina e lo chassis che vanno a formare una specie di esoscheletro fortemente slanciato; da segnalare il cofano posteriore con un’apertura che semplifica i lavori di manutenzione. Infine, il minidumper DT12, dotato di cingoli in gomma, è caratterizzato dal rivestimento completo tramite il cofano che grazie a un’ampia apertura garantisce un’agevole accessibilità al motore.
FLOTTE&NOLEGGIO
Versatilità articolata A Monaco il Gruppo Wacker Neuson non ha mancato di presentare anche le più recenti novità del marchio Kramer Allrad. Cominciamo dalle nuove pale gommate articolate 550 (capacità di 0,55 m3) e 650 (capacità di carico di 0,65 m3) che, presentate in versione definitiva e pensate per la costruzione stradale e la canalizzazione, sono disponibili in versione con omologazione stradale che arriva a una velocità di 30 km/h grazie alla versatile trasmissione idrostatica. Il carico di ribaltamento alla massima articolazione è di 1.980 kg per la 550 e di 2.340 kg per la 660. Entrambi i modelli vantano un passo di 1.850 mm e montano il motore Yanmar 4TNV88 tarato a 35 kW. Sul fronte pale gommate, sono state presentate anche due telescopiche, la 750T e la 880; quest’ultima in particolare è decisamente poliedrica grazie alla possibilità di essere equipaggiata con numerose attrezzatture, come la benna vagliante per il settore riciclaggio.
AD HOC DELLE GRANDI FLOTTE Dal brand Kramer Allrad novità anche sul versante post-vendita. Il nuovo Telematic, ideale per le grandi flotte, è un sistema di localizzazione satellitare che permette di monitorare in tempo reale i dati dei mezzi: dalla posizione allo stato del motore fino al calendario service. Kramer ha inoltre presentato un nuovo strumento diagnostico per rendere ancora più agevole l’assistenza, un software con un’interfaccia che, collegata direttamente al laptop del tecnico del servizio clienti, è in grado di accelerare il riconoscimento di eventuali problematiche e la loro diagnosi; il dispositivo infine parametrizza anche la macchina, calibra funzioni e rende automatici gli aggiornamenti del software.
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M ERCEDES -B ENZ ATEGO
IL MEDIO
di peso DI
CRISTIAN FURINI
GUADAGNA IN CARATTERE Il nuovo Atego Mercedes-Benz si presenta con un frontale dal disegno meno anonimo e più personale rispetto al predecessore. La griglia decorativa frontale è dominata da tre lamelle trasversali rivolte verso il basso. La grembialatura anteriore interamente ridisegnata integra nel suo design i nuovi fari anteriori, anch’essi sottoposti a restyling, che ora comprendono gli indicatori di direzione e le luci diurne (anche a Led). I deflettori laterali vanno a integrarsi tra le soluzioni aerodinamiche riducendo al minimo l’imbrattamento dei cristalli laterali.
Da sinistra, tratti distintivi del nuovo Atego col marchietto per le motorizzazioni Euro 6, il nuovo frontale con le protezioni sui gruppi ottici e i nuovi specchi retrovisori.
PROVATI PERVOI DOPO I NUOVI STRADALI E L’AROCS DA CAVA, LA STELLA COMPLETA IL RINNOVO DELLA GAMMA CONSTRUCTION CON I MEDI DA 6,5 A 16 T. MOTORI EURO 6, 4 CABINE E TANTA ALLESTIBILITÀ PER IL NUOVO ATEGO
Col 4 o col 6 La prima novità della nuova gamma media di Mercedes-Benz per la cantieristica leggera arriva dalle motorizzazioni Euro 6 a 4 e a 6 cilindri in linea, che coprono un intervallo di potenza da 115 kW (156 Cv) a 220 kW (299 Cv). Due sono i propulsori disponibili per il nuovo Atego: l’Om 934 (a 4 cilindri) di 5,1 l e l’Om 936 (6 cilindri) di 7,7 l. Il primo spazia da 115 kW (156 Cv) a 170 kW (231 Cv), cui corrispondono valori di coppia da 650 a 900 Nm disponibili fra 1.200 e 1.600 giri al minuto. L’Om 936 prevede, invece, potenze da 175 kW (238 Cv) a 220 kW (299 Cv) e coppie di picco oscillanti nell’intervallo da 1.000 a 1.200 Nm. Caratteristiche comuni ai due propulsori sono il sistema d’iniezione common rail con iniettori (a 10 fori) a controllo elettronico mediante solenoide, e l’architettura a due alberi a camme in testa (uno è a fasatura variabile) con 4 valvole per cilindro. La pressione di polverizzazione del gasolio raggiunge i 2.400 bar, mentre quella d’accensione si attesta sui 200 bar. Entrambi i propulsori utilizzano il parziale ricircolo - previo raffreddamento intermedio - dei gas di scarico (Egr) per abbassare la temperatura di combustione, riducendo così le quantità di ossidi d’azoto (NOx) prodotte internamente. Questa caratteristica, a sua volta, ha un positivo effetto sui consumi di urea per il catalizzatore Scr posto a valle del propulsore (2,5% al massimo).
a cantieristica leggera negli ultimi anni ha maturato esigenze specifiche che hanno spinto i costruttori a progettare veicoli ad hoc per questa branca del settore delle costruzioni. In particolar modo nell’automotive, i veicoli industriali leggeri hanno affinato sempre di più specifiche uniche rispetto ai cava cantiere, per rispondere alle esigenze di manovrabilità in spazi ristretti, carico utile e versatilità. Nel catalogo dei medio-leggeri di Mercedes la risposta a queste esigenze ha il nome Atego. È l’anello di congiunzione tra i piccoli commerciali off road da 3,5 t (Vito e Sprinter) e il cava
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puro Arocs, il veicolo adatto a quel segmento di mercato della distribuzione a corto e medio raggio per chi opera in aree urbane ed extraurbane, in un momento in cui i grossi cantieri (pane dei 32 e 56 t) sono praticamente fermi. Mercedes, alla seconda generazione di Atego, sembra voler puntare molto su un veicolo di questo genere. Disponibile da 6,5 a 15 t, in Italia lo vedremo quasi certamente in configurazione con cassone a sponda bassa e gru retrocabina. Atego 2013 è un veicolo nuovo con tanti inediti per meccanica, stile e design. ST
M ERCEDES -B ENZ ATEGO
CAMBI PER TUTTI I GUSTI La lotta ai consumi non ha investito solo il motore. Le migliorie apportante agli altri componenti della catena cinematica hanno permesso risparmi di gasolio dell’ordine del 5% nei confronti dell’attuale generazione di Atego. I propulsori a 4 e a 6 cilindri possono essere abbinati al cambio automatizzato Powershift 3 a 6 o 8 rapporti, secondo i livelli di potenza, con 4 programmi di guida: Economy, Manuale, Power e Off road. In alternativa, sono disponibili unità Mercedes-Benz a innesto meccanico a 6 o a 9 marce, oltre allo Zf 9S 1115 (con 9 rapporti) specifico per i veicoli adibiti ai servizi municipali.
Sotto, per i cassonati è possibile richiedere le sospensioni pneumatiche sull’asse posteriore, soprattutto se si effettuano frequenti trasferte stradali.
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PROVATI PERVOI Comfort e guidabilità Sul nuovo Atego l’assale anteriore è stato riconfigurato, così come il cinematismo dello sterzo, per migliorare la guidabilità del veicolo (con una maggiore precisione nel seguire la traiettoria impostata, senza però avvertire eccessivamente le irregolarità del manto stradale) e incrementare il comfort
del conducente. Anche le sospensioni posteriori sono state integralmente modificate, agendo sulla geometria dei sistemi di vincolo del ponte. Tutto ciò si è tradotto in un migliore (cioè, più prevedibile per il conducente) comportamento in condizioni di sovrasterzo o sottosterzo.
CABINA DA BIG BENZ
Completamente rinnovata la plancia. È nera con display centrale di facile lettura. La strumentazione analogica con retroilluminazione bianca e gli interruttori ergonomici seguono gli stilemi attualmente adottati nei Mercedes-Benz pesanti. Come il volante multifunzione con i pulsanti per il settaggio della velocità di crociera, del limitatore di velocità, per l’utilizzo del telefono e per navigare nei menù disponibili sullo schermo a colori, posto al centro del cluster strumenti. Quest’ultimo del tutto simile a quello degli Actros o degli Antos, con il tachimetro e il contagiri disposti ai lati del display digitale.
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LE MOTORIZZAZIONI DISPONIBILI
M ERCEDES -B ENZ ATEGO
Potenza kW(Cv) - giri/min OM 934 - 4 cilindri in linea - 5,1 litri 115(156)/2.200 130(177)/2.200 155(211)/2.200 170/(231)/2.200 OM 936 - 6 cilindri in linea - 7,7 litri 175(238)/2.200 200(272)/2.200 220(299)/2.200
L’INTEGRALE A SCELTA Nuove anche le sospensioni a 4 punti della cabina con una taratura più rigida per ridurre rollìo e beccheggio. La nuova configurazione dell’asse posteriore ottimizza il comportamento di marcia del nuovo Atego grazie al miglioramento della risposta autosterzante in caso di rapido cambio della traiettoria di marcia. Lo Stability Control Assist (ESP) è di serie e assicura la massima controllabilità del veicolo anche in situazioni estreme. Per il fuoristrada estremo è la nuova possibilità di scegliere fra trazione integrale permanente o inseribile (impieghi comunali). Un nuovo ripartitore di coppia dal peso ottimizzato dotato di un involucro in alluminio ad alta resistenza provvede a ripartire la forza motrice tra gli assi motore. Ampia è anche la scelta delle prese di forza (almeno 30) destinate all’azionamento di diverse tipologie di sovrastrutture.
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Coppia Nm - giri/min 650/1.200 - 1.600 750/1.200 - 1.600 850/1.200 - 1.600 900/1.200 - 1.600 1.000/1.200 - 1.600 1.100/1.200 - 1.600 1.200/1.200 - 1.600
TARA PIUMA E ALLESTIBILITÀ
Dal punto di vista telaistico, il nuovo Atego presenta alcune modifiche strutturali pensate in funzione del contenimento della tara. Un fattore cruciale per i camion del segmento medio, tenendo anche conto dell’aumento di peso richiesto dai sistemi di post-trattamento dei gas di scarico, indispensabili per le motorizzazioni Euro 6. Nel complesso, l’incremento di tara dei nuovi modelli non supera i 90 kg rispetto ai veicoli dell’attuale generazione. Il veicolo può essere equipaggiato con un serbatoio in materiale sintetico da 80 l più leggero del serbatoio da 120 l, con molle paraboliche a una foglia sull’asse posteriore e protezione antincastro laterale di peso ottimizzato (versioni da 10,5 t) o cerchi in alluminio nelle diverse versioni, da 17,5 a 19,5. La facilità di allestimento dei modelli precedenti caratterizza anche il nuovo Atego. Accanto alle numerose sovrastrutture complete disponibili di primo impianto, tra cui anche l’ultima generazione di piattaforme ribaltabili Meiller, a richiesta il veicolo può essere equipaggiato con cabina doppia a 6 posti oltre a 15 diverse versioni di passo, da 3.020 mm a 6.260 mm.
L’emozione si fa strada Due giorni di prove su pista: sabato e domenica* Convegni e workshop rinnovati Premi Driver e Company of the year | Nuovi eventi collaterali In collaborazione con
www.truckemotion.it *Per partecipare alle prove su pista, è obbligatorio effettuare la registrazione sul sito ufficiale www.truckemotion.it
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VOLVO FMX
Pensionamento relativamente ”baby” del primo Volvo FMX. Una nuova versione è pronta per prenderne il posto da settembre, anche se il modello attuale rimarrà in produzione fino a fine anno. Dalle prime impressioni il nuovo cava svedese ha compiuto un ulteriore passo in avanti in tutte le direzioni principali: solidità, manovrabilità e design.
DI BENE
PROVATI PERVOI
in meglio
DI
CRISTIAN FURINI
PASSANO TRE SOLI ANNI E LA CASA DI GÖTHEBORG LANCIA UN RESTYLING SOSTANZIOSO DEL PROPRIO CAVA CANTIERE. L’FMX IN VERSIONE 2013 PRESENTA TANTE PICCOLE IMPORTANTI NOVITÀ E, SOPRATTUTTO, CUORI NUOVI, PRONTI AL 2016
Non si incaglia Il nuovo design punta tutto sulla robustezza e sulla manutenibilità. La traversa di traino anteriore è composta da un unico pezzo in ghisa (tira 32 t). Viti di fissaggio specificatamente progettate (e visibili) semplificano notevolmente la sostituzione dei componenti. Luce libera sotto il veicolo che manca di sporgenze e una nuova struttura rigida rende più robusta la parte anteriore. I nuovi proiettori sono posizionati più in alto e ancor meglio protetti. La calandra ha maniglie integrate per agevolare la pulizia del parabrezza.
a famiglia è al completo. Dopo il lancio dei multiruolo da distribuzione della gamma Fm è la volta dei cava-cantiere della serie Fmx, grazie ai quali la casa svedese ha completato il rinnovo della propria offerta di prodotto nel comparto dei pesanti in vista dell’introduzione della normativa antinquinamento Euro 6 (1° gennaio 2014). Gli Fmx - presentati al Bauma 2013 - hanno lo stesso Dna degli stradali da linea Fh, presentati da Volvo lo scorso anno. Un family feeling che, sui modelli da cava cantiere, salta subito all’occhio per conformazione a V dei gruppi ottici - con proiettori Bi-Xenon orientabili, come optional - e per l’ampia calandra davanti al radiatore con superficie di scambio incrementata a causa delle motorizzazioni Euro 6. Le somiglianze con gli Fh riguardano anche gli interni. Dal cluster strumenti, con prevalenza di indicatori digitali, al volante con i pulsanti multifunzione per il telefono, il navigatore e il cruise control. RST
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VOLVO FMX
Le innumerevoli migliorie apportate al nuovo Volvo FM e FH si applicano anche all'FMX. Prime fra tutte, le catene cinematiche D11 e D13 che soddisfano ora le nuove normative Euro 6.
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PROVATI PERVOI STILE DA STRADALE Le somiglianze con gli Fh riguardano anche l’abitacolo. La posizione della nuova cabina in acciaio, bassa rispetto al telaio, aumenta accessibilità e la visibilità ravvicinata. Gli interni della cabina dell’FMX sono stati riprogettati con maggiore spazio e di più opzioni di vani portaoggetti. Il nuovo sedile è inclinabile in avanti di ulteriori 4 gradi e uno schienale di 10 mm più sottile del precedente. Il volante è dotato di pulsanti di comando integrati per l’esecuzione di più funzioni tra cui il cruise control o le funzioni telefoniche e di navigazione. Il
nuovo quadro strumenti, completamente nero, è ulteriormente incurvato verso il conducente. Per aumentare lo spazio per le gambe, il blocco della chiave di avviamento è stato spostato verso l’alto sul cruscotto. Immediatamente a destra del blocco della chiave, sono stati posizionati altri strumenti facilmente accessibili, (es il display informativo integrato). A destra della sezione incurvata è presente uno slot in grado di contenere diversi comandi. Il comando del climatizzatore è di semplice utilizzo e dotato di sbrinamento efficiente.
CUORI VECCHI, CUORE NUOVO I nuovi FMX adottano, oltre alla motorizzazione D13K Euro 6 di 12,8 l, il propulsore D11K Euro 6 di 10,8 l. Quest’ultimo monta un sistema d’iniezione common rail e un dispositivo di parziale ricircolo (senza raffreddamento intermedio) dei gas di scarico. L’Egr serve soprattutto per mandare rapidamente in temperatura il dispositivo di post-trattamento collocato a valle del motore, assicurando così efficienza del catalizzatore Scr. Il D11K viene proposto in 4 tarature di potenza: 330 Cv, 370 Cv, 410 Cv e 450 Cv. Il freno motore potenziato Veb fornisce una potenza massima di rallentamento di 290 kW. Disponibile la trasmissione I-Shift, già efficiente nelle manovre a basse velocità, può essere inoltre combinata con un assale anteriore di trazione ed è ora caratterizzata anche da un intervallo di cambio olio più lungo (450.000 km). L’assale anteriore di trazione è stato riposizionato 100 mm in avanti nello stesso punto di un assale anteriore non di trazione. Oltre a questo, la barra parallela è stata spostata in alto in una posizione più protetta. Lo sbalzo anteriore più corto assicura inoltre un aumento dell’angolo di attacco. L’assale anteriore di trazione è disponibile nelle configurazioni di assali 4x4, trattore e autotelaio 6x6 e autotelaio 8x6.
SMART... TRUCK Anche l’FMX diventa camion a portata di palmo. È nuova l’applicazione mobile “My Truck” che aumenta la possibilità del conducente di effettuare verifiche e di eseguire alcune funzioni del veicolo a distanza. L’applicazione, pensata per tutti gli smartphone, include inoltre la possibilità di attivare alcuni comandi remoti, quali l’avviamento a distanza del riscaldatore nonché quella di gestione dell’allarme, la chiusura delle portiere e controllo del livello dei fluidi.
A destra, gli scalini d’accesso all’abitacolo, la presa d’aria retrocabina con la scaletta per il controllo del carico, e la barra stabilizzatrice.
INVESTE SULL’ARIA
IL REGNO DEI SEI CILINDRI Cognome e nome Motore Cilindrata Frazionamento/cilindri Alesaggio x Corsa Potenza max/giri
Volvo Fmx Volvo D11K 10.800 cm3 L/6 123 x 152 mm Da 243 a 332 kW/ 1.600-1.900 giri/min Coppia max/giri Da 1.600 a 2.150 / 950-1.400 giri/min Range utilizzo 1.050-1.500 giri/min Alimentazione Common Rail Aspirazione Intercooler e turbina singola Rapporto di compressione 17,1:1 Potenza freno motore 160 kW a 2.400 giri/min Potenza freno Veb 290 kW a 2.400 giri /min Capacità coppa olio Capacità vaschetta raffreddamento Inquinanti (omologazione/sistema) Intervallo manutenzione
36 l
Volvo D13K 12.800 cm3 L/6 128 x 150 mm Da 280 a 368 kW/ 1.400-1.900 giri/min Da 1.900 a 2.500 / 1.000-1.400 giri/min 1.000-1.500 giri/min Pompanti singoli Intercooler e turbina singola 17,8:1 185 kW a 2.400 giri/min 300 kW a 2.400 giri /min (Veb plus 375 kW) 33 l
36 l Euro 6/Scr
38 l Euro 6/Scr
100.000 km
100.000 km
LA CAVA IN PUNTA DI DITA Si chiama Volvo Dynamic Steering (Sterzatura dinamica Volvo) ed è una forma di sterzata servoassistita dipendente dalla velocità che include un motore elettrico. Questo motore viene gestito elettronicamente 2.000 volte al secondo per fornire l’assistenza ideale in ogni singolo istante. Di conseguenza, quando si guida un veicolo a pieno carico a basse velocità, per girare il volante è sufficiente un dito. Il sistema di sterzata è in grado di annullare questo tipo di disturbo prima che raggiunga il volante.
Il nuovo FMX può essere richiesto con sospensioni pneumatiche progettate per condizioni difficili. Il loro impiego consente di sfruttare il comfort derivante degli elementi pneumatici sul tipo di superfici stradali in cui sono più richiesti, ma, in questo caso, ad un’altezza da terra pensata per l’off road. Le nuove sospensioni pneumatiche combinano caratteristiche quali il livellamento automatico e una maggiore facilità d’uso a veicolo scarico. Per fornire la stabilità di ribaltamento necessaria per applicazioni su strada e fuoristrada, il veicolo utilizza inediti stabilizzatori rivolti verso l’alto. Possono essere combinati in differenti configurazioni di ponti, incluso il tridem, sicuramente meno diffuso in Italia.
I PLUS DEL VOLVO DYNAMIC STEERING 1 Elimina lo sforzo fisico richiesto dalla sterzata alle basse velocità
3 Riduce l’effetto causato dalle irregolarità della strada, quali buche e asperità.
2 Aumenta la stabilità direzionale alle alte velocità. 4 Rileva e bilancia le variazioni di direzione.
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